RECAP & IMPRESSIONI
Il match inizia come previsto con l'INTER a conservare il possesso palla e provare a trovare il varco giusto che arriva solo al 16° da palla inattiva con una palla deliziosa fornita da calcio d'angolo da ÇALHANOĞLU al limite dell'area dove nessuno si aspetta l'inserimento di ZIELIŃSKI che in volée, invece di sparare in CUrva Sud come farebbe la maggior parte dei calciatori, la mette sotto la traversa! Tutto molto bello ma il VERONA è ancora sotto nel primo quarto d'ora; ti aspetti che la squadra accusi il colpo e invece i gialloblù, si riorganizzano, attendono l'attimo che arriva al 39° con GIOVANE che penetra a destra, supera BASTONI e in diagonale fulmina SOMMER trovando il primo gol in Serie A!
Nel finale di primo tempo c'è anche il palo colto da ORBAN sul passaggio di un vivace BELGHALI.
La ripresa inizia con un HELLAS ancora vivace che punge l'INTER improvvisamente lenta, quasi impacciata ma i minuti passano e quando poi è ora di cambiare, CHIVU si guarda indietro e vede delle prime scelte mentre ZANETTI ha... Quel che passa il convento: NIASSE, MOSQUERA, SARR e per ultimo HARROUI non hanno nemmeno la garra che dovrebbe avere chi entra per dare una mano alla causa; la squadra retrocede e, per la seconda volta consecutiva al 'Bentegodi', il VERONA viene punito oltremodo dall'autogol di FRESE.
Diciamolo subito e diciamolo chiaro: A questa squadra servirebbe nello staff anche un bravo stregone che tolga un cicinìn di sfiga perché così non si può andare da nessuna parte! Per una questione di centimetri ORBAN coglie il palo che per la stessa questione di centimetri colpisce la faccia di FRESE e spiazza MONTIPÒ! Spero che nessuno, nel giudicare la partita dell'HELLAS, prescinda da questa gran dose di malasorte che sembra perseguitare i gialloblù... Dopodiché siamo alle solite: La squadra di ZANETTI va ad un passo dal fermare una squadra alla nona vittoria in dieci partite e poi, a causa di un episodio assolutamente fortuito, è ancora qui a cercare di capire come si può uscire senza punti da una prestazione come questa.
Hai un bel dire che non può piovere per sempre com'è piovuto oggi sul Binti (e non solo in senso figurato 😅) ma la squadra, alla seconda beffa consecutiva tra le mura amiche dopo quella col CAGLIARI, potrebbe cominciare a risentirne.
C'è di buono che GIOVANE s'è sbloccato con un gran gol e tanta qualità, qualità che purtroppo ancora una volta il VERONA non ha avuto dai subentrati (ma questo è un altro tema), la squadra s'è abbassata ed è stata punita da una carambola a pochi secondi dalla fine.
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
Paradossalmente la fiducia è massima perché, dopo aver visto il mio VERONA tenere sul chivalà una squadra come l'INTER fino alla fine dopo aver conquistato il pari e sfiorato il vantaggio, non posso credere che la cattiva sorte continui ad accanirsi ancora a lungo e perché sono convinto che ora, essendo in forte credito con la fortuna, ai gialloblù verrà restituito tutto come sempre succede nell'arco di un campionato.
Fondamentale sarà però che l'HELLAS continui a giocare con la determinazione e la fiducia nei propri mezzi come ha fatto ieri perché la svolta deve essere imminente e non ci sono tante altre squadre con un ZIELIŃSKI in grado di infilartela sotto la traversa con un piattone dal limite (e nemmeno altri ÇALHANOĞLU in grado di recapitare una palla così perfetta se è per quello), di sicuro non nelle prossime tre partite almeno.
Mister ZANETTI mette in campo la formazione sulla carta più sensata tra la necessità di non partire battuti e il dovere di pensare al futuro più prossimo a Lecce dove, voglia non voglia, bisognerà almeno non perdere: In difesa torna FRESE al posto di VALENTINI come braccetto di sinistra mentre dalla parte opposta BELLA KOTCHAP cercherà ancora una volta di non far rimpiangere NÚÑEZ, in mediana AKPA-AKPRO da il cambio a capitan SERDAR (altra grave perdita che si sperà non si protrarrà più del dovuto) e sulle esterne è confermato BELGHALI (ad un solo cartellino dallo stop) insieme a BRADARIĆ e sul fronte offensivo giocano ancora una volta GIOVANE e ORBAN.
Mister CHIVU pone i suoi tatticamente a specchio rispetto ai gialloblù con SOMMER tra i pali, AKANJI, BISSECK e BASTONI al centro della difesa, LUIS HENRIQUE e CARLOS AUGUSTO esterni ai lati di ZIELIŃSKI, ÇALHANOĞLU e SUČIĆ mentre davanti agirà MARTÍNEZ in coppia con BONNY.
Dirige il signor Daniele Doveri della sezione AIA di Roma 1.
PRIMO TEMPO
1° Non sono passati 30 secondi quando ORBAN intercetta palla in mediana e lancia su GIOVANE che trova il fondo a destra e tira sull'esterno della rete.
3° CARLOS AUGUSTO imbuca per ZIELIŃSKI che sfugge a AKPA-AKPRO e impegna MONTIPÒ che in tuffo smanaccia sul fondo!
7° ÇALHANOĞLU da centrocampo in area per MARTÍNEZ che prova il pallonetto sull'uscita di MONTIPÒ: NELSSON s'immola a deviare fuori sbattendo l'anca sul palo! Occasionissima INTER.
12° SUČIĆ da destra rasoterra per MARTÍNEZ che dal limite calcia debole e centrale: MONTIPÒ raccoglie a terra... 16° Schema da corner micidiale per l'INTER: ÇALHANOĞLU da destra la mette al limite al liberissimo ZIELIŃSKI che arriva col piattone e la mette sotto la traversa! Nerazzurri in vantaggio.
21° GIOVANE con un doppio dribbling in area su BASTONI palla al limite per BELGHALI che spara alto.
26° LUIS HENRIQUE da destra sul secondo palo per l'incornata di BASTONI ribattuta a terra da MONTIPÒ, sulla ribattuta ci prova CARLOS AUGUSTO murato da AKPA-AKPRO.
28° Mentre AKPA-AKPRO, uscito per medicarsi, chiede di rientrare ignorato da Doveri, il VERONA riparte andando al tiro con GIOVANE deviato sul fondo, sulla battuta del corner da destra l'incornata decentrata di FRESE viene raccolta da SOMMER.
36° BELGHALI riceve da BRADARIĆ a sinistra ma invece di tirare si intestardisce con una serie di finte e dribbling che produce solo un corner che, al solito è sprecato dai gialloblù e per giunta fa ripartire gli avversari...
38° ORBAN all'improvviso si gira in area da destra, palla sull'esterno della rete. 39° BRADARIĆ la da a ORBAN che vede l'inserimento di GIOVANE a destra, il brasiliano affonda stoppa col sinistro tallonato da BASTONI e poi di destro fulmina SOMMER in diagonale con una conclusione stupenda! L'HELLAS raggiunge il pari (segue un piccolo parapiglia con l'esultanza di ORBAN non gradita dalla panchina ospite e Gift viene ammonito nell'occasione).
45°+3 BELGHALI con un cross da destra sul primo palo dove ORBAN anticipa SUČIĆ e in diagonale, a SOMMER battuto, incoccia sul palo sfiorando il clamoroso 2 a 1! Certo che non si può dire che per l'HELLAS sia un periodo fortunato...
45°+4 Il signor Doveri inventa un fallo di BELLA-KOTCHAP sulla trequarti dell'INTER e termina il primo tempo.
SECONDO TEMPO
46° Continua a piovere sul Bentegodi ma questo HELLAS battagliero piace al pubblico che non bada al tempo e si gode i gialloblù!
48° MARTÍNEZ dal vertice destro: BELLA-KOTCHAP mura da par suo!
53° ÇALHANOĞLU da appena dentro l'area sparacchia sul fondo poi invoca una deviazione inesistente sulla quale non cede nemmeno Doveri...
55° Triplo cambio INTER: BARELLA, DUMFRIES ed ESPOSITO prendono il posto di ZIELIŃSKI, LUIS HENRIQUE e BONNY.
65° DIMARCO rileva CARLOS AUGUSTO nelle fila nerazzurre e va subito alla battuta di un calcio di punizione da fuori, batte invece ÇALHANOĞLU sulla barriera gialloblù due volte.
66° BISSECK da ultimo va dritto su GIOVANE in ripartenza ma ci spiegano che è solo giallo anche dal VAR... Ammonizione al difensore dell'HELLAS e calcio di pounizione ai gialloblù.
72° DIMARCO da sinistra per ESPOSITO che incorna sopra la traversa.
73° Doppio cambio HELLAS: NIASSE e MOSQUERA rilevano rispettivamente BERNÈDE e ORBAN.
74° DIMARCO da posizione decentrata impegna MONTIPÒ sul primo palo, poi DUMFRIES con un fallo su NELSSON.
80° Dentro SARR per GIOVANE tra i gialloblù (applauditissimo il brasiliano dal popolo del Binti).
85° DIMARCO per la girata in torsione di ESPOSITO che non trova lo specchio.
87° BARELLA al volo da fuori area: Palla sul fondo.
88° SUČIĆ per FRATTESI e spazio anche a HARROUI per AKPA-AKPRO nell'HELLAS.
90° Calcio d'angolo di ÇALHANOĞLU sul primo palo dove FRATTESI incorna sul fondo.
90°+2 Ripartenza HELLAS con NIASSE al tiro... Off-Side e pure tiraccio del centrocampista...
90°+3 ESPOSITO si lascia cadere in area, salta la panchina ospite, ZANETTI viene ammonito ma non c'è nulla 90°+4 Palla in verticale di BARELLA a cercare ESPOSITO, palla che sbatte su FRESE e finisce nel sacco spiazzando MONTIPÒ: Ennesima beffa per l'HELLAS che non merita questa sfiga impossibile però...
90°+6 BELLA-KOTCHAP ammonito per un'entrata su FRATTESI, termina qui col VERONA ancora ad un passo dall'impresa che riceve solo i complimenti.
VOTI
MONTIPÒ Oggi mi pare non sbagli nulla e (forse) ha capito che qualche volta deve uscire per aiutare una difesa pur tornata granitica: Lo fa al 7° quando MARTÍNEZ tenta di beffarlo col pallonetto mentre al 3° minuto era stato bravo su quel diagonale di ZIELIŃSKI poi il corner delizioso di ÇALHANOĞLU per il polacco che al 16°, con un piatto favoloso, buca l'incolpevole portiere del VERONA. Attento anche sull'incornata di BASTONI al 26°. Nella ripresa è chiamato in causa solo al 74° dal neoentrato DIMARCO al quale risponde perfettamente, poi la sfortuna che decide per l'INTER sulla deviazione di FRESE che lo spiazza 6,5
BELLA-KOTCHAP Quanto mi piace 'sto difensore ragazzi! Un gigante! Mai in apprensione, sempre in controllo sia a Como che oggi con l'INTER che mette in campo gente importante anche dalla sua parte. Cresce l'ottima intesa con BELGHALI sulla catena di destra come al 24° quando lancia l'algerino in contropiede. Grande muro su MARTÍNEZ in apertura di ripresa. Ammonito nel finale per un fallo su FRATTESI 7
NELSSON Al 7° quasi non ci rimette un anca sbattendo sul palo ma salvando un gol sicuro sul pallonetto di MARTÍNEZ poi per il resto della partita mette la museruola all'argentino che esce scornato dal duello con Victor! Signora partita anche da parte del danese che torna a dirigere la retroguardia in maniera impeccabile contro una delle squadre più forti d'Europa 7
FRESE A fine partita con le lacrime agli occhi pare inconsolabile per aver causato, con quella sfortunata deviazione, la capitolazione gialloblù ma Martin deve guardare molto aldilà: Il suo rientro ha dato di nuovo sicurezze al reparto arretrato pur orfano di NÚÑEZ in attesa che VALENTINI torni quello che conosciamo. Partitona anche da parte sua pure se la catena di sinistra ha trovato meno affondi rispetto a quella di destra 6,5
BELGHALI Mamma mia che bravo anche Rafik con quei suoi dribbling e finte a creare superiorità, deve stare attento a non esagerare però e magari anche a fidarsi di più del suo tiro. Bel cross al 24° sull'uscita alta di BELLA-KOTCHAP. Piccolo neo la scelta che fa al 36° quando riceve da BRADARIĆ a sinistra ma invece di tirare si intestardisce con una serie di finte e dribbling che produce solo un corner che, al solito è sprecato dai gialloblù e per giunta fa ripartire gli avversari... È ancora lui che nel recupero del primo tempo, dal nulla, inventa quella palla per ORBAN che sbatte sul palo. Forse cala un pizzico nella ripresa ma è bravo anche nel ripiegamento difensivo come al al 70° quando con un colpo di testa favorisce il recupero di MONTIPÒ 7-
AKPA-AKPRO Inizia malino al 3° quando ZIELIŃSKI gli scappa e crea un pericolo ma poi ingrana e corre ovunque facendo tanta legna e chiudendo tutti i varchi agli avversari come con quel muro su CARLOS AUGUSTO al 26° quando poi il brasiliano gli frana addosso e Doveri lo lascia fuori dal campo a chiedere di rientrare più del dovuto... Da tutto quanto prima di uscire stremato 6+ (gli da il cambio HARROUI all'87°: Non giudicabile)
GAGLIARDINI Anche lui non si vede molto ma alla fine è sempre tra quelli che corrono di più insieme a GIOVANE. Roberto è l'uomo d'ordine davanti alla difesa a cantare e portare la croce ma son curioso di vederlo, se e quando tornerà disponibile AL-MUSRATI, nel ruolo di mezzala di qualità come faceva a Monza... 6+
BERNÈDE Oggi non era la sua partita la in mezzo dove c'era molto da tamponare e poco da proporre ma nonostante tutto la porta a casa facendo il suo 6 (gli da il cambio NIASSE al 72°: Entra in campo per reggere la baracca a livello fisico quando il VERONA comincia ad accusare fatica e tutto sommato non demerita se non al 92° quando avrebbe tra i piedi un'ottima occasione per far secco SOMMER e invece, forse in off-side, spreca comunque tutto 6-)
BRADARIĆ Al 36° la ribalta per BELGHALI che s'intestardisce nel dribbling e pochi minuti più tardi avvia l'azione che porta al pari di GIOVANE. Nel secondo tempo bada di più a coprire col VERONA che aggredisce alto gli avversari ma soprattutto a destra... Ecco vorrei che Domagoj fosse più dentro al gioco molte volte, che si proponesse e chiamasse più palla dalla sua anziché giocare quasi sempre dall'altra parte ma probabilmente non dipende solo da lui farsi ascoltare... 6-
GIOVANE Pronti-Via e il brasiliano prende subito le misure sul servizio di ORBAN spedendo sull'esterno della rete. Al 21° doppio dribbling su BSTONI e palla a BELGHALI che purtroppo non inquadra lo specchio. Conclusione deviata sul fondo al 28°. Bellissimo l'inserimento da destra al 39°, l'affondo su BASTONI e quel diagonale di destro che s'infila nell'angolino per il pari scaligero. Non ho capito perché al 66° BISSECK lo può stendere in barba ad un regolamento ad orologeria: Cosa centra la direzione del pallone se il giocatore lo può prendere e puntare la porta come il brasiliano poteva senz'altro fare? Per me quello è un fallo volontario e antisportivo che doveva essere punito col rosso e magari la partita svoltava... 7+ (gli da il cambio SARR all'80°: Oggi ha meno tempo del solito di provare a mettersi in mostra però guadagna un fallo prezioso per far rifiatare i suoi anche se è un po' poco per la sufficienza piena... 6-)
ORBAN Inizia con quel suggerimento per GIOVANE dopo aver intercettato palla in mediana a nemmeno 30 secondi dal fischio di inizio. Avrebbe un'occasione dal nulla al 38° ma trova solo l'esterno della rete. È lui ad avviare l'azione che porta al pari e, sul finire del primo tempo, a trovare il palo su un'azione che non sembrava così pericolosa e lì stà tutta la forza di questo ragazzo che da solo si costruisce occasioni e davvero fa reparto da solo... Trovasse un po' più di freddezza mannaggia... 6+ (gli da il cambio MOSQUERA al 72°: Va in campo per tenere alta la squadra ma non gli arrivano palloni così prova a fare a sportellate quando l'INTER parte dal basso 6-)
ZANETTI Senza SERDAR riesce a mettere in campo una squadra ancora una volta mai doma che, dopo una settimana difficile in cui, per cambiare, raccoglie molto meno di quanto semina, ha sempre un gioco e un'identità precisa in cui crede. È il primo a soffrire per questa brutta situazione ma se riesce ancora a far credere ai suoi giocatori che la svolta è imminente sono sicuro che ne vedremo delle belle da qui alla fine del campionato: Avanti con fiducia! 7
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Mister ZANETTI prova a trovare un senso al brutto momento dei gialloblù «Il rammarico di oggi nasce solo dal risultato. Abbiamo disputato una partita incredibile, centrando anche un palo. Gli episodi, come spesso capita ultimamente, hanno fatto la differenza. Ai miei giocatori non posso dire nulla: siamo incazzati, ma in me c’è anche grande orgoglio... Abbiamo un potenziale importante che al momento non si vede, ma queste partite ci devono dare la consapevolezza che possiamo giocarcela con tutti. Credo che avremmo meritato di vincere sette delle ultime nove gare, però ciò che conta nel mio lavoro sono solo i punti e questo momento è frustrante. Il nostro fuoco però arde e ora andremo a Lecce a fare una grande partita. L'arbitraggio? Sull’episodio della mancata espulsione di Bisseck, la squadra arbitrale mi ha detto che a livello di regolamento la palla va in diagonale. Conoscendo però Giovane, so che saremmo arrivati davanti al portiere. Non abbiamo perso per questo, però… La spinta su Nelsson in occasione dell’1-2? Penso ci sia, ma devo rivederla perché non la ricordo molto bene» CalcioHellas.it
Mister CHIVU tecnico dell'INTER «C’è anche la bravura dell’avversario. Questo Hellas ha identità ed è una squadra allenata bene. Tutti hanno sofferto contro questa squadra, Lazio a parte. Ti mettono sempre in difficoltà e sono bravi nei duelli e nell’uno contro uno. Loro hanno iniziato molto meglio di noi nella ripresa, hanno avuto più coraggio e ci sono venuti a prendere alti. Noi siamo stati un po’ sorpresi e coi cambi l’abbiamo rimessa in piedi. Partite così rischi più di perderle che vincerle. Siamo stati fortunati» HellasLive.it
Primo gol in Serie A per GIOVANE col piede che non è il suo «Sono felice del mio primo gol in Italia che è stato realizzato contro una grande squadra. Peccato per il gol preso alla fine perché stavamo giocando bene. Alla fine ho ricevuto i complimenti dell'allenatore dell'Inter, Chivu. Piano piano sto migliorando, sono qui da soli 4 mesi. Son contento anche per aver segnato col destro. Ho fatto contento mister Zanetti, perché in allenamento mi dice sempre di non calciare solo col sinistro. Il mio ruolo? Difendo quando c'è da difendere e attacco quando c'è da attaccare. Non c'è nessun problema per me, che in passato ho giocato come esterno» TGGialloblu.Telenuovo.it
Il designatore degli arbitri Rocchi si è espresso a 'Open Var' «Doveri qui prende una decisione veramente buona nonostante l'assistente gli dica 'ultimo'. Che non vuole dire chiara occasione da rete. Per quella mancano due parametri: la direzione del pallone e il possesso. Se dà il rosso va tolto. Si potrebbe discutere del 'grave fallo di gioco', perché è un intervento duro, ma comunque non ci sono i parametri e ci fosse stato rosso sinceramente ci saremmo aspettati la on field review» Radio Sportiva
L’ex arbitro Mauro Bergonzi, moviolista de la Rai ne 'La Domenica Sportiva', ha commentato l’episodio di Verona-Inter «In questa situazione poteva starci anche l’occasione da rete, ma ca osservato che il pallone sta andando verso l’esterno dopo il contrasto. Non è un episodio di chiara lettura, Giovane è pure distante dalla porta. L’intervento di Bisseck va visto a velocità d’esecuzione. Con quella velocità e con quell’intensità l’intervento non potrebbe in nessun modo concludersi toccando il pallone, la scelta dell’interista è unicamente quella di prendere le gambe di Giovane. Può starci il giallo, ma se fossi stato in campo io avrei estratto il rosso. A mio modo di vedere sarebbe stata la scelta corretta» CalcioHellas.it
Fabiano SANTACROCE, ex difensore del Napoli, ha analizzato l'episodio da moviola del match ai microfoni di 'OttoChannel' «Per me quello è rosso tutta la vita e davvero non capisco come sia stata presa la decisione. Sento parlare di direzione del pallone o di altre cose, ma chi sa a calcio sa benissimo che nemmeno con la moto Sucic sarebbe riuscito a riprendere l'attaccante del Verona. Il motivo è molto semplice, l'attaccante era lanciato, mentre il centrocampista dell'Inter stava correndo nella direzione opposta e non aveva nessuna possibilità di recuperare» TuttoMercatoWeb.com
Serie A Enilive 2025/26 | Le voci del post partita: Zanetti e Giovane
Ieri all'UDINESE è bastato il gol di ZANIOLO sul finire del primo tempo per battere l'ATALANTA mentre il NAPOLI ha rischiato grosso contro un COMO in formissima che ha sbagliato pure dagli 11 metri con MORATA che pure s'era procurato il calcio di rigore; 0 a 0 al 'Diego Armando Maradona'.
A Cremona buona la prima per mister SPALLETTI che l'ha sbloccata subito con KOSTIĆ e l'ha chiusa al 68esimo con CAMBIASO prima del gol dell'eterno VARDY nel finale.
Oggi alle 15.00 TORINO-PISA e FIORENTINA-LECCE, alle 18.00 derby emiliano tra PARMA e BOLOGNA, alle 20.45 MILAN-ROMA.
Domani alle 18.30 SASSUOLO-GENOA mentre alle 20.45 LAZIO-CAGLIARI chiuderà la decima giornata di Serie A.
VITA DA EX:MAGNANI ha chiuso ermeticamente la difesa della REGGIANA in Serie B: Dal suo 'forzato' arrivo in Emilia e il recupero fisico i granata non hanno più preso un gol!
4 NOVEMBRE 2025 9:40 Richiamo del direttore di Sky Sport dopo l’esultanza per l’Inter: “Vediamo se così vi entra in testa”
La lettera del direttore, Federico Ferri, rivolta alla redazione dopo l’episodio andato in onda domenica pomeriggio: “La terzietà, l’imparzialità, la sobrietà, la professionalità, sono elementi imprescindibili per una testata giornalistica, in tutte le sue forme”.
A cura di Maurizio De Santis
Il video degli stagisti che hanno esultato al gol dell'Inter durante una diretta di Sky Sport ha fatto molto discutere e alimentato la discussione sulla necessità da parte dei media di proporre comportamenti e opinioni equilibrati, deontologicamente corretti. La situazione ha reso necessario l'intervento diretto del direttore, Federico Ferri, che ha fatto un richiamo all'intero corpo redazionale attraverso una lettera interna.
Il caso degli stagisti che esultano in diretta tv a Sky Sport
L'episodio si è verificato domenica pomeriggio. Il conduttore aggiorna in diretta il risultato di Verona-Inter, comunicando la rete del raddoppio nerazzurro al 93°. È in quel momento che sullo sfondo, al di là di una vetrata opacizzata che separa lo studio da altri ambienti della redazione, si distinguono le sagome di alcune persone che saltano e si abbracciano per il gol vittoria della squadra di Chivu. Quel frangente finito in onda fa il giro del web sollevando un polverone. Sulla questione si è espresso il direttore, Federico Ferri: nella sua lettera non fa riferimento solo ai due "ragazzi che non appartengono alla redazione" ma punta l'attenzione su come "la terzietà, l’imparzialità, la sobrietà, la professionalità, sono elementi imprescindibili per una testata giornalistica, in tutte le sue forme".
La lettera del direttore Federico Ferri alla redazione di Sky Sport
Ecco la lettera del direttore di Sky Sport, Federico Ferri, rivolta alla redazione (e ripresa da Lettera 43) dopo quanto accaduto nelle ultime ore per l'atteggiamento dei due stagisti dell'area social.
"Cari colleghi, oggi la redazione si è resa protagonista di una scena indegna della nostra professione e del prestigio e della serietà che contraddistinguono e devono contraddistinguere Sky Sport. Dico ‘la redazione', ovvero tutti noi, perché per la gente fuori di qui non ci sono i singoli responsabili, ma c’è Sky Sport, punto. E quando uno di noi si rende protagonista di una brutta figura, la facciamo tutti".
"Esultare per il gol di una squadra, qualsiasi essa sia, in qualsiasi partita, emettere in scena baracconate da bar o da stadio (purtroppo vale anche per le tribune stampa, ma questo è un altro discorso), è inaccettabile sempre, a maggior ragione se la scena finisce in onda. I responsabili sono stati individuati e saranno puniti, ma quello che più mi preme non è penalizzare dei ragazzi, peraltro non appartenenti alla redazione (ma qui torniamo al tema al quale ho accennato prima), ma è fare capire a tutti che il calcio – soprattutto in epoca social, nostro malgrado – è una materia delicata e la terzietà, l’imparzialità, la sobrietà, la professionalità, sono elementi imprescindibili per una testata giornalistica, in tutte le sue forme. E tutti noi dobbiamo essere consapevoli della responsabilità del ruolo che ricopriamo e del marchio che rappresentiamo".
"Allargo dunque il discorso ai vostri profili personali sui social network. A come vi comportate allo stadio con l’accredito di Sky e sotto la mia responsabilità, dunque, quando siete inviati o semplici spettatori (chiedere una foto o una maglia a un giocatore non fa parte del nostro mestiere, ad esempio, secondo il mio parere, perché non siamo fan ma giornalisti), o ancor di più ovviamente quando andate in onda".
"La verità è che quei malcapitati ragazzi non sono gli unici. E io mi sono stufato. Non voglio nemmeno più mettermi a dettare regole o discutere ulteriormente su questo aspetto, come ho fatto in passato. Chi fa il tifoso, chi dimostra di non essere imparziale o di dare giudizi in qualche modo condizionati anche solo da simpatie o antipatie, o da qualsiasi pregiudizio, e in generale chi non si comporta in modo da onorare la nostra professione e Sky Sport, verrà giudicato editorialmente inadatto a ricoprire il ruolo di inviato, o ad andare in onda, o ad avere responsabilità in redazione. L’ho sempre fatto, come sapete, ma ora mi impegnerò a farlo ancora di più. Vediamo se così entra nella testa di tutti".
il blog di Francesco Barana SFORTUNA? SÌ, PERÒ MANCHIAMO NEI DETTAGLI
Senza categoria, 3 Novembre 2025
Sento dire che siamo sfortunati. Di certo non ci gira dritta. Ma davvero vogliamo passare la vita (la stagione) a commiserarci? Certo, è un balsamo rassicurante, auto-assolutorio, che ci allontanata da inquietudini e conflitti interiori. Sentimenti fastidiosi, quelli, complessi da vivere, mica una passeggiata di salute. Epperò sentimenti che, se gestiti nel modo giusto, possono essere sani, costruttivi. Poi, per carità, possiamo continuare a buttarla sul fato, la cattiva sorte: ma siamo sicuri che sia la via maestra? Minimizzare aiuta? Mah.
Credo che sia più salutare la presa d’atto dei propri errori, che pure ci sono, perché dieci partite (12 con la Coppa Italia) senza vittorie, con sei gol fatti e 16 subiti, non possono essere imputabili (solo) alla sfortuna. Il punto è che il Verona è organizzato, ha buone trame e una discreta identità, ma manca clamorosamente nei dettagli. Che poi in serie A sono quelli che fanno la differenza e segnano le stagioni. Il dettaglio, per esempio, di non mettere degli uomini in marcatura fuori area nei corner (primo gol dell’Inter); il dettaglio, se vogliamo, di non fare pressing su Barella al 94° e dargli modo e tempo di crossare comodamente (la sfortuna è l’autogol di Frese, ma non è sfortuna la situazione che l’ha creata). Il dettaglio di approcci troppo morbidi alle partite, con la conseguenza di subire gol nei primi minuti (con Lazio, Juve, Como e Inter). Il dettaglio di schiacciarsi troppo indietro nei momenti caldi, andando così nel panico per prestare il fianco facilmente a gol in zona Cesarini (con Cagliari, Como e Inter) – segno questo di fragilità emotiva e scarsa personalità.
Il diavolo si annida nei dettagli. Meglio rendersene conto in fretta, altrimenti continueremo a buttare via punti e occasioni. E, certo, ci faranno e ci faremo i complimenti. E ci diranno e ci diremo che siamo belli da morire. Ma non c’è niente di più beffardo delle pacche sulla spalla che riceve un vinto. E’ un falò delle vanità che brucia in fretta il vano narcisismo.
il blog di Gianluca Vighini DOPO L’INTER NON HO PIU’ DUBBI: IL VERONA SI SALVERA’
Sport, 2 Novembre 2025
Per paradosso è proprio stasera che ho fugato tutti i miei dubbi. Dopo questa sconfitta con l’Inter ne sono certo: il Verona si salverà anche quest’anno. Lo dico adesso nel momento più duro e difficile del nostro campionato e con l’evidenza di una classifica deficitaria e preoccupante.
L’ennesima sconfitta arrivata per episodi avversi, invece di avvilirmi mi conforta. Perché sono certo che giocando così, continuando così, con questo livello di prestazioni, di dedizione, di sacrificio, le cose non possono sempre andare male. Gireranno son sicuro, e quando gireranno non si fermeranno più.
Quello che voglio dire è che se il Verona non si sta avvilendo neppure dopo tutte queste mazzate sul morale, significa che è davvero una squadra piena di valori. Anche morali, prima che tecnici. Là dentro c’è un manipolo di splendidi ragazzi che non ha mollato niente fino ad oggi. Che sputa sangue ad ogni partita, onorando fino in fondo la maglia del Verona che poi alla fine è quello che chiediamo loro.
Oggi è il momento di stare vicino a questa squadra così in difficoltà. L’errore più grande che si possa commettere in momenti come questi è di farsi prendere dall’irrazionalità del risultato, della classifica della difficoltà e abbandonare la squadra o peggio crearle attorno un clima di pessimismo, di critica e di sfiducia. Chi non ha voglia di lottare con noi, scenda ora dalla barca che forse è meglio. Piuttosto di stare a bordo e sabotare la chiglia è meglio farsi da parte.
Chi resta su, a tifare e a far sentire il calore del proprio tifo a Orban, Belghali, Giovane, Nelsson, Bella Kotchap, Montipò e tutta la combriccola gialloblù, sappia che il viaggio non è gratis. Costerà dolore, sofferenza, fatica, delusione, incazzature. Ma poi, come sempre, arriverà una giornata in cui il sole apparirà più giallo e il cielo più blu e in cui la nostra felicità toccherà la stelle. Arriverà, statene sicuri. Dopo l’Inter, non ho più dubbi.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI VERONA-INTER
Sport, 2 Novembre 2025
MONTIPO’ 7 Subito bene su Zielinski ravvicinato. Non può nulla sulla meraviglia del centrocampista nerazzurro che, da calcio d’angolo battuto da Calhanoglu, si inventa la Gioconda del calcio. E’ attento poi sul colpo di testa ravvicinato di Bastoni. Ma in generale, grande sicurezza, cosa sulla quale sempre si dibatte parlando del portiere gialloblù. Bene anche nelle uscite, anche questo a volte tasto dolente.
BELLA KOTCHAP 7 Partita monumentale del difensore tedesco. Una presenza fisica pazzesca, ma un dinamismo non comune per uno della sua stazza. O Bonny, o Lautaro, la differenza non c’è, se la sbriga sempre con disinvoltura. Nei duelli arei i palloni sono tutti suoi, non c’è discussione. E, come dicevo qui sopra, fisicamente è un fattore. Impressione un contrasto con Bastoni, che non è Pollicino, e sembra venga travolto dalla Transiberiana.
NELSSON 7 Dopo l’errore contro il Cagliari, si riprende i gradi da ammiraglio al Bentegodi, con una delle sue prestazioni di classe. Lautaro non riesce mai a innescarsi. Di Bonny nemmeno parlo perché vede massimo due palloni. Sempre attento e fisico al punto giusto da innervosire gli attaccanti nerazzurri. Leader confermato, che ha trovato in Bella Kotchap un gran bel “braccetto”.
FRESE 7 Ma cosa si può dire a sto ragazzo? Altra prestazione perfetta, impeccabile. Penso che sia in assoluto il migliore dei gialloblù nel recupero del pallone dai piedi degli avversari. Un vero mastino, bravissimo a difendere, lo sappiamo, e bravo a dialogare con Bradaric (oggi meno splendente del solito). E poi cosa gli succede? Che gli piomba addosso un pallone innocuo e lo fa diventare, suo malgrado, il gol vittoria dell’Inter. Chiamatela come volete, per me è solo rogna.
BELGHALI 6.5 Cafù era il pendolino, lui è il “macinino”. Fa il solco su quella fascia destra e poco importa chi si trovi davanti, prima Carlos Augusto, poi il fischiatissimo ex Dimarco. Sempre grande qualità e, nonostante sia un mingherlino, gran forza nell’andare sul fondo a crossare.
AKPA AKPRO 6.5 Anche lui soffre un po’ l’inizio, seppur non roboante, dell’Inter. Ma così come i compagni di reparto, in particolare Gagliardini, si scrolla di dosso la tensione col passare dei minuti. Corre tanto ed è chiamato a sporcare le giocate dei milanesi. Prova anche il break offensivo, con poca fortuna. In ogni caso ha risposto presente alla chiamata.
HARROUI s.v. (dal 42°s.t.)
GAGLIARDINI 7 Dopo un inizio difficile, con l’Inter che trova il vantaggio, le cose cambiano. Già prima del pareggio dell’Hellas ingrassa gli ingranaggi del motore gialloblù con la sua classe. Ma dove non arriva la qualità tecnica arrivano i polmoni e il sacrificio. Si spende tantissimo in costruzione, ma è davvero il sesto difensore. Un paio di chiusure da far spellare le mani a forza di applausi.
BERNEDE 6 Ha un compito difficilissimo: togliere la luce del gioco dell’Inter, Calhanoglu. Roba da non far dormire la notte. Gli riesce a fasi alterne, e d’altra parte la differenza di qualità non si può far scomparire. Ma si sacrifica davvero tanto, dovendo rinunciare a portare più avanti i suoi guizzi. Si spende per la causa, da bravo soldatino.
NIASSE 6 (dal 28° s.t.) Aiuta con diligenza.
BRADARIC 6 Questa volta meno spumeggiante del solito. Poco preciso e non sempre efficace nel saltare l’avversario. Sì, arriva dei cross dalla sua parte, ma la sensazione è che manchi la continuità giusta.
GIOVANE 7 Che abbia letto il pagellone di Como, dove lo esortavo a usare anche il piede destro? Battute a parte, segna il suo primo gol in serie col piede meno fortunato. E che gol, ragazzi. Piega le mani di Sommer che si arrende. Di lì in avanti è una spina costante nel fianco degli interisti. Quando si trova campo aperto diventa una furia e solo con le maniere forti gli avversari riescono a bloccarlo. Qualità sopraffina. Oggi anche concretezza.
SARR s.v. (dal 35° s.t.)
ORBAN 6.5 Come a Como, prova a raccordare il gioco tra centrocampo e Giovane. Ovviamente l’avversario è di un’altra portata e gli tocca faticare non poco. Soffre come tutta la squadra quando l’Inter preme, ma dopo il gol del vantaggio interista si scalda. E inizia a girare a mille. Morsica le caviglie degli avversari, sgomita e si inventa il bellissimo assist gol per Giovane. Sul finire del primo tempo prende anche un palo, su un bel taglio in area.
MOSQUERA s.v. (dal 28° s.t.)
ALL. ZANETTI 7 Costretto a rinunciare a Serdar con problemi al ginocchio, lascia fuori Valentini e posiziona Frese a fare il braccetto di sinistra. Dopo un iniziale controllo dell’Inter, è il Verona a fare la partita e a rendersi pericoloso. Arriva il pari di Giovane, che meriterebbe un seguito, se solo il destro di Orban non si stampasse sul palo. Serviva una risposta dopo Como e, soprattutto, dopo il pari in casa col Cagliari. E’ arrivata eccome. Il Verona non meritava la sconfitta. E ci sarebbe da discutere sulla vittoria, addirittura. Serve non perdere autostima e lucidità, ora. Sabato a Lecce servirà l’impresa.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Il fallo di Bisseck su Giovane divide i moviolisti
I punti di vista delle nostre testate di riferimento sull'episodio chiave del match tra Verona e Inter
di Andrea Molinari
3 Novembre 2025 10:00
L’intervento di Bisseck su Giovane nel match tra Verona e Inter continua a far discutere. Sul contatto, che ha portato al cartellino giallo per il difensore nerazzurro, i principali quotidiani sportivi non sono allineati.
Per La Gazzetta dello Sport, la decisione di Doveri è corretta: il fallo è netto, ma la traiettoria del pallone e la posizione lontana dalla porta non configurano una chiara occasione da gol. Da qui, la conferma del giallo e il mancato intervento del VAR.
Il Corriere dello Sport, invece, è molto critico. La testata ritiene che l’indecisione dell’arbitro peggiori l’episodio e sostiene che il rosso fosse la scelta più giusta, parlando di un Dogso non punito e di una gestione complessiva insufficiente anche da parte del VAR.
Posizione più equilibrata quella di Tuttosport, che riconosce la possibilità del rosso, ma considera comunque plausibile la scelta del giallo per via della direzione dell’azione e della distanza dalla porta, sottolineando che il VAR non sarebbe intervenuto in caso di espulsione.
Verona-Inter 1-2, le pagelle gialloblù di CH
Benissimo Nelsson e Giovane, ma i voti positivi sono tanti. A convincere meno sono i subentrati
di Tommaso Badia
2 Novembre 2025 16:00
È un Verona sfortunatissimo quello che esce sconfitto dal Bentegodi: i gialloblù cadono infatti per 1-2 contro l’Inter
Di seguito, dunque, le nostre pagelle gialloblù dell’incontro.
MONTIPÒ: 6,5
Zielinski trova un capolavoro balistico, nel finale viene beffato da un’involontaria deviazione di Frese: difficile dargli colpe. Per il resto, buona partita con almeno tre interventi decisivi. Ah, oggi appare anche più sicuro e coraggioso nelle uscite, aspetto apprezzato anche dal Bentegodi. Viste le recenti incertezze, va sottolineato.
BELLA-KOTCHAP: 7
Partita solida e diversi buoni interventi. Di questo passo, per Nuñez sarà difficile riprendersi il posto…
NELSSON: 7,5
Annulla Martinez e non è certo cosa da poco. In avvio c’è da segnalare anche un salvataggio sulla linea. Partita di alto livello.
FRESE: 6,5
Anche per lui una buona partita. Sua la deviazione che decide la gara in favore dell’Inter, ma qui si tratta semplicemente di sfortuna…
BELGHALI: 7
Gioca da diffidato e lo fa bene, dimostrando intelligenza e offrendo una prova di altissimo livello. Serve anche a Orban un cioccolatino che potrebbe valere il 2-1, ma il compagno spedisce sul palo.
AKPA AKPRO: 6,5
Prova di sostanza in mezzo al campo.
GAGLIARDINI: 6,5
Qualità e quantità contro la sua ex squadra. Punto fermo.
BERNEDE: 6
Partita più di contenimento che di spunti offensivi, ma contro l’Inter è quello che doveva fare.
BRADARIC: 6
Come spesso capita, meno intraprendente rispetto al dirimpettaio Belghali. Ma alla fine, se uno spinge, l’altro deve coprire per dare equilibrio…
GIOVANE: 7,5
Partita di clamorosa generosità che lo vede uomo a tutto campo. Il gol, una cannonata carica di rabbia e voglia di segnare, è il giusto premio. Esce stremato e tra gli applausi più che convinti del Bentegodi.
ORBAN: 6,5
L’attaccante classe 2002 offre una prova di qualità e quantità, cercando il fraseggio con Giovane che alla fine riesce a mandare in gol con un gran passaggio. Peccato per quel palo nel finale di primo tempo e per un’ammonizione abbastanza evitabile. Qualche dubbio anche sul suo posizionamento in occasione del primo gol dell’Inter.
NIASSE: 5,5
Entra per alzare la barriera gialloblù, ma entra nelle cronache per un contropiede malamente sciupato. Ci sarebbe stato da controllare il tutto per un presunto fuorigioco, però…
MOSQUERA: 5,5
Entra con grande voglia, ma spesso gestisce male il possesso.
SARR: s.v.
MOSQUERA: s.v.
ZANETTI: 6,5
Il suo Verona per l’ennesima volta accarezza l’idea di fare punti importanti, ma viene beffato nel finale. Forse da rivedere il posizionamento degli uomini sui calci d’angolo, per il resto c’è davvero poco da dire: la sconfitta è immeritata.
FONTE: CalcioHellas.it
04 novembre 2025 17:00 | Alberto Fabbri La UEFA dà ragione a Doveri sul contatto Bisseck-Giovane
Le polemiche non si placano dopo la decisione del direttore di gara in Hellas Verona-Inter. Al minuto 66’, Giovane viene atterrato da Bisseck e per Doveri il difensore nerazzurro merita solo l’ammonizione.
Non tutti però hanno condiviso la decisione di Doveri di estrarre il cartellino giallo. Il fallo era subito sembrato da rosso per l’intensità e la pericolosità dell’intervento, opinione peraltro condivisa anche da parte dei vertici della CAN. Proprio per questo motivo, il designatore Gianluca Rocchi ha chiesto un confronto con la UEFA, per avere un riscontro tecnico sul giudizio. Da Nyon è arrivata la conferma: secondo i criteri europei, la sanzione di Doveri è corretta, in quanto l’azione generale non configurava una chiara occasione da gol. Lo riporta il Corriere dello Sport.
Rocchi e il suo vice Di Liberatore si sono trovati d’accordo nella valutazione complessiva di Doveri, premiato con un voto alto: 8.70, che corrisponde a una "gara perfetta".
03 novembre 2025 09:16 | HELLAS LIVE Hellas Verona-Inter, perché Bisseck non è stato espulso. I criteri del DOGSO
Lo stadio Bentegodi e la panchina gialloblù hanno chiesto invano al 66’ l'espulsione all'arbitro Doveri di Bisseck dopo il contrasto con Giovane. Ai termini di regolamento la scelta del direttore di gara però è corretta: la regola dell'ultimo uomo non esiste più ed è stata rimpiazzata dal concetto di DOGSO, e in questo caso l'arbitro ha valutato che non lo fosse vista la dinamica dell'azione - si legge su fanpage.it - Al 66', Bisseck entra su Giovane e alle sue spalle c'è solo Sommer: solo cartellino giallo? L'attaccante veronese intercetta un retropassaggio corto di Sucic, sorprendendo il difensore tedesco dell'Inter. Bisseck tenta il contrasto in scivolata e colpisce nettamente Giovane, ma l'arbitro Doveri assegna solo il cartellino giallo, spiegando che la palla era leggermente direzionata verso l'esterno, rendendo l'intervento marginalmente meno pericoloso. Episodio al limite che ha scatenato le proteste dei padroni di casa.
Luca Marelli, ex arbitro e commentatore per DAZN, ha analizzato così l'episodio principale di Verona-Inter: "Fallo di Bisseck? Non è da espulsione. Inutile analizzare il fermo immagine, va visto in dinamica dove sta andando il pallone. Uno dei parametri è la direzione generale dell'azione. Il pallone va velocemente verso la parte destra, si vede benissimo che il pallone va sull'esterno. Scorre molto lontano dal centro del campo e va nella zona dove per altro c'è Sucic. Manca sicuramente un parametro per il rosso e forse ne manca anche un secondo, cioè la posizione dei difensori. Perché nella zona della direzione del pallone c'è Sucic. Al 92' non c'è rigore su Esposito, non c'è trattenuta, troppo poco per un rigore".
I criteri del DOGSO e le sanzioni
DOGSO è l'acronimo di "Denying an
Obvious Goal-Scoring Opportunity" e significa "negare un'evidente opportunità di segnare un gol" nel calcio. Si applica quando un difensore commette un fallo per impedire a un avversario di segnare un gol in una situazione chiara. A seconda delle circostanze, può comportare l'assegnazione di un calcio di rigore, l'espulsione o l'ammonizione del giocatore che ha commesso il fallo.
L'arbitro valuta il DOGSO utilizzando quattro criteri principali:
Distanza dalla porta: La distanza tra il punto in cui è stato commesso il fallo e la porta.
Direzione generale dell'azione: La direzione verso cui si sta muovendo l'azione.
Probabilità di mantenere o guadagnare il controllo del pallone: la possibilità per l'attaccante di mantenere o prendere il possesso del pallone.
Posizione e numero dei difendenti: La posizione e il numero degli altri difensori in campo.
Le conseguenze disciplinari:
Calcio di rigore: Viene assegnato un calcio di rigore quando l'infrazione avviene all'interno dell'area di rigore.
Espulsione (cartellino rosso): generalmente, se il fallo non è genuino e non viene tentata una contesa leale del pallone, il fallo comporta un'espulsione, soprattutto se è commesso fuori area.
Ammonizione (cartellino giallo): se il difensore cerca genuinamente di giocare il pallone (ad esempio con una scivolata) e commette fallo all'interno dell'area, l'infrazione può essere considerata un DOGSO "genuino" e sanzionata con il solo calcio di rigore e il cartellino giallo.
Un dubbio però resta a noi di Hellas Live ed a tutti i i tifosi gialloblù: a parti invertite quale sarebbe stata la decisione del direttore di gara, vista anche l’irruenza dell’intervento di Bisseck su Giovane? Meglio pensare alla sfida salvezza di sabato pomeriggio a Lecce, la prima di tre consecutive per l’Hellas Verona. Immagine frame tratto da Internet.
03 novembre 2025 08:27 | HELLAS LIVE La Gazzetta dello Sport, Hellas Verona-Inter 1-2: Bisseck, giallo ok. Esposito regolare su Bella-Kotchap.
Sugli episodi principali le valutazioni sono condivisibili: il fallo di Bisseck su Giovane a campo aperto è rischioso ma la direzione del pallone, verso la linea laterale e non verso la porta, non giustifica in toto l'espulsione per chiara occasione da gol. Il giallo che Doveri sventola con il conforto dell'assistente Lo Cicero sembra quindi appropriato, così come il mancato intervento del VAR Aureliano. Giusto anche non concedere il rigore a Esposito che appena sente il tocco minimo di Bella-Kotchap cade. Il Verona protesta sull'autogol decisivo per un altro contatto tra Esposito e Bella-Kotchap: però Doveri adotta la sua linea, tollerante verso i "falletti". Infine, corretta l'ammonizione a Orban per aver provocato la panchina dell'Inter: l'accenno di rissa con Kolarov e Acerbi viene sedato in fretta. Arbitro Doveri voto 6.
03 novembre 2025 08:19 | Alberto Fabbri Hellas Verona-Inter 1-2. L'autogol di Frese è il più tardivo in A per i nerazzurri
L'autogol del veronese Martin Frese (al 92' 59") è il più tardivo di cui ha mai beneficiato l'Inter in Serie A. I nerazzurri sono anche la squadra che ha beneficiato del maggior numero di autogol (4) nel 2025 in Serie A. Una curiosità: prima di ieri, l'ultimo gol più tardivo a favore dell'Inter in Serie A era stato quello di Davide Frattesi (94'19") contro l'Udinese, l'8 aprile 2024. Fonte: La Gazzetta dello Sport
FONTE: HellasLive.it
Può una squadra che lotta per salvarsi nella Serie A italiana chiedere ed ottenere tempo e pazienza alla propria gente, nonostante zero vittorie nelle prime dieci giornate? Il Verona di Paolo Zanetti ci è riuscito.
Nel calcio poi si sa che le cose cambiano in fretta e quelli che oggi sono applausi domani possono diventare mugugni o fischi. Ma limitandoci a constatare ciò che si è visto ancora una volta ieri al Bentegodi, è facile capire cosa spinga una tifoseria tanto passionale quanto esigente a riconoscere del credito a questo gruppo di giocatori.
Niente alibi, tanta lotta
Quali sono i motivi di questo ottimismo, non giustificato dai risultati? Il primo: in dieci gare, il Verona ha sbagliato approccio soltanto in un caso, in quel 4-0 subito contro la Lazio. Per il resto, anche contro avversarie di rango superiore, sono arrivate prestazioni alla pari o migliori delle rivali. E senza cercare scuse: contro l'Inter mancavano i due migliori centrocampisti, Serdar, oltre chiaramente a Suslov. Mancava anche Unai Núñez, uno dei nuovi leader della difesa. Senza scordare Al-Musrati, che Zanetti aspetta. I tifosi vedono che questo è un gruppo nuovo, che sta imparando a conoscersi. E che sta maturando, pur pagando ancora gli episodi e l'inesperienza.
Perché i tifosi sanno di potersi divertire
Il secondo motivo? Questa squadra diverte e crea davvero tanto. Lasciando l'impressione di essere sempre più vicina a trovare una quadra, dopo la quale potrebbe raccogliere molto di più. È una speranza, certo, ma il tifoso gialloblù pensa: cosa succederebbe se per una volta una deviazione di nuca non si trasformasse in un rocambolesco autogol? Il divertimento poi nasce in quella caratteristica che ogni tifoseria chiede ai propri giocatori: questa squadra corre tanto, lottando. Per il terzo motivo va aperto un capitolo a parte.
Sogliano ha trovato l'oro (ancora)
Il terzo motivo dell'ottimismo della tifoseria è legato a tre giocatori scovati dal ds Sogliano, su tutti. Belghali, Giovane e Orban fanno brillare gli occhi a chi li osserva. L'esterno algerino è parso di un altro livello, Giovane ha fatto ammattire Bastoni e non solo: si carica la squadra sulle spalle fin dagli atteggiamenti. Orban è stato meno brillante, ma si capisce che da quei piedi e da quella furia da un momento all'altro possa scaturire qualcosa. Come quando ha lavorato quel pallone per Giovane o come quando ha centrato il palo. E Bella-Kotchap? E Nelsson e Unai Núñez? Certezze alla base del nuovo Verona. Che lasciano quella speranza ieri tramutatasi in applausi, dopo una sconfitta.
RASSEGNA STAMPA Sbagliano tutti, non l’Inter. La Repubblica: "Chivu vince anche nel fango di Verona"
03/11 ALLE 07:18
MATTIA VERDORALE
Tra le sue pagine La Repubblica si concentra sulla vittoria dell’Inter sul campo dell’Hellas Verona. A Verona l’Inter ha vinto grazie a un autogol nel recupero contro un’avversaria che non meritava di perdere, restando così aggrappata alla testa della classifica a un solo punto dal Napoli, con cui aveva perso solo otto giorni prima.
Se Antonio Conte dice di considerare il bicchiere mezzo pieno dopo il pareggio col Como, figurarsi come può vederlo Cristian Chivu dopo un 2-1 in trasferta all’ora di pranzo, con tre punti agguantati nel fango del Bentegodi, inzuppato dalla pioggia. Mercoledì a Milano arriveranno i kazaki del Kairat, matricole in Champions, contro cui Chivu potrà fare turnover in vista di domenica, quando l’ospite sarà la Lazio.
Con grande fatica e qualcosa in più di un pizzico di fortuna, ma l'Inter strappa tre punti al Verona al termine di una battaglia che poteva costare cara. Alla fine a deciderla è una rocambolesca autorete di Frese al 94'. L'Inter approfitta così del passo falso del Napoli nonostante una gara che sembrava ormai indirizzata sul pareggio, portandosi a -1 dagli azzurri (alla pari con il Milan.
Gran gol di Zielinski, ma risponde Giovane
La squadra di Chivu aveva iniziato bene la partita, con 3 chance create nel primo quarto d'ora. Carlos Augusto imbuca per Zielinski, ma Montipò la devia in angolo con un bel riflesso. Al 7' Calhanoglu pesca Lautaro sulla linea del fuorigioco, l'argentino anticipa Montipò in pallonetto, ma Nelsson salva sulla linea. I nerazzurri controllano il possesso e trovano varchi: al 12' Sucic inventa ancora per Lautaro, il cui tiro dal limite è centrale e debole. Al 16' ecco il gol: Calhanoglu batte un calcio d'angolo dalla sinistra cercando la botta al volo dal limite di Zielinski, il polacco lascia partire un destro con il piatto del piede che si insacca alle spalle di Montipò, sotto la traversa. Luis Henrique si accende a destra, crossa per Bastoni che di testa trova la pronta risposta di Montipò. Botta e risposta: Giovane per Frese da corner, altro colpo di testa che Sommer para. A pareggiare i conti ci pensa un lampo di Giovane: il brasiliano al 40' punta Bastoni saltandolo, per poi scaricare un bolide sotto all'incrocio dei pali da posizione defilata. Non è finita qui: Belghali in pieno recupero trova Orban nel cuore dell'area, il nigeriano colpisce il palo con un bel diagonale.
Battaglia in campo, la decide un autogol
Chivu cambia nella ripresa: dentro Dumfries, Pio Esposito e Barella per Luis Henrique, Bonny e Zielinski. L'Inter gira palla, ma cresce la frenesia. Bisseck rischia il rosso su Giovane lanciato a rete. Entra anche Dimarco, fischiatissimo dal pubblico di casa. cerca Esposito, che di testa manda alto di poco. Lo stesso Dimarco calcia dal cuore dell'area, Montipò risponde ancora presente. Il finale è concitato, ma confusionario. Frattesi entra ed è subito pericoloso di testa. In pieno recupero ecco il gol del sorpasso: Barella scodella al centro: Frese involontariamente devia con la testa un pallone che si insacca alle spalle di Montipò per il 2-1 nerazzurro.
Chivu ammette: "Per una volta siamo stati fortunati"
Il tecnico dell'Inter, Cristian Chivu, a fine partita ha analizzato così la gara in conferenza stampa: "L'espressione della partita non è sempre come vuoi tu. C'è anche la bravura dell'avversario, la qualità che ha l'Hellas, allenata bene da Zanetti, sa molto bene cosa fare e lo fa molto bene. Hanno sofferto tutte tranne forse la Lazio contro questa squadra, che ha qualità e intensità, ti può mettere in difficoltà sempre. Abbiamo deciso di non prenderci dei rischi cercare di farli venire a prenderci più alti e colpirli quando non erano in un blocco basso. Siamo riusciti a sbloccarla. Abbiamo avuto l'occasione di chiuderla con Bastoni. Poi magari sull'unica palla lunga che non siamo andati a giocare abbiamo perso palla prendendo gol. Loro hanno fatto molto meglio di noi nel secondo tempo, hanno alzato il baricentro, prendendo tutte le seconde palle, hanno avuto coraggio ci hanno un po' sorpreso con il loro atteggiamento e l'abbiamo aggiustata con i cambi, ma abbiamo fatto accerchiamenti senza fare più di tanto. Siamo contenti perché per una volta siamo stati anche fortunati per una volta".
Verona, Zanetti: "Vado a casa fiero"
Il tecnico del Verona, Paolo Zanetti, parla di orgoglio per la prestazione dei suoi: "Rammarico? Nasce dal risultato e basta, abbiamo fatto una gara incredibile contro una squadra al top in Europa, gli episodi hanno fatto la differenza. Cosa posso dire alla mia squadra? Dobbiamo avere la forza di guardare avanti con fiducia. Questa squadra ha un potenziale importante. Difficile farlo quando non arrivano i risultati. Almeno 7 gare fino a qui avremmo meritato di vincere. Dovremo essere lucidi, il campionato deve iniziare adesso. Ho preso i complimenti da Chivu e dagli avversari, ma contano i punti. Il giramento di scatole è enorme, ma ho grande orgoglio".
Sconfitta beffarda per il Verona, battuto 1-2 in casa dall'Inter a causa di un autogol di Frese nel recupero. Una partita in cui la squadra di Zanetti aveva tenuto testa ai vicecampioni d'Europa, chiudendo il primo tempo sull'1-1 e tenendo tale risultato quasi fino alla fine. Dopo il gran gol di Zielinski che ha sbloccato il match, poco prima dell'intervallo è arrivato l'1-1 con la firma di Giovane.
Una rete che ha avuto una coda polemica. Come riportato da Sky, l'attaccante del Verona ha celebrato la rete con un pallone calciato a campanile: gesto che non viene gradito dai nerazzurri. Kolarov e Acerbi hanno reagito andando a contestare Giovane, ma poi c'è stato l’intervento del tecnico dei veneti Zanetti con l'obiettivo di riportare la calma.
La contesa si è chiusa con un cartellino giallo per Gift Orban, tra i protagonisti della mischia, oltre che con il chiarimento dell’episodio tra Kolarov - allenatore in seconda dell'Inter - e Giovane.
VERONA
Montipò 6,5 - Reattivo in partenza su Carlos Augusto, può poco sul siluro di Zielinski, c'è anche su Bastoni e poi su Dimarco. Frese lo beffa-
Bella-Kotchap 6,5 - La sua prepotenza fisica applicata sul centrodestra permette al Verona di dormire sonni tranquilli sulle folate offensive da quella fascia. Si è inserito con grande personalità in questa squadra.
Nelsson 6,5 - La terra di mezzo è zona sua: l'anticipo come ragione di vita.
Frese 6 - Aveva fatto talmente bene come 'braccetto' che Zanetti fa marcia indietro preferendolo a un difensore puro come Valentini. Sempre attento, ma è sfortunatissimo su quella deviazione che costa la partita.
Belghali 7- Il valore aggiunto della squadra di Zanetti: partita dopo partita ha sempre più spunti e coraggio. Oltre che dei piedi sopra la media.
Akpa-Akpro 6 - Tanta lotta con il coltello fra i denti: in una squadra che non ha tanti centimetri, si fa sentire spesso. Esce stremato. (Dall'87' Harroui s.v.).
Gagliardini 6,5 - Non sfigura contro la sua ex squadra, anzi: è una guida per i compagni nel leggere i momenti della gara.
Bernede 6 - Partita di sacrificio doveva essere e partita di sacrificio è stata. (Dal 73' Niasse 6,5- Stavolta entra nel modo migliore: combattivo, senza mollare un centimetro, nella battaglia finale).
Bradaric 6 - Torna titolare su quella fascia e non fa sfogare quasi mai Luis Henrique. Prende le misure anche a Dumfries, difficile chiedergli di spingere, anche.
Giovane 7,5 - Piacere, sono Giovane Santana do Nascimento. Nelle prime nove gare giocate si è limitato alle giovate d'alta scuola o agli assist, oggi si mette in proprio, ubriaca Bastoni e scarica un bolide, proprio contro l'Inter, per il primo gol in campionato. E poi: difende come un terzino. Che altro? (Dall'80' Sarr s.v.).
Orban 6- Spetterebbe a lui uscire al limite sul corner che porta al gol, si perde Zielinski. Tante sbavature sui palloni da difendere, ma in area si vede: palo che poteva valere il 2-1 e solito grande sacrificio. (Dal 73' Mosquera s.v.).
Allenatore Paolo Zanetti 6,5 - Alle dichiarazioni prudenti della vigilia, fa seguito presentando un Verona battagliero, determinato e che incarta anche l'Inter, dopo averlo già fatto contro la Juventus e la Roma, fra le big già affrontate. La sfortuna è evidente ed è manifestata da quella deviazione nella propria porta di Frese nel finale.
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INTER
Sommer 5,5 - Giovane fa una gran cosa, ma gli piega le mani: qualche responsabilità ce l'ha sul gol subito, vista anche la posizione defilata dalla quale parte il tiro.
Akanji 6 - Nella retroguardia di Chivu è quello che non perde mai le misure e la precisione.
Bisseck 5,5 - Al centro è a suo agio, anche se lascia qualche spazio di troppo come sul palo di Orban. E rimedia un giallo 'arancione': è in ritardo su Giovane lanciato in campo aperto.
Bastoni 5,5 - Dalla metà campo in su è il solito fattore aggiunto, ma fa il difensore e dietro non contiene Giovane, nemmeno in occasione del gol.
Luis Henrique 5,5 - Incoraggiante lo spunto nel quale mette Bastoni davanti alla porta, ma si limita a quello: all'Inter serve di più, anche se il coraggio aumenta. (Dal 55' Dumfries 6 - Entra per rafforzare la fascia destra, non riesce a far valere come altre volte le sue qualità, ma regge).
Sucic 6 - Nel primo tempo vederlo giocare è un piacere: inventa giocate mai banali su ogni giocata. Nella ripresa qualche sbavatura di troppo. (Dall'88' Frattesi s.v.).
Calhanoglu 6,5 - Il radar che ha nel destro decide di metterla esattamente in quella casella del campo e in quel modo, dove Zielinski si prende la copertina con il bel piattone al volo.
Zielinski 6,5 - L'Inter gli chiede qualche bonus in più, risponde con una gran bella rete e personalità nelle giocate. (Dal 55' Barella 6,5 - Quasi un tempo per dare la scossa: va vicino al bersaglio, poi scodella il pallone decisivo per l'autogol di Frese).
Carlos Augusto 5,5 - Di fronte ha un cliente che la Serie A sta imparando a conoscere: Belghali gli va via diverse volte. E spinge poco. (dal 65' Dimarco 6,5 - Caricato dai fischi degli ex tifosi, prima mette Esposito in porta e poi va vicino al gol).
Lautaro Martinez 5 - Più duelli e polemiche che iniziative. Ne ha due di chance, nella prima salva tutto Nelsson, nella seconda calcia debolmente.
Bonny 5,5 - Lavora bene ogni singolo pallone che si trova a gestire, aprendo spazi ai compagni. Come attaccante però combina poco, non solo per causa sua. (Dal 55' Pio Esposito 6,5 - Difende palla, va vicino al bersaglio di testa, ci prova fino all'ultimo e mette lo zampino sull'autorete di Frese).
Allenatore Cristian Chivu 6 - Il turnover paga fino ad un certo punto stavolta. L'Inter parte nel migliore dei modi, poi non trova contromisure dopo il lampo di Giovane. L'Inter del secondo tempo ci prova con voglia, ma anche frenesia: alla fine la fortuna lo assiste.
Termina la sfida fra Verona ed Inter allo stadio Bentegodi: finisce 1-2 per l'Inter grazie ad una rocambolesca autorete di Frese al 4° minuto di recupero della gara. L'Inter approfitta del passo falso del Napoli nonostante una gara che sembrava ormai indirizzata sul pareggio, portandosi a -1 dal Napoli.
Zielinski la sblocca
Subito 3 chance per l'Inter. Carlos Augusto imbuca per Zielinski, ma Montipò la devia in angolo con un bel riflesso. Al 7' Calhanoglu pesca Lautaro sulla linea del fuorigioco, l'argentino anticipa Montipò in pallonetto, ma Nelsson salva sulla linea. I nerazzurri controllano il possesso e trovano varchi: al 12' Sucic inventa ancora per Lautaro, il cui tiro dal limite è centrale e debole. Al 16' ecco il gol: Calhanoglu batte un calcio d'angolo dalla sinistra cercando la botta al volo dal limite di Zielinski, il polacco lascia partire un destro con il piatto del piede che si insacca alle spalle di Montipò, sotto la traversa. Luis Henrique si accende a destra, crossa per Bastoni che di testa trova la pronta risposta di Montipò. Botta e risposta: Giovane per Frese da corner, altro colpo di testa che Sommer para.
Gran gol di Giovane per il Verona, poi palo di Orban
A pareggiare i conti ci pensa un lampo di Giovane: il brasiliano al 40' punta Bastoni saltandolo, per poi scaricare un bolide sotto all'incrocio dei pali da posizione defilata. Non è finita qui: Belghali in pieno recupero trova Orban nel cuore dell'area, il nigeriano colpisce il palo con un bel diagonale.
Battaglia in campo, Dimarco ha il nervo scoperto
Chivu cambia nella ripresa: dentro Dumfries, Pio Esposito e Barella per Luis Henrique, Bonny e Zielinski. L'Inter gira palla, ma cresce la frenesia. Bisseck rischia il rosso su Giovane lanciato a rete. Entra anche Dimarco, fischiatissimo dal pubblico di casa. cerca Esposito, che di testa manda alto di poco. Lo stesso Dimarco calcia dal cuore dell'area, Montipò risponde ancora presente. Il finale è concitato, ma confusionario. Frattesi entra ed è subito pericoloso di testa.
Autogol di Frese in pieno recupero
In pieno recupero ecco il gol del sorpasso: Barella scodella al centro: Frese involontariamente devia con la testa un pallone che si insacca alle spalle di Montipò per il 2-1 nerazzurro.
2 novembre 2025 Serie A Enilive 2025/26 | #VeronaInter 1-2
Verona – Si è conclusa 1-2 Hellas Verona-Inter, 10a giornata di Serie A Enilive 2025/26.
Venendo alla cronaca, al 3’ arriva la prima occasione per l’Inter. Calhanoglu apre per Carlos Augusto, che trova in area Zielinski: il polacco tenta la conclusione di sinistro, trovando la deviazione di Montipò in angolo.
Al 7’ Martinez, servito da Calhanoglu, prova il pallonetto in area ma trova la respinta provvidenziale di Nelsson sulla linea.
Al 10’ Sucic, dalla destra, serve rasoterra Martinez al limite dell’area: l’attaccante argentino tenta la conclusione di prima, Montipò blocca in due tempi.
Al 16’ passa in vantaggio l’Inter su schema da calcio d’angolo. Calhanoglu serve al limite dell’area di rigore Zielinski, che calcia al volo di destro e insacca sotto l’incrocio.
Il Verona reagisce al 21’: Giovane entra in area con una bella iniziativa personale e serve a rimorchio Belghali, il cui tiro termina alto sopra la traversa.
Al 27’ occasione Inter con Bastoni, che colpisce di testa su cross di Luis Henrique, trovando ancora pronto Montipò in tuffo.
Un minuto dopo, al 28’, contropiede gialloblù: Belghali recupera palla e lancia Giovane, bravo a servire Orban, che poi restituisce al numero 17. Il sinistro del brasiliano viene deviato in angolo da un difensore nerazzurro. Dalla bandierina, lo stesso Giovane pesca Frese, il cui colpo di testa è bloccato da Sommer.
Al 40’ pareggia i conti il Verona. Bradaric prolunga di testa per Orban, che controlla e serve sulla corsa Giovane. Il brasiliano entra in area e, con un destro potente, batte Sommer per l’1-1.
Nel recupero, al 45’+2’, Belghali scatta sulla fascia e serve in mezzo Orban, che colpisce di prima intenzione ma centra il palo alla destra di Sommer.
Dopo tre minuti di recupero, il primo tempo termina sull’1-1.
Nella ripresa, al 52’ ci prova Calhanoglu con il destro in area: la sfera termina fuori.
Al 66’ Giovane recupera palla su un errore per un retropassaggio di Sucic ma, lanciato in porta, viene fermato da un fallo in scivolata di Bisseck. Per l’arbitro Doveri è cartellino giallo, con successiva conferma da parte del VAR.
All’84’ Barella crossa con il mancino in area, dove Bella-Kotchap anticipa bene Martinez e salva in calcio d’angolo. Sugli sviluppi del corner, Dimarco dalla sinistra pesca Esposito, che di testa non trova lo specchio della porta.
Al 90’+4’ arriva il 2-1 dell’Inter. Barella mette in mezzo e colpisce Frese, che fortuitamente di testa mette il pallone in rete.
Dopo 6 minuti di recupero, la partita termina sul risultato di 1-2.
Il prossimo impegno del Verona sarà sabato 8 novembre alle 15, quando i gialloblù affronteranno il Lecce allo stadio ‘Via del Mare’, nella sfida valida per l’11a giornata di Serie A Enilive 2025/26.
Che Giangiacomo Magnani potesse essere un fattore importante per la retroguardia della Reggiana era indubbio fin dal suo arrivo in estate quando, per questioni familiari, dovette lasciare il Palermo – dove in pochi mesi aveva conquistato un ruolo di leader difensivo – per avvicinarsi a casa. Ma forse in pochi si potevano aspettare che la sua presenza in campo portasse la formazione granata a non subire mai gol.
Dopo aver saltato le prime cinque gare a causa del ritardo di preparazione estiva dovuta alle questioni di cui sopra, l’esperto centrale è stato inserito gradualmente in squadra dal tecnico Davide Dionigi che conosce l’importanza di avere a disposizione un giocatore di quell’esperienza (146 gare in Serie A), di quella qualità e soprattutto determinato a dare il meglio per la squadra della sua città e del suo cuore.
Nei 213 minuti giocati da Magnani in questa stagione la Reggiana non ha mai preso reti: dal secondo tempo col Cesena passando per lo spezzone col Bari e la mezz'ora circa giocata a Monza, fino al derby del Secchia col Modena dove per la prima volta in stagione è rimasto in campo per l’intera gara mostrando di essere sempre più vicino alla condizione migliore. Un vero e proprio muro invalicabile, un’arma in più per Dionigi e la Reggiana per puntare a qualcosa in più della permanenza in Serie B, che resta sempre l’obiettivo prioritario.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Genova, 1° novembre 2025 – Genoa CFC comunica che Patrick Vieira non è più l’allenatore della Prima Squadra.
La società desidera ringraziare il tecnico e il suo staff per la serietà e la professionalità dimostrate nel corso del loro lavoro e formula i migliori auguri per il prosieguo della loro carriera professionale.
La guida tecnica della Prima Squadra è stata affidata ad interim a mister Roberto Murgita coadiuvato da mister Domenico Criscito.
FONTE: GenoaCFC.it
ACF Fiorentina comunica, di comune accordo, di aver interrotto in data odierna il rapporto professionale con il Direttore Sportivo Daniele Pradè.
La Società, a partire dal Presidente Rocco Commisso e sua moglie Catherine con il Direttore Generale Alessandro Ferrari, ringraziano sentitamente il Direttore per gli anni trascorsi insieme con passione e professionalità.
"A Daniele - le parole del Presidente e sua moglie Catherine - auguriamo, con grande stima e affetto, tutto il meglio per il suo futuro”.
FONTE: ACFFiorentina.com
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
'Gli Unici nella storia: il documentario'
40 anni dalla conquista di un sogno
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.