ANTEPRIMA CESENA-VERONA
Se i numeri non mentono, nel caso del CESENA riflettono quasi alla perfezione la tribolata stagione dei bianconeri ancora alla ricerca della continuità di risultati che poco più di un anno fa li aveva portati in Serie A: 11 vittorie, 11 pareggi e 13 sconfitte non hanno ancora portato la squadra di BISOLI alla salvezza ma i gialloblù dovranno tener ben presente anche il fatto che, al 'giro di boa' del campionato, i romagnoli erano addirittura sotto il VICENZA segno che una reazione importante da parte dei 'Cavallucci Marini' c'è pure stata.
Non poco ha inciso sullo spirito di rivalsa dei padroni di casa l'ultima sconfitta al 'Rigamonti' subita in rimonta dal BRESCIA dopo l'iniziale vantaggio firmato dall'ex CHIEVO GRANOCHE.
Rendimento altalenante anche in casa dove il CESENA ha vinto 7 volte e perso 5 con altrettanti pareggi; 52 le reti subite (come quelle realizzate dall'intera squadra dell'HELLAS), 40 quelle fatte.
Difficile anche la situazione economico-finanziaria dello storico club romagnolo che entro questo mese sarà rilevato, almeno per le quote di maggioranza, dai soci di 'Cesena&Co'...
QUI CESENA
Buone notizie dall'infermeria bianconera: Tornano a disposizione di BISOLI i difensori BRANDAO e TONUCCI insieme al giovane centrocampista transalpino DEFREL.
Tra i convocati l'ex CEO MORERO che non stà giocando spesso nelle fila dei romagnoli dopo quattro stagioni in A con i 'gialloblù della Diga' e l'ex scaligero D'ALESSANDRO, in prestito dalla ROMA dopo la parentesi al VERONA, che ha fin'ora messo insieme 26 presenze andando a segno 2 volte.
In attacco occhio a SUCCI che con 12 gol in 30 gare è il capocannoniere dei locali.
Convocati
Ecco i 20 giocatori anti-Verona chiamati a raccolta per la gara contro l'HELLAS al 'Dino Manuzzi' di Cesena: Ravaglia, Morero, Tonucci, D'Alessandro, Djokovic, Coppola, Granoche, Comotto, Brandao, Giandonato, Succi, Campagnolo, Tabanelli, Graffiedi, Ceccarelli, Volta, Defrel, Rodriguez, Consolini, Arrigoni
Probabile formazione
4-2-3-1 con Campagnolo; Consolini, Morero, Volta, Comotto; Coppola, Arrigoni; D’Alessandro, Tabanelli, Ceccarelli; Granoche
QUI VERONA
MARTINHO è tornato ad allenarsi quasi pienamente col gruppo da Mercoledì ma difficilmente lo vedremo in campo al 'Mannuzzi' dal primo minuto... Per CARROZZA lavoro differenziato mentre proseguono le terapie rieducative MORAS, LANER e RIVAS, out anche AGOSTINI vittima di un problema muscolare...
Difficile umanamente pensare che mister MANDORLINI abbia la serenità necessaria a sedere in panchina a Cesena dopo il grave lutto che l'ha improvvisamente privato del fratello Paolo, a 'guidare' i gialloblù dalla panca sarà il secondo BORDIN?
Convocati
Di seguito i giocatori che hanno risposto alla chiamata in Romagna
Portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 33 Berardi.
Difensori: 3 Albertazzi, 5 Ceccarelli, 20 Maietta, 25 Crespo, 14 Bianchetti, 29 Cacciatore.
Centrocampisti: 16 Nielsen, 19 Jorginho, 24 Bacinovic, 10 Hallfredsson, 6 Martinho.
Attaccanti: 8 Cacia, 9 Ferrari, 21 Gomez, 23 Cocco, 13 Sgrigna, 17 Carrozza, 26 De Vita
Probabile formazione
4-3-1-2 Rafael; Albertazzi (o Martinho), Ceccarelli, Maietta, Cacciatore; Hallfredsson, Jorginho, Nielsen; Sgrigna; Cacia, Ferrari.
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DICONO
Parla AGOSTINI ex bomber del CESENA ed attuale allenatore delle ragazze del Riviera di Romagna «Il Verona ha tutte le qualità per vincere a Cesena, certamente vorrà fare risultato e staccare il Livorno. La mentalità è quella, Mandorlini vuole il massimo sia se giochi in casa sia se sei in trasferta. Il Cesena vuole solo essere tranquillo, non rischiare nulla in classifica e magari fare un pensierino ai playoff. Naturalmente il Verona si gioca di più, la squadra è superiore al Livorno e vorrà mettere al sicuro il secondo posto L'arma in più del Cesena? La determinazione di Bisoli, la forza con cui trasmette intensità e mette pressione positiva e la giusta cattiveria ai suoi giocatori. In giro non ha avuto molta fortuna, ma a Cesena ha trovato la piazza ideale per rendere al meglio. Qui è passato dalla Prima Divisione alla serie A in due anni, qui sta continuando a lavorare benissimo. Con lui tutti danno il loro massimo, è un grande pregio. Il Verona è favorito, ma non avrà vita facile. E il Manuzzi sarà bello caldo» LArena.it
Mister BISOLI 'Affrontiamo i più forti' «Noi in questo momento paghiamo un po’ di stanchezza, abbiamo giocato molte partite allenandoci poco. Avremmo magari bisogno di essere più sicuri in classifica, vista la stanchezza, però siamo sereni. Questa squadra ha fatto un girone di ritorno eccezionale, ricordiamoci che all’inizio del ritorno eravamo un punto sotto al Vicenza, per cui questi ragazzi stanno facendo davvero qualcosa di eccezionale. A Brescia abbiamo fatto bene un tempo, poi non siamo più stati in grado di imporre il nostro gioco e abbiamo perso. Domani affrontiamo la squadra più forte del campionato, io credo che il Verona sia l’unica squadra di B che potrebbe giocare in Serie A senza difficoltà. Hanno Hallfredsson che a mio avviso è il giocatore più forte della Serie B. Poi ovviamente c’è Cacia, Martinho, Rivas e tanti altri giocatori con esperienza in B e in A. Noi dovremo stare attenti a non lasciare a loro il pallino del gioco perché, come abbiamo visto di recente, appena abbassi il ritmo il Verona può fare goal in qualsiasi momento» CesenaCalcio.it
Maurizio MARIN diesse dei romagnoli «Sarà una partita molto difficile perché il Verona è una squadra forte nell'organico. Ha giocatori importanti e se ne manca uno ne entra un altro forte uguale. Noi ce la giocheremo con tutta la nostra forza e senza alcun timore... Il campionato di Serie B è sempre uguale, ci sono pochissimi punti fra la zona playoff e la zona playout. È un campionato dove non ci sono partite facile per nessuno; giocare con il Verona o con un'altra è la stessa cosa perché sono tutte partite combattute» TuttoMercatoWeb.com
DJOKOVIC centrocampista del CESENA «Il Verona è una squadra forte, soprattutto penso che come individualità sia la squadra migliore del campionato: giocatori come Cacia e Martinho sono giocatori da Serie A. Noi siamo un gruppo unito, la nostra forza in questo momento sta tutta nel collettivo e siamo molto carichi per questa sfida, si tratta di una delle gare più importanti del campionato sarà sicuramente una bella partita, possiamo batterli» LArena.it
ALTRE NEWS IN ALLEGATO
SERIE B: Il TNAS riduce la penalizzazione comminata al NOVARA da 4 a 2 punti, i piemontesi salgono così a 53 punti in classifica quinti dietro all'EMPOLI e davanti al VARESE...
CESENA-VERONA PER LO IOR: La partita di campionato di Serie B Cesena-Hellas Verona, in programma venerdì 12 aprile alle ore 21.00 presso lo stadio Dino Manuzzi di Cesena, sarà dedicata all'Istituto Oncologico Romagnolo.
I Volontari IOR saranno presenti all'ingresso dello stadio per distribuire materiale informativo sull'associazione e per spiegare, a chiunque fosse interessato, le iniziative promosse dallo IOR.
Per informazioni dettagliate sulle iniziative dello IOR, è possibile visitare il sito www.ior-romagna.it
IN BREVE A PIÉ PAGINA
VITA DA EX: Damiano TOMMASI, attuale presidente dell'Assocalciatori dopo una carriera sfolgorante iniziata proprio dalle giovanili scaligere, sente già profumo di derby 'Ho avuto la fortuna di giocare la prima sfida tra Hellas e Chievo. Chi ama lo sport non vede l'ora di seguire ancora un evento così'
SERIE A: Dopo l'ennesima (quanto purtroppo consueta) notte di disordini nel dopoderby ROMA-LAZIO il prefetto sbotta: 'D'ora in poi derby solo al pomeriggio...'
CHAMPIONS LEAGUE: Il PSG pareggia al 'Camp Nou' ma, in virtù del 2 a 2 a Parigi, l'1 a 1 di Barcellona non basta! Blaugrana in semifinale col BAYERN MONACO che a Torino ha vinto (con merito) per 2 a 0 contro una JUVE apparsa nettamente inferiore alla squadra tedesca... Il REAL perde in Turchia ma, grazie al 3 a 0 dell'andata e alla doppietta di Cristiano RONALDO ad Istanbul, accede alla semifinale insieme al BORUSSIA DORTMUND che però contro il MALAGA ha sofferto fino alla fine!
NBA: I LAKERS vedono i playoff avvicinarsi grazie ad un Kobe BRYANT in grande vena ed autore di 30 punti contro gli HORNETS. Nella Eastern Conference continua il momento d'oro dei KNICKS...
RASSEGNA STAMPA
PRONOSTICO CESENA-VERONA: probabili formazioni, Serie B, Venerdì 12 Aprile, Ore 21, Diretta TV
/ 11.4.13
Pubblicato da Pier Crivelli
Uno dei due anticipi della trentaseiesima giornata del Campionato di Serie B (l'altro è Grosseto-Empoli), propone al "Dino Manuzzi", la sfida interessantissima tra Cesena e Verona (calcio d'inizio alle ore 21 con diretta TV su Sky Calcio 1 e Mediaset Premium Calcio): i romagnoli, dopo una bella rimonta, sono caduti a Brescia, pur disputando una bella partita; i veneti sono riusciti, invece, a ribaltare il risultato contro la Ternana.
La formazione guidata da Pier Paolo Bisoli ha cullato per qualche istante sogni di playoff, ma ha dovuto tornare con i piedi per terra: alla luce degli ultimi risultati, il Cesena difficilmente riuscirà a rientrare nel giro promozione visto che le dirette concorrenti (Brescia, Novara, Empoli e Varese) hanno allungato il passo.
Bisoli dovrà fare a meno degli infortunati Dallamano, Favalli e Gessa: in attacco, dietro l'unica punta Granoche, giocheranno D'Alessandro, Tabanelli e Ceccarelli.
Nel Verona, lutto all'interno della società per la morte in un incidente stradale del fratello dell'allenatore Andrea Mandorlini: tra i gialloblu, mancheranno Moras, Rivas, Carrozza e Laner, ma rientrerà al suo posto in difesa Cacciatore.
Sono undici i precedenti tra le due formazioni in Romagna e, fatto curioso, Cesena e Verona non hanno mai pareggiato finora: cinque successi dei bianconeri e sei vittorie dei veneti. L'ultima sfida risale al Campionato 2006/2007 e ha visto il successo esterno del Verona per una rete a zero.
Pronostico dalla parte del Verona che andrà al "Manuzzi" per cercare di strappare i tre punti: segno 2.
Probabili formazioni:
Cesena (4-2-3-1): Campagnolo; Consolini, Morero, Volta, Comotto; Coppola, Arrigoni; D’Alessandro, Tabanelli, Ceccarelli; Granoche. A disposizione: Ravaglia, Djokovic, Giandonato, Defrel, Brandao, Tonucci, Parfait, Gaffredi, Succi. All. Bisoli.Squalificati: nessuno. Indisponibili:Dallamano, Favalli, Gessa, Rodriguez.
Verona (4-3-1-2): Rafael; Agostini, Ceccarelli, Maietta, Cacciatore; Hallfredsson, Jorginho, Nielsen; Sgrigna; Cacia, Ferrari. A disposizione: Berardi, Albertazzi, Bianchetti, Bacinovic, Cocco, Crespo, De Vita, Martinho, Juanito. All. Mandorlini. Squalificati: nessuno.Indisponibili: Moras, Laner, Rivas, Carrozza.
FONTE: Cervelliamo.blogspot.it
SERIE B
CESENA-HELLAS VERONA (ore 21), le probabili formazioni
12.04.2013 10:58 di Redazione ITA Sport Press Twitter: @ItaSportPress
Quando il destino sa essere crudele. E quando lo sport s’intreccia ad un assurdo dramma personale. Per il Verona quella di Cesena non può essere una partita normale: a pochi chilometri di distanza, a Ravenna, si sono infatti tenuti giovedì pomeriggio i funerali di Paolo Mandorlini, il fratello dell’allenatore dell’Hellas Andrea scomparso in un incidente stradale avvenuto lunedì in una strada della periferia di Ravenna tra la moto di Mandorlini ed un’autovettura. Lo strettissimo rapporto che unisce l’allenatore alla sua squadra, e soprattutto ai tanti componenti della vecchia guardia, ha tramesso la tragedia anche ai giocatori, allo staff tecnico ed a tutta la dirigenza, così il beffardo scherzo presentato dal calendario con la trasferta proprio in terra romagnola mette a dura prova la tempra del gruppo gialloblù, che però dall’altro lato non può permettersi passi falsi. L’anticipo delle 21 della 36^ giornata infatti impone all’Hellas di cercare la posta piena per proseguire il braccio di ferro con il Livorno al secondo posto, per tenere a distanza di sicurezza le aspiranti ai playoff e, perché no, per inseguire il sogno di agguantare il primo posto di un Sassuoloin frenata. Facile dire che la squadra giocherà per il proprio allenatore, che siederà regolarmente in panchina, ma dall’altra parte ecco un avversario che ha lo stesso bisogno di punti: la sconfitta di Brescia ed il passo veloce di chi insegue infatti costringono la squadra di Bisoli a chiudere al più presto il discorso-salvezza, facendo leva sull’effetto-Manuzzi, dove i bianconeri hanno ottenuto sette punti nelle ultime tre partite senza subire reti.
Precedenti. Bilancio quasi in equilibrio nelle 18 sfide giocate in Romagna tra Serie A, B e Prima Divisione. Sono infatti dieci le vittorie bianconere contro le otto dell’Hellas, vittorioso in ben quattro degli ultimi otto confronti diretti. Le squadre non si affrontavano dal 2008-2009, in Prima Divisione: in Romagna finì 2-1 il 21 dicembre 2008, con gol di Scapini e rimonta cesenate firmata Simone Motta e Cusaro mentre al ritorno, ultima giornata, la sfida regalò la promozione diretta in B ai bianconeri. Curioso notare come nelle undici sfide di Serie B non sia mai uscito il segno X e come gli ultimi due incroci in Serie B si siano registrati nelle battute conclusive di campionato: l’ultima volta si giocò alla penultima giornata del campionato 2006-2007, 1-0 per il Verona il 2 giugno con gol di Marco Ferrante su rigore (ma l’Hellas sarebbe retrocesso dopo il playout contro lo Spezia), mentre un anno prima vinse il Cesena, 2-1 il 28 maggio con reti di Salvetti e Ciaramitaro e provvisorio 1-1 di Cutolo: il Cesena era già qualificato per i playoff, che avrebbe perso in semifinale contro il Torino. L’ultimo pareggio risale a quasi venticinque anni fa, in Serie A: 0-0 il 28 maggio 1989.
Cesena. Bisoli ha individuato un secondo avversario da battere, oltre al Verona. La stanchezza. “In questo periodo stiamo pagando sul piano fisico – ha detto il tecnico bianconero nella conferenza della vigilia – perché abbiamo giocato molte partite allenandoci poco. Ci servirebbe più tranquillità in classifica ma non ci scomponiamo. Stiamo facendo un girone di ritorno di altissimo livello”. Quindi l’elogio del Verona: “Ce la vedremo con la squadra più forte della categoria, secondo me il Verona attuale è l’unica della B che potrebbe giocare serenamente anche in Serie A. Hanno giocatori di qualità ed esperienza come Hallfredsson e Cacia quindi non dovremo lasciare loro il comando del gioco come abbiamo fatto a Brescia”. Formazione: convocati Tonucci e Defrel ma per entrambi ci sarà posto solo in panchina, almeno in avvio. In difesa al fianco di Volta ci sarà Morero. In mezzo al campo terza gara consecutiva per Arrigoni mentre sulla linea dei trequartisti Tabanelli è favorito su Giandonato.
Verona. Sala stampa ovviamente deserta a Sandrà. Mandorlini tornerà a parlare solo alla fine della partita ma filtrano comunque notizie sulla formazione di partenza al Manuzzi. Ancora fuori causa Martinho e Rivas, scontato il ritorno di Cacciatore dopo la squalifica al posto di Crespo, Ceccarelli sostituirà invece ancora Moras al centro della difesa e Nielsen sarà confermato come interno destro. I dubbi riguardano tutti il reparto avanzato: uno è di troppo tra Ferrari, Sgrigna e Gomez ed a seconda dell’escluso cambierà il modulo. La soluzione più gettonata è la conferma del 4-3-1-2 che ha schiantato la Ternana, con Sgrigna trequartista alle spalle del doppio centravanti. Juanito Gomez si avvia quindi verso la panchina.focuscalcio.it/
Probabili formazioni.
Cesena: Campagnolo; Comotto, Volta, Morero, Consolini; Arrigoni, M. Coppola; Ceccarelli, Tabanelli, Mar. D’Alessandro; Granoche. All.: P. Bisoli. Indisponibili: Dallamano, Favalli, Gessa, A. Rodriguez. Squalificati: nessuno.
Verona: Rafael; Cacciatore, Maietta, Ceccarelli, Agostini; Nielsen, Jorginho, Hallfredsson; Sgrigna; Ferrari, Cacia. All.: A. Mandorlini. Indisponibili: Moras, Carrozza, Laner, Martinho, Rivas. Squalificati: nessuno.
FONTE: ItaSportPress.it
11 Aprile 2013 17:33
Bisoli: "Domani affrontiamo i più forti"
Mister Pierpaolo Bisoli ha incontrato la stampa oggi pomeriggio allo stadio Dino Manuzzi al termine della rifinitura, queste le sue dichiarazioni alla vigilia della sfida contro l'Hellas Verona:
“Noi in questo momento paghiamo un po’ di stanchezza, abbiamo giocato molte partite allenandoci poco. Avremmo magari bisogno di essere più sicuri in classifica - vista la stanchezza- però siamo sereni. Questa squadra ha fatto un girone di ritorno eccezionale, ricordiamoci che all’inizio del ritorno eravamo un punto sotto al Vicenza, per cui questi ragazzi stanno facendo davvero qualcosa di eccezionale.”.
“ A Brescia abbiamo fatto bene un tempo, poi non siamo più stati in grado di imporre il nostro gioco e abbiamo perso.”.
“Domani affrontiamo la squadra più forte del campionato, io credo che il Verona sia l’unica squadra di B che potrebbe giocare in Serie A senza difficoltà. Hanno Hallfredsson che a mio avviso è il giocatore più forte della Serie B. Poi ovviamente c’è Cacia, Martinho, Rivas e tanti altri giocatori con esperienza in B e in A. Noi dovremo stare attenti a non lasciare a loro il pallino del gioco perché – come abbiamo visto di recente- appena abbassi il ritmo il Verona può fare goal in qualsiasi momento.”.
09 Aprile 2013 15:27
Djokovic: "Con il Verona sarà una bella partita"
Oggi pomeriggio prima dell'allenamento Damjan Djokovic ha incontrato la stampa al centro sportivo "Rognoni" di Villa Silvia, queste le sue dichiarazioni:
Pace fatta con Mister e compagni
"Nella partitella prima di Cesena – Padova ho fatto un fallo ad un compagno e non ho chiesto scusa – ero nervoso da qualche giorno per motivi familiari – e ho compiuto l’errore di portare i miei problemi sul campo. Dopo Cesena – Padova ci sono stati quattro giorni liberi e alla ripresa degli allenamenti sono andato dal Mister a chiedere scusa per il mio comportamento, poi ho chiesto scusa al compagno e infine ho chiesto scusa a tutti i compagni ora ritorno a pensare solamente al campo ma prima ho promesso che pagherò una cena a tutta la squadra!"
Un bilancio sulla stagione
"In questa stagione sono partito malino, sono cresciuto piano piano peccato per quell’infortunio alla spalla subito a Cittadella. In generale siamo cresciuti tutti, il nostro obiettivo resta – per quest’anno – la salvezza, ma credo che questo gruppo in futuro potrà fare bene.".
Sull'Hellas Verona
"Il Verona è una squadra forte, soprattutto penso che come individualità sia la squadra migliore del campionato: giocatori come Cacia e Martinho sono giocatori da Serie A. Noi siamo un gruppo unito, la nostra forza in questo momento sta tutta nel collettivo e siamo molto carichi per questa sfida, si tratta di una delle gare più importanti del campionato sarà sicuramente una bella partita, possiamo batterli.".
09 Aprile 2013 11:03
Le condoglianze del Cesena Calcio alla famiglia Mandorlini
Il Cesena Calcio esprime sentite condoglianze alla famiglia Mandorlini per la prematura scomparsa di Paolo Mandorlini - fratello di Andrea Mandorlini - tecnico dell'Hellas Verona.
FONTE: CesenaCalcio.it
RASSEGNA STAMPA
Agostini: "Straordinario ripensare alla salvezza del 1990"
Massimo Agostini condannò con la sua rete il 29 aprile 1990 il Verona alla cadetteria, mentre permise al Cesena di salvarsi
11.04.2013 13:02 di Marco Rossi
Fonte: La Voce Di Romagna
Era la stagione 89-90, al Manuzzi per l'ultima e decisiva giornata di Serie A che valeva la possibile salvezza tra il Cesena di Lippi e il Verona di Bagnoli (appena cinque anni prima vincitore dello Scudetto!). In una lotta per non retrocedere in B con Fiorentina ed Udinese la bolgia al Manuzzi non sbloccò la gara, che finì dopo i primi 45 minuti con uno scialbo 0-0. A sostenere gli ospiti infatti vi erano ben 6mila tifosi giunti dal Veneto. Proprio quando i risultati dagli altri campi condannavano il Verona alla retrocessione diretta in B ed il Cesena invece ad affrontare nello spareggio la stessa Udinese, ci pensò il Condor Agostini a cambiare il destino. Al 69' Domini verticalizzò per l'ncursione di Agostini che con un tocco deciso infilzò Bodini, estremo difensore gialloblu. Il risultato non cambiò e consentì al Cesena di salvarsi per la terza volta consecutiva in massima serie. "E' sempre straordinario ripensare a quella magica giornata - ricorda Massimo Agostini - anche perchè quella rete ha un ricordo speciale. Quel giorno entrai in campo sapendo che sarei poi andato via da Cesena. Non potevo scegliere modo migliore per salutare la mia amata città".
LA STORIA SIAMO NOI
L'Osvaldo, l'allenatore di un calcio che non c'è più
11.04.2013 12:22 di Giovanni Guiducci
Fonte: Il Bianconero Magazine
Difficile trovare qualcosa in comune tra le tifoserie di Cesena e Hellas Verona che in questo campionato si stanno distinguendo per essere le più numerose della cadetteria in termini di presenze allo stadio. Anche a livello di ultras i veronesi posso essere considerati in ordine cronologico i primi rivali dei cesenati, erano i tempi (anni ’70) delle Brigate gialloblù da una parte e delle Brigate bianconere dall’altra.
Cesena e Verona possono, tuttavia, essere accomunate dalla stima e dalla riconoscenza nei confronti di un uomo umile e schivo, di un allenatore di nome Osvaldo Bagnoli. Già nel 1975 aveva avuto la possibilità di venire a Cesena, come vice di Pippo Marchioro, ma preferì rimanere a Como. Arrivò quattro anni dopo e fu l’ultimo allenatore bianconero scelto da Dino Manuzzi, prima di lasciare la guida della società per problemi di salute. Bagnoli era reduce da una promozione con il Fano in C1, ma a Cesena fu accolto con indifferenza, perché era già il quinto allenatore che arrivava in altrettanti anni, e con un pizzico di diffidenza, per il suo passato sulla panchina del Rimini. L’aria dimessa e la sua umiltà non inducevano del resto, a primo acchito, a grandi entusiasmi. Diventerà invece uno degli allenatori del Cesena più amati e stimati di sempre.
Al suo arrivo nel 1979 l’ambiente stava attraversando un periodo di apatia tra i cadetti, dopo i fasti della prima serie A. Già nella sua prima stagione in bianconero la squadra del tecnico della Bovisa (quartiere operaio di Milano dove era cresciuto) disputò un buon campionato, rimanendo in corsa per il salto di categoria sino all’ultima giornata. Ma il sogno era solo rinviato di un anno. Nel 1980-81 il Cesena fu protagonista di un’entusiasmante cavalcata che riportò i tifosi allo stadio e che si concluse con la promozione in A. Già prima della conclusione del torneo Bagnoli aveva però fatto capire che avrebbe lasciato la Romagna, per problemi familiari legati alla salute di una delle due figlie.
Ripartì dalla serie B al Verona (dove aveva già militato come calciatore dal 1957 al 1960) e confermò tutto il suo valore di tecnico, conquistando prima la promozione in A e poi, alla guida di una squadra di “scarti”, uno storico ed irripetibile scudetto (1985).
Per ironia della sorte, la sua bella favola a Verona si concluse amaramente proprio al Dino Manuzzi nel 1990, quando nello scontro diretto dell’ultima giornata i bianconeri sconfissero i gialloblù (1-0) e li condannarono alla retrocessione in serie B. Dopo nove stagioni consecutive, record per un allenatore all’Hellas, approdò sulla panchina del Genoa e fu protagonista di un’altra storica impresa, portando il Grifone per la prima volta in coppa Uefa, manifestazione in cui la squadra di Bagnoli si distinse per la vittoria all’Anfield Road di Liverpool.
Chiuse all’Inter nel 1994 dove conobbe l’amarezza dell’esonero, il secondo di una lunga carriera dopo quello dell’esordio alla Solbiatese. Non mancarono anche in seguito le offerte di tornare ad allenare, ma declinò sempre l’invito. Con il calcio aveva finito, un mondo in cui ormai non si riconosceva più, come quella volta, qualche anno fa, quando si presentò al Bentegodi e all’ingresso gli chiesero la carta di identità, a lui che in quello stadio era stato incoronato campione d’Italia.
RASSEGNA STAMPA
Ora tocca a Mancini
11.04.2013 11:30 di Redazione Tuttocesena.it
Fonte: Il Resto del Carlino
La Cesena&Co è pronta – si legge oggi su Il Resto del Carlino - a dare le firme di garanzia per il pagamento degli stipendi il 16 aprile (2.5 milioni contributi compresi) e poco dopo a rilevare il club. Prima però la NewCo, presieduta da Giorgio Lugaresi, vuole che l’ex dg Luca Mancini consolidi il debito (con un rientro in 3-5 anni) che ha per un totale di 3 milioni di euro con due banche, l’Antonveneta e un istituto di credito bergamasco.
La palla insomma passa a Mancini, altrimenti la NewCo non andrà avanti e non fornirà le firme di garanzia che martedì prossimo darebbero il via libera al pagamento degli stipendi. Inoltre non procederebbe al successivo acquisto del club.
RASSEGNA STAMPA
Pronte 20 aziende a sponsorizzare il Cesena, ma ai pagamenti di aprile dovranno pensarci Lugaresi e soci
10.04.2013 15:57 di Giovanni Guiducci
Fonte: Corriere Romagna
Sono ormai una ventina - riferisce il Corriere Romagna - le aziende pronte ad aiutare il Cesena aderendo al progetto quinquennale di sponsorizzazione “Dna bianconero” lanciato da Giorgio Lugaresi. In attesa di conferme ufficiali nella lista figurano le principali aziende cesenati del calibro di Amadori, Technogym, Orogel e Trevi. I tempi tecnici non consentiranno, tuttavia, di avere a disposizione le risorse finanziarie messe a disposizione da queste aziende per far fronte alla scadenza di metà aprile per il pagamento degli stipendi di gennaio e febbraio. Per evitare penalizzazioni e per inviare un messaggio rassicurante verso altre aziende intenzionate ad entrare nel Cesena, la prossima imminente scadenza richiederà un nuovo sforzo da parte dei soci di “Cesena&Co”, che entro aprile rileverà da Igor Campedelli le quote di maggioranza del Cesena Calcio Spa.
FONTE: TuttoCesena.it
Cesena-Verona per l’Istituto Oncologico Romagnolo
Inserito Da Istituto Oncologico Romagnolo 10 Aprile 2013
La partita di campionato Cesena-Hellas Verona sarà dedicata allo IOR
La partita di campionato di Serie B Cesena-Hellas Verona, in programma venerdì 12 aprile alle ore 21.00 presso lo stadio Dino Manuzzi di Cesena, sarà dedicata all'Istituto Oncologico Romagnolo.
I Volontari IOR saranno presenti all'ingresso dello stadio per distribuire materiale informativo sull'associazione e per spiegare, a chiunque fosse interessato, le iniziative promosse dallo IOR.
L'Istituto Oncologico Romagnolo, da 34 anni, sostiene in Romagna la ricerca scientifica attraverso il finanziamento dei progetti di ricerca in ambito oncologico, promuove la psico-oncologia e il sostegno alle cure palliative, realizza programmi di assistenza ai pazienti, in hospice e in reparto e realizza campagne di sensibilizzazione ed educazione agli stili di vita.
Il sostegno alle iniziative dello IOR, da parte del Cesena Calcio in questi anni è stato fondamentale. Grazie ad esso, grazie all'affetto dei Tifosi bianconeri e di tutti i Cittadini ed Aziende romagnole lo IOR, in 34 anni, ha potuto investire in Romagna 40 Milioni di euro in Ricerca Scientifica, 7 Milioni di euro in attrezzature scientifiche e 10 Milioni di euro in Cure Palliative, Assistenza e Psiconcologia.
Questi enormi sforzi sono stati resi possibili dall'affetto e dalla generosità che i cittadini romagnoli hanno da sempre testimoniato all'Istituto Oncologico Romagnolo, riuscendo in un'impresa epica: cambiare in maniera radicale il volto e la storia dell'Oncologia in Romagna.
Per informazioni dettagliate sulle iniziative dello IOR, è possibile visitare il sito www.ior-romagna.it
FONTE: CesenaToday.it
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Cesena, i convocati per la sfida al Verona
11.04.2013 17.51 di Elisabetta Zampieri
Questi i venti convocati da mister Bisoli in vista della sfida in programma domani contro il Verona:
Ravaglia, Morero, Tonucci, D'Alessandro, Djokovic, Coppola, Granoche, Comotto, Brandao, Giandonato, Succi, Campagnolo, Tabanelli, Graffiedi, Ceccarelli, Volta, Defrel, Rodriguez, Consolini, Arrigoni
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Cesena, Djokovic: "La nostra forza è il gruppo"
11.04.2013 15.36 di Elisabetta Zampieri
Il centrocampista centrale della Cesena ha incontrato i media presso il centro sportivo di Villa Rognoni. Al centro dell'attenzione il prossimo impegno dei ragazzi di Bisoli, la super sfida contro l'Hellas Verona: "Loro sono una squadra forte, soprattutto penso che come individualità sia la squadra migliore del campionato: giocatori come Cacia e Martinho sono giocatori da Serie A. - ha spiegato il croato - Noi siamo un gruppo unito, la nostra forza in questo momento sta tutta nel collettivo e siamo molto carichi per questa sfida, si tratta di una delle gare più importanti del campionato sarà sicuramente una bella partita, possiamo batterli".
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Verona, Martinho torna in gruppo
11.04.2013 15.27 di Elisabetta Zampieri
Buone notizie in casa Verona. In vista della sfida in programma domani contro il Cesena è infatti tornato ad allenarsi con il gruppo Raphael Martinho. Il centrocampista gialloblù era fuori da alcune settimane per problemi muscolari. Da capire se sarà a disposizione di Mandorlini già da domani o se rientrerà per la prossima sfida contro il Cittadella.
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - Ds Cesena: "Verona avversaria ostica come tutte le altre"
11.04.2013 14.16 di Gianluca Losco
Fonte: Raffaella Bon
Domani riparte il campionato di Serie B con due anticipi. Una sfida molto interessante sarà sicuramente quella fra Cesena e Verona; abbiamo contattato in esclusiva il diesse del club romagnolo Maurizio Marin.
"Sarà una partita molto difficile perché il Verona è una squadra forte nell'organico. Ha giocatori importanti e se ne manca uno ne entra un altro forte uguale. Noi ce la giocheremo con tutta la nostra forza e senza alcun timore".
Che idea si è fatto del campionato?
"Il campionato di Serie B è sempre uguale, ci sono pochissimi punti fra la zona playoff e la zona playout. È un campionato dove non ci sono partite facile per nessuno; giocare con il Verona o con un'altra è la stessa cosa perché sono tutte partite combattute".
La lotta per la promozione come la vede?
"Le squadre che stanno meritando sono le prime tre, ma il Novara con Aglietti ha disputata un ottimo girone di ritorno. L'Empoli lo vedo in crisi di risultati, non di prestazioni, ma è l'unica attaccato al carro".
E per quanto riguarda i playout?
"In quattro punti ci sono undici squadre, sarà tutto da giocarsi fino alla fine".
Come giudica l'ultimo posto del Grosseto?
"Purtroppo quando inizia l'annata sbagliata è difficile poi raddrizzarla. Ogni buccia di banana che ti capita diventa un dramma e rialzarsi non è facile".
ALTRE NOTIZIE
Cesena, buone notizie dall'infermeria
10.04.2013 19.21 di Elisabetta Zampieri
Buone notizie in casa Cesena alle prese con la preparazione in vista della sfida di venerdì contro il Verona. Sono infatti rientrati in gruppo Brandao, Defrel e Tonucci, tutti a disposizione di mister Bisoli.
SERIE A
Curiosità dalla B - Dominio delle prime nelle statistiche di squadra
10.04.2013 06.45 di Elisabetta Zampieri
Molte sono state le sorprese della 35^ giornata di Serie B. La vittoria del Novara sul Sassuolo ha ridotto a sei lo svantaggio delle inseguitrici Verona e Livorno nei confronti della capolista mentre il pareggio dell'Empoli ha riportato a più 10 il vantaggio della terza sulla quarta classificata, insinuando di nuovo il dubbio sulla disputa dei play off promozione. A soltanto sette giornate dal termine del campionato si sono ormai delineate le forze della cadetteria ed ogni formazione ha ormai chiaro in testa il proprio obiettivo per questa stagione 2012-2013.
Di giornata in giornata però succede che a brillare non siano soltanto le grandi formazioni, quelle in lotta per la promozione diretta o i play off. A volte anche le squadre di medio bassa classifica si trovano a comandare qualche particolare classifica di giornata. E' quello che è successo alla Pro Vercelli che, nonostante la sconfitta subita contro il Modena, può contare il primo posto di Appelt Pires nella classifica delle palle recuperate (ben 37). Il Brescia invece, ancora in corsa per i play off e vittorioso nell'ultimo turno contro il Cesena, porta addirittura due giocatori in testa a due specifiche classifiche. Scaglia in quella degli assist (7) e Corvia in quella dei tiri (sempre 7). Jorginho del Verona e Valdifiori dell'Empoli si dividono invece quella dei passaggi riusciti.
E' dominio tra le prime della classe invece per quanto riguarda le classifiche generali di squadra. Il Sassuolo si trova in testa nella classifica di possesso palla, palle giocate e percentuale di pericolosità; il Verona in quella di supremazia territoriale e passaggi riusciti; Livorno ed Empoli invece si dividono quella di tiri in porta.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
FONTE: TuttoB.com
mercoledì, aprile 10th, 2013 | Posted by Tommaso M Ferrante
Serie B, volata promozione e play off/il punto!
Prosegue nel segno della discontinuità la volata promozione ed eventuale play off di Bwin. Ad oggi gli spareggi non verrebbero effettuati perché la distanza tra la terza e la quarta è di dieci punti. Il Sassuolo sembra in un periodo di flessione dato che nelle ultime quattro partite ha rimediato tre punti. Ne approfittano Livorno e Verona i quali accorciano a braccetto a sei punti dai neroverdi sfruttando i turni casalinghi. I labronici centrano il settimo risultato utile sconfiggendo l’Ascoli al Picchi, mentre gli scaligeri nella ripresa superano una coriacea Ternana grazie alle reti realizzate all’alba della seconda frazione di Ferrari e Sgrigna. L’Empoli conferma i suoi piccoli imbarazzi al Castellani non riuscendo a superare neppure il Crotone. Nelle ultime sei sfide gli azzurri vantano tre vittorie consecutive fuori dalle mura amiche e due punti maturati sul proprio impianto con una differenza punti casa/trasferta di sette lunghezze complessive. Il Novara infila l’undicesimo risultato consecutivo battendo la capolista e grazie alla riduzione della penalizzazione supera il Varese bloccato all’Euganeo dal Padova. Infine ecco il primo sorriso del nuovo anno per il Brescia, che rimonta il Cesena e festeggia davanti ai suoi tifosi quei tre punti che mancavano al Rigamonti dal lontano 30 dicembre.
TMF
mercoledì, aprile 10th, 2013 | Posted by Tommaso M Ferrante
Serie Bwin, la nuova classifica dopo la riduzione della penalizzazione per il Novara
Questa la nuova classifica di Bwin maturata dopo la riduzione della penalizzazione (da 4 a 2 punti) combinata al Novara nella giornata odierna da parte del Tnas.
Sassuolo 73
Hellas Verona 67
Livorno 67
Empoli 57
Novara 53
Varese 52
Brescia 49
Juve Stabia 45
Modena 44
Cesena 44
Ternana 43
Padova 43
Crotone 43
Spezia 42
Virtus Lanciano 42
Cittadella 42
Reggina 41
Bari 40
Ascoli 40
Vicenza 32
Pro Vercelli 28
Grosseto 23
FONTE: SerieBNews.com
12.04.2013
Torna in campo il Condor «Bagnoli? Un maestro»
CORSI & RICORSI STORICI. L'ex bomber bianconero allena le ragazze del Riviera di Romagna
Agostini realizzò la rete della salvezza per i romagnoli «Non posso dimenticare le facce dei 6.000 tifosi gialloblù allo stadio»
Verona non ha dimenticato, lui nemmeno. Quasi 23 anni dopo Massimo Agostini è sempre al suo posto, fedele alla Romagna e ad un calcio che non ha mai lasciato. Prima freddo bomber anche della Roma ma soprattutto del Cesena, adesso puntiglioso allenatore del Riviera di Romagna, squadra di serie A femminile presa sul fondo della classifica e rigenerata alla grande. Condor Agostini rievoca però soprattutto tristi ricordi. Una sua zampata a fine aprile del Novanta mandò in B l'ultimo Verona di Bagnoli, aggrappato a una speranza che svanì quel pomeriggio al Manuzzi. In campo c'erano Pusceddu e Sotomayor, Prytz e Davide Pellegrini, Gritti e Fanna, Gaudenzi e Giacomarro, Favero e Iorio. E dall'altra parte Sebastiano Rossi e l'ex Turchetta, con Marcello Lippi in panchina.
«Difficile da dimenticare quella partita, così come il modo in cui è finita. Quel gol fu importante per me e importantissimo per la mia carriera». Mancava poco alla fine ed il risultato era ancora zero a zero... «Poteva succedere di tutto, tanto equilibrio in campo e tensione alle stelle. L'azione giusta la indovinammo noi a poco più di cinque minuti dalla fine, fra il sottoscritto e Sergio Domini. Ricordo che in porta c'era Bodini, non Peruzzi. Ricordo facce tirate. Ricordo soprattutto i seimila veronesi che invasero Cesena. Anche stavolta sarà certamente così, ci aspettiamo tanta gente». Che direbbe ora a Bagnoli 23 anni dopo? «Il mister a Verona ha vinto uno scudetto storico, io ero al Cesena. L'estate dopo firmai per la Roma, ma quella squadra fece qualcosa di eccezionale e Bagnoli di quel successo fu l'artefice. Quell'anno aveva una squadra che poteva salvarsi così come retrocedere. Bagnoli è sempre stato leale e corretto, un maestro per molti. Un grande, questo gli direi». Vedrà Cesena-Verona? «Come no, faccio allenamento con le ragazze e poi corro allo stadio. Sarà una grande partita. Al Cesena poi io sono molto legato, sono stato alla Primavera ma conto di tornare presto a lavorare per una società che fa parte di me ormai. Un pronostico? Di certo rispetto al Novanta le gerarchie sono cambiate molto...».
È così ampio il divario? «Il Verona ha tutte le qualità per vincere a Cesena, certamente vorrà fare risultato e staccare il Livorno. La mentalità è quella, Mandorlini vuole il massimo sia se giochi in casa sia se sei in trasferta. Il Cesena vuole solo essere tranquillo, non rischiare nulla in classifica e magari fare un pensierino ai playoff. Naturalmente il Verona si gioca di più, la squadra è superiore al Livorno e vorrà mettere al sicuro il secondo posto». L'arma in più del Cesena? «La determinazione di Bisoli, la forza con cui trasmette intensità e mette pressione positiva e la giusta cattiveria ai suoi giocatori. In giro non ha avuto molta fortuna, ma a Cesena ha trovato la piazza ideale per rendere al meglio. Qui è passato dalla Prima Divisione alla serie A in due anni, qui sta continuando a lavorare benissimo. Con lui tutti danno il loro massimo, è un grande pregio. Il Verona è favorito, ma non avrà vita facile. E il Manuzzi sarà bello caldo».
A.D.P.
12.04.2013
Cesena nel mirino, Hellas a caccia di punti
APPUNTAMENTO AL MANUZZI. I dirigenti e la squadra al funerale del fratello del mister. Mandorlini rinuncia a Moras, Laner e Rivas e perde anche Agostini Crespo o Albertazzi sulla fascia sinistra? Due soluzioni per l'attacco
Verona. Una settimana critica per l'Hellas, un momento difficile per Andrea Mandorlini. La morte del fratello Paolo in un incidente stradale ha sconvolto la vigilia del mister gialloblù. Ieri mattina, a Ravenna, si è svolto il funerale, al quale hanno partecipato il presidente Maurizio Setti, il direttore generale Giovanni Gardini, il direttore sportivo Sean Sogliano, lo staff tecnico e la squadra gialloblù al completo. Dopo la funzione religiosa i gialloblù non sono nemmeno tornati a Verona, hanno svolto l'ultima seduta di rifinitura sul campo di Gatteo. Alla fine dell'allenamento le convocazioni, Mandorlini ha chiamato 21 giocatori, ritrova Martinho e Carrozza che partiranno dalla panchina ma deve fare i conti ancora una volta con gli infortunati Laner, Moras e Rivas. All'ultimo momento è arrivato anche il forfait di Alessandro Agostini per un problema muscolare, ancora una volta il tecnico dovrà inventare qualcosa a sinistra ma dovrebbe essere Michelangelo Albertazzi a partire titolare anche se non si può escludere l'impiego di Crespo oppure lo spostamento di Cacciatore sulla corsia mancina con l'ex Under 21 spagnolo a destra.
In mezzo al campo si rivedranno Nielsen, Jorginho e Hallfredsson che hanno giocato una buona partita con la Ternana, soprattutto nella ripresa, in avanti dovrebbe riposare Ferrari con il ritorno di Gomez a fianco di Cacia e Sgrigna. Potrebbe tornare il tridente offensivo come s'era visto a Sassuolo, in questo caso i due esterni potrebbero tornare sulla linea dei centrocampisti quando parte la manovra offensiva avversaria, ma la buona offerta con la Ternana e nella fase finale della sfida con il Crotone non escludono la conferma di un 4-3-1-2 con Sgrigna alle spalle di Cacia e Gomez. In questo caso l'argentino dovrebbe fare l'attaccante centrale in coppia con il bomber gialloblù, magari è la soluzione migliore per far dimenticare a Juanito il rigore sbagliato a Sassuolo e ritrovare la via del gol. A sette partite dalla fine la sfida con il Cesena riveste un significato particolare, il Manuzzi non ha mai regalato grandi emozioni alla truppa gialloblù basta pensare alla partita del '90 quando una rete di Agostini mandò in B l'Hellas di Bagnoli o al dicembre del 2008 quando il conte Arvedi perse la vita sull'autostrada del Brennero tornando da Cesena dopo un'amara sconfitta al Manuzzi.
Momenti difficili che non si possono certo cancellare ma l'Hellas di Mandorlini ha gli uomini e la forza non solo per cercare rivincite ma anche per strappare punti pesanti anche in riva all'Adriatico. Secondo in classifica, in coppia con il Livorno, con sei punti da recuperare sulla capolista Sassuolo, il Verona ha messo nel mirino anche gli emiliani che oggi giocheranno in casa ma è ovvio che la corsa è sempre fianco a fianco con il Livorno. I toscani hanno gli stessi punti dei gialloblù ma sono in svantaggio nello scontro diretto e quindi devono staccare la truppa di Mandorlini, non sarà facile farlo oggi visto che Paulinho e soci dovranno vedersela con il Varese che crede ancora nei play off. A proposito di play off mai come quest'anno gli spareggi che potrebbero decidere la terza promozione in A sono lontani visto che le prime tre hanno dieci punti di vantaggio sull'Empoli quarto. Se questa situazione continua fino alla fine del campionato sarebbero tre le promozione dirette in A. Una soluzione che non piacerebbe certo al palazzo del pallone che perderebbero sei gare da grande ascolto, con incassi importanti e tanto riscontro su giornali e tv. Meglio non pensarci e puntare l'obiettivo solo sul Cesena.
Luca Mantovani
11.04.2013
Corri ancora Hellas. Serie A più vicina, play off più lontani
CHE LOTTA. Potrebbero esserci tre promozioni dirette, come nel 2007. Verona e Livorno si contendono il secondo posto ma hanno dieci punti di vantaggio dall'Empoli quarto. Un distacco da mantenere nelle ultime sette partite
Tante strade portano alla serie A. E non bisogna solo guardare verso l'alto. Il Verona di oggi è promosso due volte. Perché è davanti al Livorno negli scontri diretti e perché l'Empoli è lontano dieci punti. Abbastanza per mandare i playoff in soffitta, almeno per un anno. La storia recente per la verità non sostiene più di tanto questa tesi. Solo la Juve, il Genoa e il Napoli seppero evitarli nel 2007, quando il Verona retrocesse ed il Piacenza di Beppe Iachini, quarto ma fuori dagli spareggi, si morse le mani e parlò dello strapotere anche politico delle prime tre. La serie B racconta anche di violente oscillazioni, di margini capaci di dilatarsi o restringersi anche nell'ultimo chilometro, ma anche di un equilibrio spesso difficile da dribblare.
GRUPPO COMPATTO. Il Verona un anno fa non aveva di questi pensieri, troppo ambizioso pretendere di distanziare una squadra come il Pescara, che a sette giornate dalla fine era addirittura quarto a sette punti dal Torino ma che da lì in avanti le vinse tutte salendo addirittura al primo posto e accompagnando il Torino sul gradino più alto. All'epoca la serie B stava soprattutto guardando la Samp che arrivava da dietro e che da lì a un paio di mesi avrebbe fatto saltare il banco dopo aver tolto al Padova il sesto posto nella regular season.
SENZA SORPRESE. Il Siena di Antonio Conte e l'Atalanta di Stefano Colantuno erano troppo forti nel 2011, talmente superiori alle altre da lasciare il Novara di Attilio Tesser sempre a debita distanza. I playoff non furono mai a rischio, perché il Varese di Beppe Sannino e Gepy Pugliese era in fondo soprattutto una bella sorpresa ed il Torrino gestito prima da Lerda, poi da Papadopulo e poi ancora da Lerda non diede mai segnali costanti. Le prime sei ad aprile furono le prime sei anche a fine maggio, compresa la Reggina di Gianluca Atzori che chiuse il cerchio dei playoff.
SENZA STORIA. Sei squadre in quattro punti. Il 2010 sancì uno dei tanti ritorni in serie A del Lecce, sempre sicuro in testa quasi fino alla fine. La corazzata di Gigi De Canio mantenne il primato resistendo al ritorno furioso del Cesena guidato alla grande da Pierpaolo Bisoli, avversario dell'Hellas domani al Bentegodi e passato alla storia del Cesena per due promozioni consecutive che nessuno si sarebbe mai aspettato. L'ultima poltrona per la serie A se la prese il Brescia, terzo a tre punti dal Lecce. Quarto si piazzò il Sassuolo di Stefano Pioli, dopo una lunghissima corsa a tappe che nemmeno per un minuto diede la sensazione di poter fare a meno dei playoff.
SOLITO SPARTITO. Antonio Conte portò a casa la prima promozione della sua carriera quando, nel 2009, fece grande il Bari di Andrea Ranocchia ma anche di Benito Rivas. Il Parma di Guidolin mantenne il passo, ma alle loro spalle fu battaglia furente. C'era anche il Sassuolo, nelle mani già sapienti di Andrea Mandorlini ma che nelle ultime sette non fu proprio impeccabile lasciando così strada alla concorrenza. «I playoff? Difficilissimo possano giocarsi in serie B», secondo una vecchia regola più volte ricordata da Eugenio Fascetti, uno che di promozioni ne conserva in tasca un'infinità. Quell'anno non fece altro che rispettare il teorema. Il Livorno di Ruotolo si aggiudicò spareggi e serie A, alla faccia di Brescia, Empoli e Grosseto.
PORTE APERTE. Nicola Ferrari ricorda bene la stagione 2007-2008, quarto con un sorprendente Albinoleffe che solo in finale col Lecce alzò bandiera bianca dopo aver eliminato il Brescia. Ci fu poco da fare contro Chievo di Beppe Iachini ed un utilitaristico Bologna, il Pisa di Ventura chiuse sesto così com'era alla trentacinquesima. Sempre con distacchi infinitesimali tipici della serie B. Stavolta è diverso. Al Verona basta da qui alla fine raccogliere gli stessi punti di un Empoli che sul suo cammino ha Grosseto, Juve Stabia, Spezia, Cesena, Vicenza, Cittadella e guarda caso Verona. Proprio così difficile riuscirci?
Alessandro De Pietro
11.04.2013
«Giocare a porte chiuse ? Non risolve il problema»
«Non è la prima volta che ci troviamo a commentare fatti del genere e purtroppo non sarà neanche l'ultima» sottolinea Damiano Tommasi, ex centrocampista di Roma e Verona tornato a vestire la maglia del “suo” Sant'Anna d'Alfaedo, «cadiamo sempre nei soliti discorsi, ci sono troppe aspettative da parte di tutti. Il pericolo non sono solo questi episodi così eclatanti, ma il rischio forte che le offese all'arbitro e gli insulti agli avversari siano la normalità, che diventi scontato vederli e sentirli su un campo di calcio dilettantistico o giovanile. Giocare a porte chiuse? Non so a quanto possa servire, perché a fine partita i bambini da quei genitori ci tornano comunque» continua Tommasi, «non possiamo pensare di escluderli, ma bisogna riuscire a coinvolgerli maggiormente in un progetto che vada oltre il campo di calcio. Ascoltando di più questi genitori, ma anche i loro figli che giocano nelle nostre società, anche lì a volte ci sono aspettative esagerate».
Devianze e comportamenti pericolosi dei giorni nostri ma non solo, come spiega Gigi Purgato, ex tecnico del settore giovanile del Verona oltre che del Vicenza, già responsabile del vivaio del Sona e tornato ad allenare con gli allievi del Valpolicella. «Non so quanto sia cambiato rispetto a qualche anno fa, sicuramente oggi la situazione è peggiorata ed aggravata dall'aumento della violenza e del nervosismo in generale nella nostra società. Sono nel calcio da molto e anch'io in passato ho dovuto confrontarmi con situazioni spiacevoli, quasi sempre figlie dell'ignoranza di certe persone. Parlo di pochezza culturale dei genitori che caricano troppo di aspettative il fare sport dei loro figli. Questo ennesimo episodio di violenza va condannato senza appello, noi possiamo cercare di fare al meglio il nostro ruolo di allenatori ed educatori, ma poi dobbiamo arrenderci di fronte a certi genitori».
Punta il dito sulle esagerate aspettative dei genitori anche Gigi Sacchetti, mister dello Zevio in Promozione ma in passato allenatore del settore giovanile gialloblù. «Quello dei genitori è un problema che c'è da sempre, oggi ancora più esasperato. Le ansie degli adulti ci sono dappertutto, nei vivai professionistici come nelle squadre di paese, c'è sempre qualcosa che non va o perché si perde la partita o perché il proprio figlio gioca poco o in posizioni sbagliate, o per altri mille motivi. Credo sia fondamentale aumentare gli incontri con psicologi e persone qualificate, era un'iniziativa che avevamo portato avanti con Sergio Maddè e dava i suoi frutti. Giocare a porte chiuse? Non credo sia la soluzione, addirittura potrebbe aumentare il sentimento di rabbia da parte di bambini e ragazzini, l'unica strada possibile credo sia il continuare a fare di tutto per educare questi genitori».
L.M.
10.04.2013
Bisoli corre per la salvezza e s'affida al Diablo e Succi
La salvezza? I giochi non sono ancora fatti. Il Cesena sta nel mezzo. Troppo lontano, per il momento, dalla zona playoff. E allo stesso tempo con un margine esiguo sulle squadre che cercano di uscire dal cono d'ombra. I romagnoli sono reduci dalla sconfitta di Brescia. Battuti in rimonta. Il rammarico cresce. La sfida con l'Hellas diventa allora banco di prova di una stagione piena zeppa di verifiche. La decima posizione in classifica parla chiaro, ma non dice tutto dei bianconeri. Pierpaolo Bisoli è allenatore abile nel caricare il gruppo e nel fornire sempre grande agonismo. Il cammino dei romagnoli, però, finora ha evidenziato continui alti e bassi. Sono arrivate, infatti, undici vittorie, altrettanti pareggi, ma anche tredici sconfitte.
LA CORSA SALVEZZA. Troppe per pretendere di chiudere la porta in faccia agli spifferi che arrivano dal basso. Ascoli e Bari, quart'ultime in classifica con 40 punti in dote, distano, in fondo, solo quattro punti. Sono lì, e allora sarà necessario accelerare. E in fretta anche. L'Hellas, naturalmente, è avversario di rango. Di quelli che ti mettono addosso tanta voglia di fare. Ieri ha introdotto la partita il centrocampista Damjan Djokovic. “Il Verona è una squadra forte, soprattutto penso che come individualità sia la squadra migliore del campionato: giocatori come Cacia e Martinho sono giocatori da Serie A. Noi siamo un gruppo unito, la nostra forza in questo momento sta tutta nel collettivo e siamo molto carichi per questa sfida, si tratta di una delle gare più importanti del campionato sarà sicuramente una bella partita, possiamo batterli”.
EL DIABLO E Contro il Brescia aveva aperto le marcature. Pablo Granoche, ex attaccante del Chievo, oggi al Cesena, sembra stoa vivendo un buon momento di forma. Potrebbe essere lui uno dei sorvegliati speciale della difesa veronese il giorno della sfida del Manuzzi. Tra gli ex spunta, invece, Marco D'Alessandro. Il centrocampista romano ha vestito la scorsa stagione la casacca dell'Hellas, totalizzando 28 presenze complessive ed una rete. Con la maglia bianconera D'Alessandro sembra avere trovato la giusta continuità. Per lui, infatti, già 26 presenze e due reti. Curioso caso di omonimia: nel parco difensori del Cesena gioca Luca Ceccarelli. Stesso nome e cognome dell'esperto giocatore dell'Hellas, ma nessun grado di parentela.
RIFLETTORI SU SUCCI. Detto di Pablo Granoche, il vero fiore all'occhiello della squadra di Bisoli è Davide Succi. Attaccante sicuramenete di grande valore per la categoria. Nel corso di questa stagione un vero e proprio asso nella manica per Bisoli. Succi, infatti, è andato in rete con grande frequenza, totalizzando fino ad oggi 12 centri. La risposta a Cacia? Beh, sta di fatto che il Cesena ha bisogno di portare a casa punti.
S.A.
10.04.2013
In anticipo con Vercelli, in posticipo con il Brescia
Altre due gare in notturna per l'Hellas, oltre all'anticipo di Cesena di venerdì e all'impegno di martedì al Bentegodi contro il Cittadella nel turno infrasettimanale. La Lega ha ridisegnato il calendario casalingo del Verona, posticipando a lunedì 22 aprile (il calcio d'inizio alle 21) il derby contro il Brescia e anticipando a venerdì 3 maggio (ore 20.45) l'incontro della terz'ultima giornata con la Pro Vercelli deglu ex Scaglia, Abbate, Ragatzu e Grossi. Fra le altre variazioni il Sassuolo sarà in campo venerdì 26 aprile (20.45) nel derby del Braglia contro il Modena e lunedì 6 maggio contro il Padova, il Livorno affronterà il Brescia venerdì 10 maggio, l'Empoli se la vedrà domenica 28 aprile alle 12.30 contro il Cesena allenato da Bisoli, il prossimo avversario del Verona.
MARTINHO MEGLIO. Lavoro differenziato per Martinho ieri pomeriggio nella seduta di Sandrà diretta da Roberto Bordin. Il brasiliano ha svolto esercizi anche con il pallone, oltre a svolgere la parte prettamente atletica. Sempre meno le possibilità di vedere Martinho fra i diciotto di Cesena. Ancora all'Isokinetic di Arbizzano i vari Moras, Laner, Rivas e Carrozza, chiamati a completare la fase rieducativa. Per tutti gli altri riscaldamento, torelli, esercitazioni atletiche con ripetute, esercitazioni tecniche e partita. Oggi allenamento dalle 15.30 a porte chiuse, domattina la rifinitura prima della partenza per Cesena.
AVANTI I MIGLIORI. Al via i Serie bwin Awards 2012-2013. L'iniziativa, voluta dalla Lega Nazionale Professionisti Serie B e bwin, società leader nelle scommesse sportive e title sponsor del campionato di Serie B, ha il compito di valorizzare la Serie bwin e premiare i migliori giocatori, allenatori e società, ma anche tifosi e arbitri, attraverso 14 riconoscimenti divisi per categorie. I premi saranno assegnati con diversi criteri di valutazione, dai tifosi, dai giornalisti e dagli addetti ai lavori, e consegnato ai vincitori prima della partita nelle ultime giornate di campionato, di playoff e playout.
A.D.P.
FONTE: LArena.it
Cesena-Hellas Verona: 21 convocati
Postata il 11/04/2013 alle ore 19:39
Sono 3 portieri, 6 difensori, 5 centrocampisti e 7 attaccanti i gialloblù a disposizione per la partita in programma venerdì 12 aprile
GATTEO A MARE - Variazione di programma per i gialloblù: dopo aver partecipato al funerale di Paolo Mandorlini, la squadra ha svolto la rifinitura in Romagna, nella località di Gatteo a mare. L'allenatore gialloblù Andrea Mandorlini ha convocato 21 giocatori per la sfida contro il Cesena, in programma venerdì 12 aprile (ore 21) e valida per la 36a giornata del campionato Serie bwin. Non ci sono gli infortunati Laner, Moras, Rivas e Agostini, quest'ultimo fermato da un problema muscolare.
Ecco, di seguito, l'elenco completo dei convocati.
Portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 33 Berardi.
Difensori: 3 Albertazzi, 5 Ceccarelli, 20 Maietta, 25 Crespo, 14 Bianchetti, 29 Cacciatore.
Centrocampisti: 16 Nielsen, 19 Jorginho, 24 Bacinovic, 10 Hallfredsson, 6 Martinho.
Attaccanti: 8 Cacia, 9 Ferrari, 21 Gomez, 23 Cocco, 13 Sgrigna, 17 Carrozza, 26 De Vita.
Ufficio Stampa
Ciao Paolo
Postata il 11/04/2013 alle ore 17:01
RAVENNA - Si è svolto questa mattina, a Ravenna, presso la Chiesa della Camera Mortuaria il funerale di Paolo Mandorlini, fratello del nostro allenatore Andrea. Alla funzione religiosa ha partecipato il presidente Maurizio Setti, il direttore generale Giovanni Gardini, il direttore sportivo Sean Sogliano, lo staff tecnico e la squadra gialloblù al completo.
Ad Andrea e alla sua famiglia la società e la squadra vogliono rinnovare il proprio sentimento di dolore e stringersi a loro in un sentito abbraccio.
Ufficio Stampa
Sandrà: Martinho con il gruppo, Carrozza a parte
Postata il 10/04/2013 alle ore 18:05
Il brasiliano ha svolto l'allenamento senza giocare la partita, mentre l'esterno è tornato ha sostenuto una seduta differenziata. Annullata la conferenza stampa della vigilia
SANDRA' - Allenamento pomeridiano per i gialloblù. La squadra, agli ordini del vice allenatore Roberto Bordin, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tecniche e partita. Martinho si è allenato regolarmente con i compagni ma non ha disputato la partita, mentre Carrozza ha svolto una seduta differenziata. All'Isokinetic di Arbizzano proseguono la fase rieducativa Moras, Laner e Rivas.
La società Hellas Verona F.C. ha deciso di annullare la conferenza stampa della vigilia, in programma giovedì 11 aprile alle ore 14, nel rispetto del dolore del nostro allenatore, Andrea Mandorlini.
IL PROGRAMMA
Giovedì (a porte chiuse): seduta mattutina (ore 10.30).
Venerdì: Cesena-Hellas Verona (ore 21).
Ufficio Stampa
Funerale Paolo Mandorlini
Postata il 10/04/2013 alle ore 14:20
VERONA - Il funerale di Paolo Mandorlini, fratello del nostro allenatore Andrea, si svolgerà giovedì 11 aprile alle ore 10.30 presso la Chiesa della Camera Mortuaria in via Fiume Abbandonato 130, a Ravenna. Alla funzione religiosa sarà presente una delegazione dell'Hellas Verona F.C., composta da dirigenti, staff tecnico e calciatori.
Ad Andrea e ai suoi famigliari l'Hellas Verona F.C. porge nuovamente le più sentite condoglianze, a testimoniare oltremodo che questa gravissima perdita rappresenta un dolore per tutta la nostra società.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
VITA DA EX: Damiano TOMMASI, attuale presidente dell'Assocalciatori dopo una carriera sfolgorante iniziata proprio dalle giovanili scaligere, sente già profumo di derby 'Ho avuto la fortuna di giocare la prima sfida tra Hellas e Chievo. Chi ama lo sport non vede l'ora di seguire ancora un evento così'
SERIE A: Dopo l'ennesima (quanto purtroppo consueta) notte di disordini nel dopoderby ROMA-LAZIO il prefetto sbotta: 'D'ora in poi derby solo al pomeriggio...'
CHAMPIONS LEAGUE: Il PSG pareggia al 'Camp Nou' ma, in virtù del 2 a 2 a Parigi, l'1 a 1 di Barcellona non basta! Blaugrana in semifinale col BAYERN MONACO che a Torino ha vinto (con merito) per 2 a 0 contro una JUVE apparsa nettamente inferiore alla squadra tedesca... Il REAL perde in Turchia ma, grazie al 3 a 0 dell'andata e alla doppietta di Cristiano RONALDO ad Istanbul, accede alla semifinale insieme al BORUSSIA DORTMUND che però contro il MALAGA ha sofferto fino alla fine!
NBA: I LAKERS vedono i playoff avvicinarsi grazie ad un Kobe BRYANT in grande vena ed autore di 30 punti contro gli HORNETS. Nella Eastern Conference continua il momento d'oro dei KNICKS...
PEDRO SPINGE IL BARÇA: PSG FUORI CON DUE PARI
Mercoledì 10 Aprile 2013 - 22:52
BARCELLONA - Barcellona in semifinale di Champions League ma col brivido, grazie ad uno 'stiracchiato 1-1 al Camp Nou contro il Psg che diventa 'oro' se sommato al 2-2 del Parco dei Principi di una settimana fa. I transalpini spaventano i catalani che fino a 20 minuti dal termine del match sono virtualmente eliminati. Serve il provvidenziale ingresso di Leo Messi, tenuto precauzionalmante in panchina dopo la botta rimediata una settimana fa, per cambiare le sorti della partita. È bastata un'accelerazione della 'pulce' pochi minuti dopo il suo ingresso in campo per ribaltare il risultato e far tornare il sorriso ai 80mila del Camp Nou. Peccato per Carlo Ancelotti che aveva preparato al meglio la partita, confermando tutti i giocatori dell'andata ad eccezione di Thiago Motta (al posto dello squalificato Matuidi) e di Marco Verratti preferito a David Beckham. Davanti il tridente Pastore, Lavezzi e Ibrahimovic che torna per la seconda volta da 'nemicò al Camp Nou. Spenti, opachi e senza il nerbo che li aveva portati al miracolo dopo-Milano, i catalani si lasciano imbrigliare per più di un'ora dai francesi che arrivano spesso dalle parti di Valdes. Il gol del vantaggio all'inizio della ripresa è più che meritato: uno-due tra Pastore e Ibra, l'argentino brucia Piquè, s'invola verso Valdes e mette dentro. Un gol che stende il Barcellona che va in stato confusionale e per poco lavezzi non raddoppia. Alla mezz'ora la partita ha la sua svolta, doppio cambio per i blaugrana: dentro Bartra (per uno spento Adriano) e soprattutto Leo Messi (esce Fabregas). Pochi minuti e l'argentino raddrizza una partita messasi davvero male per i catalani: parte come solo lui sa fare, palla a Villa, 'el Guaje' scarica all'indietro per Pedro che di sinistro fulmina Sirigu e realizza l'1-1 che garantisce la sofferta qualificazione
ROMA-LAZIO, IL PREFETTO: "ORA DERBY SEMPRE DI POMERIGGIO"
Mercoledì 10 Aprile 2013 - 08:14 di Enrico Sarzanini
ROMA - «Mai più derby di notte», la decisione è del Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. È il risultato della guerriglia pre derby che, oltre al caos attorno allo stadio Olimpico, ha lasciato segni evidenti: otto accoltellati, quattro arresti e altrettanti daspo per cinque anni, mentre la Digos lavora per identificare altri violenti che si erano presentati incappucciati agli scontri. Ma la novità più grande è la possibilità - caldeggiata da alcuni, osteggiata dai più - che l’eventuale finale di coppa Italia Lazio-Roma non si giochi allo stadio Olimpico, sede già definita a inizio stagione, bensì al Meazza di Milano. Pecoraro intanto ha deciso nuove regole per le future stracittadine della Capitale: «Ho già scritto alla Lega perché i prossimi derby romani vengano disputati di pomeriggio per questioni di sicurezza – spiega il Prefetto - In caso contrario mi riservo di decidere, non è più tollerabile che ad ogni derby nella Capitale debbano puntualmente verificarsi incidenti». E, come già anticipato da Leggo settimana fa, Pecoraro conferma che sicuramente la finale non si giocherà il 26 maggio all’Olimpico: «Perché è in concomitanza con il giorno delle elezioni amministrative di Roma».
E sulla questione è intervenuto anche il sindaco Gianni Alemanno: «Sono sconcertato per quello che è avvenuto. Le società dovrebbero fare una riflessione più profonda e forse serve un progetto complessivo per avere un rapporto positivo e costruttivo con il tifo, per isolare quello che avviene. Non ci dobbiamo rassegnare, non dobbiamo considerarlo una sorta di male endemico». E anche il Campidoglio, così come aveva fatto la Questura in mattinata, ha puntato il dito sul Governo del calcio: «La scelta di far giocare lunedì sera il derby – spiegano in una nota - è stata presa dalla Lega Calcio».
BORUSSIA AVANTI, MA CHE PAURA: COL MALAGA DA 1-2 A 3-2 NEL RECUPERO
Martedì 09 Aprile 2013 - 23:01
DORTMUND - In un finale da infarto, il Borussia Dortmund riesce a raggiungere le semifinali di Champions League. Nella partita di ritorno dei quarti di finale, la formazione tedesca ha vinto, in rimonta, 3-2 contro il Malaga. A segno per la formazione spagnola al 25' pt Joaquin, pari al 40' pt di Lewandowski, nuovo vantaggio degli spagnoli al 37' st Eliseu. Nei minuti di recupero la remuntada dei tedeschi a segno al 46' st con Reus e al 47' gol qualificazione di Felipe Santana, in sospetto fuorigioco. All'andata era finita 0-0.
IL REAL PERDE MA VA IN SEMIFINALE: 3-2 PER IL GALA, RONALDO DOPPIETTA
Martedì 09 Aprile 2013 - 22:57
ISTANBUL -Difficile fermare Josè Mourinho ai quarti di Champions. Nessun ci è riuscito, nemmeno Fatih Terim, nemmeno Drogba e Sneijder. Ma che fatica per il tecnico portoghese! Per il Real Madrid al 'Turk Telekom Arenà è stata tutt'altro che una formalità. Forti del 3-0 del Bernabeu le merengue alla fine hanno dovuto sudarsela eccome la qualificazione alle semifinali. Alla fine a decidere la sfida è stato Cristiano Ronaldo con una doppietta: la prima rete dopo appena sette minuti, la seconda in pieno recupero. Sembrava finita per il Galatasaray, che non invece non è crollato e nella ripresa ne ha infilati tre in un quarto d'ora (Ebouè, Sneijder e Drogba). Ma non è bastato lo stesso, ma stavolta Mourinho ha tremato. Alla fine lo Special One deve ringraziare il suo fuoriclasse, ancora una volta il protagonista della serata. Micidiale il suo destro volante al volo, dopo appena sette minuti, su un'improvvisa verticalizzazione impostata da Ozil e proseguita da Khedira. Suo anche il 3-2 finale su assist di Benzema. Ronaldo con la doppietta diventa il quinto marcatore di sempre in Champions League con 49 reti (supera l'ex milanista Shevchenko).
DOPPIO RONALDO Per 'CR7' è l'undicesimo centro di quest'anno in Champions. Per lui 193 le segnature con la maglia del Real in 191 gare. A quel punto con quattro gol da recuperare per il Galatasaray sembrava davvero una missione impossibile. Anche perchè al 28' la squadra di Mourinho avrebbe potuto fare il bis con Di Maria (bravo Muslera a deviare in angolo sull'esterno sinistro dell'argentino). E poco importa le assenze degli squalificati Sergio Ramos e Xabi Alonso e che alla mezz'ora Mourinho abbia perso Essien (problema ai flessori), sostituito da Arbeloa. Per i turchi solo possesso palla o poco più: al 38' Sneijder tira fiacco, al 41' Umut Bulut non trova la porta. Ma nella ripresa il Galatasaray è entrato trasformato ed è stata un'altra partita. La fantasia di Amarabat ha dato una spinta in più: al 12' è arrivato anche un gran gol di Eboue, al 26' gran gol di Sneijder, dopo un minuto grande numero di tacco di Drogba che segna di tacco su cross proprio di Amrabat e poco dopo si vede annullare un altro gol per fuorigioco. Ma le speranze dei turchi si sono infrante al 47' sul secondo gol di Ronaldo (ancora lui) su assist, con il Real in dieci per l'espulsione di Arbeloa. Complessivamente superiore il Real, ma che paura per le merengue a Istanbul, dove i tifosi sono stati l'uomo in più sospingendo la squadra di Terim e fischiando gli spagnoli dal primo all'ultimo minuto. Per un soffio Terim non riesce a fare lo sgambetto a Mourinho, e sarebbe stato il primo ko nei quarti per il portoghese. E stavolta il tecnico turco non può recriminare neppure contro l'arbitro.
KOBE SUPER, LAKERS VEDONO I PLAYOFF. TORNA BELINELLI, BULLS KO IN CASA -VIDEO
Mercoledì 10 Aprile 2013 - 11:55
LOS ANGELES - Kobe Bryant fa miracoli e i Lakers tornano in zona playoff. La stella segna 30 punti, addirittura 23 nell'ultimo quarto, e Los Angeles (41-37) batte i New Orleans Hornets (27-51) per 104-96. Il successo consente ai gialloviola di riconquistare, almeno provvisoriamente, l'ottavo e ultimo posto utile per la qualificazione ai playoff della Western Conference.
La formazione allenata da Mike D'Antoni scavalca gli Utah Jazz (41-38), staccati ora di mezza partita dopo il k.o. casalingo per 90-80 incassato contro gli Oklahoma City Thunder (57-21), che ad Ovest contendono il primo posto ai San Antonio Spurs (57-20). Se i Lakers riuscissero ad approdare ai playoff diventerebbero una temibile mina vagante.
Bryant, autore di soli 4 punti nel primo tempo, chiude con 9/18 al tiro, 2/7 da 3 e 10/11 ai liberi. Ai 30 punti aggiunge 6 rimbalzi, 6 assist e 5 recuperi. Negli ultimi 12 minuti, mette a referto un preziosissimo 7/11 dal campo. Accanto a lui ingranano anche gli altri big: Pau Gasol mette a referto 22 punti e 11 rimbalzi, Dwight Howard risponde con 19 e 6.
Dall'altra parte degli Stati Uniti, continua il momento d'oro dei New York Knicks (51-26), che sconfiggono i Washington Wizards (29-49) per 120-99 e conquistano il titolo della Atlantic Division per la prima volta dal 1994. Il team della Grande Mela sogna con Carmelo Anthony in versione super: l'ala, che sta giocando il miglior basket della propria carriera, segna 36 punti, cattura 8 rimbalzi e serve 6 assist.
Ad Est, New York proverà a dare fastidio ai Miami Heat (61-16), che si confermano di un altro pianeta: senza Chris Bosh e Dwyane Wade, ai campioni Nba basta LeBron James (28 punti) per piegare i Milwaukee Bucks (37-40) nell'anticipo della sfida che potrebbe andare in scena al primo turno dei playoff.
Alla post-season parteciperanno anche i Chicago Bulls (42-35) di Marco Belinelli, che però stanno chiudendo la stagione regolare in maniera deludente. I tori cadono in casa per 101-98 contro i Toronto Raptors (30-48), ovviamente privi di Andrea Bargnani. Belinelli, al secondo match dopo lo stop per il problema muscolare agli addominali, non va oltre 8 punti.
FONTE: Leggo.it
11.04.2013
Bayern troppo forte, la Juve saluta la Coppa
CALCIO CHAMPIONS LEAGUE. La «corazzata» di Heynckes si ripete anche a Torino dopo la vittoria nell'andata di Monaco. Venerdì i sorteggi per le semifinali
Mandzukic apre le marcature, Pizarro chiude la gara Niente da fare per i bianconeri, deludono le punte in ombra Pirlo che finisce nella trappola biancorossa
Niente da fare per la Juventus: la sua Champions è finita di fronte a un Bayern che a Torino ha ribadito, vincendo, la sua netta superiorità come aveva fatto a Monaco, con la differenza che stasera la Juve è stata più viva e sorretta da un pubblico straordinario. Ma il risultato non è cambiato. La differenza nei gol presi stavolta non l'hanno fatta gli errori di Buffon - che ha parato tanto - ma la corsa, la qualità, l'organizzazione tattica dei bavaresi. Ha ragione Conte a parlare di progressi graduali e di gap da colmare, perchè i fatti gli hanno dato ampiamente ragione: la Juve dominatrice in Italia non è ancora una grande d'Europa. Resta negli occhi dei tifosi la generosa prova dei bianconeri, che hanno comunque saldato un debito che durava da due anni con i tifosi. Così come Heynckes merita un applauso per aver avuto l'intuizione giusta nell'affidare Pirlo a un mostro di dinamismo come Thomas Mueller, che infatti lo ha praticamente annullato, permettendosi il lusso di andare anche sotto porta a sfiorare un gol e fornire un assist prezioso. Il Bayern, comunque, ha vinto tutti i duelli tattici e individuali, confermando di essere nettamente più forte. Il Bayern impone subito ritmi e giocate superiori. I bavaresi palleggiano divinamente e quando scendono dalle parti dell'area di Buffon gli mettono i brividi, come succede due volte a Robben. Ma la palla gol clamorosa capita a Pirlo su punizione al 22': ci vuole un miracolo di Neuer per deviarla in angolo. L'impressione del finale di tempo è che i tedeschi abbiano una marcia in più e la squadra di Conte molte difficoltà a impostare il gioco e lanciare le punte. Ripresa, Quagliarella brucia subito l'erba: conclusione radente dal limite fuori di centimetri. Gli uomini di Heynckes capiscono di essere nettamente superiori e provano a chiudere la partita, riuscendoci poco dopo. Punizione di Schweinsteiger, sbuca Martinez, Buffon respinge, arriva Mandzukic e mette dentro. Due minuti più tardi Robben in un 3 contro 1 libera Muller che si mangia il raddoppio. Che riesce a Pizarro allo scadere, quando riceve in area da Schweinsteiger e batte Buffon. Finisce con il Bayern padrone del campo, per ribadire quanto già si sapeva.
10.04.2013
Tommasi sente già l'aria del derby in serie A
UN VECCHIO AMORE. Ha giocato con San Zeno, Hellas e Roma ma segue con grande passione la corsa verso la promozione della squadra allenata da Mandorlini: «Ho avuto la fortuna di giocare la prima sfida tra Hellas e Chievo. Chi ama lo sport non vede l'ora di seguire ancora un evento così»
Damiano Tommasi starebbe benissimo nel Verona di oggi. Quello fatto di fatica e sudore, quello che predica pazienza e si rimbocca le maniche. Certi principi d'altronde sono validi sempre e ovunque. «Quando il seme è buono e il lavoro positivo i risultati non possono che arrivare di conseguenza», raccontava ieri Damiano ai microfoni di TeleArena e agli studenti del Liceo Galilei riferendosi al suo vecchio Hellas prima di prendere la macchina e partire verso l'Emilia per far visita a Modena e Sassuolo dove avrà rivisto l'amico Stefano Fattori, compagno di mille battaglie e del primo derby in serie B. Il suo lavoro con l'Associazione Calciatori viene prima, ma Damiano resta figlio di Verona e dell'Hellas fin dai tempi degli Allievi del San Zeno, quando il presidente Gianfranco Casale andava a prenderlo e riportarlo a casa prima e dopo l'allenamento. Da lì a breve sarebbe arrivato il Verona, il calcio vero e la Nazionale. Tutto lontanissimo dall'anonimato del pallone in bianco e nero dei campetti di provincia, ma la maglia numero 17 del debutto di Tommasi in azzurro è finita nelle mani di Casale e nella sede del San Zeno. Senza nemmeno un attimo di esitazione. Giusto per restare fedele ai principi più veri.
ASSIST AL BACIO. Si sente aria di stracittadina. Damiano l'avverte: «Sono stato uno di quelli che ha gioito quando il Chievo è arrivato in serie B per il primo derby, ho avuto la fortuna di disputarlo, credo che per chi ama lo sport poter vivere un evento così pure a Verona e in serie A non può che far piacere». C'era anche Tommasi in campo quel 10 dicembre di diciannove anni fa al Bentegodi. Uno a uno, col rigore di Fermanelli e la testa di Gori. Nella storia della città quella sera entrarono in tanti. Da Attilio Gregori che adesso allena la Lupa Frascati in serie D a Fabrizio Casazza, preparatore dei portieri della Virtus Entella che l'Hellas ha incrociato quest'estate in Coppa Italia. Aladino Valoti, valoroso mediano dell'epoca, fa il direttore sportivo all'Albinoleffe. Diego Caverzan si è dato al ramo assicurativo. Vincenzo Montalbano, altro tassello di quella difesa, da ottobre allena l'Alcamo nell'Eccellenza siciliana. Lino Mutti da allora si è seduto su dodici diverse panchine, Celeste Pin è responsabile del settore giovanile della Fortis Juventus 1909 a Borgo San Lorenzo, nel fiorentino. Frammenti ancora vivi, facce che vorresti rivedere, una serata diventata il trionfo della Verona sportiva, antipasto spettacolare di quel che sarebbe successo sette anni dopo in A coi vari Camoranesi, Mutu, Oddo e Dossena, Gilardino e Malesani, mentre Tommasi era ormai un punto fermo della Roma che aveva appena comprato Cassano e che in Champions riuscì a battere anche il Barcellona.
MOMENTO-CHIAVE. La volata-promozione la giocherà anche Damiano, anche se il ruolo gli suggerisce di essere più che mai super partes. Presidente di tutti, «dal capitano della Nazionale al giocatore di Terza categoria». Perfetto per il ruolo, l'Italia del calcio non poteva scegliere di meglio. Sette finali che Damiano guarderà con occhi particolari, partendo da venerdì e da Cesena, ricordando la sera del derby e l'amore per colori che sente da sempre suoi. «Il Verona deve essere sé stesso, lavorare e avere pazienza. Così come un orto ha bisogno di tempo per dare i suoi frutti allo stesso tempo l'Hellas deve sperare, incrociare le dita sperando che non arrivi la tempesta per poi raccogliere quanto ha saputo seminare».
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it