LE ULTIME
Fuori ABBATE causa risentimento all'adduttore sinistro i convocati da mister GIANNINI sono i seguenti: Portieri: Caroppo, Rafael; Difensori: Campagna, Cangi, Ceccarelli, Maietta, Scaglia, Vergini; Centrocampisti: Esposito, Garzon, Hallfredsson, Mancini, Martina Rini, Paghera, Russo; Attaccanti: Ferrari, Le Noci, Pichlmann
La formazione che scenderà in campo, con ogni probabilità, dovrebbe ricalcare quella che ha vinto col RAVENNA con l'unica esclusione dell'infortunato ABBATE ed il ritorno di capitan CECCARELLI al centro della difesa; quindi:
Rafael-Scaglia-Maietta-Ceccarelli-Campagna-Hallfredsson-Paghera-Martina Rini-Le Noci-Mancini-Pichlmann
HELLAS VERONA-ALESSANDRIA
Partita molto importante per i gialloblù chiamati a replicare la positiva prova di una settimana fa al 'Benelli' contro la compagine piemontese, guidata dall'ex tecnico scaligero Maurizio SARRI, che si trova abbastanza sorprendentemente nei piani alti della classifica già da un po' (anche se va detto che ha potuto godere di una vittoria a tavolino a casa del LUMEZZANE quando invece sul campo aveva perso).
Funziona molto bene evidentemente il 4-2-3-1 dei grigi che in 8 partite hanno perso una sola volta (a Pagani) e vinto 4 (oltre che a Lumezzane anche a Bolzano contro l'ALTO ADIGE ed in casa contro CREMONESE e GUBBIO) ma che nello scorso turno si sono fatti rimontare fra le mura amiche dal SORRENTO in uno scoppiettante 3 a 3 (dopo essere stati in vantaggio per 2 a 0) e che al 'Bentegodi' non potranno contare sul portiere SERVILI e sul centrocampista NEGRINI, entrambi titolari inamovibili, entrambi squalificati dalla giustizia sportiva.
Saprà l'HELLAS dei 1000 esperimenti di GIANNINI trovare la strada maestra e condurre la squadra alla gloria? I butèi lo sperano ovviamente e Domenica saranno ancora una volta tutt'insieme a gremire gli spalti dell'amato 'Binti' dove però il VERONA sembra avere più problemi che fuori e dove ha raccolto la miseria di 2 punti sui 9 a disposizione. Servono 'fame', carattere e 'corsa': tutte qualità (guardacaso) imprescindibili in C1; qualità che il VERONA ha messo raramente in gara e che da sole possono portare punti pesanti anche alle compagini meno accreditate! La supremazia tecnica (vera o presunta è ancora da scoprirsi) dei gialloblù dovrebbe fare poi il resto ed essere la ciliegina su una torta che fino ad ora è stata solo promessa e mai goduta da chi, con il cuore gonfio di speranza e amarezza, attende il riscatto ormai da troppi anni...
Sondaggio a risposta multipla
HELLAS ultimo dopo 7 giornate 3 sconfitte e 3 pareggi... GIANNINI va esonerato? E chi va messo al suo posto? [21 votes total]
Voglio Vavassori, Novellino o Cosmi. (13)
62%
Basta chiacchiere! Meglio proseguire con un ex per ritrovare il rapporto con i tifosi, voto Galderisi, Pellegrini o Corini... (4)
19%
Io dico Vanoli: servono novita' (e poi conosce bene l'ambiente essendo un ex pure lui) (1)
5%
Per me e' meglio la sicurezza, non c'e' piu' tempo, mi piace Cavasin! (1)
5%
Punto su Acori. (2)
10%
...E perchè non Michele Serena? (0)
0%
Qui Verona
Oggi la squadra s'è allenata a porte chiuse così come farà domani nella rifinitura di Sandrà.
Per quello che è dato a sapere il solo SELVA dovrebbe essere indisponibile (dato il protrarsi del problema al polpaccio che tanto lo aveva limitato nella passata stagione) mentre CAROPPO e FERRARI dovrebbero aver pienamente recuperato dopo che Mercoledì, insieme a MALOMO reduce dagli impegni nell'under azzurra, avevano svolto un lavoro differenziato... Punte scatenate nell'amichevole infrasettimanale contro il PESCANTINA: 4 gol per PICHLMANN, 3 per FERRARI, doppietta di LE NOCI e SCAPINI e gol anche per VRIZ; hanno partecipato al 15 a 1 anche RUSSO (2 volte) e HALLFREDSSON ma quello che più conterà contro l'ALESSANDRIA saranno grinta, cuore e motivazioni: se il VERONA dovesse 'balbettare' (come spesso succede quando gioca in casa) o addirittura regalare agli avversari minuti preziosi, nemmeno la fortuna, che va sempre e comunque inseguita, potrà aiutare.
GIANNINI, come ammesso oggi, dovrebbe schierare i gialloblù con gli stessi nomi e lo stesso modulo impiegato nella trasferta vincente di Domenica scorsa al 'Benelli' di RAVENNA e quindi RAFAEL in porta, difesa a 4 con SCAGLIA terzino sinistro, coppia centrale formata da MAIETTA ed ABBATE e CAMPAGNA confermato sulla fascia destra; rombo di centrocampo con PAGHERA playmaker vertice basso, HALLFREDSSON e MARTINA RINI rispettivamente a sinistra e a destra in mediana quindi MANCINI vertice alto a far pressing e favorire gli inserimenti delle punte esterne LE NOCI a sinistra e PICHLMANN a destra.
Ancora esclusi quindi CECCARELLI, ESPOSITO, RUSSO e CANGI? Si vedrà! Con GIANNINI le mosse a sorpresa sono all'ordine del giorno...
Qui Alessandria L'ex (poco rimpianto) allenatore gialloblù, che tutti ricordano per i famigerati 33 schemi di gioco (tanti ne contò un suo giocatore una volta ma nessuno riuscì a raddrizzare la rotta di quel disperato VERONA finito alle soglie della C2 e salvatosi, grazie alle cure di mister PELLEGRINI e LEONardino PREVIDI, con un gol di ZEYTULAEV al 90° scoccato nel ritorno playout a casa del PRO PATRIA), sembra aver trovato il giusto equilibrio per i suoi col 4-2-3-1 con SCAPPINI unica punta sostenuta dai vari MARTINI, ARTICO (più offensivi), CROCE, MARCHESETTI, MACHADO PINEDA e NEGRINI ma quest'ultimo, fermato dal giudice sportivo, non sarà della gara. Squalificato anche il portiere titolare SERVILI giocherà il secondo CICUTTI, 23enne friulano con 5 presenze in 3 stagioni ad Alessandria. Difesa a 4 composta da CIANCIO, ROMEO, CAMMAROTO da destra a sinistra con il terzino Simone BONOMI altro ex scaligero (28 gare in Serie B con il VERONA 2005-2006) sicuramente in campo dal primo minuto. Tradizione nettamente sfavorevole ai piemontesi che dal campionato 1937-1938, primo scontro in assoluto al 'Bentegodi' fra le due squadre, al 1974-1975 hanno perso 13 volte su 19 e pareggiato 3 ma attenzione al giovane fantasista uruguaiano MACHADO PINEDA, agli esperti attaccanti MARTINI e ARTICO ('navigato' centravanti di con un passato abbastanza prestigioso, dal 2007 all'ALESSANDRIA, 21 gol in Serie D nella sua prima stagione e 13 nelle due successive con i piemontesi) autore di due gol fino ad ora come il 22enne collega di reparto SCAPPINI
[DICONO]
Antonio DI GENNARO deluso (come tutti) dalla passata stagione 'promuove' GIANNINI e GIBELLINI «Quello che è accaduto l’anno scorso ha dell’incredibile... Nessuno avrebbe mai pensato che il Verona non ce l’avrebbe fatta a risalire. Noi stessi quando siamo venuti in città per i festeggiamenti del 25esimo dello scudetto, pensavamo ormai che l’impresa fosse fatta. E’ chiaro che la batosta, anche dal punto di vista morale è stata fortissima. La società ha dovuto cambiare. Se n’è andato Bonato, è arrivato Gibellini. Gibo lo conosco bene: avrà messo tutto se stesso per costruire una buona squadra. Assorbito il contraccolpo - continua Di Gennaro -, credo che adesso l’Hellas possa risalire. La vittoria di domenica a Ravenna mi sembra un bel brodino caldo. Uno di quelli che ti sistemano lo stomaco e ti permettono di alzarti dal letto. Ma la categoria è terribile. Devi vestirti d’umiltà per venirne fuori. Ma gli ottomila abbonati sono un grande alleato».
E su Giannini allenatore Di Gennaro ha un’idea chiara. «A Gallipoli in condizioni disastrose ha fatto un miracolo, portando la squadra in B. E l’anno scorso, con mille disavventure, la squadra era salva, quando ha dato le dimissioni. A Verona può fare bene. E ripetersi, portando i gialloblù tra i cadetti» (Leggo.it)
Bomber LE NOCI predica attenzione e concentrazione, punta sulle qualità dei singoli e sprona i suoi ad essere più 'cattivi' frale mura amiche: «Il "Bentegodi" deve diventare il nostro punto di forza: fare risultato in casa diviene fondamentale per valorizzare quanto fatto in trasferta. Ogni formazione trova punti decisivi tra le mura amiche».
Obiettivo degli uomini di Giannini, trovare una conferma dopo il successo col Ravenna: «Sì, sia dal punto di vista del risultato che della prestazione. Quello di Prima Divisione è un campionato equilibrato, nessuna squadra si è rivelata nettamente superiore o inferiore alle altre. Devi giocarti tutte le partite come una finale, alla lunga i valori vengono fuori».
L'ex tecnico dell'Hellas Maurizio Sarri cercherà di rendere la vita difficile a Garzon e compagni: «Il gruppo è motivato ed aggressivo. Consapevole di dover fare punti a tutti i costi. Non dobbiamo partire all'arrembaggio per poi subire in contropiede, manteniamo alta la concentrazione per sfruttare anche le qualità individuali. Personalmente posso giocare sia come seconda punta che come esterno d'attacco, dipende dall'atteggiamento collettivo. Più del gol contano i risultati, con la serenità tutto diventa più semplice, anche andare a segno» (HellasVerona.it)
Il Principe GIANNINI vede il 'gruppo' formarsi, stà vicino a chi gioca meno ma, fedele al motto 'Squadra che vince non si tocca', l'11 di partenza contro l'ALESSANDRIA dovrebbe essere lo stesso che ha battuto il RAVENNA: «Il gruppo si sta formando piano piano, ma si tratta di un lavoro precedente rispetto al match di Ravenna, caratterizzato da intesa ed unione fra giocatori. Ovviamente i risultati positivi fortificano, aumentando l’autostima. E’ compito dello staff e della società dare una parola di conforto a chi gioca meno o è sotto pressione. Fa parte delle mie competenze, sarò sempre a fianco dei ragazzi. Ci aspetta una gara importante, l'obiettivo è puntato sull'Alessandria. I giocatori sono protagonisti, vanno aiutati o talvolta esaltati. Il calcio è questo, contano le vittorie»...
Si va verso una riconferma dell’undici schierato in Romagna: «Ritengo giusto dare spazio a chi ha fatto molto bene. Faremo tutte le valutazioni del caso, a meno di imprevisti i titolari dovrebbero essere quelli» (HellasVerona.it)
GIOCO PRONOSTICI:
Il più bravo di tutti oggi è Ciri che con 6 punti è anche Campione di Giornata per la prima volta! Complimenti!!! A stupire però è pure Bridget, vicevampionessa odierna che col risultato ottenuto si riporta in testa alla Classifica Generale a far compagnia a Pose: bravi entrambi (ma sopratutto lei che, per quel che ne capisce, la palla potrebbe benissimo essere quadrata! Ah ah...)
Complimenti anche a Da Silva, all'esordio con 4 punti, il cui nickname completo era "Da Silva L'asinel" Hi hi.
Sfigadon è invece Mister Loyal che "salva" dall'onta me e Bruni...
Espulso Gex per doppia ammonizione consecutiva (potrà eventualmente rientrare o partendo dai punteggi dell'ultimo)
Giocate qui la prossima giornata.
In bocca al lupo!
RECORD DI STAGIONE
Punteggio massimo in una giocata: Bridget, Bruni, Pose (9)
Max. numero di pronostici azzeccati: Ark, Mister Loyal (7)
Max. numero di risultati azzeccati: Pose (4)
Punteggio minimo in una giocata: Ark, Bruni (0)
ALBO D'ORO CAMPIONI
2009/2010 Martino
2008/2009 RobRoy
2007/2008 L. Bruni F.C.
2006/2007 Ark (Ex-Alberto)
2005/2006 Ark (Ex-Alberto)
2004/2005 Ark (Ex-Alberto)
2003/2004 Ark (Ex-Alberto)
[ALTRE NEWS IN ALLEGATO] SCONTRI ITALIA SERBIA: La Digos indaga su una 'pista' veronese dopo la bandiera apparsa tra i serbi con la scritta 'Verona' ben visibile...
[IN BREVE A PIÉ PAGINA] BASKET: Altro che amichevole tra CINA e BRASILE! È maxirissa tra i giocatori... ZIDANE E LA TESTATA: I retroscena in una biografia. LEGA PRO: Costa cara ad ESPOSITO la sconfitta contro l'HELLAS (e probabilmente anchele dichiarazioni nel dopopartita), il RAVENNA lo esonera... SQUALIFICA RECORD FRA I DILETTANTI: 44 mesi ad un giocatore dei dilettanti per aver tentato di strangolare un arbitro! MOTOGP: Nelle prove libere in Australia domina la YAMAHA di LORENZO...
[RASSEGNA STAMPA]
LEGA PRO Verona, a disposizione il talento Khadrejnane
13.10.2010 17.45 di Matteo Bursi
Fonte: Tuttohellasverona.it
Hakim Khadrejnane (18) è ora a tutti gli effetti un giocatore dell'Hellas Verona. Il gioiello francese prelevato dal Rennes la scorsa estate, potrà ora essere schierato dal club scaligero. Il giovane centrocampista si è già distinto in allenamento e quando impegnato con la formazione Berretti, ma il transfer è arrivato solo da pochi giorni. Un'arma in più per Giuseppe Giannini per puntare alla risalita in classifica.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Hellas all'assalto dei "grigi" di Alessandria Servilli, portiere titolare della squadra del non rimpianto ex Sarri, sarà squalificato
13 ott | SPORT PAG 07 Carlo Turci
Il Giudice Sportivo viene in aiuto dell'Hellas Verona che ancora deve capire se Giannini ha trovato o meno la quadratura del cerchio. Infatti già dopo il 5-1 al Monza si era parlato di Hellas sbloccato salvo poi vedere di nuovo Ceccarelli e compagni in stato confusionale nei match successivi.
Contro il Verona domenica al Bentegodi i grigi piemontesi non potranno contare sul portiere titolare Andrea Servilli e sul centrocampista Matteo Negrini. A difendere la porta ci sarà il secondo Matteo Cicutti. L'Hellas deve approfittare di questa situazione cercando di dare seguito al successo di Ravenna tanto più che l'Alessandria è allenata da quel Maurizio Sarri che fu brevemente sulla panchina dell'Hellas, voluto dal "ds per un giorno" Giovanni Galli, nel disastroso anno che vide "la Juve della Serie C" (come la chiamò a inizio stagione il ds Peppe Cannella, ndr) finire ai playout per non scivolare addirittura in C2. I tifosi chiedono quindi una grande prova che annichilisca uno dei peggiori tecnici della storia della gloriosa squadra gialloblù.
Ieri intanto a Sandrà la compagine scaligera è tornata all'opera in vista della sfida con il solo Andy Selva costretto a lavorare a parte. Biglietti: sono già disponibili i tagliandi per la gara di domenica, si possono acquistare presso i punti vendita Index Best Union e TicketOne. Nel giorno della gara i biglietti si comprano all'Hellas Verona Ticket Point dalle 11 fino al calcio d'inizio delle 15.
FONTE: VeronaSera.it
Ultra' Serbi: Indagini Digos su rapporti con tifosi Verona Alcuni dei pullman arrivati Genova sarebbero partiti dal Veneto
14 ottobre, 16:20
(ANSA) - VERONA, 14 OTT - La Digos di Verona sta indagando sui rapporti tra gli ultranazionalisti serbi responsabili dei disordini di Genova e gli estremisti di destra veronesi.
Le due realta' potrebbero avere collegamenti proprio a livello di frange estreme del tifo calcistico. La polizia, in collaborazione con i carabinieri, sta indagando tra l'altro su alcuni pullman di tifosi serbi partiti da Verona e Vicenza per assistere a Genova alla partita Italia-Serbia, oltre che su una bandiera della Serbia con la scritta 'Verona' apparsa tra gli ultra' serbi sugli spalti del Ferraris. (ANSA).
FONTE: ANSA.it
2 Ottobre 2010 Calcio Iª Div. A - 8ª giornata: il punto
di Marco Magli
Cambia la vetta della classifica, a guardare tutti dall’alto è la Salernitana di Breda grazie alla vittoria nello scontro diretto contro la Spal e il conseguente pareggio, nell’altro big match di giornata, tra Alessandria e Sorrento.
L’ottava giornata è stata contraddistinta anche da quattro vittorie esterne, di queste da evidenziare quella fondamentale delle Salernitana a Ferrara, terzo successo consecutivo. Per la seconda volta di seguito (domenica scorsa contro il Pergocrema pareggio subito allo scadere) la squadra estense si è vista sfuggire il risultato sul filo di lana, dell’ex vicentino Litteri, entrato al 32’pt per l’ex bolognese Fava, la rete che decide l’incontro.
Pareggio pirotecnico al ‘Moccagatta’ nell’altro attesissimo scontro diretto, per la zona alta della classifica, tra Alessandria e Sorrento. I piemontesi, che hanno disputato una grande prima mezz’ora di gioco, non hanno saputo sfruttare il doppio vantaggio, 3-1 ad un quarto d'ora dal termine, e vengono raggiunti nel finale da un Sorrento molto determinato.
Per la squadra di Simonelli un punto pesante che dà continuità alla vittoria sul Como. Paulinho di nuovo in rete, su rigore al 30’ st sanzionato per un fallo, su chiara occasione da gol, da parte del portiere Servilli, che verrà espulso; è la sesta realizzazione che consente al brasiliano di guidare la classifica marcatori. Ristabilisce la parità numerica al 37’ st Terra per doppia ammonizione. Sorrento con il miglior attacco del campionato, ben diciassette reti, solo il Foggia di Zeman con diciannove centri ha segnato di più in Lega Pro.
Le altre vittorie in trasferta, tutte con lo stesso risultato di 0-1, sono colte da Gubbio, Lumezzane e Verona. Il Gubbio raccoglie i primi punti lontano dal ‘Barbetti’, dell’argentino Gomez, alla quarta segnatura, la rete che condanna il Como all’ultimo posto, stavolta in solitudine. A forte rischio la panchina di Garavaglia. Con questa vittoria la squadra di Torrente vive un sogno, quarto posto in classifica alla pari di Sorrento e Reggiana.
Il Lumezzane sbanca il ‘Mercante’ di Bassano, vittoria che porta la firma del difensore brasiliano Emerson su punizione al 18’st. La squadra valgobbina senza la penalizzazione per il ‘Caso Ferrari’ si troverebbe sola al secondo posto staccata di un punto! Hellas corsaro a Ravenna, dell’austriaco Pichlmann la rete che vale tre punti molto importanti, per il morale, la classifica e per il tecnico romano che dopo un inizio traumatico oggi può sorridere.
Per il Ravenna notte fonda, buio totale, una prestazione al di sotto delle aspettative, anche se bisogna tenere conto delle numerose assenze nel reparto offensivo come gli indisponibili Rosso, Gerbino Polo e Paolo Rossi, bloccato da un problema muscolare. Purtroppo per i giallorossi sono già diverse le prove così negative al ‘Benelli’, una situazione casalinga che i bizantini si stanno trascinando dalla scorsa stagione, l’ultima vittoria è datata, infatti, 17 Gennaio, 2-1 sul Potenza di Capuano.
Continua il cammino positivo della Reggiana che regola la Paganese ribaltando il risultato, la striscia positiva dei granata si allunga a cinque partite in cui hanno raccolto undici punti. Per la Paganese, nonostante una buona prova, permane invece l’allergia alle trasferte: nemmeno un punto racimolato nelle quattro gare disputate lontano dal ‘Marcello Torre’. Il derby lombardo, ma soprattutto scontro diretto per la salvezza, tra Monza e Pavia ha visto premiati, giustamente, i brianzoli. Le reti di Ferrario e Bugno consentono una boccata d’ossigeno a Mister De Petrillo, una vittoria che permette di scavalcare in classifica proprio i ticinesi e il Bassano. Per il Pavia un pareggio negli ultimi cinque incontri.
Due pareggi scialbi quelli tra Cremonese- Sud Tirol, unica gara terminata a reti inviolate, e Spezia- Pergocrema. Le due squadre di casa sono uscite tra i fischi e le contestazioni. Nel pareggio dello ‘Zini’ poche le emozioni, con la compagine tirolese ben organizzata, chiusa e che ha concesso ai grigiorossi il possesso palla e poco altro. Terzo risultato utile di fila in trasferta per i ragazzi di Sebastiani, questo pareggio viene dopo il punto conquistato a Verona e la vittoria di Ravenna. Cremonese fuori dalla zona che conta. Lo Spezia impatta contro il Pergocrema, rete spezzino di Lazzaro al 14’pt e pareggio cremasco al 22’st di Mammetti. Nell’ambiente ‘aquilotto’ la mancanza di vittorie comincia a pesare, il cambio di tecnico per ora non sta dando i frutti sperati, invece per i gialloblu si tratta del sesto pareggio, utile a muovere la classifica.
FONTE: RealSports.it
Giovedì 14 Ottobre 2010
Hellas. Di Gennaro, ex illustre, punta sul Principe. Oggi test anti-Alessandria a Pescantina «Giannini farà il bis della promozione di Gallipoli»
di Gianluca Vighini
VERONA - Il Dige non parla mai a caso. E quando dice qualcosa sul Verona lo fa a fin di bene. Del resto, per Antonio Di Gennaro, il centrocampista perfetto dell’Hellas di Bagnoli che vinse lo scudetto nel 1985, la città di Giulietta e Romeo è sempre la seconda casa. «Quello che è accaduto l’anno scorso ha dell’incredibile...», attacca l’ex regista gialloblù. Delusione pazzesca. «Nessuno avrebbe mai pensato che il Verona non ce l’avrebbe fatta a risalire. Noi stessi quando siamo venuti in città per i festeggiamenti del 25esimo dello scudetto, pensavamo ormai che l’impresa fosse fatta. E’ chiaro che la batosta, anche dal punto di vista morale è stata fortissima. La società ha dovuto cambiare. Se n’è andato Bonato, è arrivato Gibellini. Gibo lo conosco bene: avrà messo tutto se stesso per costruire una buona squadra». Un buon brodino. «Assorbito il contraccolpo - continua Di Gennaro -, credo che adesso l’Hellas possa risalire. La vittoria di domenica a Ravenna mi sembra un bel brodino caldo. Uno di quelli che ti sistemano lo stomaco e ti permettono di alzarti dal letto». Giannini si può ripetere. Insomma, Di Gennaro non è pessimista su questo Verona. «Ha un pubblico incredibile - aggiunge -, questa è una bella forza. Ma la categoria è terribile. Devi vestirti d’umiltà per venirne fuori. Ma gli ottomila abbonati sono un grande alleato». E su Giannini allenatore Di Gennaro ha un’idea chiara. «A Gallipoli in condizioni disastrose ha fatto un miracolo, portando la squadra in B. E l’anno scorso, con mille disavventure, la squadra era salva, quando ha dato le dimissioni. A Verona può fare bene. E ripetersi, portando i gialloblù tra i cadetti». A Pescantina. Hellas in amichevole a Pescantina (Seconda categoria), alle 15. Test interessante per capire quale sarà l’undici anti-Alessandria. Lo stesso che ha vinto a Ravenna, o nuovi cambiamenti? «Gioca chi lo merita», ripete il Principe che proprio domenica scorsa ha dimostrato di non guardare in faccia nessuno. (ass)
FONTE: Leggo.it
14/10/2010
Paghera non molla mai «Un esempio? Scholes» BABY IN RAMPA DI LANCIO. Ha preso il posto di Esposito in cabina di regia. «Nessun dualismo». «Quando non arrivano risultati positivi le voci negative circolano ma noi lavoriamo sodo per dare soddisfazioni importanti ai nostri tifosi. A Ravenna siamo ripartiti, ora dobbiamo fare bene con l'Alessandria»
Più Scholes che Pirlo. «Per il momento sono solo Paghera», taglia corto il baby regista del Verona. Nato diciannove anni fa in provincia di Brescia - a Roncadelle, esattamente - cresciuto nel vivaio delle «rondinelle», indossa stabilmente la maglia azzurra nelle nazionali giovanili. Non mancano i punti di contatto con il capitano del Milan, bresciano come lui. Ma sono paragoni «pesanti» e Fabrizio Paghera in questo momento pensa solo a giocare con il Verona e a difendere con determinazione la maglia gialloblù. Le qualità ci sono, la grinta non manca, basta ripensare a due o tre entrate che Paghera ha mostrato nelle prime partite con l'Hellas. «Per questo se devo pensare a un esempio mi viene in mente Paul Scholes del Manchester United - spiega - lui corre, conquista palloni, fa giocare la squadra, prova a concludere. Un centrocampista completo». La strada per Paghera è ancora lunga ma lui non ha fretta di bruciare i tempi. Una manciata di presenze nel Brescia che ha vinto il campionato di B con Beppe Iachini in panchina, il passaggio al Verona, la maglia da titolare da tre giornate. Ha preso il posto di Gennaro Esposito in cabina di regia, un giocatore molto importante per l'Hellas. Ma nelle ultime settimane Giannini ha invertito la tendenza e fatto scelte importanti.
«Nessun dualismo con Esposito - spiega Paghera - l'ho già detto dopo la partita di Reggio. Siamo amici, lui mi ha dato tanti consigli quando sono arrivato a Verona, in campo e fuori. Però siamo due giocatori del Verona, due professionisti, il nostro allenatore decide e noi andiamo in campo». A proposito di amici. Domenica in mezzo al campo c'erano due ragazzini con la maglia gialloblù, Marco Martina Rini a fianco di Paghera. «Così parliamo in bresciano e tutto diventa più facile - sorride Paghera - a parte gli scherzi, Martina Rini è un amico, siamo cresciuti insieme, abbiamo fatto due anni belli con la Primavera e siamo arrivati insieme all'Hellas. È bello giocare con lui ma non faccio differenze qauando scendo in campo con la maglia dell'Hellas, non guardo chi gioca. Martina Rini, Beppe Russo o Garzon... sono tutti compagni di squadra, allo stesso livello, sappiamo che dobbiamo difendere la stessa maglia. Anche quando non gioco penso solo al bene del Verona, inseguo solo un obiettivo, la vittoria della squadra». Il successo di Ravenna ha allontanato le nuvole nere, qualcuno parlava di spogliatoio in crisi, di gruppo spaccato. Ora si può lavorare con più serenità. «Quando non arrivano i risultati, circolano sempre voci negative - sottolinea Paghera - ma non possiamo certo dire che questo non è un gruppo unito. Ci sono tanti ragazzi in gamba, che hanno voglia di salire in alto con l'Hellas, che lavorano per tutta la settimana con testa, con determinazione, con sacrificio. Conoscono la passione dei tifosi e vogliono regalare un sorriso in più a chi sostiene la squadra con tanto amore».
Giannini è passato dal 3-5-2 al 4-3-1-2, è tornato al 3-5-2 e poi ha scelto una difesa a quattro con un «rombo» a centrocampo e due attaccanti. Paghera non fa distinzioni di schemi. «Gioco dove dice il mister, questo o quel modulo per me non cambia nulla - spiega - non faccio una questione di numeri, cerco di guadagnarmi una maglia da titolare durante la settimana, lavoro duro, mi sacrifico. La partita della domenica è solo un punto d'arrivo di quello che viene fatto in allenamento». La svolta doveva arrivare dopo la vittoria di Monza poi tutto è tornato come prima, l'impresa di Ravenna ha riaperto i giochi. L'Hellas non può sbagliare ancora. «Serve grande equilibrio - conclude - abbiamo dato una risposta importante a Ravenna ora dobbiamo prepararci bene per la sfida con l'Alessandria. La pressione del Bentegodi? È il nostro campo, c'è la nostra gente, dobbiamo vincere».
14/10/2010
Ultrà serbi partiti da Verona Cinque controllati in questura
L'INCHIESTA VERONESE. La Digos indaga sui possibili legami con gli estremisti di destra scaligeri. I fan erano reduci dalla Liguria e sono stati rilasciati in serata Sul sito di Forza Nuova è apparsa la scritta «Kosovo is Serbia»
Il nazionalismo serbo e i suoi inquietanti legami con il mondo dell'estrema destra entra nelle indagini della questura di Verona.
Ieri cinque serbi, reduci dall'incontro di calcio tra le due nazionali saltato di Genova, sono stati portati negli uffici della Digos per controlli e sono stati rilasciati solo in serata. Una circostanza inquietante che apre la scena sulla presenza anche a Verona di nazionalisti serbi vicino ad organizzazioni di estrema destra. In questura nessuno parla ma si capisce che il momento è molto delicato.
La bandiera della Serbia con la scritta Verona, esposta a Marassi nella curva della tifoseria serba con tanto di foto pubblicata ieri dal nostro giornale, rappresenta un altro, preoccupante aspetto di una vicenda che gli investigatori della Digos anche se non lo dicono, non vedono di buon occhio. E stanno indagando a tutto campo per scoprire chi ha portato quel vessillo a Genova per mostrarlo a telecamere di mezzo mondo. Sono momenti molto frenetici in questura anche perchè nomi e prove si stanno raccogliendo minuto dopo minuto. Basta pensare che al vaglio della questura di Genova ci sono le posizioni di 138 serbi, fermati martedì sera sui quali bisogna verificare eventuali responsabilità penali.
A Verona, invece, è partito l'allarme bandiera tra gli inquirenti. In realtà, qualcosa è trapelato sulla partecipazione "veronese" alla spedizione di Genova. È emerso che due pulman della ditta "Zanconato" di Arzignano hanno portato a Genova un centinaio di tifosi serbi residenti nelle province di Verona e Vicenza. C'è anche chi giura di aver visto uno dei due bus fermo verso mezzogiorno di martedì a Locara di San Bonifacio. Stava raccogliendo migranti serbi, residenti nell'est veronese, da trasportare alla partita al Marassi. Di più: c'è chi giura di aver visto su quei bus bandiere molto simili a quelle apparse nelle decine di servizi andati in onda su tutti i telegiornali di ieri. Non è certo, però, che ci fosse anche quella con la scritta Verona, in caratteri runici. I tifosi sono rientrati solo alle 5 di ieri mattina e il titolare della ditta di autotrasporti non ha segnalato danni sui due pulman. Forse qualche passeggero è rimasto a Genova per essere sottoposto ai controlli della polizia.
La pista dei serbi nazionalisti, residenti nel Veronese, però, non è l'unica seguita dagli inquirenti. Gli investigatori della Digos non escludono anche la cosiddetta pista politica. Stanno verificando cioè se e quali rapporti ci sono tra gli esponenti dell'estrema destra veronese e i serbi. Gli spunti non mancano. Proprio ieri sul sito di Forza nuova, l'organizzazione di estrema destra con sede a Verona, nel settore riservato agli ospiti c'era la scritta "Kosovo is Serbia" , riportata sopra la bandiera del paese dei Balcani. Ad inserirlo è un non meglio identificato "Mettetevelo in testa". E se si pensa che proprio lunedì a Genova è stata bruciata una bandiera dell'Albania, sostenitrice dell'indipendenza del Kosovo dalla Serbia, si può ben capire come anche quella scritta sul sito di Forza nuova a Verona non lasci tranquilli gli inquirenti in Questura.
Giampaolo Chavan
14/10/2010
Martina Rini, la rabbia giovane «Hellas in campo per aggredire» LA LINEA VERDE DEL «PRINCIPE». Dopo la rete nella gara d'esordio di Pagani, ha regalato una buona prova al Benelli
«Dobbiamo confermare anche al Bentegodi quanto di buono abbiamo fatto a Ravenna La pressione del pubblico? Perché no, possiamo trasformarla in energia positiva»
La Giovine Verona di Beppe Giannini passa anche da lui: Marco Martina Rini. Il ragazzo che arriva da Brescia sta cercando passo dopo passo di farsi spazio in mezzo al campo.
Oggi l'Hellas sembra avere bisogno anche di lui. E la prima risposta al richiamo del Principe era stata forte e chiara. Ricordate a Pagani? Entra, s'inventa trascinatore per pochi minuti, segna pure il gol della bandiera. Una vita fa, ma forse neanche troppo. Marco, oggi, ha ritrovato il campo e una maglia che lo ricopre di responsabilità. Certo, Giannini ha dimostrato di non dare certezze a nessuno. Ma per il momento si va avanti così.
Martina Rini: inizio con gol a Pagani. Poi tante delusioni fino a scivolare in fondo alla classifica. Ma a Ravenna forse qualcosa è cambiato. O no?
La partenza è stata dura. La squadra presentava al via molti volti nuovi. Non è stato facile cercare di dare tutto e anche subito. La vittoria di Ravenna potrebbe rappresentare un momento di ripresa importante per il nostro campionato.
Il suo impatto con l'Hellas e con Verona come è stato?
Quando giochi al Bentegodi è incredibile vedere tutta quella gente sugli spalti. I tifosi, fin qui, sono stati semplicemente fantastici. Devo dire, però, che sono rimasto sorpreso soprattutto dalla presenza dei nostri sostenitori in trasferta. Tanti, sempre tanti. La passione è infinita.
Vincere a Ravenna aiuta. Ma il Verona adesso deve confermare contro l'Alessandria di fare sul serio una volta per tutte.
Certo. Ma intanto mi tengo stretto i tre punti conquistati a Ravenna. Avevamo bisogno di muovere la classifica e ti trovare nuove certezze. E vincere, di questi tempi, aiuta tantissimo. E poi ho visto compattezza. Abbiamo difeso il risultato, abbiamo dimostrato anche di saper soffrire. Per carità, non sono mancati gli errori. Ma nessuno di noi si sente certo gratificato. Vogliamo migliorare il gioco, la posizione di classifica e la qualità delle nostre prestazioni.
Il Verona cambia spesso. Il Verona cambia modulo e giocatori. E quando c'è rivoluzione non sempre è facile ritrovarsi subito. Non crede?
Io penso al campo, a fare il calciatore. Il mister sta cercando di far uscire il meglio da ognuno di noi. E poi credo che da parte di tutti debba esserci la massima disponibilità all'adattamento. Fondamentali sono la voglia di fare e la capacità di mettersi in discussione.
Domenica al Bentegodi tornerà alta la tensione? Il Verona deve trovare continuità magari con una prova convincente.
Pressione? Perché no. Basta che sia positiva. Devi sentire il peso del tuo ruolo. Ma io la considero una sorta di consapevolezza delle nostre potenzialità. Anche la tensione va bene. Ma non deve scaricarti o svuotarti. Anzi, va utilizzata come molla per produrre un buon calcio. Qui nessuno deve avere paura. Credo che sia fondamentale andare in campo con un solo pensiero: giocare e farlo bene.
Per essere sintetici?
In campo il Verona va per aggredire.
Che cosa porta con sé in dote da Ravenna?
Attenzione, molta attenzione soprattutto in fase difensiva. Non abbiamo mai dato l'impressione di essere una squadra scollata. Dovremo riconfermarci anche al cospetto di una squadra insidiosa come l'Alessandria.
Come spera di poter portare a termine questa sua avventura a Verona?
Voglio la stessa cosa che desiderano tutti i tifosi del Verona: la serie B. Speriamo si possa davvero festeggiare al termine della stagione.
13/10/2010
Genova, ultras serbi scatenati E' giallo sulla scritta «Verona» LA SCRITTA. La Digos scaligera si è già attivata in merito allo striscione riportante la scritta Verona che nella curva ospiti dello stadio Ferraris campeggiava sopra il capo ultrà serbo. Due le ipotesi. La prima, che si tratti di serbi residenti in città. Oppure di ultrà Gialloblù.
È stata evitata un’altra Heysel, perché gli ultras che hanno messo a ferro e fuoco la zona di Marassi fino alle due di notte erano dei veri e propri criminali: è questa la considerazione che trapela tra i responsabili dell’ordine pubblico, al termine della notte di furia e violenza degli ultras serbi nel capoluogo ligure.
Il bilancio finale parla di 16 feriti, di cui due carabinieri, e 17 arrestati. Tra loro c’è anche l’uomo tatuato che, tronchesi alla mano, ha tagliato la rete della gabbia all’ interno della quale, dentro lo stadio, erano stati confinati i circa 2.000 hooligan di Belgrado.
Lo hanno trovato le forze dell’ordine dopo le perquisizioni andate avanti tutta la notte: era nascosto nel vano motore di uno dei pullman che avrebbero dovuto riportare a casa gli ultras. È stato identificato attraverso una data che è tatuata sull’avambraccio dell’uomo (foto). Gli scontri, preceduti dalle devastazioni prepartita nel centro di Genova, erano proseguiti dentro lo stadio con il lancio di petardi e il tentativo di sfondamento della barriera antiproiettile che divideva gli ultras dal resto del pubblico genovese.
E poi erano deflagrati all’uscita dello stadio, quando tutto il pubblico era tornato a casa e anche Italia e Serbia erano rientrate nei rispettivi alberghi. La guerriglia è durata fin oltre le due di notte. In mattinata, il bilancio della Questura di Genova parla di 17 arresti e 16 feriti, di cui 2 carabinieri e gli altri tutti serbi. Sono 35 gli hooligan denunciati, 138 quelli identificati. Dei 16 feriti che hanno fatto ricorso alle cure mediche negli ospedali genovesi, uno è ricoverato a scopo precauzionale. La polizia autostradale nella notte ha predisposto un piano di evacuazione dei pullman dei tifosi serbi, e il deflusso si è completato regolarmente.
Gli incidenti della notte erano scoppiati quando il gruppo di ultras, controllati a vista da polizia, carabinieri e guardia di finanza in assetto antisommossa, aveva tentato di forzare il cancello della recinzione dove erano confinati in attesa del deflusso. Un vero e proprio agguato è stato teso dagli hooligan a un reparto della Finanza, e quel punto le forze dell’ordine hanno lanciato fumogeni ed effettuato cariche. Gli ultras hanno di nuovo tentato di fare irruzione dentro lo stadio, verso la tribuna stampa dove erano ancora al lavoro gli inviati di giornali italiani e serbi.
Nel frattempo, nel piazzale antistante lo stadio erano accorse alcune decine di ultras di Genoa e Samp, intenzionate a ingaggiare una battaglia con i serbi; sono stati subito rimandati indietro dalle forze dell’ordine. Quando verso le due della notte la tensione è calata, la polizia ha fatto scendere gli hooligan già saliti sui bus per le perquisizioni. Seguestrati bastoni, spranghe, coltelli e uno zainetto con all’interno dei grossi petardi o bombe.
Intanto la Digos scaligera si è già attivata in merito allo striscione riportante la scritta Verona che nella curva ospiti dello stadio Ferraris campeggiava sopra il capo ultrà serbo. Due le ipotesi al momento da verificare. La prima, che si tratti di serbi residenti in Riva all'Adige, o che si tratti di ultrà Gialloblù.
FONTE: LArena.it
15/10/2010 - 11:38
Le Noci: "Manteniamo alta la concentrazione" "Il gruppo è motivato ed aggressivo, consapevole di dover fare punti a tutti i costi. Non dobbiamo partire all'arrembaggio per poi subire in contropiede"
PESCANTINA - A seguito del fischio finale del match col Pescantina, vinto dai gialloblù col punteggio di 15-1, Giuseppe Le Noci ha introdotto la sfida con l'Alessandria di fronte ai giornalisti locali. "Il "Bentegodi" deve diventare il nostro punto di forza: fare risultato in casa diviene fondamentale per valorizzare quanto fatto in trasferta. Ogni formazione trova punti decisivi tra le mura amiche".
Obiettivo degli uomini di Giannini, trovare una conferma dopo il successo col Ravenna: "Sì, sia dal punto di vista del risultato che della prestazione. Quello di Prima Divisione è un campionato equilibrato, nessuna squadra si è rivelata nettamente superiore o inferiore alle altre. Devi giocarti tutte le partite come una finale, alla lunga i valori vengono fuori".
L'ex tecnico dell'Hellas Maurizio Sarri cercherà di rendere la vita difficile a Garzon e compagni: "Il gruppo è motivato ed aggressivo. Consapevole di dover fare punti a tutti i costi. Non dobbiamo partire all'arrembaggio per poi subire in contropiede, manteniamo alta la concentrazione per sfruttare anche le qualità individuali. Personalmente posso giocare sia come seconda punta che come esterno d'attacco, dipende dall'atteggiamento collettivo. Più del gol contano i risultati, con la serenità tutto diventa più semplice, anche andare a segno".
Ufficio Stampa
14/10/2010 - 19:42
Giannini: "Il gruppo si sta formando" "Si tratta di un lavoro precedente rispetto al match di Ravenna, caratterizzato da intesa ed unione fra giocatori. Ovviamente i risultati positivi fortificano"
PESCANTINA – Nell’immaginario collettivo il successo ottenuto al “Benelli” rappresenta un primo segnale di vera compattezza da parte della squadra allenata da Giannini. Tuttavia, al termine del test col Pescantina, il tecnico romano amplia la visuale: “Il gruppo si sta formando piano piano, ma si tratta di un lavoro precedente rispetto al match di Ravenna, caratterizzato da intesa ed unione fra giocatori. Ovviamente i risultati positivi fortificano, aumentando l’autostima”.
Il ruolo dell’allenatore comporta anche la gestione di particolari situazioni emotive: ”E’ compito dello staff e della società dare una parola di conforto a chi gioca meno o è sotto pressione. Fa parte delle mie competenze, sarò sempre a fianco dei ragazzi. Ci aspetta una gara importante, l'obiettivo è puntato sull'Alessandria. I giocatori sono protagonisti, vanno aiutati o talvolta esaltati. Il calcio è questo, contano le vittorie”.
In vista della gara di domenica si va verso una riconferma dell’undici schierato in Romagna: “Ritengo giusto dare spazio a chi ha fatto molto bene. Faremo tutte le valutazioni del caso, a meno di imprevisti i titolari dovrebbero essere quelli”.
Ufficio Stampa
15/10/2010 - 16:15 Hellas Verona-Sambonifacese, info biglietti
I tagliandi per la gara di Coppa Italia Lega Pro sono disponibili presso i punti vendita dei circuiti Index/Best Union e Ticket One
15/10/2010 - 12:10 Hellas Verona-Alessandria, arbitra il sig. Pasqua di Tivoli
In occasione della 9a giornata di campionato il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Piovera ed Avellano
15/10/2010 - 10:58 Giovanili: oggi in campo i Pulcini 2002
I ragazzi di Martini faranno visita al Porto San Pancrazio. Nel weekend la Berretti ospita l'Atalanta, derby col Vicenza per Allievi Nazionali e Giov. Prof. '98
14/10/2010 - 18:04 Venerdì allenamento al centro sportivo "Manuel Fiorito"
A porte chiuse la quinta seduta in vista del match con l'Alessandria, in programma domenica al "Bentegodi". Sabato mattina rifinitura a Sandrà
14/10/2010 - 17:51
15-1 nel test col Pescantina San Lorenzo Contro la squadra dilettantistica poker di Pichlmann, tris di Ferrari, doppiette di Le Noci, Russo e Scapini e gol di Hallfredsson e Vriz
PESCANTINA - Si è chiuso sul punteggio di 15-1 il test affrontato dalla formazione scaligera contro il Pescantina San Lorenzo, squadra dilettantistica che milita in Seconda Categoria.
In gol, nel primo tempo, Thomas Pichlmann (autore di un poker), Giuseppe Le Noci (doppietta), Giuseppe Russo ed Emil Hallfredsson. Nella ripresa a segno ancora il centrocampista siciliano, oltre a Nicola Ferrari (tripletta, con due segnature dal dischetto), Matteo Scapini (doppietta) e Giovanni Vriz.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
BASKET: Altro che amichevole tra CINA e BRASILE! È maxirissa tra i giocatori... ZIDANE E LA TESTATA: I retroscena in una biografia. LEGA PRO: Costa cara ad ESPOSITO la sconfitta contro l'HELLAS (e probabilmente anchele dichiarazioni nel dopopartita), il RAVENNA lo esonera... SQUALIFICA RECORD FRA I DILETTANTI: 44 mesi ad un giocatore dei dilettanti per aver tentato di strangolare un arbitro! MOTOGP: Nelle prove libere in Australia domina la YAMAHA di LORENZO... CINA-BRASILE, MAXIRISSA E MATCH ANNULLATO -VIDEO
Altro che amichevole. Le squadre di basket di Cina e Brasile si sono affrontate per una gara di esibizione al palasport di Xuchang, per tre incontri di allenamento: ma il terzo non ha raggiunto la fine, per via di una impressionante rissa tra i giocatori delle due squadre, prima in campo, poi negli spogliatoi. Gli arbitri hanno infatti sospeso l'incontro, mentre la federbasket cinese ha promesso sanzioni contro i suoi giocatori. Il tecnico cinese però, lo statunitense Bob Donewald, ha difeso i suoi cestisti puntando il dito contro gli arbitri, colpevoli, secondo lui, di non aver punito l'aggressione subita da uno dei suoi giocatori, Zhang Qinghong
ZIDANE, BIOGRAFA:"TESTATA? LITIGÒ CON LA MOGLIE"
L'ormai famosa testata di Zinedine Zidane a Marco Materazzi, nella finale del mondiale 2006, fu il frutto di una banale lite in famiglia. Lo ha rivelato al Chiambretti Night la giornalista francese Besma Lahouri, autrice del best-seller 'Zidane, una vita segretà. «Zidane il giorno prima di questa partita aveva litigato con la moglie, c'erano delle motivazioni private - ha spiegato Lahouri -. Il giorno della partita non portava la fede, era molto teso, nervoso. Le cose non andavano bene nella squadra. Ha sbagliato il secondo goal, quindi il primo che gli ha dato fastidio, in questo caso Materazzi, si è preso una testata». Terminare quella partita con un cartellino rosso «per Zidane è stato terribile perch‚ aveva preparato una t-shirt sotto la maglia con tutti i ringraziamenti: alla Juve, all'Italia, ai genitori, agli allenatori. Voleva fare il giro dello stadio con questa t-shirt... Invece è uscito a testa bassa e in modo veramente terribile».
MANI AL COLLO DELL'ARBITRO: SQUALIFICATO PER 44 MESI
Il capitano Nicola Pisani della Marinese, formazione di Marina di Pisa che partecipa al campionato dilettanti di 2/a categoria (girone A), è stato squalificato dal giudice sportivo della Lega dilettanti toscana per 44 mesi (cioè fino al 14 giugno 2014) per aver offeso, minacciato e messo le mani al collo del direttore di gara stringendoglielo e colpendolo poi - è detto nella motivazione - con tre violenti schiaffi all'altezza della spalla destra procurandogli intenso dolore. L'aggressione è avvenuta domenica scorsa al termine della partita casalinga con la Palleronese. Successivamente - continua la motivazione - Pisani si chiudeva nello spogliatoio arbitrale impedendo a tutti l'accesso ed assumendo nei confronti dell'ufficiale di gara grave contegno intimidatorio. Altre pesanti sanzioni disciplinari sono state prese nei confronti di altri tre calciatori della Marinese: Giambattista Pisani e Davide Romano sono stati squalificati fino al 14 giugno 2011, Simone Carlotti fino al 14 aprile 2011.
MOTOGP, DOMINA LORENZO. ROSSI: "METEO PAZZO" -FOTO
Jorge Lorenzo su Yamaha è stato il più veloce nel primo turno di prove libere del Gp d'Australia sulla pista di Phillip Island girando in 1.41.146. Alle spalle dell'iberico, già campione del mondo della Motogp, i due piloti della Ducati, l'australiano Casey Stoner e l'americano Nicky Hayden. Solo settimo Valentino Rossi. Il pilota pesarese ha chiuso le libere alle spalle di Marco Simoncelli (Honda) che ottenuto il quarto tempo, di Marco Melandri (Honda) che ha chiuso quinto e di Andrea Dovizioso (Honda), sesto. Fuori dai tempi lo spagnolo Dani Pedrosa, al rientro nelle gare dopo la frattura in quattro parti della clavicola rimediata nelle prove del Gp del Giappone. Male anche l'americano Ben Spies (Yamaha) anche lui fuori dai tempi.
ROSSI: "METEO PAZZO" «Siamo al limite». Il meteo condiziona le prime prove libere MotoGp del Gp d'Australia e Valentino Rossi scruta preoccupato il cielo su Phillip Island. La pioggia ha provocato lo slittamento di 2 ore della prima sessione. I piloti sono scesi in pista sull'asfalto bagnato che, gradualmente, si è andato asciugando. «Il tempo è incredibile. Eravamo al limite delle condizioni che consentono di correre in moto», dice il Dottore, che ha ottenuto il settimo tempo. «È ancora più incredibile visto che ieri il tempo era splendido. Spero che la situazione migliori domani, ma non ho troppe speranze», aggiunge il campione del mondo uscente, reduce dal successo ottenuto domenica scorsa in Malesia. «Qui l'assetto sul bagnato andava bene e mi sono sentito a mio agio sulla moto, ma non volevo spingere troppo in queste condizioni. Penso che possiamo migliorare, ma dobbiamo vedere come sarà il tempo. Speriamo che ci sia il sole».
LORENZO: NON VOGLIO FERMARMI «Non voglio fermarmi». Jorge Lorenzo non si accontenta del titolo mondiale MotoGp conquistato domenica scorsa a Sepang. Il pilota spagnolo della Yamaha vuole chiudere alla grande la stagione iridata e punta in alto anche in Australia, dove ha dominato la prima sessione di prove libere. «Era il primo giorno in moto dopo la conquista del titolo, sono ancora entusiasta», dice l'iberico. «Non possiamo fermarci ora, dobbiamo finire l'annata nel miglior modo possibile e lavorare per il futuro», aggiunge. A Phillip Island, i piloti hanno dovuto fare i conti con le bizze del meteo. La pioggia ha fatto slittare di un paio d'ore l'inizio della sessione. «Le condizioni erano molto difficili: pioggia, freddo e vento. Sono felice di essere così veloce sul bagnato, in genere non mi succede. Dobbiamo essere pronti perchè il weekend potrebbe essere complicato. Mi piacerebbe correre sull'asciutto, ovviamente, ma aspettiamo e vediamo cosa succede».
DE ANGELIS E SMITH DOMINANO IN MOTO2 E 125 Alex De Angelis (Motobi) è stato il più veloce nel primo turno di prove libere della Moto2 del Gp d'Australia. Il pilota di San Marino ha concluso la sessione in 1.36.295, mettendosi alle spalle l'inglese Scott Redding (Suter) e lo spagnolo Fonsi Nieto (Moriwaki). Quinto tempo per Andrea Iannone (SpeedUp), ottavo Roberto Rolfo (Suter) e nono ha chiuso Claudio Corti (Suter).
In 125 il più veloce è stato l'inglese Bradley Smith (Aprilia) che che chiuso il primo turno di libere con il tempo 1.54.547. Alle spalle del pilota di Oxford lo spagnolo leader della classifica iridata, Marc Marquez su Derbi. Ottima la prestazione del giovane Denny Kent in sella alla Lambretta, terzo. Decimo il migliore degli italiani, si tratta ancora una volta di Simone Grotzky Giorgi (Aprilia). Le prove delle tre classi sul circuito di Phillip Island, hanno subito un ritardo di un'ora rispetto al normale, per l'arrivo di un violento temporale. La pioggia, inoltre, aveva trasportato in pista del fango che è stato rimosso dagli addetti della del circuito con idranti e scopettoni.
FONTE: Leggo.it
Il nuovo allenatore Rossi:"È come tornare a casa"
Presentato il mister che è già stato nella squadra come giocatore. "Vedere il Ravenna al sedicesimo posto mi fa male. Non è la posizione che merita e sono sicuro che ci risolleveremo".
FONTE: IlRestoDelCarlino.it
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8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
Prossima partita
Lunedì 1 Aprile ore 15:00 (Sky Sport/DAZN)
VS
Serie A 30ª Giornata
Classifica
Serie A 2023-2024
Inter
76
Milan
62
Juventus
59
Bologna
54
Roma
51
Atalanta
47*
Napoli
45
Fiorentina
43*
Lazio
43
Monza
42
Torino
41
Genoa
34
Lecce
28
Udinese
27
Hellas Verona
26
Cagliari
26
Empoli
25
Frosinone
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23
Salernitana
14
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Domenica 17 Marzo ore 15:00 (DAZN)
1-3
Serie A 29ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.