...Non si capisce proprio con quale spirito l'HELLAS potrà andare al 'Tardini' di Parma ad affrontare il terzo scontro diretto negli utimi tre match con un allenatore che se non è delegittimato (con tutto il rispetto del mondo per mister ZANETTI) poco ci manca ed una squadra che definire allo sbando, almeno da quello che è possibile intuire da fuori, è un eufemismo puro.
Speriamo solo che almeno stavolta il tecnico sull'orlo dell'esonero cominci a fare altre scelte salvaguardando in ogni caso non solo sé stesso ma anche l'orgoglio dei colori che difende; il resto è (o dovrebbe essere) sport e spettacolo in attesa che la situazione del passaggio si sblocchi alla svelta e tutti, piazza compresa, torni ad occuparsi esclusivamente delle vicende del campo che al momento vedono il VERONA fortissimamente penalizzato nell'anno in cui, per giunta, si festeggia il 40° anniversario di un incredibile tricolore conquistato da uomini (e tempi) di cui hanno buttato via lo stampo purtroppo.
La prossima sarà diretta dal signor Simone Sozza della sezione AIA di Seregno.
QUI PARMA
Ducali con qualche problema dietro anche se recuperano il giovane BALOGH e l'argentino VALENTI ma certamente mister PECCHIA non vede l'ora di incrociare un club col quale forse non ha mai legato fino in fondo e la sua voglia di rivalsa, in un momento oltremodo complicato per il VERONA, potrebbe pesare in maniera importante sullo scotro diretto al 'Tardini'.
Convocati BENEDYCZAK e BALOGH recuperano, ancora fuori i lungodegenti BERNABÉ, CHARPENTIER, CIRCATI, OSORIO, KOWALSKI e VALENTI.
Prima chiamata per il 17enne TRABUCCHI.
Probabile formazione
Scelte obbligate in difesa per il 4-2-3-1 di PECCHIA che schiererà COULIBALY terzino a destra e VALERI sul lato opposto, mentre LEONI e DELPRATO saranno i centrali; a centrocampo con SOHM imprescindibile saranno KEITA e ESTÉVEZ a giocarsi il posto rimanente e sulla trequarti, con MAN sicuro del posto a destra e l'ex gialloblù CANCELLIERI in vantaggio su tutti a manca, sarà ballottaggio tra il 2005 tunisino HAJ MOHAMED e il brasiliano 30enne HERNANI (a meno che il tecnico dei ducali non schieri una punta in più come fatto a San Siro). Riferimento d'attacco centrale sarà, manco a dirlo, la stellina 21enne BONNY autore di 4 gol in 11 presenze fin qui.
4-2-3-1 con Suzuki; Coulibaly-Leoni-Delprato-Valeri; Keita-Sohm; Man-Haj Mohamed-Cancellieri; Bonny.
QUI VERONA
In vista di una trasferta complicatissima per quello che è stata la settimana del dopo EMPOLI e le ricadute che hanno avuto su ZANETTI, la squadra, il club e la piazza, rientreranno sicuramente COPPOLA dopo aver scontato la squalifica e SERDAR che ha sfogato la febbre che lo aveva escluso dall'ultimo turno in campionato; qualche dubbio permane ancora su DUDA vittima di una lesione di primo grado al bicipite femorale destro piuttosto delicata da smaltire.
Convocati SERDAR ancora ko causa influenza (o almeno questa è la notizia ufficiale).
Probabile formazione
Mai come ora decifrare cos'avrà in testa ZANETTI è impossibile, speriamo solo non s'impicchi sulle scelte dannose che hanno contribuito in gan parte a condannarlo negli ultimi match e si affidi magari, soprattutto in difesa, a gente magari meno esperta ma più concentrata su quello che deve fare in campo come ad esempio GHILARDI e COPPOLA ma anche a sinistra, fuori FRESE, forse non è BRADARIĆ la scelta migliore con FARAONI che una volta tanto potrebbe partire titolare spostando TCHATCHOUA dalla parte opposta.
In mediana difficile rivedere DUDA, almeno all'inizio, spazio quindi a SERDAR e BELAHYANE con LAZOVIĆ a sinistra, SUSLOV al centro e LIVRAMENTO a destra sulla trequarti in appoggio a TENGSTEDT.
4-2-3-1 con Montipò; Faraoni-Coppola-Ghilardi-Tchatchoua; Belahyane-Silva; Livramento-Suslov-Lazović; Tengstedt.
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Mister PECCHIA «Contro il Verona abbiamo 5-6 punte, potrei pensare di alternare Bonny, che sta spingendo molto; quindi, è fisiologico che abbia delle gare al di sotto del suo rendimento. Ma l’atteggiamento e la voglia di starci, c’è sempre. Vedremo se giocherà dall’inizio o entrerà in corsa. Contro il Verona c’è voglia di confrontarci e fare risultato. Al ‘Tardini’ la prestazione c’è sempre stata, a volte non è arrivato il risultato pieno, non dobbiamo accontentarci, la strada per vincere è giocare bene. Per vincere si deve avere solidità mentale. Sarà una gara sporca, una gara di nervi, di tensione, dovremo essere in grado di giocarla e pronti a tutto. Il Verona non è una squadra da ultima spiaggia, io vedo quello che fa e la qualità della rosa. Per questo dovremo metterci il massimo dell’attenzione ed energie. Abbiamo voglia di dimostrare di saper fare delle cose anche contro squadre che non sono big. Il Verona fa parte della mia storia. È una grande emozione il traguardo delle 101 panchine, perché stare in un Club glorioso come il Parma e farne parte, mi rende felice e mi stimola ad alzare il livello di prestazione» ParmaCalcio1913.it
Antonio DI GENNARO al 'Corriere di Verona' «Il problema non è solo la difesa e non si può rimediare comprando due difensori a gennaio, manca equilibrio a centrocampo, manca la spinta in attacco. Questa è una squadra fragile che si condanna da sola e con la media si 2,4 gol a partita è dura salvarsi. Bisogna saper pareggiare, sarà fuori moda, ma ora la classifica sarebbe diversa. Non è ancora deciso nulla con un Venezia che non vince gli scontri diretti, un Monza in difficoltà… Serve un cambio di mentalità» CalcioHellas.it
L'allenatore romagnolo Davide BALLARDINI alla 'Gazzetta dello Sport' sulla corsa salvezza «Quest'anno la lotta è dura. Comprende squadre che a mio parere si equivalgono ma verso l'alto. Nel senso che sono tutte attrezzate per fare un buon campionato, per competere anche con quelle più forti, squadre che quando giocano contro le grandi comunque fanno vedere di essere organizzate, di avere personalità e giocatori di qualità. E ognuna ha una sua identità. L'Hellas Verona pronto a esonerare Paolo Zanetti? Il club è da un po’ di anni che comunque è allenato a queste situazioni, che vive momenti di difficoltà. Ma nonostante tutto ha sempre dimostrato di sapersela cavare, muovendosi bene sul mercato di riparazione» TuttoMercatoWeb.com
il blog di Francesco Barana ZANETTI E IL PARADOSSO DI SOGLIANO
Senza categoria, 11 Dicembre 2024
Una scelta, quella del Verona di confermare Zanetti, che è un eufemismo definire controcorrente e impopolare. Va contro l’evidenza, la logica e i numeri, ma – al netto dell’aspetto economico (il Verona ha poco budget) e del prossimo probabile cambio di proprietà (ma in un affare in cui ballano 70-75 milioni di euro non incide l’ingaggio di un allenatore) – forse si può spiegare così: Zanetti è funzionale al metodo di lavoro di Sogliano, che ha bisogno di essere quotidianamente dentro la squadra e di mantenere un filo diretto ed ultra-dialettico con il suo allenatore, per incidere, nella convinzione che solo in questo modo la situazione può restare sotto controllo e si può raggiungere l’obiettivo finale. Con l’attuale tecnico il feeling c’è, mentre con qualsiasi altro il rapporto sarebbe tutto da costruire.
Chi scrive pensa che questo sia un limite del nostro diesse. Un limite relativo e non assoluto, intendiamoci, perché se poi questo metodo, in un modo o nell’altro, porta al risultato è chiaro che il gioco vale la candela. Eppure un cambiamento di paradigma probabilmente aiuterebbe non poco anche la carriera dello stesso Sogliano, che con allenatori di profilo diverso valorizzerebbe meglio la sua indiscutibile abilità nello scegliere i calciatori. Ecco, se vogliamo, sta tutta qui l’anomalia e la contraddizione di Sogliano: difendendo Zanetti indirettamente espone alle critiche (ingiuste) il suo calciomercato, dunque se stesso. Tradotto: ma se non è colpa dell’allenatore, sarà che la squadra è scarsa? Ma come si possono considerare scarsi calciatori di livello internazionale come Serdar, Duda e Suslov, un gioiellino come Belahyane e un attaccante come Tengstedt che finalmente sta mostrando le qualità che gli addetti ai lavori gli hanno sempre riconosciuto? Gli stessi Magnani e Dawidowicz, che hanno centinaia di presenze in serie A, non saranno diventati brocchi tutti di un colpo. La verità è che sul piano tecnico e individuale questo Verona è da salvezza tranquilla.
Del resto, il “metodo Sogliano” con gli allenatori lascia molte domande aperte. Per esempio, non sapremo mai se con un altro tecnico al posto di Bocchetti e Zaffaroni, o di Baroni l’anno scorso, avremmo fatto meglio o peggio (però Zaff è arrivato in corsa e ha inciso, quindi quello si può considerare un cambio). Conta il risultato finale e se l’obiettivo è minimale, cioè una salvezza anche risicata (retrocedono tre squadre su venti, salvarsi mica è questa questa impresa…), forse Sogliano pensa ancora che può riuscirci con Zanetti, nonostante tutto. Salvaguardando il suo metodo di lavoro. Fino a prova contraria: Parma questa volta decide davvero.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Verona-Presidio Investors, si accelera. Ma la cifra si è abbassata
Chiusura prevista entro fine anno con il fondo statunitense
di Redazione
12 Dicembre 2024 12:00
Secondo Il Corriere di Verona, l’accordo tra Presidio Investors e Hellas Verona è in vista. Si lavora alle cifre per il passaggio, che saranno comunque inferiori a quelle emerse in un primo momento, al di sotto della «forchetta» compresa tra i 72 e i 75 milioni inizialmente indicata.
CAMPO E CLASSIFICA. Altro elemento che va messo in rilievo: in nessun modo lo sviluppo della trattativa ha inciso sulla scelta fatta in merito all’allenatore, alla vicenda legata alla conferma di Paolo Zanetti o al suo esonero, giunta ieri alla soluzione. Nel dialogo, questo sì, un peso l’ha avuto, e ce l’ha ancora, la situazione sul campo del Verona, con le difficoltà che sta mostrando la squadra e il suo cedimento in classifica che ha effetto nel confronto sul prezzo della società.
MANAGEMENT. Nessun contratto, per ora, è stato firmato. La compravendita di una società prevede che ne siano sottoscritti, in ordine temporale, due. Uno, con la fase di signing, ovvero la formalizzazione del preliminare, e il secondo che porta a quella di closing, con il trasferimento delle quote dell’azienda. Questione di giorni, ad ogni modo, per procedere in questa direzione. Presidio ha piani delineati. Si affiderà a un management in parte tedesco. Sta strutturando il board, ragionando sulle figure che avranno la gestione dell’Hellas. Rimane forte la possibilità che, perlomeno fino alla fine della stagione, resti l’assetto dirigenziale attualmente in essere, composto da Setti, Sean Sogliano e Simona Gioè, per un periodo di transizione e garanzia anch’esso da determinare nella sua durata.
STADIO. Nei programmi di Presidio, che ha in «portafoglio» investimenti nei settori dei media, della tecnologia e finanziari, c’è l’intervento sul Bentegodi, un business che passa dall’abbattimento dello stadio e la sua ricostruzione sullo stesso sito, in Piazzale Olimpia, con la squadra che, intanto, giocherebbe in un impianto provvisorio. L’intenzione dell’amministrazione comunale, espressa da Damiano Tommasi, di aprire a una manifestazione d’interesse in merito -, con lo sguardo rivolto alla riqualificazione del quartiere Stadio e alla candidatura di Verona ad essere tra le città ospitanti degli Europei del 2032 è un’opportunità in più per Presidio.
Zanetti verso la conferma, Sammarco con la Primavera
Salvo ribaltoni in serata, Sogliano conferma Zanetti e gli da un'ultima possibilità
di Giovanni Vit
10 Dicembre 2024 16:51
Paolo Zanetti in queste ore ha ripreso ad allenare. O meglio, pare che solo lo staff di Zanetti si sia ritrovato con Lazovic e compagni in quel di Castelnuovo del Garda. Presente pure Sogliano che con ogni probabilità ha voluto vedere la tenuta della squadra.
Il tecnico solo domani incontrerà i suoi ragazzi, tornando al suo posto di direzione.
Sammarco invece è impegnato nell’allenamento della sua Primavera, il suo arrivo in prima squadra non è stato reputato dalla dirigenza, secondo Sky Sport, di molto migliorativo.
Anche le altre alternative non sono state reputate all’altezza, allora pare che tutti resteranno al proprio posto, in attesa della gara (veramente) decisiva contro il Parma.
Salvo ribaltoni in serata Zanetti si conferma al timone dei gialloblù almeno per un’altra giornata quando dovrebbe essere in dirittura d’arrivo l’ingresso della nuova proprietà.
Tenere Zanetti o un “traghettatore” Bocchetti? Ecco perchè potrebbe non esserci un allenatore definitivo
Dopo un'altra disastrosa prestazione del Verona tra le mura amiche del Bentegodi, la società si è presa 24-48 ore per decidere il futuro della guida tecnica.
di Giovanni Vit
9 Dicembre 2024 11:50
Zanetti, dopo la seconda disfatta consecutiva in casa, sembra sempre più lontano dal cuore dei tifosi e dalle orecchie dei giocatori, a nulla sono valsi i miglioramenti di Cagliari, il ritiro di una settimana, le conferenze infuocate…
Ora il problema sembra essere questo: chi guiderà la squadra a Parma e, eventualmente, contro il Milan?
Da settimane si parla del cambio societario che dovrebbe essere ufficializzato entro Natale e, comprensibilmente, Setti e la dirigenza, in questo momento di transizione, non possono permettersi di assumere un nuovo allenatore. Non è solo una questione economica, ma anche di logica: arriva una nuova società e dovrà fare lei delle scelte.
Ecco che allora spunta l’idea della “richiamata alle armi” di Bocchetti, ancora sotto contratto a mezzo milione netto a stagione, che sta sostenendo il corso per il patentino necessario in Serie A, ma potrebbe chiedere una deroga.
Riepilogando, la strade potrebbero essere due: riprendere Bocchetti con la deroga dell’Aia, “tirare a campare” fino all’arrivo della nuova società, prendere un nuovo tecnico definitivo che dovrà ricostruire tutto nella finestra di mercato invernale. Oppure tenere Zanetti, con un ambiente pesantissimo, fino a quando la nuova società, entro Natale, non si insedierà e deciderà il da farsi.
FONTE: CalcioHellas.it
12 Dicembre 2024 - 09:44 Hellas Live Hellas Verona, reti subite nel primo tempo. Record negativo in Europa
Sono 25 (su 37, ndr) i gol incassati nei primi 45’ dalla squadra di Zanetti, primato negativo nei cinque principali campionati europei. Nella storia della Serie A, solo il Padova nel 1929-30 (28) e il Bari 1940-41 (27) hanno fatto peggio.
FONTE: HellasLive.it
Hellas Verona di Gianluca Vighini, 12/12/2024 11:23
VIGHINI | Caro Barana, stavolta non sono d'accordo con te. E ti spiego perché La scelta impopolare, Barana: "Zanetti e il paradosso di Sogliano"
Sogliano
Francesco Barana è un ottimo polemista, un osservatore attento, i suoi post sono uno degli ingredienti del successo di Tggialloblu. Ospito sempre volentieri i suoi interventi che mi danno spunti di riflessione e credo li diano anche a voi. Ho difeso strenuamente Francesco dagli attacchi della società in passato, come quando decisero di non farlo entrare allo stadio non concendendogli gli accrediti proprio per quel suo pensare "contro" e "libero" nel vero senso della parola. Un pericoloso precedente, caduto nell'indifferenza generale.
In ritardo molti se ne sono poi accorti. Detto questo, ho letto con gusto il suo ultimo intervento. Vi dico la verità. Mi sono persino avvantaggiato, leggendolo in anticipo e tenendolo in stand by, visto che lo aveva scritto prima della conferma ufficiale di Zanetti. Ho dato il via alla pubblicazione nel momento in cui abbiamo capito che l'attuale allenatore sarebbe rimasto. Quindi, mi sono potuto preparare con calma questa replica. Francesco sostiene: "Zanetti è funzionale al metodo di lavoro di Sogliano, che ha bisogno di essere quotidianamente dentro la squadra e di mantenere un filo diretto ed ultra-dialettico con il suo allenatore, per incidere, nella convinzione che solo in questo modo la situazione può restare sotto controllo e si può raggiungere l’obiettivo finale. Con l’attuale tecnico il feeling c’è, mentre con qualsiasi altro il rapporto sarebbe tutto da costruire.
Chi scrive pensa che questo sia un limite del nostro diesse. Un limite relativo e non assoluto, intendiamoci, perché se poi questo metodo, in un modo o nell’altro, porta al risultato è chiaro che il gioco vale la candela. Eppure un cambiamento di paradigma probabilmente aiuterebbe non poco anche la carriera dello stesso Sogliano, che con allenatori di profilo diverso valorizzerebbe meglio la sua indiscutibile abilità nello scegliere i calciatori. Ecco, se vogliamo, sta tutta qui l’anomalia e la contraddizione di Sogliano: difendendo Zanetti indirettamente espone alle critiche (ingiuste) il suo calciomercato, dunque se stesso".
Francesco denuncia come limite questo modo di procedere di Sogliano, mentre a mio avviso è proprio questo che fa la differenza tra il ds del Verona e il resto del mondo. Innanzi tutto perché a Sogliano di fare carriera non frega proprio nulla. Poteva andare al Milan qualche anno fa, altri avrebbero fatto carte false per avere quel ruolo, ma prima di accettare fece sapere urbi et orbi che lui non avrebbe fatto "il maggiordomo di nessuno". Barana conosce Sogliano come lo conosco io e sa benissimo che questa è la verità. Abbiamo a che fare con un tipo ruvido, romantico, intelligente, onesto e coerente. Per lavorare in questo calcio, Sogliano ha bisogno di essere in un contesto passionale, in una società che lo lasci decidere, in cui i tifosi siano la sua linfa vitale. La sua realizzazione professionale non passa né attraverso i soldi, né il prestigio della società in cui lavora. Per poter continuare a fare questo lavoro con questi presupposti ha persino accettato di andare a lavorare in serie C, a Padova, dove ha messo veramente a repentaglio la carriera. Ha difeso Mandorlini, sia a Verona, sia a Padova. da una parte stimolandolo, dall'altra proteggendolo come nessuno ha mai fatto. A Padova, sue parole, non lo esonerò perché quella richiesta gli venne dalla squadra. Avesse ceduto avrebbe infranto un principio e si sarebbe gettato in pasto per sempre dello spogliatoio, esponendosi ai ricatti dei senatori. Ha difeso ancora di più Marco Baroni, nella scorsa stagione. Una scelta rischiosa ma che alla fine ha portato alla salvezza. Ed oggi si parla di “Baroni-landia”, con Sacchi che sulla Gazzetta si sbilancia in lodi sperticate per il bravo Marco. Il quale, senza la coerenza di Sogliano, oggi probabilmente accetterebbe la panchina del Brescia o del Sudtirol. Far cadere la testa di un allenatore credo sia la cosa più facile del mondo. Tra l'altro libera il ds da un sacco di problemi. Ma appesantisce la società di contratti inutili e dannosi (un peso enorme nel passato ma persino ancora nel presente del Verona...) e spesso non è nemmeno vincente basti vedere gli esempi di Spezia, Cremonese e Sassuolo nelle ultime stagioni.
La scelta del tecnico non è mai semplice. Quest'estate c'erano alcune possibilità, Sogliano le ha vagliate attentamente e ha scelto quello che a lui sembrava la migliore per il momento del Verona e per le difficoltà che la società attraversa. Lo stesso Barana quest'estate scriveva: "Paolo Zanetti non è il migliore del mondo, ma è il migliore dei mondi possibili (per il Verona). Nel mazzo di carte che aveva in mano Sogliano, dato il budget, era la scelta più sensata, più di Donati o Inzaghi: perché già esperto, ma ancora tra i rampanti; perché di forte temperamento – come si conviene storicamente alla piazza di Verona – ma non egotico; perché allenatore tout court e non sbiadito di luce riflessa del passato di ex campione; perché tecnico dalla marcata identità tattica, ma non talebano – vedi la capacità di variare schieramento dalla trequarti in su, dove serve adattarsi ai calciatori di talento. Inoltre, Zanetti ha dimostrato che, se supportato dalla società e da calciatori di qualità, raggiunge gli obiettivi prefissati" Ed ancora: “Zanetti ha fame di rivincita e lo ha detto senza auto-censure, non gli è andato giù l’esonero di Empoli dopo i 43 punti della stagione precedente (“un’impresa sportiva. quella” ha ricordato). Per questo “quando mi ha chiamato il Verona ho sentito il serpente nello stomaco, per venire qui ho rinunciato a proposte economicamente più allettanti, ma non mi interessano i soldi, ho fame e spirito di rivalsa e questo è un club importante, allenare il Verona è una grande responsabilità”. Zanetti poi ha ammesso di sentirsi in sintonia sentimentale con la piazza, altro particolare non banale, perché il Verona storicamente ha sempre fatto bene con allenatori dal forte carattere più che con i giochisti”. Le premesse morali, tecniche e tattiche ci sono, l’impressione è (decisamente) buona. La parola al campo". Ecco, credo sia ingiusto proprio per questo imputare a Sogliano di aver sbagliato la scelta dell'allenatore o che sia questa scelta o la prudenza a fermargli la carriera. Sogliano è semplicemente coerente. Ed io, come tifoso del Verona, uno così non vorrei mai perderlo.
Hellas Verona di Gianluca Vighini, 10/12/2024 15:14 CRISI HELLAS | Fidiamoci di Sogliano e che Dio ce la mandi buona...
Sean Sogliano
L'indecoroso spettacolo visto al Bentegodi contro l'Empoli investiva pienamente anche la guida di Paolo Zanetti. Una squadra completamente in balia di se stessa, senza arte nè parte, senza nemmeno l'alibi di avere contro una grande come Inter e Atalanta. Impossibile non prendere in considerazione un cambio che tutti ritenevamo inevitabile. Non perchè Zanetti non sia un buon allenatore ma perché evidentemente il suo messaggio, la sua proposta calcistica non riusciva ad essere credibile per questo gruppo di giocatori. Impossibile non tenere conto della terribile involuzione della squadra, al netto di assenze importanti (Duda, Serdar, Frese) e del “tradimento” di una vecchia guardia che ha alzato bandiera bianca ormai da tempo, pienamente corresponsabile di questa situazione. Zanetti ha però continuato a tenere dentro il gruppo questi giocatori che lo hanno affondato. Questa forse una colpa grave del tecnico. Eppure la società ha deciso di dare un'altra chance a Zanetti.
Sogliano e Setti si prendono un rischio molto alto, ma essendo in possesso di dati che probabilmente a noi sfuggono. Le alternative prese in esame non convincevano fino in fondo. Impossibile riproporre Bocchetti. Rischioso dare la squadra a Sammarco. Un rischio anche andare a prendere un tecnico “navigato” solo per il gusto di cambiare. Ballardini, Semplici e tutti gli altri non convincevano. Una non scelta forse per prendere tempo, forse per la convinzione-speranza che ci sia ancora da tirare fuori qualcosa da questo gruppo, in attesa di gennaio e forse del cambio di proprietà. Sogliano, negli anni passati, ha dimostrato di aver avuto ragione difendendo tecnici che la piazza voleva esonerare a gran voce. Lo fece con Bocchetti e lo ha fatto con Baroni che oggi è l'allenatore più in copertina d'Italia. Speriamo abbia ragione anche stavolta. Fidiamoci di lui e che Dio ce la mandi buona…
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Nell’ambito delle trattative per due calciatori, il presidente dell'Hellas Verona, Maurizio Setti, aveva intrattenuto rapporti con un soggetto non iscritto al Registro Nazionale degli Agenti Sportivi CONI.
A seguito dell’accordo di patteggiamento raggiunto dalle parti (ex art. 126 CGS), il presidente del Verona Maurizio Setti è stato sanzionato con 9.000 euro di ammenda. A titolo di responsabilità diretta anche il club è stato sanzionato con un’ammenda di 4.000 euro.
A carico di Setti era stato aperto un procedimento per violazione dell’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, sia in via autonoma che in relazione a quanto disposto dagli artt. 1 e 18, commi 1 e 2, del Regolamento degli Agenti Sportivi della FIGC “per aver intrattenuto rapporti, nelle trattative finalizzate al tesseramento del calciatore Reda Belahyane e alla cessione del calciatore Bruno Amione, nonché per aver sottoscritto appositi mandati di rappresentanza, rispettivamente nelle date 23 gennaio 2024 e 28 gennaio 2024, con il Sig. Juan Pablo Pachon Chaves, all’epoca dei fatti soggetto non iscritto al Registro Nazionale degli Agenti Sportivi CONI, senza verificare che lo stesso fosse regolarmente iscritto nel predetto Registro”.
In queste prime quindici giornate di campionato il Verona di Paolo Zanetti ha conquistato solo quattro vittorie - che sono valse gli attuali dodici punti in classificia - e ben undici sconfitte. Nessun pareggio, quindi. Un dato, quest'ultimo che diventa in questo momento un vero record in quanto i gialloblù solo l'unica squadra tra Serie A, B e C, a non aver ancora terminato una gara in parità.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
14 dicembre 2024 Serie A Enilive 2024/25 | #ParmaVerona: i numeri
Verona - Le statistiche, i numeri e le curiosità fornite da Opta Sports relative a Parma-Hellas Verona, 16a giornata della Serie A Enilive 2024/25, in programma domenica 15 dicembre (ore 15), al 'Tardini' di Parma.
PRECEDENTI
Il match di domani rappresenterà la 19a sfida in Serie A tra Parma ed Hellas Verona nella loro storia. Il bilancio è favorevole agli scaligeri, vittoriosi in nove occasioni. Completano il quadro tre pareggi e sei successi dei ducali.
L'ultima sfida giocata tra le due formazioni al 'Tardini' risale alla stagione 2020/21 ed è terminata 1-0 a causa del gol, segnato nel primo minuto di gioco, da Kurtic.
L'ultima vittoria al 'Tardini', invece, risale alla stagione precedente, nel campionato di Serie A 2019/20: al 10' Darko Lazovic ha siglato il gol del definitivo 0-1.
CURIOSITÀ
Nell'anno dello Scudetto, Parma-Hellas Verona non si giocò: il Parma, durante quella stagione, ottenne il diciannovesimo posto nel campionato di Serie B, retrocedendo così in Serie C1.
FOCUS GIOCATORI
Tra i giocatori che hanno segnato almeno cinque gol in questo campionato, nessuno ne ha realizzati meno di Casper Tengstedt contro avversarie che iniziavano la giornata nel lato destro della classifica, appena uno su cinque (come Lautaro Martínez). Il danese, con le sue reti, è il giocatore che ha segnato di più nella Serie A 2024/25, tra quelli all’esordio nel massimo campionato.
L’ultima volta in cui Darko Lazovic ha giocato tra gli undici di partenza contro il Parma allo stadio 'Tardini' in Serie A ha segnato un gol, il 29 ottobre 2019. Il classe 1990 è il giocatore ad aver partecipato attivamente a più reti nel corso dell’anno solare 2024 in campionato (otto - tre marcature e cinque passaggi vincenti).
FONTE: HellasVerona.it
“Dal primo giorno sapevo che questa scelta era ponderata al 100%, conosco il gioco del mister e so che avrebbe sfruttato le mie qualità. Inoltre ho trovato un gruppo e un ambiente che mi fanno stare benissimo, e questo era quello che cercavo in questa fase della mia carriera”. Il centravanti del Trento Samuel Di Carmine parla così a Trivenetogoal.it della sua esperienza in gialloblù: “Siamo sicuramente contenti di quello che stiamo facendo, ma è solo un punto di partenza. Dobbiamo continuare così, impegnarci ogni giorno per alzare l’asticella e poi a giugno vedremo cosa abbiamo fatto di bello. - prosegue Di Carmine - Siamo una squadra che gioca bene, che tiene palla e impone il ritmo, queste sono le nostre qualità migliori. Magari fuori casa le squadre sono più chiuse o i campi sono più difficili rispetto al nostro, questa è la spiegazione”.
Di Carmine poi si sofferma sulle sue esperienze passate: “Arrivo da due anni molto difficili, ho riscoperto l’amore per il pallone e la voglia di giocare grazie a questo ambiente. Ricordo con piacere gli anni al Perugia per i gol e le emozioni vissute lì, ma anche la promozione in Serie A con l’Hellas Verona è stata bellissima, li ringrazio per avermi dato l’opportunità di giocare in massima serie”.
Infine un pensiero alla sfida contro il Vicenza: “Dobbiamo ancora approfondire, ma è una squadra con grande tasso tecnico e solidità. Il Padova sta andando forte, quindi loro hanno anche un po’ di pressione. Non penso a come affrontare la loro difesa, mi affido ai compagni. Io proverò a smarcarmi, fare i miei movimenti e valorizzare al massimo le palle che mi servono. - conclude Di Carmine - Il nostro punto di forza è il cuore della squadra. Possiamo sempre migliorare in tutto, io per primo, non c’è mai un limite”.
Tijjani Noslin si racconta. In un'intervista rilasciata in patria, ai taccuini del 'De Telegraaf', l'attaccante della Lazio ha ripercorso la sua carriera, raccontando anche il momento in cui è diventato professionista e quello in cui si è spostato dall'Olanda all'Italia: "Sono finito al Fortuna Sittard in Eredivisie. Sneijder conosceva il proprietario turco e così in un colpo solo sono diventato un professionista. Ero davvero grato di poter essere un calciatore ogni giorno. Ho creduto di nuovo in me stesso. Pensavo di potercela fare. Magari non sarei finito al Real Madrid, però sentivo che potevo andare oltre, che il Fortuna Sittard non era la mia destinazione finale.
Così ho firmato per l'Hellas Verona. A volte un ambiente completamente nuovo può aiutarti. E inoltre ho avuto la fortuna di aver giocato subito e tanto, il che ha accelerato il mio adattamento al calcio italiano. I gol sono arrivati automaticamente, mi ero sbloccato. Mia madre viene spesso a guardarmi, e poi cucina il cibo più buono del mondo, come sempre. Sto vivendo il mio sogno, mi sembra di giocare a 'FIFA' in tempo reale. Da niente a tanti soldi. Ma non li butto via, conosco il valore del denaro. Questa è la bellezza di ottenere qualcosa a suo tempo, ho ancora le mie abitudini del passato anche nella spesa".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
'Gli Unici nella storia: il documentario'
40 anni dalla conquista di un sogno
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Mercoledì 16 Luglio, ore 17:30
VS
Amichevole precampionato
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
82
Inter
81
Atalanta
74
Juventus
70
Roma
69
Fiorentina
65
Lazio
65
Milan
63
Bologna
62
Como
49
Torino
44
Udinese
44
Genoa
43
Hellas Verona
37
Cagliari
36
Parma
36
Lecce
34
Empoli
31
Venezia
29
Monza
18
Il Napoli è Campione d'Italia accede alla fase a gironi della Champions League con Inter, Atalanta e Juventus
La Roma si qualifica alla fase a gironi dell'Europa League mentre la Fiorentina andrà ai preliminari della Conference League
Empoli e Venezia raggiungono il Monza in Serie B
Ultima partita
Domenica 25 Maggio, ore 20:45 (Sky Sport/DAZN)
1-2
Serie A 38ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.