#VeronaCrotone in anteprima: ...Anche i rossoblù di STROPPA stanno deludendo al quart'ultimo posto in classifica ma contro le squadre dei bassifondi i gialloblù hanno saputo offrire il peggio del peggio, chissà che la 'cura GROSSO' non sia in grado di resuscitare anche i calabresi!
...Alla vigilia della quarta di ritorno le attenzioni di testate giornalistiche e portali specializzati si sono concentrate sui numeri che, come al solito, non mentono, specie per quanto riguarda il deludente campionato scaligero e a dispetto di una rosa che da questa estate è dipinta come una corazzata per la cedetteria:
MIRAGGIO CLEAN SHEET Solo in 3 occasioni (compresa la gara vinta a tavolino a Cosenza) SILVESTRI è uscito dal campo imbattuto per il resto sono ben 25 i gol buscati dalla difesa di GROSSO in 21 partite alla media di ben più di un gol (1.19) subito a partita; media che diventa scandalosa se consideriamo il solo 2019 con 2 gol beccati di media tra PADOVA, COSENZA e CARPI!
INUTILE TIQUI-TACA Marchio di fabbrica del gioco del Pep GUARDIOLA tecnico, il tenere a lungo la palla con passaggi orrizzontali veloci e sicuri può portare allo sfinimento degli avversari che magari, presi dall'impeto e dalla scarsa pazienza, possono commettere il fatale errore di esporsi al contropiede pur di rubarti palla ma questo è ragionare per massimi sistemi ed in pura linea teorica...
Il principio non è di certo applicabile ad un torneo mediocre come la Serie B dove la tecnica serve ma la garra anche di più e dove il fioretto nulla può contro lo sciabolone piratesco di certe compagini che vanno poco per il sottile. In questo senso è esemplare la statistica che vede l'HELLAS squadra capolista nel tenere palla per quasi il 60% del tempo salvo poi perderla quando gli avversari corrono, pressano e vengono ad aggredirti alto: Insomma i gialloblù giocano leziosi e arroganti, spesso contro gente con la bava alla bocca, che bada al sodo e vengono letteralmente asfaltati dalla determinazione degli avversari.
Tutte le partecipanti al torneo sanno ormai come mettere in difficoltà il VERONA che dal canto suo non offre mai contromisure efficaci: Sembra che i ragazzi di GROSSO sappiano giocare solo in questa maniera e si arrendono docili quando l'opposto fa tana.
...A TUTTA VELOCITÀ CONTRO UN MURO Aldilà delle chiacchiere settimanali del tecnico che proclama riscosse prima delle partite e balbetta inutili parole dopo (quando spesso fornisce l'inquietante idea di aver visto un'altra gara), la sensazione è che proprietà e staff abbiano ben chiari i limiti che opprimono la squadra ma che, tutti troppo presi a salvaguardare gli investimenti e le scommesse fatte in estate, si continui dritti come i fusi contro un ineluttabile finale, certi che prima o poi tutto girerà e, come per magia, l'HELLAS comincerà a correre mentre le altre arrancheranno: Cieche speranze dei telebani del metodo, convinti che per vincere basti dotarsi del motore più veloce e farlo guidare a chiunque sappia dare gas...
...E ora è il CROTONE di turno al Bentegodi; anche i rossoblù di STROPPA esonerato a Novembre e riammesso a Gennaio (dopo le dimissioni di ODDO) stanno deludendo al quart'ultimo posto in classifica, ma contro le squadre dei bassifondi i gialloblù hanno saputo offrire il peggio del peggio, chissà che la cura GROSSO non sia in grado di resuscitare anche i calabresi.
Probabile formazione
4-3-3 con Silvestri; Faraoni-Bianchetti-Marrone-Vitale; Gustafson-Colombatto-Zaccagni; Matos-Di Carmine-Di Gaudio.
QUI CROTONE
L'attaccante di origini veronesi NALINI, rimasto a Crotone nonostante la serrata corte di Via Francia nell'ultimo mercato, lavora a parte così come ROHDEN e TRIPICCHIO. MRAZ, SIMY e SPOLLI alle prese con l'influenza.
Convocati ROHDEN, MRAZ e SPOLLI recuperano, SIMY, NALINI e TRIPICCHIO no.
Probabile formazione
3-5-2 con Cordaz; Vaisanen-Spolli-Golemic; Sampirisi-Barberis-Benali-Zanellato-Milic; Mraz-Pettinari.
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Il presidente SETTI ha parlato al posto del tecnico GROSSO «Cosa ho detto alla squadra? Abbiamo avuto un discorso molto bello, umano, riguardo ai valori del Club, della città e di questi tifosi. Ho detto loro che sono stati scelti per andare in Serie A: alcune volte abbiamo fatto vedere cosa possiamo fare e altre volte ci perdiamo in un bicchier d’acqua, ma dobbiamo guardare all’obiettivo finale. Un traguardo raggiungibile con sacrificio, ho detto loro che dovranno aggiungere, a tutto quello che hanno fatto finora, qualcosa che viene dal cuore e dalla testa, che in alcuni frangenti della stagione ci sono mancati. Alla lunga chi sa giocare a calcio ottiene i risultati e io ho detto loro che lo sanno fare, che se insistono saranno premiati. Ora serve fare la differenza e questo è nelle corde di questa squadra, per dimostrare a me e a tutti che queste ultime quindici partite saranno la nostra forza. Ho visto gli occhi di uomini concentrati, che sanno che ci possono riuscire, passando anche da un gioco più azzardato fatto di errori e interruzioni come è quello della Serie B. Ora mettiamo tutto questo in campo e cerchiamo di dimostrare quanto valiamo per davvero. Posizioni in discussione? Nessuno lo è, ma c’è grande attenzione perché non voglio commettere gli stessi errori dell’anno scorso, anche se mai nessuno potrà sapere come sarebbe andata se avessi preso altre decisioni. Certamente non possiamo pensare di chiudere il campionato con questo andamento: è l’ora di dare una svolta e l’ho chiesto a tutti, dall’allenatore ai magazzinieri. Gli investimenti del Verona per questa squadra? Se mettiamo insieme delle vittorie la classifica cambia in fretta. Noi abbiamo investito per creare questa squadra e, abbiamo parlato anche di questi, ci sono giocatori che non stanno rendendo come potrebbero. Sappiamo però che, viste le loro qualità, ogni minuto in campo potrebbe essere indispensabile per raggiungere l’obiettivo. Io credo molto in questo giocatori, che credo abbiano capito, anche chi è qui da meno tempo, quanto entusiasmo e quanto lavoro c’è alle spalle per il bene del Verona. Abbiamo parlato perché crediamo che tutti possano fare meglio di quanto fatto fino a oggi, ma sappiamo che alcune volte squadre allestite per vincere poi non riescono negli intenti e viceversa squadre nate per salvarsi ambiscono alle prime posizioni: noi restiamo in linea, con qualche punto in meno rispetto a ciò che dovevamo fare, ma credo che a fine campionato i valori debbano emergere. La partita di domani? C’è una città intera a cui dimostrare che questa squadra può vincere, i giocatori sanno quanto è importante. Si tratta anche di una questione di consapevolezza, non a caso abbiamo aggiunto esperienza in questa sessione di mercato che possa essere di stimolo per i tanti ragazzi giovani con cui sarebbe un orgoglio vincere il campionato. I giocatori e l’equilibrio lo abbiamo messo, adesso tocca a loro» HellasVerona.it
Mister STROPPA tecnico del CROTONE «Andremo ad affrontare una squadra che nonostante gli ultimi risultati non esaltanti ha preso consapevolezza del campionato. Se nel girone d’andata nella sfida si affrontavano due formazioni partite per sfidarsi in merito alla vittoria del campionato, loro sono riusciti a tenere una classifica alta e insieme al Palermo risultano essere una delle formazioni più forti del torneo. E’ una squadra che mi piace per come è allenata, sarà sicuramente una bella gara e ci sono tutti i presupposti per fare una buona prestazione» TGGialloBlu.it
PETTINARI attaccante del CROTONE a La Gazzetta dello Sport «Andiamo a Verona consapevoli di affrontare una squadra fortissima ma che in questo periodo sta accusando qualche battuta a vuoto. Non vincono dal derby col Cittadella e vorranno rifarsi ma noi dovremo essere altrettanto bravi a colpirli nel loro punto debole - la difesa dell’Hellas Verona ha subito 8 reti nelle ultime quattro gare, ndr - e cercare di portare a casa punti pesantissimi» HellasLive.it
MUNARI si presenta «Il mio ritorno? Sono felicissimo perché ho lasciato un bel ricordo e ho avuto bellissime soddisfazioni qui. Posso portare esperienza ma non solo, mi sento bene fisicamente e posso dare tanto ancora. Il Verona di oggi? La squadra è stata fatta nel migliore dei modi, i giocatori ci sono, il mister lavora molto e se è mancato qualche punto bisogna risolvere immediatamente perché febbraio e marzo sono due mesi fondamentali. Bisogna essere tutti uniti verso un unico obiettivo. Negli ultimi anni tutte le squadre sono molto preparate, c’è meno qualità e si tende più a difendere: e per il nostro modo di giocare è più difficile. Ma se una squadra viene costruita per stare tra le prime deve fare sempre qualcosa in più. I tifosi? Il pubblico è tra i più passionali d’Italia, noi dobbiamo essere tutti quanti uniti: lo scorso anno, a Parma, di questi tempi eravamo quasi fuori dai playoff e poi si è visto come è finita. Io sto bene, sono carico e voglio andare fino in fondo. L’importante è cercare di procurarci quelle vittorie che danno la sicurezza mentale per arrivare fino in fondo: non bisogna pensare in negativo e cercare il pelo nell’uovo, c’è ancora tempo e va sfruttato nel modo giusto perché può darti opportunità grandissime. Cosa ci serve? È fondamentale ritrovare la sicurezza nei risultati, perché giocare in casa in uno stadio come Verona deve essere uno stimolo in più a trovare la vittoria» HellasVerona.it
VITALE si presenta «La trattativa? Appena mi è stato comunicato l’interesse del Verona ho accettato subito, la cosa non si sbloccava semplicemente perché la Salernitana cercava prima il sostituto. Il mio ruolo? Sono più un giocatore di spinta che di copertura, ma come in tutte le cose ci vuole equilibrio. Il trasferimento? A Salerno sono stato bene per 3 anni, abito lì vicino, ma nel momento in cui arriva un’offerta del genere dall’Hellas non si può rifiutare. Qui ci giochiamo qualcosa di importante ed è uno stimolo che a me serviva. L’intesa con Di Gaudio? Quando si fanno le cose che si provano in allenamento viene tutto più facile, non bisogna inventare nulla» HellasVerona.it
SAMPIRISI difensore del CROTONE a La Gazzetta dello Sport «Domenica andremo a Verona, una squadra attrezzata per tornare in A, e ci dovremo ripetere come fatto a Foggia e di questo siamo tutti fiduciosi per come abbiamo ricominciato dopo un periodo brutto e sfortunato che ha complicato la classifica. Tre risultati utili consecutivi ed un solo gol al passivo? Siamo un’ottima squadra, anche se in un certo momento del campionato abbiamo smarrito la fiducia e perso gli equilibri, ma adesso abbiamo imboccato la strada giusta e solo lavorando con intensità e concentrazione continueremo a fare risultato. La B è un torneo strano e ogni partita ha una storia a sè. Noi saremo al Bentegodi con la consapevolezza di essere in grado di portare a casa un risultato positivo così come abbiamo dimostrato. Una squadra come il Verona si affronta allo stesso modo di come si affrontano le altre squadre, senza caricare troppo l’attesa ma avendo la testa giusta, la grinta e la cattiveria per poter tornare dal Veneto con un risultato positivo» HellasLive.it
DI CARMINE al magazine della Lega di B «Penso che tutti, io e i miei compagni, vogliamo la promozione e che sia lo stesso motivo per cui tutti siamo venuti a Verona, scelta per la grande sfida che offre. Non sarà facile, ma ci proveremo fino alla fine. La pressione? Sicuramente non manca, ma è stimolante, per me è questo il senso di giocare a calcio. Personalmente avverto un po’ di pressione anche perché ho un compagno di reparto davvero forte come il “Pazzo”, ma come dicevo prima penso sia stimolante per cercare di fare sempre meglio e continuare a migliorarsi. I primi 6 mesi sono stati complicati soprattutto per gli infortuni che hanno condizionato la preparazione e non mi hanno permesso di esprimermi al 100%, ma sono sicuro che il mio 2019 sarà diverso. Il modulo? In realtà cambia poco, anche la scorsa stagione giocavo da prima punta, considerando che Cerri giocava più indietro, quasi da trequartista. Con Alberto mi sono trovato molto bene perché era molto bravo sulle seconde palle e a levarmi un po’ di lavoro sporco permettendomi di pensare solo al gol. Quest’anno cambia un po’ perché devo lottare di più, ma posso anche sfruttare la qualità dei miei compagni di squadra che sono molto forti. Comunque, il mio obiettivo rimane immutato: cercare di segnare sempre. Il difensore più forte che ho affrontato? Faccio un nome: Maietta. Le avversarie per la Serie A? Palermo, Pescara, Lecce, Benevento, Brescia… Le avversarie non mancano. Poi il mercato sta cambiando il volto a tante squadre, quindi saranno tutte difficili. Credo, però, che il Palermo rimanga la più attrezzata» HellasLive.it
Andrea GUERRA, vice allenatore del CROTONE con un passato in gialloblù intervistato da L'Arena «Quello di quest’anno è un campionato molto strano, ogni partita è indecifrabile perché c’è molta qualità. Con sole 19 squadre, è ancora tutto in gioco. Conosciamo bene l’Hellas: nonostante il momento di difficoltà, è una grande squadra. Penso però sia normale, tutte le “big” ne incontreranno in questo girone di ritorno, quando a correre di più saranno per forza di cose le formazioni a caccia di punti-salvezza. Credo inoltre che al Verona manchi l’energia e il carattere di uno come Crescenzi. Spero comunque in una loro promozione, ma prima mi auguro di fare risultato domenica: noi siamo pronti. Il Crotone? Siamo una buona squadra, ma al momento la classifica ci dice che dobbiamo solo pensare a evitare i play-out. Fatto ciò, poi si vedrà» CalcioHellas.it
URSINO diesse del CROTONE a la Gazzetta del Sud «Credo che con sette vittorie si possa raggiungere la salvezza. La squadra è completa e ce la può fare. La trasferta di Verona? Mi aspetto una gara molto difficile come d’altronde lo sono tutte tra i cadetti. Un campionato in cui l’ultima può vincere in casa della prima e non si tratta mai di una sorpresa. Non dobbiamo perdere mai e cercare di vincere il più possibile. Abbiamo fatto un grande mercato di riparazione sia in entrata che in uscita e non era facile» HellasLive.it
9 FEBBRAIO 2019 #VERONACROTONE, I CONVOCATI DI STROPPA
Scritto da
Ufficio Stampa
Rifinitura mattutina allo Scida per il Crotone in vista della sfida di domani sera (ore 21) in casa dell’Hellas Verona.
Agli indisponibili Nalini e Tripicchio si aggiunge anche Simy a causa di una sindrome influenzale.
Ecco l’elenco dei 24 convocati di mister Stroppa:
1 CORDAZ
2 CURADO
3 CUOMO
5 GOLEMIC
6 RODHEN
7 FIRENZE
8 SPOLLI
10 BENALI
11 MACHACH
12 FIGLIUZZI
13 TRIPALDELLI
15 GOMELT
16 MILIĆ
17 KARGBO
18 BARBERIS
19 MARCHIZZA
20 MOLINA
21 ZANELLATO
22 FESTA
23 VAISANEN
27 VALIETTI
29 PETTINARI
31 SAMPIRISI
33 MRAZ
Diffidato: MOLINA.
INDISPONIBILI: NALINI, SIMY, TRIPICCHIO.
FONTE: FCCrotone.it
NEWS Andrea Guerra a L’Arena: “Siamo pronti per il Verona”
L’attuale vice-allenatore del Crotone, con un passato in gialloblù, ha parlato con il quotidiano veronese del prossimo match contro l’Hellas
di Tommaso Badia febbraio 6, 2019 - 11:30
Nato a Bolzano, cresciuto calcisticamente a Verona, dove ha vestito la maglia sia di Hellas che di Chievo, attualmente vice-allenatore del Crotone: questa è (molto in breve) la storia di Andrea Guerra, ex terzino gialloblù che domenica sera tornerà al Bentegodi da avversario.
Raggiunto dai colleghi de L’Arena, l’attuale secondo di Stroppa ha parlato un po’ del campionato di Serie B in corso, del momento della sua squadra e della crisi di quella di Grosso.
Queste le sue principali dichiarazioni:
«Quello di quest’anno è un campionato molto strano, ogni partita è indecifrabile perché c’è molta qualità. Con sole 19 squadre, è ancora tutto in gioco.
Conosciamo bene l’Hellas: nonostante il momento di difficoltà, è una grande squadra. Penso però sia normale, tutte le “big” ne incontreranno in questo girone di ritorno, quando a correre di più saranno per forza di cose le formazioni a caccia di punti-salvezza. Credo inoltre che al Verona manchi l’energia e il carattere di uno come Crescenzi. Spero comunque in una loro promozione, ma prima mi auguro di fare risultato domenica: noi siamo pronti.
Il Crotone? Siamo una buona squadra, ma al momento la classifica ci dice che dobbiamo solo pensare a evitare i play-out. Fatto ciò, poi si vedrà».
FONTE: CalcioHellas.it
L’arte di saper allenare: Braglia un maestro. Grosso: tante risorse e zero risultati
Da Alessio D'Errico il 4 Febbraio 2019 alle 11:15
L’arte di saper allenare: in qualsiasi categoria, a qualsiasi latitudine, con qualsiasi approccio e con le più variegate idee. Chi studia per farlo, chi lo ha nel DNA, chi si ritrova in panchina per caso o chi prosegue per inerzia una carriera da calciatore, che sia di alto o di basso livello.
In questa Serie B di diversità in quanto ad allenatori ce n’è molta ed il campo, giudice supremo di questo sport, parla sempre in modo chiarissimo e dà sempre la soluzione ad ogni problema. In questa Serie B, inoltre, ci sono i tecnici come Piero Braglia: anni 64 di cui 20 su una panchina. Una gavetta enorme, infinita, molte soddisfazioni in C, la B con Frosinone e Juve Stabia, le chances con Lecce ed Alessandria ed il capolavoro col Cosenza. Capolavoro che non si è ultimato con la promozione in Serie B tramite l’inferno dei playoff ma, anzi, che è iniziato da quella magica notte per i Silani. Con una difesa confermata, un centrocampo puntellato solo a gennaio ed un mix di attaccanti mai decisivi, eccezion fatta per qualche exploit, nella loro carriera in Serie B, il buon Braglia sta tenendo a galla il Cosenza con abnegazione, idee, garra, gruppo, fame, voglia. I rossoblù sono lo specchio del tecnico ed a Cosenza i tifosi, a prescindere dal risultato, possono lasciare il Marulla sapendo che i calciatori hanno grondato sudore per la maglia che indossano, per 90 minuti, per tutto il campionato.
In questa Serie B, poi, ci sono tecnici come Fabio Grosso: dalla grande carriera da calciatore alle spalle, da eroe di Berlino, da Campione del Mondo, dalla grande volontà, dalle grandi squadre, dai pessimi risultati. Non un’idea, non una trama, non una continuità di risultati, non una coerenza. Che sia il Bari, squadra di livello che si è affannata per raggiungere i playoff persi col Cittadella, o il Verona, corazzata proveniente dalla Serie A con una coppia d’attacco da, numeri alla mano, 50 gol in due. Il cammino del Verona prosegue senza acuti ma, dato l’equilibrio del campionato di Serie B, ancora in lizza per qualsiasi posizione. Gli scaligeri hanno tutte le carte in regola per vincere ogni partita ma nelle ultime 4 gare tra Foggia, Padova, Cosenza (vedi Braglia) e Carpi, sono stati raccolti solo 3 punti ed una cocente umiliazione nel derby col Padova fanalino di coda. Poco, pochissimo, nulla per il Verona.
In questa Serie B ci sono allenatori ed allenatori: gavetta, esperienza, riscatto, freschezza, intoccabilità, intuito. Il parco allenatori della cadetteria è ricco e variegato ed i Braglia ed i Grosso, per caratteristiche, rappresentano due categorie diverse di allenatori.
FONTE: PianetaSerieB.it
Basta crederci
By Redazione - 4 Febbraio 2019
Una squadra che non gioca un bel calcio, che in difesa fatica terribilmente e in attacco non segna, ma soprattutto che non riesce a dimostrare quell’anima che i tifosi invocano. Un allenatore che non ha ancora trovato un undici affidabile, che continua a cambiare senza certezze e che manca di organizzazione. Un diesse che ha costruito il miglior insieme di singoli giocatori di tutta la B, spendendo poco, ma che si ostina a puntare su un mister che non è ancora riuscito a creare una squadra ai primi di febbraio e che probabilmente mai ci riuscirà. Un presidente che accetta che il Verona possa vivacchiare tra le ultime posizioni di A e le prime di B, senza ambizioni, con più occhi verso il bilancio e l’organizzazione generale, che verso i sogni, i rischi d’impresa, la speranza di portare il Verona in alto. Una tifoseria e un ambiente calorosi e esigenti, che ormai sono stanchi di avere una squadra anonima, lontana dalla città e senza quel sacro fuoco che solo chi indossa la maglia gialloblù può capire.
Però dall’altra parte ci sono molti ragazzi che escono dal settore giovanile scaligero e sono protagonisti in prima squadra (Zaccagni, Danzi, Tupta). Ci sono ex grandi giocatori dell’Hellas che diventano testimonial per la società mettendoci la faccia, nuovi acquisti che dichiarano che a Verona c’è una grande organizzazione e che è un onore oggi giocare in gialloblù, procuratori che spingono i loro atleti verso questa piazza. Ci sono dirette concorrenti che rischiano di sparire (Palermo) o che fanno mercato al risparmio e di cessioni per sopravvivere (Pescara).
L’Hellas Verona sta vivendo un periodo di profonde contraddizioni e proprio per questo ci viene da affermare un profondo: BASTA CREDERCI! Sta ad ogni tifoso del Verona sapere come interpretare la frase…
Damiano Conati
Foto: Grigolini- Fotoexpress
FONTE: HellasNews.it
Crotone, Pettinari: “Hellas Verona squadra fortissima. Dobbiamo colpirli nel loro punto debole”
febbraio 9, 2019
“Andiamo a Verona consapevoli di affrontare una squadra fortissima ma che in questo periodo sta accusando qualche battuta a vuoto – ha dichiarato l’attaccante del Crotone, Stefano Pettinari, a La Gazzetta dello Sport – Non vincono dal derby col Cittadella e vorranno rifarsi ma noi dovremo essere altrettanto bravi a colpirli nel loro punto debole (la difesa dell’Hellas Verona ha subito 8 reti nelle ultime quattro gare, ndr) e cercare di portare a casa punti pesantissimi”.
Il Crotone in trasferta vince o perde
febbraio 7, 2019
La squadra di Giovanni Stroppa, ospite dell’Hellas Verona domenica sera (ore 21) al Bentegodi, è rimasta l’unica compagine cadetta 2018/19 senza mezze misure fuori casa: 2 vittorie ed 8 sconfitte il bilancio lontano dallo Scida dei rossoblu.
Sampirisi: “Il Crotone ha imboccato la strada giusta, adesso punti anche a Verona”
febbraio 7, 2019
“Domenica andremo a Verona, una squadra attrezzata per tornare in A, e ci dovremo ripetere come fatto a Foggia e di questo siamo tutti fiduciosi per come abbiamo ricominciato dopo un periodo brutto e sfortunato che ha complicato la classifica – ha dichiarato il difensore del Crotone, Mario Sampirisi, a La Gazzetta dello Sport – Tre risultati utili consecutivi ed un solo gol al passivo? Siamo un’ottima squadra, anche se in un certo momento del campionato abbiamo smarrito la fiducia e perso gli equilibri, ma adesso abbiamo imboccato la strada giusta e solo lavorando con intensità e concentrazione continueremo a fare risultato. La B è un torneo strano e ogni partita ha una storia a sè. Noi saremo al Bentegodi con la consapevolezza di essere in grado di portare a casa un risultato positivo così come abbiamo dimostrato. Una squadra come il Verona si affronta allo stesso modo di come si affrontano le altre squadre, senza caricare troppo l’attesa ma avendo la testa giusta, la grinta e la cattiveria per poter tornare dal Veneto con un risultato positivo”. Foto: mondoudinese
Di Carmine: “La pressione è stimolante. Vogliamo tutti la promozione”
febbraio 6, 2019
“Penso che tutti, io e i miei compagni, vogliamo la promozione e che sia lo stesso motivo per cui tutti siamo venuti a Verona, scelta per la grande sfida che offre. Non sarà facile, ma ci proveremo fino alla fine. La pressione? Sicuramente non manca, ma è stimolante, per me è questo il senso di giocare a calcio. Personalmente avverto un po’ di pressione anche perché ho un compagno di reparto davvero forte come il “Pazzo”, ma come dicevo prima penso sia stimolante per cercare di fare sempre meglio e continuare a migliorarsi. I primi 6 mesi sono stati complicati soprattutto per gli infortuni che hanno condizionato la preparazione e non mi hanno permesso di esprimermi al 100%, ma sono sicuro che il mio 2019 sarà diverso – ha dichiarato l’attaccante dell’Hellas Verona, Samuel Di Carmine, al magazine della Lega B – Il modulo? In realtà cambia poco, anche la scorsa stagione giocavo da prima punta, considerando che Cerri giocava più indietro, quasi da trequartista. Con Alberto mi sono trovato molto bene perché era molto bravo sulle seconde palle e a levarmi un po’ di lavoro sporco permettendomi di pensare solo al gol. Quest’anno cambia un po’ perché devo lottare di più, ma posso anche sfruttare la qualità dei miei compagni di squadra che sono molto forti. Comunque, il mio obiettivo rimane immutato: cercare di segnare sempre. Il difensore più forte che ho affrontato? Faccio un nome: Maietta. Le avversarie per la Serie A? Palermo, Pescara, Lecce, Benevento, Brescia… Le avversarie non mancano. Poi il mercato sta cambiando il volto a tante squadre, quindi saranno tutte difficili. Credo, però, che il Palermo rimanga la più attrezzata”.
Crotone, ds Ursino: “A Verona possiamo fare un risultato a sorpresa”
febbraio 6, 2019
“Credo che con sette vittorie si possa raggiungere la salvezza. La squadra è completa e ce la può fare. La trasferta di Verona? Mi aspetto una gara molto difficile come d’altronde lo sono tutte tra i cadetti. Un campionato in cui l’ultima può vincere in casa della prima e non si tratta mai di una sorpresa – ha dichiarato il ds del Crotone, Beppe Ursino, a la Gazzetta del Sud – Non dobbiamo perdere mai e cercare di vincere il più possibile. Abbiamo fatto un grande mercato di riparazione sia in entrata che in uscita e non era facile”.
Possesso palla, 1º posto per l’Hellas Verona
febbraio 6, 2019
La squadra gialloblù tiene di media il pallone per il 57.4% di una partita, primo posto di questa speciale classifica per i ragazzi di Grosso, davanti a Cittadella (55.9) e Foggia (54.8). Secondo posto per numero di passaggi effettuati, con 82.2% di positività totale, dietro al Pescara (82.3). Fonte: La Gazzetta dello Sport
Hellas Verona 3º attacco della Serie BKT
febbraio 6, 2019
La squadra di Fabio Grosso ha realizzato 32 reti in 21 giornate, con una media di 1.5 a gara. Il miglior attacco della cadetteria risulta essere quello della capolista Brescia con 46 reti all’attivo, secondo posto per il Lecce (33) seguono con una rete in meno Palermo, Spezia e Hellas Verona
Hellas Verona, subiti 25 gol: 1.19 a gara. I gialloblù sono la 6ª difesa della Serie BKT
febbraio 6, 2019
In 21 partite giocate, l’Hellas Verona di Fabio Grosso ha subito 25 reti, con una media di 1.19 a gara. La miglior difesa della cadetteria è il Palermo (17), seguito da Cittadella, Cremonese, Benevento e Venezia, gialloblù che hanno subito 25 gol come Lecce, Spezia e Ascoli.
Valore di mercato rosa Hellas Verona 2018/19: 22.90 milioni. Quarto posto per i gialloblù
febbraio 5, 2019
Il valore di mercato della rosa dell’Hellas Verona di Maurizio Setti, dopo la chiusura della sessione invernale del calciomercato, è di 22.90 milioni di euro, secondo transfermarkt.it. Il primo posto di questa speciale classifica è occupato dal Brescia con 37.38 milioni, seconda posizione per il Palermo con 27.15, chiude il podio il Perugia con 24.50.
Da “Siamo in crescita” a “Abbiamo ampi margini di miglioramento”
febbraio 4, 2019
Le speranze dei tifosi dell’Hellas Verona, col passare delle giornate, diventano sempre più flebili. I gialloblù faticano troppo ad ingranare, anche se le dirette concorrenti non hanno ancora creato del tutto il solco, ed i numeri della squadra scaligera non riescono proprio a far pensare positivo il popolo veronese. Intanto sono già cinque i punti in meno rispetto all’andata, trend che ha fatto scivolare al sesto posto l’Hellas Verona. Ma una delle cose che più stona, non solo a detta dei tifosi, sono le conferenze stampa pre e post partita. Un copione già sentito purtroppo. Troppe volte. Da mesi. Se con Pecchia il motivo dell’anno scorso era “Siamo in crescita” quest’anno con Grosso in panchina siamo passati a “Abbiamo ampi margini di miglioramento”. Arrivati però alla terza giornata del girone di ritorno, tutto ciò non si è ancora visto. La rosa allestita tra l’estate e l’inverno dal ds D’Amico ha tutto per rendere decisamente di più. Ora spetta solo al tecnico Fabio Grosso, mai messo in discussione dal presidente Setti nemmeno dopo la brutta figura di Padova, ottenere risultati. Questa è l’unica soluzione per far ricredere i più e centrare l’obiettivo stagionale che è, come più volte è stato sottolineato dal club, il ritorno in Serie A.
Hellas Verona, 5 punti in meno rispetto all’andata
febbraio 4, 2019
Nei 270’ giocati nel girone di ritorno, la squadra di Fabio Grosso ha racimolato appena 2 punti, con due pareggi consecutivi contro Cosenza e Carpi. Nelle prime tre giornate del girone d’andata, l’Hellas Verona era riuscito invece a raccogliere 7 punti, grazie al pareggio all’esordio contro il Padova e le vittorie contro Cosenza (0-3 a tavolino, ndr) e Carpi.
Hellas Verona, conquistati 19 punti al Bentegodi, 13 in trasferta
febbraio 4, 2019
La squadra di Fabio Grosso è l’ottava compagine cadetta per numero di punti conquistati (in dieci gare, ndr) davanti al pubblico amico, come il Palermo. Lontano dal Bentegodi invece i gialloblù hanno raccolto 13 punti, quarta formazione in questa speciale classifica della Serie BKT. Le squadre che hanno raccolto più punti (18) in trasferta sono il Lecce ed il Palermo.
Hellas Verona, realizzate 3 reti nelle prime tre giornate del girone di ritorno
febbraio 4, 2019
La squadra di Fabio Grosso nei primi 270’ del 2019 ha collezionato solo due punti, contro Cosenza e Carpi, realizzando 3 reti ed incassandone ben sei. Gialloblù che sono scivolati al sesto posto in classifica, a -7 dall’attuale capolista Brescia, a -5 dal secondo posto, ultimo disponibile per la promozione diretta.
Subite 6 reti in tre partite
febbraio 3, 2019
Una media di 2 gol subiti a gara. È questo il bilancio delle prime tre giornate del girone di ritorno dell’Hellas Verona. La squadra di Fabio Grosso ha subito tre reti a Padova, due in casa contro il Cosenza ed una ieri a Carpi. Appena tre invece i gol realizzati negli ultimi 270’
FONTE: HellasLive.it
NEWS
08 febbraio 2019 - 15:39 L’avversario: come cambia il Crotone
I calabresi a fine dicembre hanno richiamato Stroppa al posto di Oddo. Ecco cos’è successo da allora
di Jacopo Michele Bellomi, @jjbellomi
Il Verona torna al Bentegodi per affrontare il Crotone, gara che all’andata era stata vinta 2-1 per i gialloblù, con Henderson e Colombatto in gol.
La squadra calabrese, dalla terza posizione dell’incontro di andata, è scesa al sedicesimo posto in classifica, cambiando allenatore ben due volte: Stroppa era stato rimosso dall’incarico a fine ottobre e per due partite aveva preso posto in panchina il tecnico della Primavera, Moschella, prima della scelta di puntare su Massimo Oddo. Sceso in piena zona retrocessione, il club ha deciso di salutare il nuovo allenatore e di richiamare Stroppa.
Il mercato di gennaio ha portato rinforzi anche in casa Crotone e tra i cinque nuovi arrivati spicca il nome di Nicolas Spolli, esperto centrale difensivo arrivato dal Genoa e subito titolare. A completare il reparto arretrato si sono aggiunti Milic, per sostituire il partente Martella, e il giovane terzino Tripaldelli dal Sassuolo, mentre a centrocampo sono stati presi Machach dal Napoli e Gomelt dalla Dinamo Bucarest. Anche l’attacco è stato rinforzato con l’arrivo di Pettinari dal Lecce e di Mraz dall’Empoli.
Stroppa dovrebbe optare per il consueto 3-5-2 contro il Verona, come la scorsa gara con il Livorno.
VISTO DA NOI
05 febbraio 2019 - 20:59 Verona che vuoi fare? Col Crotone risalita o picchiata
Domenica altro bivio per l’Hellas malconcio di inizio 2019
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Il Verona ha iniziato male il 2019. Due punti in tre partite. A pesare, dopo l’inquietante sconfitta a Padova, è stata soprattutto la vittoria già in tasca gettata in Adige col Cosenza. A Carpi non si sono viste grandi cose, perlomeno si è recuperato uno svantaggio, anche se ci si aspettava una prestazione più determinata che portasse alla vittoria.
Pensare però che ai primi di febbraio sia tutto da buttare al macero è davvero eccessivo. Ora l’Hellas è di nuovo a un bivio. La speranza è che gli innesti del mercato, Faraoni, Vitale e Di Gaudio entrati subito nella mischia, possano contribuire, col lavoro di questi giorni, a rafforzare la squadra per presentarsi col Crotone e vincere. Fabio Grosso è al minimo della fiducia (per usare un eufemismo) di ambiente e stampa. Sta a lui trovare la soluzione, perché adesso o si riparte per davvero evitando nuove crisi di identità o il campionato sarà destinato a una lotta per centrare i play-off, se non peggio.
Il Brescia è la squadra nettamente più forte, mentre a Palermo sta accadendo di tutto, col nuovo presidente Richardson che si è già dimesso, stipendi che non arrivano, e Bellusci, dopo il pareggio col Foggia di ieri sera, in lacrime a opporsi alla contestazione dei tifosi. Il Benevento si è rafforzato, il Lecce va.
La concorrenza è agguerrita, ma il Verona può e deve rimettersi in marcia, contro i pronostici dei pessimisti o degli uccelli del malaugurio che ridacchiando sperano che ciò non avvenga (accade dalla scorsa estate, nulla di nuovo). L’Hellas deve decidere cosa fare da grande, e deve farlo molto in fretta.
Col Crotone è un altro bivio per la squadra e per il tecnico, dunque. Un insuccesso rimetterebbe inevitabilmente la posizione di Fabio Grosso in forte discussione, oltre ad aumentare la distanza dai primi posti. I mezzi per fare bene ci sono, anche se la squadra ha mostrato delle lacune preoccupanti di personalità da colmare.
Verona-Crotone chiarirà molte cose: caduta libera (pareggini compresi) o risalita.
NEWS
05 febbraio 2019 - 19:55 Crotone, Rohdén okay con il Verona
Il giocatore svedese in recupero per la partita del Bengodi
di Redazione Hellas1903
Il Crotone oggi ha proseguito la preparazione per la partita con l’Hellas.
Dopo il consueto appuntamento in sala video ed il lavoro in palestra i rossoblù hanno sfidato il forte vento freddo ed hanno effettuato, nell’ordine, attivazione sugli ostacoli, postazione tecnica, possessi palla e partitella, prima di terminare la sessione d’allenamento con un lavoro aerobico.
Ha preso parte alla seduta anche l’ultimo arrivato in ordine di tempo, Hrvoje Milic. Hanno invece lavorato a parte Nalini e Rohden dopo la botta rimediata domenica: nulla di grave per lui.
fonte: www.fccrotone.it
NEWS
05 febbraio 2019 - 10:42 Verona, in tre giornate persi sei punti sulla soglia Serie A
Alla fine dell’andata era a -2 dal secondo posto, ora è a -6
di Redazione Hellas1903
Il pessimo inizio di girone di ritorno costa caro all’Hellas.
I gialloblù, dopo la sconfitta con il Padova e il doppio pareggio con Cosenza e Carpi, hanno perso 6 punti sulla soglia che vale la Serie A diretta.
Il 30 dicembre, alla boa dell’andata, il Verona era a quota 30, -2 dalla coppia formata da Pescara e Brescia, con il Palermo che comandava, cinque lunghezze sopra.
Ora il Brescia è primo con 39 punti, il Palermo, sorpassato, ne ha 38. L’Hellas, a 32, ha visto dilatarsi in modo netto il divario sui vertici della classifica ed è stato superato dal Lecce, con cui era alla pari alla fine della prima parte del campionato, e dal Benevento.
FONTE: Hellas1903.it
VERSO VERONA-CROTONE Stroppa: Mi piace come è allenato il Verona
09/02/2019 12:35
“Andremo ad affrontare una squadra che nonostante gli ultimi risultati non esaltanti ha preso consapevolezza del campionato. Se nel girone d’andata nella sfida si affrontavano due formazioni partite per sfidarsi in merito alla vittoria del campionato, loro sono riusciti a tenere una classifica alta e insieme al Palermo risultano essere una delle formazioni più forti del torneo". Giovanni Stroppa parla così alla vigilia della sfida col Verona, domenica sera (alle 21) al Bentegodi.
L'allenatore del Crotone ha concluso: "E’ una squadra che mi piace per come è allenata, sarà sicuramente una bella gara e ci sono tutti i presupposti per fare una buona prestazione”.
FORMAZIONE CROTONE Stroppa in difficoltà senza Nalini e Simy
09/02/2019 15:30
Il Crotone sogna l'impresa al Bentegodi. Stroppa ha bisogno di punti per evitare la retrocessione in Serie C. Assenze pesanti per l'ex tecnico della Primavera del Milan: non ci saranno i titolarissimi Nalini e Simy. Il modulo è confermato 3-5-2 con Cordaz tra i pali, Golemic, Spolli e Vaisanen in difesa. A centrocampo spazio al terzetto formato da Rohden, Barberis, Benali mentre sugli esterni ci saranno Sampirisi e Firenze. Coppia d'attacco obbligata: senza Simy e Nalini, giocheranno Pettinari e Mraz.
VERONA-CROTONE, I PRECEDENTI IN B Ultima in B col Crotone, doppietta di Cacia
09/02/2019 01:27
Verona e Crotone si sono affrontate in Serie B al Bentegodi solo 5 volte. Il bilancio vede 2 vittorie scaligere e 3 pareggi. Gli incroci sono recentissimi a partono dagli anni 2000. La prima volta che le due squadre furono faccia a faccia in riva all’Adige, risale al torneo 2004/05 (30 aprile 2005) e l’incontro terminò a reti bianche. Nella stagione successiva (2005/06 – 5 novembre 2005), altro pareggio, ma stavolta per 1-1 e per l’Hellas segnò Adailton. Nuovo pari nel 2006/07 (08 ottobre 2006) ed ancora per 0-0. Nelle ultime 2 occasioni, gli scaligeri sono riusciti a prendersi tutta la posta in palio. Nel Campionato 2011/12 (13 novembre 2012), finì 2-1 (Pichlmann e Maietta per i gialloblù); mentre nella stagione 2012/13, l’anno della promozione in A con Mandorlini, il match terminò 3-2 e per i veneti segnarono Cacia (doppietta) e Sgrigna.
Anche nel computo dei gol realizzati, Verona in vantaggio 6 a 4.
Domenica prossima 10 febbraio alle ore 21, sarà la 6^ volta che le due compagini incroceranno i guantoni in Serie B, all’ombra dell’Arena. Per gli uomini di Grosso l’appuntamento è di quelli da non sbagliare assolutamente. L’Hellas non vince dal 27 dicembre scorso, 4-0 al Cittadella, dopodiché ha collezionato solo una sconfitta (a Padova) e 3 pareggi (Foggia, Cosenza e Carpi). Serve un’inversione di rotta e alla svelta. La distanza dal 2° posto (Palermo 38), valido per la promozione diretta, è di 6 punti (Verona a 32). Il Crotone arriva in Veneto, con la voglia di strappare punti per non retrocedere. In questo momento i calabresi sarebbero in zona playout (a quota 18 col Carpi) e la distanza dalla salvezza piena è di 6 lunghezze (Cosenza a 24). Nelle ultime 3 gare hanno collezionato 5 punti: 0-0 allo Scida con il Cittadella; 0-2, vittoria a Foggia e 1-1 casalingo col Livorno.
VERONA-CROTONE, I PRECEDENTI IN B
PARTITE GIOCATE: 5
VITTORIE VERONA: 2
PAREGGI: 3
VITTORIE CROTONE: 0
GOL FATTI VERONA: 6
GOL FATTI CROTONE: 4
ANDREA FAEDDA
COL CROTONE SERVE SOLO VINCERE Grosso, è arrivata l'ora della verità
08/02/2019 16:05
E' arrivata l'ora della verità. Contro il Crotone, domenica sera al Bentegodi, l'Hellas di Grosso deve fare solo una cosa: vincere.
Non sono più ammesse sconfitte o pareggini insipidi. Il Verona deve cambiare marcia e deve farlo da subito.
Una sconfitta, o un'altra prestazione deludente, tra le mura amiche segnerebbe ancor di più il futuro di Grosso sulla panchina gialloblù.
E forse anche Setti, all'ennesima prova negativa, potrebbe cambiare idea e togliere la fiducia incondizionata verso l'allenatore abruzzese.
SERIE B GLI ERRORI CHE HANNO DEMOLITO GROSSO
07/02/2019 08:26
Un impasto tra presunzione e inesperienza. Il Verona che doveva essere la corazzata del campionato veleggia in zona play-off ma ha già fallito il principale obiettivo dopo lo schifo della scorsa stagione. Riconquistare i tifosi. Fabio Grosso sta ripercorrendo in peggio le gesta del predecessore Fabio Pecchia che, almeno, in serie B aveva fatto vedere a tratti un buon calcio e aveva ottenuto la promozione. Ma quali sono stati gli errori di Grosso?
1) LA COMUNICAZIONE. Stantia, debole, un disco rotto. Grosso non entra mai nel merito, non parla mai di calcio. Proprio come Pecchia. Un copione già scritto. Prima della gara le sue parole sono piene di buoni propositi, dopo la gara di rimpianti. Mai una frustata, mai un cambio di passo nella narrazione. A tratti però emerge un carattere permaloso. Non trasmette carica nè alla squadra nè ai tifosi.
2) IDEA DI CALCIO. Ancora oggi ci si chiede come gioca il Verona. La squadra non ha mai un cambio di passo, un guizzo. Il gioco di Grosso, legato a un 4-3-3 statico, prevede un possesso palla lunghissimo e lento al fine di cercare varchi negli avversari. Un gioco che alla lunga è diventato prevedibile oltre che stucchevole. In fase di non possesso il Verona è un disastro. Non si lavora sulle coperture preventive, il pressing è un'optional. La difesa è esposta a contropiedi devastanti e prende gol a grappoli anche sulle situazioni da fermo.
3) I RUOLI. Un'idea di Grosso è che tutti sono utili ma nessuno indispensabile. Una balla colossale. Cosa sarebbe stato il Verona di Mandorlini senza Toni? Questa idea ha portato alla panchina di Pazzini, il gioiello della squadra, uno dei pochi leader che potrebbero fare la differenza. Grosso non ha mai cercato di risolvere il rebus che lui stesso (con la complicità di D'Amico) ha creato: il dualismo con Di Carmine. Non solo. Per mesi abbiamo visto Dawidowicz piazzato in mezzo al campo e Marrone in difesa. Centrali difensivi andare sulle fasce e centrocampisti ruotati come figurine. Insomma un gigantesco "casino" che ha palesamente svuotato di motivazioni tanti giocatori (si prenda Laribi, ormai un fantasma) e la squadra di certezze.
4) IL BUNKER. Non è un aspetto secondario. Grosso crede di essere alla Juventus dove ha lavorato un anno e ha blindato tutti gli allenamenti, aprendoli solo in alcune occasioni sporadiche. E' incredibile che la società non sia intervenuta su questo aspetto, fondamentale, per il rapporto tra l'Hellas e la sua gente. Invece di "nutrire" la squadra con l'entusiasmo e l'affetto dei tifosi, Grosso continua imporre queste assurde sedute a porte chiuse. Il risultato è che il Verona è sempre più lontano dalla sua gente, così come la società aliena ormai completamente dal tessuto sociale.
5) LO STAFF. Grosso si è portato uno staff elefantiaco che però non ha prodotto risultati. La condizione atletica, visti i ritmi, è insufficiente, gli infortuni muscolari una costante. Non c'è nemmeno studio degli avversari nè capacità di leggere la partita in corso. In mezzo, tanta inesperienza, tante scelte poi rimangiate, una confusione generale che si ripercuote poi sulle prestazioni. Ovviamente ampiamente insufficienti.
GIANLUCA VIGHINI
ENNESIMA PANCHINA Esplode ancora il "Caso Pazzini"
05/02/2019 12:40
Sono bastate due partite "a secco" e Pazzini è tornato in panchina. Fabio Grosso, a Carpi, ha preferito Di Carmine e il capitano gialloblù non è nemmeno entrato nel finale perchè in campo, per gli ultimi minuti, ci è andato Tupta: il "Pazzo" è tornato ad essere la terza scelta, come successo per gran parte della stagione.
Il capocannoniere della squadra, con 8 reti, garantisce un gol ad ogni partita (per la precisione uno ogni 86 minuti) ma Grosso preferisce non considerarlo un titolare. L'ex Bari è stato molto coerente fino ad ora: solamente quando Di Carmine era infortunato, o non era al 100%, Pazzini ha giocato titolare. Ergo: se l'ex Perugia sta bene fisicamente, Pazzini starà sempre in panchina nonostante sia il capocannoniere dei gialloblù.
Il "caso Pazzini" torna a far discutere: la prossima sfida è al Bentegodi, domenica sera contro il Crotone. Privarsi ancora del capitano dal primo minuto, davanti ai tifosi gialloblù (sempre più giustamente delusi) sarebbe l'ennesimo autogol del tecnico abruzzese che sembra aver perso di vista la giusta rotta.
NUMERI PREOCCUPANTI Hellas lentissimo in una Serie B lenta
05/02/2019 11:47
Era da tanto tempo che non si vedeva una Serie B di così basso livello. Arrivati a febbraio, nessuna squadra ha raggiunto ancora la quota 40 punti. Il Palermo, a causa anche delle vicende giudiziarie (Zamparini agli arresti domiciliari), è in crisi: un solo punto nelle ultime tre partite per Stellone. I rosanero, a 38 punti, hanno lasciato lo scettro della capolista al Brescia di Corini (39 punti).
Se la Serie B è lenta, l'Hellas di Grosso è lentissimo: sesto a 32 punti. Più che a guardare avanti si dovrebbe fare attenzione alle inseguitrici: il Verona ha solamente tre punti in più del Perugia, nona, la prima squadra esclusa dai play-off allargati.
Oltre alle prestazioni, anche i numeri del Verona sono sempre più preoccupanti: 29 gol fatti (senza contare lo 0-3 a tavolino di Cosenza) e 25 subìti. Statistiche per una squadra da metà classifica.
L'HELLAS E LA DIFESA "BALLERINA" La bocciatura di Marrone e l'errore di D'Amico
04/02/2019 12:08
Di solito, su questo argomento, tutti gli addetti ai lavori sono d'accordo: per vincere un campionato occorre soprattutto un'ottima difesa. La solidità di una squadra parte dalla capacità di produrre una concreta fase difensiva, cosa che pare assente nel Verona di Grosso. Sono 25 i gol incassati dalla retroguardia gialloblù, troppi per una squadra che vuole puntare alla promozione (contando anche che in una B a 19 squadre ci sono meno partite).
La difesa era il reparto che più andava corretto durante la finestra di mercato. La coppia di centrali (con qualsiasi combinazione usata da Grosso) ha sempre deluso con almeno un gol subìto ad ogni gara, a parte contro Livorno, Cittadella e Benevento. Nelle ultime quattro partite sono stati otto i gol incassati: ma alla fine non è arrivato nessuno, anzi, paradossalmente il reparto è stato indebolito con la cessione di Caracciolo che non è stato sostituito. Si è intervenuto solamente sui terzini: sono arrivati Faraoni e Vitale, calciatori nella media per la categoria ma con caratteristiche ultraoffensive. Non sono terzini di "copertura" ma "di spinta" e questo può mettere ancor di più in difficoltà i centrali.
Grosso, dopo l'addio di Caracciolo, ha promosso il centrocampista Marrone a leader della difesa (adattato in una linea a quattro) che ha deluso. Così, contro il Carpi, l'ex Juve è stato "bocciato" per una partita: è stato buttato nella mischia Empereur che, anche se con buona volontà, ha dimostrato limiti evidenti. Il brasiliano non può essere considerato titolare per una squadra che ambisce alla promozione.
L'errore più grande di Tony D'Amico è stato quello di non pensare minimamente ad un rimpiazzo dopo la partenza di Caracciolo. Serviva un difensore esperto per la categoria ed invece non è arrivato nessuno. La dirigenza gialloblù, invece di rinforzare il reparto, ha puntato tutto sul ritorno di Bianchetti (usato quasi sempre come terzino fino ad ora...) che viene da anni passati in infermeria e sull'alternativa rappresentata dal giovane Kumbulla. Francamente sembra più un azzardo che una scelta lungimirante...
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE B Le probabili formazioni di Verona-Crotone - Stroppa senza Simy e Nalini
10.02.2019 06:48 di Giorgia Baldinacci
Una per continuare a sognare la Serie A, l'altra per mantenere il proprio posto in Serie B; tre punti per due obiettivi diversi, ma con lo stesso peso specifico per entrambe. Non possono permettersi passi falsi Verona e Crotone, impegnate nel posticipo della 23esima giornata di Serie B, allo stadio Bentegodi di Verona. La squadra di Grosso, settima con 32 punti, non vince da 4 turni nei quali ha raccolto solo 3 pareggi - con Foggia, Cosenza e Carpi - e una sconfitta contro il Padova, tutte formazioni invischiate nella lotta lotta retrocessione proprio come il Crotone che, di contro, è imbattuto nel 2019 con due pareggi e una vittoria, importantissima, contro il Foggia, ma occupa ancora la 16esima posizione, in piena zona playout. Il fischio d'inizio è fissato per le 21, ad arbitrare sarà il signor Marco Piccinini della sezione di Forlì.
QUI VERONA - “Contro il Crotone è obbligatorio vincere”. Non sono le parole di Fabio Grosso, ma di Maurizio Setti, presidente degli scaligeri. Un messaggio forte e chiaro per la squadra e per l'allenatore che non rischia il posto, ma deve tirarsi fuori da una situazione che potrebbe essere pericolosa. Tra i pali ci sarà Silvestri mentre il quartetto difensivo sarà composto da Faraoni e Vitale sulle fasce e la coppia Marrone-Bianchetti in mezzo. Mediana a tre con Colombatto in regia mentre Gustafson e Zaccagni dovrebbero agire ai suoi fianchi. In avanti spazio al tridente con Di Gaudio confermato, così come Di Carmine che dovrebbe spuntarla ancora su Pazzini. La novità in attacco potrebbe essere rappresentata da Matos, autore del gol del pareggio contro il Carpi e pronto a prendersi il posto da titolare relegando in panchina Lee.
QUI CROTONE – Qualche problema in più, invece, per Giovanni Stroppa, tecnico del Crotone che, oltre agli indisponibili Nalini e Tripicchio, deve rinunciare anche a Simy, fermato all'ultimo da una sindrome influenzale che lo terrà fuori dal match contro il Verona. “Abbiamo le qualità per controllare il pallino del gioco” ha tuonato però l'allenatore dei calabresi che tra i pali si affiderà come al solito a Cordaz protetto da una linea a tre formata da Vaisanen, Spolli e Golemic. Centrocampo folto quello che schiererà il Crotone con Sampirisi e Firenze sugli esterni e Barberis, Benali e Rodhen, favorito nel ballottaggio con Zanellato, in mezzo. In avanti Pettinari sembra essere sicuro del posto mentre per affiancarlo se la giocano Mraz e Machach.
LE PROBABILI FORMAZIONI
HELLAS VERONA (4-3-3): Silvestri; Faraoni, Bianchetti, Marrone, L. Vitale; Gustafson, Colombatto, Zaccagni; Matos, Di Carmine, Di Gaudio. A disp: Berardi, Ferrari, Balkovic, Dawidowicz, Empereur, Laribi, Danzi, Henderson, Tupta, Pazzini, Lee. Allenatore: Fabio Grosso
SERIE B Hellas, che limite i gol subiti: solo tre clean sheet in stagione
06.02.2019 13:38 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Gol subiti: che problema per l'Hellas. Lo evidenzia il Corriere di Verona, che mette in risalto come in soltanto tre partite il club scaligero abbia ottenuto un clean sheet. Quasi un gol subito a partita per la squadra di Grosso, che nella corsa alla promozione, a questo punto, ha come priorità quella di blindare la porta dei suoi.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
#VERONACROTONE I CONVOCATI
10/FEBBRAIO/2019 - 12:30
Peschiera - Al termine della rifinitura, mister Fabio Grosso ha diramato l'elenco dei convocati per #VeronaCrotone, 23a giornata della Serie BKT 2018/19. Non convocato Andrea Danzi a causa di un’infiammazione al tendine d’achille sinistro.
SETTI: «CREDO NEL VALORE DI QUESTA SQUADRA, È ARRIVATO IL MOMENTO DI DIMOSTRARLO GIÀ DA DOMANI»
09/FEBBRAIO/2019 - 19:05
Peschiera - Le dichiarazioni del Presidente gialloblù Maurizio Setti, rilasciate in vista di Hellas Verona-Crotone, 23a giornata della Serie BKT 2018/19.
«Cosa ho detto alla squadra? Abbiamo avuto un discorso molto bello, umano, riguardo ai valori del Club, della città e di questi tifosi. Ho detto loro che sono stati scelti per andare in Serie A: alcune volte abbiamo fatto vedere cosa possiamo fare e altre volte ci perdiamo in un bicchier d’acqua, ma dobbiamo guardare all’obiettivo finale. Un traguardo raggiungibile con sacrificio, ho detto loro che dovranno aggiungere, a tutto quello che hanno fatto finora, qualcosa che viene dal cuore e dalla testa, che in alcuni frangenti della stagione ci sono mancati. Alla lunga chi sa giocare a calcio ottiene i risultati e io ho detto loro che lo sanno fare, che se insistono saranno premiati. Ora serve fare la differenza e questo è nelle corde di questa squadra, per dimostrare a me e a tutti che queste ultime quindici partite saranno la nostra forza. Ho visto gli occhi di uomini concentrati, che sanno che ci possono riuscire, passando anche da un gioco più azzardato fatto di errori e interruzioni come è quello della Serie B. Ora mettiamo tutto questo in campo e cerchiamo di dimostrare quanto valiamo per davvero. Posizioni in discussione? Nessuno lo è, ma c’è grande attenzione perché non voglio commettere gli stessi errori dell’anno scorso, anche se mai nessuno potrà sapere come sarebbe andata se avessi preso altre decisioni. Certamente non possiamo pensare di chiudere il campionato con questo andamento: è l’ora di dare una svolta e l’ho chiesto a tutti, dall’allenatore ai magazzinieri. Gli investimenti del Verona per questa squadra? Se mettiamo insieme delle vittorie la classifica cambia in fretta. Noi abbiamo investito per creare questa squadra e, abbiamo parlato anche di questi, ci sono giocatori che non stanno rendendo come potrebbero. Sappiamo però che, viste le loro qualità, ogni minuto in campo potrebbe essere indispensabile per raggiungere l’obiettivo. Io credo molto in questo giocatori, che credo abbiano capito, anche chi è qui da meno tempo, quanto entusiasmo e quanto lavoro c’è alle spalle per il bene del Verona. Abbiamo parlato perché crediamo che tutti possano fare meglio di quanto fatto fino a oggi, ma sappiamo che alcune volte squadre allestite per vincere poi non riescono negli intenti e viceversa squadre nate per salvarsi ambiscono alle prime posizioni: noi restiamo in linea, con qualche punto in meno rispetto a ciò che dovevamo fare, ma credo che a fine campionato i valori debbano emergere. La partita di domani? C’è una città intera a cui dimostrare che questa squadra può vincere, i giocatori sanno quanto è importante. Si tratta anche di una questione di consapevolezza, non a caso abbiamo aggiunto esperienza in questa sessione di mercato che possa essere di stimolo per i tanti ragazzi giovani con cui sarebbe un orgoglio vincere il campionato. I giocatori e l’equilibrio lo abbiamo messo, adesso tocca a loro».
«La situazione del Palermo? Io non faccio affidamento su ciò che accade altrove, noi dobbiamo pensare a fare il nostro campionato. Lo stadio? L’obiettivo fondamentale di un Club è anzitutto quello di creare centro sportivo di proprietà, per accrescere un progetto che deve trarre dal settore giovanile fonte di ricavi e capacità di allevare quelli che potrebbero essere futuri campioni per il Verona. Contestazioni frutto non solo di miei errori? Come dite voi io ho commesso degli errori, ma nel tempo ho letto e ascoltato. Non posso ma vorrei davvero parlare con ogni persona che contesta per trovare un punto di incontro, perché sono una persona apertissima a ogni tipo di discussione. I risultati mettono d’accordo tutti, quindi è normale che noi dopo il lavoro e gli investimenti vorremmo essere ripagati dai risultati: rimaniamo fiduciosi, perché vediamo il lavoro svolto quotidianamente. L’obiettivo è la vittoria domani e andare in Serie A. È importante anche l’equilibrio fra costi e ricavi: il nostro compito è mantenere attive la città e la tifoseria a fronte di una squadra competente e all’altezza, ma alla fine i conti devono tornare perché altrimenti c’è il rischio di perdere il patrimonio di una storia e di una società. Di esempi ne abbiamo avuti e ne abbiamo ancora. Quest’anno credo che abbiamo fatto il massimo e nel modo giusto, così come credo che debbano arrivare i risultati nel modo giusto. Il Mantova? Chi mi conosce bene sa che a certi livelli le decisioni le prendo io, al contrario non decido mai chi deve scendere in campo perché per me sono tutti uguali e l’ho ribadito prima. Se tornassi indietro sarei ancora convinto di un aspetto importante: non si tratta di seconda squadra, ma di una piazza con cui poter condividere una crescita sotto l’aspetto tecnico, lasciando da parte tutto il resto. Quando personalmente posso guardare tutti negli occhi, sapendo di non aver fatto nulla di sbagliato nei confronti di nessuno, mi sento sereno. Dal punto di vista del tifoso capisco l’amarezza, però ripeto: si fa per il bene del Club e questo bene passa da possibilità che altrimenti non ci sarebbero, perché nessuna società eccetto una può avere una seconda squadra e noi dobbiamo adottare un metodo diverso dal punto di vista imprenditoriale di fare calcio in Italia. Non ci sono sottrazioni da nessuna delle due parti dal punto di vista delle possibilità, anzi queste vengono rafforzate. Cerco di trovare le sinergie tecniche necessarie per fare meglio tutto Il futuro? Noi cerchiamo di fare il massimo per il bene del Verona e per continuare, nel nostro piccolo, a lavorare bene, senza dimenticare che i fondi che vengono dati a una piazza come Verona sono minori rispetto ad altre squadre della stessa fascia. Questa differenza dobbiamo colmarla con le idee. Ho sempre detto che il mio modo di fare calcio segue delle logiche imprenditoriali e ho sempre detto che se domani qualcuno ha voglia di dare una mano è ben accetto. Dal punto di vista patrimoniale il Verona vale 70 milioni, ma ho sempre detto che se arrivasse un imprenditore di livello superiore con voglia e modo di fare calcio in modo migliore del mio ben venga. Credo però che se siamo in grado di rimanere compatti potremmo creare un valore aggiunto: questa città ha una forza unica».
#VERONACROTONE: SEGUILA CON NOI E SCOPRI LE CURIOSITÀ SULLA GARA
09/FEBBRAIO/2019 - 19:00
Scopri i numeri, le statistiche e le curiosità fornite da Opta Sports di Hellas Verona-Crotone, 23a giornata della Serie BKT 2018/19, in programma domenica 10 febbraio (ore 21) allo stadio 'Bentegodi'.
PRECEDENTI - Sono 11 i precedenti in Serie B tra Verona e Crotone, una sfida andata spesso in scena negli ultimi anni. In particolare, il Verona ha vinto 4 volte, il Crotone 2 e 5 sono stati i pareggi.
GARE RICCHE DI GOL - Sono ben 21 le reti segnate nelle ultime 5 sfide tra le due squadre, più di 4 di media a gara. Di queste, 11 le ha segnate il Verona e 10 il Crotone
PASSAGGI - Si incontrano le due squadre con il maggior numero di passaggi effettuati in stagione, 8.174 per il Verona e 7.077 per il Crotone
CURIOSITA' - In meno di due gare giocate, il nuovo attaccante gialloblù Antonio Di Gaudio è andato alla conclusione per ben 6 volte, più di chiunque altro nelle ultime due partite dell'Hellas
MARIA TERESA ED ELIA: HELLAS VERONA E CROTONE IN CAMPO CON IL LUTTO AL BRACCIO
08/FEBBRAIO/2019 - 16:30
Verona - Il Club informa che, in occasione della gara interna con il Crotone in programma domenica 10 febbraio (ore 21) allo 'Stadio Bentegodi', le squadre dell'Hellas Verona e del Crotone scenderanno in campo con il lutto al braccio per commemorare la recente scomparsa di Maria Teresa, mamma del calciatore gialloblù Alberto Almici, e di Elia, giovanissimo tifoso dell'Hellas.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
08/FEBBRAIO/2019 - 15:00
Peschiera - Si avvicina Hellas Verona-Crotone e proseguono gli allenamenti dei gialloblù, che oggi hanno svolto riscaldamento, esercitazioni tattiche e sulle palle inattive.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
07/FEBBRAIO/2019 - 18:00
Peschiera - Proseguono gli allenamenti dell'Hellas Verona verso la gara di domenica sera al Bentegodi. Nella giornata di oggi i gialloblù, dopo il riscaldamento, hanno svolto un test con l'Ambrosiana, formazione militante in Serie D, terminato 4-0 con le reti di Laribi, Tupta e doppietta di Di Gaudio.
MUNARI: «FONDAMENTALE RITROVARE LA SICUREZZA NEI RISULTATI, GIOCARE AL BENTEGODI UNO STIMOLO IN PIÙ»
07/FEBBRAIO/2019 - 14:52
Verona - Le principali dichiarazioni del nuovo centrocampista gialloblù Gianni Munari, rilasciate in occasione del media event dedicato alla sua presentazione.
«Il mio ritorno? Sono felicissimo perché ho lasciato un bel ricordo e ho avuto bellissime soddisfazioni qui. Posso portare esperienza ma non solo, mi sento bene fisicamente e posso dare tanto ancora. Il Verona di oggi? La squadra è stata fatta nel migliore dei modi, i giocatori ci sono, il mister lavora molto e se è mancato qualche punto bisogna risolvere immediatamente perché febbraio e marzo sono due mesi fondamentali. Bisogna essere tutti uniti verso un unico obiettivo. Negli ultimi anni tutte le squadre sono molto preparate, c’è meno qualità e si tende più a difendere: e per il nostro modo di giocare è più difficile. Ma se una squadra viene costruita per stare tra le prime deve fare sempre qualcosa in più. I tifosi? Il pubblico è tra i più passionali d’Italia, noi dobbiamo essere tutti quanti uniti: lo scorso anno, a Parma, di questi tempi eravamo quasi fuori dai playoff e poi si è visto come è finita. Io sto bene, sono carico e voglio andare fino in fondo. L’importante è cercare di procurarci quelle vittorie che danno la sicurezza mentale per arrivare fino in fondo: non bisogna pensare in negativo e cercare il pelo nell’uovo, c’è ancora tempo e va sfruttato nel modo giusto perché può darti opportunità grandissime. Cosa ci serve? È fondamentale ritrovare la sicurezza nei risultati, perché giocare in casa in uno stadio come Verona deve essere uno stimolo in più a trovare la vittoria».
VITALE: «QUI CI GIOCHIAMO QUALCOSA DI IMPORTANTE, MI SERVIVA QUESTO STIMOLO»
07/FEBBRAIO/2019 - 14:50
Verona - Le principali dichiarazioni del nuovo difensore gialloblù Luigi Vitale, rilasciate in occasione del media event dedicato alla sua presentazione.
«La trattativa? Appena mi è stato comunicato l’interesse del Verona ho accettato subito, la cosa non si sbloccava semplicemente perché la Salernitana cercava prima il sostituto. Il mio ruolo? Sono più un giocatore di spinta che di copertura, ma come in tutte le cose ci vuole equilibrio. Il trasferimento? A Salerno sono stato bene per 3 anni, abito lì vicino, ma nel momento in cui arriva un’offerta del genere dall’Hellas non si può rifiutare. Qui ci giochiamo qualcosa di importante ed è uno stimolo che a me serviva. L’intesa con Di Gaudio? Quando si fanno le cose che si provano in allenamento viene tutto più facile, non bisogna inventare nulla».
PESCHIERA: REPORT SEDUTA POMERIGGIO
06/FEBBRAIO/2019 - 17:50
Peschiera - Secondo allenamento di giornata per i gialloblù, che nel pomeriggio si sono dedicati alle esercitazioni tattiche e al lavoro di forza in palestra.
PESCHIERA: REPORT SEDUTA MATTINO
06/FEBBRAIO/2019 - 13:50
Peschiera - Si è concluso il primo dei due allenamenti odierni in vista della sfida con il Crotone di domenica al 'Bentegodi'. Dopo il riscaldamento tecnico, la squadra ha svolto una serie di partitine a campo ridotto e un lavoro tattico.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
05/FEBBRAIO/2019 - 17:20
Verona - Si è conclusa la seduta odierna dei gialloblù in vista della sfida di domenica contro il Crotone. La squadra si è riunita a Peschiera e si è divisa in due gruppi che si sono alternati tra sedute video e una serie di test fisici con lavoro atletico.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
03/FEBBRAIO/2019 - 17:30
Peschiera - E' tornato subito ad allenarsi l'Hellas Verona dopo la gara contro il Carpi. Nella seduta di oggi i gialloblù si sono divisi in due gruppi: lavoro defaticante per chi è sceso in campo al 'Cabassi'; riscaldamento e partitella condivisa con i giovani della Primavera per gli altri.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX: La rivincita di Davide LUPPI subito in gol alla VITERBESE!
La Viterbese ha gestito in modo magistrale la finestra di mercato di gennaio, spesso foriera di soluzioni raffazzonate. La società ha agito con lungimiranza. L’analisi dei movimenti in entrata/uscita lo conferma appieno.
L’arrivo di Davide Luppi potrebbe essere la chiave di volta per risolvere i cronici problemi offensivi della banda Calabro. La delusione Saraniti, rientrato a Lecce senza lasciare molti rimpianti nell’ambiente gialloblù, tiene però in qualche apprensione i tifosi.
Le aspettative riposte nell’attaccante di Trescore Balneario sono giustificate da un curriculum eccellente, avvalorato dalla sua predisposizione a un tipo di gioco molto coriaceo. Un dato che, in un girone gladiatorio come quello meridionale della terza serie nazionale, rappresenta un valore aggiunto.
Il fatto è che il giocatore è stato fermo praticamente un anno, a seguito di un infortunio muscolare patito a fine 2017 quando giocava nella Virtus Entella. Un calvario dal quale l’attaccante sembra definitivamente uscito. Le ultime notizie lo davano in direzione Modena (club con il quale si è allenato per recuperare la forma) o Avellino. Due società in cerca di riscatto, dopo i rispettivi fallimenti.
Luppi ha scelto di rilanciarsi partendo da Viterbo. Qui trova una società sana e solvibile. L’ambiente, va detto, non mette quasi mai sotto pressione i giocatori. Un mix che lo ha evidentemente convinto a prendere questa decisione.
Se l’attaccante sarà animato dallo spirito che gli è valso il soprannome di lupo-pirata e che lo ha portato a disputare splendide stagioni in serie B, la proprietà avrà fatto bingo. Sarebbe meraviglioso, per lui e per i tifosi gialloblù, ritrovare il Luppi che ha giocato alla grande nell’Hellas Verona.
Al Bentegodi i “butei” lo ricordano ancora per la sua animosità da vero combattente. Che la buena suerte lo assista. Per il giocatore potrebbe essere la stagione del meritato rilancio e per la Viterbese rappresentare l’atteso salto di qualità in una zona nevralgica del campo.
FONTE: CuoriGialloblu.com
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Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.