#VeronaCittadella #Finale #Playoff Più di 20mila cuori pronti a spingere la squadra scaligera al Bentegodi ma servirà una gara tatticamente perfetta, estrema attenzione nelle situazioni di calcio da fermo dove gli ospiti sono abilissimi e l'essere spietati in attacco...
...Musi lunghi, bareta fracà e poca voglia di parlare al termine della finale di andata di Giovedì.
Il VERONA ha subito un gol scellerato ad inizio partita e da un rimpallo sfortunato, dopo aver mancato il pari a causa del palo colto da LARIBI, ha preso l'immeritato 2 a 0 fallendo un paio di minuti più tardi il gol bandiera a causa della maledetta traversa beccata da PAZZINI.
Solo sfortuna dunque? Si ma fino ad un certo punto perchè va anche ricordato che il Citta di VENTURATO gioca a memoria ed è letale nei calci da fermo: L'HELLAS invece, pur meritando un passivo minore, si è perso spesso nell'ultimo passaggio e sulle esterne ha attaccato malissimo (ma questa non è certo una novità, un po' come le magre difensive).
Adesso toccherà fare almeno due gol davanti al popolo del Binti, impresa tutt'altro che impossibile certo, com'è del resto quella di mantenere la porta inviolata contro questo CITTADELLA, tenendo sempre presente che... Non val saper chi ha fortuna contra come recita l'asso di denari.
QUI VERONA COLOMBATTO in diffida a Cittadella è stato ammonito e sarà squalificato per la finale di ritorno ma DI GAUDIO potrebbe essere pronto dall'inizio e ZACCAGNI disputare almeno uno spezzone di gara.
QUI CITTADELLA
VENTURATO ritrova il centrocampista BRANCA e l'attaccante PANICO squalificati all'andata.
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Pierino FANNA al Corriere di Verona «Il 2-0 non ci voleva adesso è tutto più complicato. Il Verona, comunque, è attrezzato per rispondere allo stesso modo nella gara di ritorno e andare in Serie A ma ervirà la partita perfetta. L’Hellas può farla, usando grande attenzione e senza farsi prendere dalla frenesia. A essere decisiva è la testa, in questi casi. Aglietti? “Parlano per lui i risultati. Ha rianimato una squadra che era scarica, le ha restituito delle motivazioni. Io, per Aglietti, ho una stima particolare. Quando ero il “secondo” in panchina al Verona, vivemmo insieme una stagione splendida, nel 1998-99, coronata dalla promozione in A. Aglio indossava la maglia con il 7, il mio storico numero: me l’ha regalata. Dicevo dell’aspetto psicologico. Non c’è dubbio che Aglietti sia stato molto bravo nell’intervenire proprio in questo senso. Tanti giocatori sono migliorati hanno un’incidenza superiore, e si vede subito. In una finale è sufficiente un attimo di distrazione per essere puniti. Il Verona non ha nemmeno avuto un pizzico d’aiuto da parte della fortuna. Un palo, una traversa. E ho visto che il portiere del Cittadella Paleari, è stato il migliore in campo. Se peserà il fattore campo? La spinta dei tifosi si fa sempre sentire. Il Bentegodi sarà pieno e il Cittadella potrebbe soffrirne. Ma quel primo gol resta da fare... Ci vuole calma. Se vai in ansia non hai nessuna speranza, anzi. Ci sono due gol da realizzare, e che non se ne devono prendere, altrimenti sono guai. Possono essere tanti o pochi, a seconda delle situazioni . La rimonta non è impossibile» HellasLive.it
CalcioMercato: Il BARI dalla C insiste per DI GAUDIO. Panchina HELLAS, in caso di mancata conferma di AGLIETTI l'HELLAS avrebbe già contattato JURIC ex GENOA e CROTONE; a riportarlo è Sportitalia.
VITA DA EX: Per la panchina del PERUGIA è duello tra GROSSO e ODDO, per la JUVE Under 23 di C FUSCO penserebbe a mister PECCHIA ultimo nella B giapponese col FUKUOKA.
30 MAG 2019 E’ LA PASSIONE CHE CI FREGA SEMPRE
Come si fa a tifare il Verona di Setti, Barresi, D’Amico e che fu di Pecchia, Fusco e Grosso? Come si fa a tifare una società che in spregio a qualsiasi logica ha aspettato ad esonerare il proprio fallimentare allenatore fino alla penultima giornata, la stessa società che ha tenuto il precedente tecnico a dispetto dei santi, una società che non ha mai fatto un passo avanti, che ha voluto perseguire la strada del muro contro muro (“Io so’ io e voi non siete un cazzo”)? Esistesse un minimo di logica e di razionalità, questo Verona dovrebbe essere in stato d’abbandono totale, molto di più di quello che è stato già abbandonato in questi mesi, in cui più di un tifoso ha dubitato sull’essenza stessa dell’Idea Verona ovvero “è ancora il Verona questa informe società?”.
La fregatura è la passione. Setti lo sa benissimo. E ci frega ogni volta, come in passato ci fregavano Pastorello, Cannella e tutta la compagnia cantante. La passione, questa maledetta bestia che abbiamo dentro e che non ci fa ragionare, che ci offusca la vista, che ci impedisce di mandarli definitivamente a quel paese, loro, i loro milioni televisivi, Dazn e il buffering, il marketing e i media event, i paracaduti di cui non si vede traccia nella costruzione della squadra. Vediamo gialloblù e non capiamo più niente. Neanche il più lucido dei pensatori riesce ad astrarsi e a ignorarli come meriterebbero. E’ bastato il signor Aglietti, tre partite vinte con tre golletti su rigore, cose normalissime ma straordinarie dopo la disgrazia passata per farci tornare la bava alla bocca. E’ bastato che Setti fischiasse come ai cani di Pavlov e siamo ancora tutti lì a soffrire e a tifare.
Tiferemo e saremo felicissimi in caso di serie A. Ma, almeno da queste parti, non ci scorderemo del passato e di che cosa è stata questa annata e quelle precedenti. E continueremo ad incalzarli e a denunciare ciò che non va bene perché è questo che fai quando vuoi bene a un figlio. E il Verona è come un nostro figlio. Maledettamente stronzo, ma maledettamente stupendo.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
APPROFONDIMENTI Verona-Cittadella: cinque motivi per credere nella remuntada
Recuperare due gol di scarto non è certo impresa facile, ma spinto dalla bolgia del Bentegodi l’Hellas può ribaltare tutto
di Tommaso Badia maggio 31, 2019 - 16:30
Poche chiacchiere, il 2-0 incassato ieri in quel di Cittadella è un duro colpo per l’Hellas, un destro-sinistro in piena faccia per la squadra di Aglietti, che ora si ritrova alle corde, ma non ancora al tappeto.
Pazzini e soci possono infatti tranquillamente riuscire a vincere con almeno due gol di scarto nel secondo round (per restare in tema…), ma servirà scendere in campo con fiducia e cattiveria: nulla, dunque, è ancora perduto.
BICCHIERE MEZZO PIENO. Partiamo da un dato di fatto: la sconfitta di ieri è stata abbastanza immeritata. Il Cittadella infatti non ha creato tantissimo, ma è stato cinico e fortunato (argomento che tratteremo poco più avanti), mentre l’Hellas ha pagato qualche errore individuale di troppo e un po’ di stanchezza da parte di qualche elemento della squadra (nonché la “maledizione” del Tombolato, stadio che continua a confermarsi decisamente ostico per il Verona). C’è ovviamente qualcosa da aggiustare, ma in generale abbiamo assistito alla classica partita decisa da episodi: fosse finita in pareggio, probabilmente nessuno avrebbe avuto da recriminare.
UNA RUOTA CHE GIRA. Nel paragrafo precedente abbiamo parlato di “fortuna”, un elemento che comprende molti aspetti differenti e che ieri sera è mancato non poco alla squadra di Aglietti. In primis ci vengono in mente il palo centrato da Laribi e la traversa presa da Pazzini, ma anche il pallone respinto da Silvestri capitato giusto giusto sui piedi di Diaw in occasione del raddoppio granata, senza dimenticare qualche decisione arbitrale quantomeno dubbia. L’impressione è che i gialloblù siano insomma in credito con la dea bendata sia per il match del Tombolato che, in generale, per tutta la stagione. Domenica, quindi, sarebbe il caso di battere cassa.
HELLAS “DA ALL IN”. Forse però non tutti i mali vengono per nuocere. Come infatti già dimostrato più volte in questa stagione, è quando viene messo spalle al muro che l’Hellas sfodera il 110%. È già capitato con lo Spezia, e pochi giorni fa ne abbiamo avuto un’altra dimostrazione anche a Pescara: i gialloblù magari non sapranno gestire, ma quando il gioco si fa duro, il Verona sa perfettamente come giocare.
PRESSIONE. Se da una parte c’è un Hellas dimostratosi “animale da sfide complicate”, dall’altra c’è un Cittadella che si ritroverà a dover gestire un vantaggio, una situazione sempre piuttosto complicata sotto il punto di vista mentale. La pressione e l’emozione per un traguardo storico ora a portata di mano potrebbero dunque far sbagliare qualcosa agli uomini di Venturato, con l’Hellas che potrebbe quindi approfittarne.
IL BENTEGODI. 18918. Questo è al momento l’ultimo dato riguardante i biglietti venduti per la gara di domenica. Tralasciando la quota dei cittadellesi presenti, ma immaginando che questo numero salirà da qui al fischio d’inizio, possiamo tranquillamente affermare che al Bentegodi ci saranno circa 20000 supporters gialloblù. Siamo di fronte a cifre finalmente degne della piazza scaligera, con i tifosi pronti a dare un’incredibile spinta che potrebbe permettere ai giocatori in campo di tirare fuori energie al momento inimmaginabili. Domenica “Giochiam con voi Hellas“, più che un semplice coro, sarà dunque un grido di battaglia!
FONTE: CalcioHellas.it
Fanna: “Servirà la partita perfetta domani sera al Bentegodi. La rimonta non è impossibile”
giugno 1, 2019
“Il 2-0 non ci voleva adesso è tutto più complicato. Il Verona, comunque, è attrezzato per rispondere allo stesso modo nella gara di ritorno e andare in Serie A”. Fanna, adesso diventa difficile… ”Servirà la partita perfetta. L’Hellas può farla, usando grande attenzione e senza farsi prendere dalla frenesia. A essere decisiva è la testa, in questi casi”. Come valuta il lavoro di Aglietti? “Parlano per lui i risultati. Ha rianimato una squadra che era scarica, le ha restituito delle motivazioni. Io, per Aglietti, ho una stima particolare. Quando ero il “secondo” in panchina al Verona, vivemmo insieme una stagione splendida, nel 1998-99, coronata dalla promozione in A. Aglio indossava la maglia con il 7, il mio storico numero: me l’ha regalata”. Adesso è chiamato a un’impresa. “Dicevo dell’aspetto psicologico. Non c’è dubbio che Aglietti sia stato molto bravo nell’intervenire proprio in questo senso. Tanti giocatori sono migliorati hanno un’incidenza superiore, e si vede subito. In una finale è sufficiente un attimo di distrazione per essere puniti. Il Verona non ha nemmeno avuto un pizzico d’aiuto da parte della fortuna. Un palo, una traversa. E ho visto che il portiere del Cittadella Paleari, è stato il migliore in campo”. Il fattore campo quanto peserà? “La spinta dei tifosi si fa sempre sentire. Il Bentegodi sarà pieno e il Cittadella potrebbe soffrirne. Ma quel primo gol resta da fare». E se non arrivasse immediatamente? “Ci vuole calma. Se vai in ansia non hai nessuna speranza, anzi. Ci sono due gol da realizzare, e che non se ne devono prendere, altrimenti sono guai. Possono essere tanti o pochi, a seconda delle situazioni”. Dal punto di vista tattica ritiene che sarebbe utile apportare qualche modifica? “Non mi voglio addentrare in questi temi. L’equilibrio è sempre fondamentale. Occorre sì attaccare con molti uomini, ma occhio alla fase di copertura, che non conta di meno. Se sono stati trovati dei punti fermi, in queste settimane, è giusto proseguire nella direzione presa: è quella che ha condotto il Verona ad affrontare la finale. La rimonta non è impossibile”. Le dichiarazioni al Corriere di Verona di Piero Fanna in vista della finale playoff di ritorno.
Una vittoria basterà per i ragazzi dell’Hellas…
maggio 31, 2019
L’Hellas Verona di Alfredo Aglietti domenica sera al Bentegodi non ha alternative: vincere con almeno due gol di scarto. Solo così i gialloblù potranno festeggiare la Serie A. Il 2-0 registrato allo stadio Tombolato nella finale d’andata a favore del Cittadella di Venturato non dà alternative agli scaligeri. Servirà un’impresa contro una squadra che ha dimostrato organizzazione pur non vantando nomi altisonanti in rosa, ennesima conferma che non sempre chi più spende, ottiene risultati. Nulla però è ancora perduto. Ma bisognerà tirare molto di più in porta, cercando di essere meno leziosi e più concreti. L’unica cosa certa è che l’affetto del pubblico veronese non mancherà: saranno più di 20.000 gli spettatori che cercheranno di spingere Pazzini e compagni verso l’olimpo del calcio italiano. Forza gialloblù!
FONTE: HellasLive.it
VISTO DA NOI
31 maggio 2019 - 18:02 Verona, l’urlo del Bentegodi accende la rimonta
Prevendita già oltre i 21 mila biglietti, la gente dell’Hellas sarà l’uomo in più
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Tornando da Cittadella si era pervasi da uno “strano” senso di ottimismo. Il Verona ha giocato, ci ha provato, ha perduto nettamente, eppure la sensazione immediata è stata che domenica il risultato si possa ribaltare.
Oggi, a mente fredda, i pensieri erano leggermente più foschi. Sono sempre due gol in più da fare, quelli sono veloci e in contropiede possono essere micidiali. Ancora, ci siamo complicati la vita da soli al di là della malasorte dei pali centrati, e venirne a capo non sarà una passeggiata di primavera.
Ma c’è un fatto che può risultare determinante: il Verona ha ritrovato la sua gente, ed è accaduto nel momento del maggior bisogno, in quello decisivo. La prevendita, dato di oggi, ha superato i 21 mila biglietti venduti, alcuni settori sono esauriti. E i tifosi gialloblù sono pronti a far sentire il loro urlo, quello che pettina l’erba, quello che atterrisce l’avversario e che spinge quasi fisicamente la squadra verso l’obbiettivo. Il Cittadella andrà superato innanzitutto dai 14 in campo, che faranno bene a considerare la partita come la più difficile del campionato, come una vera impresa da compiere, che non dovranno farsi prendere alla sprovvista come accaduto nei dieci minuti iniziali al Tombolato, lancette di follia non all’altezza di un gruppo che vuole salire in A.
Domenica, però, è il Cittadella che, paradossalmente, potrebbe avere più “paura”. Perché siamo certi che i gialloblù ce ne daranno sodo. Un dovere, il loro, ma soprattutto un’attitudine che finalmente si è conficcata nelle menti dei calciatori, che tante gare non avevano vinto per una mollezza che non poteva appartenere a una squadra ambiziosa.
Istinto da killer, un po’ di fortuna e l’urlo del Bentegodi. Tre fattori decisivi per la rimonta. L’ultimo ci sarà di certo. Aglietti e i ragazzi dovranno trovare il modo, mettendo in pratica il primo, di guadagnarsi anche il secondo. Sarà una serata da brividi, e forse da cardiopalma. Questo è il Verona, questo è sempre stato, nel bene e nel male, il Verona.
VISTO DA NOI
31 maggio 2019 - 10:17 Hellas sei vivo, ma attento alla retorica della “bella” sconfitta
Il Verona c’è, però a Cittadella sono stati pagati errori gravi: serve rimediare a tempo di record
di Matteo Fontana, @teofontana
foto lega B
Il 2-0 con cui il Cittadella ha atterrato il Verona, nell’andata della finale dei playoff per la Serie A, lascia aperti i conti in vista della partita di ritorno. Risultato bugiardo, ripete Alfredo Aglietti, e ha ragione, perché l’Hellas, oltre al pari, un gol l’avrebbe più che meritato. Ne serviranno due, senza subirne, per essere promossi. I gialloblù sono in grado di farcela, sospinti da un pubblico imponente: almeno 20000, gli spettatori annunciati al Bentegodi.
Attenzione, tuttavia, a non cadere in una trappola psicologica: il Verona non ha perso per caso, a Cittadella. La retorica della “bella” sconfitta (e siamo in odor di ossimoro) va abolita alla svelta, anche perché di tempo non ce n’è. Per 10′ l’Hellas è stato disintegrato. L’approccio è stato disastroso. Ha incassato una rete, ha concesso sei corner in 7′ alla squadra di Roberto Venturato, che a furia di dai è giustamente passata in vantaggio. Un errore grave, l’atteggiamento iniziale del Verona. Certo, in campo c’erano degli avversari di notevole valore, dotati di eccellente organizzazione, ma se c’era una cosa fuori discussione, palese per chiunque, era che il Cittadella sarebbe andato subito all’assalto. Sono mancate le contromisure, e così il percorso dell’Hellas si è fatto in salita.
Il palo colto da Karim Laribi è stato lo schiocco con cui ci si risveglia dall’incubo. L’1-1 sarebbe stato meritato, in primis per quel che è accaduto nel secondo tempo, più che nell’ultima mezzora del primo, in cui il Verona ha esercitato una buona pressione ma è stato controllato con accortezza dal Cittadella, affidandosi spesso a un insistito possesso palla, il che ha rinviato alla gestione di Fabio Grosso.
Poi, Paleari ha preso di tutto e di più. L’Hellas fiutava il pari, ma il tremendo sbaglio che ha dato il la al bis di Diaw è stato un verdetto. La traversa colta da Pazzini è ancora lì che trema. Verona sfortunato, d’accordo, ma il sorriso del Fato bisogna sempre guadagnarselo.
L’Hellas di oggi è una squadra, è un gruppo. È vivo, con i suoi pregi e i suoi difetti. Non si cada, comunque, nella percezione falsata che ha contrassegnato altri spareggi gialloblù, su tutti quello del 2007 con lo Spezia. Allora, dopo l’andata, dominata (ben di più di ieri) e persa, non c’era nessuno che non credesse che un gol sarebbe arrivato e che la salvezza, in B, sarebbe stata raggiunta. Adesso devono arrivarne di più. Due, tre, forse quattro. Dipende dall’attacco, dipende dalla difesa, e dal dinamismo del centrocampo, un lato debole che ha sofferto in modo evidente il moto perpetuo del paradigmatico Iori e dei suoi soldati. Se il Verona ha ceduto al Cittadella al Tombolato c’è un perché, e va scoperto ben prima di domenica sera.
SERIE B
31 maggio 2019 - 09:54 Verona, se “pareggi” vai in Serie A
Vincendo con due gol di scarto al Bentegodi l’Hellas sarebbe promosso. Niente supplementari
di Redazione Hellas1903
Il Verona deve “pareggiare” per salire in A.
Nel ritorno della finale con il Cittadella, all’Hellas occorre imporsi con due gol di scarto, dopo la sconfitta subita al Tombolato.
In questo caso, i gialloblù sarebbero promossi in virtù del miglior piazzamento ottenuto nella stagione regolare. Non sono previsti tempi supplementari.
FONTE: Hellas1903.it
SERIE B Verona, si pensa anche al futuro: contatti con Juric per la panchina
01.06.2019 10:53 di Alessandra Stefanelli
Momento caldissimo in casa Verona che domani si gioca la Serie A al Bentegodi nella finale di ritorno dei playoff di Serie B contro il Cittadella. Ma intanto si guarda anche al futuro. Secondo quanto riportato da Sportitalia, per la panchina il club gialloblù avrebbe contattato Ivan Juric. Con l'ex allenatore di Crotone e Genoa ci sarebbe anche già stato un incontro. Tuttavia non è esclusa la conferma di Alfredo Aglietti, attuale tecnico scaligero.
RASSEGNA STAMPA Il Corriere di Verona carica l'Hellas: "Ribaltiamola"
01.06.2019 09:18 di Alessandra Stefanelli
Spazio all’Hellas Verona nella prima pagina odierna del Corriere di Verona. Domani gli scaligeri al Bentegodi tenteranno una rimonta difficile, ma non impossibile contro il Cittadella in finale playoff (2-0) all’andata. “Ribaltiamola”. Corsa ai biglietti per spingere l’impresa Hellas”, si legge.
Caso Bentegodi - Secondo il quotidiano, lo stadio di Verona Bentegodi non sarebbe a norma. In attesa del nuovo stadio servono interventi.
SERIE C Bari, per il mercato pronti 10 milioni: Poli e Di Gaudio i primi colpi?
31.05.2019 15:19 di Tommaso Maschio
Il Bari è pronto a investire pesantemente sul mercato per rinforzare la rosa e puntare subito alla promozione in Serie B.
Come scrive l’edizione pugliese de La Gazzetta dello Sport il club di De Laurentiis avrebbe pronti da investire 7-10 milioni di euro per allestire un organico di primo livello con i primi colpi che potrebbero arrivare dalla Serie B: si tratta dell’esterno offensivo Antonio Di Gaudio dell’Hellas Verona e del difensore Fabrizio Poli del Carpi.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO.
31/MAGGIO/2019 - 14:30
Peschiera - Ha ripreso immediatamente ad allenarsi l'Hellas Verona, che oggi ha svolto una seduta di scarico in vista del ritorno della Finale Playoff di domenica.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX: Per la panchina del PERUGIA è duello tra GROSSO e ODDO, per la JUVE Under 23 di C FUSCO penserebbe a mister PECCHIA ultimo nella B giapponese col FUKUOKA. SERIE C
Juventus U23, per la panchina spunta l'idea Pecchia
01.06.2019 11:08 di Alessandra Stefanelli
Non solo la prima squadra. La Juventus cambierà allenatore anche nelle altre sue formazioni, l'Under 23 e la Primavera. Il club bianconero ha infatti scelto di non confermare i due tecnici della passata stagione. Mauro Zironelli per l’U23 e Francesco Baldini per la Primavera. Per la Primavera possibile promozione di Francesco Pedone, tecnico dell’U17, mentre per l’U23 si pensa a un candidato d’esperienza. L’ultimo nome è quello di Fabio Pecchia, ora impegnato in Giappone, che ha già lavorato con Filippo Fusco, dirigente bianconero, quando allenava il Verona.
SERIE B TMW - Perugia, per la panchina è sfida Grosso-Oddo
31.05.2019 11:27 di Tommaso Maschio
Fonte: Michele Criscitiello
Dopo Alessandro Nesta il Perugia punta un altro campione del Mondo del 2006 per affidargli la panchina. Secondo quanto raccolto da Tuttomercatoweb.com in pole al momento ci sarebbe Fabio Grosso, reduce dall’esonero dell’Hellas Verona, ma nelle ultime ore sono in risalita le quotazioni di Massimo Oddo, reduce dalla parentesi negativa al Crotone e nel mirino anche dello Spezia.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.