BUONA STAGIONE NONOSTANTE TUTTO... + - =
Dopo 4 anni di immani delusioni sportive, beffe ed umiliazioni indicibili MARTINELLI ha riportato l'HELLAS in Serie B ma già prima dell'inizio della nuova avventura mette in chiaro che le sue risorse sono quelle che sono e per far crescere ancora i gialloblù in un campionato decisamente più impegnativo dal punto di vista tecnico rispetto alla Lega Pro c'è bisogno di un aiuto dal punto di vista economico ma il mondo imprenditoriale del veronese continua a rimanere sordo agli inviti del timoniere scaligero...
Nonostante ciò ed il grave ritardo su sede del ritiro e mercato (che porterà poi alla rottura per certi versi clamorosa tra il Direttore Sportivo GIBELLINI ed il tecnico), lo 'zoccolo duro' dello spogliatoio si rivelerà all'altezza della cadetteria con la crescita costante di RAFAEL tra i pali, le sicurezze di una difesa affidabile guidata dal 'profeta' MAIETTA che da sempre crede al futuro di questa società, l'acquisizione definitiva di HALLFREDSSON pallino del mister in un centrocampo che vedrà l'arrivo di TACHTSIDIS e la maturazione di JORGINHO per non parlare dell'importantissimo ritorno di GOMEZ TALEB in un reparto d'attacco che potrà contare sulla forza fisica e l'entusiasmo di un FERRARI quasi rinato dopo la 'cura' MANDORLINI: L'HELLAS riuscirà ad acciuffare i playoff e, anche se sarà eliminato al primo turno dal VARESE, la squadra acquisirà l'esperienza e la fiducia nei propri mezzi necessaria per un ulteriore crescita
MARTINELLI E L'HELLAS: 4^ PUNTATA - DA GIUGNO A DICEMBRE 2011, DA GENNAIO A FEBBRAIO 2012 Ancora in Serie B dopo 4 stagioni di pene sportive e non, l'obiettivo è mantenere la categorie ma la squadra si esprime meglio del previsto e alla fine conquista i playoff fermandosi solo contro un grande VARESE (e un arbitraggio non all'altezza)
MARTINELLI E L'HELLAS: 3^ PUNTATA - DA GIUGNO 2010 a GIUGNO 2011. Per la scalata alla Promozione si punta su GIBELLINI e GIANNINI ma nonostante l'entusiasmo la stagione parte malissimo e il 'Principe' viene esonerato a Novembre! La società cerca aiuto, c'è PARENTELA che porta MANDORLINI e alla fine... Ecco la Serie B!
MARTINELLI E L'HELLAS: 2^ PUNTATA - DA GIUGNO 2009 a GIUGNO 2010. Si punta alla Promozione e per centrarla arriva un nuovo diesse e giocatori di sicura garanzia, per il VERONA non sembrano esserci avversari poi... La crudele beffa finale!
30 GENNAIO 2009: Giovanni MARTINELLI è il 31° presidente dell'HELLAS...
ANEDDOTI & ALTRO DA RICORDARE + - =
- La stagione '11-'12 finisce in polemica! Con GIBELLINI che deluso dal presidente MARTINELLI se ne va sbattendo la porta e MANDORLINI che lo accompagna... A calci!
- Finisce contro il VARESE il sogno Promozione degli scaligeri ma MARTINELLI non ci stà e si scaglia con una lettera aperta contro il direttore di gara che anche in quest'ultimo spareggio nega un rigore solare a FERRARI steso in piena area! Nel frattempo si vocifera insistentemente sul fatto che il nuovo azionista di maggioranza porterà un nuovo diesse e GIBELLINI, un po' preoccupato, attende news ufficiali dall'attuale proprietario ma l'HELLAS del futuro sta prendendo forma...
- Inibito per 2 mesi e mezzo... Dopo la gara a Bergamo contro l'ALBINOLEFFE in cui la terna arbitraria (più che arbitrale) ne combina di tutti i colori sbotta persino il pacatissimo patròn dell'HELLAS ma la Lega non la prende bene e gli rifila un'inibizione di 75 giorni per "perché, al termine della gara e nei locali degli spogliatoi, rivolgeva agli Ufficiali di gara locuzioni gravemente irriguardose ed addebiti di incapacità; indi colpiva ripetutamente e danneggiava gli infissi dei locali; infrazione rilevata da un Assistente e da un collaboratore della Procura federale". Nonostante tutto MARTINELLI serra le fila "Andremo in Serie A! Bisogna crederci..."
- 8 Maggio 2012 l'outing di SETTI! Dopo mesi di tira&molla prima smentito (da SETTI) poi in parte ammesso (da MARTINELLI), in serata arriva l'outing del vicepresidente del BOLOGNA che ammette un 'forte interesse' per l'HELLAS VERONA FC e che il passaggio alla nuova proprietà, procedendo senza intoppi, si potrebbe concretizzare nel giro di un mesetto...
- Alta tensione a Nocera Inferiore dopo i fatti successi nella gara d'andata al 'Binti' ma non succede nulla! MARTINELLI va sotto la Curva Ospiti a ringraziare la tifoseria scaligera per il comportamento esemplare (nonostante pesanti provocazioni) ma in molti lo fischiano... SKY si scusa per la telecronaca di parte di un suo telecronista e lo licenzia (dopo alcuni post sul proprio profilo Facebok); per quanto riguarda la punizione annunciata dal presidente di Lega ABODI contro la società campana... Finirà (al solito) a tarallucci e vino!
- Grande impresa a Torino ma arrivano (altri) 40mila Euro di sanzione sulla società scaligera quale responsabile indiretta dei cori dei suoi tifosi; il presidente MARTINELLI davvero sconfortato sbotta 'Sono stufo: certa gente vuole male al Verona! Tifosi? Sono nemici. Ora applausi per coprire i cori razzisti...'. Passa meno di una settimana ed il club gialloblù deve sborsare altri 30mila Euro! Stavolta a causa di un petardo lanciato contro la tribuna ospite durante il derby col VICENZA... Nel fratempo escono le prime voci su un possibile interessamento del club da parte di SETTI, vicepresidente del BOLOGNA ma il patròn smentisce: 'Tutti uniti e concentrati sino al termine del campionato!'
- MARTINELLI è 'preso di mira' dalla tipica goliardia veronese... Al 'Venerdì Gnocolar', tra carri che sfilano per le vie di Verona, ve n'è uno dedicato all'HELLAS dal gruppo di Pozzomoretto (frazione di Villafranca): Il Presidente in bicicletta insegue la A mentre un feroce mastino... Lo incoraggia alle calcagna!
- Serve un nuovo stadio!A Febbraio il gelo attanaglia il 'Binti' e il Presidente rilancia l'idea di una nuova struttura con la quale si garantirebbe di giocare sempre su un terreno adeguato, si accoglierebbero meglio i tifosi e, per giunta, potrebbe fare da volano all'economia garantendo nuovi posti di lavoro sia durante la costruzione che dopo inserendo negozi, ristoranti ed altre atività commerciali...
- VERONA-JUVE STABIA, intemperanze fra tifosi e polemiche che coinvolgeranno il primo cittadino campano ed il presidente che comunque condanna la reazione dei supporters scaligeri rei di avere offeso la memoria di un omologo avversario e aver procurato altro danno alla società...
- Alta tensione a Nocera Inferiore dopo i fatti successi nella gara d'andata al 'Binti' ma non succede nulla! MARTINELLI va sotto la Curva Ospiti a ringraziare la tifoseria scaligera per il comportamento esemplare (nonostante pesanti provocazioni) ma in molti lo fischiano... SKY si scusa per la telecronaca di parte di un suo telecronista e lo licenzia (dopo alcuni post sul proprio profilo Facebok); per quanto riguarda la punizione annunciata dal presidente di Lega ABODI contro la società campana... Finirà (al solito) a tarallucci e vino!
- Grande impresa a Torino ma arrivano (altri) 40mila Euro di sanzione sulla società scaligera quale responsabile indiretta dei cori dei suoi tifosi; il presidente MARTINELLI davvero sconfortato sbotta 'Sono stufo: certa gente vuole male al Verona! Tifosi? Sono nemici. Ora applausi per coprire i cori razzisti...'. Passa meno di una settimana ed il club gialloblù deve sborsare altri 30mila Euro! Stavolta a causa di un petardo lanciato contro la tribuna ospite durante il derby col VICENZA... Nel fratempo escono le prime voci su un possibile interessamento del club da parte di SETTI, vicepresidente del BOLOGNA ma il patròn smentisce: 'Tutti uniti e concentrati sino al termine del campionato!'
Da Febbraio a Giugno 2012 + - =
Hellas Verona, l'addio di Gibellini: "Non potevo continuare così. E Mandorlini..."
07.06.2012 13:26 di Federico Errante
Fonte: tuttohellas
E' un fiume in piena Mauro Gibellini, presente questa mattina all'hotel San Marco nella conferenza stampa d'addio da lui indetta. "Sono qui per fare degli annunci importanti a voi e ai tifosi" esordisce l'ormai ex ds gialloblù. "Ho sempre creduto alle rassicurazioni del presidente riguardo un mio rinnovo contrattuale. Io ho sempre desiderato di rimanere a Verona per riportare l'Hellas in Serie A, purtroppo questo ora non mi e' possibile. Al mio arrivo dissi che avevo un piano quadriennale per vedere l'Hellas nella massima serie, ci siamo quasi riusciti al secondo anno nonostante qualcuno, per interessi personali, abbia fato passare la stagione appena passata come un vero e proprio miracolo. Le strade di Mauro Gibellini e dell'Hellas Verona si separano, una decisione che ho preso da tempo e che sarebbe arrivata anche in caso di Serie A. Il pensiero di ricominciare un altro anno a queste condizioni mi da il voltastomaco. Non e' possibile portare avanti un progetto con persone verso le quali provo una totale disistima". Gibellini poi entra nel dettaglio riguardo il rapporto con il tecnico Andrea Mandorlini: "Non e' esistita nessuna guerra. Qui stiamo parlando di una vittima e di un carnefice. C'è stata una decisione unilaterale da parte sua di togliermi il saluto e di non parlare più con me. Il tutto risale alla preparazione pre campionato. Tutti ricordano poi la canzone cantata da Mandorlini che ha portai una grave conseguenza per la nostra squadra, molte volte poi sono state affisse sulla bacheca degli spogliatoi frasi lesive nei miei confronti. Il giorno dopo la partita casalinga con il Pescara al campo di Sandra' si e' messo ad insolentirmi fino al punto di mettermi le mani addosso. Io ho cercato di mediare per il bene del Verona. Una cosa mi e' rimasta impressa: mi disse che e' un presuntuoso, cosa che io accosto alla stupidita' più totale. Nell'arco della stagione mi e' stato impedito di andare negli spogliatoi, di mangiare con i giocatori, sono arrivate interferenze in occasione delle sessioni di mercato. Mi riservo perciò il diritto, nel caso ce ne fossero gli estremi, di querelare il tecnico Andrea Mandorlini".
L'ex direttore sportivo poi si sofferma sull'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport e le susseguenti dichiarazioni di Martinelli: "Ho sempre avuto rispetto dell'avversario e anche in questo caso ho riconosciuto al Varese l'onore delle armi, criticando pero' le decisioni arbitrali che ci hanno fortemente penalizzato. Risultato e' essere stato pubblicamente messo alla gogna dal mio presidente. Ci poteva essere un modo più elegante per ricevere il benservito. Il 90% delle cose che ho detto riguardo all'Hellas si sono poi rivelate. Ho commesso si degli errori ma sono sempre stato convinto che questa squadra avrà qualità importanti. Ringrazio il Presidente e Siciliano, i giocatori, veri artefici di questa grade stagione, i fisioterapisti, i medici, i magazzinieri, Sandro Mazzola, i tifosi e la stampa".
Le ultime parole sono dedicate al suo futuro: "Comunico che con ogni probabilità il mio futuro sarà sul Lago di Como. Mi ha conquistato il progetto e l'entusiasmo degli imprenditori che hanno intenzione di investire nella società. Auguro a Sean Sogliano, uomo che stimo molto, di poter centrare già dall'anno prossimo il traguardo che ci e' sfuggito quest'anno e spero in un futuro di poter tornare al Verona con un ruolo diverso, magari proprio con Sogliano".
FONTE: TuttoB.com
IL DS GIBELLINI LASCIA VERONA E ATTACCA MANDORLINI: "IO AGGREDITO FISICAMENTE"
Giovedì 07 Giugno 2012 - 17:57
VERONA- Ufficializzato oggi il divorzio tra Mauro Gibellini ed il Verona. Il direttore sportivo dopo due anni lascia la squadra gialloblù, con cui ha conquistato la promozione in serie B e sfiorato il salto in serie A nella stagione appena conclusa. Alla vigilia dell'ufficializzazione dell'ingresso in società nel nuovo socio di maggioranza, Maurizio Setti, Gibellini in una conferenza stampa ha dato l'addio a Verona usando toni duri nei confronti dell'allenatore Andrea Mandorlini, rivelando di essere stato anche insultato e aggredito fisicamente all'indomani della prima giornata di campionato con il Pescara. Gibellini, in procinto di passare al Como, ha ricordato i risultati ottenuti da dirigente all'Hellas Verona e si è rammaricato per non essere stato tutelato dal presidente Giovanni Martinelli: «Qui non c'è stata una guerra tra me e Mandorlini - ha spiegato - ma una vittima ed un carnefice». Il d.s. dell'Hellas ha sostenuto che «quest'anno al Verona è stata buttata via la promozione diretta in serie A. Ma la squadra, nonostante quello che ha ripetutamente sostenuto Mandrolini - ha aggiunto -, era competitiva e attrezzata per inseguire la seconda promozione. E i fatti mi hanno dato ragione». Gibellini ha detto che sta valutando una eventuale querela per diffamazione nei confronti di Mandorlini.
FONTE: Leggo.it
Verona Mandorlini, il ds Gibellini lascia e accusa: "Aggredito dal tecnico"
Giovedì 7 Giugno 2012, 20:27 in Il calcio parlato
di Alessandro Pignatelli
Gibellini lascia la società scaligera e spara a zero sull'allenatore: "Con quel coro contro i salernitani ha messo in pericolo l'incolumità di squadra e tifosi nelle trasferte al Sud".
Andrea Mandorlini di nuovo nella bufera. Non bastava il coro contro i salernitani all'indomani della promozione in serie B. Ora ci si mette pure il suo ex direttore sportivo al Verona, Mauro Gibellini, che oggi ha ufficializzato le dimissioni per andare al Como e che minaccia pure una querela contro l'allenatore.
Gibellini in conferenza stampa è stato durissimo: "Non c'è stata una guerra tra il sottoscritto e il tecnico. Qui c'era una vittima, cioè io, e il carnefice, Mandorlini. Quest'anno al Verona è stata buttata via la promozione diretta in serie A. La squadra era competitiva, checchè ne dica Mandorlini, e i fatti mi hanno dato ragione".
Gibellini ha deciso di andarsene sbattendo la porta. E prendendosela anche con il presidente Giovanni Martinelli, reo di non averlo difeso. E poi ha rivelato un episodio accaduto subito dopo la prima giornata contro il Pescara: "Mandorlini non solo mi insultò, ma mi aggredì anche fisicamente".
Detto della querela per diffamazione, che Gibellini si prepara a inoltrare in tribunale, c'è un ultimo punto a cui il direttore sportivo tiene molto: "Il suo coro, ripreso dai telegiornali in ritiro, contro i salernitani, ha messo il pericolo le trasferte del Verona nel Sud Italia".
Detto sinceramente: dispiace che una città come Verona non abbia conquistato la serie A. Ma Mandorlini sinceramente non se la merita.
FONTE: CalcioMalato.Blogosfere.it
giovedì, giugno 7th, 2012 | Posted by Orru
Verona, il DS Gibellini va via sbattendo la porta: ”Mandorlini è il mio carnefice, è colpa sua se non siamo andati in Serie A. E sul Presidente Martinelli…”
Incredibile conferenza stampa d’addio per l’ormai ex Direttore Sportivo del Verona Mauro Gibellini che attacca il mister Andrea Mandorlini, con cui, non è un mistero, non è mai andato d’accordo e il Presidente Martinelli. Ecco le sue parole: ”La colpa della mancata promozione? L’ha buttata via Mandorlini con delle scelte opinabili e con uno sciagurato turnover. Il tecnico ha sempre avuto da ridire sul mio operato e si è sempre intromesso in tutte le trattative. Il mancato mercato di gennaio non è solo colpa mia, ma del fatto che non c’erano soldi. E poi io avevo preso Pasquato e venduto Mancini, poi il mister ha bloccato tutto. Quante partite ha giocato Mancini quest’anno?… Mandorlini mi ha anche messo le mani addosso e ora che sono uscito dalla società lo querelerò per diffamazione”.
Ma non è finita qua: ”Il comunicato del Presidente Martinelli mi ha ferito. Sono stato criticato perchè ho dato l’onore alle armi al Varese, pur facendo presente i gravi errori arbitrali nei nostri confronti. Incredibile. E comunque il padre di quel comunicato abita a Ravenna… E’ lui il mio carnefice (si riferisce ancora a Mandorlini)”. Poi un augurio al nuovo DS Sogliano: ”Lui ha forte personalità, farà bene. Un giorno mi piacerebbe tornare qua, ho sempre voluto il bene del Verona. Il mio futuro? Vado a Como dove mi stimano…”.
di Marco Orrù
FONTE: SerieBNews.com
Dopo le parole di MARTINELLI arrivano quelle di GIBELLINI che si dichiara deluso dal patròn e 'demolisce' sia il MANDORLINI persona che il MANDORLINI tecnico: attendendo le repliche degli interessati (magari già nella conferenza stampa di Sabato) non mi sento di biasimare l'ex diesse e vi spiego perchè...
Pubblicato da andrea smarso giovedì 7 giugno 2012 22:08
LO SFOGO DEL 'GIBO'
Queste le parole dell'ormai ex diesse scaligero Mauro GIBELLINI alla conferenza stampa da lui stesso indetta:
Ho sempre creduto alle rassicurazioni del presidente riguardo un mio rinnovo contrattuale. Io ho sempre desiderato di rimanere a Verona per riportare l'Hellas in Serie A, purtroppo questo ora non mi e' possibile. Al mio arrivo dissi che avevo un piano quadriennale per vedere l'Hellas nella massima serie, ci siamo quasi riusciti al secondo anno nonostante qualcuno, per interessi personali, abbia fatto passare la stagione appena passata come un vero e proprio miracolo.
Le strade di Mauro Gibellini e dell'Hellas Verona si separano, una decisione che ho preso da tempo e che sarebbe arrivata anche in caso di Serie A. Il pensiero di ricominciare un altro anno a queste condizioni mi da il voltastomaco. Non e' possibile portare avanti un progetto con persone verso le quali provo una totale disistima. Non e' esistita nessuna guerra. Qui stiamo parlando di una vittima e di un carnefice. C'è stata una decisione unilaterale da parte sua di togliermi il saluto e di non parlare più con me.
Il tutto risale alla preparazione pre campionato. Tutti ricordano poi la canzone cantata da Mandorlini che ha portato una grave conseguenza per la nostra squadra, molte volte poi sono state affisse sulla bacheca degli spogliatoi frasi lesive nei miei confronti. Il giorno dopo la partita casalinga con il Pescara al campo di Sandra' si e' messo ad insultarmi fino al punto di mettermi le mani addosso. Io ho cercato di mediare per il bene del Verona. Una cosa mi e' rimasta impressa: mi disse che e' un presuntuoso, cosa che io accosto alla stupidita' più totale. Nell'arco della stagione mi e' stato impedito di andare negli spogliatoi, di mangiare con i giocatori, sono arrivate interferenze in occasione delle sessioni di mercato. Mi riservo perciò il diritto, nel caso ce ne fossero gli estremi, di querelare il tecnico Andrea Mandorlini.
Ho sempre avuto rispetto dell'avversario e anche in questo caso ho riconosciuto al Varese l'onore delle armi, criticando pero' le decisioni arbitrali che ci hanno fortemente penalizzato. Risultato e' essere stato pubblicamente messo alla gogna dal mio presidente. Ci poteva essere un modo più elegante per ricevere il benservito. Il 90% delle cose che ho detto riguardo all'Hellas si sono poi rivelate. Ho commesso si degli errori ma sono sempre stato convinto che questa squadra avrà qualità importanti. Ringrazio il Presidente e Siciliano, i giocatori, veri artefici di questa grade stagione, i fisioterapisti, i medici, i magazzinieri, Sandro Mazzola, i tifosi e la stampa.
Comunico che con ogni probabilità il mio futuro sarà sul Lago di Como. Mi ha conquistato il progetto e l'entusiasmo degli imprenditori che hanno intenzione di investire nella società. Auguro a Sean Sogliano, uomo che stimo molto, di poter centrare già dall'anno prossimo il traguardo che ci e' sfuggito quest'anno e spero in un futuro di poter tornare al Verona con un ruolo diverso, magari proprio con Sogliano
Mauro GIBELLINI
Anche in questo caso, come sulle frasi scritte dal presidente MARTINELLI e riportate dal sito ufficiale dell'HELLAS VERONA, mi permetto di far notare giusto qualche punto:
- Non è bello, anche se è comprensibile, assicurare fino al giorno prima che si pensa soltanto al VERONA e il giorno dopo dire che 'Le strade di Mauro Gibellini e dell'Hellas Verona si separano, una decisione che ho preso da tempo e che sarebbe arrivata anche in caso di Serie A': capita a tutti di contraddirsi ma perchè non stare semplicemente zitti invece di parlare sapendo di mentire? Scelte...
- Se sono vere la metà delle frasi a proposito del suo rapporto con MANDORLINI altro che querela, siamo al confine del mobbing... Ma MARTINELLI, che aveva assicurato di poter 'ricomporre' la situazione, ha fatto abbastanza o non ha fatto per niente in attesa che il rapporto di lavoro col 'Gibo' giungesse naturalmente al termine? E se sì, come ha giustamente fatto notare l'ex diesse, non c'erano metodi più 'eleganti' (a voler usare un eufemismo) per 'divorziare'? In fondo, negare la bontà del lavoro di GIBELLINI, equivale a dire che l'HELLAS in questo campionato ha fatto tutto quello che ha fatto grazie solo a MANDORLINI il che, per quanto possa stimare il tecnico ravennate, è perlomeno poco probabile...
- Per quel che riguarda poi quanto dichiarato dal diesse dopo lo spareggio con il VARESE ero e rimango sostanzialmente d'accordo col 'Gibo': il rigore c'era tutta la vita, l'espulsione di TROEST pure ma i lombardi hanno legittimato l'accesso alla finale sul campo giocando complessivamente meglio dell'HELLAS e sfido chiunque, escludendo ovviamente i prevenuti privi di onestà intellettuale, a pensarla diversamente o a deviare strumentalmente le analisi (volendo usare proprio le parole di MARTINELLI)...
Tutto ciò premesso ed in attesa di una replica del mister (e con ogni probabilità anche del patròn, nella conferenza stampa di Sabato) non posso che dispiacermi dell'addio di GIBELLINI e rammaricarmi non poco anche per il modo in cui il tutto è avvenuto: il presidente ed il mister non ci fanno una bella figura ma è sopratutto il VERONA a non uscirne bene, speriamo solo che le cose non stiano esattamente come riportato dall'ex diesse...
Nel frattempo sappiamo ciò che abbiamo perso e non conosciamo ancora quello che abbiamo guadagnato senza voler in alcun modo giudicare a priori il lavoro di Sean SOGLIANO al quale auguro anche io nel mio piccolo, com'è nelle speranze di tutti i tifosi scaligeri, un buonissimo lavoro a Verona
FONTE: HellasVerona-BS.blogspot.com
SERIE A
Setti e Sogliano per tornare in serie A, ecco il nuovo Hellas Verona
08.06.2012 07.00 di Alessio Alaimo
Da una serie A sfiorata, ad una serie A che per il prossimo anno conta di diventare obiettivo concreto e realizzabile. Il Verona cambia struttura societaria, dal presidente al direttore sportivo. Il nuovo numero uno - dopo il 30 giugno - sarà Maurizio Setti; l'uomo mercato, al posto di Mauro Gibellini, Sean Sogliano.
E l'allenatore? Non è ancora dato sapere se Andrea Mandorlini verrà confermato. Certo è che, il nuovo diesse, difficilmente ammetterà delle frizioni come quelle che si sono verificate negli anni tra il tecnico e l'ex Gibellini. Frizioni che inevitabilmente tendono a sminuire il ruolo del direttore. I ben informati raccontano che lo scorso anno, in Austria, nell'hotel che ospitava la squadra in ritiro, c'era una foto sul programma giornaliero della squadra con scritto "Chi l'ha visto?" con tante 'h' alla fine, riferito al direttore. Un atto - se confermato - ingeneroso, nei confronti di un professionista che in quel di Verona ha messo radici fino a costruire una formazione di livello vicina a raggiungere la serie A.
Ma Mauro Gibellini è il passato. Da domani a Verona ci sarà Sogliano, che non ha ancora incontrato Enrico Preziosi per discutere del contratto triennale firmato con il Genoa (forse lo farà in giornata). Seguirà l'ex ds di Varese e Palermo il suo uomo di fiducia e stimato professionista, Massimiliano Dibrogni. E forse anche lo scout Roberto Gemmi, ma questo sarà più chiaro a giorni.
Il Verona riparte, con grandi ambizioni, entusiasmo (lo stesso del suo nuovo direttore nell'accettare la destinazione, nonostante il forte corteggiamento del Siena in serie A) e voglia di far bene. L'obiettivo sarà quello di costruire una squadra in grado di giocarsela con tutti. Alla pari. Il primo rinforzo potrebbe essere Chibsah, centrocampista ghanese classe '93 di proprietà della Juventus. Sogliano lavora per averlo in prestito con diritto di riscatto. Si tratta di un giocatore con spiccate doti d'interdizione. In uscita potrebbe esserci Juanito Gomez, molto gradito al Bologna e accostato anche al Parma. E il resto verrà programmato a partire da sabato alle ore 11.00, giorno di presentazioni in casa gialloblù. Al fianco di Sogliano ci sarà Martinelli, Setti forse no. Anche perché è ancora il vice presidente del Bologna. Dal 1 luglio, anche lui, si occuperà solo di Hellas Verona. L'obiettivo e la richiesta sono chiari: la serie A e una città chiamata a trascinare la squadra, con tutte le sue forze. Da troppi anni Verona manca dalla serie A, Setti per restituire ai veneti la categoria che gli appartiene ha scelto Sogliano, che forse - a sua volta - sceglierà Devis Mangia per la panchina. Tassello dopo tassello comincia a prendere forma il nuovo Verona. Voglia di far bene e disponibilità economiche non mancano.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Dichiarazioni del presidente Martinelli
Postata il 04/06/2012 alle ore 13:02
"Sono ancora furibondo per quanto accaduto sabato. E’ evidente a tutti come ben due macroscopici interventi fallosi nell’area di rigore avversaria non sono stati clamorosamente ravvisati dal direttore di gara"
VERONA - Due giorni dopo il ritorno della semifinale play-off il presidente Giovanni Martinelli ha rilasciato alcune dichiarazioni ad hellasverona.it.
“Sono ancora furibondo per quanto accaduto sabato e non riesco a trovare pace. E’ evidente a tutti come ben due macroscopici interventi fallosi nell’area di rigore avversaria, uno per tempo, non sono stati clamorosamente ravvisati dal direttore di gara. Si è trattato di un arbitraggio per noi penalizzante, che causa enorme rammarico e sfido chiunque, escludendo ovviamente i prevenuti privi di onestà intellettuale, a pensarla diversamente o a deviare strumentalmente le analisi. Comprendo altresì perfettamente la delusione del mio collega del Sassuolo Squinzi, perché ci sono persone nel calcio che investono soldi tempo ed energie con grande passione per raggiungere determinati obiettivi, per poi veder svanire un sogno per colpa di errori inaccettabili. Ora sto valutando come tutelarci in ogni sede contro questo scempio”.
“Sono davvero amareggiato perché la squadra aveva reagito sul campo alla grande davanti al nostro meraviglioso pubblico, dopo la prestazione sottotono di Varese, che può capitare a qualunque squadra, aggredendo gli avversari sin dal primo minuto con la tenacia e determinazione che ci hanno contraddistinto per tutto l’anno; atteggiamento che ci ha fatto uscire a testa altissima al termine di ogni gara, indipendentemente dal risultato e con i complimenti per il gioco espresso. Una prestazione davvero maiuscola alla faccia di chi ci dipingeva molli ed in declino. Ma quando mai? Per questo non mi trovo assolutamente d’accordo con quanto affermato dal nostro direttore sportivo Gibellini”, prosegue il presidente gialloblù “quando, come riportato oggi su alcuni quotidiani nazionali, da addirittura per scontato che il Varese avrebbe comunque meritato la qualificazione nell’arco delle due gare disputate nei play off. Innanzitutto, se vogliamo essere obiettivi, non dimentichiamoci che noi abbiamo chiuso la stagione regolare con sette punti in più rispetto a loro e anche la nostra ultima prestazione al "Bentegodi", per non parlare di quella di due settimane fa, ha assolutamente legittimato i nostri ampi meriti di accedere alla finale. Con i due rigori a nostro favore e l’espulsione al loro difensore, in quanto era stato precedentemente ammonito, non ci sarebbe stato spazio per valutazioni di altro tipo. Il calcio vive di episodi determinanti, il resto sono chiacchiere, tranne purtroppo le gravissime conseguenze economiche e di immagine per le società danneggiate”.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Rabbia Gibellini, attacca Mandorlini e sbatte la porta
LO SFOGO. Un rapporto difficile con il presidente e il tecnico: «Non c'è mai stato un buon rapporto con l'allenatore ma ha deciso lui, mi ha tenuto lontano dalla squadra, mi ha offeso. Se ci sono gli estremi, lo querelerò...»
08/06/2012
Verona. Lo sfogo arriva puntuale. Dopo un anno e mezzo da «separati in casa» con mister Madorlini, dopo la sparata di Martinelli che l'ha «scaricato» via web dopo la sconfitta con il Varese. Mauro Gibellini non è più il direttore sportivo dell'Hellas, manca la comunicazione ufficiale ma non servono troppi giri di parole. Ieri mattina il «Gibo» ha convocato una conferenza stampa per salutare la città, togliersi qualche sassolino dalle scarpe e andarsene sbattendo la porta.
IL RISPETTO DEL PATRON. «Ho sempre creduto nel presidente Martinelli - ha detto Gibellini - e lui ha sempre manifestato grande stima nei miei confronti anche se non è mai arrivato il rinnovo del contratto. Adesso il mio impegno è finito ma non sarei comunque rimasto perchè di certa gente non ho assolutamente stima». Chiaro il riferimento a Mandorlini, l'allenatore del Verona. «Non c'è stata nessuna guerra con il tecnico - continua - è stata una decisione unilaterale. Io non ho mai messo zizzania nello spogliatoio, ho sempre avuto un ottimo rapporto con tutti gli allenatori, tranne Mandorlini. Il presidente doveva pretendere il rispetto dei ruoli ma non l'ha mai fatto. Perchè una cosa è chiara: io sono la vittima, Mandorlini è il carnefice».
IL RAPPORTO CON MANDORLINI. Gibellini e Mandorlini un rapporto che non è mai decollato. Anzi, che non è nemmeno iniziato. «È un presuntuoso - ammette Gibellini - l'anno corso c'è stato qualche screzio ma tutto sembrava rientrato, quest'anno ha fatto di tutto per mettermi in difficoltà, fin dal ritiro di Castelrotto. Ha leso la mia dignità davanti ai suoi collaboratori e davanti ai giocatori. Ha cercato di mettermi le mani addosso, Si alzava quando entravo in sala da pranzo, appendeva in bacheca cartelli offensivi contro di me, mi ha impedito di entrare neigli spogliatoi. E mi ha offeso anche pubblicamente, per questo adesso che me ne vado dl Verona sto valutando se ci sono gli estremi per denunciarlo, per diffamazione».
ERRORI E QUALITÀ. «Ho sempre creduto in questa squadra - continua Gibellini - ho sempre detto che poteva andare in serie A e i fatti l'hanno confermato, anche un anno fa avevo detto che avevamo un organico per salire in B. Mi avevano dato del pazzo, invece non è finita così. E Gomez, Pichlmann, Lepiller, Jorginho... Hanno dimostrato che potevano starci anche loro. La serie A ci è sfuggita per una gestione scellerata del turn over».
«TI AMO TERRONE». Nervi tesi anche lontano dal campo di gioco. «Quella canzone che ha intonato nella serata della presentazione - continua Gibellini - ha portato un sacco di problemi alla società e anche alla squadra, soprattutto nelle trasferte al Sud, ne abbiamo pagato le conseguenze. Ho sempre cercato di difenderlo, nell'unico modo che potevo ma lui non mi ha mai perdonato». E il comunicato del presidente dopo le dichiarazioni di Gibellini alla Gazzetta dello Sport. «Ecco qua la pagina - ammette l'ex direttore del sportivo - ho attaccato l'arbitro Massa, ho criticato le scelte del Palazzo che non ci ha fatto giocare in contemporanea le gare decisiva della stagione, ho detto che l'Hellas meritava di giocare la finale. Ho concesso gli onori delle armi al Varese, mi sembra corretto, ho detto che, nonostante gli errori arbitrali, abbiamo perso contro una buona squadra. Non mi aspettavo l'attacco frontale del presidente che mi ha dato il benservito sulle pagine dei giornali senza neppure interpellarmi. Il comunicato di Martinelli mi ha ferito profondamente ma il "padre" di quelle parole dovete cercarlo a Ravenna. È stato un benservito poco elegante, su questi temi non avrei paura di affrontare un confronto con Martinelli e Mandorlini».
Luca Mantovani
Setti e Sogliano, l'Hellas si affaccia al futuro
CHI ENTRA E CHI ESCE. Ormai scontato l'addio di Mauro Gibellini, che potrebbe finire al Como: una conferenza stampa potrebbe svelare tutto già questa mattina. Annunciata per sabato la presentazione del nuovo diesse: anticipa l'arrivo dell'imprenditore di Carpi che rileverà la maggioranza delle quote della società
07/06/2012
L'era Setti inizierà sabato, dopodomani, con un antipasto ghiotto: la presentazione di Sean Sogliano. Questo, almeno, è lo scenario che si prospetta oggi. Giovanni Martinelli, plenipotenziario Hellas, aprirà le porte del mondo gialloblù al nuovo che avanza. Proprio come era stato annunciato. Forze fresche, idee effervescenti, il massimo rispetto della tradizione e delle professionalità. Sogliano sarà il nuovo direttore sportivo del Verona. In testa già programmi e nomi. Li illustrerà alla piazza il giorno della presentazione. Prenderà contatto con il nuovo mondo dopo essersi liberato dalle ultime pendenze che lo tenevano legato al Genoa. Tutto a posto ora. C'è solo il Verona nel suo futuro. Con il Varese Sogliano ha fatto grandi cose. Occhio ai giovani, ma anche all'ambizione della prima squadra trascinata dalla C2 alle soglie della A. Poi l'esperienza di Palermo. Breve. Il presente si chiama Verona. Sogliano con Setti.
MANDORLINI NON SI TOCCA. E proprio l'imprenditore carpigiano ha lanciato messaggi significativi. «Mandorlini? Non è in discussione». Come può esserlo oggi? Il tecnico ravennate ha fatto grande il Verona. Promozione al primo colpo dalla C. E quasi serie A quest'anno. Il campo gli ha dato ampiamente ragione. I tifosi lo amano, l'Hellas è abito che si è cucito sulla pelle. Non avrebbe nessun senso arrivare e cambiare il condottiero. Non è questa l'intenzione di Setti. Certo, insieme a Martinelli e a Sogliano ci sarà confronto sulle competenze, sui ruoli, sulle manovalanze, sulla gestione del nuovo progetto. E ci mancherebbe non fosse così. Mandorlini è diventato «manager» del Verona. Uno che a tutto provvede con il suo carisma, con la sua esperienza. Inutile fare mistero dell'incompatibilità con Mauro Gibellini. Storia risaputa. Oggi si volta pagina. E con Sogliano cambierà anche il rapporto con il direttore sportivo. Nel bene del Verona. Per il bene dell'Hellas.
IN ATTESA DI CHIUDERE. Per la presentazione di Setti, invece, c'è ancora da aspettare un po'. L'imprenditore emiliano si sta disimpegnando dal Bologna, club nel quale occupa il ruolo di vicepresidente. Tempo fa ha rimesso le sue deleghe. Adesso aspetta di essere liquidato. Gli spettano due milioni e 300mila euro. Il suo rapporto con la società rossoblù va comunque a scadenza il 30 giugno. «Nella migliore delle ipotesi», ci aveva detto, «potrei ritenermi libero per metà giugno. Altrimenti andremo a luglio». Ma i giochi sembrano essere comunque fatti. E l'imminente annuncio di Sogliano come nuovo diesse del Verona rappresenta una conferma di quanto era già stato anticipato tempo fa. Martinelli ha trovato nuovi compagni di viaggio. E adesso non viaggerà più da solo. «Martinelli», ha confidato Setti a L'Arena, «merita grande rispetto. Lui come i tifosi, la società e la piazza. Non vogliamo rivoluzionare, ma costruire insieme qualcosa di importante. Con Giovanni abbiamo trovato subito unione di intenti. Vogliamo tutti e due la stessa cosa: il bene del Verona». Avanti insieme, dunque. Con Setti che andrà ad acquisire il pacchetto di maggioranza del Verona. Quanto ad eventuali altri compagni di cordata la risposta è stata secca: «Io viaggio da solo», ha spiegato Setti. Questo per chiarire il rapporto che lega l'imprenditore carpigiano a Gabriele Volpi, patron dello Spezia e grande amico di Setti. A Verona si dice: ma c'è anche Volpi con Setti? No, Volpi, oltre che allo Spezia, è uomo di vertice al Rijeka, serie A croata. Ed è naturale e comprensibile che tra i due possano intrecciarsi affari di mercato. Dovesse, magari un giorno, farsi pizzicare dalla voglia di prendere parte all'avventura Hellas, Volpi dovrebbe allontanarsi dallo Spezia. Ma per il momento l'Hellas del domani è nelle mani di Martinelli e Setti. Con Sogliano naturalmente. E questo toglie anche altri dubbi, o ipotesi più o meno fantasiose di questi giorni.
GIBO VERSO COMO? E Mauro Gibellini? Il suo rapporto con il Verona è in chiusura. Non dovrebbero esserci sorprese. Si sussurrava in questi giorni di una possibile riqualificazione del suo ruolo all'interno del mondo Hellas. Più probabile, invece, che il Direttore vada a svolgere il ruolo di diesse altrove. La pista più calda lo porta a Como. In passato si era parlato pure di Cremona.
ARRIVA IL DIGÌ. In queste ore, poi, è emersa un'altra novità. Sta per arrivare in società un nuovo segretario generale. Si tratta di Massimilano Dibrogni, persona alla quale Sogliano è molto legato. Il pedigree di Dibrogni è qualificante e di tutto rispetto. Laureato in economia e commercio, ha maturato esperienza importante in Federazione all'Ufficio indagini. Il suo compito sarà quello di oliare l'apparato amministrativo. Un altro uomo del mondo Setti.
Simone Antolini
Rabbia Martinelli: «Errori incredibili, perché investire?»
ELIMINATI E FURIBONDI. Anche il patron del Sassuolo attacca il Palazzo: «Capisco la delusione del mio collega Squinzi. Entriamo nel mondo del calcio con energie e soldi e bastano questi arbitraggi per rovinare tutto»
05/06/2012
«Eliminati e furibondi». Titolo a caratteri cubitali sulla Gazzetta dello Sport, a pagina 25, quella della serie B. Questa volta l'Hellas non è solo nella protesta contro il Palazzo. Anche il Sassuolo, penalizzato dall'arbitro Tommasi nella semifinale play off con la Sampdoria, attacca i vertici della cadetteria. «È chiaro che ci stiamo ponendo la domanda se vale la pena di continuare a fare investimenti nel calcio in assenza di una certezza di poter operare in maniera corretta e avere risultati corretti rispetto all'impegno e alla capacità dei nostri giocatori», ha detto Giorgio Squinzi, patron della società emiliana e presidente di Confindustria. Lui abituato a vincere tutto con la sua Mapei nel ciclismo di qualche anno fa non porta a casa gli stessi risultati nel calcio anche se gli investimenti sono importanti e la gestione della squadra di grande qualità manageriale grazie anche al lavoro di Nereo Bonato, il direttore sportivo veronese che da anni collabora con il club neroverde.
«Il Sassuolo è stato sicuramente penalizzato e stiamo facendo una riflessione - continua Squinzi - a noi sono mancati dai dieci ai quindici punti nel campionato per errori arbitrali e sabato si è visto com'è finita, anche lì con errori arbitrali incredibili». Quindi la protesta del Verona per una manovra pro Sampdoria - chiaro che giocare la finale contro il Varese, su un campo che accoglie al massimo cinquemila tifosi biancorossi, è più facile che giocare al Bentegodi con trentamila sugli spalti - trova appoggi importanti e anche un alleato che gode di buone entrature con Berlusconi e Moratti, solo per fare due nomi. Si può capire, dunque, la rabbia del presidente Giovanni Martinelli. Due giorni dopo il pareggio casalingo con il Varese e l'eliminazione dalla corsa per la serie A il patron gialloblù torna alla carica.
«Sono ancora furibondo per quanto accaduto sabato e non riesco a trovare pace - scrive il presidente sul sito ufficiale della società - è evidente a tutti come ben due macroscopici interventi fallosi nell'area di rigore avversaria, uno per tempo, non sono stati clamorosamente ravvisati dal direttore di gara. Si è trattato di un arbitraggio per noi penalizzante, che causa enorme rammarico e sfido chiunque, escludendo ovviamente i prevenuti privi di onestà intellettuale, a pensarla diversamente o a deviare strumentalmente le analisi. Comprendo altresì perfettamente la delusione del mio collega del Sassuolo Squinzi, perché ci sono persone nel calcio che investono soldi, energie e tempo con grande passione per raggiungere determinati obiettivi, per poi veder svanire un sogno per colpa di errori inaccettabili. Ora sto valutando come tutelarci in ogni sede contro questo scempio». Difficile cancellare dalla memoria gli errori di un arbitro che ha punito l'Hellas.
«Sono davvero amareggiato perché la squadra aveva reagito sul campo alla grande davanti al nostro meraviglioso pubblico - continua Martinelli - dopo la prestazione sottotono di Varese, che può capitare a qualunque squadra, aggredendo gli avversari sin dal primo minuto con la tenacia e determinazione che ci hanno contraddistinto per tutto l'anno; atteggiamento che ci ha fatto uscire a testa altissima al termine di ogni gara, indipendentemente dal risultato e con i complimenti per il gioco espresso». Qualche sassolino da togliersi dalle scarpe e una «frecciatina» anche a Mauro Gibellini, il diesse dell'Hellas.
«Una prestazione davvero maiuscola - sbotta il presidente - alla faccia di chi ci dipingeva molli e in declino. Ma quando mai? Per questo non mi trovo assolutamente d'accordo con quanto affermato dal nostro direttore sportivo Gibellini quando, come riportato su alcuni quotidiani nazionali, dà addirittura per scontato che il Varese avrebbe comunque meritato la qualificazione nell'arco delle due gare disputate nei play off. Innanzitutto, se vogliamo essere obiettivi, non dimentichiamoci che noi abbiamo chiuso la stagione regolare con sette punti in più rispetto a loro e anche la nostra ultima prestazione al Bentegodi, per non parlare di quella di due settimane fa, ha assolutamente legittimato i nostri ampi meriti di accedere alla finale. Con i due rigori a nostro favore e l'espulsione a Troest, in quanto era stato precedentemente ammonito, non ci sarebbe stato spazio per valutazioni di altro tipo. Il calcio vive di episodi determinanti, il resto sono chiacchiere, tranne purtroppo le gravissime conseguenze economiche e di immagine per le società danneggiate». Una dichiarazione pesante, la conferma che il rapporto tra Martinelli e Gibellini si è logorato. L'arrivo di Sean Sogliano è sempre più vicino.
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
mercoledì, giugno 6th, 2012 | Posted by Boosta
Calciomercato Verona, ESCLUSIVO / Sogliano: “Bisogna aspettare ancora qualche giorno per…”
Sean Sogliano sarà quasi sicuramente il nuovo direttore sportivo del Verona. L’ex dirigente del Palermo, che lo scorso novembre ha rassegnato le sue dimissioni in seguito a incomprensioni con il presidente Zamparini, non vuole sbilanciarsi e preferisce rinviare ogni discorso ai prossimi giorni. Ecco quanto dichiarato dallo stesso Sogliano in esclusiva ai microfoni di Seriebnews.com: “Verona? Dobbiamo aspettare fino a sabato prossimo, adesso non voglio assolutamente parlare. Dopo sarò ben lieto di rispondere a tutte le vostre domande…”. Sogliano dovrebbe essere il primo tassello del nuovo mosaico costruito dall’attuale vicepresidente del Bologna, Maurizio Setti, che si appresta a rilevare la proprietà della società scaligera da Giovanni Martinelli.
mercoledì, giugno 6th, 2012 | Posted by Orru
Calciomercato Verona, il nuovo Direttore Sportivo è Sean Sogliano
La notizia era nell’aria da tempo e adesso viene data come ufficiosa, in attesa che assuma tutti i crismi dell’ufficialità nella giornata di sabato: Sean Sogliano è il nuovo Direttore Sportivo del Verona. Il Presidente degli scaligeri Martinelli ha convocato una conferenza stampa per sabato mattina alle 11 dove verrà presentato anche il nuovo DS. Protagonista della splendida cavalcata in Serie B lo scorso anno col Varese, Sogliano era andato al Palermo la scorsa estate, ma dopo pochi mesi era stato mandato via dal vulcanico Presidente dei rosanero Zamparini. Adesso, per lui, una nuova sfida nel campionato cadetto.
di Marco Orrù
mercoledì, giugno 6th, 2012 | Posted by Orru
Calciomercato Verona, il nuovo Direttore Sportivo è Sean Sogliano
La notizia era nell’aria da tempo e adesso viene data come ufficiosa, in attesa che assuma tutti i crismi dell’ufficialità nella giornata di sabato: Sean Sogliano è il nuovo Direttore Sportivo del Verona. Il Presidente degli scaligeri Martinelli ha convocato una conferenza stampa per sabato mattina alle 11 dove verrà presentato anche il nuovo DS. Protagonista della splendida cavalcata in Serie B lo scorso anno col Varese, Sogliano era andato al Palermo la scorsa estate, ma dopo pochi mesi era stato mandato via dal vulcanico Presidente dei rosanero Zamparini. Adesso, per lui, una nuova sfida nel campionato cadetto.
di Marco Orrù
FONTE: SerieBNews.com
PRIMO PIANO
Hellas Verona, chiarire per iniziare a costruire
06.06.2012 12:00 di Federico Errante
Fonte: tuttohellas
Come volevasi dimostrare. In questi giorni è successo di tutto. Setti parla già da presidente, Gibellini si professa un "martinelliano" di ferro, ed il presidente chiarirà tutto nella conferenza di sabato. Tre i grandi nodi da sciogliere prima dell'inizio del ritiro. Solo rinforzando queste fondamenta, si potrà pensare a costruire un edificio indistruttibile.
LA PRESIDENZA Il D-Day è fissato per sabato 9 giugno. Lì, i tifosi capiranno sicuramente di più. Una cosa però è certa: Setti studia già da patron. E' da solo, comprerà l'80% del pacchetto azionario, lasciando l'altro 20% all'attuale presidente. Resta da risolvere ancora la questione Bologna, società con cui è vincolato fino al 30 giugno. Ma questo, ad oggi, sembra essere il problema minore.
IL DIESSE Martinelli la sua posizione l'ha già presa. Ha scelto la linea Setti. Ergo, il prossimo factotum del mercato scaligero sarà Sean Sogliano. L'ufficialità, molto probabilmente, arriverà sabato. La lista della spesa è già stata fatta, e l'ex diesse del Varese dei miracoli sta già lavorando sottotraccia per costruire il Verona che sarà. Confermato lo zoccolo duro, si cercherà di puntellare la squadra con innesti mirati ed affidabili. E Gibellini? Difficile rivederlo gironzolare per la sede di Via Torricelli. Martinelli ha alzato la voce, ed il rapporto con Mandorlini è tutt'altro che idilliaco. Le agenzie immobiliari di Como sono già avvisate.
L'ALLENATORE Tema caldo, caldissimo, di questi giorni. Il punto non è se Setti vuole Mandorlini, ma il contrario. Mandorlini sarà affascinato dal progetto Hellas? Entrambi vogliono la stessa cosa: riportare in alto il Verona. Uno è rimasto sconvolto dal tifo scaligero, l'altro ha già avuto modo di sperimentarlo sulla sua pelle. Tanti sono i punti che accomunano i due. Stando a quanto detto dal mister al quotidiano L'Arena, c'è una voglia matta, da parte sua, di continuare ad allenare l'Hellas. E conoscendolo, difficilmente lascerà Verona prima di completare l'opera.
FLASH NEWS
ESCLUSIVA TB - Hellas Verona, Gibellini: "Con il Varese gara decisa da episodi. Setti? Per ora il mio presidente è Martinelli, io voglio rimanere qui"
06.06.2012 00:00 di Marco Fornaro
La sua posizione è apparsa lontana da Verona. Mauro Gibellini, direttore sportivo dell'Hellas, torna a parlare in esclusiva ai microfoni di tuttob.com, smentendo tutto e commentando l'eliminazione dai play-off.
Dopo tanto lavoro, la finale play-off è sfumata per pochissimo. Quanto rammarico c'è per la partita con il Varese?
"Sicuramente molto, però bisogna anche farsene una ragione: questo è lo sport, siamo molto amareggiati, perché magari certe circostanze delle partite potevano darci qualcosa che non abbiamo avuto, però diciamo che può capitare. Auguriamoci che arriverà il momento in cui ci tornerà indietro ciò che ci è stato tolto"
A proposito del rigore su Ferrari, lei che idea si è fatto e soprattutto quanto pensa sia stato decisivo nell'arco della partita?
"Mi sembra palese tutto. A 20' dalla fine, sul vantaggio per noi e, secondo il regolamento, se dovesse essere assegnato un rigore, il difensore avversario sarebbe stato espulso. Dunque, avremmo avuto l'opportunità di andare sul 2-0 con il Varese in 10. E' un episodio che ha deciso le sorti della partita e aggiungo anche che c'era un altro rigore clamoroso nella prima frazione"
Adesso per Verona sarà il turno di Setti...
"Mi attendo a ciò che dicono i giornali, non ho sentito nessuno e per il momento il mio presidente è Martinelli. Nel momento in cui le cose dovessero cambiare, vedremo chi viene e cosa vorrà fare"
Il suo futuro, nelle ultime ore, è legato al Como...
"Quello che dicono i giornali mi interessa relativamente. Ho sempre ribadito questo e continuo a ribadirlo: il mio desiderio è quello di rimanere a Verona. Se poi qui non sarò gradito, vedrò altre soluzioni"
Con il Como, però, c'è già stato qualche contatto?
"La mia testa è sempre stata protesa al bene del Verona ed è ancora lì, mantenendo lo stesso approccio alle cose. Penso solo a proseguire la mia opera agli scaligeri, dove qualcosa di mio penso che ci sia in due anni."
HELLAS VERONA
Hellas Verona, Setti: "Punteremo a far meglio di quest'anno"
05.06.2012 14:15 di Federico Errante
Fonte: corriere del veneto/tuttohellasverona.it
[...]
E Martinelli? Il caro presidente resterà. Per lui una quota di minoranza, pari al 20%. Come afferma Setti al Corriere di Verona, il nuovo progetto Hellas è già partito.
FONTE: TuttoB.com
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - Verona-Sogliano: staff e dettagli
Ma prima il nuovo ds gialloblù dovrà incontrare il presidente del Genoa, con cui ha firmato un contratto di tre anni.
06.06.2012 13.31 di Alessio Alaimo
Prende forma il nuovo Verona. L'attuale ds Mauro Gibellini lascerà il club, forse con destinazione Como. Ecco la nuova struttura: Maurizio Setti sarà il presidente, Martinelli il suo vice, Sean Sogliano il direttore sportivo (ieri ha parlato con Massimo Mezzaroma, comunicandogli la sua decisione di aver accettato il Verona, piazza che lo stimola di più per blasone e affluenza di pubblico, oltre al progetto) e Massimiliano Dibrogni (suo uomo di fiducia dai tempi di Varese) il segretario generale. Da definire invece la posizione dello scout Roberto Gemmi, altro fidato collaboratore di Sogliano. Per il diesse e il suo staff, contratto biennale. A presentare il nuovo dirigente, sabato alle ore 11.00, ci sarà l'attuale presidente, Martinelli.
Inoltre tra domani e venerdì, l'ex ds di Varese e Palermo dovrebbe incontrare Enrico Preziosi e Pietro Lo Monaco, per definire la sua posizione. Va infatti ricordato che Sogliano aveva firmato un contratto di tre anni con il Genoa, motivo per cui prima di depositare l'accordo con il Verona (ormai è solo una formalità) vuole chiarire bene la situazione con il Grifone. Poi sarà tempo di presentazioni. E a ruota potrebbe seguirlo Devis Mangia...
SERIE B
Hellas Verona, è fatta: Sogliano il nuovo ds
06.06.2012 12.39 di Antonio Vitiello
Fonte: di Gianluca Di Marzio per www.gianlucadimarzio.com
Non c'erano dubbi, ma adesso è una certezza: Sean Sogliano è il nuovo ds dell'Hellas Verona, ripartirà dalla serie B dopo la velocissima esperienza di Palermo in serie A. Sogliano verrà presentato sabato mattina alle 11. Sarà l'occasione anche per sciogliere il nodo relativo all'allenatore. Mandorlini dovrebbe restare, altrimenti un pallino di Sogliano è naturalmente Mangia, contattato pero' in questi giorni anche dal Padova.
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - Verona-Sogliano: staff e dettagli
Ma prima il nuovo ds gialloblù dovrà incontrare il presidente del Genoa, con cui ha firmato un contratto di tre anni.
06.06.2012 13.31 di Alessio Alaimo
Prende forma il nuovo Verona. L'attuale ds Mauro Gibellini lascerà il club, forse con destinazione Como. Ecco la nuova struttura: Maurizio Setti sarà il presidente, Martinelli il suo vice, Sean Sogliano il direttore sportivo (ieri ha parlato con Massimo Mezzaroma, comunicandogli la sua decisione di aver accettato il Verona, piazza che lo stimola di più per blasone e affluenza di pubblico, oltre al progetto) e Massimiliano Dibrogni (suo uomo di fiducia dai tempi di Varese) il segretario generale. Da definire invece la posizione dello scout Roberto Gemmi, altro fidato collaboratore di Sogliano. Per il diesse e il suo staff, contratto biennale. A presentare il nuovo dirigente, sabato alle ore 11.00, ci sarà l'attuale presidente, Martinelli.
Inoltre tra domani e venerdì, l'ex ds di Varese e Palermo dovrebbe incontrare Enrico Preziosi e Pietro Lo Monaco, per definire la sua posizione. Va infatti ricordato che Sogliano aveva firmato un contratto di tre anni con il Genoa, motivo per cui prima di depositare l'accordo con il Verona (ormai è solo una formalità) vuole chiarire bene la situazione con il Grifone. Poi sarà tempo di presentazioni. E a ruota potrebbe seguirlo Devis Mangia...
LEGA PRO
ESCLUSIVA TMW - Como-Gibellini, in arrivo l'annuncio
05.06.2012 17.05 di Matteo Bursi
Sarà Mauro Gibellini il nuovo direttore sportivo del Como. Come anticipato nei giorni scorsi anche dalla redazione di tuttolegapro.com, il diesse del Verona passerà alla società lariana. Da quanto raccolto in queste ore dalla nostra redazione, Gibellini verrà annunciato nelle prossime ore, una volta risolte le ultime formalità burocratiche.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
MERCATO
Hellas Verona: Arriva Chibsah
15:40 del 05 giugno
Il Verona prende forma. In primo piano la vicenda societaria: Setti, imprenditore leader nel settore dell'abbigliamento, a breve sarà ufficialmente l’azionista di maggioranza. Martinelli, attuale presidente, rimarrà in società con una quota di minoranza.
Setti attraverso il Corriere del Veneto disegna il Verona targato 2012/2013: “L’intenzione è impostare una squadra competitiva e che sia in grado di fare meglio di quella di quest’anno. Attenzione, nel calcio non c’è niente di scontato: chi avrebbe pensato che il Padova, con gli investimenti che ha fatto, non sarebbe nemmeno andato ai playoff? Vede, non è automatico che tutto funzioni. Ma posso assicurare che vogliamo che il Verona abbia delle ambizioni importanti.”
[...]
FONTE: CalcioMercato.com
Sul comunicato del presidente MARTINELLI e le parole dell'azionista di maggioranza 'in pectore' SETTI che 'scarica' GIBELLINI, 'assume' SOGLIANO e su MANDORLINI è chiaro: 'Non ci sono problemi a meno che... Non ne abbia lui!'
Pubblicato da andrea smarso martedì 5 giugno 2012 23:10
ASPETTANDO LA CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE MARTINELLI...
Il nuovo HELLAS prende forma almeno dalle indiscrezioni di questi giorni:
- Maurizio SETTI presidente con una quota di azioni pari all'80%
- Giovanni MARTINELLI vicepresidente con una quota di azioni pari all'20%
- Sean SOGLIANO direttore sportivo (contratto biennale per lui)
- Massimiliano DIBROGNI (uomo di fiducia del nuovo diesse) segretario generale
- Roberto GEMMI (altro uomo di fiducia del nuovo diesse) con ruolo dadefinire ma potrebbe fare l'osservatore
Aspettando Sean SOGLIANO, diesse di fiducia del nuovo azionista di maggioranza dell'HELLAS, GIBELLINI si sarebbe già accordato per un biennale col COMO (l'annuncio ufficiale è atteso a ore); nella società lariana il 'Gibo' porterebbe con sè anche Giovanni COLELLA tecnico delle giovanili scaligere al quale verrebbe affidata la formazione Beretti...
FONTE: HellasVerona-BS.blogspot.com
Ciao ciao Bologna. Ora c'è solo l'Hellas nella testa di Setti
GRANDI MANOVRE. L'impenditore emiliano vuole lasciare i rossoblù. Ha già rimesso le deleghe, detiene il 5,5 per cento della società felsinea. «Voglio entrare nel Verona senza rivoluzioni, con Martinelli al mio fianco»
22/05/2012
[...]
MARTINELLI «ATTIVO». Altro aspetto importante. Setti non vuole certo entrare a «gamba tesa». Rispetto della storia, della tradizione, dei tifosi e soprattutto della figura di Giovanni Martinelli sono i punti cardine della sua «politica d'ingresso» nel mondo Hellas. E le buone parole spese da Martinelli nell'inquadrare Setti possono avere l'effetto di facilitare l'inserimento dell'imprenditore carpigiano nel mondo Hellas. Da parte dell'ormai ex vicepresidente del Bologna c'è la convinzione che Martinelli sia figura competente e passionale meritevole di grandissima considerazione anche nella rivisitazione delle nuove cariche dirigenziali. Mancano pochi passi. Prima l'Hellas, il Sogno Promozione. Poi un nuovo futuro per il Verona.
FONTE: LArena.it
Abbate: "Ho perso la testa, chiedo scusa a tutti"
Postata il 16/05/2012 alle ore 11:58
"La mia e quella del presidente sono state le reazioni più eclatanti, ma tutti eravamo veramente rammaricati per una direzione di gara non all’altezza della situazione"
VERONA - [...]
Inibito, dal Giudice Sportivo, il patron scaligero fino al 31 luglio: “Non so come si faccia a non arrabbiarsi di fronte a quanto accaduto a Bergamo. La mia e quella del presidente sono state le reazioni più eclatanti, ma tutti eravamo veramente rammaricati per una direzione di gara non all’altezza della situazione. Purtroppo non è la prima volta quest’anno, finora non abbiamo mai detto niente. Abbiamo subito spesso stando zitti, i due punti persi con gli uomini di Pala contano tanto anche per Martinelli, sempre lucido, calmo e concentrato, che stavolta ha perso le staffe”.
Ufficio Stampa
Due giornate di squalifica ad Abbate, inibito il presidente Martinelli
Postata il 15/05/2012 alle ore 10:13
Il difensore punito a causa di locuzione irriguardosa verso un assistente. Per il presidente gialloblù sanzione fino al 31 luglio 2012
VERONA - A seguito del posticipo della 40a giornata di campionato il Giudice Sportivo ha squalificato per due giornate Matteo Abbate "perchè, al 45° del secondo tempo, dalla panchina quale calciatore sostituito, rivolgeva ad un Assistente locuzione gravemente ingiuriosa".
Inibito a svolgere ogni attività in seno alla Figc, a ricoprire cariche federali ed a rappresentare la società nell'ambito federale, a tutto il 31 luglio 2012, il presidente Giovanni Martinelli "perché, al termine della gara e nei locali degli spogliatoi, rivolgeva agli Ufficiali di gara locuzioni gravemente irriguardose ed addebiti di incapacità; indi colpiva ripetutamente e danneggiava gli infissi dei locali; infrazione rilevata da un Assistente e da un collaboratore della Procura federale".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
«Andremo in serie A. Dobbiamo crederci»
GIOVANNI MARTINELLI
16/05/2012
Inibito fino al 31 luglio. La rabbia di Giovanni Martinelli subito dopo la fine della gara con l'Albinoleffe è costata cara al presidente. Il patron, si legge nel comunicato della Lega, è stato inibito per «espressioni gravemente irriguardose rivolte alla terna arbitrale negli spogliatoi e per aver colpito ripetutamente e danneggiato gli infissi di alcuni locali dello stadio di Bergamo».
Martinelli, se l'aspettava?
«Sono stufo, sono deluso. Sono affranto. Ma vado avanti. Lo faccio per il Verona e per i veronesi».
Cosa l'ha fatta arrabbiare della conduzione arbitrale?
«Hanno diretto male la gara. Invertendo punizioni. Non bloccando sul nascere falli violenti. L'avete visto l'intervento su D'Alessando vicino all'angolo a fine gara? Il guardalinee non ha visto nulla. E sul gol dell'Albinoleffe? Pugliese subisce fallo. L'arbitro inverte la punizione e loro segnano. E poi c'era pure un rigore. Ancora un rigore che non ci viene concesso. Troppi errori...».
E lei a fine gara ha voluto puntualizzare.
«Certo. Ho fatto una sottolineatura. Mi sono permesso di rilevare gli aspetti che ci hanno lasciati perplessi. Ma si rendono conto di come hanno gestito la gara? Ed è arrivata l'inibizione. Sono stufo».
Ma ha già detto che niente può abbattervi?
«No, questo no. Ora dobbiamo pensare ai playoff. Ormai l'obiettivo è questo. Delusione a parte, sono fermamente convinto che questa squadra possa ancora regalarci qualcosa di importante. E grandi soddisfazioni».
Presidente ha visto un po' stanchi i suoi ragazzi?
«No, in salute. Siamo il Verona, non siamo il Pescara. Giochiamo il nostro calcio. E fin qui siamo rimasti in corsa per la promozione diretta».
Qual è il messaggio?
«Andiamo in A. Subito. E se non ci riusciamo ci riproviamo la prossima stagione. Ma io voglio andare in A con l'Hellas. Li ho visti anche ieri i nostri tifosi. Meritano grandi stadi, non 'campacci'. Meritano il meglio del meglio».
Il pari di Bergamo ha gelato tutti...
«Anch'io sono deluso. Ma 'ghe semo dentro e ghe provemo'. Fino in fondo. Non dimentichiamoci il campionato condotto fin qui dai nostri ragazzi. E' stato buono, molto buono. C'è ancora un passo da fare. Avanti. Io ci credo. Tutti devono crederci. Ma sono convinto che Verona si stringerà intorno all'Hellas».
Lei non sarà più solo al comando in futuro. Con Setti chiude a fine giugno?
«Mi auguro sia così. Ma qui fatemi precisare...»
Prego, presidente.
«Verona ha bisogno di chi ama il Verona. Non dobbiamo fare distinzioni tra veronesi, romani, napoletani e non so che altro. Chi dimostra di condividere un progetto importante e di sposare l'Hellas, deve trovare spazio. Chi si avvicina e dimostra passione e serietà, merita il Verona. Setti ha dimostrato grande entusiasmo. Ed è giusto faccia parte del nostro mondo».
Simone Antolini
Giustizia sportiva, stop per Abbate
Inibito il presidente Martinelli
15/05/2012
Verona. Il giudice sportivo della Lega di Serie B, Gianfranco Valente, ha squalificato 12 giocatori dopo le gare valide per la 19esima giornata di ritorno. Due turni di stop per Abbate (Verona), una giornata per Andelkovic (Ascoli), Lazzari (Empoli), Pellè (Sampdoria), Bovo (Padova), Diagouraga (Modena), Florenzi e Gabionetta (Crotone), Maury, Mezavilla e Zito (Juve Stabia), Salvi (Albinoleffe).
Per quanto riguarda le società inflitte due ammende di 5 mila e mille euro alla Nocerina. Tra i dirigenti inibizione fino al 31 luglio 2012 per il presidente Giovanni Martinelli «perchè, al termine della gara e nei locali degli spogliatoi, rivolgeva agli ufficiali di gara locuzioni gravemente irriguardose ed addebiti di incapacità; indi colpiva ripetutamente e danneggiava gli infissi dei locali; infrazione rilevata da un Assistente e da un collaboratore della Procura federale».
FONTE: LArena.it
martedì, maggio 8th, 2012 | Posted by Dandronaco
Verona, Setti conferma: “Voglio acquistare il club”
Maurizio Setti fa sul serio per acquistare il Verona. La conferma è arrivata dallo stesso vicepresidente del Bologna, ai microfoni di ‘Sky Sport’: “Sono solo, voglio acquistare il Verona”. Secondo quanto si legge sul sito ‘TGGialloblu.it’, Setti potrebbe rilevare il 51% della società, lasciando il 49% all’attuale presidente Martinelli.
martedì, maggio 8th, 2012 | Posted by Matteop
Hellas Verona, Setti a RadioCalciomercato.it: “Interesse per il Verona sempre vivo”
Maurizio Setti, vicepresidente del Bologna, sembra essere interessato a prendere in considerazione l’acquisizione del Verona. Ha oggi parlato ai microfoni di RadioCalciomercato.it: “Quello che posso dire è che è vero. Qualcosa c’è col Verona e si sta valutando. Per tanti motivi poi, deve finire prima il campionato. Sicuramente non posso dire che non è vero che ho contatti con gli scaligeri. Diciamo che nei 15 giorni successivi alla fine del campionato qualcosa verrà fuori. Il Verona sta facendo bene. Una città e una società come quelle devono stare in Serie A. Il massimo sarebbe per Martinelli, persona straordinaria, questo coronamento di tutti i sacrifici. Meritano la A. Per quanto riguarda la mia posizione e quello che sto pensando non ne faccio una questione di categoria. Mi piace fare calcio, è una passione”.
FONTE: SerieBNews.com
Cambio al vertice societario: l'outing di SETTI imprime una forte accelerazione ai tempi, chiusura in un mese!
Pubblicato da andrea smarso martedì 8 maggio 2012 21:54
CAMBIO AL VERTICE!
Dopo mesi di tira&molla prima smentito (da SETTI) poi in parte ammesso (da MARTINELLI), in serata è arrivato l'outing del vicepresidente del BOLOGNA che, ai mirofoni di Sky, ha ammesso un 'forte interesse' per l'HELLAS VERONA FC e che il passaggio alla nuova proprietà procedendo senza intoppi, si potrebbe concretizzare nel giro di un mesetto (o poco più).
'Entrerei a capo della società scaligera da solo' - ha aggiunto il numero due della società felsinea - 'dato che per esperienza posso affermare che nelle società calcistiche si lavora meglio ragionando con una testa sola...'.
Questa affermazione, se da una parte esclude Matteo VOLPI (presidente dello SPEZIA appena promosso in cadetteria), dall'altra fa capire che anche il patròn MARTINELLI non rimarrebbe forse nemmeno come socio di minoranza... Si vedrà!
Nel frattempo, all'imprenditore di Sandrà, vanno comunque tutti gli onori ed i rispetti dei tifosi scaligeri per il magnifico lavoro svolto con la società di via Torricelli dalla sua acquisizione il 30 Gennaio 2009 ad oggi
FONTE: HellasVerona-BS.blogspot.com
Setti abbraccia l'Hellas: si chiude fra un mese
L'INTERVENTO. Il vicepresidente del Bologna ha confermato a SkySport24 che continua la sua trattativa per acquisire il Verona. «Sono solo, in piena autonomia». L'arrivo dell'imprenditore emiliano non prevede l'addio di Martinelli e l'affare non è legato al passaggio di Ceccarelli e compagni in serie A
09/05/2012
Maurizio Setti esce allo scoperto. «Un mese al massimo e chiudo la trattativa per acquisire il Verona». Il vicepresidente del Bologna è intervenuto ieri sera a SkySport 24 e ha parlato del suo futuro. Salvo sorprese a tinte gialloblù. Non un mistero. Semmai una conferma. E, dopo tanti avvistamenti al Bentegodi, ecco anche le parole. Setti, imprenditore carpigiano impegnato nel ramo della moda, lascerà a fine stagione il Bologna per approdare al Verona. La trattativa con Giovanni Martinelli va avanti ormai da tempo. E adesso sta per chiudersi. Per favorire, però, la conclusione dell'affare, le parti hanno deciso in questi mesi di affidarsi al 'low profile'. Di questi tempi meglio scegliere il profilo basso e lavorare duro. Le parole di Setti, comunque, non lasciano spazio a dubbi. Lui vuole il Verona. E presto occuperà una poltrona di prestigio all'interno della sede di via Torricelli. Incalzato dai colleghi di Sky ha confermato quanto si era detto sul suo conto in quest'ultimo periodo. La domanda? Setti conferma di voler entrare a breve nell'Hellas? «Confermo il forte interesse per il Verona. In questo momento stiamo valutando tante cose. Credo sia giusto chiudere il campionato con il Bologna, e poi molto probabilmente si concluderà la vicenda con il Verona».
ANCORA TRENTA GIORNI. Setti parla anche delle tempistiche. Ormai siamo agli sgoccioli. «C'è una trattativa aperta. Salvo cose particolari credo nel giro di venti giorni o massimo un mese, si possa arrivare alla conclusione. Inoltre confermo che sto trattando il Verona personalmente. Con me non ci sono altre persone. Esperienze di questo tipo sono belle ed affascinanti, ma purtroppo il calcio prevede delle dinamiche che non permettono di avere tante teste che gestiscono certi tipi di ruoli. Quindi ribadisco che questa è una trattativa che porto avanti da solo e che se intendo concludere in perfetta autonomia».
DETTAGLI E CONTINUITÀ. Emergono, tra l'altro, alcuni particolari importanti. L'arrivo di Setti non prevede certo l'addio di Martinelli. Anzi, l'imprenditore carpigiano intende acquisire le quote di maggioranza del Verona, interagendo comunque con Martinelli nel segno di una continuità di progetti e uomini che fin qui hanno fatto il bene del Verona. Naturalmente Setti dovrebbe acquisire la carica di presidente, mentre per Martinelli ci sarà una nuova nomina, che tenga conto dell'importanza del lavoro svolto dal patron gialloblù e vada a premiare il peso specifico della figura Martinelli nell'universo Verona. Altro particolare: la trattativa non è subordinata di certo al passaggio in serie A. Comunque vada, quindi. Setti arriverà a Verona. Il Club Centenario trova così un nuovo partner. Uomo di calcio, imprenditore conosciuto, figura già nota al mondo dello sport, e ormai socio di campo di Martinelli. Pare, dunque, che sia questione di tempo. Anzi, di tempi tecnici. La presenza di Setti al Bentegodi, ma anche in trasferta, ha rappresentato una sorta di nuovo inizio. Setti, con grande discrezione, ha studiato da vicino il mondo Hellas. Cercando di capire gli equilibri che regolano questa fusione quasi perfetta di uomini che si stanno muovendo per l'obiettivo serie A. La sua non sarà un'entrata in scivolata, ma una comparsa elegante a casa Verona. Idee molto chiare, spunti per il futuro, un'assodata esperienza sul mercato non solo italiano. Fonderà la sua passione con quella di chi già sta governando il Verona. Un uomo nuovo per un'avventura che nel tempo andrà a rinnovare stimoli e progettualità. Arriva Setti. Il conto alla rovescia è iniziato.
S.A.
FONTE: LArena.it
ESCLUSIVA TB - Altro che smentite: ecco il futuro societario dell'Hellas Verona
29.03.2012 13:00 di Nicolò Schira
Ve l'avevamo anticipato in esclusiva in tempi non sospetti addirittura lo scorso 19 marzo (leggi il link in basso con la nostra esclusiva in anteprima). Il presidente dell'Hellas Verona Martinelli sta cedendo il club scaligero ed è in trattativa con l'attuale vicepresidente del Bologna Maurizio Setti. L'indomani della nostra rivelazione arrivarono puntuali e scontate le smentite di rito, tuttavia il tempo è galantuomo e coloro che hanno smentito sono stati poi smentiti a loro volta dai fatti. La novità dell'ultima ora riguarda invece il patron dello Spezia Gabriele Volpi che affiancherebbe il numero due bolognese nell'acquisizione della gloriosa società gialloblù.
Si, avete letto bene, Setti e Volpi fianco a fianco per mettere le mani sul Verona e non rivali come prospettato da qualcuno negli ultimi giorni. I due avrebbero già versato un assegno di circa 200mila euro nelle mani di Martinelli per poter aver accesso ai bilanci della formazione veronese. Insomma l'operazione procede spedita e si sta delineando nei particolari. Come direttore generale Setti si porterebbe con sè da Bologna Roberto Zanzi che ha già lavorato con Mister Mandorlini all'Atalanta e al Siena. Invece come direttore sportivo il tandem Setti-Volpi ha già avuto contatti con Stefano Capozucca che a giugno lascierà il Genoa e Rino Foschi.
FONTE: TuttoB.com
Beffa Hellas, il giudice «perdona» la Nocerina
LA «MANO MORBIDA». Dopo le ammende rifilate al club di Via Torricelli - settantamila euro in una settimana - si attendevano provvedimenti più severi contro i campani. Trentamila euro di multa per i sassi contro i veronesi Niente prova tv per le provocazioni di Rea e Merino. E lo striscione rubato? E i cori contro Mandorlini?
28/03/2012
Ingiustizia è fatta. I tifosi del Verona si aspettavano una batosta contro la Nocerina dopo i fatti che avevano turbato la sfida tra i campani e l'Hellas al San Francesco. Beffati in campo e maltrattati fuori, c'erano tutti gli estremi per dare un esempio anche al club rossonero dopo quanto era avvenuto nelle settimane precedenti, settantamila euro di multa al presidente Martinelli prima per i cori razzisti a Torino poi per il lancio di razzi nella partita con il Vicenza. Invece la Nocerina se l'è cavata con trentamila euro di multa più la diffida «per avere suoi sostenitori, al 15' del primo tempo, dall'interno dello stadio e senza conseguenze lesive alle persone, lanciato sassi e altro materiale di varia natura divelto dai locali igienici dell'impianto all'indirizzo dei tifosi della squadra avversaria che transitavano sulla strada sotto il settore “distinti”; recidiva specifica; entità della sanzione attenuata per avere la società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza». Si pongono subito un paio di domande.
Cos'ha fatto la società per prevenire e vigilare? Come si vede nella foto che pubblichiamo in alto ci sono decine di persone non autorizzate in campo e un tifoso, alla fine della gara, abbraccia addirittura un giocatore rossonero. E poi perchè, visto che c'era già una diffida non è stato squalificato il campo? Infine come mai le forze dell'ordine - uno spiegamento di forze incredibile con centinaia di agenti in servizio e un elicottero che ha ronzato per tre ore nel cielo di Nocera - hanno fatto passare i tifosi del Verona proprio sotto la Curva dei civilissimi ultras campani. In effetti c'è poco da meravigliarsi se pensiamo alla Digos di Salerno che è riuscita prima a non trovare lo striscione rubato dai tifosi della Nocerina ai «Butei della Busa» nella partita d'andata e poi non ha fatto nulla per bloccare l'ingresso del «corpo del reato» nel settore occupato dai fedelissimi dei «molossi». Anche qui un'altra domanda: tutti hanno visto quello striscione, perchè nessuno l'ha fatto sequestrare alla fine della gara?
Speriamo che il Questore di Salerno abbia preso provvedimenti contro i responsabili della sicurezza dello stadio San Francesco oppure, come seconda ipotesi, sia pronto a dare le dimissioni per l'onta subita. «Stiamo conducendo una battaglia per il rispetto delle regole», ha detto il presidente della Lega di Serie B, Andrea Abosi, intervenendo l'altra sera alla trasmissione di Tele Arena «La Domenica nel Pallone». Anche lui, allora, dovrebbe chiedersi perchè non vengono rispettate le regole se proprio il Giudice Sportivo è il primo a usare «due metri e due misure». Per esempio perchè non è stata adottata la prova tv contro Rea colpevole di aver colpito con un calcio nel sedere, a gioco fermo, Lepiller? E perchè non è stato sanzionato Merino che ha esultato provocatoriamente sotto il settore occupato dai tifosi del Verona? Visto che Candussio aveva fatto finta di nulla - a differenza di colleghie che estraggono il giallo quando il goleador si toglie la maglietta - poteva intervenire almeno il giudice. Senza dimenticare i cori contro Andrea Mandorlini. Per novanta minuti lo stadio San Francesco ha cantato «Mandorlini pezzo di merda o Mandorlini figlio di puttana...» ma nessuno, dico nessuno, s'è accorto di nullo. Il 2 maggio del 2010 il giudice sportivo della Lega Pro si è concesso il lusso di dare una multa al Verona perchè i suoi tifosi avevano offeso Remondina, allora allenatore dei gialloblù. Perchè il giudice di serie B non ha punito gli ultras di Nocera Inferiore che si sono scagliati contro Mandorlini? Non è solo campanilismo ma rispetto delle regole di civiltà.
Luca Mantovani
La rabbia di Sboarina «Due pesi, due misure...»
28/03/2012
Due pesi e due misure. Ancora una volta. La decisione del giudice sportivo di multare la Nocerina di trentamila euro per il lancio di sassi contro i tifosi del Verona e di perdonare tutto il resto, tutto quello che è successo in campo e fuori, ha scatenato la rabbia del club gialloblù che nelle ultime settimane ha pagato settantamila euro di ammenda e dei tifosi dell'Hellas che hanno affidato i loro messaggi di protesta soprattutto alla rete, ai social network e ai blog che associano tanti sostenitori di Ceccarelli e compagni. Amareggiato anche l'assessore allo Sport del Comune di Verona, Federico Sboarina. Non solo per il trattamento riservato ai tifosi scaligeri ma anche per la «mano morbida» usata dal giudice sportivo contro gli ultras campani.
«Noi vogliamo soprattutto il rispetto delle regole - spiega l'assessore - per questo non capisco cos'è successo a Nocera. Il giudice si è limitato a punire il lancio di sassi verso i tifosi del Verona ma non ho mai visto in altri campi d'Italia un allenatore scortato in campo e sorvegliato in panchina da due poliziotti . Il vice Bordin, dopo l'espulsione, è stato accompagnato da due poliziotti fino negli spogliatoi. Non è stato considerato il calcio di Rea a Lepiller e la provocazione di Merino ai tifosi gialloblù. Così si rischia di scatenare la reazione di trecento ragazzi che hanno fatto più di mille chilometri in un giorno per sostenere l'Hellas. E lo striscione rubato a Verona e mostrato nella loro Curva? Perchè i poliziotti non hanno sequestrato immediatamente il corpo del reato».
Da censurare la cronaca della partita affidata da Sky a Roberto Alpino, un cronista tifoso della Nocerina che ha postato su Facebook insulti contro il Verona e Verona. «Un'offesa per tutta la città - continua l'assessore - non solo per la squadra. Sky ha fatto bene a chiedere scusa a Verona e prendere dei provvedimenti contro il cronista». «Ovviamente chi non rispetta le regole - conclude Sboarina - deve essere sanzionato, a tutte le latitudini. Non è vittimismo ma un dato oggettivo».
L.M.
Lanciò razzi a tifosi del Vicenza
Identificato ultrà del Verona
La polizia ha individuato l'autore del lancio di due razzi contro la tifoseria biancorossa in occasione dell'ultimo derby disputato al Bentegodi. Si tratta di un uomo di 44 anni
27/03/2012
Verona. È stato identificato dalla polizia di Verona l’ultrà scaligero che nel corso del derby con il Vicenza allo stadio Bentegodi del 17 marzo lanciò due razzi verso la tifoseria vicentina. Si tratta di un uomo di 44 anni.
L’episodio è avvenuto quando gli addetti alla sicurezza veronesi, non riuscendo ad arginare all’interno dell’impianto lo scontro tra le tifoserie, fecero entrare gli agenti. Mentre i due gruppi si scambiavano reciproche offese, un ultrà scaligero sparò verso la Curva Nord dov’erano i vicentini due razzi luminosi i quali, dopo una parabola di circa 30 metri, terminarono il loro tragitto proprio dove si trovavano gli avversari senza causare conseguenze.
Esigenze prioritarie di ordine e sicurezza pubblica non consentirono l’immediata ricerca del responsabile, anche se il fatto destò notevole clamore, tanto che la stessa Lega Calcio ha inflitto una pesante multa al Verona.
Tuttavia l’attività investigativa si è messa in moto subito: partendo da un residuo della carica di lancio del razzo, rinvenuto sugli spalti da uno steward a fine gara, la Digos veronese è giunta ad un uomo di 44 anni, conosciuto per precedenti fatti di violenza in occasione di una partita di calcio giocata dal Verona fuori casa.
La Digos ha perquisito la sua abitazione, trovando altri riscontri di prova: i razzi erano stati sparati con una ’penna-pistolà del tipo di quelle usate per le segnalazioni nautiche, acquistata via internet su un sito inglese pagando con carta di credito.
Il tifoso scaligero ha subito ammesso le proprie colpe ed è stato denunciato per «possesso di artifizi pirotecnici e lancio di materiale pericoloso in occasioni di manifestazioni sportive» La sua posizione è ora al vaglio della Procura della Repubblica. A carico dell’ultrà, infine, il Questore di Verona sta emettendo un nuovo provvedimento di divieto di accesso allo stadio per i prossimi anni.
FONTE: LArena.it
HELLAS VERONA
Hellas Verona, scaligeri "all'arrabbiata"
26.03.2012 10:43 di Federico Errante
Fonte: l'arena
Ventiquattrore dopo la rabbia non passa. Anzi, più ci pensi e più ti alteri. Leggi i giornali, guardi le foto, rivedi le immagini televisive e capisci che c'è qualcosa che non va. L'Hellas ha perso con la Nocerina, ci può stare. Ma non si possono cancellare le ingiustizie subite. Defraudati in campo, maltrattati fuori.
RIGORE SACROSANTO. Basta analizzare i fatti, senza fare troppi commenti, per dare una conferma ai sospetti. Partiamo dall'episodio che ha deciso la gara. O meglio dal minuto che ha deciso la gara. Quarto d'ora della ripresa, Gomez salta un uomo al limite, entra in area, dribbla anche Pomante che lo atterra, non fa solo ostruzione ma mette il gomito per essere sicuro di atterrare l'attaccante argentino. Vi ricordate il fallo di Juliano su Ronaldo in quella sfida tra Juve e Inter del 6 febbraio 2006? Anche in quel caso Ceccarini non fischiò il rigore ma ancor oggi si parla sempre di scandalo. Non contento dell'errore Candussio, dopo una manciata di secondi, ha deciso di sbagliare ancora e ha regalato un rigore alla Nocerina per un contatto di gioco tra Ceccarelli e Catania. Sì, il braccio del capitano tocca il corpo del giocatore campano che crolla a terra «tarantolato» ma quanti rigori ci sarebbero in una partita? Probabilmente il direttore di gara friulano voleva chiudere la gara in anticipo per non subire le ire di tifosi e dirigenti campani.
LA PROVOCAZIONE. Errori determinanti a parte, però, non si possono dimenticare alcune situazioni di gioco che fanno riflettere. Vedi, come documentano le immagini, il calcio nel sedere di Rea a Lepiller o l'esultanza strafottente di Merino sotto la Curva gialloblù. Forse l'arbitro non ha visto? Mah, allora sicuramente scatterà la prova tv com'è successo in altre occasioni per giocatori del Verona.
LO STRISCIONE. A proposito di provocazioni. Possiamo spostare l'obiettivo fuori campo. Iniziamo dalla fine. Cosa ci faceva lo striscione gialloblù con la scritta «Butei dela Busa» in Curva della Nocerina alla fine della partita? Quello striscione rubato dagli ultras campani al Bentegodi è stato cercato dalla Digos di Salerno nelle case dei tifosi rossoneri ma non l'hanno trovato. Meglio si facciano un esame di coscienza. Loro e i tanti agenti che sorvegliavano l'impianto San Francesco visto che hanno fatto entrare allo stadio uno striscione di quaranta metri. Il questore di Salerno non si sente un po' preso in giro? Prenderà provvedimenti o farà scattare indagini per capire di chi sono le responsabilità? Solo la cilegina sulla torta di una giornata da dimenticare. Per esempio cosa deciderà il giudice sportivo per le continue offese dei tifosi campani a Mandorlini e ai veronesi? Non può certo dimenticare che qualche anno fa ha multato i supporter dell'Hellas per insulti a Remondina, allora tecnico dei gialloblù.
IL BIMBO GIOVANNI. E il bambino Giovanni che porta una maglia a Mandorlini con la scritta «Benvenuto al Sud», telecomandato da papà e parenti sempre in beneficio di telecamere e fotografi? Sempre pronti a riprendere e attaccare uno scatto di nervi di Mandorlini. Perchè un minorenne ha libero accesso alla sala stampa? Un gesto distensivo si può fare anche lontano dalla stadio. Senza dimenticare il cronista di Sky, Roberto Alpino. Un giornalista che lancia le cuffie per esultare in diretta al terzo gol della Nocerina e che scrive su Facebook «Giulietta è 'na zoccola, Romeo è cornuto». Un comportamento che ha fatto scattare la protesta di tanti tifosi gialloblù. Ieri Fabio Guadagnini, direttore editoriale di Sky Sport, ha scritto una mail diretta al presidente per esprimere il disappunto personale e quello di Sky per quanto avvenuto prima, durante e dopo la sfida tra Nocerina e Verona. Ha qualificato il comportamento di Alpino «come un'iniziativa dalla quale prendiamo distanza in quanto antitetica alle nostre linee editoriali e per la quale abbiamo già preso provvedimenti». Speriamo che Alpino non faccia più cronache per Sky.
FONTE: TuttoB.com
RASSEGNA STAMPA
Telecronaca tifosa e offesa su FB, Sky licenzia Alpino
20:00 del 27 marzo
Sono passate solamente poche settimane dal caso Pellegatti che si scatenò dopo la telecronaca tifosa rossonera di Milan-Juventus su Mediaset Premium con le accuse ad Antonio Conte e torna subito d'attualità il legame tra giornalisti e imparzialità nel commento.
Da quando Sky Sport ha acquisito nuovamente i diritti per trasmettere le partite del campionato di Serie bwin, la cronaca di quei match è spesso affidata a giornalisti reclutati direttamente nella città della squadra locale con il rischio che una semplice frase ironica possa trasformarsi ben presto in un caso diplomatico.
Roberto Alpino, in occasione della gara disputata sabato scorsa tra Nocerina e Verona da lui commentata per Sky Sport, al termine della partita aveva inserito una foto sul proprio profilo di Facebook con la scritta "Giulietta è 'na zoccola, Romeo è cornuto". La frase cita un famoso striscione esposto dai tifosi partenopei molti anni fa e poi ripresa anche da Cristiano Militello come titolo (nella prima parte ndr) di un suo libro.
Questo comportamento da parte di Alpino ha fatto scattare la protesta di tanti tifosi gialloblù che sui vari blog hanno minacciando una disdetta di massa dell'abbonamento alla pay-tv satellitare a causa non solo delle offese telematiche ma anche di una telecronaca, secondo loro, troppo "sbilanciata" in favore della Nocerina.
Il fatto è stato segnalato sempre attraverso il social network a Daniele Barone, coordinatore della Serie Bwin per Sky che accertato l'accaduto ha prontamente risposto:
"Ho visto, una cosa gravissima per la quale prenderemo provvedimenti immediati. Me ne scuso a titolo personale e a nome di Sky che ha sempre IMPOSTO la più totale imparzialità ai suoi telecronisti"
Anche Fabio Guadagnini, direttore editoriale di Sky Sport, ha scritto una mail diretta al presidente dell'Hellas Verona, Giovanni Martinelli, per esprimere il disappunto personale e quello di Sky.
"Gentile Presidente, Le scrivo per esprimerle il disappunto personale e quello di Sky per quanto avvenuto prima, durante e dopo Nocerina-Verona di sabato scorso. Mi riferisco non solo ai problemi tecnici a causa dei quali le immagini a tratti non sono state in linea con i nostri standard abituali, ma soprattutto per l’iniziativa del nostro collaboratore esterno Roberto Alpino, che ha commentato proprio la partita in questione, di “postare” sul proprio profilo di Facebook una frase offensiva nei confronti di uno dei simboli di Verona e dell’Italia. E’ un’iniziativa da cui prendiamo distanza in quanto antitetica alle nostre linee editoriali, e per la quale abbiamo già preso provvedimenti. Nel garantirLe che simili episodi non si verificheranno più, Le esprimo il mio rammarico più sincero. Cordiali saluti. Fabio Guadagnini Direttore Editoriale Sky Sport"
Successivamente, ma probabilmente troppo in ritardo (in quanto è stato licenziato), lo stesso Alpino ha voluto chiedere scusa attraverso le pagine del TgGialloblù per il suo comportamento.:
"Scrivo per scusarmi con tutti i veronesi per quanto venuto fuori nel pomeriggio. Mi riferisco alla foto postata per qualche ora sul mio profilo fb da parte della persona che mi cura la pagina. Sono una persona perbene e sono molto addolorato per il polverone che tal cosa ha fatto scaturire, così come per le decine di insulti, minacce e offese varie, ben poco edificanti, fattemi pervenire da supporters veronesi in posta privata. Al di là di tutto, vorrei, se fosse possibile, far pubblicare sul sito tggialloblu poche righe di risposta, in cui "mi scuso se ho offeso città e tifosi, cosa che non era affatto nella mie intenzioni, a causa di quella che voleva essere una leggerezza goliardica e nulla più". La ringrazio e saluto. Roberto Alpino"
(Simone Rossi per Digital-Sat.it)
FONTE: CalcioMercato.com
25 marzo 2012
Incidenti a Nocera, Verona si indigna
Dura presa di posizione da parte dell'Hellas Verona dopo gli incidenti avvenuti al termine di Nocerina-Verona vinta dalla formazione campana per 3-1: i tifosi di casa hanno ingaggiato un'autentica battaglia con la polizia per impedire il contatto con i 300 tifosi veronesi, bersagliati da una sassaiola mentre si apprestavano a salire sui propri pulmini per il ritorno a Verona e successivamente mentre lasciavano la città.
Il presidente Giovanni Martinelli ha riunito nella sede societaria i vertici dirigenziali. Al termine della riunione l'Hellas Verona ha diffuso un comunicato stampa: "A seguito dei gravi episodi di cui sono stati vittime a Nocera Inferiore i tifosi gialloblù, che il presidente Martinelli ringrazia in prima persona in quanto autori di un comportamento irreprensibile all'insegna della correttezza, Hellas Verona esprime con fermezza il proprio rammarico e la solidarietà per quanto accaduto. A fronte di tali circostanze, non potendo esercitare direttamente funzioni di ordine pubblico, il club si riserva di raccogliere ulteriori elementi utili che permettano di attivarsi nelle sedi opportune, per far sì che vengano presi provvedimenti nei confronti degli autori dei gesti violenti verificatisi in Campania, e che sia fornita l'adeguata tutela ai sostenitori che si recano in trasferta con l’esclusivo intento di far sentire il proprio appoggio alla squadra, con la consueta passione viscerale che li contraddistingue".
FONTE: Sport.It.MSN.com
PRIMO PIANO
Nocerina-Hellas, alta tensione nel post-partita
25.03.2012 11:31 di Redaz. TuttoB.com
Fonte: tggialloblu
I tifosi del Verona hanno lasciato lo stadio di Nocera e si avviano a tornare a Verona. Lungo la strada che portava fuori città i pullman sono stati continuamente aggrediti da facinorosi della Nocerina. I vetri dei mezzi dei veronesi sono stati tutti distrutti. Testimoni oculari hanno segnalato a Tggialloblu.it che teppisti campani uscivano dai bar armati di sedie e bottiglie che venivano scagliate sui mezzi. Mentre i veronesi erano all'interno dello stadio in attesa di uscire, i nocerini hanno ingaggiato una battaglia di due ore con le Forze dell'Ordine. Inoltre i tifosi campani hanno fracassato i vetri delle auto dei veronesi addirittura tirando i sassi da dentro lo stadio, prima dell'inizio della partita (vedi foto). Una fitta sassaiola che poteva anche avere conseguenze gravissime. Incredibilmente a fine gara è stato anche introdotto lo "striscione della discordia", rubato ai veronesi nella gara d'andata. Inspiegabile come abbia potuto essere introdotto dentro lo stadio visto che era ritenuto dalla Digos di Verona un elemento che poteva creare notevoli turbative.
I mezzi dei tifosi del Verona hanno poi raggiunto l'autostrada dove finalmente la situazione si è tranquillizzata.
Il presidente Martinelli a fine gara si è portato sotto la Curva per ringraziare i tifosi del Verona per il comportamento ma è stato fischato da numerosi supporters.
FONTE: TuttoB.com
Dopo Nocera, riunione tra i vertici del club
Postata il 25/03/2012 alle ore 16:12
Analizzati gli episodi avvenuti durante la partita e quanto subito dai propri supporters in occasione della 32° giornata di campionato
VERONA – E’ terminata da pochi istanti la riunione tenutasi presso la sede di Via Torricelli tra i vertici societari, per analizzare gli episodi avvenuti durante la partita e quanto subito dai propri supporters in occasione della 32° giornata di campionato. A seguito dei gravi episodi di cui sono stati vittime a Nocera Inferiore i tifosi gialloblù, che il presidente Martinelli ringrazia in prima persona in quanto autori di un comportamento irreprensibile all’insegna della correttezza, Hellas Verona esprime con fermezza il proprio rammarico e la solidarietà per quanto accaduto.
A fronte di tali circostanze, non potendo esercitare direttamente funzioni di ordine pubblico, il club si riserva di raccogliere ulteriori elementi utili che permettano di attivarsi nelle sedi opportune, per far sì che vengano presi provvedimenti nei confronti degli autori dei gesti violenti verificatisi in Campania, e che sia fornita l’adeguata tutela ai sostenitori che si recano in trasferta con l’esclusivo intento di far sentire il proprio appoggio alla squadra, con la consueta passione viscerale che li contraddistingue.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
*LE NOSTRE ESCLUSIVE"
ESCLUSIVA TB - Verona, Martinelli sta cedendo il club
19.03.2012 20:22 di Nicolò Schira
Clamorosa operazione sull'asse Bologna-Verona; infatti da indiscrezioni filtranti dalla città felsinea e raccolte in esclusiva da TuttoB.com il patron dell'Hellas Verona Martinelli sarebbe molto vicino alla cessione del club. La trattativa sarebbe in dirittura d'arrivo per la cessione del pacchetto azionario gialloblu al vicepresidente del Bologna Maurizio Setti che si porterebbe con sè - in caso di fumata bianca - nell'avventura veronese anche l'attuale diggì bolognese Roberto Zanzi. Al momento la definizione dell'accordo sembrerebbe ben avviato e potrebbe materializzarsi a giorni.
FONTE: TuttoB.com
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - Verona, Martinelli: "Setti non entra in società"
20.03.2012 11.55 di Gianluigi Longari
Fonte: Raffaella Bon
Abbiamo intervistato il Presidente del Verona Giovanni Martinelli,per avere qualche notizia in merito all'ingresso in società di nuovi capitali, si sussurra provenienti dall'imprenditore Setti.
"Non è assolutamente vero che abbiamo avuto una proposta da parte di Setti, in questo momento non sto cercando soci ma siamo concentrati solo sul campionato. E' stata una piacevole sorpresa di cui siamo felicissimi la nostra stagione, siamo una società molto attenta anche al piano economico dunque la soddisfazione è doppia. Quest'anno siamo riusciti a trovare il giusto mix ed equilibrio tra la squadra, il tecnico ed il direttore; dunque i meriti vanno spartiti tra tutte queste componenti".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
COSTANO 'SOLO' 30.000 EURO I RAZZI CONTRO I VICENTINI...
...Con la parola solo rigorosamente tra virgolette ed esclusivamente se paragonata a quello che poteva essere (la chiusura del 'Binti') e non è stato (ancora) ma io continuo ad essere pessimista: con certa gente la comunicazione verbale e/o scritta non serve a nulla... Questi capiscono solo la forza come comunicazione, toccherà usarla prima o poi...
In ogni caso 70.000 Euro in due settimane, da sommarsi al cospicuo denaro versato dalla società di via Torricelli da inizio stagione, non sono pochi per avere suoi sostenitori, al 25° e 26° del primo tempo, lanciato due razzi che raggiungevano il settore ospiti attingendo la tifoseria avversaria pursenza conseguenze lesive per cause indipendenti dalla volontà degli agenti; recidiva reiterata; entità della sanzione attenuata ex art. 14, punto 5, in relazione all’art. 13 – comma 1 – lett. a) e b) e comma 2, CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza.
Così è! Se vi pare...
FONTE: HellasVerona-BS.blogspot.com
HELLAS VERONA
Hellas Verona, "Presidente ha ragione, lotteremo insieme a lei"
20.03.2012 22:20 di Federico Errante
Fonte: l'arena
La risposta? Inequivocabile. La gente è tutta con Martinelli. Un esempio? Il sabato pomeriggio di RadioVerona, con un centralino ed una messaggeria tempestati anche dopo la fine della trasmissione per quei due petardi lanciati verso i tifosi del Vicenza che hanno provocato la reazione feroce di chi proprio non ne può più. Una marea di voci ed sms, uno dietro l'altro. Giusto per rafforzare la campagna del presidente. La goccia che fa traboccare il vaso è una chiamata, una delle poche note stonate in un coro fino ad allora impeccabile nel condannare la stupidità. «Non difendo chi ha lanciato i petardi, ma dei tifosi dell'Hellas bisogna prendere il pacchetto completo e accettare anche questo. Tutti meritano rispetto». Apriti cielo. La radio diventa all'improvviso quel Bentegodi pronto ad alzarsi in piedi, come Martinelli, nel disinnescare un coro razzista con un applauso. Quell'unica uscita di strada viene in un attimo ricoperta da pensieri di ben altro tenore, figli di un amore vero per l'Hellas o soltanto di semplice civiltà.
Comincia Alessio: «Certa gente va isolata, individuata, lasciata fuori dallo stadio. Non possiamo correre il rischio di veder infangata ancora la nostra immagine di società e di città». Tocca a Davide: «Rispetto? Quello bisogna meritarselo, non merita rispetto chi fa del male al Verona o chi va fino a Nocera Inferiore se poi deve insultare la tifoseria avversaria e farci prendere l'ennesima multa. Che cosa ce ne facciamo di tifosi così? O meglio: vi sembrano tifosi questi?». Carlo forse se l'aspettava. Una telefonata fuori posto come quei due petardi. «Avete visto? Una conferenza stampa non risolve un problema, così come gli appelli sui giornali. Quella di Martinelli è una battaglia appena iniziata. Staremo al suo fianco, ma il presidente non deve abbassare la guardia se vuole vincerla». Anche Mariangela è particolarmente seccata: «Dopo quel che ha fatto Martinelli il giorno prima della partita e l'opera di sensibilizzazione dei mass-media non doveva volare una mosca al Bentegodi. Altro che petardi. Era l'occasione giusta per lanciare un messaggio all'Italia del calcio, a chi per anni e anni ci ha condannato ben oltre le nostre colpe. Quest'opportunità l'abbiamo sprecata, che sia l'ultima volta almeno». Luciano un sms, provocatorio, lo manda proprio a Martinelli: «Presidente, venda i migliori giocatori e recuperi i soldi che ha speso. Poi venda tutto a Parentela. Possibile non ci sia una via d'uscita a questa piaga?».
Filippo resta in trincea: «Serve la linea dura, serve che questa partita la giochino tutti, serve maggior presenza delle forze dell'ordine allo stadio. Anche in borghese, mescolata fra i tifosi. Impossibile cambiare la testa di certe persone, per questo bisogna essere drastici fino in fondo. Importante è guardare in faccia la realtà, rendersi conto di un problema che forse per troppo tempo abbiamo sottovalutato». Alberto mette le mani avanti: «Attenzione a sabato, piuttosto che incappare nel solito errore meglio restare con la bocca cucita o rimanere a casa. Siamo nell'occhio del ciclone, lo siamo sempre stati ma stavolta ancora di più. È il momento di dare un taglio al passato, una volta per tutte». Altri sms, più o meno sulla stessa lunghezza d'onda. Dice Luca: «Basta, queste cose ci fanno vergognare, invece di essere fieri di appartenere al popolo dell'Hellas. D'ora in poi dobbiamo tifare sempre e solo per la squadra e a favore, non contro gli avversari». Gli dà ragione Ezio, altro sms dai contenuti chiari. «Possibile che non abbiano capito che questo può solo farci del male? Se non ricordo male, proprio l'aver giocato con la Salernitana a porte chiuse, l'anno di Ficcadenti, ci frenò nella corsa alla serie A. Perchè rischiare ancora? Perchè non tifare senza eccessi, senza cose che ci fanno male, senza mettere in pericolo il lavoro di Martinelli, e della società, la passione del presidente?». Da qui parte anche Filippo, altro tifoso doc. «Dopo anni di presidente sbagliati finalmente ne abbiamo trovato uno che vuole davvero bene al Verona. Vogliamo forse farlo scappar via?»
FONTE: TuttoB.com
I botti col Vicenza? L'Hellas è in attesa con un po' di paura
20/03/2012
Amalo, vivilo, difendilo. Il messaggio campeggia sul sito dell´Hellas. Il messaggio lo ha lanciato Giovanni Martinelli pochi giorni fa. Prima con una lettera aperta alla città e ai tifosi. Poi indicendo una conferenza stampa nella quale ha perfezionato i suoi pensieri. Il presidente intende così combattere quelli che più volte ha definito “i veri nemici del Verona” e in questa lotta spera di non essere lasciato solo. “Ci metto la faccia, non ho paura. Chi ama l´Hellas si faccia avanti e copra gli ululati di chi discrimina e fa male al Verona e alla città. Oggi abbiamo bisogno solo di questo”. Oggi tra l´altro si pronuncerà anche il giudice sportivo sui fatti del derby.
Il lancio di due razzi dalla tribuna est verso la tribuna nord ha rappresentato l´unico momento di tensione di una partita che a parte qualche scaramuccia tra tifosi non ha offerto altri motivi di paura. Martinelli, però, ha voluto scendere in campo in un momento delicato della stagione. “Prima che sia troppo tardi, prima che ci tocchi di piangere per una penalizzazione”. In passato anche l´ex presidente Ferdinando Chiampan aveva alzato la voce all´indomani di un rovente Brescia – Verona, contraddistinto da violenti scontri tra tifosi, arrivando a minacciare addirittura la chiusura della Curva.
Fu una presa di posizione molto dura, Chiampan non aveva paura di metterci la faccia, così come non ce l´ha, di certo, Martinelli. Il presidente di allora, purtroppo, venne lasciato solo e si trovò a combattere una battaglia impossibile, Diversa la posizione di Martinelli che dice: “Dentro tutti i tifosi veri del Verona. E sono tanti. Fuori quelli che non vogliono bene all´Hellas. E siano gli stessi tifosi a tenderci la mano”...
FONTE: LArena.it
Lancio di bengala, nota ufficiale del club
Postata il 21/03/2012 alle ore 10:42
Il Presidente Martinelli auspica che il responsabile del deprecabile gesto si consegni spontaneamente all'Autorità preposta, fornendo prova di ravvedimento
VERONA - A seguito dell'ennesima ed elevata sanzione comminata dalla Lega Serie B in relazione al lancio di due bengala nel settore ospiti, la Società Hellas Verona F.C. attraverso il suo Presidente Giovanni Martinelli auspica che il responsabile del deprecabile gesto si consegni spontaneamente all'Autorità preposta, fornendo inequivocabile prova di ravvedimento.
Costui deve rendersi conto di avere provocato -mediante la propria scellerata condotta- grave pregiudizio alla Società ed all'intera tifoseria, di cui egli a seguito di siffatto contegno non è degno di fare parte. Non è oltremodo ammissibile che egli si pregi di definirsi tifoso dell'Hellas Verona.
Si osservi come a fronte degli accorati appelli della scorsa settimana rivolti dal Presidente ai supporters gialloblù, la meschina azione pur di un solo spettatore abbia danneggiato e contribuito a compromettere ancora una volta l'immagine dell'Hellas Verona, dei suoi sostenitori, e della città di Verona, nei cui confronti simili episodi vengono oltremodo strumentalizzati ed amplificati in ragione di scellerate logiche geo-politiche o sociologiche.
L’ulteriore eventuale sottrazione di significative risorse finanziarie, in spregio ai recentissimi inviti rivolti alla tifoseria da parte del Presidente Giovanni Martinelli, impongono a tutti gli sportivi una precisa ed irrevocabile scelta: osservare le norme o reiterare episodi illeciti, cori discriminatori compresi.
Sappiano coloro che opteranno per la seconda ipotesi, che si dovranno ritenere personalmente responsabili di intollerabili gravissimi danni alla Società ed all’ampia maggioranza di tifosi che ha compreso il pericolo di simili ingiustificabili prese di posizione, che costituiscono il preludio alla più che concreta evenienza di disputare una o più gare a porte chiuse.
Sappiano costoro che non rappresentano l’Hellas Verona F.C., né incarnano l’espressione reale dell’anima della sua tifoseria, che vive ogni partita auspicando che tutto scorra nel migliore dei modi, e non vi sia pretesto per la comminazione di nuove sanzioni.
Hellas Verona F.C. tutelerà con tenacia la propria immagine ed al contempo i propri tifosi, gli unici che amano e sostengono i gialloblù in maniera esemplare, impugnando la sanzione erogata, e al contempo invita con fermezza i supporters che prenderanno parte alla trasferta di Nocera a dimostrare senso di responsabilità, non cedendo a prevedibili provocazioni, e non dando vita al qualsivoglia espressione di discriminazione territoriale.
Ufficio Stampa
Comunicato Ufficiale Hellas Verona
Postata il 20/03/2012 alle ore 09:34
VERONA - Hellas Verona comunica che sono da considerarsi totalmente prive di ogni fondamento le notizie pubblicate su alcuni siti web relativamente a presunte trattative in corso per la cessione della società.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Pubblicato da andrea smarso giovedì 15 marzo 2012 23:45
ARRIVA LA STANGATA...
...E non si può certo dire che sia come 'fulmine a ciel sereno' perchè più volte la Lega di B e la società di Via Torricelli avevano fatto ripetuti appelli a 'certi' tifosi perchè la smettessero con i cori razzisti e invece eccoci qua a dover (ancora) commentare 40.000 Euro di sanzione all'HELLAS «per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, e più specificatamente al 1* del primo tempo e 30* del secondo tempo, intonato cori costituenti espressione di discriminazione razziale nei confronti di un calciatore della squadra avversaria»...
Dispiace (tantissimo) per il presidente MARTINELLI che già all'indomani del suo insediamento cercò di insistere sul dolente tasto, ormai tristemente tipico, del razzismo serpeggiante fra i tifosi scaligeri ma, dopo mesi siamo ancora allo stesso punto e temo non basteranno tutte queste multe a risolvere un problema che si trascina ormai da tanto, troppo, tempo: la Lega prosegua quindi senza pietà con questa politica sperando che una sorta di servizio d'ordine interno alla tifoseria scaligera si attivi per porre rimedio a questa brutta situazione, almeno fino alla prossima chiusura del 'Bentegodi' che, non ho dubbi, arriverà puntuale perdurando questa situazione...
P.S: Non vedo l'ora di sentire i commenti dei soliti geni incompresi "Siamo soli contro tutti! In tutti gli stadi si fanno cori razzisti!" (Vero! E allora? Questo giustifica tutto il resto? Roba da matti... Sono questi brutti episodi che allontanano la gente dagli stadi, altrochè SKY, Mediaset e la comodità di assistere alle partite dalle poltrone di casa!)
FONTE: HellasVerona-BS.blogspot.com
«Sono stufo: certa gente vuole male al Verona»
ARRIVA LO SFOGO. Il presidente in contropiede dopo l'ultima multa comminata al club
Martinelli: «Tifosi? Sono nemici. Ora applausi per coprire i cori razzisti»
17/03/2012
Messaggio alla Nazione. Gialloblù. Giovanni Martinelli parla ai tifosi. «Quelli veri», dice il presidente. «Quelli che amano davvero il Verona». E usa toni pacati in un momento delicato. Il patron dell'Hellas è arrabbiato ma non certo confuso. Ha idee chiare. Spiega nel suo lungo monologo che «il rischio che ci penalizzino in classifica al prossimo coro razzista, o che chiudano lo stadio è alto. Sapevate che contro il Vicenza avremmo dovuto giocare a porte chiuse? E, invece, per motivi di ordine pubblico non è stato così. Ma la pena che ci è stata inflitta per i cori di Torino è alta. E io sono stanco. Chi sbaglia non ama il Verona, non è un tifoso. Non può volere il bene dell'Hellas».
L'APPELLO. Ecco il messaggio: «Mi rivolgo ai tifosi veri. Quelli che vengono allo stadio a battere le mani, a gridare, ad arrabbiarsi. A loro parlo con il cuore. Perché va posto un ostacolo a chi ci danneggia sul piano dell'immagine, ma anche economicamente. In più ne risentono anche la città e la squadra. Chiedo ai tifosi di ostacolare in tutti i modi quella frangia di nemici dell'Hellas e dei nostri colori, visto che non vogliono capirla e non la capiranno mai. Ai tifosi veri chiedo una collaborazione fattiva. Da qualche tempo stiamo intraprendendo come società un percorso che permetta in futuro al club di non subire ancora sanzioni di questo genere. Viene definito percorso esimente e prevede il rispetto di alcuni punti che permetterebbero all'Hellas, nel caso si verificassero ancora lancio di petardi e bengala o l'uso di cori razzisti, di essere sanzionato in modo più blando o nella migliore delle ipotesi di ottenere l'esenzione dalla responsabilità oggettiva». Per essere chiari su questo progetto: si tratta di una serie di iniziative che possano permettere alla società di vedere applicata l'esimente dell'articolo 13 del codice di giustizia sportiva. Si tratta di interventi contro la discriminazione razziale e territoriale per far sì che l'immagine della società venga vista in maniera positiva, impegnandosi a contrastare qualsiasi tipo di manifestazione mirata a discriminare.
APPLAUSI E STOP. «Cosa chiedo nello specifico? Nel caso venissero ripetuti i cori razzisti mi piacerebbe che tutti i veri tifosi si alzassero in piedi ad applaudire per coprirli. Dimostrando così che la maggior parte della tifoseria è contro. Altro punto importante: ci impegneremo anche sotto il profilo della beneficenza. In più chiederò alla Lega la possibilità di fermare in corso la gara per qualche minuto per protestare, ce ne fosse l'esigenza, contro questa gente che infanga il nostro nome. Non se sarà possibile farlo. Ma l'impatto sarebbe comunque importante. Chi tifa contro non si rende conto di ciò che ci fa perdere. Risorse economiche, credibilità verso Lega ed arbitri. In pratica ci toglie punti in classifica. Mi domando: dovessimo essere penalizzati e a fine stagione fallire il nostro obbiettivo proprio per quel punto, cosa faremo? Ci toccherebbe piangere. Tutti. Tifosi, città, società. Sarebbe utile pensare bene a quello che si fa allo stadio prima di seguire la folle strada che alcuni stanno seguendo».
IL CAMBIAMENTO. Martinelli vuole «cambiare l'immagine di questa società. Sono stanco di sentirmi dire: chi sei? E io: il presidente del Verona. E loro: ah, sono razzisti. Perché è questa la prima parola che viene fuori dalla bocca di tutti. Lo ripeto: nel derby invito i tifosi in caso di cori sbagliati di alzarsi tutti insieme ed applaudire. E aggiungo: vado orgoglioso dei miei tifosi. Degli altri non voglio più parlarne. Non sono tifosi ma nemici. Faccio un passo in più. Il sogno sarebbe procedere a testa alta e non sentire più nessun coro. Solo canti e applausi. Non ne facciamo una questione politica, razziale, territoriale. Ma finiamola: è deprimente. È segno di ignoranza e incapacità mentale. E questo modo di agire non si identifica con la nostra città che lancia solo messaggi positivi. Chi ha un briciolo di cervello deve pensarla come me».
SENZA PAURA. «Tempo fa avevo parlato con alcuni tifosi raccomandandomi sul comportamento da assumere. Vedo purtroppo che le cose non sono migliorate. Non sarà colpa delle persone con le quali ho parlato, loro ce la mettono tutta. Non tutti possono essere controllati. A questo punto serve intervenire. E lo devono fare i tifosi veri. Solo così la Procura può sentire e scrivere che a Verona la maggior parte dei tifosi è contro la discriminazione. Aggiungo: io li ho sentiti bene i cori di Torino. Vincevamo quattro a zero, e questi qua che vanno a cantare e fare buuu. Ma cosa c'entra, che senso ha? Godiamocela questa vittoria invece di urlare cose sbagliate. Ma con chi ce l'hanno? Se hanno bisogno di sfogarsi che si prendano la testa e la sbattano contro le gradinate. Non ho paura: questi sono gli stessi che vanno a tirare i sassi al pullman dell'Hellas che ha sbagliato una partita. Ma che gente è? Per favore, amiamo il Verona. E se succede ancora la prossima partita la giochiamo a porte chiuse. E non parlatemi di due pesi e due misure: se hai dei precedenti vieni visto sotto una luce diversa. Solo la riabilitazione e il tempo possono aiutarci. Ma ci vuole la collaborazione di tutti».
Simone Antolini
I cori razzisti rovinano l'impresa dell'Hellas
15/03/2012
Un vero peccato. La batosta arriva dopo la grande impresa. Sarebbe stato bello esaltare solamente la splendida vittoria dell'Hellas contro il Torino capolista ma ancora una volta i cori razzisti dei tifosi gialloblù rovinano la festa. Il giudice sportivo Gianfranco Valente ha inflitto un'ammenda di quarantamila euro con diffida al Verona «per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, e più specificatamente all'inizio del primo tempo e alla mezz'ora della ripresa, intonato cori costituenti espressione di discriminazione razziale nei confronti di un calciatore della squadra avversaria».
È già partita in rete la corsa alla giustificazione ma ormai non basta più. I «buu» diretti all'attaccante del Torino Oduamadi e al difensore Ogbonna - nato a Cassino e convocato in Nazionale da Cesare Prandelli in vista dei prossimi Europei - si sono sentiti benissimo e per chi avesse qualche dubbio basta dare un'occhiata alle immagini televisive per capire che l'ispettore di Lega non s'è inventato nulla.
Non serve nemmeno proteggersi ancora una volta con il solito ritornello «due pesi, due misure». Sì, è vero, i tifosi della Lazio che hanno insultato Juan nel derby con la Roma sono stati puniti con una multa di ventimila euro ma non è una questione di cifre e serve um'immediata inversione di tendenza, una scelta di campo che doveva essere già fatta qualche anno fa. Gli insulti razzisti ai giocatori «nemici» non si fanno, senza se e senza ma... Per rispetto nei confronti degli avversari, del campionato, dell'Hellas e del presidente Martinelli che ha dimostrato in questi anni di mettere a disposizione della società e dei tifosi del Verona fior di quattrini, per trascinare la squadra fuori dall'inferno della serie C e per portarla nei quartieri alti della B. Per regalare ai fedelissimi gialloblù almeno un sogno dopo anni di sberle in faccia. L'anno scorso ha pagato centomila euro di multa, altrettanti quest'anno e mancano ancora più di dieci partite alla fine del torneo.
Tra l'altro si corre il rischio di far squalificare il Bentegodi oppure di giocare a porte chiuse una partita fondamentale per la corsa alla serie A. All'Olimpico di Torino l'Hellas ha mostrato all'Italia intera che ha tifosi appassionati e una squadra che potrà lottare fino all'ultimo istante per la promozione. Un gruppo di ragazzi di temperamento guidati da un tecnico come Mandorlini che prima di tutto è un grande condottiero. Una squadra che va sostenuta, incitata e applaudita. Solo a questo devono pensare i tifosi dell'Hellas e tutti quelli che dicono di voler bene al Verona. Tutto il resto non conta anzi procura danni incredibili alla squadra del cuore e al presidente Martinelli. I cori razzisti tolgono soldi dalle casse della società e privano la squadra di investimenti importanti per lottare alla pari con gli avversari. Meglio pensarci adesso...
Luca Mantovani
Rabbia Martinelli: «I cori fanno male al nostro Hellas»
ADESSO BASTA. Il comunicato ufficiale del club di via Torricelli. Messaggio del patron ai tifosi e ai giudici sportivi «Un'ostinata minoranza che dobbiamo contrastare ma queste sanzioni sono illegittime e incongrue»
15/03/2012
Voleva scendere in campo già martedì pomeriggio ma ci ha pensato su per un giorno. Ha smaltito la rabbia e pesato le parole, ieri pomeriggio è arrivata la replica alla multa contro l'Hellas per i cori razzisti dei tifosi gialloblù a Torino. Il presidente Giovanni Martinelli ha affidato le sua parole al sito ufficiale dell'Hellas. «A seguito dell'ennesima ammenda comminata nei confronti del club per cori di discriminazione razziale e territoriale - ha scritto il patron gialloblù - l'Hellas Verona manifesta con fermezza il proprio disappunto, prendendo le distanze e condannando gli autori di siffatti accadimenti, che appaiono un'ostinata minoranza incapace di comprendere l'improrogabile necessità di osservare le norme del codice di giustizia sportiva». Quarantamila euro di multa all'Hellas per gli insulti dei tifosi a Oduamadi e Ogbonna, i due giocatori di colore del Torino.
Non è la prima volta che succede in questo campionato. Le ammende contro il club di Via Torricelli, solo in questa stagione, sfiorano i centomila euro. Il presidente Martinelli in più di un'occasione ha cercato il dialogo con i tifosi, con le istituzioni, anche con i responsabili dell'Osservatorio del Viminale. Ha promosso iniziative per invertire la rotta, per dare segnali precisi. «Duole sottolineare nuovamente come il coinvolgimento sanzionatorio della società comporti la sottrazione di risorse preziose - si legge ancora nel comunicato - contribuendo a pregiudicare l'immagine del nostro club e dell'intera città. Il presidente Martinelli in prima persona esprime la propria amarezza e preannuncia l'attivazione di un piano organico di iniziative finalizzate a contrastare fenomeni discriminatori messi in atto da una parte della tifoseria, la quale non riesce a fare propri i valori di lealtà e correttezza appartenenti all'Hellas Verona».
Messi i puntini sulle «i» e prese le distanze da quei tifosi che continuano, imperterriti a danneggiare le finanze del Verona con il loro comportamento insensato, il presidente gialloblù manda un messaggio anche ai responsabili del Palazzo. In più di un'occasione contro l'Hellas sono state adottate misure molto severe rispetto a quanto si è visto sugli altri campi basta ricordare le offese dei tifosi laziali contro il difensore della Roma Juan durante l'ultimo derby capitolino o gli insulti dei fedelissimi del Bologna a Gianluca Pessotto della Juve. «La sanzione del giudice sportivo - sottolinea il presidente - diventerà oggetto di impugnazione poiché ritenuta illegittima e incongrua, in ragione del fatto che la società ha più volte manifestato la condanna di espressioni discriminatorie e pertanto richiederà nelle sedi opportune che non venga riconosciuta la responsabilità oggettiva». In effetti i quarantamila euro di multa al Verona sono un record, almeno per la serie B.
Il giudice non infliggeva un'ammenda così salata da più di cinque anni. Si deve infatti risalire alla decima giornata del campionato 2006-2007, si giocava la sfida tra Napoli e Juventus. Il 6 novembre 2006 la società campana pagò una multa di quarantamila euro per accensione di petardi e bengala e lancio di bottigliette di plastica che colpirono l'addetto all'antidoping e ferirono un responsabile dell'ordine pubblico. Tra l'altro con i quarantamila euro di Torino il Verona ha superato anche molte squadre di A. In Italia, infatti, ora c'è solo l'Atalanta che sta facendo peggio. La società bergamasca ha infatti pagato finora quasi 125 mila euro. Con la batosta dell'Olimpico il club di Via Torricelli ha superato veri e propri «squadroni» comel'Inter (ferma a 81 mila euro di multa) la Lazio e la Juventus. Ovviamente non c'è storia con le altre società di serie B con la Nocerina ferma a 51 mila euro e il Padova a 39.750. Numeri che non possono far sorridere il presidente.
Luca Mantovani
Presidente, siamo con lei
È l' ora di voltare pagina
15/03/2012
Voltiamo pagina, adesso si può. Perché le parole di Martinelli, il coraggio di dire in faccia le cose come sono (lo ha sempre fatto, fin dal primo giorno del suo mandato), vanno accompagnate da uno stadio intero. Anzi, di più, da una città intera. Che non ne può più di essere marchiata a fuoco per colpa di chi non ha capito ancora (lo capirà mai?) di essere finito irrimediabilmente in fuorigioco.
Oh, diciamolo chiaro, dev'essere finito, anche, il tempo dei se e dei ma. «Ma lo fanno anche gli altri...», è una delle giustificazioni più stupide che si possa pensare. Come se questo potesse in qualche modo giustificare i nostri errori e le nostre omissioni. Come se questo, potesse in qualche modo attenuare la colpa. No, adesso basta. Basta con tutto quello che fa male al Verona, al suo sogno, a una città intera. Basta con i «concorsi di colpa», con le frasi fatte e quelle da fare. Basta con la vergogna che prende la gente per bene quando sente, allo stadio e non solo, parole offensive. Basta con tutto quello che può rovinare un sogno, che ti può sporcare la faccia.
Il Verona non è così, lo dice la sua storia. Verona non è così. I veronesi non sono così e, magari, non ne possono più di sentirsi dire «ah, sì, voi siete quelli dei cori...». Certo, non è il Bentegodi l'unico stadio dove si sentono, né «quel gruppetto» è l'unico che ancora si diverte. Ma questo non è un buon motivo per continuare, al di là dei 40 mila euro di multa, al di là delle sanzioni, della diffida, di tutto quello che può ancora accadere. Questa non è, attenzione, soltanto una battaglia sportiva, è molto di più. È una «partita di civiltà», di pulizia, di integrità morale, che il Verona e Verona vogliono vincere, prima ancora di vincere le sue partite sul campo.
Per questo, oggi più che mai, tutti quelli che vogliono bene al Verona, alla città, alla sua storia, ai suoi sogni, stringono idealmente la mano a Martinelli. Gli sono vicini in questa sfida che lancia e che vuole vincere ad ogni costo. Le grandi battaglie non gli fanno paura, ne ha viste (e vinte) tante, vincerà anche questa. Al suo fianco, tra gli altri, ci siamo anche noi.
R.T.
FONTE: LArena.it
Martinelli: "Siamo costretti a dare una svolta"
Postata il 16/03/2012 alle ore 09:49
VERONA - A partire dalle 10:30 circa, su hellasverona.it, verrà riportata in tempo reale la cronaca della conferenza stampa del presidente Martinelli, in programma presso la sede sociale di Via Torricelli.
Apre il patron gialloblù: "Abbiamo bisogno di tutti, in particolare degli organi d'informazione, per passare un messaggio importante ai tifosi. Soprattutto in questi giorni sono stati dati dei segnali da parte della società, mi rivolgo ai tifosi veri, che vengono allo stadio per applaudire, incitare la squadra: sostenitori unici. A loro voglio dire che non c'è altro modo per ostacolare ciò che sta accadendo, siamo danneggiati economicamente, moralmente ed a livello d'immagine. Bisogna prendere le distanze da quella frangia di nemici dell'Hellas Verona, dei nostri colori. Vorrei collaborazione, perchè da tempo adottiamo un percorso preciso, in modo da evitare sanzioni di questo genere. Una serie di tappe forse non note a tutti, riconducibile all'esimente. Cinque punti da rispettare per tifoseria e club, che in caso di intemperanze possono portare a togliere la responsabilità oggettiva. Io mi alzerò per primo ad applaudire per coprire cori razzisti o di discriminazione. Ciò per fornire dimostrazione di civiltà, mostrando contrarietà a tali manifestazioni. Per come ci è permesso ci muoviamo di continuo, grazie ad azioni a livello benefico in più direzioni. Chiediamo alla Lega di fermare la gara, al termine dell'azione in corso, per protestare contro questa gente. Va verificata la fattibilità, ma darebbe un risalto importante alla nostra volontà. Certa gente non si rende conto del danno arrecato, che toglie credibilità rispetto a più parti oltre a punti in classifica. Pensiamoci bene prima di percorrere una certa folle strada. Di settimana in settimana procediamo con le attività, quelli per le sanzioni sono soldi buttati. Bisogna smettere di associare Verona al razzismo, non riusciamo a capire quanto male ci facciamo? Sono orgoglioso dei tifosi, chiedo col cuore di dissociarsi dai nemici dei gialloblù. Anche recentemente mi sono raccomandato di rispettare gli altri, ma purtroppo il messaggio non è stato recepito. A Torino vincevamo 3-4 a zero, a cosa serve dar vita a certe espressioni? Godiamoci un successo entrato nella storia. Il Giudice Sportivo avrebbe dovuto farci giocare a porte chiuse col Vicenza, ma per motivi di ordine pubblico si è ripetuta la diffida. Non voglio pensare a penalizzazioni o sconfitte a tavolino. Se uno ha dei precedenti, anche dopo aver scontato la pena viene visto sotto una luce diversa. Solo con la riabilitazione della persona tramite comportamenti corretti si può cancellare l'immagine passata. Si continua a sbagliare, anzichè correggersi dopo gli errori. Siamo costretti a dare una svolta, per noi e per il futuro di chi ha ambizioni di Serie A anche a livello individuale".
A spiegare in cosa consista l'esimente, l'avvocato Stefano Fanini: "Una serie di iniziative contro la discriminazione, sia territoriale che razziale, utili a fare in modo che gli sforzi della società per contrastare tali manifestazioni vengano riconosciuti. Serve che tre delle cinque circostanze indicate siano rispettate. Ci si ricollega all'Articolo 13 del Codice di Giustizia Sportiva, in occasione del match col Cittadella daremo ulteriori segnali di spessore, la recidività è fondamentale nella valutazione delle situazioni".
In chiusura, l'intervento di Benito Siciliano: "Una batosta che ci ha deluso e demoralizzato. Un presidente come Martinelli è difficile da trovare in Italia, anche la sua pazienza avrà un limite. Abbiamo sempre chiesto aiuto a tutti voi per poter dare un segnale forte di cambiamento. Conosciamo le provocazioni in cui si cade, non è bello sentir dire che siamo razzisti e non cambieremo mai. Non lo meritano città, presidente, tifosi. Pochi non capiscono quanto male fanno all'Hellas, restiamo uniti verso il traguardo che tutti auspichiamo. Potremmo amaramente pentirci di certe cose, evitiamo ogni forma di discriminazione. Eventualmente dimostriamo con fermezza la nostra dissociazione".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it