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#HellasWeeklyNews Nazionali gialloblù: Il report (e le critiche a SUSLOV) - 'Take Me Home' chiude a quota 12.826 - #Calciomercato ecco CRUZ!


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CAMPAGNA ABBONAMENTI HELLAS VERONA 2023-24 Chiude a quota 12.826 tessere 'Take Me Home' a +10% rispetto alla travagliata stagione scorsa! Una prova di grandissimo amore da parte dei tifosi gialloblù che come al solito e più del solito non mancheranno mai al Binti.

NAZIONALI GIALLOBLÙ Luci e ombre per i gialloblù-slovacchi DUDA e SUSLOV: Se Ondrej è andato molto bene giocando da titolare contro PORTOGALLO e LIECHTENSTEIN e andando pure in gol nella seconda gara, Tomáš non ha dato il meglio di se nella mezz'ora finale contro i lusitani attirandosi le critiche di cittì, tifosi e addetti ai lavori.
Primo tempo in trasferta nel 5 a 0 contro l'ESTONIA per HIEN che ha giocato titolare con i gialloblù-svedesi per quasi tutto il match anche nella sconfitta interna per 1 a 3 contro l'AUSTRIA.
Non ha visto il campo Paweł DAWIDOWICZ con la sua POLONIA contro isole FÆR ØER e ALBANIA.
L'ITALIA Under 21 è andata a vincere per 2 a 0 in trasferta contro i pari età turchi con l'esordio da titolare e 90 minuti in campo per COPPOLA rimasto in panchina nello 0 a 0 contro la LETTONIA.
Sconfitta di misura contro la SPAGNA per l'Under 21 scozzese di Josh DOIG in campo con la fascia di capitano per più di 90 minuti



#CALCIOMERCATO Ecco Juan Manuel CRUZ alias 'El Jardinerito': Dopo Marcus THURAM e Timothy WEAH un altro figlio d'arte approda in Serie A dove i rispettivi padri hanno fatto esultare generazioni di tifosi [...] (tutti i particolari come sempre nel post B/=\S dedicato al #Calciomercato).

QUANTI STRANIERI IN SERIE A! Dalla sentenza BOSMAN del 1995 in poi, sono cresciuti a dismisura i calciatori stranieri nel massimo campionato di calcio italiano tanto che solo in quattro squadre su venti i giocatori nati nello stivale superano in quantità gli stranieri; stando ai dati Transfermarkt l'UDINESE (come da tradizione) batte tutti con 30 elementi su 35 in rosa non italiani.
Il VERONA? È al terzo posto in compagnia di MILAN, TORINO, GENOA e SALERNITANA con 21 stranieri su 35 mentre la rosa più tricolore di tutte è quella del MONZA con appena 10 stranieri su 28

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...Mezz'ora finale molto sottotono per SUSLOV contro il PORTOGALLO e critiche dei tifosi a cui hanno fatto eco l'ex stopper della nazionale slovacca ĎURICA «È un giocatore che ha un enorme potenziale ma ci sono alcune cose che riguardano il carattere... Tomáš forse dovrebbe avere più umiltà e dare di più al calcio» ha detto a 'Sport1' aggiungendo «quando stabilirà le sue priorità, cosa vuole ottenere nella sua carriera, dove vuole arrivare e inizierà a lavorarci duro non solo fisicamente, ma anche mentalmente, sono convinto che avrà una bellissima carriera. Tutto dipende solo da lui» ha rincarato poi la dose il connazionale ŠKRTEL, ex difensore di LIVERPOOL e ATALANTA fra le altre, «Certo che ha del potenziale, ma sfortunatamente non lo ha ancora messo del tutto in mostra. Deve rendersi conto che ciò che sta accadendo intorno a lui probabilmente non è quello che lui stesso vorrebbe. Invece dei tifosi che lo celebrano e cantano il suo nome, perché ha il potenziale per farlo, ci sono soprattutto notizie non calcistiche su di lui, il che non è affatto positivo. Incrocio le dita affinché si rimetta sulla strada giusta e poi vedremo il Tomáš Suslov che vogliamo vedere». Anche il cittì CALZONA ha detto ovviamente la sua sul nuovo fantasista gialloblù «Mi aspetto molto da lui. Non sono contento di come è apparso in campo finora. Dà il 20% di quello che può. Deve migliorare le sue prestazioni e il suo comportamento fuori dal campo. Se non lo farà il prima possibile, la sua carriera potrebbe andare in una direzione diversa da quella che immaginiamo» Sport.Aktuality.sk

Ondrej DUDA a Sports.sk «Quando in inverno mi trovavo a Colonia in una situazione difficile e sono stato costretto ad andarmene. Non ho nemmeno guardato come funzionasse a Verona o che squadra fosse, volevo solo giocare e volevo farlo nella massima serie. Ora la vedo diversamente: mi interessa come “appare” la squadra e di come ci presentiamo in campo. Problemi di adattamento? Non ne ho mai avuti, anche se quando si arriva in una squadra ultima in classifica non è mai facile integrarsi nel gruppo per trovare spazio. All’Hellas comunque ha funzionato e alla fine ci siamo salvati. Questo inizio di campionato non è stato facile per me perché rientravo da un lungo infortunio, ma sono felice di essere tornato. Ho già giocato titolare, ma devo ancora lavorare molto per tornare al pieno della forma e voglio farlo il prima possibile. Una stagione meno complicata dopo la salvezza? È possibile che vincere lo spareggio ci abbia dato energia per ripartire, ma è anche vero che abbiamo cambiato allenatore e molti elementi della rosa. Capita che dopo una stagione difficile ne segua una più semplice, ma siamo solo all’inizio. Suslov? Credo che sia un giocatore interessante. In carriera ho trovato diversi connazionali all’estero che mi hanno aiutato e penso quindi che la mia presenza farà bene a Tomas, soprattutto perché non conosce ancora bene la lingua. Gli darò una mano» CalcioHellas.it



Julio 'El Jardinero' CRUZ parla del figlio Juan Manuel (in procinto di indossare il gialloblù) a 'La Gazzetta dello Sport' «Dire che sono il papà più felice del mondo sarebbe scontato, ma siccome leggo la gioia nei suoi occhi, beh, questo mi basta. Però bisogna fare le cose con estrema calma. Siamo venuti a Verona con mia moglie e il piccolo Tomas: ora stiamo dietro a JuanMa e adesso la Serie A la rivedrò da dentro uno stadio... Ma sì: adesso tocca a lui. Juan Manuel deve pensare a tutto con calma e da quando si aggregherà alla squadra, lunedì o martedì, tutto verrà piano piano. Ha più tecnica di me. Davvero. Per il resto, nel fisico è uguale a me. E il senso del gol, beh, ce l’ha. Torno a vedere la Serie A sì, sono contento. Verona fra l'altro è una città bellissima. Ma io non c'entro: conta lui» HellasLive.it

Tomáš SUSLOV racconta a L'Arena il parziale meaculpa nei confronti del GRONINGEN «Giocherò in un campionato migliore e credo che lo stile di calcio italiano possa fare al caso mio. Spero di riuscire a raggiungere la formazione titolare il più velocemente possibile e di aiutare la squadra. L'addio al Groningen? Molto difficile. Al club ho detto che avevo bisogno di un cambiamento perché non potevo più dare il massimo. La direzione voleva trattenermi, quindi non è stato facile. Sono contento di essere potuto venire all’Hellas. Non sono orgoglioso del fatto che il Groningen mi abbia “espulso“ due volte dalla prima squadra. Sarò onesto, ne ho avuto abbastanza. Volevo davvero andarmene e il club non era affatto favorevole, quindi dovevo dimostrare che il mio obiettivo era andare avanti. Mi dispiace che sia finita così. Ho ottimi rapporti con il Groningen e credevo che ci saremmo salutati in circostanze migliori, ma il calcio porta anche queste cose. Continuerò a tenere le dita incrociate affinché il club possa avanzare al primo campionato olandese, a cui appartiene... So che a volte devo comportarmi in modo più professionale, ma non sono un piantagrane, quindi mi concentro principalmente sul calcio e non su ciò che mi circonda» TuttoMercatoWeb.com

Isak HIEN parla a un portale svedese dell'estate passata sotto i riflettori del mercato «A quanto ho capito, le offerte sono arrivate il giorno della scadenza, ma non erano abbastanza buone e non sono state accettate, quindi non avevo nulla su cui decidere. Poi mi sono abituato all’idea e mi godo ancora Verona, sia come città che come club. Mi sento pronto per il secondo anno in Italia... Se c'erano altri club oltre all'Atalanta? So che c'erano voci anche sul Torino, ma non so quanto ci fosse di vero. Del resto non ho badato alle voci, ma probabilmente era possibile, come sempre. Ho letto di voci di cui io stesso non avevo sentito nulla ma l'Atalanta era molto vicina. L’Arabia Saudita? Niente di cui abbia sentito. Forse ho visto qualche articolo ma non ho ricevuto proposte quindi niente a cui pensare veramente. Ero ancora in preseason e sapevo delle voci. La sensazione era che se il club avesse ricevevuto una buona offerta vendeva quindi mi ero un po' abituato all'idea che avrei dovuto fare un trasloco e probabilmente in Italia. Ma so com'è il mercato del calcio. Sono abituato. Era un po’ lo stesso tema dell’anno scorso. Tante voci e tante offerte. Poi quanto ci sia concreto, nessuno lo sa mai. Prezzo troppo alto? È difficile dirlo ma ho firmato un contratto con l'Hellas per cui in qualche modo ho dato al club il diritto di fissare un prezzo per me. Devo rispettarlo. Se ritenevano che l'offerta non fosse abbastanza buona posso capirlo e poi il giorno della scadenza era difficile trovare sostituti all'altezza. Il calcio è così...» Expressen.se

Josh DOIG dal ritiro dell'Under 21 scozzese «La verità è che secondo me il nostro calcio, in Scozia, è sottovalutato. In realtà è fisico e molto intenso, la velocità del gioco non è così differente dalla Serie A e quando sono andato in Italia il salto non è stato poi grande quanto mi aspettassi» SportItalia.com




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