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#RestiamoACasa #Fase2 L'HELLAS torna a Peschiera e non può che essere una buona notizia, per l'eventuale ripresa del campionato... Calma e gesso!


#RestiamoACasa #Fase2 +   -   =

L'HELLAS riparte con sedute strettamente individuali nelle strutture dello Sporting Center ‘Paradiso’ di Peschiera, ovviamente non sarà ammesso pubblico ma saranno presenti mister JURIC con il suo staff a controllare mantenendo le distanze sociali previste; il sito web scaligero precisa inoltre che Gli atleti svolgeranno la seduta individuale indossando il kit fornitogli dal Club e dovranno fare la doccia presso la propria abitazione.

Amarcord Serie A: 5 Maggio 2002 quando al VERONA bastava un punto al Garilli di Piacenza in uno scontro diretto coi locali e invece assistemmo all più incredibile delle retrocessioni nella storia... SportFace.it spiega come andò.

10 milioni in ballo per l'HELLAS VERONA in caso di chiusura anticipata del campionato, è quanto riporta il 'Corriere di Verona' che sottolinea comunque come Via Olanda è destinata a 'cadere in piedi' grazie alle cessioni già stabilite di RRAHMANI al NAPOLI e AMRABAT alla FIORENTINA.

Calciomercato: Il portale SerieBNews.com ipotizza per SALCEDO un trasferimento al CROTONE probabile neopromosso per il 2020-21 ma non si capisce perchè Eddie, con un allenatore che lo conosce e lo stima al VERONA, non dovrebbe rinnovare il prestito in gialloblù.
Il NAPOLI non smette di monitorare FARAONI ma prima, spiega l'agente del terzino rinato in gialloblù, il club partenopeo dovrebbe cedere HYSAJ... Il quotidiano fiorentino 'La Nazione' spiega che i viola avrebbero offerto 20 milioni per KUMBULLA ma Via Olanda ne vuole almeno 30 e, forte dell'asta che si sta aprendo per il promettentissimo milleanial nato a Peschiera del Garda, attende.
Anche TgGialloblù.it riferisce che il rinnovo di VELOSO è vicinissimo (e d'altronde, dopo che lo stesso giocatore si era sbilanciato qualche tempo fa dicendo che entrambe le parti erano dirette verso questa opzione, è facile indovinare che succederà nel futuro) ma, se la permanenza di JURIĆ fosse stata determinante per Miguel... La buona notizia sarebbe doppia!
Da Empoli intanto arrivano notizie secondo cui la società toscana vorrebbe far valere il diritto di riscatto per HENDERSON ma ovviamente, col blocco dei campionati, il prossimo futuro è quantomai incerto.

...Segnalo in rassegna stampa un pungente pezzo di Mirko Bussi (per il portale LaRoma24.it) che scrive fra l'altro Non è in dubbio che il calcio debba ripartire, perché per molti rappresenterebbe un tassello insostituibile per l’orizzonte dell’agognata normalità oltre che per non meno trascurabili motivi economici. E’ in dubbio, semmai, che debba pretendere di farlo a prescindere da tutto. E’ in dubbio, magari, che si spinga a renderlo pubblico con tale tracotanza. Che strofinata su di un ministro che pare sollazzarsi in smanie sadiche verso il calcio bullo, finisce per bruciare, ogni giorno, ettari di quel magnifico prato verde.


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DICONO +   -   =

Giovanni BUI intervistato da L'Arena in occasione del compleanno «Ho fatto un giorno intero al telefono. Dicono sia merito dei social, ma io non ci sono. Mi hanno fatto gli auguri tutti. Da Cimpiel fino a Palanca del Catanzaro. Spero di andare a Catanzaro, magari ad agosto lì mi adorano ma il tifo dell’Hellas è un’altra cosa. Anche da Torino mi chiamano ancora. Ma l’Hellas… Scusate ma come si fa a non commuoversi in Arena. Dico in Arena con migliaia di bandiere gialloblù e i figli di quelli che mi cantavano: “È lui, è lui è Gianni Bui…” lì ancora ad intonare quel coro. Pazzesco. Il calcio ha una potenza unica... Ma lo sapete che qualche notte fa, ho sognato Traspedini. Si lui, che mi viene incontro felice e mi abbraccia dopo il gol alla Juve. E poi Clerici. Fate i complimenti a chi ha organizzato il Primo maggio dell’anno scorso. Fantastico. Oh, son come Toni, il mio compaesano. Chiacchieravamo ma facevamo anche gol. Dio Bono, se sono stato contento quando ha vinto la classifica dei marcatori a 38 anni con la maglia gialloblù» CalcioHellas.it

Sergio SPURI ricorda i 10 minuti a Bergamo nell'84-85 «Il ricordo è della festa, della gente, di quello che ci stava accadendo tutto intorno. Difficile non farsi travolgere dalle emozioni. Un ricordo indelebile, un marchio che ti rimane per sempre sulla pelle... Quando ho capito che parlare di scudetto non era solo un sogno? A Torino, il pari con la Juve, il gol di Di Gennaro. Mi ricordo il ritorno a casa, quella sera. Una specie di illuminazione di squadra. Avvertivamo che qualcosa di grande ci stava per accadere. Sentivamo che era possibile. E le conferme arrivavano dal campo. Il rapporto con Garella? Ottimo, lui straordinario. Mi ritengo fortunato di avere potuto lavorare con Claudio, un bravo ragazzo, un giocatore incredibile. Era già un Verona di campioni... Il mio preferito? Elkjaer era il campione di una squadra di campioni. Penso anche a Briegel, Tricella, Galderisi. Ma poi il ruolo e la vicinanza mi fanno dire che Garella ha messo la sua firma su quella straordinaria stagione. Gli ho visto fare cose impossibili. Certo, è lo scudetto di tutti. Ma Garella merita di essere citato una volta di più. Rimpianti? Sì, purtroppo. La semifinale di ritorno di Coppa Italia persa a San Siro contro l’Inter sempre l’anno dello scudetto. Lì, penso, che la mia carriera sia girata. A Verona vincemmo tre a zero. A Milano ne beccammo cinque. Una partita assurda. Ma non eravamo certo andati in campo con leggerezza. Beccammo subito due gol. L’Inter la rimise in piede. Ma riuscì a vincerla solo all’ultimo minuto del secondo tempo supplementare... Ecco, magari, se la passavamo poi si arrivava in finale. E anche per me qualcosa sarebbe cambiato. La grandezza di Bagnoli? L’ho ritrovato trent’anni dopo, alla festa del centenario dell’Hellas. Mi ha stretto la mano e mi ha ringraziato per quello che ho fatto per il Verona. Lui a me. Cos’altro devo aggiungere di una persona così?» LArena.it

Mimmo VOLPATI ricorda a L'Arena quel colpo di testa di TODESCO che poteva pesare tantissimo ad un passo dal tricolore «Era di questi giorni, trentacinque anni fa: noi eravamo stanchi psicologicamente e fisicamente, e già contro la Lazio avevamo fatto molta fatica. Ci trovammo a giocare contro il Como, e a un certo punto Todesco si ritrovò completamente libero colpire di testa a due passi da Garella. Lì mi dissi: “Ecco, ci siamo, roviniamo tutto alla fine”. Fortunatamente spedì quel pallone sopra la traversa!» CalcioHellas.it

Verona 0-0 Como del 5 Maggio 1985: A due giornate dal termine quel colpo di testa di TODESCO a porta vuota poteva costare carissimo... E invece il giocatore del COMO mandò sopra la traversa e i gialloblù conquistarono il tricolore una settimana più tardi in quel di Bergamo (con l'1 a 1 griffato ELKJAER)

Il giovane Manuel PERETTI in prestito al PALERMO e autore di una buonissima stagione coi rosanero fino all'interruzione del campionato «E’ stata l’annata più importante della mia vita calcistica, il passaggio dalle giovanili al calcio dei grandi a volte può essere traumatico, io invece ho avuto la fortuna di essere approdato in un grande club con una tifoseria straordinaria, che mi ha dato la possibilità di maturare e migliorarmi senza eccessive pressioni. Come è noto io sono in prestito dall’Hellas Verona, sono certo che in estate entrambe le società prenderanno la decisione migliore per il mio futuro e se dovesse proseguire la mia esperienza in rosanero sarei molto orgoglioso» ILovePalermoCalcio.com

Vangelis MORAS a 'SportDiPiù Magazine' «A Verona abbiamo sfiorato l’Europa League, ma poi nella partita contro la Lazio ci hanno dato contro un rigore piuttosto generoso e ci hanno tolto la possibilità di qualificarci. Alla fine siamo comunque ben oltre le aspettative e abbiamo dato tutto, com’è nel DNA di quella piazza: all’Hellas l’importante è dare il massimo, a prescindere dal risultato. Con i tifosi ho creato un bellissimo rapporto proprio perché non mi sono mai tirato indietro: ricordo che quando tornai al Bentegodi con la maglia del Bari ricevetti un lungo applauso. Lo desideravo, ma non me l’aspettavo. Mandorlini? È un tipo tosto, così come Sogliano: è gente tosta, che ti dice le cose come stanno e in faccia. Se sai come prenderlo sviluppi un ottimo rapporto. Il mister è uno che si fida di poche persone e che schiera chi gioca per lui: se non giochi per lui, ti massacra. Dopo la morte di mio fratello Dimitri tutto il Verona, dai compagni di squadra ai tifosi, mi è stato molto vicino. Queste situazioni vanno però trasformate in energia positiva, e mio fratello non mi avrebbe voluto vedere piangere, anche perché piangere sarebbe stata una via “troppo facile”. Ciò che voleva è che io portassi avanti il suo messaggio sull’importanza della donazioni di midollo, cosa che ho fatto pubblicamente, perché non credo che la beneficenza vada fatta in silenzio. Chi fa beneficenza deve essere un esempio... Purtroppo non sono andato via dall’Hellas come avrei voluto. Ricordo che alla fine della stagione 2015/2016 sarei dovuto restare, avevo già un accordo di massima, ma poi a gennaio volevano vendermi allo Spezia. Io rifiutai e retrocessi con la squadra, non volevo abbandonare la nave, ma essendo in scadenza alla fine dovetti cambiare aria: mi dispiace, avrei voluto salutare meglio la gente di Verona...» CalcioHellas.it

Juanito GOMEZ «La prima cosa che ricordo di Verona è il Bentegodi visto dal treno: arrivavo da Bellaria, dove avevo giocato in un piccolo stadio, quindi mi è subito rimasto impresso. Negli anni ho poi potuto conoscere meglio questa città, e mi è piaciuta così tanto che alla fine ho deciso di prendere casa a Peschiera… A Verona ho avuto modo di giocare con calciatori fortissimi, in un gruppo bellissimo e in uno stadio sempre pieno: ho vissuto splendidi momenti sia in Serie B che in Serie A. Il 2-2 contro la Juve del 2014? Ricordo che ero in panchina e che mister Mandorlini mi ha buttato dentro a cinque minuti dalla fine: a tempo ormai scaduto c’è stato il cross di Romulo e poi il mio colpo di testa, dopo il quale non ho più capito niente… Ogni tanto sento ancora Rafael, e parliamo ancora di quella sua pazzia nella partita contro la Ternana: anche se lo nega, lui voleva segnare! In allenamento ci ha spesso dimostrato di essere veloce e bravo con i piedi, e se quella volta l’ha passata è solo perché non è riuscito a tenere palla come voleva!» CalcioHellas.it


Juan Manu ITURBE ribadisce la voglia di tornare in Serie A a 'Il Messaggero' «Il mancato trasferimento al Genoa a Gennaio? Sono mancati i tempi tecnici. Era l’ultimo giorno di calciomercato e il club rossoblu non era riuscito a vendere alcuni attaccanti. Fisicamente stavo bene. Conservo un ottimo ricordo dell’Italia e ho una voglia matta di rientrare. Per fortuna, ci sono tanti club della Serie A che mi cercano. Spero quindi di poter realizzare presto il mio sogno» CalcioHellas.it

L'ex portiere gialloblù Sebastien FREY su Facebook per 'SportDiPiù Magazine' «All’Hellas ho giocato un solo anno, ma ho trovato un calore incredibile. In quella stagione (1999/2000, ndr) giocavamo per la salvezza, ma alla fine ci trovammo nelle zone alte della classifica. La parata contro il Perugia? È stata una delle più belle della mia carriera: magari non “costruita”, ma c’era dentro tutta la mia voglia di non prendere gol. Ero un portiere reattivo ed esplosivo, caratteristiche che mi permettevano di uscire da situazioni estreme come quella. A Verona ho trovato un portiere di esperienza come Battistini, un grande lavoratore e che mi ha spinto a lavorare duro per metterlo in difficoltà. Quando parlava, io e Pegolo lo ascoltavamo: era il più anziano, e quindi gli portavamo grande rispetto. Quando gli “rubai” il posto per lui fu sicuramente stato un dispiacere sportivo, ma non mi ha mai messo i bastoni tra le ruote o fatto la guerra: tra di noi c’è sempre stata grande stima reciproca, poi sfociata in vera amicizia. Credo che il Verona attuale abbia qualcosa in più rispetto al “mio”. Juric era un mastino in campo e sta trasmettendo questa sua caratteristica anche alla sua squadra. Oltre alla cattiveria agonistica ho anche visto un bel gioco e una squadra compatta: mi piace veramente tanto, e grande merito va dato all’allenatore. Mi fa piacere sentir parlare di Hellas non solamente in ottica salvezza! Silvestri? Al momento è senz’altro uno dei migliori portieri in Italia, finora ha disputato una stagione di altissimo livello. Spero possa essere protagonista anche nella prossima in modo da potersi candidare per un posto in Nazionale!» CalcioHellas.it

L'ex portiere gialloblù Graziano BATTISTINI, oggi procuratore, ha parlato su Facebook per 'SportDiPiù Magazine' «Ormai sono un veronese acquisito abito qui ed è diventata casa mia. È una città stupenda e i veronesi sono goliardici, rispettosi e civili. Basti pensare al coro “Battistini coi pie'”: sono cose che ti fanno apprezzare la tifoseria! Il Verona per me ha rappresentato un’esperienza importante più sotto il punto di vista umano che professionale: oltre alla promozione, in gialloblù ho conosciuto una piazza importante, stimolante, unica, particolare e che mi è entrata dentro. Il mio addio? Ero arrivato per essere protagonista in Serie A, ma così non è stato: è chiaro che sotto il punto di vista sportivo per me sia stata una delusione, anche perché da quel momento la mia carriera si è indirizzata verso la Serie B… Appena arrivato Frey sembrava un pischello, ma dietro quel ciuffo biondo c’era un ragazzo maturo e pronto al salto nel grande calcio. Si è rivelato forte e bravo nel prendere la palla al balzo sfruttando una mia squalifica per mettersi in mostra. Fortuna? Nel suo caso è stato il talento che ha incontrato l’opportunità. È stato bravo anche a rialzarsi dopo alcuni errori: aveva una grande personalità per la sua età» CalcioHellas.it


Gianni DE BIASI, ex ct dell’Albania, a 'Taca La Marca' in onda su Radio Musica Television «Kumbulla è un giocatore molto forte e con grande capacità di anticipo, abile anche nel gioco aereo e nel far partire l’azione. Farebbe comodo a tutti» CalcioHellas.it

L'agente di FARAONI a 'Si Gonfia La Rete' in onda su Radio Marte «Faraoni piace sia a Gattuso che Giuntoli. Affinché arrivi, tuttavia, deve andare via Hysaj. Qualora l’albanese andasse via, quello di Faraoni potrebbe essere un profilo molto interessante. Ora però navighiamo a vista anche perché l’emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus ha rallentato tutto. Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane» CalcioHellas.it

Robert PRYTZ grande lottatore in gialloblù dall'89 al '93 a TMW «Giro la Svezia anche per lavoro. Ormai da tempo mi occupo di pulire ed installare rubinetti per la birra. E' impegnativo ma posso comunque prendermi cura di me. Una volta finita la carriera avevo provato anche a fare l'allenatore e le cose non erano andate male, ma poi ho preferito allontanarmi dal calcio professionistico. L'Italia mi manca sempre. Bergamo Alta ma anche Verona e i dintorni. Vivevo a Bardolino ma quando potevo giravo e andavo al Lago di Garda, al Lago di Como o in città come Firenze. Se rimango più legato all'Atalanta o al Verona? Tutte e due anche se al Verona sono stato per quattro anni. A Bergamo fu fantastico così come è stato bellissimo a Verona. Quando poi tornai a Bergamo per la prima volta da avversario mi ricordo fiori e applausi. Al Verona ricordo tra gli altri Fanna, Stojkovic, Davide Pellegrini e anche Acerbis. Era un bel calcio, con tanti campioni tra i più forti al mondo. Ora ci manca il calcio in generale, non si vedono più partite e speriamo che a breve si possa riprendere. Manca lo sport in generale» AreaNapoli.it


Robert Prytz (il terzo a destra) in una foto con Raducioiu e Pixie Stojkovic nell'Hellas 1991-92 (Photocredits Wikipedia.org)

IN BREVE A PIÉ PAGINA +   -   =

CALCIO & CORONAVIRUS: ...E mentre la Merkel annuncia la ripartenza di Bundesliga e campionato cadetto con 10 giocatori in quarantena per contagio, al TORINO un calciatore è positivo (la società ne ha omesso il nome per motivi di privacy). Sei contagiati alla FIORENTINA, tre nuovi contagi e un recidivo alla SAMPDORIA ma DYBALA della JUVENTUS è guarito.
La Serie C si ferma definitivamente, MONZA, VICENZA e REGGINA in B, nessuna retrocessione e nessun ripescaggio.
In Premier League vietate le esultanze dopo i gol, gli sputi e gli scambi di maglia a fine partita.



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