Anteprima VERONA-REGGINA
I CONVOCATI:
MANDORLINI ritrova MAIETTA (e NICOLAS). FERRARI fermato dal giudice sportivo verrà sostituito da PICHLMANN. Di seguito la lista dei 18:
Portieri: 12 Nicolas, 1 Rafael;
Difensori: 13 Abbate, 23 Cangi, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 17 Mareco, 33 Pugliese, 25 Scaglia;
Centrocampisti: 14 D'Alessandro, 20 Doninelli, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 7 Mancini, 8 Russo, 77 Tachtsidis;
Attaccanti: 21 Gomez Taleb, 11 Pichlmann.
BREDA fa spazio al rientrante CAMPAGNACCI e rinuncia all'attaccante VIOLA, ai difensori BINI, BURZIGOTTI e CARROCCIO, all’esterno RUGGERI e alla mezzapunta BOMBAGI ecco la lista dei 20:
Portieri: Kovacsik, P. Marino.
Difensori: Adejo, Cosenza, Emerson, A. Marino.
Centrocampisti: Barillà, Castiglia, Colombo, D’Alessandro, De Rose, Missiroli, Rizzato, Rizzo,
N.Viola.
Attaccanti: Bonazzoli, Campagnacci, Ceravolo, Ragusa, Sarno
Gialloblù e granata pari in tutto: 28 punti, frutto di 8 gare vinte e 4 pareggiate a fronte di 4 perse e 19 gol subiti ma i calabresi hanno segnato 8 gol più degli scaligeri: 31 contro 23 e miglior differenza reti del campionato (12) insieme al PESCARA.
I ragazzi di MANDORLINI arrivano però da 5 vittorie consecutive mentre la squadra di Roberto BREDA nelle ultime 5 gare ha vinto una sola volta (3 a 0 al 'Rigamonti' di Brescia) e perso 2 (a casa del CROTONE e dell'ALBINOLEFFE nell'ultima giornata)...
Il bilancio totale degli scontri tra le due squadre (sempre molto accesi da una grande rivalità che ha avuto il suo culmine nel doppio spareggio per conservare la Serie A nel campionato 2000-2001) conta 20 gare dal 1965-1966 con 8 vittorie dell'HELLAS e 3 della REGGINA.
Al 'Bentegodi' i reggini hanno vinto una sola volta (3 a 0 proprio nel campionato di Serie A del 2000-2001) e perso sei (15 a 11 le reti a favore del VERONA).
QUI VERONA
MAIETTA al rientro ma MANDORLINI dovrà rinunciare a FERRARI causa squalifica e (probabilmente) anche a BJELANOVIĆ che ancora lavora in maniera differenziata (come ESPOSITO, GALLI e LEPILLER) BERRETTONI ancora in terapia dopo l'operazione (e ne avrà per molto purtroppo...)
HELLAS che probabilmente verrà schierato ancora col 4-3-1-2 che ha premiato i gialloblù ad Empoli con PICHLMANN unica 'novità' in formazione in attacco al fianco di GOMEZ TALEB.
Tornerà presumibilmente in panchina capitan CECCARELLI per far spazio a MAIETTA in coppia con MARECO al centro della difesa.
Conferma anche per JORGINHO FRELLO come vertice alto del rombo di centrocampo (ma col mister le sorprese sono sempre dietro l'angolo) con MANCINI e DONINELLI pronti a dare il cambio in mediana in caso di bisogno...
Probabile formazione: RAFAEL, SCAGLIA-MAIETTA-MARECO-ABBATE, TACHTSIDIS-HALLFREDSSON-RUSSO-JORGINHO, GOMEZ-PICHLMANN.
QUI REGGIO IN CALABRIA
Mister BREDA recupera appieno l'attaccante CAMPAGNACCI (che contro l'ALBINOLEFFE era stato tenuto a riposo precauzionale recuperando da un infortunio), il fantasista SARNO, BURZIGOTTI e RUGGERI; qualche problema sembra ancora avere EMERSON RAMOS BORGES il mediano che può anche giocare da difensore centrale e qualche stagione fa, quando militava nel LUMEZZANE, 'faceva gola' anche all'HELLAS: il brasileiro non s'è allenato bene in settimana ed è perciò difficile il suo impiego al 'Bentegodi', al suo posto potrebbe giocare COSENZA.
Calabresi molto pericolosi in attacco con MISSIROLI capocannoniere (7 centri di cui uno su rigore), CERAVOLO e RAGUSA con 6 gol ciascuno e CAMPAGNACCI che segue con 4.
Il modulo preferito di BREDA è il 3-4-1-2 (che diventa 5-4-1 in fase difensiva) con MARINO P. (o KOVACSIK) in porta, RAMOS BORGES, ADEJO e MARINO A. in difesa, COLOMBO, CASTIGLIA, VIOLA e RIZZATO sulla mediana, MISSIROLI trequartista con licenza di segnare dietro la coppia d'attacco CERAVOLO-RAGUSA (aiutati dall'esperto ex gialloblù BONAZZOLI che è ormai un'istituzione a Reggio in caso di bisogno)
Trasferta cruciale per il 'discusso' tecnico amaranto: un risultato sfavorevole contro gli scaligeri potrebbe costare caro all'allenatore reggino
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DICONO
BORDIN, il secondo di MANDORLINI, esalta HALLFREDSSON Emil merita la serie A, potrebbe fare bene al Napoli perché è un giocatore grintoso. È un centrocampista di quantità oltre ad essere di qualità. Lui è uno di quelli che suda per la maglia che indossa. È attualmente lui il bomber dell'Hellas Verona con 5 gol in attivo Radio CRC
MANDORLINI sulla sfida alla REGGINA e sulle 'novità' in formazione... Per me non sono delle novità, perchè vedo lavorare quotidianamente i ragazzi. Quello che conta è l'atteggiamento, ai numeri ci credo poco. Ci mancherà Ferrari, che verrà sostituito da Pichlmann, rientra Maietta; vedremo come affrontare un avversario di spessore. Possiamo utilizzare più assetti, qualcuno ci ha già portato dei frutti. Le ultime due sedute permetteranno di decidere come schierarsi. La squadra ha sempre dimostrato le proprie qualità, qualcosa sta girando a nostro favore ma manteniamo i piedi per terra. Ce la metteremo tutta ogni volta per vincere le partite. Alle partite con Reggina, Parma e Livorno ci teniamo tutti, pensiamo solo al terreno di gioco. Il parco attaccanti dei calabresi è davvero forte, hanno l'ambizione di occupare le prime posizioni, non lo scopriamo di certo noi HellasVerona.it
HALLFREDSSON al derby personale con la REGGINA: «La partita che affronteremo sabato, per quanto mi riguarda, avrà lo stesso valore di un derby. È una gara importante, inutile negarlo, e non solo per quanto concerne la zona playoff che vede protagonisti sia noi che gli amaranto. Per la maglia gialloblù mi impegno sempre al massimo in ogni partita, ma questo con la Reggina è un match in cui ci tengo a fare particolarmente bene.
Cosa deve temere la Reggina di questo Hellas? Ogni aspetto relativo alle nostre caratteristiche, tecniche, tattiche e fisiche, va temuto. Siamo una squadra pericolosa in avanti, e stiamo attraversando un gran momento di forma. Daremo il massimo come sempre, ma al contempo anche noi dovremo stare guardinghi e concentrati in difesa, perché la formazione di Breda sa rendersi imprevedibile.
Pronostici? E' difficile sbilanciarsi, ma sono certo che sarà una partita molto combattuta dall'inizio alla fine.
Il momento dell'Hellas? Siamo nella stessa posizione di classifica della Reggina, abbiamo gli stessi punti e gli stessi gol subiti. Credo che anche noi, come loro, ci giocheremo le nostre carte fino all'ultimo: sulla carta siamo una matricola, ma per storia e tradizione l'Hellas deve puntare al ritorno in A » ReggioNelPallone.it
BREDA tecnico della REGGINA inquadra la sfida con l'HELLAS: «Anche se è presto si può dire che sarà una sfida playoff. Loro arrivano da cinque vittorie consecutive ma noi possiamo fare bene. Il lavoro da fare è tanto, siamo ancora a novembre. E quindi dobbiamo continuare a crescere. Ora abbiamo Verona e Sampdoria, quindi dobbiamo stare tranquilli. E´ prematuro per fare calcoli, anche con la Samp sarà una gara difficile perchè loro sono costretti a vincere. Comunque il vero campionato comincia a febbraio».
Dopo di che Breda ha parlato del suo bomber, Bonazzoli: «Emiliano ha fatto sempre delle buone prestazioni quando ha giocato ma certo ha giocato poco e la sua mancanza si è sentita anche se chi ha giocato ha fatto bene come Missiroli» “Radio Sportiva”
PICHLMANN 'Siamo un grande gruppo con un buon parco attaccanti...' «La squadra attraversa un buon momento, caratterizzato da un ottimo stato di forma. Abbiamo vinto 5 partite di fila, sono tornato in gruppo facendo due reti importanti. Speriamo di continuare così. Siamo tanti attaccanti di qualità, il mister sceglie di volta in volta chi schierare. Per me l’inizio è stato un po’ difficile a causa degli infortuni, ora ognuno può fornire un contributo di spessore» SerieBNews.com
RUSSO guarda avanti... «Dobbiamo essere a bravi a mettere da parte la gara di Empoli, già sabato ci aspetta un'altra sfida altrettanto difficile. La vittoria alza il morale, ma guardiamo avanti. La Reggina è una formazione attrezzata per lottare per il vertice, vanta giovani interessanti ed un assetto consolidato da diverso tempo. Ci aspetta un match in cui la concentrazione e gli stimoli verranno da soli. E' presto per parlare di classifica o zona play-off. Guardiamo in casa nostra, dico che stiamo bene e bisogna continuare così. Lottando pallone su pallone con sacrificio puoi ottenere diversi punti. I calabresi cercheranno di fare la partita della vita, Breda caricherà al massimo i suoi. Siamo consapevoli della nostra forza e possiamo migliorare, il campionato è lungo per cui dovremo essere bravi e preparati» HellasVerona.it
Pierino FANNA 'HALLFREDSSON? Mi ricorda BRIEGEL...' «Il Verona sta facendo il massimo, si è cementato il gruppo con la giusta mentalità, la voglia di divertirsi e lottare. Mandorlini? E' un allenatore motivato, al comando di una squadra solida che ha maturato le sue convinzioni e la sua credibilità. Ogni anno in serie B c'è una sorpesa, quando sali l'entusiasmo è maggiore. Hallfredsson? Mi ricorda il nostro Briegel. E' un giocatore molto duttile e dal rendimento costante, che offre garanzie sul lungo periodo» Radio Verona
DONINELLI 'Felice di aver scelto Verona...' «Queste vittorie ci stanno dando morale, siamo felici e speriamo di continuare così. A livello personale sono contento di aver scelto Verona, all'inizio come normale ho trovato un pò di difficoltà, ora mi sono ritagliato uno spazio e questo mi rende orgoglioso. La gara di Empoli si è chiusa con quattro giocatori del '91 in campo, Mandorlini ci tiene ai giovani e sa come gestirli. Siamo nelle sue mani, col modulo utilizzato dal mister sono frequenti gli inserimenti dei centrocampisti, per questo si presentano diverse opportunità per andare a segno. Gli attaccanti fanno un gran lavoro anche a livello difensivo, tutta la squadra dà il massimo. Le cose stanno andando bene, la posizione di classifica è buona, non mi aspettavo nulla di più. Sono a disposizione, alla fine quello che sceglie l'allenatore a me va bene» HellasVerona.it
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RASSEGNA STAMPA
Calcio: la storia di Verona-Reggina
Venerdì 25 Novembre 2011 15:04
La diciassettesima tappa del torneo cadetto vede la Reggina, dopo il pari esterno sul campo dell’Albinoleffe, impegnata nella seconda trasferta consecutiva, stavolta sul difficile terreno del Verona. La squadra di mister Mandorlini ha gli stessi punti del complesso di Breda, 28, e ultimamente viaggia come un treno viste le cinque vittorie consecutive, l’ultima delle quali ottenuta ad Empoli (1-3).
Sono nove i precedenti, sette in B e due in A, più uno spareggio salvezza, tra Verona e Reggina, una sfida che ritorna dopo dieci anni, e dal bilancio emerge una tradizione sfavorevole agli amaranto che sono riusciti ad imporsi nella città di Romeo e Giulietta soltanto in un’occasione, i gialloblù hanno conquistato cinque successi, mentre tre sono i pareggi.
La storia di Verona-Reggina ha inizio nella seconda metà degli anni Sessanta, precisamente nella stagione 1965/1966, quando la neopromossa compagine amaranto di mister Maestrelli si presenta per la prima volta in riva all’Adige, ma è un esordio amaro vista la sconfitta per 3-2.
Sempre con l’indimenticato allenatore che conquisterà lo scudetto sulla panchina della Lazio, la Reggina raccoglierà, nelle successive due stagioni, altrettante sconfitte e sempre con il risultato di 2-1.
Le strade delle due squadre si dividono per 22 anni e lo scontro tra Verona e Reggina ricompare nell’annata 1990/1991, ma gli amaranto sono costretti a capitolare per la quarta volta. Sulla panchina del sodalizio dello Stretto è appena tornato Aldo Cerantola al posto di Ciccio Graziani, esonerato dopo il k.o. interno subito dalla Triestina, ma il cambio non produce gli effetti sperati, gli scaligeri infatti vincono di misura grazie alla rete messa a segno al 90’dal difensore Ezio Rossi. Diametralmente opposti i destini delle due squadre a fine campionato: i gialloblù conquistano il salto in serie A in virtù della seconda piazza, gli amaranto retrocedono in C1.
Quattro stagioni più tardi, nel campionato cadetto edizione 1995/1996, la Reggina rimette piede in Veneto. Gli amaranto di Giuliano Zoratti sfiorano il colpaccio al “Bentegodi”, portandosi in vantaggio con il bomber Alfredo Aglietti al 21’, i padroni di casa, che a fine torneo conquistano la promozione nella massima serie, riescono ad evitare la sconfitta davanti al pubblico amico soltanto a cinque minuti dalla fine grazie alla rete del centrocampista Massimo Ficcadenti, futuro allenatore amaranto nella stagione 2007/2008.
Ancora 1-1 nell’annata 1997/1998, al sedicesimo turno del girone di andata. Le marcature arrivano nella prima frazione: gli uomini di Franco Colomba mettono la freccia al 19’ per merito del centrocampista Marco Sesia, i gialloblù impattano al 41’ con il bomber De Vitis.
Un anno dopo gli scaligeri fanno bottino pieno con un rotondo 3-1 alla sesta di andata. Al quarto d’ora De Vitis si fa parare un rigore da Orlandoni, poi ci pensa Italiano ad aprire le danze alla mezzora, imitato sette minuti più tardi da Cammarata dal dischetto, l’undici di mister Gustinetti dimezza il punteggio al 79’ con Giacomo Lorenzini dagli undici metri, quindi all’81’ l’ex Alfredo Aglietti chiude il tabellino. A fine campionato entrambe le formazioni possono festeggiare la promozione in serie A, la prima storica volta per la Reggina.
Nella massima serie 1999/2000, Verona e Reggina si affrontano alla penultima di andata. La banda di Colomba sblocca il punteggio al 38’ con una perla direttamente su calcio di punizione di Andrea Pirlo, i ragazzi di Prandelli agguantano il pari soltanto al 76’ e soltanto su calcio di rigore, trasformato dal brasiliano Adailton. Quarto risultato utile consecutivo per la squadra del presidente Foti che a fine torneo si garantisce la permanenza nell’Olimpo del calcio.
Nel campionato 2000/2001 la Reggina sfata finalmente il tabù Verona, andando ad espugnare il “Bentegodi” con un perentorio 0-3. Gli amaranto, a secco di successi da un mese e mezzo, chiudono la pratica già nel primo tempo, concluso sul doppio vantaggio per merito dei sigilli di Marazzina al 21’ e Cozza al 43’, nel recupero, al 93’ il portoghese Mamede, alla prima realizzazione in maglia amaranto, chiude i giochi.
L’affermazione conseguita in terra veneta da l’avvio al rush finale degli amaranto protesi verso la salvezza, ma la stagione regolare si conclude con Lecce, Verona e Reggina appaiate a quota 37. A causa della classifica avulsa, le ultimi due compagini sono costrette a giocarsi l’ultimo posto utile per mantenere la serie A in uno spareggio con andata e ritorno, nonostante gli amaranto siano in vantaggio sugli scaligeri negli scontri diretti in campionato (un pareggio e una vittoria).
Il primo atto si svolge nella fatal Verona il 21 giugno 2001. La formazione di Attilio Perotti sfrutta al massimo il fattore casa e, dopo l’assalto condotto nei primi 45’, si impone nel secondo tempo con il minimo scarto grazie al centro del difensore danese Martin Laursen che, al 61’, di testa raccoglie un corner e batte Taibi. A nulla valgono i tentativi di rimonta dei ragazzi di Colomba, soprattutto quello di Dionigi, che si vede negare la gioia del goal da un ottimo Ferron. Si deciderà tutto al “Granillo” tre giorni dopo…
Due gli ex dell’incontro, ovvero il gialloblù Hallfredsson e l’amaranto Bonazzoli.
Emil Hallfredsson, viene acquistato dalla Reggina nell’estate 2007 dai norvegesi del Lyn Oslo. Nella sua prima stagione in amaranto, il centrocampista islandese classe ’83 colleziona 21 presenze senza mai conoscere la gioia del goal. La stagione dopo, culminata con la retrocessione in B, i gettoni saranno 13, impreziositi da una rete, la splendida conclusione con cui fulmina Buffon dalla distanza in Reggina-Juventus 2-2.
Halfredsson non viene confermato per il torneo cadetto 2009/2010 e viene mandato in prestito agli inglesi del Barnsley. Tornato in riva allo Stretto, viene girato nuovamente in prestito, stavolta al Verona, Lega Pro Prima divisione, squadra con cui l’anno scorso vince i play off ottenendo la promozione in B. La società scaligera quindi lo riscatta e Hallfredsson è ormai uno dei punti di forza del collettivo di Mandolini, come testimoniano i cinque centri già realizzati in 16 apparizioni.
Emiliano Bonazzoli ha indossato la casacca del Verona nella stagione 2000/2001. Prelevato dal Parma nell’ottobre 2000, il giovane centravanti di Asola raccoglie 28 presenze e mette a segno 7 marcature, di cui uno alla Reggina sul neutro di Catania (1-1), contribuendo alla salvezza degli scaligeri
Calcio - Verso Verona-Reggina, Breda: "Sarà una bella partita"
Giovedì 24 Novembre 2011 18:11
Sono stati giorni di dibattiti quelli che hanno seguito il pareggio della Reggina a Bergamo contro l'Albinoleffe.
La prestazione degli amaranto è stata ritenuta insufficiente per vari aspetti, tra cui la mentalità rinunciataria e poco propositiva. In questi casi è il tecnico ad essere chiamato in causa: "Il mio obiettivo è quello di migliorare. Ho un confronto continuo con la società, in modo tale che si cresca tutti assieme e si porti avanti il lavoro. Io continuo a lavorare con obiettività, poi a volte si vive di luoghi comuni. Sono contentissimo dei giocatori che ho e mi pare che i numeri stiano dando ragione anche al modulo. Forse abbiamo espresso calcio troppo bene nelle prime giornate, non può essere sempre così. Sentirsi in discussione fa parte del gioco, l'unico aspetto su cui posso intervenire è quello del campo. Questo gruppo ha sempre reagito, dopo il pareggio abbiamo smesso di cercare la vittoria, ci può stare, anche perchè pareggiare con l'Albinoleffe non è uno scandalo ed abbiamo comunque guadagnato una posizione. E' chiaro che non bisogna mai essere appagati".
La Reggina, dall'inizio del campionato ha spesso cambiato l'undici iniziale, a partire dal portiere: "Marino non aveva perso il posto, ha giocato Kovacsik perchè Pietro stava male. Adam ha fatto bene, ma il titolare, in questo momento, è Marino. A centrocampo - prosegue Breda - abbiamo giocato importanti e di prospettiva, ma stiamo ancora cercando l'equilibrio giusto. Tutti possono fare qualcosa in più".
Il tecnico amaranto poi si sofferma su alcuni singoli: "Ci sta che Missiroli possa fare cose meno eccezionali, mi sembra giusto difenderlo a spada tratta. Rizzo, al di là del gol, ha offerto una buona prestazione. Nelle mie scelte mi baso sugli allenamenti, però non posso mettere tutti in discussione ogni settimana. Gli equlibri di una squadra, a volte, possono andare anche al di là della forma fisica. In settimana non avevo notato che c'erano un paio di calciatori sottotono, perchè mi davano l'impressione di stare bene, contrariamente a quanto si è visto in partita".
Gli amaranto recuperano Campagnacci per la trasferta in Veneto, il "Bentegodi"è un campo che il tecnico amaranto conosce bene: "L'anno scorso ci ho perso due volte. Sono in forma, sarà una bella partita e loro sono una squadra che ha personalità. Sarà un impegno tosto per noi, speriamo di far bene".
FONTE: Strill.it
08:02 - venerdi 25 novembre 2011
Calcio - Tutto sulla 17a giornata della SerieBwin
Due big match in un turno frazionato su tre giornate. Sono queste le caratteristiche della 17° giornata che si giocherà sabato, domenica e lunedì, quando nel posticipo serale scenderanno in campo Ascoli e Bari. Gubbio-Empoli e Vicenza-Pescara invece le due partite domenicali. Spiccano come detto due incontri: Sassuolo contro Padova, con i padroni di casa attualmente secondi in classifica a 32 punti assieme al Pescara e con il Padova che segue al quarto posto con 28, e Hellas Verona-Reggina, una sorta di spareggio per riportarsi sotto ai primi. La capolista Torino infine ospita il Livorno.
Brescia-Albinoleffe sabato ore 15. Derby lombardo tra due formazioni che arrivano da un periodo non proprio esaltante: le "Rondinelle" non vincono da 10 giornate mentre gli ospiti, sempre nel medesimo periodo, hanno portato a casa i tre punti solamente due volte. Il Brescia, che al Rigamonti quest'anno ha vinto tre volte, ha ottenuto l'ultimo successo il 24 settembre, l'Albinoleffe invece non vince in trasferta dal 4 settembre. Anche se fuori dalla zona retrocessione, questa è una sfida salvezza.
Cittadella-Crotone sabato ore 15. Il Cittadella in casa ha ottenuto 13 dei 21 puntoima è dal 15 ottobre che non vince al Tombolato. Risale pressappoco allo stesso periodo, 22 ottobre, invece l'ultima vittoria dei calabresi in trasferta. Il Cittadella ha preso tre volte in casa, con Padova, Nocerina e Verona. Cittadella a metà classifica e Crotone sopra di due punti alla zona play out.
Grosseto-Juve Stabia sabato ore 15. Sono tre turni che il Grosseto non vince in casa (in compenso lo fa in trasferta), dove comunque ha ottenuto buona parte del suo bottino: 14 punti su 23. La Juve Stabia ha vinto due volte in trasferta quest'anno e perso quattro, ma ha sempre dato filo da torcere alle squadre di casa. Grosseto nella parte sinistra della classifica e Juva Stabia, nonostante la penalizzazione, virtualmente fuori dalla zona play out.
Nocerina-Varese sabato ore 15. Sfida quasi inedita al "San Francesco" di Nocera Inferiore. I biancorossi di Maran, cercano la quarta vittoria esterna dopo Vicenza, Empoli e Grosseto; i rossoneri di Auteri, invece, devono togliersi dai guai. Proprio per questo sperano di ripetere il risultato relativo all'unico precedente disputato tra le due squadre. Stagione 1978/1979, prima giornata di B, 2-0 per i campani. Entrambe però finirono in C. Nocerina in zona retrocessione e Varese che in trasferta ha fatto 11 punti come in casa e si è sistemata stabilmente nella parte sinistra della classifica.
Sampdoria-Modena sabato ore 15. La Sampdoria vuole risalire in zona play off, mentre il Modena cerca punti per abbandonare quella play out. E' un rapporto complicato quello che lega la Sampdoria al Ferraris, dove ha ottenuto 10 punti frutto di sole due vittorie. Non è che il Modena in trasferta vada meglio: soli sei punti conquistati dei 24 disponibili.
Sassuolo-Padova sabato ore 15. E' uno dei due big match della 17° giornata, si incontrano la seconda e la quarta in classifica. Precedenti a favore del Padova in terra emiliana: tre vittorie contro le due dei neroverdi. In totale sono 14 gli scontri diretti e i veneti ne hanno vinto nove. Non va forte quest'anno il Padova in trasferta dove ha ottenuto due sole vittorie e nove punti in totale. Il Sassuolo da parte sua al Braglia ha fatto 17 punti con cinque vittorie, due pareggi e una sola sconfitta.
Torino-Livorno sabato ore 15. 34 i precedenti tra Livorno e Torino. Il bilancio è favorevole ai granata che hanno vinto 16 volte, 9 i pareggi, 9 i successi amaranto. Nel 1942/43 il Torino vinse lo scudetto arrivando un solo punto davanti agli amaranto. Il Torino in questa stagione non ha mai perso in casa, quattro vittorie e tre pareggi, mentre il Livorno ha fatto meglio in trasferta che al Picchi con tre vittorie, due pareggi e tre sconfitte.
Hellas Verona-Reggina sabato ore 15. Dieci anni dopo, la Reggina medita la vendetta. Lo spareggio sancì la prima retrocessione dalla A degli amaranto e l'ultima salvezza dei gialloblu nella massima serie. Oggi sono entrambe al quarto posto, il Verona cerca la sesta vittoria consecutiva mentre la Reggina ha ottenuto 18 punti in nove partite, con l'unica pausa nella partita casalinga con il Torino.
Vicenza-Pescara domenica ore 12,30. Il Pescara, miglior attacco della Serie bwin e seconda forza del campionato insieme al Sassuolo, affronta il Vicenza, che si è tirato fuori dalla mischia grazie alla cura Cagni e una media di quasi due punti a partita. Sono fra le squadre più in forma. Il Vicenza ha vinto le ultime tre partite in casa, il Pescara ha vinto tre volte e perso quattro: totale dieci punti dei 32 in classifica.
Gubbio-Empoli domenica ore 19. Sfida salvezza tra penultima, a 14 punti, e quartultima, a 15. Il Gubbio in casa ha vinto tre volte, così come le sconfitte, e pareggiato due partite. L'Empoli in trasferta ha fatto solo quattro punti ma in compenso ha vinto l'ultima partita a Modena.
Ascoli-Bari lunedì ore 20,45. I marchigiani si sono ripresi centrando due successi, contro Brescia e Livorno, nelle ultime due partite. Ma sono ancora ultimi a dieci punti dalla zona play out. I bianconeri non fanno punti, uno, al Del Duca dal 5 ottobre. Il Bari da parte sua ha 20 punti, è relativamente tranquillo e ha fatto in trasferta più punti che in casa: 13 contro 9 (due sono stati tolti per penalizzazione).
(VIDEO) Dieci anni dopo il Verona, Breda:"Grande attesa"
Giovedì 24 Novembre 2011 14:54
Il pareggio raccolto in trasferta con l'Albinoleffe, il nuovo appuntamento lontano dal Granillo, sabato al Bentegodi.
Dieci anni dopo, c'è l'Hellas Verona. La gara è attesa e promette emozioni forti. Dallo spareggio che sancì la prima retrocessione dalla A degli amaranto, e l'ultima salvezza dei gialloblu nella massima serie, tanta acqua è passata sotto i ponti.
Il ritorno nell'olimpo del calcio italiano per la squadra dello Stretto, l'onta della C per gli scaligeri, tornati oggi prepotentemente tra i cadetti. "Gara tosta, avversario forte, c'è grande attesa", riassume mister Breda.
"Il gruppo dà sempre buoni segnali. Anche lunedì io ho visto cose positive, non credo sia motivo di vergogna pareggiare con l'Albinoleffe, anzi. La Reggina è una squadra viva, che lotta e reagisce, che cresce con le proprie certezze e ambizioni".
Poi alcune considerazioni sui singoli. "Campagnacci lavora con la squadra, non so che minutaggio possa avere ma è recuperato. Emerson? Sta meglio, abbiamo fatto degli esami: non c'è nulla di rotto, solo un taglio profondo che abbiamo medicato. Vedremo nelle prossime ore. La scelta di Marino in porta? Pietro stava facendo bene ed era andato fuori non per propri demeriti ma per un problema fisico. Ora è guarito, sta bene, il portiere titolare al momento è lui. Missiroli opaco nell'ultimo incontro? Come ad inizio anno con una dichiarazione pubblica l'avevo voluto spronare, oggi lo difendo a spada tratta. In ogni incontro stupisce con almeno una giocata eccezionale, sta facendo un campionato strepitoso, è decisivo ed è sempre a disposizione della squadra".
L'Hellas Verona è un avversario che Breda conosce bene. "Hanno pochi segreti, li ho incontrati 4 volte nella passata stagione. Il bilancio? Due vittorie e due sconfitte. Non sono cambiati molto, hanno mantenuto compattezza, filosofia e intensità. Hanno grossa personalità, stanno dimostrando con i fatti il valore di un gruppo importante. Ci vorrà la migliore Reggina".
FONTE: RegginaCalcio.com
23 novembre 2011 Mattia Guiducci
Calcio Reggina: Breda, La nostra rosa è già molto valida
La Reggina allenata da Roberto Breda si trova in piena zona playoff, confermando per ora le aspettative di inizio stagione, ma ora arrivano partite importanti contro dirette avversarie come l’Hellas Verona di Andrea Mandorlini e contro la Sampdoria del nuovo corso di Beppe Iachini.
Sicuramente una sfida particolare per il tecnico degli amaranto che ritrova nel prossimo turno i gialloblu che nella scorsa stagione lo hanno battuto nella finale dei playoff per la promozione in Serie B, quando Breda era alla guida della Salernitana.
Queste le parole dell’allenatore a “Radio Sportiva”: “Anche se è presto si può dire che sarà una sfida playoff. Loro arrivano da cinque vittorie consecutive ma noi possiamo fare bene. Il lavoro da fare è tanto, siamo ancora a novembre. E quindi dobbiamo continuare a crescere. Ora abbiamo Verona e Sampdoria, quindi dobbiamo stare tranquilli. E´ prematuro per fare calcoli, anche con la Samp sarà una gara difficile perchè loro sono costretti a vincere. Comunque il vero campionato comincia a febbraio”.
Dopo di che Breda ha parlato del suo bomber, Bonazzoli: “Emiliano ha fatto sempre delle buone prestazioni quando ha giocato ma certo ha giocato poco e la sua mancanza si è sentita anche se chi ha giocato ha fatto bene come Missiroli” e infine ha concluso con una battuta sul mercato: “Non penso al mercato perchè la rosa che ho è molto valida e sono contento”.
(Credits: “Tuttomercatoweb.com”)
FONTE: CalcioLine.com
SERIE B
Verona, Bordin: "Halfredsson merita la Serie A"
25.11.2011 10.45 di Gianluca Losco
Roberto Bordin, allenatore in seconda del Verona, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc, esprimendo le proprie opinioni sul centrocampista islandese Emil Halfredsson: "Emil merita la serie A, potrebbe fare bene al Napoli perché è un giocatore grintoso. È un centrocampista di quantità oltre ad essere di qualità. Lui è uno di quelli che suda per la maglia che indossa. È attualmente lui il bomber dell'Hellas Verona con 5 gol in attivo".
ALTRE NOTIZIE
Verona, Hallfredsson: "La Reggina sa essere imprevedibile"
24.11.2011 15.09 di Elisabetta Zampieri
Fonte: Reggionelpallone.it
Sabato il Verona di Mandorlini affronterà la Reggina in un'importantissima sfida in chiave Play Off. Il centrocampista islandese Emil Hallfredsson, grande ex della partita, ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni in vista dell'impegno: "La partita che affronteremo sabato, per quanto mi riguarda, avrà lo stesso valore di un derby. È una gara importante, inutile negarlo, e non solo per quanto concerne la zona playoff che vede protagonisti sia noi che gli amaranto. Per la maglia gialloblù mi impegno sempre al massimo in ogni partita, ma questo con la Reggina è un match in cui ci tengo a fare particolarmente bene. Cosa deve temere la Reggina di questo Hellas? Ogni aspetto relativo alle nostre caratteristiche, tecniche, tattiche e fisiche, va temuto. Siamo una squadra pericolosa in avanti, e stiamo attraversando un gran momento di forma. Daremo il massimo come sempre, ma al contempo anche noi dovremo stare guardinghi e concentrati in difesa, perché la formazione di Breda sa rendersi imprevedibile. Pronostici? E' difficile sbilanciarsi, ma sono certo che sarà una partita molto combattuta dall'inizio alla fine".
ALTRE NOTIZIE
Verona, Pichlmann: "Speriamo di continuare così"
24.11.2011 15.36 di Elisabetta Zampieri
Fonte: TuttoHellasVerona.it
L'attaccante del Verona Thomas Pichlmann ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo il momento d'oro che sta vivendo la squadra scaligera: "L'Hellas sta vivendo un momento d'oro, il gruppo è in ottima forma. La mia speranza, dopo aver conquistato 5 vittorie consecutive e aver segnato due reti, è di continuare su questi ritmi. Ciò che contraddistingue positivamente la nostra squadra è il fatto che il mister possa scegliere fra tanti bravi attaccanti a seconda delle situazioni. Ciascuno, anche io dopo un inizio in sordina a causa dei miei infortuni, può contribuire al buon andamento dell'Hellas".
ALTRE NOTIZIE
Verona, Halfredsson: "Con la Reggina per me è un derby"
24.11.2011 10.08 di Gianluca Losco
Il centrocampista del Verona, Emil Halfredsson, si sta confermando sicuramente uno dei valori aggiunti della squadra. Per lui sabato si prospetta una partita dal sapore particolare, dato che gli scaligeri affronteranno la Reggina, sue ax squadra. L'islandese ne ha parlato a reggionelpallone.it: "La partita che affronteremo sabato, per quanto mi riguarda, avrà lo stesso valore di un derby. È una gara importante, inutile negarlo, e non solo per quanto concerne la zona playoff che vede protagonisti sia noi che gli amaranto. Per la maglia gialloblù mi impegno sempre al massimo in ogni partita, ma questo con la Reggina è un match in cui ci tengo a fare particolarmente bene. Cosa deve temere la Reggina di questo Hellas? Ogni aspetto relativo alle nostre caratteristiche, tecniche, tattiche e fisiche, va temuto. Siamo una squadra pericolosa in avanti, e stiamo attraversando un gran momento di forma. Daremo il massimo come sempre, ma al contempo anche noi dovremo stare guardinghi e concentrati in difesa, perché la formazione di Breda sa rendersi imprevedibile. Pronostici? E' difficile sbilanciarsi, ma sono certo che sarà una partita molto combattuta dall'inizio alla fine. Il momento dell'Hellas? Siamo nella stessa posizione di classifica della Reggina, abbiamo gli stessi punti e gli stessi gol subiti. Credo che anche noi, come loro, ci giocheremo le nostre carte fino all'ultimo: sulla carta siamo una matricola, ma per storia e tradizione l'Hellas deve puntare al ritorno in A".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
EDITORIALE
TOTOB: la Schedina di...
25.11.2011 00:00 di Mattia Vavassori
TOTOB-Sky: l'accoppiata si rinnova e ancora una volta, dopo Maurizio Compagnoni e Luca Boschetto, graditissimo ospite della nostra rubrica è DARIO MASSARA, giornalista sportivo e commentatore di Sky Sport.
BRESCIA-ALBINOLEFFE – I lombardi hanno rischiato molto nelle ultime gare ottenendo diversi risultati negativi e credo punteranno a fare molto bene in questo incontro. Li vedo favoriti rispetto ai bergamaschi. 1
CITTADELLA-CROTONE – Siamo in una fase del campionato in cui le squadre che lottano per la salvezza, prima della pausa, cercano di arrivarci con qualche punto in più. X
GROSSETO-JUVE STABIA – È un incontro difficile da leggere. Il Grosseto di mister Giannini viene da un periodo a fasi alterne con vittorie in trasferta e sconfitte casalinghe. Dopo una fase di alti e bassi penso che la partita si concluderà con un punto per parte. X
NOCERINA-VARESE – La squadra allenata da Maran è in un momento altalenante dopo essere andato bene. Sarà difficile affrontare i campani: li vedo favoriti e hanno dallo loro il fattore campo. 1
SAMPDORIA-MODENA – Sarà il primo match casalingo per il neotecnico ligure Iachini. Bisogna vedere come sarà accolto dalla tifoseria, dato il fatto che c'era perplessità e sfiducia quando era circolato il suo nome per il dopo Atzori. I blucerchiati sono ad ogni modo più forti del Modena. 1
SASSUOLO-PADOVA – I veneti dovranno riprendersi per cancellare la sconfitta tra le mura amiche contro il Grosseto subita nell'ultima giornata di campionato. Sono un gruppo esperto e forte che riuscirà a portare a casa la posta in palio piena. 2
TORINO-LIVORNO – Il team di mister Ventura ha avuto un momento di flessione, ma se sblocca all'inizio la partita giocherà sul velluto. 1
HELLAS VERONA-REGGINA – Sarà la partita più bella di questa giornata. Ho avuto modo di vedere i veronesi e devo dire che sono una compagine concreta. Mi ha impressionato Tachtsidis, che presto arriverà in serie A. I padroni di casa centreranno la sesta vittoria consecutiva. 1
VICENZA-PESCARA – Dipende molto dai fattori di clima e dall'ora, dato che si gioca alle 12.30. Il Pescara di Zeman è un team ostico e bisogna vedere come si comporteranno davanti Insigne e Immobile nel reparto avanzato. Facile che gli abruzzesi abbiano la meglio sui veneti. 2
GUBBIO-EMPOLI – Gli umbri si stanno assestando in questo periodo e contro l'Empoli prevedo che si accontenterà di un punto. X
ASCOLI-BARI – I marchigiani si sono ripresi centrando due successi contro Brescia e Livorno. Sono in un buon momento, ha preso forza e fiducia e si stanno rialzando in classifica. Credo possa fare punti anche contro il Bari. X
LE INTERVISTE
Reggina, Breda: "Non devo fare audience, devo fare punti"
24.11.2011 18:15 di Danilo Mancuso
La Reggina partirà alla volta di Verona domani, dopo la seduta di rifinitura. Ecco perché Roberto Breda ha parlato oggi in conferenza stampa. Essere in discussione fa parte del mestiere, ciò che conta sono il lavoro e i risultati: ecco, in sintesi, il Breda-pensiero.
CRITICHE – Nonostante il quarto posto, il tecnico è infatti stato oggetto di molte critiche durante la settimana, senza considerare alcune indiscrezioni che lo vorrebbero in bilico: “Cosa mi ha detto la società? Il confronto c’è sempre, dopo ogni partita, su quello che c’è da migliorare. Io devo rimanere obiettivo sul mio lavoro. Tante cose sono frutto dei luoghi comuni. Non devo fare audience, devo fare punti. Cerco sempre di migliorare. Io sotto processo? Non me lo pongo proprio il problema. Non posso sprecare energie in cose in cui non posso intervenire. Devo interessarmi del lavoro sul campo. Poi è giusto anche scrivere e avere la propria opinione, siamo in un Paese libero”.
CONTANO I RISULTATI – “L’organico? Io sono contentissimo dei giocatori che ho. Forse siamo partiti troppo bene, come tipo di calcio. E non è scontato che sia sempre così. Poi ci sono fasi e momenti particolari. Ma in quanto a numeri non stiamo facendo peggio degli anni passati. Ho la fortuna e sfortuna di fare un mestiere dove l’audience conta, ma io devo pensare a fare il mio lavoro, perché contano i risultati. Io parto da un’idea: non devo convincere nessuno. Devo cercare di fare più risultati possibili, magari con più spettacolo possibile. Ma il mio pensiero è a Verona: sarà una partita che conta molto, che richiede una preparazione particolare”.
REAZIONE – “Questo gruppo dà sempre dei bei segnali. Prima di prendere il gol stavamo facendo meglio noi. Non credo sia un disonore pareggiare con l’AlbinoLeffe. Abbiamo anche agganciato il Padova. Anche nella partita più particolare, quella di Empoli, abbiamo reagito bene. Il campionato di serie B ti mette di fronte a queste difficoltà. Vincere partite come quelle di Brescia è sintomo di personalità. Stiamo facendo un lavoro che non ci deve vedere mai accontentati, appagati, però lo stiamo portando avanti. Quello che ci interessa ora è che affronteremo un avversario difficile”.
STANCHEZZA? – “Missiroli stanco? Lui ha fatto rispetto ad altre volte cose meno eccezionali, ma ci sta. Su di lui a inizio anno ho fatto una dichiarazione pubblica un po’ particolare. Oggi faccio l’opposto, lo difendo a spada tratta. Io guardo molto il campo, ma non solo. Ci sono determinati equilibri, giocatori importanti anche se fanno meno bene. Lunedì c’era più di qualcuno sottotono”.
TUTTE TIRANO IL FIATO – “Il Torino ha vinto con noi, ma dopo mi sembra che abbia pareggiato sempre. Il Padova forse è messo anche peggio. Tranne il Pescara che sta andando a un ritmo più alto, un po’ tutte stanno tirando il fiato. Sono fasi che si attraversano in un campionato come quello di serie B, che è molto intenso, non c’è mai una sosta. Però ci sono i momenti in cui devi rimanere concentrato e concreto”.
INFERMERIA – “Campagnacci è rientrato pienamente con la squadra, non so quanti minuti abbia nelle gambe. Ma sta bene. Emerson ha preso una botta che gli ha causato un taglio, valuteremo tra oggi e domani, ma non dovrebbe essere grave”.
COL VERONA – “A Verona sarà una bella partita, contro una squadra in forma. La conosco abbastanza, perché non è cambiata molto dall’anno scorso. È un bel gruppo con personalità, lo sta dimostrando dalla passata stagione. Abbiamo voglia di dare continuità ai risultati. Toccando ferro abbiamo l’organico al completo, speriamo di fare le scelte giuste”.
PRIMO PIANO
Hellas Verona, Hallfredsson: "La Reggina deve temere ogni nostro aspetto"
24.11.2011 13:20 di Federico Errante
Fonte: reggionelpallone.it/tuttohellas
Ormai è una celebrità. Le luci della ribalta sono tutte per Emil Hallfredsson, il quale "rischia" di essere l'attore protagonista anche della partita in in programma sabato al "Bentegodi", tra Verona e Reggina. Due squadre che, oltre ad aver dato vita a partite infuocate, sono nel cuore del mastino gialloblù. Fu portato in Italia proprio dagli amaranto di Lillo Foti nel Luglio 2007, e si prese le luci della ribalta segnando un eurogol a Buffon. Dopo la sfortunata parentesi nella Championship inglese con la maglia del Barnsley, è tornato in Italia per fare le fortune del Verona di Mandorlini. Ecco le sue dichiarazioni, rilasciate in esclusiva a ReggioNelPallone.it:
DERBY IN VISTA "La partita che affronteremo sabato, per quanto mi riguarda, avrà lo stesso valore di un derby. È una gara importante, inutile negarlo, e non solo per quanto concerne la zona playoff che vede protagonisti sia noi che gli amaranto. Per la maglia gialloblù mi impegno sempre al massimo in ogni partita, ma questo con la Reggina è un match in cui ci tengo a fare particolarmente bene”.
REGNERA' L'EQUILIBRIO? "Cosa deve temere la Reggina di questo Hellas? Ogni aspetto relativo alle nostre caratteristiche, tecniche, tattiche e fisiche, va temuto. Siamo una squadra pericolosa in avanti, e stiamo attraversando un gran momento di forma. Daremo il massimo come sempre, ma al contempo anche noi dovremo stare guardinghi e concentrati in difesa, perché la formazione di Breda sa rendersi imprevedibile. Pronostici? E' difficile sbilanciarsi, ma sono certo che sarà una partita molto combattuta dall'inizio alla fine”.
IL MOMENTO DELL'HELLAS "Siamo nella stessa posizione di classifica della Reggina, abbiamo gli stessi punti e gli stessi gol subiti. Credo che anche noi, come loro, ci giocheremo le nostre carte fino all’ultimo: sulla carta siamo una matricola, ma per storia e tradizione l'Hellas deve puntare al ritorno in A".
REGGINA
Reggina, prove anti-Verona
23.11.2011 23:30 di Danilo Mancuso
Reggina in campo nel pomeriggio al centro sportivo Sant’Agata. Secondo quanto riportato da Giovanni Cimino su TuttoReggina.com, nei minuti a disposizione di tifosi e addetti ai lavori, Roberto Breda ha fatto alcune prove tattiche in vista della sfida di sabato a Verona. Coinvolto anche Campagnacci, che già la scorsa settimana era recuperato, ma che Breda non ha rischiato nella gara con l’AlbinoLeffe. Ora l’ex Giulianova è arruolabile, e scalpita per una maglia da titolare. Hanno giocato la partitella anche Burzigotti e Ruggeri: si svuota dunque l’infermeria. L’unico assente sul campo è stato Emerson: al suo posto, nello schieramento titolare, Breda ha proposto Cosenza.
HELLAS VERONA
Hellas Verona, Fanna: "Hallfredsson mi ricorda Briegel"
23.11.2011 15:19 di Federico Errante
Fonte: Tuttohellasverona.it
Il Verona vola, e le cinque vittorie consecutive testimoniano il momento esaltante dei gialloblù. Pietro Fanna, ex gloria scaligera, prova ad addentrarsi nel giocattolo costruito dal "grigio" allenatore romagnolo, per capire i motivi di questo periodo d'oro. Ecco le sue dichiarazioni, rilasciate a Radio Verona: "Il Verona sta facendo il massimo, si è cementato il gruppo con la giusta mentalità, la voglia di divertirsi e lottare". Gruppo, mentalità e voglia di lottare. Tre parole che hanno nome e cognome: Andrea Mandorlini. L'allenatore ravennate, infatti, è stato elogiato dallo stesso Fanna: "E' un allenatore motivato, al comando di una squadra solida che ha maturato le sue convinzioni e la sua credibilità. Ogni anno in serie B c'è una sorpesa, quando sali l'entusiasmo è maggiore". Infine, un commento sul giocatore simbolo di questo momento, l'islandese che ha colpito il cuore di molti: "Hallfredsson, mi ricorda il nostro Briegel. E' un giocatore molto duttile e dal rendimento costante, che offre garanzie sul lungo periodo"
FONTE: TuttoB.com
venerdì, novembre 25th, 2011 | Posted by Orru
Reggina, Breda:”Con il Verona abbiamo tutti un conto in sospeso, dai tifosi al sottoscritto…”
Verona-Reggina di domani pomeriggio è un match dai mille significati. E’ ancora fresco il ricordo dello spareggio per non retrocedere in Serie B fra le due squadre, nonostante siano passati già dieci anni. I tifosi aspettano questa partita da tanto, ma anche l’allenatore Breda ha un conto in sospeso con gli scaligeri. Lo scorso anno infatti, quando era alla guida della Salernitana, ha perso a sua volta lo spareggio per salire fra i cadetti:”Questa è una partita carica di significati per tutti, dai tifosi al sottoscritto, lo scorso anno anche io ho perso una finale con loro. Posso dire di consocerli bene per averli affrontati ben 4 volte la scorsa stagione. Non sono cambiati moto, hanno personalità e organizzazione di gioco. Abbiamo un motivo in più per vincere questa partita, i tifosi ce ne sarebbero grati…Campagnacci è quasi recuperato, non so qaunti minuti avrà sulle gambe, mentre Emerson ha un taglio che è stato medicato, ma non so ancora se sarà disponibile per scendere in campo dal primo minuto. Civorrà la miglior Reggina possibile per vincere”.
di Marco Orrù
venerdì, novembre 25th, 2011 | Posted by Orru
Verona, Mandorlini e il segreto del successo:”Mi piace cambiare”
La squadra più in forma di questo scorcio di torneo è senza dubbio il Verona di Andrea Mandorlini. Uno dei segreti della squadra lo spiega proprio il tecnico ravennate:”Questa squadra mi piace perchè anche se cambiano gli inetrpreti gioca sempre alla stessa maniera, è molto importante per un allenatore cambiare gli uomini rimandendo sempre tranquillo perchè sa che non sta brancolando nel buio. Io vedo continuamente come lavorano i miei ragazzi in settimana e tutti hanno l’atteggiamento giusto. Per sabato ci mancherà Ferrari, ma giocherà Pichlmann che ha già dimostrato di non far rimpiangere il suo compagno e in più tornerà Maietta dalla squalifica. Possiamo usare diversi moduli senza modificare la struttura di gioco. Adesso ci aspetta un toru de force con tre partite in 8 giorni, ma pensaimo prima alla Reggina, il loro reparto offensivo fa davvero paura”.
di Marco Orrù
venerdì, novembre 25th, 2011 | Posted by pamefacci
Verona-Reggina, i convocati di Breda
La Reggina ha inserito 20 giocatori nella lista dei convocati, arruolabili per la trasferta di domani contro l’Hellas Verona. È a disposizione l’attaccante Alessio Campagnacci, ripresosi definitivamente da un infortunio muscolare. Per fargli spazio, mister Breda lascia a casa Alessio Viola, assieme ai difensori Bini, Burzigotti e Carroccio, l’esterno Ruggeri e la mezzapunta Bombagi. Ok anche il difensore Emerson, ripresosi da un taglio al piede.
Questo l’elenco completo:
Portieri: Kovacsik, P. Marino.
Difensori: Adejo, Cosenza, Emerson, A. Marino.
Centrocampisti: Barillà, Castiglia, Colombo, D’Alessandro, De Rose, Missiroli, Rizzato, Rizzo,
N.Viola.
Attaccanti: Bonazzoli, Campagnacci, Ceravolo, Ragusa, Sarno.
p.f.
giovedì, novembre 24th, 2011 | Posted by pamefacci
Reggina, Breda: “Nel mio lavoro, l’audience è importante”
Il momento è delicato per Roberto Breda, anche se il tecnico si è sforzato di non fartrasparire, in conferenza stampa, l’esigenza di riguadagnare sostegno nonostante il quarto posto in classifica. Meglio concentrarsi sulla sfida di Verona, che sabato rievocherà ai tifosi della Reggina quello sfortunato spareggio del 2001, ma che adesso serve a stabilire le distanze in graduatoria proprio con la formazione di Mandorlini.
PANCHINA TRABALLANTE: «Certe volte ci si attacca ai luoghi comuni. Ho un confronto costante con la società. È un lavoro in cui l’audience è importante, ma contano i risultati. Ognuno è libero di scrivere ciò che gli pare, sentirsi in discussione fa parte del mestiere».
DUBBI DI FORMAZIONE: «Campagnacci è a disposizione, ma non so quanti minuti abbia nelle gambe. Emerson ha preso una botta, con relativo taglio, sul collo del piede. Per fortuna, il taglio non è così profondo. Valuteremo tra oggi e domani, ma non dovrebbero esserci problemi. I portieri? In questo momento, il titolare è Marino».
TRA ALBINOLEFFE E VERONA: «Lunedì non abbiamo cercato il successo, dopo aver raggiunto il pareggio. Ci può stare, pareggiare con l’AlbinoLeffe non è uno scandalo, ed il punto ci ha fatto guadagnare una posizione riprendendo Padova e Verona. Al Bentegodi sarà una bella partita, contro una squadra in salute e dalla grande personalità. L’anno scorso ho perso a Verona (con la Salernitana, ndr) sia all’andata che al ritorno, in campionato».
giovedì, novembre 24th, 2011 | Posted by marruloren
Verona, Hallfredsson: “Con la Reggina sarà come un derby”
Quella contro la Reggina, sarà una partita speciale per Emil Hallfredsson, centrocampista islandese del Verona che proprio con la maglia dei calabresi ha giocato per due stagioni. Halfredsson tra l’altro sta attraversando un ottimo momento (così come tutto il Verona) ed è andato in goal anche nell’ultimo turno ci campionato contro l’Empoli: “La partita che affronteremo sabato – ha detto Halfredsson – per quanto mi riguarda è come un derby. E’ una gara importante e cercheremo di dare il massimo soprattutto stando molto attenti in difesa. Non mi sento di fare pronostici, perché credo che sia una partita combattuta fino alla fine.
Lorenzo Marrucci
giovedì, novembre 24th, 2011 | Posted by Orru
Reggina, quel precedente a Verona che fa ancora male…
Nella 17^giornata del campionato di Serie B è in programma Verona-Reggina allo stadio Bentegodi. I precedenti fra le due squadre nello stadio veronese sono 10, con 6 vittorie per gli scaligeri, tre pareggi e una vittoria amaranto. Proprio questa unica vittoria della Reggina a Verona contribuì a portare l’allora squadra allenata da Franco Colomba allo spareggio finale per non retrocedere dalla Serie A. Spareggio che poi, casualità, venne giocato proprio contro gli scaligeri.
Ed è proprio di questa partita che ci vogliamo occupare. La Reggina di quell’anno disputò un brutto girone d’andata, salvo poi fare un ritorno da record e agguantare lo spareggio a fine campionato. L’Hellas aveva in squadra gente come Oddo, Mutu, Laursen, Camoranesi, Gilardino e Italiano tra gli altri ed era effettivamente favorito. Il 21 giugno 2001, in uno stadio aperto per metà per permettere i preparativi del palco che avrebbe ospitato un concerto di Vasco Rossi di lì a pochi giorni, il Verona s’impose per 1-0 con un colpo di testa del danese Martin Laursen. La Reggina non fece male in quella partita, ma fù punita da un calcio da fermo. Tutto si decise poi nella gara di tirono, ma quest’ultimo match rimane l’ultimo precedente fra le due squadre al Bentegodi. Non proprio un bel ricordo per gli amaranto.
A proposito, chi si salvò al termine dei due spareggi? Al ritorno, in un Granillo gremito in ogni posto, la Reggina disputò una grande partita, andò in vantaggio per 2-0 con i gol di Cozza e Zanchetta, ma a 4 minuti dalla fine arrivò la beffa, il gol di Cossato che regalò la Serie A ancora una volta al Verona.
Insomma, l’undici di Breda ha il dovere morale di cancellare in parte i ricordi negativi del pubblico di fede amaranto..
di Marco Orrù
mercoledì, novembre 23rd, 2011 | Posted by pamefacci
Reggina, Breda prova il 3-4-2-1
La Reggina sta preparando l’importante trasferta col Verona, gara che si ripropone dopo oltre 10 anni dallo spareggio che condannò gli amaranto alla retrocessione in B. Il presidente Foti segue con estrema attenzione tutte le fasi di lavoro al Sant’Agata, ed almeno per questa settimana ha deciso di non toccare il tecnico Roberto Breda, per il quale la gara di sabato al “Bentegodi” rimane comunque cruciale per il proprio futuro.
Nel mezzo allenamento visibile di oggi, è stato possibile assistere alle prime prove tattiche. Breda ha schierato gli ipotetici titolari col 3-4-2-1, pronto a trasformarsi in 5-4-1 in fase difensiva. Opposta la formazione dei rincalzi, schierati analogamente allo scacchiere del Verona di Mandorlini. Assente il solo Emerson, il cui posto è stato preso da Cosenza. Ormai recuperati tutti gli altri elementi, compreso l’attaccante Campagnacci che scalpita per rientrare.
A disposizione anche Sarno, colpito da influenza prima della trasferta con l’AlbinoLeffe. Il fantasista era stato inspiegabilmente inserito nella lista dei convocati, pur essendo rimasto a casa.
Paolo Ficara
mercoledì, novembre 23rd, 2011 | Posted by Matteop
Hellas Verona, ESCLUSIVO/ Thomas Pichlmann: “Siamo un bel gruppo. Mister Mandorlini ha grande scelta davanti”
L’Hellas Verona è una delle grandi sorprese del campionato di Serie B 2011/2012. Uno dei protagonisti delle ultime partite è Thomas Pichlmann. E’ intervenuto in ESCLUSIVA per ‘SerieBnews.com’ e ci ha raccontato come si vive all’interno del gruppo questo splendido momento.
Thomas come vivi questo momento di forma tuo e della squadra?
“La squadra attraversa un buon momento, caratterizzato da un ottimo stato di forma. Abbiamo vinto 5 partite di fila, sono tornato in gruppo facendo due reti importanti. Speriamo di continuare così”.
Siete un bel gruppo e state facendo molto bene. Come vivete la concorrenza lì davanti? Tra te, Ferrari, Berrettoni, Bjelanovic, Gomez ce n’ha di scelta Mandorlini…
“Siamo tanti attaccanti di qualità, il mister sceglie di volta in volta chi schierare. Per me l’inizio è stato un po’ difficile a causa degli infortuni, ora ognuno può fornire un contributo di spessore”.
Nel 2008 sei arrivato nel nostro campionato. Ci racconti come è cambiato il calcio italiano da allora a oggi…
“Rispetto a quando sono arrivato in Italia giocano più giovani, forse anche un po’ come conseguenza della crisi. Nel 2008 giravano più soldi e forse la qualità era maggiore, anche i giovani devono crescere. Noi che abbiamo maggior esperienza consideriamo comunque molto valido il loro supporto”.
Hai vissuto una grande emozione vestendo due volte la maglia della tua nazionale, ci pensi mai a riconquistare quella maglia…
“Ho giocato due volte in Nazionale, anche in biancorosso cercavo di dare il meglio anche per ritrovare la maglia del mio paese. Verona ha maggior prestigio rispetto a Grosseto e pure per questo ambisco a giocare titolare e mettere a segno diversi gol”.
Con chi dividi la camera in ritiro? Ci racconti come vivete il ritiro e che rapporto avete tra di voi fuori dala campo…
“In ritiro divido la camera con Berrettoni. Ora l’attaccante romano è infortunato, per cui sto con Gomez. Siamo un bel gruppo, lo spogliatoio è unito. Questa è la nostra forza”.
Matteo Fantozzi
FONTE: SerieBNews.com
Il Verona «muove» per dare scacco alla Reggina
LA SFIDA DI OGGI. I gialloblù decisi ad allungare la serie positiva. Fuori Ferrari, dentro Pichlmann. Rientra Maietta, riconfermato Jorginho. Mandorlini frena: «Non esaltiamoci, la strada è lunga...»
26/11/2011
Di nuovo la Reggina. Dieci anni dopo. Il momento è delicato, come allora. C'era in ballo la salvezza, in serie A. Oggi si balla per un posto al sole. Playoff, vista A, parola magica. L'Hellas, a Empoli, ha fatto pokerissimo. E Mandorlini fa collezione di complimenti. Lui, però, non ama le esagerazioni. Para le critiche, il tecnico. Difende orgoglioso scelte e ragazzi. Oggi darà spazio ancora una volta a Jorginho. Salvo sorprese. "Ma le sorprese ? dice l'allenatore ? sono tali solo per voi. Le mie scelte cadono sempre su chi ha dato tutto o sta dimostrando di meritare una maglia da titolare. Qui si sentono tutti coinvolti, anche chi gioca meno e quando gli tocca dà il centouno per cento. Ed è una grande cosa". Già, il segreto vero di una squadra ormai senza segreti.
BASSO PROFILO. Verona s'esalta, s'infiamma, Mandorlini fa il pompiere. "Meglio non correre troppo. Il momento è felice, ma va vissuto per quello che è. La strada è ancora lunga, i nostri pensieri devono essere impegnati solo per la Reggina. Bella squadra, è lì con noi. La squadra gioca bene e vince? Il calcio è strano. A me era piaciuta molto anche contro Padova e Samp, ma il risultato pieno non era arrivato. Se il campo non ti regala i tre punti ogni valutazione viene influenzata dall'esito della partita. Mi piacerebbe che il Verona potesse diventare definitivamente la sorpresa di questo campionato. Mancano ancora tanti appelli per poterlo dire con sicurezza. E comunque, credetemi, non abbiamo ancora fatto niente. Quando pensi di essere diventato bravo, cominciano i problemi..."
ODOR DI BERGAMO. Mandorlini vorrebbe evitare paragoni con il passato. Ma non resiste: "Il Verona di oggi? Mi ricorda tanto la mia Atalanta quando riuscimmo a centrare il salto in serie A. Restammo imbattuti per 24 partite di fila. Fu davvero una bella stagione. Ma voglio fermarmi qui. Penso solo all'Hellas e al contesto che stiamo vivendo. Di una cosa sono sicuro: questa squadra ha trovato la sua identità e questa, forse, è la cosa più importante. Ogni volta che andremo in campo, conterà tantissimo l'atteggiamento con il quale affronteremo la partita". Un'identità, dice lui. Un marchio di fabbrica, una fisionomia definita. Fatta di organizzazione e coraggio, di idee chiare e gambe buone. Il Verona è una realtà, se ne sono accorti tutti e tutti sanno che con questa realtà dovranno fare i conti.
PIKI E GLI ALTRI. Oggi Mandorlini sembra avere un grande merito: chi entra, fa la differenza. Pichlmann era rimasto a lungo in disparte. E poi, oplà. Decisivo a ripetizione. Tachtsidis era 'solo' un giovane di belle speranze. E oggi è titolare inamovibile. L'ultimo della serie è il brasiliano Jorginho. Criticato contro il Torino, era sembrata una piccola follia. Mandato nella mischia, con successo da Mandorlini, a Empoli. Ed il risultato è stato gratificante. Il brasiliano gli ha dato ragione, gol e assist, più una maturità da giocatore vero. Il tecnico ravennate non sembra scomporsi più di tanto. "Alleno ragazzi intelligenti, sanno farsi trovare pronti. E la storia funziona bene così". Altri appunti di viaggio: "Hallfredsson è leader indiscusso della squadra. Sarebbe titolare in qualsiasi altro contesto. Ferrari verrà sicuramente sostituito da Piki. Jorginho merita la riconferma. Per fare bene contro la Reggina abbiamo bisogno di una grande prestazione, da parte di tutti. Anch'io ho avvertito l'importanza della gara rispetto a quanto successo in passato con i calabresi nello spareggio salvezza. I veronesi, naturalmente, la vivono con maggiore trasporto e coinvolgimento. Io mi sento coinvolto sempre più in questo progetto, in questa storia".
Il resto? è tutto abbastanza prevedibile. Torna Maietta, a far coppia con Mareco. Russo resta al suo posto, dell'attacco s'è detto.Il Verona sembra proprio una macchina (quasi) perfetta, che senso avrebbe smontarla?
C'E ANCHE PRANDELLI. A Verona, nel giorno del match, è tornato pure Cesare Prandelli. Il cittì azzurro è in città, riceverà un grande riconoscimento "campione nella vita, campione nello sport". Di Prandelli s'è parlato a lungo nei giorni scorsi, per via del suo "filotto" che ora Mandorlini insegue. Una serie d'oro la sua che è valsa la A quando era a Verona. I paragoni si sprecano. E c'è chi pure ha detto che Mandorlini ha riportato entusiasmi e risultati dell'era dell'Osvaldo: "Io come Bagnoli e Prandelli? Lo considero un grande complimento. Sono orgoglioso di tutto questo. Magari diventassi come loro". Due che sono già nella storia dell'Hellas. Uno che sta lavorando per entrarci. La strada è segnata. Perchè fermarsi?
Raffaele Tomelleri
Un'incornata di Laursen conquistò mezza serie A
AMARCORD. L'ultima volta di Verona-Reggina, al Bentegodi, fu l'andata dello storico spareggio
Al ritorno, con la Reggina avanti di due reti, ci pensò Cossato a completare l'opera, con un gol che sarà per sempre indimenticabile
26/11/2011
Dieci anni fa. Anzi Dieci anni e cinque mesi. Era il 21 giugno 2001. Sarebbe stata l'ultima sfida tra Verona e Reggina al Bentegodi. Importantissima, tra l'altro, perché non si trattava di una semplice partita di campionato, ma in ballo c'era la permanenza in serie A. Da giocarsi in 180' di fuoco. Chi ama l'Hellas non può avere dimenticato l'inizio e la fine. La vittoria in casa, la rete di Cossato a Reggio, la salvezza.
Chi ama l'Hellas non può avere dimenticato il ciuffo biondo di Martin Laursen, autore del gol della vittoria nell'incontro in terra veronese. Laursen era difensore vichingo arrivato dalla Danimarca su segnalazione di Preben Elkjaer Larsen. E quando l'ex attaccante gialloblu mise gli occhi addosso al giovane giocatore capì subito che forse a Verona avrebbe potuto giocare ancora qualcuno che parlava la sua lingua.
Laursen passò veloce, restando comunque per tre stagioni. Ragazzo silenzioso. Un mastino. Occhi di ghiaccio, temperamento delle genti del nord. Doveva trovare in Italia la maturità calcistica. Trovò a Verona la dimensione giusta per lasciare il segno e spiccare il volo verso l'alto.
Ma è di Verona – Reggina che stiamo parlando. E gara uno venne decisa proprio da una rete di Martin. Colpo di testa in mischia su azione d'angolo. Fin lì il portiere reggino Taibi aveva parato tutto. Fin lì era stata grande paura di non potercela fare. Perché Mike Cossato, vero e proprio totem, era stato costretto a restarsene in panchina a causa di un imprevedibile infortunio occorso a Seric, con due cambi ormai fatti e con Perotti costretto a correre ai ripari rinunciando all'ariete veronese.
Ma quella era la giornata di Laursen. Segnò il suo secondo gol veronese. E fino alle 23,45 di quella notte venne inghiottito dalle emozioni. Chiamato a fare pipì nel sorteggio del doping dopo gara, rimase in attesa per una buona oretta. Tutti ad aspettarlo. Capita anche questo. Verona gli diede celebrità ed un amore italianissimo. Quel gol alla Reggina gli permise di entrare nei cuori dei veronesi e di prenotare un biglietto di sola andata per Milano, sponda rossonera. Buona carriera la sua. Costellata, però, da infortuni più o meno gravi. Ginocchia di cristallo. Già a Verona nella prima delle sue tre stagioni veronesi, fu costretto a fermarsi proprio a causa di un infortunio al ginocchio. L'anno successivo si rifarà alla grande segnando proprio alla Reggina. Poi il viaggio. Tre anni di Milan. Da comprimario, ma pur sempre al Milan. Giusto per essere chiari: la concorrenza portava i nomi di Paolo Maldini e Alessandro Nesta.
Poi per Martin arrivò la lunga avventura all'Aston Villa, club di grande prestigio in Inghilterra. Laursen ebbe anche l'onore e il merito di indossare la fascia di capitano proprio dei 'Villans'. I problemi al ginocchio, però, non lo abbandonarono quasi mai. Tanto che il 15 maggio 2009 il danese prese una decisione soffertissima annunciando il suo addio al calcio. In Nazionale conta più di 50 presenze-. All'Hellas ha regalato un'emozione lunga una vita. Da ricordare ancora oggi.
Simone Antolini
L'Hellas si coccola «quei bravi ragazzi del '91»
SULLA STRADA GIUSTA. Erano tutti in campo alla fine della partita con l'Empoli. Hanno ottant'anni in quattro ma tutti vogliono arrivare in alto insieme al Verona. La felicità di Jorginho e Doninelli «Mandorlini dà importanza a tutti, chi viene scelto sa che va in campo per la squadra, non per se stesso»
25/11/2011
Ottantanni in quattro e tanta voglia di arrivare in alto. Domenica scorsa sono usciti tutti insieme dal Castellani di Empoli. Stanchi ma felici dopo una vittoria che ha rilanciato le ambizioni dell'Hellas. Sono nati tutti nel '91 e sono il valore aggiunto di una squadra in piena lotta per i play off. Storie e carriere completamente diverse ma con un ruolo ben definito all'interno del gruppo gialloblù. Panagiotis Tachtsidis ormai è il regista titolare di una squadra che ha trovato grande equilibrio, nonostante la sua giovane età gioca con grande tranquillità, non si fa mai prendere dal panico, sa dettare i ritmi a una formazione composta di tanti giocatori esperti. Jorginho ha sempre fatto l'uomo d'ordine davanti alla difesa, è un giocatore moderno che può adattarsi a tutti i ruoli del centrocampo, Mandorlini lo vede alle spalle delle punte e ha confermato tutte le sue qualità sul campo dell'Empoli dove ha realizzato un gol e ha fatto un assist per Hallfredsson.
Marco D'Alessandro ha mostrato spunti di grande fantasia all'inizio del campionato, soprattutto in Coppa Italia, in campionato non ha ancora trovato la giusta continuità ma il tecnico lo stima molto e lo getta sempre nella mischia perchè può diventare il grimaldello per scardinare le difese avversarie sempre molto chiuse. Andrea Doninelli è l'ultimo arrivato della truppa, fermato da un infortunio che lo ha accompagnato nelle prime fase del torneo. Ma l'ex centrocampista della Primavera del Genoa è uno dei giovani più interessanti dell'ultima generazione, fa parte della Nazionale di B, in qualche occasione ha sfiorato la convocazione in Under 21. Non è mai partito titolare ma quando Mandorlini l'ha gettato nella mischia, lui s'è sempre fatto trovare pronto. Anche con l'Empoli ha giocato la fase finale della gara ma ha dato un sostegno fondamentale per portare a casa tre punti. «Queste vittorie ci stanno dando morale - ammette Doninelli - siamo felici e speriamo di continuare così.
A livello personale sono contento di aver scelto Verona, all'inizio come normale ho trovato un pò di difficoltà, ora mi sono ritagliato uno spazio e questo mi rende orgoglioso». Soddisfatto per la crescita non solo della squadra ma anche dei ragazzi più giovani. «La gara di Empoli si è chiusa con quattro giocatori del '91 in campo - racconta il centrocampista calabrese - Mandorlini ci tiene ai giovani e sa come gestirli. Siamo nelle sue mani, con il modulo utilizzato dal mister sono frequenti gli inserimenti dei centrocampisti, per questo si presentano diverse opportunità per andare a segno. Gli attaccanti fanno un gran lavoro anche a livello difensivo, tutta la squadra dà il massimo». Grande attenzione alla corsa della squadra verso le zone alte della classifica. «Le cose stanno andando bene - spiega - la posizione di classifica è buona, non mi aspettavo nulla di più. Sono a disposizione, alla fine quello che sceglie l'allenatore a me va bene».
Mandorlini sorride, si coccola i suoi ragazzi e ripete il ritornello tanto caro a Trapattoni. «I giovani sono come i ghiaccioli - ammette - vanno succhiati un po' alla volta. Il Trap ha sempre ragione...».
Un momento particolarmente fortunato per Jorginho, un ragazzo che Mandorlini ha sempre difeso anche nei momenti più difficili. Un anno fa giocava a San Bonifacio, ora fa gol per l'Hellas. «Il mister dà grande importanza a tutti - spiega - e alla fine il lavoro paga. La lezione di Mandorlini è chiara, chi va in campo deve dare tutto per la squadra mai per se stesso».
Luca Mantovani
Biglietto con documento per entrare al Bentegodi
25/11/2011
L'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha disposto delle misure straordinarie per gli incontri dell'Hellas. «I Questori di Verona e Salerno - si legge nel provvedimenti - e gli organismi sportivi interessati sono invitati ad adottare - in sede di Gos - il seguente pacchetto di misure. Per le partite in casa: revisione e implementazione qualitativa del piano steward, da approvare in sede di Gos, al fine di attuare tutte le previsioni normative e in particolare: effettuare la verifica documentale per la totalità degli spettatori o, se non possibile, per una percentuale non inferiore al 50 per cento, quantomeno per i settori che saranno individuati in sede di Gos, assicurare l'adeguata accoglienza e, ove necessario, la separazione delle tifoserie, controllare il rispetto del regolamento d'uso dell'impianto sportivo, che andrà messo a disposizione, con largo anticipo, della società ospite in modo che la stessa ne possa dare opportuna conoscenza ai propri tifosi che intendono andare in trasferta».
Non solo. La società sportiva dovrà organizzare in questi settimane campagne di comunicazione rivolte ai tifosi per prendere le distanze da ogni forma di violenza ed intolleranza, valorizzare, anche con meccanismi premiali, i comportamenti positivi, incentivare, anche con attività promozionali, la presenza di giovani e famiglie. Infine l'Hellas dovrà valorizzare il programma "tessera del tifoso" anche attraverso la divulgazione dei contenuti del "codice etico", adottato dalle società, alla base della sottoscrizione da parte dei fidelizzati, con l'avvertenza che la card può essere ritirata a coloro che si rendano responsabili di violazione, oltre che delle norme, del codice etico, l'implementazione dei servizi e agevolazioni
AL LAVORO. Penultima seduta per la formazione gialloblù in preparazione alla diciassettesima giornata di campionato, in programma sabato alle 15 al «Bentegodi» contro la Reggina. Al centro sportivo di Sandrà allenamento a porte chiuse caratterizzato da riscaldamento, torelli, tattica e partitella. Ancora una seduta di lavoro differenziato per Sasa Bjelanovic, Gennaro Esposito, Niccolò Galli e Matthias Lepiller, terapie per Emanuele Berrettoni.
LA TRASFERTA. Il Calcio Club «Razza Gialloblù» di Roverchiara,organizza la trasferta di sabato 3 dicembre contro il Livorno. Per informazioni telefonare al 333. 9842922 (Pierlorenzo o Mirko ). Ulteriori informazioni alla pagina di Facebook Calcio Club Razza Gialloblù Roverchiara.S.A.
Gialloblù con gli studenti Ferrari va alle elementari, Natalino e Jorginho a Job
25/11/2011
Gialloblù tra gli studenti. A respirare tutto l'entusiasmo dei tifosi più giovani. Nelle scuole elementari, in fiera a Verona. È stata una giornata all'insegna dell'affetto dei piccoli appassionati dell'Hellas quella di alcuni ragazzi di Mandorlini: Nicola Ferrari è stato il protagonista del primo incontro di «Gioca con la tua classe Hellas Verona», il progetto realizzato dal settore giovanile scaligero che prevede una serie di incontri negli istituti scolastici del territorio, mentre Felice Natalino e Jorginho sono stati gli ospiti dello stand Fidas a Job&Orienta, rassegna di servizi, percorsi e progetti di formazione, scuola e lavoro, per aiutare a sensibilizzare gli studenti sul tema della donazione di sangue. Grande accoglienza alla scuola elementare «Don Calabria» di Dossobuono per Ferrari. La visita del bomber gialloblu è stata la prima parte di un'intera mattinata in cui lo staff dell'Hellas, con il responsabile del settore giovanile Stefano Ghisleni e Zaccaria Tommasi, responsabile del progetto scuole, ha proposto diverse esercitazioni a livello motorio per i giovanissimi partecipanti. Un progetto importante che avvicina ancora di più l'Hellas al territorio, e reso possibile grazie anche a Marana Forni che ha partecipato con grandissimo entusiasmo all'iniziativa creata dal vivaio gialloblù.MAZ.
«Non può morire un bimbo perché è crollato un ponte»
DOMENICO MAIETTA
24/11/2011
Sfogliando la vita di Domenico Maietta. Mimmo per gli amici. Tra politica, ricordi, solidarietà e sogni. Il calcio? Una piccola parentesi per questa volta. Sul tavolo dell'Eno 07 il nostro giornale. Scorrono le pagine. Più veloci ancora i pensieri del difensore del Verona. Futuro da diggì forse. «Perché - dice - il calcio non lo mollerò mai. E qui vorrei mettere radici».
Andiamo con ordine. Parliamo di politica? Il primo titolo è: «Monti: riforme incisive»...
«Mi auguro che il governo di transizione permetta alla classe politica di trovare il giusto assestamento. Sarà fondamentale arrivare al voto con grande consapevolezza da parte di tutti. L'Italia ha bisogno di chiarezza e gente responsabile».
Quanto la impegna la politica?
«Sono un osservatore. Non distaccato. Mi considero di destra. Ero un «finiano». Mi piacevano i suoi principi, i suoi ideali. Poi, però, sono rimasto deluso».
Dovesse scendere lei in politica, quale slogan sceglierebbe per fare breccia nell'elettorato?
«Più lavoro e meno tasse».
Maltempo al Sud, muore un bambino di dieci anni...
«Ho visto che è caduto un ponte. Molte strutture andrebbero riviste. Pensavo che il problema colpisse soprattutto noi del Meridione. Ma dopo quello che è successo a Genova, siamo tutti coinvolti».
Altro titolo: Università, ricercatori sul piede di guerra...
«E ci risiamo. Gli 'illuminati' devono emigrare altrove per essere ascoltati. Qui in Italia non hanno voce. E la fuga dei cervelli continua. L'inventore del microchip è italiano. Ma per trovare sostegno è stato costretto ad emigrare in America dove è tenuto in grandissima considerazione. Le cose dovrebbero cambiare. Ma non so se accadrà mai».
Lei ha mai pensato di frequentare qualche corso universitario?
«Certo, vorrei fare farmacia. Mi 'stuzzica' la medicina. Ed un giorno vorrei aprire una farmacia tutta mia insieme alla mia fidanzata Angela».
Quanto avrà finito con il calcio però...
«No, io il calcio non lo mollo. Qui a Verona ho sposato un progetto. E voglio arrivare il più in alto possibile con questa squadra. Poi, però, non farò certo l'allenatore. Magari il dirigente, il direttore generale. E farlo all'Hellas sarebbe il massimo».
Premio 12 Apostoli. Premiati Gramellini e Olmi. Passa un messaggio: «Finita l'epoca della volgarità. Ora riscopriamo lo spirito».
«Sarebbe una bella cosa visto che viviamo strade di violenza. La gente si ammazza per un parcheggio o per una precedenza non rispettata. Purtroppo siamo figli dei nostri tempi. Problemi di lavoro, frustrazione e rabbia conseguente. Dobbiamo fare tutti un passo indietro».
Mimmo, lei l'ha vissuto il disagio giovanile?
«Non io direttamente. Ma molti miei amici. La droga ti prende e ti ruba l'anima. Ma il mio desiderio di fare il calciatore è sempre stato più forte di tutto. Avevo paura di infrangere un sogno. E ho rigato dritto».
Ha frequentato cattive compagnie?
«Uno dei miei migliori amici è stato arrestato per rapina a mano armata. Ho sofferto molto. Ma chi ha preso la strada sbagliata mi ha sempre tenuto lontano. Credevano nel loro riscatto attraverso di me. E mi spingevano lontano dal loro mondo».
Amici. Uno?
«Pino. Non c'è più. Un incidente in moto se l'è portato via. E allora io mi sono tatuato sulla pelle il suo ricordo. Ho scritto questa frase: gli assenti non sono degli invisibili, ma tengono i loro occhi pieni di gioia fissi nei nostri colmi di lacrime».
Ci pensa spesso a Pino?
«Lui sta bene, e ci guarda da lassù».
Passiamo ad altro argomento. "Il sociale? Qui s'investe poco". Lei?
«Se faccio qualcosa per gli altri non voglio pubblicità. Lo faccio e basta. Per i bambini soprattutto. Purtroppo si sta combattendo una lotta durissima contro il tumore. Il male del nostro secolo. Sarebbe bello debellarlo».
Mimmo, dopo il suo gol, che cosa è cambiato?
«È cambiato che Cirò Marina, il mio paese d'origine, è diventata enclave veronese in terra di Calabria. I miei compaesani tifano tutti per noi. Un esempio: il nostro piatto tipico è la 'sardella', una speciale di caviale dei poveri. Da quando ho segnato lo hanno ribattezzato 'sardhellas'. Non pensavo mi volessero così bene».
Senta Maietta, i giornali sono pieni zeppi di una parola: crisi. Ma voi, classe notoriamente agiata, la vivete sulla pelle?
«Facciamo un distinguo: se un calciatore invece di percepire cinquantamila euro ne porta a casa ventimila al mese non può permettersi di parlare di crisi. Io comunque l'ho vissuta attraverso la mia famiglia. Mio padre per vent'anni è stato cassaintegrato. Mia madre fa la maestra e prende mille euro al mese. E poi ci sono gli amici. C'è chi non ha dieci euro per uscire nel week end. E ricordo che mio padre si faceva prestare i soldi per prendere il treno e venire a trovarmi a quando ero a Torino».
Il suo compagno Russo intanto dice che con la Reggina "non mancheranno gli stimoli"
«Dobbiamo fare qualcosa di grande e di importante per capire chi siamo. E io con i piedi per terra non ci voglio proprio stare.
Perché voglio arrivare a conquistare quella maledetta... Beh, avete capito cosa».
Spettacoli: Fiorello supera i 12 milioni e «schiaccia» il Grande Fratello...
«Fiorello è il numero uno insieme a Bonolis. Il Grande Fratello non lo guardo. Stanno sempre a piangere o litigare. Il mito? Totò».
Dovesse partecipare lei ad un reality?
«L'Isola. Dei non famosi però. Perché non mi ritengo certo una celebrità».
Un premio a chi lo darebbe?
«A mio padre. Ha dato l'anima per me. Ma oggi lo stiamo ripagando. Mia sorella Floriana è avvocato apprezzato. E io cerco di farmi largo. Per papà, la famiglia, me stesso e l'Hellas».
Simone Antolini
Abodi e Martinelli, appuntamento a Sandrà
LE NEWS. Il presidente della Lega di B prima ha incontrato patron Martinelli e il suo staff e poi ha salutato Mandorlini e la squadra
Sono in atto le restrizioni decise dall'Osservatorio «Biglietto e documento per entrare allo stadio»
24/11/2011
Blitz in riva all'Adige per il presidente di B Andrea Abodi. Ieri pomeriggio il numero uno della lega «cadetta» è stato a Verona per incontrare il patron dell'Hellas, Giovanni Martinelli e il suo staff - il direttore generale Benito Siciliano, il figlio del presidente Mirko, il diesse Mauro Gibellini - e salutare prima dell'allenamento il tecnico Andrea Mandorlini e la sua squadra. Abodi aveva già seguito la formazione gialloblù nella vittoriosatrasferta di Bari e, alla fine della gara, aveva rilasciato un'intervista dove esprimeva un elogio all'Hellas considerata anche dal «palazzo pallonaro» una risorsa del campionato cadetto. Anche questo può essere un segnale positivo sulla strada della distensione dopo le tante accuse rivolte alla Federazione dal popolo gialloblù nelle prime gare del campionato, visti anche alcuni arbitraggi che non avevano certo favorito Ceccarelli e compagni. senza dimenticare le multe che arrivano sempre puntuali.
LE MISURE RESTRITTIVE. In quest'ottica vanno viste anche le misure straordinarie disposte dall'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive per gli incontri dell'Hellas.
«I Questori di Verona e Salerno - si legge nel provvedimenti - e gli organismi sportivi interessati sono invitati ad adottare - in sede di Gos - il seguente pacchetto di misure. Per le partite in casa: revisione e implementazione qualitativa del piano steward, da approvare in sede di Gos, al fine di attuare tutte le previsioni normative e in particolare: effettuare la verifica documentale per la totalità degli spettatori o, se non possibile, per una percentuale non inferiore al 50 per cento, quantomeno per i settori che saranno individuati in sede di Gos, assicurare l'adeguata accoglienza e, ove necessario, la separazione delle tifoserie, controllare il rispetto del regolamento d'uso dell'impianto sportivo, che andrà messo a disposizione, con largo anticipo, della società ospite in modo che la stessa ne possa dare opportuna conoscenza ai propri tifosi che intendono andare in trasferta».
Non solo. La società sportiva dovrà organizzare in questi settimane campagne di comunicazione rivolte ai tifosi per prendere le distanze da ogni forma di violenza ed intolleranza, valorizzare, anche con meccanismi premiali, i comportamenti positivi, incentivare, anche con attività promozionali, la presenza di giovani e famiglie.
Infine l'Hellas dovrà valorizzare il programma "tessera del tifoso" anche attraverso la divulgazione dei contenuti del "codice etico", adottato dalle società, alla base della sottoscrizione da parte dei fidelizzati, con l'avvertenza che la card può essere ritirata a coloro che si rendano responsabili di violazione, oltre che delle norme, del codice etico, l'implementazione dei servizi e agevolazioni ai tesserati.
Russo all'assalto della Reggina: «Non mancheranno gli stimoli»
UN «GUERRIERO» IN MEZZO AL CAMPO. La squadra di Breda ha pareggiato con l'Albinoleffe e raggiunto il Verona: «Sarà una gara delicata contro un gruppo solido, una squadra costruita per centrare la promozione. Una firma per il quarto posto? Ci pensiamo alla fine»
23/11/2011
Quando dicevano che Beppe Russo avrebbe fatto meglio in B che in C, qualcuno sorrideva ironicamente. I fatti stanno confermando che il centrocampista del Verona è un punto di riferimento nel gruppo di Mandorlini. In campo e fuori. «Nel campionato cadetto ci sono più spazi - racconta Russo - se ti prepari bene in settimana e vai in campo sempre concentrato puoi sempre dare molto alla squadra. È vero, ci sono squadre che possono contare su individualità importanti ma noi stiamo dimostrando che un gruppo unito e compatto può dare molto di più».
Cinque vittorie consecutive, l'Hellas mette paura a tutte le avversarie. «Dobbiamo restare concentrati e mettere da parte la gara di Empoli - continua il centrocampista del Verona - siamo stati molto bravi nelle ultime partite ma sabato ci aspetta un'altra sfida particolarmente difficile. La Reggina verrà al Bentegodi per strappare un risultato positivo, bisogna stare attenti. Le vittorie portano entusiasmo ma bisogna guardare avanti». I calabresi hanno pareggiato in casa dell'Albinoleffe nel posticipo di lunedì sera e hanno raggiunto Verona e Padova al quarto posto, con 28 punti all'attivo. «La Reggina è una formazione attrezzata per lottare per il vertice - spiega Russo - vanta giovani interessanti e un assetto consolidato da diverso tempo. Ci aspetta una sfida molto difficile, serve grande concentrazione, non mancheranno gli stimoli».
Quarto posto a un terzo del campionato, un cammino da applausi. «È ancora troppo presto presto per parlare di classifica o zona play off, per decidere su quale avversaria fare la corsa - aggiunge Russo - guardiamo in casa nostra, dico che stiamo bene e bisogna continuare così. Lottando pallone su pallone con sacrificio puoi ottenere diversi punti. La Reggina cercherà di fare la partita della vita, Breda era il tecnico della Salernitana l'anno scorso, ha un conto in sospeso con il Verona, caricherà al massimo i suoi giocatori. Ma noi siamo consapevoli della nostra forza e sappiamo che possiamo migliorare ancora. Non abbiamo fatto ancora niente, il campionato è lungo, dovremo essere attenti e concentrati». La Reggina avrà due giorni di riposo in meno rispetto al Verona, può diventare un vantaggio per l'Hellas. «Può essere - ammette Russo - ma sono dei professionisti, con gli anticipi e i posticipi ci possono stare anche queste differenze e saranno sicuramente preparati per affrontare queste due trasferte consecutive.
Vedrete che arriveranno al Bentegodi agguerriti, non ci regaleranno nulla». In estate nemmeno l'ottimista più convinto poteva prevedere un Verona così in alto dopo sedici partite di campionato... «La classifica rispecchia il lavoro che abbiamo fatto in questo periodo, un lungo periodo che io farei partire dall'arrivo del mister, più di un anno fa - sottolinea il centrocampista gialloblù - siamo cresciuti molto e trovato un equilibrio. Un gruppo vincente che sta dimostrando tutto il proprio valore in questo campionato ma so che i conti si faranno alla fine perchè vivo alla giornata, senza farmi illusioni. Non ci metto la firma perchè siamo quarti in novembre, preferisco metterla alla fine del campionato, se siamo ancora qui».
Luca Mantovani
Siciliano è il nuovo dg dell'Hellas Ferrari squalificato per un turno
LE NEWS. È arrivata la nomina ufficiale per l'ex consigliere delegato
23/11/2011
Benito Siciliano è il nuovo direttore generale del club scaligero. La notizia circolava da tempo negli ambienti vicono alla società scaligera, ieri mattina è arrivata la firma sul contratto. Benito Siciliano, membro del consiglio di amministrazione gialloblù dal 30 gennaio 2009 al 26 ottobre scorso, ha sempre lavorato fianco a fianco con patron Martinelli fin dall'acquisto del club da parte dell'imprenditore gardesano. Il nuovo dg ha chiuso un accordo che lo lega alla società di via Torricelli fino al 31 ottobre del 2012.
AL LAVORO. Seconda seduta di lavoro per i gialloblù in vista della sfida casalinga con la Reggina. Ieri pomeriggio, al centro sportivo di Sandrà, gli uomini di Mandorlini hanno svolto riscaldamento, torelli, potenza aerobica e partitelle a pressione. Lavoro differenziato per Sasa Bjelanovic, Gennaro Esposito, Niccolò Galli e Matthias Lepiller, terapie per Emanuele Berrettoni.
FUORI FERRARI. Andrea Mandorlini non potrà contare su Nicola Ferrari nella sfida del Verona con la Reggina. L'attaccante trentino è stato infatti squalificato per un turno dal giudice sportivo, dopo aver rimediato ad Empoli la quarta ammonizione. In questa settimana di lavoro il tecnico gialloblù ha provato diverse alternative per la manovra offensiva, Thomas Pichlmann potrebbe prendere il posto di Ferrari al centro dell'attacco oppure a fianco di Gomez con un rombo a centrocampo come s'è visto a Bari o Empoli. Il giudice sportivo ha squalificato per un turno anche Budel e Daprelà del Brescia, Capuano del Pescara, Donati e Cuffa del Padova, Kopunek del Bari, Baldanzeddu della Juve Stabia, Bellazzini e Martinelli del Cittadella, Masucci del Sassuolo e Rigoni del Vicenza.
C'è chi ha un bomber e chi una cooperativa...
I NUMERI DEL CAMPIONATO. Undici a segno
23/11/2011
Nei primi venti della classifica cannonieri non figura nessun giocatore gialloblù. A un esame superficiale questo potrebbe essere visto come un handycap mentre nella realtà dei fatti si sta dimostrando un'arma vincente. I bomber della squadra stanno collaborando al buon esito della manovra ma non sono per forza di cose i finalizzatori veri e propri per cui come miglior cannoniere gialloblù troviamo il vichingo Halfredsson, che attaccante non è. A dire il vero la sua esatta posizione, dato l'elevato numero di partite giocate, sarebbe il ventiquattesimo posto, preceduto anche da Bertani e Bianchi, ma le reti fatte restano sempre cinque.
Matteo Abbate, un difensore, tra gli scaligeri si è portato addirittura al secondo posto, andando a far compagnia con tre reti ai veri attaccanti gialloblù: Nicola Ferrari e Juanito Gomez. In conclusione l'Hellas è andato a segno con undici giocatori diversi, un valore che nessun altra formazione della serie B è riuscita a superare (solo Juve Stabia al pari) e che testimonia come la cooperativa del gol veronese funzioni benissimo. L'ultimo che si è iscritto alla lista, in ordine di apparizione, è stato il giovane centrocampista brasiliano Jorginho che ha realizzato il secondo gol dell'Hellas nella vittoriosa trasferta dei gialloblù allo stadio Castellani di Empoli.
Nella stessa partita ha fatto centro anche Ciccio Tavano, il capocannoniere del campionato. Il suo gol non ha evitato la sconfitta dei toscani e neppure l'esonero di Bepi Pillon ma lui s'è portato a quota 11 nella classificadei bomber di B. Alle sue spalle Elvis Abbruscato che ha segnato reti con la maglia del Vicenza. Sul gradino più basso del podio la coppia del Pescara Immobile&Sansovini con nove gol.G.B.
Gioca l'Hellas, ordinanza per lo sgombero anticipato del mercato del sabato allo stadio
23/11/2011
Verona. È stata firmata dal Sindaco Flavio Tosi l’ordinanza che prevede lo sgombero anticipato del mercato dello Stadio nelle giornate di sabato 26 novembre e 10 dicembre, in occasione delle partite di calcio Hellas Verona–Reggina e Hellas Verona-Albinoleffe. Per motivi di sicurezza le bancarelle del mercato dovranno essere rimosse entro le 13.30, ora dalla quale gli operatori commerciali autorizzati alla vendita di prodotti gastronomici, bevande e gadget potranno occupare il posteggio in concessione.
FONTE: LArena.it
Hellas Verona-Reggina: 18 convocati
25/11/2011 - 12:51
Due portieri, sette difensori, sette centrocampisti e due attaccanti per la 17a giornata di campionato
SANDRA' - Andrea Mandorlini ha convocato 18 giocatori per la 17a giornata di campionato, in programma domani alle 15 al "Bentegod" di Verona. Rientra dalla squalifica Domenico Maietta, assente Nicola Ferrari, fermato dal Giudice Sportivo.
Portieri: 12 Nicolas, 1 Rafael;
Difensori: 13 Abbate, 23 Cangi, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 17 Mareco, 33 Pugliese, 25 Scaglia;
Centrocampisti: 14 D'Alessandro, 20 Doninelli, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 7 Mancini, 8 Russo, 77 Tachtsidis;
Attaccanti: 21 Gomez Taleb, 11 Pichlmann.
Ufficio Stampa
Sandrà: verso la Reggina, penultima seduta
24/11/2011 - 17:46
Giovedì pomeriggio allenamento a porte chiuse caratterizzato da riscaldamento, torelli, tattica e partitella
SANDRA' - Penultima seduta per la formazione scaligera in preparazione alla 17a giornata di campionato, in programma sabato alle 15 al "Bentegodi".
A Sandrà allenamento a porte chiuse caratterizzato da riscaldamento, torelli, tattica e partitella.
Differenziato per Bjelanovic, Esposito, Galli e Lepiller, terapie per Berrettoni.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Per me conta l'atteggiamento"
24/11/2011 - 16:43
"La squadra ha sempre dimostrato le proprie qualità, qualcosa sta girando a nostro favore ma manteniamo i piedi per terra. Ce la metteremo tutta ogni volta"
SANDRA' - A chi chiede spiegazioni relativamente alle "sorprese" fra gli undici titolari, Andrea Mandorlini risponde: "Per me non sono delle novità, perchè vedo lavorare quotidianamente i ragazzi. Quello che conta è l'atteggiamento, ai numeri ci credo poco. Ci mancherà Ferrari, che verrà sostituito da Pichlmann, rientra Maietta; vedremo come affrontare un avversario di spessore".
"Possiamo utilizzare più assetti - continua il mister -, qualcuno ci ha già portato dei frutti. Le ultime due sedute permetteranno di decidere come schierarsi. La squadra ha sempre dimostrato le proprie qualità, qualcosa sta girando a nostro favore ma manteniamo i piedi per terra. Ce la metteremo tutta ogni volta per vincere le partite".
"Alle partite con Reggina, Parma e Livorno ci teniamo tutti, pensiamo solo al terreno di gioco. Il parco attaccanti dei calabresi è davvero forte, hanno l'ambizione di occupare le prime posizioni, non lo scopriamo di certo noi".
Ufficio Stampa
Al via il progetto "Gioca con la tua classe Hellas Verona"
24/11/2011 - 11:52
Ad inaugurare la prima tappa Nicola Ferrari, presente questa mattina al "Don Calabria" per portare il proprio saluto e quello di tutta la prima squadra
VERONA – Dopo la raccolta delle molteplici adesioni, “Gioca con la tua classe Hellas Verona” ha finalmente preso avvio con la prima mattinata dedicata ai ragazzi/e delle classi 3a, 4a e 5a della scuola elementare di Dossobuono.
Il progetto, nato da una richiesta del responsabile del settore giovanile Stefano Ghisleni ed elaborato nei minimi dettagli da Zaccaria Tommasi, prevede una serie di incontri negli istituti scolastici di Verona e Provincia, dove uno staff dell’Hellas Verona proporrà diverse esercitazioni a livello motorio e calcistico ai piccoli studenti.
Un grosso contributo nel promuovere il progetto e nello sponsorizzarlo proviene dalla Marana Forni, società leader nella creazioni di forni a legna, gas e pellet, che ha partecipato con grandissimo entusiasmo all'iniziativa creata dal vivaio gialloblù.
Ad inaugurare la prima tappa Nicola Ferrari, presente questa mattina al "Don Calabria" per portare con simpatia il proprio saluto e quello di tutta la prima squadra.
Ufficio Stampa
Benito Siciliano nuovo direttore generale gialloblù
22/11/2011 - 15:55
Membro del consiglio di amministrazione dell'Hellas dal 30 gennaio 2009 al 26 ottobre scorso, si lega al club scaligero fino al 31 ottobre 2012
VERONA - Hellas Verona rende noto che Benito Siciliano è il nuovo direttore generale del club scaligero.
Siciliano, membro del consiglio di amministrazione gialloblù dal 30 gennaio 2009 al 26 ottobre scorso, si lega alla società di Via Torricelli fino al 31 ottobre del 2012.
Ufficio Stampa
Doninelli: "Mandorlini sa come gestire i giovani"
22/11/2011 - 16:55
"Sono contento di aver scelto Verona. All'inizio, come normale, ho trovato un pò di difficoltà, ora mi sono ritagliato uno spazio e questo mi rende orgoglioso"
VERONA - "Queste vittorie ci stanno dando morale, siamo felici e speriamo di continuare così. A livello personale sono contento di aver scelto Verona, all'inizio come normale ho trovato un pò di difficoltà, ora mi sono ritagliato uno spazio e questo mi rende orgoglioso". Una delle sorprese positive della prima parte di stagione è senza dubbio Andrea Doninelli, intervistato martedì pomeriggio presso il centro sportivo di Sandrà.
"La gara di Empoli si è chiusa con quattro giocatori del '91 in campo - prosegue il centrocampista calabrese -, Mandorlini ci tiene ai giovani e sa come gestirli. Siamo nelle sue mani, col modulo utilizzato dal mister sono frequenti gli inserimenti dei centrocampisti, per questo si presentano diverse opportunità per andare a segno. Gli attaccanti fanno un gran lavoro anche a livello difensivo, tutta la squadra dà il massimo"
"Le cose stanno andando bene, la posizione di classifica è buona, non mi aspettavo nulla di più. Sono a disposizione, alla fine quello che sceglie l'allenatore a me va bene".
Ufficio Stampa
Russo: "Gli stimoli verranno da soli"
22/11/2011 - 16:18
"Dobbiamo essere a bravi a mettere da parte la gara di Empoli, sabato ci aspetta una sfida altrettanto difficile. La vittoria alza il morale, ma guardiamo avanti"
VERONA - "Dobbiamo essere a bravi a mettere da parte la gara di Empoli, già sabato ci aspetta un'altra sfida altrettanto difficile. La vittoria alza il morale, ma guardiamo avanti". Archivia il successo centrato in Toscana Giuseppe Russo, intervenuto nello spazio interviste di martedì.
"La Reggina è una formazione attrezzata per lottare per il vertice - continua il centrocampista siciliano -, vanta giovani interessanti ed un assetto consolidato da diverso tempo. Ci aspetta un match in cui la concentrazione e gli stimoli verranno da soli".
"E' presto per parlare di classifica o zona play-off. Guardiamo in casa nostra, dico che stiamo bene e bisogna continuare così. Lottando pallone su pallone con sacrificio puoi ottenere diversi punti. I calabresi cercheranno di fare la partita della vita, Breda caricherà al massimo i suoi. Siamo consapevoli della nostra forza e possiamo migliorare, il campionato è lungo per cui dovremo essere bravi e preparati".
Ufficio Stampa
Sandrà: riscaldamento, torelli, tattica e partitella
23/11/2011 - 17:26
Prosegue la preparazione dei gialloblù in vista della Reggina. Differenziato per Bjelanovic,Esposito, Galli e Lepiller, terapie per Berrettoni
SANDRA' - Prosegue la preparazione degli scaligeri in vista della 17a giornata di campionato.
Mercoledì pomeriggio presso il centro sportivo di Sandrà riscaldamento, torelli, tattica e partitella.
Differenziato per Bjelanovic,Esposito, Galli e Lepiller, terapie per Berrettoni.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
VITA DA EX: PRANDELLI verrà premiato a Verona...
FORMULA 1: KUBICA salterà anche il mondiale 2012! Va per le lunghe il recupero del pilota polacco dopo il grave incidente al rally di Andora in Liguria dello scorso 6 Febbraio...
CHAMPIONS LEAGUE: Il NAPOLI batte il CITY, il LILLE ferma il CSKA a Mosca e regala gli ottavi all'INTER.
COPPA ITALIA: CROTONE e MODENA cedono il passo a BOLOGNA e CHIEVO.
DOPO L'ATTACCO DI CUORE MIGLIORA AGROPPI che è sempre in terapia intensiva ma si sarebbe alzato dal letto e avrebbe dato segni incoraggianti...
PREMIER LEAGUE: VILAS BOAS tecnico del CHELSEA nel dopo ANCELOTTI è 'a rischio'... I 'Blues' hanno perso 4 delle ultime 5 gare disputatate
CHELSEA IN PICCHIATA: VILLAS BOAS GIÀ RISCHIA IL POSTO
Giovedì 24 Novembre 2011 - 17:01
LONDRA - Il futuro di Andrè Villas-Boas ristretto nelle prossime due settimane: al giovane tecnico portoghese restano quattro partite per prolungare la sua permanenza sulla panchina del Chelsea. La pazienza di Roman Abramovich è già in riserva e un'altra sconfitta, sabato prossimo contro il Wolverhampton, potrebbe anche accelerare l'esonero. L'ombra di Guus Hiddink d'altronde si stende all'orizzonte, pronta a subentrare come già nel 2009 quando prese il posto di Felipe Scolari. Il tecnico brasiliano era stato cacciato in gennaio, dopo la quarta sconfitta in Premier League. Villas-Boas ha esaurito quel bonus in soli tre mesi: 19 gare ufficiali e sei sconfitte. Di cui quattro nelle ultime cinque partite (in tutte le competizioni). L'ultima in ordine cronologico, quella di Leverkusen, rischia di compromettere gli ottavi di Champions League perch‚ il prossimo 6 dicembre allo Stamford Bridge arriva il Valencia per uno spareggio dentro-fuori. Vietato sbagliare. Come non saranno più giustificati altri passi falsi in campionato dove, dopo appena 12 giornate, i blues sono già caduti quattro volte.
Rimandate ad un prossimo futuro le ambizioni di vertice - il Chelsea è solo quarto, a -7 dalla capolista Manchester City - dal portoghese ci si aspetta (traguardo minimo) la qualificazione diretta alla prossima. Ma èin Europa che dovrà riuscirgli il salto di qualità perch‚ proprio l'uscita dalla Champions costò la panchina a Carlo Ancelotti lo scorso maggio. Villas-Boas lo sa e accetta le responsabilità, senza alibi. «È un momento molto difficile ma fa parte del mio lavoro trasmettere alla squadra fiducia e motivazioni. Ora ci aspettano due gare casalinghe e dobbiamo tornare subito alla vittoria». Prima i Wolves poi il Liverpool (Carling Cup), quindi la trasferta a Newcastle preludio della sfida con il Valencia. Quattro giudizi inappellabili. A Villas-Boas viene rimproverata l'estrema democratizzazione dello spogliatoio, dove tutti i senatori (da John Terry a Frank Lampard e Didier Drogba) hanno perso gli antichi privilegi, e un atteggiamento tattico ultra-spregiudicato. Confermato dai numeri: terzo miglior attacco del campionato con 25 reti (nonostante i soli 4 acuti del trio Drogba-Fernando Torres-Nicolas Anelka) accompagnato però dalla 10/a difesa (17 reti al passivo). L'eventuale esonero di Villas-Boas costerebbe ad Abramovich oltre 30 milioni di euro tra clausola rescissoria al Porto e stipendio fno al 2014. Secondo i maligni è questo tesoretto che finora ha salvato Villas-Boas: tra due settimane, la verità.
AGROPPI, PASSA LA PAURA. LASCIA LA TERAPIA INTENSIVA
Giovedì 24 Novembre 2011 - 16:46
ROMA - Nonostante l'attacco cardiaco che l'ha colpito recentemente, l'ex calciatore e allenatore Aldo Agroppi è uscito dal reparto di terapia intensiva e, come comunica La Nazione starebbe meglio. Sarebbero infatti arrivate notizie incoraggianti circa la salute dell'opinionista, dopo che per alcuni giorni si era temuto il peggio.
Agroppi ha inoltre ricominciato ad alzarsi dal letto ed è riuscito anche a consumare un intero pasto,notizia che fa ben sperare circa il suo completo recupero.
NAPOLI, IMPRESA CHAMPIONS: CITTÀ E CURVA IN DELIRIO -VIDEO
Mercoledì 23 Novembre 2011 - 12:12
NAPOLI - L'immancabile «'Osurdato'nnamurato» per festeggiare l'impresa casalinga contro il City, con tutto lo stadio a cantare a squarciagol. Ma in curva la festa era esplosa anche prima di conoscere il risultato, con la curva che intonava l'inno della Champions League e mostrva scenografie da birividi. Forse anche quelle hanno messo un po' di timore al Citt, chissà. Poi, naturalmente, a gara finita, la gioia è dilagata anche fuori dalla città. Caroselli hanno invaso le strade di Napoli, con file di macchine e motorini strombazzanti in un tripudio di bandere azzurre. Non è mancata lo "sfottò" ironico sotto l'albergo che ospitava gli uomini di Mancini. Quelli del City non avranno chiuso occhio, come tutta Napoli del resto. D'altronde in queste ore nel golfo di Sorrento si può sognare anche a occhi aperti.
LILLE BATTE CSKA A MOSCA, L'INTER PASSA AGLI OTTAVI
Martedì 22 Novembre 2011 - 21:11
MOSCA - Il Lilla ha battuto il Cska Mosca 2-0 in un incontro del gruppo B di Champions League giocato a Mosca. Le reti: autogol di Berezutski (al 4' della ripresa e gol di Sow al 19' del st. La sconfitta del Cska Mosca contro il Lilla qualifica matematicamente l'Inter agli ottavi di finale di Champions League.
KUBICA AI BOX UN ALTRO ANNO. RENAULT: "NON TORNA NEL 2012"
Mercoledì 23 Novembre 2011 - 15:05
ROMA - La notizia arriva ufficiale dalla Lotus Renault, che in un comunicato annuncia: Roberto Kubica non sarà pronto per tornare in pista al via del Mondiale 2012 di F1. Dopo uno spaventoso incidente di rally che lo ha costretto a saltare l'intera stagione scorsa, il pilota polacco ha informato il team che «nonostante abbia iniziato un programma di allenamento intensivo è ancora troppo presto per lui per impegnarsi alla guida nel Mondiale 2012».
Kubica ha subito il 6 febbraio scorso un grave incidente durante il rally di Andora, in Liguria, che lo ha costretto a restare in ospedale per oltre due mesi. Il 'driver' di Cracovia è stato sottoposto a quattro operazioni dopo aver riportato fratture alla mano destra, all'avambraccio, al gomito e alla gamba. La Renault specifica che continuerà «ad aiutare il più possibile Robert nel suo processo di recupero» e che «una test car è pronta e lo sta aspettando». Kubica, spiega ancora il team, «rimarrà un membro della famiglia Lotus Renault nel 2012 e lui ha già avviato i colloqui, attaverso il suo management, per il rinnovo del contratto per la stagione successiva». La Lotus Renault ora inizierà a valutare tutte le opzioni per individuare il candidato ideale a sostituire il polacco già in occasione della prima sessione invernale di test della stagione 2012.
«È stata una decisione difficile, ma è la più ragionevole. Ho solo bisogno di più tempo per essere al 100 percento pronto». Robert Kubica spiega così la sua decisione di rimandare il ritorno in pista. «Nelle ultime settimane sto lavorando molto duramente, ma ciononostante non sono ancora sicuro di essere pronto per la stagione 2012», spiega Kubica sul sito della Lotus Renault. «Ho chiamato il team per informarlo della situazione. È stato difficile prendere questa decisione ma è la più ragionevole. So anche che la squadra deve prepararsi per il prossimo anno e rimandare ancora non sarebbe stato giusto». «A livello personale -spiega- il mio recupero è sempre molto incoraggiante ed i medici continuano ad essere impressionati. Ho solo bisogno di più tempo, perchè voglio essere pronto al 100 percento prima di impegnarmi al volante. Mi dispiace di non aver potuto fornire ulteriori informazioni sulla mia situazione e di non essere apparso sui giornali, ringrazio i miei amici dei media per aver capito che questo per me è stato il modo migliore per affrontare quello che è stato il periodo più difficile della mia vita».
«Tutti nel team oggi sono molto dispiaciuti», le parole di Eric Boullier, team principal della Lotus Renault. «Il fatto che Robert non sarà al volante in Australia all'inizio della prossima stagione non è quello che auspicavamo. Tuttavia, ha preso una decisione molto saggia e ha agito nell'interesse della Renault», prosegue Boullier, assicurando poi che «come squadra e come famiglia, lo supportiamo al 100 percento e lo aiuteremo il più possibile». Boullier spiega che la Renault aiuterà Kubica con un programma di test e nel frattempo «inizierà a parlare con alcuni piloti per definire la nostra line-up per il prossimo anno il più presto possibile. Robert farà un passo alla volta e tornerà nella monoposto quando sentirà che è il momento giusto».
FONTE: Leggo.it
23-11-11
CALCIO: PER VINCENTE TIM CUP COMANDA IL MILAN. SEGUONO INTER E JUVE
(ASCA) - Roma, 23 nov - Devono ancora scendere in campo, ma sono gia' le grandi favorite per il trionfo in Coppa Italia.
Milan, Inter e Juventus piazzate ai vertici della lavagna sul trionfo finale. Come riporta Agipronews, comandano i rossoneri a 4,50, seguono i nerazzurri a 5,25 a un soffio dalla Juve che pagherebbe 5,50. Leggermente staccata la Roma, il cui successo pagherebbe 6,50, per il Napoli si sale gia' in doppia cifra e gli azzurri sono una giocata da dieci volte la scommessa. L'anno scorso arrivo' in finale e perse contro l'Inter, quest'anno il Palermo provera' a rifarsi, ma vincere la Coppa Italia e' un'impresa da 15,00, quota identica per la Lazio e il Genoa (che gioca domani contro il Bari), l'Udinese pagherebbe 18,00.
Chance ridotte per le squadre impegnate nel quarto turno: Fiorentina a 25,00, Cagliari a 40,00 e Chievo a 50,00, si passa a 80,00 per Bologna e Catania e a 150,00 per Siena, Cesena e Novara. A 300,00 l'impresa di Bari e Verona.
Crotone, Modena ed Empoli valgono 500,00. Chiudono il tabellone le chance del Gubbio, piazzato a mille.
red/rf
FONTE: Asca.it
PRIMO PIANO
Tim Cup, fuori Crotone e Modena
23.11.2011 16:59 di Federico Errante
Crotone e Modena salutano la Tim Cup cedendo il passo rispettivamente a Bologna e Chievo.
I calabresi si arrendono 2-4 al Dall'Ara e possono recriminare per l'errore dali dischetto di Loviso (palla alta) quando si era sullo 0-1. A segno per il felsinei Diamanti (rigore), Vantaggiato, Gimenez e Paponi. Di Sansone e Djuric, sempre su rigore, i gol dei ragazzi di Menichini.
Non va meglio al Modena, in formazione ampiamente rimaneggiata, che viene sconfitto 0-3 a Verona dal Chievo. A decidere la doppietta di Uribe e il sigillo di Paloschi. Per gli emiliani non arriva neppure il punto della bandiera visto che Bernacci si fa parare un calcio di rigore.
FONTE: TuttoB.com
Campione nella vita campione nello sport Applausi a Prandelli
IL RICONOSCIMENTO. Conto alla rovescia per il ritorno del tecnico che Verona non dimentica
Due stagioni in gialloblù, una promozione dalla B e una salvezza "larga", con Cammarata goleador. Prima del divorzio per andare al Venezia
23/11/2011
L'Italia nelle sue mani. Principe Azzurro dai modi compiti e eleganti. Uomo di corte. Composto e determinato. Tanto da riportare sulla 'retta via' anche un ragazzo difficile come Mario Balotelli. Cesare Prandelli è orgoglio di Verona e Gran Colonnello dell'Italia del calcio. Lo amano all'inverosimile i ragazzi dell'Hellas. Ma suvvia, non facciamo distinzioni: Prandelli è Prandelli. Lo ami, punto. Chiedete alle genti di Firenze. Cesare è quello che si è tatuato addosso la fede per l'Hellas. Quello che piange e soffre per davvero. Perché le sue non sono lacrime di cartapesta. Quello che consegna una promozione in A al suo popolo. E poi una salvezza mista di bel gioco ed esaltazione.
Oggi Giambattista Pastorello è visto da molti tifosi veronesi come fumo negli occhi. Al manager vicentino bisogna, però, dare il merito di avere fatto iniziare la favola di Prandelli a Verona. Ha vergato lui le prime pagine. E una storia così sarebbe stato un peccato non raccontarla. Cesare veniva da una corta gavetta. Bravo con i ragazzi. Anzi bravissimo. Alla guida di Atalanta e Lecce, però, era ancora all'alba del suo percorso. Sole timido in emersione. E a Lecce, Prandelli aveva incontrato anche la prima delusione, l'avevano esonerato.
Pastorello ha puntato su di lui. Cesare, piano piano, ha fatto innamorare Verona. Faccia d'angelo, bel calcio. Perché alla fine conta quello. Ti giudicano per quello che sei. Ma anche per quello che dai. E lui ha dato in pasto ai veronesi emozioni perse per strada.
Era il Verona 'mangia e bevi'. Il biondo vichingo Laursen, il riccioluto Cammarata, l'esperto Filippini. Era il Verona dei gregari. Non a caso il gol promozione venne messo a segno al Bentegodi contro il Napoli da Antonio Marasco. Una locomotiva che pur sbuffando arrivava sempre a destinazione. Il giorno della festa per il ritorno in A Cesare venne portato in trionfo. L'immagine di Prandelli lanciato al cielo dai tifosi ricordava tanto El Pibe de Oro adagiato sulle nuvole a Messico '86. Tra i Santi del nuovo Paradiso gialloblù pure Pastorello. Ma il bello, pardon brutto, doveva ancora venire. Eh si, perché la complicata stagione in A, conclusasi comunque con un'esaltante salvezza determinerà la frattura tra tecnico e presidente. E tra il presidente ed una buona fetta di tifoseria. La storia è arcinota. Scegli di essere guelfo o ghibellino. Molti sceglieranno di stare da parte di Prandelli. L'oggetto del contendere? Le scelte di mercato. Pastorello insieme a Foschi fa la squadra. Prandelli deve limitarsi ad allenare.
Arrivano in tanti. Frey, Apolloni, Franceschetti, Salvetti, Diana. In attacco si punta su Adailton. A Verona 'piove' pure l'oggetto misterioso Spehar. Restare fuori dalle cattive acque non è facile. Prandelli cambia pure modulo. Affidandosi ad un Verona imbottito di centrocampisti e una sola punta. Il contrasto con Pastorello cresce. E il tecnico rischia addirittura l'esonero. La gente, però, sta con lui. Ad un certo punto, ecco Morfeo. Voluto da Cesare, preso da Pastorello. Vediamo chi ha ragione? Il Verona si rilancia, va. Si esalta. Scopre la grinta di Brocchi, l'entusiasmo di Leo Colucci, la freschezza di Melis e Falsini. E si salva alla grande. Arrivano vittorie memorabili contro Parma e Juve. Prandelli diventa sacra icona. Ma poi alla fine se ne andrà. Il Venezia di Zamparini lo aveva già bloccato a gennaio, quando la crisi con la proprietà si era fatta forte.
L'addio di Cesare segna anche l'inizio della contestazione al presidente. Incongruenze, ruggini, incomprensioni. Per un po', comunque, Verona si è coccolata il suo Principe. Non ancora azzurro. Tutto gialloblù. Lo stesso Principe che accoglierà sabato con immutato affetto e infinito orgoglio. In fondo, è partito da qui...
Simone Antolini
FONTE: LArena.it