LE IMPRESSIONI
L'ALBINOLEFFE arroccato in difesa imposta la gara su un catenaccio ad oltranza, l'HELLAS aggredisce subendo le rare ripartenze avversarie...
E' una specie di assedio quello che conduono i gialloblù ma l'ALBINOLEFFE pare poter reggere bene: due le occasioni per passare in vantaggio nei primi 45 minuti da parte dei ragazzi di MANDORLINI con TACHTSIDIS al 28° che fa tremare l'incrocio dei pali e con ABBATE al 39° che solo davanti al portiere avversario non riesce ad inquadrare la porta.
Pronti via nella ripresa e CECCARELLI incorna perfettamente un calcio di punizione battuto magistralmente da JORGINHO: Palla che sbatte sul palo!
L'assedio dell'HELLAS continua e MANDORLINI passa al 4-3-3 a 20 minuti dalla fine con PICHLMANN che rileva RUSSO e successivamente con BJELANOVIĆ che da il cambio a FERRARI con GOMEZ TALEB e HALLFREDSSON a fare le ali...
Il meritato vantaggio arriva in mischia al 36° con BJELANOVIĆ e PICHLMANN che si fiondano su un servizio di JORGINHO ma è l'austriaco ad indovinare la spizzata vincente!
Finisce in gloria con gli scaligeri a festeggiare l'ottavo successo consecutivo (nono contando vittoria in Coppa Italia a Parma) e ad eguagliare l'11 di PRANDELLI che poi conquistò la promozione in Serie A...
Gara di sofferenza e pazienza contro una compagine bergamasca a tenuta stagna: chiara l'impostazione di gara voluta da FORTUNATO che ha puntato tutto sulla difesa e per poco non è riusito a strappare un punto che non sarebbe stato affatto meritato dopo i due legni colpiti dall'HELLAS.
Bravi i gialloblù a non deconcentrarsi mai anche se in maniera meno brillante del solito ma per giocare bene a calcio bisogna essere in due e non si può dire certo che gli avversari fossero venuti al 'Binti' in onore all'estetica pedatoria...
Migliore in campo GOMEZ TALEB: l'argentino si è esaltato in una gara in cui si è giocato praticamte ad una porta sola, le invenzioni dell'argentino hanno messo a dura prova i difensori bluceleste che spesso sono ricorsi alle spicce per fermare 'Juanito'.
Bella gara anche dei 'soliti' HALLFREDSSON e FERRARI, JORGINHO uomo d'ordine...
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Verona 1-0 Albinoleffe highlights
DICONO
BERGAMELLI 'VERONA è una big fatta e finita...' «Non vivo di ricordi, ma qui ho lasciato molti amici ed è la prima volta che ci torno: è stato un piacere nonostante tutto. Sono contento di aver fatto una bella figura, insieme a tutta la squadra: altro che neopromossa, l'Hellas è una big fatta e finita. Sulle palle inattive, specie nel secondo tempo, siamo andati in difficoltà. Purtroppo Pichlmann ci è scappato, qualcuno doveva tenerlo. E' stata una strana carambola, ci sono entrati anche Bjelanovic e Ceccarelli... Peccato».
Sulla raffica di palloni piovuti in area sui calci da fermo, comunque, non si fa attendere la recriminazione di prammatica: «Sono abbastanza sicuro che l'arbitro abbia regalato ai nostri avversari un paio di punizioni e di corner. Va bene tutto, ma concedere occasioni in mischia a senso unico non mi pare corretto».
Dubbi sull'episodio che ha determinato la cacciata di Laner: «C'è stata una scaramuccia con Gomez che ha dato un calcetto, Simon ha appena accennato una reazione con la mano e Merchiori ha visto solo la coda del fattaccio. Ingenuità, forse, ma non cattiveria» TuttoB.com
MANDORLINI 'Non cambia nulla...' «Siamo contenti, conoscevamo le difficoltà della partita, abbiamo avuto le nostre occasioni. Ho detto a Thomas che sarebbe stato utile nel finale, con la gara un pò più spigolosa. Sono stati bravi, sia lui che Bjelanovic ci hanno creduto fino in fondo sull'azione decisiva. Vittorie sofferte, ma molto belle. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, ci mancava un pò di cattiveria. La pressione aumentava col passare dei minuti, potevi sempre subire un contropiede e perdere il match. Ciò che conta è aver vinto, l'Albinoleffe è una delle formazioni che riparte meglio. Sono state create diverse situazioni, è stata una prova di pazienza premiata dal campo. Noi siamo tranquilli, questa classifica non ci cambia la vita. Pensiamo solo alla prossima partita, come sempre. Col passare del tempo troveremo sempre più ostacoli davanti a noi perchè gli avversari vorranno vendere cara la pelle» HellasVerona.it
FORTUNATO 'Il VERONA ha meritato...' «Qualcuno potrebbe obiettare che io mi accontenti di poco ma sono convinto che oggi abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Sono contento della prestazione dei ragazzi, abbiamo incontrato la squadra del momento, dotata di qualità di gioco, forza e resistenza. Nonostante tutto siamo riusciti a contenere il Verona e posso dirmi soddisfatto. Di certo ero più dispiaciuto Sabato scorso per l'incontro con la Nocerina, una squadra che avremmo anche potuto battere. Probabilmente abbiamo creato meno rispetto ad altre occasioni e sullo 0-0 saremmo addirittura potuti passare in vantaggio ma il Verona ha ampiamente meritato di vincere. Non abbiamo fatto molto per impensierire la squadra se non rimanere chiusi e compatti eppure abbiamo lasciato poche possibilità di riuscita a un gruppo che non perde da 8 giornate ed è supportato da un pubblico straordinario. Posso dire di aver affrontato oggi la squadra migliore del campionato, insieme al Torino.» TuttoB.com
ABBATE «Tanta gioia ma non per le otto vittorie ma perchè abbiamo vinto una partita difficile in cui loro si sono trincerati dietro... Sapevamo che sarebbero venuti qui a fare questo tipo dipartita, virttoria che ci da morale per la prossima trasferta a Varese... Il mio errore ad un passo dalla porta? Meno male che alla fine ha risolto tutto PICHLMANN... Grande pubblico che alla fine ci ha spinto in maniera decisiva! Grandi... Speriamo di continuare così!» Radio Verona
PICHLMANN «Bello per me ma sopratutto per la squadra in una partita difficile in cui il mister le ha provate tutte per vincere e nella quale chi è subentrato ha fatto un assist ed un gol! Squadra fantastica... Adesso abbiamo un'altra gara difficile contro il VARESE... Io rinato? Io faccio il mio lavoro per il VERONA ed il mio lavoro è fare gol come mi ha chiesto oggi il mister che mi aveva messo in preallarme per gli ultimi minuti... L'episodio di MAIETTA? - Laustriaco si riferisce alpresunto pugno del difensre all'avversario che sarà probabilmente rivisto come prova TV n.d.S. - Non abbiamo visto niente ma non credo ci sia qualcosa di grave, sono più preocupato per le squalifiche in arrivo per GOMEZ ed ABBATE» Radio Verona
Somma e D'amico commentano il magico momento dell'HELLAS... |
HELLAS VERONA 1-0 ALBINOLEFFE
Nel VERONA in porta l'inossidabile RAFAEL con capitan CECCARELLI che sostituirà MARECO al centro della difesa, dalla cintola in su conferma per tutti gli uomini che ultimamente hanno fatto 'volare' la squadra scaligera.
4-1-4-1 per FORTUNATO che si affida agli ex BERGAMELLI in difesa e LANER al centrocampo a tener d'occhio le incursioni offensive di HALLFREDSSON...
Pochissimi i tifosi avversari presenti sugli spalti.
PRIMO TEMPO
2° Bella azione di FERRARI che libera JORGINHO ma il tiro del brasiliano è da dimenticare...
3° SCAGLIA martella da sinistra, GOMEZ da destra palla in angolo ma il VERONA è partito subito all'attacco!
7° CECCARELLI apre per GOMEZ, tacco del sudamericano per ABBATE che con un tiro cross fa paura agli avversari
10° Ripartenza di GOMEZ che pressato da PICCINNI prova la botta che però va fuori misura
14° Angolo respinto dalla difesa bluceleste, HALLFREDSSON prova la botta ma non trova lo specchio.
15° Ripartenza ALBINOLEFFE ma il tiro di FOGLIO è ampiamente impreciso.
17° 'Juani' fa molto male sulla fascia destra dell'attacco gialloblù, l'arbitro non si accorge dei falli sull'argentino ma per fortuna il guardalinee si... Sulla successiva battuta del fallo di HALLFREDSSON FERRARI arriva tardi.
22° Si sveglia l'ALBINOLEFFE: PICCINNI trova CRISTIANO pronto al tiro, RAFAEL respinge in angolo.
28° GOMEZ-ABBATE combinano benissimo a destra, palla al limite per TACHTSIDS che con una botta tremenda fa stampare la palla all'incrocio tra palo e traversa! Che occasione per i gialloblù...
39° SCAGLIA serve ABBATE tutto solo davanti ad OFFREDI che purtroppo ipnotizza il nostro terzino goleador: occasionissima sciupata dai gialloblù!
44° Battibecco MAIETTA-COCCO, vengono ammoniti entrambi.
45° Bel Tiro di TACHTSIDIS bloccato da OFFREDI.
SECONDO TEMPO
2° JORGINHO batte un'invitantissima punizione sulla testa di CECCARELLI, incornata che batte OFFREDI ma non il palo della porta da lui difesa! VERONA ancora vicinissimo al vantaggio...
6° FERRARI controlla un bel cross di ABBATE e da la palla a JORGINHO che non tira e lascia a HALLFREDSSON: palla alta purtroppo.
13° ABBATE crossa bene TACHTSIDIS non ci arriva, ci prova JORGINHO palla alta! GERMINALE da il cambio a COCCO nelle fila blucelesti...
18° D'AIELLO abbatte FERRARI e viene ammonito
24° PICHLMANN entra per RUSSO: MANDORLINI prova l'offensiva finale...
25° Miracolo di OFFREDI su tentativo di HALLFREDSSON dopo una irresistibile percussione centrale dell'islandese
27° Punizione di TACHTSIDIS palla alta sulla traversa.
31° Esce FERRARI entra BJELANOVIC...
32° Contropiede dei bergamaschi con GERMINALE che sfiora la porta con un bel tiro...
34° GOMEZ TALEB cade in area in maniera dubbia
36° GOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLLL PIKI PIKI PICHLMANN finalmente porta in vantaggio l'HELLAS! JORGINHO batte un bel calcio di punizione in mezzo, sulla palla si avventano BJELANOVIC e l'austriaco, spizzata di Thomas in mischia e palla che carambola in rete!
37° LANER perde la testa e colpisce GOMEZ a terra: espulso ignominosamente il centrocampista di scuola HELLAS...
38° FORTUNATO inserisce TORRI per CRISTIANO
40° GOMEZ lascia il posto a CANGI fra i gialloblù
42° Fallo di ABBATE su HETEMAJ, giallo al terzino scaligero
44° Botta di LUONI, palla fuori
47° Ammonito PICCINNI
48° Dopo tre minuti di recupero finisce la gara
IL TABELLINO
Hellas Verona-Albinoleffe 1-0
Marcatori: 80' Pichlmann
Hellas Verona: 1 Rafael; 13 Abbate, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 25 Pugliese; 8 Russo (69' 11 Pichlmann), 77 Tachtsidis, 10 Hallfredsson; 19 Jorginho; 21 Gomez Taleb (85' 23 Cangi), 9 Ferrari (76' 32 Bjelanovic).
A disposizione: 12 Nicolas, 14 D'Alessandro, 20 Doninelli, 33 Pugliese.
Allenatore: Andrea Mandorlini
Albinoleffe: 27 Offredi; 16 Luoni, 64 D'Aiello, 3 Bergamelli, 77 Piccinni; 58 Hetemaj; 29 Girasole, 21 Laner, 18 Cristiano (83' 32 Torri), 11 Foglio; 9 Cocco (58' 7 Germinale).
A disposizione: 72 Chimini, 13 Malomo, 14 Salvi, 23 Pacilli, 79 Regonesi.
Allenatore: Daniele Fortunato
Arbitro: Filippo Merchiori (Sez. arbitrale di Ferrara)
Note. Ammoniti: Maietta, Cocco, D'Aiello, Abbate, Piccinni. Espulsi: 82' Laner. Recupero: 0’-3’. Spettatori: 13.074
LE ALTRE DI B
Nell'anticipo di ieri la matricola terribile (l'altra) JUVE STABIA ha messo i brividi anche alla DORIA al 'Marassi': Gli uomini di IACHINI sono riusciti a pareggiare solo nei minuti di recupero...
Partita tiratissima tra un orgoglioso CITTADELLA e la REGGINA: i padroni di casa la spuntano a 5 minuti dalla fine grazie al gol di DI CARMINE.
Successo inaspettato del GUBBIO che di misura regola il PADOVA, vince anche il SASSUOLO che riesce a rimontare il gol del LIVORNO ed il VICENZA che batte l'EMPOLI.
Il TORINO 'asfalta' il PESCARA nonostante la doppietta di Ciro IMMOBILE, colpo esterno del CROTONE a Nocera Inferiore.
Pareggio tra ASCOLI-VARESE e GROSSETO-MODENA.
Domani il posticipo tra BRESCIA e BARI.
Radiografia del Gol gialloblù 2011/2012 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
HALLFREDSSON | 1 | 5 | 6 | |
PICHLMANN | 0 | 4 | 4 | |
FERRARI | 2 | 3 | 5 | |
ABBATE | 1 | 3 | 4 | |
GOMEZ TALEB | 1 | 3 | 4 | |
BJELANOVIĆ | 0 | 2 | 2 | |
MAIETTA | 0 | 2 | 2 | |
JORGINHO | 0 | 2 | 2 | |
CECCARELLI | 0 | 1 | 1 | |
RUSSO | 0 | 1 | 1 | |
BERRETTONI | 1 | 0 | 1 | |
D'ALESSANDRO | 1 | 0 | 1 |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO
MERCATO: Secondo alcune indiscrezioni il VERONA avrebbe messo gli occhi su Derek RIORDAN 28enne attaccante scozzese ex HIBERNIAN e CELTIC attualmente svincolato.
IN BREVE A PIÉ PAGINA
LUTTO NEL MONDO DEL CALCIO a 65 anni ci lascia Giorgio MARIANI 30 presenze 6 gol nel'HELLAS '71'72, l'ex attaccante aveva militato anche nel NAPOLI, nella FIORENTINA, nell'INTER e nel CESENA...
VITA DA EX: GIANNINI ancora attaccato dopo le dimissioni dal GROSSETO.
NBA: Si parte con scene 'comiche' sul mercato...
CHAMPIONS LEAGUE: All'AJAX annullati due gol a Madrid, la DINAMO ZAGABRIA che nella ripresa becca sei gol dal LIONE fra le mura amiche e adesso spunta anche una foto con un difensore croato che fa l'occhiolino al collega avversario...
RASSEGNA STAMPA
CALCIO
sabato 10 dicembre 2011 • 17:46
Serie B, tabellino Verona-Albinoleffe 1-0: Pichlmann entra, segna e decide!
Il Verona vince negli ultimi 10' la sfida con l’Albinoleffe e cementa il secondo posto in classifica per via della sconfitta del Pescara a Torino. Decide una rete del neoentrato Pichlmann mandato in campo da Mandorlini a metà della ripresa per Russo.
LA CRONACA – Nei primi minuti è un Verona d’assalto, soprattutto sulla fascia destra dei veneti, dove spesso si sposta Gomez. L’AlbinoLeffe si limita a difendere. Al 7' Gomez sulla destra con un colpo di tacco serve Abbate il cui cross quasi beffa Offredi all’incrocio dei pali. Gomez lafa la padrone ma gli ospiti ci provano al 15' con Foglio lanciato a rete, che, da buona posizione, sparacchia un sinistro a lato. 18' Halfredsson ci prova su calcio piazzato con un bomba di sinistro, ma la conclusione finisce fuori di poco.
23' Cristiano, da posizione proibitiva, prova il sinistro sul primo palo. Tiro-cross che Rafael devia in corner. 29' traversa di Tachtsidis che raccoglie una palla spiovente e al volo di sinistro coglie una il legno. 40' Scaglia mette in mezzo un pallone dalla sinistra per Abbate che non inquadra lo specchio da posizione ravvicinata. Finale ravvivato dalla zuffa Maietta-Cocco che si prendono il giallo.
Nella ripresa è sempre la stessa gara sgorbutica. Al 51' Tiro di Halfredsson dalla sinistra, ma la conclusione termina fuori. Poi ancora Halfredssonn dai trenta metri, ma Offredi para in due tempi.
Al 28' entra Pichlmann per Russo, Verona con il 4-3-3 e Jorginho arretrato. Il gol poco dopo a 9' dalla fine. Punizione dalla trequarti destra, colpo di testa di un attaccante, Pichlmann recupera la sfera e fulmina da distanza ravvicinata Offredi. Prima della fine espulso Laner per fallo di reazione veniale a Gomez.
VERONA-ALBINOLEFFE 1-0
RETE: 36' st Pichlmann.
VERONA (4-3-1-2): Rafael; Abbate, Ceccarelli, Maietta, Scaglia; Russo (24' Pichlmann), Tachtsidis, Hallfredsson; Jorginho; Gomez (41' st Cangi), Ferrari (32' st Bjelanovic). In panchina: Nicolas, Pugliese, Doninelli, D’Alessandro. All. Mandorlini.
ALBINOLEFFE (4-1-4-1): Offredi; Luoni, D’Aiello, Bergamelli, Piccinni; Hetemaj; Girasole, Laner, Cristiano (39' st Torri), Foglio; Cocco (14' st Germinale). In panchina: Chimini, Malomo, Regonesi, Salvi, Pacilli. All. Fortunato.
Arbitro: Merchiori di Ferrara (Conca, Pegorin; IV Irrati).
Luca Fusco
FONTE: SportEVai.it
SERIE B
Seriani battuti di misura dalla corazzata di Mandorlini dopo una partita molto tirata. Negli ultimi minuti espulso Laner.
L'AlbinoLeffe cade a Verona gol di Pichlmann nel finale
HELLAS VERONA-ALBINOLEFFE 1-0
MARCATORI: Pichlmann 36’ st
HELLAS VERONA (4-3-1-2): Rafael; Maietta, Ceccarelli, Abbate, Scaglia; Russo (Pichlmann 24’ st), Tachtsidis, Hallfredsson; Jorginho; Gomez (Cangi 41’ st), Ferrari (Bjelanovic 32’ st). A DISPOSIZIONE: Nicolas, D'Alessandro, Doninelli, Pugliese. ALLENATORE: Mandorlini.
ALBINOLEFFE (4-1-4-1): Offredi; Luoni, D’Aiello, Bergamelli, Piccinni; Hetemaj; Cristiano (Torri 39’ st), Laner, Girasole, Foglio, Cocco (Germinale 14’ st). A DISPOSIZIONE: Chimini, Malomo, Regonesi, Salvi, Pacilli. ALLENATORE: Fortunato.
Arbitro: Marchiori della sez. di Ferrara
Nelle battute iniziali è il Verona a tenere il pallino del gioco: la squadra allenata da Mandorlini si fa vedere in area di rigore pericolosamente in più di un’occasione, ma senza impensierire Offredi. L’AlbinoLeffe si fa vedere pericolosamente nella fase centrale della prima frazione: prima Foglio taglia bene in area di rigore e conclude in diagonale, ma colpisce male e la palla si spegne a lato.; poi tocca a Cristiano, che da destra, da posizione molto defilata, mette alla prova Rafael che chiude in angolo; infine Girasole non riesce a controllare in area una ghiotta palla servitagli da Foglio, in percussione sulla sinistra. Al 41’ altra grossa occasione per il Verona: Abbate trovato tutto solo sul filo del fuorigioco nel cuore dell’area non riesce ad inquadrare la porta e spara alto.
Al 2’ della ripresa palo del Verona: da calcio di punizione dalla destra irrompe Tachtsidis che schiaccia di testa. La palla coglie il palo alla sinistra di Offredi, immobile nell’occasione. Ne nasce una mischia che la difesa dell’AlbinoLeffe in affanno sbroglia.
Il Verona cerca in tutti i modi di sbloccare il risultato: ci prova Hallfredsson al 7’ con una botta violenta dalla sinistra, palla sopra la traversa. Lo stesso islandese ci riprova da fuori al 26’: leggerezza di Hetemaj che perde palla, il centrocampista scaligero ci prova da fuori, conclusione centrale, Offredi blocca in 2 tempi.
Si fa finalmente vedere al 33’ l’AlbinoLeffe: Germinale scambia con Laner, si gira e dal limite dell’area batte ad incrociare. La palla termina a lato di un soffio: occasione nitida da goal per la Celeste.
Al 36’ st la rete dell’Hellas: palla che filtra in area sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla destra, Pichlmann da pochi passi batte Offredi. È 1-0 per l’Hellas.
Nel concitato finale espulso Laner per fallo di reazione a centrocampo. D’Aiello e Piccinni, ammoniti, salteranno la gara contro il Gubbio.
FONTE: BergamoNews.it
Serie B - Torino a valanga, Verona di misura
sab, 10 dic 13:59:00 2011
In avvio un gol annullato a Immobile spalanca la strada al Torino che poi dilaga e vince 4-2. Il Sassuolo vince in rimonta ma il Verona non si fa scappare l'occasione e batte l'Albinoleffe 1-0 col solito Pichlmann. Vincono Gubbio e Vicenza, 3-2 a sorpresa del Cittadella sulla Reggina
TORINO-PESCARA 4-2 (Basha, Vives, Sgrigna, Sgrigna / Immobile, Immobile)
La frizzante gara dell'Olimpico di Torino viene probabilmente condizionata dall'iniziale errore della terna arbitrale che annulla ingiustamente la rete di Immobile al 24'. Superato il 30' tuttavia il Torino ha il merito di ribaltare gli equilibri a proprio vantaggio e di siglare l'1-0 prima della fine del primo tempo. Al 32' Sgrigna ci prova con un pallonetto di destro, ma la gioia del gol è rimandata di sei minuti: dopo un'azione articolata gli uomini di Ventura passano con la rete di Basha.
Con una bella azione di rimessa il Pescara ristabilisce gli equilibri in avvio di ripresa: esterno di Cascione sulla corsa di Immobile, controllo e gol di piattone da parte di Immobile. Il Toro però non subisce per nulla il colpo del pareggio dei delfini e riparte subito in attacco. Sgrigna è il più attivo ma il nuovo vantaggio arriva dai piedi di Vives: al 54' approfitta della maldestra uscita di Anania e lo punisce con un pallonetto da fuori area.
Dieci minuti più tardi va in onda lo "Sgrigna-show": l'attaccante granata sigla nel giro di pochi minuti le due reti che lo portano a quota quattro in stagione. Prima raccoglie l'assist di prima di D'Ambrosio, poi, lanciato dal buon Stevanovic, supera Anania in corsa e insacca il poker. Il Pescara non molla mai, ma c'è sempre meno tempo a disposizione e riesca ad accorciare le distanze solo quando oramai avanzano una manciata di secondi. Immobile trova la gioia personale della doppietta al 92' approfittando del fraintendimento dei difensori granata.
VERONA-ALBINOLEFFE 1-0 (Pichlmann)
Soffrendo forse più di quanto si sarebbe atteso il Verona ha trovato in casa la propria nona vittoria consecutiva sul campo del Bentegodi contro l'Albinoleffe. Hallfreddson si conferma uno degli uomini più pericolosi a disposizione di Mandorlini, costante minaccia per la porta di Offredi sia su punizione che nelle palle attive, ma l'occasione da gol più nitida è quella che per poco Tachtsidis non trasforma in oro al 29'. Il greco colpisce al volo una palla che pioveva dal cielo e centra in pieno la traversa col portiere fermo a guardare.
L'offensiva dei seriani è poca cosa, ma la forte pressione dei padroni di casa s'infrange, a inizio ripresa, contro il palo alla siinistra di Offredi: punizione pericolosa che trova la testa di Maietta, il palo rimette in gioco la palla che Gomez non riesce a ribadire in rete. Nel frattempo a Modena il Sassuolo si porta in vantaggio sul Livorno e supera i veronesi in classifica, ma la risposta dell'Hellas è pressoché immediata: all'81' Maietta ci riprova di testa, la sua conclusione viene murata ma questa volta il solito Pichlmann è pronto a ribadire in gol.
Il tap-in dell'austriaco risulterà decisivo perché nel finale l'Albino rimane addirittura in dieci per l'espulsione (doppio giallo) dell'ex Cagliari Laner e trova ancor più difficoltà nella ricerca del pari. Il Verona torna in seconda posizione ma rischia di dover fare a meno di Maietta che, nel finale, si rende protagonista di un brutto gesto ai danni di Hetemaj che rischia di essere punito con la prova tv.
SASSUOLO-LIVORNO 2-1 (Sansone, Sansone [R] / Dionisi [R)]
Vittoria preziosa e in rimonta per il Sassuolo che a Modena supera il Livorno 2-1. Al 10' toscani in vantaggio: fallo in piena area di Terranova su Dionisi e calcio di rigore. Dal dischetto lo stesso Dionisi non falliva. Al 15' il pareggio dei neroverdi emiliani con Sansone (settimo gol stagionale). Al 19' espulso Genevier per doppia ammonizione e toscani in inferiorità numerica. Al 31' calcio di rigore per il Sassuolo per fallo in area ai danni di Boakye. Dal dischetto Sansone non falliva.
CITTADELLA-REGGINA 3-2 (Di Roberto [R], Maah, Di Carmine / Rizzo, Campagnacci)
Il Cittadella vince 3-2 al "Tombolato" contro la Reggina e compie un passo deciso nella graduatoria. Al 5' veneti in vantaggio: forte conclusione di Schiavon con palla intercettata da Rizzo con la mano. Il direttore di gara Giacomelli ha concesso il penalty. Dal dischetto Di Roberto non sbagliava. Al 24' il pareggio dei calabresi: cross dalla destra di Ragusa e tocco vincente di Rizzo. Al 4' della ripresa la Reggina ribaltava lo score negativo con la rete sottoporta firmata da Campagnacci. Al 9' il pareggio del Cittadella con il tocco ravvicinato di Maah. Al 32' la terza rete dei veneti con Di Carmine.
GUBBIO-PADOVA 1-0 (Graffiedi)
Torna alla vittoria il Gubbio di Simoni che davanti ai propri tifosi ha sconfitto il Padova (quinto ko stagionale per i veneti). Al 43' umbri avanti con il tiro di Graffiedi che sorprendeva il portiere dei veneti. Al 13' della ripresa annullata al Padova una rete di testa di Schiavi su angolo di Italiano. Ma la vittoria dei padroni di casa passa ancora una volta per diversi interventi del portiere di Castellamare di Stabia Antonio Donnarumma.
NOCERINA-CROTONE 0-2 (Gabionetta, Gabionetta)
Colpo esterno del Crotone che vince sul campo della Nocerina e mette a rischio la panchina di Auteri. Succede tutto nella ripresa: al 7' i calabresi in vantaggio con il colpo di testa di Gabionetta. Due minuti dopo lo stesso Gabionetta a due passi dal portiere dei campani firmava la pregevole doppietta.
GROSSETO-MODENA 1-1 (Greco / Sforzini)
Parita' sull'1-1 tra Grosseto e Modena. Al 12' della ripresa gran tiro di Di Gennaro, il portiere Narciso non tratteneva e Greco era lesto ad insaccare (gol dell'ex in tap-in per lui). Al 32' il pareggio dei toscani con Sforzini che approfitta di una clamorosa papera del portiere Caglioni che combina un pasticcio non trattenendo una palla innocua.
VICENZA-EMPOLI 1-0 (Rigoni)
Vince anche il Vicenza che al "Menti" ferma l'Empoli. Al 21' della ripresa biancorossi in vantaggio con il gran tiro di Rigoni (deviato) che spiazzava Pelagotti
ASCOLI-VARESE 0-0
Eurosport
FONTE: EuroSport.Yahoo.com
09/12/2011
SAMP-JUVE STABIA: E' PAREGGIO
A Genova, Sampdoria-Juve Stabia 1-1. La Samp agguanta il pareggio in pieno recupero, al 94', grazie a un gol di Pozzi su assist del solito Foggia. Sampdoria che grazie a questo pareggio mantiene un punto sulla Juve Stavia ma non riesce ad avvicinare la zona play off.
Juve Stabia, vera rivelazione con il Verona del campionato, meglio nel primo tempo, blucerchiati più reattivi nel secondo. Ma è al 54' che i campani vanno in vantaggio con Sau, al suo ottavo gol, che salta Volta e con un gran tiro mette alle spalle di Romero. Reazione ligure con un gol annullato a Volta al 45' per fuorigioco e quindi il pareggio.
FONTE: LegaSerieB.it
SERIE B
Verona, per l'attacco si pensa a Riordan
09.12.2011 10.26 di Gianluca Losco
Nonostante una squadra che sta andando molto bene nella Serie cadetta, il Verona potrebbe intervenire sul mercato per rinforzare ulteriormente la rosa a disposizione di Mandorlini. Secondo quanto riportato da skysports.com, la squadra veneta potrebbe decidere farsi avanti per Derek Riordan (28), attaccante scozzese attualmente svincolato ed ex giocatore di Hibernian e Celtic. Sul giocatore c'è anche il club turco del Kayserispor.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
ALBINOLEFFE
AlbinoLeffe, Bergamelli l'ex deluso: "Verona? Peccato perdere da una squadra amica"
11.12.2011 00:32 di Federico Errante
Fonte: www.tuttoalbinoleffe.com - Simone Fornoni
“La partita da fare era questa”. Parola di Dario Bergamelli, l'altro ex di turno. Non c'era solo Nicola Ferrari, nella sua nuova veste gialloblù, a dare il senso della rivalsa al match tra Verona e AlbinoLeffe. Il centrale difensivo seriano ha bazzicato la terza linea da queste parti nella stagione 2008/2009, prima di colorarsi di bluceleste: “Non vivo di ricordi, ma qui ho lasciato molti amici ed è la prima volta che ci torno: è stato un piacere nonostante tutto – esordisce il Berga -. Sono contento di aver fatto una bella figura, insieme a tutta la squadra: altro che neopromossa, l'Hellas è una big fatta e finita”. Sconfitta meno amara vista la forza d'urto dei padroni di casa, si direbbe. Eppure c'è del rammarico a fior di labbra: “Sulle palle inattive, specie nel secondo tempo, siamo andati in difficoltà – ammette il difensore albinese scuola Atalanta -. Purtroppo Pichlmann ci è scappato, qualcuno doveva tenerlo. E' stata una strana carambola, ci sono entrati anche Bjelanovic e Ceccarelli... Peccato”.
Sulla raffica di palloni piovuti in area sui calci da fermo, comunque, non si fa attendere la recriminazione di prammatica: “Sono abbastanza sicuro che l'arbitro abbia regalato ai nostri avversari un paio di punizioni e di corner. Va bene tutto, ma concedere occasioni in mischia a senso unico non mi pare corretto”. Dubbi sull'episodio che ha determinato la cacciata di Laner: “C'è stata una scaramuccia con Gomez che ha dato un calcetto, Simon ha appena accennato una reazione con la mano e Merchiori ha visto solo la coda del fattaccio. Ingenuità, forse, ma non cattiveria”. Sta di fatto che col Gubbio, in uno dei primi snodi decisivi di una stagione instradata sull'impervio cammino di una salvezza da conquistare con le unghie, mancheranno all'appello in quattro: “Già, e la difesa è da reinventare. Ma non facciamo nomi, le scelte spettano al mister – sorride il numero 3 della Celeste in chiusura -. Malomo e Regonesi penso che dovranno rientrare per forza, ma da noi siamo tutti sullo stesso livello: i sostituti saranno sicuramente all'altezza”.
PRIMO PIANO
Hellas Verona, Pichlmann: "Ancora un bel momento"
10.12.2011 20:50 di Martina Forciniti
Thomas Pichlmann, il salvatore della patria, il jolly sempre pronto a fare la differenza in un Hellas reduce dall''8a vittoria consecutiva (che gli ha permesso di eguagliare il record detenuto da Prandelli e Deschamps) è al suo quarto gol in campionato e si gode i meritati elogi: "Un altro bel momento per me ma, come dico sempre, il merito di queste prestazioni è della squadra che ha fatto un ottimo lavoro. Abbiamo provato per 90 minuti a conquistare la vittoria e, com'era giusto che fosse, abbiamo portato a casa tre punti e l'ottava vittoria consecutiva. Il mister ha voluto tentare il tutto per tutto negli ultimi dieci minuti sfruttando le palle lunghe. Il mio gol? Ero nel posto giusto al momento giusto. L'Albinoleffe d'altra parte ha fatto una buona partita, era difficile costruire e sfruttare le buone occasioni." Sul compagno Jorginho che oggi ha condotto una prestazione particolarmente brillante: "Lui non è partito subito forte ma nelle ultime tre partite ha fatto quasi sempre la differenza a centrocampo, compreso oggi."
HELLAS VERONA
Hellas Verona, Mandorlini: "Premiati per la nostra pazienza"
10.12.2011 19:00 di Martina Forciniti
MIster Mandorlini non si abbandona a voli pindarici, sebbene con l'ottava vittoria consecutiva di oggi abbia eguagliato nomi del calibro di Prandelli e Deschamps, entrando nella storia del campionato cadetto: "Ero consapevole di quanto sarebbe stata difficile questa partita e, infatti, così si è dimostrata. Sapevo anche che Thomas poteva diventare determinante nel momento in cui la partita si fosse fatta spigolosa. Grazie al suo gol, parte del merito va anche a Bjelanovic, abbiamo conquistato la vittoria ma credo che avremmo comunque meritato di vincere per le molte situazioni favorevoli che abbiamo creato in precedenza. Nel primo tempo la squadra mi è piaciuta tantissimo ma ci è mancata un po' di cattiveria, tralasciando pero' le molte occasioni importanti. La classifica non ci impensierisce, non sentiamo la pressione e, con tranquillità, continueremo a vivere alla giornata dato che ogni partita sarà sempre più difficile. Siamo stati premiati per la nostra pazienza. Dopotutto l'Albinoleffe è una buona squadra che sa chiudersi ripartire e colpire in contropiede. Oggi ha fatto una partita di grande contenimento, probabilmente speravano in un pareggio ma, obiettivamente, il Verona ha sudato molto per conquistare la vittoria."
ALBINOLEFFE
AlbinoLeffe, Fortunato: "Il Verona ha meritato di vincere"
10.12.2011 18:20 di Martina Forciniti
Nessun rammarico per Daniele Fortunato, l'allenatore dell'Albinoleffe, sebbene la sconfitta di oggi subita dal lanciatissimo Verona, abbia interrotto la striscia di risultati positivi conquistati in sei sofferte giornate (2 vittorie e 4 pareggi): "Qualcuno potrebbe obiettare che io mi accontenti di poco ma sono convinto che oggi abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Sono contento della prestazione dei ragazzi, abbiamo incontrato la squadra del momento, dotata di qualità di gioco, forza e resistenza. Nonostante tutto siamo riusciti a contenere il Verona e posso dirmi soddisfatto. Di certo ero più dispiaciuto Sabato scorso per l'incontro con la Nocerina, una squadra che avremmo anche potuto battere. Probabilmente abbiamo creato meno rispetto ad altre occasioni e sullo 0-0 saremmo addirittura potuti passare in vantaggio ma il Verona ha ampiamente meritato di vincere. Non abbiamo fatto molto per impensierire la squadra se non rimanere chiusi e compatti eppure abbiamo lasciato poche possibilità di riuscita a un gruppo che non perde da 8 giornate ed è supportato da un pubblico straordinario. Posso dire di aver affrontato oggi la squadra migliore del campionato, insieme al Torino."
HELLAS VERONA
Hellas Verona, l'ottava sinfonia vale la storia
10.12.2011 17:00 di Martina Forciniti
In questa 19a giornata di campionato in casa scaligera, l'Hellas Verona prova ad allungare il passo, forte delle sette vittorie consecutive, tentando altresì di eguagliare il record detenuto da Prandelli e di fare il suo ingresso trionfale nella storia del calcio. L'Albinoleffe, d'altra parte, non perde da sei giornate (due vittorie e quattro pareggi) e sembra fortemente intenzionata a confermare la striscia positiva. Mister Mandorlini, non potendo contare su Mareco, squalificato, si affida a capitan Ceccarelli e conferma la formazione di partenza contro il Livorno. Per l'Albinoleffe, gli ex Bergamelli e Laner dal primo minuto.
PRIMO TEMPO. Inizio discreto per la squadra di casa che, approfittando di un'incomprensione nella difesa avversaria, al 2' arriva vicina al vantaggio con Jorginho, il cui tiro però è fuori misura. Brivido per gli scaligeri al 14' con Foglio che tenta la conslusione di sinistro; palla di poco a lato della porta gialloblù. Al 17' punizione per il Verona battuta da Hallfredsson a pescare Ferrari in area piccola ma la punta arriva con leggero ritardo. Occasione per l'Albinoleffe al 22' con Cristiano che tenta la conclusione da posizione defilata; respinta di Rafael che spedisce in calcio d'angolo. Sfiorato l'1-0 da parte degli scaligeri al 29' con una botta di Tachtsidis che però si stampa sulla traversa. A questo punto si susseguono imperterriti i tentativi dell'Hellas di portarsi in vantaggio mentre l'Albinoleffe fatica ad uscire dalla propria metà campo. Altra occasione da gol per gli scaligeri al 39' sullo sviluppo di un calcio d'angolo con Abbate che, tutto solo davanti alla porta, sbaglia clamorosamente il tiro.
SECONDO TEMPO. Inizio col botto per l'Hellas ad un soffio dal vantaggio già al 1' della ripresa con Tachtsidis che, sullo sviluppo di un calcio di punizione battuto da Jorginho, conclude di testa e colpisce il palo. Scaligeri pericolosi anche al 51' con un potente sinistro di Hallfredsson che finisce alto sulla traversa. E' di nuovo Hallfredsson a cercare la rete del vantaggio al 69' con una botta dalla trequarti parata da Offredi. Al 72' punizione per gli scaligeri battuta da Tachtsidis ma la palla vola sulla traversa. Vantaggio dei gialloblù all'81' con Pichlmann che, sugli sviluppi di una punizione, infila in porta da pochi metri. All'82' episodio increscioso a cui segue l'espulsione di Laner per fallo sleale su Gomez. L'Albinoleffe non si arrende e cerca il gol del pareggio con Piccinni che su respinta della difesa gialloblù prova la conclusione al volo, palla di poco fuori dalla porta di Rafael.
Hellas Verona-Albinoleffe 1 - 0
Marcatori: 80' Pichlmann
Hellas Verona: 1 Rafael; 13 Abbate, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 25 Pugliese; 8 Russo ( 68' 11 Pichlmann), 77 Tachtsidis, 10 Hallfredsson; 19 Jorginho; 21 Gomez Taleb (85' 23 Cangi), 9 Ferrari (76' 32 Bjelanovic).
A disposizione: 12 Nicolas, 14 D'Alessandro, 20 Doninelli, 33 Pugliese.
Allenatore: Andrea Mandorlini
Albinoleffe: 27 Offredi; 16 Luoni, 64 D'Aiello, 3 Bergamelli, 77 Piccinni; 58 Hetemaj; 29 Girasole, 21 Laner, 18 Cristiano (83' 32 Torri), 11 Foglio; 9 Cocco (58' 7 Germinale).
A disposizione: 72 Chimini, 13 Malomo, 14 Salvi, 23 Pacilli, 32 Torri, 79 Regonesi.
Allenatore: Daniele Fortunato
Arbitro: Filippo Merchiori (Sez. arbitrale di Ferrara)
Note. Ammoniti: Maietta, Cocco, D'Aiello, Piccinni. Espulsi: 82' Laner. Recupero: 0’-3’. Spettatori: 13.074
PRIMO PIANO
19 ^ Giornata: Per l'Hellas ottava meraviglia. Il Toro annienta il Pescara di Zeman. Vola il Vicenza. Gabionetta affonda la Nocerina. Cittadella show. Sansone fa saltare Novellino. Viviani debutta con un pari. Il Gubbio sgambetta il Padova
10.12.2011 16:50 di Redaz. TuttoB.com
19^ giornata Serie B Win
Ascoli-Varese 0-0
Cittadella-Reggina 3-2 (5' Di Roberto rig. 25' Rizzo 49' Campagnacci 51' Maah 82' Di Carmine)
Grosseto-Modena 1-1 (66' Greco 87' Sforzini)
Gubbio-Padova 1-0 (42' Graffiedi)
Nocerina-Crotone 0-2 (57'- 60' Gabionetta)
Sassuolo-Livorno 2-1 (11' Dionisi 64' - 80' rig. Sansone)
Torino-Pescara 4-2 (37' Basha 48' - 90' Immobile 52' Vives 64' - 68' Sgrigna)
Verona-Albinoleffe 1-0 (80' Pichlmann)
Vicenza-Empoli 1-0 (67' Rigoni)
HELLAS VERONA
Ottava vittoria, Hellas nella storia
10.12.2011 17:00 di Martina Forciniti
In questa 19a giornata di campionato in casa scaligera, l'Hellas Verona prova ad allungare il passo, forte delle sette vittorie consecutive, tentando altresì di eguagliare il record detenuto da Prandelli e di fare il suo ingresso trionfale nella storia del calcio. L'Albinoleffe, d'altra parte, non perde da sei giornate (due vittorie e quattro pareggi) e sembra fortemente intenzionata a confermare la striscia positiva. Mister Mandorlini, non potendo contare su Mareco, squalificato, si affida a capitan Ceccarelli e conferma la formazione di partenza contro il Livorno. Per l'Albinoleffe, gli ex Bergamelli e Laner dal primo minuto.
PRIMO TEMPO. Inizio discreto per la squadra di casa che, approfittando di un'incomprensione nella difesa avversaria, al 2' arriva vicina al vantaggio con Jorginho, il cui tiro però è fuori misura. Brividi per gli scaligeri al 14' con Foglio che tenta la conslusione di sinistro; palla di poco a lato della porta gialloblù. Al 17' punizione per il Verona battuta da Hallfredsson a pescare Ferrari in area piccola ma la punta arriva con leggero ritardo. Occasione per l'Albinoleffe al 22' con Cristiano che tenta la conclusione da posizione defilata; respinta di Rafael che spedisce in calcio d'angolo. Sfiorato l'1-0 da parte degli scaligeri al 29' con una botta di Tachtsidis che però si stampa sulla traversa. A questo punto si susseguono imperterriti i tentativi dell'Hellas di portarsi in vantaggio mentre l'Albinoleffe fatica ad uscire dalla propria metà campo. Altra occasione da gol per gli scaligeri al 39' sullo sviluppo di un calcio d'angolo con Abbate che, tutto solo davanti alla porta, sbaglia clamorosamente il tiro.
SECONDO TEMPO. Inizio col botto per l'Hellas ad un soffio dal vantaggio già al 1' della ripresa con Tachtsidis che, sullo sviluppo di un calcio di punizione battuto da Jorginho, conclude di testa e colpisce il palo. Scaligeri pericolosi anche al 51' con un potente sinistro di Hallfredsson che finisce alto sulla traversa. E' di nuovo Hallfredsson a cercare la rete del vantaggio al 69' con una botta dalla trequarti parata da Offredi. Al 72' punizione per gli scaligeri battuta da Tachtsidis ma la palla vola sulla traversa. Vantaggio dei gialloblù all'81' con Pichlmann che raccoglie la punizione battuta da Jorginho e infila in porta da pochi metri. All'82' episodio increscioso a cui segue l'espulsione di Laner per fallo sleale su Gomez. L'Albinoleffe non si arrende e cerca il gol del pareggio con Piccinni che su respinta della difesa gialloblù prova la conclusione al volo, palla di poco fuori dalla porta di Rafael.
Hellas Verona-Albinoleffe 1 - 0
Marcatori: 80' Pichlmann
Hellas Verona: 1 Rafael; 13 Abbate, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 25 Pugliese; 8 Russo ( 68' 11 Pichlmann), 77 Tachtsidis, 10 Hallfredsson; 19 Jorginho; 21 Gomez Taleb (85' 23 Cangi), 9 Ferrari (76' 32 Bjelanovic).
A disposizione: 12 Nicolas, 14 D'Alessandro, 20 Doninelli, 33 Pugliese.
Allenatore: Andrea Mandorlini
Albinoleffe: 27 Offredi; 16 Luoni, 64 D'Aiello, 3 Bergamelli, 77 Piccinni; 58 Hetemaj; 29 Girasole, 21 Laner, 18 Cristiano (83' 32 Torri), 11 Foglio; 9 Cocco (58' 7 Germinale).
A disposizione: 72 Chimini, 13 Malomo, 14 Salvi, 23 Pacilli, 32 Torri, 79 Regonesi.
Allenatore: Daniele Fortunato
Arbitro: Filippo Merchiori (Sez. arbitrale di Ferrara)
Note. Ammoniti: Maietta, Cocco, D'Aiello, Piccinni. Espulsi: 82' Laner. Recupero: 0’-3’. Spettatori: 13.074
HELLAS VERONA
Hellas Verona, Tramezzani: "Solo pronunciando il nome..."
08.12.2011 19:40 di Federico Errante
Fonte: Paolo Tramezzani (Opinionista Rai Sport)
Sarà l’aria natalizia che spinge ad avere buoni pensieri, saranno il luccichio delle luci sparse per la città che spinge a continuare a voler sognare, sarà che il campionato di Serie B da anni ormai ci regala tante sorprese. E allora di queste sorprese è giusto parlarne, e soprattutto é giusto non smettere di parlarne; perché in un mondo, quello del calcio, molto spesso fatto di esoneri, licenziamenti in tronco, polemiche, insulti, parole dette in malafede, per fortuna rimane sempre il risultato del campo. Quello che parla più di tutti, quello che sempre, quando gliene viene data la possibilità dimostra con facilità i valori espressi dall’uno o dall’altro. E’ giusto parlarne, di questi sogni, perché sono la vera essenza dello sport più amato, praticato e discusso al mondo. Senza sogni non c’è tifo, senza tifo non c’è calcio né campione. E allora quando serve è necessario, a ragione, rendere merito a chi davvero quel merito se l’è guadagnato.
Abbiamo già parlato di alcuni protagonisti nelle settimane precedenti, esaltando le gesta di una squadra, la Juve Stabia, che al bar sport verrebbe chiamata squadretta, non tanto per i risultati che sotto gli occhi di tutti, ma per una storia fatta di poca luce in quello che viene definito “il calcio che conta”.
Oggi mi sembra d’obbligo rendere omaggio ad una formazione ed una società che della squadretta proprio non hanno nulla. Anzi, soltanto pronunciando il nome si respira storia. La storia del calcio. Soltanto osservando quei colori, gialloblu muoversi per il campo a contrasto con il verde del campo, ci saltano in mente vecchi ricordi di un calcio che fu fantastico (non quello d’oggi non lo sia), di anni in cui anche le cosiddette provinciali potevano sognare lo scudetto sul petto. Per chi non l’abbia ancora capito sto parlando di quell’Hellas Verona, meglio nota soltanto come Verona, che nella Stagione 1984-85 fu capace di vincere un’esaltante campionato, al termine di una stagione indimenticabile.
Unica squadra non capoluogo di provincia capace di portare sulla propria maglia il tricolore, ed una delle poche fuori dal calcio di vertice insieme a Cagliari e Sampdoria a raggiungere un risultato simile. Poi? Poi dopo qualche anno di assestamento, anni bui, anni difficili. Passando per una retrocessione, un fallimento, nel 1991, e stagioni dopo stagioni a cercare di risalire la china senza mai riuscirci completamente. E si sa, quando la salita è troppo ripida, si rischia di scivolare. Così, dopo qualche campionato di obiettivi mancati, promesse disattese, e difficoltà di ogni genere, ecco che arriva lo scivolone. Quello che non t’aspetti, quello che ogni tifoso, dirigente, giocatore e proprietà, mai prenderebbero in considerazione: la retrocessione nella periferia del calcio professionistico. E si sa, in questi casi, non c’è mai limite al peggio. Al primo anno in quella che si chiamava serie C1 l’ombra pesante della C2, evitata soltanto in extremis grazie ad uno spareggio.
E poi probabilmente è la solita storia. Quella per cui per riuscire a risalire, per tirarsi su con nuova forza e veemenza, bisogna aver sentito l’odore sgradevole della polvere che sta per terra, è necessario cioè aver toccato il fondo, o quanto meno aver la sensazione di averlo fatto o di esserci andati molto vicini. Così il Verona ha saputo ripartire. E da quel brutto giorno dello spareggio sono passati soltanto tre anni ed eccola tornata almeno nella cadetteria. Un campionato che si sa, storicamente, può lanciare verso nuove e più ambite mete. Ma questa se sarà, sarà storia del futuro.
C’è il presente da guardare, e l’oggi ci dice che bisogna applaudire una formazione che ha saputo rinascere dalle sue ceneri. Una squadra che gioca un calcio logico, senza troppe speculazioni, che fa dell’agonismo e delle motivazioni la sua arma principale. Una squadra spinta sicuramente dalla rabbia e dalla voglia di riscatto di una società, e di una città, che si sono risvegliate ed ora vogliono riprendersi il posto che la storia gli aveva consegnato. Una squadra che, con continuità, ha saputo scalare la vetta della classifica portandosi in quella zona che significherebbe promozione diretta. Il campionato è ancora lungo, è vero, ma se la squadra di Mandorlini, uomo e allenatore che difficilmente permetterà ai suoi giocatori di abbassare la guardia, continuerà su questa strada sicuramente i tifosi e tutta la città potranno sognare di rivedere l’Hellas in serie A. Secondo attacco, dietro solo all’inarrivabile Pescara visto che l’allenatore è Zeman, e quinta difesa. Una delle squadre tra le prime sei che ha perso meno, seconda soltanto a Torino e Sassuolo. Per vincere il segreto è la continuità, e perché non sognare che questa durerà a lungo? Novara e Varese, dall’anno scorso, ce l’hanno insegnato: qualità, motivazioni, razionalità, sogni. La ricetta è servita.
HELLAS VERONA
Hellas Verona, dalla Scozia il primo rinforzo?
09.12.2011 11:16 di Federico Errante
Fonte: Tuttohellasverona.it
L'attuale interrogativo in casa Hellas è questo: intervenire o no su una squadra che pare girare a mille? E' giusto che la mente sia già proiettata verso l'ostico incontro di sabato da disputare contro l'AlbinoLeffe, ma il presidente Martinelli, sempre più inserito in questo ruolo, vorrebbe regalare a Mandorlini e ai tifosi scaligeri alcuni colpi per alzare il livello qualitativo del giocattolino scaligero. Il primo nome balza dalla Scozia, ed è quello di Derek Riordan. Classe 1983, professione attaccante, era considerato uno dei più fulgidi talenti del calcio d'oltremanica. Esploso nell'Hibernian, dove in tre stagioni segnò 61 reti, si trasferì al Celtic Glasgow nella stagione 2006-2007, dove rimase per un'annata collezionando 16 presenze con 4 reti. Tornò poi all'Hibernian,team in cui riprese a segnare con regolarità. Secondo quanto affermato da Skysports.com, il giocatore avrebbe rescisso il suo contratto con l'attuale squadra, ovvero i cinesi del Shaanxi Chanba. I veronesi, per assicurarsi il giocatore, dovranno battere la concorrenza dei turchi del Kayserispor.
FONTE: TuttoB.com
sabato, dicembre 10th, 2011 | Posted by ferrantetommy
Verona, Mandorlini eguaglia Prandelli e Deschamps
Inarrestabile. Il Verona prosegue il suo cammino di avvicinamento alla vetta della classifica ottenendo l’ottava vittoria consecutiva della sua incredibile striscia positiva. La vittoria in casa contro l’Albinoleffe consente agli uomini diretti da Andrea Mandorlini di eguagliare il record ottenuto nella stagione 98’99’ da Cesare Prandelli con la formazione scaligera. A quei tempi c’erano Stefano Guidoni, Alfredo Aglietti Nicola De Vitis e Fabrizio Cammarata ad incantare gli sportivi del Bentegodi. Ora ecco Juanito Gomez, Thomas Pichlmann, Emil Hallfredsson tre, per citarne alcuni, degli artefici della cavalcata gialloblu. Inoltre il Verona è alla quarta partita senza subire reti. Nella stagione 2006 2007 la Juventus di Didier Deschamps. Si interrompe dopo sei risultati utili la marcia dell’Albinoleffe, proprio sul terreno veneto.
sabato, dicembre 10th, 2011 | Posted by marruloren
Verona, Mandorlini: “Non pensiamo alla classifica. Vittoria sofferta ma meritata”
“Siamo contenti, conoscevamo le difficoltà della partita, abbiamo avuto le nostre occasioni”. Così il tecnico del Verona, Mandorlini commenta la vittoria interna contro l’Albinoleffe; un successo che proietta sempre di più il Verona nei quartieri alti della classifica e rafforza le ambizioni degli scaligeri.
La vittoria è stata firmata dall’attaccante Thomas Pichlmann, sul quale Mandorlini ha creduto fortemente: “Ho detto a Thomas – ha proseguito Mandorlini – che sarebbe stato utile nel finale, sono stati molto bravi sia lui che Bjelanovic che ci hanno creduto fino in fondo sull’azione del goal. Queste sono vittorie molto sofferte, ma proprio per questo sono ancora più belle.
Nel primo tempo abbiamo giocato bene, ma c’è mancata un pò di cattiveria. Poi man mano che il tempo passava, aumentava anche la pressione e c’era sempre il rischio di subire un contropiede. L’Albinoleffe è una squadra temibile ed è una delle migliori del campionato nelle ripartenze. Noi abbiamo creato diverse occasioni e alla fine la nostra pazienza è stata premiata dal campo”.
Infine Mandorlini ha fatto una battuta sulla situazione di classifica, visto che adesso il Verona non si può più considerare una sorpresa: “Non pensiamo alla classifica – ha concluso Mandorlini – pensiamo alla prossima partita, come sempre. Da ora in poi dovremo stare più attenti perché gli altri contro di noi vorranno vendere cara la pelle.
Lorenzo Marrucci
sabato, dicembre 10th, 2011 | Posted by ferrantetommy
Serie B, subentrati e decisivi
Quando le sostituzioni pagano. In questa giornata sono quattro i casi che si sono verificati, dove i subentrati modificano l’inerzia delle partite dove erano impegnati. Il primo caso è quello di Nicola Pozzi, in ordine temporale. L’attaccante della Sampdoria, in campo dal minuto 57 al posto di Cristian Bertani evita ai blucerchiati la sconfitta interna ai danni della Juve Stabia con una rete in pieno overtime. Stessa maglia di Pozzi, minuto di entrata identico, destino molto simile: Samuel Di Carmine sostituisce Job del Cittadella nella partita interna contro la Reggina per poi insaccare la rete decisiva. Il “Citta” vince 3-2 e risale la corrente in graduatoria grazie al proprio numero 9. Nella splendida ottava meraviglia del Verona, la zampata decisiva la mette a segno Thomas Pichlmann ancora una volta l’uomo della provvidenza. Il tecnico Andrea Mandorlini lo getta nella mischia al 69’ per sostituire Giuseppe Russo e l’austriaco lo ripaga siglando il suo quarto gol stagionale in sole sette partite. Infine Yiadom Richmond Boakye che non ha segnato, ma il suo ingresso in campo, minuto 58, ha indirizzato il match a favore del Sassuolo. Il ghanese infatti prima ha centrato una traversa, poi si è procurato il rigore decisivo calciato da Sansone
sabato, dicembre 10th, 2011 | Posted by R.A.
Verona, ottava meraviglia dell’Hellas e il fattore Pichlmann
A Verona lo chiamano fattore Pichlmann, una sorta di talismano per Mandorlini in questa stagione. La vittoria di oggi, l’ottava meraviglia consecutiva, porta ancora una volta la firma dell’attaccante austriaco ex Grosseto.
Thomas Pichlmann è al quarto gol in questa stagione su sette presenze! Sempre lui che in questa annata già in altre occasioni si è reso protagonista di gol importanti a volte risolutori per la causa dell’Hellas.
Verona che contro l’Albinoleffe non ha mai smesso di attaccare fin dai primi minuti della sfida e nonostante i bergamaschi abbiano provato a respingere gli assalti dei gialloblù cercando anche di far saltare il fortino veronese, in campo non c’è stato nulla da fare contro il fattore Pichlmann, minuto 81' il gol partita che esalta l’Hellas in una stagione fino a qui davvero pazzesca e che sta andando oltre ogni più rosea previsione. Alla fine della sfida contro l’Albinoleffe la classifica parla chiaro, Verona secondo alle spalle del Torino e il sogno continua…..
di R.A.
sabato, dicembre 10th, 2011 | Posted by Matteop
Serie B, ecco i risultati della diciannovesima giornata
Ecco i risultati finali:
Sassuolo-Livorno 2-1 (11' Dionisi rig. L, 61' Sansone S, 80' Sansone S)
Torino-Pescara 4-2 (37' Basha T, 47' Immobile P, 52' Vives T, 64' Sgrigna T, 68' Sgrigna T, 92' Immobile P)
Gubbio-Padova 1-0 (42' Graffiedi G)
Verona-Albinoleffe 1-0 (81' Pichlmann V)
Vicenza-Empoli 1-0 (67' Rigoni V)
Nocerina-Crotone 0-2 (52'. 54' Gabionetta C)
Grosseto-Modena 1-1 (57' Greco M, 81' Sforzini G)
Cittadella-Reggina 3-2 (5' Di Roberto rig. C, 26' Rizzo R, 54' Campagnacci R, 58' Maah C, 85' Di Carmine C)
Ascoli-Varese 0-0
sabato, dicembre 10th, 2011 | Posted by Matteop
Serie B, come cambia la classifica dopo la diciannovesima giornata
Ecco come cambia la classifica della Serie B dopo la diciannovesima:
Torino 41
Verona 37
Sassuolo 34
Pescara 33
Padova 31
Reggina 29
Varese 27
Grosseto 27
Sampdoria 26
Juve Stabia 25
Cittadella 25
Crotone 24
Vicenza 24
Bari 21
Empoli 21
Livorno 20
Albinoleffe 20
Brescia 19
Modena 17
Gubbio 17
Nocerina 15
Ascoli 12
FONTE: SerieBNews.com
«Il segreto? Tanta testa e gambe»
11/12/2011
Grinta Abbate. «Abbiamo vinto una gara davvero difficile, ma questo Verona non molla mai, con le gambe ma soprattutto con la testa. Sapevamo che sarebbe stata dura, abbiamo saputo sfruttare al meglio il momento giusto. E per fortuna che Piki ha segnato altrimenti la mia occasione sbagliata sarebbe pesata un bel po'. Ma quello che conta è il successo del Verona, che continua una striscia incredibile ed un traguardo che pochi giocatori hanno la fortuna di provare nella loro carriera».
Sempre pronto. Luca Ceccarelli ha ritrovato con l'Albinoleffe una maglia da titolare e i gradi di capitano per la squalifica di Mareco. «Stare fuori non è facile, ci mancherebbe, soprattutto per me che sono alla quarta stagione con questa maglia. Ma per il bene del Verona si accettano tutte le decisioni senza intaccare la serenità del gruppo, la forza di questo Verona è anche avere una rosa di giocatori che si aiutano ».
Classifica incredibile. «Otto vittorie di fila non mi sono mai capitate, neanche negli anni in cui poi sono riuscito a vincere dei campionati – commenta Massimiliano Scaglia – però adesso non vogliamo fermarci. Il mio campionato? Forse in estate in pochi credevano che avrei fatto 17-18 partite consecutive conquistandomi la stima di tutti. Era un mio obiettivo, ho quasi 35 anni».
«Nessun colpo proibito, una reazione istintiva»
11/12/2011
Ormai al gol ci ha preso gusto. Questa volta però il palo gli ha negato la gioia della terza rete proprio sotto la Curva Sud. Bella la punizione di Jorginho, perfetto il colpo di testa, palla sul palo a portiere battuto. Poco male, perché poi l'Hellas ha vinto lo stesso anche senza la firma di Mimmo Maietta nel tabellino dei marcatori.
«Finchè va bene meglio provarci, perché poi il momento magico finisce – scherza il difensore entrato ormai nel cuore di tutti i tifosi a suon di recuperi e anticipi sugli avversari – peccato perché sarei arrivato a tre reti, come un attaccante vero, quasi ad insidiare i nostri cannonieri». Risate e sorrisi dopo l'ennesima vittoria dell'Hellas, macchiata però da un episodio poco chiaro con protagonista proprio il centrale del Verona. Dopo il vantaggio dell'Hellas, Albinoleffe che si getta in avanti, animi che si accendono, c'è un contatto tra Hetemaj e Maietta al limite dell'area. L'arbitro è lì, a pochi passi, ma non inyerviene. «C'è stato qualche colpo proibito con Torri o non so chi - racconta Mimmo - ma era tutta la partita che mi provocavano, con insulti e anche sputi, ho cercato di divincolarmi e probabilmente l'ho colpito, ma non volevo fare un gesto cattivo». Un colpo che però rimane a rischio della prova tv. «Speriamo proprio di no, non avevo l'intenzione di far male – continua Maietta – vedremo cosa succede ma io davvero ho solo avuto una reazione istintiva». Via i pensieri negativi quando parla di un Verona che sembra davvero inarrestabile. «Questa squadra adesso fa paura a tutti, se chi arriva qui al Bentegodi gioca così chiuso dietro vuol dire che davvero iniziamo a dare fastidio. L'Albinoleffe ha fatto una gara solo difensiva, noi siamo stati bravi a crederci ma ormai la gente lo sa che non molliamo mai e soprattutto davanti a questi tifosi vogliamo sempre provarci fino alla fine». MAZ.
C'è Pikigol e non delude mai «Faccio solo il mio mestiere»
IL BOMBER. «È giusto che i tifosi sognino, la classifica parla chiaro: siamo la seconda squadra più forte»
Quarta rete in campionato per l'attaccante gialloblù, un altro gol decisivo per la vittoria «Sono felice, ma nessun merito speciale: senza i miei compagni non combinerei niente»
11/12/2011
Una gioia difficile da contenere. Di nuovo in gol al Bentegodi, ancora una volta lì sotto i suoi tifosi. Poi la corsa, gli abbracci di tutti i compagni. Un'altra rete da tre punti firmata Thomas Pichlmann.
«E' un momento speciale per me e per tutta la squadra, quasi magico. Adesso le cose vanno bene ma credo che siano il premio per tutto il lavoro che è stato fatto».
Quarta rete in campionato e tutte segnate nello stadio veronese davanti ad un pubblico che ha riscoperto un campione forse messo da parte troppo in fretta.
«Adesso non voglio pensare al passato, voglio godermi questo periodo super mio e di tutta la squadra».
Terza rete che vuol dire vittoria dopo quelle Brescia e Reggina, quasi un abbonamento ai gol negli ultimi minuti per Pichlmann che diventa sempre più fondamentale per l'Hellas.
«Faccio il mio lavoro, sono un attaccante e i gol sono il mio mestiere, anche se il merito lo devo dividere con cui mi permette di farli, tutti i miei compagni oggi sono stati bravissimi, se ne avessimo subito uno questo non sarebbe servito a molto invece abbiamo dimostrato ancora una volta di crederci fino alla fine».
Con un piccolo segreto sul risultato finale di una partita che qualcuno gli aveva già raccontato.
«Il mister mi aveva detto che probabilmente sarei entrato nel secondo tempo, per provare a vincere una gara che poteva risolversi negli ultimi minuti – sorride l'attaccante austriaco – in effetti aveva previsto giusto».
Poca voglia di prendersi quelle luci della ribalta che invece Pichlmann merita tutte.
«È la voglia di non mollare che mi ha permesse di arrivare a questo punto, anche nei momenti più difficili io ho sempre saputo quello che potevo dare – continua ricordando l'aiuto di Giovanni Martinelli – anche il presidente mi è sempre stato vicino, continuava a dirmi che ero un giocatore forte e che prima o poi sarebbe venuto il mio momento».
Sprazzi di gioia in una gara caratterizzata anche da qualche colpo proibito.
«Non ho visto cosa è successo tra Maietta e gli avversari, ero lontano, speriamo non sia niente anche perché purtroppo nella prossima gara saranno fuori Abbate e Gomez, un giocatore fondamentale per noi».
Con un sorriso stampato sulle labbra che nasconde tutti i momenti più difficili anche se nonostante le sue quattro reti resta una concorrenza in attacco che non regala niente a nessuno.
«Siamo in tanti e tutti sono grandi giocatori, oggi sono partiti altri ma poi io e Sasa siamo riusciti a dare una mano, a fare quello che ci aveva chiesto il mister e questa splendida gente. Continuerò a lavorare al meglio per metterlo in difficoltà nelle prossime scelte».
Difficile nascondersi adesso e parlare ancora di salvezza dopo l'ottava vittoria consecutiva.
«È giusto che la gente e tutti i tifosi sognino, la classifica dice che siamo la seconda squadra più forte del campionato ma è ancora presto per altri discorsi – va avanti quando gli si parla di promozione e di serie A – di sicuro anche io e tutti miei compagni vogliamo puntare in alto e arrivare ai playoff, ma andiamo avanti un passo alla volta altrimenti si rischia di trovarsi con niente in mano».
Luca Mazzara
«Quando il gioco si fa duro allora entra Thomas»
MR VITTORIE. «Più cattivi e nel primo tempo saremmo stati perfetti»
Mandorlini butta in mischia Thomas perché il match «si stava facendo spigoloso e lui era perfetto» «Non penso alla A, né alla classifica e né ai record»
11/12/2011
Cambi perfetti? «Sì», dice Mandorlini, «a volte ci prendo». Sorride appena, cerca di tenere l'aplomb, indossa ancora e ostinatamente l'abito «salvezza»: si sente più a suo agio e non vuole sentire parlare di classifica, di numero di vittorie consecutive - 8 adesso - di record (e se vince a Varese sarà il record della serie B) e men che meno di serie A. Guai. «Quella me la guardo alla televisione», ribatte secco. Mandorlini ripete come un mantra: «Piedi per terra, pensiamo ai 13 punti per la salvezza e andiamo avanti con calma, partita dopo partita». Come dire: giornali e tv scrivano quello che vogliono, ma io i miei ragazzi li devo tenere inchiodati a terra, al presente: amaro è il ricordo con il Vicenza quando, dopo 7 vittorie consecutive, dice, tutti parlavano di lui e della sua squadra in serie A. E la A non arrivò. E quindi calma. Ma classifica, vittorie, record e profumo di A ci sono.
Non si sta bene sull'ottovolante Mandorlini?
«Sono contento, la partita era difficile, abbiamo avuto occasioni, preso due pali, fatto gioco, creato occasioni, arginato le ripartenze dell'Albinoleffe che può essere micidiale. E infine, segnato in un momento delicato perché nonostante il gioco il gol non arrivava, i tempi si allungavano e iniziavamo a essere nervosi, cresceva la tensione».
Quand' ecco che spunta Pichlmann...
«Lo avevo detto a Thomas che sarebbe potuto essere determinate: la partita stava diventando nervosa, spigolosa e lui con Sasa Bjelanovic potevano fare la differenza».
Il gol infatti lo hanno costruito in tandem: area affollata, la palla arriva sulla testa di Bjelanovic che allunga a Piki che insacca a 8 minuti dalla fine facendo esplodere il Bentegodi. Una liberazione. E per l'attaccante austriaco un altro gol pesantissimo sotto la curva sud che espolde e che vale tre punti. Per lui il terzo gol partita.
Perfetto.
«Cambi perfetti, sì», commenta Mandorlini. «Ma ricordiamo anche che il gol è arrivato sulla spinta di una squadra che ha costruito senza sosta per non parlare di Ferrari che ha corso, lottato senza tregua sfiancando i due centrali dell'Albinoleffe e contribuendo così a spianare la strada alla vittoria».
Se vince a Varese sarà il record della B.
«Se parliamo di risultati positivi va bene, ma adesso è la squadra che mi interessa. Mi è piaciuta tantissimo nel primo tempo, perfetti, tutto secondo i piani e come ci eravamo preparati. Tanto, tanto, tanto belli, poco incisivi però. Avremmo dovuto avere un pelo di cattiveria in più sotto porta, ma il mio Verona è quello del primo tempo».
E ora sta proprio in alto in classifica.
«Giochiamo le partite e in questo momento sta girando in modo positivo, siamo contenti. Non ci speriamo? Certo che speriamo, chi non ha speranza?»
Tra l'altro il Verona sta segnando parecchio...
Mandorlini non risponde... guarda in alto, guarda in basso, Cerca qualcosa sotto la giacca senza trovarla. E poi si «tocca» scaramanticamente.
Nel primo tempo si sono visti anche diversi tiri da fuori, anche se spesso fuori target
«Fuori target? Ma se dopo la traversa di Tachtsidis la palla è tornata fino a centrocampo...».
A gennaio che succede, parliamo di mercato?
Non parlo di mercato
Per Maietta si parla di prova tv per il contatto con Hetemaj.
Non ho visto
La serie A la vede?
Sì, stasera in televisione».
Marzio Perbellini
Fortunato: «Chi lo ferma un Hellas così in forma?»
11/12/2011
Daniele Fortunato, l'allenatore dell'Albinoleffe, alla faccia di chi vorrebbe vedere sempre gli allenatori scuri e infuriati dopo una sconfitta, è soddisfatto . E non fa buon viso e cattivo gioco. No, no, glielo leggi negli occhi che è sereno. Tranquillo. Anzi, di più, felice.
Come è possibile?
«Abbiamo giocato bene, meglio della settimana scorsa con la Nocerina comunque. E d'altra parte con una squadra così in forma come è adesso il Verona non era facile: hanno qualità, gioco, palla alta, palla bassa ... e poi il pubblico che incita. Cosa potevamo fare più? Hanno meritato di vincere, senza dubbio. Li abbiamo contenuti e abbiamo rischiato di fare loro male con le ripartenze. Potevamo anche vincere ci fosse andata un po' dritta. Comunque, ripeto, sono contento. E poi questo è il calcio e quando si gioca in piazze così belle è pure uno spettacolo. Che meraviglia giocare in uno stadio così, se potessi ci giocherei sempre in posti come questo».
Mr, sembra accontentarsi?
«No,se guardiamo la partita posso dire di essere soddisfatto dei miei ragazzi, nel primo tempo non ci sono state molte occasioni da gol per nessuna delle due squadre, forse un tiro in porta a testa. E magari, con un po' di fortuna, chissà. Ma pare che se giochiamo bene perdiamo e se giochiamo male vinciamo».
Non è vero, l'Albinoleffe è sempre un osso duro, basta guardare gli scontri diretti con il Verona: 2 vittorie l'Hellas, 3 l'Albinoleffe e 4 pareggi. Come dire: è un avversario scomodo.
Forse avreste dovuto cercare di fermare Hallfredsson o Jorginho... «Sì, certo, ma poi ne rimanevano altri 8. Ripeto, sono tutti in formissima i giocatori del Verona, stanno attraversando un ottimo periodo e sono in costante ascesa. Sono sicuro che non possono puntare solo alla salvezza. E l'ho detto in tempi non sospetti, ancora ad agosto. Cosa avevo detto? Verona, Padova e Torino sono costruite per andare avanti, per fare il salto di qualità»
E voi avete interrotto la serie positiva. «No, non è vero», risponde con una battuta. «Noi sì, ma il Verona ha centrato l'ottava vittoria di fila. M.P.
«Macchè Napoli... Voglio solo l'Hellas»
EMIL HALLFREDSSON
09/12/2011
Emil è felice. Verona è l'universo perfetto di Emil Hallfredsson. La sua nuova casa. Qui la sua famiglia si è allargata. Da poco l'islandese è diventato papà. «Bellissimo momento – dice -. Il bimbo dorme sempre. E la mia ragazza è felice». Emil incarna alla perfezione lo spirito indomito dell'Hellas di Mandorlini. Vichingo impavido. Il guerriero che il Verona cercava da tempo.
Hallfredsson, tutto è perfetto. Lei leader, Verona secondo in classifica, la gente che la adora…
«Fermiamo il momento. Speriamo possa andare sempre così».
Si può fare ancora meglio?
«Meglio? Vuol dire primo posto. Io dico che dobbiamo pensare solo alla prossima partita e quindi all'Albinoleffe. Se vinciamo e il Toro perde la storia si fa davvero interessante».
In alto sale la pressione?
«No, nessuna pressione. Abbiamo i nostri obiettivi. La pressione, quella giusta, la creiamo dentro allo spogliatoio».
Il mercato parla anche di lei. Addirittura è stato accostato il suo nome al Napoli
«Davvero? Il Napoli? Io non so niente. Io sto pensando solo al Verona. Mi sento bene qua. Ho un accordo di tre anni con il presidente. E poi ho chiesto a Martinelli di prolungare fino al 2020».
Davvero? Questa è una notizia?
Ride. «No, dai stavo scherzando. Quanti anni avrei nel 2020? Ho firmato per tre anni. E mi trovo proprio a mio agio».
Magari tornerà anche in Nazionale. Forse l'Islanda riscoprirà l'importanza di avere Hallfredsson…
«Perché no? Il ct è cambiato ancora. Adesso c'è Lars Lagerback, uno svedese. Hanno mandato via quello di prima. Con lui eravamo ultimi in classifica. Secondo me in Islanda hanno pensato: Hallfredsson è andato a giocare in C. E non mi hanno più preso in considerazione. Ma credo che non conoscano bene il calcio italiano. E forse non sanno che Verona è club importante. Prima avevo raccolto 35 presenze. E poi basta. Se mi convoca quello nuovo, comunque, vediamo».
Oddio, la sua Nazionale potrebbe essere il Verona. O no?
«Verona? Mamma mia, c'ha pure una nazionale Verona? Beh, si dai, qui sapete che mi sento come a casa mia. Ma non corriamo troppo. L'ho detto: un passo alla volta. E senza esagerare». S.A.
FONTE: LArena.it
Pichlmann: "Ho vissuto ancora un bel momento"
10/12/2011 - 18:33
"La squadra ha svolto un gran lavoro, abbiamo giocato bene. C'è pure un pò di fortuna, i tentativi di centrare i tre punti sono durati tutti i 90'"
VERONA - "Ho vissuto ancora un bel momento. La squadra ha svolto un gran lavoro, abbiamo giocato bene. In questo momento c'è pure un pò di fortuna, i tentativi di centrare i tre punti sono durati tutti i 90'". Esordisce così in conferenza stampa Thomas Pichlmann dopo la 19a di campionato.
"Secondo me l'Albinoleffe ha fatto la propria partita - continua l'austriaco -, cercando di ostacolare la creazione di occasioni da gol da parte nostra. Il mister ha provato nel finale ha giocare sulle palle lunghe, Sasa mi ha fornito un prezioso assist ed io mi sono fatto trovare al posto giusto nel momento giusto".
Sottolineata dai giornalisti la prova di Jorginho: "Nelle ultime tre gare ha sempre fatto la differenza a centrocampo. Ha un buon piede e grande fantasia, si tratta di un elemento di spessore per noi. E' uscita la sua personalità, mi fa piacere per lui".
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Vittorie sofferte, ma molto belle"
10/12/2011 - 18:56
"Premiata una prova di grande pazienza. Noi siamo tranquilli, questa classifica non ci cambia la vita. Pensiamo solo alla prossima partita, come sempre"
VERONA - "Siamo contenti, conoscevamo le difficoltà della partita, abbiamo avuto le nostre occasioni. Ho detto a Thomas che sarebbe stato utile nel finale, con la gara un pò più spigolosa. Sono stati bravi, sia lui che Bjelanovic ci hanno creduto fino in fondo sull'azione decisiva. Vittorie sofferte, ma molto belle". Questa la prima analisi di Andrea Mandorlini dopo l'1-0 all'Albinoleffe.
"Nel primo tempo abbiamo giocato bene - prosegue il tecnico romagnolo -, ci mancava un pò di cattiveria. La pressione aumentava col passare dei minuti, potevi sempre subire un contropiede e perdere il match. Ciò che conta è aver vinto, l'Albinoleffe è una delle formazioni che riparte meglio. Sono state create diverse situazioni, è stata una prova di pazienza premiata dal campo".
"Noi siamo tranquilli, questa classifica non ci cambia la vita. Pensiamo solo alla prossima partita, come sempre. Col passare del tempo troveremo sempre più ostacoli davanti a noi perchè gli avversari vorranno vendere cara la pelle".
Ufficio Stampa
Hellas Verona-Albinoleffe 1-0
10/12/2011 - 16:51
8a vittoria consecutiva in campionato per la formazione di Mandorlini, che dopo aver colpito un palo ed una traversa supera i lombardi grazie ad una rete di Pichlmann
VERONA - In vista dell'ultima gara interna del 2011 Andrea Mandorlini sostituisce lo squalificato Mareco con Ceccarelli, confermando dieci degli undici che hanno iniziato la sfida di Livorno. Fortunato risponde con gli ex Bergamelli e Laner dal 1', con Malomo in panchina e Cissè in tribuna.
PRIMO TEMPO. Palla in orizzontale di Ferrari per Jorginho (2'), destro del brasiliano fuori misura dal limite. Discesa di Foglio al 14', diagonale di sinistro che finisce a lato. Punizione dal lato destro dell'area di Hallfredsson (17'), tiro a girare su cui Ferrari arriva con un pizzico di ritardo. Al 22' lancio lungo intercettato da Cristiano, che da posizione defilata impegna Rafael, abile a mandare in angolo. Sinistro potente dai venti metri di Tachtsidis (29'), la palla si stampa sulla traversa.
SECONDO TEMPO. Punizione col contagiri di Jorginho (47'), colpo di testa di Tachtsidis, la sfera colpisce il palo. Al 51' Ferrari controlla ai sedici metri, appoggio per Jorginho che trova Hallfredsson, sinistro alto. L'islandese ruba palla sulla trequarti, botta di collo esterno bloccata in due tempi da Offredi (70'). Al 72' punizione del regista greco dalla distanza, la sfera sorvola la traversa. Germinale viene servito al limite (77'), si gira e tenta il diagonale, la mira è imprecisa. All'80' vantaggio gialloblù con Pichlmann, che mette dentro da pochi passi una punizione di Jorginho. Cartellino rosso per Laner (82') per un colpo proibito a Gomez Taleb. All'89' respinta della difesa scaligera su punizione di Piccinni, destro al volo di Girasole di poco fuori.
Hellas Verona-Albinoleffe 1-0
Marcatori: 80' Pichlmann
Hellas Verona: 1 Rafael; 13 Abbate, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 25 Pugliese; 8 Russo (69' 11 Pichlmann), 77 Tachtsidis, 10 Hallfredsson; 19 Jorginho; 21 Gomez Taleb (85' 23 Cangi), 9 Ferrari (76' 32 Bjelanovic).
A disposizione: 12 Nicolas, 14 D'Alessandro, 20 Doninelli, 33 Pugliese.
Allenatore: Andrea Mandorlini
Albinoleffe: 27 Offredi; 16 Luoni, 64 D'Aiello, 3 Bergamelli, 77 Piccinni; 58 Hetemaj; 29 Girasole, 21 Laner, 18 Cristiano (83' 32 Torri), 11 Foglio; 9 Cocco (58' 7 Germinale).
A disposizione: 72 Chimini, 13 Malomo, 14 Salvi, 23 Pacilli, 79 Regonesi.
Allenatore: Daniele Fortunato
Arbitro: Filippo Merchiori (Sez. arbitrale di Ferrara)
Note. Ammoniti: Maietta, Cocco, D'Aiello, Abbate, Piccinni. Espulsi: 82' Laner. Recupero: 0’-3’. Spettatori: 13.074
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
LUTTO NEL MONDO DEL CALCIO a 65 anni ci lascia Giorgio MARIANI 30 presenze 6 gol nel'HELLAS '71'72, l'ex attaccante aveva militato anche nel NAPOLI, nella FIORENTINA, nell'INTER e nel CESENA...
VITA DA EX: GIANNINI ancora attaccato dopo le dimissioni dal GROSSETO.
NBA: Si parte con scene 'comiche' sul mercato...
CHAMPIONS LEAGUE: All'AJAX annullati due gol a Madrid, la DINAMO ZAGABRIA che nella ripresa becca sei gol dal LIONE fra le mura amiche e adesso spunta anche una foto con un difensore croato che fa l'occhiolino al collega avversario...
GOLEADA LIONE, DIFENSORE FA OCCHIOLINO: UEFA NON INDAGA -VIDEO
Venerdì 09 Dicembre 2011 - 12:20
ROMA - Crescono i sospetti su Dinamo Zagabria-Lione 1-7, e sui due gol annullati all'Ajax contro il Real Madrid (agli olandesi me sarebbe bastato uno per passare il turno). Sta facendo il giro del web, diffusa su Twitter e ripresa da siti di tutto il mondo, la foto del difensore della Dinamo Vida (che è anche nazionale croato) che dopo il gol del'1-5 prende in mano il pallone e strizza l'occhiolino a Gomis del Lione. A quel punto alla squadra francese mancava un gol per la qualificazione, e poco dopo ne arriveranno altri due. 'Marca', ad esempio, parla sul suo sito espressamente di "Occhiolino sospetto" e ricorda che il tecnico dell'Ajax ha chiesto all'Uefa di aprire un'inchiesta.
UEFA NON INDAGA Piu' dell'occhiolino del difensore all'attaccante che ha appena segnato, del pollice in segno di ''ok'', del portiere che sembra una statua di sale, pote' quell'incredibile risultato, 1-7 in trasferta, sei gol in mezz'ora. Quattro di Bafetimbi Gomis, all'asciutto dal 15 ottobre in campionato. Troppo, davvero troppo per non far pensare a una combine. L'Uefa, pero', al momento non sospetta e non indaga. Certo, a poche ore dallo strano match, sembra incredibile che un quotidiano come L'Equipe abbia potuto titolare la sua prima pagina 'Miracoloso!'. Magari e' stato proprio cosi', ma e' intensissimo l'odore del ''biscotto'' ai danni dell'Ajax Amsterdam, che certamente ci ha messo del suo perdendo 0-3 in casa contro il Real Madrid, ma che non poteva immaginare che la fantapartita in Croazia finisse con il rosicchiargli uno ad uno i sei gol di vantaggio in differenza reti con i quali sarebbe passato agli ottavi. Sei gol in mezz'ora. Con i croati in 10 contro 11, ma talmente arrendevoli da non sembrare veri, l'allenatore Kruno Jurcic licenziato su due piedi nel dopopartita. I lancieri olandesi sono infuriati, ma cercano di mantenere l'aplomb: ''vogliamo che l'Uefa reagisca. Pretendiamo sia fatta chiarezza - ha dichiarato Martin Sturkenboom, direttore del club - puo' darsi che non emerga nulla, ma almeno si sarà fatto qualcosa. Diversamente sarebbe un errore''. Frank De Boer, l'allenatore, e' infuriato anche per i due gol annullati ai suoi nel primo tempo per altrettanti inesistenti fuorigioco. Una sola marcatura avrebbe traghettato l'Ajax agli ottavi.
Michel Platini, presidente Uefa, ha detto di ''rispettare quanto succede sul campo di gioco'', confortato dal primo responso dell'Authority francese per le scommesse on line, che non ha notato anomalie, cioe' particolari flussi di puntate su quella partita, in apparenza insignificante. Tanto che persino l'allenatore dei lionesi, Remi Garde, aveva concesso ai suoi appena un 5% di possibilita' di qualificazione prima della partita. Se si osserva la strizzata d'occhio e quel pollice alzato del biondo Vida al nero Gomis dopo il quinto gol, nel pieno di un'umiliazione sportiva, i sospetti prendono forma. Alla mente, tornano tanti episodi del passato, a partire dalla celebre 'marmelada' fra Argentina e Peru' ai mondiali ''militarizzati'' dalla dittatura del 1978 (6-0 per i padroni di casa, il portiere Quiroga additato da tutti come venduto, Brasile fuori dalla finale). Il calcio arrossi' anche per l'Algeria, coraggiosa esordiente, eliminata ai mondiali di Spagna '82 da un 1-0 della Germania Ovest sull'Austria che ancora grida vendetta. Anche i tifosi azzurri ricordano con rabbia gli Europei di Portogallo 2004, quelli del ''biscotto'' - certo meno clamoroso dei casi precedenti - ai danni della nazionale di Trapattoni: un pareggio 2-2 fra Svezia e Danimarca che rispedi' a casa quella nazionale che, pure, non aveva entusiasmato. Qualcuno, pero', a proposito di squadre francesi e croate, non dimentica nemmeno le ombre di quella semifinale di Francia 1998, con la Croazia rivelazione in vantaggio per 1-0 sui padroni di casa, poi rimontata e superata dagli unici due gol che Lilian Thuram (recordman di presenze con i Bleu) abbia mai avuto la ventura di segnare in nazionale.
LA NBA RIPARTE TRA I VELENI DI MERCATO: CHRIS PAUL PASSA AI LAKERS, ANZI NO
Venerdì 09 Dicembre 2011 - 16:54
ROMA - I veleni del lockout sono un ricordo. Ora, però, la Nba deve fare i conti con i sospetti e le polemiche del mercato. A poche ore dall'apertura dei training camp, e a due settimane dall'inizio del campionato, è andata in scena la surreale vicenda legata al destino di Chris Paul. Il play dei New Orleans Hornets, pezzo pregiato del mercato, in poche ore è andato ai Los Angeles Lakers ed è tornato a casa: la trattativa è andata in porto, poi è saltata per il veto della Nba, che al momento gestisce la franchigia della Louisiana.
Il commissioner David Stern, nella veste di general manager virtuale, ha preso la decisione per «ragioni puramente cestistiche». In realtà, a quanto pare, ha dovuto cedere alle pressioni di alcuni proprietari infuriati per la trattativa fin troppo vantaggiosa per i Lakers nel triangolo con Hornets e Houston Rockets. I Lakers avrebbero ceduto il lungo Lamar Odom agli Hornets, che avrebbero ottenuto anche una prima scelta e che avrebbero mandato anche il centro Emeka Okafor in California. Houston avrebbe spedito a New Orleans il pacchetto formato dal lungo Luis Scola e dalle guardie Kevin Martin e Goran Dragic. Ai Rockets, da Los Angeles, sarebbe arrivato il lungo spagnolo Pau Gasol.
Quando tutto sembrava fatto, con i tifosi dei Lakers pronti a sognare per la coppia Paul-Bryant, è arrivato lo stop. Diversi proprietari hanno alzato la voce a New York durante il meeting del Board of Governors chiamato a ratificare il nuovo contratto collettivo che, per inciso, dovrebbe garantire maggiore equilibrio nel campionato. «Non è vero che i proprietari abbiano fatto saltare l'affare», ha detto Mike Bass, portavoce della Nba.
Queste parole, però, hanno perso valore visto con il contenuto di una email che Dan Gilbert, proprietario dei Cleveland Cavaliers, ha inviato a David Stern, commissioner della lega. «Sarebbe una farsa consentire ai Lakers di acquisire Chris Paul nella trade che viene discussa. Questa trattativa dovrebbe essere sottoposta al voto dei 29 proprietari degli Hornets», ha scritto Gilbert nella missiva pubblicata da Yahoo!.
L'affare, così configurato, sarebbe stato un grosso favore ai Lakers. Los Angeles avrebbe ingaggiato CP3 e avrebbe risparmiato il denaro necessario per andare, magari, all'assalto di Dwight Howard. Il centro degli Orlando Magic, come Paul, si svincola tra un anno ed è quindi destinato a cambiare maglia subito. A quanto pare, però, 'Superman' strizza l'occhio ai New Jersey Nets. «Nelle prossime 3 stagioni -ha evidenziato Gilbert- questo accordo permetterebbe ai Lakers di risparmiare circa 20 milioni di dollari in ingaggi e quasi 21 milioni di dollari in luxury tax» destinati alle franchigie più virtuose. «Non ricordo di aver mai visto un affare nel quale una squadra si aggiudica il giocatore migliore e risparmia 40 milioni.
Non vedo come possiamo consentire che accada una cosa del genere. So che la stragrande maggioranza dei proprietari la pensa come me», ha scritto ancora il proprietario di Cleveland, scottato un anno fa dalla fuga di LeBron James a Miami.
Prima dei saluti, Gilbert ha piazzato l'ultima stoccata paragonando la Nba allo show degli Haarlem Globetrotters: «Quand'è che cambieremo il nome di 25 delle 30 squadre con quello dei Washington Generals? Per favore, fateci sapere». Ora, in una situazione surreale, i primi ad attendere novità sono i giocatori. Paul ufficialmente si è limitato a commentare «Wow» dalla propria pagina su Twitter. In realtà, sta valutando l'ipotesi di andare in tribunale. Odom, sposato alla starlette Khloe Kardashian e ormai inserito nel jet-set hollywodiano con tanto di reality show coniugale, non sa se disfare i bagagli: «Quando una squadra ti cede e non va, che si fa?». «È stata una giornata folle»: firmato, Gasol.
La bufera di mercato ha fatto passare in secondo piano la buona notizia legata alla ratifica del nuovo contratto collettivo decennale e alla fine ufficiale del lockout dopo 161 giorni. L'intesa, che prevede una clausola di uscita dopo la sesta stagione, è stata approvata da 25 proprietari su 30. Più di 200 giocatori hanno votato e i sì hanno raggiunto l'86%. Il contratto prevede la divisione al 50% del Basketball-related income (Bri), le risorse complessive. La quota dei giocatori, che secondo il precedente accordo ricevevano il 57% della torta, può crescere fino al 51% o scendere fino al 49% in base all'andamento del business generale. Il salary cap, il monte ingaggi di ciascuna squadra, ammonterà a 58,044 milioni di dollari nel 2011-2012 e manterrà una struttura 'soft', come chiesto dagli atleti. Verrà ridotta, poi, la lunghezza massima dei contratti: scendono da 6 a 5 anni quelli dei giocatori che rimangono nella stessa squadra, passano da 5 a 4 quelli degli altri. Gli ingaggi, nei nuovi contratti, potranno crescere al massimo del 7,5% in caso di permanenza nella medesima franchigia. Per i free agent, l'aumento potrà arrivare al 4,5%.+
Capitolo luxury tax: nel 2011-2012 ogni team dovrà versare 1 dollaro per ciascun dollaro speso oltre i limiti del salary cap. La tassa si inasprirà nel 2012-2013. L'argomento che ha monopolizzato l'intera estate e buona parte dell'autunno può finalmente andare in archivio. I riflettori si accendono sulla preparazione: i training camp, dopo la lunga paralisi determinata dal lockout, aprono i battenti in vista dell'inizio del campionato a Natale.
Scaldano i motori anche i Toronto Raptors di Andrea Bargnani, «ready to go» dopo le lunghissime vacanze forzate. Il lungo romano è destinato a ricoprire un ruolo fondamentale nella squadra affidata al nuovo coach Dwane Casey. «Lo scorso anno il rendimento difensivo è stato il principale problema. Siamo stati una delle peggiori squadre della lega. Ci concentreremo su questo aspetto», aggiunge. Il lockout ha posticipato di quasi due mesi l'inizio del campionato. Le squadre giocheranno 66 partite di regular season in 4 mesi: una maratona massacrante dopo oltre 6 mesi senza basket per molti giocatori. «Io ho avuto la fortuna di disputare gli Europei, quindi ho continuato a pensare da giocatore. In questo campionato sarà importante sfruttare tutti i momenti per riposare, non ci saranno tanti giorni liberi in un campionato così compatto. Bisognerà aver cura del proprio fisico», ha spiegato Bargnani. A 26 anni appena compiuti, il 'mago' è uno dei veterani della squadra. «È la mia sesta stagione, devo aiutare i giovani ad adattarsi in fretta. Non abbiamo troppo tempo dobbiamo fare gruppo subito e sfruttare al meglio il training camp. Siamo tutti molto carichi, siamo pronti per partire».
FONTE: Leggo.it
PRIMO PIANO
Grosseto, "Caro Giannini sei uscito vittorioso su tutti i giornali nazionali, ma perdente dentro te stesso"
09.12.2011 00:04 di Redaz. TuttoB.com
Fonte: Fabio Lombardi - Grosseto Sport
Questa settimana nella giostra di Grossetosport un giro lo facciamo fare all’ex tecnico dimissionario del Grosseto, Giuseppe Giannini.
Il “principe” così lo chiamavano i suoi tifosi, quando le sue giocate sul campo di calcio infiammavano i supporters giallorossi e la folta chioma faceva impazzire le ragazze, da allenatore si è trasformato in un “rospo”.
Camilli ha provato l’ennesima scommessa, con la speranza che potesse tornare un principe, ma l’esperimento è miseramente fallito.
Tre vittorie esterne con tanto di una buona dose di fortuna e tre sconfitte interne di quelle pesanti, di quelle che non ti fanno reggere la pressione di un presidente che pretende spiegazioni dopo che hai perduto 5 a 1 con il Varese dei campioni e 3 a 0 contro la corazzata Juve Stabia.
Ed il buon Giannini cosa ha pensato di fare? Molto probabilmente aveva capito che anche vincendo a Pescara, ma perdendo quella successiva in casa il suo destino era segnato. Avrebbe avuto un altro benservito come quelli ricevuti a Gallipoli o a Verona. Ed ecco il colpo di scena. Adesso per una volta esco da vincente, avrà pensato il tecnico me ne vado da vincente.
Da vincente, ma solo perchè ha vinto a Pescara, ma personalmente lo ritengo perdente come allenatore e come uomo di sport; troppo facile sbattere la porta quando si è messi in discussione o ci sono le prime difficoltà.
Forse sapendo che il presidente Camilli è tifoso della Roma, credeva di essere visto con un occhio di riguardo, ma il Comandante non fa sconti ed eccezioni, ed ecco che il principe che non si vuol far mettere in discussione e andandonsene sbatte la porta.
Bye Bye Giannini, sei uscito vittorioso su tutti i giornali nazionali, ma perdente dentro te stesso.
FONTE: TuttoB.com
Cordoglio per la scomparsa di Giorgio Mariani
09/12/2011 - 14:58
L'ex attaccante si è spento all'età di 65 anni: per lui 31 presenze e 6 reti in gialloblù nella stagione 1971/72, con una tripletta alla Sampdoria decisiva per la salvezza
VERONA - Giovedì è scomparso, all'età di 65 anni, l'ex giocatore dell'Hellas Verona Giorgio Mariani.
Mariani, che collezionò in gialloblù 31 presenze e 6 reti nella stagione 1971/72, contribuì alla permanenza nella massima serie con una tripletta messa a segno nella sfida decisiva con la Sampdoria. La società di Via Torricelli si unisce con profondo sentimento al dolore dei suoi cari.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Fiorentina - Morte di Giorgio Mariani: grande commozione e partecipazione dai tifosi viola
Calcio - Sono stati moltissimi, commossi e sentiti, da parte dei tifosi viola, le testimonianze e i ricordi di Giorgio Mariani, definito "il George Best italiano", che si è spento ieri pomeriggio all'ospedale di Sassuolo, sua città natale, a 65 anni, dopo una lunga malattia. Mariani, ex calciatore, aveva giocato nella Fiorentina ai tempi d'oro del secondo scudetto, nella stagione 68-69 ,ma aveva militato anche in diverse altre squadre come Napoli, Verona, Inter, Cesena, e non solo.
Nonostante siano passati diversi anni dal tempo in cui Giorgio vestiva la maglia viola, i tifosi non hanno però dimenticato uno dei protagonisti principali di una stagione indimenticabile, e, soprattutto su internet, hanno voluto ricordare con affetto e nostalgia un altro grande campione scomparso prima del tempo.
FONTE: OggiNotizie.it
Sassuolo piange Mariani l’ex bomber di serie A
Aveva 65 anni. Giocò con Inter, Napoli, Fiorentina, Verona. Fu ds dei neroverdi Domani i funerali in Duomo. La giunta: «Un grande sportivo che ci ha onorato»
Si è spento nel reparto di pneumologia dove era stato ricoverato alcuni giorni fa, per l’aggravarsi della malattia con la quale lottava da oltre un anno.
Giorgio Mariani, ex calciatore di Fiorentina, Napoli, Verona, Inter, Cesena. Aveva 65 anni. Era nato nella sua Sassuolo il 6 aprile del 1946.
E a Sassuolo è deceduto nel primo pomeriggio di ieri, attorniato dalle 4 figlie, dalla moglie e dai familiari, consapevoli e commossi per quello che stava per accadere.
Mariani, che per anni è stato anche dirigente del Sassuolo calcio, sarà ricordato domani dai neroverdi nella sfida allo stadio Braglia contro il Livorno, così come in tanti altri stadi italiani dove da ala destra aveva suscitato emozioni e segnato gol.
All’Inter, ad esempio, era stato la spalla del mitico Roberto Boninsegna, all’epoca d’oro del calcio italiano.
«La città perde uno degli sportivi che l’hanno più degnamente rappresentata in Italia e all’estero. Come amministrazione esprimiamo le condoglianze della città intera alla famiglia», hanno detto ieri in coro il sindaco Luca Caselli, il vicesindaco Francesco Menani e l’assessore allo Sport, Giorgio Barbieri.
Oggi l’amministrazione deciderà se organizzare in città un ricordo nel corso delle manifestazioni sportive e ai funerali, che sono stati fissati per domani, sabato mattina.
La salma - diretta in duomo - partirà alle 10 dalle camere ardenti dell’ospedale Nuovo di Sassuolo. Quell’ospedale che negli ultimi tempi era costretto sempre più spesso a frequentare, tra la malattia ai polmoni e la dialisi. Fino all’ultimo ricovero, con la perdita di coscienza che risaliva a un paio di giorni prima. Giorgio non si era più ripreso. Dopo la cerimonia funebre in duomo, il corteo domani proseguirà per il cimitero Nuovo. Mariani ha lasciato disposizioni alla famiglia di essere inumato, a terra. Uomo di campo, ha voluto riposare in campo.
A Sassuolo capitava di vederlo ancora, con gli amici o con una delle figlie: Mariani lascia la moglie Lucilla Nizzoli, le figlie Cristina, Simona, Mara e Micaela. Aveva cinque nipotini: Valentina, Martina, Antonella, Carlo Alberto, Riccardo.
La sua ultima apparizione in pubblico giusto 15 giorni fa, ad una cena organizzata dai Veterani dello Sport, alla quale era accorso anche Roberto Boninsegna. Bonimba era giunto quasi apposta, avendo saputo delle condizioni di salute del vecchio compagno di squadra, e al termine della serata se ne era andato commosso. Forse sapeva che non si sarebbero più rivisti.
Per anni, dopo il distacco dal calcio giocato e dai ruoli dirigenziali, è stato socio del “Club della Juve”, in via Rocca, dove saltuariamente arrivava anche Nardino Previdi, il mago del calcio modenese che lo lanciò in una splendida carriera: dai primi calci nel Sassuolo, al passaggio alla Fiorentina, dal 1961 al 1964. Poi il debutto tra i professionisti (1965-1966) in serie B con il Modena, dove disputò una sola partita.
Passò quindi al Cosenza (4 gol), all’Ascoli (7 gol) e dal 1968 al 1971 alla Fiorentina. Nel 1972 era al Verona (6 gol), l’anno dopo al Napoli, e nel 1973-1974 all’Inter (8 gol).
Poi al Cesena, al Varese e, nel 1979, al Carpi, in serie C. Giocò quindi nel Sassuolo, nel Castellarano e da ultimo, ormai quarantenne ma ancora in gran forma, nel Montale (in Prima categoria) dell’allora presidente Gianni Gibellini .
Mariani, che abitava in via Pellico in città, è stato per anni direttore sportivo del Sassuolo, prima dell’era Mapei, poi di Pavullese e Fidenza.
Istrionico, sempre imprevedibile, a volte burbero, Mariani è rimasto un punto di riferimento per gli sportivi e un grande conoscitore di calcio. Stasera alla camere ardenti è previsto un rosario.
Alberto Setti
FONTE: GazzettaDiModena.it