ANTEPRIMA VARESE-VERONA
I CONVOCATI
Rolando MARAN recupera GRANOCHE che aveva 'saltato' la SAMP causa infortunio, rosa biancorossa a completa disposizione per il tecnico ex bandiera del CEO che convoca:
Portieri: Walter Bressan, Mathieu Moreau.
Difensori: Michelangelo Albertazzi, Alessandro Camisa, Gaetano Carrieri, Fabrizio Grillo, Raffaele Pucino, Christian Terlizzi, Magnus Troest.
Centrocampisti: Daniele Corti, Loris Damonte, Filipe Gomes, Franco Lepore, Enis Nadarevic, Emanuel Rivas, Gianpietro Zecchin, Jasmine Kurtic.
Attaccanti: Giuseppe De Luca, Federico Furlan, Daniele Martinetti, Matteo Momentè, Neto Pereira, Gianvito Plasmati, Pablo Granoche.
Regolarmente chiamati da mister MANDORLINI sia CECCARELLI che TACHTSDIS; passata la 'buriana' ammonizioni in lista anche FERRARI e GOMEZ TALEB, tra i centrocampisti non c'è GALLI:
Portieri: 26 Frattali, 1 Rafael;
Difensori: 13 Abbate, 23 Cangi, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 17 Mareco, 33 Pugliese, 25 Scaglia;
Centrocampisti: 4 Esposito, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 8 Russo, 77 Tachtsidis;
Attaccanti: 27 Berrettoni, 32 Bjelanovic, 14 D'Alessandro, 9 Ferrari, 21 Gomez Taleb, 6 Lepiller, 11 Pichlmann.
...E così ci siamo, quella che un paio di settimana fa alcuni chiamavano una pre-semifinale playoff, si è avverata: la squadra del bravissimo Rolando MARAN (un vero 'toccasana' il suo arrivo in Lombardia dopo che il suo collega Benny CARBONE non era riuscito a rinverdire i 'fasti' del suo predecessore SANNINO 'promosso' in Serie A) ha saputo trovare compattezza e quasi annullare il gap iniziale che fino al 1° Ottobre scorso aveva frenato il VARESE.
Impressionante in particolare il 'ruolino di marcia' dei biancorossi che nel girone di ritorno hanno viaggiato ai ritmi del PESCARA!
E adesso sotto col VERONA... E nessuno s'illuda per quel 3 a 0 rifilato dagli scaligeri agli avversari al 'Binti' nella penultima giornata di campionato: Mercoledì sarà tutt'altra storia con i locali all'assalto dell'HELLAS sulle ali dell'entusiasmo derivante dalla netta vittoria con la 'corazzata' (che a volte soffre di qualche amnesia a dir la verità) SAMPDORIA.
Consoliamoci (ma non adagiamoci) col fatto che i gialloblù hanno a disposizione due risultati su tre e che MANDORLINI può contare sulla quarta miglior difesa del campionato: 41 i gol subiti dal VERONA quest'anno, dietro a TORINO (28), SASSUOLO (33) e SAMPDORIA (34) ma, guardacaso, proprio alla pari con quella del VARESE...
Non sarà una passeggiata questa semifinale... Proprio no!
Già esaurito il settore ospiti dell'Ossola: 'solo' 1.111 tagliandi riservati su un totale di 5.100 ticket venduti a stasera.
Le statistiche: L'ultima sfida tra biancorossi e gialloblù finì a reti bianche ma per trovare quella precedente dobbiamo tornare a più di trent'anni fa quando, nell'ottobre 1981, decise un gol di Gaetano AUTERI, l'attuale allenatore dell'appena retrocesso NOCERINA.
Gli scaligeri non hanno mai vinto sul campo dei lombardi, nei 9 precedenti si contano due pareggi (il primo nel 1971) e 7 vittorie dei locali.
Promossa in cadetteria nella stagione scorsa, avendo ingaggiato fra gli altri Gepy PUGLIESE dall'HELLAS, il VARESE seppe arrivare ai playoff con quel SANNINO che per la panca aveva inseguito a lungo anche il VERONA prima di 'ripiegare' su GIANNINI...
QUI VARESE
Dopo il rientro (con gol) di MOMENTÈ con la SAMP MARAN ritrova per questa semifinale anche 'el Diablo' GRANOCHE che era uscito infortunato dalla sfida al 'Binti' e non aveva giocato l'ultima di campionato.
Probabile quindi la coppia d'attacco usuale formata dall'ex CEO e NETO PEREIRA (con il talentuoso DE LUCA pronto in caso di forfait di uno dei due...)
QUI VERONA
Scontata la squalifica torna a disposizione ABBATE e anche la coppia di diffidati FERRARI-GOMEZ TALEB per i quali i gialli rimediati in campionato verranno abbonati.
Nella seduta d'allenamento odierna lavoro differenziato per DONINELLI e GALLI.
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Varese 0-0 Verona highlights ed immagini del 18 Dicembre scorso |
DICONO
MANDORLINI «Siamo abbastanza pronti, poi sarà la partita a dare la conferma. Arrivati a questo traguardo bisogna fornire la giusta risposta. Qualcuno parla di stress? Vorrei viverle sempre queste situazioni, significherebbe che ci sono in palio obiettivi importanti. Ci aspetta un turno da superare, abbiamo il leggero vantaggio della classifica, ma che influisce relativamente. Il Varese è già stato incontrato, si tratta di una squadra tosta. Sarà un confronto della durata di 180’, si presenterà un ostacolo duro. La squadra di Maran proverà a vincere in tutti i modi, forte della propria stazza fisica.
Per i gialloblù quella di mercoledì sarà la partita n. 47 in questa stagione: Ad inizio campionato avrei firmato per arrivare fin qui, pochi l’avrebbero detto anche se noi ci abbiamo sempre creduto. Stiamo abbastanza bene, molti atleti hanno riposato a Modena. C’è l’imbarazzo della scelta» HellasVerona.it
Il tecnico varesino autore della 'rincorsa miracolo' MARAN: «Non so se un anno fa la squadra era appagata per quanto aveva fatto prima. Non c’ero e non posso dirlo, posso dire con certezza che questa non ha la pancia piena, anzi. E’ consapevole di un’impresa straordinaria realizzata dopo un difficile inizio e non ha nessuna voglia di fermarsi proprio sul più bello. Playoff? Un minimo di esperienza serve, la squadra sa già cosa sono i playoff. Ma non vedo favoriti, il vantaggio lo dà il regolamento. Il ko col Verona in campionato? Abbiamo sbagliato l’approccio della partita, il fatto di avere due risultati su tre ci ha condizionati: la squadra di Mandorlini mi ha fatto comunque un’ottima impressione, è una squadra organizzata e veloce. Avevo letto che era stanca, in calo e invece contro di noi ha giocato con grande intensità» SerieBNews.com
DE LUCA giovane capocannoniere del VARESE: «Tutto l'ambiente è felicissimo per aver raggiunto un traguardo, i playoff, che sette mesi fa sembrava fosse impossibile da ottenere. Abbiamo già fatto il nostro. Ma un successo dietro l'altro la “fame” è aumentata. Ed essere arrivati alla post season rappresenta solo il primo passo, perché mese dopo mese questa squadra è cresciuta, ha acquisito consapevolezza, fiducia nei suoi mezzi e nelle sue capacità. Qualità che addetti ai lavori e i nostri avversari sembrano snobbare, ma in fondo è meglio così perché la nostra squadra, con grande umiltà, in silenzio e restando sotto traccia, sa di poter giocare alla pari con quelle che vengono definite grandi favorite» LArena.it
Victor Hugo MARECO 'specialista' playoff col BRESCIA: «Quando siamo saliti in Serie A vantavamo grande consapevolezza, la finale di ritorno si sarebbe giocata in casa nostra e questo aveva una certa importanza. Col Cittadella abbiamo vinto 1-0 in trasferta e poi perso in casa con lo stesso punteggio, guai a pensare che chiudere nel gradino più basso del podio dia l’assoluta garanzia di seguire Pescara e Torino. Il Sassuolo deve affrontare la Sampdoria, non sarà un match semplice».
Per il difensore paraguaiano sarebbe un errore esprimere preferenze su chi incontrare in un eventuale futuro: «Ritengo sia obbligatorio pensare a vincere col Varese, se arrivassimo all’ultimo turno qualsiasi avversario andrebbe bene. La nostra squadra ha sempre lottato per i primi posti, non ha nulla da invidiare alle altre concorrenti. L’auspicio è che dopo le prime due partite ce ne siano altrettante, in queste situazioni la tensione è altissima in virtù della posta in palio. Conta tanto la voglia di centrare il successo, unita alla tensione emotiva. Noi e la città abbiamo un sogno, restiamo concentrati su quello».
Mercoledì gli scaligeri saranno di scena allo stadio "Ossola": «La formazione di Maran è molto attrezzata, sarebbe rischioso basare i giudizi solo sull’ultimo precedente. Dovremo dare il massimo fino all’ultimo istante, l’Hellas ha un grande gruppo. Magari non ci sono nomi altisonanti, però non dimentichiamo un bravo allenatore, capace di insegnarti a giocare a calcio. Mandorlini ha una mentalità da vincente» HellasVerona.it
Marco Nosotti giornalista Sky: «Campionato positivo quello del Verona. Un squadra costruita bene, costruita per vincere. Il filotto di otto vittorie consecutive per esempio l’ha detta lunga sulla qualità della squadra. Il merito è di Mandorlini, allenatore che stimo molto, ha fatto un grande lavoro a partire dalla scorsa stagione in Lega Pro. Poi c’è la piazza: fantastica, passionale. Una che fatichi a tenere in Serie B. Questo è l’amalgama giusto del Verona. Le tre componenti gioco – allenatore – piazza sono la chiave per il successo ed il Verona le ha tutte».
Si sbilanci e faccia un pronostico per questi play off «Io credo che la finale sarà proprio tra Verona e Sampdoria. Due piazze importanti che meritano entrambe la Serie A. La vittoria dell’anno scorso da carica al Verona, ma la Samp ha l’entusiasmo di chi arriva da dietro, di chi rincorre ed inizia a vedere l’avversario. Sarà una bella sfida» TuttoB.com
Pierluigi FRATTALI grande protagonista al 'Braglia': «Non dobbiamo commettere l’errore di sottovalutare l’avversario. Dobbiamo essere concentrati sulla doppia sfida che andremo ad affrontare. Credevo potessimo raggiungere la promozione diretta, Torino e Pescara sono stati più bravi. Noi comunque non molliamo» TuttoB.com
Sasha BJELANOVIC in gol nell'ultima di campionato contro il MODENA: «Non abbiamo fatto calcoli. Ora affrontiamo il Varese ma sarà una storia diversa rispetto a quella di pochi giorni fa. I play off sono un’altra cosa, abbiamo tre giorni per preparare questa partita. Dobbiamo dimostrare il nostro valore» TuttoB.com
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RASSEGNA STAMPA
Varese, la partita della vita Chi sbaglia è perso
Al Franco Ossola, che per l’occasione avrà una capienza di 700 posti in più nella Curva Nord, è atteso il tutto esaurito per la partita contro il Verona
di Michele Mezzanzanica
Varese, 29 maggio 2012 - Tutti abili e arruolabili per la partita più importante dell’anno. Da qui alla fine della stagione lo saranno tutte, in ordine crescente, due o quattro a seconda della lunghezza del cammino. In Serie B è scattata l’ora dei playoff e il Varese se la vedrà col Verona, quel Verona che non più tardi di quindici giorni fa l’ha strapazzato per 3-0 al Bentegodi. Domani sera, alle 21, si giocherà invece al Franco Ossola, attorno al quale sono previste misure di sicurezza straordinarie dopo la sassaiola in terra veneta.
È l’andata della semifinale playoff, la posta in gioco è alta: chi passa nell’arco della doppia sfida (sabato è in programma il match di ritorno a Verona) incontra in finale la vincente di Sassuolo-Sampdoria. La sfida delle «V» e quella delle «S», insomma.
Dopo una stagione a fare i conti con squalifiche e infortuni, mister Rolando Maran avrà finalmente l’imbarazzo della scelta: tutti disponibili i giocatori della rosa biancorossa. Qualcuno non sta benissimo - da valutare la caviglia sinistra di Granoche infortunata proprio a Verona mentre Grillo ha una leggera contrattura - ma nessuno è impossibilitato a scendere in campo. Qualcuno, anzi, arriva all’appuntamento gasato da un evento speciale. Si tratta di Jasmin Kurtic, il centrocampista sloveno che, all’esordio con la sua Nazionale, sabato scorso ha siglato il gol dell’1-1 che ha permesso di pareggiare l’amichevole con la Grecia. Una gran bella rete, su punizione dal limite, una parabola millimetrica che non ha lasciato scampo al portiere ellenico.
L’allenatore varesino ha dunque diversi nodi da sciogliere, considerata anche la bella prestazione di Corti contro la Sampdoria, dove è partito nuovamente titolare dopo tre mesi e mezzo. Anche De Luca ha fatto molto bene contro i blucerchiati, ma salvo sorprese dovrebbe essere Granoche il partner di Neto Pereira nel reparto offensivo.
Qualcuno inevitabilmente verrà scontentato, ma i playoff si giocano nell’arco di 180’ (anche 360’, se la prima tranche è positiva) e avere una rosa lunga è una necessità più che un lusso. Al Franco Ossola, che per l’occasione avrà una capienza di 700 posti in più nella Curva Nord, è atteso il tutto esaurito. Ai tifosi ospiti sono stati riservati 1.111 biglietti che sono presto andati a ruba. Sugli spalti ci sarà una grande atmosfera, nella speranza che il clima non degeneri rovinando un grande appuntamento.
FONTE: IlGiorno.it
"Voglio uno stadio biancorosso": Maran accende la sfida al Verona
Mercoledì (ore 21) semifinale di andata del campionato. Già 7mila biglietti staccati, le prevendite chiudono a mezzogiorno. Appello del mister ai tifosi. Formazione: Granoche e Neto favoriti in attacco
C'è profumo di partitissima nell'aria di Masnago. Mercoledì sera il vecchio stadio dedicato a "Franco Ossola" torna a ospitare una semifinale playoff a distanza di un anno da quel maledetto 3-3 con il Padova e il quasi tutto esaurito che si profila sugli spalti regalerà una cornice indimenticabile. Di quelle mancate per troppo tempo con quei 25 anni di purgatorio che i colori biancorossi hanno passato tra C1 ed Eccellenza.
TUTTI INSIEME - Di fronte al Varese di Maran, squadra già miracolosa visto l'inizio d'anno sotto la gestione Carbone, ci sarà il Verona guidato in campo da Hallfredsson e in panchina da Mandorlini. Neo promossa terribile quella gialloblu, pronta a ripetere le gesta di Cesena e Novara e di centrare il doppio salto tra Prima divisione e Serie A in sole due stagioni. Un'eventualità che i ragazzi del presidente Rosati non vogliono prendere in considerazione: l'arrivo dei playoff ha ridato a Maran una squadra completa e il tecnico ha scelto la strada del collettivo per dare ulteriore sale alla vigilia. «Questa volta ho convocato tutti - spiega dopo la rifinitura del martedì - e andiamo in ritiro in 24. Qualcuno sarà gratificato con una maglia da titolare o dall'ingresso in campo, gli altri saranno comunque ringraziati uno per uno: siamo arrivati fino a questo punto assieme ed è giusto vivere in gruppo il momento decisivo della stagione».
Maran insiste sull'insieme ma non si sbilancia sulla formazione titolare di cui non parla mai: «Ho le mie certezze e le mie idee ma me le tengo fino all'ultimo momento perché continuerò a fare valutazioni anche nelle prossime ore» spiega l'allenatore, che dovrà risolvere un paio di ballottaggi almeno sulla carta. La chiave è Corti (foto sotto): se l'infaticabile mediano dovesse partire dall'inizio accanto a Kurtic (a segno con la nazionale slovena contro la Grecia), sposterebbe Cacciatore nella sua posizione più naturale, quella di terzino destro, con Pucino a contendergli il posto. In attacco il Varese dovrebbe partire con Granoche e Neto Pereira, accoppiata che ha caratterizzato l'ultimo scorcio di stagione regolare.
PRIMA LA TESTA - Rolando Maran è tecnico piuttosto esperto e legge così lo spartito della gara contro l'Hellas. «In queste partite io credo contino più di ogni altra cosa la testa, il coraggio e la voglia di sacrificio. La tecnica e la tattica vengono dopo: dopo un anno passato insieme i giocatori si conoscono, sanno cosa fanno e come si muovono i compagni, non devono scoprire nulla. Lo si è visto con la Sampdoria: in campo c'era chi ha giocato meno eppure il Varese ha... fatto il Varese allo stesso modo». Inoltre il 3-0 subito al "Bentegodi" serve per Maran a confermare la sua teoria: «Quel giorno, per vari motivi, ci è mancata proprio la testa e da lì sono nati anche i problemi tattici. Però conto che la lezione presa a Verona ci sia servita: ora che conosciamo bene i nostri avversari mi aspetto di vedere un grande Varese». A chi gli domanda se la sfida si giocherà soprattutto sulla linea mediana, Maran risponde: «No, non penso che un reparto sia più decisivo rispetto agli altri. Piuttosto sarà necessario che la squadra rimanga sempre compatta, riducendo la distanza tra le linee: per questo è importante mantenere sempre alta la concentrazione». Discorso simile per quanto riguarda la diversa fisicità tra le due squadre: «Il Verona è tosto e forte dal punto di vista fisico e sulle palle inattive può essere un vantaggio per loro. Però, allo stesso modo, ci sono altre qualità come l'agilità che ci favoriscono».
L'APPELLO - L'allenatore trentino non è certo tipo da arringare le folle (con i gesti: con i risultati invece ci riesce benissimo...) ma alla vigilia della semifinale chiede al pubblico di Masnago di dare un segnale colorato alla squadra. «Vi assicuro che quando siamo in campo ci accorgiamo quello che succede sugli spalti. I cori e gli atteggiamenti dei tifosi possono davvero caricare i giocatori e ciò è accaduto anche nel corso delle ultime uscite quando la gente ha fatto la sua parte. Ora quindi chiedo ai nostri sostenitori una cosa: vestitevi tutti di bianco o rosso per la partita di mercoledì sera; ci darete una grande mano».
BIGLIETTI DI ANDATA E DI RITORNO - Il dato delle prevendite, aggiornato alle 19 di martedì, parla di quasi 7.000 biglietti staccati per la gara di andata. Per acquistare un tagliando c'è tempo fino a mezzogiorno di mercoledì (Casa del Disco, ricevitorie Lottomatica in provincia): a disposizione ancora 200 posti in Curva Nord e 1.500 nei Distinti. I botteghini dello stadio rimarranno invece chiusi per motivi di sicurezza. A tal proposito vale anche la pena ricordare che l'area del Franco Ossola subirà una serie di modifiche alla viabilità dalle 18,30 come vi abbiamo spiegato in questo articolo.
Nel frattempo sono stati messi a disposizione dei tifosi del Varese i biglietti per la partita di ritorno in programma sabato 2 al "Bentegodi" alle 18,30: si possono trovare alla Casa del Disco o nei due punti di viale Belforte, l'Iper e il MediaWorld. Attiva anche la vendita on line sul sito del circuito www.ticketone.it: in ogni caso il costo per il settore ospiti è di 20,50 euro (prevendita compresa) e l'orario limite per l'acquisto sono le ore 19 di venerdì 1. Nelle prime ore, già 140 tifosi biancorossi si sono messi in tasca il biglietto.
Varese - Verona (probabili formazioni)
Varese (4-4-2): Bressan; Cacciatore, Troest, Terlizzi, Grillo; Zecchin, Corti, Kurtic, Rivas; Neto Pereira, Granoche. All. Maran.
Verona (4-3-3): Rafael; Scaglia, Ceccarelli, Maietta, Abbate; Jorginho, Tachtsidis, Hallfredsson; Berrettoni, Ferrari, Gomez. All. Mandorlini
Arbitro: Irrati di Pistoia (Chiocchi e Longo - IV° uomo Baracani).
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29/05/2012
Damiano Franzetti - Twitter @DamianoFranzsport@varesenews.it
Stadio più capiente e strade chiuse per Varese-Verona
Il Gruppo Operativo per la sicurezza ha sbloccato altri 700 biglietti per la curva Nord, in vendita da martedì pomeriggio. Già oltre 5mila i tagliandi venduti; approvato il piano per la viabilità
Si avvicina a grandi passi la semifinale di andata del campionato di calcio di Serie B: Varese e Verona come noto saranno in campo mercoledì 30 sera alle 21 al "Franco Ossola" e in queste ore si susseguono le indicazioni per assistere al meglio alla partitissima.
PREVENDITE E AMPLIAMENTO - Nei punti vendita autorizzati (Casa del Disco e ricevitorie Lottomatica in provincia di Varese) si è aperta stamattina - lunedì - la prevendita libera dei tagliandi dopo che nel weekend 1.200 abbonati avevano esercitato il proprio diritto di prelazione. Ad andare a ruba sono stati i biglietti della curva Nord: la tranche messa a disposizione dei tifosi è infatti andata esaurita al pari dell'intero settore (1.111 posti) riservato ai suppoters veronesi provvisti di tessera del tifoso. Tutto esaurito anche in tribuna centrale, rimangono a disposizione una quarantina di posti in quella laterale oltre a un buon numero di tagliandi nel settore Distinti. In totale sono già 5.100 i biglietti acquistati per il match.
Una buona notizia a riguardo arriva però dalla riunione del G.O.S., il Gruppo operativo per la Sicurezza, convocato oggi presso la Questura. Nel corso dell'incontro e dopo il coinvolgimento della Commissione Provinciale di Vigilanza sui pubblici spettacoli, è stato infatti deliberato l'ampliamento della capienza della Curva Nord che potrà ospitare altre 700 persone. Questa nuova tranche di biglietti sarà in vendita da martedì pomeriggio. Rimarranno invece invenduti gli spazi tra Curva Sud e distinti, zona che fa da cuscinetto tra i fans delle opposte fazioni.
Un'altra decisione importante riguarda invece gli orari di prevendita: questa chiuderà tassativamente alle 12 di mercoledì 30, quindi i botteghini di Masnago rimarranno chiusi nelle ore antecedenti al match.
LE STRADE - La Polizia Locale ha intanto predisposto il piano di chiusura delle strade attorno allo stadio Franco Ossola. La zona chiuderà dalle 18,30 e le vetture saranno fermate in una serie di punti nei dintorni dell'impianto. Si tratta degli accessi da via Crispi-Bolchini, dalla rotatoria Largo Mafalda di Savoia, dalla rotatoria di via Carrano-Saffi, da via Manin-Pirandello, da via Manin-Piatti e da via Montello-Marzorati. Inoltre è stata disposta la chiusura di piazzale De Gasperi (quello di fronte allo stadio) che sarà destinato ai soli tifosi ospiti.
PER VERONA - Inanto, come vi abbiamo segnalato in un altro articolo, i tifosi biancorossi si stanno organizzando per raggiungere il "Bentegodi" in occasione della gara di ritorno di sabato 2. Per la prevendita dei biglietti bisogna aspettare il via libera dalla città scaligera; di certo chi non possiede la tessera del tifoso non potrà seguire la squadra di Maran in Veneto.
28/05/2012
d. f.sport@varesenews.it
CALCIO
I club del Varese lanciano la trasferta di Verona
Gli Amici del Varese e i Globuli biancorossi propongono il viaggio in pullman per il "Bentegodi": ecco orari e prezzi
Mentre nei punti vendita autorizzati è scattata la corsa per i non abbonati al biglietto di Varese-Verona di mercoledì 30 (tra chi ha la tessera stagionale si registrano 1.200 prelazioni), i tifosi biancorossi stanno già mobilitandosi per organizzare la trasferta al "Bentegodi" dove sabato 2 si giocherà il ritorno della semifinale playoff.
A gestire i pullman saranno lo storico club "Amici del Varese" e il più giovane "Globuli biancorossi".
Gli Amici del Varese hanno bloccato quattro bus che partiranno dal Franco Ossola alle 13,30. Il prezzo è fissato in 20 euro per i soci e 30 per i non soci mentre i bambini under 10 viaggiano gratis; le iscriszioni si raccolgono esclusivamente chiamando il numero di telefono 339/7951202 (Lele Bellorini).
I pullman dei "Globuli" partiranno a loro volta dallo stadio alle 13,30 con quote fissate in 20 euro per i soci e 25 per i non soci; per prenotare un posto c'è tempo fino a venerdì pomeriggio chiamando uno tra i responsabili: Massimo (347/8936461 o 340/0544656), Paolo (333/7104972) e Maurizio (339/1470409).
In entrambi i casi, come di consueto, il biglietto d'ingresso allo stadio dovrà essere acquistato personalmente dai tifosi.
28/05/2012
sport@varesenews.it
FONTE: VareseNews.it
28/05/2012
Prevendite Varese-Verona 5100 biglietti venduti
A.S. Varese 1910 comunica che le prevendite per la gara d’andata della semifinale playoff Varese-Verona, in programma mercoledì 30 maggio alle ore 21:00 allo Stadio “Franco Ossola” di Masnago procedono a ritmo spedito.
Già esaurito il settore Curva Nord, la società biancorossa ha ottenuto l’ampliamento del settore, domani nel pomeriggio saranno messi in vendita ulteriori 700 tagliandi. Solamente 40 tagliandi disponbili per la Tribuna Laterale (esaurita la Centrale), ancora ampia disponibilità, invece, per il Settore Distinti.
Per quanto riguarda il Settore Ospiti già esauriti i 1.111 tagliandi riservati.
Il totale di biglietti venduti è quindi di 5.100.
La prevendita dei tagliandi, su imposizione dell’Autorità Competente, sarebbe dovuta terminare alle 19.00 di domani sera, martedì 29 maggio. A.S. Varese 1910, però, ha ottenuto un’ulteriore apertura sino alle ore 12.00 di mercoledì 30 maggio. Questo è il termine ultimo per l’acquisto dei biglietti: i botteghini del “Franco Ossola” resteranno chiusi prima della gara.
26/05/2012
De Luca: "Rispetto per tutti, paura per nessuno!"
Giuseppe pensa veloce. Parla veloce. Agisce veloce. Corre veloce. Segna veloce.
Beppe De Luca, centravanti “rapinoso” nonché capocannoniere del Varese 1910, è cresciuto in modo veloce. Non ha nemmeno 21 anni, Beppe, ma in realtà è “grande” da molti, molti di più.
Costretto a crescere in fretta, voglioso di crescere in fretta perché, da ragazzo “maturato veloce”, ha capito rapidamente che in casa c’era bisogno di lui.
“Il solito film del calcio come riscatto sociale non è esattamente quello che mi raffigura perché i miei genitori, papà Francesco e mamma Cristina, si sono sacrificati tantissimo per far offrire il massimo possibile a me e mia sorella Katia. Però papà Francesco è invalido ed io ho sempre sentito dentro di me il dovere, la responsabilità di restituire qualcosa. Fare bene nel mondo del calcio potrebbe aiutarmi in questo scopo ed io, che da tantissimo tempo lavoro per questo obiettivo ne sarei enormemente felice”.
Fare bene nel mondo del calcio. Una frase che, oggi, per uno come te si può declinare in mille modi diversi: il Varese, il sogno della serie A, le rete sempre gonfia, l’interesse dei grandi club, la Nazionale Under 21. Roba che non si sa nemmeno da dove cominciare.
“Guarda, ti do una mano e te la faccio più semplice. Parliamo solo del Varese e, come hai giustamente sottolineato, di “quella cosa là” che, dopo la sfortunata avventura scorso anno, ci piacerebbe provare a conquistare”.
Parliamone.
“Prima considerazione: tutto l’ambiente è felicissimo per aver raggiunto un traguardo, i playoff, che sette mesi fa sembrava fosse impossibile da ottenere. Abbiamo già fatto il nostro, ma un successo dietro l’altro la “fame” è aumentata ed essere arrivati alla post-season rappresenta solo il primo passo perché mese dopo mese questa squadra è cresciuta, ha acquisito consapevolezza, fiducia nei suoi mezzi e nelle sue capacità. Qualità che addetti ai lavori e i nostri avversari sembrano snobbare, ma in fondo è meglio così perché la nostra squadra, con grande umiltà, in silenzio e restando sotto traccia, sa di poter giocare alla pari con quelle che vengono definite “grandi favorite”. Magari, a conti fatti, avranno ragione loro, ma la mia sensazione è che contro il Varese dovranno fare tanta, tanta, tanta fatica”.
Ultimo turno, peraltro prestigioso, contro la Sampdoria poi scatterà la rumba-playoff: c’è un avversario che, più di un altro, ti è gradito?
“No, nessuno in particolare anche perché scegliere con chi giocare porta una sfiga che neanche te lo immagini. Il nostro motto è sotto a chi tocca perché questo Varese ha rispetto per tutti, ma paura di nessuno”.
FONTE: Varese1910.it
EDITORIALE
TOTOB: la Schedina di...
30.05.2012 00:03 di Federico Errante
Per un TOTOB "speciale", un'iniziativa speciale: per play-off e play-out, infatti, tocca ai giornalisti della redazione di TuttoB cimentarsi nei tradizionali pronostici. Primo appuntamento per l'andata delle semifinali, sognando la serie A.
SAMPDORIA-SASSUOLO
MARCO FORNARO - L'equipe di Iachini è chiamata a vincere a tutti i costi: i neroverdi hanno due risultati su tre ed anche con un pareggio a "Marassi" si indirizzerebbero sulla strada giusta. Motivo per cui i liguri non possono sbagliare. 1
DENNIS MAGRI' - Due squadre che hanno disputato un ottimo girone di ritorno, soprattutto i blucerchiati, che a suon di vittorie sono nuovamente in lotta per tornare in A. Sará decisivo Pozzi. 1
NICOLO' SCHIRA - I blucerchiati sfrutteranno l'effetto Marassi per vincere. Prevedo un successo di misura. 1
MATTIA VAVASSORI - I liguri hanno disputato un grande girone di
ritorno centrando il sesto posto con una bella progressione mentre il Sassuolo, eccezion fatta per il successo su una Juve Stabia già appagata, è in flessione. 1
VARESE – HELLAS VERONA
MARCO FORNARO - Da una parte la tranquillità di chi non ha nulla da perdere, dall'altra la forza d'animo di una squadra che non ha mai mollato durante l'anno, risultando come una delle più continue. Tuttavia la sconfitta per i lombardi sarebbe eccessivamente deleteria per il passaggio del turno. X
DENNIS MAGRI' - Gli scaligeri, dopo un campionato super non possono sbagliare proprio ora, anche se i padroni di casa, trascinati da De Luca, sono un avversario ostico. 2
NICOLO' SCHIRA - Gara equilibrata e spettacolare potrebbe finire in pareggio. Mi sbilancio e dico 1-1 con gol di De Luca e Juanito Gomez. X
MATTIA VAVASSORI - Amo il gioco della compagine di Mandorlini, composta da giocatori veramente validi. Sarà un match spumeggiante. X2
VARESE
Varese, Maran: "Vedrete la mia vera squadra"
30.05.2012 11:28 di Federico Errante
Fonte: tuttohellas
Difficile pensare che da quando quel 4 ottobre sedette sulla panchina biancorossa, Rolando Maran con un Varese in zona retrocessione, riuscisse a fare numeri da record riuscendo a superare a livello di punti pure un certo Sannino che l'anno scorso sfiorò la Serie A con i biancorossi. E sono proprio le parole del tecnico Maran le più significative del momento d'oro del Varese che non parte favorito per i playoff ma considerando la media punti da ottobre in poi è certamente una squadra che ha meritato i playoff per tutti i punti conquistati e che proverà ad inseguire per il secondo anno consecutivo il sogno chiamato Serie A.
Ecco le parole del tecnico varesino in vista del match contro il Verona: "Disputiamo innanzi tutto un obiettivo inseguito da tanto. Per questo sono sicuro che il Varese ce la metterà tutta. Abbiamo vissuto questo campionato nel modo giusto e sono sicuro che questo atteggiamento ci contraddistinguerà anche durante i playoff. Sono sicuro che prima di tutto la differenza in questa doppia finale non la farà di certo la tattica ma la testa. Almeno spero sia così. Il coraggio e la voglia del sacrificio, elementi che abbiamo sempre espresso in campionato, spero siano più forti della tattica anche durante i playoff." Il Verona? "Sappiamo la forza di questo Verona ma quello che mi interessa vedere è il Varese. Voglio vedere questo coraggio, lo spirito di sacrificio che spero faccia la differenza - prosegue - sulla tattica. Detto questo dovremo essere corti in tutti i reparti non giocando come abbiam fatto a Verona. Vedrete infatti un altro Varese".
FLASH NEWS
ESCLUSIVA TB- Valentina Ballarini: "Chi vince i play-off? Io dico Sampdoria. E sui play-out..."
30.05.2012 08:00 di Christian Schipani
Finalmente play-off. Coinvolte nella lotteria ci sono Sassuolo, Verona, Varese e Sampdoria. Queste quattro squadre si giocano l'accesso alla Serie A e solo una riuscirà nell'intento. La redazione di TuttoB.com ha contattato in esclusiva, Valentina Ballarini, volto noto di SportItalia.
Sfida a 4, non diamo il solito 25% tra tutte: chi vedi favorita?
“Mai come quest’anno i play-off sono assolutamente equilibrati, il più stabile che ricordo negli ultimi 5-6 anni. Molto difficile fare percentuali o comunque dire qual è la squadra favorita per la Serie A dopo Pescara e Torino. Mi sbilancio e dico Sampdoria, nonostante il sesto posto anche grazie al fattore campo. Ha fatto una stagione di rincorsa. Era partita con tanti obiettivi perché mirava, come Torino e Padova, alla Serie A diretta. Non solo per il mercato, ma anche perché alcuni giocatori di categoria superiori sono rimasti in B. Le cose sono andate male sin da subito, non riusciva a vincere al Ferraris, i tifosi hanno iniziato a contestare, ha pagato per tutti Gianluca Atzori. C’è stata una rivoluzione durante il mercato di gennaio, una bandiera come Palombo se ne è andata e sono stati fatti nuovi innesti come Eder che si è sbloccato, nonostante qualche problemino fisico.Per la A vedo nettamente favoriti i blucerchiati e non c’è da aver paura per le due sconfitte: secondo me i ragazzi di iachini si sono riposati”.
Sassuolo e Verona, due piazze agli antipodi e due realtà del nostro calcio che i pronostici non davano di certo cosi in alto....
“Infatti sono stati le due sorprese del campionato. Dovessero chiedermi chi merita la Serie A, risponderei Verona e Sassuolo. Entrambe hanno tenuto testa a Torino e Pescara fino all’ultima giornata, rischiando seriamente di andare direttamente nella massima serie. Solo il percorso straordinario che hanno fatto i granata e i biancazzurri hanno impedito a queste due di essere là in alto e sono convinta che se ci fossero state altre avversarie sarebbero state promosse senza ricorrere agli spareggi. Grandi campionati, grandi sorprese visto che la squadra di Mandorlini, neopromossa dalla Lega Pro, può fare il doppio salto ripercorrendo le orme di Cesena e Novara. Il Sassuolo si sta riscattando da un’annata deludente, considerato che la scorsa stagione ha rischiato di disputare i play-out dunque complimenti ad entrambe, anche se sono due realtà agli antipodi. Il Verona può riempire il Bentegodi e contare sull’entusiasmo di oltre ventimila tifosi. Sassuolo è una piazza piccolissima, quindi, il Braglia, non verrà di certo riempito rimanendo, temo semi-vuoto come accaduto quasi sempre.
Ti aspettavi il Varese ancora ai play-off?
“Per organico sinceramente si, ,ma per come era partito sotto la gestione Carbone decisamente no. Ma tutte le colpe non erano di Benny anche se esprimeva un bel calcio e non portava punti a casa. Maran è un aggiustatore, un po’ come Ranieri, ha trovato la quadratura del cerchio. Allenatore giusto e acquisti giusti a gennaio (Granoche su tutti) ed è per questo che dopo il mercato invernale mi sono conviinta del fatto che i lombardi potessero raggiungere i play-off come l’anno scorso. E non solo visto che superato il record di punti in Serie B, quindi, Maran meglio di Sannino”.
Chi la spunterà invece ai play-out tra Empoli e Vicenza?
“Anche qui è molto difficile pronosticare. Nessuno all’inizio si sarebbe aspettato che fossero toscani e veneti a giocarsi l’ultimo posto utile per sopravvivere. Per il trend direi Empoli, anche se entrambi hanno avuto un percorso simile, con tanti cambi in panchina. E poi anche per la rosa perché Maccarone e Tavano là davanti sono una garanzia, c’è l’esperienza di Buscè e un centrocampo molto più preparato rispetto a quello del Vicenza. dall'altra parte è tornato Cagni e ha riportato a galla la squadra, si è sbloccato un attaccante come Paolucci che, di fatto, è il sostituto di Abbruscato, visto che quest’ultimo dopo un grande avvio è finito in panca eppure, come detto, direi che la favorita è l’Empoli”.
HELLAS VERONA
Hellas Verona, le armi per i play-off
28.05.2012 12:00 di Federico Errante
Fonte: tuttohellas
Rispetto per tutti, paura di nessuno. Sarà questo il motto che dovrà animare i play-off scaligeri. Stiamo pur sempre parlando del Verona, una squadra che ha totalizzato 78 punti, ha raccolto consensi a destra e a manca ed è seguita da migliaia di supporters. Passi per la potenza della Samp, la freschezza del Varese e la solidità del Sassuolo, ma l'Hellas ha delle grosse armi da giocarsi.
LA MENTALITA' - Guerriera, incarnata da ogni singolo giocatore che veste la maglia gialloblù. La forza mentale di questo gruppo è enorme, plasmata giorno dopo giorno dal mago di Ravenna. Gli scaligeri non hanno nulla da perdere, stanno bene, corrono, si battono, e chi più ne ha, più ne metta. Proprio questa voglia di lottare farà la differenza dopo le 42 cime scalate durante la stagione regolare. Le energie sono poche, la birra è data dalle motivazioni. Ed il Verona ne ha da vendere.
GIOCATORI RINATI - Hallfredsson ha lucidato il motore, l'ha oliato ed ha stretto i bulloni un po' ammorbiditi dall'usura. L'islandese è tornato. Jorginho è cresciuto in fretta, e la laurea come "giocatore-architetto" è ormai ad un passo, mancano quattro (speriamo) esami. Tachtsidis è tornato a fare il Rambo della situazione, Gomez propende per imitare Mago Merlino e Maietta non si discosta poi molto da Forrest Gump. Cast da Oscar, trama già scritta. Speriamo che sia un lieto fine.
IL PUBBLICO - Il terzo più numeroso della cadetteria. Dopo quattro anni di Lega Pro, i tifosi hanno cominciato a togliersi qualche sassolini dalla scarpa. Busto Arsizio, Marcianise e Pescara potevano abbattere chiunque, ma non gli scaligeri, ritornati più forti che mai. Ora è arrivato il momento di sostenere la squadra, protagonista di un campionato bellissimo, in procinto di diventare irripetibile. Venire a giocare al "Bentegodi" farà tremare le gambe agli avversari, e spingerà ulteriormente quelle dei gialloblù. Quante squadre possono vantare una fortuna del genere? Poche. Molto poche.
HELLAS VERONA
Hellas Verona, Bjelanovic: "Niente calcoli"
27.05.2012 17:00 di Federico Errante
Fonte: tuttohellas
Porta fortuna il campo di Modena a Sasa Bjelanovic che torna al gol proprio contro la formazione emiliana: “Qui riesco sempre a segnare. Peccato che questa rete non sia riuscita a regalare i tre punti. Una vittoria avrebbe sicuramente fatto bene per il morale. Il Modena comunque ha meritato il pareggio per quello che ha fatto vedere sul campo”. Ora ai play off si incontrerà il Varese: “Non abbiamo fatto calcoli. Ora affrontiamo il Varese ma sarà una storia diversa rispetto a quella di pochi giorni fa. I play off sono un’altra cosa, abbiamo tre giorni per preparare questa partita. Dobbiamo dimostrare il nostro valore”.
HELLAS VERONA
Hellas Verona, Frattali: "Vorrei restare anche il prossimo anno"
27.05.2012 13:00 di Federico Errante
Fonte: tuttohellas
Arriva anche Gigi Frattali in sala stampa, protagonista della partita odierna con delle parate da vero campione: “Sono contento. Ci tenevo a rimanere imbattuto, purtroppo non ci sono riuscito. Peccato. Il rigore parato? Non è la prima volta che ci riesco. Oggi ho fatto il mio lavoro, non capita spesso di poter giocare e quando ci riesci devi dare il massimo. Oggi sono stato bravo e fortunato. Il Varese? Non dobbiamo commettere l’errore di sottovalutare l’avversario. Dobbiamo essere concentrati sulla doppia sfida che andremo ad affrontare. Credevo potessimo raggiungere la promozione diretta, Torino e Pescara sono stati più bravi. Noi comunque non molliamo”. Il portiere gialloblù poi si sofferma su un giudizio alla stagione del Verona nel suo complesso: “Sono contento di quello che abbiamo fatto in questa stagione. Io sono arrivato solo a gennaio ma ho sempre apprezzato questa piazza. Il nostro è un grande gruppo, ed è questa la nostra forza. Il mio futuro? Sono in scadenza di contratto ma il mio desiderio è quello di rimanere qui e far parte di questo gruppo anche la prossima stagione”.
HELLAS VERONA
Hellas Verona, Nosotti (Sky): "Complimenti agli scaligeri, possono ambire alla A"
27.05.2012 19:08 di Federico Errante
Fonte: tuttohellas
Finisce a Modena, con un pareggio, il campionato di Serie B del Verona. Ora si giocherà i play off, risultato probabilmente non pronosticabile ad inizio stagione, come quarta classificata con 78 punti. Un bottino incredibile che ha visto la squadra di Mandorlini precedere formazioni, sulla carta, superiori come Sampdoria e Padova. Un tripudio di elogi quello per i gialloblù che hanno stupito giornata dopo giornata la maggior parte degli addetti ai lavori. Dello stesso pensiero è anche Marco Nosotti, noto giornalista di Sky, intercettato in esclusiva dai nostri microfoni nella sala stampa dello stadio Braglia: “Campionato positivo quello del Verona. Un squadra costruita bene, costruita per vincere. Il filotto di otto vittorie consecutive per esempio l’ha detta lunga sulla qualità della squadra. Il merito è di Mandorlini, allenatore che stimo molto, ha fatto un grande lavoro a partire dalla scorsa stagione in Lega Pro. Poi c’è la piazza: fantastica, passionale. Una che fatichi a tenere in Serie B. Questo è l’amalgama giusto del Verona. Le tre componenti gioco – allenatore – piazza sono la chiave per il successo ed il Verona le ha tutte”.
Si sbilanci e faccia un pronostico per questi play off
“Io credo che la finale sarà proprio tra Verona e Sampdoria. Due piazze importanti che meritano entrambe la Serie A. La vittoria dell’anno scorso da carica al Verona, ma la Samp ha l’entusiasmo di chi arriva da dietro, di chi rincorre ed inizia a vedere l’avversario. Sarà una bella sfida”.
FONTE: TuttoB.com
martedì, maggio 29th, 2012 | Posted by ferrantetommy
Flash Varese-Verona, i convocati di Rolando Maran
Il tecnico del Varese Rolando Maran ha convocato 24 giocatori per la semifinale play off di andata di domani sera contro il Verona e scioglierà le riserve solo nell’immediata vigilia del match.
Questa la lista ufficiale:
Portieri: Walter Bressan, Mathieu Moreau.
Difensori: Michelangelo Albertazzi, Alessandro Camisa, Gaetano Carrieri, Fabrizio Grillo, Raffaele Pucino, Christian Terlizzi, Magnus Troest.
Centrocampisti: Daniele Corti, Loris Damonte, Filipe Gomes, Franco Lepore, Enis Nadarevic, Emanuel Rivas, Gianpietro Zecchin, Jasmine Kurtic.
Attaccanti: Giuseppe De Luca, Federico Furlan, Daniele Martinetti, Matteo Momentè, Neto Pereira, Gianvito Plasmati, Pablo Granoche.
martedì, maggio 29th, 2012 | Posted by Orru
Varese, Maran: ”Dimentichiamo la gara col Verona di qualche settimana fa”
Conferenza stampa alla vigilia di Varese-Verona, semifinale di andata dei playoff di Serie B in programma domani, per il tecnico dei biancorossi Rolando Maran. Ecco le sue parole: ”E’ una gioia vivere questa vigilia e soprattutto vivere il match di domani, sia per noi che per i tifosi. La partita col Verona di un paio di settimane fa? Non deve contare, dobbiamo dimenticarci di quella partita e resettare tutto. Coraggio, determinazione e forza serviranno e se giochiamo da Varese metteremo in difficoltà chiunque”. Sulla possibile formazione iniziale, Maran non si sbilancia: ”Dobbiamo stare tutti uniti, nessuno escluso, perchè se siamo arrivati fin qui il merito è di tutti. Non conterà chi scenderà in campo, ma quale sarà lo spirito. Domani scioglierò i dubbi”. I tifosi saranno numerosi sugli spalti del Franco Ossola: ”Tanti tifosi e tutti in biancorosso ci daranno un grande sostegno. Anche riempire lo stadio per noi è stata una conquista, arrivata con sudore e impegno”.
di Marco Orrù
martedì, maggio 29th, 2012 | Posted by ferrantetommy
Varese-Verona, La conferma e..una prima volta!
La conferma del Varese, la prima del Verona. Domani sera allo stadio Franco Ossola si disputerà la seconda, ma solo in ordine termporale, semifinale play off tra le compagini guidate rispettivamente da Rolando Maran e Andrea Mandorlini. I lombardi bisseranno la partecipazione alla fase finale della poule promozione dopo quella della scorsa stagione. Gli scaligeri invece sono alla prima assoluta per ciò che concerne la cadetteria, dopo aver vinto quelli della Lega Pro nel campionato precedente. Si tratta di un match dove si affronteranno la quarta e la quinta della generale con i veneti favoriti dal miglior posizionamento nella graduatoria finale. Inoltre potranno contare sull’apporto dei propri tifosi i quali invaderanno l’Ossola per poi diventare il dodicesimo uomo nella gara di ritorno. I ragazzi di Maran però, che avranno dalla loro l’affetto dei tanti sostenitori, arriveranno alla doppia sfida dopo un finale di campionato pirotecnico con cinque successi su sei match con unica sconfitta proprio contro gli uomini di Mandorlini.
martedì, maggio 29th, 2012 | Posted by Boosta
Varese, Maran: “Non ci sono favoriti. Il Verona è un’ottima squadra, ma noi abbiamo fame”
Il Varese di Sannino è ormai un lontano ricordo, anche perché quello di Rolando Maran ha stabilito il record di vittorie in B e ha fatto meglio del predecessore comunque salito in A, chiudendo la stagione regolare con tre punti in più. Ecco alcune dichiarazioni del tecnico della suqadra lombarda, riprese da “La Gazzetta dello Sport”: “Non so se un anno fa la squadra era appagata per quanto aveva fatto prima. Non c’ero e non posso dirlo, posso dire con certezza che questa non ha la pancia piena, anzi. E’ consapevole di un’impresa straordinaria realizzata dopo un difficile inizio e non ha nessuna voglia di fermarsi proprio sul più bello. Playoff? Un minimo di esperienza serve, la squadra sa già cosa sono i playoff. Ma non vedo favoriti, il vantaggio lo dà il regolamento. Il ko col Verona in campionato? Abbiamo sbagliato l’approccio della partita, il fatto di avere due risultati su tre ci ha condizionati: la squadra di Mandorlini mi ha fatto comunque un’ottima impressione, è una squadra organizzata e veloce. Avevo letto che era stanca, in calo e invece contro di noi ha giocato con grande intensità”.
lunedì, maggio 28th, 2012 | Posted by Matteop
Varese-Verona, misure di sicurezza per evitare disordini
In vista della sfida dei playoff che si giocherà mercoledì al Franco Ossola, Varese-Verona, sono state disposte alcune misure di sicurezza per evitare disordini. Un ampliamento è stato disposto per la curva dedicata ai tifosi di casa. L’ha stabilito oggi il gruppo operativo di sicurezza che si è riunito presso la Questura di Varese, e la Commissione provinciale di vigilanza sui pubblici spettacoli. La vendita è stata riservata solo ai residenti nel Veneto per gli oltre mille biglietti del settore ospiti.
FONTE: SerieBNews.com
Invasione gialloblù, biglietti esauriti
UNA PASSIONE SENZA CONFINI. Bruciati in poche ore i 1111 tagliandi messi a disposizione per il settore ospiti
Scade la prelazione per gli abbonati che vogliono riconfermare il posto al Bentegodi
30/05/2012
Colori, amori, bandiere. Sarà «torcida» gialloblù anche questa sera all'Ossola. I 1111 biglietti messi a disposizione della tifoseria veronese sono stati letteralmente bruciati. Corsa al biglietto, con «tutto esaurito» registrato già alle 19 di lunedì. Potenza dell'Hellas, potere del Verona. E i ragazzi della Curva Sud in occasione della partita di stasera a Varese, invitano tutti i tifosi a portare una bandiera gialloblù per colorare il settore Ospiti.
MISURE DI SICUREZZA. Misure di sicurezza per la vendita dei biglietti, per evitare disordini fra le tifoserie, e ampliamento della curva dedicata ai supporter locali. È quanto hanno stabilito il Gruppo operativo sicurezza, che si è riunito in Questura a Varese, e la Commissione provinciale di vigilanza sui pubblici spettacoli per la partita tra Varese e Verona. In particolare, ha reso noto la Questura, la Commissione provinciale di vigilanza sui pubblici spettacoli, inoltre, ha disposto l'ampliamento della curva dei tifosi locali di ulteriori 700 posti. Durante la riunione sono stati presi anche provvedimenti sulla viabilità, con il blocco della circolazione nell'area dello stadio dalle 18.30 di oggi.
CLUB IN TRASFERTA. In occasione della partita tra Varese e Verona. semifinale d'andata dei play off, organizza la trasferta il Calcio Club You'll never walk alone di Bovolone. Per informazioni e prenotazioni chiamare Enrico al 338 8382339. IN FINALE? Se il Verona passa e affronta la Samp, giocherà la prima gara a Marassi. Dovesse giocare con il Sassuolo, aprirà le porte del bentegodi ai modenesi per gara uno. Poi sarà tempo di pensare già alla gara di ritorno che si giocherà sabato al Bentegodi. E anche qui è già scattata la caccia al biglietto. Vediamo i dettagli.
STOP ALLA PRELAZIONE. I tagliandi sono acquistabili nei punti vendita Ticket One, nelle filiali del Banco Popolare e nel circuito Best Union Vivaticket. Nel giorno della partita tagliandi disponibili all'Hellas Verona Ticket Point - parcheggio A del Bentegodi - aperto dalle 11 fino al fischio d'inizio. In prevendita è possibile acquistare online collegandosi al sito www.ticketone.it. Al prezzo va aggiunta la prevendita più 2,50 euro. La prelazione terminerà questa sera ed è riservata a chi ha sottoscritto un abbonamento per l'ultimo campionato. Fino alla scadenza indicata si può procedere alla riconferma del proprio settore, non del posto (Curva, Poltrone, Poltronissime o Tribuna Superiore). Il nome riportato sull'abbonamento deve coincidere con l'utilizzatore del biglietto, la tessera stagionale e di conseguenza il diritto di prelazione non sono cedibili a terzi. La fase libera scatterà da domani fino alle 19 di venerdì 1. giugno. Questi i prezzi dei settori: Poltronissime Est 40 euro, Poltrone Est 35 euro, Poltronissime Ovest 40 euro, Curva Sud 18 euro, Poltrone Ovest 35 euro, Tribuna Superiore Est e Ovest 22 euro. Under 14 5 euro.
S.A.
Da Reggio a Salerno, Hellas ricordati come si vince uno spareggio
UNA LUNGA STORIA. Il 24 giugno del 2001 Cossato regalò la salvezza alla truppa di Perotti. Applausi e lacrime quando Cutolo e soci si arresero allo Spezia. La cavalcata di Mandorlini ha cancellato il black out di Vavassori
29/05/2012
Una lunga storia. Intensa soprattutto. Cinque spareggi negli ultimi sei campionati, di certo all'Hellas non manca l'abitudine alle partite senza domani. Per salire e per non sprofondare. Infinito il libro dei ricordi, con l'appendice di Reggio Calabria a fare da straordinaria introduzione.
NON SOLO SUPERMIKE. Dal colpo di testa di Martin Laursen al Bentegodi alla gemma di Michele Cossato al Granillo. Gol entrati nella leggenda. L'Hellas la salvezza andò a prendersela lontano da casa, in un inferno autentico, in un clima da guerriglia dopo aver visto la retrocessione in faccia. Ventiquattro giugno del 2001, il destino lo rivoluzionò SuperMike. Più forte dell'uscita di Taibi e dei gol di Zanchetta e Cozza. Duro a morire quel Verona di Attilio Perotti, come certificarono le ultime tre vittorie con Bologna, Parma e Perugia quando tutto sembrava perso. Poi lo scatto finale, nove punti nelle ultime tre sfide. Fondamentali per conservare la serie A.
DRAMMA AL BENTEGODI. I pronostici andarono a farsi benedire ben presto, nel playout del 2007. L'etichetta di favorita non bastò, nemmeno la convinzione che la difesa dello Spezia assomigliasse a una specie di colabrodo. Pareva persino troppo facile rimediare all'1-2 in terra ligure, dopo le occasioni sprecate e il gol di Sibilano. L'Hellas di Ventura aveva dato una lezione severa ai liguri nella prima parte della gara con un Nieto che sembrava Maradona ma Aniello Cutolo sbagliò da una posizione incredibile la rete del possibile raddoppio. Nella ripresa il black out e la vittoria dello Spezia. Quasi venticinquemila allo stadio quel 21 giugno del 2007 a caccia di un semplice gol per ribaltare il risultato della gara d'andata. Troppo per gente come Teodorani e Da Silva, troppa anche la gente in lacrime al fischio finale. Pianti e applausi, il Verona tornò in serie C dopo 64 anni.
INCREDIBILE MA VERO. Tutto scontato, ad agosto. Imbattibile il Verona di Franco Colomba. «Non c'è storia», dissero tutti. «La Juventus del campionato», quel rabbrividente ritornello che riecheggiò beffardo fino alla nausea il pomeriggio del 25 maggio 2008 a Busto Arsizio, quando la C2 era ormai dietro l'angolo. In casa ci pensò Daniele Morante, l'uomo che doveva regalare gol a grappoli e che si ricordò di essere un bomber contro i bustocchi. Nella gara di ritorno, all'ultima curva spuntò Zeytulaev, signor nessuno fino a quel momento e salvatore della patria subito dopo, con una traiettoria illogica che incontrò anche la complicità di Luca Anania, guarda caso appena promosso in A con il Pescara di Zeman. Un pari, in mezzo a tanti timori. Tutto strano, compresa l'incornata memorabile di Daniele Morante, ora a Prato, fenomenale nel decidere l'andata al Bentegodi all'ultimo respiro. Colomba all'inizio, poi Davide Perllegrini, poi Maurizio Sarri che portò il Verona a un passo dal baratro. Davide Pellegrini fece il miracolo. Di quel Verona sgangherato è rimasto solo Rafael.
IN SERIE B, ANZI NO. I match ball si sprecarono, due anni fa di questi tempi. Prima col Portogruaro davanti a mezza Verona, poi ai playoff dove l'Hellas, a lungo dominatore incontrastato della stagione, si presentò non proprio in splendida salute. Giovanni Vavassori si era nel frattempo seduto al posto di Gianmarco Remondima, rovinato dalle sconfitte con il Real Marcianise e il Rimini e da un finale non proprio gestito al meglio. Riccardo Bocalon, adesso al Carpi, ammutolì il Bentegodi all'ultima giornata, quando tutti erano a pronti a far festa. I playoff? Un'agonia pura, compreso lo stentato passaggio di turno con il Rimini e la vittoria in Romagna firmata da Sam Dalla Bona, uno che a vent'anni al Chelsea aveva spedito in panchina un certo Lampard ma che a Verona fece la figura della perfetta comparsa. E poi la finale col Pescara, il due a due al Bentegodi chiuso dalla rovesciata di Beppe Russo nel recupero e il viaggio della speranza (vana) all'Adriatico. L'Hellas doveva solo vincere, ma il 13 giugno del 2010 la sberla di Ganci diventò un colpo durissimo da assorbire.
GRAZIE MISTER. L'appuntamento con la serie B, per fortuna, fu solo rimandato. Una promozione quasi romantica, quella dell'Hellas. Perché costruita viaggiando contromano, con il freno della prima gestione di Beppe Giannini spazzata via con pazienza dal superbo lavoro di Andrea Mandorlini. Una rincorsa esaltante, il quinto posto catturato e conservato fino all'ultima giornata del torneo. Dura essere promossi partendo dal quinto posto, solo la Triestina di Ezio Rossi c'era riuscita esattamente dieci anni prima. L'Hellas però diede un calcio anche alla cabala, regolò il Sorrento con il piglio della squadra di rango, assicurò lo stesso trattamento alla Salernitana e difese contro tutto e tutti all'Arechi la doppietta di Nicola Ferrari, passato in poco tempo da brocco dell'area di rigore a eroe per sempre. Domani inizia la quinta puntata, la più bella. Stavolta si gioca per qualcosa di davvero grande, un sogno infinito.
Alessandro De Pietro
Baby De Luca carica la truppa Maran ritrova Diablo Granoche
QUI VARESE. L'ex attaccante del Chievo torna a disposizione del mister
29/05/2012
Dimenticatevi il Varese visto all'opera al Bentegodi. C'è molto di più. La riprova è arrivata nella sfida vinta dagli uomini di Rolly Maran nell'ultimo turno di campionato contro la Samp. I 71 punti in classifica dicono molto di questa squadra. Fiera, tutt'altro che sprovveduta. Ispirata e in buona forma. Mettiamola così: al Bentegodi il Varese si è concesso una pausa. Aiutato anche dalla grande prestazione dei ragazzi di Andrea Mandorlini. Domani all'Ossola, però, la storia sarà molto diversa. Il fascino del playoff è particolare. L'attesa e l'adrenalina spesso aiutano a compiere imprese e fare salti mortali.
Di fatto, la squadra lombarda è riuscita a ripetersi ad un anno di distanza. Anche l'anno scorso, infatti, erano arrivati i playoff. Poi, la corsa del Varese s'infranse sul Padova. E quest'anno la storia si ripete contro un'altra veneta. Giuseppe De Luca è considerato jolly d'attacco della squadra di Maran. Sulla testa ha ricamato una tela di ragno. Voglia di stupire. Non solo nel look. Naif e appariscente. Ma il ragazzo ci sa fare pure con una palla tra i piedi.
E non a caso, con dieci gol, è il miglior marcatore stagionale del Varese. «Tutto l'ambiente – racconta dalle colonne del sito ufficiale del Varese - è felicissimo per aver raggiunto un traguardo, i playoff, che sette mesi fa sembrava fosse impossibile da ottenere. Abbiamo già fatto il nostro. Ma un successo dietro l'altro la “fame” è aumentata. Ed essere arrivati alla post season rappresenta solo il primo passo, perché mese dopo mese questa squadra è cresciuta, ha acquisito consapevolezza, fiducia nei suoi mezzi e nelle sue capacità. Qualità che addetti ai lavori e i nostri avversari sembrano snobbare, ma in fondo è meglio così perché la nostra squadra, con grande umiltà, in silenzio e restando sotto traccia, sa di poter giocare alla pari con quelle che vengono definite grandi favorite».
Dicevamo: i biancorossi godono di buona salute. E lo conferma il fatto che l'infermeria di Maran si è completamente svuotata. La bella storia la racconta Momentè. Sedici mesi di calvario. Quasi un anno e mezzo lontano dai campi a causa di due interventi al ginocchio. Il ragazzo, però, ha trovato la forza di rialzarsi e ripartire. E proprio nell'ultima gara della stagione contro la Samp si è rivisto in campo e ha segnato pure il terzo gol del Varese. Quello della sicurezza. Per quanto riguarda, poi, le scelte di Maran, pare che la coppia d'attacco che il tecnico varesino opporrà alla difesa dell'Hellas sarà quella formata da Neto e Granoche. L'attaccante del Chievo era uscito malconcio dalla sfida del Bentegodi, nella quale aveva accusato un trauma distorsivo alla caviglia. Lasciato a riposo contro la Samp, El Diablo ha ripreso ad allenarsi con regolarità già da ieri, e molto probabilmente potrà essere domani della partita. In caso non ce la facesse, ecco De Luca. Come detto, uno da tenere sempre in gabbia. Perche se sfugge, sono guai.
Una passione senza confini Esauriti i biglietti per l'Ossola
LE NEWS. In un solo giorno venduti tutti i tagliandi del Settore Ospiti
29/05/2012
La corsa al biglietto per assistere alla gara dell'Ossola è iniziata e finita nel giro di una giornata. L'andata della semifinale play off contro il Varese di Maran si giocherà domani sera. I tifosi del Verona non hanno certo avuto bisogno di essere sollecitati per 'bruciare' letteralmente i 1111 biglietti messi a disposizione per il settore Ospiti. La comunicazione del 'tutto esaurito' è arrivata puntuale ieri sera dall'ufficio stampa del Verona. Naturalmente la passione Hellas ancora una volta ha avuto effetti devastanti. I tifosi gialloblù, incuranti delle lunghe attese, si sono messi alla caccia del tagliando per poter partecipare alla sfida più importante della stagione. Si parted a gara uno. Servirà il solito Hellas per cercare di rendere felici i soliti tifosi. Innamorati persi del Verona. E chi purtroppo si è preso in ritardo sarà costretto a tifare in altro modo i colori gialloblù. Certo che, oggi come oggi, mille posti a disposizione per i tifosi dell'Hellas rappresentano briciole per la passione scaligera.
LA GARA DI RITORNO. E sono naturalmente disponibili anche i biglietti per la gara di ritorno della semifinale playoff, in programma sabato 2 giugno al «Bentegodi». I tagliandi sono acquistabili nei punti vendita Ticket One, nelle filiali del Banco Popolare e nel circuito Best Union Vivaticket (Index è stato sostituito). Nel giorno della partita tagliandi disponibili all'Hellas Verona Ticket Point - parcheggio A del Bentegodi - aperto dalle 11 fino al fischio d'inizio. In prevendita è possibile acquistare online collegandosi al sito www.ticketone.it. Al prezzo va aggiunta la prevendita più 2,50 euro.
LA PRELAZIONE. Fino a domani è attiva la prelazione, riservata a chi ha sottoscritto un abbonamento per l'ultimo campionato. Fino alla scadenza indicata si può procedere alla riconferma del proprio settore, non del posto (Curva, Poltrone, Poltronissime o Tribuna Superiore). Il nome riportato sull'abbonamento deve coincidere con l'utilizzatore del biglietto, la tessera stagionale e di conseguenza il diritto di prelazione non sono cedibili a terzi. La fase libera scatterà da giovedì 31 maggio alle 19 di venerdì 1 giugno. Questi i prezzi dei settori: Poltronissime Est 40 euro, Poltrone Est 35 euro, Poltronissime Ovest 40 euro, Curva Sud Inferiore e Superiore 18 euro, Poltrone Ovest 35 euro, Tribuna Superiore Est e Ovest 22 euro. Under 14 5 euro.
CLUB IN TRASFERTA. In occasione della partita tra Varese e Verona. semifinale d'andata dei play off, organizza la trasferta il Calcio Club You'll never walk alone di Bovolone. Per informazioni e prenotazioni chiamare Enrico al 338 8382339.
TUTTO GIALLOBLÙ. La Curva Sud in occasione della partita di Varese di mercoledì 30 maggio valevole per la gara d'andata dei play-off promozione, invita tutti i tifosi a portare una bandiera gialloblù per colorare il settore ospiti. S.A.
Ma il derby della Lanterna vale di più di quello dell'Adige?
29/05/2012
Vale di più il derby della Lanterna in serie A, quello arcinoto fra Genoa e Sampdoria, oppure il giovane derby dell'Adige fra Verona e Chievo? Non vorrei fare l'uccello del malaugurio ma, stando a quanto leggo o vedo sui tg sport nazionali, più o meno criptati, direi proprio che sarà molto dura rivedere al Bentegodi lo scontro fra le due formazioni gialloblù. La Sampdoria di Garrone e Beppe Iachini viene spinta come non mai a livello mediatico.
Per carità il campo resta sempre giudice sovrano, ma credetimi l'Hellas Verona dovrà davvero giocare un calcio perfetto per avere la meglio sui più quotati e sponsorizzati avversari.D'altronde se il Verona muove un grande interesse di pubblico e numeri elevati per la tv a pagamento ed i giornali, la stessa cosa non si può dire per il Chievo che non ha saputo crescere adeguatamente in termini di interesse e pubblico come dimostra lo stadio spesso semivuoto. Ed è un peccato perché società e squadra sono ai vertici del calcio italiano in pratica da una dozzina d'anni. Verona e il Verona pagano una cattiva fama, a torto o ragione, dei propri tifosi.
Qui il discorso sarebbe lungo e complicato visto anche i recenti fatti di Genova, perché purtroppo nella città ligure ci scappò anche il morto a latere di una sfida tra Genoa e Milan Le parole si sa, soprattutto in Italia, colpiscono più dei fatti, a volte tragici. Mario Sconcerti e Sky Sport, due eccellenze stimatissime nel continuare a mostrare la festa per la conquista della Coppa Italia a Napoli, hanno dato sicuramente meno risalto ai fischi dei tifosi partenopei verso l'inno di Mameli che sono stati poi puniti con ventimila euro di multa Verona sta ancora pagando i fischi alla nazionale nell'amichevole con l'Uruguay dell'89, altro che fischi all'inno. Purtroppo fare cassetta, soprattutto di questi tempi, conta eccome.Ecco perché, se potessero scendere in campo manager e giornalisti delle testate nazionali in questi play off indosserebbero la maglia della Sampdoria. Ecco perché la Lanterna vale più dell'Adige ma L'Hellas in serie A, credetemi, farebbe bene anche al Chievo.
L'Hellas volta pagina: ancora quattro sfide per inseguire il sogno
Mandorlini punta l'obiettivo solo sulla doppia sfida con il Varese «Siamo stati bravissimi, ora concentriamoci sul futuro immediato»
28/05/2012
Verona. Tutti a cena con Mandorlini. Il pareggio con il Modena ha chiuso la «regular season», adesso inizia un altro campionato per il Verona che dovrà affrontare i play off e cercare di entrare in serie A dalla porta di servizio dopo la promozione diretta di Torino e Pescara. E l'allenatore per ringraziare la squadra dopo un campionato bellissimo e rinsaldare il gruppo in vista della volata finale ha offerto una cena a tutti. Appuntamento «Al Pompiere», tra via Mazzini e via Cappello, ancora una volta insieme per rinnovare un patto che ha portato l'Hellas a un passo dal sogno. Ancora quattro sfide per raggiungere l'obiettivo, quattro partite da non sbagliare. «Prima di tutto, però, dobbiamo sempre ricordarci da dove siamo partiti - ammette Mandorlini - siamo una matricola della B, all'inizio del campionato nessuna inseriva il Verona tra i favoriti. Poi, strada facendo, hanno capito che dovevano fare i conti anche con noi. Ma io l'ho sempre saputo, non pensavo di arrivare così in alto ma quando guardavo i ragazzi negli occhi capivo che potevano darmi ancora molto. E, adesso, siamo ancora qua, dopo un campionato stupendo possiamo ancora giocarci la serie A. Meglio non fare progetti, pensiamo al futuro immediato e cerchiamo di portare a casa sempre il massimo».
Inutile pensare, dunque, alla sfida tra Sassuolo e Sampdoria, a quale potrebbe essere l'avversario più facile da trovare in finale. «Adesso il nostro obiettivo si è già spostato sul Varese - taglia corto il tecnico del Verona - è una buona squadra, vanta buone individualità. Non facciamoci ingannare dall'ultima vittoria, in campionato abbiamo vinto tre a zero ma noi abbiamo fatto una grande partita, loro hanno regalato qualche errore di troppo. Si riparte, inizia un altro campionato».
Mercoledì sera il primo appuntamento all'Ossola di Varese, sabato prossimo il ritorno in casa. Dopo il pareggio di Modena, Ceccarelli e compagni sono tornati immediatamente al lavoro, ieri pomeriggio si sono ritrovati a Sandrà per il primo allenamento della stagione in vista della sfida in terra lombarda. Mandorlini ha recuperato praticamente tutta la squadra, ritrova Matteo Abbate che ha scontato due turni di squalifica, ha avuto indicazioni positive anche da Esposito, Mancini e Pichlmann che sono tornati in campo al Braglia dopo tanti mesi in naftalina. «In questa fase finale abbiamo bisogno di tutti - continua - non possiamo lasciare indietro nessuno. Abbiamo fatto del gruppo la nostra forza, questa è sempre la strada da seguire. Meglio incontrare il Varese o la Sampdoria? Non faccio differenze, ci è toccato il Varese dobbiamo battere i biancorossi, gli altri calcoli non servono a nulla».
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Sasa Bjelanovic che ha ritrovato il gol nell'ultima partita di campionato. «Il campo di Modena mi porta particolarmente bene - ammette l'attaccante gialloblù - ho segnato spesso qui. Peccato aver subito il pari allo scadere ma i padroni di casa meritavano l'uno a uno. In alcune occasioni ci ha tenuto a galla Frattali, dispiace solo perchè il pari è arrivato in recupero, una vittoria avrebbe fatto morale anche se, visti gli altri risultati, i tre punti non sarebbero serviti. Adesso voltiamo pagina e pensiamo solo ai play off, sarà tutt'altra storia». La squadra di Maran ha rifilato tre gol alla Doria, una formazione in salute. «Non abbiamo fatto calcoli - conclude Bjelanovic - per trovare questo o quell'avversario. La settimana scorsa abbiamo incontrato il Varese in campionato ma la prossima partita non c'entra niente. Ci aspettano due gare molto insidiose. Dobbiamo arrivare all'appuntamento molto carichi e pronti a tutto».
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
Varese-Hellas Verona: 21 convocati
Postata il 29/05/2012 alle ore 15:21
Due portieri, sette difensori, cinque centrocampisti e sette attaccanti per la gara d'andata della semifinale play off contro il Varese
SANDRA' - Conclusa la seduta di rifinitura, il tecnico dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini ha comunicato la lista dei convocati per la gara d'andata della semifinale play-off. Sono 21 i giocatori che partiranno per Varese, in vista del match in programma mercoledì alle 21.
Portieri: 26 Frattali, 1 Rafael;
Difensori: 13 Abbate, 23 Cangi, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 17 Mareco, 33 Pugliese, 25 Scaglia;
Centrocampisti: 4 Esposito, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 8 Russo, 77 Tachtsidis;
Attaccanti: 27 Berrettoni, 32 Bjelanovic, 14 D'Alessandro, 9 Ferrari, 21 Gomez Taleb, 6 Lepiller, 11 Pichlmann.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Varese squadra tosta, un ostacolo duro"
Postata il 29/05/2012 alle ore 15:25
"Siamo abbastanza pronti, poi sarà la partita a dare la conferma. Arrivati a questo traguardo bisogna fornire la giusta risposta"
VERONA - Mancano ormai poche ore al fischio d'inizio della prima sfida play-off, alta la tensione in casa Hellas: "Siamo abbastanza pronti, poi sarà la partita a dare la conferma. Arrivati a questo traguardo bisogna fornire la giusta risposta". Esordisce Andrea Mandorlini, intervenuto al termine della rifinitura. "Qualcuno parla di stress? Vorrei viverle sempre queste situazioni, significherebbe che ci sono in palio obiettivi importanti".
"Ci aspetta un turno da superare, abbiamo il leggero vantaggio della classifica, ma che influisce relativamente. Il Varese è già stato incontrato, si tratta di una squadra tosta", continua il tecnico. "Sarà un confronto della durata di 180’, si presenterà un ostacolo duro. La squadra di Maran proverà a vincere in tutti i modi, forte della propria stazza fisica".
Per i gialloblù quella di mercoledì sarà la partita n. 47 in questa stagione: "Ad inizio campionato avrei firmato per arrivare fin qui, pochi l’avrebbero detto anche se noi ci abbiamo sempre creduto. Stiamo abbastanza bene, molti atleti hanno riposato a Modena. C’è l’imbarazzo della scelta”.
Ufficio Stampa
Sandrà: verso Varese, 2a seduta
Postata il 28/05/2012 alle ore 19:41
Lunedì gialloblù in campo per circa due ore: riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita. Differenziato per Doninelli e Galli
SANDRA' - Lunedì pomeriggio la formazione scaligera ha svolto la 2a seduta in vista della gara d'andata della semifinale play-off, in programma mercoledì alle 21 a Varese.
A Sandrà gialloblù in campo per circa due ore: riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita. Differenziato per Doninelli e Galli.
Ufficio Stampa
Sandrà: verso Varese, 1a seduta
Postata il 27/05/2012 alle ore 20:07
Domenica pomeriggio lavoro defaticante per gli atleti impiegati col Modena, riscaldamento ed esercitazioni tecnico-tattiche per il resto del gruppo
SANDRA' - Nel giorno successivo all'ultima gara di campionato la formazione scaligera ha dato il via alla preparazione in vista della semifinale play-off.
Domenica pomeriggio presso il centro sportivo di Sandrà lavoro defaticante per gli atleti impiegati col Modena, riscaldamento ed esercitazioni tecnico-tattiche per il resto del gruppo. Differenziato per Doninelli.
Ufficio Stampa
Voci da play-off, Victor Hugo Mareco
Postata il 27/05/2012 alle ore 19:20
"La nostra squadra ha sempre lottato per i primi posti, non ha nulla da invidiare alle altre concorrenti. Mandorlini ha una mentalità da vincente"
VERONA - Uno dei giocatori di maggior esperienza presenti nel collettivo scaligero è Victor Hugo Mareco, che con la maglia del Brescia ha disputato per 3 volte i play-off. Negli ultimi 5 anni la squadra che ha concluso la regular-season al terzo posto è poi stata promossa. Scongiuri a parte, l'obiettivo degli uomini di Mandorlini sarà quello di interrompere la tradizione: “Quando siamo saliti in Serie A vantavamo grande consapevolezza, la finale di ritorno si sarebbe giocata in casa nostra e questo aveva una certa importanza. Col Cittadella abbiamo vinto 1-0 in trasferta e poi perso in casa con lo stesso punteggio, guai a pensare che chiudere nel gradino più basso del podio dia l’assoluta garanzia di seguire Pescara e Torino. Il Sassuolo deve affrontare la Sampdoria, non sarà un match semplice”.
Per il difensore paraguaiano sarebbe un errore esprimere preferenze su chi incontrare in un eventuale futuro: “Ritengo sia obbligatorio pensare a vincere col Varese, se arrivassimo all’ultimo turno qualsiasi avversario andrebbe bene. La nostra squadra ha sempre lottato per i primi posti, non ha nulla da invidiare alle altre concorrenti. L’auspicio è che dopo le prime due partite ce ne siano altrettante, in queste situazioni la tensione è altissima in virtù della posta in palio. Conta tanto la voglia di centrare il successo, unita alla tensione emotiva. Noi e la città abbiamo un sogno, restiamo concentrati su quello”.
Mercoledì gli scaligeri saranno di scena allo stadio "Ossola": “La formazione di Maran è molto attrezzata, sarebbe rischioso basare i giudizi solo sull’ultimo precedente. Dovremo dare il massimo fino all’ultimo istante, l’Hellas ha un grande gruppo. Magari non ci sono nomi altisonanti, però non dimentichiamo un bravo allenatore, capace di insegnarti a giocare a calcio. Mandorlini ha una mentalità da vincente".
Ufficio Stampa
Varese-Hellas Verona, già esaurito il settore ospiti
Postata il 28/05/2012 alle ore 19:11
Ritmi da record nella prevendita per le gare valide per la semifinale play-off di Serie bwin
VERONA - Primo giorno di prevendita in vista delle due gare valide per la semifinale play-off, in programma mercoledì alle 21 e sabato alle 18:30.
E' andato esaurito, a ritmo da record, il settore ospiti dello stadio "Ossola"; 5.100 i biglietti complessivi venduti finora per il match che si disputerà in Lombardia.
3.200 i tagliandi acquistati per il ritorno del "Bentegodi", 36 dei quali da parte di sostenitori biancorossi.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
NUOTO: Chiude in bellezza l'Italia agli europei ungheresi! Oro anche nella staffetta 4x100 misti, PELLEGRINI flop nei 40 stile 'Mai sentita così male. Problemi di salute'
SCUDETTO DILETTANTI, trionfa il VENEZIA sul TERAMO
'CATACLISMA' CALCIOSCOMMESSE: La polizia si presenta a Coverciano per consegnre un avviso di garanzia a CRISCITO (ora allo ZENITH SAN PIETROBURGO) indagato con MILANETTO per gare disputate quando i due militavano nel GENOA. Nei guai anche BONUCCI difensore della JUVE (e della Nazionale), MAURI capitano di lungo corso nella LAZIO e CONTE: l'attuale tecnico campione d'Italia è stato chiamato in causa per alcune gare che fece da allenatore del SIENA; blitz delle forze dell'ordine anche a casa di PELLISSIER...
GIRO D'ITALIA: Vince il canadese HESJEDAL nessun italiano sul podio...
FORMULA 1: A Montecarlo vince la RED BULL di WEBBER! Terzo posto per la FERRARI diALONSO ora leader del mondiale piloti, mai successo che sei piloti diversi vincessero le prime sei gare...
CALCIO SERBIA: Ancora nei guai LJAIC dopo la lite con Delio ROSSI! Viene cacciato dalla nazionale serba per non aver cantato l'inno...
NUOTO, ORO E PRIMATO ITALIANO PER LA STAFFETTA TRASCINATA DA MAGNINI -FOTO
Domenica 27 Maggio 2012 - 18:57
ROMA - Chiusura con medaglia d'oro per l'Italia agli Europei di nuoto di Debrecene: la staffetta maschile 4x100 misti è arrivata prima davanti all'Ungheria. Il quartetto azzurro (Di Tora, Scozzoli, Rivolta, Magnini) ha preceduto al traguardo la Germania e l'Ungheria. Gli azzurri con il tempo di 3'32«80 hanno stabilito anche il primato italiano. Record italiano anche per la 4x100 misti donne (Barbieri, Boggiatto, Bianchi e Mizzau) che ha vinto l'argento. Il quartetto azzurro ha fermato il cronometro a 4'01»92.
PELLEGRINI, FLOP NEI 400: "MAI SENTITA COSÌ MALE. PROBLEMI DI SALUTE" -FOTO
Domenica 27 Maggio 2012 - 13:25
ROMA - «Non ho niente a cui mi possa attaccare. Sono morta, non avevo più gambe. Nessun tipo di forza, non riesco a capire». Federica Pellegrini non si spiega l'eliminazione dalla finale europea nei 400 sl. «Non vorrei avere qualche problema di salute perchè non mi sono mai sentita così male - dice a Raisport - Ansia? No assolutamente, non è niente che si possa attribuire all'ansia. Semplicemente non ne avevo più di così. Ora farò gli esami del caso, magari non c'è niente è solo stanchezza, ma così forte è cosa rara».
Eliminazione clamorosa per Federica Pellegrini nelle batterie dei 400 stile libero agli europei di nuoto di Debrecen. La campionessa azzurra, il giorno dopo l'oro nei 200, ha chiuso le eliminatorie con il decimo tempo di 4'14«27 e non accede così alla finale in programma nel pomeriggio. Si qualifica invece l'altra azzurra Martina Di Memme, con il secondo tempo di 4'10»44.
IL VENEZIA VINCE LO SCUDETTO DILETTANTI: BATTUTO IL TERAMO 3-2
Sabato 26 Maggio 2012 - 19:59
GUBBIO (PG) - Il Venezia ha conquistato lo scudetto di calcio dei dilettanti, battendo oggi per 3-2 il Teramo nella finale per il titolo allo stadio «Barbetti» di Gubbio. Per la squadra vincitrice hanno segnato Oliveira, Zubin su rigore ed Essoussi, mentre per la squadra abruzzese hanno segnato Valentini e Petrella. Lo scorso anno lo scudetto fu conquistato dal Cuneo, che nella finale di Treviso superò il Perugia per 1-0.
GIRO D'ITALIA, VINCE HESJEDAL. NESSUN ITALIANO SUL PODIO -FOTO
Domenica 27 Maggio 2012 - 18:33
MILANO - Trionfo in rosa all'arrivo a Milano per Ryder Hesjedal. Marco Pinotti si aggiudica la crono conclusiva del 95esimo Giro d'Italia di ciclismo, con arrivo a Milano, e il successo finale è del canadese Ryder Hesjedal, che ha chiuso con 16« di vantaggio sullo spagnolo Rodriguez, secondo in classifica generale. Terzo il belga Thomas De Gendt.
GIRO: NESSUN ITALIANO SUL PODIO Marco Pinotti, nella 21/a e ultima tappa del 95/o Giro ciclistico d'Italia (la crono individuale Milano-Milano), è stato più veloce del britannico Geraint Thomas, secondo e staccato di 39«; del neozelandese Jesse Sergent, terzo a 53»; del danese Alex Rasmussen, quarto a 1'00«; del belga Thomas De Gendt, quinto a 1'01». Il canadese Ryder Hesjedal si è piazzato al sesto posto nella classifica di tappa, staccato di 1'09« da Pinotti.
GP DI MONACO: VINCE LA RED BULL DI WEBBER, ALONSO TERZO GUIDA IL MONDIALE -FOTO
Domenica 27 Maggio 2012 - 17:05
MONTECARLO - Risuona l'inno australiano nel Principato di Monaco e il petto di Mark Webber, occhi lucidi e faccia d'angelo, si gonfia quasi a trattenere l'emozione di trovarsi sul trono del Gran Premio di Montecarlo. Gara da mozzare il fiato fino alla bandiara a scacchi a causa della pioggia che sembra arrivare, ma poi resta solo sulle nuvole per lasciare tutto com'era, con una buona Mercedes targata Nico Rosberg seconda e un ottimo Fernando Alonso che oltre al podio si porta a casa la leadership nel Mondiale in solitaria davanti agli assi della Red Bull, al centro delle polemiche e forse a rischio squalifica per una fessura sul fondo della vettura già vista dal Gp del Bahrain.
Può sorridere anche Felipe Massa che finalmente guadagna punti importanti per la Ferrari con il suo sesto posto arrivato dopo una gara vissuta sugli scarichi della McLaren di Lewis Hamilton. Inglese quinto dietro al campione del mondo Sebastian Vettel a lungo al comando grazie all'azzardo delle soft al via che a giochi fatti gli ha fruttato due posizioni in più. Delude Michael Schumacher che dopo la pole virtuale è costretto ad un amaro ritiro.
INCIDENTE AL VIA Pronti via e subito safety-car in pista nel Gp di Monaco a causa del testacoda al via della Lotus del francese Romain Grosjean che, toccato dalla Mercedes di Schumacher e dalla Ferrari di Alonso, ha innescato una serie di tamponamenti a catena. Dall'autoscontro esce indenne la Red Bull di Webber che mantiene la prima posizione davanti alla Mercedes di Rosberg, alla McLaren di Hamilton e alle Rosse, con il brasiliano Massa che riesce a guadagna due posizioni. La safety-car torna nella corsia dei box quasi subito, mentre a far le spese dei tamponamenti al semaforo verde sono la Lotus di Grosjean, la Hrt di De la Rosa e la Williams di Maldonado che si ritirano.
IL VALZER DEI PIT STOP Mentre la gara con al comando sempre Webber vive gli unici sussulti grazie a Schumacher che prova a impensierire la Lotus di Kimi Raikkonen, al 28/o giro il primo a fermarsi per il pit-stop è Rosberg con l'altra stella d'argento che monta le gomme soft. Poi si fermano tutte le altre vetture davanti, compresa la Ferrari di Alonso che al ritorno in pista si mette alle spalle la McLaren di Hamilton grazie ad un giro velocissimo e alla prontezza dei meccanici Ferrari. L'unico a non fermarsi è il campione del mondo Vettel partito con le gomme soft, capaci di consentire un maggior numero di giri, che prova ad attendere il preannunciato arrivo della pioggia. Ma a parte qualche sporadica goccia l'acquazzone non arriva e il tedesco della Red Bull è costretto a fermarsi al 47/o giro per montare le super-soft. Al rientro dai box, Vettel si ritrova quarto davanti alla McLaren di Hamilton e dietro alla Ferrari di Alonso virtualmente sul podio e in testa al Mondiale a quota 76 punti.
LA PIOGGIA RIMANE NELLE NUVOLE Quando mancano tredici giri alla fine cade ancora qualche goccia di pioggia, regna l'incertezza e intanto si ritira Schumacher (problema tecnico) dopo una Gp sotto le aspettative nonostante i propositi di vittoria al termine delle qualifiche che gli hanno regalato la 69/ pole in carriera seppur vanificata dalla penalizzazione di cinque posti per il botto con Senna a Barcellona. Aumenta la pioggia, Webber al comando rallenta e si alzano i tempi con i primi sei attaccatissimi in fila indiana nello spazio di soli tre secondi. Dietro finiscono in testa coda la Mclaren di Button e la Sauber di Perez, la leggera pioggia smette e la pista torna ad asciugarsi permettendo a tutti di finire la gara senza mettere le gomme da bagnato. Alla bandiera a scacchi Webber si prende il Gran Premio di Monaco portando a otto le sue vittorie in carriera. Sul podio anche Rosberg davanti alla Rossa di Alonso che si ritrova da solo leader del campionato, un pò più lontano dal più temuto rivale Hamilton.
ALONSO: "TUTTO HA FUNZIONATO MA POTEVO ANCHE FAR MEGLIO" «L'obiettivo era finire davanti ai rivali diretti Vettel e Hamilton e ci sono riuscito. Ora mi dovrò concentrare anche su Mark (Webber, ndr) e sarà una lotta interessante per tutta la stagione». È soddisfatto Fernando Alonso per il podio nel Gp di Monaco che lo lancia in testa al Mondiale da solo davanti ai piloti Red Bull. Il ferrarista racconta il via della gara: «E' andata bene la partenza anche se ho avuto un contatto con Grosjean. Poi sono riuscito a superare Hamilton al pit e devo ringraziare tutta la squadra«. Felice per il sesto posto anche Felipe Massa: »È stata una gara importante, mi dispiace non essere stato in grado di sorpassare una o due macchine. Potevo fare meglio ma il passo è buono e tutto ha funzionato oggi«.
LJAJIC NON CANTA L'INNO, SERBIA LO CACCIA: "RISPETTATE LA MIA SCELTA" -FOTO/VIDEO
Lunedì 28 Maggio 2012 - 20:12
BELGRADO - Adem Ljajic, attaccante della Fiorentina, è stato espulso dalla nazionale serba per essersi rifiutato di cantare l'inno prima dell'amichevole di sabato scorso con la Spagna, persa per 2-0. La decisione è stata presa da Sinisa Mihajlovic, neo ct della Serbia ed ex tecnico dei viola, e confermata oggi dalla federcalcio locale. «Le porte della nazionale non sono chiuse per sempre per Ljajic», ha chiarito la Fss in un comunicato. «Ma il giocatore -ha aggiunto- deve informare il tecnico di avere cambiato la sua posizione per poter essere chiamato di nuovo». Dopo essersi insediato nel suo ruolo di ct Mihajlovic ha stabilito un nuovo codice di condotta dei giocatori che prevede, tra l'altro, l'obbligo di cantare l'inno serbo. Mihajlovic ha incontrato ieri Ljajic, al quale ha chiesto le ragioni del suo rifiuto. Il giocatore della Fiorentina ha spiegato al tecnico che per «motivi personali» non canterà l'inno serbo nemmeno in futuro e «Mihajlovic gli ha detto di andare a casa», ha reso noto la federcalcio serba, che ha espresso poi «pieno supporto» al nuovo ct. Ljajic è nato e cresciuto a Novi Pazar, una città a prevalenza musulmana nella regione del Sangiaccato, ai confini con il Kosovo. Non è la prima volta che il giocatore della Fiorentina ha problemi con i tecnici che lo allenano. Clamoroso, quest'anno, il caso che ha portato al licenziamento in tronco di Delio Rossi da parte della società dei Della Valle: il tecnico aggredì Ljaijc che lo aveva applaudito ironicamente dopo una sostituzione durante la partita di campionato contro il Novara. Per questo motivo Rossi sta scontando una squalifica di tre mesi e il giocatore è stato messo fuori squadra.
LJAJIC: "AMO LA SERBIA, MA RISPETTATE LA MIA SCELTA" - Adem Ljajic si è detto rammaricato della sua esclusione dalla nazionale serba per non aver cantato l'inno del suo paese in occasione dell'amichevole di sabato con la Spagna, ma ha al tempo stesso sottolineato come sia necessario anche che lui 'rispetti se stessò. «Sono davvero dispiaciuto, il colpo è stato forte, ma questa è la vita. Andiamo avanti. Amo la Serbia, desideravo giocare con la nazionale sin da quando avevo dieci anni. Rispetto tutti, ma se non rispetto me stesso nessuno potrà portarmi rispetto», ha detto Ljajic al suo ritorno a Belgrado dalla Svizzera, dove la Serbia allenata da Sinisa Mihajlovic è stata per una serie di amichevoli. Dietro tali parole, a detta degli osservatori, vi è evidentemente il desiderio di sottolineare il suo essere musulmano del Sangiaccato, una regione la cui popolazione si sente discriminata e poco considerata dalle autorità centrali di Belgrado. E Ljajic non sarebbe l'unico a ritenere l'inno nazionale serbo troppo patriottico e nazionalista, poco rispettoso dell'identità di altri popoli e etnie residenti nel Paese.
BUFERA SCOMMESSE, MAURI ARRESTATO. INDAGATI CONTE, CRISCITO E BONUCCI -FOTO
Lunedì 28 Maggio 2012 - 21:32
CREMONA - Sono le 6.25 del mattino quando le auto della polizia entrano nel ritiro della Nazionale a Coverciano e spazzano via anche l'ultima ipocrisia. Il calcio che conta non è immune dal marcio e anzi ne è pieno fino al collo: il cancro del calcioscommesse è malattia che colpisce anche la serie A, i giocatori milionari che la frequentano, presidenti e tecnici.
E come era evidente da mesi, saltato il tappo il pallone esplode: due nazionali indagati - Criscito e Bonucci, il primo resta a casa e non andrà agli Europei - insieme ad un ex illustre, Bobo Vieri, l'allenatore della Juve campione d'Italia Conte accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva, il capitano della Lazio Mauri in carcere con l'accusa di essersi venduto almeno due partite della sua squadra, il presidente del Siena Mezzaroma perquisito perché avrebbe pagato due giocatori di una squadra avversaria.
Il vecchio Trap, che nel mondo del pallone ne ha viste tante, dice solo una parola: «devastante». «È una giornata amara», sono invece le parole del presidente della Figc Abete, che ora chiede giustizia veloce e in fretta mentre il ministro della Giustizia Paola Severino parla di «un fenomeno che va stroncato con tutta la decisione possibile, perché incide sulla nostra società in maniera estremamente negativa».
Con i provvedimenti di oggi - non certo «a orologeria», come più d'uno pensa nel mondo del calcio anche se non lo dice esplicitamente, visto che erano già stati rinviati più volte e non certo per esigente investigative - la procura di Cremona chiude la terza fase dell'inchiesta nata più di un anno fa da un sonnifero messo dal portiere Paoloni nelle borracce dei compagni di squadra della Cremonese: un'indagine che ha già portato in carcere nomi noti - da Signori a Doni - e costretto la giustizia sportiva a riscrivere le classifiche. Cosa che il procuratore federale Stefano Palazzi dovrà fare anche stavolta, visto il coinvolgimento piuttosto chiaro di Lazio, Genoa, Siena e Lecce. I provvedimenti del gip Guido Salvini sono 19.
In carcere finiscono 8 giocatori - oltre a Mauri, i nomi più in vista sono l'ex giocatore del Genoa ora al Padova Omar Milanetto e l'attaccante della Sampdoria (ex Novara) Cristian Bertani - mentre per altri tre sono stati disposti gli arresti domiciliari (tra loro Joelson) e l'obbligo di presentarsi all'autorità giudiziaria (Conteh e Ruopolo). In manette anche tre soggetti vicini ai calciatori e cinque ungheresi: secondo gli inquirenti sono la 'cellula' che ha sostituito il gruppo degli 'zingari' decimato dagli arresti dei mesi scorsi.
Resta invece a piede libero l'attaccante del Genoa Giuseppe Sculli. Per lui la procura aveva chiesto l'arresto in quanto sarebbe stato al corrente delle combine sulle partite della sua squadra e avrebbe organizzato una raccolta di fondi per le scommesse. Pur non accogliendo la richiesta, il Gip ha però sottolineato la «consuetudine di Sculli» ad un certo tipo di comportamenti tali da «far ritenere stabile una sua disponibilità».
Ai provvedimenti del Gip si aggiungono 30 perquisizioni disposte dal pm Roberto Di Martino nei confronti di altrettanti indagati: Conte, Criscito e Mezzaroma, appunto, ma anche di altri giocatori ed ex giocatori - da Pellissier del Chievo a Bobo Vieri - e di dirigenti. Che negano un loro coinvolgimento, anche se le carte in mano agli inquirenti dicono il contrario.
C'è poi un capitolo dell'indagine che chiama nuovamente in causa Beppe Signori: l'ex attaccante della Nazionale già finito in carcere a giugno è accusato di riciclaggio insieme ad altre tre persone. Sui loro conti in Svizzera sarebbero finiti soldi provenienti dall'organizzazione, frutto della vincita delle partite truccate. Gli inquirenti hanno infatti rintracciato grazie alla rogatoria due versamenti, uno da 289mila euro e uno da 435mila, finiti sul conto di una società con sede a Panama e poi smistati sui conti di Signori e dei suoi amici. Al di là dei numeri, quel che impressiona è lo spaccato che emerge dall'inchiesta e che il Gip sintetizza con un concetto molto chiaro: «inquinamento etico».
«L'insieme degli atti d'indagine, si pensi solo al numero dei giocatori e delle partite coinvolte e all'esistenza di accordi non solo tra singoli giocatori ma addirittura tra intere squadre - scrive Salvini nell'ordinanza - testimonia che l'inquinamento etico del mondo dei calciatori e forse anche di alcuni dirigenti non è stato episodico ma diffuso e 'culturalmente' accettato, in spregio ai principi di lealtà sportiva nei confronti dei tifosi innanzitutto».
Ma non basta: «non è sbagliato affermare che trafficanti come Ilievsky (uno dei capi degli 'zingarì, ndr) o gli ungheresi di Zoltan Kenesey (capo degli ungheresi, arrestato, ndr) e i loro referenti asiatici, non abbiano introdotto il virus della corruzione in un ambiente pulito ma abbiano stimolato, fornito strumenti operativi e moltiplicato scelte di disonestà sportiva già mature». In sostanza, conclude Salvini, «abbiano seminato un campo che era già dissodato e pronto ad accoglierli».
Dunque non è un caso che le indagini, ancora una volta, non sono concluse. Nelle perquisizioni sono stati sequestrati pc, telefoni ed estratti conto bancari, che dovranno essere analizzati. E non è affatto escluso che nei prossimi giorni possano esserci interrogatori eccellenti. «Solo una parte dello scenario retrostante l'intervento nelle partite più importanti è venuto alla luce» conferma il Gip nell'ordinanza. E il procuratore Roberto di Martino aggiunge: «il coinvolgimento delle società? Allo stato non possiamo escludere nulla». Dunque, le auto della polizia escono da Coverciano, ma non è ancora finita.
CALCIOSCOMMESSE, LE GARE SOTTO INCHIESTA A CREMONA
Lunedì 28 Maggio 2012 - 18:06
ROMA - Sette partite di serie A e 17 di serie B sono finite sotto la lente dei magistrati di Cremona per presunte combine e vengono citate nei provvedimenti emessi dal Gip della città lombarda eseguiti all'alba di oggi. Almeno per la serie A, non sono emersi incontri nuovi, di cui non si era mai parlato. Ecco l'elenco delle partite sospette:
- Napoli-Sampdoria 4-0, 30 gennaio 2011 Vittoria larga dei partenopei (con tripletta di Cavani) che segnano due reti per tempo. L'uruguaiano apre il suo pomeriggio di gloria già al 16', servito da Lavezzi. Al 45' Cavani si procura un rigore (che poi lui stesso trasforma). Su un lancio di Hamsik, Accardi lo aggancia e l'arbitro Rocchi fischia. Al 3' della ripresa ecco il 3-0: sulla sinistra Lavezzi brucia in due avversari e dal fondo serve Hamsik che insacca. Cavani completa la goleada all'11', con una conclusione a due passi da Curci, servito ancora da un liberissimo Hamsik.
- Brescia-Bari 2-0, 6 febbraio 2011 Alla 24/a giornata si affrontano le ultime due formazioni nella classifica (retrocederanno entrambe). I tre punti vanno ai padroni di casa grazie alle reti di Diamanti su rigore e di Caracciolo nei minuti di recupero, che conclude un contropiede battendo Gillet con un tiro in diagonale. Con questa vittoria il Brescia scavalca il Cesena (22 punti contro 21).
- Brescia-Lecce 2-2, 27 febbraio 2011 Parte da due gol di vantaggio il Brescia. Ma si fa rimontare dal Lecce. Caracciolo e Zoboli segnano nel giro di tre minuti, tra 17' e 19', con colpi di testa analoghi. Il gol che riapre la partita arriva alla mezzora ed è di Corvia, che proviene dal vivaio della Roma. Il pari lo segna Munari al 25' della ripresa, con un'azione personale. Ma è finale caos per il gol segnato da Caracciolo e annullato da Morganti, per un fuorigioco che i bresciani reputano inesistente.
- Bari-Sampdoria 0-1, 23 aprile 2011 Arbitra Gervasoni, di Mantova. La 34/a giornata emette il primo verdetto: Bari retrocesso. La Samp, invece, continua sperare dopo aver colto su rigore un successo importantissimo. Lo realizza Pozzi al 14' del secondo tempo, trasformando dal dischetto il penalty fischiato per un contatto in area (non clamoroso) tra il barese Huseklepp e Poli.
- Palermo-Bari 2-1, 7 maggio 2011 Finì 2-1, con il vantaggio degli ospiti, già certi della retrocessione, con Bentivoglio, poi il pareggio ed il sorpasso dei rosanero, favoriti anche da una svista arbitrale, visto che il gol dell'1-1 Miccoli lo segnò in sospetto fuorigioco. L'ex 'Romario del Salentò, che contro il Bari gioca sempre un suo derby personale, fu protagonista anche di un altro episodio, il rigore non trasformato al 19' st, calciato in modo maldestro.
- Lazio-Genoa 4-2, 14 maggio 2011 Una partita dai due volti, al punto che il team di casa venne definito da alcuni «squadra bifronte». Tanto indisponente nei primi 45', quanto arrembante nella ripresa, quando nel giro di venti minuti Hernanes (doppietta) e compagni misero a segno tre reti. In gol andò anche Rocchi. In tutte e tre le circostanze la difesa del Genoa non apparve irreprensibile. Di sicuro nel primo tempo fu una delle peggiori Lazio della stagione, nei secondi 45' cambiò a 360 gradi e divenne la formazione con la bava alla bocca. Però non tutto funzionò a dovere, ci fu quell'ultima distrazione all'89', quando un tiro di Criscito venne spizzato da Floro Flores e fu 4-2.
- Lecce-Lazio 2-4, 22 maggio 2011 Un altro over nella partita della Lazio. Allo stadio di via del Mare la squadra di Reja vinse ma non bastò per raggiungere la Champions League. Quanto al Lecce, già salvo, fece passerella per festeggiare la permanenza in A. La Lazio andò in vantaggio con Rocchi, ma al 33' pareggiò il Lecce, con Coppola. Prima dell'intervallo ci furono due gol in sei minuti, dal 35' al 41', prima Zarate e poi Piatti. Furono un rigore ed un'autorete a determinare la vittoria della formazione romana.
Prima Benassi atterrò Rocchi, facendosi espellere e dando a Zarate l'opportunità del 2-3, poi la 'svirgolatà di Vives sul corner di Zarate che valse la quarta rete dei laziali.
Nei provvedimenti, sono citati anche sette-otto incontri del Siena, non meglio specificati, ad eccezione dei due citati dall'ex Carobbio e che coinvolgerebbero Antonio Conte. Si tratta di:
- Novara-Siena 2-2, 1 maggio 2011 È il posticipo della 38/a giornata e si gioca di domenica. L'incontro termina 2-2. La formazione toscana conquista un punto importante, che l'avvicina alla serie A, ma non ha ancora la certezza matematica della promozione. Il Novara passa in vantaggio con Gonzalez al 30' del primo tempo. Nei 15 minuti iniziali della ripresa Calaiò, con una doppietta (la seconda rete su rigore) firma la rimonta senese. Ma al 28' Ludi ottiene il pari definitivo.
- Albinoleffe-Siena, 29 maggio 2011 A Bergamo, l'Albinoleffe vince 1-0. Decide una rete di Grossi all'84. I tre punti consentono ai bergamaschi di accedere ai playout, dove prevarranno sul Piacenza. Il Siena, già promosso in A, chiude al secondo posto in classifica.
FONTE: Leggo.it
Calcioscommesse/ Arrestato Mauri. Indagati Conte e Criscito. Blitz a Coverciano
Lunedì, 28 maggio 2012 - 18:47:00
Nuovi colpi di scena nell'inchiesta della procura di Cremona. Arresti e perquisizioni in tutta Italia. Il capitano della Lazio Stefano Mauri in manette insieme a Milanetto, giocatore del Padova. In totale emessi 19 provvedimenti. Il gip blocca l'arresto di Sculli. Fondamentali le rivelazioni di Gervasoni.
Antonio Conte indagato per associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Perquisizione a casa dell'allenatore della Juventus. L'avvocato: "Estraneo ai fatti". Indagato anche Criscito, escluso dai convocati per gli Europei: "Sentitemi subito". Agenti nel centro sportivo di Coverciano nel ritiro della nazionale azzurra. Sotto indagine anche il presidente del Siena Massimo Mezzaroma e il difensore della Juve Leonardo Bonucci.
Il pm Di Martino: "Non è escluso il coinvolgimento delle società. Otto partite del Siena nel mirino. Su Lecce-Lazio guadagnarono due milioni. Indagini concluse? Si potrebbe andare avanti all'infinito, ma la procura di Cremona non ne ha i mezzi. Chi si pente non va in carcere".
CONTE: "IO ASSOLUTAMENTE ESTRANEO AI FATTI". IL PM POTEVA CONVOCARMI - "Ribadisco la mia assoluta estraneita' a quei fatti. Mia e dei miei calciatori". Cosi' l'allenatore della Juventus, Antonio Conte, nel corso di una conferenza stampa con il presidente della societa' con Andrea Agnelli a Vinovo (Torino). "E' stata una stagione fantastica - ha aggiunto - e nessuno la rovinera'. Ho letto il provvedimento, ma la prima domanda che mi e' sorta e': come mai non sono stato chiamato dal pm? Mi sarei aspettato che almeno il pm mi convocasse". Lo ha sottolineato Antonio Conte, allenatore della Juventus, coinvolto nel calcioscommesse. Conte si e' difeso a Vinovo in una conferenza stampa in cui si e' mostrato teso ma sicuro: "Integrita' morale, onesta' e correttezza, questo e' Antonio Conte", ha scandito, sottolineando: "Sono indagato per associazione a delinquere, ho avuto una perquisizione e neanche c'ero. Io Sono estraneo completamente ai fatti".
AGNELLI: "CONTE RESTA QUI" - "Non mi pare che Conte faccia parte di questo quadro preoccupante. Perche' il ruolo attribuito ad Antonio e' vicino all'insignificante". Lo dice Andrea Agnelli, presidente della Juventus, in una conferenza stampa convocata a Vinovo insieme all'allenatore bianconero coinvolto nell'indagine sul calcioscommesse. "E' giusto che in questa fase esprimiamo agli inquirenti il nostro rispetto per il loro lavoro - ha detto Agnelli - ma e' altrettanto giusto e serio esprimere lo stesso rispetto per le persone coinvolte. Sono a fianco di Antonio e di Leonardo Bonucci. Antonio e' e sara' il nostro allenatore".
CRISCITO: "PECCATO PER GLI EUROPEI. NE USCIRO' BENE"- "Riguardo i metodi non lo so pero' la cosa che mi fa male e' che e' arrivata un giorno prima della lista, ma non credo sia stato fatto apposta. Purtroppo il fatto che mi hanno contestato e' che sono in una foto con due amici nonche' capi ultra' del Genoa e stavamo chiacchierando riguardo quello che era successo nel derby la domenica prima".
Domenico Criscito, su RTL 102.5 all'interno di "Password", ha parlato dell'accaduto e delle modalita' con le quali gli e' stato notificato l'avviso di garanzia. "Solo casualita' l'incontro con gli ultra'? Si', ci siamo sentiti al telefono, volevano incontrarmi per quello che era successo la domenica prima e chiarire alcune cose perche' comunque c'e' un rapporto di amicizia tra giocatore e capo ultra'. Nel derby del 2011 ci avevano contestato tutto il secondo tempo e poi e' scoppiata la rabbia quando abbiamo fatto gol all'ultimo secondo e qualche giocatore deve aver detto qualche parola di troppo". Criscito conferma di aver parlato solo con i tifosi del Genoa e non con altri. "Si', giustamente con Sculli perche' Sculli e' un mio amico pero' non abbiamo mai parlato di Lazio-Genoa". Niente combine, dunque. "Assolutamente no, non e' proprio da me fare queste cose. Per fortuna non ho bisogno di soldi, di 20, di 30, di 40mila euro non so quanti erano, ma non ho bisogno di soldi per fortuna. Faccio un mestiere che ho sempre sognato fin da piccolo e non me lo voglio rovinare per certe cavolate". Alla domanda su come se ne esce da questa situazione, Criscito risponde: "Io spero che si possa risolvere tutto prima possibile, ora mi sono rivolto a degli avvocati e vedranno tutto loro. Non puoi capire quanto mi dispiace. Ho la fortuna di avere anche una moglie stupenda che nonostante la giovane eta' era lei a tranquillizzarmi stamattina". Criscito racconta che sono andati anche a casa dove c'era la moglie, per fortuna non il figlio. "Per fortuna mio figlio non ha visto niente perche' e' a Cinquale (successivamente perquisita, ndr) loro sono andati a Genova. Io me li sono trovati in stanza stamattina verso le 6.15, 6.20. Non potevo immaginare, pensavo fosse uno scherzo. In camera con me c'era Ranocchia e non capivamo nulla di quello che stava succedendo, ma sono sicuro che ne usciro' alla grande, spero che il tutto si risolva il prima possibile".
PERQUISITA LA CASA DI CORVIA - Gli uomini della squadra mobile di
Lucca hanno perquisito questa mattina all'alba le abitazioni versiliesi di due giocatori coinvolti nelle indagini sul calcioscommesse. A Viareggio i poliziotti hanno fatto visita all'appartamento in affitto dove sta trascorrendo le vacanze Daniele Corvia, giocatore del Lecce. Qui gli agenti hanno sequestrato due schede sim e un tablet.
COINVOLTO BONUCCI, MASIELLO "CORROTTO ANCHE LUI" - Sarebbe coinvolto anche Leonardo Bonucci in una delle combine organizzata nel campionato 2009/2010. E' quanto emerge dall'ordinanza di arresto firmata dal gip Guido Salvini che sottolinea le dichiarazioni rese da Andrea Masiello nel marzo scorso e che riporta la richiesta fatta da un ristoratore di Bari, che auspicava in funzione di una scommessa, la realizzazione di tre reti. "Le dichiarazioni di Masiello - scrive il gip - indicano altri giocatori corrotti della sua compagine anche in stagioni precedenti tra cui il difensore della Juve e della Nazionale italiana Leonardo Bonucci".
SPALLETTI "SU CRISCITO METTEREI MANO SUL FUOCO" - "Lo conosco bene, con lui ho un rapporto giornaliero". Il tecnico dello Zenit San Pietroburgo, Luciano Spalletti, si dice sorpreso per il coinvolgimento del 'suo' difensore Domenico Criscito nell'inchiesta del calcioscommesse.
PREZIOSI,NON VOGLIO CREDERE C'ENTRI CRISCITO - "Siamo dispiaciuti se pensiamo che i giocatori pigliano un sacco di soldi e scommettano, non voglio credere che c'entri Criscito". Questo il commento del presidente del Genoa Enrico Preziosi sugli ultimi sviluppi dell'inchiesta sul calcioscommesse: "Lasciamo lavorare la magistratura, aspettiamo i processi e chi ha sbagliato pagherà".
AGENTE MAURI "CADO DA NUVOLE,ERA TRANQUILLO" - "Cado dalle nuvole. Stefano l'ho sentito sabato, era tranquillo ma nel contempo infastidito da tutte queste voci che lo volevano coinvolto per forza. Mi ha detto riferendosi a Zamperini: 'Ma se questo fa le cavolate che vogliono da me?'". Tiziano Gonzaga, agente del calciatore della Lazio Stefano Mauri, commenta così l'arresto del suo assistito nell'ambito delll'inchiesta sul Calcioscommesse condotta dalla Procura di Cremona. "La tranquillità di Stefano è stata palese anche in campo - ha sottolineato il procuratore a Lalaziosiamonoi.it-. La settimana scorsa era al matrimonio di Floccari. Uno agitato per la propria situazione giudiziaria non si comporta così. Siamo desiderosi di leggere bene gli atti. Poi vedremo il da farsi".
CONI, SDEGNO E INDIGNAZIONE; TIFOSI INGANNATI - Il Comitato olimpico nazionale italiano esprime "sdegno e indignazione per quanto sta emergendo da questa mattina in seguito alle operazioni disposte dalla procura della Repubblica di Cremona". Il Coni manifesta "il piu' totale apprezzamento e ringraziamento ai magistrati e alle forze di polizia che con le loro azioni sicuramente aiuteranno il mondo del calcio a far pulizia di personaggi che con subdoli comportamenti illudono i tifosi e nello stesso tempo ingannano i loro sentimenti".
ELKANN, NO COMMENT SU PERQUISIZIONI CONTE - "No comment". Cosi' John Elkann, presidente di Exor, a margine della festa della polizia a Torino, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulla perquisizione, questa mattina, nella casa dell'allenatore della Juventus.
QUESTURA ASCOLI, SONCIN PARLAVA CON UNGHERESE - "Nella perquisizione domiciliare dell'abitazione di Andrea Soncin e' stato sequestrato diverso materiale informatico". Lo rende noto la Questura di Ascoli Piceno, che questa mattina ha partecipato con la Squadra Mobile all'operazione "Last Bet", relativa alle indagini sul calcioscommesse coordinate dalla Procura della Repubblica di Cremona. "In varie occasioni il giocatore - afferma la polizia - sembrerebbe entrato in contatto telefonico con uno degli ungheresi appartenenti al sodalizio, proprio in prossimita' di partite riguardanti il Grosseto calcio, in cui militava nell'anno 2010/11.
INDAGINE, UNGHERESI HANNO SOSTITUITO ZINGARI- Il gruppo dei cosiddetti ungheresi ha sostituito quello degli zingari nel ruolo di promotori delle partite combinate in serie A e B nel campionato italiano. E' quanto emerge dall'inchiesta che oggi ha portato all'arresto di calciatori e scommettitori in Italia, Ungheria e Singapore. Secondo quanto e' emerso dalle indagini, un'organizzazione di Singapore scommetteva su partite del campionato italiano utilizzando la mediazione di un'organizzazione di ungheresi. Il denaro poi vinto a Singapore veniva portato dai leader dell'organizzazione in Italia in aereo.
ALMENO 5 LE PARTITE TRUCCATE - Sarebbero almeno 5 le partite di serie A e B manipolate la scorsa stagione da parte dell'organizzazione smantellata oggi dalle squadre mobili di Cremona, Alessandria, Brescia e Bologna. Si tratta di Brescia-Lecce, Palermo-Bari, Lazio-Genova, Lecce-Lazio e Novara-Siena. Le persone coinvolte nell'inchiesta sono Luca Burini, socio di Luigi Sartor, anche lui indagato, Alessandro Pellicori, Paolo Acerbis, Ivan Tisci, Marco Turati, Stefano Mauri, Omar Milanetto, Alessio Zamperisi.
CODACONS,RISARCIMENTI PER SCOMMETTITORI E TIFOSI - Con gli ultimi arresti eccellenti si allarga lo scandalo del calcioscommesse in Italia e si amplia il numero delle partite truccate, percio' alla luce della gravissima situazione che attanaglia il calcio italiano, il Codacons ha deciso di lanciare oggi una mega-azione legale finalizzata a far ottenere a scommettitori e tifosi il risarcimento per il pesante danno morale e materiale subito. "Il nostro scopo e' far ottenere a tifosi e scommettitori delle partite truccate non solo il rimborso delle scommesse e dei costi sostenuti per biglietti dello stadio, abbonamenti alle pay-tv, spese per le trasferte, ecc., ma anche il risarcimento dei danni morali subiti per la buona fede tradita - spiega il Presidente Carlo Rienzi - Attraverso questa azione, alla quale si puo' aderire seguendo le istruzioni riportate sul sito www.codacons.it , i tifosi possono chiedere 500 euro di indennizzo a testa, agendo non solo nei confronti dei soggetti responsabili della truffa, ma anche delle squadre di calcio coinvolte e degli enti sportivi che avevano il compito di vigilare ed evitare il verificarsi di simili episodi". In base alle prime stime del Codacons, il danno per i tifosi delle squadre coinvolte nello scandalo ammonterebbe al momento ad una cifra compresa tra gli 80 e i 100 milioni di euro. L'associazione invita anche le societa' specializzate in scommesse sportive, a loro volta danneggiate dal fenomeno del calcioscommesse, ad agire al pari di tifosi e scommettitori e chiedere un congruo risarcimento.
CRISCITO A PM CREMONA,SENTITEMI SUBITO - "Voglio essere sentito al più presto dai pm di Cremona, anche domani, per chiarire tutto". È questa l'intenzione espressa da Domenico Criscito dal ritiro della Nazionale dove stamattina è stato raggiunto da un avviso di garanzia della Procura di Cremona. Criscito, fa sapere il suo procuratore Andrea D'Amico, lo ha chiesto ai suoi legali.
AVVOCATO CONTE, ESTRANEO AI FATTI - "La reazione di Conte è quella di una persona completamente estranea e fortemente determinata a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestati". È il commento di Antonio De Rencis, avvocato del tecnico della Juventus indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva nell'ambito del calcioscommesse.
AGENTE CRISCITO, TRANQUILLO ED ESTRANEO AI FATTI - "Ho sentito Mimmo questa mattina ed e' assolutamente tranquillo. E' caduto dalle nuvole perche' e' totalmente estraneo a qualsiasi vicenda". Queste le prime parole di Andrea D'amico l'agente di Mimmo Criscito, il calciatore raggiunto in queste ore da un avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse.
INDAGATO PRESIDENTE SIENA MEZZAROMA - Anche il presidente del Siena Massimo Mezzaroma sarebbe indagato nell'inchiesta del calcioscommesse di Cremona che ha portato oggi a diversi arresti. Nei confronti di Mezzaroma, secondo quanto si apprende, sarebbero scattate delle perquisizioni. A chiamare in causa il presidente dei bianconeri è stato Carlo Gervasoni che agli inquirenti ha raccontati di aver saputo tramite il gruppo degli 'Zingarì che Mezzaroma avrebbe pagato due giocatori di un'altra squadra.
TRAPATTONI, "E' UNA NOTIZIA DEVASTANTE" - "Direi senza dubbio e' una notizia devastante". E' il primo commento del ct dell'Irlanda Giovanni Trapattoni a Mattina Sport su Raisport1 sulla vicenda calcioscommesse. "Quale potrebbe essere reazione degli Azzurri? Da un lato e' chiaro che certe notizie provocano malumore, ma potrebbe anche dare una molla per dimostrare il volto pulito del calcio. Se la magistratura si muove - ha continuato il Ct dell'Irlanda - e' perche' qualcosa di certo c'e'. Io che frequento l'estero da parecchi anni, devo dire che lasciamo una brutta immagine del nostro calcio. Se mi aspettavo questa situazione? Da italiano la prima sensazione e' che veniamo derisi all'estero, rimane il fatto che venivamo sempre additati come intrallazzoni, mafiosi e questo fa male perche' io posso dire di aver pagato lo scotto di un atteggiamento che ci coinvolge tutti".
PER SIGNORI ANCHE ACCUSA DI RICICLAGGIO - All'ex bomber della Nazionale Beppe Signori la Procura di Cremona contesta anche il reato di riciclaggio, in concorso con l'ex calciatore Luigi Sartor, un suo amico, Luca Burini, e il suo commercialista Daniele Ragone. Questi ultimi due sono stati posti agli arresti domiciliari. L'accusa riguarda della movimentazione di denaro, attraverso una società panamense, proveniente dalle scommesse. Signori e Sartor rimangono a piede libero in quanto erano già stati arrestati nella prima tranche dell'inchiesta.
PERQUISITA ABITAZIONE SONCIN - L'abitazione ascolana dell'attaccante dell'Ascoli Andrea Soncin è stata perquisita dalla polizia nell'ambito dell'inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse. A quanto si è appreso, Soncin è indagato a piede libero per associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, in relazione a presunti illeciti commessi nello scorso campionato, quando militava nel Grosseto. Estranea alla vicenda l'Ascoli calcio.
ARRESTATO MATTEO GRITTI - Il calciatore dell'Albinoleffe Matteo Gritti è stato arrestato dalla polizia nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse condotta dalla procura di Cremona. Gritti è stato arrestato a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), dove trascorreva un periodo di vacanza.
ARRESTATI MAURI E MILANETTO - La nuova ondata di arresti costituisce una nuova tranche dell'inchiesta, sempre condotta Polizia di Stato di Cremona, coadiuvata dal Servizio Centrale Operativo (SCO), conclusasi lo scorso dicembre con la cattura di 17 altri indagati, tra i quali i giocatori ed ex giocatori di calcio Carlo Gervasoni, Filippo Carobbio, Alessandro Zamperini e Luigi Sartor. In una prima fase, nel giugno 2011, erano state tratte in arresto altre 16 persone, tra cui l'ex calciatore Giuseppe Signori e gli altri calciatori Marco Paoloni, nonche' Vincenzo Sommese e Marco Micolucci. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi sono compresi giocatori ed ex-giocatori italiani, risultati essere coinvolti nel fenomeno del calcio-scommesse, alcuni dei quali militano nella massima serie calcistica. Sono in corso di esecuzione anche 30 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti indagati, a titolo diverso, per i suddetti reati, deferiti in stato di liberta'. Si tratta di calciatori di serie A e serie B, tecnici e dirigenti di societa' professionistiche (anche della Massima Serie) coinvolti nelle indagini. Per conto del gruppo criminale transnazionale, i giocatori italiani - militanti in serie A, B, LEGA PRO, avrebbero agito, a vario titolo, come referenti del sodalizio transnazionale sul territorio italiano per la combine delle partite di calcio. Tra gli arrestati Stefano Mauri, calciatore , capitano della S.S.S. Lazio e Omar Milanetto, gia' calciatore del Genoa, attualmente in forza al Padova calcio. Arresti si stanno effettuando anche in Ungheria nei confronti di 5 esponenti del gruppo criminale transnazionale facente capo al boss singaporiano TAN SEET ENG, colpito da provvedimento restrittivo, nel dicembre scorso, e ritenuto il capo dell'organizzazione internazionale dedita al match fixing. Tra gli arrestati nel nuovo blitz della polizia a Cremona nell'ambito dell'inchiesta new last bet figurano anche il calciatore della Lazio Stefano Mauri e il calciatore del Padova Omar Milanetto.
INDAGATO ANTONIO CONTE - C'e' anche Antonio Conte, attualmente allenatore della Juventus, fra gli indagati nell'operazione New Last Bet. A quanto si apprende, gli agenti starebbero effettuando una perquisizione domiciliare a suo carico.
BLITZ A COVERCIANO, INDAGATO DOMENICO CRISCITO - E' Domenico Criscito il giocatore coinvolto nell'inchiesta sul calcioscommesse partita da Cremona "new last bet". Il difensore, attualmente in forza allo Zenit San Pietroburgo, risulta indagato per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva e alla truffa. Criscito in ritiro con la Nazionale di Calcio a Coverciano sarebbe stato perquisito dagli agenti.
BLITZ POLIZIA IN RADUNO NAZIONALE COVERCIANO - E' in corso un blitz della polizia anche nel ritiro della nazionale a Coverciano nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse.
PERQUISITE ABITAZIONI PELLISSIER A FENIS E A VERONA - Su mandato della procura di Cremona la squadra mobile della Questura di Aosta ha perquisito alle 4 di stamattina l'abitazione di Fenis di Sergio Pellissier, attaccante del Chievo coinvolto nell'inchiesta sul calcioscommesse. Analoga ispezione nella casa di Verona del giocatore, che risulta essere indagato. Sequestrati computer, ipad e pennette usb.
CHIESTO ARRESTO SCULLI, NO DEL GIP - Il gip di Cremona Guido Salvini non ha accolto la richiesta di arresto avanzata dalla procura di Cremona nei confronti dell'attaccante del Genoa Giuseppe Sculli. Il giocatore e' indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
FONTE: AffarItaliani.Libero.it
Ciclone calcio scommesse; arrestati Mauri, Milanetto, Bertani: indagato Conte
Il capitano della Lazio, Stefano Mauri, in carcere con altre 18 persone. L'allenatore della Juventus campione d'Italia, Antonio Conte, indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa dopo le accuse di Carobbio per il periodo in cui era allenatore del Siena (e nei suoi confronti sono in corso perquisizioni). La Polizia a Coverciano, nel ritiro della Nazionale, per perquisire l'ex difensore del Genoa, oggi allo Zenit San Pietroburgo, Domenico Criscito.
Perquisita all'alba a Genova, anche la sua abitazione a Nervi, nel levante genovese. "Non ci sono altri nazionali coinvolti", ha detto il pm Roberto Di Martino nel corso della conferenza stampa tenuta nella Questura di Cremona.
"Solo per la partita Lecce-Lazio ci sono stati due milioni di euro guadagnatoi con le scommesse, di cui 600 mila andati perf corrompere i giocatori. Stiamo indagando su 7 o 8 partitre del Siena tutte rfelative al 2011. Ci sono le dichiarazioni che fanno ritenere possibili manipolazioni. Le perquisizioni hanno inreressato non solo i giocatori ma anche persone dello staff e dirigen tiu della squadra. Coinvoile le società di Lazio e Genoa? Non posso escludere nula al momento." Quasi 150, in tutto, le persone indagate.
Esattamente un anno dopo, quella "storia di quattro scommettitori sfigati" (come la definirono alcuni dirigenti dello sport italiano) diventa il grande terremoto del calcio italiano. Il Servizio centrale operativo (Sco) della Polizia di Stato, coordinato dalla Procura di Cremona, sta eseguendo in tutta Italia arresti e perquisizioni nell'ambito dell'ultima tranche dell'inchiesta Last bet, la grande indagine sull'organizzazione internazionale che negli ultimi due anni ha messo le mani sul calcio italiano, truccando gare di serie A e serie B per scommettere. E guadagnare decine di migliaia di euro.
Tra gli arrestati ci sono il capitano della Lazio, Mauri, l'ex capitano del Genoa Omar Milanetto e il centravanti della Sampdoria, Christian Bertani, oltre a una serie di giocatori di B e di esponenti dell'organizzazione criminale internazionale. Al centro dell'indagine ci sono una serie di partite di A e B del campionato 2010-2011 truccate dall'organizzazione: sono Napoli-Sampdoria del 30 gennaio 2011 , terminata con il risultato di 4-0; Brescia-Bari del 6 febbraio (2-0)Brescia-Lecce del 27 febbraio (2-2), Bari-Samp (0-1) del 23 aprile, Palermo-Bari (2-1) del 7 maggio, Lazio-Genoa (4-2) del 14 maggio e Lecce-Lazio (2-4) del 24 maggio.
NAZIONALE TRA CONVOCAZIONI E PERQUISIZIONE - E' attesa per le 12 la comunicazione della lista dei 23 azzurri per Euro 2012. A questo punto, però, sulle scelte di Cesare Prandelli pesa anche l'avviso di garanzia consegnato questa mattina a Coverciano al difensore Domenico Criscito. Il ct era già orientato a comunicare una lista di 23 giocatori con 2-3 riserve. Tecnicamente la lista deve essere consegnata all'Uefa domani entro le 12, e dunque ulteriori 24 ore saranno utili a Prandelli per valutazioni sulla situazione di Criscito. Dopo due ore e mezza, le due macchine delle forze dell'ordine con a bordo cinque tra agenti e funzionari dello Sco hanno lasciato il centro tecnico di Coverciano.
Gli agenti si erano presentati alle 8,25 al ritiro azzurro, dove la Nazionale prepara gli Europei 2012, per comunicare l'avviso di garanzia a Domenico Criscito, uno dei difensori a disposizione del commissario tecnico Cesare Prandelli. Criscito è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.
CRISCITO E ULTRAS - Agli atti dell'indagine di Cremona che ha portato agli arresti di stamani vi è anche il resoconto di un summit in un ristorante genovese, il 10 maggio 2011, nei giorni precedenti la partita Lazio-Genova a cui parteciparono Giuseppe Sculli, il calciatore della Nazionale Domenico Criscito, un pregiudicato bosniaco e due dei maggiori esponenti degli ultrà del Genova. L'incontro è stato documentato dagli agenti della polizia che hanno condotto le indagini.
PERQUISIZIONE PELLISSIER - Su mandato della procura di Cremona la squadra mobile della Questura di Aosta ha perquisito questa mattina, alle 4, l'abitazione di Fenis di Sergio Pellissier, attaccante del Chievo coinvolto nell'inchiesta sul calcioscommesse. Analoga ispezione è avvenuta nella casa di Verona del giocatore, che risulta essere indagato. All'interno della villa sulla strada statale 26 sono stati sequestrati computer, ipad e pennette usb che verranno messi a disposizione degli inquirenti.
GIP: NO ARRESTO SCULLI - Il gip di Cremona Guido Salvini non ha accolto la richiesta di arresto avanzata dalla procura di Cremona nei confronti dell'attaccante del Genoa Giuseppe Sculli. Il giocatore è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
ARRESTATO GIOCATORE ALBINOLEFFE - Il calciatore dell'Albinoleffe Matteo Gritti è stato arrestato dalla polizia nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse condotta dalla procura di Cremona. Gritti è stato arrestato a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), dove trascorreva un periodo di vacanza
PERQUISITA CASA SONCIN DELL' ASCOLI - L'abitazione ascolana dell'attaccante dell'Ascoli Andrea Soncin è stata perquisita dalla polizia nell'ambito dell'inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse. A quanto si è appreso, Soncin è indagato a piede libero per associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, in relazione a presunti illeciti commessi nello scorso campionato, quando militava nel Grosseto.
SIGNORI ACCUSATO DI RICICLAGGIO - All'ex bomber della Nazionale Beppe Signori la Procura di Cremona contesta anche il reato di riciclaggio, in concorso con l'ex calciatore Luigi Sartor, un suo amico, Luca Burini, e il suo commercialista Daniele Ragone. Questi ultimi due sono stati posti agli arresti domiciliari. L'accusa riguarda della movimentazione di denaro, attraverso una società panamense, proveniente dalle scommesse. Signori e Sartor rimangono a piede libero in quanto erano già stati arrestati nella prima tranche dell'inchiesta.
INDAGATO MEZZAROMA - Anche il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma sarebbe indagato nell'inchiesta del calcioscommesse di Cremona che ha portato oggi a diversi arresti. Nei confronti di Mezzaroma, secondo quanto si apprende, sarebbero scattate delle perquisizioni. A chiamare in causa il presidente dei bianconeri è stato Carlo Gervasoni che agli inquirenti ha raccontati di aver saputo tramite il gruppo degli 'Zingari' che Mezzaroma avrebbe pagato due giocatori di un'altra squadra.
LA DIFESA DI CONTE: "ESTRAENEO" - "La reazione di Conte è quella di una persona completamente estranea e fortemente determinata a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestati". E' il commento di Antonio De Rencis, avvocato del tecnico della Juventus indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva nell'ambito del calcioscommesse.
LA DIFESA CRISCITO: "SPIEGHEREMO TUTTO" - "Ho sentito Mimmo questa mattina ed è assolutamente tranquillo. E' caduto dalle nuvole perchè è totalmente estraneo a qualsiasi vicenda". Queste le prime parole di Andrea D'amico l'agente di Mimmo Criscito, il calciatore raggiunto in queste ore da un avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. D'amico in diretta a Tgcom24 continua dicendo: "Mimmo auspica di essere sentito al più presto perchè è prontissimo a spiegare qualsiasi cosa che possa avere gettato la lente di ingrandimento su di lui. Criscito è andato solo a un incontro con i tifosi dopo un derby perso senza poter conoscere l'identità di tutti.
I legali stanno lavorando affinchè la magistratura possa ascoltarlo al più presto perchè, non dimentichiamoci, che il nostro è un sistema garantista e sarebbe veramente un peccato se dovesse rinunciare agli Europei e poi magari, fra quindici venti giorni, tutto si risolvesse in una bolla di sapone. Il nostro auspicio è che possa essere chiarito tutto velocemente".
CRISCITO NON PARTECIPA ALL'ALLENAMENTO - Azzurri in campo per l'allenamento a Coverciano e nel gruppo che ha cominciato il riscaldamento sul terreno principale non c'è Domenico Criscito. Il difensore azzurro è stato raggiunto stamattina da un avviso di garanzia della Procura di Cremona, nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse.
Fonte Repubblica.it
28/05/2012 9.23.46
FONTE: SalernoNotizie.it
SCOMMESSE: BLITZ A CASA DI PELLISSIER
Anche l'attaccante del Chievo coinvolto nell'indagine di Cremona
Il blitz all'alba delle forze dell'ordine non ha risparmiato Sergio Pellissier. Su mandato della procura di Cremona la squadra mobile della Questura di Aosta ha perquisito questa mattina, alle 4, l'abitazione di Fenis dell'attaccante del Chievo, coinvolto nell'inchiesta sul calcioscommesse.
La polizia si è recata anche nell'abitazione di Verona di Pellissier, che fa parte della lista degli indagati. All'interno della villa sulla strada statale 26 sono stati sequestrati computer, ipad e pennette usb che verranno messi a disposizione degli inquirenti. Pellissier era entrato nel febbraio scorso ufficialmente fra gli indagati nell'inchiesta sul calcioscommesse di Cremona. I reati ipotizzati dal magistrato per il capitano del Chievo sono associazione per delinquere e truffa.
ARRESTATI MAURI E MILANETTO
Maxi-operazione nell'ambito scommesse
28/05/12
Una nuova maxi-operazione nell'ambito del Calcioscommesse ha prodotto 17 arresti (3 domiciliari), più due obblighi di firma, e molte perquisizioni. A finire in manette anche Mauri (Lazio), Milanetto (Padova) e Bertani (Samp), più cinque cittadini ungheresi che facevano parte di una "cellula" guidata da un boss di Singapore. Indagati anche gli juventini Conte e Bonucci. Blitz della polizia a Coverciano nel ritiro della Nazionale per Criscito.
All'alba nuova maxi-operazione, nell'ambito dell'inchiesta Last Bet, per gli uomini della Polizia di Stato di Cremona, Brescia, Alessandria, Bologna e del Servizio Centrale Operativo (SCO). Il gip di Cremona, Guido Salvini, ha disposto la custodia cautelare in carcere per Stefano Mauri (capitano Lazio), Omar Milanetto (Padova, ex Genoa), Cristian Bertani (Sampdoria, ex Novara), Paolo Acerbis (Vicenza), Alessandro Pellicori (ex Torino), Marco Turati (Modena), Matteo Gritti (portiere del Bellinzona, ex Albinoleffe) e Ivan Tisci (direttore sportivo).
In manette anche il bergamasco Vittorio Gatti, autotrasportatore, amico di Filippo Carobbio e di altri calciatori, e di cinque persone che farebbero parte della “cellula” ungherese: il capo Zoltan Kenesei, Matyas Lazar, Laszlo Schultz, Istvan Borgulya e Laszlo Strasser.
Arresti domiciliari per Inacio Joelson (Pergocrema), Luca Burini e Daniele Ragone, questi ultimi soci di Sartor. Obbligo di firma per Francesco Ruopolo (Padova, ex Albinoleffe) e Kewullay Conteh (ex Albinoleffe).
Gli indagati devono rispondere dei delitti di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
LE PAROLE DEL PM DI MARTINO
TUTTE LE NEWS IN TEMPO REALE
20:54 LAZIO, NOI NON COINVOLTI IN INDAGINE
La Lazio ''respinge qualunque tentativo di coinvolgimento in attivita' che possano interessare l'indagine'' sul Calcioscommesse. Lo afferma, in una nota all'ANSA, la società biancoceleste, che aggiunge di confidare che Stefano Mauri ''dimostri la sua estraneita' ai fatti che gli sono contestati''.
20:25 LA LAZIO CONFIDA IN MAURI
"La S.S. Lazio s.p.a., visto il grave provvedimento emesso dall'Autorità Giudiziaria di Cremona nei confronti del calciatore Stefano Mauri, pur rispettando l'operato dei giudici confida nel fatto che il calciatore, chiamato a discolparsi, potrà dimostrare la sua estraneità ai fatti che gli sono contestati, come dallo stesso dichiarato in più occasioni sia pubblicamente che privatamente". Lo scrive la SS Lazio in una nota in riferimento all'arresto del suo giocatore Stefano Mauri nell'operazione 'New Last Bet' condotta dalla Polizia di Stato di Cremona, coadiuvata dal Servizio Centrale Operativo (SCO). "La Società è ferma nel respingere qualunque tentativo di coinvolgimento dei suoi dirigenti in attività che possano interessare l'indagine in corso, ed è pronta a tutelare il suo buon nome nei confronti di chi, anche se de relato, ha avanzato sospetti totalmente inventati a soli fini calunniatori", conclude la nota della società biancoceleste.
19:57 CONTE ASSISTITO DA TRE AVVOCATI
Antonio Conte sarà assistito da un pool di tre avvocati: Antonio De Rensis, Luigi Chiappero e Michele Briamonte. E' quanto è stato reso noto al termine dell'incontro con la stampa del presidente della Juventus Andrea Agnelli e del tecnico bianconero.
16:00 ALLE 18.30 CONFERENZA DI AGNELLI E CONTE
Oggi Andrea Agnelli e Antonio Conte incontreranno i giornalisti in conferenza stampa. L'appuntamento e' per le 18.30 presso la sala stampa dello Juventus Center di Vinovo.
18:50 CONTE: "LA MIA STORIA PARLA CHIARO"
''Dal pm di Cremona mi sarei aspettato che almeno si convocasse''. Cosi' Antonio Conte sul suo coinvolgimento nell'inchiesta sul calcioscommesse. ''La mia storia calcistica parla chiaro - ha detto il tecnico della Juventus - l'onesta e la correttezza sia da giocatore che da tecnico''.
18:45 AGNELLI: "CONTE RESTA IL NOSTRO ALLENATORE"
''Voglio sgomberare subito il campo da ogni illazione: Conte e' e restera' il nostro allenatore''. Lo ha detto il presidente della Juventus Andrea Agnelli, nell'incontro con la stampa allo Juventus Center di Vinovo.
18:40 AGNELLI: "INSIGNIFICANTE RUOLO DI CONTE"
''Non mi risulta che Conte faccia parte del quadro estremamente preoccupante che sta emergendo''. Lo ha detto il presidente della Juve Andrea Agnelli. ''Mi sembra che il ruolo di Conte sia vicino all'insignificante'', ha aggiunto, rimarcando i valori di ''onesta' e lealta' che lo hanno sempre contraddistinto''.
18:25 BONUCCI RESTA TRA I CONVOCATI AZZURRI
Leonardo Bonucci resta tra i 25 azzurri convocati per Italia-Lussemburgo. Il difensore azzurro, indagato della procura di Cremona nell'inchiesta calcioscommesse, non ha ricevuto - come era stato per Criscito - alcun avviso formale da parte delle procure. Stasera si allenerà a Parma. Domani Prandelli sceglierà i due tagli.
18:10 GRASSANI: "CONTE RISCHIA FINO A 4 ANNI"
- "Se l'ipotesi di reato sportivo è l'omessa denuncia il rischio è di 6 mesi o al massimo un anno di squalifica. In caso di illecito sportivo tentato o consumato, invece, si andrebbe da una pena minima di 3 anni a un massimo di 4 se l'illecito è reiterato". Lo ha detto l'avvocato Mattia Grassani, a proposito del coinvolgimento di Antonio Conte nella vicenda calcioscommesse. Per Grassani, in ambito di diritto sportivo "un indizio grave di colpevolezza può portare a una condanna e quello che sta emergendo rende ancora più difficile la posizione degli indagati in sede sportiva".
17:40 CRISCITO: "NE USCIRO' ALLA GRANDE"
"Riguardo i metodi non lo so però la cosa che mi fa male è che è arrivata un giorno prima della lista, ma non credo sia stato fatto apposta. Purtroppo il fatto che mi hanno contestato è che sono in una foto con due amici nonché capi ultrà del Genoa e stavamo chiacchierando riguardo quello che era successo nel derby la domenica prima". A RTL 102.5 si è sfogato così Domenico Criscito. "Solo casualità l'incontro con gli ultrà? Sì, ci siamo sentiti al telefono, volevano incontrarmi per quello che era successo la domenica prima e chiarire alcune cose perché comunque c'è un rapporto di amicizia tra giocatore e capo ultrà. Nel derby del 2011 ci avevano contestato tutto il secondo tempo e poi è scoppiata la rabbia quando abbiamo fatto gol all'ultimo secondo e qualche giocatore deve aver detto qualche parola di troppo". Criscito conferma di aver parlato solo con i tifosi del Genoa e non con altri: "Sì, giustamente con Sculli perché Sculli è un mio amico però non abbiamo mai parlato di Lazio-Genoa".
Niente combine, dunque: "Assolutamente no, non è proprio da me fare queste cose. Per fortuna non ho bisogno di soldi, di 20, di 30, di 40mila euro non so quanti erano, ma non ho bisogno di soldi per fortuna. Faccio un mestiere che ho sempre sognato fin da piccolo e non me lo voglio rovinare per certe cavolate". Alla domanda su come se ne esce da questa situazione, Criscito risponde: "Io spero che si possa risolvere tutto prima possibile, ora mi sono rivolto a degli avvocati e vedranno tutto loro. Non puoi capire quanto mi dispiace. Ho la fortuna di avere anche una moglie stupenda che nonostante la giovane età è stata lei a tranquillizzarmi". Criscito racconta che sono andati anche a casa dove c'era la moglie. "Per fortuna mio figlio non ha visto niente perchè è a Cinquale (successivamente perquisita, ndr), loro sono andati a Genova. Io me li sono trovati in stanza stamattina verso le 6.15, 6.20. Non potevo immaginare, pensavo fosse uno scherzo. In camera con me c'era Ranocchia e non capivamo nulla di quello che stava succedendo, ma sono sicuro che ne uscirò alla grande, spero che il tutto si risolva il prima possibile".
17:05 INDAGATO ANCHE BONUCCI
Dopo Criscito, un altro giocatore della Nazionale è indagato nell'indagine sul calcioscommesse: è il difensore della Juventus, Leonardo Bonucci. L'iscrizione, secondo quanto si apprende, è stata fatta formalmente dalla procura di Cremona ma gli atti verranno girati quanto prima alla procura di Bari. La procura di Bari è titolare del fascicolo d'indagine che riguarda la squadra pugliese, in cui militava Bonucci all'epoca dei fatti. Spetterà dunque ai magistrati pugliesi vagliare la posizione del giocatore, chiamato in causa dal suo ex compagno di squadra al Bari Andrea Masiello. Di Bonucci si parla anche nell'ordinanza con cui il Gip di Cremona Guido Salvini ha emesso 19 provvedimenti restrittivi, tra cui gli arresti per Mauri e Milanetto. Sentito dai pm cremonesi lo scorso 15 marzo - scrive il Gip - Masiello ha raccontato che in occasione di Udinese-Bari del campionato 2009-10, il ristoratore Di Tullio (indagato a Bari, ndr), gli propose di manipolare l'incontro.
16:25 PREZIOSI: "MIA DENUNCIA INASCOLTATA"
"Il nostro è un Paese strano. L’unico presidente che si è permesso di dire che devono andare in galera tutti, rischiando la propria pelle e qualche minaccia di troppo, ma che continua a viaggiare senza scorta, sono stato io. Queste le parole del presidente del Genoa Enrico Preziosi a Tgcom24, sugli ultimi sviluppi dell'inchiesta sul calcio scommesse. Nessuno, non un giornalista né un collega, ha cercato di mettere in risalto questo. Quando si denuncia non si dà risalto alla cosa. Denunciare mi è costato parecchio. Non voglio giustificare nessuno, questa è una cosa che deve accertare la magistratura. Riguardo al rapporto tra giocatori e tifosi, ha detto: Io non li frequenterei in nessun modo, non li abbiamo mai frequentati. Nessuno può dire di avermi stretto la mano, da 8 anni a questa parte. Mi basta questo, non voglio che i miei dipendenti e i giocatori abbiano contatto con questa gente. Dare la daspo a questa gente qui è come dare a un malato di cancro un’aspirina. Sono contro questo tipo di situazioni ma servirebbe che si mettessero in risalto le denunce che vengono fatte. Mi sono preso tutti gli striscioni degli stadi, dopo Genoa-Siena. Non dovrebbero esserci questi incontri tra giocatori o dirigenti e questa gente qua", ha detto a Tgcom24 il presidente del Genoa, Enrico Preziosi.
16:20 PREZIOSI: "INDIZIO NON PIACEVOLE"
"Sono preoccupato e dispiaciuto. Sono preoccupato perché alcuni sono giocatori con cui ho condiviso un periodo di tempo. Criscito? Non ci voglio credere. Sono preoccupato e dispiaciuto. Questo il commento del presidente del Genoa Enrico Preziosi a Tgcom24, sugli ultimi sviluppi dell'inchiesta sul calcio scommesse. Faccio fatica a vedere Criscito con degli scommettitori e altra agente poco raccomandabile. Cosa ci faceva Mimmo là? Bisognerebbe chiederlo a lui. Non voglio fare considerazioni. Bisogna chiederlo a Criscito e lui risponderà. Non a noi, anche se mi piacerebbe, lo confesso, ma agli inquirenti. Quanto al coinvolgimento di Sculli, l'attaccante del Genoa, ha detto: Se dovessi fare considerazioni in automatismo direi 2+2 fa 4 ma voglio aspettare i motivi dell’indagine. Comunque l’indizio non è piacevole. Non è un reato incontrare persone ma fare delle cose. Devo aspettare che si faccia chiarezza. Fino a quel momento non voglio credere che né i miei giocatori né, in generale, altri giocatori, che comunque prendono tantissimi soldi, si possano macchiare di un reato del genere", ha detto a Tgcom24 il presidente del Genoa, Enrico Preziosi.
16:10 MAROTTA: "NESSUN COMMENTO"
Giuseppe Marotta, direttore generale della Juventus, all'uscita dell'assemblea di Lega non vuole entrare nel merito sugli ultimi risvolti dell'inchiesta sul calcioscommesse che riguardano anche Antonio Conte: "Commenti? Non siamo in grado di farne, stiamo zitti".
15:40 PM: "MAURI AGIVA ANCHE PER LA CLASSIFICA"
Secondo il procuratore della Repubblica di Cremona Roberto di Martino, su richiesta del quale e' stato arrestato, il capitano della Lazio ''manifestava la sua costante disponibilità a favore del gruppo degli 'zingari', ad alterare in cambio di denaro il naturale risultato di partite della Lazio nell'ambito del campionato 2010-2011, favorendone la vittoria anche ai fini di una migliore posizione in classifica''. Lo si legge nel capo d'imputazione alla base dell'arresto. ''In concreto - scrive di Martino - partecipava quantomeno alla manipolazione delle partite Lazio-Genoa, del 14.5.2011 e Lecce-Lazio del 22.5.2011''. Amico di Zamperini Alessandro, (anch'egli arrestato tempo fa, ndr), che era al corrente di detta disponibilita', veniva da questi messo in contatto a tal fine con Gegic ed Ilievsky. Pertanto intratteneva una fitta rete di rapporti diretti e telefonici con alcuni degli associati, in data prossima o coincidente con le suddette partite, e in particolare con il medesimo Zamperini, che costituiva il costante strumento di mediazione tra il gruppo degli 'zingari' ed i calciatori, corrotti o corruttibili, della serie A''. Tali rapporti Mauri li teneva ''in particolare con una scheda 'dedicata''', intestata a una donna, ''quest'ultima in relazione sentimentale'' con il titolare di un'agenzia sulla quale ''Mauri ed altri associati si appoggiavano per le scommesse illegali''.
15:00 FILENI: "AL RISTORANTE PER CHIARIMENTI SUL DERBY"
"E' stata una situazione casuale, abbiamo saputo che quel giorno li' in quel ristorante era presente un giocatore che giocava nel Genoa, Criscito, e sono andato a chiedere una risposta in merito a una partita di tre giorni prima, il derby Genoa-Sampdoria. Non sapevo che ci fosse anche Sculli, che all'epoca giocava nella Lazio. Mi sono recato li' per chiedere spiegazioni e basta, sul comportamento della squadra durante la partita e su Milanetto che, al gol di Boselli, invece di festeggiare e' venuto incontro a noi dandoci dei bastardi". Queste le parole dell'ultra' del Genoa Fabrizio Fileni, coinvolto nello scandalo calcioscommesse, ospite in studio di Tgcom24, che ha cosi' commentato le foto che lo vedono in compagnia di Sculli, Criscito e altre persone legate al mondo del calcio. "Non ho partecipato a cene e l'incontro e' stato fuori dal ristorante, ero li' per fare chiarezza e volevo parlare con Criscito, non con Sculli. Ne' io ne' alcun tifoso ha aggiustato delle partite beneficiando di qualche risultato. Anzi, noi siamo stati i primi a denunciare queste situazioni, abbiamo fatto anche degli striscioni per richiedere l'allontanamento di alcuni calciatori dal Genoa". Riguardo a Sculli e alle immagini della partita Genoa-Siena, Fileni ha detto: "che ci siano contatti tra calciatori e tifosi e' innegabile, Genova e' una citta' piccola, si va in un locale e si incontrano, e' normale. Quando siamo andati li' da Criscito, lui si e' diretto verso di noi dandoci la mano ma noi l'abbiamo rifiutata. Le foto riguardano altre indagini, non certo il calcioscommesse".
14:00 PERQUISIZIONI A CASA CORVIA E BENASSI
Coinvolt nelle perquisizioni ordinate dalla Procura di Cremona, anche due calciatori del Lecce: Daniele Corvia e Massimiliano Benassi. Gli investigatori hanno portato via il computer di Corvia, mentre non è stato possibile eseguire la perquisizione a carico del portiere giallorosso.
13:44 "KALADZE TOTALMENTE ESTRANEO"
Kakha Kaladze si dice "totalmente estraneo" ai fatti a lui contestati nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. "Il signor Kakha Kaladze - affermano i suoi legali, Marco Mariano e Eduardo Mariani in una nota - intende rappresentare pubblicamente la propria assoluta estraneità ai fatti così come apparsi sugli organi di stampa". I legali precisano che Kaladze, che si trova in Georgia, "si è immediatamente posto alla incodizionata disposizione dell'Autorità Giudiziaria procedente, al fine di poter chiarire la propria posizione senza che alcuna ombra, neppur di lato sospetto, possa residuare in relazione alla propria condotta morale, giudiziaria e sportiva"
13:04 CRISCITO FUORI DALL'EUROPEO
Cesare Prandelli si appresta a comunicare la lista di 25 giocatori (23 più 2 riserve) che sarà iscritta agli Europei 2012. Tra questi non ci sarà Domenico Criscito, raggiunto dall'avviso di garanzia per lo scandalo del calcioscommesse e perquisito a Coverciano. Lo ha detto il vice presidente della Federcalcio, Demetrio Albertini: "E' stata una scelta condivisa tra Prandelli e la federazione - ha spiegato l'ex centrocampista del Milan -. Anche il calciatore era dispiaciuto per le ripercussioni sulla nazionale e sullo spogliatoio. Mi ha spiegato alcune cose, credo alla sua versione e alla sua innocenza" conclude Albertini.
12:25 AVV. MAURI: "ERA TRANQUILLO"
"Cado dalle nuvole. Stefano l'ho sentito sabato, era tranquillo ma nel contempo infastidito da tutte queste voci che lo volevano coinvolto per forza. Mi ha detto riferendosi a Zamperini: "Ma se questo fa le cavolate che vogliono da me?". Tiziano Gonzaga, agente del calciatore della Lazio Stefano Mauri, commenta così l'arresto del suo assistito nell'ambito delll'inchiesta sul Calcioscommesse condotta dalla Procura di Cremona. "La tranquillità di Stefano è stata palese anche in campo - ha sottolineato il procuratore a Lalaziosiamonoi.it-. La settimana scorsa era al matrimonio di Floccari. Uno agitato per la propria situazione giudiziaria non si comporta così. Siamo desiderosi di leggere bene gli atti. Poi vedremo il da farsi".
11:48 CONTE TORNA A CASA
Antonio Conte è da pochi minuti rientrato nella sua abitazione di Torino dove questa mattina è avvenuta la perquisizione della polizia nell'ambito dell'inchiesta su calcioscommesse. A quanto apprende l'Ansa, all'arrivo degli uomini della questura torinese, l'allenatore della Juventus si trovava fuori città; è stato il fratello Daniele ad accogliere i poliziotti.
11:06 CRISCITO: "SENTITEMI SUBITO"
"Voglio essere sentito al più presto dai pm di Cremona, anche domani, per chiarire tutto". E' questa l'intenzione espressa da Domenico Criscito dal ritiro della Nazionale dove stamattina è stato raggiunto da un avviso di garanzia della Procura di Cremona. Criscito, fa sapere il suo procuratore Andrea D'Amico, lo ha chiesto ai suoi legali. Nel frattempo il difensore dello Zenit San Pietroburgo non si sta allenando con i compagni di Nazionale.
10:35 AGENTE CRISCITO: "IL GIOCATORE E' TRANQUILLO"
"Ho sentito Mimmo questa mattina ed è assolutamente tranquillo. E' caduto dalle nuvole perché è totalmente estraneo a qualsiasi vicenda". Queste le prime parole di Andrea D'amico l'agente di Mimmo Criscito, il calciatore raggiunto in queste ore da un avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. D'amico in diretta a Tgcom24 continua dicendo: "Mimmo auspica di essere sentito al più presto perché è prontissimo a spiegare qualsiasi cosa che possa avere gettato la lente di ingrandimento su di lui. "Infine, conclude il procuratore: "I legali stanno lavorando affinché la magistratura possa ascoltarlo al più presto perché, non dimentichiamoci, che il nostro è un sistema garantista e sarebbe veramente un peccato se dovesse rinunciare agli Europei e poi magari, fra quindici venti giorni, tutto si risolvesse in una bolla di sapone. Il nostro auspicio e' che possa essere chiarito tutto velocemente".
10:25 INDAGATO IL PRESIDENTE DEL SIENA MEZZAROMA
Anche il presidente del Siena Massimo Mezzaroma sarebbe indagato nell'inchiesta del calcioscommesse di Cremona che ha portato oggi a diversi arresti. Nei confronti di Mezzaroma, secondo quanto si apprende, sarebbero scattate delle perquisizioni. A chiamare in causa il presidente dei bianconeri è stato Carlo Gervasoni che agli inquirenti ha raccontati di aver saputo tramite il gruppo degli 'Zingari' che Mezzaroma avrebbe pagato due giocatori di un'altra squadra.
10:20 GRITTI ARRESTATO A SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Il calciatore del Bellinzona Matteo Gritti è stato arrestato dalla polizia nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse condotta dalla procura di Cremona. Gritti è stato arrestato a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), dove trascorreva un periodo di vacanza.
10:15 PER SIGNORI ACCUSA DI RICICLAGGIO
All'ex bomber della Nazionale Beppe Signori la Procura di Cremona contesta anche il reato di riciclaggio, in concorso con l'ex calciatore Luigi Sartor, un suo amico, Luca Burini, e il suo commercialista Daniele Ragone. Questi ultimi due sono stati posti agli arresti domiciliari. L'accusa riguarda della movimentazione di denaro, attraverso una società panamense, proveniente dalle scommesse. Signori e Sartor rimangono a piede libero in quanto erano già stati arrestati nella prima tranche dell'inchiesta. I quattro avevano costituito nel maggio 2010 la società panamense Clewer Overseas S.A. e avevano acceso diversi conti cifrati presso banca Euromobiliare con i nomi di grandi vini italiani come "Cannonau" e "Teroldego" e "Syrah", da cui avevano fatto transitare ingenti somme provenienti dal gruppo di scommettitori di Singapore. Questo denaro, legato alle partite truccate del campionato italiano di calcio, veniva "ripulito" proprio grazie al passaggio sui conti accesi dai quattro soci.
09:55 PERQUISITA LA CASA DI SONCIN
L'abitazione ascolana dell'attaccante dell'Ascoli Andrea Soncin è stata perquisita dalla polizia nell'ambito dell'inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse. A quanto si è appreso, Soncin è indagato a piede libero per associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, in relazione a presunti illeciti commessi nello scorso campionato, quando militava nel Grosseto. Estranea alla vicenda l'Ascoli calcio.
09:40 "ULTERIORI SVILUPPI NEI PROSSIMI GIORNI"
"Le indagini prevedono sviluppi, dagli interrogatori che saranno espletati nei prossimi giorni e dalle perquisizioni ci saranno altri elementi da sviluppare anche con indagini patrimoniali". Lo ha detto, riferendosi alla notte di arresti e perquisizioni in merito all'indagine sul calcioscommesse della Procura di Cremona, il direttore del Servizio centrale operativo della Polizia, Gilberto Caldarozzi. "Il gruppo degli zingari che affiancava quello di Singapore - ha detto Caldarozzi a 'Radio Anch'io' - è stato sostituito da un gruppo di ungheresi, tanto che cinque atti restrittivi sono stati notificati in Ungheria. Questa rete operava sino ad un anno fa".
08:30 IL GIP RESPINGE L'ARRESTO DI SCULLI
Il gip di Cremona Guido Salvini non ha accolto la richiesta di arresto avanzata dalla procura di Cremona nei confronti dell'attaccante del Genoa Giuseppe Sculli. Il giocatore è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
08:15 INDAGATO ANCHE PELLISSIER
Perquisizioni anche per Sergio Pellissier (Chievo Verona) sia nell'abitazione di Fenis, sia in quella di Verona. La polizia gli avrebbe sequestrato i pc, l'iPad e diverse chiavette usb. Anche l'attaccante è indagato.
08:00 INDAGATI CONTE E CRISCITO
Blitz della polizia anche nell'abitazione di Conte e a Coverciano, nel ritiro della Nazionale, per Domenico Criscito. L'allenatore della Juventus è indagato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva per vicende relative al periodo in cui era alla guida del Siena. Stessa accusa per il difensore dello Zenit San Pietroburgo: è finita nel mirino Lazio-Genoa 4-2, quando il giocatore vestiva la maglia rossoblu. Due auto della polizia sono giunte nel quartier generale azzurro attorno alle 6.25 per perquisire la camera di Criscito. Sono attualmente in corso altre perquisizioni in altre abitazioni. Indizi pesanti anche su Sculli e Kaladze per la stessa partita.
FONTE: Mediaset.it
Tsunami scommesse: arrestati Mauri e Milanetto, indagato Conte
Un colpo pesantissimo quello assestato dalle forze dell'ordine al calcio italiano in mattinata: Mauri, capitano della Lazio, e Milanetto, ex protagonista della Serie A ora al Padova, sono stati arrestati insieme ad altre persone, mentre graziato è stato Sculli, in attesa di altri sviluppi nelle indagini. L'operazione, guidata dalla procura di Cremona e supportata anche da quelle di Brescia, Alessandria e Bologna, non s'è limitata però agli arresti, ma ha compiuto anche perquisizioni alla ricerca di prove ulteriori e vittime, in questo caso, sono state Antonio Conte, Sergio Pellissier e Domenico Criscito. Lo tsunami è arrivato, il calcio trema.
ANDREA ROSSETTI
28/05/2012 - 09:17 - Seguimi su VAVEL
Mauri è stato arrestato stamattina (Getty)
E' come in un film, ma siamo nella realtà: all'alba, in tutta Italia, è partita un'operazione di Polizia congiunta, guidata dal pm di Cremona Di Martino, realizzando così l'ennesima ondata di arresti legata al caso calcioscommesse che da più di un anno sta scuotendo il mondo (ritenuto) d'orato del calcio nostrano. La Polizia di Stato di Cremona, Brescia, Alessandria e Bologna, con il supporto del Servizio Centrale Operativo (Sco), s'è mossa su tutto il territorio, creando un nuovo tsunami che fa tramare, per l'ennesima volta, lo sport più seguito ed amato nel nostro Paese, ma stavolta colpisce ancora di più perchè toccata è direttamente la Serie A, il calcio che conta insomma. Secondo le prime indiscrezioni, riportate dal sito della Gazzetta dello Sport e da Sky Sport 24, il procuratore della Repubblica Di Martino avrebbe emesso molte altre richieste d'arresto, ma il gip Salvini ha voluto contenere l'impatto dell'operazione, graziando alcuni protagonisti negativi delle vicende, almeno per ora. Con le manette ai polsi sono finiti Bertani, Acerbis, Pellicori e Turati, militanti in squadre di Serie B; due persone non calciatori professionisti come Tisci e Gatti; cinque elementi fondamentali della cellula ungherese dell'organizzazione. Ma gli arresti che più colpiscono sono quelli di Stefano Mauri, capitano della Lazio, ed Omar Milanetto, centrocampista del Padova ma con un recente passato nella massima serie. Tutti gli arresti sono stati accompagnati da perquisizioni per più soggetti, tra cui Antonio Conte, allenatore della Juventus, Sergio Pellissier, attaccante del Chievo Verona, e Domenico Criscito, terzino ora in gruppo con la Nazionale a Coverciano, dove la polizia ha fatto una puntata nelle prime ore del mattino.
GLI ARRESTI - Senza ombra di dubbio gli arresti di questa mattina sono quelli che più colpiscono perchè, se fino a ieri il "grande calcio" sembrava essere stato solo sfiorato dall'inchiesta della giustizia ordinaria, oggi scopriamo che così non è. Difficile in questo momento delineare il quadro giuridico in cui si inseriscono i due calciatori e nelle prossime ore se ne saprà certamente di più, ma è indiscutibile che se il gip Salvini ha firmato la richiesta di custodia cautelare la situazione per Mauri e Milanetto dev'essere ben chiara e limpida per le forze dell'ordine, ma soprattutto grave, perchè il pm Di Martino sarebbe stato più pesante nella sua azione, ma Salvini ha preferito non firmare per altri arresti e acconsentire a misure cautelari alternative, come gli arresti domiciliari per l'attaccante del Pergocrema Joelson Inacio e per due soci d'affari di Gigi Sartor, tali Burini e Ragone. Hanno evitato di finire in carcere anche Ruopolo, attaccante del Padova, e Conteh, ex difensore dell'Albinoleffe, perchè i due hanno collaborato molto nelle ultime settimane con la Polizia, fornendo informazioni utili e veritiere: per loro soltanto obbligo di firma due volte a settimana. Di Martino però, oltre a Mauri e Milanetto, avrebbe voluto portare in carcere anche un terzo calciatore di alto livello, ovvero Giuseppe Sculli, e soltanto il gip Salvini ha evitato questo arresto, ritenendo di dover attendere ulteriori sviluppi delle indagini sul conto dell'attaccante del Genoa, indagini ancora in corso. Su Sculli risultano esserci molti indizi, pesantissimi in riferimento al match Lazio-Genoa 4-2, presumibilmente combinata.
OMBRE SU CONTE, PELLISSIER E CRISCITO - L'operazione non s'è limitata all'applicazione delle misure cautelari volute da Di Martino ed approvate dal gip Salvini, ma nella ricerca di ulteriori prove sono state svolte anche diverse perquisizioni. Alla ribalta mediatica, chiaramente, c'è la perquisizione nei confronti di Antonio Conte, allenatore della Juventus neo Campione d'Italia ed indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa sportiva a seguito delle dichiarazioni rilasciate da Carobbio, suo ex calciatore a Siena e accusatore del tecnico pugliese. Anche Sergio Pellissier, attaccante del Chievo Verona e da tempo sotto controllo della procura di Cremona, ha subito in mattinata delle perquisizioni e risulta oggi essere ufficialmente indagato nell'inchiesta Last Bet. Come se non bastasse anche Coverciano, sede tecnica del ritiro azzurro in vista degli Europei in Polonia ed Ucraina, ha subito la visita non particolarmente gradita delle forze dell'ordine. Obbiettivo degli uomini della Polizia, giunti a Coverciano su due auto ed in borghese, era Domenico Criscito, difensore dello Zenit ma in forza nella stagione 2010/2011 al Genoa: al difensore è stato consegnato, come riporta il sito de La Repubblica, un avviso di garanzia ed è ufficialmente indagato per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Prandelli dovrà dunque tenere conto anche di questo quando oggi diffonderà la lista dei definitivi ventitrè che parteciperanno alla competizione continentale, mentre per avere ulteriori informazioni riguardo all'operazione che ha scosso l'Italia sportiva stamane, bisogna attendere la tarda mattinata quando sarà organizzata da parte della procura di Cremona una conferenza stampa.
FONTE: Vavel.com
Calcioscommesse, indagati Conte, Criscito e Bonucci. Arrestati Mauri e Milanetto
Nell'operazione sono stati emessi 19 provvedimenti di custodia cautelare. Indagati anche Pellissier e Sculli. Il pm: "Non posso escludere un ruolo delle società". Blitz a Coverciano
19:50 - Nuovo maxiblitz nell'inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse. Il capitano della Lazio, Stefano Mauri, e l'ex giocatore del Genoa, ora al Padova, Omar Milanetto, sono stati arrestati. Emessi 19 provvedimenti di custodia cautelare. Indagati l'allenatore della Juventus, Antonio Conte, i difensori della Nazionale, Domenico Criscito e Leonardo Bonucci, l'attaccante del Chievo, Sergio Pellissier, e l'attaccante del Geona, Giuseppe Sculli.
A Mauri e a Milanetto gli inquirenti contesterebbero il reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva. Gli investigatori avrebbero ricostruito che sia Mauri sia Milanetto erano disponibili, in cambio di denaro, a combinare gli incontri delle loro rispettive squadre. Accertati anche diversi contatti tra i giocatori e gli esponenti dell'organizzazione criminale. La Procura di Cremona ha chiesto l'arresto per l'attaccante del Genoa Giuseppe Sculli, ma il gip, Guido Salvini, non l'ha concessa.
I 19 provvedimenti restrittivi sono stati emessi proprio dal gip del tribunale di Cremona nell'ambito dell'inchiesta "Last Bet", coordinata dal procuratore Roberto Di Martino che nel giugno e nel dicembre dell'anno scorso ha portato a diversi arresti. Anche gli indagati di questa nuova tranche dell'inchiesta devono rispondere dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
Indagati i difensori della Nazionale Criscito e Bonucci
La polizia è arrivata stamattina anche Coverciano, dove la Nazionale è in ritiro. Destinatari delle perquisizioni sono stati i difensori azzurri Domenico Criscito, accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva, e Leonardo Bonucci. "Nessuna combine, faccio un mestiere che ho sempre sognato fin da piccolo e non me lo voglio rovinare per certe cavolate" ha detto il difensore dello Zenit, escluso dalla lista dei convocati per gli Europei. "La cosa che mi fa male è che è arrivata un giorno prima della lista, ma non credo sia stato fatto apposta".
Pm: "Non posso escludere un ruolo delle società"
Le società Lazio e Lecce sono coinvolte nella nuova inchiesta sul calcio scommesse? "Non posso escludere nulla". Lo ha detto il procuratore di Cremona Roberto Di Martino sottolineando che allo stato c'è la dichiarazione di uno degli ungheresi arrestati secondo il quale sarebbero coinvolti i club.
Coni: "Sdegno, ora sanzioni severe"
Il Coni esprime sdegno e indignazione "per quanto sta emergendo da questa mattina in seguito alle operazioni disposte dalla Procura della Repubblica di Cremona". Lo afferma una nota nella quale si auspica che "certi comportamenti illeciti vengano sanzionati senza indugio e con la massima severit…, applicando tutte le norme in vigore".
Incontri in un ristorante
Agli atti dell'indagine di Cremona che ha portato agli arresti c'è anche il resoconto di un summit in un ristorante genovese, il 10 maggio 2011, nei giorni precedenti la partita Lazio-Genova. Al "vertice" parteciparono Giuseppe Sculli, il calciatore della Nazionale Domenico Criscito, un pregiudicato bosniaco e due dei maggiori esponenti degli ultrà del Genova. L'incontro è stato documentato dagli agenti della polizia che hanno condotto le indagini.
Indagato anche Antonio Conte
Perquisizioni sono state compiute dalla polizia nei confronti dell'allenatore della Juventus, Antonio Conte. Conte è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva; il suo coinvolgimento è dovuto al periodo in cui era allenatore del Siena. E' stato il calciatore Filippo Carobbio a chiamarlo in causa per Novara-Siena del 30 aprile 2011. "Lo stesso allenatore Antonio Conte - aveva raccontato Carobbio - ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggio". Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati il computer e l'iPhone di Conte.
L'allenatore della Juve: "Estraneo ai fatti"
"Ribadisco la assolutà estraneità mia e dei miei ex calciatori. E' stata un'annata fantastica e niente e nessuno può rovinare qualcosa di così straordinario". Lo ha detto l'allenatore della Juventus, Antonio Conte. "Dal pm di Cremona mi sarei aspettato che almeno si convocasse", ha aggiunto. "La mia storia calcistica parla chiaro: l'onestà e la correttezza sia da giocatore che da tecnico".
Perquisite le case di Pellissier e Soncin
Su mandato della procura di Cremona la squadra mobile di Aosta ha perquisito l'abitazione di Fenis dell'attaccante del Chievo Sergio. Analoga ispezione è avvenuta nella casa di Verona del giocatore, che risulta essere indagato. All'interno della villa sono stati sequestrati computer, ipad e pennette usb. Perquisita anche l'abitazione dell'attaccante dell'Ascoli Andrea Soncin.
Signori accusato anche di riciclaggio
All'ex bomber della Nazionale Beppe Signori la Procura di Cremona contesta anche il reato di riciclaggio, in concorso con l'ex calciatore Luigi Sartor, un suo amico, Luca Burini, e il suo commercialista Daniele Ragone. Questi ultimi due sono stati posti agli arresti domiciliari. L'accusa riguarda della movimentazione di denaro, attraverso una società panamense, proveniente dalle scommesse. Signori e Sartor rimangono a piede libero in quanto erano già stati arrestati nella prima tranche dell'inchiesta.
Indagato il presidente del Siena Mezzaroma
Anche il presidente del Siena Massimo Mezzaroma sarebbe indagato nell'inchiesta del calcioscommesse di Cremona che ha portato oggi a diversi arresti. Nei confronti di Mezzaroma, secondo quanto si apprende, sarebbero scattate delle perquisizioni. A chiamare in causa il presidente dei bianconeri è stato Carlo Gervasoni che agli inquirenti ha raccontati di aver saputo tramite il gruppo degli 'Zingari' che Mezzaroma avrebbe pagato due giocatori di un'altra squadra.
FONTE: TGCom24.Mediaset.it