#AscoliVerona + - =
RECAP
Mister VIVARINI l'aveva annunciato in conferenza stampa e per questo turno infrasettimanale ha rivoluzionato l'undici battuto a Livorno, in difesa riposano PADELLA e LAVERONE e con l'ex gialloblù BROSCO fanno spazio a KUPISZ, VALENTINI e D'ELIA, in mediana fuori CAVION e CASARINI 'sopravvive' TROIANO in cabina di regia con NINKOVIC sulla trequarti ad ispirare NGOMBO e ROSSETI (GANZ partirà dalla panchina).
Miniturnover in casa HELLAS dove riposa l'acciaccato CRESCENZI e sulla fascia destra rientra ALMICI dal primo minuto, in cabina di regia è DAWIDOWICZ a sostituire lo squalificato COLOMBATTO mentre GUSTAFSON partirà dal primo minuto al posto di ZACCAGNI.
Rimane immutato il tridente d'attacco con PAZZINI ancora in panca e DI CARMINE a giocare in mezzo tra RAGUSA e LARIBI.
182 i tifosi scaligeri presenti al 'Cino e Lillo Del Duca' di Ascoli Piceno, si parte agli ordini del signor Marco Serra della sezione AIA di Torino.
45+2 MINUTI DI NULLA CALCISTICO...
Con l'ASCOLI forse leggermente più intraprendente ed un VERONA che, svogliatamente, gira a vuoto ad un ritmo bassissimo.
All'8° l'unico tiro in porta del primo tempo con NINKOVIC che da destra dribbla a rientrare e conclude tra le braccia di SILVESTRI che para in due tempi...
La gara procede su binari morti: Al 24° LARIBI batte un calcio di punizione in area dove ALMICI prova la battuta al volo strozzando la traiettoria, la carambola premia DI CARMINE che insacca ma partendo pa posizione di netto fuorigioco.
Si registrano le ammonizioni per NINKOVIC e BALKOVEC poi null'altro che regali almeno un'emozione ai 182 tifosi scaligeri giunti fino al 'Del Duca' in un giorno lavorativo.
L'ASCOLI SI SVEGLIA NELLA RIPRESA
I bianconeri pungono gli scaligeri con due conclusioni pericolose in due minuti: Al 46° FRATTESI penetra da sinistra e tira in porta in maniera velenosa, la palla rimbalza sul campo reso viscido dalle recenti piogge e per poco non inganna SILVESTRI che si salva con affanno!
Un minuto più tardi ci prova ROSSETI dai venti metri ma la sua conclusione termina a lato.
Il VERONA? Si fa vivo al 52° con un traversone di ALMICI da destra, DI CARMINE prova ad inserirsi ma è ancora una volta in fuorigioco...
Al 66° è ancora il terzino ex CREMONESE a mettere in mezzo, la palla carambola su LARIBI che dal limite spara alto.
LA FORTUNA AIUTA GLI AUDACI (MA COL VERONA DI STASERA CI VOLEVA DAVVERO POCO)
Dopo la girandola dei cambi, un tiro di RAGUSA murato dalla difesa di casa e una conclusione di BALKOVEC finita tra i butei presenti in curva al 'Del Duca' ed i padroni di casa passano in vantaggio: NINKOVIC viene lasciato prendere la mira e sparare dalla distanza, SILVESTRI è completamente sorpreso dalla palla che sbatte sul palo e torna in gioco con un assist perfetto per il vicentino CAVION al quale non resta che appoggiarla la dove il portiere gialloblù non può arrivare...
I gialloblù, destatisi all'improvviso dal refrain condotto fino a li, reagiscono con la forza della disperazione e all'86° assistiamo al primo tiro in porta dei gialloblù col tiro-cross di BALKOVEC alzato sopra la traversa da PERUCCHINI.
IMPRESSIONI
Un VERONA pessimo ci rimette le penne anche al 'Del Duca' nella più brutta e noiosa partita di questo primo scorcio di stagione.
L'ASCOLI si conferma insuperabile tra le mura amiche ma l'HELLAS aiuta non poco gli avversari non fanno nulla di speciale ma provano almeno a tirare in porta e alla fine vengono anche giustamente premiati dalla dea bendata.
I gialloblù? Ritmi blandi, zero idee e primo tiro in porta al minuto 86 con un tiro-cross di BALKOVEC frutto più del caso che della volontà.
Il paradosso? è che in questa squadra non trovi spazio uno come PAZZINI!
Intanto il PALERMO vince e sale al primo posto col PESCARA sconfitto a Cosenza e il BENEVENTO è quarto a -1 dal VERONA in attesa del recupero con lo SPEZIA.
...Non vedo l'ora di sentire la conferenza stampa post gara di GROSSO: Saremo mica in crescita?
SETTI, se ci sei batti un colpo!
VOTI
- 5 'politico' a tutti i giocatori in campo che hanno condotto il gioco al piccolo trotto e, giocando col fuoco, hanno finito per bruciarsi...
- 4 secco a mister GROSSO che pur avendo un capitale tecnico nettamente superiore alla grande maggioranza delle squadre della cadetteria non riesce a dare un'impronta di gioco alla sua squadra e, schiavo del 4-3-3, non riesce a concepire come si possa cambiare e trovare altre vie (magari con due punte?). Nel dopogara le solite parole: 'Abbiamo condotto il gioco noi ma siamo stati ingenui... PAZZINI è un elemento importante come gli altri e tornerà sicuaramente utile'
DICONO + - =
Mister VIVARINI tecnico dell'ASCOLI «Abbiamo dimostrato d'essere una squadra dalla grande organizzazione, sono stati premiati l'attenzione, l'intensità, l'impegno e la voglia di ottenere il risultato, devo fare i complimenti ai calciatori. Dobbiamo trovare l'equilibrio giusto di squadra per dare continuità alle prestazioni, in B tutte le partite vanno giocate con la determinazione, aspetto che stiamo alternando finora. Dobbiamo sempre giocare come oggi fino a fine stagione. Il turn over? Oggi c'era bisogno di ragazzi che avessero voglia di andare oltre i propri limiti, serviva gente che aveva fame. Addae? MI ha meravigliato, è molto più ordinato e attento in fase di possesso e non possesso, oggi è stato tutto positivo» AscoliCalcio1898.it
Mister GROSSO «E' una sconfitta che brucia tanto. Nel primo tempo non abbiamo sofferto ma abbiamo tenuto i ritmi bassi e non siamo stati in grado di creare occasioni da rete. Nella ripresa il ritmo è aumentato ma siamo mancati nelle decisioni finali per demeriti nostri. Poi è arrivato il gol, dopo una nostra ingenuità, e abbiamo permesso all'Ascoli di risalire. Avremmo dovuto fare sicuramente meglio, noi abbiamo creato tanto noi e nemmeno gli avversari, ma usciamo dal campo a mani vuote. Le partite passano e noi dobbiamo sicuramente fare meglio di quanto visto oggi. Pazzini? Ho una rosa composta da tanti calciatori, di grande qualità, saranno tutti utili nel corso della stagione. La sfida contro la Cremonese? E' positivo tornare in campo tra pochi giorni, mi auguro di fare meglio di oggi. In tutte le partite dobbiamo cercare di ottenere il massimo in un campionato così equilibrato» HellasVerona.it
CAVION il match-winner a DAZN «ittoria importantissima contro una squadra molto forte. Sapevamo che il Verona sarebbe venuto qua a vincere, ma volevamo riprenderci subito dalla sconfitta di Livorno. Il gol vale tre punti importantissimi per la squadra» Hellas1903.it
(Vice) Capitan CARACCIOLO «Cosa non è andato oggi? Dal campo sembrava che il pallino del gioco lo avessimo noi e forse lo 0-0 sarebbe stato un risultato più giusto. Dobbiamo migliorare in qualcosa, essere più cattivi in generale. Ora pensiamo a venerdì, c'è subito un'altra partita e cerchiamo di prenderci dei punti. Una prova di maturità fallita? La vittoria avrebbe dato un segnale anche fuori casa, ma non voglio vederla come una prova fallita. Quindi dobbiamo cercare di migliorare perché sicuramente qualcosa ci mancherà, forse cattiveria o determinazione visto che il pallino del gioco nelle partite lo abbiamo spesso noi. Dobbiamo concretizzare le azioni che facciamo ed essere un po' più decisi in fase difensiva. Niente tiri? Cercavamo di forzare un po' la giocata, cosa che dobbiamo fare meno anche se vediamo che facciamo fatica ad arrivare al tiro. Come detto dobbiamo continuare a lavorare e rimboccarci le maniche. Noi cerchiamo sempre di imporre il nostro gioco e lo abbiamo fatto anche oggi, arriviamo bene nelle aree di rigore avversarie e non riusciamo a concretizzare. Pazzini?Pazzini? Appena tornerà in campo avrà le sue occasioni e le sfrutterà al meglio perché è un gran giocatore, non esiste un caso. Siamo un gruppo unito, credo nel Mister. I tifosi? Credo sia scontato ringraziarli, venerdì dobbiamo subito tornare a vincere anche per loro» HellasVerona.it
ROSSETI attaccante dell'ASCOLI «Il Mister ci ha chiesto di sacrificarci e abbiamo lavorato tanto in fase di non possesso; pian piano sto trovando la condizione giusta, a metà del secondo tempo avevo i crampi e sono stato costretto ad uscire. Il Mister sta dando fiducia a tutti e sta a noi ripagarla con le prestazioni. Quando si vince è sempre bello festeggiare sotto la curva, il coinvolgimento con i tifosi è grande» AscoliCalcio1898.it
KUPISZ terzino dell'ASCOLI «I cambi hanno pagato, oggi siamo stati autori di una prestazione giusta che ci ha portato i tre punti, non abbiamo concesso al Verona nessun tiro in porta. Dopo la gara di Livorno non eravamo brocchi e non siamo fenomeni oggi. Finora non siamo riusciti a vincere due gare consecutive e ci piacerebbe iniziare a farlo dal match col Benevento, dobbiamo andare lì a fare punti» AscoliCalcio1898.it
Grosso | Caracciolo |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Il CROTONE cambia in panca, via STROPPA e spazio a ODDO... PECCHIA al quotidiano TuttoSport 'Sono ancora un po' amareggiato per come è andata a finire a Verona. L'obiettivo era quello di salvarsi ma era impossibile farlo con un mercato a zero'
RASSEGNA STAMPA + - =
Mister Vivarini: “Complimenti ai ragazzi”.
31 October 2018
Questo il commento a caldo di Mister Vivarini al termine del match vinto 1-0 col Verona:
"Abbiamo dimostrato d'essere una squadra dalla grande organizzazione, sono stati premiati l'attenzione, l'intensità, l'impegno e la voglia di ottenere il risultato, devo fare i complimenti ai calciatori. Dobbiamo trovare l'equilibrio giusto di squadra per dare continuità alle prestazioni, in B tutte le partite vanno giocate con la determinazione, aspetto che stiamo alternando finora. Dobbiamo sempre giocare come oggi fino a fine stagione. Il turn over? Oggi c'era bisogno di ragazzi che avessero voglia di andare oltre i propri limiti, serviva gente che aveva fame. Addae? MI ha meravigliato, è molto più ordinato e attento in fase di possesso e non possesso, oggi è stato tutto positivo".
Rosseti: “Il Mister sta dando fiducia a tutti”.
31 October 2018
Lorenzo Rosseti, schierato dal tecnico Vivarini dal 1', ha commentato così la gara:
"Il Mister ci ha chiesto di sacrificarci e abbiamo lavorato tanto in fase di non possesso; pian piano sto trovando la condizione giusta, a metà del secondo tempo avevo i crampi e sono stato costretto ad uscire. Il Mister sta dando fiducia a tutti e sta a noi ripagarla con le prestazioni. Quando si vince è sempre bello festeggiare sotto la curva, il coinvolgimento con i tifosi è grande".
Kupisz: “I cambi hanno pagato. A Benevento per fare punti”.
31 October 2018
Tomasz Kupisz è stato il primo a presentarsi in sala stampa al termine del match coi veneti:
"I cambi hanno pagato, oggi siamo stati autori di una prestazione giusta che ci ha portato i tre punti, non abbiamo concesso al Verona nessun tiro in porta. Dopo la gara di Livorno non eravamo brocchi e non siamo fenomeni oggi. Finora non siamo riusciti a vincere due gare consecutive e ci piacerebbe iniziare a farlo dal match col Benevento, dobbiamo andare lì a fare punti".
FONTE: AscoliCalcio1898.it
31 OTT 2018
IL POST PIÙ PERICOLOSO… e forse ultimo!
Un Vero Presidente dopo la soporifera, impalpabile, partita di Ascoli, “meritatamente” persa (quando non fai nulla per vincere meriti di perdere), contro una modestissima squadra, si sarebbe presentato alla stampa chiedendo umilmente scusa.
Un Vero Presidente, ad un allenatore che nel post partita dichiara “il pareggio era risultato giusto” “siamo venuti per vincere”, direbbe “ma che cazzo dici?” “Stai zitto che è meglio”.
Ma un Vero Presidente potrebbe farlo solo se “libero” di farlo.
Se Grosso è frutto della sua strategia low cost (DS che porta il Mister, Mister che porta svincolati da fallimento societario) diventi complice di tale mediocrità. Sei un presidente furbo, scaltro, non disonesto (sino a prova contraria) ma straordinariamente “mediocre”
Un Vero Presidente si sarebbe già mangiato un allenatore che si permette di lasciar marcire in panchina un giocatore come Pazzini (soprattutto alla luce dei venti fuorigioco di Di Carmine a cui va la scusante di un 4-3-3 che lo abbandona davanti a far reparto da solo che è l’ultima delle sue caratteristiche).
E un Vero Presidente che in passato ha urlato per acquisti costosi poco utilizzati (Saviola remember?) non puó accettare che un giocatore da oltre un 1 milione di euro netti a stagione (con contratto sino al 2020) sia messo ai margini. A meno che (ed è quello che i più pensano) non sia cosa voluta per ragioni immaginabili ma non sostenibili senza prove (sennò giù querele).
Un Vero Presidente, di fronte a una tifoseria “totalmente contro”, una città che non lo ama (ricambiasemplicemente iL medesimo sentimento) penserebbe seriamente a mettere in vendita la Società al giusto prezzo (e non sparando milioni a cazzo).
Un Vero Presidente non si nasconde. non si trincera dietro interminabili silenzi (salvo esternare in video-mega-sermoni non credibili e terribilmente noiosi).
Un Vero Presidente prende il suo DS e lo manda in tv a dire qualcosa di più intelligente di quanto esternato dal suo allenatore, ma soprattutto a prendersi le proprie responsabilità. (D’Amico del suo mentore Fusco ha preso tutto tranne l’unico pregio che gli abbiamo sempre riconosciuto: l’averci messo la faccia nei momenti peggiori).
Gentile presidente (il minuscolo è non solo voluto ma meritato), lei stesso ha ammesso (solo a retrocessione avvenuta) che aver difeso Pecchia non avendo capito la situazione è stato il suo grande errore della scorsa stagione (a mio avviso è il minore, di responsabilità ne ha di enormi e lo sa).
Ora, alla luce di prestazioni patetiche come Padova, Salerno, Lecce, Venezia, Ascoli, prestazioni convincenti contro Carpi, Spezia e Crotone e tre punti presi a tavolino, un attacco super sulla carta che non segna, un gioco sempre uguale e sempre più noioso, pensa ancora che Fabio Grosso sia l’allenatore giusto per centrare l’obiettivo promozione? (per altro mai pronunciata nè da lei nè dal mister).
presidente… ascolti me, lasci perdere i poveri mortali come noi blogger tifosi… e si concentri a fare il Presidente, ma un Vero Presidente… ne guadagneremmo tutti.
Lasci perdere le querele come atto di intimidazione , più che tutela della sua persona, che a Verona mi creda, è compromessa da tempo anche senza bisogno dei nostri post.
(A proposito, glielo anticipo… un’eventuale sua prossima querela nei miei confronti sarebbe un bel casino per il carabiniere di turno chiamato a notificarmela, dal momento che io sarò presto dall’altra parte del mondo).
Ed ora la parte più pericolosa del post, dalla quale dipenderà il mio proseguo o meno in questa difficile quanto stimolante esperienza da blogger dell’Hellas Verona.
APPELLO ALLA CURVA SUD E A TUTTI I TIFOSO GIALLOBLÙ.
Personalmente mi sono rotto il cazzo di vedere che a rischiare il culo contestando e mettendoci la faccia (in questo caso la firma) siamo sempre i soliti noti (io, Vighini, Barana & C.).
NON BASTA CANTARE… È ORA DI SCHIERARSI… NEMICI O COMPLICI.
Perché non si discute la passione e il sostegno sempre e comunque, in casa e fuori, di cui siamo riconosciuti maestri in Italia e in Europa, ma è troppo comodo limitarsi al “coretto contro” a partita e lasciare i cazzi di avvocati e tribunali agli altri.
“Fuori i coglioni” di tanto in tanto nella vita è bene urlarlo anche a se stessi.
Mauro Micheloni
31 OTT 2018
PIATTUME
E’ un Verona piatto, noioso, poco incisivo. Una squadra che non riesce a trasmettermi emozioni. A dirla tutta ho fatto fatica a restare sveglio durante il primo tempo del match con l’Ascoli. Più passano le giornate e più fatico a comprendere quanto questo allenatore sia in grado di dare ai gialloblù. Guardo le altre formazioni e vedo un livello davvero basso. Guardo il Verona e mi sembra una discreta rosa per la categoria. Ma sul campo fa una fatica tremenda a creare occasioni e in difesa traballa sempre troppo.
In un campionato senza vere big, pieno di mediocrità e di onesti pedalatori, mancare uno dei primi due posti sarebbe un fallimento per una società partita con l’enorme vantaggio del paracadute. Non è ancora il momento di fare processi, la strada è lunga, tutto può accadere. Di sicuro il cammino dei gialloblù in queste prime dieci giornate è deludente. Come è deludente la gestione dell’allenatore, la sua cocciutaggine nell’insistere sul tridente offensivo e nel continuare a tenere fuori Pazzini che avrà pure 34 anni (non 40!), ma che in questa tristezza di serie B qualcosa potrebbe ancora dire.
Luca Fioravanti
31 OTT 2018
CI MERITIAMO SETTI?
Zero-tiri-zero. L’incipit è rivelatore e assoluto. C’è da aggiungere altro? No, perciò la tentazione è di utilizzare lo straordinario metodo del sommo “Scriba” Gianni Clerici, che una volta a Wimbledon – dovendo commentare un vuoto 6-0 6-1 – non sapendo come riempire la consueta paginata di Repubblica senza propinare un pastone di banalità ai lettori, scrisse un meraviglioso racconto sulla gambe di una tennista.
Noi ahimè non possiamo: non siamo Clerici e ieri ad Ascoli non c’erano belle gambe da celebrare. Dunque, scusate la noia, ci tocca raccontare del solito Verona di Grosso: lezioso, velleitario, sonnolento, ridondante e narcisista. Un campionario di tutto quello che non serve per vincere le partite. Il tecnico sta confermando tutti i suoi limiti di Bari, né più né meno. O forse, e sarebbe il caso, potremmo disquisire del solito Verona di Setti: zero investimenti degni di nota, zero passione e un eterno vivacchiare sperando sempre nella mediocrità generale e non nelle proprie capacità.
Già perché ora non si cominci la battaglia dell’ovvio, cioè il tiro al bersaglio a Grosso come fu con Pecchia. Sia chiaro, in questo spazio ho manifestato fin dalla scorsa estate – in mezzo alla consueta grancassa celebrativa - le mie forti perplessità sull’allenatore e pure sulla squadra, costruita con qualità sparsa ma senza logica, doppioni e ruoli scoperti. Inutile guardare ai 3-4 nomi buoni, il calcio non è come le figurine. Ma chiedo: ce la prendiamo con Grosso e D’amico (a proposito dov’è?), o con chi li ha messi lì? Nei mesi scorsi avvertivo del clima oppiaceo e di facile rimozione che si percepiva in città tra i mass media e parte della tifoseria. Scrivevo che non ci faceva bene dimenticare la vergogna della recente retrocessione (sommata a quella di tre stagioni fa).
Grosso mi pare inadeguato per la nostra piazza e il nostro obiettivo (ma vogliamo davvero tornare in A?), così come lo era Pecchia. Ma la domanda vera e sostanziale è sempre quella: Setti è adeguato al Verona? Ce lo meritiamo? Lui legittimamente porta avanti il suo metodo, ma è altrettanto legittimo che qualcuno là in alto in città lo legittimi? Non è uno scioglilingua, è la domanda.
Francesco Barana
31 OTT 2018
IL PAGELLONE DI ASCOLI-H.VERONA
SILVESTRI 5,5. Poco impegnato, impreciso sull’unico tiro in porta, di Frattesi, prima del gol.
ALMICI 5. Poca spinta, pochissima qualità al cross.
CARACCIOLO 5. Ordinato e preciso in copertura, ma sul gol lascia a desiderare.
MARRONE 5,5. Meno in difficoltà del solito perché meno impegnato in una partita dove l’Ascoli è entrato pochissimo in area di rigore. Prova di testa nel finale ma non rovina la statistica degli 0 tiri nello specchio della porta.
BALKOVEC 5. Suo un cross sbagliato che diventa l’unica cosa che può assomigliare ad un tiro in porta nel secondo tempo. Per il resto spinge, ma non mette un pallone decente in area di rigore.
HENDERSON 5. Mai pericoloso, gira lontano dalla porta e sul gol guarda Cavion tirare.
DAWIDOWICZ 5. Dà poco al palleggio e dietro si schiaccia troppo, non riuscendo quasi mai a portare pressione sul portatore di palla.
GUSTAFSON 4,5. Gioca poco, ma per quel che ha fatto vedere ha giocato pure troppo. Lento, macchinoso e impreciso. E regala un pallone sanguinoso a Rosseti in apertura di ripresa che va fuori di un niente.
dal 62’ Zaccagni 5,5. L’unico della metà campo che almeno ha provato a buttarsi dentro con un paio di accelerazioni.
RAGUSA 4,5. Stesso copione che col Perugia, discreto inizio ma scelte finali sempre sbagliate. E poi è sparito.
dal 82’ Lee s.v. Cambio incomprensibile se hai Pazzini in panchina e se l’obiettivo degli ultimi 8’ di recupero è strappar via la partita con i denti.
DI CARMINE 4. Corpo estraneo e sempre in fuori gioco. Non è una prima punta e gli chiedono di star solo li davanti. In ritardo nell’unico pallone giocabile (78’) dalla fascia.
LARIBI 5. Il primo tiro verso la porta (senza prenderla) dopo 65’ di giro palla all’indietro e in orizzontale. Non si accende e non è la prima volta.
dal 74’ Matos s.v. Se è stato messo per dare vivacità e creare qualche pericolo, obiettivo non raggiunto.
GROSSO 4. Zero tiri in porta, zero occasioni create, attaccanti poco coinvolti e mai pericolosi, gioco lezioso, Pazzini riserva delle riserve… e nessuno che lo metta in discussione o quantomeno si chieda se sta sfruttando al meglio l’organico a disposizione. Continuiamo così, facciamoci del male.
SERRA 6. Partita a ritmi lenti, unico dubbio un mezzo contatto Brosco-Laribi che inizia fuori dall’area.
Stefano Rasulo
30 OTT 2018
LE VERITA’
Le verità fanno male. E solo quelli con la schiena diritta raccontano la verità. Le verità servono a crescere. A dubitare. A ragionare. Dubbi, non certezze. La verità è che questo Verona non potrà lottare per la serie A. Dopo dieci partite ormai s’è capito tutto. Grosso è questo. Le sue conferenze stampa sono nenie, il suo gioco un gigantesco sbadiglio. Un passo avanti e due indietro, un compitino che non morde, che non lascia traccia. Quattro punti in cinque partite, tre sconfitte, un pareggio, una vittoria arrivata con il fattore C. Grosso in panchina, il nulla accanto. Dirigenti invisibili, mai un’intervista, un’assunzione di responsabilità, un pensiero. Tutti a giocare a nascondino, nessuno che ci mette la faccia. E’ il Verona di Setti, di Grosso, di D’Amico e Barresi. Un Verona senza anima, paracadutato, che dovrebbe essere primo e in fuga e che invece è un’accozzaglia di giocatori mediocri. Setti è tornato a spendere, dicevano gli aedi quest’estate. Forse all’Ikea, non certo per il Verona. Abbiamo raccontato che non era vero, cifre alla mano. Il Verona è costruito con parametri zero, Grosso è stato un grimaldello per arrivare ai giocatori del Bari che si sono svincolati. Tutto previsto. Grosso come Pecchia è congenito a Setti. Dubito che verrà mai esonerato anche se le cose si mettessero al peggio.
Ma così non si fa calcio, non a Verona, piazza passionale e paziente, ma che non perdona le bugie. Grosso non è l’allenatore per il Verona. Non in questo momento. I sospetti e i miei dubbi estivi sono ora molto più concreti. L’obiettivo era riconquistare la gente. Penso ai 180 ragazzi che stasera torneranno da Ascoli. Nonostante tutto. Nonostante tutti. Nonostante questo Verona imbarazzante. Noi, ci potete giurare, continueremo a raccontare le verità. Di un Verona che è sempre più distante dalla gente, chiuso nel fortino di Peschiera, allenamenti blindati per offrire spettacoli così penosi. Di Pazzini che marcisce in panchina. Di un presidente che ha smesso di investire.
Più forti di chi cerca di minare la nostra professionalità, di chi cerca di farci paura, di querele pretestuose. Quando i nostri giornalisti sono stati tenuti fuori dalla presentazione di Grosso quest’estate vi dissi che quella battaglia era la vostra battaglia. Noi siamo sempre lì a combattere e lo facciamo perché nonostante Setti continuiamo a pensare che il Verona sia un bene e un patrimonio della città. Speriamo siate numerosi al nostro fianco, perché tra poco tutte le verità verranno a galla…
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Tre sconfitte in nove partite giocate. Hellas Verona, dove vuoi andare?
ottobre 31, 2018
Dopo la decima giornata del campionato cadetto, la squadra di Fabio Grosso manda già segnali allarmanti. Martedì sera contro il modestissimo Ascoli, è riuscito persino a perdere. Terzo ko dopo nove partite giocate sul campo. Un trend che preoccupa e che ad oggi non può far ben sperare. Anzi. Ridimensiona drasticamente il nobile obiettivo sventolato ad inizio stagione. Una squadra che fatica su tutti i fronti. Alla conclusione in porta ci si arriva poco o niente, i fraseggi orizzontali non portano mai a nulla, senza dimenticare che puntualmente la difesa scaligera incassa almeno una rete. Numeri che non danno spazio ad alcuna giustificazione. Con Pazzini che continua peraltro ad essere relegato in panchina senza una valida motivazione. Una situazione grottesca che ieri sera ha raggiunto il punto più basso di questa prima parte di campionato. Il giusto tributo ai 182 butei che martedì sera hanno deciso di sobbarcarsi l’ennesima trasferta, rientrando all’alba pur di seguire l’amato Hellas Verona. Un amore incondizionato purtroppo non contraccambiato da società e squadra che alle parole non ha ancora dato seguito ai fatti
Serie BKT, la classifica aspettando i posticipi
ottobre 31, 2018
Il Pescara conferma il primato in solitaria a quota 19 punti, un punto di ritardo per il Palermo, due per l’Hellas Verona che chiude il podio
Pagelle
ottobre 30, 2018
Silvestri 6, Almici 5, Caracciolo 5.5, Marrone 5.5, Balkovec 5.5; Gustafson 4.5 (Zaccagni 5.5), Dawidowicz 5, Henderson 5.5; Ragusa 5.5 (Lee sv), Di Carmine 5, Laribi 5 (Matos 5.5). All: Grosso 5
Finale, Ascoli-Hellas Verona 1-0
ottobre 30, 2018
Brutta sconfitta per l’Hellas Verona di Fabio Grosso nel secondo turno infrasettimanale del campionato cadetto. È il terzo ko in dieci giornate per la squadra gialloblù. Un passo falso che ridimensiona, e non poco, le ambizioni del club di Maurizio Setti. L’Ascoli di Vivarini ospita allo stadio Del Duca gli scaligeri che confermano il 4-3-3 con Silvestri, Almici, Caracciolo, Marrone, Balkovec; Gustafson, Dawidowicz, Henderson; Ragusa, Di Carmine, Laribi. Al 4’ da sinistra Di Carmine serve Gustafson, ma la conclusione del centrocampista viene ribattuta da D’Elia. All’8’ tiro centrale di Ninkovic bloccato senza problemi Silvestri. Tre minuti dopo ottimo contropiede di Ragusa che lascia sul posto Frattesi, pallone a Gustafson ma il centrocampista gialloblù spedisce il pallone sul fondo al momento del cross. Un minuto dopo ci prova dalla distanza Dawidowicz, conclusione che termina però alta. L’Ascoli al 14’ obbliga Marrone a chiudere in angolo il tiro ravvicinato di Ngombo, mentre al 26’ viene ammonito Balkovec. Al 29’ Addae ci prova da fuori area, tiro ribattuto dalla difesa gialloblù in corner. Episodio dubbio al 30’: rilancio di Silvestri che arriva direttamente sulla trequarti, Laribi anticipa il diretto avversario D’Elia che lo mette giù al limite dell’area ma per l’arbitro è tutto regolare. Graziato il difensore marchigiano che era ultimo uomo. Frattesi al 39’ ci prova senza fortuna da oltre 25 metri, primo tempo che termina a reti inviolate dopo 2’ di recupero —
La ripresa si apre col tiro dalla distanza di Frattesi con Silvestri che respinge e la difesa gialloblù allontana la minaccia. Ancora Ascoli pericoloso con la botta di Rosseti che esce di poco alla destra del portiere gialloblù. Primo cambio per l’Hellas Verona al 17’, con Zaccagni al posto di Gustafson. Laribi al 21’ spara alto dal limite dell’area, stesso copione tre minuti più tardi con Almici che si avventura in una conclusione da oltre venti metri che si perde in curva. Al 29’ secondo cambio per i gialloblù, con Matos che prende il posto di Laribi. La squadra di Grosso prova ad alzare il ritmo come al 33’ quando Ragusa da sinistra mette in mezzo ma il pallone non arriva prima a Di Carmine e poi a Matos, con l’Ascoli che ringrazia. Terzo ed ultimo cambio per i gialloblù, al 37’ Ragusa lascia il posto a Seung-Woo Lee. Ma al 40’ arriva la beffa per i 182 tifosi a seguito dell’Hellas Verona: conclusione in diagonale di Ninkovic che colpisce il palo, sulla ribattuta il più lesto è Cavion che batte Silvestri. L’Ascoli esulta al triplice fischio, mentre l’Hellas Verona scivola in classifica al terzo posto. E venerdì sera al Bentegodi arriva la Cremonese
FONTE: HellasLive.it
L’Hellas è inconcludente, vince l’Ascoli
By Stefano Pozza - 30 ottobre 2018
La 10^ giornata del campionato di Serie B vede scendere in campo Ascoli e Hellas Verona. Turno infrasettimanale in cui mister Grosso deve conquistare i 3 punti per mantenersi vicino alla vetta della classifica.
Al posto dello squalificato Colombatto parte dal primo minuto il polacco Pawel Dawidowicz coadiuvato da Henderson e Gustafson, Di Carmine preferito ancora una volta a Pazzini, in difesa Almici prende il posto di Crescenzi. L’Ascoli invece cambia 6/11 rispetto il match di Livorno, dei tanti ex gialloblù presenti in rosa, Vivarini schiera solo Riccardo Brosco.
Dopo una discreta partenza per gli Scaligeri con una bella ripartenza di Ragusa che sbaglia a servire Almici in area regalando la palla alla difesa avversaria, sono i padroni di casa a tentare di fare la partita cercando di fare paura al Verona.
I nostri cercando di tenere palla, un continuo passaggio tra i giocatori in maglia bianca nella speranza di creare qualche azione offensiva interessante. Ne risulta però una manovra macchinosa e spesso inconcludente. Attorno alla mezz’ora l’Hellas protesta in maniera accesa per un contatto in area ai danni di Laribi abile nello sfruttare il rinvio lungo di Silvestri. L’arbitro Serra lascia però proseguire.
Si chiude senza emozioni un primo tempo in cui le due compagini non hanno di fatto mai tirato in porta.
I secondi 45 minuti iniziano sulla falsa riga dei primi. Al 61 Grosso fa uscire Gustafson al suo posto entra Zaccagni. Si fatica a creare azioni pericolose, lanci lunghi per Di Carmine sempre in fuorigioco o possesso palla inconcludente: si può tranquillamente definire un brutto Verona.
Buona invece la prova dei locali i quali attraverso giocate semplici rischiano di mettere in difficoltà i nostri soprattutto con Addae. Arriva il turno di Matos che al 73esimo subentra a Laribi. Fortunatamente si infittiscono le azioni d’attacco del Verona, ma il tempo scorre e non manca molto al 90esimo.
Grosso regala dieci minuti più recupero a Lee che subentra a Ragusa.
Ma all’84 il match si sblocca: un calciatore dell’Ascoli lascia partire un potente tiro che si infrange sul palo, Cavion riprende palla e mette in rete la biglia portando i suoi in vantaggio.
L’Hellas esce meritatamente sconfitto da Ascoli, una partita in cui il Verona è stato inconcludente e senza idee di gioco. I locali hanno avuto più “fame di vittoria” è ciò si è nettamente visto.
Formazioni ufficiali:
Ascoli: Perucchini, Valentini, Troiano, D’Elia, Rosseti (67 Cavion), Ninkovic, Addae, Kupisz, Brosco, Frattesi (80 Laverone), Ngombo (56 Beretta). Allenatore: Vivarini.
Hellas Verona: Silvestri, Balkovec, Caracciolo, Marrone, Almici, Gustafson (61 Zaccagni), Dawidowicz, Henderson, Ragusa (81 Lee), Di Carmine, Laribi (73 Matos). Allenatore: Grosso.
Arbitro: Serra (sez. AIA di Torino).
Assistenti: Dei Giudici (sez. AIA di Latina) e Sechi (sez. AIA Sassari).
Stefano Pozza
FONTE: HellasNews.it
VISTO DA NOI
31 ottobre 2018 - 10:54
Involuzione
I numeri dicono che il Verona è andato in crisi. Ora non può sbagliare
di Redazione Hellas1903
Sarebbe facile maramaldeggiare sul Verona visto con l’Ascoli, finito a sbattere come se la sconfitta fosse una sorte inevitabile.
Meglio rivolgersi alla freddezza dei numeri per capire quali siano i (palesi) motivi che stanno dietro un’involuzione che, da ieri, si può tradurre senza tema di smentita in una parola: crisi. Perché così va chiamata la situazione di una squadra che si trova a fronteggiare certe statistiche.
Dopo le tre vittorie consecutive colte con Carpi, Crotone e Spezia, cui va aggiunta quella assegnata d’ufficio con il Cosenza, l’Hellas ha raccolto 4 punti. Ha perso tre gare in cinque giornate.
Andiamo avanti: gol fatti in questo periodo, 3. Gol subiti, 6. Se fino alla trasferta sul campo del Del Duca era corretto sottolineare come il Verona costruisse molto ma difettasse in fase di finalizzazione, i tiri in porta (non) effettuati con l’Ascoli fanno cadere anche questa valutazione.
L’Hellas subisce almeno una rete in ogni partita ufficiale disputata, dalla Coppa Italia in avanti. Se non segna, dunque, è automatico che perda.
Il possesso palla non basta, soprattutto quando più che il tiqui-taca ricorda il tic e toc, lento come una pendola da salotto fuori tempo e fuori orario.
Andando oltre la caduta di Ascoli, è altro il cruccio, guardando questo Verona. Perché aver perso contro una formazione che è un bunker, nel proprio stadio (421’ di imbattibilità), non è un fatto grave. Il modo, invece, quello non si può accettare.
L’Hellas – e adesso sì che usciamo dai numeri – non riesce a cambiare ritmo, la marcia è sempre quella. Sono le prospettive di qui in avanti che lasciano perplessi, perché il Verona ha ambizioni di promozione, e a dettarle non è solamente il blasone, che è un armamentario tanto fascinoso quanto vetusto, nel calcio di oggi.
È l’organico gialloblù, ampio e abbondante, a richiedere ben altro. Questa squadra non è meno forte, sulla carta, della corazzata che salì in A nel 2012-2013, pur tra molte complicazioni. Oggi come allora, la concorrenza è fitta e qualificata. Non la si agevoli sbagliando ancora.
NEWS
31 ottobre 2018 - 08:31
Guaio difesa: il Verona prende sempre gol
Con l’Ascoli i gialloblù hanno subito una rete per l’undicesima partita di fila
di Redazione Hellas1903
Il Verona non sa non prendere gol.
Un difetto grave per l’Hellas, ribadito ieri, nella partita persa per 1-0 con l’Ascoli. I gialloblù hanno subito almeno una rete in tutte le gare ufficiai disputate in questa stagione.
Fa eccezione, ovviamente, l’incontro non disputato a Cosenza, con il 3-0 assegnato d’ufficio al Verona. Poi, considerando anche la Coppa Italia, in undici sfide affrontate da agosto a oggi, l’Hellas non è mai riuscito a mantenere inviolata la propria porta.
Un guaio che complica il rendimento del Verona.
NEWS
30 ottobre 2018 - 23:24
Pagelle, disastro Verona
Di Carmine sempre in fuorigioco, difesa incerta, centrocampo pauroso: serataccia gialloblù
di Matteo Fontana, @teofontana
SILVESTRI 6
Tra i pochi a evitarsi gli strali di una serata pessima. Cavion lo beffa senza che lui possa farci qualcosa.
ALMICI 5,5
Troppo timido, si mette all’indietro e non si vede mai in avanti.
CARACCIOLO 5,5
Momento complicato: non riesce a dare sicurezza alla difesa gialloblù. E non sempre Silvestri può rimediare.
MARRONE 6
Nelle difficoltà della difesa, è il meno peggio: respinge qualche pallone insidioso, ma non basta per evitare la sconfitta.
BALKOVEC 5
Non si vede in fase di spinta, è incerto se chiamato a coprire. Così non va.
HENDERSON 6
Le rare buone idee di un Verona svuotato vengono dai suo piedi.
DAWIDOWICZ 5
Dovrebbe interdire o costruire? Entrambe le cose, in realtà. Peccato non funzioni né in un senso, né nell’altro.
GUSTAFSON 5
Non può essere questo il giocatore che tanto bene ha fatto a Perugia. Impacciato, insicuro. Anonimo.
RAGUSA 5
Un paio di finte e dribbling, null’altro. Molto fumo, dell’arrosto non restano neanche i vapori.
DI CARMINE 5
Palloni toccati pochi. Molte, invece, le situazioni in cui finisce in fuorigioco. Non viene sostenuto, ma non è un alibi.
LARIBI 5,5
Fantasia congestionata. Affaticato, sarebbe stato il caso di farlo rifiatare.
ZACCAGNI 5,5
Svanisce in fretta.
MATOS 6
La rara vivacità del Verona passa da lui.
LEE ng
GROSSO 5
Questo Verona non ha un’identità adeguata. Con l’Ascoli c’era bisogno di temperamento. Chi l’ha visto? Così non solo la Serie A, ma pure la possibilità di lottare per raggiungerla sarà un’utopia.
NEWS
30 ottobre 2018 - 23:21
Ascoli, Cavion: “Per noi tre punti importantissimi”
L’autore del gol partita ascolano: “Volevamo riprenderci dal match contro il Livorno”
di Redazione Hellas1903
Michele Cavion, autore del gol partita dell’Ascoli, commenta la vittoria ai microfoni di DAZN: “Vittoria importantissima contro una squadra molto forte. Sapevamo che il Verona sarebbe venuto qua a vincere, ma volevamo riprenderci subito dalla sconfitta di Livorno. Il gol vale tre punti importantissimi per la squadra“.
NEWS
30 ottobre 2018 - 23:11
Il peggior Verona della stagione perde ad Ascoli, decide un gol di Cavion
Squadra senza mordente, sconfitta che pesa
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Brutta sconfitta del Verona ad Ascoli. Il terzo ko in campionato arriva dopo la peggior prestazione offerta dai gialloblù, senza mordente, per nulla pericolosi, che si adeguano a un ritmo gara lento e improduttivo. Perucchini può anche bersi qualche caffè, pericoli seri non ne prende mai. Gli errori di rifinitura in avanti di Ragusa e Laribi sono al limite dell’irritante. Henderson e Gustafson sembrano fantasmi. Il gol all’85 di Cavion regala tre punti ai bianconeri e molta delusione. Il Verona non riesce a dare continuità e per questo non è ancora una squadra che può, oggi, pensare così di poter centrare la promozione diretta.
FORMAZIONI
Poco turnover di Fabio Grosso. Rispetto alla formazione che ha battuto il Perugia c’è Dawidowicz al posto di Colombatto. Out Crescenzi per infortunio, torna Almici a destra e Balkovec è confermato a sinistra. I centrali sono Marrone e Caracciolo. In mezzo al campo, con Dawidowicz, ci sono Henderson e Gustafson. In avanti confermato il trio Ragusa, Di Carmine e Laribi.
L’Ascoli si schiera a 4-3 1-2. In porta Perucchini, dietro Kupsiz, Brosco, Valentini, D’Elia, in mezzo Addae, Troiani e Frattesi, in attacco Rosseti e Ngombo con Ninkovic a supporto.
Arbitra Serra, al Del Duca sono presenti 182 tifosi del Verona
PRIMO TEMPO
Dopo quattro minuti Ragusa scappa a destra ma il cross verso Laribi, libero davanti al portiere, è sbagliato. L’Ascoli ci mette aggressività, Ninkovic calcia centrale all’8’. I bianconeri attaccano a destra, dove la copertura di Balkovec lascia qualche spazio in più. Quando difendono, il Verona inizia il giro palla a cercare gli spazi per affondare. Ragusa semina Ninkovic che lo atterra e prende il giallo al 23’ protestando poi con l’arbitro. Al 25’ Di Carmine segna ma è in fuorigioco. Balovec vuole il giallo anche lui e lo ottiene con un’entrata a piedi uniti su Ngombo al 26’. Ragusa, che è bravo a liberarsi, non riesce poi a calibrare il traversone giusto sprecando più di un’occasione.
E’ il 30’ quando Laribi scappa verso la porta, al limite dell’area D’Elia lo spinge ma non a sufficienza per Serra che non fischia.
La gara è bloccata e brutta, il Verona non rischia ma nemmeno trova una giocata importante per impensierire il portiere avversario. Ragusa va di male in peggio, sbagliando lo sbagliabile. Laribi gli va dietro. Così Di Carmine resta isolato.
SECONDO TEMPO
Due pericoli in avvio di ripresa per il Verona. Prima Frattesi costringe Silvestri alla respinta (non perfetta) con un tiro dal limite, poi Rosseti calcia da fuori con mira sbagliata. Balkovec si fa chiudere in corner dopo una buona sovrapposizione. Di Carmine è ancora in fuorigioco al 52’ e poi al 54’.
Il primo cambio è di Vivarini: dentro Beretta per Ngombo al 56’. E’ il centrocampo del Verona che non funziona. Henderson e Gustafson sono lenti e imprecisi. Dawidowicz va bene in copertura ma non è un regista. Arriva il 60’ e l’Hellas non ha ancora fatto un tiro in porta.
Primo cambio Verona: Zaccagni sostituisce un deludente Gustafson al 63’. Laribi spreca un contropiede di Almici calciando alle stelle dal limite. Al 67’ Di Carmine è fermato dal guardalinee, ma stavolta il fuorigioco non c’è.
Zaccagni offre un po’ di vivacità, e il Verona prende coraggio. Al 74’ torna in campo Matos. Il brasiliano sostituisce Laribi che non ha più nulla da dare. Al 78’ Ragusa spinge a sinistra, il cross è velenoso ma non pesca nessuno. Ancora Ragusa calcia dal limite, Brosco respinge, l’Hellas chiede il fallo di mani: dubbio rigore all’80’.
Lee per Ragusa è l’ultimo cambio di Grosso .
CAVION A SEGNO, 1 A 0 ASCOLI
Il gol dell’Ascoli arriva all’85’. Ninkovic tira da fuori e centra un palo clamoroso, la palla rimbalza, Cavion è il più lesto di tutti e infila Silvestri.
Il Verona non ci sta, Balkovec tira, respinto in angolo. Poi l’occasione più bella ce l’ha Marrone che non colpisce di testa su cross da punizione di Balkovec.
Finisce una brutta partita con una sconfitta pesante. La terza, che viene dalla partita giocata peggio dai gialloblù.
FONTE: Hellas1903.it
DOPO ASCOLI
VERONA, CHE DISASTRO SQUADRA SENZA IDENTITA'
31/10/2018 11:11
Una cosa è certa: così non si va in serie A. La gara di Ascoli ha confermato che la vittoria con il Perugia era stata solo una fortunata coincidenza, una gara che non fa primavera. Nel Verona è tornato l’inverno fatto di un gioco involuto, piatto, senza mai un acuto. Pazzini è un caso, alla terza partita di fila in panchina, una bestemmia vista la categoria e visti soprattutto i risultati.
Il Verona di Grosso sta sprofondando nella mediocrità, esattamente com’era successo l’anno scorso al Bari, isolato dalla città e dai tifosi, chiuso negli allenamenti a porte chiuse. Grosso è una litania. Ripete come un disco rotto una realtà che non c’è. Il Verona ad Ascoli ha tirato una sola volta in porta e Pazzini non è e non potrà mai essere in serie B un giocatore uguale agli altri. Avere un simile capitale tecnico e vederlo ammuffire in panchina per novanta minuti richiederebbe un chiarimento da parte della società, del presidente Setti di qualche dirigente (dovessero esistere dirigenti che meritano tale nome) che evidentemente invece avvalla questa scelta che risulta incomprensibile alla piazza e al buon senso.
Ad Ascoli non è andata in scena la peggior partita della stagione. E’ andata in scena la prosecuzione delle altre gare, fatta eccezione della partita con il Crotone, che evidentemente ora bisogna ridimensionare visti i problemi dei calabresi e il cambio di panchina.
A pesare, oltre all’inconsistenza generale del gioco, è proprio la mancanza di carattere. Una squadra di presuntuosi giocatori, per di più sopravvalutati dalla fanfara aziendale. Un manipolo che per ora è lontanissimo dall’essere un gruppo, guidato con la stessa presunzione dal proprio allenatore che continua a vagheggiare un gioco che non c’è e una superiorità tecnica che è sulla carta. Il Verona non sa soffrire, ma quel che è peggio è che gioca male. E’ ora di dirlo chiaro e forte prima che sia troppo tardi. Questa è una squadra senza identità che rappresenta il proprio tecnico. E’ importante non rimandare l’analisi di questo grave momento e di questa frenata. Sempre chè Setti abbia intenzione di farlo.
GIANLUCA VIGHINI
CRISI HELLAS
Perdere male con Pazzini in panchina
31/10/2018 10:06
Un'altra sconfitta, un'altra partita senza segnare gol. L'attacco del Verona non gira: i portieri avversari non sono mai "miracolosi". La porta per i gialloblù sembra diventata Marte, impossibile da raggiungere.
Il caso Pazzini diventa sempre più paradossale: gli attaccanti fanno fatica e il capitano gialloblù sta seduto in panchina (non entrando nemmeno per 5 minuti).
Tre partite di fila senza vedere il Pazzo in campo. Che finora, tra l'altro, è il capocannoniere del Verona con tre reti...
SERVE CAMBIO ROTTA
Hellas in crisi: 3 sconfitte in 5 match
31/10/2018 09:58
Un bruttissimo Verona esce sconfitto da Ascoli. L'Hellas di Grosso non ha convinto ancora (3 sconfitte nelle ultime 5 partite). E nelle altre due partite i gialloblù hanno deluso: pareggino a Venezia e vittoria in casa con Perugia (solamente grazie a San Silvestri).
Serve un cambio di rotta: il Verona non potrà continuare a deludere così per molto. Venerdì sera al Bentegodi arriverà un agguerrito Mandorlini con la sua Cremonese, che sta vivendo un momento di crisi in classifica. Una sfida già cruciale per l'Hellas.
ASCOLI-VERONA 1-0
Brutto Verona, K.O. di misura al Del Duca
30/10/2018 20:33
Sconfitta per 1-0 da parte del Verona di Fabio Grosso al Del Duca di Ascoli. I gialloblù soffrono fin dai primi minuti il pressing ascolano e non riescono a produrre gioco. Mancano anche velocità e carattere, nonchè la precisione nei passaggi. A centrocampo, Dawidowicz non è Colombatto (assente per squalifica) e si vede, mentre sulle fasce Ragusa (il nr 9 in assoluta serata no) e Laribi fanno troppo poco. Nella seconda parte del primo tempo esce finalmente anche il Verona, ma il possesso palla scaligero è sterile: zero tiri verso Perucchini. Nella ripresa parte forte l'Ascoli coi tiri di Frattesi e Rosseti, ma sostanzialmente permane l'equilibrio. Proprio mentre il match s'avviava alla conclusione, all'85' l'Ascoli a sorpresa trova il gol vittoria. Sulla trequarti, Henderson non chiude Troiano e gli permette il tiro che va a centrare il palo alla destra di Silvestri; arriva Cavion ed è uno scherzo mettere dentro a porta vuota, col portiere veneto ancora a terra. Negli ultimi minuti, succede poco o nulla: tanto nervosismo (espulso mister Vivarini per proteste) e gli assalti scaligeri non producono effetti. Il Verona incassa il 3° ko in Campionato, ed in classifica scivola al 3° posto. Il Pescara pareggia a Cosenza a va a quota 19, mentre il Palermo, vincendo a Carpi 0-3, sale a 18. L'Hellas è invece a 17. Il prossimo impegno dei gialloblù sarà contro la Cremonese al Bentegodi (venerdì 2 novembre).
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Fine match
93', punizione dal limite per i gialloblù, Marrone svetta al centro dell'area ma sfiora appena e la palla termina fuori.
92', espulso l'allenatore dell'Ascoli, Vivarini per proteste.
concessi 5' di recupero
85', GOL-ASCOLI: Troiano dalla distanza coglie il palo, sulla ribattuta arriva Cavion che infila a porta vuota (Silvestri ancora a terra).
84', giallo per Addae.
83', 3° cambio anche per il Verona: dentro Lee e fuori Ragusa.
81', 3° cambio per Vivarini: dentro Laverone e fuori Frattesi.
78', buonissima occasione per il Verona: dalla sinistra Ragusa mette in mezzo, ma né Di Carmine, né Matos riescono a dare al pallone la deviazione vincente.
76', giallo a Cavion per fallo su Henderson.
74', altro cambio nel Verona: dentro Matos e fuori Laribi.
68', 2° cambio nell'Ascoli: dentro Cavion e fuori Rosseti.
66', grande opportunità sui piedi di Laribi: il nr 21 gialloblù dal limite dell'area, calcia al volo e manda alle stelle (servire l'assist a Di Carmine a sinistra o a Henderson a destra).
62', primo cambio anche nel Verona: entra Zaccagni e va fuori Gustafson.
55', nell'Ascoli entra Beretta ed esce Ngombo.
47', ci prova anche Rosseti: conclusione insidiosa da fuori, palla a lato. Ascoli, inizia il 2° tempo, aggressivo come aveva fatto nell'apertura dei primi 45'.
46', grande tiro dalla distanza di Frattesi dalla sinistra, Silvestri respinge.
Via alla ripresa
Terminano i primi 45' ad Ascoli, con i padroni di casa ed il Verona, fermi sullo 0-0. Tanta aggressività per i bianconeri di Vivarini e scaligeri in affanno per almeno 20'. Gli ospiti, nella seconda parte del primo tempo, si affacciano più costantemente nella metà campo avversaria, ma il loro possesso palla è sterile: manca imprevedibilità. Sulle fasce, male Ragusa e Almici (catena di destra) e a sinistra, Laribi ha fatto poco.
Fine primo tempo
38', il gioco dell'Hellas resta privo di velocità ed è prevedibile, inoltre, i cross dalle fasce (soprattutto a destra con Ragusa finora in serata no), non riescono a servire a dovere Di Carmine.
30', Laribi lanciato a rete, viene toccato da un avversario proprio all'ingresso dell'area di rigore ascolana, per l'arbitro Serra è tutto regolare.
27', da qualche minuto il Verona riesce a tenere più palla e allontana l'Ascoli dalla propria metà campo. Il possesso palla dei gialloblù però, finora è sterile.
26', giallo anche per Balkovec per fallo a centrocampo su Addae.
23', ammonizione per Ninkovic.
18', Verona in affanno, il pressing dell'Ascoli è asfissiante.
11', Ragusa sulla destra, si libera bene dal proprio marcatore, mette in mezzo per Gustafson che però spreca la buona opportunità.
8', conclusione dalla destra di Ninkovic, ma Silvestri è ben piazzato e non si fa sorprendere.
4', inizio molto aggressivo dell'Ascoli che colleziona subito un angolo (senza esito). Risponde però il Verona in contropiede: il tiro di Gustafson dal limite dell'area di casa, viene ribattuto da D'Elia.
Via al primo tempo
Tutto pronto al Del Duca di Ascoli. I bianconeri allenati da Vivarini, ospitano l'Hellas (2° in classifica con 17 punti) guidato da Fabio Grosso. I gialloblù sono reduci dalla bella vittoria (2-1) contro il Perugia e nel match che stanno per disputare proveranno a scavalcare il Pescara capolista (di scena a Cosenza). In formazione, vista la defezione di Crescenzi, il tecnico scaligero ha sistemato la propria difesa con Balkovec a destra ed Almici a sinistra; in mezzo Caracciolo e Marrone. Silvestri, ovviamente in porta. A centrocampo, manca Colombatto (squalificato), ed allora spazio a Dawidowicz, coadiuvato da Henderson e Gustafson. In avanti, confermato Di Carmine (Pazzini ancora in panchina), assistito da Laribi e Ragusa. Nell'Ascoli, occhio all'ex gialloblù Brosco e al trequartista Ninkovic che giocherà dietro alle punte Rosseti e Ngombo.
TABELLINO:
ASCOLI-VERONA 1-0
MARCATORI: 85' Cavion
ASCOLI: Perucchini, Valentini, Troiano, D'Elia, Rosseti, Ninkovic, Addae, Kupisz, Brosco, Frattesi, Ngombo. A disposizione: Lanni, Bacci, De Santis, Ganz, Zebli, Padella, Quaranta, Casarini, Cavion, Parlati, Beretta, Laverone. All.: Vivarini.
HELLAS VERONA: Silvestri, Balkovec, Caracciolo, Marrone, Almici, Gustafson, Dawidowicz, Henderson, Ragusa, Di Carmine, Laribi. A disposizione: Ferrari, Tozzo, Eguelfi, Matos, Pazzini, Lee, Cissé, Zaccagni, Calvano, Kumbulla, Tupta, Empereur. All.: Grosso.
Arbitro: Serra (sez. AIA di Torino).
Assistenti: Dei Giudici (sez. AIA di Latina) e Sechi (sez. AIA Sassari).
ANDREA FAEDDA
FONTE: TGGialloBlu.it
Verona, le pagelle di CM: senza Pazzini i veneti non pungono fuori casa
del 30 ottobre 2018 alle 23:13
di Valentino D'Amico
Ascoli-Verona 1-0
Silvestri 6
Almici 6
Caracciolo 5.5
Marrone 6
Balkovec 5
Gustafsson 5.5 (62' Zaccagni 6)
Dawidowicz 5
Henderson 5
Ragusa 6.5 (82' Lee Seung-woo sv)
Di Carmine 6
Laribi 5.5 (74' Matos)
All. Grosso 5.5
Serie B: rimonta Pescara, Verona ko. Tris Palermo, è secondo. Vince Zenga
del 30 ottobre 2018 alle 22:55
Turno infrasettimanale della Serie B, arrivata alla sua 10a giornata, e sei partite in programma in questo martedì, tutte alle 21 (rinviata Spezia-Benevento).
Reduce dal primo ko stagionale, il Pescara rischia di perdere ancora in casa del Cosenza: ospiti avanti nel finale di primo tempo con l'ex di giornata Maniero, ma a pochi minuti dal termine del match è Crecco a regalare un punto prezioso agli abruzzesi per difendere la vetta della classifica. Non ne approfitta il Verona, che cade sul campo dell'Ascoli per la rete di Cavion. Sorride il Palermo, che con lo 0-3 al Carpi (Falletti, Jajalo, Nestorovski) sale al secondo posto solitario.. Il Cittadella invece, dopo aver inflitto la prima sconfitta al Pescara, rimonta ma non va oltre il pari contro il Foggia. Vince il Venezia di Zenga a Cremona, lo stesso fa il Perugia in casa contro il Padova: 3-2 mozzafiato, decide la zampata di El Yamiq al 92'.
Chiuderanno il turno mercoledì Salernitana-Livorno (19) e Lecce-Crotone (21).
FONTE: CalcioMercato.com
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona: "L'Hellas si fa infilzare nel finale dall'Ascoli"
31.10.2018 08:53 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
"L'Hellas si fa infilzare nel finale dall'Ascoli". Questo il titolo in prima pagina del Corriere di Verona di questa mattina.Sconfitta per i gialloblù che non riescono a sfondare il bunker dei biabnconeri e poi incassano il gol di Cavion che decide il match: una partita modesta della squadra di Grosso e senza mai affondare i colpi.
SERIE B
Le pagelle dell'Hellas Verona - Stecca la mediana, bene Ragusa
Risultato finale: Ascoli-Verona 1-0
30.10.2018 23:07 di Daniele Vitiello
Silvestri 6 - Incolpevole sul gol di Cavion.
Balkovec 6.5 - Dal suo piede nasce buona parte delle offensive dell’Hellas, è una risorsa importante per Grosso.
Caracciolo 6 - Fa a sportellate con gli attaccanti dell’Ascoli e tiene botta finché può.
Marrone 5.5 - Concede un po' troppo ai suoi diretti avversari negli ultimi metri.
Almici 6 -Bravo in entrambe le fasi di gioco.
Gustafson 5 - Deludente la prestazione del centrocampista preferito a Zaccagni, che lo rileva poi nella ripresa. Dal 63’ Zaccagni 6 - Propositivo, ma non basta.
Dawidowicz 5 - Non sfrutta come potrebbe e dovrebbe la chance concessagli dal mister.
Henderson 5.5 - Gira troppo lentamente il pallone e questa la principale causa degli scarsi pericoli creati alla retroguardia avversaria.
Ragusa 6.5 - Fra i migliori dell’Hellas, ma i suoi compagni di reparto non sfruttano a dovere i suoi suggerimenti. Dall’83’ Lee SV.
Di Carmine 5 - Perennemente in fuorigioco, sbaglia i tempi di inserimento sui suggerimenti dei compagni. Fa poco per non far invocare l’impiego di Pazzini.
Laribi 5.5 - Prestazione al di sotto delle attese, poco concreto palla al piede. Dal 75’ Matos SV.
SERIE B
Le pagelle dell'Ascoli - Addae fondamentale, D’Elia opaco
Risultato finale: Ascoli-Verona 1-0
30.10.2018 23:04 di Daniele Vitiello
Perucchini 6 - Si fa trovare pronto quando viene chiamato in causa.
Kupisz 6 - Nessuna sbavatura nell’arco dei novanta minuti.
Brosco 6 - Porta a casa la sufficienza al rientro da titolare al fianco di Valentini.
Valentini 6 - Toglie il volume alle offensive del Verona grazie alla ottima collaborazione con il compagno di reparto.
D’Elia 5.5 - Soffre l’esuberanza di Ragusa e spesso è costretto a rincorrerlo.
Addae 7 - Fondamentale la sua grinta in mezzo al campo. Abbina anche una discreta dose di qualità.
Tropiano 6.5 - Costretto perlopiù alla fase di interdizione davanti alla difesa, esegue il suo compito con diligenza.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
GROSSO: «INGENUITÀ FATALE, DOBBIAMO FARE MEGLIO. TANTE POSSIBILI OCCASIONI GESTITE MALE»
31/OTTOBRE/2018 - 00:15
Ascoli - Le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Fabio Grosso, rilasciate al termine di Ascoli-Hellas Verona, 10a giornata della Serie BKT.
«E' una sconfitta che brucia tanto. Nel primo tempo non abbiamo sofferto ma abbiamo tenuto i ritmi bassi e non siamo stati in grado di creare occasioni da rete. Nella ripresa il ritmo è aumentato ma siamo mancati nelle decisioni finali per demeriti nostri. Poi è arrivato il gol, dopo una nostra ingenuità, e abbiamo permesso all'Ascoli di risalire. Avremmo dovuto fare sicuramente meglio, noi abbiamo creato tanto noi e nemmeno gli avversari, ma usciamo dal campo a mani vuote. Le partite passano e noi dobbiamo sicuramente fare meglio di quanto visto oggi. Pazzini? Ho una rosa composta da tanti calciatori, di grande qualità, saranno tutti utili nel corso della stagione. La sfida contro la Cremonese? E' positivo tornare in campo tra pochi giorni, mi auguro di fare meglio di oggi. In tutte le partite dobbiamo cercare di ottenere il massimo in un campionato così equilibrato».
CARACCIOLO: «GRUPPO E CATTIVERIA, REAGIAMO SUBITO»
31/OTTOBRE/2018 - 00:00
Ascoli - Le principali dichiarazioni del difensore gialloblù Antonio Caracciolo, rilasciate al termine di Ascoli-Hellas Verona, 10a giornata di Serie BKT 2018/19.
«Cosa non è andato oggi? Dal campo sembrava che il pallino del gioco lo avessimo noi e forse lo 0-0 sarebbe stato un risultato più giusto. Dobbiamo migliorare in qualcosa, essere più cattivi in generale. Ora pensiamo a venerdì, c'è subito un'altra partita e cerchiamo di prenderci dei punti. Una prova di maturità fallita? La vittoria avrebbe dato un segnale anche fuori casa, ma non voglio vederla come una prova fallita. Quindi dobbiamo cercare di migliorare perché sicuramente qualcosa ci mancherà, forse cattiveria o determinazione visto che il pallino del gioco nelle partite lo abbiamo spesso noi. Dobbiamo concretizzare le azioni che facciamo ed essere un po' più decisi in fase difensiva. Niente tiri? Cercavamo di forzare un po' la giocata, cosa che dobbiamo fare meno anche se vediamo che facciamo fatica ad arrivare al tiro. Come detto dobbiamo continuare a lavorare e rimboccarci le maniche. Noi cerchiamo sempre di imporre il nostro gioco e lo abbiamo fatto anche oggi, arriviamo bene nelle aree di rigore avversarie e non riusciamo a concretizzare. Pazzini?Pazzini? Appena tornerà in campo avrà le sue occasioni e le sfrutterà al meglio perché è un gran giocatore, non esiste un caso. Siamo un gruppo unito, credo nel Mister. I tifosi? Credo sia scontato ringraziarli, venerdì dobbiamo subito tornare a vincere anche per loro».
ASCOLI-HELLAS VERONA 1-0
30/OTTOBRE/2018 - 21:00
Ascoli - Finisce dopo 6 minuti di recupero la sfida del 'Del Duca'. Vittoria per 1-0 per i padroni di casa, decide un gol di Cavion a 5' dal novantesimo.
ASCOLI-HELLAS VERONA 1-0
Marcatore: 40' st Cavion.
Dalla diretta testuale di ASCOLI - VERONA è tutto, alla prossima sfida di Serie BKT!
Hellas Verona che non riesce praticamente mai ad impensierire gli avversari, nessuna conclusione in porta e pochissimo in attacco: occasione persa dagli scaligeri per recuperare punti sulla primatista Pescara.
Ascoli che trova tre punti importantissimi per la corsa alla salvezza, la squadra di Vivarini vince grazie alla rete di Cavion che insacca il tap in vincente dopo il palo di Ninkovic.
FINISCE ASCOLI - HELLAS VERONA! 1-0 il risultato finale, decide il gol di Cavion.
90+5' Kupisz subisce fallo: palla per Addae che sfrutta il suo fisico per difenderla e guadagnare una rimessa laterale.
90+4' Serra fa sapere che aggiungerà due minuti all'attuale recupero.
90+3' MARRONE! Punizione di Balkovec, il difensore sul secondo palo sfiora ma non riesce a trovare la porta.
90+3' Allontanato Vivarini dal campo, ultimi minuti nello spogliatoio per l'allenatore dell'Ascoli.
90+2' Fallo su Matos di Ninkovic: punizione da posizione favorevole per il Verona.
90+1' Continua a spingere il Verona, Ascoli tutto nella propria trequarti.
90' Cinque i minuti di recupero.
88' Matos prova lo scambio con Lee, pallone troppo lungo per il coreano che non riesce a controllare.
87' BALKOVEC! Partita che si è accesa, tiro cross del terzino che quasi sorprende Perucchini: il portiere con i pugni mette in angolo.
85' GOL! ASCOLI - Hellas Verona 1-0, Rete di Michele Cavion. Conclusione di Ninkovic che prende in pieno il palo, sul tap in il primo è il centrocampista che mette in rete il vantaggio locale.
84' AMMONITO Bright Addae. Spinta in area del centrocmapista, Serra lo vede ed estrae il giallo.
83' Discesa di D'Elia, il terzino trova un importante angolo: si prepara alla battuta Ninkovic.
82' Sostituzione HELLAS VERONA: esce Antonino Ragusa, entra Seung-Woo Lee.
81' Sostituzione ASCOLI: esce Davide Frattesi, entra Lorenzo Laverone.
81' Sugli sviluppi di una punizione, prima Ragusa colpisce in pieno brosco, poi Balkovec manda altissimo.
80' Problemi muscolari per Frattesi, che fa segno alla panchina di non stare benissimo: Vivarini prepara il suo ultimo cambio.
79' Cross basso di Ragusa che taglia tutta l'area piccola, né Di Carmine né Matos riescono nella deviazione vincente.
78' Ascoli sembra cominciare a sentire la fatica di una partita sempre in pressing, trova più spazi il Verona.
76' AMMONITO Michele Cavion. Fallo su Henderson, intervento in ritardo che vale il giallo.
75' 4-2-3-1 per il Verona, Matos a destra e Ragusa a sinistra, con Zaccagni che agirà alle spalle di Di Carmine.
74' Sostituzione HELLAS VERONA: esce Karim Laribi, entra Ryder Matos.
73' Laribi serve Ragusa, cross al centro ma Zaccagni è anticipato sul colpo di testa da Zupisz.
72' Fallo di Troiano su Zaccagni, primo spunto del neoentrato giocatore del Verona.
70' Troiano prova anche lui la conclusione da fuori, palla respinta da Caracciolo.
69' Ci prova Almici dai 35 metri, la conclusione dell'ex termina ampiamente a lato.
68' Sostituzione ASCOLI: esce Lorenzo Rosseti, entra Michele Cavion.
67' Ancora un fuorigioco per Di Carmine, che si infuria con il guardalinee: in ogni caso si riparte dalla punizione per l'Ascoli.
66' Almici palla al piede corre trenta metri prima di cercare Di Carmine, tocco deviato che arriva a Laribi: l'ex Cesena calcia altissimo.
65' Con l'ingresso di Zaccagni, Ragusa si posiziona vicino a Di Carmine, con due punte e due trequartisti.
63' Sostituzione HELLAS VERONA: entra Samuel Gustafson, entra Mattia Zaccagni.
62' Frattesi cerca il secondo palo per Brosco, palla ad Addae che calcia altissimo sopra la traversa.
61' D'Elia trova il fondo e crossa al centro: una deviazione sul fondo regala l'angolo all'Ascoli.
60' Punizione per l'Ascoli: Ninkovic scodella per Brosco, il difensore spinge e commette fallo.
59' Dopo un buon inizio si secondo tempo, le due squadre sembrano aver ripreso le misure all'avversario, con poche azioni e molta lotta a centrocampo.
57' Ragusa si fa tutto il campo pala al piede, attenta la chiusura di Frattesi che poi subisce fallo.
56' Sostituzione ASCOLI: esce Fred Ngombo, entra Giacomo Beretta.
54' Ennesimo fuorigioco di Di Carmine, la punta sta faticando contro la linea della difesa dell'Ascoli.
53' Rosseti pesca Ngombo al limite, Sera ferma tutto per un tocco di mano del belga: si lamenta tutto lo stadio per il fischio dell'arbitro.
52' Cross di Gustafson, Di Carmine in spaccata manda di poco alto ma azione ferma per fuorigioco della punta.
51' Buon inizio di secondo tempo delle due formazioni, ritmo decisamente più alto rispetto alla prima frazione.
50' Azione elaborata del Verona che porta Balkovec al cross: attento Kupisz che mette in angolo.
49' Ragusa crossa al centro per Di Carmine, Brosco in acrobazia riesce ad allontanare anticipando la punta ex Perugia.
48' ROSSETI! Altra conclusione da fuori dell'Ascoli, palla a lato: che inizio di secondo tempo del Picchio!
47' FRATTESI! Il centrocampista rientra e calcia di potenza di destro, Silvestri respinge come può con Caracciolo che allontana.
46' INIZIA IL SECONDO TEMPO DI ASCOLI - HELLAS VERONA! Si riparte dallo 0-0 della prima frazione.
Vivarini può essere contento dell'atteggiamento dei suoi, molto attivi in campo, Verona che ha tenuto più il pallone ma che ha creato pochi pericoli agli avversari.
Ascoli che inizia bene la partita, Verona che chiude meglio il primo tempo, ma nessuna vera azione pericolosa in questi primi 45' di gioco.
Int.
FINISCE IL PRIMO TEMPO DI ASCOLI - VERONA! 0-0 il risultato parziale di questa prima frazione.
45+1' Chiude in avanti il Verona, più propositivo in questo finale di tempo.
45' Due i minuti di recupero.
44' Ascoli momentaneamente in dieci uomini, Addae è fuori dal campo a farsi medicare il polso.
43' Addae cade male a terra mettendo giù male il polso: il giocatore richiama l'arbitro, ha bisogno dell'aiuto del suo staff medico.
41' Ngombo si libera con un bel tocco e prova la verticale per Rosseti: la punta non riesce il difficile controllo di tacco.
40' Troiano cerca la verticale per Rosseti, attento Caracciolo che allontana.
39' Conclusione di Frattesi dalla distanza, palla che termina alta sopra la traversa.
39' Henderson e Addae si scambiano varie spinte dopo un battibecco, Serra per evitare problemi chiama a sé i due e chiede calma.
38' Buoni i ritmi di gioco di questo primo tempo ma ancora nessuna vera occasione per le due squadre.
36' D'Elia rischia tantissimo perdendo un pallone a centrocampo, copre Valentini che anticipa Ragusa.
35' Rosseti si sforza per salvare un pallone, chiedendo anche il tocco di Caracciolo: tanta generosità dalla punta che sta correndo moltissimo.
34' Nulla da fare sul corner di Laribi, sul proseguo dell'azione cross di Ragusa che termina direttamente sul fondo.
33' Cross di Laribi deviato: altro angolo per il Verona che fa salire le sue torri.
32' Lancio per Addae che prova l'inserimento alle spalle di Balkovec, attento Silvestri che esce in presa alta.
30' Lancio di Silvestri direttamente per Laribi, scontro con Brosco con la palla che finisce a Perucchini: proteste del giocatore del Verona che chiedeva il fallo.
29' Ascoli che muove molto i suoi uomini, ora la squadra di Vivarini sembra disposta con un 4-2-3-1 con Ngombo prima punta, Ninkovic a destra e Rosseti a sinistra.
27' Cross di Ragusa forte al centro, palla troppo lunga per tutti che si perde sul fondo.
26' AMMONITO Jure Balkovec. Il terzino del Verona stende a centrocampo Addae.
25' ANNULLATO IL GOL AL VERONA! Sugli sviluppi della punizione di Laribi, punizione sporca di Almici che si trasforma in assist per Di Carmine: la punta segna, ma in posizione di fuorigioco.
23' AMMONITO Nikola Ninković. Intervento in ritardo del trequartista su Ragusa, dopo che l'esterno veronese si era lanciato palla al piede.
22' Scintille tra Frattesi e Gstafson dopo un fallo dello svedese: interviene Serra.
21' Possesso palla continuato del Verona, che non trova però sbocco contro l'ordinata difesa dell'Ascoli.
20' Troiano trattiene la maglia di Dawidowicz: Serra vede tutto e richiama il mediano dell'Ascoli.
19' Gran chiusura di Brosco sul lancio per Laribi, il difensore anticipa all'ultimo l'avversario.
18' Tifo continuo della Curva dell'Ascoli, numerosissimi i supporter locali in questo infrasettimanale di Serie BKT.
16' Gioco ancora fermo, Almici sembra in grado di continuare a giocare ma Serra vuole accertarsene dato la botta potente al volto subita.
15' Angolo di Ninkovic respinto, Frattesi arriva e calcia di potenza: lo scuola Roma colpisce in pieno Almici, Serra ferma il gioco.
14' Ngombo in area prova la conclusione improvvisa, palla ancora deviata in angolo.
13' Angolo per l'Ascoli, colpo di testa di Addae che arriva bene sul pallone ma non riesce a trovare la porta, con Marrone che allontana.
12' Dawidowicz ci prova dal limite, palla che termina ampiamente sul fondo.
11' Ragusa salta secco D'Elia e serve Henderson, palla a Laribi che crossa però sul fondo.
10' Cross di Ragusa, attento Perucchini che blocca la sfera in uscita alta anticipando Di Carmine.
9' Pressing si Rosseti che va molto vicino al recupero, alla fine Serra fischia fallo della punta su Marrone.
8' NINKOVIC! Addae pesca il suo trequartista in profondità, l'ex Genoa rientra e calcia di sinistro, palla bloccata da Silvestri.
7' Azione tutta di prima con Henderson che prova a servire Di Carmine: palla troppo lunga per la punta centrale scaligera.
6' Sugli sviluppi dell'angolo, Troiano prova a partire in contropiede ma lo stende Caracciolo: scontro fra capitani che termina con la punizione per l'Ascoli.
5' Contropiede Verona, Ragusa mette in mezzo per Laribi ma Addae ritorna in tempo per mettere in angolo.
4' Gustafson prova la conclusione dal limite, palla che colpisce in pieno Brosco.
4' Angolo calciato lungo per Addae: il centrocampista è costretto a ripartire da Perucchini, azione sprecata dal Picchio.
3' Rosseti prova a servire Ngombo, palla a Kupisz che prova il cross: palla deviata, si parte con angolo per l'Ascoli.
2' Verona in maglia bianca con linee orizzontali gialle e blu, Ascoli in totale nero.
1' INIZIA ASCOLI - HELLAS VERONA! Dirige il match l'arbitro Marco Serra della Sezione di Torino.
Ascoli che punta su Ngombo in coppia con Rosseti confermando Ninkovic trequartista; per Grosso 4-3-3 con Di Carmine prima punta e Laribi - Ragusa ai suoi lati.
Formazione HELLAS VERONA: 4-3-3 per Grosso che schiera Silvestri - Almici, Caracciolo, Marrone, Balkovec - Gustafson, Dawidowicz, Henderson - Ragusa, Di Carmine, Laribi.
Sono ufficiali le formazioni delle due squadre. L'ASCOLI si schiera con il 4-3-1-2: Perucchini - Kupisz, Valentini, Brusco, D'Elia - Addae, Troiano, Frattesi - Ninkovic - Rosseti, Ngombo.
Il Picchio ha guadagnato ben otto dei suoi nove punti totali tra le mura amiche, un bottino importante in chiave salvezza, ma arriva a questa sfida dalla sconfitta contro l'ultima in classifica Livorno.
Continua la rincorsa dell'Hellas Verona alla vetta del Pescara, in questo impegno infrasettimanale di Serie BKT gli scaligeri viaggiano però in uno dei campi più difficili della categoria, il Del Luca di Ascoli.
ASCOLI (4-3-1-2): Perucchini; Kupisz, Valentini, Brosco D'Elia; Troiano, Addae, Frattesi (dal 36' st Laverone); Ninkovic; Rosseti (dal 22' st Cavion), Ngombo (dall'11' st Beretta).
A disposizione: Lanni, Bacci, De Santis, Ganz, Zebli, Padella, Quaranta, Casarini, Parlati.
All.: Vivarini.
HELLAS VERONA (4-3-3): Silvestri; Almici, Caracciolo, Marrone Balkovec; Gustafson (dal 17' st Zaccagni), Dawidowicz, Henderson; Ragusa (dal 38' st Lee), Di Carmine, Laribi (dal 29' st Matos).
A disposizione: Ferrari, Tozzo, Eguelfi, Pazzini, Cissé, Calvano, Kumbulla, Tupta, Empereur.
All.: Grosso.
Arbitro: Serra (sez. AIA di Torino).
Assistenti: Dei Giudici (sez. AIA di Latina) e Sechi (sez. AIA Sassari).
NOTE. Ammoniti: Ninkovic, Balkovec, Cavion, Addae Spettatori: 5.583 (paganti: 2.012, abbonati: 3.571).
FONTE: HellasVerona.it
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VITA DA EX: Il CROTONE cambia in panca, via STROPPA e spazio a ODDO... PECCHIA al quotidiano TuttoSport 'Sono ancora un po' amareggiato per come è andata a finire a Verona. L'obiettivo era quello di salvarsi ma era impossibile farlo con un mercato a zero'
L'EX ALLENATORE HELLAS
Pecchia: Impossibile salvezza con mercato zero
30/10/2018 16:56
"Sono ancora un po' amareggiato per come è andata a finire a Verona. L'obiettivo era quello di salvarsi ma era impossibile farlo con un mercato a zero. Abbiamo però valorizzato tanti giovani e alcune cessioni hanno permesso alla società di incassare e ripartire con un nuovo progetto". Fabio Pecchia torna a parlare del Verona, e del mercato (senza soldi) dell'ultima stagione, intervistato da Tuttosport.
Pecchia ha concluso parlando del suo futuro: "Adesso sto valutando l'idea di andare all'estero. Ho ricevuto diverse proposte e mi piacerebbe provare l'esperienza, ma voglio trovare una soluzione che mi convinca".
FONTE: TGGialloBlu.it
MISTER STROPPA SOLLEVATO DALL’INCARICO
Ufficio Stampa
Il Football Club Crotone comunica di aver sollevato dall’incarico mister Giovanni Stroppa.
In vista del match infrasettimanale di mercoledì contro il Lecce la panchina è stata affidata al tecnico della primavera Ivan Moschella, in attesa dell’arrivo a Crotone del nuovo allenatore Massimo Oddo.
A mister Stroppa ed a tutto il suo staff va il ringraziamento da parte della società per l’impegno profuso.
FONTE: FCCrotone.it