LE IMPRESSIONI
PESCARA in vantaggio con IMMOBILE quasi per caso con RAFAEL che esce e la difesa che non copre a dovere...
Poi è una specie di assedio con l'HELLAS a macinare gioco e a creare occasioni ma riesce solo a cogliere una traversa con RUSSO; il PESCARA però è sempre lì e appena può parte in contropiede con il 'baby' ex JUVENTUS (oggi particolarmente ispirato) pronto ad approfittare delle poche (ma importanti) incertezze del terzetto RAFAEL-CECCARELLI-MAIETTA.
BERRETTONI un po' in ombra... Molto intraprendenti HALLFREDSSON e FERRARI, MANCINI fa quel che può ma la mancanza del furetto 'Juani'
si fa sentire.
Nel PESCARA ottimo il terzetto della mediana con il talentuosissimo VERRATTI e l'esperienza unita alla solidità assicurate dal duo TOGNI-CASCIONE ma anche davanti i giovani IMMOBILE ed INSIGNE fanno il 'diavolo a quattro': brutta gatta da pelare questo PESCARA.
Il VERONA non demerita ma soccombe ad un cinico PESCARA che sfrutta quasi al 100% le occasioni che ha.
Vedendo il bicchiere mezzo pieno si può notare che i gialloblù potevano meritare il pareggio perchè in fin dei conti il gioco non è mai mancato (compreso il fisiologico calo nel secondo tempo dove gli avversari hanno avuto buon gioco nel difedere il vantaggio attendendo l'HELLAS e cercando di punirlo nelle ripartenze) ma è chiaro che davanti non può fare tutto FERRARI e se BERRETTONI non è in giornata (come oggi) e GOMEZ TALEB non c'è, l'attacco punge poco (anche se il giovane D'ALESSANDRO fa ben sperare).
Male la difesa: RAFAEL ancora non sa quando uscire, la coppia centrale ha mostrato proccupanti 'amnesie' e gli esterni non hanno spinto... Quanto è mancato l'ABBATE delle prime due gare di Coppa Italia.
Commoventi i butèi che non hanno mai smesso di incitare ed applaudire i gialloblù trascinando (letteralmente) CECCARELLI nel gol scaligero... Peccato per i 'soliti furbi' (ma forse meno rumorosi del solito) che hanno 'buuhato' KONE: multa in arrivo?
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Verona 1-2 Pescara: Gli highlights |
DICONO
Zdenek «ZEMAN 'Il ritorno' Buon esordio su un campo importante contro una squadra con tanti tifosi al seguito... Sono contento che la squadra ha vinto anche se magari come prestazione non sono tanto soddisfatto... Lavoriamo per cercare di migliorare. Rispetto alla squadra di DI FRANCESCO io uso tre registi in mediana ma non abbiamo al momento l'aggressività di quel PESCARA che si buttava a capofitto in tutti gli spazi» Sky
SCAGLIA «C'era e c'è entusiasmo... C'erano delle premesse ottime ma loro hanno approfittato al massimo delle due occasioni e mezza: hanno fatto un cross ed un gol in tutto l primo tempo più l'autorete, noi abbiamo creato di più ma a Serie B è questa! Pensiamo a recuperare già da Mercoledì con lo STABIA...» RadioVerona
CASCIONE centrocampista del PESCARA «E' stato difficilissimo vincere, anche se avevano preso il gol loro hanno continuato a giocare molto bene. Con un pizzico di fortuna abbiamo vinto, siamo stati però anche bravi. Rispetto allo scorso anno, stagione in cui fuori casa abbiamo vinto dopo un po', è cambiata la nostra convinzione. Siamo venuti qui senza fare calcoli. Zeman? Mi ha stupito la sua simpatia, è uno che scherza molto con noi, ha sempre la battuta pronta. Il suo gioco è molto dispendioso, bada poco al possesso palla e preferisce andare in profondità. Tutta la squadra deve sacrificarsi, finché le gambe reggono possiamo ottenere grandissimi risultati» TuttoMercatoWeb.com
ESPOSITO «Noi abbiamo avuto più occasioni loro meno ma le hanno sfruttate... Se FERRARI o RUSSO segnavano era tutto un'altra partita... Non sono ancora al top ma in Serie B si gioca meglio, c'è più spazio...» RadioVerona
Damiano TOMMASI, ex gialloblù ed ora presidente dell'AIC, ha visto un buon VERONA contro il PESCARA «La sconfitta ci può stare, non bisogna farne una dramma anche perché la gara l'ha fatta il Verona che ha pagato gli unici errori arrivati in due momenti particolari del match. Giocare qui è speciale per tutti, credo che l'Hellas abbia tutte le carte in regola per fare un buon campionato, lo spero davvero» LArena.it
MANDORLINI «Meritavamo di più ma il calcio è questo... Non eravamo più abituati a perdere in casa... La squadra ha corso tanto e bene ma sul 2 a 0 abbiamo pagato a livello psicologico... Dobbiamo solo imparare ad essere più cinici e basta... Il PESCARA? Abbiamo fatto tutto noi! Loro bravi solo a sfruttare al massimo le occasioni avute ma ci sono altre 41 partite per recuperare...» RadioVerona
D'ALESSANDRO «La prima al 'Bentegodi'? Un'emozione fantastica un pubblico incredibile ma siamo dispiaciuti per la sconfitta... Sono entrato siamo andati sullo 0 a 2 ma i tifosi non hanno mai smesso di sostenerci... Peccato davvero con po' di fortuna in più potevamo fare meglio dobbiamo dare soddisfazioni» RadioVerona
VERONA 0-1 PESCARA
MANDORLINI cambia gli squalificati ABBATE con CANGI e GOMEZ con MANCINI, il resto dell'11 scaligero è quello che ha battuto il SASSUOLO una settimana fa, ZEMAN schiera ANANIA in porta e conferma TOGNI, VERRATTI e CASCIONE in mediana, tridente con i 'soliti' SANSOVINI, INSIGNE ed il nuovo arrivato dalla JUVE IMMOBILE: i vari TOGNOZZI (che era stato accostato all'HELLAS recentemente) al pari di 'bomber' GANCI, MENGONI, OLIVI, SEMBRONI e ROMITO sono fuori rosa, squadra giovane e spigliata quella biancazzurra, forse meno forte di quella che ha strappato la promozione al VERONA due stagioni or sono ma con il tecnico boemo, nel bene e nel male, non si può mai sapere...
PRIMO TEMPO
7° Schema su punizione ci prova BERRETTONI ma ANANIA blocca.
10° Risponde PETTERINI dal limite dell'area, ISIGNE devia sul fondo.
12° ZANON crossa bene, CECCARELLI anticipa IMMOBILE e la mette in angolo; sugli sviluppi della battuta altro cross di ZANON, che sorprende CECCARELLI e MAIETTA, RAFAEL non esce ed IMMOBILE lo trafigge sul secondo palo. PESCARA in vantaggio!
15° Ancora pericoloso il PESCARA con SANSOVINI che raccoglie un suggerimento da PETTERINI ed in piena area può stoppare e cercare il secondo palo!!! Palla fuori di poco.
16° Gli avversri non danno tregua: INSIGNE riceve fuori area, si accentra e prova il tiro, palla ancora fuori di poco.
19° Si sveglia il VERONA con RUSSO pescato in area da BERRETTONI: Tiro che impegna severamente ANANIA palla sulla traversa.
21° Ci provano ancora i gialloblù con FERRARI che di testa prova a sorprendere la retroguardia ospite, l'attento CAPUANO devia in angolo.
23° Ammonito ROMAGNOLI che tocca duro BERRETTONI.
31° Contropiede DELFINO, PETTERINI trova IMMOBILE 'solo soletto' in mezzo, spizzata dell'ex JUVE che per poco non sorprende ancora RAFAEL e finisce fuori di un soffio.
34° L'HELLAS cerca il pari con HALLFREDSSON che entra in area dribbla due avversari e tira: palla deviata in angolo.
39° Insiste il VERONA con RUSSO: Palla ricevuta in area dall'ex GALLIPOLI da un bel traversone al volo di MANCINI tiro deviato da CAPUANO molto bravo in marcatura.
SECONDO TEMPO
1° Dentro D'ALESSANDRO per MANCINI e KONE per VERRATTI.
2° Minuto FERRARI sfiora il gol su cross da destra...
12° Il VERONA comincia ad accusare stanchezza, buoni gli spunti di D'ALESSANDRO ma concretamente non sortiscono per ora gli effetti sperati...
15° TOGNI scappa a sinistra e traversa per PETTERINI, CECCARELLI cerca di anticipare l'avversario ma mette nella propria porta! Partita segnata!
22° Fuori lo spento BERRETTONI, dentro LE NOCI.... Ammonito CASCIONE per fallo di mano.
23° Per il PESCARA fuori PETTERINI dentro BALZANO
24° Tentativo di CECCARELLI ma ANANIA blocca a terra...
25° BALZANO crossa da sinistra, SANSOVINI fortunatamente arriva in ritardo.
28° Punizione di TOGNI: palla alta. Nel PESCARA esce capitan SANSOVINI, entra SODDIMO.
30° Subito ammonito SODDIMO per un brutto fallo su SCAGLIA
31° Fuori un affaticatissimo HALLFREDSSON per GALLI.
36° SODDIMO lancia IMMOBILE che controlla e tira, respinge RAFAEL.
37° ANANIA sava su un tiro ad effetto di D'ALESSANDRO, VERONA vicino al gol.
42° Arriva anche il gol dell'HELLAS con capitan CECCARELLI che all'interno dell'area un po' spostato a sinistra stoppa e batte una staffilata che va ad infilarsi sotto la traversa difesa da ANANIA: Tiro davvero imprendibile!
47° Dopo due minuti finisce la gara: Lezione dura per i gialloblù che non giocano male ma soccombono ad un cinico PESCARA.
Radiografia del Gol gialloblù 2011/2012 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
CECCARELLI | 0 | 1 | 1 | |
ABBATE | 1 | 0 | 1 | |
HALLFREDSSON | 1 | 0 | 1 | |
BERRETTONI | 1 | 0 | 1 | |
D'ALESSANDRO | 1 | 0 | 1 | |
FERRARI | 1 | 0 | 1 |
LE ALTRE DI B
Detto del pareggio al 'Ferraris' tra l'ambiziosa DORIA e la pretendente alla promozione PADOVA per 2 a 2, balza agli occhi la dura lezione inflitta dalla REGGINA al MODENA: 4 a 1 con doppietta di CAMPAGNACCI! Il SASSUOLO regola 3 a 1 la neopromossa NOCERINA che era andata inizialmente in vantaggio, 2 a 0 del GROSSETO al GUBBIO e del BRESCIA al VICENZA.
Vittoria esterna del TORINO ad ASCOLI e del LIVORNO a CROTONE entrambe per 2 a 1, identico punteggio con il quale EMPOLI, CITTADELLA hanno battuto JUVE STABIA ed ALBINOLEFFE... Tutte a 'bocca asciutta' dunque le neopromosse.
Pareggio a reti bianche tra BARI e VARESE.
MERCATO
'Bomba' in casa scaligera: PUGLIESE pronto ancora una volta all'addio! Stavolta sarebbe l'ASCOLI a volere il terzino ex MONOPOLI che, dopo l'esperienza a VARESE ed il bell'esordio nel derby contro il VICENZA, pareva assolutamente destinato a rimanere in gialloblù...
La trattativa potrebbe decollare nei prossimi giorni dato che gli esterni di difesa sono effettivamente troppi con SCAGLIA, CANGI, CAMPAGNA, DIANDA in aggiunta ad ABBATE e NATALINO che hanno dimostrato di cavarsela egregiamente anche da quella parte.
Centrocampo: VERONA vicinissimo a CASOLI centrocampista dello SPEZIA...
Roma - Slovan Bratislava 1-1: Highlights - Roma eliminata!
IN BREVE A PIÉ PAGINA
FORMULA 1: Prima giornata di libere al GP del Belgio, SCHUMI e WEBBER su tutti nella pioggia...
VITA DA EX: Sergio Bernardo ALMIRON (con l'HELLAS in Serie B nella stagione 2003-2004) vicinissimo al CATANIA... 'Nanu' GALDERISI, tecnico del BENEVENTO e indimenticato centravanti dello scudetto, vede bene il VERONA "Il Verona può dire la sua in questo campionato. Soprattutto per la piazza e il prestigio che questa maglia possiede. Hanno confermato Ferrari, Berrettoni e Pichlmann. Puntano a trovare solidità nel reparto e si affidano agli ottimi risultati dello scorso anno. Si toglieranno molte soddisfazioni e potrebbero essere loro la sorpresa della Serie B. Hanno una base veramente solida". TOMMASI assicura spettacolo per VERONA-PESCARA "Credo che sarà una grande partita. Il Verona è forte, ha morale, entusiasmo, ci sarà come sempre un grande pubblico. Ma le squadre di Zeman, di solito, offrono grande calcio. Ci sarà da divertirsi."
SERIE A: Confermato lo sciopero dei calciatori alla 1^ Giornata.
EUROPA LEAGUE: LAZIO avanti con la doppietta di ROCCHI, ROMA a casa con TOTTI 'abbacchiato'... Nei sorteggi successivi i biancazzurri inseriti nel gruppo D con SPORTING LISBONA, ZURIGO e VASLUI, l'UDINESE nel gruppo I con ATLETICO MADRID, RENNES e SION... SERIE B: L'altro anticipo tra SAMP e PADOVA finisce 2 a 2 con i blucerchiati riacciuffati due volte.
RASSEGNA STAMPA
SUPER-DEBUTTO PER ZEMAN: PESCARA OK A VERONA VIDEO
Sabato 27 Agosto 2011 - 11:19
VERONA - Il Maestro Zeman firma un ritorno con i fiocchi tra i cadetti e con il suo Pescara spegne il sorriso ai quindicimila accorsi al Bentegodi per festeggiare il Verona di Mandorlini. Un gol per tempo, qualche rischio di troppo in difesa, ma anche tanta voglia di attaccare, di fare gioco, di divertire e divertirsi.
Ne nasce cosi una partita vibrante anche perchè il Verona accetta la sfida. Immobile nel primo tempo sfrutta al meglio uno schema da angolo, poi una sfortunata autorete di Ceccarelli piana la strada al Pescara e a nulla serve l'acuto finale dello stesso difensore gialloblù.
I GOL Verona-Pescara 1-2 nel secondo anticipo della prima giornata del campionato di serie B. I gol: al 12'pt Immobile, 15'st Ceccarelli (aut), 42'st Ceccarelli.
FONTE: Leggo.it
Serie Bwin: Torino di rimonta, Reggina devastante, soltanto un pari per la Sampdoria, male le campane Juve Stabia e Nocerina
SABATO 27 AGOSTO 2011 22:59 DI GIULIO D'ONOFRIO
Mentre il campionato di Serie A non parte tra mille polemiche legate al contratto collettivo, il campionato di serie B (quest’anno Bwin) ricomincia e si dimostra mai scontato e vetrina per molti giovani.
Al fianco delle grandi candidate alla promozione Torino, Sampdoria e Padova, da questa prima giornata emerge, con forza, la Reggina che, davanti al proprio pubblico, mostra il gioco migliore, trascinata da un Campagnacci in giornata di grazia e da Missiroli, tornato in amaranto dopo l’esperienza di Cagliari del campionato scorso. Il giovane attaccante, classe ’87, segna una doppietta, prima con uno splendido sinistro al volo, e poi approfittando di un errore della retroguardia modenese. La terza rete arriva, come detto, grazie a Missiroli che, partito da centrocampo, semina due avversari e supera il portiere. La squadra di Bergodi riesce solo ad accorciare le distanze con Di Gennaro, pronto alla deviazione su assist di Fabinho, ma pochi minuti dopo Rizzato chiude la gara con la rete del 4-1. Vince invece in rimonta il nuovo Torino. E dire che il pomeriggio granata era iniziato nel peggiore dei modi, con un gol-non gol (a quando una soluzione?) di Bianchi, e con il successivo vantaggio ascolano siglato da Andelkovic che approfitta di un’uscita errata di Coppola. Ma nel secondo tempo la squadra di Ventura dimostra quel Cuore Toro tanto caro alla tifoseria e ribalta il risultato: Bianchi pareggia su calcio di rigore conquistato da Verdi (scuola Milan, ottimo il suo esordio), e, allo scadere, ribalta il risultato con Oduamadi, altro prodotto del vivaio rossonero che, dopo uno scambio con Bianchi al limite dell’area, trafigge il portiere. Che sia il segnale che, finalmente, il Toro è pronto per risalire in serie A?
Non è, invece, una buona giornata per le squadre campane: la Nocerina e la Juve Stabia, entrambe neopromosse, vengono sconfitte al loro ritorno nella serie cadetta rispettivamente da Sassuolo ed Empoli. Per la Nocerina è stata una sconfitta pesante, ben più di quanto non dica il risultato finale, e la rete iniziale di Di Maio ha dato solo l’illusione di una vittoria, sfumata poi per le reti di Boakye, Sansone e Terranova. Molta più sfortuna per la squadra di Braglia che, passata in vantaggio con Danilevicius, già capitano alla prima uscita stagionale, che ribatte in rete un colpo di testa di Mbakogu respinto dal palo, viene ripresa dall’1-1 firmato dal “napoletano” Dumitru, che poi serve l’assist a Tavano per il 2-1. Sull’1-1 grande occasione sciupata da Mbakogu che avrebbe potuto cambiare le sorti dell’incontro. Stesso destino anche per il Gubbio che, dopo l’inaspettata promozione, accusa il salto di categoria, affondando contro il Grosseto per 2-0. Il vantaggio per i toscani arriva grazie ad Alfageme, che risolve una mischia davanti a Donnarumma. Lo stesso portiere è poi “colpevole” del 2-0, non riuscendo a trattenere un tiro non irresistibile di Caridi da posizione defilata.
Vittoria di “rigore” per il Livorno che, allo “Scida” di Crotone, recupera lo svantaggio grazie alla doppietta di Dionisi. È la squadra di casa a passare in vantaggio con Florenzi che, di testa, anticipa Bardi in uscita. Per il giovane di scuola Roma doppia soddisfazione per il primo gol all’esordio. Il Crotone gioca meglio, guidato anche da Ciano che, sui calci piazzati, impegna un paio di volte Bardi. Ma i labronici trovano il pari, pochi minuti dopo, con Dionisi che realizza il primo calcio di rigore di giornata. Il vantaggio arriva ancora su calcio di rigore, stavolta ottenuto e realizzato dallo stesso attaccante che firma cosi la sua doppietta personale.
Ricca di reti e di emozioni è anche la sfida tra Cittadella e Albinoleffe, risoltasi sul 2-1 per gli uomini di casa, che passano in vantaggio nel primo tempo con Gasparetto che, di testa, approfitta di un’uscita errata di Tomasig. Poco prima della fine del primo tempo arriva il pari seriano, firmato da Regonesi che, su calcio di rigore, fa 1-1, nonostante Cordaz avesse intuito la sua conclusione. Ad inizio della ripresa arriva la rete capolavoro di Vitofrancesco: il terzino scambia con Di Carmine e, appena entrato in area di rigore, calcia di destro ad incrociare nell’angolo alto. L’Albinoleffe avrebbe la possibilità di pareggiare subito, ancora su calcio di rigore, ma stavolta Cordaz si supera e respinge la conclusione dal dischetto ancora di Regonesi.
In serata si è giocato il posticipo tra Brescia e Vicenza, con la squadra di casa che si è imposta per 2-0, nonostante le cessioni eccellenti di Diamanti, al Bologna, di Eder al Cesena, e molto probabilmente di Caracciolo. La squadra di Scienza parte forte e trova il vantaggio con Feczesin già dopo 9’: per l’ungherese è un gioco da ragazzi appoggiare in rete l’assist di Juan Antonio, visto l’anno scorso soltanto nella gara di Tim Cup contro il Catania. Il 2-0 arriva nella ripresa e porta la firma di Jonathas, altro prodotto della “scuderia Raiola”, che sfrutta l’assist di Salomon e trafigge Frison per la seconda volta.
L’unico pareggio di giornata è quello tra Bari e Varese che, nonostante tante occasioni da una parte e dall’altra, non vanno oltre lo 0-0.
La prima giornata di serie Bwin si è però aperta nella serata di giovedì con l’anticipo di lusso tra Sampdoria e Padova. Una gara tra due squadre costruite per vincere e che non hanno fatto mancare lo spettacolo in un Marassi stracolmo, nonostante le polemiche per la retrocessione di qualche mese fa. Tra le favorite alla promozione finale, se non la principale favorita, la Sampdoria tasta subito con mano, quindi, quanto possa essere difficile un campionato lungo, e pieno di insidie, come quello di serie B. La squadra guidata da Atzori ha mantenuto l’ossatura dell’anno scorso, inserendo ottimi giocatori di categoria, come Bertani e Piovaccari, e affidandosi ad un portiere esperto come l’argentino Romero. Per il Padova, le cessioni eccellenti di El Sharaawi e di Succi, grandi protagonisti della cavalcata dell’anno scorso, non hanno lasciato strascichi, ben coperte dagli arrivi di Milanetto, Cutolo, Ruopolo e Marcolini. La prima frazione è tutta della squadra di casa, che sblocca il risultato al 43’, con il neo arrivato Bertani. Da Novara a Genova, l’attaccante ex Venezia dimostra di non aver perso il vizio del gol. A inizio ripresa, probabilmente memore dei tanti derby giocati con la maglia del Genoa, è Milanetto a trovare la rete del pari, con una conclusione al volo che termina all’incrocio dei pali. La Sampdoria non si disunisce, e trova la rete del vantaggio con il suo capitano, Palombo, che, dopo aver giurato amore eterno ai colori blucerchiati, supera il portiere con una punizione perfetta. Il 2-2 è di Schiavi che di testa batte Romero, ancora una volta incolpevole. Nel finale espulso Pozzi per proteste contro il direttore di gara.
L’anticipo del venerdì tra Pescara e Verona ha visto, invece, il gradito ritorno di Zeman su una panchina di B, dopo l’esperienza di Lecce del 2006, conclusasi con un amaro esonero. Il boemo, sempre fedele al suo 4-3-3, supera il neopromosso Verona per 2-1. Guidati dai giovani Immobile e Insigne, al secondo anno consecutivo con il tecnico boemo dopo le venti reti con la maglia del Foggia, gli abruzzesi sbloccano il risultato proprio con Immobile, che, dopo una stagione difficile tra Grosseto e Siena, inizia al meglio il nuovo campionato. A inizio ripresa il Pescara trova anche il 2-0, grazie ad una sfortunata autorete del capitano veronese Ceccarelli. Lo stesso giocatore accorcia le distanze a un minuto dalla fine, ma è troppo tardi, e Zeman può cosi festeggiare il ritorno in B con una vittoria.
FONTE: LevanteOnLine.net
Sabato, 27 Agosto 2011
Calcio, Verona-Pescara 1-2
Verona – (di M.F.) – Buona la prima per il Pescara, che espugna il “Bentegodi” di Verona imponendosi per 1-2. La rete messa segno da Immobile e l’autogol di Ceccarelli danno i primi tre punti stagionali ai biancazzurri che, in attesa delle altre partite della prima giornata di campionato in programma domani, si godono la prima posizione in classifica.
I primi minuti di gioco premiano gli ospiti che al 13’ sono già in vantaggio grazie al gol di Immobile che, servito da Zanon sugli sviluppi di un calcio d’angolo, infila Rafael.
Il Verona accusa il colpo e al 15’ Sansovini, servito in area da Petterini, calcia fuori di un soffio.
Un minuto dopo ci prova Insigne ma con scarsa fortuna.
A metà frazione i veneti escono dal guscio e Russo al 20’ con un tiro al volo colpisce la traversa a portiere battuto. Le sortite offensive degli scaligeri non portano grandi pericoli agli abruzzesi che al 31’ pungono in contropiede con Immobile che, innescato da Petterini, conclude fuori di pochissimo.
A inizio ripresa ghiotta occasione per il Verona con Ferrari che di testa, a due passi dal portiere Anania, calcia a lato. Al 15’ il Delfino raddoppia: su un cross di Insigne, il difensore locale Ceccarelli anticipa tutti e mette dentro la seconda rete per il Pescara.
E’ il colpo del ko per i gialloblù, che riescono ad accorciare le distanze solo a due minuti dallo scadere con Ceccarelli che si riscatta dalla sventurata autorete con un’apprezzabile conclusione che si insacca sotto il sette.
Martedì il Pescara sarà di nuovo in campo; è in programma, infatti, il primo turno infrasettimanale di campionato nel quale i dannunziani affronteranno all’Adriatico l’Empoli: calcio d’inizio alle 20:45.
Verona-Pescara: 1-2 (0-1)
Hellas Verona: Rafael; Cangi, Ceccarelli, Maietta, Scaglia; Russo, Esposito, Hallfredsson (34' s.t. Galli); Berrettoni (21' s.t. Le Noci), Ferrari, Mancini (1' s.t. D’Alessandro).
Pescara: Anania; Zanon, Romagnoli, Capuano, Petterini (23' s.t. Balzano); Togni, Verratti (1' s.t. Kone), Cascione; Sansovini (28' s.t. Soddimo), Insigne, Immobile.
Arbitro: Tozzi di Ostia Lido.
Reti: 13' p.t. Immobile, 15' s.t. Ceccarelli (aut), 43' s.t. Ceccarelli.
Note: Ammoniti: Romagnoli, Cascione, Soddimo, Ferrari.
Spettatori: 14500 circa..
26 Agosto 2011
FONTE: InAbruzzo.com
Mandorlini: Il Verona è stato nettamente superiore al Pescara
Non ci sta il tecnico Gialloblu a fine gara, troppo amaro il boccone da ingoiare, l'esordio in serie B con una sconfitta contro il Pescara davanti a 15.000 spettatori proprio non l'accetta:
"Non ci stavano i soli due minuti di recupero, non ci stavano i due gol presi, sono tante le cose che non ci stavano però dobbiamo accettarla, ho fatto i complimenti ai ragazzi che hanno fatto una buona partita, con tanta voglia e con tante situazioni di gioco offensive, siamo stati poco fortunati, meritavamo tutto tranne perdere questa partita, questo è il calcio, abbiamo capito cos'è la serie B".
Continua parlando delle occasioni non sfruttate sotto porta: "Abbiamo creato tante occasioni e le abbiamo sbagliate, loro ne hanno create 1 e mezza ed hanno fatto due gol, il calcio è anche questo, non perdavamo da tanto tempo e per la legge dei grandi numeri purtroppo ci è capitata di perdere questa. Siamo comunque fiduciosi di poter far bene, lo abbiamo dimostrato oggi contro una squadra che ha più esperienza di noi, se andiamo in fondo il Verona è stato nettamente superiore al Pescara".
Zeman: Questa vittoria può darci stimoli per migliorarci
A fine partita si è presentato ai microfoni un lucidissimo Zdenek Zeman che ha analizzato la gara in modo obiettivo e mai fuori dalle righe, descrivendo pregi e difetti di questa squadra, il lavoro sul campo è il suo credo e questi ragazzi non possono che migliorare:
"Il risultato è positivo, la squadra in futuro dovrà fare meglio, dovrà fare di più e ci stiamo lavorando, questa vittoria alla prima ci può dare ancora più voglia di lavorare e di migliorarci. Ho visto un buon Verona, l'ho seguita già dall'anno scorso in Lega Pro, i ragazzi bene o male sono rimasti gli stessi e giocano un buon calcio, noi siamo stati troppo passivi a centrocampo lasciando l'iniziativa agli avversari, cosa che a me non è mai piaciuta. Abbiamo iniziato la gara molto meglio del Verona, forse abbiamo fatto gol troppo presto e ci siamo accontentati, da li in poi non siamo stati più attivi come predico io".
Parte benissimo l'avventura del Pescara che espugna il Bentegodi, 1-2 il finale
Parte bene l'avventura del Pescara in questo nuovo campionato di serie Bwin 2011-12, il calendario aveva riservato ai Biancazzurri l'esordio al Bentegodi contro quel Verona che due anni fu condannato ad un altro campionato nel purgatorio di Lega Pro.
Zdenek Zeman manda in campo Anania in porta, linea difensiva composta da Zanon, Romagnoli, Capuano e Petterini, a centrocampo Verratti, Cascione e Togni mentre Immobile, Sansovini ed Insigne come tridente offensivo.
Partono bene i ragazzi di mister Zeman che nei primi minuti mettono alle corde gli avversari ed al 12' passano in vantaggio, cross perfetto dalla destra di Zanon con Immobile che si fa trovare pronto ed insacca di testa alle spalle di Rafael. Il Verona accusa il colpo ed i Biancazzurri con Sansovini prima ed Insigne poi fanno gridare al gol, in entrambe le occasioni la palla si è persa di poco sul fondo. La reazione dei padroni di casa è veemente ma molto sterile, unica occasione da brividi registrata nella prima frazione è scaturita da un fuorigioco fatto male, Russo si ritrova davanti ad Anania che si supera deviando il tiro sulla traversa.
Nella ripresa si registra l'esordio di Moussa Kone che subentra ad uno spento Verratti, il ritmo in campo scende per forza di cose, la prima frazione è stata giocata a ritmi vertiginosi. E' il Verona che cerca, con azioni confuse, di pervenire al pareggio, prima Ferrari spreca una buona occasione di testa e poi è ancora Anania a dire no ai gialloblu in due occasioni, nella prima sempre Ferrari tira addosso al portierone Biancazzurro, nella seconda bella parata sul gran tiro di D'Alessandro.
Al 61' si chiude il sipario sul match, Insigne regala uno splendido pallone a Togni che la butta al centro, Ceccarelli in anticipo su tutti la butta alle spalle di Rafael, 2-0 e Bentegodi ammutolito. Nei minuti finali c'è stato un susseguirsi di azioni con i padroni di casa tutti buttati in avanti ed il Pescara pronto a ripartire in contropiede. All' 89' Ceccarelli appena dentro l'area fa partire un vero e proprio bolide dove Anania nulla può, 1-2 e partita virtualmente riaperta, sono due i minuti di recupero assegnati dal Sig. Tozzi, i ragazzotti di Zeman, seppur giovanissimi, tengono bene palla senza soffrire nell'extra-time portando a casa una vittoria storica, la prima al Bentegodi. Se il buongiorno si vede dal mattino ...
FONTE: SangueBiancazzurro.com
LE PAGELLE
ANANIA esperienza e personalità sono titoli che si acquisiscono soprattutto con l'età e con le partite giocate. In effetti lui riesce a dare più sicurezza al reparto difensivo e questo è determinante per giocare con più disinvoltura. Da evidenziare uno splendido intervento quando riesce a deviare il pallone di Russo che si stampa sulla traversa e un'altra importante parata nella ripresa su una conclusione ravvicinata di D'Alessandro. Da migliore i disimpegni con i piedi. Voto 6,5
ZANON le idee zemaniane lo esaltano e lui non si fa sfuggire l'occasione per mettersi in mostra. Se quest'anno riesce ad essere più costante e quindi ad evitare il calo di rendimento da lui accusato nella seconda fase della scorsa stagione, siamo sicuri che lo vedremo quale uno dei più importanti protagonisti dell'intero campionato. Voto 7
PETTERINI lo abbiamo visto giocare meglio nella metà campo avversario quando riusciva ad arrivarci con le sue progressioni che non nella sua. Ha sofferto infatti di qualche amnesia, dimenticandosi un paio di volte del suo avversario diretto. Voto 6
ROMAGNOLI giocatore sicuramente molto intelligente. Riesce a sopperire con ottime scelte di tempo il fatto di essere un po' compassato per via delle sue carattristiche fisiche. Cerca sempre l'anticipo essendo conscio che nell'uno contro uno risulterebbe inevitabilmente svantaggiato. Da migliorare la sua padronanza nel centro dell'area soprattutto in occasione dei calci da fermo avversari. Voto 6,5
CAPUANO da lui non ci aspettiamo nessuna conferma. Ormai conosciamo bene le sue potenzialità che con la nuova posizione di centrale difensivo si esaltano. Deve solo migliorare ancora un po' la tecnica soprattutto con il piede destro, ma in ogni caso è da ritenersi già maturo per un ruolo da protagonista. Voto 7
VERRATTI fa enormi sacrifici pur di soddisfare le indicazioni dell'allenatore. Non è infatti un mistero che le sue carattistiche ed i suoi tempi di gioco non sono molto complementari con gli schemi zemaniani, ma da ragazzo intelligente qual'è siamo sicuri che riuscirà a svolgere il suo compito. Si nota chiaramente che non ha ancora i novanta minuti nelle gambe, soprattutto quando si trova a dover rincorrere l'avversario in fase difensiva. L'assist a Sansovini in occasione del fuorigioco inesistente fischiato, è stata una giocata per palati fini. Voto 6
CASCIONE vogliamo solo sperare che quest'anno gli infortuni lo lascino un po' in pace. E' lui l'anima del centrocampo pescarese. Giocatore di un'intelligenza tattica fuori dal comune. Gestisce la posizione in campo ed innumerevoli palloni giocati con una semplicità disarmante. Difficilmente lo vedremo mettersi in evidenza con giocate per la platea, ma se volessimo fare un solo appunto alla sua partita di oggi non ne troveremmo assolutamente alcun motivo. Voto 7,5
TOGNI un primo tempo anonimo durante il quale gioca pochissimi palloni senza nessuno spunto da evidenziare. Meglio nella ripresa quando riesce ad entrare di più nel gioco. Ha il merito di mettere il pallone al centro dell'area in occasione dell'autorete veronese. Voto 6
SANSOVINI lui è un altro di quelli che deve ancora assimilare le idee dell'allenatore. E' fuori dubbio che quando ha la minima occasione non si fa pregare due volte per attentare alle coronarie dei tifosi veronesi. Nel primo tempo prima sfiora l'incrocio dei pali con un tiro a girare, poi colpisce un palo coronando con una giocata da campione un incredibile assist di Verratti (anche se l'arbitro gli fischia un fuorigioco inesistente). Diamogli un po' di tempo e siamo sicuri che da lui ne vedremo delle belle. Voto 6,5
IMMOBILE con lui rivediamo a Pescara un centravanti con caratteristiche fisiche importanti. Sicuramente dimostra di possedere forza e buona tecnica sia in occasione del suo goal sia quando nella ripresa sfodera un bellissimo tiro sul primo palo da posizione non agevole ed in non perfetta coordinazione costringendo il portiere avversario ad una difficile deviazione in angolo. Si vede che è ancora giovane quando potrebbe gestire con più malizia alcune giocate e alcuni contatti fisici. Voto 6,5
INSIGNE da lui ci aspettiamo sempre fuoco e fiamme,ma non possiamo pretenderlo tutte le volte. Si nota chiaramente che è quello che si trova più a suo agio con le giocate impartite dal mister, ma è pur vero che l'intesa con i compagni può migliorare solo con il passare del tempo. Voto 6
KONE dopo averlo visto fare le prime giocate, si è già capito che qui parliamo di un ragazzo di importanti prospettive. Fisicità, tecnica e personalità, solo le doti che riesce a mettere in evidenza con soli 45 minuti di gioco. Se il buongiorno si vede dal mattino, sarà un elemento molto importante per il nostro campionato. Voto 6,5
BALZANO gioca sulla fascia a lui meno congeniale, ma nonstante questo lo abbiamo visto protagonista di alcuni recuperi difensivi molto importanti. Entra quando siamo in vantaggio di due goals e questo lo rende più restio a proporsi nelle scorribande offensive. Voto 6
SODDIMO bravo quando si tratta di gestire il pallone per far trascorrere i minuti, meno quando si mette in evidenza per il brutto ed inutile fallo che gli costa l'ammonizione. Le sue doti tecniche sono a noi note così come i suoi difetti caratteriali che speriamo abbia voglia di eliminare. Voto 6
ZEMAN riuscire a valutare un allenatore del suo carisma ci sembra da presuntuosi e lui ci scuserà per questo, ma proviamo a farlo con assoluto spirito sportivo e con quel minimo di competenza che la nostra esperienza di tifosi ci consente. L'incontro di oggi tecnicamente non ci è sembrato esaltante anche in cosiderazione della pochezza dell'avversario. E' altrettanto vero che le sue idee possono essere assimilate man mano che si giocano le partite e quella di oggi era solo la prima di campionato. Nonostante questo abbiamo avuto numerose occasioni da goal e quindi immaginiamo quello che sarà quando la nostra squadra giocherà "a memoria". Piuttosto ci sentiamo di evidenziare l'organizzazione difensiva della quale tutti siamo, o eravamo prima di oggi, maggiormente preoccupati. Abbiamo visto giocare la squadra anche con molti uomini dietro la palla quasi a farci chiedere se in effetti era Zeman era il nostro allenatore. Adesso non corriamo troppo con i tempi e con le idee, ma se tanto ci da tanto, forse questa squadra riporterà molta gente allo stadio. Voto 6,5
F.S.C.
27-08-2011 alle 01:42:23 da Redazione
FONTE: ForzaPescara.net
Serie B Hellas Verona–Pescara 1-2: Zeman parte bene, il Verona deve crescere. Le pagelle
27 ago '11 By Redazione
Ai veronesi non sembra vero, finalmente si torna a giocare in Serie B. I tifosi scaligeri non vogliono far mancare il loro appoggio per l’Hellas e sono arrivati in massa allo stadio, circa 16000 supporters, e all’entrata in campo del Verona si alza il boato dei tifosi e la gioia risulta incontenibile.
Un clima da Serie A per l’Hellas Verona, i tifosi stanno rendendo il Bentegodi una bolgia irresistibile.
Rispetto alle formazioni annunciate alla vigilia cambia qualcosa Zeman, a difendere i pali abruzzesi sarà Anania e non Pinsoglio, a centrocampo non gioca Konè ma Verrati, e in attacco, a causa di un risentimento muscolare gioca Immobile al posto di Maniero nemmeno in panchina. L’Hellas invece entra con l’undici già annunciato.
Vantaggio Pescara Nei primi minuti si vede un Verona più tonico, e un attacco più convincente, prima su punizione di Halfredsson ma non si intende con Ferrari, poi Mancini vola sulla fascia destra, ma sull’assist Ferrari è in fuorigioco. Al 13? su un cross da fuori area i difensori del Verona sono al bar e di testa Immobile supera con tranquillità Rafael. E’ il gol del vantaggio del Pescara. Subito dopo il gol il Pescara ha due possibilità da fuori area prima con Sansovini e poi con Insigna, ma entrambi i tiri escono alla destra del portiere. Al 19? è il verona ad attaccare, su passaggio di Esposito lascia sfilare Mancini arriva Russo che tira una bordata incredibile, Anania riesce a deviare sulla traversa e ad annullare una potenziale azione da pareggio. Il Verona prende in mano il gioco creando azioni d’attacco per tutto il primo tempo,ma non riesce a concretizzare. Grande prestazione nel primo tempo di Halfredsson che inventa azioni incredibili che però, gli attaccanti non riescono a sfruttare
Ceccarelli autogol e gol Inizia il secondo tempo, il Pescara perde palla a centrocampo, Berettoni passa sulla fascia a Cangi che crossa in area per Ferrari che di testa non riesce a centrare la porta.. Il Verona ad inizio secondo tempo, attacca in maniera continuativa, ma con errori veramente banali. Al 60? arriva velocemente in area veronese Togni, il suo cross, la deviazione di Ceccarelli che insacca la sua porta e raddoppio del Pescara, Risultato un po’ bugiardo, due gol di differenza sono troppi. Il Verona continua ad attaccare, ma con poca convinzione, e nell’impostare l’azione, spesso i veronesi commettono degli errori banali, causati da un calo di concentrazione, e probabilmente anche da rassegnazione ingiustificata. Al 86? LeNoci fermato con una manata da Zanon, punizione per l’Hellas: LeNoci batte, ma la palla è ribattuta da Cascione, la palla arriva fuori dall’area a Ceccarelli che tira e insacca per l’Hellas il 2-1.
Hellas Verona – Tifosi scaligeri 0-10 Il Verona entra in campo convinto di riuscire a fare una buona partita, ma ci riesce solo in parte, dopo essere passato in svantaggio, il Verona cerca di riprendere la partita, attaccando sopratutto con Ferrari, senza però trovare il gol, nel secondo tempo Ceccarelli fa tutto prima un autogol e poi un bel gol che ha accorciato le distanze; il Verona perde perchè non riesce a fare le cose semplici, in certi momenti sembra vedere giocatori da oratorio, con errori veramente banali, passaggi troppo lunghi, scivolate in corsa, il più delle volte i giocatori sembrano domandarsi cosa devono fare con la palla. E per tutta risposta i tifosi cantano per tutti i novanta minuti, una grande tifoseria per un Hellas Verona che ha bisogno di credere di più nei suoi mezzi e di più concretezza in attacco.
Zeman il difensore Il Pescara di Zeman stupisce, non tanto per le azioni offensive, ma per la perfetta copertura della difesa, probabilmente se la partita finiva con un pareggio non era un risultato negativo per gli abruzzesi, che hanno vinto anche con una buona dose di fortuna; ma la fortuna non deve togliere nulla alle ottime prestazione di Caputo in difesa, Cascione a centrocampo e Immobile in attacco.
Questo Pescara se continua così potrebbe arrivare a grandi risultati ed è da augurarglielo se non altro Zerman se lo merita.
Le pagelle
HELLAS VERONA
Rafael 6.5: Sui gol non può nulla, fa dei buoni interventi
Cangi 5: In difesa se la cava, quando cerca di avanzare sbaglia moltissimi appoggi
Maietta 6: Buona partita, cerca di salvare il salvabile
Ceccarelli 5.5: Sfortunato sul gol, un po’ in ritardo in altre occasioni, segna un bellissimo gol
Scaglia 5.5: Un po’ meglio di Cangi quando deve costruire gioco
Russo 5.5: Si addormenta troppo spesso con la palla al piede
Esposito 5.5: Inizia bene, poi comincia lentamente a spegnersi, fino a scomparire dal campo
Hallfredsson 6.5: Nel primo tempo è lui il centrcampo del Verona, nel secondo tempo tenta di dare il suo contributo ma i compagni non lo seguono(80? Galli: n.g.)
Mancini 5: primi cinque minuti perfetti, poi non ne fa una giusta (46? D’Alessandro
Ferrari 5.5: Il più attivo nell’attacco veronese, un po’ in difficoltà nel concludere
Berrettoni 5: Combina poco, dovrebbe essere il faro dell’attacco veronese, ma il faro è spento (67? LeNoci 5.5: Su di lui il fallo da cui scaturirà la punizione del 2-1, altro non fa)
All. Mandorlini 5.5: Mette in campo una buona squadra, ma non risponde ai comandi e si perde nelle cose più facili.
PESCARA
Anania 7: Para tantissimi tiri, sul gol non può nulla
Zanon 6.5: Corre per novanta minuti, ogni tanto tenta anche delle incursioni in avanti
Romagnoli 6: Fa bene il suo lavoro di centrale
Capuano 7: Il migliore in difesa, copre tutti gli spazi sugli attacchi veronesi
Petterini 6: Riesce a proporre gioco e allo stesso momento anche a coprire la sua zona (69? Balzano 5.5: Non riesce ad incidere sulla partita)
Verrati 5.5 :Inizio un po’ falloso, poi non si vede molto (46? Konè 6: gioca spesso di fisico, fa meglio di Verrati)
Cascione 6.5: Gioco più di copertura il suo, lo fa molto bene
Togni 6: Spesso è lui a creare il gioco per li Pescara
Sansovini 6: Crea costantemente problemi alla difesa veronese, piu per la sua posizione che per la pericolosità al tiro(72? Soddimo 5.5: Entra e si fa ammonire, è un po’ troppo nervoso)
Immobile 6: Gioca da punta centrale, fa un gol, se la cava molto bene.
Insigne 6: Nel primo tempo praticamente non c’è, nel secondo tempo si rende molto pericoloso
All. Zeman 7: Sta costruendo una buona squadra e anche la fase difensiva non sembra poi cosi male, bella sorpresa
Arbitro: Tozzi 6 :Una partita non difficile da dirigere
Marcatori: 13? Immobile (P) 60? Ceccarelli aut. (P) 88? Ceccarelli (V)
Ammoniti: Romagnoli, Cascione, Soddimo, Zanon (P), Ferrari (V)
FONTE: TeLaDoIoLAmerica.net
News - Solopescara.com
VERONA - PESCARA 1-2: CRONACA E TABELLINO
Hellas Verona e Pescara in campo per il secondo anticipo della prima giornata del torneo cadetto 2011/2012. E' sfida tra tridenti: Ferrari - Berrettoni - Mancini da una parte, Sansovini - Immobile - Insigne dall'altra.
Verona all'avvio di campionato reduce dal doppio passaggio di turno in Coppa Italia ai danni di Vicenza e Sassuolo.
Padroni di casa schierati da Mandorlini con un 4-3-3 offensivo. Rafael tra i pali. Difesa a quattro con Cangi, Ceccarelli, Maietta e Scaglia. Centrocampo con Russo, Esposito e l'islandese Hallfredsson. Reparto offensivo con Berrettoni, Ferrari e Mancini. A disposizione Nicolas, D'Alessandro, Galli, Le Noci, Pugliese, Natalino e Tachtsidis.
Per Zeman indiscusso 4-3-3 schierato con Anania tra i pali a sorpresa al posto di pinsoglio.
Difasa con Petterini, Romagnoli, Capuano e Zanon. Centrocampo con Togni, Cascione e Verratti centrale che parte titolare. Tridente offensivo composto da Sansovini Insigne e Immobile.
Maniero fuori per un risentimento muscolare dell'ultimo minuto. A disposizione Pinsoglio, Soddimo, Balzano, Nicco, Giacomelli, Konè, e Perrotta.
Primo Tempo
Partenza vivace del Pescara che subito mette in mostra la propria proprensione offnsiva. Padroni di casa immediatamente costretti ad alzare i ritmi.
al 10imo il fuorigio ferma Ferrari ben servito sotto porta.
Al 13' gol del Pescara! Immobile di testa insacca alle spalle di Rafael su azione di calcio d'angolo. Sansovini dalla bandierina per il cross perfetto di Zanon sul secondo palo, arriva Immobile, testa e palla nel sacco!
Al 15' Pescara vicinissimo al raddoppio con un gran sinistro a giro di Sansovini che sfiora il palo lungo alla destra di Rafael praticamente battuto.
Al 16' destro a fuori area di Insegne che si spegne di poco alla destra di Rafael.
Al 19' Russo sul filo del fuorigioco scarica il destro in porta che trova Anania pronto alla deviazione in extremis con palla che si stampa sulla traversa alta.
Al 21' Ferrari di Testa sfiora il pareggio. Romagnoli devia e ci mette una pezza.
Pescara in affanno sul pressing dei gialloblu'
Al 23' giallo per Romagnoli per fallo su Berrettoni
Al 31' Immobile ancora vicino al gol sempre di testa che gira a rete tra due avversari grazie a un bel taglio dalla destra di Petterini.
Al 34' Hallfredsson mette scompiglio nella difesa del Pescara con uno slalom tra tre avversari che termina con un tiro fuori.
Al 39' Mancini serve dalla sinistra per Esposito che sottorete manca di precisione per il disturbo di capuano.
Al 41' Immobile spara alto da fuori area.
Al 42 ancora Mancini dalla sinistra spara dentro ma Anania controlla facile a terra.
Al 43 Sansovini gira al volo in area e becca il palo basso. Il guardialiee aveva già sbandierato un fuorigioco inesistente.
Secondo Tempo
In avvio i padroni di casa sostituiscono Mancini con D'Alessandro. Nel Pescara fuori Verratti per l'esordio di Kone
Partenza forte dei gialloblu' che provano da subito a spingere il Pescara sulla difensiva.
Al 2' subito Occasione da gol per Ferrari che manda la palla fuori di poco.
12'st Combinazione Immobile-Sansovini, con tiro del romano dal limite che costringe Rafael alla distesa a terra.
Il Verona fa la gara il Pescara punge in contropiede.
Al 16' raddoppio del Pescara che su cross di Togni trova la deviazione in autogol di Ceccarelli. Bentegodi zittito.
AL 22'st Ammonito Ferrari per proteste
AL 22'st Sostituzione nel Verona: entra Le Noci, esce Berrettoni
Al 23'st Ammonito Cascione per un inutile e incredibile fallo di mano.
Al 24'st Sostituzione nel Pescara Petterini lascia spazio a Balzano.
Al 24'st Ferrari a un passo da Anania prima di testa e poi di piede non riesce a insaccare. Si dispera il popolo del Bentegodi
Al 26' Balzano taglia bene per Sansovini che in scivolata manca da deviazione vincente.
Al 28'st Sostituzione nel Pescara: fuori Sansovini per Soddimo
Al 30'st Ammonito Soddimo, appena entrato, per fallo su Scaglia.
Al 31' mischia in area biancazzurra che manda in affanno la difesa dopo un disimpegno di tacco in area di Le Noci.
Al 36' Ciro Immobile, servito da Soddimo, si presenta sotto Rafael. La girata e la botta non hanno fortuna.
Capovolgimento di fronte con D'Alessandro che sfiora il gol di poco.
Al 42' il Verona accorcia le distanze. Punizione dai 25 metri per l'Hellas Verona. Ci prova Le Noci, ma il pallone s'infrange sulla barriera. Sul proseguo dell'azione, Ceccarelli con un bel destro batte Anania e dimezza lo svantaggio.
Allo scadere Insigne si divora il gol del 3-1 con una conclusione che finisce sull'esterno della rete.
La gara termina dopo 2 muniti di recupero con il Pescara che guadagna meritatamente i primi tre punti stagionali.
Pescara che vince a verona per la prima volta nella sua storia.
Ipossibie critcare questo Pescara! una vittoria del genere contro un avversario ostico in trasferta merita ogni complimento.
Nei Biancazzurri assolutamente positiva la prova di Anania tra i Pali e di capuano che conferma di essere piu' che una promessa. Petterini si guadagna il posto da titolare.
A centrocampo Verratti imbrigliato ma volenteroso. Cascione fondamentale negli equilibri di centrocampo. In avanti Sansovini ancora sfortunato ma sempre in partita e in grado di dare il proprio generoso contributo.
Immobile bravo a sfruttare le occasioni anche se nel corso della gara si è spento come Insigne.
Esordio per l'ivoriano Kone che in campo viene vergognosamente fischiato dal Bentegodi. Il colore della Pelle forse c'entra qualcosa. Chissa se finalmente quanlcuno si deciderà a sanzionare un pubblico che notoriamente fa del razzismo la sua unica e migliore bandiera.
Nei gialloblu' da segnalare l'islandese Hallfredsson scatenato e il reduce dei Play Off 2010 Berrettoni che fino a quando aveva benzina ha dato filo da torcere a Zanon.
Inserita il: 26/08/2011
FONTE: SoloPescara.com
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Top Hallfredsson, flop Maietta, Verona-Pescara, le pagelle dei gialloblù
26.08.2011 21.25 di Raimondo De Magistris
Rafael 6- Poche colpe in occasione dei due gol. Sfortunato sulla seconda rete con Ceccarelli che lo anticipa sul cross di Petterini
Cangi 5.5 - Soffre non poco le incursioni di Insigne. L'attaccante di proprietà del Napoli lo salta spesso e volentieri. Bravo in fase offensiva quando serve a Mancini un assist perfetto che l'attaccante dell'Hellas - tutto solo davanti al portiere - non riesce a spedire la sfera in fondo al sacco.
Ceccarelli 5 - Fa e disfa. Prima l'autorete che spezza le gambe al suo Hellas, poi il gol nel finale che riapre la partita negli ultimi minuti. Il giudizio è comunque insufficiente, con Immobile che sembra avere una marcia in più.
Maietta 5 - Soffre Immobile, apporto alla gara insufficiente.
Scaglia 6 - Poco presente in fase offensiva, meglio in quella difensiva col Pescara che ha difficoltà ad affondare sulla sua fascia.
Russo 5.5 - Soffre la mediana del Pescara, troppo rapida nelle ripartenze.
Esposito 5.5 - Come sopra. Eccezion fatta per parte della prima frazione, quasi sempre assente dal gioco dell'Hellas.
Hallfredsson 6.5 - Il più propositivo dei tre centrocampisti, è lui il regista dell'Hellas. Dall'80' Galli - S.v.
Berrettoni 6 - Sulla corsia mancina, mette spesso e volentieri la retroguardia del Pescara. I suoi compagni di reparto quasi mai però riescono a sfruttare i suoi assist. Dal 66' Le Noci 5.5 - Meno presente di Berrettoni in zona offensiva.
Ferrari 5.5 - Sempre presente nell'area di rigore, ma troppo sprecone. Almeno tre ghiotte occasioni passano per i suoi piedi.
Mancini 6 - Un paio di spunti interessanti in concerto con Halfredsson. Troppo discontinuo però in zona offensiva. Dal 46' D'Alessandro 5 - Veloce e inconcludente. Le sue azioni non si tramutano quasi mai in occasioni in zona gol. Ha una ghiotta palla rete, ma la spreca.
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Top Petterini, flop Togni. Verona-Pescara, le pagelle degli ospiti
26.08.2011 22.03 di Raimondo De Magistris
Anania 6.5 - Diversi splendidi interventi, come la parata nel primo tempo sul tiro a botta sicura di Russo. Dà sicurezza al reparto.
Zanon 6.5 - Suo l'assist per Immobile in occasione del primo gol. Buona prova in fase difensiva.
Capuano 7 - Leader del reparto arretrato. Se il primo Pescara di Zeman sorprende per la sua organizzazione difensiva il merito è soprattutto suo.
Romagnoli 6.5 - Buona prova al centro della difesa.
Petterini 7.5 - Un vero e proprio motorino, dai suoi piedi arrivano le occasioni più pericolose. Dal 69' Balzano 6 - Ha il compito di essere più accorto in fase difensiva rispetto a Petterini. Gli riesce senza particolari sbavature.
Togni 6 - Non molto presente nella manovra del Pescara. Il suo lavoro di sostanza è comunque sufficiente.
Cascione 6- Discreta prestazione, anche se la manovra offensiva difficilmente passa per i suoi piedi.
Verratti 6 - Tanta qualità e un paio di spunti interessanti nel primo tempo. Nella ripresa Zeman preferisce al suo posto un calciatore con ben altre qualità fisiche. Dal 46' Konè 6 - Dà quantità al reparto, buona prova in fase difensiva.
Sansovini 6.5 - Colpisce il palo con una bella girata volante. L'arbitro lo ferma per sospetta posizione di fuorigioco. Gesto che ha messo in luce tutte le sue qualità tecniche, qualità emerse con passaggi intelligenti anche durante la partita. Dal 73' Soddimo - s.v.
Insigne 7 - Quando ha spazio davanti a sé diventa inarrestabile. Con Petterini è devastante sulla corsia mancina.
Immobile - Torna al gol dopo diversi mesi. Lo fa con un bel colpo di testa che finisce alle spalle di Rafael.
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Pescara, Cascione: "Zeman mi ha sorpreso, è molto simpatico"
26.08.2011 21.02 di Raimondo De Magistris
Emmanuel Cascione, centrocampista del Pescara, ha commentato il successo della squadra biancoazzurra contro l'Hellas Verona ai microfoni di Sky Sport: "E' stato difficilissimo vincere, anche se avevano preso il gol loro hanno continuato a giocare molto bene. Con un pizzico di fortuna abbiamo vinto, siamo stati però anche bravi. Rispetto allo scorso anno, stagione in cui fuori casa abbiamo vinto dopo un po', è cambiata la nostra convinzione. Siamo venuti qui senza fare calcoli. Zeman? Mi ha stupito la sua simpatia, è uno che scherza molto con noi, ha sempre la battuta pronta. Il suo gioco è molto dispendioso, bada poco al possesso palla e preferisce andare in profondità. Tutta la squadra deve sacrificarsi, finché le gambe reggono possiamo ottenere grandissimi risultati".
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Zeman, ritorno col botto: Immobile e Petterini sbancano il Bentegodi
Dopo quattro stagioni il tecnico boemo torna a guidare una squadra di Serie B. Successo all'esordio per il suo Pescara che passa al Bentegodi battendo 2-1 l'Hellas Verona.
26.08.2011 20.55 di Raimondo De Magistris
Un Pescara ordinato contro un Verona troppo sprecone sottoporta. La sfida d'esordio per ambo le squadre al Bentegodi vede i ragazzi di Zeman imporsi in trasferta grazie ad alcune individualità e spunti offensivi davvero interessanti.
Un primo tempo frenetico con occasioni a ogni capovolgimento di fronte ha lasciato spazio a una ripresa più ordinata ma non per questo meno interessante. Andiamo con ordine.
I padroni di casa comandano il gioco nei primi secondi di gara. Fa girare il pallone l'Hellas che, però, non riesce quasi mai a rendersi pericoloso. E' invece il Pescara dopo 13 minuti, durante la prima vera occasione del match, ad andare avanti. L'assist dalla trequarti di Zanon è delizioso e trova un Immobile bravo ad anticipare il diretto marcatore e a incrociare il pallone con la testa battendo il portiere Rafael.
Il gol cambia radicalmente l'andamento del match. Hellas allo sbando, Pescara all'attacco, con Sansovini e Insigne che vanno a un passo dal raddoppio con conclusioni dal limite dell'area che sfiorano il palo alla destra di Rafael.
Superato il 20esimo i padroni di casa provano a rialzare la testa. Gli scaligeri cominciano finalmente a trovare le giuste misure in mezzo al campo e danno vita a un forcing forsennato. Tante le occasioni: dalla traversa di Russo alla conclusione di Berrettoni. La difesa di Zeman però regge, mentre l'attacco - approfittando dei tanti spazi a disposizione - è rapido nelle ripartenze aiutato anche da un Pettarini in stato di grazia. E' così che Immobile sfiora il raddoppio con un colpo di testa che esce di un soffio.
Più compassati i ritmi nella ripresa. Il Pescara in campo pare però più lucido e ordinato e poco dopo l'ora di gioco trova il gol del raddoppio. Un Insigne parso particolarmente ispirato serve Pettarini che mette al centro un pallone insidioso sul quale s'avventa lo sfortunato Ceccarelli che spedisce la sfera alle spalle del suo portiere.
Mandorlini sbraita in panchina, l'Hellas prova a gettarsi in avanti nell'ultima mezz'ora ma la difesa di Zeman sorprende per la sua organizzazione. Non basta la rete di Ceccarelli, che con un bel destro a pochi secondi dal termine si fa perdonare la sfortunata autorete.
I giovani ragazzi del tecnico boemo vincono in un Bentegodi infuocato, dando vita a una prestazione di personalità che ha sorpreso un Hellas ancora troppo confusionario in fase di finalizzazione.
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Verona, il Livorno s'inserisce per Bjelanovic
26.08.2011 17.55 di Ivan Cardia
L'attaccante dell'Atalanta, Sasa Bjelanovic (32) è molto vicino a firmare per il Verona, ma, secondo quanto riporta tuttob.com, il Livorno starebbe tentando d'inserirsi nelle trattative in extremis.
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ESCLUSIVA TMW - Verona, vicino il rinnovo di Gomez
Con la collaborazione di Raffaella Bon
26.08.2011 16.38 di Ivan Cardia
Secondo indiscrezioni raccolte da TMW, sarebbe vicino il prolungamento del rapporto fra Juan Ignacio Gomez (26) ed il Verona. Le trattative dovrebbero andare a buon fine dopo il 31 di questo mese.
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - Pescara, Tognozzi: "Fuori rosa? La vivo malissimo"
26.08.2011 16.15 di Claudio Sottile
Ore 19:00, il Pescara di scena al Bentegodi di Verona, seconda partita della prima giornata di campionato e subito un incrocio infuocato.
Luca Tognozzi (33), centrocampista in forza agli adriatici, non è partito per il Veneto. E se non cambierà squadra, non partirà per tante altre partite della stagione, probabilmente tutte. Il motivo? Non rientra nei programmi del nuovo Pescara di Zeman.
Il suo sfogo in ESCLUSIVA a TMW.
Luca, la stampa pescarese afferma che tu stia puntando i piedi rifiutando tutte le ipotesi di trasferimento. È vero?
"Per quanto mi riguarda è falso, non ho avuto alcun tipo di trattativa con chicchessia. Zero assoluto".
Come vivi questa situazione?
"La vivo male, perché non è facile allenarsi stando fuori rosa. È la prima volta che mi capita questa situazione, spero anche che sia l'ultima. Moralmente non è bello".
Chi vi sta allenando?
"Con l'allenatore dei Giovanissimi per una settimana, ora con un altro allenatore delle giovanili. Fortunatamente c'è qualcuno che ci da una mano. Ci alleniamo nello stesso centro sportivo della prima squadra ma in un altro campo e con spogliatoio diverso".
Con chi condividi l'emarginazione?
"Mengoni (27), Olivi (31), Sembroni (23), Ganci (29) e Romito (29), oltre a dei ragazzi della Primavera. Facciamo possesso palla e un po' di corsetta. Fortunatamente abbiamo due portieri, almeno qualche partitella la riusciamo a fare decentemente".
Ti sei chiesto da chi dipenda questo essere messo fuori dai ranghi?
"Questo non lo so, non sa di chi dipenda, non ci hanno detto niente. Bisogna chiederlo a loro, non ne ho idea".
Hai parlato con qualcuno della dirigenza?
"Io no, non ho avuto contatti con la dirigenza, qualcosa il mio procuratore ma sporadicamente".
E con lo staff tecnico di Zeman?
"Non abbiamo assolutamente rapporti, anche perché noi non vogliamo creare disturbi, nonostante a rigore di contratto avremmo dovuto allenarci con loro. Ci siamo messi da parte tranquillamente, ma si poteva gestire diversamente la cosa".
Che giudizio hai del boemo?
"L'impressione è che sia un grandissimo allenatore. Un allenatore che in carriera ha vinto tanto, e che farà benissimo anche a Pescara. Parla il suo curriculum".
Se il mercato non dovesse portare novità, credi alla possibilità di un tuo reintegro?
"Lo escludo. Chi rimane in squadra rimarrà fuori comunque. I giorni passano assieme alla paura di rimanere a piedi. Di solito l'ultima settimana di agosto si sblocca qualcosa. Di solito. Sarà difficile che tutti troviamo squadre, speriamo di non rimanere fermi. Personalmente, ad esempio, temo che sarà difficile rimanere in B con i tempi che corrono".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
CALCIOMERCATO
Hellas Verona, inserimento su Casoli
26.08.2011 20:52 di Federico Errante
Fonte: TMW
Sembrava destinato al Gubbio (domenica scorsa l'operazione era quasi conclusa) e invece la società umbra potrebbe vedersi soffiare al fotofinish il centrocampista Giacomo Casoli dello Spezia. Il club veneto è infatti interessato al giocatore e in questo momento sarebbe in vantaggio sul Gubbio.
PRIMO PIANO
Ore 19, il Pescara sbanca Verona
26.08.2011 19:31 di Federico Errante
Zeman firma la prima impresa: il suo Pescara espugna 2-1 il "Bentegodi" davanti a 15 mila spettatori e rovina la festa gialloblu per l'attesissimo ritorno in B.
I due tecnici si affidano al tridente: Ferrari - Berrettoni - Mancini da una parte, Sansovini - Immobile - Insigne dall'altra. Passano 12' e gli ospiti vanno in vantaggio con un colpo di testa di Immobile servito da Zanon. L'Hellas reagisce e poco dopo Russo colpisce una clamorosa traversa. Il primo tempo si chiude con i ragazzi di Mandorlini protesi in avanti a caccia del pareggio , ma l'undici di Zeman si chiude con ordine.
Nella ripresa gli scaligeri riprendono a spingere(grossa chance per Ferrari) ma al 60' Ceccarelli è protagonista di una sfortunata autorete che regala il raddoppio al Pescara. A due dal termine lo stesso difensore riscatta parzialmente l'errore dimezzando le distanze, ma non basta.
Gli adriatici conquistano cosi i primi tre punti in palio, per l'Hellas l'occasione di ripartire martedì in casa della Juve Stabia per un appuntamento che è già da non fallire contro un'altra matricola.
PRIMO PIANO
ESCLUSIVA TB - Ascoli, il terzino arriva dal Verona
26.08.2011 01:46 di Nicolò Schira
L'Ascoli ha finalmente trovato il terzino che tanto voleva mister Castori: si tratta del veronese Giuseppe Pugliese che nelle prossime ore dovrebbe legarsi alla compagine marchigiana.
FONTE: TuttoB.com
Calciomercato Ascoli, Pugliese per la mancina
Partito Giallombardo in direzione Grosseto, l’Ascoli è alla ricerca di un terzino mancino. I bianconeri, considerate le difficoltà per arrivare a Calderoni, avrebbero fatto passi avanti per Giuseppe Pugliese. Il giocatore, rientrato a Verona sponda Hellas quest’estate, nella scorsa stagione è stato un punto fermo del Varese di Sannino. Con i lombardi, il terzino barese classe 1983, ha collezionato 38 presenze e 1 rete in campionato più 2 gettoni nei play off.
FONTE: SerieBNews.com
«Serviva un bagno d'umiltà»
DALLA PARTE DEI TIFOSI. Commenti diversi, ma un filo conduttore abbastanza comune
«La B è questa e forse ci eravamo illusi dopo le due vittorie di Coppa. Urge qualche buon innesto»
27/08/2011
Punti di domanda sparsi. Interrogativi tecnici e di mercato. Altro che entusiasmo e serie A. Zeman ha cancellato in un attimo Vicenza, Sassuolo e i trionfi di Coppa. Duro il risveglio, come le sentenze (affrettate) di chi si aspettava un esordio diverso. Una pioggia di chiamate a RadioVerona, a cominciare da Matteo: «Servono giocatori, è evidente. Quelli che abbiamo non danno sufficienti garanzie in questa categoria. Almeno non tutti».
Christian regala una lettura diversa: «Ero preoccupato per l'euforia di questo ultimo mese. Non vorrei che aver battuto il Vicenza e vinto la lotteria col Sassuolo abbia convinto tutti che questa è una squadra da serie B ad occhi chiusi. Ben venga la sconfitta col Pescara, se servirà a farci tornare coi piedi per terra». Paolo è d'accordo, il suo sms è chiaro: «Debutto positivo, ma sento troppa gente parlare di serie A. Il risultato ci ha detto invece che siamo in una realtà in cui dovremo sgomitare parecchio per farci spazio».
Federico si aspettava un altro Pescara, magari figlio dei soliti canovacci offerti dal suo allenatore: «Non hanno giocato alla Zeman, magari questo ci ha spiazzato un po'. E il Verona ci ha messo del suo. Difficile vincere le partite se sbagli occasioni nitide come quelle che abbiamo creato». Pier dispensa saggezza: «Buona partita, buon Verona. E il Pescara non è affatto una brutta squadra. Ci sta».
Pungente Fabio, in un messaggio diretto alla società: «Per favore, aggiungiamo qualcosa attorno a Ferrari e D'Alessandro». E anche il pensiero di Riccardo va nell'identica direzione. Renato prova a seminare ottimismo, anche se parziale: «Dopo due buone partite di Coppa Italia abbiamo ciccato proprio quella che contava di più. Forza, chi parte male arriva fino in fondo».
Anche Angelo si guarda indietro e cambia umore: «Ricordiamoci della scorsa stagione, da quasi retrocessi siamo andati in B». Anna è arrabbiata a metà: «Il primo tempo mi è piaciuto, il secondo molto meno. E sui gol del Pescara siamo stati dei polli». Stefano è drastico: «Verona inesistente dopo l'intervallo. Più che il fiato mancavano le idee».
Giorgio cerca di restare in equilibrio: «Non avevamo Gomez, non ce lo scordiamo. È anche vero però che Ferrari non è un bomber da dieci gol, la passata stagione è stata un'eccezione».
Luca chiede altra mentalità: «In Serie C eravamo l'Hellas, in B siamo una delle tante. Bisogna ragionare come la più umile delle provinciali. Dai giocatori all'allenatore. Abbiamo 41 partite per dimostrare che il Pescara è stato solo uno scivolone. Non siamo al massimo, abbiamo tempo per crescere. Non è una tragedia, ma non trascuriamo certi segnali. Il Verona non è probabilmente così forte come l'abbiamo dipinto finora». A.D.P.
«Il mio Pescara non m'è piaciuto, il Verona sì»
L'AVVERSARIO. L'ineffabile Zdenek Zeman non smentisce il suo personaggio. Soddisfatto per i tre punti ma critica la sua squadra «che poteva e doveva giocare meglio»
Il boemo dice la sua anche sullo sciopero-serrata della serie A: «Hanno avuto sei mesi per mettersi d'accordo. Così ci rimette solo il calcio»
27/08/2011
Ineffabile Zdenek Zemam. Torna su una panchina di serie B e viene a vincere a Verona col suo Pescara. Ma mentre i giornalisti abruzzesi lo bombardano di aggettivi («Grande vittoria», «Squadra perfetta») e qualcuno azzarda anche la parola promozione, il Boemo di ghiaccio li gela con un giudizio tranciante: «Questione di gusti. Ma a me la mia squadra non è piaciuta».
Lo sussurra, il Boemo, come d'abitudine: nonostante i «suoi» giornalisti lo invitino ad alzare la voce. Ma la forza delle sue parole invece di scemare aumenta. Come quando, a fine conferenza stampa, gli si chiede un giudizio sullo sciopero-serrata della serie A. «Speravo davvero che evitassero lo stop: invece così ci perde solo il calcio», spiega.
«Ne discutono da sei mesi di questo nuovo contratto, ma non hanno risolto nulla. Se si prosegue su questa strada non si giocherà per altri sei mesi. E finirà che giocheremo solo fra di noi perché la gente si sarà stufata e sarà andata a vedere altri spettacoli».
Sulla partita, e soprattutto su quella del suo Pescara, ha le idee altrettanto chiare. E niente affatto ortodosse, in linea con il personaggio. «Sono contento solo per il risultato», spiega infatti Zeman sbalordendo la sala stampa. «La prestazione poteva e doveva essere migliore». Ed ammette anche gli errori propri, il Boemo. «Ho iniziato con tre registi in mezzo al campo, ma per tutto il primo tempo mi è mancata la profondità e l'aggressione degli spazi liberi da parte dei centrocampisti. Poi con Konè al posto di Veratti la situazione è migliorata, anche se la mia squadra mi è sembrata più preoccupata di mantenere il vantaggio che di giocare. È una mentalità che non ritengo giusta».
Qualcuno potrebbe dire che Zeman ha imparato a difendersi: a lui la cosa strappa un quasi sorriso, il che equivale ad una sonora risata nel linguaggio corporale del tecnico boemo.
«Non è che ho imparato a difendere: io più tengo lontani gli avversari dalla porta e meglio sto. Il problema è che oggi non ci è riuscito il preessing. I ragazzi erano tesi per l'esordio: e la loro condizione mentale li ha portati ad aspettare gli avversari invece di attaccarli. Questo vuol dire che non siamo ancora una squadra forte. Anche se spero che lo diventeremo: ne abbiamo le qualità. Dobbiamo però imparare a giocare assieme e a gestire le situazioni di gioco in maniera diversa».
Parole molto più dolci, invece, per gli avversari. Quasi a dar ragione al collega Mandorlini (vedi intervista in altra pagina). «Il Verona mi ha sorpreso. È una squadra che manovra, che cerca di giocare anche se davanti si affida troppo ad un centravanti boa come Ferrari.
I due esterni rimangono troppo larghi e quindi è difficile fare qualcosa. È stata poco concreta in avanti, ma le occasioni le ha create. E se avesse segnato prima avrebbe potuto davvero crearci dei problemi».
Si consoli, comunque, il tecnico gialloblù: «Quando si vince è più difficile far capire le cose ai giocatori», è lo Zeman-pensiero. «Quando si perde, invece, ti danno più retta perché ti credono di più». Rivendica, però, la «paternità» del primo gol di Immobile: «È uno schema che abbiamo provato spesso in allenamento. E stasera è riuscito alla perfezione».
Dei suoi nomina solo i tre registi di centrocampo, per spiegare che «Cascione non era regista in partenza: lo è diventato per l'abitudine a spostarsi sempre nel mezzo. Togni non è abituato ad aggredire gli spazi, mentre Veratti lo faccio giocare perché lo merita, anche se non ha i 90 minuti nelle gambe». BRU.FA.
Capitan Ceccarelli autogol e riscossa Il cuore dell'Hellas
Prima sfortunato, poi decisivo, col carattere che è il suo distintivo
27/08/2011
Sfumature. Bianche, nere, grigie. La partita del capitano è stata sofferta. La reazione orgogliosa. Nello sguardo di Luca Ceccarelli c'è il riflesso di una serata complicata. Nell'occhio dell'uomo che porta la fascia gialloblù passa veloce anche la scintilla del riscatto. Parziale, per carità. Ma il segnale è forte. Il Verona barcolla. Ma non molla. Frase in rima che dipinge un attimo. E di attimi si tratta. Il primo ruba l'anima e il respiro. Perché Luca s'arrampica su una palla che appare innocua. Ma poi diventa lupo famelico. S'allunga, la tocca, la manda là dove proprio non la voleva buttare. Verona di sasso, Bentegodi di pietra. Capita. La partita gira lì. Il Pescara ringrazia e si trova in groppa alla notte.
Il capitano, però, è un pezzo di cuore di questo Verona. Che prova, si ritrova. Ma non fa in tempo ad addolcire la prima notte di magia tra i cadetti. Il bolide che regala l'illusione della rimonta, però, non poteva che essere suo. In porta, Ceccarelli, spinge voglia, rabbia, adrenalina. E prova a schiaffeggiare un destino balordo e beffardo che ha deciso di accanirsi, forse troppo, sulla truppa di Mandorlini. Buona la prima. Per la ciurma di Zeman però. Dietro alle fragilità di una squadra che ha pagato a caro prezzo errori e sbavature, ci sta anche il cuore grande di un gruppo che s'aggrappa a valori che arrivano dal passato. Virtù da riscoprire. Amnesie da cancellare. Ceccarelli, intanto, rompe il ghiaccio e regala il primo acuto di stagione. Il capitano rimedia così, in parte, all'harakiri di inizio ripresa. Un segnale. Cadono, ma poi si rialzano. Sono quelli dell'Hellas. E non è un caso, non dev'esserlo proprio, se a suonare la carica sia stato proprio lui. Cuore di capitano. Quelli che non s'arrendono mai.S.A.
Tommasi: «Due errori pagati cari»
27/08/2011
Al Bentegodi solo per tifare Verona. Senza pensare ai problemi del mancato accordo tra giocatori e società che ha portato al rinvio della prima giornata del campionato di serie A. Damiano Tommasi ha voluto esserci alla prima partita della squadra gialloblu costretta ad arrendersi davanti al Pescara di Zeman. «La sconfitta ci può stare, non bisogna farne una dramma – esordisce – anche perché la gara l'ha fatta il Verona che ha pagato gli unici errori arrivati in due momenti particolari del match». L'occasione per tornare nello stadio che ha amato e che lo ricorda sempre con affetto, con un pubblico difficile da dimenticare. «Giocare qui è speciale per tutti, credo che l'Hellas abbia tutte le carte in regola per fare un buon campionato, lo spero davvero». Difficile non parlare dello sciopero dei calciatori. «Sono dispiaciuto, non voglio replicare a chi ha parlato prima di me – spiega con la solita tranquillità – dico solo che lo sciopero è una sconfitta per tutti. Forse però le persone con cui abbiamo a che fare dovrebbero prima fare un po' di chiarezza tra di loro per poi arrivare ad una soluzione che soddisfi tutti. Se mi aspettavo un battesimo diverso per il mio mandato? Magari – sorride Tommasi – ma lo sapevo che la situazione era difficile, speriamo che tutti abbiano il buonsenso che serve». L. MAZ.
Zeman rovina la festa gialloblù
L'Hellas va ko col Pescara
Colpo di testa di Immobile e Pescara in vantaggio Nella ripresa c'è lo sfortunato autogol di Ceccarelli Non basta il gol del capitano a pochi minuti dalla fine
27/08/2011
Verona. Falsa partenza. Un brutto esordio in serie B per l'Hellas che alza bandiera bianca contro il Pescara di Zeman. Qualcosa di buono s'è visto, per carità, ma la sfida del Bentegodi suona come un campanello d'allarme per tutto l'ambiente gialloblù. Questa è una categoria che non concede cali di concentrazione e castiga gli errori, se poi manca un po' di concretezza in zona gol tutto diventa maledettamente difficile. Mandorlini aveva messo tutto in preventivo dopo le vittorie di Coppa, alla vigilia del debutto. «L'entusiasmo va bene, può servire - aveva detto - ma in campionato la musica sarà sicuramente diversa». Purtroppo aveva ragione. Ai biancazzurri sono bastati due lampi - uno per tempo - per portarsi a casa tre punti e rovinare la festa del popolo gialloblù, il gol di Ceccarelli a pochi minuti dalla fine ha reso meno amara la sconfitta ma non ha ridato speranze a una squadra troppo stanca.
Peccato, perchè le premesse erano altre.
All'inizio della gara Mandorlini deve rinunciare a Gomez e Abbate squalificati e a Pichlmann infortunato. Pugliese non è al cento per cento e va in panchina. Sulle fasce Cangi e Scaglia, al centro Maietta e Ceccarelli, in mezzo al campo Esposito, Russo e Hallfredsson, in avanti Ferrari, Berrettoni e Mancini: sembra di rivedere la formazione titolare che ha portato il Verona in B. Ma la cadetteria è tutta un'altra cosa, la truppa di Mandorlini capisce che l'aria è cambiata dopo una decina di minuti. Cross senza troppe pretese di Zanon dalla destra, Immobile stacca tutto solo sul secondo palo, Cangi è fermo, Rafael sorpreso. La palla finisce in fondo al sacco. Il Verona accusa il colpo, sbanda e rischia il raddoppio, prima sul tiro di Sansovini poi sulla percussione di Insigne. D'altronde il vantaggio regala agli abruzzesi la possibilità di esprimersi come piace alle squadre di Zeman, palla a terra e contropiedi rapidissimi che mettono in crisi il reparto arretrato gialloblù. Passa qualche minuto e il centrocampo scaligero riprende in mano la situazione, Mancini e Berrettoni offrono un paio di spunti interessanti sulle fasce, Ferrari da a «sportellate» in mezzo all'area. Intorno al ventesimo il pareggio sembra cosa fatta. Berrettoni per Russo che si presenta solo davanti al portiere del Pescara, gran botta, Anania tocca, palla sulla traversa. L'Hellas pinge ancora ci prova con Hallfredsson ma il suo sinistro viene ribattuto in angolo e Russo che viene fermato a due passi da Anania.
Inizia la ripresa. Mandorlini toglie Mancini e si affida a D'Alessandro, Zeman manda in campo Kone al posto di Verratti per dare più fisicità al centrocampo. Passano pochi secondi e Ferrari sfiora ancora il gol del pareggio. Bel cross di Cangi, buono il colpo di testa ma la palla sfiora l'incrocio e si spegne sul fondo. Si capisce che l'Hellas può passare ma arriva la seconda doccia fredda della serata. Insigne per Togni, cross al centro, Ceccarelli cerca di anticipare Immobile ma infila la propria porta e Rafael non può far altro che raccogliere il pallone in fondo al sacco. Difficile reagire, il Verona è stanco e la serata calda taglia le gambe e offusca il cervello. Poche idee e troppi palloni persi. Solo D'Alessandro regala un paio di accelerazioni interessanti sulla fascia, su una di queste Russo batte a botta sicura ma Capuano respinge in scivolata. Il pallone non vuole entrare. Ci prova anche Ceccarelli con un gran destro che s'infila all'incrocio. Bel gol ma ormai è troppo tardi.
Luca Mantovani
Si alza il sipario sul Bentegodi in festa. Bentornato Hellas
UNO STADIO DA BRIVIDI. Più di diecimila persone per applaudire il ritorno del Verona in B. Mandorlini carica la sua squadra: ho grande fiducia in questo gruppo. Fuori Gomez e Abbate per squalifica, ancora infortunato Pichlmann
26/08/2011
Torna il profumo di un calcio diverso. L'Hellas rivede la B dopo quattro anni all'inferno. Subito una sfida affascinante nel Bentegodi in festa con più di diecimila persone sulle gradinate. Arriva il Pescara di Zeman, un allenatore che ritrova la cadetteria dopo cinque stagioni difficili e, ovviamente, insegue rivincite. «Zemaniano» è diventato un aggettivo per definire le squadre spettacolari, che badano poco a difendere e molto di più ad attaccare.
Questo è il modo di intendere il calcio dell'allenatore boemo, nato a Praga nel '47, figlio di Karel, primario ospedaliero e della casalinga Kvetuue Vycpalkova, nipote di quel Cestmír Vycpalek che allenò Palermo e Juventus. Chissà che Pescara scenderà in campo al Bentegodi? Sbarazzino a trazione anteriore oppure più razionale, attento anche a difendere? «Sarà una partita aperta - ammette il tecnico del Verona Andrea Mandorlini - ma noi dobbiamo stare molto attenti, la voglia di strafare non porta risultati, la nostra forza è l'equilibrio generale.
Non abbiamo fatto benissimo in fase difensiva a Modena, contro il Sassuolo, nella partita di Coppa. Tutta la squadra ha zoppicato. Il caldo ha influito sulla concentrazione, è stato concesso qualcosa di troppo ai nostri avversari. Se succede contro le squadre di Zeman puoi pagare questi errori a caro prezzo ma qualche problema al Pescara dovremo crearlo».
Non ci saranno Matteo Abbate e Juanito Gomez - che devono scontare un turno di squalifica per i cartellini gialli rimediati nelle partite del campionato di Lega Pro - non è stato convocato neppure Thomas Pichlmann che ha ancora qualche problema al ginocchio. «Sapevo che avevamo due squalificati abbiamo studiato soluzioni alternative - spiega il tecnico del Verona - anche se preferisco avere sempre tutti i giocatori a disposizione. Gli ultimi arrivati sono un po' indietro di condizione, nonostante ciò hanno già evidenziato buone qualità. Penso a D'Alessandro con il Sassuolo che ha mostrato anche grande personalità nonostante i suoi vent'anni. Ma hanno fatto bene Pugliese, Gomez, Natalino e tutti gli altri. Ci aspetta un campionato totalmente diverso rispetto a quello passato, sarà lungo e difficile. Abbiamo costruito un buon gruppo ma serve un organico ampio, mi auguro che possa venir qui qualche altro elemento a darci una mano prima della fine del mercato. Speriamo di raggiungere gli obiettivi fissati con il presidente. La rosa va solo completata, non servono grandi interventi». Davanti a Rafael dovrebbero giocare Maietta e Ceccarelli al centro, Cangi a destra, Pugliese o Scaglia a sinistra. In cabina di regia Esposito con Russo e Hallfreddson a supporto. In avanti confermatissimo Ferrari con Berrettoni da una parte e, molto probabilmente, Manuel Mancini dall'altra ma non si può escludere l'impiego di baby D'Alessandro dopo la buona prestazione contro il Sassuolo. Ma le vittorie di Coppa non devono illudere nessuno, Mandorlini predica ancora carattere e umiltà. «I ragazzi sono stati straordinari a rimettersi in gioco - conclude il tecnico del Verona - abbiamo mangiato tanta polvere per uscire da una situazione difficile, ora raccogliamo i frutti dei sacrifici fatti. Non diciamo gli obiettivi del campionato che sta per iniziare, ma ho grande fiducia, una fiducia che condivido con i giocatori. Qualcosa mi dice che possiamo far bene. Una cosa dev'essere chiara però, dobbiamo giocare tutte le partite con l'atteggiamento della squadra che ha fame, che vuole raggiungere il risultato a tutti i costi. Se pensiamo troppo agli obiettivi già raggiunti possiamo rovinare tutto».
Luca Mantovani
L'arbitro sarà Tozzi
26/08/2011
In occasione della gara col Pescara sarà presente per la prima volta in città il motor home gialloblù, presso il quale è possibile acquistare prodotti ufficiali marchiati Hellas Verona. L'iniziativa, avviata dall'ufficio marketing, ha riscosso grande successo nel corso del ritiro estivo, tanti tifosi hanno acquistato i i gadget più ricercati, le divise da gara e le bandiere. Il veicolo, collocato dunque nei pressi del Bentegodi verrà aperto al pubblico a partire dalle 17.
FONTE: LArena.it
D'Alessandro: "Umiltà la forza del collettivo"
27/08/2011 - 00:47
"La squadra ha reagito positivamente nonostante lo svantaggio, con un pizzico di fortuna in più queste partite non le perdi"
VERONA - "La condizione sta migliorando, devo mettere minuti nelle gambe, ma mi sento bene. La squadra ha reagito positivamente nonostante lo svantaggio, con un pizzico di fortuna in più queste partite non le perdi". Queste le parole di Marco D'Alessandro dopo il fischio finale del match col Pescara.
"Le sconfitte fanno parte del gioco - prosegue l'esterno -, mercoledì abbiamo una nuova opportunità per ben figurare. Sono fiducioso, non devo pretendere ma mettermi a disposizione del gruppo. Il tecnico sa come gestirmi per fornire un utile contributo alla squadra".
"A livello mentale giocare sotto di due gol è difficile, il Pescara si chiudeva per poi ripartire. La forza del collettivo è l'umiltà, ricompattiamoci per fare risultato con la Juve Stabia".
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Avremmo meritato di più"
26/08/2011 - 22:39
"Dispiace per questa sconfitta ma spesso il calcio non è una scienza esatta. Ho apprezzato velocità, modo di stare in campo e di costruire la manovra"
VERONA - "Non siamo stati fortunati nel risultato, ma quanto preparato è stato fatto. Non ho niente da rimproverare ai ragazzi, il calcio è fatto di molte situazioni, ne abbiamo create più del Pescara ma loro hanno vinto. Sono contento comunque della prestazione". Analizza così la sconfitta ad opera della formazione abruzzese Andrea Mandorlini.
"L'avversario era abituato a questa categoria, dispiace per questo ko ma spesso il calcio non è una scienza esatta. Ho apprezzato velocità, modo di stare in campo e di costruire la manovra - prosegue il tecnico -, mi ritengo soddisfatto in tutto e per tutto. Qualche contropiede ci stava visto che dovevamo recuperare, il secondo gol sembrava aver chiuso un match poi riaperto. Avremmo meritato un pochino di più".
"Mancini non stava molto bene, ha voluto giocare poi ho provato altre soluzioni di gioco. Il gol sarebbe potuto arrivare molto prima, il pubblico ci ha aiutato a non mollare mai. L'Hellas è stato superiore, ma vince chi fa gol ed a portare i tre punti a casa è stata la formazione di Zeman".
Ufficio Stampa
Hellas Verona-Pescara 1-2
26/08/2011 - 22:14
Per i gialloblù sfortunato ko nella gara che ha segnato il ritorno in cadetteria. Inutile il forcing finale sotto la spinta del pubblico, gli ospiti centrano i tre punti
VERONA – Inizia con un ko, in un “Bentegodi” da altra categoria (quasi 15mila i presenti), la nuova avventura scaligera in cadetteria, dopo quattro sofferte stagioni di Lega Pro. Avanti nelle prime battute con Immobile, i biancazzurri raddoppiano grazie ad un’autogol di Ceccarelli, che nel finale riesce a trafiggere Anania.
Mandorlini sostituisce gli squalificati Abbate e Gomez con Cangi e Mancini, Zeman risponde con Immobile ed Insigne a supporto di Sansovini.
PRIMO TEMPO. Ospiti in vantaggio al 12’ con Immobile, che con un colpo di testa da dentro l’area di rigore supera Rafael. Il Pescara ci riprova al quarto d’ora con Togni, che ai venti metri controlla e cerca di sinistro il palo lontano. Per gli abruzzesi tentativo di Insigne (16’) dal limite, palla a lato di poco. Gialloblù vicini al gol pari al 19’: Russo viene liberato sul filo del fuorigioco, destro potente sfiorato da Anania contro la traversa. Al 27’ sovrapposizione del centrocampista siciliano, traversone incornato da Ferrari e mandato in angolo dalla difesa biancazzurra. Alla mezzora punizione dal lato destro dell’area di Esposito, Cangi impatta di testa ma la sfera viene rimpallata. Sgroppata sulla sinistra di Petterini (31’), da pochi passi Insigne non inquadra la porta mancando una ghiotta occasione. Al 39’ Mancini tocca al volo per Russo, libero in area, conclusione contrata dalla difesa.
SECONDO TEMPO. Pronti-via e l’Hellas sfrutta la corsia di destra per servire un traversone preciso per Ferrari, colpo di testa a fuori di un soffio. Gli abruzzesi raddoppiano al quarto d’ora della ripresa grazie ad un’autorete in spaccata di Ceccarelli, intervenuto per anticipare il tap-in avversario su un pericoloso traversone. Ancora su calcio da fermo bel servizio di Esposito in area, le punte scaligere non riescono nel tocco decisivo (68’). Discesa di Le Noci, abile ad imbeccare D’Alessandro (77’), traversone basso cui Romagnoli chiude di fronte a Russo. Dai venti metri botta di destro di Immobile(78’), Rafael controlla. All’81’ Soddimo verticalizza per Immobile, destro di prima intenzione respinto sul primo palo dell’estremo difensore gialloblù. Gli uomini di Mandorlini rispondono con Le Noci, smarcato in area da Galli, salvataggio in uscita di Anania. L’incoraggiamento costante proveniente dal pubblico (semplicemente da pelle d’oca) spinge l’Hellas ad accorciare le distanze all’87’ con Ceccarelli, autore di un destro preciso dai sedici metri.
Hellas Verona-Pescara 1-2
Marcatori: 12’ Immobile, 60’aut. Ceccarelli, 87’ Ceccarelli
Hellas Verona: 1 Rafael; 23 Cangi, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 25 Scaglia; 8 Russo, 4 Esposito, 10 Hallfredsson (79’ 16 Galli); 7 Mancini (46’ 14 D’Alessandro), 9 Ferrari, 27 Berrettoni (66’ 17 Le Noci).
A disposizione: 12 Nicolas, 33 Pugliese, 57 Natalino, 77 Tachtsidis.
Allenatore: Andrea Mandorlini
Pescara: 22 Anania; 2 Zanon, 5 Capuano, 6 Romagnoli, 3 Petterini (67’ 14 Balzano); 8 Togni, 4 Cascione, 10 Verratti (46’ Kone); 9 Sansovini (72’ 7 Soddimo), 17 Immobile, 11 Insigne.
A disposizione: 1 Pinsoglio, 18 Nicco, 21 Giacomelli, 28 Perrotta
Allenatore: Zdenek Zeman
Arbitro: Riccardo Tozzi (Sez. Arbitrale di Ostia Lido)
Note. Ammoniti: Romagnoli, Ferrari, Cascione, Soddimo, Zanon. Espulsi: -. Recupero: 1’-2’. Spettatori: 14.251
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
FORMULA 1: Prima giornata di libere al GP del Belgio, SCHUMI e WEBBER su tutti nella pioggia...
VITA DA EX: Sergio Bernardo ALMIRON (con l'HELLAS in Serie B nella stagione 2003-2004) vicinissimo al CATANIA... 'Nanu' GALDERISI, tecnico del BENEVENTO e indimenticato centravanti dello scudetto, vede bene il VERONA "Il Verona può dire la sua in questo campionato. Soprattutto per la piazza e il prestigio che questa maglia possiede. Hanno confermato Ferrari, Berrettoni e Pichlmann. Puntano a trovare solidità nel reparto e si affidano agli ottimi risultati dello scorso anno. Si toglieranno molte soddisfazioni e potrebbero essere loro la sorpresa della Serie B. Hanno una base veramente solida". TOMMASI assicura spettacolo per VERONA-PESCARA "Credo che sarà una grande partita. Il Verona è forte, ha morale, entusiasmo, ci sarà come sempre un grande pubblico. Ma le squadre di Zeman, di solito, offrono grande calcio. Ci sarà da divertirsi."
SERIE A: Confermato lo sciopero dei calciatori alla 1^ Giornata.
EUROPA LEAGUE: LAZIO avanti con la doppietta di ROCCHI, ROMA a casa con TOTTI 'abbacchiato'... Nei sorteggi successivi i biancazzurri inseriti nel gruppo D con SPORTING LISBONA, ZURIGO e VASLUI, l'UDINESE nel gruppo I con ATLETICO MADRID, RENNES e SION... SERIE B: L'altro anticipo tra SAMP e PADOVA finisce 2 a 2 con i blucerchiati riacciuffati due volte.
F1:BELGIO, SCHUMI-WEBBER SI DIVIDONO SCENA IN BELGIO
Venerdì 26 Agosto 2011 - 21:11
ROMA - La pioggia condizione le prove del gp del Belgio, ma la scena se la dividono Michael Schumacher e Mark Webber. Dopo tre settimane di pausa il circus della formula uno riaccende i motori. E la prima giornata di libere sul circuito di Spa-Francorchamps è all'insegna dell'acqua, ma anche di Schumi che si regala una 'pole virtualè nella prima sessione con cui festeggia i suoi 20 anni di carriera in monoposto. La seconda tornata è per l'australiano della Red Bull, con Fernando Alonso che tiene il passo e insegue. Il tedesco della Mercedes, sette volte campione del mondo, ha fatto segnare il miglior tempo nelle prime prove e per l'anniversario tondo questo fine settimana indossa un casco d'oro: inizialmente rosso, è stato ricoperto di 100 lamine laccate d'oro di 5 cm di superficie.
I dispetti del tempo sono stati i veri protagonisti però della prima giornata di prove sul circuito delle Ardenne. Il più veloce nella seconda sessione è stato Webber che ha preceduto il ferrarista Alonso e le McLaren (Jenson Button e Lewis Hamilton in fila), mentre Felipe Massa ha fatto segnare il quinto tempo. Solo decimo invece Vettel, mentre re Schumi si è dovuto accontare dell'undicesimo crono. Nonostante la pioggia che non ha permesso di testare la macchina sull'asciutto, in casa Ferrari, in attesa di girare per la pole, le impressioni sono buone. «Anche se ho potuto fare soltanto pochi giri sull'asciutto le prime sensazioni sono positive - le parole di Alonso - la vettura era ben bilanciata e non ci sono dei grandi cambiamenti da fare per il resto del fine settimana. Certo, è sempre difficile fare una valutazione completa al termine di una giornata come questa ma siamo partiti con il piede giusto.
Anche i nostri principali avversari sono andati molto forte, per quel poco che si è potuto vedere: la Red Bull aveva un'ottima velocità di punta ma era anche la migliore nel secondo settore, indice di completezza, e anche la McLaren l'ho vista bene». Inevitabile la domanda su Schumacher che festeggia i 20 anni in formula uno: «Michael? Non posso dire di conoscerlo abbastanza da vicino per poterne parlare dal punto di vista umano - aggiunge l'asturiano - ma lui ha lasciato a Maranello un grande segno di sè e questo vuol dire molto. Come pilota è una leggenda: magari la stampa oggi lo critica ma dovunque andiamo c'è ancora tanta gente che lo aspetta e grida il suo nome, il che dimostra quanto sia grande la sua popolarità». Impressioni positive anche per Felipe Massa: «È difficile trarre indicazioni davvero utili da una giornata così strana: prima asciutto poi bagnato e poi si ricominciava di nuovo - dice il brasiliano - Per fortuna siamo almeno riusciti a provare i due tipi di gomme slick portati qui dalla Pirelli, anche se per pochi giri. Insieme ai tecnici dovremo cercare di interpretare i dati nella maniera migliore per fare le scelte giuste. In ogni caso, la prima impressione è positiva». «Questa pista mi piace davvero tanto - aggiunge il brasiliano - magari si è perso un pò di emozione in certe curve come l'Eau Rouge, che ora è praticamente un rettilineo, ma resta bellissimo guidare su un tracciato come questo una monoposto di Formula 1». «Avevamo tanta carne al fuoco - le parole di Pat Fry - nel senso che c'era un programma molto intenso di valutazione di nuove soluzioni e abbiamo cercato di portarlo a termine nella maniera più efficace possibile, pur in presenza di condizioni meteorologiche non certo ideali. È ovvio che se la pista fosse rimasta sempre asciutta sarebbe stato meglio. È difficile anche dare una valutazione sugli pneumatici perchè abbiamo potuto fare soltanto pochi giri sull'asciutto».
LA LAZIO PESCA LO SPORTING, UDINESE CONTRO L'ATLETICO
Venerdì 26 Agosto 2011 - 14:26
MONTECARLO - L'Udinese è stata sorteggiata con l'Atletico Madrid e il Rennes nel gruppo I di Europa League, la Lazio invece è stata inserita nel gruppo D dello Sporting di Lisbona. Oltre ad Atletico Madrid e Rennes nel girone dell'Udinese ci sono anche gli svizzeri del Sion. Nel raggruppamento della Lazio oltre allo Sporting Lisbona, sono stati sorteggiati gli svizzeri dello Zurigo e i romeni del Vaslui.
E. LEAGUE, ROMA ELIMINATA. SCOPPIA CASO TOTTI -VIDEO
Venerdì 26 Agosto 2011 - 08:59
Ultimo aggiornamento: 09:29
ROMA - La stagione è appena cominciata ma è già bufera sulla Roma, fuori dall'Europa ad agosto ed alle prese con un nuovo caso Totti che rischia di risultare devastante. Sono già pronti a scattare i processi a Luis Enrique, che dopo aver utilizzato il capitano per soltanto 18' all'andata a Bratislava, nel match di ritorno contro lo Slovan lo ha fatto uscire al 28' st, quando la Roma, sull'1-0, era alla ricerca del secondo gol che avrebbe significato la qualificazione. Uno come Totti, con il suo repertorio tecnico, un colpo di genio avrebbe sempre potuto inventarlo, e invece Luis Enrique, il cui famoso gioco 'alla Barcellona' anche oggi non si è visto, lo ha fatto uscire tra i fischi di disapprovazione dell'Olimpico, facendo entrare al suo posto il malcapitato Okaka, proiettato in una ribalta forse più grande di lui.
Totti non ha visibilmente gradito la sostituzione ed ha imboccato direttamente la via degli spogliatoi senza neppure salutare il tecnico, sotto lo sguardo attonito del nuovo 'boss' romanista Tom Dibenedetto, che prima della partita si era divertito a fotografare con il telefonino gli sbandieramenti della curva sud. Ma non è finita qui, perchè pochi minuti dopo l'uscita di Totti lo Slovan, con una fulminea azione di contropiede che ha trovato impreparata la sbilanciata difesa romanista, ha segnato la rete del pareggio con il numero 21 Stepanovsky, entrato poco prima. A quel punto i campioni di Slovacchia hanno dovuto solamente 'congelarè la partita, contro un'avversaria che aveva visibilmente accusato il colpo, e hanno conquistato una clamorosa qualificazione.
Così la nuova dirigenza deve lavorare, con soli sei giorni di mercato e poco 'cash' a disposizione, sulle macerie di una Roma da lavori in corso, per ora senz'anima e bisognosa di rinforzi, con in più un allenatore autore di scelte cervellotiche e che sembra fin troppo rigido in certi suoi convincimenti. Va bene che Bojan alla Roma lo ha voluto lui ma, visto quanto aveva fatto lo spagnolo nel secondo tempo, sarebbe stato molto più logico far uscire lui e non Totti. Ma evidentemente 'Lucho' vuole portare a termine il processo di 'detottizzazione' della Roma, ma per questo rischia di sfasciare l'ambiente e, se continua così, anche il posto, a giudicare da certo cori della curva sud al termine della partita.
Per ora il tecnico ha avuto il solo merito di aver lanciato qualche giovane interessante, come Viviani che ha personalità e senso tattico e quel Caprari che è stato, fino a quando ha retto, l'uomo più pericoloso della Roma, e ha sfiorato la rete del 2-0 in due circostanze all'inizio della ripresa (3' e 8'), con due bei tiri fuori di poco. La Roma ha segnato dopo appena 11 minuti con Perrotta, in scivolata su corner di Totti, ma poi non ha saputo far sua la partita contro uno Slovan chiuso (nessun tiro in porta) e francamente modesto.
I giallorossi hanno mostrato ancora una volta la loro scarsa concretezza, rendendosi pericolosi solo al 37' con una bella azione di Josè Angel conclusa con un tiro a lato. Lo stesso Josè Angel ha sprecato al 12' st dopo una bella azione. Ancora Caprari si è reso pericoloso, su assist di un Simplicio, che dovrebbe dimagrire almeno 5 o 6 chili, al 22' st, quindi c'è stata la sostituzione di Totti e poi uno dei momenti più neri della storia recente della Roma, con la rete dello Slovan (unica sua azione offensiva della ripresa), squadra tutt'altro che trascendentale. È bene ripeterlo per far capire quanto sia stato grande il fallimento di Luis Enrique. È lui il principale imputato in questa Roma che stenta e non sembra ancora pronta a poter fare a meno di Totti.
E. LEAGUE, LAZIO OK -VIDEO. SUPER-ROCCHI FA DUE GOL
Venerdì 26 Agosto 2011 - 09:02
Ultimo aggiornamento: 09:29
ROMA - Un 9-1 tra andata e ritorno che la dice lunga sul valore dei macedoni del Rabotnicki, ma che intanto regala alla Lazio la qualificazione alla fase a gironi dell'Europa League e un pizzico di serenità dopo i giorni di tempesta per il caso Zarate. Con un 3 a 1 firmato Rocchi, che con la sua doppietta si porta a 99 gol in maglia biancoceleste, e Hernanes, la Lazio in Macedonia vince anche la seconda partita ufficiale della stagione.
Con il discorso qualificazione già chiuso nel primo dei due round, con il 6-0 dell'Olimpico, Reja ha sfruttato questi novanta minuti come un ulteriore test per dare spazio e mettere alla prova i giocatori che, almeno per il momento, vengono considerati come seconde scelte dal tecnico goriziano. L'allenatore friulano ha ottenuto risposte positive, come la conferma di affidabilità di Rocchi, ma anche negative come l'approccio alla partita troppo morbido e le numerose incertezze difensive. Degli osservati speciali Lulic e Cana, è stato sicuramente il centrocampista albanese quello che ha convinto di più, visto che dopo alcuni minuti di disorientamento è riuscito a trovare la posizione dando il suo contributo sia nella fase di costruzione che in quella di interdizione.
Nella seconda frazione poi, Reja lo ha anche provato per la prima volta nella posizione di mezzala in un centrocampo a tre con Ledesma e Matuzalem, e anche in questo caso la risposta dell'ex Galatasaray è stata più che positiva. Meno bene Lulic, impalpabile nel primo tempo, schierato largo a destra, più propositivo nella seconda parte quando da esterno sinistro è riuscito a rendersi pericoloso servendo anche a Rocchi la palla che ha chiuso definitivamente il match.
Da domani ripartirà il lavoro della società che vuole sfoltire la rosa negli ultimi sei giorni di mercato. Oltre a Zarate, la cui cessione resta comunque non facile (Arsenal e Inter le maggiori candidate), si cercherà di piazzare sia Foggia che Floccari.
LA SERIE A VA IN SCIOPERO, SALTA LA PRIMA GIORNATA. A RISCHIO ANCHE ALTRE GARE
Venerdì 26 Agosto 2011 - 17:46
ROMA - La prima giornata di Serie A non si giocherà. L'ufficialità è arrivata prima dalle parti in causa, il presidente di Lega Maurizio Beretta, e il presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi, poi dalla stessa Federcalcio, tramite il presidente Giancarlo Abete. La Lega ha detto no alla proposta di contratto ponte avanzata da Tommasi, per scongiurare lo sciopero.
«L'assocalciatori prende atto della risposta negativa della Lega alla sua ultima proposta, e conferma pertanto l'intenzione di non scendere in campo per la prima giornata di campionato»: è il comunicato ufficiale dell'Aic, che proclama lo sciopero. «Abbiamo fatto di tutto, ma Lega dice no a prescindere».
«L'Aic, preso atto della mancata sottoscrizione dell'Accordo Collettivo da parte della LNPA, comunica - dichiara Tommasi in un comunicato diffuso dell'associazione - che i calciatori di Serie A non scenderanno in campo in occasione delle gare programmate per la prima giornata di andata del campionato 2011-2012 nei giorni di sabato 27 e domenica 28 agosto 2011. A nulla è valsa l'ulteriore proposta avanzata in data odierna dai calciatori in ordine alla sottoscrizione del Contratto Collettivo nel testo concordato tra delegazioni e certificato dalla Figc nel mese di dicembre 2010, pur con validità limitata alla sola stagione sportiva in corso».
L'ultima proposta, sottolinea l'Aic, «avrebbe concesso alle parti la possibilità di un'immensa riapertura della piattaforma contrattuale, nell'ambito della quale poter vagliare le nuove richieste avanzate solo in questi giorni dai presidenti di serie A, in un ambiente più sereno e con tempistiche confacenti alle recenti istanze sollevate».
«L'Aic - conclude Tommasi - confida ad ogni modo nelle possibilità di veder sottoscritto l'Accordo Collettivo anche dai presidenti di serie A, nel rispetto degli impegni precedentemente assunti, permettendo così la regolare ripresa del campionato».
TOMMASI DURO: "COSÌ CI VORRANNO MESI 'C'È IL RISCHIO DI PARALISI" «Per quanto ci riguarda non possiamo rimproverarci nulla, è la Lega che ha cercato la rottura, c'è chi va da una parte chi da un'altra. E ora 15 giorni potrebbero non bastare, l'impressione è che ci vorranno mesi». Il rischio di un blocco ad oltranza del campionato dunque c'è e oltre al presidente federale Giancarlo Abete anche Damiano Tommasi non fa nulla per nascoderlo. Il presidente del sindacato dei calciatori ha cercato fino all'ultimo di evitare che saltasse la prima di campionato e anche per questo ha lasciato presto il tavolo degli ospiti per stare fisso al telefono a caccia di una mediazione durante la tradizionale cerimonia a Coverciano per il primo raduno stagionale degli arbitri. «Purtroppo però la Lega ha detto no davanti al nostro ultimo passo - ha sospirato Tommasi - il che conferma che questo stop non è dipeso da noi. Fino all'ultimo ho cercato di far giocare ma non ci sono riuscito, la proposta avanzata stamani avrebbe potuto risolvere la questione, figurarsi che mi sono preso anche dei rimbrotti da qualche collega. Ma alla fine è prevalsa la linea del no a prescidere. Basti pensare che la Lega ci ha chiesto di mandare due righe per annunciare lo sciopero, non per arrivare ad un'intesa».
È deluso e amareggiato, l'ex centrocampista della Roma e della nazionale: «Evidentemente il sistema calcio ha al suo interno una componente che fatica ad essere propositiva e costruttiva, quindi c'è il rischio di una paralisi. Spero non ci trascinino tutti. Ora è difficile trovare una controparte. Sono rammaricato, non volevamo tutto questo ma se la Lega dice no a prescindere non possiamo fare altro». Tommasi ha fatto capire che al suo interno la categoria dei calciatori è compatta: «Ho parlato con tutte le squadre, la linea comune è che non si può scendere in campo senza la firma sull'accordo collettivo, di qui la decisione di fermarci». Già, ma ora qualcosa andrà fatto: «Ci confronteremo ancora, ovvio che prima di tutto bisogna arrivare a questo accordo anche se probabilmente non interessa a tutti riuscirci. E dire - ha aggiunto Tommasi - che come accade in Spagna pure noi ci stiamo battendo per assicurare uno spettacolo migliore. Capiamo l'amarezza generale ma quanto stiamo facendo è anche per non trovarci fra qualche mese a gestire una situazione ancora più complicata. Ai calciatori dispiace tutto questo però non è un capriccio nè una questione economica, dietro c'è un problema reale, oggettivo».
GHIRARDI: "SERVE ASSEMBLEA LEGA SU ACCORDO PONTE" «Beretta convochi un'assemblea di Lega lunedì o martedì, l'Aic venga a spiegarci cosa intende per accordo ponte»: è la proposta del presidente del Parma, Tommaso Ghirardi, dopo il rinvio della prima giornata di serie A. «La proposta di un accordo ponte andava anche bene, ma non c'era tempo per discuterla - aggiunge all'Ansa, raccogliendo l'invito di Calderoli a fare un passo indietro - Lo sciopero è dei calciatori, non nostro, ed è intollerabile che non si giochi: si poteva scendere in campo e convocare un'assemblea».
CALDEROLI, PASSO INDIETRO PRESIDENTI «Credo che stavolta i presidenti farebbero bene ad accogliere la richiesta dei calciatori e a far partire il campionato. Se il problema è il contributo di solidarietà lo risolviamo noi per legge». Così Roberto Calderoli, interpellato telefonicamente dall'ANSA, interviene sull'ipotesi che la prima giornata del campionato di serie A salti.
ABETE: A RISCHIO ALTRE GIORNATE La Federcalcio rinvia la prima giornata di serie A, in programma domani e domenica: lo ha ufficializzato il presidente federale Giancarlo Abete, esprimendo tutta la sua «amarezza». «L'Aic ha confermato l'intenzione di non scendere in campo in mancanza della firma sull'accordo collettivo - ha detto a Coverciano - e io ho interpretato di conseguenza la delega avuta dal consiglio federale all'unanimità per rinviare la prima giornata». «L'ipotesi di uno sciopero a oltranza è uno dei problemi che si pone», ha aggiunto Abete. «Permane il rischio pensando alle gare successive».
BERETTA: RESISTENZA INCOMPRENSIBILE «In Spagna si sciopera perchè non si pagano gli stipendi ai giocatori, in Italia per due questioni che dovrebbero essere scontate e in altri settori sono acquisite da tempo: la resistenza dell'Aic è incomprensibile, loro fanno un sindacato ideologico». Maurizio Beretta, presidente della Lega di serie A, si dice «amareggiato» per la conclusione della trattativa sul rinnovo del contratto collettivo di lavoro dei giocatori. Domani il campionato non partirà, lui passerà alla piccola storia del calcio come il falco che ha portato al secondo sciopero dei giocatori dopo quello del 1996. «Ma io - spiega all'ANSA - sono solo l'interprete fedele della volontà della larghissima maggioranza dei presidenti di serie A, e davvero non capisco. L'Aic dice che i giocatori non avranno problemi a pagare secondo i termini di legge l'eventuale contributo di solidarietà? E allora perchè non lo mette per iscritto? Se qualcuno pensa che sia stato per noi un pretesto per rompere, sbaglia: è una questione di merito, anche molto sostanziosa». Beretta non lo dice, ma il calcolo è semplice: il monte ingaggi dei calciatori di serie A supera il miliardo di euro, è vero che la manovra economica è ancora da varare ma se passasse il concetto di anche solo il 5% 'ballerebberò 50 milioni di euro e per più anni. «Ma al di là del punto sul contributo di solidarietà, c'è sempre quello sugli allenamenti: è evidente - prosegue Beretta - che con le rose ampie attuali non ci si può preparare tutti insieme, ed è chiaro che la responsabilità di organizzare il tutto va allo staff tecnico». Comunque, Beretta ammette che la conclusione della vicenda è «triste». «Noi stiamo cercando di fare un accordo collettivo innovativo che tenga conto del quadro generale del paese e possa assicurare al calcio italiano un futuro. Per ora non ci siamo riusciti, ma a quello si dovrà arrivare: perchè è interesse non solo dei club, ma anche dei giocatori».
COFFERATI: "GIOCATORI IDOLATRATI MA SENZA DIRITTI" «I calciatori hanno ragioni da vendere». Parola di Sergio Cofferati, europarlamentare ed ex segretario della Cgil. «Non è uno sciopero, chiamarlo così vuol dire mettere in cattiva luce i giocatori - ha spiegato, a Sky - È solo un differimento della loro prestazione: se gli trattenessero una parte dello stipendio, allora cosa dovrebbero fare quando recupereranno la giornata di campionato persa, dargli gli straordinari? Sarà differita la prestazione, e forse anche il compenso...». Cofferati spiega perchè è dalla parte dei giocatori. «Sono idolatrati quando calciano un pallone, gli si consente tutto, anche certi eccessi in campo e fuori di cui sono piene le cronache. Ma i diritti no, quelli non dovrebbero reclamarli. Eppure li hanno anche loro, come tutti i lavoratori. Nessun dubbio che siano molto ben pagati, ma non è giusto - conclude Cofferati - presentari sempre come ricchi viziati. Si battono per dei diritti, non per motivi materiali: è una novità, e va ammirata». Cofferati si è espresso anche sul contributo di solidarietà e gli allenamenti differenziati. «Ci mancherebbe che i calciatori non pagassero le tasse, lo faranno come tutti i cittadini: come i presidenti, come i club, se come mi auguro sarà messa una tassa sui più abbienti - dice - Chiedere di mettere per scritto ciò che è stabilito per legge è pretestuoso. Quanto agli allenamenti differenziati, tutti i lavoratori devono avere le stesse condizioni: ogni tipo di discriminazione apre sempre spazi a situazioni successive».
PROTESTA TELELOMBARDIA, SEGUIAMO LA LIGA Contro la decisione dell' Assocalciatori di far slittare l'inizio del campionato di serie A per il mancato rinnovo del contratto collettivo si schiera Telelombardia, annunciando che trasmissione 'Qui Studio a voi Stadiò domenica e lunedì seguirà le dirette delle partite del campionato spagnolo. «Riteniamo profondamente ingiusto penalizzare persone che soffrono per far quadrare i conti, mentre i milionari scioperano per non pagare più tasse a differenza di tutti gli altri», spiega in un comunicato il direttore dell'emittente Fabio Ravezzani: «Per questo i nostri cronisti e gli opinionisti commenteranno con il consueto entusiasmo e professionalità le principali partite del campionato spagnolo. Siamo certi che gli appassionati di Qsvs non sentiranno la mancanza dei nostri ricchissimi e insensibili campioni».
SECONDO STOP DAL '96 Tante volte proclamato, tante volte minacciato, quasi mai attuato. Ma questa volta è diverso ed è la seconda volta. L'onda lunga delle proteste dei calciatori dura ormai da 42 anni, ovvero dal 1969. L'unica volta che la minaccia si era tradotta in uno sciopero vero e proprio risaliva al 16-17 marzo di 15 anni fa. Allora i calciatori protestarono contro la mancata soluzione di una serie di questioni, tra cui il rinnovo del contratto collettivo. La prima minaccia di astensione risale all'11 maggio 1969: i giocatori chiesero l'abrogazione della norma che permetteva ai club di A e B di ridurre gli emolumenti del 40% se i giocatori non avessero raggiunto un determinato numero di presenze. La norma fu poi annullata. Questa la storia dei principali precedenti di proteste e minacce di sciopero in serie A: - maggio '69: contro la riduzione degli stipendi dei giocatori che non disputavano almeno 20 incontri. La norma sarà poi abrogata con effetto retroattivo. - settembre '76: Aic decide 15' di ritardo per gli incontri del 26 settembre in A e B per protesta contro il 'mercatò. - ottobre '82: proclamato sciopero in tre giornate (31 ottobre in A, 7 novembre in A e B, 21 novembre A, B e C) su minimo stipendio a fine contratto, cessione contratto con parametro, minimo garantito in pubblicità. - febbraio '86: minaccia sciopero in A per il 27 marzo per definire la riduzione dei parametri. - giugno '86: Aic proclama protesta per la prima giornata (14/9) dopo rottura trattative per abbassamento parametri. 15' di ritardo il 2/11 sul parametro di Schiavi (ex Ascoli). - febbraio '88: L'Aic, sempre sui parametri, proclama 30' di ritardo per il 14/2 e l'astensione totale per il domenica 6/4. La minaccia viene posticipata al 17 estendendola anche alla B. - giugno '89: si decide sciopero della serie A per l'11/6 per protesta contro la decisione Figc di non applicare la riduzione dei parametri ai contratti in scadenza. - aprile '92:proclamato uno sciopero il 26 per trattative sul tesseramento stranieri e abolizione tetto Uefa dei parametri. - febbraio '96: proclamata giornata di sciopero della serie A per il 16 e 17 marzo. Tra le principali motivazioni: fondo di garanzia, mancato versamento entro i termini stabiliti delle rate spettanti a circa 200 calciatori. È l'unico sciopero fatto effettivamente dai calciatori. - dicembre 2000: squadre in campo con 15' di ritardo il 22 e il 23 ritardo contro la violenza nel calcio e le numerose aggressioni ai calciatori, culminate con la bomba molotov lanciata contro il pullman dell'Inter il 14 dicembre. - dicembre 2002: altro inizio ritardato contro le aggressioni ai danni dei calciatori Emanuele Manitta del Messina e Francesco Baldini del Napoli. - gennaio 2010: l'Aic solidarizza con i calciatori Daniele Mannini e Davide Possanzini, sospesi dal Tas di Losanna per essersi presentati in ritardo ad un controllo antidoping. Anche questa volta le gare con 15' di ritardo. - settembre 2010: l'Aic proclama lo sciopero, da mettere in pratica il 25 e 26 del mese (5/a giornata del campionato), per protestare contro il mancato rinnovo del contratto collettivo, scaduto. C'è poi la revoca, ma il 30 novembre viene di nuovo proclamato lo sciopero, per la 16/a giornata (11-12 dicembre), a sua volta revocato il 9 dicembre scorso.
CRIMI: SCIOPERO ANOMALO «Agli occhi degli italiani lo stop della prima giornata rappresenterebbe lo sciopero più anomalo della storia del Paese». Lo sottollinea Rocco Crimi, sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega allo Sport. «È necessario abbandonare i personalismi e alcuni toni oggettivamente inaccettabili», aggiunge Crimi in una nota. «Nelle ultime ore abbiamo assistito a una sequenza di dichiarazioni dettate dall'incapacità di prospettare una soluzione condivisa e scongiurare quello che agli occhi degli italiani rappresenterebbe lo sciopero più anomalo della storia del Paese», sostiene il sottosegretario Crimi. «Credo che tutto il mondo del calcio debba compiere ogni sforzo possibile e sfruttare queste ultime ore per cambiare rotta e strategia. È necessario abbandonare i personalismi e alcuni toni oggettivamente inaccettabili, tornare al dialogo, fare scendere in campo intanto il buon senso». «Se i protagonisti della vicenda riusciranno in questo - conclude il sottosegretario allo sport - il resto sarà conseguente. Spero che dirigenti e calciatori abbiano ben presente che lo sciopero e il rinvio dell'inizio del campionato sarebbe una sconfitta per tutti».
DELLA VALLE: E' UNA BANALITA' «È una banalità» così l'azionista di maggioranza della Fiorentina, Diego Della Valle, ha bollato la lunga diatriba tra Assocalciatori e Lega di Serie A che rischia di far slittare la prima giornata di campionato. «Non mi sembra normale quello che si è vissuto negli ultimi giorni, non conta nulla chi ha più o meno ragione - ha osservato Della Valle - la cosa più normale sarebbe far godere una partita di calcio a chi l'aspetta da mesi come l'unica buona notizia del periodo».
FONTE: Leggo.it
Serie B, ESCLUSIVO/ Beppe Galderisi su Verona-Pescara: “L’Hellas può dire la sua”
Beppe Galderisi è ora l’allenatore del Benevento, che milita in Lega Pro Prima Divisione. In passato però tutti lo ricordano come il bomber dell’Hellas Verona, che ha vinto lo storico Scudetto.
E’ intervenuto in ESCLUSIVA per SerieBnews.com lo stesso Galderisi, che ha commentato con noi la sfida Verona-Pescara.
Stasera in campo Verona-Pescara, parte alla grande la Serie B!
“Sì, il campionato di Serie B è cominciato alla grande. L’ha già dimostrato l’anticipo di ieri tra Padova e Sampdoria. Una partita giocata tra due grandi squadre”.
Come vede il Verona di Mandorlini?
“Il Verona può dire la sua in questo campionato. Soprattutto per la piazza e il prestigio che questa maglia possiede”.
Il Pescara di Zeman invece?
“Il Pescara ha cambiato molto e ritrovato l’entusiasmo con Zeman. Potrà fare bene”.
Invece quale sarà il fattore determinante per questo campionato?
“Il campionato di Serie B è lunghissimo e sarà determinante la qualità espressa in campo”.
Chi vede come favorita?
“Per me il Torino è favorito per la vittoria finale, anche se poi ci sarà sicuramente qualche sorpresa”.
In avanti, da ex attaccante, come vede il Verona?
“Hanno confermato Ferrari, Berrettoni e Pichlmann. Puntano a trovare solidità nel reparto e si affidano agli ottimi risultati dello scorso anno. Si toglieranno molte soddisfazioni e potrebbero essere loro la sorpresa della Serie B. Hanno una base veramente solida”.
Matteo Fantozzi
FONTE: SerieBNews.com
Calcio, Catania: Lo Monaco 'cala' il tris
di Salvo Emanuele Pubblicato: Ago 26, 2011
Ore frenetiche
A cinque giorni dalla conclusione della sessione estiva del calciomercato, fissata per le ore 19 di mercoledì 31 agosto, divampano le trattative in casa Catania con l’a.d. Pietro Lo Monaco pronto a portare in porto diverse operazioni per completare l’organico affidato a mister Montella.
Almiron, ad un passo
Oggi, venerdì 26 agosto, secondo quanto riportato da Sportitalia, nella tarda serata di ieri, è il giorno decisivo per il passaggio del centrocampista argentino Sergio Bernardo Almiron in rossazzurro. L’agente del mediano Claudio Vagheggi ha rivelato che l’accordo tra Juventus e Catania è stato raggiunto, manca solo l’inocntro decisivo per mettere nero su bianco. All’orizzonte un contratto triennale per il centrocampista nato a Santa Fe il 7 novembre 1980.
La carriera di Almiron
Cresciuto calcisticamente tra le fila del Newell's Old Boys Almiron è stato portato in Italia dall’occhio ‘furbo’ dell’Udinese. Dopo la parentesi Hellas Verona (2003/04 in serie B) ecco la fortunata esperienza triennale con l’Empoli, arricchita da una promozione in serie A e da due salvezze consecutive nella massima serie. Un’autentica esplosione capace di attirare sull’argentino l’attenzione di diversi top club. Di conseguenza, nell’estate 2007, ecco il passaggio alla neopromossa Juventus. A Torino, invece di spiccare il volo definitivo Almiron non è riuscito a ripetere le gesta empolesi. Sei mesi in chiaroscuro (più scuro) ed ecco il trasferimento semestrale al Monaco. Successivamente ecco il ritorno in Toscana, stavolta alla Fiorentina: un ritorno poco fortunato. Nell’estate 2009 la svolta: il trasferimento al neopromosso Bari di Ventura. Nella prima stagione pugliese Almiron ritrova giocate, presenze e reti contribuendo in modo massiccio alla tranquilla salvezza dei galletti . Meno fortunata la stagione successiva, la 2010/11, conclusa con la retrocessione dei pugliesi in cadetteria dopo una lunga e lenta ‘agonia’. Dopo il temporaneo ritorno alla Juventus ecco, alla soglia dei trentuno anni, un’altra chance per l’argentino Almiron: un posto nella ‘Segunda Seleccion’, ovvero quella ‘rojoazul’.
FONTE: SiciliaToday.net
«Zeman è come Venezia, fuori concorso. È un modo di essere, di vivere il calcio...» Lui non è semplicemente un allenatore»
DAMIANO TOMMASI
26/08/2011
Senza compromessi. Senza scorciatoie. «Zeman è così», spiega Damiano Tommasi. Dice proprio «così, è fuori concorso». L'immagine che regala è bellissima. «A volte, parlando delle città, dico sempre: Venezia è là, sopra le altre. Non è solo una città, è un modo di vivere». Anche Zeman, racconta, «non è solo calcio, è un modo di essere». Splendida fotografia. Sarà per questo, o anche per questo, che non fecero nessunissima fatica a capirsi. Anche Damiano Tommasi è così e l'ultima (l'ultima?) battaglia l'ha soltanto ricordato, se mai qualcuno l'avesse dimenticato. «Non lamentiamoci poi, quando scopriamo che il calcio italiano è in questa situazione», pensa a voce alta. «Però, non è solo il calcio ad essere così» è un altro pensiero della sua lunga estate calda. Chissà dove porterebbe, questo pensiero. «Lasciamo stare, meglio non dire altro» sorride. Meno male che c'è il calcio. Quello vero. Quello giocato sul campo. «Quello che Zeman ha sempre amato. Quello e solo quello, perchè il campo deve dire sempre la verità, almeno questo ha sempre pensato».
E quando ha avuto l'impressione che non fosse così, si è esposto in prima persona...
«Lui è fatto così, prendere o lasciare, si dice così no? Un presidente, quando ha scelto Zeman sa quello che pensa, quello che vuole, quello che proverà a insegnare alla squadra. Solo il lavoro, deve farti vincere. O giocar bene. O dare il massimo. Probabilmente sì, quando ha pensato che ci potessero essere altre cose, fuori dal campo, lui l'ha detto».
Zeman di poche parole, un po' burbero, magari un fil scontroso: dall'esterno a volte...
«Forse dall'esterno avete questa impressione, ma non è così. Il fatto è che per lui, in un gruppo, non ci sono differenze e giudica quello che dice il campo. Allora, in qualche caso, quando ci sono giocatori dotati di grande tecnica e, quasi sempre, anche di grande personalità, può essere che ci sia qualche momento di confronto. Normale, comunque».
Zeman scomodo, s'è detto spesso...
«No, credo proprio di no. Scomodo, forse, perchè abituato a dire la verità e a non stare nascosto nell'ipocrisia. Ma penso che il calcio abbia bisogno di uomini come lui, anche se è vero che per un po' è stato costretto a guardare da fuori e poi riprendere dalla serie C».
Pensi che abbia pagato, questa sua sincerità, in un mondo spesso, purtroppo, abbastanza «omologato»?
«Non so, può essere, ma sono sicuro che rifarebbe tutto quello che ha fatto. Credo che quello che conta è, sempre, essere in pace con la propria coscienza. Se poi, per questo, devi pagare un prezzo, pazienza. Ma è un prezzo secondo gli altri, se c'è. Per Zeman non è nessun prezzo, è se stesso. E basta».
Ma è vero che nel calcio c'è molta ipocrisia?
«Se devo giudicare quest'ultimo periodo, tutto quello che è successo prima dell'accordo, devo dire di sì. Basta pensare a questi ultimi giorni. L'interpretazione del presidente della Figc, che era quella di buon senso, del buon padre di famiglia, a un certo punto, per qualche presidente, non andava più bene. Volevano l'interpretazione dell'interpretazione. Ma dove vuoi andare, in questa situazione?»
Torniamo a Zeman. Domanda secca: è il migliore che hai avuto? E perchè?
«Risposta secca, sì. Il motivo non lo so, forse perchè è arrivato in un certo momento della mia carriera, ma è stato sicuramente l'uomo che più di tutti ha lasciato un segno dentro di me».
Adesso, però, viene a rompere le scatole al «tuo» Verona...
«Eh, questo sì. Credo che sarà comunque una grande partita. Il Verona è forte, ha morale, entusiasmo, ci sarà come sempre un grande pubblico. Ma le squadre di Zeman, di solito, offrono grande calcio. Ci sarà da divertirsi. Mi ricordo che quando uscì il calendario, dissi subito: la prima giornata, per me, è il massimo. La «mia» squadra, contro il «mio» allenatore. Cosa pretendi di più?» E Tommasi giocatore: ha finito? «Finito? Scherziamo, siamo in Prima, mi sto allenando, dobbiamo giocare col Chievo e infatti, domenica, sono andato a vederlo per fare la relazione al mister... Il Sant'Anna sa che la strada è ancora lunga».
Ultima domanda, da presidente dell'Associazione: il prossimo obiettivo?
«Io credo che il calcio italiano possa e debba esprimere altri valori, possa avere punti di riferimento più forti. Ognuno di noi, per i ruolo che occupa e le responsabilità che ha, deve impegnarsi su questa linea. Detto questo...»
Detto questo...
«Se penso a un obiettivo per noi associazione, è quello di far capire che un giocatore va valutato non solo sul campo, per come gioca. Ma prima di tutto per quello che ha dentro, per quello che può esprimere. Prima di essere giocatori, sono ragazzi che hanno valori, sentimenti, sensibilità. Qualcuno, a volte, se ne dimentica».
Samp due volte avanti ma il Padova la raggiunge
L'ANTICIPO. Finisce in parità la partita d'esordio del torneo cadetto
26/08/2011
Quattro gol e tanto spettacolo. Il campionato di Serie B si apre con il 2-2 tra Sampdoria e Padova, gara valida per l'anticipo della prima giornata del torneo cadetto. Blucerchiati in vantaggio al 42' con Bertani. Nella ripresa al 2' splendido destro al volo di Milanetto che sigla il gol del pari degli ospiti. La risposta della Samp è affidata a capitan Palombo che inventa un gran gol su punizione e al 7' riporta in vantaggio i padroni di casa. Al 22' Schiavi di testa trova il gol del definitivo 2-2. Nel finale da registrare l'espulsione del doriano Pozzi per proteste nei confronti dell'arbitro. Oggi alle 19 l'altro anticipo riguarderà Verona-Pescara (arbitro Tozzi di Roma, assistenti Cucchiarini e Costanzo, quarto uomo Bindoni). Domani sempre alle 19 le altre partite della giornata: Ascoli-Torino arbitro Ciampi di Roma, assistenti Stallone e Posado, quarto uomo Roca); Bari-Varese (Calvarese di Teramo, Conca-Raparelli/Coccia); Brescia-Vicenza (Nasca di Bari, Tasso-Santuari/Borriello); Cittadella-Albinoleffe (Irrati di Pistoia, Evangelista-Citro/Velotto); Crotone-Livorno (Palazzinio di Ciampino, Paganessi-Ranghetti/Pasqua); Empoli-Juve Stabia (Di Bello di Brindisi, Manzini-Gava/Tommasi); Grosseto-Gubbio (Giacomelli di Trieste, Bagnoli-Di Francesco/Dei Giudici); Reggina-Modena (Ostinelli di Como, Crispo-Segna/Giallanza); Sassuolo-Nocerina (Gavillucci di Latina, Carretta-Piusco/Candussio).
FONTE: LArena.it