LA 'VOLPE' DE CECCO, attuale patròn del PESCARA DELFINO e nonchè produttore della famosa pasta, confida alla Gazzetta dello Sport «Questa categoria non compete al Pescara: nemmeno a Verona, certo. Per loro comunque vincere è un'ossessione, per noi un divertimento»...
A parte che non è certo scimmiotando le parole di MOURINHO che si potrà addossare alla squadra gialloblù la pressione playoff ma per cortesia ci si risparmino uscite puerili e questa finta serenità: gli abruzzesi alla promozione tengono almeno quanto i veronesi; non è certo con le frasette fatte e l'ipocrisia che si vincono le partite!
si aspettava una vittoria schiaccia-concorrenza... Speranza vana ahinoi!
HELLAS VERONA - PESCARA: Biglietti che sfonderanno presto quota 15.000 per gara 3 di playoff... Curva Sud esaurita (al solito), poco meno di 1500 i tifosi del DELFINO attesi al 'Marcantonio Bentegodi' di Verona. Gialloblù con qualche preoccupazione al centro del campo dato che DALLA BONA si è allenato a singhiozzo in settimana mentre ESPOSITO sembra aver recuperato appieno. Recupero a tempi record anche per il difensore centrale COMAZZI che, a 21 giorni dall'operazione chirurgica, si allena a pieno regime da Venerdì. L'HELLAS deve per forza vincere una delle due gare se vuole conservare speranza di promozione e VAVASSORI (per primo) lo sa bene; se (come sembra) DALLA BONA non sarà della partita è possibile (e a mio modo di vedere anche auspicabile) un VERONA a trazione anteriore con la coppia ESPOSITO-GARZON (o RUSSO) in mediana e due ali esterne che potrebbero essere BERRETTONI e RANTIER (o CIOTOLA) mentre in attacco, finalmente, potrebbe tornare la coppia DI GENNARO-COLOMBO! La difesa non dovrebbe subire variazioni rispetto a gara 2 col RIMINI.
Questi i convocati del PESCARA (da PescaraCalcio.com):
PORTIERI: Bartoletti, Pinna, Prisco
DIFENSORI: Medda, Mengoni, Olivi, Petterini, Romito, Sembroni, Vitale, Zanon
CENTROCAMPISTI: Bonanni, Carboni, Coletti, Dettori, Gessa, Soddimo, Tognozzi, Verratti, Zappacosta
ATTACCANTI: Ganci, Sansovini, Zizzari
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[DICONO]
VAVASSORI invoca aggressività ma con idee chiare conto il PESCARA «Ultimamente qualche errore tecnico condiziona il nostro atteggiamento, nel futuro immediato non dev'essere così. Gli sbagli fanno parte del gioco, vanno accettati e superati con determinazione» La settimana in fase di conclusione non ha molto in comune con quelle passate: «Questi giorni ci avvicinano ad un appuntamento estremamente importante, i ragazzi sono stati bravi a superare l'ostacolo Rimini, ma ora ci aspetta una rivale ancora più tosta». Il Pescara ha a disposizione più risultati per salire in cadetteria: «Abbiamo l'esigenza di vincerne almeno una, se capita un'occasione non possiamo farcela sfuggire. Mi aspetto un approccio mentale positivo, aggressivo e supportato da una buona dose di lucidità. Di Francesco vanta un organico molto compatto ed organizzato, con due giocatori davanti pericolosi ed abili negli spazi. I centrali di centrocampo garantiscono equilibrio, se sono arrivati a questo punto significa qualcosa. Noi non siamo comunque da meno». Obbligatorio per tutto l'ambiente una prospettiva ottimistica delle cose: «Non è detto che al traguardo si arrivi come in campionato. De Cecco dice che il successo è un'ossessione? L'Hellas ha vinto uno scudetto, gli abruzzesi no» (HellasVerona.it)
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GIOCO PRONOSTICI:
6 punti a
MARTINO,
MISTER LOYAL lascia fare e 'MARTIN JAPONICO' conquista (meritatamente) il titolo di Campione del Gioco Pronostici B/=\S 2009-2010: Complimenti anche per i 10 punti di distacco da
BRUNI, buon secondo col classico colpo di reni finale. Sul gradino più basso del podio
MISTER LOYAL e
POSE a pari merito... Maglia nera a
LUCKY.
Ammonizioni per: Bridget, Lucky e Mister Loyal
Espulsione per: Ale90HVr
Per ciò che concerne i record mi consolo: io vinco il titolo per il maggior numero di Campione di giornata: 8! Ma anche quello come Sfigadòn de la stagiòn (ancora con 8), per il resto:
Punteggio massimo in una giocata: Ale90hvr, Bruni (11)
Max. numero di risultati azzeccati: Bruni (5)
Max. numero di pronostici azzeccati: Ale90HVr (8)
Punteggio minimo in una giocata: Barnaba, Bruni, Federico Montresor, Martino, Paolo, VALE/=\VALES (0)
Bene per quest'anno è tutto! Arrivederci a Settembre...
CLASSIFICA DI GIORNATA
6 - Bruni, Gabri, Gede, Martino, Smarso
4 - Black, Pose
CLASSIFICA GENERALE
151 - Martino
141 - Bruni
139 - Mister Loyal, Pose
138 - Smarso
127 - Ale90hvr
120 - Bridget
119 - Black, Gabri
116 - Gede
110 - Lucky
CLASSIFICA PRECEDENTE
145 - Martino
139 - Mister Loyal
135 - Bruni, Pose
132 - Smarso
127 - Ale90hvr
120 - Bridget
115 - Black
113 - Gabri
110 - Gede, Lucky
ALBO D'ORO CAMPIONI |
2009/2010 Martino |
2008/2009 RobRoy |
2007/2008 L. Bruni F.C. |
2006/2007 Ark (Ex-Alberto) |
2005/2006 Ark (Ex-Alberto) |
2004/2005 Ark (Ex-Alberto) |
2003/2004 Ark (Ex-Alberto) |
[RASSEGNA STAMPA]
Venerdì 04 Giugno 2010
Domenica alle 16 al Bentegodi finale play off d’andata. Vavassori: «Essere convinti dei nostri mezzi»
Hellas, assalto al Pescara: «Prendiamoci la B»
Venerdì 04 Giugno 2010
di Gianluca Vighini
VERONA - Tutto in 180 minuti. Vavassori plasma la squadra che affronterà il Pescara (domenica alle 16, diretta RaiSport Sat1), in un match determinante. L’Hellas deve vincere almeno una delle due gare (e pareggiare l’altra) per salire in serie B. «Il gruppo ha buone qualità - chiosa il Vava -, le deve solo mettere a frutto». Ed è sempre lì, nella testa dei giocatori che l’allenatore bergamasco sta lavorando. Cercando di allentare la tensione quando serve, ma senza perdere di vista obiettivo e concentrazione. «Dobbiamo essere convinti dei nostri mezzi, non farci scottare il pallone tra i piedi - spiega Vavassori -, queste partite le puoi vincere o perdere e basta un piccolo particolare a fare la differenza. Insomma, prendiamoci la B...».
Verona d’attacco. E’ chiaro che l’Hellas dovrà essere molto diverso da quello che ha pareggiato contro il Rimini. Un Verona che avrà uno schieramento più offensivo. Probabilmente a sinistra andrà uno tra Berrettoni e Rantier (Vavassori, a quanto si sa li sta provando entrambi), con un centrocampo che vedrà Esposito in cabina di regia, aiutato da Garzon e probabilmente Russo.
Dubbio Dalla Bona. Tutto lascia presuppore che Sam Dalla Bona dopo due buone partite andrà in panchina (o in tribuna...). L’infortunio muscolare gli sta impedendo di allenarsi con regolarità e quindi Vavassori gli preferirà Russo. Qualche problema anche per Esposito che soffre di una lombalgia. Per lui, però non ci sono problemi. Sicuramente sarà in campo.
Dubbio in attacco. Di Gennaro sarà ancora il titolare. Si deve decidere chi lo affianca. C’è Colombo che scalpita e che ha offerto buone prove. C’è Berrettoni, sempre generosissimo. E Rantier che ha dimostrato di avere colpi di categoria superiore. E poi a disposizione ci sono anche Ciotola, Farias e Selva, che resta il bomber gialloblù con sette gol.
Biglietti: oltre 10.000 venduti. A ieri sono 10.378 i tagliandi finora distribuiti. (ass)
FONTE: Leggo.it
HELLAS, L’ORA DELLA VERITÀ
Domenica l’andata col Pescara>> Vavassori medita di rilanciare Rantier dal 1’. Dalla Bona verso l’esclusione
A centrocampo ci saranno Russo ed Esposito in mezzo e Berrettoni sulla sinistra
Si parte in svantaggio Andrea Spiazzi Verona Tutto in 180 minuti: obiettivo Serie B. L’Hellas aspetta il Pescara per l’ ultima sfida al Bentegodi della stagione. L’andata della finale playoff va in scena domenica alle 16 quando i ragazzi di Vavassori tenteranno di superare l’ avversario, obbligati a vincere almeno una delle due gare. Non sarà facile, si sa. Gli abruzzesi partono favoriti se non altro per la possibilità che hanno di salire di categoria anche con due pareggi. Testa, gambe, cuore saranno i tre requisiti che decideranno chi delle due meriterà di abbandonare la Lega Pro. Giovanni Vavassori ha provato in settimana uno schieramento prudente con una linea difensiva a cinque che prevede l’abbassamento di Garzon. Una soluzione, forse, che non sarà quella di partenza, ma da attuare in caso di vantaggio gialloblù. Con questa mossa il tecnico bergamasco fa capire la strategia che adotterà per passare: primo non prenderle. Il centrocampo potrebbe vedere l’ esclusione di Dalla Bona, che avrà Russo, Esposito e Berrettoni esterno a sinistra. In avanti Di Gennaro sarà probabilmente affiancato da Rantier.
La spinta degli ex Arriva, intanto, dopo la partita dei gialloblù dello scudetto l’altra sera al Bentegodi, la spinta di due grandi ex quali Antonio Di Gennaro e Damiano Tommasi. «Dobbiamo vincere in casa, e vincere bene - dichiara lo scudettato - in questo periodo il nuovo mister ha lavorato per dare una svolta psicologica dopo la mazzata col Portogruaro. Lui è abituato alle doppie sfide play off e credo che avrà inciso nell’aspetto psicologico dei calciatori più che in quello fisico che in poco tempo non si può cambiare. Queste sono sfide particolari, che si giocano sui nervi, dove conta l’episodio». Tommasi sottolinea quanto sia importante «buttarsi alle spalle il passato, i punti persi, la partita col Portogruaro. La squadra ha risposto bene col Rimini, ora dovrà farlo nella partita più importante. L’avversario è tosto ma i ragazzi devono essere consapevoli che possono farcela».
PERICOLO “G I A L LO ”
Occhio ai cartellini: cinque veronesi e sei biancazzurri sono sotto diffida
>> Occhio al giallo. Domenica qualche calcolo le due squadre dovranno farlo anche sulla situazione dei diffidati: nei play off bastano due ammonizioni per raggiungere la squalifica per un turno e sono ben in 11 i calciatori già sanzionati dei quali cinque gialloblù e sei biancazzurri. In casa Hellas sono Campagna, Dalla Bona, Colombo, Ceccarelli e Di Gennaro quelli a rischio, mentre tra gli uomini di De Pasquale che rischiano di saltare la gara di ritorno vi sono Soddimo, Ganci, Zappacosta, Mengoni, Tognozzi e Petterini. La prevendita intanto va a gonfie vele: alle 18.30 di ieri i biglietti acquistati hanno raggiunto quota 10.378, 1.147 dei quali del settore ospiti. Con oggi vendita libera, ieri è infatti scaduta la prelazione per gli abbonati che hanno potuto confermare il settore avuto durante la stagione. La gara sarà trasmessa in diretta su Rai Sport 1, sul canale 37 del digitale terrestre o sulla rete 227 della piattaforma di Sky. A.S
FONTE: DNews.it
05/06/2010
Vavassori prepara 180 minuti di fuoco
LA PALLA AL MISTER. Il tecnico del Verona presenta la prima partita con gli abruzzesi. «Il Pescara pensa solo a divertirsi? Loro non hanno mai vinto uno scudetto»
«Noi dobbiamo superarli almeno in una partita Cercheremo di farlo in casa, altrimenti venderemo cara la pelle in trasferta, non vedo altre possibilità»
«Vietato sbagliare». Questa è la parola d'ordine di Giovanni Vavassori. Inizia la sfida con il Pescara, andata e ritorno per centrare l'obiettivo e salire in serie B. Si comincia domani pomeriggio, al Bentegodi. «Intanto pensiamo a questa partita - taglia corto il tecnico del Verona - ma non dimentichiamo che ci sono 180 minuti da giocare, non possiamo rovinare tutto subito».
Il Pescara è favorito...
«Il Pescara ha la possibilità di andare in B pareggiando due volte. Noi dobbiamo vincere almeno una partita, su questo non ci sono dubbi. Cercheremo di farlo già domenica, al Bentegodi, davanti al nostro pubblico. Abbiamo un'occasione importante da sfruttare. Se non sarà così proveremo a vincere a Pescara».
Che stadio si aspetta Vavassori?
«Ho già capito che la gente gialloblù non lascia mai sola la squadra. Sarà un grande Bentegodi. I tifosi dopo tre anni di serie C non possono essere felici di questa situazione. Una squadra che ha vinto lo scudetto, che ha festeggiato i venticinque anni del tricolore, che ha giocato tanti campionati di A e B non può restare ancora in questo campionato, deve fare di tutto per uscirci, per tornare al più presto nei campionati che le competono»
Gli altri play off che ha giocato Vavassori...
«Sono state situazioni simili, stavo guidando squadre che avevano le potenzialità per fare il salto di qualità, ci sono riuscito, vorrei fare la stessa cosa anche con l'Hellas»
Sarà un Verona più d'attacco?
«Una squadra che si scopre è una squadra che non ha equilibrio. Noi dobbiamo provare a vincere senza regalare nulla al Pescara perchè dall'altra parte non ci sono undici giocatorio remissivi, ci sono uomini che vogliono vincere la partita e faranno di tutto per andare in B. Dobbiamo concedere il meno possibile. Loro cercheranno di fare qualcosa, questo è normale ma noi non possiamo regalare niente».
La formazione?
La decido solo prima della gara, come ho fatto in altre occasioni, prima del fischio d'inizio ci possono essere tanti inconvenienti.
L'andata può decidere tutto? «Si gioca la prima partita, tutto qua, dobbiamo solo stare attenti, non possiamo compromettere tutto. Non si deciderà tutto domenica, bisogna affrontare i primi novanta minuti e bisogna affrontarli bene, se la gara resta viva si può decidere all'ultimo secondo».
Il Pescara è arrivato secondo, può pareggiare due volte...
«Faremo i conti alla fine della partita, adesso non possiamo partire pensando c he questo sia un vantaggio. Dopo il ritorno vedremo i risultati, se ci saranno due pareggi la posizione di classifica non conta nulla»
In settimana Vavassori ha provato la difesa a tre, una soluzione possibile?
«Può essere una soluzione. Può essere un'idea per gli ultimi cinque minuti oppure una scelta iniziale. Stiamo valutando tante alternative perchè in queste partite può succedere di tutto e noi dobbiamo essere preparati, senza farci prendere dal panico».
Campagna come esterno di centrocampo?
«Abbiamo provato anche quello, non lasciamo nulla al caso ma un giocatore non può vincere una partita da solo, solo una prestazione di squadra può regalare una soddisfazione al Verona».
Il presidente del Pescara ha detto che per il Verona vincere è un'ossessione, a loro basta divertirsi...
«Il Pescara non ha mai vinto uno scudetto, il Verona sì e lo sa anche il presidente dei biancazzurri. È normale che qui i tifosi si aspettino qualcosa in più sempre. Come ho detto più volte tre campionati in Lega Pro per una società come il Verona sono un'eternità. De Cecco ha cercato di alzare la pressione? Credetemi non c'è bisogna di alzare più di tanto la pressione. Sappiamo da tempo che per raggiungere il nostro obiettivo dobbiamo gestire anche la tensione».
Luca Mantovani
05/06/2010
Baratta arbitrerà la gara del Bentegodi
LE NEWS. Uno dei migliori della Lega Pro
Toccherà a Silvio Baratta arbitrare la gara d'andata della finale play off del Girone B di Prima Divisione tra Verona e Pescara. Il direttore di gara salernitano sarà coadiuvato dagli assistenti Giacomo Paganessi di Bergamo e Sergio Ranghetti di Chiari. Il quarto uomo sarà Alessandro Ruini di Reggio Emilia. Baratta è uno dei migliori arbitri della Lega Pro, vicino alla promozione in B. Ha già arbitrato due volte il Verona in questa stagione, ha diretto la sfida d'andata tra i gialloblù e il Pescara in campionato, la gara giocata nella nebbia in posticipo serale. Benissimo nel primo tempo, quando la visibilità era buona, aveva dimostrato grande personalità, sempre vicino all'azione, pronto a punire il gioco duro, senza cadere nelle provocazioni e nelle simulazioni, vedi il difensore abruzzese che crolla a terra dopo il contatto con Corrado Colombo.
Poi, il 18 aprile, ha incontrato l'Hellas ancora in trasferta, a Ferrara. I gialloblù, dopo essere passati in vantaggio con Selva, hanno gettato alle ortiche la vittoria negli ultimi minuti, quando hanno subito la rete del pari firmata da Meloni.
05/06/2010
Meggiorini, Spinale e Corrent urlano «Forza Verona»
QUANTI TIFOSI. Sono veronesi e hanno giocato spareggi di Lega Pro
«Queste sono partite esaltanti ma spietate, sempre concentrati, non si accettano distrazioni Per vincere bisogna giocare con grande coraggio»
I playoff nascondono mille storie. Di tonfi clamorosi e sorprese inimmaginabili, rimonte impossibili e letali peccati di presunzione. Grandi gioie e atroci delusioni. Chi li ha giocati consiglia di mettere da parte timidezza e nervosismo. E di non smettere mai di correre, nemmeno negli spogliatoi.
POCHI CALCOLI. Nel 2004-05 il girone A di C1 va alla Cremonese di Giorgio Roselli, davanti al Mantova di Mimmo Di Carlo che poi spazza via il Frosinone in semifinale e il Pavia (3-1 e 3-0) in finale, anche grazie a due gol nel ritorno del Graziani della Sambonifacese e al contributo a centrocampo di Manuel Spinale, veronese cresciuto nell'Hellas che ha appena concluso la sua ottava stagione al Mantova. «In questi casi contano soprattutto la mentalità e l'essere propositivi – spiega Spinale - programmare può essere controproducente. Noi quell'anno arrivammo secondi, potevamo accontentarci di quattro pareggi e invece le vincemmo tutte. Avevamo il pilota automatico, per il Verona invece la condizione non è la stessa. E poi il Pescara è davvero una buona squadra. Se l'Hellas vuole andare in serie B una deve vincerla per forza, non ci piove. Per questo la partita che devi portare a casa è quella di domenica. I playoff vanno giocati al massimo dall'inizio alla fine, faccia a faccia col tuo dirimpettaio. Gare così possono essere esaltanti ma anche spietate se non hai l'atteggiamento giusto. Mi auguro con tutto il cuore che il Verona possa farcela».
ATTENZIONE MASSIMA. Stesso campionato, altro girone. Nicola Corrent da Borgo San Pancrazio è al Napoli, in un campionato vinto dal Rimini davanti all'Avellino. Il Napoli di Reja finisce terzo, elimina la Sambenedettese in semifinale e trova in finale proprio l'Avellino, appena passato dalle mani di Cuccureddu a quelle di Oddo. «Furono due partite difficili perché dovevamo inseguire ma allo stesso tempo rischiare poco. Il Verona può farcela – dice sicuro Corrent dalla Sardegna - è leggermente più forte anche se la squadra che ha di fronte non scherza affatto. Ideale sarebbe non prendere gol in casa. Se vinci meglio, se non vinci però non sarebbe un dramma. L'Hellas può benissimo fare risultato a Pescara. Con l'Avellino al San Paolo quel giorno c'erano 72 mila spettatori, eppure è finita 0-0. L'anno scorso ce n'erano 30 mila a Benevento, ma in B ci andò il Crotone. Il fattore campo avrà un'incidenza minima. Ad Avellino non giocai il ritorno per un piccolo infortunio ma ricordo quella partita. Andammo sotto 2-0 ma avevi comunque la sensazione che tutto sarebbe rimasto in gioco fino alla fine. Segnammo il 2-1, non ci bastò ma capii una volta di più che i playoff vivono di equilibri molto sottili».
VIETATO SBAGLIARE. Nel 2006-2007 il Sassuolo di Remondina, Selva, Anselmi e Pensalfini arriva secondo dietro al Grosseto, vince uno la semifinale d'andata col Monza (rigore di Selva) ma vanifica tutto al ritorno perdendo 4-2 in casa. In quel Monza eliminato poi in finale ai supplementari dal Pisa e dal gol di Ciotola al 118' c'era Vincenzo Iacopino, 17 partite nel Verona della stagione '97-98, quella del sesto posto in serie B con Cagni prima e Maddè poi.
«Dover giocare partite così – racconta Iacopino, ancora sotto contratto col Monza – è un contesto inusuale per giocatori di queste categorie. Non bisogna avere fretta di voler chiudere i conti subito né commettere l'errore di pensare di averli già chiusi se ti trovi in vantaggio. Conta molto l'esperienza, una squadra giovane può rendere al massimo in campionato ma perdersi durante i playoff. Il Sassuolo ci sottovalutò, al ritorno c'erano i figli dei giocatori a bordocampo e l'aria della festa. Ai playoff invece non devi mai calare di tensione né sprecare nulla, noi vincemmo la finale di andata 1-0 sbagliando però tre o quattro facili occasioni. E al ritorno a Pisa quegli errori li pagammo cari».
TENSIONE POSITIVA. Il Sassuolo in B direttamente ci andò nel campionato 2007-08, in una stagione che verrà ricordata anche per l'impresa del Cittadella di Foscarini, che in finale con la Cremonese di Mondonico perse uno a zero la prima in casa ma ribaltò la situazione vincendo 3-1 in trasferta. L'attacco del Cittadella lo guidava Riccardo Meggiorini, il talento di Tarmassia ora al Bari ma domenica al Bentegodi a tifare Hellas. «Nella settimana prima della gara – racconta Meggiorini - la tensione era il triplo di una partita normale, Foscarini parlò pochissimo. Il nostro merito fu quello di trasformare le energie nervose in energie positive. Venivo da una stagione molto lunga, eppure quel giorno andavo a mille. Ci mise del suo anche il mister, cambiò qualcosa a livello tattico e questo prese in contropiede Mondonico. Io giocai largo a destra, più altre mosse che la Cremonese non si aspettava. Il fattore sorpresa può rompere gli equilibri. Il Verona però dovrà avere più coraggio del Pescara».
Alessandro De Pietro
04/06/2010
«Caro Hellas, così si vincono i play off»
TEMPO DI SPAREGGI. Davide Pellegrini firmò l'ultima impresa dei gialloblù contro la Pro Patria. Lerda non dimentica la sconfitta con il Padova: troppa ansia
Mimmo Di Carlo alza le barricate «Serve grande solidità in difesa» Ezio Rossi diventa psicologo «Cancelliamo i pensieri negativi»
Loro sanno come si fa. Tecnici che hanno navigato per mari tempestosi. Il mondo dei play off non regala certezze. Devi solo giocarteli. Spesso a scatola chiusa. Contano i nervi, la fortuna. In fondo mettici pure qualità e stile. Ma spesso accade l'imprevedibile. E allora sono guai. E grossi anche. La sfida tra Verona e Pescara sarà per cuori forti. Oggi regna sovrano l'equilibrio tra le due squadre. O quasi. Gli addetti ai lavori, quelli per intenderci che sono già passati dalla ruolette russa dello spareggio ad oltranza, provano a fare le carte alla partita. Pronostico incerto, ma buoni consigli da seguire.
PELLEGRINI COME EPICURO. Davide Pellegrini si è ritrovato a giocarsi tutto con l'Hellas nella coda dei play out di C1. «Situazione molto diversa- racconta - da quella dell'attuale Verona. Noi avevamo rincorso la speranza. Loro devono invece dimostrare di meritare la serie B. Credo, comunque, che sia fondamentale non perdere la serenità. Dovranno andare in campo dimenticando tutto. Quello che è stato e anche quello che poteva essere, queste sono partite a...parte. Il campionato è tutta un'altra storia. Serve poi puntare molto sull'autostima. Ricordo il mio Verona: ci davano per morti, prima dello spareggio. E, invece, riuscimmo a risorgere al momento giusto. L'Hellas di Vavassori deve avere per forza delle certezze. Una squadra che comanda il campionato per buona parte della stagione possiede di sicuro valori importanti. Deve ripartire da lì.La verità è che sia il Verona che il Pescara meritano la B. Ma in mezzo a loro si è infilato il Portogruaro. C'è sempre una sorpresa. Gli abruzzesi, poi, giocheranno in casa la gara decisiva. Può essere un vantaggio considerevole, ma il Verona dispone di giocatori rodati. E l'esperienza dovrà uscire al momento giusto».
DI CARLO ALZA LE BARRICATE. L'ex allenatore del Chievo quando era alla guida del Mantova si dimostrò essere tecnico specialista in play off. Nella sua analisi parte da un concetto molto importante: «La solidità difensiva deve essere alla base di tutto. In queste partite contano molto le sfumature. Devi presentarti in campo in forma perfetta. Devi curare i particolari, non devi concedere nulla all'avversario. Anche perchè una piccola indecisione potrebbe trasformarsi in un grande vantaggio per l'avversario. Serve stare tranquilli. L'ansia non ti permette di essere padrone di te stesso. Io penso che il Verona possa essere considerato superiore al Pescara. Saranno poi l'atteggiamento, la carica agonistica, la voglia di arrivare a fare la differenza».
LERDA ABBASSA LA TENSIONE. Franco Lerda ha appena conclusa un ottimo campionato alla guida del Crotone. Un anno fa, con la Pro Patria aveva affrontato i playoff con il Padova. Un ko che brucia ancora. «L'ansia è il primo avversario da battere. Sarà fondamentale per il Verona smaltire del tutto le tossine della sconfitta con il Portogruaro. Penso sia stato davvero una brutta botta. Mi pare, comunque, che contro il Rimini ci sia stata grande reazione soprattutto nella partita in trasferta. Credo, tuttavia, che sarà una finale molto equilibrata. Di fatto si affrontano le due squadre che ad inizio stagione erano state indicate come le possibili protagoniste del torneo. E per certi versi è stato proprio così. Vincerà chi sta meglio di testa, ma anche chi saprà gestire al meglio le energie. Se vai in riserva, il rischio è quello di impiantarti e lasciare campo libero agli avversari».
LA CARICA DI ROSSI. Ezio Rossi comandante di una Triestina senza limiti si era ritrovato ad affrontare nei play off lo Spezia che nella stagione regolare aveva raccolto 17 punti in più degli Alabardati. «Ma abbiamo vinto noi - ammette -. Perchè ho cancellato dalla testa dei ragazzi qualsiasi pensiero negativo. Se vai in campo con timore è finita ancora prima di cominciare. Tra Verona e Pescara chi rischia di più? Entrambe dovranno cercare di staccare la spina delle emozioni un minuto prima del fischio d'inizio. Ricordo un'altra nostra partita giocata contro la Lucchese, sempre nei play off di C1 per andare in serie B. Noi finimmo in otto, loro in nove. Si giocò sul filo del rasoio ma loro finirono distrutti dai crampi. Noi restammo lucidi fino alla fine. conta anche questo. E molto».
Simone Antolini
04/06/2010
«Grazie Hellas, quando un sogno diventa realtà»
L'ANNIVERSARIO. I gialloblù si sono ritrovati dopo venticinque anni
Dalla partita al Bentegodi alla cena in piazza Bra, una serata di grande festa per gli Eroi dello scudetto «Questi campioni hanno fatto vincere la solidarietà»
Al Bentegodi hanno corso e sudato per novanta minuti, in piazza Bra hanno brindato e firmato autografi fino alle due di notte. Una notte magica per gli Eroi dello Scudetto. Dopo l'amichevole con la Nazionale Attori, Tricella e compagni si sono ritrovati al ristorante Tre Corone di Giovanni Rana e la festa è continuata per ore. I Campioni dell'85 con gli altri gialloblù, con il patron Nando Chiampan, con Chicco figlio di Tino Guidotti, con mister Bagnoli e Ciccio Mascetti che ha dato sfoggio ancora una volta di grande diplomazia quando ha riportato la pace tra Beppe Galderisi e il portiere Esequiel, colpevole di aver parato il calcio di rigore calciato dal Nanu al tritolo.
È finita con un abbraccio generale. Senza rabbia, senza rancore. E così è ripartita la festa.
Tra risate, scherzi, ricordi e, perchè no, un po' di nostalgia. Venticinque anni fa l'Hellas conquistava il titolo nazionale nel campionato più bello del mondo, ora il Verona di Martinelli e Bonato deve affrontare due spareggi importantissimi con il Pescara per risalire in serie B dopo tre anni di Lega Pro. Ma i tifosi non hanno dimenticato Garella e Marangon, Elkjaer e Briegel, giocatori che hanno fatto conoscere il gialloblù nel mondo. Diecimila hanno applaudito la truppa di Bagnoli al Bentegodi, tantissimi li hanno seguiti in piazza Bra per abbracciarli ancora, per dire ancora una volta grazie di tutto. «C'è l'identità dell'Hellas al centro di tutto questo - ammette Osvaldo Bagnoli sul sito ufficiale dell'associazione Ex Calciatori Gialloblù - e la volontà di essere vicini a chi ha partecipato alla storia del Verona». Orgogliosi del passato senza dimenticare il futuro, con grande rispetto dei valori, con la voglia di aiutare chi soffre. Alla fine della partita sono stati devoluti 68 mila euro all'associazione benefica voluta da Nanni e Bagnoli.
Ha vinto anche la solidarietà. «La nostra associazione - ha detto Franco Nanni a nome dell'intero consiglio direttivo - vuole esprimere un sincero e commosso sentimento di gratitudine nei confronti di tutti coloro che hanno contribuito a rendere l'evento Gialloblù Superstars una serata indimenticabile. La partecipazione della città e dei tifosi ha consentito di abbinare il festeggiamento del venticinquesimo anniversario dello scudetto alla missione di solidarietà che gli ex calciatori gialloblù hanno deciso di intraprendere per aiutare chi è in difficoltà. Grazie alla sensibilità e alla passione di tante persone in soli tre mesi è stato possibile organizzare e realizzare un evento che, ci auguriamo, resterà nella storia della città e dell'Hellas. Tantissimi gli amici che hanno sostenuto e incoraggiato l'attività dell'associazione, supportandola con straordinaria generosità sotto l'aspetto morale e organizzativo, non lesinando risorse umane ed economiche. Grazie a tutti voi abbiamo centrato il nostro primo, importante obiettivo: celebrare un sogno diventato realtà».
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
05/06/2010 - 13:52
Hellas Verona-Pescara, modalità di accesso allo stadio
La società invita tutti gli spettatori a recarsi al "Bentegodi" con congruo anticipo. Alle 14 l'apertura dei cancelli
05/06/2010 - 10:59
Domenica alle 10 apre l'Hellas Verona Ticket Point
Il settore ospiti è invece disponibile esclusivamente presso i punti vendita Ticket One fino alle 19 di oggi
04/06/2010 - 18:24
Andata della finale play-off, 14.590 biglietti venduti
Per il match di domenica esaurita la Curva Sud. Tagliandi acquistabili fino alle 19 di sabato presso il circuito Ticket One
04/06/2010 - 17:22
Sandrà: Comazzi aggregato al resto del gruppo
Garzon e compagni hanno affrontato alcuni esercizi di riscaldamento, seguiti da rapidità, palle inattive e partitella
04/06/2010 - 16:38
Vavassori: "Positivi, aggressivi e lucidi"
"Ci avviciniamo ad un appuntamento estremamente importante, i ragazzi sono stati bravi a superare l'ostacolo Rimini, ora ci aspetta una rivale più tosta"
SANDRA' - Ad intodurre la sfida in programma domenica al "Bentegodi" Giovanni Vavassori, che nel suo curriculum vanta due promozioni proprio tramite play-off con Genoa ed Avellino. La preparazione dei gialloblù in vista della prima delle due finali sta per volgere al termine, ed il tecnico lombardo non vuole lasciare nulla d'intentato.
La tenuta mentale di ogni atleta ha un peso specifico non indifferente rispetto alle sorti della gara: "Ultimamente qualche errore tecnico condiziona il nostro atteggiamento, nel futuro immediato non dev'essere così. Gli sbagli fanno parte del gioco, vanno accettati e superati con determinazione".
La settimana in fase di conclusione non ha molto in comune con quelle passate: "Questi giorni ci avvicinano ad un appuntamento estremamente importante, i ragazzi sono stati bravi a superare l'ostacolo Rimini, ma ora ci aspetta una rivale ancora più tosta".
Il Pescara ha a disposizione più risultati per salire in cadetteria: "Abbiamo l'esigenza di vincerne almeno una, se capita un'occasione non possiamo farcela sfuggire. Mi aspetto un approccio mentale positivo, aggressivo e supportato da una buona dose di lucidità. Di Francesco vanta un organico molto compatto ed organizzato, con due giocatori davanti pericolosi ed abili negli spazi. I centrali di centrocampo garantiscono equilibrio, se sono arrivati a questo punto significa qualcosa. Noi non siamo comunque da meno".
Obbligatorio per tutto l'ambiente una prospettiva ottimistica delle cose: "Non è detto che al traguardo si arrivi come in campionato. De Cecco dice che il successo è un'ossessione? L'Hellas ha vinto uno scudetto, gli abruzzesi no".
Ufficio Stampa
03/06/2010 - 17:59
Verso il Pescara, giovedì partitella in famiglia
Seduta pomeridiana a porte chiuse presso gli impianti sportivi di Sandrà: Esposito col gruppo
SANDRA' - Allenamenti di nuovo a porte chiuse per i gialloblù di Vavassori, impegnati nella preparazione del match col Pescara.
Giovedì pomeriggio, presso il centro sportivo di Sandrà, consueta partitella in famiglia. Rientro in gruppo per Gennaro Esposito, lavoro personalizzato per Alberto Comazzi.
Ufficio Stampa
04/06/2010 - 11:46
Hellas Verona-Pescara, arbitra Baratta di Salerno
Il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Paganessi (Bergamo) e Ranghetti (Chiari). Quarto ufficiale Ruini (Reggio Emilia)
04/06/2010 - 10:34
Fiocco azzurro in casa Rantier, è nato Mattia
Alla famiglia del francese vanno le più sincere felicitazioni di dirigenti, tecnici, calciatori e collaboratori della società di Via Torricelli
03/06/2010 - 18:31
Hellas Verona-Pescara, siamo più di diecimila
Procede a gran ritmo la prevendita dei tagliandi in vista della sfida in programma domenica 6 giugno al "Bentegodi"
FONTE: HellasVerona.it
05/06/2010 16:16
Hellas d'attacco per battere il Pescara al Bentegodi
Bisogna vincere. Ma bisogna farlo con intelligenza. Senza scoprirsi, senza dare il fianco all'avversario. Con "equilibrio" come spiega Vavassori. Sarà un Verona d'attacco, molto probabilmente quello che giocherà domenica alle 16 allo stadio Bentegodi la prima delle due finali play-off contro il Pescara. Diverso, sicuramente, nell'atteggiamento rispetto a quello che aveva solo bisogno di un pareggio nella gara di ritorno con il Rimini. Ma un Verona attento, concentrato, che ha provato durante la settimana vari schemi, qualcuno anche per sorprendere in corso d'opera la squadra di De Francesco.
DIFESA CONFERMATA. La difesa sarà confermato in blocco. A destra Cangi, in mezzo Ceccarelli e Anselmi, a sinistra Pugliese, con il ritrovato Rafael tra i pali. Comazzi si è allenato con il gruppo ma è impensabile vederlo in campo o in panchina. Mentre Vavassori pensa a Campagna, che potrebbe rivelarsi utile durante il match.
CENTROCAMPO A SORPRESA. Tutto ruota attorno a Dalla Bona. Gioca o non gioca? L'ex Chelsea si è allenato poco in settimana complice un piccolo problema muscolare. Potrebbe anche andare in panchina anche se il "Vava" ha giocato di pretattica ("Dalla Bona? Piccoli problemini superabili"). Se Sam va in panchina al suo posto gioca Russo. A destra conferma per Garzon. In mezzo c'è Esposito che ha superato la lombalgia. Mentre per il posto a sinistra meglio dotarsi di una margherita. Tre giocatori per due posti con queste percentuali: Rantier (40%), Berrettoni (40%), Pensalfini (20%).
LA COPPIA D'ATTACCO. Di Gennaro è quasi sicuro di partire titolare. Vicino a lui potrebbe andare Berrettoni se Rantier parte largo a sinistra. Oppure, come a Rimini, sarà il francese ad affiancarlo in una sorta di 1-1. In panchina tante soluzioni: Ciotola, Selva, Colombo. Come detto più volte quest'anno: è proprio in panca la miniera d'oro del Verona. Ed è da lì che Vavassori vuole attingere per vincere la gara. (g.vig.)
04/06/2010 21:48
Curva Sud esaurita: 14590 biglietti già venduti
La febbre da play-off è sempre più alta.La Curva Sud è già tutta esaurita e la partita con il Pescara farà registrare un altro record d'incasso. La società veronese ha comunicato che alla chiusura dei punti vendita di venerdì sera erano già andati venduti 14.590 biglietti. Per evitare disagi dovuti alla chiusura anticipata dei bigonci (domenica con il Rimini hanno chiuso alle ...
04/06/2010 21:44
Comazzi recupera a tempo di record: aggregato al gruppo
A sole tre settimane dall'intervento all'ernia, Alberto Comazzi è tornato ad allenarsi con i compagni. Vavassori ha quindi tutta la rosa per la gara di domenica con il Pescara. E' molto difficile però che il difensore, in scadenza di contratto, possa essere in campo o in panchina per questo match....
04/06/2010 17:28
Vavassori risponde a De Cecco: Loro non hanno mai vinto uno scudetto...
La risposta a De Cecco arriva puntuale e precisa. Senza giri di parole: "Dicono che siamo ossessionati dalla vittoria? Li capisco: loro non hanno mai vinto uno scudetto...". Al "Vava" non devi insegnare niente. Tantomeno gestire una situazione di questo tipo. Infatti il mister è tranquillo, ti fa capire che nella sua squadra ci crede, che il Verona può farce...
04/06/2010 11:18
De Cecco: per il Verona vincere è un'ossessione
In un'intervista alla Gazzetta dello Sport il presidente degli abruzzesi cerca di mettere sulle spalle del Verona la "pressione" della gara. "Per noi, invece" ha continuato "è un divertimento".
"Questa categoria non compete al Pescara: nemmeno a Verona, certo. Per loro comunque vincere è un'ossessione, per noi un divertimento". Così il presidente del Pescara Giuseppe De Cecco, commenta la partita di domenica in un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Evidente il tentativo di mettere sulle spalle dell'Hellas la "pressione" del match. Una partita in cui il Pescara parte favorito per la posizione in classifica. De Cecco affronta anche la questione allenatori. Ed anche qui manda una "punzecchiattura": "Cuccureddu ci stava portando su una strada che non mi piaceva e l'abbiamo cambiato, il Verona forse ha sostituito l'allenatore tardi. Loro hanno più blasone" continua De Cecco "ma come pubblico ce la giochiamo: di sicuro tifoserie così in B le hanno in pochi. Da noi c'è passione: saremo in migliaia domenica".
03/06/2010 21:31
Esposito sta meglio: le chiavi del centrocampo sono sue
La lombalgia è ormai un problema superato e così Gennaro Esposito è pronto a fare la sua parte domenica prossima contro il Pescara.Nell'allenamento a porte chiuse di giovedì il centrocampista si è riaggregato al gruppo.Qualche problema invece per Dalla Bona che ormai da due settimane si allena a singhiozzo....
03/06/2010 21:22
L'Hellas chiama, Verona risponde: superata quota diecimila
Ultimo assalto alla serie B e per l'ultima volta per questa stagione il Bentegodi è destinato a riempirsi per sostenere la squadra veronese nella sfida contro il Pescara. Oltre 10 mila tagliandi sono stati già venduti (1147 per i pescaresi) e lo stadio veronese, in assoluta controdenza va verso un nuovo record di presenze. Mai come stavolta il Verona ha bisogno del sostegno del...
FONTE: TGGialloblu.it
[OFFTOPIC]
ADRIANO torna in Italia (giocherà nella ROMA) ma i suoi guai lo precedono: avrebbe avuto frequentazioni pericolose con dei narcotrafficanti... MILNER (ASTON VILLA) piede fatato o trucco? Giudica tu... FINALI NBA: Gara 1 ai LAKERS ma BOSTON non demorde... TENNIS: In finale al Roland Garros la SCHIAVONE schianta la STOSUR e diventa numero 6 al Mondo oltre che la prima donna italiana a vincere un torneo del Grande Slam! MOTOGP: Brutta caduta per Valentino ROSSI che, disarcionato dalla sua YAMAHA nelle libere del GP del Mugello, ha riportato la frattura esposta di tibia e perone della gamba destra! Si ipotizzano almeno due mesi di stop per il pesarese...
SCHIAVONE NELLA STORIA, VINCE IL ROLAND GARROS: STOSUR BATTUTA 6-4, 7-6
L'italiana Francesca Schiavone ha vinto il Roland Garros, il più importante torneo del mondo sulla terra battuta. In finale ha sconfitto l'australiana Samantha Stosur, numero 7 del mondo, col punteggio di 6-4 7-6 (2) in un'ora e 37'. È la prima vittoria di una tennista italiana in una prova del Grande Slam.
ORA È N° 6 AL MONDO Francesca Schiavone trionfa a Parigi e da lunedì sarà n.6 del mondo. La milanese vincendo sulla terra rossa di Parigi ha conquistato un posto in più nel ranking Wta proprio davanti all'australiana Samantha Stosur, sconfitta oggi nella finale del torneo dello Slam. Nella storia del tennis italiano solo Adriano Panatta dal 1973, da quando cioè la classifica viene elaborata al computer, ha avuto una classifica migliore della Schiavone: è stato numero 4 Atp il 24 agosto 1976. Migliorato, invece, il record di Corrado Barazzutti, attuale capitano azzurro di Coppa Davis e Fed Cup, numero 7 il 21 agosto 1978. Prima dell'era open Nicola Pietrangeli, vincitore al Roland Garros nel 1959 e 1960, era indicato come numero tre del mondo.
«MI SENTO UNA CAMPIONESSA» «Mi sento una vera campionessa, mi sento fantastica». Francesca Schiavone fatica a controllare l'emozione nella cerimonia di premiazione dopo il trionfo nella finale del Roland Garros. «Devo dire qualcosa... non ho preparato niente... Ho visto tutte le finale di questo torneo», dice la milanese dopo aver ricevuto il trofeo dalle mani di Mary Pierce, ex fuoriclasse franco-canadese. L'azzurra progressivamente si scioglie rivolgendosi al pubblico che ha gremito gli spalti del campo Phillipe Chatrier. In particolare, rende omaggio all'avversaria battuta oggi, l'australiana Samantha Stosur. «È una grande atleta, una grande persona», dice in inglese prima di parlare direttamente alla 26enne di Brisbane: «Meriti di essere qui la prossima volta, sei ancora molto giovane». In italiano, si rivolge al suo entourage e ai suoi tifosi: «Penso che senza il vostro supporto non sarei quello che sono e non avrei fatto quello che ho fatto. Siete nel mio cuore». Quindi, il saluto ai genitori: «Vorrei salutare mamma e papà che sono a casa». Per chiudere, in un clima sempre più informale, il ringraziamento alla Pierce: «Grazie per essere qui oggi».
TELEFONATA DI NAPOLITANO Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da Torino, ha telefonato poco fa a Francesca Schiavone, per complimentarsi della vittoria ai Roland Garros. Francesca Schiavone è la prima tennista italiana a vincere un torneo del grande slam.
PETRUCCI: «SCHIAVONE NELLA STORIA» «Oggi Francesca Schiavone entra di diritto nella storia dello sport italiano. Il successo al Roland Garros la incorona nel 'gothà del tennis mondiale e regala al tennis azzurro il primo immenso trionfo al femminile in un torneo del Grande Slam». Il presidente del Coni Gianni Petrucci esprime così la sua soddisfazione per un successo di così grande prestigio internazionale. «Francesca - prosegue Petrucci - ci ha regalato emozioni indescrivibili, è stata brava durante tutto il match e per questo voglio manifestarle i sentimenti di orgoglio e di sincera riconoscenza dell'intero sport italiano per il raggiungimento di un traguardo costruito con serietà, talento e abnegazione. La Schiavone rappresenta l'emblema della crescita e della forza del nostro movimento femminile e merita questo successo perchè‚ ha dimostrato di credere nelle sue qualità, a testimonianza anche della lungimirante programmazione della Federazione, con in testa il Presidente Binaghi, che ora può giustamente celebrare questo trionfo, 34 anni dopo quello di Panatta, e 50 anni dopo quelli di Pietrangeli». «Nessun risultato nella vita - conclude il presidente del Coni - si ottiene senza sacrificio. E poi, per noi italiani, vincere in terra francese dà sempre un gusto particolare alle nostre vittorie: basti pensare ai tanti epici risultati dello sport azzurro ottenuti in Francia, come l'Italia di Pozzo nel '38, i Tour de France di Coppi e Bartali e i due europei dell'Italbasket, per citare alcuni significativi esempi».
QUATTRO ITALIANI HANNO VINTO UNO SLAM La straordinaria impresa al Roland Garros di Francesca Schiavone, prima italiana a vincere una prova del Grande Slam, fa pendere la bilancia degli azzurri in positivo nelle finali dei tornei di tennis più prestigiosi, 4 successi e 3 sconfitte. Prima di Francesca Schiavone sei volte un tennista italiano era riuscito nell'impresa di arrivare in finale in un torneo del Grande Slam, sempre in campo maschile, e sempre sulla terra rossa del Roland Garros. Il bilancio era fino ad oggi di 3 vittorie e tre sconfitte. L'impresa di arrivare in finale è riuscita quattro volte a Nicola Pietrangeli, capace di aggiudicarsi il più importante torneo su terra battuta nel 1959 (in finale sul sudafricano Vermaak) e nel 1960 (vittorioso sul cileno Ayala) e finalista nel 1961 e nel 1964, sconfitto in entrambi i casi dallo spagnolo Manolo Santana. Ma prima di lui fu Giorgio De Stefani, uno dei pionieri del tennis azzurro, il primo italiano ad arrivare in finale a Parigi, era il 1932. Fu sconfitto dal francese Cochet. Nel 1976 Adriano Panatta è stato l'ultimo italiano prima della Schiavone ad arrivare in finale a Parigi e allora le cose andarono bene: Panatta si aggiudicò il torneo battendo l'americano Solomon.
I TIFOSI: "NOTHING IS IMPOSSIBLE" Sole splendente e tricolori italiani allo stadio Philippe Chatrier di Parigi dove Francesca Schiavone e Samantha Stosur sono entrate in campo per disputare la finale femminile del Roland Garros. La tennista milanese è stata accolta da un fragoroso applauso. Molti i tifosi italiani presenti in tribuna, tra cui alcuni indossano una maglietta scura con la scritta: «Schiavo nothing is impossible». Sugli spalti, tra gli altri, anche la la tennista italiana Tatiana Garbin.
MUGELLO, CRAC ROSSI -VIDEO "METTO UN CHIODO ED ESCO"
•Previsti due mesi di stop
Valentino Rossi ha riportato la frattura di tibia e perone della gamba destra. Lo rende noto il sito ufficiale della MotoGp. Il pesarese della Yamaha è caduto durante la seconda sessione di prove libere del Gp di Italia al Mugello. Il dottor Macchiagodena della clinica mobile ha spiegato che si tratta di una frattura esposta e che Rossi verrà trasportato in elicottero all'ospedale di Firenze immediatamente. Possibili da uno a due mesi di stop per l'italiano.
SORRISO FUORI DALL'AMBULANZA Un sorriso appena uscito dall' ambulanza: così Valentino Rossi ha salutato giornalisti e operatori televisivi che lo aspettavano all' ingresso del pronto soccorso del Cto. In precedenza il pilota, appena arrivato all' ospedale fiorentino di Careggi con una eliambulanza, era stato sottoposto ad una ulteriore visita di controllo.
"MI METTONO UN CHIODO ED ESCO" «Sta bene, gli ho parlato prima che entrasse in sala operatoria e sembrava stesse meglio lui di me e mi ha detto 'entro, mi faccio mettere un chiodo e torno subitò». Così Alessio Salucci, 'Ucciò, l'amico del cuore di Valentino, ha raccontato l' incontro col pilota avvenuto prima dell' ingresso in sala operatoria. Il team manager della Yamaha di Rossi, Davide Brivio, parlando a Italia1 ha rassicurato tutti i tifosi e gli appassionati di motociclismo. «Ci aspettano ancora degli anni insieme per dire ancora la nostra - ha detto - Ora è importante che Valentino guarisca bene».
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PRIMA CADUTA SERIA Fino alla rovinosa caduta di oggi al Mugello in cui ha riportato la frattura di tibia e perone della gamba destra Valentino Rossi aveva sempre goduto di un occhio di riguardo dalla fortuna in tema di incidenti in gara. Poche, pochissime le fratture o le cadute importanti. Rossi ha una carriera invidiabile per un motociclista. Il 2010 è il quindicesimo anno di Rossi al mondiale, iniziò nel 1996 con la classe 125, da allora ha corso 230 gare e vinto 104 gran premi e nove titoli mondiali, meglio di lui ha fatto solo Giacomo Agostini. Ripercorrendo la carriera di Rossi sono poche le cadute che gli hanno condizionato la gara o fatto buttare via mondiali. Rossi al suo esordio è caduto tanto, 23 volte nella prima stagione mondiale in sella all'Aprilia 125 del Team AGV, tutte scivolate che non hanno mai fatto saltare una gara di quella stagione al giovane Vale. Gli anni della 250 hanno visto il Dottore incerto nella prima stagione, nel 1998, ancora protagonista di innocue scivolate, che non gli hanno permesso di conquistare l'iride al debutto. Poi la 500, con la Honda. Nel 2002 viene ricordata una commozione celebrale sofferta per una caduta in prova nel GP d'Inghilterra a Donington Park. Rossi sarà regolarmente al via della corsa che vincerà come il titolo iridato di quell'anno. Nel 2004, nel primo anno in Motogp con la Yamaha, Rossi cade in gara nel Gp del Qatar. In quell'occasione Valentino era stato retrocesso in ultima posizione sulla griglia di partenza poichè un membro del suo team fu scoperto a pulire la piazzola di partenza di Rossi, la sera di sabato, prima della gara. Nel disperato tentativo di rincorsa sullo spagnolo Sete Gibernau su Honda, Vale finì in terra lacerandosi la mano sinistra. Anche quell'anno però Rossi non saltò un GP e vinse il titolo. Nel 2006 una micro frattura alla mano sul circuito di Assen in Olanda non impedisce a Valentino di finire la gara all'ottavo posto. Il 2006, però non sarà positivo per Rossi. Il titolo andrà all'americano Nicky Hayden su Honda. L'anno successivo, il 2007, Rossi si frattura una mano all'ultimo Gp dell'anno a Valencia. Vale si ritira in quell'occasione e il titolo andrà a Casey Stoner con la Ducati. Nell'aprile scorso Valentino aveva subito un incidente alla spalla cadendo in un allenamento di motocross. Con la caduta di oggi Rossi sarà certamente assente dalle gare per almeno due mesi, rischiando di perdere come minimo sei gare, rinunciando a tutte le chance di difendersi dal compagno di squadra, Jorge Lorenzo, oltre all'addio alla rincorsa del decimo sigillo iridato.
OPERAZIONE A FIRENZE Valentino Rossi è uscito dal centro medico del Mugello ed è stato caricato in barella all'interno dell'eliambulanza, che lo sta portando al Cto di Firenze. Il pilota della Yamaha, che si è procurato con la caduta al Mugello la frattura esposta della tibia della gamba destra, sarà operato immediatamente dal prof. Buzzi, primario del cto di Firenze.
DUE MESI DI PROGNOSI Il dottor Claudia Macchiagodena, responsabile medico per la Dorna, ha dichiarato che Valentino Rossi ha una frattura esposta della tibia della gamba destra con versamento nella zona della frattura. Si è lacerata la carne e la prognosi ipotizzata in questo momento è di circa due mesi. La diagnosi per ora e che Valentino Rossi resta sedato e si sta organizzando il trasporto presso un ospedale dove si provvederà alla riduzione della frattura, che comunque avverrà in anestesia totale. Rossi è caduto durante il secondo turno di prove libere del GP d'Italia sul circuito del Mugello a circa 12 minuti dalla fine del turno. Rossi ha perso il controllo della sua Yamaha nel cambio di direzione tra le due curve 'biondettì. È sbalzato in area ed è atterrato violentemente sull'asfalto. In questo momento si sta organizzando il trasporto di Rossi in ospedale ed è escluso che possa prendere parte al Gp del Mugello.
LA CADUTA Valentino Rossi è caduto durante il secondo turno di prove ufficiali alle curve «Biondetti» del circuito del Mugello. Il pilota di Tavullia è incappato in un «high side», ed è stato sbalzato dalla sua moto sbattendo fortemente la parte bassa della gamba destra. Soccorso dai medici della pista, Rossi non ha poggiato il piede in terra mostrando sofferenza mentre si teneva con la mano la caviglia. In questo momento il pilota della Yamaha sta andando al centro medico del circuito.
MILNER CALCIO INFALLIBILE REALTÀ O FINZIONE? -VIDEO
Ha davvero un piede infallibile o solo un bluff tecnologico? Questo è quello che dovrete scoprire guardando questo video in cui il giocatore dell’Aston Villa James Milner calcia da fuori area, la palla colpisce la traversa e finisce inesorabilmente a canestro.
FINALI NBA, GARA 1 AI LAKERS: CELTICS BATTUTI 102-89-VIDEO
I Los Angeles Lakers dominano gara 1 della finale Nba piegando i Boston Celtics per 102-89. Nel 12° episodio della rivalità infinita, i campioni in carica partono col piede giusto davanti al proprio pubblico grazie soprattutto alle cifre di Kobe Bryant. La star chiude con 30 punti, 7 rimbalzi e 6 assist: il k.o. subito nella finale del 2008 è un lontano ricordo. Brilla anche Pau Gasol, che mette a referto 23 punti e 14 rimbalzi. Allo Staples Center, gli uomini di coach Phil Jackson funzionano in attacco (48,7% dal campo e 40% da 3) e brillano in difesa. La superiorità dei gialloviola poggia anche su dati apparentemente secondari: Los Angeles mette a segno un eloquente 16-0 nei tiri costruiti dopo una conclusione errata e segna 48 punti nell'area pitturata rispetto ai rivali. I padroni di casa sono sempre in pieno controllo della situazione sin dal primo periodo. Nella terza frazione prendono definitivamente il largo (34-23) arrivando a toccare anche i 20 punti di vantaggio. La difesa di Boston è una copia sbiadita di quella ammirata nella cavalcata compiuta sinora dalla formazione di coach Doc Rivers. Il passivo viene ridotto a 11 punti all'inizio dell'ultimo periodo, quando Paul Pierce (24 punti, 9 rimbalzi e 9 assist) sistema le statistiche personali. La 'quasi tripla doppià serve a poco, così come non incidono i 16 punti di Kevin Garnett e i 13 di Rajon Rondo, che ha trovato i lunghi dei Lakers a sbarrargli la strada nelle prevedibili penetrazioni.
Gara 2 è in programma domenica, sempre a Los Angeles. Boston deve scuotersi per evitare di lasciare la California con un pesantissimo 0-2. I Celtics devono già fare i conti con un dato preoccupante. Quando ha vinto gara 1, Jackson non ha mai perso una serie di playoff: 47 successi in altrettanti tentativi, comprese 5 finali. «Non considero la pratica chiusa -dice il coach dei 'defending champions'-. Dobbiamo giocarcela, c'è ancora molto lavoro davanti a noi. È piacevole sapere che le cifre siano dalla nostra parte...». Nell'altro spogliatoio, Rivers riflette su una prestazione troppo soft: «Loro sono stati una squadra più fisica. Sono stati più aggressivi, ci hanno attaccato per tutto il match. Noi non abbiamo saputo reagire».
FONTE: Leggo.it
In Brasile
ADRIANO INDAGATO AVREBBE DATO DENARO AI NARCOTRAFFICANTI
Non accenna a rientrare lo scandalo in cui è rimasto coinvolto Adriano, anzi ieri la Procura brasiliana ha fatto sapere che gli episodi di cui è sospettato il bomber «sono gravissimi e ci sono forti indizi che lui stesso abbia
consegnato denaro al narcoboss».
FONTE: DNews.it