HELLAS VERONA-SALERNITANA
Per la doppia gara più importante della stagione, a Salerno è stata immediatamente corsa alla Tessera del Tifoso: sono stati in molti, dopo aver sparato a zero su quella che è considerata a torto o a ragione un diverso modo di schedare preventivamente i tifosi, ad averci ripensato e correre a 'mettersi in regola' per la trasferta del 'Bentegodi', poi la decisione di aprire a tutti indistintamente che, per quanto distensiva ed auspicabile dal punto di vista sportivo-sociale, poneva forti interrogativi sulla sicurezza, sopratutto dopo gli scontri durante la Regular Season all'Arechi ed i rapporti (mai sereni) fra le due tifoserie...
Infine ecco il Prefetto di Verona a bloccare i tifosi campani: trasferta possibile solo ed esclusivamente ai possessori di Tessera del Tifoso.
La 'solita' gestione all'italiana finisce com'era prevedibile: chi, dopo l'apertura iniziale del GOS, aveva acquistato i biglietti pur non avendo tessere si dovrà arrangiare vendendo i ticket o rischiare un viaggio a vuoto...
La terza via (che sarà alla fine la più percorsa) sarà quella di forzare comunque l'ingresso (al limite anche senza biglietto) tanto siamo pur sempre in Italia no? Nel bene e nel male...
Per gli amanti delle statistiche giova ricordare che VERONA e SALERNITANA hanno in comune 18 precedenti al 'Binti' e tutti in Serie B eccettuato quello del 10 Aprile scorso in Lega Pro.
I gialloblù hanno vinto in metà di quelle occasioni mentre i pareggi sono stati sette
QUI VERONA Giovedì i gialloblù si sono allenati a porte chiuse efettuando esercizi tattici e partitella, unici assenti il secondo portiere CAROPPO (impegnato con l'Under 21 azzurra di FERRARA) ed Aiman NAPOLI sempre in recupero dal lungo infortunio patito in campionato.
Domenica mancherà CECCARELLI fermato dal giudice dopo l'ammonizione rimediata a Sorrento: l'assenza del capitano rischia di pesare anche e sopratutto dal lato caratteriale oltre che tecnico ma i gialloblù in quella zona del campo hanno fortunatamente l'imbarazzo della scelta con VERGINI ed ABBATE in grado di fornire ampie garanzie al fianco di MAIETTA al centro della difesa scaligera.
Anche Emanuele BERRETTONI è sempre alle prese col dolore al ginocchio operato, non si allena al massimo ma contro i campani la sua presenza non è in discussione: gare come questa in carriera si giocano rare volte...
Radiografia del Gol gialloblù 2010/2011 | ||||
Giocatore | Amic. | Coppa | Camp. | Tot. |
FERRARI | 19 | 3 | 7 + 2 | 31 |
LE NOCI | 11 | 1 | 7 | 19 |
PICHLMANN | 12 | - | 7 | 19 |
HALLFREDSSON | 1 | - | 4 | 5 |
ESPOSITO | - | - | 4 | 4 |
RUSSO | 4 | - | 3 | 7 |
BERRETTONI | 4 | - | 2 + 1 | 7 |
MARTINA RINI | - | - | 2 | 2 |
SELVA | 5 | - | 1 | 6 |
MANCINI | 1 | - | 1 | 2 |
VERGINI | - | - | 1 | 1 |
SCAPINI | 7 | - | - | 7 |
CANGI | 4 | - | - | 4 |
TORREGROSSA | 3 | - | - | 3 |
GARZON | 3 | - | - | 3 |
VRIZ | 2 | - | - | 2 |
PAGHERA | 1 | - | - | 1 |
ABBATE | 1 | - | - | 1 |
SCAGLIA | 1 | - | - | 1 |
DI GENNARO | 1 | - | - | 1 |
QUI SALERNO Con D'ALTERIO squalificato, Giovedi in partitella i campani contro il CASTELCIVITA ne hanno segnati 15...
Fuori FABINHO a scopo precauzionale il tridente d'attacco è stato schierato con BREDA, FAVA e RAGUSA.
CARRUS ha lavorato in palestra a causa di un dolore all'alluce che l'ha frenato nel primo turno contro l'ALESSANDRIA ma al 'Bentegodi' sarà comunque in campo pronto a dirigere l'orchestra granata; al suo posto ha giocato comunque l'ungherese SZATMARI insieme a CARCURO in mediana con PIPPA a sinistra e MONTERVINO a destra.
In difesa si sono visti ALTOBELLO, JEFFERSON ed ACCURSI.
LA FINALE PLAYOFF SECONDO...
...SIMONI «Vanno in finale le due squadre migliori», premette Gigi Simoni, direttore tecnico del Gubbio, «che per la qualità dell'organico potevano anche concorrere per il primo posto. La Salernitana ha esperienza e valori tecnici importanti, gioca molto sugli spunti di Fava e Fabinho. Il Verona mi sembra più squadra, fisicamente più prestante. Mandorlini d'altronde è uno in gamba, ha personalità e temperamento. Mi piace. Istintivamente mi viene da dire che il Verona parte leggermente favorito, ma le differenze sono davvero minime»
...SARRI «La finale era già scritta», sentenzia Maurizio Sarri, mister dell'Alessandria. «Noi in tutto il campionato avevamo subito due espulsioni e in due partite ne abbiamo prese quattro. A Salerno ci hanno cacciato un giocatore al primo fallo e un altro dopo il secondo. Ed anche al ritorno è stata la stessa musica, compreso un rigore fischiato per un fallo commesso un metro fuori dall'area. Non vorrei parlarne ancora, dico solo che l'Alessandria in undici contro undici stava sempre vincendo con la Salernitana. Aver avuto due arbitraggi così mi pare quanto meno strano. La finale? Equilibrata, gli episodi faranno la differenza. Certo è che il Verona con soli 50 punti non meriterebbe la B, sono molti di meno rispetto a quanto vale la rosa. Meglio la Salernitana, almeno per quel che ha detto il campionato»
...NICOLA «Il Verona tende a muovere più pedine col suo gioco e meno nella fase di non possesso, la Salernitana cerca invece rapidamente la profondità e gli spunti dei suoi attaccanti. Di sicuro il Verona è in ottima salute, ha preso coscienza dei suoi mezzi e avrà anche fatto tesoro dell'esperienza dello scorso anno. E poi ha eliminato con autorità una squadra di spessore come il Sorrento, anche se a loro mancava Paulinho che di questa categoria è stato il giocatore migliore». E «i due stadi giocheranno un ruolo di rilievo»
...ACORI «I tre attaccanti del Verona costringeranno la Salernitana ad abbassare un centrocampista, difficile che Breda accetti la parità. Noi a Salerno giocammo una gran partita mettendo pressione a Carrus da cui passa gran parte del gioco. Attenzione anche a Fabinho. Ma il Verona ha il centrocampo più forte del campionato, con gente di categoria superiore. La finale è equilibratissima. L'esperienza mi dice che la squadra più motivata e più consapevole delle sue qualità alla fine viene premiata. La Salernitana forse ha il rammarico di non aver potuto lottare per la promozione diretta, visti tutti quei punti di penalizzazione. Per questo probabilmente il Verona sta meglio, visto quel che è successo lo scorso anno e che ha finito per condizionare il rendimento della squadra anche all'inizio di questa stagione. La Salernitana ha le invenzioni di Carrus, la rapidità di Fabinho. Anche il Verona però ha frecce importanti. Tecnicamente sono alla pari, così come l'incidenza del fattore campo. L'Hellas però ha un po' di rabbia in più»
...REMONDINA «Per me il Verona ce la fa. L'anno scorso siamo arrivati ai playoff col fiato corto. Stavolta la squadra sta meglio. Chiaro, la Salernitana ha colpi importanti. I calci da fermo di Carrus possono far male, ma mi pare che in generale il Verona stia meglio. Io naturalmente faccio il tifo per l'Hellas. Noi abbiamo fatto molta più fatica col Verona che con la Salernitana», ammette Leonardo Rossi da Ravenna. «Abbiamo trovato una squadra più solida sotto il profilo difensivo. Come valori forse l'Hellas ha qualcosa in più, proprio per questa sua robustezza»
...MANGONE «Dovessi sceglierne una direi che il Verona in questo momento ha qualcosa in più. Con Mandorlini ha trovato quella quadratura del cerchio che conterà parecchio in partite presumibilmente così equilibrate. Il Verona dalla sua ha anche qualche pezzo pregiato in più. In primis Berrettoni, Ferrari ed Esposito. Vedo tutte e due le squadre in buone condizioni, anche se differenti per come interpretano il calcio. Il Verona è più brillante. La Salernitana tende ad aspettare l'avversario con un 3-4-3 anomalo che alla fine è più un 5-4-1. C'è qualità a centrocampo, con Esposito e Carrus. Può risultare decisivo il vantaggio che ha la Salernitana, il Verona deve segnare un gol in più e non è poco. Per la nostra salvezza il miglior piazzamento è stato decisivo. E il ritorno a Salerno sarà durissimo»
DICONO
MANDORLINI mette pressione alla SALERNITANA: «La promozione è in ballo per 180’ più eventuali supplementari, noi siamo pronti. Abbiamo vissuto in maniera equilibrata questi giorni, leggo su alcuni quotidiani articoli secondo cui il destino degli avversari sia strettamente legato al salto di categoria, una nuova tattica o pre-tattica al di fuori del terreno di gioco. Oggi sulla Gazzetta dello Sport non c’era un piccolo trafiletto riguardo i campani, bensì un articolo di spessore. Si tratta di un club al collasso da tempo, come leggo io certe cose le leggono anche gli altri. Una richiesta di aiuto, ed io credo che un supporto dovrebbe essere dato a società sane, non credo sia questo il caso».
Tornando all'ultimo impegno di gialloblù, affrontato al campo "Italia", l'analisi viene ampliata: «Lunedì sul giornale ho visto una mia foto, del momento in cui ero faccia a faccia con uno del Sorrento. Un'immagine che non c'entrava niente con la festa per la centrata qualificazione. Qualcuno sarà dispiaciuto di non tornare più in costiera amalfitana. Vediamo se il presidente può offrire qualche soggiorno sul lago. A me non piace parlare degli allenatori, però so che Sarri è uno che veste di nero e non porta proprio bene, comunque vede le cose negative. Bisogna tener presente di tutto, quando sottolinea di aver rimediato quattro espulsioni in sole due gare di play-off. La Salernitana è una buona squadra, credo che di aiuti ne abbiano già avuti» HellasVerona.it
Il mister della SALERNITANA BREDA «La finale Verona-Salernitana era già scritta dal destino? Non so se era scritto nel destino, so solo che se lo sono meritato entrambe le formazioni con percorsi diversi, ma comunque buoni. Ora abbiamo a disposizione 180' e vedremo chi è più bravo. Abbiamo il 50 % di centrare la B. Staremo a vedere. Io voglio una formazione come quella di Alessandria. I ragazzi hanno avuto una grande reazione, la forza di crederci, voglia di non mollare mai e andare oltre l'ostacolo. Hanno dimostrato grande personalità e grande forza».
Il tecnico della Salernitana analizza anche il momento di forma vissuto dagli avversari. «Hanno fatto bene, due goal all'andata nel secondo tempo e domenica hanno gestito il risultato. Sono in forma. Forse hanno caratteristiche diverse da noi, in quanto sono più forti strutturalmenti, ma giocano su ritmi più bassi. Non hanno molti punti deboli, hanno delle buone individualità. Dobbiamo fare la nostra partita e basta. Il punto debole non è semplice trovarlo in questo momento» TuttoLegaPro.com
MAIETTA e la gara più importante della stagione «E’ una finale, ragazzi. Loro saranno motivatissimi ma noi pure. La Salernitana ha giocato gran parte del campionato in una situazione societaria difficilissima. Questo ha cementato il gruppo e ha creato collante anche con i tifosi. Ma noi non siamo da meno. Abbiamo passato di tutto quest’anno. Anche noi ci siamo uniti nelle difficoltà. E poi aggiungo: vincere un campionato a Verona non è come vincerlo a Salerno. Qui è più bello».
Senza Ceccarelli squalificato come sarà la situazione in difesa?
«Luca è un uomo determinante, molto importante per noi. Ma sarà rimpiazzato da ottimi giocatori. Che sia Abate o Vergini, non c’è problema. L’importante è far capire subito che a Verona non ci sarà scampo per gli avversari» Leggo.it
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RASSEGNA STAMPA
Calcio: Tosi e De Luca, finale Verona-Salernitana sia festa dello sport (2)
(Adnkronos) - Il calcio italiano, aggiungono Tosi e De Luca, "sta vivendo l'ennesima, drammatica crisi di credibilita'. Gli scandali, il prevalere degli interessi economici sullo sport, le polemiche infinite rischiano di distruggere ulteriormente la credibilita' del nostro gioco piu' popolare ed amato. Abbiamo la possibilita' ed il dovere di dimostrare che il calcio vero e' ben altra cosa rispetto al calcio scommesse. Il calcio vero, quello che vivremo con Salernitana-Hellas Verona e' sana passione, competizione leale, rispetto per l'avversario, voglia di vincere. Sara' stupendo vivere insieme queste due partite ed alla fine vinca lo sport e vinca il migliore", conclude il comunicato.
(10 giugno 2011 ore 16.16)
FONTE: Repubblica.it
Pronostici Calcio: Play Off Lega Pro
giugno 11th, 2011Articolo letto 93 volte. No Comment
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Partita di andata della finale playoff di Lega Prò. Davanti al suo pubblico gli scaligeri devono cercare la vittoria per poi puntare a uscire indenni nella gara di ritorno. In caso di parità sarebbero i campani a salire in B in quanto meglio posizionati in classifica al termine della stagione regolare. Le qualità per vincere il Verona le ha e la quota al raddoppio è vantaggiosa.
VERONA-SALERNITANA DOMENICA ORE 16:00 PRONOSTICO: 1 QUOTA: 1.90
FONTE: EFootball.it
Per Verona-Salernitana è caos biglietti: ora occorre la tessera, lo ha deciso il Prefetto veneto
Il Prefetto di Verona, recepite le indicazioni del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive in ordine alla vendita dei biglietti per la gara Hellas Verona - Salernitana, finale di andata dei play off di Prima Divisione Lega Pro in programma allo stadio Bentegodi di Verona domenica 12 giugno alle ore 16:00, ha ritenuto di dover adottare le seguenti prescrizioni:
- da oggi e fino a tutta la giornata di sabato 11 giugno vendita dei tagliandi per i residenti della Regione Campania riservata ai soli possessori di Tessera del Tifoso;
- il giorno della gara, vendita dei tagliandi ai soli residenti nella Regione Veneto
Fonte Salernitana Calcio 1919
La decisione del Prefetto ha creato allarme e confusione tra i tifosi. C’è, infatti, chi ha già acquistato il biglietto senza aver sottoscritto la tessera e non sa come regolarsi dopo il divieto di trasferta. Abbiamo chiesto lumi all’ispettore capo Rocco Palladino, che segue le vicende della tifoseria granata: “Il Prefetto di Verona ha adottato il provvedimento di restrizione della vendita dei tagliandi per i residenti della Regione Campania riservata ai soli possessori di Tessera del Tifoso a partire da oggi. Ciò sta a significare che chi ha già acquistato il biglietto può tranquillamente recarsi a Verona, anche se non possiede la tessera“.
A partire dalle 18.30 di oggi le rivendite autorizzate non rilasciano più tagliandi ai tifosi senza tessera.
Prevendita a gonfie vele. Alle 18.00 di oggi acquistati, presso i circuiti Best Union e Ticket One, 6.400 biglietti.
Ecco cosa deciso il CASMS nella giornata odierna:
Per gli incontri di andata e ritorno della finale play-off, considerati ad alto rischio, i Prefetti di Verona e Salerno, sentiti i rispettivi Questori, sono invitati di valutare la possibilità di adottare le seguenti prescrizioni:
- vendita dei tagliandi per i residenti nella regione/provincia che origina la trasferta riservata ai soli possessori della tessera del tifoso;
- vendita dei tagliandi, il giorno della gara, riservata ai soli residenti nella regione/provincia dove avrà luogo l’incontro.
Fonte Hellas Verona
FONTE: 12Mesi.it
Vademecum per i tifosi granata in partenza per Verona
In previsione di un massiccio afflusso di tifosi granata al “Bentegodi”, la Salernitana Calcio 1919 SpA ritiene opportuno pubblicare questo vademecum, al fine di limitare al massimo i disagi.
PERCORSI E PARCHEGGI
Per gli spettatori ospiti che intendessero arrivare allo stadio con mezzi propri, si consiglia l’uso dell’autostrada, uscita Verona nord ed imbocco della tangenziale con direzione stadio che si trova in Piazzale Olimpia.
Attiguo allo stadio c’è un palazzetto dello sport (uscita “tifoseria squadra ospite”) il cui piazzale funge da parcheggio per gli spettatori ospiti (indirizzo è Piazzale atleti Azzurri D’Italia 1).
Chi ha biglietti del settore ospiti (curva nord) dal parcheggio riservato accede direttamente al settore dedicato.
L’area nord del piazzale dello stadio che mette in comunicazione il parcheggio riservato agli ospiti col settore dedicato, sarà preclusa a chi non possiede biglietti del settore ospiti: pertanto si consiglia, specialmente a chi ha difficoltà di deambulazione ed ha richiesto in società l’accesso alla “zona diversamente abili”, di parcheggiare nella parte est del piazzale dello stadio e non nella zona dei parcheggi.
Dall’aeroporto Catullo di Villafranca di Verona con Aerobus si può comodamente arrivare alla stazione ferroviaria di Porta Nuova che dista 1,5 Km dallo stadio.
Dalla stazione di Verona Porta Nuova allo stadio si può comodamente arrivare a piedi (1,5 Km) o con i mezzi pubblici che hanno la loro partenza nei pressi della stazione.
ACCESSO ALLO STADIO
Nello stadio Bentegodi sono stati individuati due settori per i sostenitori ospiti: uno dedicato ai possessori di Tessera del Tifoso e un secondo più marginale che possono acquistare tutti, sia i possessori che i non possessori.
Il settore dedicato ai possessori di Tessera del Tifoso è la curva nord superiore TDT, separato dal tabellone elettronico dall’altro settore aperto a tutti gli ospiti, possessori e non curva nord superiore settori M L. Entrambi i settori sono posti in prevendita dal circuito Ticketone fino a Sabato 28 Maggio alle ore 19.00 e il giorno della gara presso l’Hellas Verona Ticket Point (nel parcheggio A nei pressi della curva locale) dalle ore 11.00 fino ad inizio gara
Si ricorda che il giorno della gara non sono in vendita tagliandi del settore ospiti curva nord superiore TDT, ma sarà acquistabile il settore attiguo al precedente curva nord superiore M L.
L’accesso al settore ospiti è consentito dal cancello 5 esclusivamente per il settore curva nord superiore TDT e il cancello 6 per tutti gli altri ospiti transitando attraverso il parcheggio del palazzetto dello sport attiguo.
Si ricorda agli spettatori, che è possibile l’ingresso con striscioni previa autorizzazione da parte delle autorità competenti: sul sito ufficiale della società scaligera http://www.hellasverona.it/stadiostriscioni.php) vi è la possibilità di visionare l’apposita procedura e di scaricare la documentazione necessaria.
Per gli under 14 anni serve il documento o l’autocertificazione scaricabile dal sito della società (in fondo alla pagina del sito http://www.hellasverona.it/stadioaccessi.php ).
A Verona i controlli sulla corrispondenza dei nomi sul titolo e documento sono molto severi e per gli ospiti sarà necessario mostrare oltre al documento di identità anche la tessera del tifoso, se accedono al settore loro dedicato, e il tagliando di ingresso.
Ciò richiederà tempi lunghi anche per l’accesso: per questo si chiede di arrivare allo stadio con buon anticipo. Se si è effettuato il cambio nominativo (non possibile il giorno della gara) si deve avere con sé la stampa del cambio effettuato.
Molto severi anche i controlli sugli striscioni e le bandiere che non vengono fatti accedere se non autorizzati come da procedura.
(Fonte Salernitana1919.it)
10/06/2011 15.37.11
Play-off Prima Divisione, le finali: Rai Sport le trasmetterà in chiaro
pubblicato: mercoledì 08 giugno 2011 da vieni_127
Buone notizie per i tifosi di Verona, Salernitana, Juve Stabia e Atletico Roma, ma in generale per tutti gli amanti di calcio: le finali dei play-off di Prima Divisione saranno infatti trasmesse in chiaro da Rai Sport. Tutto ciò ha ovviamente comportato degli slittamenti di orario cosicché la prima partita, Verona - Salernitana, sarà giocata domenica prossima 12 giugno 2011 alle 16 mentre Juve Stabia - Atletico Roma slitterà alle ore 18. Il ritorno, dopo una settimana (il 19 giugno 2011), sarà trasmesso anch’esso in chiaro su Rai Sport ma in ordine invertito: si partirà alle 16 con Atletico Roma - Juve Stabia e si concluderà in bellezza alle 18 con Salernitana - Verona, un match che di sicuro verrà giocato in uno stadio e in una cornice di pubblico da Serie A.
FONTE: CalcioBlog.it
Verona-Salernitana: in palio c'è mezza serie B nella finale d'andata del "Bentegodi"
Ci siamo, è arrivata la partita più importante dell’anno. Dalle ore 16 Hellas Verona e Salernitana si giocheranno le proprie carte per accedere al prossimo campionato di Serie B nella gara d'andata della finale play off allo stadio "Bentegodi". Sugli spalti oltre 20 mila tifosi con quasi 2500 provenienti da Salerno. Finale che si gioca in 180 minuti e con la Salernitana meglio piazzata rispetto ai gialloblù.
In caso di risultato simile sia all'andata che al ritorno si svolgeranno i tempi supplementari. Se dovesse persistere la situazione di equilibrio accederebbe in B la squadra meglio piazzata al termine della stagione regolare ovvero la Salernitana.
12/06/2011 3.03.07
Costi trasferta; la società smentisce notizie apparse sui giornali
La Salernitana Calcio 1919 SpA smentisce categoricamente le notizie apparse su due organi di informazione riguardanti le modalità della trasferta della squadra a Verona per la finale d’andata dei play off di Lega Pro.
Si precisa che tutti gli oneri relativi al viaggio aereo di andata e ritorno e al soggiorno nella località prescelta per il ritiro, come ogni altra eventuale incombenza, sono stati come sempre sopportati solo ed unicamente dalla proprietà della Salernitana Calcio 1919 SpA.
Il saldo di tali spese è stato effettuato nella giornata di martedì, per cui le notizie riportate da parte della stampa circa il mancato assolvimento degli obblighi da parte del club sono destituite di ogni fondamento ed inducono la nostra società a riflettere molto attentamente su possibili oscure manovre tendenti ad offuscarne l’immagine che sarà tutelata nelle sedi competenti.
Al cospetto di simili destabilizzanti insinuazioni giova ricordare che, pur perdurando una preoccupante crisi economica internazionale – con evidenti ricadute su ogni settore imprenditoriale – , la proprietà della Salernitana Calcio 1919 SpA è continuamente impegnata a garantire un adeguato cammino alla squadra, specie alla vigilia del raggiungimento di un traguardo che sta a cuore alla appassionata massa di tifosi.
Allo scopo di evitare ulteriori problemi, la proprietà ha recentemente effettuato una rateizzazione con l’Agenzia delle Entrate per l’importo di un milione e trecentomila euro, a dimostrazione che come sempre preferisce parlare con i fatti, lasciando le chiacchiere a quanti tentano di frapporre ostacoli pescando nel torbido.
L’Amministratore Unico
Antonio Loschiavo
09/06/2011 13.41.18
Verona – Salernitana; l’appello del Sindaco De Luca: “Al Bentegodi la festa dello Sport”
“Auspico che si realizzi un vero e proprio gemellaggio tra due comunità, tra due splendide città d’Italia e che sia sempre presente il significato più autentico di una festa di sport. Tanti punti di contatto legano Salerno e Verona, speriamo anche il calcio. Poi vinca il migliore”.
Così Vincenzo De Luca dalle colonne del quotidiano Il Mattino oggi in edicola a 48 ore dalla finale d’andata dei play off tra Verona e Salernitana. De Luca rinsalda il feeling istituzionale con la città amministrata da Flavio Tosi, ricorda che è allo studio una importante collaborazione tra l’Arena di Verona ed il teatro Verdi di Salerno e poi rilancia, sul piano sportivo, gli auspici della vigilia: “Quello di domenica – dice il Sindaco – deve essere uno scambio di solidarietà nel segno della civiltà dei rapporti di grande cordialità tra le due cittadinanze.
Soprattutto in un momento nel quale il calcio viene offuscato da vicende gravissime che turbano milioni di sportivi appassionati. Spero - prosegue il primo cittadino di Salerno -, che sul campo e sugli spalti si dia vita ad un momento di gioia e di festa e che prevalgano con lealtà e con correttezza i migliori atleti che scenderanno in campo”.
Fonte Il Mattino
10/06/2011 9.59.24
Verona verso il tutto esaurito, passo indietro del CASMS
Al Bentegodi dovrà essere la partita del tifoso e basta senza pensare a quello che è successo in altre occasioni e senza cadere in provocazioni che potrebbero compromettere il ritorno del 19 giugno all’Arechi. E’ nota la rivalità tra le due tifoserie ma a vincere deve essere prima di tutto il buon senso.
Considerati i buoni rapporti esistenti potrebbe esserci anche un intervento congiunto dei sindaci di Verona e Salerno, Tosi e De Luca, per invitare tutti a rispettare le regole per non trasformare una partita di calcio in qualcos’altro che andrebbe a ledere l’immagine di due città in crescita grazie all’operato delle rispettive amministrazioni comunali. Intanto è partita la caccia ai biglietti attraverso i circuiti Ticket One e Index/Best Union. Ai tifosi della Salernitana è stato destinato l’intero settore Curva nord che ha una capienza di 3.100 posti.
I tagliandi per il settore ospiti possono essere acquistati fino alle ore 19 di sabato al costo di 10 euro ciascuno più diritto di prevendita. A Verona in poche ore sono stati venduti più di 3.000 biglietti agli abbonati che hanno il diritto di prelazione fino a domani, poi la vendita sarà aperta a tutti.
Facile prevedere, nonostante le mancate riduzioni per gli under 14, il tutto esaurito domenica al Bentegodi con i tifosi del Verona che si stanno già organizzando per il ritorno a Salerno.
Intanto il Prefetto di Verona, recepite le indicazioni del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive in ordine alla vendita dei biglietti per la gara Hellas Verona – Salernitana, finale di andata dei play off di Prima Divisione Lega Pro in programma allo stadio Bentegodi di Verona domenica 12 giugno alle ore 16:00, ha ritenuto di dover adottare le seguenti prescrizioni:
- da oggi e fino a tutta la giornata di sabato 11 giugno vendita dei tagliandi per i residenti della Regione Campania riservata ai soli possessori di Tessera del Tifoso;
- il giorno della gara, vendita dei tagliandi ai soli residenti nella Regione Veneto
08/06/2011 15.46.51
CCSC organizza trasferta a Verona, gli ultras non si tesserano
Il Centro di Coordinamento Salernitana Clubs, comunica che organizza la trasferta in bus al «Bentegodi» di Verona in occasione della gara Verona - Salernitana del 12/06/2001 valevole quale gara di andata di finale Play-off.
Il CCSC ricorda che la stessa è riservata OBBLIGATORIAMENTE ai soli possessori della Tessera del Tifoso. per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi presso la sede del CCSC sito in Via S. Allende c/o Stadio Arechi Varco 25, tutti i giorni dalle ore 17 alle ore 20
Contrariamente ad alcune notizie filtrate da ambienti del tifo dopo il successo di Alessandria non ci sarà alcuna corsa al tesseramento da parte degli ultras salernitani. Mentre il tifo organizzato salernitano va verso la tessera del tifoso i gruppi ultras rimangono fortemente critici contro questo provvedimento e dunque, per loro, non ci sarà alcuna trasferta.
06/06/2011 18.56.58
FONTE: SalernoNotizie.it
7 giugno 2011 | Giuseppe Falanga
Salernitana: avanti così!
Il “Moccagatta” foggia una nuova Salernitana formato “B”. Quella che ha lasciato il Piemonte con un sonoro 1 a 3 ai danni dell’Alessandria è un Salernitana sorridente,motivata e tremendamente forte, il Verona è avvisato. Veder giocare i granata in quel modo alimenta ancor di più il rammarico, e qui è la società ad esser chiamata in causa, per non aver fatto quel minimo indispensabile che avrebbe potuto regalare una meritata promozione diretta a questo gruppo straordinario. Salerno ormai impazzisce per i suoi beniamini, la città finalmente riscopre la bellezza e il gusto di cantare per i propri colori, portati in alto da veri uomini, più che giocatori. Al triplice fischio finale, giocatori e tifosi si sono lasciati andare in una corsa e un urlo liberatori, segno che la partita era molto sentita e alla vigilia, si temeva il peggio. Le porte della serie B si spalancano dinanzi a Breda e i suoi ,ma tra loro e la serie cadetta c’è l’Hellas Verona. Dalla loro parte,i granata, hanno il vantaggio del fattore campo, in un eventuale pareggio finale sarebbe la Salernitana ad essere promossa per il miglior piazzamento in classifica rispetto ai veneti.
La partita- Si gioca in un clima un po’ strano, le voci che arrivano da Cremona sulla questione calcio scommesse interessano anche la squadra piemontese e i tifosi di casa ironizzano con degli striscioni. Parte all’arrembaggio la Salernitana, ma il primo sussulto è di marca alessandrina: al secondo minuto di gioco sugli sviluppi di un corner Cammaroto salta più in alto di tutto in piena area di rigore granata stacca di testa e Caglioni con un balzo pregevole la mette alta sopra la traversa. Qualche minuto più tardi risponde Montervino che da fuori area costringe Servilli ad un ottimo intervento per rifugiarsi in angolo. Scivola cosi la prima mezz’ora e siamo al 37’ quando Scappini con un bellissimo pallonetto lancia Martini che pressato dalla coppia centrale granata riesce a tirare ma la traversa dice no al goal dell’attaccante piemontese. Intorno al 45’ ci prova ancora dalla distanza la Salernitana stavolta è Fabinho a far partire un destro potente e preciso ma Servillo si supera e disinnesca il bolide dell’attaccante granata. Appena tornati in campo in 10 minuti la Salernitana sfiora il vantaggio due volte, prima con Ragusa che non se la sente di tirare e la mette al centro di sponda da ottima posizione, sul suo assist però non ci arriva nessuno; poi ancora Fabinho da fuori area ci riprova e Servilli vola nel set alla sua destra e la mette in angolo. Poco più tardi è ancora lo scatenato Fabinho a fare il bello e il cattivo tempo nella retroguardia alessandrina e dopo aver dribblato l’ultimo difensore entra in area e spreca da buona posizione, bravissimo Servilli a chiudergli lo specchio della porta. Ma al 60’ arriva il vantaggio per i padroni di casa: clamorosamente perde palla all’altezza del centrocampo Jefferson, ne approfitta Croce che vede Martini alla sua sinistra lo serve e l’attaccante lascia partire un sinistro preciso ad incrociare, 1 a 0 e scoppia il “Moccagatta”. Breda manda in campo Aurelio e Carrus ed è proprio quest’ultimo che segnerà l’impresa dei granata. Siamo al 65’ quando Cammaroto rovina su Fabinho che corre verso la porta, il fallo è fuori area ma è colossale la svista dell’arbitro De Viti, dal dischetto va Carrus che non fallisce 1 a 1, la Salernitana ci crede. Piove sul bagnato per l’ASlessandria che perde Romeo per una brutta gomitata su Fabinho e resta in 10. Dalla punizione arriva il meritato vantaggio per gli ospiti, stavolta Carrus fa tutto da solo, dribbling su Bondi e spara un destro preciso, Servilli non può nulla ed esplodono i mille tifosi granata. Rispondono i padroni di casa con Artico che caparbio in area riesce ad arrivare al tiro e Caglioni è superlativo nel suo intervento e salva il risultato, i tifosi piemontesi restano increduli. Nel finale gli uomini di mister Sarri sono alle corde e una spietata Salernitana non ha pietà dell’avversario: ci prova prima Fava non trovando il goal e poi Fabinho in pienop recupoero servito da Dino Fava, si beve letteralmente un avversaro e con Servilli in uscita la tocca quanto basta per insaccarla, i tifosi granata sono in delirio e la partita finisce con un eroico 1 a 3.
La città si stringe sempre di più attorno alla squadra ed è partita la caccia al tagliano per la finalissima di andata a Verona, questa Salernitana sta scrivendo una favola bellissima in una categoria ormai marcia già da un po’!
Giuseppe Falanga
FONTE: IlGazzettinoVesuviano.com
SALERNITANA, RAGUSA A UNIS@UND: TIFOSI STRAORDINARI, ABBIAMO MERITATO LA FINALE
Categoria: CalcioData: 07/06/2011
L’esterno destro non lesina frecciate a Sarri: "Se si sono lamentati così tanto dell’arbitro, perchè non hanno fatto altrettanto in campionato, quando siamo stati noi ad essere penalizzati?". Intanto oggi la squadra riprende ad allenarsi in vista di Verona: da valutare Carrus, sarà out per squalifica D’Alterio.
Domenica non ha scritto il suo nome nel tabellino dei marcatori ma ha ugualmente contribuito, con la sua rapidità e il suo sacrificio tattico in fase di ripiego, alla bella vittoria della Salernitana in quel di Alessandria. Antonino Ragusa è uno dei calciatori più utilizzati da Breda in questo campionato e che si è rivelato essere una delle più piacevoli sorprese: sei le reti realizzate, sette con quella di Coppa Italia a Barletta, nonostante qualcuno gli imputi scarsa precisione sotto porta. “Forse è vero, purtroppo mi è capitato durante tutto il campionato e non solo nelle ultime partite – ha dichiarato l’ex genoano in esclusiva ai microfoni della Redazione Sportiva di Unis@und, la web radio dell’Università di Salerno – Arrivo molte volte davanti alla porta: a volte calcio male, altre ci si mette il portiere ma c’è da dire che io ce la metto tutta per fare gol. Poi, se la palla non entra non posso farci niente (ride, ndr): l’importante, poi, è sempre assolutamente vincere, non importa chi segna”.
Già, l’importante è sempre vincere ma conta anche esprimersi al massimo. “Nel primo tempo domenica non abbiamo fatto una gran partita rispetto al secondo – s piega Ragusa – ma poi l’ingresso di Carrus, che per noi è fondamentale, ci ha consentito di far girare meglio la palla: Davide ci ha mandato in porta molte volte coi suoi lanci lunghi, cosicchè abbiamo creato più occasioni e avuto la possibilità di fare gol”. Il tutto per la gioia dei circa mille supporters giunti fino ad Alessandria, che Ragusa non può non elogiare: “I tifosi ci hanno fatto davvero sentire come se giocassimo in casa, avere un tifo così fino ad Alessandria non è da tutti. Sappiamo che i nostri sostenitori sono eccezionali e quando possono ci seguono ovunque, sono importantissimi per noi e li ringraziamo”.Dopo la gara i tifosi avversari invece, assieme ai tesserati dei grigi con in testa il tecnico Maurizio Sarri, hanno sfogato tutta la loro rabbia per la mancata qualificazione, accusando l’operato del direttore di gara. “Mister Sarri – dice Ragusa – non ha detto niente, però, quando nella sfida di ritorno in campionato non ci hanno concesso il netto rigore su Aurelio a tempo quasi scaduto. Inoltre, all’andata ricordo il gol di Fava ingiustamente annullato che sarebbe valso il momentaneo pareggio. Se proprio non gli è andato giù l’arbitraggio – continua l’esterno d’attacco granata – possiamo dire che i conti sono pareggiati, anche se secondo me la direzione di gara è stata giusta: ho rivisto le immagini e forse soltanto il fallo su Fabinho era fuori area. Per il resto, l’espulsione di Romeo c’è tutta, la gomitata è volontaria: non so cos’abbia da lamentarsi”.
Poco importa, ora, che i grigi abbiano avuto da ridire, perché per la Salernitana i playoff continuano e alle porte c’è il difficile doppio confronto con il Verona. I granata avranno la possibilità di giocare il ritorno in casa, da molti considerato un vantaggio (anche se le statistiche del ritorno dei playoff e playout, tra girone A e B, dicono il contrario, ndr) ma Ragusa predica concentrazione. “Paradossalmente abbiamo fatto meglio fuori casa nelle semifinali – ha detto in conclusione il giocatore, sempre ai microfoni della Redazione Sportiva di Unis@und – per cui bisognerà tenere alta la concentrazione in tutte e due le gare per cercare di raggiungere la promozione. Il ritiro? Ci è servito per stare più uniti e concentrarci meglio sulla partita, il mister fa bene a voler bissare per Verona, anche se il nostro problema non è certo il gruppo: semplicemente noi sapevamo che poteva essere ultima spiaggia, fortunatamente non è stato così”.
intanto, giunge voce che il DS dell’Alessandria Nario Cardini lascia il mondo del calcio. Dopo l’infuocato post partita di Alessandria-Salernitana, che lo ha visto protagonista di una vicenda dal sapore di giallo (secondo il referto arbitrale avrebbe pesantemente minacciato e tentato di aggredire il guardalinee negli spogliatoi - motivo per cui è stato squalificato per un anno - mentre Cardini si difende accusando l’assistente dell’arbitro di averlo aggredito, nda) il DS dei grigi ha deciso di non proseguire la sua avventura da dirigente e dedicarsi alla famiglia. “Quello che è successo – ha affermato il DS alessandrino intervenendo ieri all’emittente radiofonica Radio Gold, prima che fossero rese note le pesantissime decisioni del Giudice Sportivo – è una cosa che non riesco neppure a commentare. Dopo la partita, dal momento che lo spogliatoio degli arbitri è subito dopo il nostro, io sono sceso per evitare che le prevedibili rimostranze dei nostri giocatori nei confronti della quaterna arbitrale potessero avere gravi conseguenze per i ragazzi. Certamente non ho insultato nessuno e sono contento che alla scena di ieri abbiano assistito funzionari di Lega Pro e della Procura Federale che mi hanno confermato una ricostruzione che mi vede vittima. Io sono stato ricoverato al Pronto Soccorso, ho dovuto firmare per essere dimesso, ora sto meglio ma fatico a deglutire e non posso ancora mangiare alimenti solidi. Ora mi dedicherò alla mia famiglia che ha bisogno di me, anche perchè durante questi mesi sono stato costretto a trascurarla un po’. Con il mondo del calcio, con questo mondo calcio ho chiuso, è un mondo che non mi appartiene più”.
Il Giudice Sportivo, oltre a inibire Cardini fino al 30 giugno 2012, ha inflitto 12mila Euro di ammenda all’Alessandria, dieci turni di squalifica a Biava, sei a Croce e due a Romeo. Nella Salernitana, invece, è stato squalificato D’Alterio per somma di ammonizioni: l’esterno destro salterà, quindi, la finale di andata dei play off al pari del veronese Ceccarelli.
DAL CAMPO - Ripresa della preparazione questo pomeriggio per la truppa di Breda: seduta all’Arechi a porte chiuse, mentre domani è prevista una doppia sessione. Giovedì allenamento mattutino in città, poi partenza per il ritiro di Peschiera del Garda, dove verrà rifinita la preparazione in vista dell’importantissimo match di domenica. Da valutare le condizioni di Carrus, che a ccusa ancora fastidio per via dell’infiammazione all’alluce che lo ha tenuto a mezzo servizio nelle semifinali. Molti i tifosi che si stanno organizzando per la trasferta di Verona: Il Centro di Coordinamento Salernitana Clubs, infatti, comunica che organizza la trasferta in bus al Bentegodi e ricorda che la stessa è riservata obbligatoriamente ai soli possessori della Tessera del Tifoso. Per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi presso la sede del CCSC, sito in Via S. Allende c/o Stadio Arechi Varco 25, tutti i giorni dalle ore 17 alle ore 20.
Autore: Alfonso Maria Avagliano
FONTE: IlMediano.it
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Hellas Verona, pres. Martinelli: "Noi società sana"
10.06.2011 21:40 di Nicolò Schira
Fonte: TGGialloblù.it
Una finale: da giocare con tutta la passione del Bentegodi alle spalle. Un presidente: amato, benvoluto, serio, onesto. Alla vigilia di Verona-Salernitana, Giovanni Martinelli sta aspettando l'avvenimento con la solita apprensione, ma anche con la certezza che la squadra scaligera darà grandi soddisfazioni.
Presidente qual è il suo stato d'animo adesso?
Credo che ancora nulla sia stato fatto. La nostra rimonta è stata entusiasmante ma adesso viene il difficile.
Il Verona brilla in questa categoria per la serietà con cui lei ha affrontato tutti gli impegni anche finanziari...
E' il mio modo di fare, il mio stile. Possiamo orgogliosamente vantare di avere bilanci in regola, di aver pagato tutti i contributi, di non avere pendenze di nessun tipo. Credo che il Verona sia un patrimonio del calcio italiano. Ma attenzione: non siamo una vacca da mungere...
Cioè?
Voglio dire che tutto questo non c'è piovuto dal cielo. E' frutto dei miei sacrifici e della mia famiglia. In questi anni ho sempre allestito squadre competitive, ho sempre immesso soldi freschi nel sistema calcio. Ma così non potrà continuare all'infinito.
Tra l'altro sempre con alle spalle un pubblico eccezionale...
E chi può vantare di avere un pubblico simile in questa categoria? Oggi che il problema del calcio italiano sono anche gli stadi deserti, non puoi sprecare un patrimonio del genere. Ma anche i nostri tifosi vanno, in un certo senso, tutelati. Anche loro non ne possono più di stare in Lega Pro, il rischio di una disaffezione generale verso l'ambiente esiste.
Insomma, presidente, come vede questa finale?
E' una gara delicatissima. Il fatto che giochiamo la prima in casa, davanti ad un pubblico eccezionale, ci dà una enorme forza morale. Il Bentegodi domenica sarà il nostro dodicesimo uomo in campo. Mandorlini e i ragazzi sono pronti. Il Verona è una società a posto con i conti, pronta a fare il salto. Ora la parola al campo. E che vinca il migliore...
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Salernitana, Fabinho a riposo. Carrus recupera
10.06.2011 17:00 di Luca Esposito
Fonte: La Città di Salerno
Prove generali e 15 reti segnate al Castelcivita nell’amichevole a porte chiuse disputata ieri dalla Salernitana all’Arechi. Il temporale mattutino ha rovinato i piani dei giardinieri: bisognerá lavorare di buona lena per compattare il terreno di gioco, in vista della finale di ritorno. Carrus, sofferente all’alluce, ha lavorato in palestra ma a Verona ci sará ed al 99% giocherá titolare. Il vice di Carrus è Szatmari: ieri il magiaro in coppia con Carcuro. Montervino ha giocato a destra e Pippa a sinistra. Difesa con Altobello, Jefferson e Accursi. Fabinho ha marcato visita: una botta alla coscia lo ha tenuto fuori dalla mischia, a scopo precauzionale. Nel tridente, in attesa del brasiliano, Breda ha inserito Montalto. Fava centravanti e Ragusa esterno. Un esperimento nel secondo tempo: Aurelio attaccante centrale. In ritiro 22 giocatori. C’è D’Alterio, squalificato. L’alternativa di ruolo era Balestri ma Breda ha di nuovo rinunciato al pisano.
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Salernitana, la cadetteria potrebbe salvare il club
10.06.2011 15:30 di Luca Esposito
Fonte: La Città di Salerno - Pasquale Tallarino
"La serie B è più importante per noi, per trecentomila motivi. Per il Verona un po’ meno. Il Verona, infatti, è una societá sana. Se conquistiamo la B, sappiamo bene che tanti problemi che ci sono oggi possono essere risolti più facilmente". L’esordio di Aurelio in conferenza stampa è un chiaro riferimento alle gravi difficoltá economiche nelle quali versa la Salernitana e che si ripercuotono sulle finanze dei calciatori, da mesi a corto di stipendi. La crisi di liquiditá è stata vissuta da Aurelio con qualche settimana di ritardo rispetto ai compagni. "Il mio passaggio in granata è avvenuto a gennaio - ricorda il calciatore - e da Frosinone nessuno voleva passare alla Salernitana. Io sì. Ho accettato, c’ho creduto, perché avevo parlato col ds Salerno e mi sono fatto trascinare in questa avventura. Adesso spero di ritagliarmi uno spazio in questa finalissima". A Verona lo seguirá pure lo zio, Arturo Spagnuolo, personaggio molto conosciuto negli ambienti salernitani ed anche ex dirigente granata, durante la gestione Aliberti. Se andrá in gol allo stadio Bentegodi, Aurelio ha giá pronta la dedica alla famiglia "ma per segnare - dice - occorre giocare e disporre di una buona dose di fortuna. Fino ad Alessandria, in porta ho trovato fenomeni". E quando il portiere dei grigi Servili è rimasto a guardare, la traversa e una zolla hanno negato il gol ad Aurelio, nel secondo tempo della semifinale di ritorno.
A Verona cosa accadrá? "Sarei contento anche se riuscissi a fare un assist". Altobello, invece, ha l’obiettivo contrario: evitare che gli assist ed i gol li facciano i veronesi. In campionato, al "Bentegodi", fu escluso dai titolari. "Ero diffidato, furono fatte scelte importanti, di comune accordo col mister. Adesso spero di rientrare". Il traguardo è ad un passo. "E noi - aggiunge Altobello - stiamo vivendo la vigilia col doppio dell’entusiasmo, perché l’obiettivo dei playoff, ad un certo punto del campionato, si era notevolmente allontanato". La griglia della classifica adesso sposta gli equilibri: la favorita, forte di due risultati su tre, è la Salernitana. Il difensore non condivide: "Scenderemo in campo per un solo risultato e senza snaturarci. L’ordine di arrivo nei playoff non ci mette al sicuro. La dimostrazione l’abbiamo data proprio noi, ribaltando il risultato ad Alessandria". La finale di Errico Altobello è la finale più bella. "La partita - dice - che tutti speravamo arrivasse. Di fronte ci saranno le squadre più blasonate, le piazze più ambiziose". In un catino, all’andata e al ritorno. "La nostra squadra è composta da parecchi giovani e forse contro l’Alessandria, all’Arechi, l’emozione ci ha fatto lo scherzetto. Adesso ci siamo abituati, abbiamo preso confidenza, siamo addestrati a vincere". La ricetta? "L’attenzione, la cura dei dettagli. Dobbiamo gestire meglio la loro mezza punta".
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Salernitana, Breda: "A Verona per fare la partita"
09.06.2011 19:00 di Filippo Notari
Fonte: SoloSalerno.it
La voglia di conquistare un traguardo storico. Non lo da a vedere, ma è un Breda emozionato quello che si presenta dinanzi a microfoni e taccuini poche ore prima della partenza per il ritiro in Veneto. Il trainer trevigiano sa bene di aver compiuto una mezza impresa, ma ora non ha alcuna voglia di fermarsi sul più bello. Allo stesso modo, però, sa che Salernitana - Verona, non è una partita, ma la partita per eccellenza. Breda, però, è consapevole di aver a disposizione un gruppo di uomini veri che nell'arco di questa stagione ha sempre gettato il cuore oltre l'ostacolo e sicuramente farà lo stesso anche al "Bentegodi". "La finale Verona-Salernitana era già scritta dal destino? Non so - esordisce il trainer - se era scritto nel destino, so solo che se lo sono meritato entrambe le formazioni con percorsi diversi, ma comunque buoni. Ora abbiamo a disposizione 180' e vedremo chi è più bravo. Abbiamo il 50 % di centrare la B. Staremo a vedere. Io voglio una formazione come quella di Alessandria. I ragazzi hanno avuto una grande reazione, la forza di crederci, voglia di non mollare mai e andare oltre l'ostacolo. Hanno dimostrato grande personalità e grande forza". Il tecnico della Salernitana analizza anche il momento di forma vissuto dagli avversari. "Hanno fatto bene, due goal all'andata nel secondo tempo e domenica hanno gestito il risultato. Sono in forma. Forse hanno caratteristiche diverse da noi, in quanto sono più forti strutturalmenti, ma giocano su ritmi più bassi. Non hanno molti punti deboli, hanno delle buone individualità. Dobbiamo fare la nostra partita e basta. Il punto debole non è semplice trovarlo in questo momento". Breda, però, dovrà fare a meno dello squalificato D'Alterio, mentre sta cercando di recuperare Carrus, che lamenta ancora fastidi all'alluce. "Non so ancora chi sostituirà D'Alterio. Carrus, invece, ha fatto sempre il titolare, se posso lo faccio giocare dal 1'".
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Salernitana, pasticcio a Verona: prevendita caos
L'intervento non ha frenato la corsa al tagliando: venduti a centinaia anche dopo il divieto non retroattivo
09.06.2011 14:30 di Luca Esposito
Fonte: La Città di Salerno - Pasquale Tallarino
Ultim’ora da Verona: il Prefetto, imbeccato dal Casms due giorni dopo l’attivazione della prevendita libera in tutt’Italia, ha disposto che i biglietti in Campania debbano essere ceduti solo ai tifosi tesserati. Il provvedimento è stato firmato poco dopo le ore 16 ed i tifosi granata sono andati nel pallone. Caos nelle ricevitorie Ticket One e una domanda sulla bocca di tutti: che fine faranno i biglietti acquistati prima della restrizione? Alla domanda ha risposto la squadra tifoseria della Digos di Salerno, attraverso l’ispettore Palladino che segue costantemente gli spostamenti dei supporters: "Il divieto non ha effetto retroattivo. Scatta dall’8 giugno e su ogni biglietto nominativo fa fede la data e l’ora di emissione dei tagliandi stampati. Chi ha giá acquistato il biglietto prima del divieto, può dunque recarsi serenamente a Verona, anche se non è in possesso della tessera del tifoso. Dall’entrata in vigore della restrizione, fa fede, invece, ciò che ha stabilito il Prefetto di Verona: vendita dei tagliandi per i residenti in Campania riservata ai soli possessori di Tessera del Tifoso". Ha vacillato l’organizzazione della trasferta nelle sedi di parecchi club. In tanti hanno chiesto lumi agli organizzatori dei bus, alcuni dei quali riempiti da gruppi organizzati, tre fin qui dal Centro Coordinamento. In ballo c’era anche il noleggio di molti pulmini ed auto giá bloccati per la trasferta.
Ecco perché in serata, in costanza di divieto, è cominciata una specie di battuta di caccia: tifosi famelici alla disperata ricerca del tagliando che alcune ricevitorie non hanno più concesso. A conti fatti, i biglietti giá venduti a Salerno, con o senza tessera, sono oltre 1000. A Mercatello, qualche tifoso ha pensato che ieri pomeriggio i gestori della ricevitoria Breglia raccontassero bugie. La febbre del tifo è salita "ed in ricevitoria - raccontano al telefono - siamo stati costretti a collegare il pc al televisore, perché tutti i clienti potessero leggere la comunicazione di servizio che ci è arrivata da Ticket One, poco dopo le ore 16:vendita vietata ai residenti salernitani, se non in possesso di tessera". Report a Mercatello di circa 100 tagliandi venduti "e fino all’emissione del decreto i tesserati erano cinque, sei". 400 biglietti venduti a Fuorni. Dalla ricevitoria Torre, a Corso Garibaldi, comunicano un report di 260 biglietti acquistati: "Prevendita a gonfie vele, prima della restrizione. Alle ore 16, quando abbiamo riaperto, siamo stati costretti a mandare a casa una ventina di persone giá in fila. Erano tutte non tesserate. Dopo la restrizione, vendita col contagocce: sono venuti dieci ragazzi". Giá martedì, 250 tifosi avevano acquistato presso Disclan. Ieri mattina, prima del divieto, un’altra impennata. In cinquanta hanno acquistato in Emilia ed a Milano. Intanto a Verona procede a ritmo sostenuto la prevendita dei tagliandi per gli altri settori: giá acquistati 6400 biglietti. Oggi, fino alle ore 13, il club scaligero fará valere il diritto di prelazione per gli abbonati. Poi vendita libera.
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Salernitana, mister Breda si toglie qualche sassolino
"Ho sempre creduto nella forza della Salernitana, qualche altro invece..."
08.06.2011 15:30 di Luca Esposito
Fonte: La Città di Salerno - Pasquale Tallarino
"Avete visto che squadra e che rimonta? L’avevo detto io: noi ci abbiamo sempre creduto. Magari altri un po’ meno". In versione Jovanotti, Breda ha le scarpe piene di sassi. E il cuore pieno di battiti: è emozionato, ma la sua dote migliore è il contegno. Non lo dá a vedere, il mister: "Sono fatto così, non riesco ad esultare, mi capitava anche da calciatore". Ieri si è confidato anche a Radio Sportiva ed ha spiegato che non ha indugiato in panca, perché voleva imitare altri totem e profeti cari ai salernitani, in altre parole Delio Rossi. "Dopo il fischio di chiusura, in un primo momento, quasi d’istinto, avevo pensato di raggiungere gli spogliatoi, perché quella festa era solo per la squadra che ha fatto tanto ed ha ottenuto tutto questo. Poi ho pensato che i playoff sono sempre gare particolari, negli spogliatoi poteva esserci marasma - come d’altra parte ha dimostrato il comunicato ufficiale del giudice sportivo, motivando le squalifiche comminate ai nostri avversari - ed ho deciso di restare in panca". E ora sotto col Verona. Sfida che Roberto Breda ha presentato sul web ripensando anche a tutto il percorso che è stato fatto: "Noi e loro due cittá che non c’entrano con la categoria. Anche loro hanno avuto il merito di crederci all’inizio quando gli andava tutto storto. Hanno un organico importante, sará una battaglia. Mandorlini ha sempre fatto bene, in Italia e all’estero, e quest’anno ne è una prova ulteriore, ha preso una squadra allo sbando e l’ha portata dov’è. La forza del nostro gruppo è stata quella di non mollare durante le difficoltá societarie, trasformandole in sfide da superare guardando oltre, sbandando magari ma senza perdere la rotta: merito di tutto il gruppo, dai più esperti ai giovani". E il gruppo lo conosce bene, "perché io lo osservo tutti i giorni e noto progressi", ha poi aggiunto con il manipolo di tifosi presenti ieri allo stadio.
Per esempio ha fatto notare a tutti "che la squadra è in salute, galoppa, cresce alla distanza e gli altri chiudono in debito d’ossigeno, non a caso con espulsioni sul groppone, perché devono correrci dietro". Siamo a giugno, mese di verdetti, di trattative: "Non le seguiamo - ha detto - ci siamo blindati. Vedete? Porte chiuse". Si sono aperte, invece, per Loschiavo che ha fatto visita alla squadra e che, proprio sull’uscio, si è incrociato con Polito, uno dei calciatori che in estate è venuto incontro al club acconsentendo a spalmature dell’ingaggio, utili a garantire la sopravvivenza e l’iscrizione in estate. "Le trattative? C’è tempo - ha detto Loschiavo - pensiamo alle partite. Le trattative possono distrarre. La squadra, invece, si è blindata, è composta da uomini veri". Incalzato su possibili novitá e scenari, ha fatto melina: "Tempi tecnici, interesse degli investitori. Quando sapremo, saprete".
EDITORIALE TLP
Finali Lega Pro: il rendez vous ha inizio
10.06.2011 16:00 di Daniele Mosconi
In questo "giugno matto", meteorologicamente parlando, domenica si inizierà a calare il sipario su un'altra stagione di Lega Pro, con l'evento per eccellenza: le finali. Solo due squadre gioiranno, le altre saranno condannate ad una nuova stagione in terza serie. Finora tutte le partite sono state molto godibili, confidiamo negli attori protagonisti perchè ci regalino ulteriori emozioni.
Prima di andare nello specifico, lasciateci fare un enorme plauso a Davide Zomer, portiere del Sudtirol, artefice di una scorrettezza che tutti ormai conoscono (fallo su un giocatore del Ravenna al 95° che è costato il rigore che ha condannato i biancorossi alla 2a Divisione). Le sue parole nei giorni scorsi sono state un bagno di umanità e umiltà che hanno cosparso di lealtà tutto il marcio che sta uscendo in queste ore. Dal punto di vista umano siamo vicini a Marco Paoloni, perchè è entrato in un meccanismo più grande di lui subendone le conseguenze devastanti, ed è proprio a lui che vogliamo dedicare le parole del portiere degl altoatesini: “Mi assumo tutte le responsabilità. Non ci sono giustificazioni per quello che è successo. Chiedo scusa a società, allenatore, compagni di squadra e tifosi. Sono un uomo distrutto in questo momento". In pratica come rendere umana una sconfitta così atroce restando uomini.
> 1^ Divisione Girone A (gare di andata):
La finale sarà tra Salernitana, uscita vincitrice dallo scontro diretto contro l'Alessandria, contro il Verona, che ha eliminato il Sorrento.
Le due partite promettono oltre che grande spettacolo anche cornici di pubblico degne di miglior categoria. A Salerno in queste ore si vive l'ansia della vigilia, con Breda che cerca in tutti i modi di isolare la squadra dall'entusiasmo che gli gira intorno. Il tecnico di Treviso sa bene che saranno 180 minuti pesanti sotto tutti i punti di vista. Ciò che hai fatto finora non conta più. Sono due partite da giocare senza limitarsi a nulla, uscendo dal campo sapendo che hai dato tutto.
A Salerno la retrocessione è stata vissuta con molta compostezza da una tifoseria che nel corso degli anni è molto maturata. Questa è stata una spinta ulteriore per la società per far partire un progetto, seppur tra mille mugugni, di pronta risalita in B. Molti i giocatori che sono stati ceduti per via dei loro contratti pesanti (Pestrin, Merino su tutti), facendo largo ai giovani e lasciando qualche "anziano" (Fava) fare da chioccia al gruppo che si andava formando. L'arrivo di Fabinho e l'esplosione di un talento come Ragusa (scuola Genoa. Ne sentiremo parlare presto), sono due colpi eccezionali operati dal direttore sportivo Salerno, uomo di calcio che conosce molto bene dove andare a pescare. Pensiamo di non dire un'eresia se diciamo che se la Salernitana si trova in finale, il merito è anche suo. In una situazione a livello societario sempre molto incerta, con personaggi ambigui (vedi Joseph Cala) che hanno sfruttato l'amore di una città per la propria squadra, dileguandosi alla stessa velocità con cui erano arrivati, lui ha tenuto testa, divenendo il punto d'incontro tra le richieste della piazza e il gruppo, adesso ne sta raccogliendo i frutti.
Senza dimenticare che a Dicembre Breda era dato per esonerato (in città già si parlava di Campilongo). Nonostante questo, lui ha continuato imperterrito, toccando il fondo nel derby perso contro il Sorrento all"Arechi" per 4-1. Da quel momento la squadra ha cambiato marcia, disputando un girone di ritorno da autentica protagonista. In una conversazione su una radio, il tecnico si è voluto sfogare proprio su questo: Noi ci abbiamo sempre creduto, gli altri un po meno. Più chiaro di così...
Le ultime notizie riguardo la trasferta dei tifosi granata vedono un dietrofront del Casms, che dopo aver permesso la vendita libera in tutta Italia dei biglietti, notizia di queste ore, ha proibito la trasferta a chi non è munito di tessera del tifoso. Dando però il via libera a chi, nelle giornate scorse, ha preso il tagliando prima del divieto. Ci mancava solo questa in un clima già di per se carico di molteplici significati, come lo può essere una finale di Lega Pro.
Nella città di Romeo e Giulietta, tutto è pronto per un grande evento. I tifosi sperano in un risultato diverso da quello della scorsa stagione contro il Pescara (pareggio interno per 2-2, sconfitta 1-0 al ritorno) per festeggiare un ritorno in B che nella città scaligera manca da ben 4 anni. Sono state per loro stagioni amare, giocate su campi che mai nessun tifoso avrebbe immaginato di veder la propria squadra giocare. La società ha costruito una squadra ottima, anche troppo, per un campionato di Lega Pro. Negli scorsi mesi abbiamo criticato la dirigenza veneta, perchè a nostro modo di vedere era stata costruita una squadra di serie B in un campionato di Lega Pro. Chissà che non veniamo piacevolmente smentiti.
L'arrivo di Mandorlini ha permesso al Verona di spiccare il volo. La squadra, guidata ad inizio stagione da Giuseppe Giannini, sembrava non riuscire ad assimilare i suoi schemi. I risultati con il passare delle Domeniche non arrivavano e la società, dopo 12 giornate, si è vista costretta al cambio alla guida tecnica. Martinelli, dopo essersi consultato con i responsabili societari ha affidato la squadra all'ex alllenatore del Cluj. Mandorlini in Lega Pro ha sempre fatto molto bene. A Verona il suo lavoro è molto stimato e l'ambiente apprezza la sua professionalità.
Berrettoni e Ferrari da una parte, Ragusa Carrus e Fava dall'altra, una sfida nella sfida che ci regalerà parecchie emozioni.
> 1^ Divisione Girone B (gare di andata):
La finale in questo girone sarà tra Juve Stabia e Atletico Roma. Le vespe e i romani hanno sofferto le pene dell'inferno in due semifinali che li hanno visti eliminare Benevento e Taranto.
In un certo qual senso è una finale sorprendente che nessuno ad inizio stagione si sarebbe immaginato.
La squadra gialloblù ha disputato un campionato eccellente, costruendo nel girone di ritorno un mosaico che l'ha portata in finale. Il "Menti" è stato per loro il valore aggiunto (12 vittorie, il massimo, come Taranto e Nocerina). Questi dovrà essere ancora una volta fondamentale per la riuscita di una storica promozione in B (manca da quasi 60 anni). Già la scelta dell'allenatore, Piero Braglia, doveva far capire che quest'anno gli stabiesi non erano stati costruiti per fare le comparse. L'ambiente non sta nella pelle al solo pensiero di potersi confrontare con l'Atletico Roma per la serie B, anche se in città regna la cautela, più che altro scaramantica. La vendita va a gonfie vele e già sono stati venduti più di mille tagliandi. Si prospetta uno stadio completamente esaurito in ogni ordine di posto. Mancherà Mezavilla oltre a Di Cuonzo nelle file dei locali, con Braglia preoccupato anche dei diffidati (Colombi, Maury, Danucci, Scognamiglio, Corona) che rischiano di saltare la finale di ritorno (le ultime voci dicono che si giocherà a Rieti).
I romani, costruiti già dalla scorsa stagione per un campionato di vertice, arrivando in Prima Divisione dopo aver vinto la finale play off contro il Catanzaro, sono stati artefici di una stagione sempre nelle prime posizioni. Partenza sprint la loro, con cinque vittorie consecutive. Mai fuori dai play off per tutta la stagione, nonostante un passaggio a vuoto che li ha visti costretti ad esonerare Incocciati, affidando la prima squadra a Chiappara. Questi dal suo arrivo ha infuso nuovi stimoli ad un gruppo che rischiava seriamente di mandare all'aria quanto di buono fatto fino a quel momento. L'Atletico paga il fattore "Roma e Lazio" avendo un seguito molto basso, però questo non è mai stato un problema per loro, anzi lo hanno sfruttato come un fattore di tranquilltà e adesso vogliono regalarsi un sogno: la terza società di Roma in serie B, sarebbe davvero molto intrigante come cosa.
La velocità di Babù e Franchini saranno l'arma in più usata dalla squadra romana per impensierire la difesa stabiese. Dall'altra parte, Corona si augura di regalarsi una delle ultime soddisfazioni della sua carriera. Mbakogu sarà l'altra bocca da fuoco da tenere a bada per la difesa romana.
> 2^ Divisione (gare di ritorno)
Siamo già alla finale di ritorno qui, essendo partiti una settimana prima. Tre squadre, tra Feralpi Salò e Pro Patria, Carrarese e Prato, Trapani e Avellino, festeggeranno domenica sera la promozione in Prima Divisione. Saranno novanta minuti di fuoco, con la voglia di promozione come chiodo fisso dei protagonisti in campo.
A Salò, in un ambiente tranquillo per eccellenza, tutto è pronto per una finale di ritorno contro una Pro Patria che si gioca tutto, compreso il suo futuro, in novanta minuti.
Nel match dello "Speroni" la Feralpi Salò ha dato dimostrazione di enorme maturità, non solo uscendo imbattuta dal campo, giocando in maniera intelligente sul campo di una squadra che non più tardi di 20 giorni fa aveva fatto 5 reti alla Pro Vercelli. Questo può essere un fattore fondamentale, ma attenzione alla voglia di riscatto dei tigrotti biancoblù.
Novelli recupera Calzi ed Anania ma non avrà Pacilli, squalificato per due turni, oltre a Nossa. La sua assenza nella gara di andata si è sentita, perchè l'attacco ha perso quella imprevedibilità che il guizzante giocatore poteva dare con i suoi dribbling ubriacanti. Vedremo quanto peserà sull'economia della partita di Salò, il rigore fallito da Serafini domenica scorsa.
A Carrara, il Prato arriva dopo aver vinto l'andata per 1-0 (autorete di Benassi). Domenica allo "Stadio dei Marmi" ci sarà un clima elettrizzante. La Carrarese confida, tramite le parole del tecnico Monaco, nella propria tifoseria per vincere la partita che potrebbe riportarli in Prima Divisione dopo parecchi anni di delusioni cocenti. In città c'è la caccia al biglietto per un evento storico. Il tecnico apuano nasconde bene nelle sue interviste la non particolare forma della sua squadra. Siamo certi che la lunga corsa con il Carpi a livello nervoso ha scaricato la squadra, però l'allenatore dai suoi vuole novanta minuti a tutta senza risparmiare neanche una goccia di sudore.
Tornerà nelle file dei padroni di casa il bomber Gaeta, autore con i suoi gol di un campionato al di sopra di ogni sua più rosea aspettativa (21 gol in 23 partite per lui. Record di gol nella sua carriera). Il suo posto là davanti sarà un aiuto in più per battere i cugini. Monaco nel contempo perderà Vigiani e Duravia per squalifica. Enormi grattacapi in vista per lui sull'11 da schierare in campo. Vigiani dava quella profondità utile alla manovra apuana, mentre Duravia era un jolly molto importante nello scacchiere tattico della squadra di Monaco
Il Prato, arriva a questa finale di ritorno con il morale alto, giocando una finale di andata in maniera giusta, senza gettarsi a capofitto ma aspettando il momento giusto per colpire.
Rientreranno Lamma De Agostini e Sacenti, però mancherà Varutti, l'eroe della sfida contro L'Aquila. Il ragazzo paga la sua inesperienza. Un vero peccato che mancherà proprio lui.
A Trapani ci sarà l'ultima finale dei tornei professionistici. I ragazzi di Boscaglia, protagonisti di due stagioni memorabili, con la prospettiva di una doppia risalita, dalla D alla Prima Divisione.
Per farlo ha bisogno di vincere contro l'Avellino. Irpini che all'andata hanno giocato bene dalla cintola in su, ma dietro hanno corso rischi gratuiti che in una partita di finale rischi seriamente di pagare molto caro. Vullo conosce la sua squadra e le sue potenzialità e pretenderà dai suoi una prova di carattere. Mancano novanta minuti, il pallone per ogni minuto che passa scotterà sempre più, ed è proprio in questi frangenti che si vedono i veri uomini. Mancherà Filippi, il capitano, nelle file del Trapani con Boscaglia che dovrà trovare il sostituto adatto per sopperire alla sua assenza, mentre gli irpini saranno in formazione tipo per domenica. Ci è molto piaciuta la formazione siciliana al "Partenio" avendo anche fatto tesoro degli errori della gara di campionato. Una piccola annotazione statistica: Avellino imbattuto in questa stagione con i siciliani, due vittorie ed un pareggio. Anche questo conta in novanta minuti da dentro o fuori.
Adesso tocca a voi.
FONTE: TuttoLegaPro.com
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Verona, mister Mandorlini avvisa la Salernitana
08.06.2011 15.00 di Luca Esposito per tuttolegapro.com
Fonte: La Città di Salerno
Mandorlini ha parlato di Verona-Salernitana mentre a La Spezia il patron dei liguri e della Pro Recco, Gabriele Volpi, ha rotto gli indugi sul toto allenatore per l’anno prossimo: "Stiamo aspettando che Mandorlini confermi il suo arrivo". Concentrato nei playoff, il trainer degli scaligeri ha glissato dopo ogni domanda sul suo futuro. «Il mio futuro è adesso - ha detto - penso solo al Verona». L’allenatore si è poi tuffato in questa lunga vigilia di sfida playoff: "Per il passaggio del turno è stata fondamentale l’andata, dove abbiamo preso ancora di più convinzione dei nostri mezzi. Il nostro merito è stato di non esserci disuniti dopo il gol subito a freddo. Questa caratteristiche deve accompagnarci anche nella doppia finale con la Salernitana. Ora guardiamo avanti, dobbiamo fare un ultimo sforzo e sará una partita durissima". Il Verona in campionato ha chiuso da quinta della classe e la Salernitana quarta. Mandorlini, però, non dá grande valore alla griglia dei playoff, "anche perché - dice - sia noi che loro, con l’exploit contro Sorrento ed Alessandria che ci sopravanzavano, abbiamo dimostrato che in partite secche tutto è possibile".
A Sorrento, dopo la qualificazione, Andrea Mandorlini ha avuto un’incomprensione con gli ultras scaligeri assiepati nel settore ospiti. Ore dopo, ha chiarito: "Dopo la partita, ero andato subito a complimentarmi con Simonelli, bravo collega e anche sfortunato. Poi sono andato sotto la nostra curva. Questo gesto, dai nostri, è stato frainteso, l’hanno presa inizialmente come mancanza di rispetto. Minuti dopo, sono di nuovo entrato in campo e li ho ringraziati per come ci sono stati vicini. Tutto risolto". Ora il Verona auspica che nella finale d’andata il "Bentegodi" diventi una bolgia. Infatti il club, attraverso il proprio sito, ha attivato procedure straordinarie per l’introduzione allo stadio di bandiere. "I nostri tifosi sono calorosi e passionali - rimarca Mandorlini - e non faranno mancare il proprio apporto in una partita di cartello, all’atto finale del campionato nel quale noi e la Salernitana ci giochiamo tutto. Per l’importanza della posta in palio, il blasone delle piazze, la bontá degli organici, lo spettacolo di pubblico, credo che sia una partita di altra categoria, una finale che tutti vorrebbero vivere, da giocatore o da allenatore".
CALCIO ITALIANO, LEGA PRO 8/06/2011, 18:50
Verona-Salernitana, trasferta per i soli tesserati
Svanisce subito il sogno dei tifosi granata di recarsi in massa a Verona per l’andata della finale play-off del girone A di Prima Divisione. Su ordinanza del prefetto di Verona, il CASMS ha ordinato la vendita dei biglietti ai soli possessori della tessera del tifoso. Il che non fa altro che rendere ancora più caotica la situazione, come evidenziato anche dal fatto della messa all’asta dei diritti tv dopo l’iniziale ipotesi Rai Sport, visto che numerosi supporters della Salernitana hanno già provveduto all’acquisto dei tagliandi pur non essendo tesserati. Cosa ne sarà di costoro? Dalla società granata sono ancora in attesa di disposizioni con l’augurio che per la delicatissima sfida di ritorno tutto possa esser chiarito in tempi tecnici più brevi.
Davide Maddaluno
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Salernitana: trasferta libera, assalto ai biglietti
A Verona staccati in prevendita 2000 tagliandi
08.06.2011 11.40 di Luca Esposito per tuttolegapro.com
Fonte: La Città di Salerno - Pasquale Tallarino
Ieri a Verona si è riunito il GOS, Gruppo Operativo per la Sicurezza, ed ha deciso di concedere un’apertura di credito ai tifosi della Salernitana. A tutti i supporters granata, con o senza la tessera del tifoso, sará consentito di mettersi in viaggio per Verona e sostenere i granata nella finale d’andata dei playoff. "Mi fa piacere che potranno accorrere in massa. Sará uno spettacolo di pubblico ed una bella giornata di sport", ha detto Breda. Per i supporter sará un banco di prova, un esame da superare a pieni voti: nella partita delicatissima sul fronte dell’ordine pubblico, da bollino "rosso fuoco" (lo dicono i precedenti caldissimi sugli spalti), la questura di Verona, dopo consultazioni con il Viminale, nell’ottica di una distensione dei rapporti, ha deciso di procedere senza paletti, restrizioni e divieti. La fumata bianca è stata accolta con un sospiro di sollievo sul fronte granata. Chi stava prenotando tessere del tifoso recandosi presso la sede della Salernitana e del Centro Coordinamento ha cambiato strada ed è corso a fare il biglietto. Al Coordinamento, varco 25 stadio Arechi, è passato, invece, chi vuole accedere ai bus organizzati dall’associazione, sborsando 60 euro, biglietto escluso. Si stanno organizzando anche i tifosi della curva e gli associati a Salerno Club 2010. L’assalto, però, c’è stato soprattutto alle ricevitorie Ticket One. A Verona, dov’è partita la prelazione per gli abbonati, giá polverizzati 2000 biglietti. A Salerno, 500 tagliandi acquistati in poche ore, più decine di prenotazioni di pulmini e biglietti ferroviari. In cittá ci sono 4 punti vendita autorizzati: Tabacchi Breglia a Mercatello, Disclan a Corso Vittorio Emanuele, Ricevitoria Torre a Corso Garibaldi, Intralot in via delle Calabrie, a Fuorni. Contattati telefonicamente, i ricevitori hanno segnalato febbre altissima: 250 biglietti venduti in 2 ore da Disclan, 100 da Torre, 50 da Breglia, una cinquantina a Fuorni, tanti in provincia. Sono venute fuori anche curiositá.
La prima: dopo il via libera del GOS a Verona, i terminali Ticket One hanno cominciato a lampeggiare due opzioni di vendita, una specie di bivio che il ricevitore si trova davanti. C’è scritto: vendita con tessera o senza tessera? E’ questa la domanda che deve porre anche il cassiere al tifoso. La domanda del secolo non porta ad alcuna distinzione di procedura né di costo: 11 euro, compresi diritti, per tutti. La risposta del tifoso viene però annotata nel terminale e quindi rilevata dal sistema. I tesserati - filtra da Verona - dovrebbero sistemarsi in uno spicchio diverso di curva Nord, cioè l’anello inferiore che dá sulla pista d’atletica. Il resto, i non tesserati, nell’anello superiore. La dotazione ottenuta è di 3198 biglietti. "Se finiscono, il Verona ne può mettere a disposizione altri 2000 perché ha altro spazio disponibile in curva", ha detto l’amministratore unico della Salernitana Antonio Loschiavo. Disclan, che ha ricevuto l’assalto dei supporter che risiedono a Salerno centro, ha giá inviato richiesta di carta ologrammata a Ticket One: c’è il timore che le scorte di supporti di stampa con bordi rossi, quelli da trasferta, vengano esaurite entro oggi.
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Salernitana, è corsa alla tessera del tifoso
07.06.2011 15.30 di Luca Esposito per tuttolegapro.com
Fonte: La Città di Salerno - Pasquale Tallarino
Piegarsi, per legge e per amore, al diktat del Viminale sottoscrivendo la tessera del tifoso o soffrire davanti la tv perché, "l’ideale non è tesserabile", come c’è scritto sugli adesivi coi quali gli ultras tappezzano edicole, motorini e segnali stradali? In queste ore di gioia mista ad ansia per le decisioni del Casms, cuore e ragione, ideale oltranzista e tifo moderato si contrappongono.Tra oggi e domani, il Comitato di Analisi sulle Manifestazioni Sportive, organo tecnico del Viminale, prenderá una decisione su Verona-Salernitana. E’ una trasferta ad altissimo rischio ordine pubblico: lo dicono i precedenti conditi da cariche della celere e lacrimogeni. In regular season, pochi granata hanno raggiunto il "Bentegodi".
A Salerno, i veronesi-tesserati hanno dato vita, all’esterno dello stadio, a scontri ed ingaggi corpo a corpo. E’ evidente che giá da lunedì notte le partite siano attenzionate dalle questure, con corredo di informative inviate in Viminale. L’orientamento, dal momento che è stata istituita la tessera del tifoso a tutela del supporter fidelizzato, è consentire la trasferta solo ai tifosi muniti di tessera o che l’abbiano richiesta (entro domani, per ottener eil pin per venerdì). Molti supporters granata titubanti pare abbiano rotto definitivamente gli indugi. I tesserati attualmente sono 1400. Salernitana e Centro Coordinamento (l’associazione riceve al varco 25 dell’Arechi fino a domani, ore 17-20) hanno raccolto una cinquantina di nuove adesioni, segno di una tendenza a tesserarsi, riscontrata almeno nelle frange moderate della tifoseria granata. Il Centro di Coordinamento Salernitana Club ha inviato un comunicato: organizza la trasferta in bus ma porterá solo tifosi tesserati
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Verona, il tecnico a 48 ore dalla finale d’andata: ho un gruppo forte e straordinario
«Finiamo l’impresa»
di Gianluca Vighini
VERONA - Sarà per il tempo umido, sarà per la finale ormai dietro l’angolo, sarà perché è fatto così: il ricciolo di Andrea Mandorlini è ancora più ribelle e lo sguardo di un azzurro ancora più profondo. Il mister si gode il momento, l’impresa, sa di aver fatto 99, ma che sarà il 100 a renderlo uomo della storia del Verona, al pari dei grandi tecnici che hanno vestito il gialloblù. Per chiudere il cerchio e coronare un’impresa, bisogna vincere con la Salernitana.
La squadra mi appartiene. Lo sa Mandorlini che ormai sente sempre più sua questa squadra. «E’ vero - sottolinea il tecnico - siamo partiti con molte perplessità. Abbiamo avuto anche parecchia sfortuna, ma in mezzo alle difficoltà l’Hellas si è plasmato. Oggi alleno un gruppo fantastico, sempre disponibile, che ha lavorato e sofferto tantissimo e che sa che queste due partite ci possono consegnare alla storia del club».
Le motivazioni arrivano da sé. «E’ una finale e in finale - aggiunge Mandorlini - le cose arrivano da sole. Le motivazioni non le devi dare. La Salernitana è una squadra forte, come forti siamo noi. Se siamo arrivati fin qui vuol dire che ce lo meritiamo. Saranno i dettagli a fare la differenza adesso - dice l’allenatore -. Per questo bisognerà essere ancora più attenti, più precisi».
Importante, non decisiva. Spiega il mister. «Come contro il Sorrento la gara in casa è importante ma non decisiva. Decisivo sarà il ritorno, ma è certo che se facciamo bene andremo a Salerno con un vantaggio importante».
La spinta del Bentegodi sarà ancora una volta l’arma in più. «Siamo orgogliosi - chiude Mandorlini che la gente del Verona sia così vicina alla squadra. E’ un pubblico fantastico, che dà tutto e che saprà darci ancora una volta la spinta giusta per vincere questa partita». (ass)
Venerdì 10 Giugno 2011
Domenica il Bentegodi verso l’esaurito
VERONA - Per domenica (fischio d’inizio alle 16) si va verso il tutto esaurito al Bentegodi. Dopo la conclusione della prima fase della prevendita per Hellas Verona-Salernitana, dedicata agli abbonati, ieri è iniziata la vendita libera. Alle 18 la Lega Pro ha comunicato che era era stata raggiunta quota 13.000, 1.400 dei quali di Curva Nord-ospiti. Esaurite, nei punti vendita Ticket One, Curva Sud e Tribuna Superiore Ovest; ultimi posti disponibili per i settori indicati nel circuito Index/Best Union. La capienza dello stadio per questa sfida è stata portata a 25 mila posti. Se la prevendita continua così è una quota che può essere raggiunta. (G.Vig./ass)
Giovedì 09 Giugno 2011
Lega Pro. Il difensore dell’Hellas caricatissimo verso la sfida d’andata di domenica al Bentegodi
«La Salernitana non avrà scampo»
di Gianluca Vighini
VERONA - Dicevano: l’Hellas non ha un leader, non ha personalità, non ha gente con gli attributi. E invece, a sorpresa, la gente ha scoperto Mimmo (Domenico) Maietta. Uomo tutto d’un pezzo, capitano in pectore, roccioso difensore senza paura. Da quando è tornato in campo in pianta stabile, superati i problemi fisici d’inizio stagione, il Verona è diventato una macchina da guerra. Imbattibile in casa, fortissimo fuori. E ora che è giunto all’atto finale dei play off, Maietta non vede l’ora che lo show abbia inizio.
Maietta, siamo quasi alla fine della storia.
«Finalmente. Perché questa finale l’abbiamo davvero sognata, voluta, desiderata. E adesso possiamo giocarla. Lo faremo con una grande squadra che è arrivata meritatamente a giocarsi questa sfida. Fa niente che sia la Salernitana, piuttosto che l’Alessandria. Questo importa poco. La cosa più importante è stringere i denti ancora di più e dare il 110 per cento per raggiungere l’obiettivo.
Quali sono le insidie di questa partita?
«Non ce ne sono. E’ una finale, ragazzi. Loro saranno motivatissimi ma noi pure. La Salernitana ha giocato gran parte del campionato in una situazione societaria difficilissima. Questo ha cementato il gruppo e ha creato collante anche con i tifosi. Ma noi non siamo da meno. Abbiamo passato di tutto quest’anno. Anche noi ci siamo uniti nelle difficoltà. E poi aggiungo: vincere un campionato a Verona non è come vincerlo a Salerno. Qui è più bello».
Senza Ceccarelli squalificato come sarà la situazione in difesa?
«Luca è un uomo determinante, molto importante per noi. Ma sarà rimpiazzato da ottimi giocatori. Che sia Abate o Vergini, non c’è problema. L’importante è far capire subito che a Verona non ci sarà scampo per gli avversari».
In campo lei è tra i più attivi a parlare. Come mai?
«Voglio veramente dare qualcosa d’importante a Verona. Voglio vincere il campionato per mettere la mia piccola firma sulla storia di questa meravigliosa società».
E a Salerno?
«Poco importa. Non me ne frega nulla dell’ambiente. Siamo su un campo da calcio, mica in guerra. Personalmente non sarò minimamente toccato da quello che troveremo a Salerno». (ass)
Giovedì 09 Giugno 2011
In trasferta con la tessera del tifoso
Già venduti 6.500 biglietti
VERONA - Incredibile ma vero: secondo giorno di prevendita e già raggiunta quota 6.500 biglietti. Il Bentegodi avrà una cornice pazzesca per la finale d’andata dei play off che vale la B. Nonostante i tagliandi per gli under 14 siano stati messi in vendita a prezzo pieno dalla Lega Pro, la caccia al biglietto è partita con un’impennata che da anni non si vedeva.
Intanto ieri il Casms, l’Osservatorio per le manifestazioni sportive, in pesante ritardo, ha emesso la determinazione per le finali play off. In pratica per andare in trasferta i tifosi delle due squadre dovranno essere in possesso della tessera del tifoso. Chi ha però acquistato il tagliando nei primi due giorni andrà regolarmente in trasferta. (G.Vig./ass)
Mercoledì 08 Giugno 2011
«Hellas, non falliremo»
di Gianluca Vighini
VERONA - «Il ginocchio mi fa ancora male. Non posso allenarmi come vorrei, anche la scorsa settimana ho avuto dei problemi. Del resto quando hai un infortunio così grave, recuperare non è mai facile. Ma questo non è il momento di fermarsi. Adesso la testa conta più delle gambe. E le motivazioni fanno miracoli: gioco la finale posso giocarla anche con una gamba sola».
Eccolo qui l’uomo del match, Emanuele Berrettoni, capace di stendere con un fendente preciso Gegè Rossi, annichilendo le speranze sorrentine. Berrettoni è un’arma in più al servizio di Mandorlini, da centellinare, come i vini d’annata e i brandy di riserva. «Ora - dice Berrettoni - siamo dove volevamo. Ci manca l’ultimo chilometro il più duro e aspro. Ma non ci possiamo fermare proprio adesso: non falliremo, batteremo la Salernitana».
Code per i biglietti. La prevendita per la sfida con la Salernitana è iniziata col botto: oltre 2.000 tagliandi bruciati. Il record stagionale (14.826 presenze, contro il Sorrento) è destinato a essere polverizzato. In questa prima fase e fino alle 13 di domani, riservata a chi ha sottoscritto un abbonamento per il campionato 2010-11. Dalle 13 di domani fino alle 19 di sabato, invece la vendita sarà libera. I bambini sotto 14 anni pagheranno il biglietto intero come ha deciso, sollevando molte polemiche, la Lega Pro.
Cori razzisti. Altri 5.000 euro al Verona di multa, dopo i 7.500 dell’andata perché «propri sostenitori in campo avverso durante la gara intonavano cori inneggianti alla discriminazione territoriale e razziale», mille euro invece al Sorrento. Queste le decisioni del giudice sportivo: un turno a Ceccarelli e al salernitano D’Alterio.
All’Arechi alle 18. Salernitana-Verona, ritorno della finale play off si giocherà alle 18 per permettere a RaiSport di trasmettere interamente l’incontro senza sovrapporsi con l’altra finale del girone B Atletico Roma-Juve Stabia. (ass)
Mercoledì 08 Giugno 2011
Arbitrerà Di Bello, con lui i campani già ko
VERONA - Sarà Marco Di Bello, della sezione arbitrale di Brindisi, a dirigere Hellas-Salernitana, andata della finale play off di Prima Divisione (girone A), domenica al Bentegodi (fischio d’inizio alle 16). Il fischietto pugliese sarà coadiuvato dagli assistenti Alessandro Raparelli (Albano Laziale) e Lorenzo Sani (Empoli). Il quarto ufficiale sarà Luca Barbeno (Brescia). Di Bello ha due precedenti con i gialloblù, entrambi al Bentegodi: con il Sorrento il primo dicembre 2010 (1-1), e proprio con la Salernitana lo scorso 10 aprile (2-1 per gli scaligeri), quando concesse al Verona un calcio di rigore. (G.Vig./ass)
Martedì 07 Giugno 2011
Il tecnico si gode la qualificazione: la Salernitana? C’è tempo per pensarci
«Hellas, è una finale meritata»
di Gianluca Vighini
VERONA - «Ce la siamo meritata. Non ci sono dubbi. L’Hellas è stato superiore al Sorrento nelle due partite. Questo è un altro campionato. E se loro sono stati migliori di noi durante la stagione non altrettanto possiamo dire adesso. A volte bisogna saper perdere».
Così Andrea Mandorlini, dopo aver raggiunto la finale play off, un traguardo ancora minimo nella testa del tecnico di Ravenna. Poca voglia di parlare del prossimo avversario, la Salernitana, arrivata alla finale, dopo una discussa partita contro l’Alessandria (rigore decisivo segnato da Carrus sull’1-0 per i grigi ed espulsione di un uomo della squadra di Sarri). «Ci penseremo nei prossimi giorni alla Salernitana - spiega Mandorlini -, ora dobbiamo pensare soprattutto a ricaricare le batterie. Abbiamo speso tantissimo in questa trasferta a Sorrento. Abbiamo chiuso il match con alcuni giocatori molto affaticati, ora è il caso di recuperare».
Un elogio particolare Mandorlini lo ha dispensato ai tre attaccanti che si sono dannati l’anima. «Bravissimi: Ferrari ha fatto un lavoro straordinario, Berrettoni ha cantato e portato la croce, Mancini ha giocato una partita eccezionale. Si meritano davvero gli applausi». Unica nota dolente: Ceccarelli ammonito, sarà squalificato per la finale d’andata.
Mandorlini non si fascia la testa prima di essersela rotta. «Non m’importa. Abbiamo dimostrato di essere una squadra competitiva. Ceccarelli è un giocatore importante. Ma la forza del Verona è stata proprio quella di essere un gruppo compatto. Con chi lo sostituirò? Beh, ci sono due nomi: Vergini e Abbate. Ci penseremo in settimana».
Ultima annotazione di Mandorlini: il pubblico che ha seguito l’Hellas a Sorrento. «Eccezionali. Sono andato a ringraziarli. Non ho mancato di rispetto a nessuno, come ha sostenuto qualcuno del Sorrento (Camorani, ndr) Se lo meritavano. Il loro apporto è stato fondamentale». (ass)
Martedì 07 Giugno 2011
Già in campo ieri pomeriggio, domani biglietti in vendita
VERONA - L’Hellas è tornato ieri pomeriggio da Sorrento e Mandorlini ha voluto che la truppa gialloblù scendesse subito in campo a Sandrà, verso le 18. In serata, poi, il tecnico è stato festeggiato a Villa Quaranta dagli allenatori veronesi, dove ha tenuto una lezione sulla fase difensiva. Giovedì, venerdì e sabato allenamenti a porte chiuse. Venerdì probabilmente la seduta si terrà al Bentegodi. La finale d’andata si giocherà domenica (alle 16) al Bentegodi.
Il ritorno il 19 giugno all’Arechi. La Salernitana godrà del vantaggio della posizione in classifica essendo arrivata quarta, davanti all’Hellas. In caso di parità, dunque, saranno i campani a passare.
Nel ritorno, comunque, se il risultato fosse ancora in parità, si giocheranno due tempi supplementari. Solo in caso di ulteriore parità, la Salernitana farà valere la migliore classifica in stagione regolare.
Da domani saranno in vendita i tagliandi: sono 3.100 i biglietti riservati ai tifosi da Salerno. (G.Vig./ass)
Martedì 07 Giugno 2011
Ferrari: «Il Verona è diventato una squadra vera»
VERONA - Quasi da libro Cuore. Straordinario per intelligenza tattica, abnegazione, generosità. Unico difetto, rispetto alla mole di lavoro, Nicola Ferrari, raccoglie ancora troppo poco. Backstage di Sorrento: Ferrari può segnare di testa, a tu per tu con Rossi. Poi, un’altra volta, a due metri dal portiere campano. Invece zero. Ma è da una sua intuizione che l’Hellas comunque segna il gol dell’1-1 con Berrettoni, che ha aperto le porte alla finale.
Spiega Ferrari. «E’ vero. Dovrei raccogliere di più. Ma sono troppo contento per aver raggiunto questo risultato. Siamo diventati una squadra vera, ci siamo temprati in mezzo alle difficoltà e ora non ci fa paura nulla. Ma attenzione: non abbiamo ancora fatto niente e se vogliamo coltivare il nostro sogno lo dobbiamo rendere concreto in queste due settimane».
Sarà ancora una volta la gara d’andata a fare da spartiacque. «Sì - conferma Ferrari -, sarà importante ma non decisiva. Proprio come col Sorrento. Sono sfide lunghe, difficili. Ci giochiamo la stagione in 180 minuti. Senza paura. E stavolta ci saranno anche eventuali tempi supplementari». (G.Vig./ass)
FONTE: Leggo.it
Batte il cuore di Corrent «Vorrei giocare anch'io»
IL DOPPIO EX. Il veronese ha indossato le maglie delle due squadre ma lui tifa solo Hellas
«Forza ragazzi, regalatemi la serie B, regalatela alla nostra gente»
«Non so cosa darei per giocarmela anch'io». Da doppio ex tra l'altro. Perché Nicola Corrent ha vestito le maglie di Verona e Salernitana. In epoche diverse. In Campania era arrivato ragazzino. All'Hellas, squadra del cuore e delle radici, si era preso pure la fascia da capitano. «Non chiedetemi nemmeno per chi tifo. Penso sia superfluo».
Corrent, il primo pensiero?
«Forza Verona, forza Hellas, forza ragazzi. Regalatemi la serie B. Regalatela ai nostri splendidi tifosi».
Anche lei sarà in campo per la promozione…
«Già con la maglia della Carrarese. C'è sempre il gialloblu di mezzo. Se battiamo il Prato saliamo in Prima Divisione. Per me sarà una domenica specialissima».
Partiamo da lontano: il ricordo di Salerno?
«Bello. Due anni intensi. Stavo crescendo, mi stavo formando. Ho avuto tanti allenatori: Cadregari, Cagni, Oddo. Ho capito che cosa vuol dire esibirsi di fronte ad un pubblico esigente. E ho avuto modo di entrare in contatto con giocatori di grande livello. Di Michele è l'esempio. Ma poi c'erano Vannucchi, Marco Rossi, Giacomo Tedesco».
Bene, e Verona?
«Beh, Verona è stato un sogno che si avvera. La mia maglia, il mio stadio, la mia gente. Verona è un brivido…»
Già finito…
«Poteva durare di più. Magari mi aspettavo un finale diverso. Una telefonata, a volte, può cambiare tante cose. E, invece, ci siamo trovati improvvisamente distanti. Molto lontani. Magari parlando, riflettendo, sarebbe stato possibile restare ancora insieme. Ma ormai è inutile rivangare il passato. È andata così. Farò il tifo da lontano».
Il ricordo che riaffiora?
«Busto, la paura, la salvezza. Uno dice: ti sei salvato dalla C2. Eri sul baratro, e all'ultimo hai fatto marcia indietro. Certo, è vero. Ma quel giorno abbiamo vissuto un'emozione fortissima, condivisa con la nostra gente. E poi retrocedere sarebbe stato disastroso. Li ho pensato: la vita ci appartiene ancora, possiamo risalire».
Altri pensieri gialloblù?
«Un gol. Nel mio stadio. Ho segnato su punizione contro la Spal. Una bellissima partita. Era l'8 settembre del 2008, la partita tra Verona e Spal finì 2 a 1. E poi ho potuto fare festa con i nostri tifosi. Certe cose le sogni di notte. E quando ti capitano dici: ma è vero?».
La realtà ci riporta a Verona – Salernitana. Lei come se l'aspetta?
«Penso sia una gara delicata. Il Verona può vincere. La Salernitana è squadra furba e dotata di grandi qualità. Del resto, è una finale».
Mancherà Ceccarelli…
«Luca dà esperienza al reparto difensivo. La sua può essere considerata un'assenza pesante. Mi pare, però, che il Verona di oggi abbia la possibilità di sostituire i suoi giocatori in campo, mantenendo quasi del tutto inalterato il livello qualitativo».
Quale differenza nota rispetto ai playoff della scorsa stagione?
«Penso che il mio pensiero sia comune a tanti altri: il Verona di oggi dispone di corsa ed entusiasmo. Arriva all'appuntamento più importante della stagione nella miglior condizione. L'anno scorso successe l'esatto contrario. La vittoria sembrava fatta. Poi iniziò un periodo terribile. E il finale fu doloroso per tutti».
Corrent, perché vorrebbe esserci a tutti i costi?
«Perchè ho sempre dato tutto per l'Hellas. Perché ogni partita che scendevo in campo, era la Partita. Perché amo Verona, tifo Hellas, e sento che la mia storia lì è durata troppo poco».
Chi la decide questa partita?
«Vigiani, un mio compagno di squadra mi ha detto che Hallfredsson è una forza della natura. Lui c'ha giocato insieme alla Reggina. Penso abbia ragione. La mediana della Verona dispone di grande qualità. Lì probabilmente transiteranno i palloni più importanti. E in mezzo penso che la squadra di Mandorlini sia decisamente più forte. Poi dirà il campo…».S.A..
Il miracolo firmato Breda «Più forti nelle difficoltà»
LA PALLA AL MISTER. Il tecnico ha guidato i campani tra problemi finanziari e penalizzazioni
«Abbiamo sempre lavorato molto duramente, senza cercare alibi La squadra favorita? Partiamo alla pari, vedo grande equilibrio»
10/06/2011
Difficoltà societarie e penalizzazioni. Potevano decidere di lasciarsi andare. Scivolare in basso. E, invece, a Salerno hanno deciso di regalarsi un sogno. La serie B nei pensieri, un modo per uscire da trionfatori dalla tempesta perfetta. Roberto Breda, tecnico trevigiano di 42 anni con una lunga carriera da calciatore «prof» alle spalle, ha messo a segno un piccolo miracolo di strategia. Certo, la qualità non manca alla sua Salernitana. Forza, coraggio, senso del sacrificio, il tecnico ha saputo dosarli nel corso della stagione.
Breda, il miracolo di Salerno è merito suo?
«Qui non si fanno miracoli, si lavora sodo. E proprio attraverso il lavoro siamo arrivati a giocarci la B con il Verona. I ragazzi hanno voluto 'andare oltre'. Gli alibi, a volte, ti ammazzano le gambe. E noi li abbiamo accantonati, arrivando a giocarci tutto in due partite. Le mille variabili che entrano in ballo in una partita non dovranno comunque vederci impreparati».
Verona – Salernitana è la partita che tutti attendevano?
«Se dicessi di sì, toglierei merito a Sorrento e Alessandria. Le quattro finaliste meritavano il massimo. Verona e Salernitana per blasone, storia e piazza meritano la B. Sarà una finale molto affascinante».
Come vive la settimana?
«Come le due che hanno preceduto le sfide con l'Alessandria. Non ci sono grandi differenze. Resta la consapevolezza di non poter sbagliare molto. Tensione e concentrazione si mescolano. E in 180' ci giochiamo tutto».
Se l'è già immaginata la sua partita?
«Impatto giusto, massima attenzione, controllo dello stato emotivo. Così la Salernitana riuscirà a fare la sua partita. Venisse a mancare anche una sola componente, tutto diventerebbe molto più difficile. Mi rendo conto che tenere sotto controllo ogni singola situazione non è facile. Noi, comunque, dovremo provare a farlo».
Che idea si è fatto dell'operato di Mandorlini?
«Ha dato sostanza al suo lavoro. E si è visto. Ricordo che quest'anno abbiamo affrontato per la prima volta il Verona ad ottobre, nel loro momento peggiore. L'impressione era quella di avere di fronte una squadra disunita e sfiduciata. Mandorlini ha cambiato tutto. Oggi l'Hellas è squadra consapevole e compatta. Proprio una bella rivale».
Il campo dice che siete voi i favoriti…
«Non sono d'accordo. Partiamo alla pari. Abbiamo il 50 per cento di portare a casa la promozione. Guardate che cosa è successo nelle semifinali. Le due squadre che partivano sfavorite sulla carta per il piazzamento al termine del torneo, hanno ottenuto il passaggio del turno. Queste sono partite strane. Chi si sente svantaggiato, inconsciamente rischia di farsi male. Comunque la Salernitana non ha certo intenzione di andare in campo per portare a casa due pari».
Gara uno al Bentegodi quanto conta?
«Molto. Proveremo a vincere. Proviamo sempre a vincere. Credo che sia importante avere chiaro in testa proprio questo concetto. La Salernitana dovrà andare in campo convinta di poter portare a casa il massimo della posta. Di fronte troveremo di sicuro un avversario che la pensa esattamente come noi. E allora sono convinto che saranno i particolari a determinare l'esito della partita».
Nel Verona c'è qualcuno che merita una citazione particolare?
«Li conosciamo bene. Parto con Rafael…e non mi fermo più. Perché il Verona è una squadra che dispone di qualità individuali davvero molto interessanti. Io, però, preferisco analizzare la squadra e non il singolo. La forza è tanta. E mi pare abbiano trovato un buon equilibrio. Ci prepariamo all'impatto». S.A.
Caccia al biglietto, tredicimila allo stadio
UNA PASSIONE SENZA FINE. I bigonci saranno aperti anche domenica
Sono già esauriti i tagliandi di Curva Sud e Tribuna Superiore Ovest Limitazioni in Campania
10/06/2011
Passione senza fine. E siamo appena all'inizio. I tifosi dell'Hellas anche ieri si sono messi in coda per testimoniare la loro incrollabile fede nei confronti del Verona. Il risultato tangibile? Tredici mila biglietti «staccati» in vista della sfida di domenica al Bentegodi contro la Salernitana. Insomma, anche questa volta si prevede un colpo d'occhio da brividi. Ma del resto, nessuno vuole perdere l'occasione di accomodarsi domenica sugli spalti per incitare i ragazzi di Mandorlini.
CURVA ESAURITA. C'è dell'altro: a conclusione della prima fase di prevendita dei biglietti dedicata agli abbonati intenzionati a confermare il proprio settore, ha preso il via la vendita libera. E c'è da aspettarsi, quindi, ancora una 'due giorni' di fuoco. Va detto anche che dei tredicimila biglietti venduti fino a ieri sera, 1.400 sono stati destinati alla Curva Nord Ospiti. Sono andate esaurite, nei punti vendita Ticket One, Curva Sud e Tribuna Superiore Ovest. Restano, quindi, gli ultimi posti disponibili per i settori indicati nel circuito Index Best Union.
I BIGLIETTI. Questi i prezzi dei biglietti per la partita. Poltronissime 30 euro. Poltrone 20 euro. Tribuna Superiore Ovest 14 euro. Curva Sud 10 euro. Nella Tribuna Superiore Est i minorenni potranno acquistare liberamente il biglietto a 10 euro. La società di via Torricelli ha voluto inoltre rendere noto che l'Hellas Verona Ticket Point - parcheggio A - sarà aperto domenica a partire dalle 11 per permettere un ulteriore acquisto di biglietti per la sfida con la Salernitana. Ma anche fino ad un'ora dopo il termine della gara per favorire il ritiro delle ricevute della tessera del tifoso. Nel giorno della gara, la vendita dei tagliandi è riservata ai soli residenti nella regione Veneto.
LE LIMITAZIONI. Mercoledì il Prefetto della Provincia di Verona ha decretato che per la partita di domenica la vendita dei tagliandi per i residenti nella regione Campania venga riservata ai soli possessori di tessera del tifoso. Ma i tifosi salernitani non possessori della tessera del tifoso che hanno acquistato il loro biglietto anticipando di un giorno le decisioni prese dal Prefetto, esibendo proprio il tagliando, potranno tranquillamente entrare allo stadio. In totale i biglietti assegnati alla tifoseria granata sono circa 3200. Non sono previste ulteriori variazioni a questo limite, in caso si arrivi a rapido esaurimento e venga inoltrata un'ulteriore richiesta di tagliandi.S.A.
Il «Remo» è rimasto un tifoso: «Stavolta vince il Verona»
IL SONDAGGIO. Microfono ai tecnici del girone, chiamati a pronunciarsi sull'esito della finale. L'ex allenatore dell'Hellas - come Simoni, Jaconi, Mangone e Leo Rossi - mandano in B i gialloblù: «Ma si gioca davvero sul filo dell'equilibrio»
09/06/2011
Più Hellas che Salernitana, almeno questo dicono gli altri. «Il blocco squadra di uno contro le individualità dell'altro», è l'idea di molti fra gli allenatori che hanno visto da vicino le creature di Mandorlini e Breda. Sfumature, più che giudizi netti. Impossibile sbilanciarsi, soprattutto per chi guarda da fuori. Anche se la maggioranza vota Verona.
ONORE A MANDORLINI. «Vanno in finale le due squadre migliori», premette Gigi Simoni, direttore tecnico del Gubbio, «che per la qualità dell'organico potevano anche concorrere per il primo posto. La Salernitana ha esperienza e valori tecnici importanti, gioca molto sugli spunti di Fava e Fabinho. Il Verona mi sembra più squadra, fisicamente più prestante. Mandorlini d'altronde è uno in gamba, ha personalità e temperamento. Mi piace. Istintivamente mi viene da dire che il Verona parte leggermente favorito, ma le differenze sono davvero minime».
EPILOGO ANNUNCIATO. «La finale era già scritta», sentenzia Maurizio Sarri, mister dell'Alessandria. «Noi in tutto il campionato avevamo subito due espulsioni e in due partite ne abbiamo prese quattro. A Salerno ci hanno cacciato un giocatore al primo fallo e un altro dopo il secondo. Ed anche al ritorno è stata la stessa musica, compreso un rigore fischiato per un fallo commesso un metro fuori dall'area. Non vorrei parlarne ancora, dico solo che l'Alessandria in undici contro undici stava sempre vincendo con la Salernitana. Aver avuto due arbitraggi così mi pare quanto meno strano. La finale? Equilibrata, gli episodi faranno la differenza. Certo è che il Verona con soli 50 punti non meriterebbe la B, sono molti di meno rispetto a quanto vale la rosa. Meglio la Salernitana, almeno per quel che ha detto il campionato».
ATTEGGIAMENTI DIVERSI. «Il Verona tende a muovere più pedine col suo gioco e meno nella fase di non possesso, la Salernitana cerca invece rapidamente la profondità e gli spunti dei suoi attaccanti. Di sicuro», spiega Davide Nicola, allenatore del Lumezzane, «il Verona è in ottima salute, ha preso coscienza dei suoi mezzi e avrà anche fatto tesoro dell'esperienza dello scorso anno. E poi ha eliminato con autorità una squadra di spessore come il Sorrento, anche se a loro mancava Paulinho che di questa categoria è stato il giocatore migliore». E «i due stadi giocheranno un ruolo di rilievo».
TRIDENTE-CHIAVE. «I tre attaccanti del Verona», rileva Leo Acori, esonerato dalla Cremonese a cinque turni dalla fine della stagione, «costringeranno la Salernitana ad abbassare un centrocampista, difficile che Breda accetti la parità. Noi a Salerno giocammo una gran partita mettendo pressione a Carrus da cui passa gran parte del gioco. Attenzione anche a Fabinho. Ma il Verona ha il centrocampo più forte del campionato, con gente di categoria superiore. La finale è equilibratissima».
«L'esperienza mi dice che la squadra più motivata e più consapevole delle sue qualità alla fine viene premiata. La Salernitana», rileva Osvaldo Jaconi, allenatore del Bassano, «forse ha il rammarico di non aver potuto lottare per la promozione diretta, visti tutti quei punti di penalizzazione. Per questo probabilmente il Verona sta meglio, visto quel che è successo lo scorso anno e che ha finito per condizionare il rendimento della squadra anche all'inizio di questa stagione. La Salernitana ha le invenzioni di Carrus, la rapidità di Fabinho. Anche il Verona però ha frecce importanti. Tecnicamente sono alla pari, così come l'incidenza del fattore campo. L'Hellas però ha un po' di rabbia in più».
PRONOSTICO DA TIFOSO. «Per me il Verona ce la fa», dice sicuro Gianmarco Remondina, che oggi allena la Spal. «L'anno scorso siamo arrivati ai playoff col fiato corto. Stavolta la squadra sta meglio. Chiaro, la Salernitana ha colpi importanti. I calci da fermo di Carrus possono far male, ma mi pare che in generale il Verona stia meglio. Io naturalmente faccio il tifo per l'Hellas».
«Noi abbiamo fatto molta più fatica col Verona che con la Salernitana», ammette Leonardo Rossi da Ravenna. «Abbiamo trovato una squadra più solida sotto il profilo difensivo. Come valori forse l'Hellas ha qualcosa in più, proprio per questa sua robustezza».
SPUNTI GIALLOBLÙ. «Dovessi sceglierne una direi che il Verona in questo momento ha qualcosa in più. Con Mandorlini», sottolinea Amedeo Mangone, tecnico della Reggiana, «ha trovato quella quadratura del cerchio che conterà parecchio in partite presumibilmente così equilibrate. Il Verona dalla sua ha anche qualche pezzo pregiato in più. In primis Berrettoni, Ferrari ed Esposito».
«Vedo tutte e due le squadre in buone condizioni, anche se differenti per come interpretano il calcio. Il Verona è più brillante», commenta Agenore Maurizi (Perogrema). «La Salernitana tende ad aspettare l'avversario con un 3-4-3 anomalo che alla fine è più un 5-4-1. C'è qualità a centrocampo, con Esposito e Carrus. Può risultare decisivo il vantaggio che ha la Salernitana, il Verona deve segnare un gol in più e non è poco. Per la nostra salvezza il miglior piazzamento è stato decisivo. E il ritorno a Salerno sarà durissimo».
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Mandorlini: "Gli aiuti vanno dati ai club sani"
10/06/2011 - 18:28
"La promozione è in ballo per 180’ o pure di più, noi siamo pronti. Abbiamo vissuto in maniera equilibrata questi giorni"
VERONA - Venerdì pomeriggio, presso lo stadio "Bentegodi", Andrea Mandorlini ha incontrato la stampa locale per fare il punto in vista del primo atto della finale play-off: "Al di là di quello che si dice durante la settimana, bisogna affrontare bene la prima sfida in casa. La promozione è in ballo per 180’ più eventuali supplementari, noi siamo pronti. Abbiamo vissuto in maniera equilibrata questi giorni, leggo su alcuni quotidiani articoli secondo cui il destino degli avversari sia strettamente legato al salto di categoria, una nuova tattica o pre-tattica al di fuori del terreno di gioco. Oggi sulla Gazzetta dello Sport non c’era un piccolo trafiletto riguardo i campani, bensì un articolo di spessore. Si tratta di un club al collasso da tempo, come leggo io certe cose le leggono anche gli altri. Una richiesta di aiuto, ed io credo che un supporto dovrebbe essere dato a società sane, non credo sia questo il caso".
Tornando all'ultimo impegno di gialloblù, affrontato al campo "Italia", l'analisi viene ampliata: "Lunedì sul giornale ho visto una mia foto, del momento in cui ero faccia a faccia con uno del Sorrento. Un'immagine che non c'entrava niente con la festa per la centrata qualificazione. Qualcuno sarà dispiaciuto di non tornare più in costiera amalfitana. Vediamo se il presidente può offrire qualche soggiorno sul lago. A me non piace parlare degli allenatori, però so che Sarri è uno che veste di nero e non porta proprio bene, comunque vede le cose negative. Bisogna tener presente di tutto, quando sottolinea di aver rimediato quattro espulsioni in sole due gare di play-off. La Salernitana è una buona squadra, credo che di aiuti ne abbiano già avuti".
Il 10 aprile l'Hellas superò i granata 2-1, ma ora le dinamiche sono diverse: "E’ passato molto tempo, questa è un’altra storia. Chi toglierei ai granata? Il direttore sportivo Nicola Salerno. E’ una persona tanto navigata, dobbiamo stare molto attenti perché lui è un uomo importante".
Contro i granata 18 precedenti in terra scaligera
10/06/2011 - 21:17
Un solo confronto in Lega Pro, quello del 10 aprile (2-1): campani sempre affrontati in cadetteria. 9-2 il bilancio totale in favore dei gialloblù
VERONA - Sono 18 i precedenti in riva all'Adige tra Hellas Verona e Salernitana. L'unico in Lega Pro è quello del 10 aprile, coi gialloblù ad imporsi 2-1 grazie ad un rigore negli ultimi minuti di Nicola Ferrari. Tutte le altre sfide sono state disputate in cadetteria.
Bilancio totale di 9 vittorie, 7 pareggi e 2 sconfitte per i gialloblù. Il 28 maggio 2005, in un "Bentegodi" a porte chiuse per decisione del Giudice Sportivo a seguito delle intemperanze ai danni del senegalese del Perugia Coly, Rubino rispose al vantaggio scaligero di Rosina. La stagione dei ragazzi di Ficcadenti terminò con un sesto posto, ad una sola lunghezza dall'Ascoli promosso a tavolino, mentre i campani, giunti tredicesimi, vennero poi iscritti in C1 aderendo al Lodo Petrucci a causa del dissesto economico-finanziario.
Il 1° febbraio 1998 l'ultima affermazione granata, per 2-0, con reti di Greco al 57' e Kolousek al 90'. Trascinata da un promettente Marco Di Vaio, la squadra di Delio Rossi concluse in testa a quota 75 punti, mentre l'Hellas si piazzò in sesta posizione dietro il Torino, sconfitto agli spareggi dal Perugia.
10/06/2011 - 18:12
Verso la Salernitana, venerdì seduta al "Bentegodi"
Per i gialloblù lavoro a porte chiuse: dopo il riscaldamento, possesso palla, tattica e partitella
10/06/2011 - 18:03
Hellas Verona-Salernitana, raggiunta quota 18.300
Ultime ore di vigilia in vista della prima sfida coi granata, e prosegue a ritmi elevatissima la prevendita dei biglietti per assicurarsi un posto al "Bentegodi"
Sandrà: giovedì tattica e partitella
09/06/2011 - 18:51
Seduta a porte chiuse in vista della sfida con la Salernitana. Assente, oltre ad Aiman Napoli, Andrea Caroppo, ancora impegnato con l'Under 21 al torneo di Tolone
SANDRA' - Prosegue la preparazione dell'Hellas Verona in vista del primo impegno contro la Salernitana.
Giovedì pomeriggio seduta a porte chiuse presso il centro sportivo di Sandrà, caratterizzato da riscaldamento, esercitazioni tattiche e partitella.
Assente, oltre ad Aiman Napoli, Andrea Caroppo, ancora impegnato con l'Under 21 al torneo di Tolone.
Domani allenamento sempre a porte chiuse allo stadio "Bentegodi" (ore 16:30)
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
LEGA PRO: Troppo forte la delusione per GAMBARDELLA, il presidente del SORRENTO lascia dopo l'eliminazione dei rossoneri al primo turno playoff...
CALCIOMERCATO SERIE A: Inizia il 'valzer delle panchine' MONTELLA al CATANIA, DI CALO torna al CHIEVO e per la ROMA ecco Luis ENRIQUE ex stella del BARÇA! Colpo LAZIO, preso KLOSE! Il 'castigamatti' della nazionale tedesca...
CICLISMO&DOPING: RICCÒ ncora nei guai...
FORMULA 1: In Canada la FERRARI vola nelle libere! ALONSO primo davanti a VETTEL e a MASSA!
FINALI NBA: I MAVERICKS si portano sul 3 a 2, 'tremano' gli HEAT che però in casa potranno pareggiare ancora iconti e giocarsi tutto in Gara 7!
KLOSE INFIAMMA LA LAZIO: "PUNTIAMO ALLA VETTA" FOTO
Venerdì 10 Giugno 2011 - 09:16
di Enrico Sarzanini
ROMA - «Punteremo al vertice della classifica». Klose ha già infiammato i suoi nuovi tifosi. Prima con i suoi gol, visti e rivisti dai sostenitori della Lazio in questi giorni di attesa su Youtube, ieri con le sue due prime parole da neo giocatore biancoceleste: «Forza Lazio».
E’ stata una visita lampo quella dell’attaccante: giunto a Roma mercoledì sera con al moglie Sylwia, ieri mattina è stato sottoposto alle visite mediche di rito alla clinica Paideia, poi ha visitato il centro sportivo di Formello dove ha conosciuto anche l’aquila Olimpya che, dicono, lo ha lasciato senza fiato. Prima di ripartire alla volta di Monaco l’attaccante si è raccontato dalle frequenze di Lazio Style Radio: «Mi hanno convinto il progetto e le parole di Reja. La Lazio è una squadra molto interessante, con giocatori sia giovani che d’esperienza. Sono molto contento di questa nuova avventura, credo sarà una stagione interessante: possiamo lottare per i primi posti».
Il tedesco non vede l’ora di scendere in campo: «Sono molto eccitato e cercherò di fare del mio meglio in questa piazza che ha una grande squadra e giocatori molto forti». L’attaccante, che ha scelto la maglia numero 11, risponde così ha chi lo accusa di essere avanti con l’età: «Negli ultimi anni ho giocato poco, ma a 33 anni mi sento ancora giovane. Ho firmato un contratto di tre anni e ho ancora tanto da dare: sono pronto per questa sfida e per una piazza importante come quella romana».
Klose è il quarto tedesco nella storia del club biancoceleste: prima di lui c’erano stati Hitzlsperger, Doll e soprattutto Riedle, attaccante che, 21 anni fa, fu acquistato da Calleri per 10 miliardi di lire. Un arrivo che ridiede entusiasmo ad una tifoseria delusa da annate di assoluto anonimato. E lo stesso Riedle non ha dubbi sulla forza di Klose: «E’ un grande colpo - ha detto a millenovecento.it -. Viene da due annate difficili, ma è uno che ha sempre segnato e continuerà a farlo anche con la maglia della Lazio. Il gol per un attaccante è un vizio, quando lo prendi non lo perdi più, sono certo che non deluderà».
Lotito, sempre al lavoro sul mercato, gongola e promette altri colpi, pur non facendo alcun nome: «Abbiamo messo in cantiere altre situazioni, ci saranno delle sorprese: vogliamo che la Lazio sia ancora più forte e competitiva, ma soprattutto che torni protagonista anche in campo internazionale. Per fare questo abbiamo bisogno di gente che abbia grande esperienza. Vogliamo fare meglio dell’ultima stagione, perché puntiamo a risultati importanti».
Mercato in uscita: Lichtsteiner sempre più vicino alla Juve che, ha portato l’offerta a 10 milioni di euro.
ROMA, LUIS ENRIQUE FIRMA: 2 ANNI E OPZIONE PER IL 3°
Giovedì 09 Giugno 2011 - 11:46
ROMA -ROMA - La firma è arrivata ufficialmente via fax, lo staff è ormai al completo. Così Luis Enrique può parlare finalmente da allenatore della Roma: «Ho sposato il progetto perché sono un vincente e voglio vincere anche qui». Poi stringe la mascella da duro e aggiunge: «So che in Italia avete molti dubbi su di me, ma tra un anno saprete bene chi è Luis Enrique. Il mio obbiettivo? Giocare un calcio offensivo e spettacolare e riportare la gente allo stadio».
Il matrimonio tra la Roma e il tecnico asturiano potrebbe essere celebrato già oggi a Trigoria, dove ad attenderlo ci sarà il diesse Sabatini. ma Luis Enrique sull’argomento è vago: «Siamo d’accordo su tutto. Verrò a Roma nei prossimi giorni per parlare con la dirigenza dei programmi. Il progetto americano è ambizioso e vincente come lo sono io, altrimenti non avrei lasciato il mio paese e la mia famiglia».
Luis Enrique ha parlato anche di mercato: «Cercherò di lavorare con i migliori: quelli che ci sono già e quelli che porteremo in queste settimane a Roma». Almeno due acquisti potrebbero provenire proprio da Barcellona. Oltre ai 4 giovani della Cantera (Montoya, Soriano, Jeffren e Romeu) a Luis Enrique piace (e non poco) Bojan Krcic. L’attaccante classe ‘90 è stato offerto in queste ore all’Udinese nell’affare-Sanchez, ma il giocatore spagnolo (di origini serbe) non sembra convinto della destinazione. Ecco allora che si apre l’ipotesi Roma con Luis Enrique nel ruolo di anello di congiunzione. Il prezzo del cartellino sembra proibitivo (intorno ai 30 milioni), ma Sabatini cercherà di ottenere un prestito oneroso con diritto di riscatto. Il procuratore di Bojan, Zoran Vekic, non esclude un futuro in giallorosso per il suo assistito: «Bojan ha bisogno di giocare. Nel 4-3-3 di Luis Enrique si troverebbe bene, ma prima vogliamo parlare col Barcellona». Nel frattempo si sta definendo la cessione di Doni al Liverpool. Al suo posto la Roma ingaggerà uno tra Viviano, Romero e Begovic, anche se si nutre ancora qualche speranza di arrivare a Buffon.
(di Francesco Balzani da Leggo del 9 giugno)
DALLAS STENDE MIAMI -VIDEO. MAVS A UN PASSO DAL TITOLO
Venerdì 10 Giugno 2011 - 11:20
DALLAS - Dallas a un passo dal titolo Nba. I Mavericks battono i Miami Heat per 112-103 in gara 5 delle finali. I texani conducono 3-2 nella serie e domenica, in trasferta, possono chiudere i conti. Dallas conquista il successo preziosissimo con i 29 punti di Dirk Nowitzki (9/18 al tiro e 6 rimbalzi) e i 21 di Jason Terry (8/12 dal campo), determinante nel quarto periodo.
I Mavericks, dopo aver condotto di 9 punti nel terzo periodo, subiscono il ritorno degli avversari e si ritrovano a -4 nella frazione conclusiva. L'epilogo di gara, però, è tutto loro. La formazione di Rick Carlisle piazza un mortifero 17-4 nei 4'23'' finali e ora può davvero sognare il primo trionfo della propria storia. Se l'obiettivo è a portata di mano, il merito è di tutti: Tyson Chandler (13 punti) regala giocate di platino in difesa. Jason Kidd (13) piazza un tripla fondamentale nel finale e JJ Barea (17 punti) è fondamentale per almeno 3 periodi di gioco.
I padroni di casa tirano con il 56,5% dal campo (39/69) e fanno faville dalla linea dei 3 punti (13/19 con il 68,4%). Miami prova a limitare Nowitzki con l'ottima difesa di Udonis Haslem, ma nell'ultima porzione di gara si sfalda in maniera fatale. Lebron James confeziona una tripla doppia (17 punti, 10 rimbalzi e 10 assist) che non serve a nulla. Il 'presceltò si inceppa nel quarto periodo e per gli Heat è notte fonda. Dwyane Wade (23 punti), limitato da un problema all'anca sinistra accusato nel primo periodo, non basta e non vale granchè nemmeno la doppia doppia di Chris Bosh (19 punti e 10 rimbalzi), poco più che un comprimario nei momenti roventi del match.
La corazzata della Florida, costruita per trionfare, ora si ritrova con le spalle al muro. «Avrei potuto fare di più per la mia squadra in un paio di occasioni. Alla fine, conta solo perdere o vincere. La mia tripla doppia non significa nulla», dice James. Morale alle stelle, ovviamente, nell'altro spogliatoio. «Non volevamo tornare a Miami e dare agli Heat due chance per metterci al tappeto. Abbiamo conquistato un successo di enorme valore, ora andiamo lì per giocare domenica gara 6 come se fosse gara 7», dice Nowitzki.
F1, PROVE LIBERE: ALONSO 1° DAVANTI A VETTEL E MASSA
Venerdì 10 Giugno 2011 - 23:45
ROMA - La Ferrari batte un colpo e soprattutto batte la Red Bull di Sebastian Vettel, ripresosi prontamente dallo schianto del mattino. Tutto merito di Fernando Alonso che strappa le libere del venerdì al campione del mondo, portandosi a casa la miglior prestazione della giornata con un bel 1'15'107. Il tedeschino della scuderia 'da bere' è per una volta dietro, stretto tra lo spagnolo e l'altro ferrarista Felipe Massa, ottimo terzo. A distanza di sicurezza entrambe le McLaren, con Lewis Hamilton d'un soffio davanti al compagno di squadra Jenson Button. Pomeriggio da dimenticare invece per le Mercedes, che nella prima sessione avevano dominato con Nico Rosberg ed un buon Michael Schumacher; mentre non ce la fa Sergio Perez che lascia la sua Sauber nelle mani di Pedro de la Rosa per il resto del week-end. Una Rossa tornata competitiva in una giornata contrassegnata da incidenti a catena che hanno in parte rallentato le prove. Dopo il botto di Vettel uscito - ironia della sorte - alla curva dei campioni durante le prime libere, nel pomeriggio sul circuito Gilles Villeneuve di Montreal la sessione è stata movimentata dagli schianti alla Force India di Adrian Sutil, alla Sauber di Kamui Kobayashi ed alla Virgin di Jerome D'Ambrosio. Particolarmente intenso il lavoro per la Ferrari - come riporta il sito media della scuderia di Maranello -, incentrato sulla comparazione tra differenti configurazioni aerodinamiche e tra i tre pneumatici messi a disposizione oggi dalla Pirelli.
Rispetto al set di morbide ed al modello sperimentale a mescola media, il ripetuto regime di bandiere rosse ha impedito di provare le super soft come da programma. Salta la seconda sessione di libere Sergio Perez, tornato in pista al mattino dopo il terribile incidente di Monaco, senza conseguenze. Il pilota della Sauber ha accusato un malore ed ha lasciato per precauzione il volante allo spagnolo de la Rosa che correrà al posto del messicano anche le qualifiche e la gara di domenica. »Dopo che Sergio Perez ha detto di sentirsi male nella prima sessione di prove libere del GP del Canada, la Sauber ha preferito fargli saltare la gara per motivi di sicurezza. La sua malattia potrebbe essere una conseguenza del suo incidente di Monaco«, secondo un comunicato della scuderia. »Certo che volevo correre e non avevo alcun dubbio, io ero in forma. Ma a quanto pare non era il caso. Sono molto deluso. Ho parlato con la squadra dopo la prima sessione e ho detto loro che non mi sentivo al 100% delle mie capacità. E non voglio salire in macchina se non sono al 100%«, ha detto Perez. »Ho bisogno di un pò di tempo per recuperare«, ha aggiunto il messicano, che è apparso sorridente, vicino al muretto della sua squadra durante la seconda sessione di prove libere.
DOPING, RICCÒ SOSPESO DAL TRIBUNALE DEL CONI
Venerdì 10 Giugno 2011 - 17:00
ROMA - Fermato prima dalla Federciclismo italiana e poi, nel giro di 48 ore, anche dal Tribunale nazionale antidoping (Tna) del Coni. Riccardo Riccò deve di nuovo scendere dalla bicicletta. A tutela della sua stessa salute, ma anche perchè sospettato di aver violato la normativa antidoping con l'uso («o il tentato uso») di metodi proibiti. Il provvedimento deciso dalla Fci due giorni - e ribadito oggi dal Coni - prendeva le mosse dal grave episodio che a inizio 2011 ha visto protagonista Riccò (e sul quale è in corso un'indagine della Procura della Repubblica di Modena). Il corridore emiliano il 6 febbraio venne ricoverato a Pavullo in gravi condizioni e poi trasferito all'ospedale di Modena a causa di un blocco renale. In quell'occasione, secondo il referto medico stilato, Riccò dichiarò ai sanitari di essersi sottoposto a un'autotrasfusione con il suo stesso sangue, conservato nel frigorifero da 25 giorni. Un'affermazione poi ritrattata dal ciclista, che spiegò di non essere cosciente al momento del ricovero. Non è la prima volta che Riccò incappa in guai causati dal doping. Nel 2008 subì una squalifica di due anni e mezzo perchè positivo al Cera, l'Eritropoietina di ultima generazione. Il ciclista aveva vinto due tappe del Tour de France, ma fu incastrato dai sofisticati controlli adottati durante la corsa. Scontò venti mesi di squalifica e tornò alle gare nel marzo dello scorso anno indossando la maglia della Ceramica Flaminia. Dopo essere passato alla squadra belga Vacansoleil era tornato a vincere (il Giro dell'Austria) e lunedì avrebbe dovuto tornare a correre al Giro di Serbia con la sua nuova squadra, la Meridiana-Kamen, team Continental con base in Campania e licenza croata. Doveva essere la stagione del rilancio e invece Riccò si ritrova ancora appiedato. E questa è probabilmente l'ultima tappa della sua carriera: essendo recidivo, in base alle nuove norme varate quest'anno dalla Federazione ciclistica, la radiazione è molto probabile.
FONTE: Leggo.it
Calcio, l’ex doriano Di Carlo ritorno al Chievo Verona
Genova. L’ex allenatore della Sampdoria, Mimmo Di Carlo, mandato via dalla società a metà stagione sostituito da Cavasin, torna a Chievo.
La squadra scaligera è proprio quella che gli aveva fatto fare il salto di qualità, permettendogli di andare ad allenare la più blasonata squadra genovese. Dopo il fallimento in blucerchiato, e l’addio di Pioli ora a Palermo, Di Carlo ritrova casa proprio nel Chievo.
FONTE: Genova24.it
G.Mastellone spiega in un comunicato il perche' delle dimissioni dei Gambardella
Scritto da: Gaetano Mastellone - Paese: Sorrento
Sono entrato nel calcio Sorrento dall’ottobre dello scorso anno, su espressa richiesta di Mario e Attilio Gambardella, e pertanto sono stato in modo molto silenzioso a stretto contatto con loro. Penso di conoscerli. Sono stato sempre attento sul lavoro organizzativo del marketing e della comunicazione e mai ho fatto, pur avendone la qualità, interventi sulla stampa. Oggi sento il dovere di intervenire pubblicamente in quanto negli ultimi giorni ho letto e sentito di tutto e di più! In particolar modo sui blog e sui social net work, tipo Facebook. Se il Presidente Mario Gambardella, persona seria e per bene, ieri ha deciso di scrivere personalmente un messaggio - comunicato di addio ha certamente le sue buone ragioni e non è stato spinto da “terze” prospettive calcistiche. Gambardella ama il Sorrento Calcio e ama la città di Sorrento; questo è un punto fermo di partenza del mio dichiarato. Rammento a tutti che Gambardella, e famiglia, ha rilevato il Sorrento calcio tre anni fa, l’ha finanziariamente messa “a posto” e oggi la società è una delle poche in Lega Pro con i bilanci in perfetto ordine.
Gambardella ha anticipato il famoso “FPF-Fair Play Finanziario” voluto da Platini gestendo una società, ripeto rilevata con tanti problemi, con bilanci in perfetto ordine. Rammento ai tifosi, e alla città, che questo è un valore importante. Rammento anche che Gambardella, imprenditore con la “I” maiuscola, aveva tracciato un piano triennale che doveva proiettare il Sorrento ai vertici del calcio professionistico e aveva puntato anche alla promozione diretta in serie B! Rammento anche che il Presidente, uomo di calcio e di vita ben navigato, aveva “intuito” che il solo modo per vincere era la promozione diretta! L’ha fatto allestendo una squadra con calciatori di prima qualità che alla fine hanno fatto un grande campionato arrivando, con tanta sfortuna, al secondo posto distanziando il Verona Hellas di ben “otto punti”. Quest’anno la gestione del campionato è costata diversi milioni di euro che Gambardella, in silenzio, ha immesso con grande passione nelle casse della società. In cambio cosa ha avuto? Certamente un feeling con la città che non si vedeva da quarant’anni, cioè dal dopo Lauro – Torino.
Gambardella è amato a Sorrento e merita rispetto. Poi è successo quello che è successo e personalmente non desidero entrare nel “atto tecnico” che come dirigente marketing & comunicazione non mi compete. E’ successo anche che Gambardella ha incontrato sulla sua strada, non per sua colpa, dei calciatori che a tutto pensavano tranne che “a giocare da professionisti”, ha incontrato recentemente un arbitro che ci ha veramente distrutto un campionato e ci ha ostacolato nei “play off”, mi riferisco all’arbitro che, “diciamo frettolosamente”, ha accordato un calcio di rigore al Verona Hellas totalmente inesistente. Le sue motivazioni dell’addio, quelle vere e non le tante chiacchiere che i soliti noti stanno buttando sul territorio, sono queste; comportamenti dei calciatori, comportamenti della classe arbitrale, delusione per non essere stata tutelata una società seria (con bilanci in ordine) che ha dominato sul campo un campionato! Il fatto che poi a Sorrento non esiste un vero stadio (basta leggere le tante polemiche e accuse fatte dai media del nord nell’ultimo mese), non esiste la partecipazione della classe imprenditoriale sono certamente anche fatti da considerare ma in questo momento per lui secondari. A Sorrento e vicino al Sorrento calcio è esistito, ed esiste, solo una grande figura che è Gianluigi Aponte il cui logo della MSC la squadra porta, con onore, sui campi di tutt’Italia. La "vera" verità di carattere “finanziario” che tutti devono sapere è questa: nell’ultimo campionato, e così come nei due precedenti campionati, Gambardella ha dovuto immettere liquidità (soldi veri!) per il 70% della gestione, la MSC ha partecipato come Sponsor per il 15% e per il resto ha contribuito un socio sorrentino (1,5%), il marketing (3%) e il restante fra incassi al botteghino e abbonamenti (circa 10%) e introiti della Lega (3%).
Per terminare desidero pubblicamente ringraziare il Presidente Mario Gambardella per aver voluto dare a me ieri il compito di diffondere le sue “vere motivazioni” agli amici più vicini al Calcio Sorrento e l’ha fatto inviandomi una mail sua personale che ho cercato di sintetizzare in questo articolo. Poi certamente direttamente lui sui vari media sarà più preciso e più dettagliato del sottoscritto. Però desidero rendere noto alcune righe che reputo fondamentali per comprendere lo stato d’animo del Presidente. “Come può un imprenditore investire milioni di euro e poi avere dei dubbi per un intervento sbagliato di un suo giocatore o della concessione di un rigore da parte di un arbitro che con una decisione frettolosa, per non dire altro, può causare danni enormi a una società? Fin tanto che ci sarà quest’andazzo, io intendo stare molto lontano dal calcio, perché questa situazione non mi piace per niente”. Condivido le sue parole. Ringrazio, come sorrentino, Gambardella per quello che ha fatto in questi tre anni ed invito a rispettare le sue decisioni, anche se mi auguro, e spero, che il “cuore rossonero” che in lui batte gli faccia cambiare idea! Me lo auguro, e stamani l’ho anche telefonicamente invitato a farlo.
Questo mondo che ci circonda non è più “il calcio inteso come sport e passione sportiva” ma è solo un mondo imbastardito da troppe losche figure di atleti, che atleti non sono, e loschi personaggi che vi ruotano attorno! Come si può investire del denaro quando ci sono forze che remano contro per interessi personali o di sistema? A Gambardella, persona sana e perbene, è venuta meno la voglia di stare in questo mondo calcistico sia per il risultato ottenuto dalla sua squadra, dal suo mister e sia per il “contorno” già descritto ed ora bisogna capire e rispettare la volontà dell’uomo. Personalmente lo capisco e condivido, ripeto, il suo stato d’animo. Oggi chi lotta per crescere e prosperare in modo sano e sportivo è condannato e ostacolato, invece chi gestisce una piazza calcistica, come quella di Verona(o di altre società) si arroga anche “il diritto” di venire nella nostra civile e educata Sorrento addirittura “scortato” da diverse guardie del corpo. E’ un fare di sistema che non mi piace. Infine comunico, solo per dovere d’informazione, che ieri sera, per protestare contro questo “sistema”, contro chi rema ed ha remato contro questa società, ho rassegnato al Presidente Gambardella le mie dimissioni dalla società perché anch’io prendo le distanze da questo calcio malato, non mi piace più esserci. Aspetto una sua risposta. Ovviamente, per quello che posso fare, senza alcun interesse, sono disponibile a dare supporto consulenziale e a lavorare per il futuro che onestamente “vedo” solo in un ripensamento di Gambardella e sono certo che il Sindaco di Sorrento lavorerà in tale ottica.
Gaetano Mastellone – 8 giugno 2011
FONTE: SorrentoEDintorni.it