VERONA 1-0 PERUGIA + - =
Come preannunciato alla vigilia ampio turn-over in casa verona con BENUSSI, RODRIGUEZ, e VALOTI all'esordio assoluto e SAVIOLA per la prima volta dall'inizio in una gara ufficiale, ancora panca per LUNA, il modulo rimane il 4-3-3 col Conejo a giocare al centro della coppia GOMEZ TALEB-NENÊ; solo due i reduci dalla gara col SASSUOLO: MÁRQUEZ stasera capitano e HALLFREDSSON.
Qualche novità anche fra le fila del Grifone a cominciare dalla porta dove KOPRIVEC da il cambio al promettente PROVEDEL (di scuola CEO), Rodrigo TADDEI davanti alla difesa, coppia d'attacco formata da LANZAFAME e l'ex gialloblù RABUSIC al rientro dopo un infortunio nel 3-5-2 che scende in campo nell'umida ma non fredda serata del Binti.
Circa 200 i tifosi ospiti in Curva Nord, qualche preoccupazione da parte dei giocatori per le condizioni del campo allentato dalla pioggia di questi giorni ma anche pieno di buche...
TIM Cup: Hellas Verona-Perugia 1-0 highlights ed immagini |
LA GARA
Ritmi blandi da amichevole estiva da ambo le parti e prima occasione per l'HELLAS all'8° con SAVIOLA che favorisce l'inserimento di BRIVIO il cui tiro sbatte su KOPRIVEC.
Al 16° SAVIOLA ruba il tempo a ROSSI lanciandosi su un pallone che arriva dalla trequarti, il difensore umbro aggancia platealmente il piede destro del fuoriclasse argentino che da parte sua non fa molto per rimanere in piedi; per il signor Cervellera di Taranto è rigore che batte (in scioltezza) lo stesso SAVIOLA: Palla da una parte, portiere dall'altra ed il VERONA è in vantaggio!
Quattro minuti dopo GOMEZ conquista un calcio di punizione sul limite destro dell'area perugina, batte El Gran Capitan proprio sulla testa di Juani che anticipa il marcatore ma non inquadra la porta che si spegne sul fondo a più di un metro dal palo di sinistra...
Al 24° prima vittima del campo disastrato: Il terzino ospite CRESCENZI mette male il piede, lo sostituisce VINICIUS.
Al 35° MÁRQUEZ batte un altro calcio di punizione, stavolta sul centrosinistra ad un paio di metri dal limite dell'area, la palla viende deviata da KOPRIVEC in angolo.
Un minuto dopo bel traversone di BRIVIO sul quale nell'ordine GOMEZ TALEB, NENÊ e SAVIOLA non riescono però ad intervenire: Borbotta MANDORLINI a bordo campo.
Al 41° l'unica occasione per gli ospiti: LANZAFAME con un bel cross da sinistra cerca GIACOMAZZI, bravo BENUSSI ad anticipare appena in tempo l'argentino!
Prima parte di gara che si chiude con un minuto di recupero.
Andrea Mandorlini | Guillermo Rodriguez |
Il VERONA prova ad accelerare nella ripresa ma tutto rimane nelle intenzioni dopo il tentativo al 2° minuto: NENÊ cerca di inserirsi su un rimpallo che sbatte su SAVIOLA ma da buona posizione spreca tutto...
All'8° arriva il secondo cartellino giallo per GIACOMAZZI per un fallo su VALOTI e l'argentino viene espulso, poco dopo il secondo cambio forzato per CAMPLONE: RABUSIC fa spazio a PEREA ma PERUGIA che rimane col 4-3-2.
Calcio di punizione da posizione favorevole per l'HELLAS al 16°, HALLFREDSSON tocca a lato per la botta di BRIVIO che però alza troppo la mira, tre minuti più tardi ultimo cambio per il Grifone: FALCINELLI esce in barella dopo uno scontro con CAMPANHARO, spazio al centrocampista VERRE.
Al 22° SAVIOLA controlla al meglio un rimpallo della difesa avversaria sulla conclusione di VALOTI ma il suo tiro è troppo angolato ed esce di molto a destra del secondo palo.
Al 26° si fa vivo il PERUGIA con la spizzata del colombiano PEREA a favorire il compagno LANZAFAME, la scivolata dell'attaccante biancorosso è buona ma la palla esce a lato controllata da BENUSSI.
Alla mezz'ora l'insoddisfatto MANDORLINI prova a mettere un po' di pepe sulla gara inserendo LÓPEZ e CHRISTODOULOPOULOS al posto di SAVIOLA e VALOTI ma la deriva della gara non cambia, anzi sono gli avversari a provare qualche incursione in più come al 34° quando VERRE ribatte un rilancio di HALLFREDSSON dall'interno dell'area, ma fortunatamente la palla si spegne sul fondo...
La gara si trascina stancamente sino al 42° quando GOMEZ prova ad accendere la luce servendo LÓPEZ all'interno dell'area ma la conclusione del giocatore uruguayano lascia molto a desiderare.
Al 44° il mister concede qualche minuto di gloria al Primavera francoalgerino FARES e dopo 4 minuti di recupero il signor Cervellera termina la partita, il VERONA agli ottavi se la vedrà con la JUVENTUS.
Radiografia del Gol gialloblù 2014/2015 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
LÓPEZ | 0 | 4 | 4 | |
TONI | 1 | 3 | 4 | |
IONITA | 0 | 2 | 2 | |
TACHTSIDIS | 0 | 2 | 2 | |
MORAS | 1 | 1 | 2 | |
HALLFREDSSON | 0 | 1 | 1 | |
GOMEZ TALEB | 0 | 1 | 1 | |
CHRISTODOULOPOULOS | 1 | 0 | 1 | |
SAVIOLA | 1 | 0 | 1 |
LE IMPRESSIONI
Se la missione era vincere si può considerare compiuta ma a chi si aspettava gol e spettacolo contro una squadra di categoria inferiore rimasta in 10 per quasi tutto il secondo tempo è rimasto parecchio amaro in bocca: Gran possesso palla del VERONA ma niente altro! Manovra lenta, gioco orrizzontale, difficoltà evidente nel creare occasioni... Una brutta gara che ha permesso ai giocatori meno utilizzati di mettere qualche minuto nelle gambe e a SAVIOLA di mettere a segno almeno un gol con gli scaligeri prima di andarsene mestamente e con ogni probabilità a Gennaio (sembra abbia chiesto la cessione... Ma va?).
Ora i proibitivi ottavi contro la JUVE ma testa e concentrazione vanno immediatamente al prossimo impegno in campionato contro la SAMP, gara da non sbagliare per ricominciare a muovere la classifica dopo due sconfitte consecutive.
L'azione che ha causato il penalty poi trasformato dallo stesso SAVIOLA |
I VOTI
- BENUSSI: Un paio di interventi di rilievo per far presente che, in caso di defaillance di RAFAEL, lui c'è dopo molte gare passate lontano dal campo di gioco, voto 6
- MARQUES: Sulla destra non è mai impegnato, fa più o meno il suo senza essere mai messo in difficoltà, voto 6
- MÁRQUEZ: Gioca con la solita autorevolezza dirigendo i compagni col solito carisma ma purtroppo c'è una bella differenza tra gli avversari di oggi e quelli che si incontrano in Serie A, voto 6
- RODRIGUEZ: Due belle chiusure ed una ripartenza che scatena l'entusiasmo dei butèi, nella difesa scaligera ci potrebbe essere spazio per uno così che tornerà comodo quando il mister deciderà di dargli più spazio, voto 6,5
- BRIVIO: Lui spinge più che può e con il tiro potente che si ritrova prova più volte la conclusione da fuori... Ci fosse stata un pizzico di precisione in più! Voto 6,5...
- VALOTI: Bell'esordio del trequartista impiegato sul centrodestra ha svolto il compito che MANDORLINI gli ha assegnato cercando di non sbagliare... Avanti così! Voto 6 (gli subentra CHRISTODOULOPOULOS al 75° un paio di corse e nulla più... Ingiudicabile)
- CAMPANHARO: Davanti alla difesa non sfigura... Non avrà il fisico di Panagiotis ma sbaglia molti meno palloni e mai in posizioni pericolose il che si traduce in molta meno ansia per i compagni della retroguardia, voto 6
- HALLFREDSSON: Il mister lo lascia in campo per tutta la gara dato che contro la SAMP sarà squalificato e lui cerca di cambiare passo in mediana senza peraltro riuscirci mai, voto 6
- SAVIOLA: Svaria tra il centro dell'attacco e la trequarti, il campo certo non agevola i suoi piedi educati e sbaglia qualche controllo di troppo ma questa non era certo serata di grande calcio. Impeccabile l'esecuzione del calcio di rigore realizzato peraltro con una sicurezza disarmante... Voto 6,5 (difficile pensare a come il VERONA avrebbe potuto passare in altro modo. Gli subentra dal 75° LÓPEZ che ha giusto il tempo di spreacare un bel passaggio di Juanito, voto 5,5)
- GOMEZ TALEB: Corre e si impegna con la solita generosità provando anche a sorprendere il portiere avversario con un guizzo di testa, presente (e un po' pasticcione) quando torna a fare il terzino, voto 5,5
- NENÊ: Ogni volta che lo vedo giocare mi ricorda un po' Calimero contro tutti, mai una volta che riesca davvero a puntare la porta, vuoi perchè è in ritardo vuoi perchè si imbambola invece di tirare... I compagni non lo servono certo nel migliore dei modi ma anche lui ci mette parecchio del suo; per me il peggiore dei nostri, voto 5 (gli subentra il Primavera FARES per assaggiare il campo coi grandi per 5 minuti, Ingiudicabile)
- MANDORLINI: Ai lati del campo è come un leone in gabbia vedendo quel che combinano i suoi giocatori... Non riesce a capacitarsi di certi errori e del ritmo che i gialloblù non riescono mai ad ottenere ma alla fine da la colpa alle tante novità in rosa di stasera: La testa in realtà è già al posticipo in campionato e a come uscire da un periodo davvero scialbo, lo aspetta un compito davvero arduo... Voto 6 ma LUNA perchè è stato preso? E SAVIOLA? Misteri della fede (calcistica).
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LE PAGELLE
Saviola man of the match, Rodriguez che sorpresa!
03.12.2014 00:50 di Matteo Rocchini Twitter: @RoccoN71
Benussi 6 – Primo presenza da titolare nel Verona ma non viene quasi mai scomodato. Gli unici momenti dove deve intervenire è nelle prese alte.
Rodriguez 6.5 – Un mastino sulla sua fascia, non teme gli avversari, tiene bene la posizione ed esce sempre palla al piede. Ottimo anche in fase offensiva quando si tratta di servire i compagni.
Marquez 6 – Tiene bene la posizione e detta ordine nel reparto. Va vicinissimo al gol con una punizione velenosa ma la difesa del Perugia devia il tiro quel tanto che basta per dare l’illusione del raddoppio.
Marques 5.5 – Il peggiore della difesa ma per il livello di forma. Nel primo tempo parte lento ma nel secondo tempo si riprende. Può fare di meglio.
Brivio 6.5 – Ha sui piedi la palla del possibile 1-0 ma calcia in pancia a Koprivec mentre nel secondo tempo sfiora il 2-0. Certo è pur sempre un difensore ma si rende pericoloso quanto un’attaccante. Comunque grande prestazione.
Valoti 6 – Attacca ogni pallone che passa a centrocampo, guadagna punizioni e mette un mostra tanta qualità. Qualche sbavatura negli assist ma va bene così. (Lazaros 5.5 – Il greco entra giusto per tenere il risultato, non affonda in attacco come il solito.)
Hallfredsson 6 – Molto meglio stasera rispetto a sabato contro il Sassuolo. Mette in mostra la solita grinta anche se gli capita qualche errore. Nulla di grave ma da uno come lui non te li aspetti.
Campanharo 5.5 – Una gara nella media anche se condita da troppi sbagli. E’ giovane e ha già messo in mostra tecnica e talento ma in questo match non ha saputo essere incisivo.
Gomez 6 – In costante movimento come il connazionale Saviola. Semina il panico nella difesa avversaria e anche lui sfiora più volte la rete.
Nenè 5 – Troppi errori questa sera sia in fase di conclusione che d’impostazione, sciupa più di un’opportunità per segnare il 2-0. La più clamorosa al 39esimo quando solo davanti al portiere avversario si fa rimontare dalla difesa. Non è proprio serata per il brasiliano. (Fares s.v. - Entra nel recupero)
Saviola 7 – Seconda partita da titolare in stagione e si dimostra fondamentale. Trasforma il rigore del momentaneo 1-0 che si procura lui stesso. Moto perenne, sfortunato in un paio d’occasioni dove è andato vicinissimo alla doppietta. (Nico Lopez 6 – Questa volta la magia dalla panchina non gli riesce nonostante ci provi più volte. Mette in mostra la solita velocità e tecnica.)
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Sport By Redazione
Hellas Verona-Perugia: le pagelle
03/12/2014 - 12:55
Grande prova di Koprivec, Flores e Lanzafame. Fazzi si conferma tuttofare. Rabusic da "chi l'ha visto"
KOPRIVEC 6,5:Risponde presente ogni volta che viene chiamato in causa. Bravo su Brivio e su Nenè. Dimostra il suo valore;
FLORES 6,5: Dalle sua parti non si passa praticamente mai. Con le buone o con le cattive sbroglia diverse situazioni pericolose. Ottimo coi piedi;
GIACOMAZZI 4,5: Lascia il grifo in 10 con un intervento scriteriato. Da uno con la sua esperienza ci si aspetta di più;
ROSSI 5,5: Primo tempo male. Causa il rigore e si perde l'uomo un paio di volte. Ripresa decisamente migliore, soprattutto con la difesa a quattro;
FAZZI 6: Comincia da esterno alto, finisce da terzino e fa bene tutti e due i ruoli;
LANZAFAME 6,5: Semplicemente scatenato. Conquista una marea di punizioni e prova la conclusione almeno un paio di volte. Ha gamba e qualità tecnica. Valore aggiunto;
TADDEI 5,5: Alterna buone cose ad errori imperdonabili nel contesto di una gara senza lampi;
NICCO 5,5: Uno di quelli che al 90' ancora corre. Fisicamente sta bene ma è troppo timoroso per quasi tutta la gara;
CRESCENZI 6: Anche ieri sera sembrava nettamente il più in palla del grifo; (VINICIUS 5: Nessuno si accorge della sua presenza in campo);
FALCINELLI 5,5: Si sbatte, fa movimento ma è troppo isolato la davanti. Una gomitata lo mette fuori causa; (VERRE SV);
RABUSIC 4,5: Esce tra gli applausi del Bentegodi e non capiamo perché. Non discutiamo le qualità umane, ma in campo è uno di meno; (PEREA 5: Mezzo voto in più perché invece di fare il paletto come Rabusic almeno prova a correre....ma lo fa a vuoto);
All. CAMPLONE 6: Tradito da due ingenuità dei suoi centrali a fine partita in conferenza stampa ammette che l'espulsione ed il rigore erano netti. Un buon Perugia ma cosa manca a questo grifo ormai è palese.
HELLAS VERONA
BENUSSI 6: Un'uscita tempestiva e due parate centrali;
RODRIGUEZ 7: Un martello pneumatico su tutto e tutti. Gioca d'anticipo e non perde un pallone;
MARQUEZ 6,5: Ha il compito di marcare Rabusic che si marca da solo. Prova la rete su punizione;
MARQUES 6,5: Si alterna in marcatura sul ceco e fa una bella figura;
BRIVIO 5,5: Pasticcione. Si divora il gol dell'1-0 calciando addosso a Koprivec;
CAMPANHARO 5: Assolutamente impalpabile. Si vede solo quando mette fuori causa Falcinelli;
VALOTI 5,5: Dinamico ma confusionario; (LAZAROS SV);
HALLFREDSSON 6: Del centrocampo scaligero è assolutamente quello con più idee e qualità;
GOMEZ TALEB 5,5: Niente di trascendentale da parte dell'ex Gubbio;
SAVIOLA 6,5: Si conquista il rigore e lo trasforma. Primo tempo da alti livelli, poi, complice la stanchezza, si eclissa; (NICO LOPEZ SV);
NENE' 4,5: Divora gol su gol uno dei quali assolutamente clamoroso. A Verona il vice Toni anche quest'anno sembra non esserci; All. MANDORLINI 5,5: Se gli scaligeri sono quelli di ieri sera rischieranno davvero grosso in campionato.
Arbitro: CERVELLERA di Taranto 6
Federico Ricci
FONTE: UmbriaLeft.it
Mister MANDORLINI 'L'importante era passare il turno...' «La vittoria è sempre la medicina migliore quindi indipendentemente dal fatto che sia la Coppa Italia, ci tenevamo perché affronteremo la Juventus al prossimo turno ed è sempre una partita di prestigio. C'erano giocatori che hanno giocato poco, tante cose buone, tante meno ma ci può stare. Il Verona deve fare di più, ma c'erano diversi giocatori che non giocano con continuità. Dobbiamo continuare su questa strada e l'importante era passare il turno» TuttoMercatoWeb.com
Buon esordio per RODRIGUEZ «Se mi sono piaciuti gli applausi? Certo, sono contento che ai tifosi sia piaciuto il mio modo di giocare, ma sono stato più contento di vedere la squadra vincere senza subire gol. Venivamo da una situazione molto particolare, ma noi abbiamo pensato al risultato. Ora dobbiamo concentrarci per il campionato, il prossimo impegno con la Sampdoria sarà davvero difficile. Abbiamo fatto una buona partita, sappiamo che possiamo ancora migliorare su tantissime cose. Si può giocare bene oppure male, ma l’importante è la vittoria. Oggi era fondamentale tornare a fare risultato: quando si vince si lavora più serenamente. Cosa manca alla squadra? So solo che se ci impegnamo e giochiamo al massimo delle possibilità possiamo crescere molto. Difesa a 4 oppure a 3? Per me non fa differenza, voglio farmi trovare pronto per quando avrò ancora la possibilità di giocare insieme ai miei compagni. Rafa Marquez? E' bravissimo, un punto di riferimento, fa un certo effetto giocare con un calciatore della sua esperienza. Nico Lopez? E' un personaggio, sono molto contento che lui sia qui. Sta imparando molte cose, può diventare un calciatore in grado di dare un contributo importante alla squadra» HellasVerona.it
Mister CAMPLONE 'Poco da recriminare...' «Penso che sia stata un fallo ingenuo, nel senso che si poteva benissimo evitare. Peccato anche per il rigore, Rossi ha perso l'uomo, si sono incrociati e c'è stato un piccolo tocco", ha detto il tecnico che poi ha aggiunto: "Siamo partiti abbastanza bene, il gol ci ha tagliato le gambe e siamo andati in paura. Nel secondo tempo eravamo molto più sciolti, anche con un uomo in meno abbiamo impensierito il Verona e non abbiamo mai rischiato. C'è poco da recriminare, alla fine va bene così e complimenti al Verona che ci ha creduto fino in fondo» TuttoMercatoWeb.com
Rodrigo TADDEI stasera davanti alla difesa dopo aver giocato a lungo alla ROMA da esterno «Abbiamo fatto bene contro il Verona, c'è rammarico perché avremmo voluto vincere. L'Hellas ha grandi giocatori, complimenti a loro. Il Perugia in Serie B? Vedremo, pensiamo a una gara alla volta. Si tratta di un campionato lungo e difficile, abbiamo fatto bene a inizio stagione ma la nostra rosa è corta. Ci sono tanti giovani, in Serie B è importante non perdere perché bastano poche vittorie per puntare in alto. L'affetto dei tifosi della Roma? Fa sempre piacere, i sostenitori giallorossi sono stati fantastici durante la mia permanenza nella Capitale. Ora, però, penso al Perugia e darò tutto per questo club» TuttoMercatoWeb.com
Capitan TRICELLA ricorda la magica annata scudetto «Di quella magica squadra e del suo fantastico mister si è raccontato tutto. Perfino che appendevamo la formazione ufficiale (scritta rigorosamente a biro) con un cerotto al muro dello spogliatoio pochi minuti prima di scendere in campo: te lo immagini oggi con gli iPad e le lavagne elettroniche? Aneddoti a parte, però, vorrei ribadire che quel torneo, vinto restando in testa dall’inizio alla fine, non fu un caso fortuito. Bensì il frutto di un team che, prima e dopo lo scudetto, fece comunque bene. L’anno successivo terminammo al decimo posto per il troppo appagamento? Mah, io a questa sindrome dell’appagamento non ci ho mai creduto granché perché nello sport, esattamente come nella vita, l’appetito vien mangiando… Il crollo del Verona targato 1986 avvenne in seguito ad una banale impostazione tattica. L’anno prima ci divertivamo ad attendere l’avversario generando dei contropiedi micidiali. Nel post scudetto, invece, ci mettemmo a fare tanto possesso palla e - zac! - ecco che al primo errore capitolavamo di brutto. In pratica da predatori eravamo diventati prede» CalcioNews24.com
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Published On: Tue, Dec 2nd, 2014
By Luca Gunby
Hellas Verona 1-0 Perugia: Saviola Spot-Kick The Difference
Hellas Verona beat Perugia 1-0 in the Coppa Italia on Tuesday evening.
It was an evenly matched contest with the Mastini progressing to the next round courtesy of a Javier Saviola penalty in the 17th minute.
Verona were awarded with a penalty after Javier Saviola was tripped in the Perugia area with 15 minutes gone and the same man stepped up to take the spot-kick and guide it into the bottom-right corner with Jan Koprivec diving the wrong way.
The visitors’s heads didn’t drop however and they continued to compete the but struggled to test Francesco Benussi in the Hellas goal.
Rafa Marquez came close with a free-kick that was tipped round the post well by Koprivec and they almost doubled the lead minutes later but Saviola thrashed wide.
Perugia looked dangerous just before half-time but Benussi did well to come out and push away a menacing cross.
Nene had a golden chance to score at the start of the second half after the ball ricocheted off Saviola’s face but blasted wide.
Things were made more difficult for Perugia seven minutes into the second-half as Guillermo Giacomazzi was sent off.
Perugia started to push forwards with 10 minutes to go but were unable to forge clear-cut chances.
Verona had a few chances missed by substitute Nico Lopez at the end but hung on for the win.
FONTE: ForzaItalianFootball.com
Verona-Perugia 1-0: Un rigore di Saviola basta agli scaligeri per 'vincere' la Juventus
di Maurizio Piano
02/dic/2014 22.51.00
Il Verona ha battuto per 1-0 il Perugia, grazie a un rigore di Saviola nel primo tempo, accedendo così agli ottavi di Coppa Italia dove affronterà la Juventus.
Al Bentegodi, il Verona, che non vinceva una gara ufficiale dal 4 ottobre scorso, ha battuto per 1-0 il Perugia nel quarto turno eliminatorio di Coppa Italia. Una partita poco spettacolare, con gli scaligeri poco brillanti e i perugini alquanto 'spuntati'. Decisivo un calcio di rigore concesso ai veronesi nel primo tempo, per fallo di Rossi su Saviola. E lo stesso Saviola dal dischetto ha siglato il goal-partita. Nella ripresa Perugia in dieci per il doppio giallo rimediato da Giacomazzi. Il Verona passa così agli ottavi di finale, dove incontrerà la Juventus.
TURNOVER SCALIGERO - Mandorlini presenta il suo Verona col classico 3-4-3 ma con tanti cambi rispetto alla formazione titolare in campionato. In attacco dal primo minuto Nenè, affiancato da Saviola e Gomez, a centrocampo spazio a Valoti e Brivio sugli esterni, in difesa riposo per Agostini e Moras e spazio invece a Marques e Rodriguez. Nel Perugia, schierato da Camplone col 3-5-2, in campo i veterani Rodrigo Taddei, Giacomazzi e Lanzafame.
SAVIOLA DECISIVO - Le due squadre iniziano la gara a ritmo non elevato e il Verona prende subito in mano le redini del match. Passano 16 minuti e la formazione di casa ha subito l'occasione d'oro per passare in vantaggio. Saviola viene sgambettato in area da Rossi e l'arbitro Cervellera non ha dubbi nel concedere il penalty. Dal dischetto lo stesso Saviola spiazza Koprivec e porta in vantaggio i suoi.
REAZIONE NULLA - Il Perugia al 24' perde Crescenzi per infortunio, sostituito da Vinicius, e non riesce a trovare la reazione giusta allo svantaggio, col Verona che così riesce ad amministrare il risultato con una certa disinvoltura. Anzi, sono ancora gli scaligeri ad andare ancora vicini al goal con Rafa Marquez, la cui conclusione viene deviata ad un soffio dal palo.
GIACOMAZZI LA COMBINA GROSSA - Il Perugia inizia la ripresa con un piglio più battagliero, ma è ancora del Verona la prima chance da rete, con Nenè che manda però clamorosamente fuori. Al 53', poi, Giacomazzi la combina grossa per un calciatore della sua esperienza: già ammonito, commentte un fallaccio da dietro su Valoti e l'arbitro Cervellara non può fare altro che sventolargli sotto il naso il secondo giallo e quindi il rosso.
BENUSSI QUASI INATTIVO - Con l'uomo in meno, il Perugia perde quasi ogni velleità di poter recuperare il risultato. Solo qualche svarione difensivo degli scaligeri concede ai perugini delle chance per poter andare alla conclusione pericolosa, ma chance per lo più non sfruttate. Dal canto suo anche il Verona, però, non riesce a sfruttare la superiorità numerica, commettendo tanti errori in impostazione di manovra e in contropiede. Il risultato, comunque, alla fine è portato a casa e la Juventus è lì che aspetta nel prossimo turno della competizione.
FONTE: Goal.com
Sport
Il Perugia va fuori dalla coppa con onore (1-0) a Verona
Gli scaligeri passano il turno con un "rigoretto" di Saviola. Espulso Giacomazzi per doppio giallo, il Perugia butta il cuore oltre l'ostacolo nel finale, ma non basta
MAR, 02/12/2014 - 20:52 | DI MORENO CASTELLANI
C'è tutto il Perugia nel bene e nel male nella partita di coppa Italia. Qualche errore e qualche orrore, leggerezze come si dice. E davanti tanta difficoltà ad impossessarsi degli ultimi metri, vanificando il lavoro di tutti. Ma anche tanto cuore, organizzazione e voglia di fare. Possesso palla alla pari con avversari di A che per mezzora hanno anche giocato uno in più. Un vorrei ma non posso che viene accettato solo al 95'e pure con tanta amarezza. Note positive Koprivec e Lanzafame sopra tutti. Ma la squadra c'è e la sensazione che ha dato è che non volesse smettere di giocare, peccato che il Latina arrivi solo sabato prossimo.
PRIMO TEMPO - Si comincia nel solito modo, col Perugia propositivo ed arrembante ma sterile, e coi veneti che fanno come il Livorno sabato. Aspettano e ripartono. Rispetto a quanto anticipato ieri, Camplone decide di privilegiare Falcinelli per Perea ed aggiungere sostanza con Crescenzi invece di Lo Porto. Sembra davvero di vedere la gara dell'Ardenza ma il Verona, seppur molto rimaneggiato ha altra sostanza rispetto al Livorno. Al 7' è Brivio ad entrare in area da sinistra (dove c'è Flores) e Koprivec gli si fa incontro chiudendo lo specchio. Allora il Verona sonnacchiosomaspetta un pò e ci riprova dall'altra parte. Imbucata per Saviola e Rossi per chiuderlo gli tocca il piede d'appoggio. Rigore, batte Saviola e spiazza Koprivec, 1-0 al 15'. Nell'occasione si fa pure male Crescenzi sostituito da Vinicius. Il Perugia continua a provarci, ma oltre un tiro dal limite di Lanzafame parato con sicurezza da Benussi non si va. E sull'asse Saviola-Brivio al 35' gli scaligeri sfiorano il raddoppio, ci pensa San Koprivec che manda sul palo esterno. Ma il Perugia non molla, e stringe con una giocata il Verona nella sua area. Veronica di Lanzafame sull'esterno e pallone sul secondo palo, dove Giacomazzi cerca il riscatto ad una fase difensiva deficitaria, ma Benussi glie la scippa dalla testa. È il 40esimo. Non succede altro e il primo tempo finisce così, 1-0 e sembra giusto.
SECONDO TEMPO - Si ricomincia ed il Perugia offre sul vassoio il raddoppio agli scaligeri. È il 3'minuto quando la difesa cincischia un rimpallo centrale come contro la Ternana. Per fortuna Nenè appare meno freddo di Bojinov e la mette fuori.Dopo 10 minuti Giacomazzi ne combina un'altra. Ammonito nel primo tempo va a cercare un intervento acrobatico in tuffo su Valoti. Lo tocca e non lo tocca ma la dinamica dell'intervento è malandrina e Cervellera estrae il giallo, è il secondo perchè nel primo tempo ne aveva preso un altro per una tipica "Giacomazzata"al limite dell'area. È neanche il 10' e Camplone mette Perea per un Rabusic che definire impalpabile è poco. Il bello è che il Perugia nel gioco non sfigura affatto, ma mostra una innata capacità a non saper gestire gli episodi topici del match. Ma del resto questa ormai è una realtà conclamata.In più Falcinelli prende una botta e deve uscire per Verre. Come per Crescenzi la paura è per sabato. Di buono c'è che il Grifo non rinuncia al gioco, che vede Lanzafame sembrare sempre più inserito in questa squadra, e sopratutto con grande voglia di fare. Del resto, nonostante tutto alla mezzora il risultato è ancora aperto. Tanto che Mandorlini si vede costretto ad intostare la sua squadra coi cambi. Il Perugia lo capisce e spinge, Verre, Fazzi, Verre, da destra al centro, il tiro dali 15 metri colpisce prima Hallfredsson e poi carambola su Perea prima di finire sul fondo. Ora le due squadre guardano il cronometro ma con aspettative opposte. Certo qualcosa si rischia perchè gli avversari hanno campo, ma se lo devono guadagnare e sembrano solo aver voglia che finisca. Alla fine gioiscono loro ma la sensazione finale è che non sia del tutto giusto.
Le formazioni:
HELLAS VERONA: Benussi, Rodriguez, Marquez, Saviola, Hallfredsson, Gomez Taleb, Marques, Valoti, Brivio, Campanharo, Nenè.
PERUGIA: Koprivec, Flores, Nicco, Falcinelli, Taddei, Rossi, Crescenzi, Fazzi, Rabusic, Lanzafame, Giacomazzi.
FONTE: GiornaleDellUmbria.it
COPPA ITALIA - FINALE
Hellas Verona-Perugia 1-0
02/Dicembre/2014 - 19:56
49' Finisce col Perugia sconfitto che esce a testa alta. Nella ripresa ingenuità di Giacomazzi che colleziona il secondo giallo e l'espulsione che condiziona la prestazione. Infortunio per Falcinelli. Lanzafame ha giocato una buona partita.
46' Perugia nell'area del Verona, Lanzafame prova la rovesciata acrobatica ma non trova il pallone
Ci sono 4 minuti di recupero
45' Entra Feres, esce Nenè
42' Conclusione debole di Lopez, facile per Koprivec
40' Partita a ritmi bassi, iniziativa del Perugia che prova gli ultimi assalti
36' Ancora biancorossi in avanti, Verre vince un contrasto e prova a servire Lanzafame davanti al portiere: impreciso
35' Occasione grifo: Verre conclude violentemente dal limite ma non trova il bersaglio
33' Campagnaro dalla distanza: sfera abbondantemente alta
30' Fuori Valoti e Saviola, dentro Christodoulopoulos e Lopez
26' Conclusione del grifo con Lanzafame in scivolata: palla a lato
23' Saviola pericoloso: sinistro in diagonale fuori di poco
21' entra Verre per Falcinelli
Falcinelli ha un taglio alla testa, è lucido e cosciente
19' Falcinelli esce in barella per una botta alla testa
17' Punizione di Valoti dalla distanza: palla alta
15' Ammonito Hallfredsson
11' Esce Rabusic, entra Perea
Il Perugia passa al 4-3-2, Giacomazzi è stato espulso per un fallo a centrocampo
8' Secondo giallo per Giacomazzi ed espulsione, Perugia in 10
5' Il Perugia attacca alla ricerca del pareggio
3' ammonito Lanzafame
Iniziata la ripresa: si riparte dall'1-0 per l'Hellas
47' Dopo due minuti di recupero finisce il primo tempo tra Verona e Perugia: 1-0 per i veneti. La rete di Saviola su rigore al 16' del primo tempo.
41' Occasione per il Perugia, cross da sinistra di Lanzafame, uscita tempestiva di Benussi, che anticipa Giacomazzi
35' Marquez impegna Koprivec che devia in corner
34' Ammonito Giacomazzi, fallo su Nené: punizione dal limite per l'Hellas
24' Tegola Camplone: esce Crescenzi per infortunio, dentro Vinicius
16' Saviola realizza dal dischetto: 1-0 per il Verona
16' Rigore per il Verona: fallo di Rossi su Saviola
15' Partita equilibrata al Bentegodi, il Perugia tiene bene il campo
9' Koprivec rischia su Saviola, rinvia addosso all'argentino poi lo ostacola: l'arbitro lascia correre. Altro brivido per il Grifo
8' Occasione per il Verona, Brivio da solo davanti a Koprivec si fa ipnotizzare dal portiere del Grifo
4' Primo corner per il Perugia, iniziativa di Crescenzi. Sugli sviluppi, conclusione debole di Falcinelli
1' Saviola pescato in fuorigioco
Iniziato il match al Bentegodi
Grifo eliminato dal quarto turno di Coppa Italia. I biancorossi di Camplone sono usciti sconfitti dal Bentegodi contro l'Hellas Verona di Mandorlini. Decisiva una rete di Saviola su rigore al 16' del primo tempo. Espulso Giacomazzi nella ripresa. Buona prova di Lanzafame.
TABELLINO:
HELLAS VERONA: Benussi; Rodriguez, Marques, Marquez, Brivio; Campanharo, Hallfredsson, Valoti; Gomez, Saviola, Nenè. A disposizione: Gollini, Toni, Luna, Lopez, Moras, Christodoulopoulos, Agostini, Salifu, Gonzalez, Cappelluzzo, Checchin. All. Mandorlini.
PERUGIA: Koprivec; Flores, Giacomazzi, Rossi; Fazzi, Lanzafame, Taddei, Nicco, Crescenzi; Falcinelli, Rabusic. A disposizione: Provedel, Lo Porto, Goldaniga, Verre, Lignani, Fossati, Zebli, Vinicius, Perea. All. Camplone.
Espulso: Giacomazzi per doppia ammonizione
RETI: Saviola su rigore al 16'
FONTE: CorriereDellUmbria.it
22:50 | martedì 02 dicembre 2014
Vittoria di misura contro il Perugia: Hellas Verona agli ottavi
1-0 per gli scaligeri: decisivo il calcio di rigore di Saviola
di Giuseppe Carotenuto - twitter:@GiuCarotenuto
COPPA ITALIA HELLAS VERONA PERUGIA RISULTATO - Dopo il periodo negativo attraversato in campionato l'Hellas Verona ritrova un mezzo sorriso in Coppa Italia. La squadra di Mandorlini ha appena conquistato la qualificazione agli ottavi di finale grazie alla vittoria, seppur di misura, ottenuta in serata contro il Perugia. Decisiva, ai fini del risultato, la prima rete ufficiale siglata da Javier Saviola con la maglia gialloblu.
RIGORE DECISIVO - Le due squadra sono scese in campo con i seguenti schieramenti: Verona (3-5-2): Benussi, Rodriguez, Marquez, Marques; Gomez Taleb, Valoti, Campanharo, Hallfredsson, Brivio; Nenè, Saviola. Perugia (3-5-2): Koprivec; Rossi, Giacomazzi, Flores; Crescenzi, Lanzafame, Taddei, Nicco, Fazzi; Rabusic, Falcinelli. I padroni di casa hanno provato a mettere subito le cose a posto e già al 16' è arrivata la rete tanto attesa del Conejo che ha trasformato un calcio di rigore. Gli ospiti, costretti a giocare in dieci per l'espulsione di Giacomazzi arrivata nella ripresa, non è riuscito a reagire a dovere e deve quindi salutare la competizione: l'Hellas passa alla fase successiva.
14:32 | martedì 02 dicembre 2014
Roberto Tricella, libero di cambiare
«I primi mesi senza calcio sono stati tremendi. Ma per Juventus-Verona di Coppa Campioni ho sofferto di più…»
di Simone Sacco
TEMPI SUPPLEMENTARI TRICELLA - Parte oggi su CalcioNews24 una nuova rubrica a cadenza settimanale intitolata inevitabilmente (dato il tema) ‘Tempi Supplementari’. In pratica siamo andati in giro per l’Italia a intervistare tutti quegli ex calciatori (sono tantissimi, ben più di quel che potreste immaginare) che, terminata l’attività agonistica, si sono messi a fare altro nella vita. Non l’allenatore, l’agente, il dirigente o l’opinionista (troppo prevedibile), ma lavori lontani anni luce da tacchetti, urla del mister e sovrapposizioni. Lavori normali perché, scesi dalla Grande Giostra del Pallone, anche per loro la vita - fortunatamente - continua.
Partiamo quindi con la bella storia di Roberto Tricella, classe 1959, libero con delega alla regia arretrata e indimenticabile capitano dell’Hellas Verona campione d’Italia ‘84/’85. Bell’annata, quella: prima e unica volta nella storia del torneo a girone unico che lo scudetto fece visita in provincia. E proprio in provincia, nella placida Cernusco sul Naviglio, Tricella è tornato a vivere dedicandosi ad una carriera edile che lo assorbe come ai bei tempi dell’Osvaldo (Bagnoli). «Le maglie delle mie squadre (oltre al Verona anche l’Inter, la Juventus e il Bologna, NDR) le tengo a casa: pulite, chiuse dentro uno scatolone, in soffitta. Per me sono soltanto dei ricordi: non delle reliquie da venerare». Che, appunto, stanno bene dove stanno. Altrove.
Partiamo dalla fine: la tua ultima stagione in forza al Bologna (‘91/’92) segna zero presenze in serie B mentre l’anno prima lottavi ancora in Coppa Uefa. Cosa successe esattamente?
«Decisi di rompere amichevolmente il contratto con la Società: il cosiddetto ‘accordo consensuale’. Da lì provai a cercare altre squadre (esclusivamente di serie A perché a quell’età non mi andava di retrocedere), ma purtroppo non trovai più nessuno per via di un guaio muscolare. E così a 32 anni divenni ufficialmente un ex.»
Nessun rimpianto?
«Forse uno sì visto che nell’estate del ’90, quando stavo per trasferirmi dalla Juventus al Bologna, mi arrivò una proposta inaspettata dal Nantes che, manco a farlo apposta, vinse la Ligue 1 a metà anni ‘90. La mia prima reazione fu di stupore: ‘Il Nantes? E che ne sanno di me questi francesi?’ (ride) Semplicemente il loro allenatore Miroslav Blaževic (lo stesso che condusse la Croazia al terzo posto nei mondiali di Francia ’98, NDR) mi aveva visto giocare anni prima durante un’amichevole tra Italia e Jugoslavia. E s’era invaghito del mio modo di giostrare la difesa.»
Apro una parentesi: il tuo rapporto con la Nazionale – tra l’epoca di Enzo Bearzot e la successiva di Azeglio Vicini - si è fermato a 11 presenze. Solo che di queste, ben 10 furono convocazioni per delle semplici partite amichevoli…
«Eh, d’altronde per i Mondiali di Messico ’86 eravamo già qualificati d’ufficio… E poi a quei tempi finii schiacciato tra due mostri sacri come Gaetano Scirea e Franco Baresi. Ok, io non posso neanche paragonarmi a due figure del genere però lasciami dire che c’è stato un periodo, coinciso coi bei tempi veronesi, in cui mi sono sentito veramente forte e pronto a lottare per una maglia. Anche perché all’epoca Gai era in leggera flessione atletica per ragioni d’età mentre Franz non era ancora diventato il Baresi stellare del Milan di Sacchi.»
Domanda impossibile: meglio Scirea o Baresi?
«Gai era più completo, faceva tutto con una naturalezza incredibile, avrebbe anche potuto giocare in attacco; Franco è stato imbattibile a capo della difesa con quei suoi movimenti rapidi e chirurgici. Riassumendo direi: Scirea dieci e lode, Baresi dieci e lode (meno).»
Torniamo al tuo addio al calcio: i primi mesi senza pallone come sono stati?
«Terribili. Sai, avevo questo malessere fisico dovuto al fatto che non potessi più allenarmi tutti i giorni. Una sofferenza pazzesca perché, in oltre quindici anni di carriera, penso – da sano - di non aver mai saltato un singolo allenamento: correre e sudare mi piaceva un sacco. Posso aggiungere una cosa?»
Prego.
«Mi chiedevi dell'addio al calcio. Ecco, uno può prepararsi mentalmente quanto vuole, ma finché non smetti in maniera definitiva è difficile ricreare quella situazione nella tua testa. Immaginarti quel che sarà. Sono arciconvinto che il 90% dei calciatori, se il loro fisico reggesse, ritarderebbero il più a lungo possibile quel passo fatidico...»
Tu come uscisti da quella malinconia?
«Buttando anima e corpo nell’attività che svolgo tuttora: gli investimenti immobiliari. Quand'ero a Bologna acquistai alcuni terreni con l’obbiettivo di farli fruttare costruendoci sopra case. Solo che all’inizio delegavo volentieri agli altri visto che avevo la partita della domenica tra i miei pensieri principali. In seguito decisi di provarci in prima persona ed ebbi la fortuna di inserirmi in un team già rodato.»
E da allora non ti sei più guardato indietro.
«No perché questo è un mestiere che ti assorbe parecchio. E, a differenza del pallone, ha tempistiche medio-lunghe. Nel calcio ti contestano dopo due gare giocate male, qua – tra comprare un terreno, ottenere i permessi e partire con gli scavi – possono anche passare dieci anni.»
Tra i tuoi mister storici hai avuto nomi importanti come Osvaldo Bagnoli (ovviamente), Dino Zoff, Gigi Radice oltre ai già citati Bearzot e Vicini. Solo che l’ipotesi-panchina non ti ha mai sfiorato…
«Meglio così perché oggi gli allenatori sembrano tutti dei manager degni di una multinazionale! A volte si arriva al paradosso che, per parlare con il campione di turno, devi passare attraverso il suo procuratore… No, non è roba che fa per me. Al massimo avrei gradito dedicarmi ai settori giovanili. Mettere su un progetto ‘verde’ assieme a qualche collega fidato, ma è rimasto un sogno nel cassetto.»
Lo scudetto del Verona, invece, quel cassetto l’ha scardinato per bene. Tramutandosi da sogno in splendida realtà…
«Di quella magica squadra e del suo fantastico mister si è raccontato tutto. Perfino che appendevamo la formazione ufficiale (scritta rigorosamente a biro) con un cerotto al muro dello spogliatoio pochi minuti prima di scendere in campo: te lo immagini oggi con gli iPad e le lavagne elettroniche? Aneddoti a parte, però, vorrei ribadire che quel torneo, vinto restando in testa dall’inizio alla fine, non fu un caso fortuito. Bensì il frutto di un team che, prima e dopo lo scudetto, fece comunque bene.»
Tranne l’anno successivo, nel ‘85/’86, quando dal primo scendeste drasticamente al decimo posto. Troppo appagamento?
«Mah, io a questa sindrome dell’appagamento non ci ho mai creduto granché perché nello sport, esattamente come nella vita, l’appetito vien mangiando… Il crollo del Verona targato 1986 avvenne in seguito ad una banale impostazione tattica. L’anno prima ci divertivamo ad attendere l’avversario generando dei contropiedi micidiali. Nel post scudetto, invece, ci mettemmo a fare tanto possesso palla e - zac! - ecco che al primo errore capitolavamo di brutto. In pratica da predatori eravamo diventati prede.»
Prede, forse, lo foste anche negli ottavi della Coppa Campioni ‘85/’86, l’unica mai giocata dall’Hellas.
«Sapevo che alla fine mi avresti fatto questa domanda!»
Mi tocca. Scontro fratricida con la Juventus: 0-0 al Bentegodi e al ritorno (giocato a porte chiuse in un Comunale freddo come un acquario) 2-0 per Platini e soci con polemiche veronesi a non finire…
«Quella gara, diretta dall’arbitro francese Wurz, non mi è mai andata giù. Ebbi la percezione, dal terreno di gioco, che qualcosa non quadrasse….»
Robert Wurtz già nel 1973 diresse la finale di Coppa di Francia tra il Nantes (e dagli!) e l’Olympique Lyonnais. Vinse il Lione 2 a 1 e un difensore del Nantes esclamò a fine gara: «Ok, stasera ha arbitrato Ray Charles»…
«Mettiamola così: dopo anni e anni di carriera, un giocatore lo capisce quando un arbitro vuole ‘indirizzare’ una determinata partita. Sono cose di cui ti rendi conto esclusivamente dal campo, sugli spalti o in televisione non filtrano a dovere. Da cosa lo comprendi? Beh, basta giusto qualche punizione a centrocampo di troppo. Dei falli fischiati in area a favore della squadra che difende ancor prima che arrivi la palla… Tutto qui. Sensazioni vissute in prima linea.»
Acqua passata. E poi ti resta pur sempre l’orgoglio di un irripetibile (?) scudetto gialloblù che, a Milano o Torino, ne varrebbe come minimo dieci…
«Può essere, ma chi sono io per sminuire la gioia di chi ha vinto campionati a iosa? Uno scudetto è sempre bello, ovunque tu lo ottenga. Certo, se lo conquisti a Verona entri direttamente nella Storia senza fare la fila.»
Piove a dirotto, Cernusco è malinconica come la retrocessione veronese che arrivò cinque anni dopo quell'impresa titanica. Tricella si offre di riaccompagnarmi in stazione con l'accortezza e lo sprint gentile di quando riportava l'ordine in difesa. Lo ringrazio e proseguo il viaggio di CalcioNews24. La prossima settimana spazio a Fernando De Napoli, il generoso Rambo di due scudetti napoletani e delle notti magiche di Italia ’90. Un atleta che, nonostante i trionfi in compagnia di un certo Maradona e le successive affermazioni al Milan, è rimasto un lupo irpino. Indomabile.
Rubrica a cura di Simone Sacco (per comunicare: calciototale75@gmail.com)
FONTE: CalcioNews24.com
04.12.2014
Rodriguez manda un messaggio «Quando mi volete... io ci sono»
Guillermo Rodriguez
È giunto il momento del «pelado», per la precisione «El Pelado». È questo il soprannome di Guillermo Rodriguez, difensore uruguagio dall'ottimo sinistro e dal buon curriculum. Arrivato dal Torino, il trentenne numero 2 gialloblù ha totalizzato anche dodici presenze con la maglia della nazionale del proprio paese. Con Mandorlini però non aveva ancora visto il campo. Ed ecco che il mister cambiando modulo sia per lui, ma soprattutto per Saviola, l'ha fatto esordire dal primo minuto. «Non so se è così - sorride il difensore - sono comunque molto contento. È vero mi trovo molto bene con la difesa a tre, ma ho giocato anche con quella a quattro».
Numeri e ancora numeri. La cosa importante è che l'Hellas abbia finalmente totalizzato un bel zero nella casella delle reti subite. «Importantissimo - ribadisce Rodriguez - abbiamo fatto anche una buona partita. Contava soltanto vincere: ci siamo riusciti». Rodriguez sorride. Un ghigno alla Bruce Willis, famoso duro e pelato del cinema americano. Come l'attore, anche il nostro “eroe”, ha un segreto. Sospeso all'esterno dello zainetto che porta con sé ecco un thermos. «Non è una pozione magica - sorride - è il Mate, un the che noi sudamericani consumiamo abitualmente. Lo beviamo in tanti al Verona, manca solo Nico Lopez all'appello...».
Potere del the. E pensare che in molti parlano ancora di un Verona alla camomilla. Squadra lenta dicono i detrattori e quelli che continuano a leggere la classifica nemmeno fosse il bugiardello di un antibiotico salva vita. Il Verona, sarà stata colpa del Mate, è stato frenetico con il Perugia. «C'è voglia di fare - prosegue - per questo in campo volevamo chiudere subito la gara. Non ci siamo riusciti, però il risultato è strameritato. Ci serviva vincere, adesso dobbiamo ripeterci con la Sampdoria».
Sean Sogliano raccontava qualche mese fa, parlando di Rodriguez, di come l'uruguagio soffrisse per la squadra. «Non gioca - diceva il diesse - eppure quando segnamo è il primo a scattare in campo per abbracciare i compagni. Un grande professionista». Rodriguez conferma questo giorno dopo giorno. «Deve essere così - conclude - siamo un buon gruppo con ottimi giocatori. Spero di giocare con la Samp, ma se così non fosse sarei lì ad incitare i miei amici e conmpagni. Il bene della squadra prima di tutto».
Gianluca Tavellin
04.12.2014
«Siparietto» Mandorlini-Bartoletti
Simpatico «siparietto» nel salotto di Rai Sport tra il giornalista, Marino Bartoletti, e il mister del Verona, Andrea Mandorlini. L'altra sera, alla fine della partita di Coppa tra Hellas e Perugia, i due prima hanno duettato in dialetto romagnolo e poi si sono scambiati reciproci complimenti. «Mandorlini ha dimostrato in questi anni di essere un tecnico molto capace - ha detto Bartoletti - e quando lo incontro torno indietro con la memoria agli anni del Liceo Classico e mi sembra di vedere Sisifo. Chi era Sisifo? Un personaggio della mitologia greca, figlio di Eolo e di Enarete, che era stato punito da Giove e per questo doveva spingere un masso dalla base alla cima di un monte. Tuttavia, ogni volta che Sisifo raggiungeva la cima, il masso rotolava nuovamente alla base del monte. Ogni volta, e per l'eternità, Sisifo avrebbe dovuto ricominciare da capo la sua scalata senza mai riuscirci. Un po' come Mandorlini. Ogni anno la società rinnova la squadra, cede i pezzi pregiati e mette in mano al mister tanti giocatori nuovi, dai quali lui deve tirar fuori il massimo. Non è facile ma lui è molto preparato. Sicuramente ce la farà anche questa volta...»
RASSEGNA STAMPA
Corriere di Verona: "Rodriguez, Saviola e Valoti: l'altro Hellas convince"
04.12.2014 08.13 di Marco Frattino
"Rodriguez, Saviola e Valoti: ecco l'altro Hellas che convince". L'edizione odierna de Il Corriere di Verona fa il punto sulla formazione di Andrea Mandorlini, che martedì sera ha superato il turno in Coppa Italia battendo il Perugia. Il quotidiano scrive che sono emerse altre qualità nascoste di questo Verona: come Guillermo Rodriguez, alla prima uscita con l'Hellas in una partita ufficiale. E poi Mattia Valoti, a cui erano stati concessi 7' all'Olimpico contro la Roma. Procedendo con ordine: Saviola va a sprazzi, ma se quel che vale è il risultato, con il Perugia il 'pass' per lo Juventus Stadium l'ha garantito lui guadagnandosi il rigore che porta avanti il Verona e trasformandolo.
ALTRE NOTIZIE
Perugia, Taddei: "Dispiace per il ko con l'Hellas, darò tutto per questo club"
03.12.2014 00.13 di Marco Frattino
Niente da fare per il Perugia, sconfitto in Coppa Italia dal Verona. Intervistato da Rai Sport, il centrocampista Rodrigo Taddei (34) ha dichiarato nel post-gara: "Abbiamo fatto bene contro il Verona, c'è rammarico perché avremmo voluto vincere. L'Hellas ha grandi giocatori, complimenti a loro".
Dove può arrivare il Perugia in Serie B? "Vedremo, pensiamo a una gara alla volta. Si tratta di un campionato lungo e difficile, abbiamo fatto bene a inizio stagione ma la nostra rosa è corta. Ci sono tanti giovani, in Serie B è importante non perdere perché bastano poche vittorie per puntare in alto".
L'affetto dei tifosi della Roma? "Fa sempre piacere, i sostenitori giallorossi sono stati fantastici durante la mia permanenza nella Capitale. Ora, però, penso al Perugia e darò tutto per questo club".
ALTRE NOTIZIE
Perugia, Camplone: "Poco da recriminare, complimenti al Verona"
02.12.2014 23.30 di Rosa Doro
Dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia, il tecnico del Perugia, Andrea Camplone ha ammesso che l'espulsione di Giacomazzi e il rigore concesso da Rossi sono stati molti ingenui: "Penso che sia stata un fallo ingenuo, nel senso che si poteva benissimo evitare. Peccato anche per il rigore, Rossi ha perso l'uomo, si sono incrociati e c'è stato un piccolo tocco", ha detto il tecnico che poi ha aggiunto: "Siamo partiti abbastanza bene, il gol ci ha tagliato le gambe e siamo andati in paura. Nel secondo tempo eravamo molto più sciolti, anche con un uomo in meno abbiamo impensierito il Verona e non abbiamo mai rischiato. C'è poco da recriminare, alla fine va bene così e complimenti al Verona che ci ha creduto fino in fondo", ha detto Camplone ai microfoni di Rai Sport.
SERIE A
Hellas Verona, Mandorlini: "La vittoria è la medicina migliore"
02.12.2014 23.20 di Rosa Doro
Torna alla vittoria il Verona che ha sconfitto 1-0 il Perugia accedendo così al prossimo turno di Coppa Italia. Mandorlini ha ammesso che era importante vincere dopo due mesi e ha visto cose buone in campo: "La vittoria è sempre la medicina migliore quindi indipendentemente dal fatto che sia la Coppa Italia, ci tenevamo perché affronteremo la Juventus al prossimo turno ed è sempre una partita di prestigio. C'erano giocatori che hanno giocato poco, tante cose buone, tante meno ma ci può stare. Il Verona deve fare di più, ma c'erano diversi giocatori che non giocano con continuità. Dobbiamo continuare su questa strada e l'importante era passare il turno", ha detto il tecnico ai microfoni della Rai.
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Le pagelle del Perugia - Delude la difesa, si salva Taddei
Risultato finale: Verona-Perugia 1-0.
02.12.2014 23.14 di Rosa Doro
KOPRIVEC 6 - Sul rigore non può fare molto, ma compie diversi interventi importanti, chiude la porta a Nenè per ben due volte e si trova a suo agio con le prese.
ROSSI 5 - Commette il fallo su Saviola e concede il rigore e la vittoria al Verona. Si fa spesso superare da Brivio, concede troppo campo agli avversari.
GIACOMAZZI 4.5 - Folle, suicida, commette due falli ingenui e lascia il Perugia in 10 per buona parte del secondo tempo.
FLORES 5 - Non si vede quasi mai, tranne quando gli attaccanti lo saltano e mettono al centro palle velenose.
CRESCENZI s.v. - Esce dopo appena 24 minuti per infortunio. Nei primi minuti ha creato diversi problemi alla difesa del Verona sulla fascia destra. (Al 24' VINICIUS 5 - Entra al posto di Crescenzi infortunato ma non incide mai sulla gara).
NICCO 5 - Non regge il confronto con Campanharo e Hallfreddson. Sembra intimorito e non si inserisce mai nelle azioni.
TADDEI 6.5 - Il migliore del suoi. Da vero capitano spinge la squadra, guadagna calci di punizione e cerca di creare occasioni ma nessuno lo segue.
FAZZI 5 - Come Nicco non incide mai nella manovra, non partecipa e si fa sovrastrare da Hallfredsson.
LANZAFAME 6 - Sbaglia tanto, ma almeno ci prova. Tiri, cross, dalle sue parti arriva di tutto e si fa vedere per voglia e dedizione.
RABUSIC 5 - Sparito nella trappola di Rafa Marquez esce senza gloria. (Al 56' Perea 6 - Molto più incisivo del compagno, si rende spesso pericoloso e serve ai compagni assist insidiosi).
FALCINELLI 5.5 - Fa qualcosa in più di Rabusic e si vede di più nella manovra. Poi un infortunio lo costringe ad uscire. (Al 67' Verre 6 - Sfiora il pareggio ed è pericoloso con due tiri da fuori, almeno ci prova fino alla fine).
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Risultato finale: Verona-Perugia 1-0.
02.12.2014 23.05 di Rosa Doro
BENUSSI 6 - Non tantissimi gli interventi a cui è stato chiamato il secondo portiere del Verona che però è stato decisivo nel salvare la sua squadra nell'unica occasione avuto dal Perugia con Giacomazzi.
BRIVIO 6 - Tanta corsa, manca a volte però la qualità soprattutto nei cross che spesso lasciano a desiderare. La voglia di fare bene però c'è e va premiata.
MARQUES 6 - Lavoro con il fisico ma è impreciso in alcune chiusure che rischiano di essere fatali. Pericoloso in attacco, alla fine strappa la sufficienza.
MARQUEZ 6.5 Gara da vero leader: pericoloso con le sue punizioni pericolose, si mette in tasca Falcinelli e lo fa sparire per tutta la gara.
RODRIGUEZ 6.5 - Uno dei migliori in campo, anticipi impeccabili e uscite da vero gladiatore. Nel secondo tempo è perfetto e dalla sua parte non passa nessuno. Grande risposta alla fiducia di Mandorlini.
CAMPANHARO 6.5 - Riscatta la prova deludente offerta contro il Sassuolo con un'ottima prestazione fatta di grinta, corsa e qualità. Si inserisce bene e ogni tanto si traveste da regista avanzato.
HALLFREDSSON 7 - L'anima del Verona, corre, si sacrifica, difende e attacca. Offre un pallone d'oro a Nenè per il 2-0, ma l'ex Cagliari si fa chiudere da Koprivec. Dà una mano alla difesa e alcune chiusure sono perfette.
VALOTI 6 - Nel primo tempo resta in ombra, si riscatta nella ripresa con alcuni tiri da fuori che spaventano il portiere ospite. (Al 75' Lazaoros sv).
SAVIOLA 6 - Il rigore e poco più ma basta al Verona per tornare alla vittoria. Conquista il tiro dal dischetto e lo trasforma con precisione ed efficacia. (Al 76' Nico Lopez - sv)
NENE' 5 - Può e deve fare meglio l'attaccante brasiliano che di divora due occasioni incredibili. (Al 90' FARES - Entra al 90').
GOMEZ 5.5 - Delude anche questa sera Juanito Gomez assente dalla manovra del Verona. Manca la sua velocità e il suo cambio di passo.
FONTE: SerieBNews.com
03.12.2014
Hellas può brindare in Coppa
Saviola regala la Juve ai suoi
L'attaccante argentino fa centro su calcio di rigore e decide la sfida con il Perugia Gli umbri restano in dieci nella ripresa, il Verona spreca il raddoppio e soffre nel finale
Andrea Mandorlini con Emil Hallfredsson FOTOSERVIZIO EXPRESS
Saviola fa centro su rigore e l'Hellas passa il turno di Coppa Italia. Un Bentegodi quasi deserto - quattromila i tifosi allo stadio - applaude il ritorno al successo del Verona che non vinceva dal 4 ottobre scorso quando una rete di Tachtsidis decise la sfida con il Cagliari. Una boccata d'ossigeno per il gruppo, una soddisfazione per tutto l'ambiente che giocherà gli ottavi di finale contro la "corazzata" Juve. Solitamente le partite di Coppa sono un "fastidio" per le squadre italiane ma la sfida dell'Hellas con il Perugia diventa una prova di maturità importante per un gruppo che non se la sta passando molto bene in campionato, con solo tre punti raccolti nelle ultime sette partite.
Lo sa anche Mandorlini che cerca di gettare nella mischia i giocatori che hanno meno minuti nelle gambe e approfittare dell'occasione per sperimentare schemi di gioco alternativi. Via libera, dunque, al 3-5-2 con Saviola e Nenè terminali offensivi. Marquez gioca da libero vecchio stampo con Marques da una parte e Rodriguez dall'altra. In regia baby Campanharo con Valoti e Hallfredsson - che salterà per squalifica la sfida con la Sampdoria - a sostegno, sulle corsie esterne Gomez e Brivio. Il Perugia, una delle rivelazioni nella prima fase del campionato di B, prova a giocarsi tutte le sue carte, con il sogno di passare agli ottavi e sfidare la grande Juve, mister Camplone manda in campo una formazione che assomiglia molto alla squadra titolare degli umbri con Giacomazzi in difesa, Rodrigo Taddei in mezzo al campo, l'ex Rabusic in avanti insieme a Lanzafame e Falcinelli. Buon ritmo dei Grifoni biancorossi nella prima fase di gara ma la difesa gialloblù controlla senza particolari difficoltà. Passa qualche minuto e, sulla fascia destra, cresce l'intesa tra Gomez e Saviola.
Al 6' bella l'apertura del fantasista argentino per Brivio, buono il controllo, un po' meno il tiro, Koprivec salva in uscita. L'Hellas insiste. Juanito se ne va sulla trequarti, assist per Saviola che entra in area e si prepara al tiro. Marco Rossi "frana" addosso all'attaccante gialloblù. Cervellera fischia il rigore, Gomez tiratore designato fa una "scelta di cuore" e manda sul dischetto proprio Saviola. Palla da una parte e portiere dall'altra. Ora la gara è tutta in discesa e il Verona cerca di approfittarne prima con Nenè, ben servito da Valoti, poi con Rafa Marquez che prova la gran botta su punizione, Koprivec fa buona guardia e mette in angolo. La gara scivola via senza sussulti, solo un brivido in area gialloblù alla fine del tempo. Bel cross di Nicco dalla fascia, Benussi esce bene con il pugno e anticipa Rabusic.
Non cambia il copione all'inizio della ripresa, anzi il Verona accelera alla ricerca del raddoppio e ci va molto vicino dopo due minuti. Nenè si presenta solo davanti al portiere ma il suo sinistro sfiora il palo. Il gol è nell'aria ma il bunker biancorosso resiste anche perchè, quando serve, i difensori umbri affondano il tackle. Ne fa le spese Giacomazzi, entrata dura su Saviola, secondo giallo, Perugia in dieci.
Il Verona capisce che può chiudere la partita, va vicino al raddoppio con una botta da fuori di Brivio, poi ci prova anche con Saviola ma l'attaccante argentino non inquadra la porta con la sua conclusione di sinistro. Passano i minuti, il risultato non cambia e l'Hellas va in debito d'ossigeno. Mandorlini prova a ridare un po' di fiato all'attacco con Nico Lopez e Lazaros al posto di Saviola e Valoti ma il Verona soffre contro una squadra che si getta all'attacco con poche idee ma con tanta buona volontà. Marquez e compagni gestiscono l'ultima fase di partita, gettano al vento un paio di contropiedi ma portano a casa la qualificazione agli ottavi.
Luca Mantovani
03.12.2014
L'Hellas può brindare in Coppa Saviola regala la Juve ai gialloblù
L'attaccante argentino fa centro su calcio di rigore e decide la sfida con il Perugia Gli umbri restano in dieci nella ripresa, il Verona spreca il raddoppio e soffre nel finale
Andrea Mandorlini con Emil Hallfredsson FOTOSERVIZIO EXPRESS
Saviola fa centro su rigore e l'Hellas passa il turno di Coppa Italia. Un Bentegodi quasi deserto - quattromila i tifosi allo stadio - applaude il ritorno al successo del Verona che non vinceva dal 4 ottobre scorso quando una rete di Tachtsidis decise la sfida con il Cagliari. Una boccata d'ossigeno per il gruppo, una soddisfazione per tutto l'ambiente che giocherà gli ottavi di finale contro la "corazzata" Juve. Solitamente le partite di Coppa sono un "fastidio" per le squadre italiane ma la sfida dell'Hellas con il Perugia diventa una prova di maturità importante per un gruppo che non se la sta passando molto bene in campionato, con solo tre punti raccolti nelle ultime sette partite.
FONTE: LArena.it
Mandorlini: "Continuiamo su questa strada"
Postata il 03/12/2014 alle ore 00:40
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate al termine della partita Hellas Verona-Perugia (1-0).
IMPORTANTE PASSARE IL TURNO
"La partita? Eravamo pronti dal punto di vista nervoso, volevamo vincere, lo abbiamo fatto con la mentalità di una squadra più operaia. Al di là di tutto era importante ritornare a fare risultato, è la medicina migliore, non siamo in un grandissimo momento però era fondamentale ottenere la qualificazione che ci porterà ad affrontare la Juventus. E' un po' di anni che sono qua e che riusciamo ad andare avanti, proveremo ad andare anche oltre. Il Verona deve fare di più assolutamente, ma dobbiamo continuare su questa strada. Ora stacchiamo la spina e cominciamo a preparare una partita molto importante contro la Sampdoria. Rodriguez? Ha fatto bene, molto bene, come gli altri. Nei primi 50 minuti abbiamo disputato una buona gara, poi siamo andati un po' in difficoltà, ma è normale in un periodo come quello che stiamo attraversando. Campanharo? Mi sono piaciuti tutti, anche se possiamo fare meglio determinate cose. E' un momento in cui dobbiamo migliorare e fare di più. Sono periodi che possono capitare, vogliamo uscirne al più presto. Tanta voglia di voler fare? C'è sempre stata, ma bisogna essere più precisi e un po' meno frenetici".
RIPRENDIAMO LA STRADA CHE ABBIAMO INTERROTTO
"Il nostro momento? C'è un Verona convalescente, ma già vincere questa partita era importante. La Sampdoria è una squadra assatanata, molto aggressiva, e dovremo fare una partita di spessore. Abbiamo un po' di giorni per preparare la partita, contro il Perugia dei calciatori hanno messo minuti nelle gambe e vedremo in settimana cosa succederà. Vogliamo riprendere in campionato la strada che abbiamo interrotto, siamo partiti bene e ora ci siamo fermati, perdendo un po' di certezze. Noi siamo qui, facciamo fatica, ma attraverso il lavoro ne usciremo. E saremo contenti".
LA DIFESA A 3
"La difesa a 3? Proviamo sempre, anche in allenamento. Sono abituato a giocare in una maniera, ma nei primi anni in cui allenavo ho sempre giocato a 3. Ci sono state tante cose buone e tante meno".
Ufficio Stampa
Rodriguez: "Questa vittoria ci può dare la carica"
Postata il 03/12/2014 alle ore 00:30
Verona - Le dichiarazioni difensore gialloblù, Guillermo Rodriguez, rilasciate al termine della partita Hellas Verona-Perugia (1-0).
CHE EMOZIONE TORNARE A VINCERE
"Se mi sono piaciuti gli applausi? Certo, sono contento che ai tifosi sia piaciuto il mio modo di giocare, ma sono stato più contento di vedere la squadra vincere senza subire gol. Venivamo da una situazione molto particolare, ma noi abbiamo pensato al risultato. Ora dobbiamo concentrarci per il campionato, il prossimo impegno con la Sampdoria sarà davvero difficile. Abbiamo fatto una buona partita, sappiamo che possiamo ancora migliorare su tantissime cose. Si può giocare bene oppure male, ma l’importante è la vittoria. Oggi era fondamentale tornare a fare risultato: quando si vince si lavora più serenamente. Cosa manca alla squadra? So solo che se ci impegnamo e giochiamo al massimo delle possibilità possiamo crescere molto. Difesa a 4 oppure a 3? Per me non fa differenza, voglio farmi trovare pronto per quando avrò ancora la possibilità di giocare insieme ai miei compagni. Rafa Marquez? E' bravissimo, un punto di riferimento, fa un certo effetto giocare con un calciatore della sua esperienza. Nico Lopez? E' un personaggio, sono molto contento che lui sia qui. Sta imparando molte cose, può diventare un calciatore in grado di dare un contributo importante alla squadra".
ORA PENSIAMO ALLA SAMP
"La Sampdoria? E' una squadra che sta bene, con una buona classifica. Sta facendo un buon campionato, ma questo non deve impensierirci: noi dobbiamo soltanto pensare a prepararci al meglio. Mi piacerebbe essere della partita, mi alleno ogni giorno per poter essere a disposizione, come tutti i miei compagni. In settimana lavoriamo tutti insieme per la squadra e per la vittoria. Come mi spiego gli infortuni? Abbiamo avuto un po’ di sfortuna".
Ufficio Stampa
TIM Cup: Hellas Verona-Perugia 1-0
Postata il 02/12/2014 alle ore 21:00
Verona- Vittoria doveva essere, vittoria è stata. Il Verona sconfigge 1-0 il Perugia nel 4° turno eliminatorio di TIM Cup, e vola agli ottavi di finale dove il 14 gennaio affronterà la Juventus a Torino. Partita controllata dai gialloblù, che nel primo tempo colpiscono con Saviola, bravo a guadagnarsi prima (fallo di Rossi) e a realizzare poi un calcio di rigore. Secondo tempo tranquillo per la squadra allenata da Andrea Mandorlini, che non corre pericoli e porta a casa la qualificazione.
HELLAS VERONA-PERUGIA 1-0
Marcatore: 17' pt Saviola (rig.).
Primo tempo
1' Partiti
2' Tentativo di Nicco dalla distanza, Benussi blocca senza problemi
8' Splendida palla filtrante di Saviola per Brivio, cha davanti a Koprivec non riesce a concludere in rete
9' Saviola intercetta il rinvio di Koprivec che, nel tentativo di recuperare il pallone, spinge il gialloblù in piena area di rigore
16' Rossi atterra Saviola in area, è rigore!
17' GOL Saviola dal dischetto spiazza Koprivec
20' Rafa Marquez pennella il pallone per Gomez che, di testa, mette a lato di pochissimo
27' Valoti, con un lancio di 60 metri, mette Nenè davanti a Koprivec. L'uscita del portiere sventa il pericolo
31' Lanzafame prova la conclusione dal limite dell'area, Benussi blocca in due tempi
36' Calcio di punizione di Marquez dal limite, palla a lato di un soffio deviata da Koprivec
36' Brivio scende sulla sinistra, mette al centro e Saviola, sul secondo palo, non riesce a concludere a rete
46' Termina qui la partita
Secondo tempo
1' Partiti
2' Nenè sfrutta un rimpallo, entra in area ma il suo tiro termina fuori
16' Tiro dalla distanza di Brivio, che esce alla destra di Koprivec
23' Saviola entra in area, calcia con il sinistro ma conclude fuori
26' Lanzafame ancora pericoloso, il suo destro termina a lato
34' Tiro di Verre dal cuore dell'area di rigore, deviato fuori da un compagno di squadra
38' Palla filtrante di Hallfredsson per Nenè, che perde l'attimo buono per calciare in porta
42' Serpentina di Gomez in area, palla a Nico Lopez e tiro parato da Koprivec
49' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (3-5-2): Benussi; Rodriguez, Marquez, Marques; Gomez Taleb, Valoti (dal 30' st Lazaros), Campanharo, Hallfredsson, Brivio; Nenè (dal 44' st Fares), Saviola (dal 30' st Lopez).
A disposizione: Gollini, Toni, Luna, Moras, Agostini, Salifu, Gonzalez, Cappelluzzo, Checchin.
All.: Mandorlini.
PERUGIA (3-5-2): Koprivec; Rossi, Giacomazzi, Flores; Crescenzi (dal 24' pt De Freitas), Lanzafame, Taddei, Nicco, Fazzi; Rabusic (dall'11' st Perea), Falcinelli (dal 22' st Verre).
A disposizione: Provedel, Lo Porto, Goldaniga, Lignani, Fossati, Zebli.
All.: Camplone.
Arbitro: Cervellera di Taranto.
Assistenti: Peganessi e Bellutti.
NOTE. Espulso:Giacomazzi all'8'st per doppia ammonizione. Ammoniti: Lanzafame, Hallfredsson, Campanharo. Spettatori: 3.957.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it