#Fase2Bis La Serie A ripartirà il 19 Giugno con ATALANTA-SASSUOLO, l'HELLAS giocherà invece il 20 o il 21 al Bentegodi col Cagliari per il recupero della 25esima giornata
Il campionato riparte dal 19 Giugno col recupero di ATALANTA-SASSUOLO mentre le semifinali di Coppa Italia saranno il 13 e la finale il 17; l'HELLAS giocherà quindi col CAGLIARI per il recupero della 25esima giornata.
I ritmi saranno serratissimi (fino a tre partite la settimana) ma con un vero e proprio vuoto legislativo riguardante i contratti dei giocatori in scadenza al 30 Giugno (con ripercussioni tragicomiche pensando a giocatori in prestito da un club in concorrenza con un altro per il medesimo obiettivo, due mesi di stipendio ulteriori da pagare ai calciatori e altre situazioni impensabili).
Intanto in Corea del Sud, dove forse la pandemia è stata affrontata meglio al mondo anche tramite l'uso di droni-guardiano controllati da remoto lo ricorderete, dopo la fine del lock down i contagi sono tornati a salire e il governo ha deciso di chiudere tutto un'altra volta e di favorire lo smart-working (non chiamatelo lavoro agile che non si può sentire!).
Calciomercato: LazioChannel.it ipotizza che la LAZIO potrebbe arrivare a KUMBULLA con 15 milioni e una contropartita tecnica che potrebbe essere il centrocampista Valon BERISHA (peraltro già associato ai gialloblù in l'estate scorsa) oppure un'altra dell'ampio spettro a disposizione dei biancazzurri ma qualche giorno fa il diesse scaligero D'AMICO era stato abbastanza chiaro sul fatto che il cartellino di Marash valesse più dei 25 milioni prospettati da più fonti mediatiche e, ammesso e non concesso che Via Olanda sia disposta ad accettare contropartite tecniche abbassando il prezzo del centrale difensivo, buonsenso vorrebbe che queste ultime dovessero provenire dall'INTER che ha prestato agli scaligeri sia SALCEDO che DIMARCO tantopiù se ai due succitati i nerazzurri lasciassero in prestito pure lo stesso KUMBULLA per un'altra stagione a maturare in un'ambiente che conosce e dove si esprime al meglio (ipotesi tutt'altro che improbabile)...
'La Gazzetta dello Sport' svela: 'PESSINA potrebbe rivelarsi l'ennesima plusvalenza per l'ATALANTA' con buona pace di chi, seguendo i rumors di mercato negli ultimi tempi, s'era spinto a pensare non solo ad un rinnovo del prestito (ancora peraltro possibile) ma anche ad un possibile acquisto definitivo.
Sirene serbe per RADUNOVIĆ seguito con molto interesse da PARTIZAN e STELLA ROSSA.
Intanto Manuel PERETTI, difensore classe 2000 gialloblù in prestito in Serie D al PALERMO, ha salutato la Sicilia ed è tornato a Verona in attesa di capire come evolverà il suo contratto in scadenza a Giugno...
Massimo MARGIOTTA rinnova ufficialmente sino al 2023: Per il Responsabile del Settore Giovanile gialloblù si era vociferato di un possibile ruolo da dirigente all'affiliato MANTOVA neopromosso in Serie C e invece Via Olanda, con un comunicato apparso sul suo sito web ufficiale, ha sciolto ogni riserva.
La sinergia (guai a chiamare il club mantovano società-satellite!) dei virgiliani con Via Olanda proseguirà in ogni caso a gonfie vele e il portale VoceDiMantova.it suggerisce i tanti Primavera scaligeri che potrebbero approdare alla vicina Mantova da FELIPPE a JOČIĆ, da UDOGIE a SANE tanto per citarne quattro a caso...
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L'esterno della primavera scaligera nel giro delle giovanili azzurre UDOGIE «I miei punti di forza e debolezza? Credo di cavarmela in fase offensiva, quando parto dalla difesa per sovrappormi: mi piace cercare l’assist o il tiro. Credo invece di dover migliorare l’attenzione in fase difensiva: le coperture, la concentrazione nell’arco dei novanta minuti… L'esperienza ai Mondiali Under 17 con la maglia azzurra e i club che si sono interessati a me? Il Mondiale e l’Europeo sono stati due belle esperienze, soprattutto il Mondiale è stato un sogno e c’è anche un po’ di rammarico per essere usciti ai quarti. Per quanto riguarda il rinnovo, sono sempre stato sicuro di voler rimanere: la Società e il mister hanno sempre creduto in me, quindi volevo restare a Verona. Obiettivi per il futuro? Per quanto riguarda il prossimo futuro, spero ovviamente di riuscire a ritagliarmi uno spazio in prima squadra e far bene. Guardando più avanti spero invece di riuscire ad arrivare nel grande calcio» CalcioHellas.it
L'ex difensore gialloblù CARACCIOLO a TuttoPisa.com «La Serie A? Il primo goal che ho segnato con la maglia del Verona al Milan me lo porterò dentro per tutta la vita. Della categoria maggiore mi porto dietro tante cose. Nonostante l’anno difficile, con una squadra che puntava alla salvezza, non lo dimenticherò mai. Ho imparato tantissime cose allenandomi con tanti campioni. Il duello più difficile fu con Immobile e Caicedo.» PianetaSerieB.it
Il presidente del MANTOVA MASIELLO dedica a Maurizio SETTI la promozione in C dei virgiliani a 'La Voce di Mantova' «La dedica di questa promozione va a Maurizio Setti. Sono felice di averlo portato a Mantova, crede fortemente in questo progetto. Grazie anche ai giocatori: i veri artefici di tutto ciò sono quelli che vanno in campo. Stiamo strutturando la società e Setti è la persona giusta per continuare a crescere. In un paio d’anni possiamo arrivare in B, ma bisogna crescere su più fronti. Dobbiamo valorizzare i giovani. Mantova club satellite del Verona? Continueremo ad avere autonomia. Ma per crescere queste sinergie sono necessarie» CalcioHellas.it
Il prof. Enrico Castellacci, presidente dei medici di calcio italiani ed ex medico della Nazionale, parlando a 'Radio Capital' «Scommetterei sulla ripresa della Serie A, ma con questo protocollo: con la norma della quarantena obbligatoria di 14 giorni in caso di una positività al Covid-19, le possibilità che sia portato a termine non sono molte. E’ un passo avanti aver lasciato il ritiro fiduciario solo in caso di positività, è chiaro che il Cts vuole valutare la curva epidemiologica. Qualora si abbassasse notevolmente, si potrebbe ridurre da 14 a 7 giorni e allora l’aria per il campionato diventerebbe più respirabile... Sulla ripresa del campionato, forse, potrei anche scommettere, ma sulla sua conclusione, da medico e da persona molto attaccata al calcio, ho qualche dubbio: una positività può arrivare e allora, con la norma dei 14 giorni, la vedrei come la fine del campionato» Hellas1903.it
Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha parlato al TG5 «La ripresa del calcio? Un segnale importante, l’Italia sta ripartendo e lo sport e il calcio si rendono protagonisti di questa ripartenza. Soprattutto ora che è possibile farlo in sicurezza e nel rispetto della salute di tutti. Se ho mai pensato che non ce l’avremmo fatta? Purtroppo sì, nei momenti più difficili e quando c’erano i dati più alti della curva. Ma ancora adesso incrocio le dite sperando che il campionato possa giungere alla fine come previsto» Hellas1903.it
Il presidente dell’Assocalciatori Damiano TOMMASI all’ANSA «Avere una data certa è di sicuro un passo avanti, ma restano criticità e speriamo di risolverle. Nel pieno dell’epidemia, avevo parlato di uno Zoncolan da scalare: abbiamo superato dei tornanti, ma non siamo ancora in discesa» Hellas1903.it
Gabriele Gravina presidente della FIGC «(La ripartenza dei campionati) Rappresenta un messaggio di speranza per tutto il Paese. Sono felice e soddisfatto, è un successo che condivido con il Ministro per lo Sport Spadafora e con tutte le componenti federali. Il nostro è un progetto di grande responsabilità perché investe tutto il mondo professionistico di Serie A, B, C e, auspicabilmente, anche la Serie A femminile» Hellas1903.it
MANTOVA Il Mantova non sarà una società satellite del Verona, ma stringerà comunque una forte sinergia col club gialloblù, peraltro necessaria per crescere. Così si è espresso nei giorni scorsi il presidente biancorosso Ettore Masiello, sui rapporti con l’Hellas di patron Maurizio Setti. Confermando in sostanza ciò che si poteva intuire: del Mantova che vedremo il prossimo anno in Serie C faranno parte tanti giovani del Verona, si spera tra i più promettenti. Il pozzo da cui attingere è buono: il vivaio gialloblù ha raggiunto livelli di eccellenza negli ultimi anni e il raggiungimento della finale di Coppa Italia da parte della Primavera ne è un esempio tangibile.
Dunque, vien da pensare che alcuni di questi talenti gialloblù potrebbero trovare spazio l’anno prossimo nella rosa del Mantova. Tra i papabili c’è il centrocampista brasiliano Lucas Felippe Martello, classe 2000, un giovane che il Verona ha blindato fino al 2022 e sul quale ripone parecchie speranze (è il capitano della Primavera). Sempre per il centrocampo, buone credenziali presenta il serbo Bogdan Jocic (2001), prelevato dalla Stella Rossa e legato al Verona fino al 2023.
Un altro elemento interessante, stavolta per la difesa, è il nigeriano Destiny Udogie (2002), terzino sinistro che il club scaligero ha vincolato fino al 2022. Da seguire pure l’esterno destro Precious Amayah (2000).
Per l’attacco la stella è indubbiamente Adama Sane, senegalese, classe 2000: al Verona dal 2015-16, si è da subito distinto segnando valanghe di gol nell’Under 17, tanto da attirare le attenzioni della Juventus. Con la Primavera bianconera, però, non è riuscito a mettersi in mostra, così è tornato al Verona e nell’ultima stagione ha messo a segno 15 gol in 16 partite. Mantova potrebbe essere l’approdo ideale per misurarsi con una prima squadra, anche se le pretendenti di certo non mancheranno.
Sempre restando in orbita Verona, ma spostandoci su giocatori che hanno già maturato esperienze tra i professionisti, è inevitabile menzionare due ragazzi che da Mantova sono già passati e potrebbero tornare: Rayyan Baniya e Vincenzo Silvestro. Il primo, difensore centrale, si è messo in luce nel Renate totalizzando 22 presenze, quasi tutte da titolare; il secondo, esterno sinistro, è arrivato a quota 26 nel Rimini. Una seconda esperienza in riva al Mincio sarebbe gradita a entrambi. Non ha mai vestito il biancorosso Pierluigi Cappelluzzo (’96), attaccante della Pistoiese il cui contratto col Verona scade il prossimo 30 giugno: un altro nome da annotare. Ovviamente, per lui e per tutti gli altri, decideranno il direttore sportivo e l’allenatore chiamati a costruire il nuovo Mantova. Gli attuali titolari delle rispettive cariche ( Righi da una parte e la coppia Garzon-Cuffa dall’altra) attendono lumi dalla proprietà. Dopo il Consiglio Federale del 4 giugno qualcosa si muoverà
FONTE: VoceDiMantova.it
Calendario Serie A, le nuove date delle partite: si giocherà quasi tutti i giorni Il via libera del Governo alla ripresa del campionato di Serie A rimette in moto la macchina organizzativa del calcio tra calendario, date e orari delle partite. Si parte il 13-14 giugno con le semifinali di Coppia Italia. Dopo la finale della seconda competizione nazionale in programma il 17, spazio alla Serie A attesa da un vero e proprio tour de force.
SERIE A CALCIONOTIZIE 28 MAGGIO 2020 21:40 di Maurizio De Santis
Si gioca, finalmente. Il via libera da parte del Governo alla ripresa della Serie A mette la strada in discesa e sgombra il campo dalle polemiche delle scorse settimane. La ripartenza del campionato (auspicata dai vertici del calcio anche per limitare i danni economici provocati dallo stop forzato) non è più solo un'ipotesi ma un dato di fatto. Si ricomincia anche per contenere il gap finanziario scaturito dall'emergenza sanitaria. Quali sono le date in calendario e gli orari delle partite? Si partirà dalla Coppa Italia, che non sarà dunque "sacrificata" con il campionato di Serie A che riaprirà i battenti il 20 giugno
Il calendario della ripresa del calcio, si parte con la Coppa Italia il 13 giugno
Al contrario di quanto s'ipotizzava inizialmente il calcio italiano ripartirà con le semifinali di Coppa Italia, ovvero Napoli-Inter e Juventus-Milan. Le due partite saranno distribuite tra 13 e 14 giugno, con la finale in programma il 17 giugno. Una buona notizia per la seconda competizione nazionale che, alla luce dei tempi ristretti sembrava destinata ad essere sacrificata, anche alla luce della necessità post-campionato di dedicarsi alle Coppe europee ad agosto inoltrato.
La Serie A ripartirà il 20 giugno
La Serie A (così come la Serie B) ripartirà ufficialmente invece il 20 giugno. Con quali partite? Questo sarà deciso definitivamente dall'Assemblea di Lega in programma domani, e non è da escludere la possibilità di iniziare con le quattro sfide valide per i recuperi della 25esima giornata ovvero Atalanta–Sassuolo, Hellas Verona–Cagliari, Inter–Sampdoria e Torino–Parma. In questo modo pochi giorni dopo si potrà riprendere con la 27a giornata, con tutte le squadre "allineate" e con lo stesso numero di match disputati.
La nuova Serie A, si giocherà tutti i giorni
Si andrà in campo con ritmi serrati (anche 3 incontri a settimana) per far sì che la Serie A possa proseguire regolarmente fino al 26 luglio (una data orientativa rispetto alle indicazioni ufficiali che fissano la "dead line" al 20 agosto), lasciando liberi alcuni slot per archiviare anche la Coppa Italia prima che ad agosto si rimetta in moto anche il gran carrozzone delle Coppe (Juventus, Napoli, Atalanta, Inter e Roma sono ancora in lizza tra Champions ed Europa League). Ultima questione sul tavolo, l'orario dei match. L'Assocalciatori ha fatto sapere che giocare i match alle 16.30 non è opzione da prendere in considerazione per le condizioni climatiche. Ecco perché sono state individuate altre fasce: alle 17/17.30, alle 19.15 e alle 21.30.
FONTE: FanPage.it
CALCIO TRIVENETO
26 maggio 2020 - 16:50 Gazzetta dello Sport: “L’erede di Kumbulla al Verona si chiama Lovato, compratelo al Fantacalcio!”
di Redazione PadovaSport.TV
Un nome da appuntare per il fantacalcio? Per La Gazzetta dello Sport, sicuramente sì. Si tratta di Matteo Lovato, difensore del Verona che potrà raccogliere l’eredità di Kumbulla: “Da un 2000 a un altro? Il Verona potrebbe preparare la strada del dopo Marash Kumbulla con un altro difensore centrale del 2000, Matteo Lovato. Dopo le dichiarazioni del d.s. D’Amico a Sky su Kumbulla («ha dimostrato di essere un calciatore seguito dai top club europei»), è logico focalizzare l’attenzione su un investimento robusto fatto a gennaio con l’acquisto di Lovato per una cifra intorno al milione. Da un veronese come Max a un padovano come Matteo. La sua è stata un’ascesa rapidissima nella prima parte di stagione grazie sia alle sue qualità ma anche e soprattutto al lavoro svolto da Salvatore Sullo”, si legge.
FONTE: PadovaSport.tv
NEWS CALCIOMERCATO LAZIO Per Kumbulla si fa sul serio: ecco l’offerta
Per Kumbulla i bancocelesti sarebbero disposti a cedere una contropartita tecnica
Pubblicato il 28/05/2020 Di Erika Nardinocchi
CALCIOMERCATO LAZIO Per Kumbulla la posta è alta, su di lui c’è molto concorrenza, sono diversi i club che vogliono acquistare il difensore albanese per le grandi dote dimostrate prima della sosta. Nonostante questo però Tare cercherà in tutti i modi di portare il classe 2000 nella Capitale sperando anche, nella volontà del ragazzo che potrebbe spingere per trasferirsi in biancoceleste per l’amicizia con Strakosha e la possibilità di poter giocare titolare, cosa che in altre squadre potrebbe non succedere. Il proprietario del cartellino, l’Hellas Verona, chiede 25 milioni per lui, troppi al momento, infatti la Lazio è pronta a offrire 15 milioni più il cartellino di Valon Berisha se non dovesse venire riscattato dal Fortuna Dusseldorf, ma non è l’unica contropartita che la Lazio userà per provare a superare la concorrenza del Napoli, Inter, Chelsea e Atletico Madrid.
FONTE: LazioChannel.it
Corriere di Verona: "Il Verona gioca di squadra. Coro di no alle gare alle 16.30"
Il Verona, dopo lungo tempo, ha ripreso ieri con gli allenamenti di gruppo sui campi del Centro Sportivo di Peschiera. I gialloblù hanno ripreso la preparazione ma la cautela da osservare, dopo questo lungo stop, è sicuramente elevata. Mentre si attende l'ufficialità della prima partita che, in caso di ripresa, dovrebbe essere il recupero del match con il Cagliari, tiene banco il pieno disaccordo espresso dall'Assocalciatori per l'orario delle 16.30, uno dei tre - assieme a 18.45 e 21 - in cui si dovrebbero disputare gli incontri. Lo riporta oggi il "Corriere di Verona".
Sezione: Rassegna / Data: Mer 27 maggio 2020 alle 11:00 / Fonte: Corriere di Verona
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Con la fine dei campionati di Serie D termina anche l’esperienza in prestito al Palermo di Manuel Peretti, difensore classe 2000 di proprietà dell’Hellas.
Il giocatore è infatti tornato a Verona, dove nei prossimi mesi si deciderà il suo futuro: il contratto che lega il ragazzo ai colori gialloblù scadrà infatti a fine stagione, quindi le parti dovranno decidere se continuare insieme oppure separarsi.
Questo, intanto, il “saluto social” di Peretti a Palermo:
Secondo il portale serbo Kurir, si prospetta un derby di mercato tra Partizan Belgrado e Stella Rossa per Boris Radunovic. Il portiere attualmente all’Hellas Verona, ma di proprietà dell’Atalanta, era stato seguito la scorsa estate prima dell’Europeo U21 proprio dalla Stella Rossa che aveva riallacciato i contatti con il suo procuratore.
Il classe 1996 è considerato dal club biancorosso come una valida alternativa a Borjan, che ha molte offerte dall’Asia e potrebbe quindi lasciare la Serbia nella prossima finestra di mercato. Allo stesso tempo il Partizan deve pensare a sostituire Vladimir Stojković, che all’età di 36 anni si avvicina al ritiro.
ESCLUSIVE ESC. CH – Udogie: “In quarantena mi è mancato il calcio. Il contratto? Ho sempre voluto il Verona”
Il talentuoso terzino gialloblù si è raccontato in esclusiva ai nostri microfoni tra quarantena, Primavera e prima squadra
di Tommaso Badia Maggio 26, 2020 - 17:30
Risposte brevi e concise, un po’ “alla Juric”: Iyenoma Destiny Udogie in questi giorni a stretto contatto con la prima squadra ha già appreso molto dall’Uomo di Spalato, “parlantina” compresa.
Raggiunto dai nostri microfoni, “Udo” si è infatti raccontato senza i consueti giri di parole tipici di molti calciatori, andando dritto al punto della questione anche quando si è trattato di parlare dei propri punti deboli.
Andiamo quindi a vedere la prima parte della nostra intervista al talento classe 2002, durante la quale si è presentato e ha scambiato con noi due chiacchiere su quarantena, Nazionale e Primavera.
Intanto come stai? E com’è andata la quarantena?
«Io sto abbastanza bene, anche se la quarantena è stata un po’ difficile perché mi mancava il calcio e non sapevo come fare senza: avevo nostalgia del campo e dei miei compagni. Almeno ci arrivavano gli esercizi da fare, quindi mi sono dedicato a quelli…».
Ti presenti un po’ come calciatore? Qual è il tuo punto di forza? E in cosa credi di dover migliorare?
«Credo di cavarmela in fase offensiva, quando parto dalla difesa per sovrappormi: mi piace cercare l’assist o il tiro. Credo invece di dover migliorare l’attenzione in fase difensiva: le coperture, la concentrazione nell’arco dei novanta minuti…».
Dopo l’Europeo e il Mondiale, tanti club si sono interessati a te: come hai vissuto quel periodo e che significato ha avuto per te la firma del contratto con l’Hellas?
«Il Mondiale e l’Europeo sono stati due belle esperienze, soprattutto il Mondiale è stato un sogno e c’è anche un po’ di rammarico per essere usciti ai quarti (contro il Brasile che poi si aggiudicherà il titolo, ndr). Per quanto riguarda il rinnovo, sono sempre stato sicuro di voler rimanere: la Società e il mister hanno sempre creduto in me, quindi volevo restare a Verona».
Parliamo un po’ della Primavera: com’è stato questo primo anno? E credi che riuscirete a disputare la finale di Coppa?
«Il gruppo della Primavera è stupendo e molto unito, anche grazie al mister. Noi speriamo di riuscire a riuscire a disputare la finale contro la Fiorentina: abbiamo tanta voglia di giocarla e tanta fame di vittoria».
Parlando proprio di mister Corrent, cosa ci racconti su di lui?
«Con il mister ho un bellissimo rapporto, anche perché mi ha allenato anche in Under 17: sin dal primo giorno mi ha preso sotto la sua ala e mi ha fatto crescere sia come calciatore che come persona. Gli devo molto».
ESCLUSIVE ESC. CH – Ancora Udogie: “Juric è una grande persona. Sta a me dimostrarmi degno della sua fiducia”
Ecco a voi la seconda parte dell’intervista al giovanissimo terzino gialloblù: ora si parla di prima squadra
di Tommaso Badia Maggio 26, 2020 - 17:35
Dopo una prima parte “di presentazione”, siamo ora arrivati al “momento clou” della nostra intervista a Iyenoma Destiny Udogie, ossia il suo rapporto con la prima squadra del Verona, in cui si è aggregato nelle ultime settimane (anche se al momento “Udo” è alle prese con alcune terapie a causa di un lieve infortunio muscolare).
Di seguito, dunque, la seconda metà della nostra chiacchierata con la giovane promessa dell’Hellas.
Come sono stati questi primi allenamenti con la prima squadra?
«Sicuramente la ripresa è stata dura, soprattutto perché arrivavamo da un lungo periodo di inattività. Adesso speriamo che in vista della ripresa del campionato vada tutto bene».
Chi è il giocatore della prima squadra che più ti ha più impressionato e dal quale cerchi di “rubare” qualcosina? E quello che guardi al di fuori del Verona?
«Sto osservando molto Lazovic, anche perché gioca nel mio stesso ruolo. Guardo come si muove e come attacca, mi piace molto come giocatore. Per quanto riguarda il giocatore non del Verona, mi è sempre piaciuto molto Marcelo, soprattutto per come interpreta la fase offensiva: è davvero fortissimo!».
Juric ha più dimostrato di non guardare la carta d’identità e in conferenza ha dimostrato apprezzamento per le tue doti: credi che un’eventuale ripresa potrebbe consentirti di debuttare in Serie A?
«Mi piace molto il mister, è una grande persona e come hai detto tu non guarda all’età. Sta a me dimostrargli le mie qualità e guadagnarmi la sua fiducia».
Com’è il rapporto che il mister ha con te e gli altri giovani che si allenano con la prima squadra? Ti ha dato qualche consiglio in particolare?
«Il mister è una grande persona anche perché ci aiuta tantissimo. Personalmente mi ha dà sempre moltissimi consigli, per esempio su come posizionarmi e dove e come migliorare. Gli sono molto grato per questo».
Sappiamo che puoi giocare in diversi ruoli: nel 3-4-2-1 di Juric ti vedi anche in un ruolo che non sia l’esterno di centrocampo?
«In allenamento ho fatto anche il terzo difensore di sinistra, un ruolo che sto cercando di imparare e in cui non mi sono trovato male. Detto questo è chiaro che la mia posizione naturale sia quella di esterno, anche se comunque cerco di dare sempre il massimo in ogni ruolo ovunque il mister mi metta».
Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
«Per quanto riguarda il prossimo futuro, spero ovviamente di riuscire a ritagliarmi uno spazio in prima squadra e far bene. Guardando più avanti spero invece di riuscire ad arrivare nel grande calcio».
FONTE: CalcioHellas.it
29 MAG 2020 SURROGATO DI CALCIO
Dice Gravina: il calcio è un’industria. Il problema è che ha ragione. E’ proprio vero. Il calcio di Lotito, Setti, e compagnia non è più un romantico rifugio della passione della gente ma è diventato un gigantesco mercato, in cui quella passione è arata e concimata al fine di ottenere soldi soldi soldi. E’ ineccepibile il discorso: svuotato quasi completamente della passione della gente, il pallone tornerà per esigenza di bilancio a giocare. Senza la gente. Una bestemmia assoluta, un controsenso al pari di un rapporto incestuoso. Come si può dire che quello è calcio? No non lo è. Il calciatore, uno come Zigoni, o come Elkjaer o tutti gli altri campioni che abbiamo avuto a Verona vivono dell’esaltazione del momento, del trasporto della gente, il loro egocentrismo li porta a superare e a superarsi, come ha spiegato benissimo Valdano in una recente intervista. La gente è per il calcio come il sangue per il cuore. Senza non esiste cuore, nè battito. Non sarà calcio. Sarà la ciofeca, tristissima imitazione del caffè in tempi autarchici, sarà il surrogato del cioccolato, sarà una rappresentazione di un’industria che non poteva fermarsi pena il default. Ci dovremo abituare, ma non diteci che quella cosa lì che andrà in onda in chiaro e a pagamento ci deve anche piacere.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
VISTO DA NOI
28 maggio 2020 - 22:32 Il calcio è un’industria (e per questo ripartirà)
Tornare a giocare è una necessità che prescinde dal risultato sportivo, ma senza gente perderà di valore
di Matteo Fontana, @teofontana
Si torna in campo, e non poteva che essere così. Il calcio è un’industria e andava salvata: “Vuolsi così ove si puote ciò che si vuole e più non dimandare“, e ci si perdoni la citazione dantesca. Aggiungiamo: absit iniuria.
Non serve che lo si dica noi. Gabriele Gravina l’ha chiarito, da presidente della Figc, a ripetizione. Crediamo che la lettura più pratica l’abbia fatta proprio alla vigilia dell’incontro risolutivo per la ripartenza.
Per chiarezza, riportiamo qui le sue parole: “Se non si riparte subito ci sarà un danno irreparabile al calcio italiano, abbiamo già perso 500 milioni di euro. Occorre difendere 100 mila lavoratori, 1,4 milioni di tesserati, 4,7 miliardi di fatturato. Ripartire vuol dire giocare”.
Ancora Gravina (e, se serve, con maggior profondità d’analisi): “Solo il ritorno in campo consente di attutire il crollo dei ricavi sul breve periodo stimabili altrimenti in oltre 700 milioni, più di 500 generati dal blocco imposto dal Covid-19”.
La verità vera sta in queste dichiarazioni. L’affare del calcio, piaccia o non piaccia, deve andare avanti. Le condizioni sanitarie, seguendo l’indicazione del comitato tecnico scientifico, in questo momento lo consentono. Quindi, si proceda: questa è la risposta a lungo inseguita.
Poi, se vogliamo soffermarci sul lato sportivo, ci sarebbe da discutere, ma allora viene utile la disamina che Maurizio Setti, presidente del Verona, ha fatto il 12 maggio scorso, in occasione del trentacinquesimo anniversario dello scudetto gialloblù (a proposito di un calcio che non esiste più): “Il calcio è business, riceve molto dalle televisioni. I problemi che ci sono ora li avremo anche a settembre. Dopo la fase critica, il virus va affrontato e curato come le altre malattie. Serve equilibrio”.
Non si fanno svolazzi, non si poetizza, qua. C’era un comparto economico da tenere in piedi e così è stato. Non ci sarà pubblico, i tifosi non potranno andare allo stadio perché si giocherà a porte chiuse? In molti mostreranno rammarico e sostenendo – e ci mancherebbe – che non c’è un’altra via possibile. In tanti (la maggioranza? Scusate il cattivo pensiero) se ne infischieranno e non lo diranno neppure, ma questo avranno in testa.
Senza la gente il calcio perde di valore. È tombola, è sciarada, è esercizio di stile per curiosi. Lo sarà ancora di più appena lo vivremo, tra poche settimane, in maniera diretta. Ma ripartire era un’esigenza, al di là degli esiti sportivi (“Non sarà una cosa normale, sarà una cosa arrangiata, ristretta nel tempo, ci saranno difficoltà ed anomalie e bisognerà saper gestire la situazione per arrivare ad avere verdetti decisi dal campo”, Renzo Ulivieri, presidente dell’Assoallenatori, dixit).
Chi non concorda – e, francamente, con ragioni condivisibili, da firmare e timbrare con la ceralacca, per usare un eufemismo -, detto con totale comprensione, lo accetterà.
FONTE: Hellas1903.it
La "Gazzetta dello Sport" avrebbe svelato che Matteo Pessina, potrebbe rivelarsi a breve un nuovo colpo molto importante per l'Atalanta del presidente Antonio Percassi.
Per la Dea sarebbe un affare, sia nel caso in cui dovesse essere trattenuto tra le fila di Gasperini, sia in caso di cessione. Il giocatore, attualmente in prestito all'Hellas di Juric con diritto di riscatto e controriscatto in favore dei nerazzurri, è stato una delle sorprese del campionato fino allo stop forzato. Le prestazioni di Pessina, in costante crescita, hanno attirato le attenzioni di diversi club italiani e stranieri. Quando inizierà il mercato, l'Atalante dovrà prendere una decisione sul suo futuro, anche se la plusvalenza potrebbe essere decisamente interessante. Il prezzo potrebbe tranquillamente raggiungere una cirfra intorno ai 15 milioni di euro.
R.C
FONTE: TGGialloBlu.it
Se il Napoli convocasse Rrahmani il Primo luglio? O se l’Atalanta dicesse a Pessina: “Matteo vai pure in vacanza”? Insomma se Amrabat, Gunter e Verre finissero il 30 giugno il loro impegno col Verona, che cosa accadrebbe? Se lo domandano in tanti, visto che a oggi non ci sono ancora delle indicazioni in merito alla contrattualistica dei calciatori. In pratica un vuoto legislativo.
NESSUNA IDEA. Il governo ha dato più potere alle varie federazioni. Molte hanno chiuso i battenti decretando la fine della stagione, non la Figc. Il presidente, Gabriele Gravina - «Non sarò mai il becchino del calcio» - ha sempre creduto nella possibilità di terminare la stagione. Il prolungare il campionato di serie A 2019/2020, ha di fatto dipanato alcuni dubbi. Altri restano sul tavolo più che mai. Prendete uno dei tanti casi limite. Il Genoa mai avrebbe pensato, probabilmente, di giocarsi un posto salvezza col Lecce. In caso contrario difficilmente avrebbe concesso ai salentini il prestito del consumato bomber, Gianluca Lapadula. Ad oggi il protarsi del campionato mette al riparo il Lecce dalla possibilità che la punta non vesta dal Primo luglio la maglia rossoblù ma non dal fatto che il club di Preziosi possa pretendere che il giocatore resti ancora fermo. Il vuoto legislativo di oggi dice esattamente questo. Se non arriveranno delle norme scritte chiare e in tempi stretti, qualcuno potrebbe decidere di obiettare sull’impiego di un prestito. D’accordo, Lapadula non giocherà al Genoa ma finirà il suo rapporto, come da contratto, pure col Lecce. L’unica reale indicazione, finora, l’ha data la Fifa. «C’è la necessità di trovare un accordo tra le parti: federazioni, leghe e calciatori».
I GIALLOBLÙ CHE FARANNO? Se si analizza la questione prettamente dal punto di vista professionale, ovvero lasciando perdere il carico emotivo, passionale e d’appartenza che entra ed esce nel mondo del calcio a seconda della convenienza, un giocatore in prestito al Verona, come Amrabat ad esempio, potrebbe decidere dopo il 30 giugno di fermarsi ed attendere la nuova stagione. Lui è stato acquistato lo scorso gennaio dalla Fiorentina, che potrebbe decidere di farlo allenare, visto che è normativamente impossibile che il marocchino scenda in campo a luglio e agosto con i viola. Magari non accadrà, conoscendo tra l’altro la professionalità di tutti i calciatori dell’Hellas in prestito da altro club, ma in assenza di una norma scritta e precisa. Secondo alcune indiscrezioni che filtrano da ambienti milanesi, il Verona sarebbe tra quei club che spingono per un’entrata a gamba tesa della Figc, che dovrebbe congelare o se preferite prolungare sino al 31 agosto tutti i vari prestiti. In tal caso i club dovrebbero provvedere al pagamento di altre due mensilità al calciatore in prestito, salvo diversi accordi tra atleta e società.
I “FINE CONTRATTO”. Tutte queste difficoltà potrebbero diventare insormontabili se alimentate dagli interessi di classifica e contrattuali di club e giocatori. Sono tante le società che avrebbero preferito chiudere in anticipo la stagione. E molte quelle che avranno problemi di natura economica. In questa situazione ingarbugliata si inserirebbero i calciatori a fine contratto. Non sarà il caso di Pazzini ma è chiaro che il suo contratto quinquennale con il Verona, terminerà a giugno. Club e diretto interessato hanno già abbozzato un probabile scenario futuro ma se il Pazzo reclamasse altri due mesi di stipendio? L’Aic calciatori l’ha già fatto intendere. Poco e magari non al massimo ma durante il lockdown “gli eroi della pedata” si sono comunque allenati. Sembra impossibile ma sono un esercito i calciatori professionisti in scadenza di contratto tra A, B e C. Per la maggior parte di loro altri due mesi di contratto potrebbe significare molto, come del resto per le società. In Lega Pro o serie C, fate voi, la crisi è nera. Squadre anche blasonate, hanno lasciato andare i fine contratto, allenatori compresi. Ora che faranno? Richiameranno calciatori e allenatori per eventuali playoff o playout? Per questo serve al più presto che la Federazione si pronunci e decida arbitrariamente il da farsi, visto che il governo le ha concesso il potere di farlo. •
Gianluca Tavellin
FONTE: LArena.it
SPORTING CENTER ‘PARADISO’: REPORT ALLENAMENTO
29/MAGGIO/2020 - 19:40
Castelnuovo del Garda/Peschiera – Nel rispetto di tutte le misure di sicurezza del vigente protocollo, i gialloblù hanno proseguito oggi – venerdì 29 maggio – il programma degli allenamenti di squadra. Allo Sporting Center ‘Paradiso’ di Castelnuovo del Garda/Peschiera la seduta dei ragazzi di mister Ivan Juric si è svolta nel tardo pomeriggio con le seguenti attività: palestra e lavoro aerobico.
Verona – Hellas Verona FC è lieto di comunicare il rinnovo di contratto di Massimo Margiotta, che sino al 30 giugno 2023 continuerà a ricoprire il ruolo di Responsabile del Settore Giovanile gialloblù.
La prosecuzione del rapporto di lavoro con Massimo Margiotta per un altro triennio segue la linea della continuità, in nome dell’ottimo lavoro svolto dal dirigente gialloblù sin dal suo arrivo a Verona nell’estate del 2017. Un lavoro fatto di competenza, professionalità e dedizione che ha permesso al vivaio dell’Hellas Verona una graduale quanto costante crescita, sia a livello complessivo del settore che di valorizzazione di singoli calciatori, alcuni dei quali sono approdati stabilmente in Prima Squadra mentre altri sono stati gradualmente aggregati ad essa, tutti provenienti dalla formazione Primavera, quest’ultima finalista di Coppa Italia di categoria nella stagione 2019/2020, risultato senza precedenti nella storia dell’Hellas Verona.
“Sono davvero felice di questo rinnovato attestato di stima e di fiducia – commenta Massimo Margiotta -. Condivido con piacere questa importante gratificazione professionale con tutti i bravissimi ragazzi del mio ‘Ufficio’, ma anche con gli allenatori, gli staff e i collaboratori del nostro Settore Giovanile. La durata del nuovo contratto è figlia di un concetto tanto caro al Presidente Maurizio Setti, vale a dire la programmazione, indispensabile anche in un settore come il mio. Ringrazio il Presidente per l’attenzione e le risorse che destina alla crescita dei nostri ragazzi. Ringrazio anche il Direttore Sportivo, Tony D’Amico, per il prezioso supporto e per la disponibilità al confronto che mi è di grande aiuto. Negli ultimi anni il Settore Giovanile del Verona è cresciuto a livello strutturale e qualitativo, ma c’è ancora molto da lavorare e non mancano i margini per un’ulteriore crescita”.
Il Club gialloblù si congratula con Massimo Margiotta e gli augura un buon lavoro per il prosieguo della sua esperienza professionale a capo del settore giovanile dell’Hellas Verona.
SPORTING CENTER ‘PARADISO’: REPORT ALLENAMENTO
27/MAGGIO/2020 - 20:00
Castelnuovo del Garda/Peschiera – Nel rispetto di tutte le misure di sicurezza del vigente protocollo, la squadra di mister Ivan Juric ha proseguito oggi – mercoledì 27 maggio – il programma degli allenamenti di squadra. Allo Sporting Center ‘Paradiso’ di Castelnuovo del Garda/Peschiera la seduta si è svolta nel tardo pomeriggio, con sessione in palestra e lavoro tecnico-tattico sul campo.
Verona - C’è una squadra che è tornata a lavorare allo Sporting Center ‘Paradiso’ e un’altra, sempre del Verona, che non vede l’ora di tornare in via Olanda 11. La sede del Club è quasi pronta a riaprire le porte per accogliere i dipendenti della società, ovviamente rispettando i DPCM attualmente in vigore. Proprio per questo la casa gialloblù, in questi giorni, è in fase di sanificazione seguendo alla lettera i protocolli e la circolare 5443 del Ministero della Salute. Così come il Verona di Juric, anche la sede del Club si sta tirando a lucido per farsi trovare pronta.
‘In questi giorni stiamo completando la sanificazione di tutti i Fan-Coils e i Termoconvettori, la condotta dell’aria primaria e la ripresa d’aria - sottolinea Stefano Cacciatori, responsabile delle strutture dell’Hellas Verona che sta seguendo i lavori di ripristino della sede -. Per la sanificazione stiamo utilizzando solo prodotti conformi. Anche tutto il nostro personale tecnico incaricato del servizio di pulizia, igienizzazione e sanificazione, dopo l'opportuna formazione a distanza, è stato dotato di tutti i dispositivi di protezione individuali necessari: guanti, mascherine, scarpe antinfortunistiche e copriscarpe, occhiali, tute specifiche usa e getta, nonché prodotti ed attrezzature igienizzanti, per mantenere l'adeguato livello di igiene quotidiano. La sede è praticamente pronta a riaprire’.
FONTE: HellasVerona.it
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Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.