VERONA 1-0 SASSUOLO: Seconda vittoria consecutiva in campionato per gli scaligeri che battono per la prima volta il SASSUOLO, vittoria meritata anche se sancita da un penalty che solo l'arbitro ha visto, amaro PEA...
LE IMPRESSIONI
Bella vittoria dei gialloblù che, attraverso una grande mole di gioco riesce a spuntarla per la prima volta nei tempi regolamentari, con un ostico e solido SASSUOLO e lo aggancia in classifica.
Dopo i primi minuti i cui le tre punte sembrano un lusso visto lo scarso movimento che fa soffrire il centrocampo, MANDORLINI sposta GOMEZ TALEB qualche metro dietro BJELANOVIC e FERRARI ed il VERONA decolla: nel quarto d'ora centrale del primo tempo occasioni a ripetizione per i gialloblù con il SASSUOLO che sembra alle corde...
Il vantaggio però arriva solo ad inizio ripresa grazie a FERRARI che trasforma un rigore procurato da BJELANOVIC (bello il suo esordio condito anche da un gol sfiorato di pochissimo); da quel punto in poi l'HELLAS, risentendo forse della stanchezza, rallenta notevolmente subendo il ritorno dei modenesi: ma il mister scaligero richiama tutti all'ordine, inserisce il giovane JORGINHO e raddrizza la situazione, finisce dopo cinque minuti di recupero con il pubblico in visibilio...
Gran partita di ESPOSITO in mezzo al campo, poi dall'ingresso di TACHTSIDIS viene spostato avanti ma soffre un po' non essendo quello propriamente il suo ruolo.
Continua la 'crescita' di GOMEZ TALEB: Oggi MANDORLINI l'ha provato da trequartista e con la sua velocità ed i suoi spunti ha fatto soffrire gli avversari.
Gara di spessore anche da parte di HALLFREDSSON, il 'solito' FERRARI ed in generale del collettivo helladino che ha disputata una gara tutta cuore e fantasia: Avanti così!
VERONA sulle gambe solo nell'ultimo quarto d'ora: tre partite la settimana si fanno sentire, sopratutto ad inizio stagione...
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
HELLAS VERONA 1-0 SASSUOLO Highlights
DICONO FERRARI «Prima partita in coppia con Bjelanovic, sono state fatte cose più o meno buone, è arrivato un gol su rigore che vale tre punti. Avevamo preparato la gara in un certo modo, le difficoltà sono sorte nella fase di possesso avversaria, serviva molto sacrificio. Gli emiliani sono stati meno pericolosi rispetto a noi, nonostante ciò bisognava chiudersi bene. Quando si sono aperti gli spazi è stato un pò più semplice. Col croato ho già svolto due allenamenti, utili a capire perchè il mister l'abbia voluto. Ha delle caratteristiche diverse da me, fa dei movimenti importanti nell'economia del gioco. L'errore dal dischetto di Modena mi ha aiutato a ritrovare più concentrazione, ho cercato di ritornare sul pezzo» HellasVerona.it
CECCARELLI «...E' dall'inizio del campionato che facciamo prestazioni all'altezza: abbiamo giocato bene anche col PECARA nonostante la sconditta, poi la vittoria a Castellammare e oggi siamo stati bravi e fortunati col SASSUOLO... Abbiamo sbagliato qualche occasione di troppo? Forse si ma non si può sempre segnarle tutte...
E' importante invece che oggi non abbiamo subito gol, era da un po' che non uscivamo dal campo senza subire gol, bene così...» RadioVerona
BJELANOVIC «Il mio esordio? A mezz'ora dall'inizio ancora non sapevo di giocare... Poi MANDORLINI ha visto la formazione del SASSUOLO e allora ha deciso per me, sono contento anche se non sono al massimo ma abbiamo vinto, va bene così.
La squadra ha giocato bene abbiamo avuto numerose occasioni... Il rigore? Forse un po' generoso ma succede: qualche volta te li danno qualche altra te li negano... Ora devo recuperare al più presto la piena forma per dare tante soddisfazioni a questo pubblico meraviglioso...» RadioVerona
PEA tecnico del SASSUOLO «...L'infortunio di Troiano ha un po tolto l'equilibrio in mezzo al campo anche perché fino a quel punto il Verona era stato pericoloso solo sui calci d'angolo. Ricordo invece benissimo le due conclusioni di Sansone molte belle e pericolose e quella di Laribi. Forse il gioco è mancato più di lucidità che di tranquillità.»
Come avete trovato il Verona?
«Forse ai calci di rigore è giusto che vincano sempre loro. Dispiace perché la mia squadra ha tenuto bene il campo, ha lottato moltissimo, ha giocato a viso aperto, brava nella fase difensiva, altrettanto quando si conquistava palla nel palleggio. Mi dispiace più per loro. Io sono tanti anni che alleno sono abituato alle sconfitte e a uscirne sempre più forte. Poi si sa che qui a Verona è difficile, ci sono 15.000 persone, la squadra è molto tosta. Ci aspettavamo una partita di questo tipo, ma certo non ci aspettavamo l'episodio del rigore.»
Qual è la sua opinione sul rigore? Cosa ha visto l'arbitro secondo lei?
«Mah quello che non ha visto nessuno perché sia i tifosi che i giocatori del Verona non hanno detto niente. Se ne sono accorti tutti dopo così come ce ne siamo accorti noi. É stata una svista ma ci può ci stare.» TuttoB.com
RUSSO «Quando si ottengono risultati col sacrificio è sempre una doppia soddisfazione poi chi gioca è abbastanza relativo, l'importante è ottenere risultati anche se ovviamente sono contento che il mister abbia fiducia in me. La partita? L'ultimo quarto d'ora del primo tempo ed il primo del secondo tempo abbiamo messo sotto l'avversario poi verso la fine eravamno un po' stanchi ma è normale...
Comunque serviva una vittoria al 'Bentegodi' dopo l'esordio negativo col PESCARA, ci siamo riusciti e adesso godiamoci questo successo senza esaltarci particolarmente perchè il csampionato è solo all'inizio, ci sono ancora tante artite da fare...» RadioVerona
MANDORLINI «Vittoria importante perchè sofferta e forse quando si soffre si vive anche più intensamente no? Forse ho osato troppo anche io mettendo tre punte così fin dall'inizio ed infatti abbiamo subito anche la palla a terra loro ma me lo aspettavo... Alla fine il risultato è venuto e siamo tutti contenti.
Abbiamo avuto buone occasioni in contropiede ma non siamo stati abbastanza cinici però la squadra ha carattere e chi entra da vramente tutto: sono contento dello spirito di questa squadra...
Il cambio in extremis con BJELANOVIC al posto di BERRETTONI? In Coppa Italia avevamo giocato in una maniera, oggi ho voluto giocarmela in maniera diversa, con tre attaccanti di peso... Sasa non è ancora in grado di reggere i 90 minuti ma infatti non si poteva pretendere di più... JORGINHO? Sono contento per il suo esordio, è un bravo ragazzo che ha il calcio in testa, complimenti anche a lui...» RadioVerona
VERONA 1-0 SASSUOLO
Dovendo rinunciare al GALLI che ha ben figurato al 'Menti' di Castellammare MANDORLINI torna al 4-3-3 classico con RAFAEL fra i pali MAIETTA e CECCARELLI al centro della difesa, SCAGLIA a sinistra ed ABBATE a destra.
Mediana con ESPOSITO ad inventare gioco tra HALLFREDSSON a sinistra e RUSSO a destra, tridente con BJELANOVIC (all'esordio al posto di BERETTONI che dà forfait poco prima di entrare in campo rispetto alla formazione ufficiale) e GOMEZ a supportare l'ariete centrale FERRARI.
In panca MANCINI (non ancora al meglio della forma), TACHTSIDIS che insieme a GALLI ha giocato bene contro lo STABIA oltre a NICOLAS, JORGINHO, CANGI, NATALINO ed appunto BERRETTONI.
PEA non ha a disposizione VALERI, NOSELLI, CINELLI, BRUNO, BIANCO e DONAZZAN porta il nuovo acquisto di centrocampo BIANCHI e davanti insieme all'iradidio BOAKIE mette LARIBI alla sua sinistra e SANSONE dalla parte opposta.
PRIMO TEMPO
3° Parte subito in quarta il VERONA e su calcio d'angolo un gialloblù incorna bene ma SANSONE salva i suoi bloccando la palla sulla linea di porta.
4° HALLFREDSSON in micidiale azione personale penetra in area ma conclude alto.
15° Grande movimento di GOMEZ e FERRARI che liberano al tiro HALLFREDSSON, nulla di fatto.
17° BJELANOVIC innesca FERRARI ma l'ex ALBINOLEFFE è schiacciato in sandwich dalla difesa avversaria.
24° TROIANO s'infortuna, nel SASSUOLO entra MARZORATTI (un difensore) al suo posto...
26° SCAGLIA scende e traversa, la palla sembra destinata sul fondo ma BJELANOVIC è in agguato: colpo di testa fulmineo e POMINI che si supera!
27° Poco dopo è RUSSO a mancare il bersaglio dalla distanza... Bel momento per l'HELLAS con 'Juanito' ad agire sulla trequarti dietro FERRARI e BJELANOVIC!
30° Calcio d'angolo di HALLFREDSSON e RUSSO che di tacco sfiora la rete: HELLAS arrembante al 5° corner contro i 3 battuti dai neroverdi...
35° Primo tiro in porta del SASSUOLO ad opera di LARIBI, RAFAEL controlla senza patemi...
39° Comincia a piovere pesantemente
47° Dopo due minuti di recupero finisce il primo tempo sotto un acquazzone terribile!
SECONDO TEMPO 2° BJELANOVIC è un falco d'area e si getta su un cross! PICCIONI lo abbatte: ammonizione e calcio di rigore per l'HELLAS! Sul dischetto va 'Nick Dinamite' che insacca!!! GOAAAALLLLL...
9° Bella azione sulla fascia sinistra in combinazione tra SCAGLIA e HALLFREDSSON, bello il cross del terzino sul quale nessuna maglia scaligera è pronta...
10° Entra TACHTSIDIS al posto di BJELANOVIC: ESPOSITO si sposta dietro le punte mentre il greco farà il vertice basso nel rombo di centrocampo.
13° GOMEZ-FERRARI combinano, palla ad HALLFREDSSON che spara in porta, blocca POMINI.
19° Pasticcio difensivo tra SCAGLIA e MAIETTA, ne approfitta BOAKIE che fortunatamente spara alto...
20° Subisce il VERONA: LARIBI si libera tira fuori... Entra MASUCCI per LAVERONE per il SASSUOLO.
25° TACHTSIDIS perde palla a favore di LARIBI che ci riprova, stavolta in maniera più pericolosa ma RAFAEL fa buona guardia.
31° Entra JORGINHO al posto di ESPOSITO (tra gli applausi entusiasti dei tifosi scaligeri) per l'HELLAS
36° MARCHI al posto di LARIBI per il SASSUOLO; PEA tenta il tutto per tutto con una punta di ruolo...
40° Ultim sostituzione scaligera: entra MANCINI al posto di GOMEZ TALEB.
43° SASSUOLO pericoloso su punizione: RAFAEL smanaccia via...
44° Scintille in panchina: Espulsi PEA allenatore dei neroverdi e BORDIN secondo di MANDORLINI
45° Fallisce il raddoppio FERRARI con una conclusione debole dopo una bella azione orchestrata da JORGINHO, poco dopo è HALLFREDSSON a liberarlo ma FERRARI, stanco morto, cicca ancora una volta.
47° TACHTSIDIS si avventura in avanti ma la sua conclusione non trova lo specchio...
LE ALTRE DI B
LA SAMPDORIA distrugge il GUBBIO al 'Ferraris': 6 a 0 per i liguri è il punteggio (tennistico) finale ma anche i padovani si sono divertiti nel derby contro il CITTADELLA grazie al 4 a 1 con cui gli scudocrociati hanno battuto gli avversari. Colpo esterno anche per l'ALBINOLEFFE che va a vincere al 'San Nicola' contro il BARI ma sopratutto del sorprendente NOCERINA che batte il LIVORNO a domicilio con il primo gol firmato da FARIAS!
IMMOBILE (al 4° gol) illude il PESCARA che al 90 passato perde a MODENA grazie ad un gol di DALLA BONA (junior)
L'anticipo tra REGGINA e GROSSETO finisce con un gol per parte con l'ex SFORZINI a pareggiare il gol granata; identico punteggio con cui è finita ASCOLI-VICENZA (che era andata inizialmente in vantaggio con ABBRUSCATO).
Pareggio a reti bianche tra CROTONE e JUVE STABIA, stasera TORINO-VARESE.
ALTRE NEWS IN ALLEGATO IL MASTINO E' D'ALESSANDRO: Contro il PESCARA è stato l'ex ROMA il più votato mentre HALLFREDSSON (per il quale ho votato anche io) è arrivato secondo a quattro lunghezze...
IN BREVE A PIÉ PAGINA EUROPEI BASKET: Terzo ko consecutivo per l'ITALIA battuta anche dalla FRANCIA! TENNIS: Agli US Open grandissima la PENNETTA che ora è ai quarti...
AUTOGOL DA ANTOLOGIA! Quello di MARTINEZ della SPAGNA Under 21... QUALIFICAZIONI CAMPIONATO EUROPEO FAR OER 0-1 ITALIA: Gli azzurri 'svogliati' vincono grazie ad un gol di CASSANO ma rischiando grosso... ATLETICA LEGGERA: Persi i 100 BOLT si rifà nei 200! E' medaglia d'oro ai mondiali coreani con 19" e 40 (quarto miglior tempo di sempre) poi vince con la sua GIAMAICA la staffetta 4x100 con il tempo recod di 37"04... Per l'ITALIA bel bronzo della DI MARTINO nel salto in alto! MOTOGP: A San Marino vince la YAMAHA di LORENZO davanti alle HONDA di PEDROSA e STONER
RASSEGNA STAMPA
SERIE B LIVE TMW - DIRETTA SERIE B - Finale, Samp a valanga: sei gol!
04.09.2011 16.57 di Raimondo De Magistris
GOL DI DE PAULA! Bari-Albinoleffe 2-3 - Magra consolazione per De Paula che mette a segno una doppietta nel giorno della prima sconfitta in campionato dei biancorossi.
GOL DI DALLA BONA! Modena-Pescara 3-2 - Il Modena approfitta della doppia superiorità numerica e si porta avanti con Dalla Bona.
GOL DI CASTALDO! Livorno-Nocerina 0-2 - Splendida conclusione al volo di Castaldo: partita chiusa.
GOL DI GIRASOLE! Bari-Albinoleffe 1-3 - L'Albinoleffe chiude il match. Perfetto cucchiaio di Girasole che finisce alle spalle di Lamanna
GOL DI RUOPOLO! Cittadella-Padova 1-4 - Punizione di Marcolini e colpo di testa vincente di Ruopolo.
GOL DI PIOVACCARI! Sampdoria-Gubbio 6-0 - Partita senza storia a Marassi. Assist di Semioli e colpo di testa vincente di Piovaccari.
GOL DI DE VITIS! - Modena-Pescara 2-2 - Punizione di Dalla Bona e colpo di testa vincente di De Vitis.
BARI-ALBINOLEFFE - Rivaldo ci prova da calcio piazzato: il pallone sfiora la traversa.
GOL DI CISSE'! Bari-Albinoleffe 1-2 - L'Albinoleffe ribalta il pareggio. Assist dalla sinistra e deviazione vincente di Cissé.
GOL DI CUFFA! Cittadella-Padova 1-3 - Angolo dalla sinistra e deviazione vincente di Cuffa. Il Padova blinda il derby.
GOL DI POZZI! Sampdoria-Gubbio 5-0 - Dilaga la Sampdoria. Assist di Castellini e deviazione vincente di Pozzi.
GOL DI COCCO! Bari-Albinoleffe 1-1 - Fallo in area di Donati su Girasole, l'arbitro decreta il rigore. Sul dischetto si presenta Cocco che non perdona.
GOL DI INSIGNE! Modena-Pescara 1-2 - In dieci uomini i ragazzi di Zeman trovano il gol del meritato vantaggio. E' Lorenzo Insigne, calciatore di proprietà del Napoli, a riportare avanti i biancoazzurri.
GOL DI BERTANI! Sampdoria-Gubbio 4-0 - Gol numero 101 da professionista per Bertani. La Sampdoria chiude i conti.
GOL DI FARIAS! Livorno-Nocerina 0-1 - Azione in velocità della squadra campana. Farias sfrutta la verticalizzazione e batte il portiere.
GOL DI FERRARI! Hellas Verona-Sassuolo 1-0 - Rigore dubbio quello decretato dall'arbitro per trattenuta in area su Ferrari. Sul dischetto si presenta proprio l'ex Pergocrema che non sbaglia.
GOL DI ROMEO! Ascoli-Vicenza 1-1 - I padroni di casa trovano il pareggio dal dischetto col neo entrato Romeo. Il rigore era stato decretato dall'arbitro a causa del fallo di mano in area di un difensore biancorosso.
Crotone-Juve Stabia - Ospiti a un passo dal gol: Zaza e Raimondi da posizione ravvicinata non riescono a battere il portiere.
GOL DI BERTANI! Sampdoria-Gubbio 3-0 - Secondo rigore per la Sampdoria. Sul dischetto questa volte si presenta Bertani che segna il suo 100esimo gol da professionista.
GOL DI RUOPOLO! Cittadella-Padova 1-2 - Cutolo batte a sorpresa una punizione dai 25 metri. Sorpresa la difesa del Cittadella che torna in svantaggio a causa della rete di Ruopolo. Assist di Legati.
Livorno-Nocerina - Padroni di casa vicini al gol con il colpo di testa di Perticone: palla sulla traversa!
Ascoli-Vicenza - Padroni di casa vicini al pareggio. Assist dalla sinistra di Ciofani e colpo di testa di Beretta: ottimo intervento di Frison.
Sampdoria-Gubbio - Gubbio in nove uomini: espulso Maccarone.
GOL DI ABBRUSCATO! Ascoli-Vicenza 0-1 - Misuraca sulla corsia destra fa fuori un avversario e serve Abbruscato che tutto solo davanti al portiere non sbaglia.
GOL DI GRECO! Modena-Pescara 1-1 - L'errore di Romagnoli permette a Giglioli di servire Greco che tutto solo davanti alla porta non perdona.
Modena-Pescara - Nonostante l'inferiorità numerica, gli ospiti a un passo dal raddoppio. E' ancora una volta Immobile, dopo una corsa di 40 metri, a tentare la conclusione col pallone che si spegne sull'esterno della rete.
GOL DI DE PAULA! Bari-Albinoleffe 1-0 - Fucilata del brasiliano De Paula dai 20 metri. Il pallone finisce alle spalle di Tomasig.
GOL DI GASPARETTO! Cittadella-Padova 1-1 Punizione dalla sinistra e colpo di testa di Gasparetto. Pellizzoli intercetta il pallone, ma secondo l'arbitro lo fa oltre la linea di porta.
Modena-Pescara - Ospiti in dieci. Espulso il portiere Anania per un'uscita a valanga su Bernacci. Decisione dubbia.
GOL DI CUFFA! Cittadella-Padova 0-1 - Padova avanti del derby. Bravo Cuffa a risolvere una mischia in area con una deviazione vincente.
GOL DI VOLTA! Sampdoria-Gubbio 2-0 - Angolo dalla destra, sponda da centro area e colpo di testa vincente di un liberissimo Volta.
GOL DI POZZI! Sampdoria-Gubbio 1-0 - Partita in discesa per i blucerchiati. Il Gubbio resta in dieci per fallo in area di Farina. Sul dischetto si presenta Pozzi che batte Donnarumma.
GOL DI IMMOBILE! Modena-Pescara 0-1 - Assist di Verratti e rovesciata vincente di Immobile: quattro gol in tre partite per l'attaccante del Pescara
Bari-Albinoleffe - Padroni di casa a un passo dal gol: su azione d'angolo Bergamelli sfiora l'autorete colpendo il palo.
Cittadella-Padova - Grande mischia nell'area del Cittadella. Schiavi, difensore del Padova, dall'altezza del dischetto del rigore spara il pallone sopra la traversa.
14.59 - Si parte!
TERZA GIORNATA SERIE B
Reggina-Grosseto 1-1 (Ceravolo, Sforzini) risultato finale
Brescia-Empoli 2-1 (Jonathas, Feczesin, Tavano) risultato finale
Ascoli-Vicenza 1-1 (Abbruscato, Romeo)
Bari-Albinoleffe 2-3 (De Paula, Cocco, Cissé, Girasole, De Paula)
Cittadella-Padova 1-4 (Cuffa, Gasparetto, Ruopolo, Cuffa, Ruopolo)
Crotone-Juve Stabia 0-0
Hellas Verona-Sassuolo 1-0 (Ferrari)
Livorno-Nocerina 0-2 (Farias, Castaldo)
Modena-Pescara 3-2 (Immobile, Greco, Insigne, De Vitis, Dalla Bona)
Sampdoria Gubbio 6-0 (Pozzi, Volta, Bertani, Bertani, Pozzi, Piovaccari)
Torino-Varese ore 20.45
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
EDITORIALE 3^ giornata: i top e i flop
05.09.2011 08:00 di Dennis Magrì articolo letto 790 volte
Anche la terza giornata di campionato ha regalato grandi emozioni e colpi di scena. Tuttob.com, come per gli scorsi turni, ha decretato i top e i flop della giornata.
TOP:
- Giuseppe Scienza. Prima due gol al Vicenza, poi il pareggio contro la neopromossa Nocerina, poi ieri altro successo contro il Grosseto. La squadra di Beppe Scienza è una delle squadre che gioca il miglior calcio del campionato: veloce, imprevedibile e soprattutto giovane. Nonostante le cessioni di Caracciolo, Diamanti e Kone, le rondinelle hanno tutte le carte in regola per poter pensare in grande sulle ali di Jonathas e Feczesin. VOTO: 8
- Sampdoria. La scorsa giornata avevamo inserito il blucerchiati nei "flop", questa volta la "Atzori-band" demolisce la matricola Gubbio con sei reti. Gran partita di Cristian Bertani e Nicola Pozzi, entrambi a segno due volte. Finalmente chi attendeva la prima vera risposta dei liguri è stato accontentato. VOTO: 7,5
- Matias Cuffa/Francesco Ruopolo (Padova). I due trascinano i biancoscudati al successo contro il Cittadella, annientato 1-4 in casa. Si alternano nelle marcature, ma entrambi realizzano una doppietta che consente al Padova di volare con merito in testa alla classifica. VOTO: 7,5
- Luigi Castaldo (Nocerina). Sigilla il primo colpaccio esterno dei molossi con una prodezza balistica da applausi. Dopo la rete al Brescia si ripete contro il Livorno: è un attaccante con il gol nel sangue, ne sentiremo parlare a lungo. VOTO: 7,5
FLOP:
- Gubbio. Passi per le tre espulsioni in due gare con annessi e connessi, la quota "zero" con 11 gol sul groppone in tre gare è già qualcosa di quanto più simile ad un campanello d'allarme. Gli umbri devono dare al più presto qualche segnale di ripresa per non trasformare lo storico ritorno tra i cadetti in un incubo. VOTO 4
- Marco Viti (arbitro Modena-Pescara). La mancata concessione nella ripresa del rigore solare su Immobile che fa il paio con l'avventata (eufemismo) espulsione del portiere Anania ha fatto gridare allo scandalo un Pescara che nel finale ha perso anche Verratti, "rosso" anche per lui. Giornata nera per il fischietto di Campobasso. VOTO 4
- Kamil Kopùnek (Bari). Non è che il resto della squadra, eccetto De Paula, abbia brillato, ma la brutta prestazione dello slovacco è la ciliegina sull'indigesta torta biancorossa. Lascia una prateria a Foglio in occasione del secondo gol (siglato poi da Cissè, ndr), si fa saltare facilmente dagli avversari ed è in continuo affanno per tutto il secondo tempo. VOTO: 4,5
- Mathieu Moreau (Varese). L'estremo francese la combina grossa con l'incertezza che permette a Stevanovic di siglare il vantaggio del Torino al 38' del primo tempo. Incolpevole invece sulla magia griffata Sgrigna, poi si esalta su Ebagua, ma la "frittata" era già stata fatta. VOTO: 5
PRIMO PIANO Serie Bwin, il punto sul campionato
05.09.2011 17:00 di Luca Esposito
Fonte: Giuseppe Franzò - TuttoNocerina.com
La terza giornata in serie BWin è stata piena di sorprese e novità nelle undici gare disputate ieri. Iniziamo dal Derby veneto fra Cittadella e Padova. Lo scorso anno Calori fu esonerato dal Padova dopo la sconfitta nel derby. Quest’anno Dal Canto vince alla grande il derby contro il Cittadella e proietta la propria squadra in vetta alla classifica in virtù di un bel gioco collettivo. La formazione bianca scudata ha giocato una gara veramente al di sopra delle attese. Non a caso le quattro reti, con doppiette di Cuffa e Ruopolo sono venute da palle inattive, con moduli studiati in allenamento oltre che, per lunghi tratti della partita, si è visto un gioco svolto in velocità dagli esterni Italiano e Drame. Un Padova che sin dalle prime gare si presenta come una seria candidata alla vittoria del campionato.
Un’altra gara interessante si è giocata a Modena, dove il Pescara, che promette sempre spettacolo sotto la direzione di Zeman, si è vista sfuggire la vittoria per un arbitro troppo fiscale come il signor Viti di Campobasso. Parte bene la squadra adriatica con il solito Immobile, che a dispetto del suo cognome, sigla una bellissima rete con una prodezza balistica in semirovesciata. Domina la squadra ospite, e al quarto d’ora del secondo tempo si trova in vantaggio per due a uno con Insigne. Poi entra in scena prima il collaboratore di linea che influisce sull’espulsione del portiere Anania, reo di aver toccato la palla con una mano fuori area, e poi l’arbitro che espelle in modo troppo fiscale due giocatori del Pescara e nega un netto rigore ai danni di Immobile. Il Modena ci crede e spinge fino alla fine riuscendo con Della Bona al 46’ a siglare la rete dei primi tre punti per la squadra emiliana. Brescia-Empoli era una gara da seguire con attenzione. Vince il Brescia di Beppe Scienza e lascia al palo l’Empoli di Aglietti che pur bene si era comportata. Gli stranieri del Brescia, da Jonathas a Juan Antonio, portano la squadra in testa alla classifica assieme al Padova e al Torino. Per l’Empoli secondo KO di seguito, per Aglietti la conquista di punti, da oggi, diventa sempre più importante per salire nei piani alti della classifica.
La gara Livorno-Nocerina doveva sciogliere molti dubbi per entrambe le squadre. Da una parte la squadra toscana doveva dare un seguito al pareggio ottenuto a Marassi contro la Samp, e Novellino puntava decisamente alla vittoria. Dall’altra parte il tecnico siciliano Gaetano Auteri, pur con un solo punto in carniere dopo due giornate, vedeva bene i suoi uomini, tanto che per tutta la settimana aveva detto che i giocatori dovevano continuare cosi per arrivare a buoni livelli. Ha avuto ragione il mister perché la sua squadra ha imposto il ritmo giusto alla gara. Il Livorno si è visto per meno di un tempo, dove ha racimolato un palo e un presunto rigore reclamato al signor Ostinelli di Como. Nella ripresa i due tecnici hanno operato delle sostituzioni, ma alla fine sono poi risultati azzeccati quelli di Auteri, con Marsili al posto di Bruno e di Catania in cambio di Negro. La squadra rossanera è salita con il tridente nei pressi dell’area avversaria, annullando tatticamente i cambi fatti da Novellino. Controlla e colpisce la Nocerina al quarto d’ora del secondo tempo con Farias, e alla chiusura del match Castaldo s’inventa un gol stupendo: da posizione decentrata in area, lascia partire un missile che finsce la sua corsa alle spalle si Mazzoni. Vittoria ampiamente meritata con il Livorno, che sembra alla ricerca del gioco e della concretezza sotto porta, nonostante Paulinho e Dionisi non abbiano sfigurato.
Ad Ascoli il Vicenza di Baldini conquista il primo punto in questo campionato e s’intravede un Vicenza che inizia a prendere una giusta fisionomia di gioco. L’Ascoli rosicchia un altro punto al -7 iniziale. Il Bari perde in casa contro un Albinoleffe che con due cambi azzeccati riesce a portare i tre punti dal "San Nicola". Eppure la squadra pugliese era partita bene nei primi 45’, tanto che sembrava potere controllare la gara, in vantaggio con De Paula, e il risultato. Nella ripresa la formazione bergamasca con le due sostituzioni riesce a spegnere il gioco barese e a fare sua la partita con il gol di Girasole. La gara Reggina-Grosseto, giocata sabato, non va oltre il pareggio con un tempo per parte. Nel primo tempo la squadra di Breda domina e lascia intravedere che la vittoria potrebbe concretizzarsi alla fine dell’incontro. La sorpresa avviene nel secondo tempo, infatti, trovi un Guido Ugolotti che non ti aspetti tatticamente: passa da un 4-3-2-1 al un 4-2-4 tipicamente offensivo, e con questo cambiamento tattico ottiene il pareggio, controllando poi la gara fino alla fine e rischiando anche di vincerla. Al Sassuolo non riesce la terza vittoria consecutiva, in quel di Verona, che deve cedere le armi su rigore - per la verità contestato dai modenesi - trasformato da Ferrari all’inizio di ripresa. La gara comunque è stata avvincente e giocata in modo aperto da entrambe le formazioni. L’unico pareggio a reti inviolate è stato quello tra Crotone a Juve Stabia. La squadra di Braglia cercava la prima vittoria in questo campionato contro i calabresi, e ci sarebbe riuscita se non avesse incontrato sulla loro strada il portiere Bindi, protagonista di parate strepitose.
Il posticipo fra Torino e Varese premia la squadra di Ventura che dopo avere sbloccato il risultato con Stevanovic ha giocato bene cercando di avere il pallino del gioco. Dall’altra parte il Varese non è stato mai domo, ha lottato caparbiamente ma non è riuscito a superare il reparto difensivo granata. Nel finale i lombardi proiettandosi in avanti alla ricerca del gol, prestano il fianco al contropiede avversario che non realizzano la terza rete per la bravura di Moreau che si oppone brillantemente a due conclusioni sotto porta.
LE INTERVISTE
Sassuolo, Pea: "Il rigore è una svista ma ci può stare"
04.09.2011 18:18 di Martina Forciniti
Non sembra troppo scoraggiato dal risultato negativo per il suo Sassuolo mister Pea, dopo una partita combattuta da entrambe le formazioni e su cui pesa un rigore assegnato ai gialloblù e niente affatto condiviso dalla squadra emiliana.
Il rigore ha determinato il risultato, sembra che non siate stati capaci di reagire in modo lucido.
Si, diciamo che l'infortunio di Troiano ha un po tolto l'equilibrio in mezzo al campo anche perché fino a quel punto il Verona era stato pericoloso solo sui calci d'angolo. Ricordo invece benissimo le due conclusioni di Sansone molte belle e pericolose e quella di Laribi. Forse il gioco è mancato più di lucidità che di tranquillità.
Come avete trovato il Verona?
Forse ai calci di rigore è giusto che vincano sempre loro. Dispiace perché la mia squadra ha tenuto bene il campo, ha lottato moltissimo, ha giocato a viso aperto, brava nella fase difensiva, altrettanto quando si conquistava palla nel palleggio. Mi dispiace più per loro. Io sono tanti anni che alleno sono abituato alle sconfitte e a uscirne sempre più forte. Poi si sa che qui a Verona è difficile, ci sono 15.000 persone, la squadra è molto tosta. Ci aspettavamo una partita di questo tipo, ma certo non ci aspettavamo l'episodio del rigore.
Forse si è sentito il peso delle tre partite giocate.
Questo vale per entrambe le squadre sempre, sia quando vinci che quando perdi.
Qual è la sua opinione sul rigore? Cosa ha visto l'arbitro secondo lei?
Mah quello che non ha visto nessuno perché sia i tifosi che i giocatori del Verona non hanno detto niente. Se ne sono accorti tutti dopo così come ce ne siamo accorti noi. É stata una svista ma ci può ci stare.
PRIMO PIANO Francesco Ruopolo, il suo Padova vola in testa con il Brescia
Serie Bwin, goleade di Samp e Padova. Modena ok al 91', tonfi di Livorno e Bari
04.09.2011 17:00 di Federico Errante articolo letto 1212 volte
Le "big" a suon di gol: Sampdoria e Padova (che vola in testa in tandem con il Brescia) sommergono con 6 e 4 gol rispettivamente Gubbio (in 9 già dopo 20') e Cittadella. E' però il Modena a ritagliarsi un ruolo da protagonista nella giornata rimontando e sconfiggendo al 91' un Pescara ridotto in 9 ("rossi" al portiere Anania e a Verratti) in un match dalle mille emozioni.
Clamorosi tonfi interni per Bari (2-3 con l'AlbinoLeffe) e Livorno (0-2 con la Nocerina) mentre l'Hellas regola il Sassuolo con un rigore di Ferrari. Primo punto per il Vicenza ad Ascoli, finisce a reti bianche Crotone-Juve Stabia.
Ascoli-Vicenza 1-1 38' Abbruscato 50' Romeo rig. (A)
Bari-AlbinoLeffe 2-3 30' De Paula (B) 57' Cocco 67' Cisse 88' Girasole 93' De Paula (B)
Cittadella- Padova 1-4 18' Cuffa 23' Gasparetto (C) 43' Ruopolo 68' Cuffa 83' Ruopolo
Crotone-Juve Stabia 0-0
Hellas Verona-Sassuolo 1-0 50' Ferrari rig.
Livorno-Nocerina 0-2 60' Farias 90' Castaldo
Modena-Pescara 3-2 12' Immobile 36' Greco (M) 57' insigne 70' De Vitis (M) 91' Dalla Bona (M)
Sampdoria-Gubbio 6-0 12' Pozzi rig. 17' Volta 40' Bertani rig. 59' Bertani 64' Pozzi 74' Piovaccari
SASSUOLO Sassuolo, l'Hellas nel mirino
03.09.2011 08:11 di Federico Errante
Fonte: Sassuolo Calcio
Dopo il vittorioso turno infrasettimanale contro il Vicenza, il Sassuolo di Fulvio Pea è atteso da un’altra trasferta in Veneto: Domenica 4 Settembre 2011 alle ore 15.00 i neroverdi saranno ospiti dell’Hellas Verona presso lo Stadio Bentegodi.
Il Sassuolo giunge a Verona forte dell’ottimo inizio stagionale a punteggio pieno, ma consapevole della delicatezza della trasferta scaligera: la formazione gialloblu avrà infatti dalla sua parte l’entusiasmo e il calore del numeroso pubblico di casa.
Nelle prime due giornate, i veneti, allenati dall’ex neroverde Andrea Mandorlini, hanno conquistato in totale tre punti: dopo la sconfitta casalinga contro il Pescara per 2-1, l’Hellas ha infatti espugnato il campo della Juve Stabia vincendo per 2-1 grazie ai gol di Ferrari e Hallfredsson.
I precedenti fra le due formazioni dicono neroverde: nelle quattro occasioni in cui si sono affrontate, sono infatti ben tre le vittorie sassolesi (una al Bentegodi e due al Ricci). È invece la sfida più recente a sorridere al Verona: nel match di TIM Cup dell’agosto scorso, i novanta minuti regolamentari sono finiti in pareggio (3-3), con gli scaligeri in grado di rimontare ben tre volte il vantaggio neroverde e alla fine abili a conquistare il passaggio del turno nella lotteria dei rigori.
Le due squadre si presentano alla sfida di domenica senza squalificati: in casa Sassuolo, mister Pea dovrà però rinunciare a Carl Valeri, convocato dalla nazionale australiana per le qualificazioni ai Mondiali 2014, oltre agli infortunati Bruno, Noselli, Donazzan e Cinelli.
FONTE: TuttoB.com
Serie B, terza giornata: Sampdoria a valanga, perde il Bari, ottimo Brescia
Il Brescia si impone, nell’anticipo delle 12.30, contro l’Empoli. Passano in vantaggio i lombardi su rigore e raddoppia il solito Feczesin, a segnare il goal della bandiera è il solito Ciccio Tavano.
Abbruscato e Romeo invece decidono Ascoli-Vicenza, finisce 1-1.
Cade in casa il Bari di Torrente, nonostante il vantaggio di De Paula segnano poi Cocco, Konè e Girasole. Inutile alla fine la rete del 2-3.
Il Padova continua alla grande con un 4-1 al Cittadella, due goal per Cuffa e Ruopolo mentre è di Gasparetto la rete del Cittadella.
Juve Stabia e Crotone pareggiano a reti bianche in Calabria. La Nocerina si impone a Livorno con una reti di Farias e Castaldi.
Tre punti per il Modena di Bergodi che ottiene un ottimo 3-2, tra mille polemiche, contro la capolista Pescara. Segna ancora Immobile, ma decisiva risulta l’espulsione di Anania che lascia gli abruzzesi in dieci. La squadra di Zeman rimarrà in nove e protesterà per un rigore non concesso, subendo la rete del ko al 91'.
A valanga la Sampdoria, che ne fa sei al Gubbio di Pecchia, costretto in nove. I blucerchiati vanno in goal con due volte Pozzi, due Bertani, Volta e Piovaccari.
Di misura il Verona contro il Sassuolo, rete di Ferrari dal dischetto.
Serie B, Verona-Sassuolo: i neopromossi vogliono confermare la voce di outsider
Il Verona viene considerato da tutti come possibile outsider del campionato cadetto. Per ora è riuscita convincere solo a tratti, si troverà domani di fronte il Sassuolo di Pea. I neroverdi hanno giocato a buon livello nelle prime due giornate e non hanno intenzione di concedere strada ai gialloblu.
Matteo Fantozzi
FONTE: SerieBNews.com
Ferrari: «Rigore non chiarissimo. Ma la trattenuta l'ho sentita»
TANDEM AL DEBUTTO. La soddisfazione della neonata coppia d'assi di Mandorlini: «Buona gara, bravo Verona». Il bomber trentino: «Non so se l'arbitro ha visto un intervento su di me o su Bjelanovic. L'importante però è aver segnato. Il nuovo modulo? Giocando così possiamo far male...»
05/09/2011
Insieme a sorpresa dal primo minuto. Insieme anche nella caduta simultanea a centro area che ha regalato all'Hellas il rigore del successo. Penalty forse generoso, con le due torri del Verona atterrate o forse no dai difensori ospiti.
Nicola Ferrari ha saputo solo pochi minuti prima della gara che Sasa Bjelanovic sarebbe stato il suo compagno nel reparto avanzato. Scelta inattesa per l'attaccante arrivato soltanto da pochi giorni nella rosa gialloblù e schierato alla prima occasione per provare a scardinare il gioco palla a terra del Sassuolo.
Scelta che ha pagato, con la doppia caduta in area del neo acquisto e di un Nicola Ferrari tornato bomber infallibile dal dischetto. «L'episodio non è stato molto chiaro, io mi sono sentito trattenere», racconta. «Poi ho visto che anche Bjelanovic era caduto a terra e non ho ben capito se abbia fischiato per il fallo su di me o su di lui, comunque io sono stato tirato e l'importante è che poi abbiamo segnato».
ERRORE SALUTARE. Gol dagli undici metri, tornati a sorridere a Ferrari dopo l'errore di coppa proprio contro gli emiliani. «Quell'errore», ammette lui, «è servito per resettare dopo le gioie della passata stagione e a ripartire senza fermarsi al passato. Questo non vuol dire che adesso segnerò sempre ma sono contento e spero di continuare così. Il cambio di modulo? Giocando così possiamo fare male, soprattutto in casa», continua Ferrari. «Ovvio che c'è bisogno di sacrificio da parte di tutti ma è una soluzione in più alle tante altre che abbiamo viste le caratteristiche diverse di noi attaccanti».
IL RINNOVO. Tante possibilità di cambiare per mister Mandorlini che però sembra non poter rinunciare proprio a lui, pedina fondamentale della squadra tanto da firmare nei giorni scorsi il rinnovo per altri tre anni di contratto. «Sono contento e ringrazio la società che mi ha dato fiducia», sorride l'attaccante, entrato ormai stabilmente nel cuore dei tifosi. «Non abbiamo parlato molto, dopo l'anno scorso ci siamo venuti incontro con le braccia aperte tutti e due».
Poco lontano sorride anche Sasa Bjelanovic, soprattutto quando ammette come il penalty sia stato un po' generoso. «Bisogna essere sinceri, quelli come questo sono falli di confusione che l'arbitro spesso non vede molto bene. Stavolta è andata così ed è meglio per noi. Credo che comunque il Verona abbia disputato una buona gara».
MAMMA, CHE TIFO. Schierato dal primo minuto con una scelta che ha sorpreso tutti al Bentegodi. «Il mister in verità mi aveva messo in preallarme», racconta. «C'erano le due ipotesi e alla fine ho giocato io, la condizione non è certo al massimo ma è stato importante per prendere confidenza con la squadra. Il pubblico? Me ne avevano parlato e devo dire che tutto che dicevano è vero». Tifosi che aspettano anche di vedere il vero Bjelanovic al Bentegodi. «Sono al sessanta per cento della condizione», confessa l'attaccante croato. «Credo che in due o tre partite dovrei arrivare quasi al massimo, mi manca il ritmo partita ma spero di ritrovarla al più presto e aiutare il più possibile questo Verona».
Luca Mazzara
«I play off non ce li toglie nessuno»
DALLA PARTE DEI TIFOSI. Voti altissimi per giocatori e allenatore: «Speriamo che Moratti non ce lo porti via...»
Si accende l'entusiasmo della piazza: «La squadra è pratica, essenziale. Ma in grado di farci sognare»
05/09/2011
Festa grande, in tutti i sensi. «L'Hellas sa soffrire», la fotografia consegnata da molti a RadioVerona al termine di Verona-Sassuolo. Determinazione e coraggio, il marchio è ormai quello. Tanta gioia, ma nessuno si esalta.
L' esperienza insegna. Alberto di Buttapietra parla di «una squadra pratica, essenziale, senza troppi fronzoli». Loredana sottolinea «il carattere forte di chi ha saputo resistere senza troppo concedere al Sassuolo anche quando eravamo alle corde. Qualche tempo fa una partita come questa l'avremmo persa». Giorgio è al settimo cielo per un Verona «finalmente in grado si farci sognare. Un posto ai playoff non ce lo toglie nessuno».
Il post-gara è però soprattutto l'elogio di Andrea Mandorlini, sempre più padrone del Bentegodi. Iginio lo esalta: «Con lui è come giocare in 13, per come sa cambiare le partita e per la personalità che riesce a trasmettere. Mandare subito in campo Bjelanovic è stata una grande mossa. Si è assunto dei rischi notevoli, giù il cappello. Ha avuto ragione ancora una volta».
Jacopo e Jimmy sono molto preoccupati, temono di perdere il mister: «Grande Mandorlini. Speriamo solo che Moratti e l'Inter l'anno prossimo non ce lo portino via».
Per Riccardo di Pescantina «il nostro allenatore è sprecato non solo per la Prima Divisione ma anche per la serie B. A Castellammare la partita l'ha vinta lui, stavolta anche. La sua mano si vede sempre».
L'obiettivo degli ascoltatori si sposta sui singoli, con tanto di giudizi e pagelle. Secondo Alvise «sono stati tutti da 7, con un Maietta leggermente sopra gli altri».
Per Elvio «nessuno meglio di Esposito, si vede che la panchina con la Juve Stabia gli è servita». «Ferrari e Bjelanovic più Gomez è il tridente ideale», garantisce Flavio.
D'accordo con lui Davide, Fabrizio, Doriano, Gigi, Alberto, Matteo, Cristiano, Erica, Sabrina, Giovanni, Alessia e tanti altri. Antonio si concentra su Sasa: «Non ci vuole molto a capire che Bjelanovic può farci compiere il salto di qualità. Meno male che non è in condizione, altrimenti ne segnava cinque. Bravissimo».
Giulio è doppiamente contento «perché si vede che non siamo ancora al meglio. Abbiamo tanti giocatori possenti, che ci metteranno ancora qualche settimana prima di essere al massimo. Nonostante tutto continuiamo a vincere. Indicativo della forza di questo gruppo». Alice aspetta Gomez: «Ha fatto vedere quanto vale finora solo a sprazzi. Se gira anche lui siamo a posto».
Barbara si coccola Ferrari: «Troppo bravo, dà sempre tutto ed è anche lucido. Lo amo». Renato vorrebbe già essere a primavera: «Non ci sono squadre imbattibili e anche le società di grande nome non mi sembrano irresistibili. Con Bjelanovic e Mareco abbiamo chiuso il cerchio. Sono sicuro che ad aprile saremo fra le prime cinque. Ci scommetto quello che volete». A.D.P.
«Magari ai rigori è giusto che vincano sempre loro»
05/09/2011
La sconfitta del Sassuolo ruota attorno a due episodi.
Il generoso rigore fischiato da Di Bello a favore del Verona ad inizio ripresa e l'infortunio capitato a Troiano nella prima frazione. Fulvio Pea, tecnico dei neroverdi, analizza, incassa e guarda avanti. Partendo proprio dall'episodio incriminato: «Il rigore? Una svista. Non l'aveva visto nessuno», spiega. «Tifosi e giocatori hanno capito che era rigore solo dopo che l'arbitro ha indicato il dischetto. Capita, ci può stare. Forse ai rigori è giusto che vincano sempre loro». Pea, tra l'altro, è stato espulso nel convulso finale. «Dispiace per il risultato», commenta ancora l'allenatore. «I miei ragazzi hanno tenuto bene il campo, si sono difesi con ordine, e anche in fase di palleggio ho visto cose molto buone.
Ci può stare anche di vivere momenti di difficoltà. Il Verona è squadra forte, il pubblico del Bentegodi si fa sentire. Ci aspettavamo tutto, eravamo pronti a tutto. E credo che il Sassuolo lo abbia dimostrato. Il rigore però ci ha spiazzato».
Il Sassuolo viene raggiunto in classifica proprio dall'Hellas. Tre partite, due vittorie. E una sconfitta di rigore che lascia l'amaro in bocca. «Peccato anche per l'infortunio di Troiano», commenta ancora Pea. «In mezzo al campo sa farsi rispettare ed è un giocatore che mantiene inalterati gli equilibri. La sua uscita ci ha sicuramente penalizzati.
Nel primo tempo il Verona aveva provato ad impensierirci, senza peraltro riuscirci più di tanto. Noi, invece, eravamo riusciti a punzecchiarli con un paio di conclusioni di Sansone e di Laribi. Probabilmente sul piano della manovra avremmo dovuto dimostrarci ancora più lucidi».
Il Sassuolo perde l'imbattibilità stagionale ma Pea non si smonta. «Il ko fa male, ne usciremo rinforzati nello spirito. Guardiamo avanti e pensiamo ai prossimi impegni».S.ANT.
«Il Sassuolo? Spero di giocarci ancora spesso»
SORRISI E CONFERME. Dal modulo immaginato al sabato notte («quello che mi sogno poi lo faccio») al debutto di Bjelanovic: «L'ho un po' forzato ma va bene così»
Mandorlini scherza nel dopo gara «La mia ex squadra mi porta bene Non sarebbe male incontrarla altre quattro, cinque volte...»
05/09/2011
È proprio il caso di dire che la notte ha portato consiglio. Il consiglio vincente.
Sabato nella testa di Andrea Mandorlini c'erano tante soluzioni, assetti diversi, dubbi soprattutto sull'impiego di Sasa Bjelanovic, l'uomo che alla fine ha indirizzato l'undici di partenza. E pure il risultato.
Il tecnico nel dopopartita racconta tutto senza imbarazzi: «Ho aspettato fino alla fine a decidere chi mettere. Avevo due soluzioni: ho scelto di forzare con gli attaccanti di peso. Sasa mi aveva detto che stava bene e mi sono fidato. Mi ha detto una bugia», sorride l'allenatore. «In realtà non stava benissimo ma ha dato comunque un certo peso. So che lui può e deve dare molto di più però è un generoso, dà sempre tutto. Ha avuto un paio di palle buone e il rigore decisivo l'hanno fischiato su di lui».
Insomma tutto bene, anche perché le consegne sono state rispettate: «Bjelanovic è un calciatore di peso, ci serviva uno così. Io ho esasperato un po' l'esordio ma volevo mettere pressione al Sassuolo, giocare più sulle palle alte».
Mandorlini insomma ha sognato la variabile giusta, la gara si è confermata complicata ma a un certo punto ha preso la piega desiderata.
A dispetto di una brillantezza un pochetto evaporata rispetto ad altre esibizioni.
E allora i cronisti pressano il mister: perché non rimanere fedeli al gioco palla a terra, finora più redditizio? Perché tradire l'impronta legata a ripartenze e movimenti rapidi?
Semplice, «perché io me la sono sognata così», ammette lui, placido placido, «e quello che sogno lo faccio. Volevo un calcio un po' più fisico e sono stati bravi i giocatori a interpretare le mie indicazioni anche se pensavo di ottenere di più in termini di occasioni».
Conforta l'analisi della prova difensiva: «Abbiamo rischiato su qualche tiro da fuori. Poi ho messo Tachtsidis, che quando entra diventa proprio una diga. Con lui possiamo cambiare il modo di giocare, schierare il doppio mediano».
Elogi per il greco, altri per Jorginho, inserito nella fase più delicata del pomeriggio: «Ha fatto benissimo, all'inizio avevo pensato anche a lui, l'ho messo a gara in corso. È uno bravo. È giocatore nella testa e nei piedi, ce lo godiamo. Magari deve formarsi un po' il fisico ma ha il calcio nella testa».
Mandorlini comunque ha dolcezze per tutti: «Quando bisognava sacrificarsi tutti si sacrificavano, chi è entrato è andato alla grande», spiega. «La squadra sta crescendo, alla terza partita in dieci giorni era difficile chiedere di più».
In sintesi, «abbiamo subito un po' il loro fraseggio, pensavo di poter avere qualche situazione da gol in più. Va bene lo stesso. Contava vincere, sono felice. Siamo stati bravi e fortunati». E a proposito di buona sorte: «Il Sassuolo? Mi porta bene, speriamo di incontrarlo ancora quattro, cinque volte in questo campionato...».
Quanto al rigore, «preferisco non giudicarlo. Ho visto Sasa che andava giù e dico che lui è un po' così: quando va dentro o lo butti giù oppure magari arriva prima. Però, ripeto, non giudico l'episodio».
La classifica infine. È indubitabile che volge all'ottimismo. «Ma io la guardo alla fine», dice Mandorlini. «Alla quarantaduesima. Magari, ed è brutto dirlo, ci mancano i punti della partita col Pescara. Sì, sono contento, ma potevamo avere qualche punto in più».
Francesco Arioli
Magia di Rafael Che palle-gol per Sasa e Nick
05/09/2011
L'Hellas parte un po' in apnea, poi riprende confidenza col match, rischia qualcosina ma pian piano comincia a mettere davvero paura al Sassuolo, che fino a ieri pomeriggio era in testa alla classifica a punteggio pieno.
C'è questo e altro nella sintesi della partita del «Bentegodi», primo successo casalingo dei gialloblù in campionato.
Ci sono ovviamente i meriti di Ferrari, match-winner confermatosi letale dal dischetto, ma anche quelli di Rafael, che ha tenuto a galla la truppa scaligera quando il risultato era ancora in equilibrio. Poi, nel finale del primo tempo, l'acquazzone: il segnale dell'arrembaggio gialloblù.
Niente gol, ma le pericolose avvisaglie di una svolta che avrebbe trovato pieno compimento in avvio di ripresa...
Hellas, cuore e orgoglio più 11 metri di felicità: Sassuolo senza scampo
Decide un rigore «generoso» in avvio di ripresa: Ferrari infallibile, firma l'operazione-aggancio con gli emiliani. Vista la classifica?
05/09/2011
Verona. Alè. Senza guardare troppo al sottile, senza ghirigori, con l'anima tra i denti. Cuore e orgoglio, grinta e sacrificio. Vincere così, a volte, è ancora più bello. L'Hellas va. Oltre il Sassuolo, oltre una giornata un po' così, dove forse si ritrova tra le mani quello che aveva lasciato per strada al debutto. «Vogliamo riprenderci quello che avremmo meritato col Pescara» aveva detto Mandorlini. Esecuzione perfetta. Come quella di Nick Dinamite Ferrari, freddo e chirurgico dal dischetto, dove l'aveva portato il fischio deciso di Di Bello. Contatto dubbio (Piccioni-Bjelanovic, neanche la moviola chiarirà, ma detto tra noi, si può dire rigore "generoso"...), piglio sicuro dell'arbitro. E Nick nostro spiazza Pomini e fa impazzire la curva. Il resto, come detto, non è stato impeccabile, nè spettacolare, ma «quello che conta è vincere», parole e musica del generale Mandorlini, uno che va dritto allo scopo e che nel calcio non cerca troppa poesia. Tre partite, 6 punti, il resto, come sempre, lascia il tempo che trova.
LA CARTA A SORPRESA. Mandorlini estrae subito dal taschino la carta Bjelanovic. Lo annuncia in panchina, lo manda subito dentro, al fianco di Ferrari. Gomez arretra spesso alle spalle dei due, ovviamente ancora da registrare e, per ora, abbastanza simili, come caratteristiche, per essere già complementari. L'Hellas stenta a decifrare le coordinate del match, che il Sassuolo sembra pilotare con maggior sicurezza sul piano del fraseggio. Ma il suo possesso palla è fin troppo lezioso, a tratti stucchevole. Il Sassuolo abbaia e non morde, perchè davanti, oltre al talento Boakye non c'è molto altro. E così, le cose migliori, intorno alla metà del primo tempo, le firma il Verona con una fiammata che rischia di spezzare il fragile equilibrio.
LA SVOLTA. Più Sassuolo (come manovra), più Hellas (come concretezza). Il pari ci sta. Sul filo dell'equilibrio, ecco piombare il fischio dell'arbitro, in avvio di ripresa. Il cross dalla sinistra spiove nel cuore dell'area. La palla è lunga per tutti, in mezzo c'è un contatto tra Bjelanovic (volpone dell'area) e Piccioni. Di Bello, che per il resto tiene benissimo in mano la partita, fischia deciso. Protestare non serve. Nè serve a Pomini concentrarsi sul Ferrari rigorista, già visto due volte in Coppa Italia. Palla a sinistra, Pomini va giù a destra, scusa Sassuolo, questa è l'operazione aggancio.
COL FIATO SOSPESO. A quel punto, il Verona abbassa un po' (forse troppo) il suo raggio d'azione. O forse, semplicemente, è costretto a farlo dal Sassuolo. Con Hallfredsson che ha speso moltissimo, Russo ed Esposito presi in mezzo dal fraseggio emiliano. Il Sassuolo prova ad alzare la voce, pur senza costruire grandi occasioni. L'unico a provarci è Sansone col suo sinistro velenoso. Rafael gli dice due volte di no. Mandorlini legge bene la partita, toglie Bjelanovic ed Esposito e mette Tachtsidis e Jorginho. Torna al «rombo», rinserra le fila, già ben chiuse attorno a Maietta&Ceccarelli e al sicurissimo Rafael. Anche Pea, le prova tutte. Ma solo nel finale mette dentro un lungagnone (Marchi) che magari andava inserito prima. Morale della favola, il Sassuolo medita sul suo calcio accademico e magari recrimina pure. Il Verona, senza essere spettacolare, sa essere umile e concreto. E nel finale si concede pure il lusso di sprecare un'incredibile palla gol. Jorginho imbecca Ferrari, solo: occhi annebbiati dalla fatica, destro a giro, addosso a Pomini. Giusto così, il 2-0 sarebbe stato esagerato. Deve averlo pensato anche lui. Quando servirà, tranquilli, Nick Dinamite lo farà.
Raffaele Tomelleri
«Verona, non temere, i miei gol arriveranno»
FACCE NUOVE A SANDRÀ. Con l'esperto attaccante e il difensore ex Brescia c'è anche il francese Lepiller: «Posso fare la mezzapunta o l'esterno. Decida il mister». Sasa Bjelanovic non si nasconde: «Ho un'idea fissa: tornare in Serie A». E Mareco: «So già che qui vivrò forti emozioni. Ma ora fatemi giocare»
03/09/2011
Facce da gol. E da duri. Qui per vincere, senza fretta.
Sicuri di aver scelto il meglio. Sasa Bjelanovic e Victor Hugo Marco valgono più di 400 partite fra A e B, forza e temperamento, tanto mestiere e un'infinita voglia di rinascere.
Un centinaio di tifosi ieri a Sandrà, a vedere il primo allenamento dei valori aggiunti dell'ultima giornata di mercato. Sasa, Hugo col contorno di Matthias Lepiller, in coda fra le punte esterne ad aspettare il suo turno. Lui magari non era il primissimo degli obiettivi, almeno per Mandorlini.
NON SOLO GOL. Tutti guardano Bjelanovic, l'oggetto del desiderio del mister. Ci hanno messo poco a capirsi e poco per ritrovarsi. «Al Cluj il rapporto è stato breve ma intenso», dice subito Sasa, «forse perché siamo fatti allo stesso modo. Poche parole e tanto lavoro. Ho visto le partite col Pescara e la Juve Stabia. La squadra mi è piaciuta, possiamo fare strada. Importante è non illudersi. Verona ha il fascino della serie A, per la storia e il calore della sua gente. Anche per questo ho deciso di venire qui».
Bjelanovic sta bene anche se non è esattamente al massimo della condizione. «Fisicamente sono a posto, mi mancano soltanto le partite. All'Atalanta ero sempre in uscita, per questo non ho giocato nemmeno le amichevoli estive. Ma mi sono sempre allenato, anche se un po' di tempo mi servirà per essere al meglio».
Verona si augura vivamente di aver trovato l'erede di Erjon Bogdani, l'ultimo vero bomber di maglia gialloblù.
VANTAGGIO TATTICO. Sasa accetta la sfida, senza timori. «Per diversi motivi negli anni passati dovevo adeguarmi a certe particolari situazioni, magari giocando non proprio nel mio ruolo. Adesso vorrei restare più vicino alla porta, come piace a me. Sono sicuro che i gol arriveranno. Io e Ferrari insieme? Mi adatto a tutto, sempre. Per questo forse tanti allenatori mi hanno voluto e mi cercano ancora».
Bjelanovic è ancora in tempo per riprendersi quel grande calcio che tutti gli avevano pronosticato, viste le qualità.
«Qualcosa non è andato per il verso giusto, penso soprattutto all'annata al Torino. Chissà perché ma quella piazza non ha fatto bene anche a tanti altri giocatori. Se mi guardo indietro però vedo cento partite in serie A ed altrettante in B, senza mai aver smesso di avere obiettivi importanti. Il prossimo? La promozione con l'Hellas. Magari non subito, ma l'anno prossimo sì».
NON SI PASSA. Mezz'ora di autostrada per cambiare vita. Da Brescia a Peschiera, fino a Sandrà e all'Hellas.
Ti dà sicurezza uno come Mareco, per quel suo curriculum di spessore e le mille battaglie che il paraguayano si è lasciato alle spalle. Arrivò in Italia nel Brescia di Guardiola e Baggio, quello che con Carletto Mazzone si salvò condannando il Verona di Malesani. Altri tempi, altre prospettive.
Avrà la maglia numero 17, voleva la 16 ma quella è già sulle spalle di Galli. «So già che qui vivrò forti emozioni, anche se di traguardi non voglio parlare. Troppo presto. Non conosco Mandorlini ma i risultati parlano per lui. Ho tanti stimoli, sono carico, ho voglia di giocare. Non ci vorrà molto per entrare in condizione, anche se a Brescia mi avevano messo un po' in disparte. Caroppo, Martina Rini e Paghera mi hanno parlato bene di Verona, è stato naturale accettare». Il suo modello è Paolo Montero. Serve aggiungere altro?
TOCCO FRANCESE. Matthias Lepiller arriva in punta di piedi, a Verona via Fiorentina. Ha girato molto quest'estate, anche per la semplice preparazione. Prima a Parigi, poi in Belgio.
Cercherà spazio qua e là, nel tridente di Andrea Mandorlini. «Le prime impressioni sono ottime», sorride. «La città è stupenda, so che il Bentegodi è uno stadio bellissimo e in più i tifosi di Verona e Fiorentina sono persino gemellati. Le mie caratteristiche? Posso fare la mezzapunta o l'esterno, poi soltanto il campo dirà quel che valgo».
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Ferrari: "Alla fine è arrivato un rigore da tre punti"
04/09/2011 - 23:17 "Avevamo preparato la gara in un certo modo, le difficoltà sono sorte nella fase di possesso avversaria, serviva molto sacrificio"
VERONA - "Prima partita in coppia con Bjelanovic, sono state fatte cose più o meno buone, è arrivato un gol su rigore che vale tre punti. Avevamo preparato la gara in un certo modo, le difficoltà sono sorte nella fase di possesso avversaria, serviva molto sacrificio". Commenta così Nicola Ferrari la vittoria casalinga col Sassuolo.
"Gli emiliani sono stati meno pericolosi rispetto a noi, nonostante ciò bisognava chiudersi bene. Quando si sono aperti gli spazi è stato un pò più semplice. Col croato - prosegue l'ex Albinoleffe - ho già svolto due allenamenti, utili a capire perchè il mister l'abbia voluto. Ha delle caratteristiche diverse da me, fa dei movimenti importanti nell'economia del gioco. L'errore dal dischetto di Modena mi ha aiutato a ritrovare più concentrazione, ho cercato di ritornare sul pezzo".
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Determinazione da parte di tutti"
04/09/2011 - 18:30 "Avevo chiesto sacrificio ai centrocampisti, pensavo di creare dei problemi al Sassuolo con qualche giocata laterale. L'importante è vincere, di questo sono felice"
VERONA - "Ho voluto un pò forzare il modulo pensando di vincerla fisicamente con le tre punte, però abbiamo sofferto in mezzo al campo. Avevo chiesto sacrificio a chi ricopriva quella zona, pensavo di creare dei problemi al Sassuolo con qualche giocata laterale. L'importante è vincere, e di questo sono felice". Questa la prima analisi di Andrea Mandorlini dopo l'1-0 al Sassuolo in occasione della 3a di campionato. "Pensavo che gli emiliani giocassero con un terzino largo, il cambio rispetto alle aspettative mi ha portato a rischiare. Bjelanovic deve dare molto di più, nonostante la condizione non ottimale si è messo a disposizione. Ha procurato il rigore, è un elemento di peso di cui avevamo bisogno".
"L'idea era di mettere maggior pressione all'avversario tramite qualche palla alta - prosegue il tecnico - cercando di non dare riferimenti. Dietro siamo stati bravi, Tachtsidis è una diga, Jorginho ha ben figurato. Il brasiliano è giocatore nella testa e nei piedi, per questo ce lo godiamo. Ha i tempi di gioco, deve ancora formarsi fisicamente ma ha il calcio in testa".
"Ogni gara ha una storia a sè, siamo stati bravi e fortunati. Il Sassuolo aveva maggior esperienza, se i risultati sono questi speriamo di incontrarlo altre quattro-cinque volte. Battute a parte, ho aspettato fino alla fine per definire una o l'altra soluzione tattica. Abbiamo un pò subito il fraseggio ospite, ho visto determinazione da parte di tutti. Stiamo crescendo, questa era la terza partita in dieci giorni, negli ultimi minuti c'erano i presupposti per chiuderla".
Ufficio Stampa
Hellas Verona-Sassuolo 1-0, decide Ferrari
04/09/2011 - 18:22 Un calcio di rigore della punta trentina in apertura di ripresa regala ai gialloblù la prima vittoria casalinga in cadetteria
VERONA – Un penalty di Ferrari ad inizio ripresa basta ai gialloblù per sfatare il tabù-Sassuolo, mai battuto dagli scaligeri nei tempi regolamentari, e di raggiungere gli emiliani a quota 6 punti in classifica.
Mandolini mischia le carte: nella formazione iniziale c’è Berrettoni con Gomez a supporto di Ferrari, a 15’ dal fischio d’inizio l’attaccante romano fa posto a Bjelanovic. Pea si affida all’ex Pomini tra i pali, con Troiano e Sansone ai lati di Boakye, giovane rivelazione delle prime giornate di campionato.
PRIMO TEMPO. Primo pericolo per gli ospiti al 3’: Hallfredsson trova dalla bandierina l’incornata di Maietta, la difesa salva sulla linea di porta. Al 25’ diagonale di potenza di Laribi dal vertice sinistro dell’area, la palla sfiora il palo. Traversone di Scaglia sfiorato da Ferrari (26’), Bjelanovic tenta il tap-in di testa, Pomini alza sopra la traversa. I gialloblù proseguono nel proprio forcing ed al 27’ conducono l’azione con Gomez, abile a mettere un bel pallone al centro, destro di Russo dal limite deviato in angolo. Pronta risposta di Pomini alla mezzora su insidioso corner di Hallfredsson. Per i neroverdi ci prova Laribi al 35’ dai venti metri, Rafael respinge a terra. Il brasiliano si ripete al 41’ su Boakye, che scocca il destro sempre dalla distanza.
SECONDO TEMPO. Dopo 1’ cross dalla sinistra, Piccioni mette giù in area Bjelanovic, Di Bello decreta il rigore. Dal dischetto Ferrari spiazza Pomini. Gli uomini di Pea recuperano palla sulla trequarti (64’), Boakye si gira e calcia di prima intenzione ma la mira è imprecisa. Sinistro pericoloso di Sansone, che controlla ai sedici metri (65’), il diagonale termina a lato. L’esterno emiliano è protagonista anche al 70’, quando impegna di collo esterno Rafael, bravo ad alzare sopra la traversa. Ferrari mette al centro per Gomez (74’), Piccioni anticipa l’intervento dell’argentino. Boakye effettua un cross dal fondo all’88’, Abbate prolunga prima che Masucci impatti di testa. Allo scadere del 90’ Jorginho porta avanti il contropiede scaligero e serve Ferrari in area, destro di piatto che Pomini fa suo.
Hellas Verona-Sassuolo 1-0
Marcatori: 47’ rig. Ferrari
Arbitro: Marco Di Bello (Sez. arbitrale di Brindisi)
Note. Ammoniti: Ceccarelli, Laribi, Piccioni, Gomez, Masucci. Espulsi: -. Recupero: 2’-5’. Spettatori: 13.052
Ufficio Stampa
"Mastino del Bentegodi", a D'Alessandro la prima tappa
03/09/2011 - 17:16 In occasione dell’esordio stagionale col Pescara il centrocampista romano ha raccolto 20 voti di tifosi e giornalisti della tribuna stampa
VERONA - E’ Marco D’Alessandro il vincitore della prima tappa della 13a edizione del concorso “Il Mastino del Bentegodi”, promosso dal mensile di Confcommercio Verona “Il Commercio Veronese” in collaborazione con Hellas Verona.
In occasione dell’esordio stagionale casalingo contro il Pescara il ventenne centrocampista romano ha raccolto 20 voti di tifosi e giornalisti della tribuna stampa, precedendo il “Mastino” in carica Emil Hallfredsson (per lui 16 preferenze) e Gennaro Esposito (13 consensi). Alle loro spalle Giuseppe Russo con 9 voti, Nicola Ferrari (8), Domenico Maietta (6), Manuel Mancini (4), Luca Ceccarelli (3), Rafael De Andrade (2) e Massimiliano Scaglia (1 voto).
I tifosi potranno ora votare - nell’apposito spazio presente sul sito dell’Hellas o inviando una mail all’indirizzo ilcommercioveronese@confcommercioverona.it - “Il Mastino del Bentegodi” di Hellas Verona-Sassuolo di domenica.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] EUROPEI BASKET: Terzo ko consecutivo per l'ITALIA battuta anche dalla FRANCIA! TENNIS: Agli US Open grandissima la PENNETTA che ora è ai quarti...AUTOGOL DA ANTOLOGIA! Quello di MARTINEZ della SPAGNA Under 21... QUALIFICAZIONI CAMPIONATO EUROPEO FAR OER 0-1 ITALIA: Gli azzurri 'svogliati' vincono grazie ad un gol di CASSANO ma rischiando grosso... ATLETICA LEGGERA: Persi i 100 BOLT si rifà nei 200! E' medaglia d'oro ai mondiali coreani con 19" e 40 (quarto miglior tempo di sempre) poi vince con la sua GIAMAICA la staffetta 4x100 con il tempo recod di 37"04... Per l'ITALIA bel bronzo della DI MARTINO nel salto in alto! MOTOGP: A San Marino vince la YAMAHA di LORENZO davanti alle HONDA di PEDROSA e STONER Fenomeno Bolt Oro e record nella staffetta
ATLETICA. I mondiali si chiudono con lo show del velocista caraibico
Il giamaicano: «Abbiamo deciso che l'ultima frazione la corressi io ed è andata bene così». Quinta l'italia Negli 800 donne la Semenya strappa solo l'argento
05/09/2011
DAEGU (COREA DEL SUD)
Se qualcuno non l'avesse capito, il fenomeno è lui, Usain Bolt, la saetta giamaicana. Nonostante un anno difficile a seguito di un infortunio, Usain non si smentisce.
Ha sbagliato, è vero, quando l'ansia gli ha fatto sbagliare la partenza, facendogli lasciare i blocchi in anticipo e meritare la squalifica.
Ma già l'altro ieri nei 200 aveva ribadito di essere il campione di sempre. E ieri, nella 4x100 è tornato ad essere il marziano che tutti conoscevano, trascinando, in ultima frazione, i suoi compagni Carter, Frater e Blake a battere il record del mondo con 37'04. «Ho solo pensato a correre il più velocemente possibile, e ci sono riuscito», ha commentato. «Non solo io ma anche gli altrii: Yohan Blake è stato grande. Come mi sento adesso? Sono strafelice e fiero dei miei compagni».
Vista l'assenza di Asafa Powell, che non è riuscito a recuperare neppure per la staffetta, i tecnici giamaicani hanno spostato Bolt in ultima frazione, ma la cosa non ha creato il minimo problema, anzi... «Un piccolo problema l'avevo al tendine d'Achille», ha rivelato lui, «ma in pista non me ne sono accorto. Abbiamo deciso che l'ultima frazione la facessi io, ed è andata benissimo così».
Al via filano via tutti come razzi, ma la gara e il podio si decidono al terzo cambio. Qui un contatto tra il terzo frazionista degli Usa (Patton) e il quarto britannico (Aikines) mette fuori gioco entrambe le squadre, penalizzando anche Trinidad in quinta corsia. Per la Giamaica, ammesso che ce ne fosse bisogno, si apre quindi un'autostrada che oltre al titolo consegna ai caraibici il nuovo primato mondiale: 37.04.
Abbattuto, quindi, di 6 centesimi il 37.10 del precedente record che sempre la Giamaica aveva stabilito con la vittoria olimpica di Pechino 2008. L'Italia è quinta ed alla fine Simone Collio si rammarica, «perchè», sottolinea, «con il tempo della batteria, in finale si poteva arrivare terzi. Il secondo cambio Tumi ed io abbiamo abbiamo provato a tirarlo al massimo, ma è andato lungo e così ho dovuto frenare».
Per Bolt è la consacrazione anche in Corea del Sud, dopo quella olimpica di Pechino 2008 e poi ai Mondiali di Berlino 2009. Visto tanto affetto, il «lampo» giamaicano per i suoi fan non si è mai risparmiato. E quelli della Iaaf sembrano saperlo bene se prima hanno pensato di ridiscutere la regola che gli ha portato la squalifica e poi gli hanno concesso, stralciando in parte il protocollo, di essere premiato di seguito prima sui 200 metri (premiazione che sarebbe dovuta avvenire ore prima) e poi nella staffetta (che è stata l'ultima della serata).
Non è mancato il suo show. Dopo aver tagliato il traguardo ha concesso un altro balletto, su una musica rap. Niente, non si riusciva a farlo smettere di girare lo stadio, non perché lui volesse, ma perchè voleva il pubblico, le migliaia di festanti sud coreani eccitati ad ogni suo movimento. Così, a dispetto di una cerimonia di chiusura non spettacolare, lo stadio è rimasto pieno solo per vedere.
Niente medaglia d'oro, invece, negli 800 donne per la sudafricana Carsten Semenya, che due anni fa dopo il successo iridato a Berlino rimase coinvolta in ripetute polemiche sulla sua identità sessuale.
Stavolta Semenya ha dovuto accontentarsi dell'argento, mentre l'oro è andato alla russa Mariya Savinova. Bronzo per la keniana Janeth Jepkosgei Busienei.
L'Italia saluta la Corea con una sola medaglia, quella di Antonietta Di Martino, bronzo nel salto in alto.
FONTE: LArena.it
BASKET, ITALIA FUORI DAGLI EUROPEI: KO CONTRO FRANCIA
Domenica 04 Settembre 2011 - 19:03
ROMA - Stop alla corsa dell'Italia agli Europei. La Francia ha battuto gli azzurri 91-84 in una partita del gruppo B ai campionati di basket in corso in Lituania. La sconfitta, terza su quattro incontri disputati finora, segna la fine delle speranze azzurre di accedere alla seconda fase anche se manca ancora una partita alla fine del girone.
PENNETTA DA URLO: È AI QUARTI DEGLI US OPEN -FOTO
Domenica 04 Settembre 2011 - 20:35
Ultimo aggiornamento: 20:36
ROMA - Per la seconda volta in carriera Flavia Pennetta accede ai quarti di finale degli US Open. la tennista brindisina accede ai quarti degli Us Open. L'italiana, testa di serie n.26, ha sconfitto negli ottavi la cinese Peng (n.13) con il punteggio di 6-4, 7-6 (8-6).
ORA LA KERBER. Flavia Pennetta contenderà l'accesso in semifinale alla tedesca Angelique Kerber, numero 92 del mondo, che ha dominato l'incontro con la rumena Monica Niculescu (6-4, 6-3). Per la tennista azzurra è la terza apparizione nei quarti degli Us Open (come già nel 2008 e 2009), mentre la tedesca, 23 anni, è la prima volta che sale così in alto in un torneo del Grande Slam. L'unico precedente è a vantaggio della Pennetta. La brindisina ha sconfitto la cinese Shuai Peng (testa di serie n.13) dopo due ore e 31 minuti di gioco, reso ancor più difficile dal caldo umido. Ed ha avuto la meglio anche su un leggero malore che l'ha colta nel finale del secondo set, poi vinto al tie break. Proprio a questo punto la Pennetta ha dato il meglio di sè: sotto per 0-5 e poi per 2-6, ha trovato le forze per recuperare, aggiudicandosi il tie break per 8 punti a 6, dopo aver annullato quattro set point di fila.
MOTO GP, LORENZO VINCE A SAN MARINO. VALENTINO 7°
Domenica 04 Settembre 2011 - 17:11
RIMINI - Jorge Lorenzo su Yamaha ha vinto il gran premio di San Marino di motociclismo, classe motogp. Lo spagnolo, campione del mondo in carica, ha preceduto Dani Pedrosa (Honda) e l'australiano Casey Stoner (Honda). Quarto posto per Marco Simoncelli (Honda). Quinto Dovizioso (Honda), settimo Valentino Rossi su Ducati.
LE CLASSIFICHE
1. Jorge Lorenzo (Spa/Yamaha) 44'11'877
2. Dani Pedrosa (Spa/Honda) 7'299
3. Casey Stoner (Aus/Honda) 11'967
4. Marco Simoncelli (Ita/Honda) 17'353
5. Andrea Dovizioso (Ita/Honda) 17'390
6. Ben Spies (Usa/Yamaha) 18'092
7. Valentino Rossi (Ita/Ducati) 23'703
8. Alvaro Bautista (Spa/Suzuki) 30'678
9. Hector Barbera (Spa/Ducati) 37'502
10. Cal Crutchlow (Ing/Yamaha) 37'720
11. Hiroshi Aoyama (Gia/Honda) 39'548
12. Karel Abraham (Cze/Ducati) 40'506
13. Colin Edwards (Usa/Yamaha) 53'349
14. Randy de Puniet (Fra/Ducati) 1'02'366
15. Toni Elias (Spa/Honda) 1'20'156
Classifica del mondiale:
1. Casey Stoner 259 punti
2. Jorge Lorenzo 224
3. Andrea Dovizioso 185
4. Dani Pedrosa 150
5. Ben Spies 135
6. Valentino Rossi 133
7. Nicky Hayden 105
8. Marco Simoncelli 93
9. Colin Edwards 87
10. Hiroshi Aoyama 82
LORENZIO: "REMUNTADA? CI PROVO" «'Remuntada'? Io ci provo». Così Jorge Lorenzo dopo la vittoria nel Gp di San Marino. Lo spagnolo della Yamaha ha trionfato davanti al connazionale Dani Pedrosa. Il leader iridato Casey Stoner, terzo oggi, è distante 35 punti quando mancano cinque gare alla fine. «Pedrosa mi ha dato una mano? Dani va sempre forte, oggi ha battuto Casey ma non credo che lui voglia che io vinca il Mondiale...», dice Lorenzo alludendo ai due piloti Honda. «Il Mondiale è difficile ma oggi lo è un pò di meno. È dura battere Casey costantemente, ma almeno qui ci siamo riusciti e ora vediamo la prossima», prosegue Lorenzo ai microfoni di Mediaset. Stoner si è detto stanco dopo la gara. «La preparazione fisica è una delle chiavi per essere un pilota forte, ma io penso sia più importante avere una buona messa a punto della moto e andare forte in gara, su questa pista l'ho potuto fare», conclude lo spagnolo
MONDIALI ATLETICA, BOLT MEDAGLIA D'ORO NEI 200 M
Sabato 03 Settembre 2011 - 18:44
DAEGU - È tornato ad essere il mondiale di Usain Bolt. Il campione giamaicano si è ripreso il titolo di personaggio dell'atletica, conquistando l'oro nei 200, la sua gara preferita, con un tempo ottimo, 19»40, quarta migliore prestazione di sempre, con i tre suoi inseguitori sotto i 20« (due hanno fatto il primato stagionale e il francese Lemaitre quello nazionale). Questo successo del 'lampò giamaicano era atteso da domenica scorsa, ovvero da quando si era fatto squalificare per falsa partenza sui 100. Lo davano per morto ed è risorto, per spacciato ed ha ammutolito tutti. Lo aspettavano i fan coreani, che dall'inizio del campionato lo hanno eletto a loro unico beniamino. E lo assecondano in tutto: balletti, mossette, scherzi. Si sono visti allo stadio di Daegu più coreani con i colori o la bandiera giamaicana che con quella della Corea del Sud. Certo la saetta caraibica ci sa fare: »Non corro e vinco per me, ma per i miei fan, ai quali voglio chiedere scusa per domenica sera. Sono sempre io il migliore«, ha detto subito dopo la gara dei 200 il marziano dello sprint. Bolt si è anche concesso un bagno di folla girando per lo stadio, superando le barriere, facendosi fotografare da chiunque lo chiedeva e firmando centinaia di autografi.
Tutti a mimare il suo gesto dell'arciere, a tentare di mimare le sue mosse. Per poco non si ferivano i fotografi accorsi tutti intorno al campione che ha scherzato in mezzo a loro facendo finte e cambiando direzione di continuo. L'oro dei 200 vale molto, anche perchè Usain doveva dimostrare di essere lui l'uomo da battere. Nelle qualifiche aveva passeggiato, oggi è stata un pò più dura: Walter Dix, argento sui 200, fino alla curva gli è stato molto vicino, poi non ce ne è stata per nessuno. Forse per la paura di ripetere l'errore di domenica, la partenza del campione giamaicano è stata la più lenta in assoluto rispetto agli altri, con un tempo di reazione di 0,193. In ogni caso, complice la temperatura piacevole, o forse il vento a 0,8 metri al secondo, la serata di Daegu per Bolt è stata magica. E per gli spettatori coreani che potranno dire di aver visto l'araba fenice di Bolt che, non dimentichiamolo, viene da un infortunio a fine 2010 che non gli ha permesso di allenarsi molto. Dopo la gara ed i festeggiamenti il grande giamaicano ha spiegato, come aveva promesso, il fallimento sui 100. »A tradirmi è stata l'ansia, quanto è successo nella finale dei 100 è stata tutta colpa mia - ha detto Bolt -. Oggi non ho corso con la rabbia in corpo, ma solo per poter chiedere scusa ai mie fan per quanto avevo fatto domenica scorsa sui 100.
Oggi sono uscito dai blocchi e ho dato il meglio di me stesso, per quanto posso fare adesso visto che so di non essere in forma perfetta. Però 19« 40 è un buon tempo, e poi mi sono divertito lo stesso. Ora sono i miei tifosi a dover decidere se li ho soddisfatti». «Sui 100 ripeto che mi ha giocato un brutto scherzo l'ansia - ha aggiunto -. Sui blocchi smaniavo, al punto che sono partito in anticipo. È stata colpa mia». Ora in prospettiva c'è Londra 2012: Usain Bolt non può vincere normalmente, deve strafare, ed alle Olimpiadi nella capitale britannica certamente vorrà riconfermare i due ori mondiali sui 200 ma riprendersi il trono dei 100. Insomma, la sua missione sarà fare come a Pechino 2008, quando vinse tre medaglie d'oro stabilendo altrettanti record. Domani intanto Bolt ha la possibilità di conquistare la sua seconda medaglia d'oro a questo mondiale coreano con la staffetta 4x100, la cui finale chiuderà Daegu 2011.
ALL'ITALIA BASTA CASSANO: 1-0 ALLE FAR OER -VIDEO
Venerdì 02 Settembre 2011 - 23:05
REYKJAVICK - Un'Italia piccola piccola, che supera con un misero 1-0 la nazionale delle Isole Far Oer, nella settima partita di qualificazione ai prossimi campionati europei. Basta un gol di Cassano (in posizione di fuorigioco), arrivato dopo soli dieci minuti a stendere i modesti giocatori nordici. Ma la Nazionale di Prandelli ha sofferto e neanche poco contro la squadra delle Far Oer, spesso vicina al pareggio e sfortunata nelle due occasioni in cui ha colpito la traversa. Risultato comunque positivo per gli azzurri che si qualificano virtualmente alla fase finale degli Europei.
PRANDELLI: «VA BENE» «Va bene così». Cesare Prandelli prende il buono della partita contro le Isole Faeroer e, ai microfoni di Rai Sport, rileva che la sua squadra ha creato molto ma ha concretizzato poco. «Abbiamo cercato di costruire e all'inizio siamo riusciti anche ad essere efficaci ma poco concreti - ha detto il ct subito dopo la gara -, con la supremazia che abbiamo avuto a centrocampo avremmo dovuto essere più efficaci, spesso ci è mancato il passaggio finale». Prandelli riconosce che la pioggia e il campo pesante hanno creato qualche difficoltà agli azzurri. Quanto alla qualificazione, il tecnico sottolinea che «non è ancora fatta», anche se l'impegno interno con la Slovenia sembra abbordabile per conquistare i tre punti che servono alla qualificazione. «Anche qui sembrava tutto facile - ha concluso - ma poi non è stato così».
IL TABELLINO Far Oer-Italia 0-1 (0-1) in una partita di qualificazione (gruppo C) a Euro 2012 FAR OER (4-4-1-1): Torgard 6.5, Naes 6, Baldvisson 5, Gregersen 5, Troest 5, Eltor 6, Benjaminsen 6, S. Olsen 6.5 (30' st Danielsen sv), Justinussen 5 (43' st Samuelsen sv) Holst 6.5 (43' st Mouritsen sv), Edmundsson 5 (16 Joensen, 13 Davidsen, 18 Udsen, 14 Lokin). All.: Kerr 6.5 ITALIA (4-3-1-2): Buffon 6, Maggio 6.5, Ranocchia 6, Chiellini 5, Criscito 6, Thiago Motta 5.5 (28' st Aquilani sv), Pirlo 6, De Rossi 6, Montolivo 6.5, Cassano 6.5 (40' st Balotelli sv), Rossi 5 (13' st Pazzini 6) (12 Sirigu, 19 Bonucci, 13 Balzaretti, 8 Marchisio). All. Prandelli 6.5 Arbitro: Bognar (Ung) 5.5 Reti: nel pt 11' Cassano Angoli: 7-2 per l'Italia Recupero: 0' e 2' Ammoniti: Olsen per gioco falloso Spettatori: 7.000. ** I GOL ** - 11' pt: Pirlo scucchiaia sulla trequarti, Cassano solo in area stoppa lungo e rimane incerto per un eventuale fuorigioco, un attimo di attesa e difesa del pallone sul difensore poi il dribbling sul portiere e la palla in rete a porta vuota.
TACCO E PALLONETTO: ECCO L'AUTOGOL PIÙ BELLO -VIDEO
Sabato 03 Settembre 2011 - 18:07
MINSK - Se esistesse il premio per l'autorete più bella, questa del difensore della Spagna Under 21 Inigo Martinez sarebbe sicuramente tra le favorite. Durante il match con i pari età della Georgia, il portiere dei padroni di casa attua un lungo rinvio, il pallone arriva nella zona di Martinez che colpisce di tacco al volo e con un pallonetto beffa De Gea. Per fortuna il risultato non era in discussione, visto che le furie rosse hanno schiantato la Georgia per 7-2.
FONTE: Leggo.it
Di Martino, è un bronzo magico E «fulmine» Bolt stravince i 200
ATLETICA. Prima medaglia per la nazionale italiana ai Mondiali di Daegu
04/09/2011
DAEGU (Corea del Sud)
È arrivata alla penultima giornata la prima medaglia italiana, conquistata da Antonietta Di Martino poco prima che Usain Bolt si riappropriasse di Mondiale e pubblico stravincendo i 200 metri. La gara dell'italiana è cominciata bene: fino ai due metri non ha sbagliato neanche un salto, poi tre tentativi per arrivare al doppio metro. Un po' di problemi alle gambe - come lei stesso ha ammesso - e la fatica di una gara affrontata senza la giusta preparazione hanno fatto il resto, compensando col bronzo dal valore di un oro un'annata difficile per l'atleta cavese.
A prendersi l'oro è stata la russa Anna Chicherova, che ha saltato 2,03 senza errori battendo la croata Blanka Vlasic con la stessa misura ma un salto in più. La russa ha la migliore prestazione dell'anno con 2.07, ma si è allenata poco per la gravidanza. La Vlasic, più vamp che atleta oggi, ha avuto un problema alla gamba sinistra e ha deciso di venire ai mondiali pochi giorni fa.
Poi, con l'azzurra, si sono date tutte appuntamento tra un anno per i Giochi di Londra.
Non c'è stata storia nei 200 metri. Bolt doveva riprendersi il proscenio perso a causa della falsa partenza di domenica sui 100 metri e lo ha fatto. La sua è stata la più lenta partenza della finale, ma subito dopo la curva, dove era in leggero vantaggio su Walter Dix, già argento sui 100, il giamaicano stringendo i denti è tornato a volare sulle punte facendo registrare il quarto miglior tempo di sempre, 19"40.
Dix è arrivato secondo («due volte secondo ora, due volte terzo a Berlino, la prossima volta sarò primo», ha detto) a 30 centesimi con il campione europeo Christophe Lemaitre terzo con 19"80. Il francese ha conquistato il record nazionale ed è diventato il secondo più veloce europeo nella specialità dietro Mennea, il cui record del 1979 a Città del Messico è messo in serio dubbio da questo ragazzone francese che oggi ha corso a 8 centesimi dal record del barlettano.
Oggi nella giornata conclusiva di Daegu 2011 due azzurri saranno impegnati in finale: Silvia Salis nel lancio del martello e Fabio Donato nel triplo, mentre la 4x100 maschile tenterà l'accesso alla finale.
Nella maratona - in Italia sarà ancora notte - Ruggiero Pertile andrà a caccia di un piazzamento onorevole.
FONTE: LArena.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.