#HellasVeronaNews + - =
12 GOL PER L'HELLAS contro la rappresentativa della Val d'Isarco, aldilà dell'arrendevolezza dell'avversario sono apparsi molto in palla JANKOVIĆ e SILIGARDI, PISANO provato da centrale difensivo accanto a BIANCHETTI nel 4-3-3 senza VIVIANI e SOUPRAYEN a causa di un piccoli infortuni e che ha visto PAZZINI al centro al posto di TONI in Germania per il processo che stà subendo per aver evaso tasse... Clericali! (leggi sotto)
LA CHIESA TEDESCA VUOLE QUASI 2 MILIONI DA TONI 'reo' di essere stato credente (anche) ai tempi del BAYERN MONACO senza aver pagato la retta alla chiesa cattolica teutonica che ora chiede pure gli arretrati, nel processo in corso il centravanti ha ribaltato le accuse sui suoi commercialisti tedeschi che non lo avrebbero avvisato e dichiara al giudice «Penso che se si crede in Dio non c'è bisogno di pagare la Chiesa, se avessi saputo quanto costa in Germania essere cattolici avrei subito rinunciato a dichiararmi credente»... Come dargli torto?
CLIVENSI IN CURVA NORD! Finalmente, dopo anni di convivenza forzata, i tifosi della Diga dal prossimo campionato verranno spostati in Curva Nord e lasceranno la Sud (speriamo per sempre) ha chi la occupa praticamente da sempre... Gli ospiti? Si accomoderanno in 'Piccionaia'!
VERONA-FIORENTINA GEMELLAGGIO ANCHE IN RITIRO dove i rispettivi Village di Racines e Moena si sono scambiati le maglie di TONI e PASQUAL...
MAGLIE BRUTTE O (COME MINIMO) IN BARBA ALLA TRADIZIONE? ...E chissenenfrega se il club ricava utili e la maglia è quella dell'HELLAS! In questo interessante articolo di CalcioEFinanza.it si analizzano le ragioni che hanno convinto club di provincia come VERONA, ATALANTA e BARI ad affidarsi al potentissimo brand Nike...
MERCATO: Secondo Gazzetta.it il NAPOLI aveva chiuso per SALA sulla base di 3 'miseri' milioni, interviene poco dopo BIGON a chiarire che per il giocatore non sono state avanzate ancora offerte a dispetto di rumors e cifre da considerarsi del tutto inventati come le voci che parlavano di un'offerta della JUVENTUS per il giocatore.
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Dal sole alla pioggia |
DICONO + - =
Mister MANDORLINI2 'Problemi degli avversari...' «Pazzini ha fatto bene è un po' carico di lavoro, ma intanto ha già fatto gol e sta prendendo confidenza col gruppo. Lui e Toni potranno giocare insieme o da soli, i problemi sono soprattutto per gli avversari, io devo solo trovare l'equilibrio generale» TuttoMercatoWeb.com
'Il Pazzo' alla Gazzetta 'A Verona ento la fiducia di tutti...' «Non mi aspettavo un entusiasmo simile dai tifosi del Verona. E' la situazione ideale per me, avevo bisogno di un club dove sentire la fiducia incondizionata di tutti. Il Milan? Il mio rammarico è aver giocato poco quando me lo sarei meritato. Con Inzaghi abbiamo discusso, l'ultima volta lo abbiamo fatto poco pacatamente, da lì ho deciso di andare avanti lavorando in silenzio. 10-15 gol? Sono molto fiducioso, con la continuità ho sempre fatto gol. E chissà che non ci sia un posto per me all'Europeo. Io e Toni? I problemi sono zero, è mio fratello, il mio testimone di nozze» TuttoMercatoWeb.com
Mister MANDORLINI sulla prima amichevole stagionale contro la Rappresentativa della Val d'Isarco «Al di là dei gol e dell'avversario sono soddisfatto, è un avvicinamento a questa nuova stagione. Pazzini ha fatto bene, è un po' carico di lavoro, ma intanto ha già fatto gol e sta prendendo confidenza col gruppo. Fares può giocare sia basso che alto, ci puntiamo tanto. Questo test comunque lascia il tempo che trova. Abbiamo cambiato e cambieremo ancora in questa stagione, però ho visto che lo spirito è quello giusto, come il modo di stare in campo, la disciplina e l'ordine. Toni e Pazzini potranno giocare insieme o da soli, i problemi sono soprattutto per gli avversari, io devo solo trovare l'equilibrio generale. Dispiace per Viviani, lo vedremo più avanti, Greco però si è dimostrato molto affidabile. Siligardi? Ha caratteristiche che mi piacciono. Luca viene da diversi infortuni, ma ha già giocato in Serie A, a me piace. Gomez? Cresce ogni volta che viene in ritiro, contro la Valle Isarco gli ho dato la fascia, per noi è indispensabile» HellasVerona.it
PAZZINI e il rapporto con INZAGHI 'Discussioni pacate... Altre meno' «Al Milan il mio rammarico è stato non aver giocato di più quando me lo sarei meritato. Tra l’altro fisicamente sono sempre stato ben. Il rapporto con Filippo Inzaghi? Abbiamo fatto diverse discussioni pacate e altre molto meno pacate. Dopo l’ultima, decisamente animata, ho deciso di chiudere l’argomento e continuare a fare il mio lavoro. In qualche circostanza avrei potuto farmi sentire di più, affrontare il problema in modo più diretto, invece di aspettare e basta» CalcioNews24.com
SILIGARDI alla presentazione 'Che emozione all'Aldo Olivieri!' «Le mie prime impressioni? Essere al Verona per me è una grande occasione, perché arrivo in una società importante che negli ultimi anni ha fatto benissimo, con una tifoseria incredibile. Penso di essere arrivato in una squadra con un allenatore e un modulo che possono esaltare la mie caratteristiche. Il mio arrivo dal Livorno? Sono stato bene a Livorno, due anni importanti che mi hanno dato fiducia. Adesso cerco di fare il salto in Serie A col Verona, questo mi stimola tanto. È un progetto importante, mi hanno proposto un contratto di tre anni, facendomi capire che credono in me. Cosa mi ha detto Mandorlini? Appena arrivato mi ha dato il benvenuto, poi sto imparando i movimenti che chiede, pian piano mi sto adattando sia ai compagni che agli schemi. Un messaggio per i tifosi? L’unica cosa che posso dire è che farò il possibile per impegnarmi e rispettare la maglia. Vedere 4mila persone alla presentazione è stata un’emozione più unica che rara»
NICOLAS in prestito al TRAPANI «Sono contentissimo di questa scelta. Non conosco Trapani, ma mi hanno detto che è una bella città, c'è una società seria, in cui si lavora bene ed in maniera serena. Da parte mia, spero di poter dare il mio contributo aiutando al massimo la squadra ed avendo anche soddisfazioni sia come gruppo sia sul piano personale. Aria di casa? Sodinha già lo conoscevo, Bagatini l'ho conosciuto oggi. Ma qui tutti i miei nuovi compagni mi hanno fatto sentire subito a casa, non appena sono arrivato» TuttoMercatoWeb.com
Sentite Cesare PRANDELLI «Pazzo e Luca insieme? Se Mandorlini ha dato il suo consenso vuol dire che si può. Mandorlini sa, lasciamolo tranquillo. È un tecnico preparato, avrà sicuramente la sua idea di base e pure il suo disegno per loro due. Andrea non lascia nulla al caso. Questi due insieme non possono essere una casualità. E poi c'è il precedente» LArena.it
PAZZINI via Facebook «Comincia oggi una nuova sfida professionale, sono davvero felice ed entusiasta. Non vedo l’ora di iniziare la stagione con una squadra ambiziosa che mi ha fortemente voluto e ha creduto in me. Ringrazio il presidente Setti e tutto l’Hellas Verona FC per questa grande opportunità, farò il massimo per ripagare la sua fiducia e quella dei tifosi. Passione, storia, tradizione... So che valore ha la maglia dell’Hellas. Ieri sera non mi aspettavo così tanto calore... è stato emozionante, bello e divertente. Ringrazio infine tutto l’ A.C. Milan per le ultime tre stagioni vissute assieme e soprattutto i tifosi rossoneri, che mi hanno sempre sostenuto e mi hanno sempre dimostrato grande affetto»
Hellas Verona - Valle D'Isarco 12-0 | MANDORLINI sulla prima amichevole stagionale |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Beppe RUSSO torna al LUMEZZANE dopo il prestito alla TERNANA ma le richieste non gli mancano MANTOVA, CREMONESE e AKRAGAS su di lui. OBBADI neoacquisto del LILLE 'Felice dell'esperienza italiana, peccato per l'infortunio'. CACCIATORE al CHIEVO nell'affare che ha portato ZUKANOVIC alla SAMP! SOGLIANO rivela 'Si, parlai molto stretto col MILAN'... Niccolò GALLI al RIMINI. FREY rescinde col BURSASPOR, Valon BEHRAMI dall'AMBURGO al WATFORD in Inghilterra. BENUSSI 'Situazione portieri non chiara a Verona, ho preferito il Carpi...'. TOMMASI segna nei preliminari di Champions League ed entra nella storia del calcio della repubblica di San Marino...
SOLLEVAMENTO PESI: L'atleta venezuelana solleva 106 kg poi sviene ma alla fine conquista l'argento!
TOUR DE FRANCE: BASSO si ritira dopo aver scoperto di avere un tumore al testicolo...
ITALVOLLEY: Quattro azzurri espulsi dal CT BERRUTI dopo una 'notte brava' a Rio de Janeiro...
CALCIOMERCATO: Per Ciro IMMOBILE ufficiale il prestito al SIVIGLIA dopo la poco entusiasmante avventura in Bundesliga con la maglia del BORUSSIA...
EUROPEI DI ATLETICA UNDER 23, il veronese Giovanni GALBIERI oro nei 100 piani con il tempo di 10''33!
MOTOGP: MARQUEZ domina anche in Germania ma al comando della classifica generale c'è ancora ROSSI...
PREMIER LEAGUE: Il LIVERPOOL ha deciso niente tour asiatico per BALOTELLI e BORINI...
TENNIS: Serena WILLIAMS trionfa a Wimbledon per la sesta volta in carriera, DJOKOVIC batte FEDERER e porta a casa il trofeo maschile
CICLISMO: Luca PAOLINI positivo alla cocaina è sospeso dal Tour de France
La prima giornata gialloblù a Racines | Si lavora duro in ritiro | Hellas Village, il cuore gialloblù in ritiro |
RASSEGNA STAMPA + - =
Fiorentina e Verona gemellaggio anche in ritiro
Pubblicato il: 15 Lug 2015 15:13 Autore: Redazione Fiorentina.it
Gemellaggio anche in ritiro tra Fiorentina e Hellas Verona. Le due squadre infatti si sono scambiate, in segno simbolico, le nuove maglie della prossima stagione: la viola di Pasqual al ritito del Verona e quella gialloblu di Toni a Moena.
FONTE: Fiorentina.it
Dal Bari all’Hellas Verona, quando il colosso Nike sponsorizza la “provincia”
di Alessandro Oliva - 13 luglio 2015
L’ultima in ordine di tempo è stata “la Bari”, come la chiamano i suoi tifosi. Sembra passata un’era geologica da quando il club biancorosso sembrava ormai sull’orlo del fallimento. Poi è arrivato l’ex arbitro Gianluca Paparesta a salvare il Bari prendendolo in Tribunale e facendolo restare in Serie B. Oggi il management squadra pugliese ha in programma un rilancio che passa anche dal marketing: la maglia del Bari è l’unica della prossima cadetteria ad essere griffata Nike, la seconda della storia dopo l’esperienza del Napoli risalente alla fine degli anni Novanta.
Prima del Bari, in Serie A, ci sono stati altri due casi in cui il colosso dell’abbigliamento sportivo ha deciso di investire nella provincia del pallone: parliamo di Hellas Verona e Atalanta, giunte rispettivamente al terzo e secondo anno con la maglia griffata con il “baffo”.
Verona, dalle critiche al vintage (Shakespeare incluso)
Quando il Verona, alla fine della stagione 2013, è tornato in A, in città l’entusiasmo era alle stelle. Non solo per il raggiungimento della massima serie dopo addirittura quattro stagioni nella vecchia cara Serie C. Ma anche per i nuovi ricavi previsti. Il club, già al primo anno di B dopo la terza serie, era tornato all’utile in bilancio: 2,9 milioni di euro contro il rosso di 5 del 2011. Tutto merito del fatturato, aumentato del 197% nel passaggio dalla C alla B: da 3,7 a 10.6 milioni. Al secondo anno di B, è arriva la promozione: il club è sì tornato in perdita di 5 milioni per effetti dell’aumento delle spese per il personale (circa 12 milioni contro i 6 del 2012/13), ma sono aumentato i ricavi ancora a 13,3 milioni. La prospettiva di ricavare più denaro dai diritti tv, ma soprattutto i ricavi da gare mantenuti a livelli rispettabili anche in Lega Pro, hanno convinto un colosso come Nike ad investire del club scaligero.
Nella prima stagione in A, il fatturato è schizzato a 42 milioni di euro (grazie soprattutto ai diritti tv), mentre il modello Nike non ha entusiasmato i tifosi. Molti l’hanno giudicata una “maglia da catalogo”. Tecnicamente non a torto: la maglia realizzata per il ritorno dell’Hellas in a da Nike non era personalizzata, come accade con i grandi club. La differenza sta nella tipologia di accordo. Nel caso dell’Hellas, si è trattato di un contratto cui Nike è official supplier, cioè fornitore di materiale tecnico. In sostanza, è un accordo che prevede che il club si rifornisca dall’azienda rifornitrice di maglie da gioco.
Non è un caso che la maglia dell’Hellas fosse, di fatto, una maglia appartenente a una linea predefinita Nike e non personalizzata. Così come non è un caso che i ricavi da sponsor tecnico al primo anno siano stato di soli 165mila euro. Poi, al secondo anno, il cambio di rotta con una maglia più personalizzata nel design, fino ad arrivare al terzo anno, quello che sta per cominciare, con una maglia personalizzata a strisce gialloblu (e con una scritta in inglese presa da William Shakespeare): una scelta dal sapore vintage, visto che era da vent’anni che l’Hellas non giocava con un modello simile.
“La società scaligera si propone di essere un tassello importante attorno a cui costruire una serie di sinergie con tutti i player che la circondano, con una triplice valenza: sociale per diffondere un’immagine positiva e vicina al proprio territorio, di business marketing al fine di creare valore per i propri partner e di mass marketing per creare fidelizzazione, identificazione nei colori sociali e coinvolgimento dei propri sostenitori“, spiega il sito del club. Un contesto nel quale si inserisce l’iniziativa dell’Hellas Kitchen, il ristorante brandizzato Hellas Verona, parallelamente all’Hellas Store di via Cattaneo, vicinissima all’Arena, gestita direttamente dal club nell’ambito dell’accordo con Nike: la società scaligera è distributrice in esclusiva dei prodotti Nike con il logo del club. In pratica, è il club che decide come organizzare la vendita. Anche con l’aiuto delle nuove tecnologie: con una app dedicata, passando davanti allo store Hellas si attiva una notifica sullo smartphone che ti invita a visitare il negozio.
“Siamo entrati nella galassia Nike, ora siamo il tester per l’Italia. La nostra seconda maglia è stata considerata la migliore divisa away d’Europa. Lo store che abbiamo aperto ha visto entrare 400mila persone, sono stati venduti 100mila capi e 11mila maglie. Dal 10 agosto, giorno di presentazione della nuova maglia, i tifosi ne hanno acquistate 5mila. Inoltre, abbiamo aperto nuovi canali come l’e-commerce e abbiamo registrato addirittura l’arrivo di un ordine dall’Australia. Attualmente stiamo trattando con lo sponsor tecnico per il prolungamento del contratto, che scade in 2017?, ha spiegato lo scorso ottobre il dg del club, Giovanni Gardini. Nel frattempo, nell’organigramma del club è arrivato un nuovo direttore commerciale: è Marco Sorosina, ex Inter (altro club griffato Nike).
[...]
FONTE: CalcioEFinanza.it
Sport - Calcio - Il calciatore di Grotte di Castro ha iniziato ieri il ritiro di preparazione alla sua prima serie A
Federico Viviani, partito il ritiro con l’Hellas Verona
di Samuele Sansonetti
Grotte di Castro – Quello di ieri per Federico Viviani non è stato un semplice sabato estivo. Con il primo allenamento di Racines il centrocampista viterbese ha iniziato ufficialmente la preparazione al suo primo campionato di serie A.
A dire il vero la stagione del calciatore è iniziata mercoledì scorso, quando l’Hellas Verona si è ritrovato a Colà di Lazise per due sedute di allenamento.
Dopo, due giornate di lavoro a Peschiera del Garda. Prima della presentazione ufficiale della squadra, effettuata nella serata di venerdì al campo Olivieri di Verona.
La squadra, anche quest’anno agli ordini di mister Mandorlini, si è presentata ai suoi tifosi in un clima di festa. Tra l’entusiasmo e la felicità per la contemporanea presentazione della prima maglia, gialla e blu come da tradizione, e del nuovo acquisto Giampaolo Pazzini.
Presente alla cerimonia, ovviamente, anche Federico Viviani. Acquistato dal presidente Setti dopo aver giocato l’ultima stagione e mezza al Latina, in prestito dalla Roma. Per il suo cartellino il patron gialloblù ha sborsato una cifra attorno ai 4 milioni di euro.
Finita la cerimonia, testa al ritiro di Racines, in Trentino.
La squadra è partita ieri mattina e ha svolto il suo primo allenamento nel pomeriggio, alle 17,30.
Il ritiro terminerà sabato 25 luglio. Per Federico Viviani saranno giorni duri, ma da vivere al 100%. Perché getteranno le basi atletiche per il suo primo campionato di serie A, con la speranza di giocarlo con una maglia da titolare.
Samuele Sansonetti
Federico Viviani, originario di Grotte di Castro, nasce a Lecco nel 1992. Percorre tutte le giovanili con la Castrense per poi essere acquistato, a tredici anni, dalla Roma. Parte dai Giovanissimi e arriva fino alla Primavera di Alberto De Rossi, padre del più noto Daniele.
Dopo la conquista dello scudetto primavera 2010-2011 viene promosso in prima squadra. Con la Roma allenata da Luis Enrique esordisce prima in Europa league contro il Bratislava e poi in campionato, contro la Juve.
Nel 2012-2013 viene mandato a farsi le ossa in un campionato minore, lontano dalle attenzioni mediatiche della serie A. Va in prestito al Padova e gioca la sua prima stagione da titolare in serie B.
L’anno successivo passa al Pescara. Ci rimane per sei mesi e poi si accasa, definitivamente, al Latina. In un anno e mezzo trova la definitiva consacrazione, con 52 presenze e 11 gol.
E’ figlio d’arte. Papà Mauro è nato a Grotte di Castro ed è un ex calciatore, tra le altre, di Lazio, Frosinone e Siena.
FONTE: TusciaWeb.eu
Chi è Jacopo Sala? Video e Caratteristiche del nuovo terzino del Napoli
Jacopo Sala è praticamente un nuovo calciatore del Napoli. Pur avendo giocato nelle ultime stagioni a Verona alcuni tifosi si chiedono Chi è Sala? In questo articolo cercheremo così di mettere in evidenza le caratteristiche tecniche del giocatore e di mostrare alcuni Video con dei suoi gol.
Jacopo Sala è nato a Bergamo il 5 dicembre 1991. Entrato a soli 10 anni nelle giovanili dell’Atalanta viene notato da diverse squadre europee tra cui Manchester Utd, Manchester City e Chelsea. Proprio i Blues riescono a strapparlo alla società bergamasca e a portarlo a Londra quando aveva solo 15 anni per la cifra di 350 mila euro. Nelle giovanili londinesi Jacopo diventa uno dei punti di forza della squadra riuscendo a trascinare i suoi alla vittoria dell’FA Cup Youth e a conquistarsi nel 2010, a soli 19 anni, la chiamata in prima squadra con cui pero’ non riuscirà mai ad esordire a causa anche di alcuni infortuni.
Nel 2011 fu ceduto all’Amburgo con cui esordisce tra i professionisti e segna anche il suo primo gol contro il Bayern Monaco. Anche nell’esperienza tedesca è stato condizionato da molti infortuni, passa così nel 2013 al Verona cui esordirà nella Serie A e collezionerà 31 presenze e 3 gol.
CARATTERISTICHE TECNICHE DI JACOPO SALA
E’ difficile trovare un ruolo specifico per Jacopo Sala. Il giovane calciatore puo’ infatti essere definito un uomo di fascia destra. Il 23enne infatti è in grado di ricoprire sia il ruolo di terzino destro, che di mezzala destra che di attaccante esterno in un tridente offensivo. Piede destro educato, dotato di una grande velocità, l’ex Chelsea ha anche una buonissima tecnica unita ad un ottimo dribbling che gli permettono facilmente di superare i diretti avversari. Pur essendo alto 184 cm non è pero’ fisicamente molto potente quindi gli capita delle volte di perdere dei duelli spalla a spalla. Un aspetto su cui sicuramente potrà migliorare vista la giovane età. E’ comunque dotato anche di un ottimo fiuto del gol tanto da segnare spesso 2,3 gol a campionato. Soprattutto quando giocava in Germania in molti lo paragonavano a Pires e Donadoni.
FONTE: CalcioMercato.Napoli.it
Mercato: bentornato Nenè !!!
L'attaccante brasiliano, classe '83, torna nel Golfo dei Poeti dopo aver vestito la maglia delle Aquile nella seconda parte della scorsa stagione
17 lug 2015 - 08:36
Bentornato NENE'!!! |
Lo Spezia Calcio comunica di aver trovato un accordo con l'Hellas Verona FC per il ritorno in maglia bianca dell'attaccante brasiliano, classe ’83, Anderson Miguel Da Silva, meglio conosciuto come Nenè, che da questa mattina sarà a disposizione di mister Bjelica nel ritiro di Santa Cristina in attesa di completare le modalità di tesseramento.
L'esperto centravanti sudamericano, ambidestro, abile sui calci piazzati e forte di testa, torna dunque a vestire la maglia bianca dopo averla indossata nel girone di ritorno dello scorso campionato, quando in 16 presenze mise a segno quattro splendide reti, tra le quali spiccano sicuramente le bombe sganciate contro Modena e Brescia, conclusioni imparabili che rimarranno a lungo nella memoria dei presenti.
In carriera Nenè, dopo esser cresciuto nel Santos, ha indossato anche le maglie di Cruzeiro, Santa Cruz, Ipatinga, CD Nacional, Hellas Verona e soprattutto Cagliari, formazione con la quale ha disputato cinque stagione e che quest'anno affronterà da avversario.
Bentornato Nenè !!!!
Anderson Miguel Da Silva "Nenè"
Ruolo: attaccante
Nato a San Paolo (Brasile) il 28.07.1983
Altezza: 183 cm
Peso: 78 kg
Nazionalità: brasiliano
FONTE: ACSpezia.com
Hellas Verona, Pazzini: “Quando gioco con continuità segno sempre, punto l’Europeo e penso di avere buone possibilità”
Giampaolo Pazzini, Hellas Verona - Ph Grigolini
Gianluca Di Marzio 17-07-2015 12:00
Giampaolo Pazzini prova a rilanciarsi. Lui, l'uomo della tripletta a Wembley con l'Under 21, era considerato uno dei più grandi talenti del calcio italiano. Invece, dopo l'esplosione alla Samp, il "Pazzo" non ha trovato con regolarità la maglia da titolare, sia nell'Inter che nel Milan. La parentesi rossonera non è andata come l'attaccante toscano avrebbe voluto, come dichiarato in un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport: "Un’esperienza molto bella, a prescindere dai risultati. Certo, avrei voluto giocare di più e fare meglio nell’ultimo anno e mezzo, ma i tifosi mi hanno sempre sostenuto e questa è la mia soddisfazione più grande. Il mio rammarico è stato non aver giocato di più quando me lo sarei meritato. Tra l’altro fisicamente sono sempre stato bene. Inzaghi? Abbiamo avuto diverse discussioni pacate e altre molto meno pacate. Dopo l’ultima, decisamente animata, ho deciso di chiudere l’argomento e continuare a fare il mio lavoro".
Adesso nuova avventura, a Verona: "Sapevo che fosse una piazza passionale, ma non mi aspettavo un entusiasmo simile. Per me la situazione ideale era andare in un club in cui poter sentire la fiducia incondizionata di tutti. Cosa che evidentemente al Milan non è successa. Setti dice che segnerò più di 15 gol? Il presidente ha sempre ragione... Io sono molto fiducioso, quando sono riuscito ad avere continuità ho sempre fatto gol. E chissà che non ci sia un posto per me all’Europeo. Credo di avere buone possibilità, se tutto fila come deve. Mandorlini? È lui che mi ha lanciato all’Atalanta, ritrovo un punto di riferimento. Sa cosa posso fare e dare. Diciamo che, prima della firma, qualche telefonata me l’ha fatta".
A Verona ritrova anche Toni: "A Firenze l’abbiamo già fatto a fasi alterne, riuscendoci discretamente. Io gli giravo intorno, da seconda punta. Ci sarà la piena disponibilità di entrambi per fare meglio possibile, accettandole scelte del mister. E poi con Luca i problemi sono a zero. E’ mio fratello, il mio testimone di nozze, in campo è una leggenda. Balotelli? Con lui mi sono trovato bene, ma sprecavo molte energie a urlargli dietro. Però mi ascoltava, e questo me lo prendo come punto di merito. Comunque l’attaccante più forte tecnicamente che ho visto al Milan è stato Pato. Un fenomeno vero, talento pazzesco".
Il Verona allunga la carriera: "Due mesi fa le avrei detto che avrei giocato altri tre anni. Il Verona però mi ha ridato l’entusiasmo, quindi non mi pongo limiti: basta stare bene. Quando finirò, mi piacerebbe l’ambito dirigenziale. Allenatore proprio non mi ci vedo: troppe interviste...".
Hellas Verona, Mandorlini: “Pazzini e Toni possono giocare anche insieme. Gomez? E’ indispensabile”
Redazione 16-07-2015 22:05
Andrea Mandorlini - Hellas Verona
Primo test match per l’Hellas Verona di Mandorlini, chiamato a ripetere una stagione all’altezza dopo i successi delle due ultime annate. Non certo un avversario di rilievo la rappresentativa di Valle Isarco, con i gialloblú che si sono imposti per dodici reti a zero. Tanta attenzione soprattutto alla nuova coppia di attacco già vista a Firenze con la viola, Toni-Pazzini: "Pazzini ha fatto bene - ha commentato Andrea Mandorlini in conferenza stampa - è un po' carico di lavoro, ma intanto ha già fatto gol e sta prendendo confidenza col gruppo. Lui e Toni potranno giocare insieme o da soli, i problemi sono soprattutto per gli avversari, io devo solo trovare l'equilibrio generale”.
Ma non solo attacco, l’allenatore gialloblù ha parole da spendere per tutti: "Questo test comunque lascia il tempo che trova. Abbiamo cambiato e cambieremo ancora in questa stagione, però ho visto che lo spirito è quello giusto, come il modo di stare in campo, la disciplina e l'ordine. Dispiace per Viviani, lo vedremo più avanti, Greco però si è dimostrato molto affidabile. Siligardi? Ha caratteristiche che mi piacciono, viene da diversi infortuni, ma ha già giocato in Serie A, a me piace. Gomez? Cresce ogni volta che viene in ritiro, oggi gli ho dato la fascia, per noi è indispensabile"
Hellas Verona, Pazzini&Toni: ancora tu? Ma non dovevamo…
Toni-Pazzini, Hellas Verona (ph Grigolini)
Redazione 13-07-2015 00:01
Ancora Tu? Ma non dovevamo rivederci più? E come stai? Domanda inutile, stai come me e ci scappa ridere. Chissà se l’incontro tra Luca Toni e Giampaolo Pazzini ha dato vita al testo di Lucio Battisti.
Ancora, tu. Eccome, perché i due attaccanti si sono conosciuti a Firenze, in quella Viola in cui Toni era la punta di diamante. Luca, il 30 sulle spalle, faceva il suo sporco mestiere come non mai: tanti gol e le corse sotto la Fiesole con la mano portata all’orecchio. Di testa, di rapina, in acrobazia: nel pieno della sua maturità calcistica, la rete era una calamita naturale per i palloni che partivano dal suo corpo. Subito capocannoniere con 31 gol, a render buono per gli archivi un certo mito che rispondeva al nome di Gabriel Omar Batistuta. È la cavalcata mondiale, il cui fresco anniversario ci riempie il cuore di gioia e malinconia. Il Pazzo? Poco più che ventenne arrivava dall’Atalanta con grandi speranze sulle spalle. La figura di Toni ingombrante, in tutti sensi, e lo spazio per mettersi in luce poco. Ma i due sono amici e in allenamento Giampaolo ha gli occhi fissi su Luca, per carpire le movenze, il fiuto, la fame di gol. ‘Ti tengo d’occhio’, proprio come la sua esultanza, ormai diventata un must.
Non dovevamo rivederci più? Già, Luca, dopo il ritorno dalla Germania da campione del mondo ed un’annata così così a Firenze, torna in Baviera vestendo la maglia del Bayern. Tra un’ oktoberfest e l’altra, tanti gol per farsi amare anche oltre confine. Pazzini, invece, sceglie l’Italia per rilanciarsi: la Sampdoria e una maglia numero 10 da onorare. Eccome se lo fa, tante esultanze sotto la Sud con il suo amico Cassano ed una qualificazione ai preliminari di Champions League conquistata, con quella voglia di arrivare che aveva dentro dalle giovanili dell’Atalanta.
E come stai? Domanda inutile. Stai come me. Qui, una piccola discrepanza col testo di Battisti, da penna blu. Perchè Toni sta bene, anzi benissimo. A 38 anni, un attaccante solitamente è in piena parabola discendente: categorie minori, corsi da allenatore, prove da imprenditore o semplicemente meritato riposo. Non per Luca, l’oasi felice dell’Hellas lo ha reincarnato principe del gol. Lassù a superare la doppia cifra, quella col ‘2’ davanti manco a dirlo, insieme a quel giovincello di Icardi. Fermarsi? Ancora un altro giro di giostra, per favore. Pazzini, invece arriva da annate in chiaroscuro con la maglia rossonera: rosso il conto dei gol rispetto alla media tenuta a Genova, nera la sorte e le circostanze di stagioni difficili a livello di squadra.
E ci scappa ridere. Ora nuovamente insieme a Verona, maestro e allievo nel pieno delle forze e delle motivazioni: il primo per confermarsi, il secondo per rilanciarsi sul palcoscenico della Serie A. Poi a fine anno, ci sarebbe anche un Europeo da giocare. Ci scappa da ridere. Ma forse, in fondo, nemmeno troppo. Perchè chi ha stupito, e stupisce, stupirà? In un modo o nell'altro...
A cura di Luca Gandini
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Tassa sui fedeli in Germania, la dovrà pagare anche Luca Toni: 1,7 milioni di euro
Il centravanti dell'Hellas ha giocato e vissuto a Monaco di Baviera tra il tra il 2007 e il 2010 ed è stato chiamato dalle autorità tedesche a pagare la tassa sulla fede religiosa. Non si arresta la bizzarra vicenda
La Redazione 16 luglio 2015
La notizia che Luca Toni è stato chiamato dalle autorità tedesche a pagare la KirchenSteuer, cioè la cosiddetta tassa sui fedeli che i credenti sono obbligati a versare in Germania, risale al marzo scorso. Ma il Corriere del Veneto, che a sua volta si rifa la giornale tedesco Bild, comunica che oggi giovedì 16 luglio, l'attaccante dell'Hellas è comparso davanti alla Corte di Appello di Monaco. Toni ha da sempre affermato di non essere mai stato al corrente dell'esistenza di questa imposta, perciò quando ha giocato nel Bayern Monaco tra il 2007 e il 2010, non ha versato quanto ora contestato.
Si tratta di un milione e 700mila euro che il calciatore dovrebbe versare alle casse tedesche, se le accuse a suo carico saranno accolte. Da parte sua, Luca Toni accusa il suo commercialista dell'epoca e la stessa squadra del Bayern, rei di non averlo informato della KirchenSteuer. D'altro canto, il centravanti è un cattolico praticante, perciò secondo la legge avrebbe dovuto dichiararlo, come richiesto, nelle dichiarazione dei redditi compilate quando giocava in Germania.
Sempre secondo quanto riferisce il Corriere, il giudice di Monaco ha aggiornato la seduta e, quindi, ancora non si sa se Luca Toni riuscirà a non pagare questa "benedetta" imposta.
FONTE: VeronaSera.it
07:20 | venerdì 17 luglio 2015
Pazzini rivela: «Che lite con Inzaghi!»
Meglio Allegri e Mandorlini: «I due con cui mi sono trovato meglio»
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo
HELLAS VERONA MILAN PAZZINI - Non è facile cancellare tre anni della propria vita, ma del resto Giampaolo Pazzini non intende farlo. L’attaccante vuole fare tesoro dell’esperienza al Milan, nel bene e nel male, per ritrovare il sorriso all’Hellas Verona: «Un’esperienza molto bella, a prescindere dai risultati. Certo, avrei voluto giocare di più e fare meglio nell’ultimo anno e mezzo, ma i tifosi mi hanno sempre sostenuto e questa è la mia soddisfazione più grande», il bilancio del centravanti, che ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ha parlato anche della nuova avventura con la maglia gialloblù: «Sapevo che era una piazza passionale, ma non mi aspettavo un entusiasmo simile. Per me la situazione ideale era andare in un club in cui poter sentire la fiducia incondizionata di tutti».
I RETROSCENA – Difficile mettersi alle spalle l’esperienza con la maglia rossonera: «Il mio rammarico è stato non aver giocato di più quando me lo sarei meritato. Tra l’altro fisicamente sono sempre stato bene», ha spiegato Pazzini, che ha parlato del rapporto con Filippo Inzaghi: «Abbiamo fatto diverse discussioni pacate e altre molto meno pacate. Dopo l’ultima, decisamente animata, ho deciso di chiudere l’argomento e continuare a fare il mio lavoro. In qualche circostanza avrei potuto farmi sentire di più, affrontare il problema in modo più diretto, invece di aspettare e basta».
NUOVA SFIDA – Ora, però, c’è l’Hellas Verona e la possibilità di riscattarsi: «Sono molto fiducioso. E chissà che non ci sia un posto per me all’Europeo. Credo di avere buone possibilità, se tutto fila come deve. Mandorlini? È lui che mi ha lanciato all’Atalanta, ritrovo un punto di riferimento. Diciamo che, prima della firma, qualche telefonata me l’ha fatta. Toni? Ci sarà la piena disponibilità di entrambi per fare meglio possibile, accettando le scelte del mister. E’ mio fratello, il mio testimone di nozze, in campo è una leggenda. Si può ancora fare affidamento sui giocatori italiani. E poi esperienza e entusiasmo contano e molte volte li hanno più i vecchi dei giovani».
VALUTAZIONI – Pazzini ha parlato poi del rapporto con Mario Balotelli, anche se considera Alexandre Pato l’attaccante più forte tecnicamente che ha visto nel Milan: «Con lui mi sono trovato bene, ma sprecavo molte energie a urlargli dietro. Però mi ascoltava, e questo me lo prendo come punto di merito (ride, ndr)». L’attaccante conserva anche un buon ricordo di Massimiliano Allegri: «Con Mandorlini è stato l’allenatore con cui mi sono trovato meglio in carriera. Ha un grande pregio: una enorme capacità di equilibrio e serenità, che trasmetteva alla squadra quando le cose non andavano bene».
09:15 | giovedì 16 luglio 2015
Germania: la Chiesa vuole 1,7 milioni da Toni
L'attaccante dell'Hellas: «Se si crede in Dio non c'è bisogno di pagare»
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini © www.imagephotoagency.it
TONI HELLAS VERONA - Situazione paradossale quella dell'attaccante dell'Hellas Verona Luca Toni, costretto a raggiungere la Germania nei giorni scorsi per presenziare all'udienza che lo vedeva protagonista per un debito fiscale da 1,7 milioni di euro nei confronti della Chiesa per un'imposta non versata. La KirchenSteuer è un contributo obbligatorio stabilito dalla legge e Toni ha sottolineato in tribunale come fosse all'oscuro di tale aspetto, il commercialista infatti non lo avrebbe mai informato.
NON CONVIENE - Queste le parole che l'attaccante avrebbe rivolto al giudice, parole riportate dal Corriere dello Sport: «Penso che se si crede in Dio non c'è bisogno di pagare la Chiesa, se avessi saputo quanto costa in Germania essere cattolici avrei subito rinunciato a dichiararmi credente». Il processo continua: il matrimonio cattolico con la fidanzata Marta, sottolineano in Germania, testimonierebbe agli occhi del giudice il fatto che Toni sia a tutti gli effetti cattolico e che, dunque, debba gli arretrati alla Chiesa per il periodo trascorso in Germania.
18:36 | mercoledì 15 luglio 2015
Hellas Verona, due colpi in difesa per cambiare gli obiettivi
Con Toni, Pazzini, Viviani e le conferme dei velocisti spazio ai sogni: a Bigon il compito di trovare i difensori giusti
di Massimiliano Bruno - twitter: @massi_bruno
PAZZINI HELLAS VERONA CALCIOMERCATO - L’acquisto di Giampaolo Pazzini – appena svincolatosi dal Milan – sommato alla conferma del capocannoniere Luca Toni ha dato il là ai sogni veronesi ed aperto la strada ad un punto interrogativo: gli obiettivi dell’HellasVerona possono ora cambiare? La coppia gol è di primissimo rilievo, il resto dell’organico può sorreggere un upgrade delle ambizioni complessive?
TONI-PAZZINI – Poche storie: questi due i gol li hanno sempre fatti e continueranno a farli insieme. Partiamo da chi c’è già: per Luca Toni il tempo sembra essersi fermato e potremmo togliere ogni forma di condizionale. Ben 23 reti stagionali nell’ultima annata ma 21 furono un anno prima: classe ’77, Luca Toni ha siglato 44 gol dopo aver compiuto 36 anni ed è quanto basta a renderlo un immortale del nostro calcio. Le statistiche della sua carriera si sono abbassate solo se non impiegato da titolare: quando al centro del progetto non ha mai tradito (317 le firme in carriera annoverando anche la nazionale italiana). Spera di imitarlo il neoacquisto Pazzini: che l’ex rossonero sappia far gol non è mistero, l’auspicio è senz’altro quello di ricalcare i passi del suo nuovo compagno di squadra e dunque vivere una seconda giovinezza. Quella del post-30: chiedere a Di Natale, età nel quale ha di fatto costruito una carriera.
L’ARRIVO DEL PAZZO E LA COMPATIBILITA’ – Non c’è addetto ai lavori o meno che all’ufficializzazione dell’acquisto non si sia domandato: ma Pazzini e Toni possono convivere? E’ logico ipotizzarli nella stessa formazione o è questione che un allenatore neanche si pone? Il ruolo è praticamente identico ed in tal senso non ci vuole uno scienziato per rendersene conto: non ci vorrà uno scienziato, ma sì uno bravo davvero, per trovare l’amalgama giusto. Quello che presenti una formazione con Toni e Pazzini simultaneamente in campo ma nel contempo equilibrata: lì dove per equilibrio non si intende soltanto la tenuta complessiva della squadra ma anche l’efficacia delle trame offensive. Tradotto: il rischio è che i due si pestino i piedi perché propensi ad occupare la stessa area di campo e spetterà a Mandorlini trovare le necessarie coordinate.
NON CI SIAMO IN DIFESA – Non mancherà la velocità per innescarli: confermati Jankovic e Gomez, arrivato Siligardi a parametro zero dal Livorno (calciatore molto interessante), il resto può farlo il dinamismo di Ionita e le caratteristiche totali di Hallfredsson. A guidare il nuovo Verona ispirato dal direttore sportivo Riccardo Bigon sarà Federico Viviani: strappato al Palermo in una trattativa thriller, il Verona ha il suo direttore d’orchestra. Non un regista classico ma abbastanza duttile, aggressivo nel recupero palla ma con buoni fondamentali per gestire la manovra: scommessa piuttosto interessante. Dove invece i veneti sono in ritardo è nel pacchetto difensivo: il dato della difesa di Mandorlini nella Serie A 2014-15 è sportivamente drammatico, 65 reti incassate (1.71 a partita), hanno fatto peggio soltanto le tre squadre – Parma, Cesena e Cagliari – poi retrocesse in serie cadetta. Se non partirà Sala, bravo a reinventarsi esterno basso a destra, occorrono due pedine: un terzino sinistro affidabile ed un altro centrale giovane e veloce che possa accoppiarsi con le caratteristiche di Marquez. Se partirà anche l’ex giovanili Chelsea in orbita Napoli e Juventus – e si proverà a fare cassa con il rientrante Romulo – allora gli innesti necessari sarebbero addirittura tre: l’Hellas Verona chiamato a ricostruire una difesa allo sbando, elevarla al livello del resto della squadra per stravolgere gli obiettivi complessivi. Il tempo non manca, la volontà nemmeno.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Verona, Pazzini: "Milan, peccato. Qui sento la fiducia di tutti"
17.07.2015 07.53 di Pietro Lazzerini
Giampaolo Pazzini nella giornata di ieri ha segnato la sua prima doppietta in amichevole con la maglia dell'Hellas Verona. Questa mattina ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport di cui riportiamo alcune delle frasi più interessanti: "Non mi aspettavo un entusiasmo simile dai tifosi del Verona. E' la situazione ideale per me, avevo bisogno di un club dove sentire la fiducia incondizionata di tutti. Il Milan? Il mio rammarico è aver giocato poco quando me lo sarei meritato. Con Inzaghi abbiamo discusso, l'ultima volta lo abbiamo fatto poco pacatamente, da lì ho deciso di andare avanti lavorando in silenzio. 10-15 gol? Sono molto fiducioso, con la continuità ho sempre fatto gol. E chissà che non ci sia un posto per me all'Europeo. Io e Toni? I problemi sono zero, è mio fratello, il mio testimone di nozze".
ALTRE NOTIZIE
Chievo, svolta storica: i tifosi clivensi si spostano in Curva Nord
16.07.2015 21.12 di Pietro Lazzerini
Svolta storica per i tifosi del Chievo Verona, che dalla prossima stagione occuperanno la Curva Nord dopo anni di coabitazione con i tifosi dell'Hellas Verona in Curva Sud. Una convivenza mal digerita da entrambe le tifoserie che finalmente viene interrotta come riportato dallo stesso presidente Campedelli durante la conferenza stampa per la presentazione della campagna abbonamenti. I tifosi ospiti, nelle gare casalinghe del club clivense, si sistemeranno in Curva Nord Superiore.
SERIE B
Trapani, Nicolas si presenta: "Contentissimo di questa scelta"
15.07.2015 21.10 di Alessandra Stefanelli
Le prime parole di Nicolas David Andrade, dopo avere concluso la sua prima seduta di allenamento con il Trapani: "Sono contentissimo di questa scelta. Non conosco Trapani, ma mi hanno detto che è una bella città, c'è una società seria, in cui si lavora bene ed in maniera serena. Da parte mia, spero di poter dare il mio contributo aiutando al massimo la squadra ed avendo anche soddisfazioni sia come gruppo sia sul piano personale. Aria di casa? Felipe (Sodinha) già lo conoscevo, Tullio (Bagatini) l'ho conosciuto oggi. Ma qui tutti i miei nuovi compagni mi hanno fatto sentire subito a casa, non appena sono arrivato" ha assicurato il portiere arrivato in prestito dal Verona.
SERIE A
Verona, Toni-Pazzini e una squadra chiamata a cambiare pelle
13.07.2015 11.06 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
E' un Verona che sembra pronto a cambiare pelle, quello che si presenta ai nastri di partenza della prossima stagione con Luca Toni e Giampaolo Pazzini in attacco. Con due attaccanti di questo calibro, infatti, appare difficile da ipotizzare che Andrea Mandorlini decida di continuare in maniera continuativa con il 4-3-3, con una sola prima punta in campo e due esterni tecnici e veloci. Facile invece pensare ad un Verona con il doppio centravanti, con Toni e il Pazzo pronti a dialogare come già accaduto nella Fiorentina quasi dieci anni fa. Il Verona deve ripartire da loro, con Pazzini che dovrà col tempo raccogliere anche l'eredita del bomber di Modena. Per questo però è ancora presto.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
17.07.2015
Debutto in A col Bologna Quattro anni al Livorno
Luca Siligardi è nato a Correggio, in provincia di Reggio Emilia, il 26 gennaio del 1988. Inizia la sua carriera nel Campagnola Emilia, la squadra del suo paese, passa alla Dorando Pietri di Modena, una parentesi al Parma, prim adi tornare alla Dorando Pietri, in Eccellenza. Nell'estate del 2006 viene preso dall'Inter e, con i nerazzurri, vince il Torneo di Viareggio 2008 . Fa il suo debutto in prima squadra il 17 gennaio 2008, in Coppa Italia, contro la Reggina, tre a zero il risultato finale. Gioca un altro spezzone di partita contro la Lazio, l'andata della semifinale di Coppa, il 16 aprile 2008. Alla fine della stagione firma un contratto con i nerazzurri fino al 2012 e viene mandato in prestito al Bari e, a partire da gennaio, al Piacenza , entrambe in Serie B. Il 13 luglio 2009 passa in prestito alla Triestina, ancora in B. Il 16 luglio 2010 viene preso in prestito dal Bologna per la stagione 2010 - 2011 e debutta in Serie A il 30 agosto in occasione della gara pareggiata dai rossoblù contro l'Inter. A fine anno l'Inter lo riporta a casa e poi Siligardi passa in comproprietà al Livorno dove gioca un centinaio di partite in quattro stagioni e mette a segno trentatre gol nelle gare ufficiali tra campionato e Coppa. Il 2 luglio del 2015 si trasferisce a parametro zero al Verona.
G.TAV.
17.07.2015
Dodici reti all'esordio e Pazzini ne fa due
Giampaolo Pazzini realizza il primo gol con la maglia dell'Hellas
La prima uscita del Verona in maglia nera con bordi giallo fluorescenti, non vede Luca Toni al centro dell'attacco, tornato solo ieri mattina dalla Germania. Al suo posto Mandorlini ha mandato in campo Giampaolo Pazzini. Un Verona disegnato con questo 4-3-3: Gollini fra i pali, Romulo esterno basso a destra, il giovane Fares a sinistra. Inedita la coppia di centrali difensivi con Pisano e Bianchetti. I tre di metacampo sono Greco con Sala e Hallfredsson, mentre davanti attorno al già citato Pazzini ecco Jankovic e Gomez. E sono proprio le ali a mettere il turbo contro il Resto della Valle d'Isarco, baldo nugolo di montanari del pallone. Jankovic con un fendente dal limite dell'area di rigore batte l'incolpevole Masoni dopo appena quattro minuti. Il raddoppio, giunto al quinto minuto, porta la firma di Iacopo Sala. Subito dopo all'ottavo minuto di gioco ecco arrivare la terza rete a firma Gomez. Verona sempre in avanti e Jankovic va ancora in gol con un bel colpo di testa. E, finalmente, va in gol anche il «Pazzo».
L'ex attaccante di Milan e Inter segna raccogliendo un cross di Hallfredsson. Ma non è finita. Dopo il vichingo tocca a Juanito mettere Pazzini in condizione di segnare nuovamente, stavolta di sinistro: il «Pazzo» c'è... Nella ripresa la solita girandola di sostituzioni. Dentro Boni, Zaccagni, Siligardi e Valoti. Escono Pazzini, Hallfredsson, Greco e Sala. Boni si sistema dietro in compagnia di Bianchetti, Pisano torna a destra, mentre Romulo va a fare il regista con Valoti e Zaccagni mezzali. Davanti Gomez punta al posto di Pazzini con Jankovic e Siligardi esterni. Al decimo Zaccagni viene steso in area. Calcio di rigore, batte Gomez, palla sulla traversa. Dopo un'ora di gioco nuovi ingressi in campo, pochi secondi dopo l'Hellas segna con Valoti: è il primo gol della ripresa: sette a zero. Siligardi si muove bene sull'out di destra e dopo un paio di tentativi fa centro anche lui con una botta sotto la trasversa. E sono otto. Le azioni più pericolose partono sempre dai piedi di Siligardi che serve a Valoti la palla del nove a zero. Sempre l'ex del Livorno segna il decimo gol con un bel tiro dalla distanza. Finisce in goleada con le reti dei baby Cappelluzzo e Fares. Finisce dodici a zero e Mandorlini sorride. «Buone indicazioni da tutti - ammette - avanti con il lavoro».
G.T.
17.07.2015
L'AMICHEVOLE. L'Hellas tornerà in campo a Racines domenica 19 luglio per affrontare la seconda amichevole della stagione contro il Sud Tirol. Il calcio d'inizio sempre alle 17 e 30.
ABBONAMENTI. Superata quota diecimila continua la campagna abbonamenti dell'Hellas. Fino a sabato 18 luglio i vecchi abbonati che vogliono cambiare posto avranno la possibilità di rinnovare il proprio abbonamento con questa varuazione. Lunedì 20 luglio, invece, inizierà la fase dedicata alla vendita libera. La società ricorda che per i vecchi abbonati che rinnovano entro il 18 luglio ci sarà un omaggio esclusivo, con un particolare pensiero rivolto ai bambini con meno di 14 anni. Al momento del ritiro sarà poi possibile usufruire di uno sconto speciale del 20 per cento all'Hellas Store su tutti gli articoli. Successivamente, attraverso il sito hellasverona.it, verrà comunicato il giorno dal quale saranno disponibili gli esclusivi omaggi.
VIA SPEZIALE. L'Hellas Verona ha ceduto alla Pistoiese a titolo temporaneo le prestazioni sportive del giovane David Speziale che ha giocato l'ultimo campionato nelle file della Primavera gialloblù.
A.D.P.
17.07.2015
Siligardi, una missione in gialloblù «Bello giocare con questi campioni»
«C'è grande cultura del lavoro e il gruppo è solido Toni e Pazzini, Romulo e Sala sono grandi giocatori Non si fanno cento punti in due anni senza qualità»
Siligardi Olè! Chissà se mai si alzerà dalla Curva Sud questo coro. Intanto l'ex esterno dell'odiatissimo, sportivamente parlando s'intende Livorno, è uno dei nuovi più ricercati dai tifosi nel ritiro della Val Ridanna. «Qui è pazzesco - esordisce Luca Siligardi - quattromila persone alla presentazione a Verona e un continuo ricambio qui in montagna. È una piazza calda che vive di calcio come piace a me. So della rivalità con il Livorno, l'ho vissuta negli scontri in serie B, ma quello è un capitolo chiuso della mia carriera. Non voglio promettere nulla. Una sola cosa mi sento di dire. Onorerò questa maglia e questi colori. La storia ed i tifosi del Verona lo meritano». Parlata sciolta e grande cura del proprio fisico. Queste le prime pillole che il dottor Siligardi ha distribuito nei primi giorni di fatica qui in ritiro. Uno che parla quando serve, ma che sa quello che deve fare e quello che vuole il mister da lui.
«Non fatemi domande tecniche - dice - a me piace giocare largo nei tre o fare il trequartista. Nessun problema. Deciderà il mister, lui sa quello che posso dare e cercherò di farmi conoscere sempre meglio. Qui c'è gente forte, ragazzi, non scherziamo. Sarà un onore scendere in campo quando ci sarà l'opportunità. Toni, Pazzini, Gomez, Sala, Romulo e tanti altri. Fidatevi è meglio avere problemi di abbondanza di buoni giocatori, non il contrario».È una conferenza stampa veloce, quella di presentazione di Siligardi. Il soggetto, come verrebbe liquidato nel gergo poliziesco, risponde chiaro e preciso. Un esempio? A chi gli chiede dell'infortunio ai legamenti risponde: «Tutto a posto. Stiamo parlando di un anno fa. Sto benissimo». E a vederlo compiere le ripetute accanto al rientrante Luca Toni, effettivamente l'impressione è quella.
Di grigio ormai, sono rimaste soltanto le scarpe che indossa per esigenze di sponsor, per il resto Luca Siligardi è pronto a partire con i nuovi colori: il giallo e il blu. «Al momento ho il numero sedici - sorride l'esterno - magari cambierò non so». Disponibile, come un po' tutti del resto, al "selfie" con i nuovi tifosi, Siligardi ha parole misurate e dolci anche per i compagni. «Non si fanno cento punti in serie A in due stagioni se non c'è un gruppo ben collaudato e ben diretto . spiega -. In questi giorni sto cercando di conoscere tutti, giocando insieme. Qui c'è un'ottima cultura del lavoro e il mister cura nei minimi particolari i dettagli». Già, il mister, quell'Andrea Mandorlini che oggi compie 55 anni e fin da tempi antichi «nemico» del Livorno. «Cose passate e ingigantite dalla stampa. D'altronde lui allenava lo Spezia prima e poi il Verona, figuratevi - butta lì Siligardi -. Però devo dire che mi stupisce per la fase offensiva. Le sue squadre hanno sempre attaccato in modo semplice, ma ordinato e proficuo. Guardate quanti capocannonieri ha avuto l'Hellas negli ultimi anni...». Da Paulinho nel Livorno a Toni e Pazzini nel Verona, per Siligardi continua la "tradizione" dei grandi attaccanti.
«Giocare con campioni di questo calibro, è davvero una cosa stupenda. Spero di poter dar loro una mano a segnare molto per il Verona». E di reti Siligardi se ne intende. Splendide le sue magie su punizione o in azione. Calcia bene con entrambi i piedi, anche se il suo sinistro ha qualcosa in più. «Il gol certo è importante per una punta, ma credetemi alla fine conta il gruppo, il singolo non vince le partite da solo. In Serie A il divario con le grandi è enorme, mentre invece è un attimo finire invischiati in acque poco tranquille. Prima arriviamo a quaranta punti meglio è. Questa è il primo vero obiettivo del club, poi potremmo divertirci». Luca Siligardi è pronto. Pronto per il gol, pronto per l'ultimo passaggio e pronto anche per applaudire chi sarà più bravo di lui a portare in alto il Verona. Ventisette anni e un contratto triennale da onorare con la maglia dell'Hellas, in Serie A cosa si può prentendere di più. «Avete ragione...»
Gianluca Tavellin
16.07.2015
Siligardi: «Hellas, che sogno giocare con Toni e Pazzini!»
Siligardi, presentazione del nuovo talento dell'Hellas Verona (foto EXPRESS)
«Essere al Verona per me è una grande occasione, perché arrivo in una società che negli ultimi anni ha fatto benissimo, con una tifoseria incredibile. Penso di essere arrivato in una squadra con un allenatore e un modulo che possono esaltare la mie caratteristiche».
Luca Siligardi, presentato oggi pomeriggio nel ritiro di Racines, sarà un tassello importante del prossimo Verona. Per lui tre anni di contratto, preso a parametro zero dal Livorno dopo una stagione da 10 gol in 31 partite ma anche un infortunio, la rottura del menisco sinistro che l'ha costretto ad un intervento chirurgico a fine aprile. «Mi sto rimettendo, i carichi di lavoro sono pesanti ma finora sta andando bene, sono contento di come sta reagendo il ginocchio», ha assicurato Siligardi, uno dei migliori prodotti della Primavera dell'Inter degli ultimi anni e in Serie A con Bologna e Livorno. «Il primo obiettivo sarà la salvezza, poi si vedrà. Sarà bellissimo – ha concluso Siligardi – giocare con due campioni come Toni e Pazzini».
Alessandro De Pietro
16.07.2015
La saracinesca Hellas Rafael alla prova del 9
«Amo la quadra e la città, qui sono maturato come atleta e come uomo Gollini ha grandi potenzialità. Nicholas? Molto bravo, deve solo giocare»
Nove come il numero di maglia di Toni. Nove come gli anni che sono passati dalla prima volta. Da Rafael a Toni, come l'ultima follia firmata contro la Juventus al Bentegodi. Quel rigore parato a Tevez - esultanza compresa- ha sancito l'ultima giocata mal riuscita dell'Apache nel campionato italiano e la prodezza di Rafael. L'ennesimo mattone di una carriera costruita con grande abnegazione e sacrificio categoria dopo categoria, sempre con la maglia del Verona. Pare che Tevez dopo l'errore al Bentegodi abbia deciso di lasciare per sempre il campionato italiano.
«Dai non prendetemi in giro - sorride Rafael - nella palestra dello Scheenberg, Hotel che ospita l'Hellas a Racines - sono stato bravo e fortunato in quella partita. Tevez resta un Campione con la C maiuscola. Mi dispiace per loro che non abbiano vinto la Champions, così anche la mia parata avrebbe avuto più valore. Comunque sì, sono nove anni con la prossima stagione. A Verona sono cresciuto come uomo e come atleta. Sto bene. Ricordo ancora i compagni dei primi anni. Orfei, Zeytulaev, Berrettoni, Corrent e tanti altri. Con alcuni, come Gomez, Maietta e Hallfredsson, siamo addirittura arrivati in serie A. Incredibile davvero».Rafael da tempo ha smesso di giocare con i modellini radiocomandati. Prima vera passione veronese. La Serie A non concede distrazioni. Bisogna sacrificare molto per restare in alto, anche nella vita privata. «Dobbiamo stare sempre concentrati - continua il portiere brasiliano -.
Nei momenti di riposo, cerco di guardare come si preparano i miei colleghi più bravi, come calciano punizioni e rigori gli avversari. Insomma c'è anche da studiare». Tre i rigori parati nella scorsa stagione e tutti decisivi. A Torino con i granata e poi con Fiorentina e Juventus. Grazie anche a quella prodezze l'Hellas ha portato a casa sette punti. «Non è stato solo merito mio, ma di tutta la squadra ci mancherebbe». Bisogna avere testa per restare per nove stagioni là in mezzo ai pali della porta gialloblù dove gente come Garella e Superchi ne hanno fatto quattro appena. Adesso ad insidiare il posto del buon Rafael c'è il giovane Pierluigi Gollini: il futuro del Verona. Il portiere brasiliano ha resistito a un bulgaro e al buon Benussi, quest'ultimo ad onor del vero molto impiegato nella scorsa stagione. «Pierluigi è un ottimo portiere con grandi potenzialità - spiega Rafael -.
È giusto che il club si tuteli. La concorrenza fa bene e più siamo e meglio è per l'obiettivo del Verona. Vorrei comunque precisare che sono sempre andato d'accordo con tutti i miei colleghi e mi ritengo anche fortunato se ho indossato tante volte questa maglia che sento come mia». A mettere in difficoltà in queste prime apparizioni a Racines il portiere brasiliano c'è un certo Giampaolo Pazzini. «Lui mi ha sempre fatto gol - ride Rafael - però è bravo per il momento non mi prende in giro. Sono sicuro che segnerà tanti gol e porterà l'Hellas in alto, sempre più in alto. Salvezza o Europa? Tutto è possibile. Noi dobbiamo cercare di prendere meno gol rispetto alla passata stagione. Ci stiamo già esercitando qui». Al resto dovrebbe pensare il diesse Riccardo Bigon impegnato com'è ora a fare un po' di cassetta, magari con Sala o Romulo e il giovane Zampano. Le offerte non mancano, si sussurra a bordo del campo dove sudano i gialloblù, staremo a vedere. A proposito di portieri, Nicholas intanto sta prendendo la strada di Trapani. Un altro anno di maturazione in serie B per lui. «È giovane e bravo - chiude Rafael - gli auguro un grande futuro».o
Gianluca Tavellin
15.07.2015
Prima uscita a Racines Hellas Bulldogs in festa
Torna la tradizionale festa degli Hellas Bulldogs
Sempre più vicino il debutto del nuovo Verona. Sì, va bene, si tratta di un'amichevole ma c'è grande curiosità per vedere all'opera i nuovi acquisti di Setti e Sogliano, di seguire i «veterani» confermati dalla società, di vedere se Pazzini e Toni saranno proposti insieme fin dalle prime battute della preparazione. Tutto questo e molto di più domani pomeriggio - giovedì 16 luglio - sul campo delle Stanghe di Racines. Alle 17 e 30 l'Hellas affronterà i dilettanti della Val d'Isarco.
LA FESTA. Ritorna il tradizionale appuntamento annuale del calcio club «Hellas Bulldogs Progetto No fusion». Il calcio club organizzerà, sabato 18 luglio nella struttura polifunzionale dell'ex quartiere fieristico ambrosiano, la settima edizione della festa annuale per augurare ai giocatori scaligeri le migliori fortune in vista del prossimo campionato. Il programma prevede l'apertura della festa alle ore 15 con la novità di quest'anno il primo trofeo bulldogs di «Calcio Balilla Umano», in serata i chioschi enogastronomici proporranno stinchi, polli allo spiedo e ottima birra, il tutto con la musica mixata dal Dj Niki. Inoltre si svolgerà una megalotteria con premi ufficiali Hellas Verona. La festa si terrà anche in caso di maltempo al coperto. Il direttivo del club invita soci, simpatizzanti ed appassionati a portare con sé bandiere e vessilli gialloblù. Il calcio club «Hellas Bulldogs Progetto No fusion», presieduto da Ricardo Agustin Adimari e coordinato da Marco Zenatello, oltre la sezione principale di Sant'Ambrogio con sede all'Osteria Per Bacco, conta su due sezioni molto attive: una nel quartiere cittadino di Borgo Roma in via dei Fidenzi al Caffè Le Alpi e quella tedesca di Babenhausen. Per info: hellas.bulldogs@gmail. com oppure 348 9813974M.U.
14.07.2015
«Toni e il Pazzo insieme? Mandorlini sa come si fa»
Prandelli abbraccia i suoi ragazzi e spinge in alto l'Hellas «Pazzini ha fatto la scelta giusta. Verona grande piazza Ora è maturo, deve essere un top player in un top club»
«Pazzo e Luca insieme? Se Mandorlini ha dato il suo consenso vuol dire che si può». Così parlò Cesare Prandelli. Uno degli allenatori più amati della storia del Verona torna a parlare del «suo» Hellas e dei «suoi» ragazzi. Prandelli li ha allenati insieme Pazzini e Toni. Erano tempi Viola. Luca al massimo della forma. Gol, tanti gol. Testa, gambe, muscoli, reti sfondate. Pazzo, invece, era un talento acerbo finito in rampa di lancio. Due anni insieme a Firenze sotto la supervisione di Cesare. Una vita dopo rieccoli qua. Amici come sempre. Bomber per vocazione. E per favore, non diciamo che Toni è eroe sul viale del tramonto. Per molti lo era secoli fa. E in due anni di Verona ha segnato più di giovani rampanti del gol e campioni celebrati. In quanto al Pazzo? Oggi è maturo, porta con sé esperienze dolci e dolorose e a Verona andrà alla caccia del rilancio. La piazza ama, il popolo spinge, la bandiera ispira. Il viale del destino è lastricato di giallo e di blù. E Prandelli è l'uomo giusto per raccontarli i nuovi gemelli del gol dell'Hellas. Li conosce, li ha costruiti, li stima. Tocca a te Cesare.Prandelli, ha già risposto, ma vale la pena confermare il concetto: PazzoToni si più?«Mandorlini sa, lasciamolo tranquillo. È un tecnico preparato, avrà sicuramente la sua idea di base e pure il suo disegno per loro due. Andrea non lascia nulla al caso. Questi due insieme non possono essere una casualità. E poi c'è il precedente».
Quale?«Mandorlini conosce Pazzini, lo ha esaltato in passato, lo ha lanciato a Bergamo. È un allenatore che ha saputo vedere qualcosa di importante nel ragazzo. E lo ha fatto quando ancora Pazzini non aveva mostrato tutto il suo talento».
A Firenze lei aveva utilizzato Pazzini come staffetta...«Erano altri tempi. Toni era titolare inamovibile e non poteva essere altrimenti. Viveva un periodo felice, faceva gol a raffica, con grande continuità. Doveva giocare. Giampaolo, invece, era il giovane che lottava con tenacia per guadagnarsi il suo spazio, la sua visibilità. Stava costruendo la sua credibilità da giocatore. Ma oggi a Verona la situazione è ben diversa».
Toni super, Pazzo maturo. Può essere considerata una coppia di giocatori da top club?«Senza nessun ombra di dubbio. Toni in questi due anni è stato devastante. Sembrava essere un giocatore quasi nuovo. È riesploso. Luca è dimostrazione che la classe, il carattere, la tenacia, la forza di volontà ti aiutano ad ottenere sempre quello che vuoi. Poi: lui ha qualità e fisico ed un infinito talento. Ma se non vuoi, non riesci. E Luca è un bell'esempio da seguire».
Pazzini?«Maturo al punto giusto per Verona. Non è il ragazzino che arriva, ma l'uomo che può fare la differenza».
Il 4-3-3 va cambiato?«No, qui mi fermo. Andrea sa cosa fare, sa come gestirli, sa come utilizzare al meglio la qualità che gli è stata messa a disposizione. Non parlo del modulo degli altri. Mandorlini li vede, ha le sue idee, sa cosa fare. E in questi anni ha dimostrato di saper fare la cosa giusta per il Verona».
Toni il presente, Pazzo il futuro?«Andiamoci piano. Mi ricordo che già a Firenze dicevano che Toni era sulla via del tramonto. Guardate, invece, che cosa ha fatto e continua a fare. Oggi Toni è senza scadenza. Beato chi se lo godo. E spero possa dare una grossa mano ancora al Verona. Pazzini il futuro? Di sicuro chi firma per cinque anni sa di avere avanti una vita per dimostrare tutto quello che vale. Oggi Luca e il Pazzo sono il bel presente del Verona. Posso dare un consiglio al Pazzo?».
Lo ha allenato, lo conosce, ci mancherebbe...«Verona non è piazza da provinciali. La sua firma di 5 anni dev'essere considerata scelta da top player per un top club. La dimensione Hellas oggi è diventata questa. E Pazzo spero lo abbia capito. La gente, i tifosi, la società, i dirigenti, c'è tutto per respirare l'aria buona di chi ha grande ambizione».
La domanda successiva sarebbe stata: Pazzo è da top club?«Ho già risposto allora: lo è perché lo ha scelto. Verona è la cosa giusta che doveva fare».
É giusto dire: Pazzini va alla caccia di riscatto?«Non credo. Quali rivincite dovrebbe prendersi? Anche con le milanesi non ha sfigurato. Ha dovuto fare i conti anche con problemi di natura fisica, ha tenuto la testa alta, dimostrando comunque di non avere perso il fiuto del gol».
Con loro due l'Hellas ha fatto il definitivo salto di qualità?«Quando aggiungi valore ad una squadra che dispone già di tanta qualità è naturale pensare che il salto di qualità possa essere diretta conseguenza di quanto è stato fatto in precedenza sul mercato».
Come spiega il fenomeno Toni?«Azzardo? Luca oggi è meglio di allora. Sta bene, segna in maniera incredibile, gioca sereno, senza ansie. Vive la situazione perfetta per essere felice e per fare felice chi ha investito su di lui».
La scelta del Pazzo?«Cinque anni non sono uno scherzo. Può essere il contratto per la vita. Ti butti dentro cuore e anima e dai tutto te stesso».
Simone Antolini
14.07.2015
QUOTA 8000. Il Verona ha toccato quota 8.173 abbonamenti, grazie ai 2.201 di ieri con tanto di code
QUOTA 8000. Il Verona ha toccato quota 8.173 abbonamenti, grazie ai 2.201 di ieri con tanto di code alla biglietteria 1 del Bentegodi nel penultimo giorno dedicato a chi vuole confermare il proprio posto anche per la prossima stagione. Oggi le sottoscrizioni si potranno eseguire esclusivamente nei punti vendita Vivaticket o direttamente su hellasverona.it fino alle 18.30. La biglietteria dello stadio sarà di nuovo aperta domani dalle 10.30 alle 18.30 per tutti coloro che invece vorranno cambiare posto e sistemarsi anche in settori diversi rispetto al passato campionato. Questa fase di campagna abbonamenti si concluderà sabato alle 12.30.
C'È DATACOL. Datacol, leader nel commercio di sistemi di fissaggio e prodotti specifici per l'utilizzo professionale nel settore dell'autotrazione e dell'artigianato, sarà per due stagioni, fino al 2017, Official Sponsor del Club.
ECCO SILIGARDI. Si presenta Luca Siligardi. Dopodomani, giovedì 16 luglio, sarà presentato il nuovo attaccante gialloblù, sbarcato in riva all'Adige dopo l'esperienza con la maglia del Livorno. La conferenza si terrà alle 14 nella sala stampa dell'Hotel Schneeberg Family Resort & Spa, sede del ritiro gialloblù. Il ritrovo con i rappresentanti dei media è fissato alle 13.45 presso la hall dell'hotel. L'evento è riservato agli addetti ai lavori.
A.D.P.
13.07.2015
«Attenti a quei due» Il popolo Hellas sogna con Luca e Giampaolo
Mandorlini studia già le mosse per farli giocare insieme e ci scherza su «Pazzini è appena arrivato, deve lavorare, qualche partita la giocherà» Potrebbe chiedere consiglio a Prandelli che li ha allenati dieci anni fa...
Toni e Pazzini o Pazzini e Toni? Sono passate solo quarantottore dalla presentazione ufficiale e i tifosi hanno già imparato il ritornello. Certo bisogna aspettare il campo per capire se i due atttacanti dell'Hellas potranno ripercorrere la strada tracciata da coppie del gol passate alla storia come Pulici e Graziani del Toro, Vialli e Mancini nella Doria, Gullit e Van Basten nelMilan o Rossi e Bettega nell'Italia di Argentina '78. Ma per non scomodare solo i bomber di grandi squadre anche Elkjaer e Galderisi o Traspedini e Bui tra i gialloblù. Mettetela come volete, la fantasia vola e il popolo gialloblù sogna. La squadra sta muovendo i primi passi, la società è sempre al lavoro per completare un organico che ha bisogno anche di un centrocampista e di qualche difensore ma tutti attendono la prima uscita ufficiale in programma giovedì pomeriggio a Racines per capire che cosa succederà.
Sì, è vero, il Verona dovrà vedersela contro i dilettanti della Val d'Isarco ma chissà se Mandorlini farà già debuttare i due bomber insieme? E chi giochertà alle spalle dei due attaccanti? «Sono tutti affari suoi», ha detto Toni al tecnico dopo la presentazione di Pazzini. Il mister ha fama di grande difensivista ma lui, sull'esempio dei suoi maestri Trapattoni e Mazzone, cerca soprattutto l'equilibrio. Anche perchè alla fine chi gioca con Mandorlini qualche gol lo segna. Basta chiedere a Nicola Ferrari, per esempio, ai tempi della B e della C. Oppure a Daniele Cacia, capocannoniere del torneo cadetto nell'anno della promozione in A. Allo stesso Toni che ha segnato più di 40 reti nelle ultime due stagioni e l'anno scorso ha vinto la classifica cannonieri in coppia con Icardi dell'Inter.
Adesso proverà a rilanciare in zona gol anche il «Pazzo» che viene da qualche stagione molto difficile prima con l'Inter e poi il Milan dopo aver fatto molto bene con Fiorentina e Sampdoria. «Sono contento che sia arrivato a Verona adesso deve lavorare sodo per giocare qualche partita», scherza l'allenatore gialloblù. Poi torna serio e abbraccia il «figliol prodigo» che torna a casa. «Si è creato subito un grande entusiasmo - ammette Mandorlini - e mi sembra giusto che sia così. Ho fatto debuttare Pazzini da ragazzo con la maglia dell'Atalanta, conosco le sue qualità, un attaccante che può dare molto alla squadra, non solo con i gol. Oltretutto è un grande amico di Toni, anche l'aspetto umano non va trascurato e possono diventare una bella coppia». A dire il vero sono già stati una bella coppia, in riva all'Arno. Una decina di anni fa, in maglia viola, con mister Prandelli in panchina.
In attesa di vederli sfidare nel derby Dainelli e Gamberini, ora difensori del Chievo, allora compagni di squadra in Toscana, i due attaccanti cercheranno di mettere a punto gli ultimi dettagli per non farsi trovare impreparati. Ne campionato 2005 - 2006 la Fiorentina di Toni e Pazzini si qualificò per la Champions League grazie ai 31 gol di Luca, ai 5 di Pazzini ma anche ai 6 di Fiore e Bojinov - ex di Chievo e Verona - ai 3 di Brocchi, ai 2 di Dainelli, gente che conoscono bene all'ombra dell'Arena. Quell'estate Toni diventò anche campione del mondo e l'anno dopo contribuì in maniera decisiva alla definitiva esplosione di Pazzini che segnò con più continuità a arrivò a sette gol contro i sedici realizzati da Super Luca e Adrian Mutu. Dal viola al gialloblù, sono passati dieci anni ma Toni e Pazzini potrebbero sintonizzarsi ancora sulla stessa lunghezza d'onda per far sognare anche i ragazzi dell'Hellas.o
Luca Mantovani
13.07.2015
Tra riflettori accesi e mosse «sottotraccia»
Equilibrio economico e tecnico. È quello che va cercando il nuovo diesse del Verona Riccardo Bigon, unico insieme al proprio staff a non cedere alle luci della ribalta nella serata della presentazione all'Aldo Olivieri di via Sogare. Un evento carico di entusiasmo, visto il «Pazzo» regalo del presidente Setti ai tifosi gialloblù. Nell'Hellas più «Settiniano» della storia, preoccupava un po' il viso staco e tirato di Giovanni Gardini, il Ministro delle Finanze di un club che deve alimentarsi ogni anno non soltanto via cavo, ma anche grazie al mercato. Quando è apparso sul campo sintetico, a proposito bravissimi i tifosi a non incendiare il terreno con i bengala della felicità, un grande applauso ha salutato Maurizio Setti.
Completo bianco alla Mister Fantasy e la tshirt celebrativa con Bagnoli portato in trionfo a Bergamo dai suoi ragazzi. «Lo sa vero presidente che dobbiamo stare attenti ora». Ci piace pensare che Gardini abbia sussurato queste parole al numero uno di via Belgio accendendogli il primo sigaro ufficiale della nuova stagione. «Lo so, ma non stasera...». Questo il dialogo da fumetti rosa che abbiamo immaginato ad almeno quaranta metri dalla scena dell'incontro. Insomma una volta tanto Setti sembrava Pastorello con Mutu, Mazzi con Stojkovic o Garonzi con Zigoni. «È stato il battesimo più lungo e costoso della mia vita...». Ci racconterà poi Setti, ricordando che la "botta" decisiva alle incertezze di Giampaolo Pazzini l'ha data proprio alla festa per il secondo genito di Luca Toni.
Ed allora viva il presidente, poco importa se ora qualche orecchino verrà sacrificato alla sfavillante corona formata dalla coppia d'attacco più costosa dell'era Setti. Lui il colpo l'ha fatto, magari esagerando, però accontentando una piazza che vive ancora di giocatori e maglie gialloblù. Si diceva adesso tocca allo schivo Bigon insieme a Gardini trovare il bandolo della matassa. Serve come il pane un «Toni» o un «Pazzini» dietro e pure la metacampo necessità di qualcosa. Siligardi ha numeri importanti per giocare dietro le punte o partecipare, insieme ad altri, ad una specie di tridente d'attacco più stretto, già provato là davanti in passato da Cesare Prandelli. Questo Verona è soltanto da riequilibrare dietro ed un po' nei conti, credeteci. Nessun allarme rosso, anzi, però ci sono dei calciatori da piazzare in uscita come Lazaros ed altri che arrivarono al Verona per cifre importanti.
L'oculatezza, dopo l'azzardo nel campionato di serie B, è il marchio di fabbrica di un club che vuole restare a lungo in serie A. Setti ha progetti importanti, non ultimo il Centro Sportivo e soprattutto il Bentegodi. Una lunga cena estiva ha fatto da cornice ad un collaborazione con il Chievo per mettere finalmente le mani sul Bentegodi. «Stiamo dialogando con loro - ha detto Setti al microfono di Telearena - lo stadio di proprietà è una priorità di entrambi». Colori e strade ben divise in campo, ma vicinissime nel business che può sostenere una serie A sempre più difficile e costosa per le squadre medio-piccole. L'Udinese, in queste ultime stagioni, ha quasi smarrito la verve sul campo, ma l'ormai rinnovato «Friuli» rischia di diventare più prolifico di Totò Di Natale. L'innamoramento, calcistico s'intende, di Setti verso Pazzini, è uno strappo alla regola che ci riporta ad un calcio diverso. Più romantico e fluorescente dove serve. Adesso la palla torna al diesse Riccardo Bigon, perchè l'Hellas sia un po' meno greca e sempre più tedesca.o
12.07.2015
Follie Hellas, tutti pazzi per Pazzini Mille abbonamenti in un giorno
È stata premiata dai tifosi la strategia scelta da Setti, Bigon e Gardini Il popolo gialloblù ha già abbracciato Toni e compagni in Val Ridanna
Grande entusiasmo dei tifosi anche in Val Ridanna per l'arrivo di Giampaolo Pazzini
Sapete a quanto ammonta la somma di gol messi a segno da Luca Toni e Giampaolo Pazzini? Dieci secondi per pensarci. Sono esattamente 440. Luca ne ha fatti 301. Il Pazzo è già arrivato a 139 ma ha molto tempo a disposizione per ritoccare i suoi numeri. Verona può essere contenta. E ieri quelli che non hanno aspettato nemmeno dieci secondi per pensare ai 440 sigilli dei due bomber, si sono presentati al bigoncio per confermare la loro presenza allo stadio Bentegodi anche la prossima stagione. Tutti ad abbonarsi, viva Hellas.Effetto Pazzini. Eh sì, la presentazione è stata bella. Pensata nel dettaglio, caricata di mille significati. Effetto sorpresa. In via Sogare sono arrivati alla presentazione in più di 4000 tifosi. Perchè l'anima Hellas sapeva che là sotto nel tunnel, seduto in silenzio sugli scalini che portano all'ingresso al campo stava adagiato il «pacco sorpresa» preparato dal presidente Setti e dal direttore Bigon.
Effetto Pazzo. In una giornata, e tenete conto che era un sabato d'estate, sono stati sottoscritti oltre mille abbonamenti. Segno che il Pazzo piace, ma anche che la politica della società ha attecchito. Pazzini è stato biglietto da visita esibito al momento giusto. E nell'era degli stadi che si svuotano progressivamente, la campagna di riavvicinamento dell'Hellas (ma forse non ce n'è proprio bisogno) a quei tifosi che magari hanno pensato di allontanarsi per una pausa sabbatica anche per un solo anno, si è fatta davvero forte. Setti non chiede, dà. Offre il meglio del meglio che il club di via Belgio può permettersi oggi.Piace pure la scelta. Toni e Pazzo sono amici. Il primo è un campione sulla via dei campi elisi. Per un altro anno non potrà essere mai messo in discussione. Ma la società ha pensato bene di guardare al futuro. E il contratto di cinque anni a Pazzini dice tante cose. Pazzo e Luca partono insieme.
Comunque vada quest'anno, moduli e preamboli tattici a parte, dalla prossima stagione è probabile che il peso dell'attacco possa passare sulle spalle di Pazzini. Giovane, all'anagrafe ha ancora 30 anni, quanto basta per poter aprire un ciclo tutto suo a Verona e mettere radici.Pazzini e Toni si ritrovano in gialloblù dopo i due anni trascorsi insieme alla Fiorentina qualche tempo fa. C'era Cesare Prandelli in panchina, che a Toni, in super-mega forma consegnava sempre una maglia da titolare. Pazzo arrivava dopo, cercava il suo attimo e i suoi spazi. Ma quello era un ragazzino che studiava da grande. E Toni viveva momenti d'oro. Ora la storia è diversa. Luca è fantastico ma sa che il tempo non gli concederà ancora a lungo l'arte dello stupore. Pazzini cerca il rilancio e si è fatto spalle larghe.In ritiro a Racines è stata subito giornata di corsa, sudore e fatica. Ma anche di sorrisi, strette di mano, autografi.
Il tifoso sale subito a vedere come si comportano i ragazzi. L'afa si batte anche grazie all'Hellas. In Val Ridanna c'è un Verona Pazzo che vale la pena di essere seguito molto da vicino. L'effetto Toni si era fatto sentire due anni fa. Il colpo Pazzini ha avuto l'effetto di esaltare i tifosi.Il Verona ha iniziato così la sua preparazione estiva in altura sotto i migliori auspici. E pure i teorici del calcio avranno il loro bel daffare nell'anticipare quelle che saranno le scelte di campo di Mandorlini. Toni titolare e Pazzo nel ruolo di alter ego? O modulo che cambia? Ma dai, meglio il 4-4-0 che sono la somma dei gol dei due bomber. Oggi il sudore, domani i fatti, intanto i numeri. Mille e più abbonamenti per il Verona di Maurizio Setti che si è abituato a «dire poco e fare tanto» ha dichiarato ieri il presidente. Pazzo sì, ma a modo suo. o
Simone Antolini
11.07.2015
Pazzini: «Io con il Verona, una squadra ambiziosa»
Pazzini in ritiro con l'Hellas (fotoEXPRESS)
«Comincia oggi una nuova sfida professionale, sono davvero felice ed entusiasta. Non vedo l’ora di iniziare la stagione con una squadra ambiziosa che mi ha fortemente voluto e ha creduto in me». Lo scrive su Facebook Giampaolo Pazzini, da ieri nuovo attaccante dell'Hellas Verona. «Ringrazio il presidente Setti e tutto l’Hellas Verona FC per questa grande opportunità, farò il massimo per ripagare la sua fiducia e quella dei tifosi - aggiunge l’attaccante toscano ex Milan, Inter e Sampdoria -. Passione, storia, tradizione... So che valore ha la maglia dell’Hellas. Ieri sera non mi aspettavo così tanto calore... è stato emozionante, bello e divertente». Pazzini dedica anche qualche parola di ringraziamento alla sua ultima squadra, il Milan: «Ringrazio infine tutto l’ A.C. Milan per le ultime tre stagioni vissute assieme e soprattutto - conclude Pazzini - i tifosi rossoneri, che mi hanno sempre sostenuto e mi hanno sempre dimostrato grande affetto».
11.07.2015
Inizia il ritiro a Racines Dal 2 agosto in Austria
Da oggi l'Hellas inizia a sudare a Racines
Dopo la presentazione di ieri sera il Verona inizia da oggi il ritiro in Val Ridanna. I ragazzi di Andrea Mandorlini si alleneranno a Racines per due settimane, fino al 26 luglio. Anche quest'anno il ritiro è stato spezzato in due parti. La seconda parte inizierà domenica 2 agosto per concludersi il sabato successivo, l'8 agosto. I gialloblù saranno a Bad Kleinkirchheim, celebre località della Carinzia. Per il terzo anno consecutivo la squadra si presenterà in Austria per rifinire al meglio la condizione prima dell'inizio degli impegni ufficiali. I gialloblù soggiorneranno al Thermenwelt Hotel Pulverer.
L'AMICHEVOLE. L'Hellas Verona ha informato ieri che è cambiata l'avversaria dell'amichevole prevista sabato 25 luglio, a seguito della rinuncia del Nizza. Il nuovo sparring partner dei gialloblù sarà il Caykur Rizespor, 15esimo nell'ultimo massimo campionato turco. Invariati la sede e l'orario della partita (stadio Quercia di Rovereto, ore 20.30).
HELLAS VILLAGE. Come detto, squadra e staff tornano in Val Ridanna, dall'11 al 26 luglio e per i tifosi gialloblù si presenta una nuova occasione per vivere un'esperienza in pieno stile Hellas. Cuore pulsante del ritiro gialloblù, l'Hellas Village, che sarà allestito al centro sportivo di Stanghe. In loco previsto intrattenimento per adulti e bambini, con attività di fan engagement: sessioni di autografi con Toni e compagni, tiri di precisione e calci di rigore in aree occupate da gonfiabili ad hoc e ancora giochi e tornei organizzati da Ies Events, fino al food and beverage. Inoltre i più piccoli potranno partecipare ai daily camp organizzati dagli allenatori qualificati del Settore Giovanile del Verona (due sessioni da due ore ciascuna, dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30). All'interno del Village presente anche un Hellas Store, dove sarà a disposizione il materiale tecnico della nuova stagione.L'Hellas Village sarà inaugurato il primo giorno di ritiro e rimarrà aperto in concomitanza con gli allenamenti, fino al 25 luglio.
HELLAS CAMP. I daily camp per i piccoli tifosi saranno aperti da domani fino a sabato 25 luglio, con due sessioni giornaliere da due ore ciascuna, dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30. I ragazzi potranno tornare a vestire la maglia del Verona sotto le direttive degli allenatori qualificati del Settore Giovanile gialloblù. La quota è di 10 euro e dà diritto a partecipare ai Camp per tutti i 14 giorni di durata della manifestazione. Per i partecipanti, un omaggio esclusivo: una maglia Nike con il logo dell'Hellas Verona.
FONTE: LArena.it
Mandorlini: «Grazie per gli auguri!»
Postata il 17/07/2015 alle ore 19:50
Racines - A dividere in due la giornata seguita alla prima amichevole stagionale ci ha pensato la pioggia. Nel corso della mattina sole, caldo e corsa lungo il fiume sulle brevi distanze. Nel pomeriggio invece acqua a volontà e tutta tattica agli ordini di mister Mandorlini, subissato di auguri dai tifosi; sia sulle pagine social del Club, sia qui in ritiro. Il tecnico ravennate si e' concesso a tutti, ricambiando le infinite testimonianze d'affetto mettendosi a disposizione per foto e autografi. A chiudere la giornata, all'Hellas Village, una sessione di autografi che ha visto protagonisti Ionita e Cappelluzzo. Domani avanti ancora con due allenamenti, alle 10 e alle 17.30 (sempre porte aperte).
Dal sole alla pioggia |
RACINES - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Sabato 18 luglio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 17.30)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Tanti auguri ad Andrea Mandorlini
Postata il 17/07/2015 alle ore 10:05
Il Presidente Setti, la Società e lo staff tecnico
augurano tanti auguri di buon compleanno ad Andrea Mandorlini.
L'allenatore gialloblù compie 55 anni.
Mandorlini: «Buona la prima»
Postata il 16/07/2015 alle ore 20:15
Racines - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate al termine del test match disputato dai gialloblù contro la Rappresentativa Valle Isarco.
RISULTATO POCO SIGNIFICATIVO, MA SEGNALI POSITIVI
«Al di là dei gol e dell'avversario sono soddisfatto, è un avvicinamento a questa nuova stagione. Pazzini ha fatto bene, è un po' carico di lavoro, ma intanto ha già fatto gol e sta prendendo confidenza col gruppo. Fares può giocare sia basso che alto, ci puntiamo tanto. Questo test comunque lascia il tempo che trova. Abbiamo cambiato e cambieremo ancora in questa stagione, però ho visto che lo spirito è quello giusto, come il modo di stare in campo, la disciplina e l'ordine. Toni e Pazzini potranno giocare insieme o da soli, i problemi sono soprattutto per gli avversari, io devo solo trovare l'equilibrio generale. Dispiace per Viviani, lo vedremo più avanti, Greco però si è dimostrato molto affidabile. Siligardi? Ha caratteristiche che mi piacciono. Luca viene da diversi infortuni, ma ha già giocato in Serie A, a me piace. Gomez? Cresce ogni volta che viene in ritiro, contro la Valle Isarco gli ho dato la fascia, per noi è indispensabile».
16 luglio 2015 - Andrea Mandorlini |
MERCATO? MANCA ANCORA TANTO
«Nuovi arrivi? Il mercato è ancora molto lungo, ci sono tante situazioni ancora, già così siamo una squadra che ha dei valori, vedremo. Possiamo giocare in mille maniere, ci sono qualità importanti, il ritiro è utile per tutti. Sicuramente dovremo valutare qualche situazione in uscita. Per ora ci sono calciatori che ci godiamo, poi vedremo, ma bisogna avere pazienza».
Hellas Verona-Rappr. Valle D'Isarco 12-0
Postata il 16/07/2015 alle ore 20:00
Racines - Prima uscita stagionale decisamente positiva per i gialloblù. La sfida con la Rappresentativa Valle Isarco finisce 12-0. Risultato a parte, tanti buoni segnali per il mister, a partire dalla voglia di mettersi in mostra da parte di chi già c'era ma anche dei nuovi, passando per l'intenzione di tutti i gialloblù di dare forma al calcio di Mandorlini. Bene anche i giovani, che dimostrano di avere la testa giusta. Allenamenti duri e gambe pesanti hanno sicuramente influito sulla prestazione dei gialloblù che sono alla ricerca della condizione migliore, ma nella fatica si sono visti sprazzi di bel gioco e un Pazzini affamato di gol. Chi invece è già pronto per la nuova stagione sono i nostri tifosi, accorsi numerosissimi a Racines e pronti a sostenere la squadra dall'inizio alla fine, in una stupenda giornata di calcio. L'abbraccio riservato dai butei ai gialloblù è stato davvero bellissimo e ha impreziosito una sfida ricca di spunti per Mandorlini. Prossimo appuntamento in programma domenica 19 luglio alle 17.30 con il Sud Tirol, sempre sul campo di Stanghe di Racines.
Hellas Verona - Valle D'Isarco 12-0 |
HELLAS VERONA-RAPPRESENTATIVA VALLE D'ISARCO 12-0
Marcatori: 5' pt e 31' pt Jankovic, 7' pt Sala, 9' pt Gomez Taleb, 34' pt e 43' pt Pazzini, 22' st e 31' st Valoti, 25' st e 33' st Siligardi, 39' st Cappelluzzo, 43' st Fares.
HELLAS VERONA: Gollini (dal 20' st Ferrari); Romulo (dal 20' st Riccardi), Bianchetti, Pisano, Fares; Sala (dal 1' st Boni), Greco (dal 1' st Zaccagni), Hallfredsson (dal 1' st Valoti); Jankovic (dal 20' st Checchin), Pazzini (dal 1' st Siligardi), Gomez Taleb (dal 20' st Cappelluzzo).
All.: Mandorlini
RAPPR. VALLE D'ISARCO: Masoni (dal 1' st Konigsrainer), Ralser (dal 1' st Ursino), Barigozzi (dal 1' st Volgger), Siller (dal 1' st Grasl), Alessandrini (dal 1' st Ogl), Scicolone (dal 1' st Mitterrutzner), Festini (dal 1' st Michaeler), Sullman (dal 1' st Lorenzi), Piffrader (dal 1' st Rainer), Holzner (dal 1' st Strickner), Markart.
All.: Fleckinger.
Arbitro: Davide Moro di Schio.
Assistenti: Berestean e Schiavon.
Siligardi: «Pronto a dare il massimo»
Postata il 16/07/2015 alle ore 15:51
Racines - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Luca Siligardi, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione.
LE MIE PRIME IMPRESSIONI
«Le mie prime impressioni? Essere al Verona per me è una grande occasione, perché arrivo in una società importante che negli ultimi anni ha fatto benissimo, con una tifoseria incredibile. Penso di essere arrivato in una squadra con un allenatore e un modulo che possono esaltare la mie caratteristiche. Il mio arrivo dal Livorno? Sono stato bene a Livorno, due anni importanti che mi hanno dato fiducia. Adesso cerco di fare il salto in Serie A col Verona, questo mi stimola tanto. È un progetto importante, mi hanno proposto un contratto di tre anni, facendomi capire che credono in me. Cosa mi ha detto Mandorlini? Appena arrivato mi ha dato il benvenuto, poi sto imparando i movimenti che chiede, pian piano mi sto adattando sia ai compagni che agli schemi. Un messaggio per i tifosi? L’unica cosa che posso dire è che farò il possibile per impegnarmi e rispettare la maglia. Vedere 4mila persone alla presentazione è stata un’emozione più unica che rara».
16 luglio 2015 - Luca Siligardi si presenta |
PENSIAMO A SALVARCI, POI SI VEDRA'
«Cosa mi aspetto da questa stagione? Spero di arrivare più in alto possibile, spero di giocare con più continuità anche se so che sarà dura, perché ci sono molti compagni forti. Voglio cercare di fare bene e dare il massimo. Noi siamo tutti a disposizione, cerchiamo di dare comunque sempre il massimo. E’ naturale che avere in squadra calciatori come Pazzini e Toni stimola davvero molto. A cosa punterà il Verona? Bisogna sempre andare piano, la salvezza è il primo obiettivo. Poi si vedrà».
IL MIO RUOLO E I COMPAGNI
«Il mio ruolo? Finora ho fatto l’esterno a destra, ma non ho nessun problema a coprire la tre quarti, mi metto a disposizione per qualsiasi tipo di ruolo. Sono nato esterno d’attacco però negli ultimi anni ho fatto sia seconda punta che il trequartista. Nel calcio di oggi c’è da sacrificarsi molto ed essere bravi a fare entrambe le fasi. Come sto fisicamente? Mi sto rimettendo, i carichi di lavoro sono importanti ma finora sta andando bene, sono contento di come sta reagendo il ginocchio. Il primo test? C’è molto entusiasmo, essendo uno dei nuovi respiro questo clima importante. Cerchiamo di fare bene e di fare quello che ci chiede il mister, queste sono le cose più importanti. Un commento sui compagni? Li sto conoscendo tutti, in molti hanno già tanta esperienza in Serie A. Jankovic e Gomez hanno corsa, così come Sala. Nel gruppo mi trovo bene, tutti i compagni sono disponibili e ci si aiuta a capire gli schemi del mister».
Mattina di lavoro per i gialloblù
Postata il 15/07/2015 alle ore 12:55
Racines - Quanta fatica per i gialloblù nei boschi di Racines. Nell'unica seduta di giornata, prima del riposo pomeridiano concesso da mister Mandorlini, la squadra ha svolto riscaldamento in palestra, poi lavoro di fondo con una serie di ripetute tra i sentieri del bosco. Dopo il pomeriggio di riposo, i gialloblù torneranno in campo domani mattina alle ore 10, prima dell'esordio stagionale in programma contro la Rappresentativa Val d'Isarco (ore 17.30, costo biglietto 5 euro).
RACINES - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Giovedì 16 luglio: seduta mattutina (ore 10) e Hellas Verona-Rappr. Val d'Isarco (ore 17.30)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Tutti a lezione di tattica
Postata il 14/07/2015 alle ore 19:40
Racines - Quarto giorno di ritiro per i gialloblù e anche oggi doppia seduta per la squadra di mister Mandorlini, che al mattino ha fatto svolgere ai suoi un allenamento fiume di 2 ore e mezza con lavoro di forza in palestra e trasformazione sul campo, prima di completare il lavoro con delle esercitazione tattiche per reparti. Altra seduta tattica al pomeriggio, che si è conclusa con una partitella a campo ridotto. Nella giornata di oggi assente Luca Toni, in regolare permesso concesso dalla società, mentre Viviani è impegnato in un lavoro personalizzato programmato, finalizzato al recupero completo della forma dopo gli impegni nelle fasi finali dell'Europeo Under 21. Al gruppo si è aggregato anche il classe 1997, Luca Checchin. Domani in programma solamente l'allenamento del mattino (ore 10.30), riposo al pomeriggio.
RACINES - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Mercoledì 15 luglio: seduta mattutina (ore 10.30) e riposo
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Largo ai giovani a Racines
Postata il 14/07/2015 alle ore 19:15
Largo ai giovani a Racines |
Racines - Sono il Verona che cresce. Sono il volto di una società che guarda al futuro con intelligenza e attenzione. Sono i giovani gialloblù che, a partire dall'esperienza del ritiro con la prima squadra, vogliono fare il definitivo salto nel mondo dei grandi. C'è Pippo Boni, difensore classe '95 che è stato il capitano di una Primavera capace di ottenere grandi successi. Con lui il compagno di reparto, Riccardi, il portiere Ferrari e il centrocampista Checchin: insieme formano il nucleo portante della squadra allenata da Massimo Pavanel. Ancora uniti Fares e Cappelluzzo, che dopo aver fatto sfracelli contro le difese delle formazioni Primavera italiane provano con i loro gol a ritagliarsi un posto nel mondo dei grandi. Senza dimenticarsi dei vari Zaccagni, Torregrossa e Zampano, che con sudore e sacrificio vogliono sognare con i colori gialloblù. In Serie A Mattia Valoti è già riuscito a segnare, se gli ricordate di quel gol al Parma ancora i suoi occhi si riempiono di felicità. E poi c'è anche un giovane già grande per i suoi 20 anni: Pierluigi Gollini è al secondo ritiro con l'Hellas Verona, e dopo le 3 presenze raccolte in Serie A nella scorsa non vuole fermare la sua crescita. Per un Verona che guarda al futuro insieme a loro.
Iniziate le "spedizioni" nei boschi
Postata il 13/07/2015 alle ore 19:45
Racines - Si continua a faticare nel ritiro di Racines. Doppia seduta anche nella giornata odierna per la squadra di mister Mandorlini, che al mattino è scesa nel bosco per una serie di ripetute prima di un bagno rigenerante nel torrente. Nel pomeriggio, invece, dopo il riscaldamento, i gialloblù hanno effettuato una seduta esclusivamente tattica e suddivisa in reparti, prima della partitella finale. Emil Hallfredsson ha raggiunto i compagni in tarda mattinata e ha svolto un lavoro differenziato di recupero. La squadra tornerà in campo domani, per una doppia seduta (ore 10 e 17.30) a porte aperte.
RACINES - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Martedì 14 luglio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 17.30)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Campagna Abbonamenti: boom rinnovi, siamo in 8.173
Postata il 13/07/2015 alle ore 17:38
Verona - 8.173 cuori gialloblù hanno già rinnovato l'abbonamento per la stagione 2015/16. Incontenibile la voglia dei nostri tifosi di accompagnarci in un'altra avventura. Infatti fin dal mattino si sono registrate code presso la biglietteria dello stadio Bentegodi. La conferma definitiva arriva dal numero di rinnovi effettuati nella giornata odierna: 2.201 tessere! La Campagna Abbonamenti 2015/16 #insiemeavoi continua, di seguito tutti i dettagli e le informazioni.
ULTIMA CHIAMATA PER RINNOVARE E CONFERMARE IL PROPRIO POSTO
Martedì 14 luglio è l’ultimo giorno per poter rinnovare l’abbonamento confermando il proprio posto per la stagione 2015/16, si informa che le sottoscrizioni si potranno fare esclusivamente nei punti vendita Vivaticket o direttamente nel sito (CLICCA QUI) fino alle ore 18:30. La biglietteria dello stadio sarà aperta nella giornata di mercoledì 15 luglio dalle 10:30 alle 18:30 per tutti coloro che invece vorranno spostarsi di posto anche in altri settori diversi da quello occupato nella passata stagione. La fase riservata ai vecchi abbonati che vogliono spostarsi si concluderà sabato alle 12:30, oltre quell’orario la vendita sarà sospesa anche nei punti vendita e nel sito internet per ricominciare lunedì 20 luglio in occasione dell’inizio della vendita libera anche per coloro che non erano abbonati.
ABBONAMENTI 15-16 - DATE UTILI
Martedì 14 luglio (biglietteria chiusa): prelazione vecchi abbonati esclusivamente sul sito hellasverona.it (CLICCA QUI) e nei punti vendita Vivaticket (CLICCA QUI).
Dal 15 luglio al 18 luglio: prelazione vecchi abbonati che vogliono cambiare posto.
Dal 20 luglio: inizio vendita libera.
Modalità di sottoscrizione
Web: hellasverona.it
Punti vendita Vivaticket: www.vivaticket.it
Biglietteria n.1 dello stadio Bentegodi aperta esclusivamente nei giorni di:
Lunedì 10:30 - 18:30 (orario continuato)
Mercoledì 10:30 - 18:30 (orario continuato)
Sabato 9:30 - 12:30
Si lavora duro in ritiro
Postata il 12/07/2015 alle ore 19:50
Si lavora duro in ritiro |
Racines - Si e' iniziato a fare sul serio a Racines. Giornata lunga e impegnativa quella di Toni e compagni. La mattinata e' trascorsa tra palestra e campo. Nel pomeriggio invece spazio alla tattica, di fronte a oltre 300 sostenitori, sparsi tra le due tribune del centro sportivo di Stanghe. In mezzo ai due allenamenti primi tuffi nel fiume, ghiacciato, che lambisce l'impianto. Un'occasione in più per i supporter gialloblù per venire a contatto con i loro beniamini. Protagonista invece della serata all'Hellas Village e' stato mister Mandorlini, sempre più nel cuore dei tifosi. Il mister, insieme a Sala, si e' messo a disposizione per una sessione di foto e autografi, facendosi contagiare dall'entusiasmo che in questi giorni circonda lui e la squadra. Domani stesso protocollo odierno: doppia seduta, alle 10 e alle 17.30, sempre a porte aperte. Al gruppo si unirà anche Hallfredsson, che raggiungerà i compagni dopo i giorni di riposo supplementari dovuti agli impegni con la nazionale islandese.
RACINES - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Lunedì 13 luglio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 17.30)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Primo allenamento dei gialloblù a Stanghe
Postata il 11/07/2015 alle ore 19:40
Il primo gol stagionale è di Bosko Jankovic |
Racines - E' di Bosko Jankovic il primo gol stagionale (destro dei suoi a mezza altezza), realizzato nella prima seduta disputata nel centro sportivo di Stanghe, già preso d'assalto dai sostenitori gialloblù. Mister Mandorlini? Già carico e sul pezzo, salutato e applaudito dai tifosi sparsi sulle tribune e nell'Hellas Village. La seduta odierna e' iniziata con del riscaldamento a secco, seguito da esercitazioni tecnico-tattiche e da del possesso palla. A chiudere il pomeriggio la più classica delle partitelle, a campo ridotto. Da domani si inizia con le doppie sedute (10 e 17.30 - porte aperte). Gli orari possono subire variazioni a seconda delle esigenze dello staff.
RACINES - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Domenica 12 luglio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 17.30)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Siamo a Racines!
Postata il 11/07/2015 alle ore 14:45
Racines - Ore 11.55, il primo a scendere dal pullman è Fares, uno dei più giovani. È iniziata così l'avventura dell'Hellas Verona a Racines, località che ospiterà i gialloblù per due settimane di ritiro estivo. Tanti i tifosi che hanno voluto accogliere i calciatori, applausi per tutti, da mister Mandorlini a Toni, fino ad arrivare a Pazzini, che è sceso per ultimo dal pullman e ha ricevuto il benvenuto dei sostenitori presenti. Poi un veloce brindisi di inizio ritiro, prima del pranzo e del riposo pomeridiano. La prima seduta di allenamento è in programma alle ore 17.30 (porte aperte), al campo di Stanghe di Racines.
RACINES - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Sabato 11 luglio: seduta pomeridiana (ore 17.30)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Campagna Abbonamenti: rinnovate 5.595 tessere
Postata il 11/07/2015 alle ore 12:30
Verona - Sale sempre più la voglia di Hellas Verona, insieme al dato relativo alla Campagna Abbonamenti 2015/16 #INSIEMEAVOI: dopo soli 18 giorni, infatti, sono state rinnovate 5.595 tessere. Ricordiamo che la fase riservata alla prelazione per i vecchi abbonati continuerà fino al 14 luglio.
ABBONAMENTI 15-16 - INFO UTILI
Fino al 14 luglio: prelazione vecchi abbonati.
Dal 15 luglio al 18 luglio: prelazione vecchi abbonati che vogliono cambiare posto.
Dal 20 luglio: inizio vendita libera.
Modalità di sottoscrizione
Web: hellasverona.it
Punti vendita Vivaticket: www.vivaticket.it
Biglietteria n.1 dello stadio Bentegodi aperta esclusivamente nei giorni di:
Lunedì 10:30 - 18:30 (orario continuato)
Mercoledì 10:30 - 18:30 (orario continuato)
Sabato 9:30 - 12:30
FONTE: HellasVerona.it
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VITA DA EX: Beppe RUSSO torna al LUMEZZANE dopo il prestito alla TERNANA ma le richieste non gli mancano MANTOVA, CREMONESE e AKRAGAS su di lui. OBBADI neoacquisto del LILLE 'Felice dell'esperienza italiana, peccato per l'infortunio'. CACCIATORE al CHIEVO nell'affare che ha portato ZUKANOVIC alla SAMP! SOGLIANO rivela 'Si, parlai molto stretto col MILAN'... Niccolò GALLI al RIMINI. FREY rescinde col BURSASPOR, Valon BEHRAMI dall'AMBURGO al WATFORD in Inghilterra. BENUSSI 'Situazione portieri non chiara a Verona, ho preferito il Carpi...'. TOMMASI segna nei preliminari di Champions League ed entra nella storia del calcio della repubblica di San Marino...
SOLLEVAMENTO PESI: L'atleta venezuelana solleva 106 kg poi sviene ma alla fine conquista l'argento!
TOUR DE FRANCE: BASSO si ritira dopo aver scoperto di avere un tumore al testicolo...
ITALVOLLEY: Quattro azzurri espulsi dal CT BERRUTI dopo una 'notte brava' a Rio de Janeiro...
CALCIOMERCATO: Per Ciro IMMOBILE ufficiale il prestito al SIVIGLIA dopo la poco entusiasmante avventura in Bundesliga con la maglia del BORUSSIA...
EUROPEI DI ATLETICA UNDER 23, il veronese Giovanni GALBIERI oro nei 100 piani con il tempo di 10''33!
MOTOGP: MARQUEZ domina anche in Germania ma al comando della classifica generale c'è ancora ROSSI...
PREMIER LEAGUE: Il LIVERPOOL ha deciso niente tour asiatico per BALOTELLI e BORINI...
TENNIS: Serena WILLIAMS trionfa a Wimbledon per la sesta volta in carriera, DJOKOVIC batte FEDERER e porta a casa il trofeo maschile
CICLISMO: Luca PAOLINI positivo alla cocaina è sospeso dal Tour de France
Alza il bilanciere e guardate cosa succede: attimi di paura per la pesista venezuelana
di Federica Macagnone
Prima lo sforzo sovrumano, poi lo svenimento e il crollo a terra sotto gli occhi terrorizzati di chi assisteva alla gara di sollevamento pesi ai Pan Am Games a Oshawa, in Canada. Genesis Rodriguez Gomez, 20enne venezuelana, stava disputando la gara quando improvvisamente si è sentita male dopo aver sollevato 106 chili: ha fatto appena in tempo a lasciar cadere il bilanciere alle spalle, le gambe hanno ceduto e lei è letteralmente crollata, lasciando tutti con il fiato sospeso.
Il momento drammatico è stato immortalato dai fotografi e dalle telecamere che seguivano in diretta i giochi e che hanno indugiato sul corpo di Genesis: fortunatamente, qualche secondo dopo l’atleta è riuscita a mettersi in piedi e a continuare la gara che, tra l'altro, per lei si conclusa ottimamente. Rodriguez, infatti, nonostante la piccola disavventura è riuscita a salire sul podio aggiudicandosi la medaglia d'argento dietro alla 32enne Rusmeris Villar Barboza che ha vinto l'oro e davanti alla 20enne Yafreysi Silvrestre Velgar che è tornata a casa con il bronzo.
Dimenticato il malore, per Genesis solo gioia e il plauso del presidente Nicolas Maduro che su Twitter ha scritto: «Congratulazioni Genesis Rodriguez per aver portato il nome della nostra Patria in alto. #SomosVenezuela, Continua a brillare».
Notte brava in ritiro, quattro azzurri dell'Italvolley cacciati dal ct Berruto
Il ct dell'Italvolley, Mauro Berruto, ha cacciato quattro giocatori dal ritiro di Rio de Janeiro, dove gli azzurri si stanno preparando in vista dell'esordio di mercoledì alle finali di World League. Il capitano Dragan Travica con Ivan Zaytsev, Giulio Sabbi e Luigi Randazzo sono stati esclusi per motivi disciplinari dopo essere rientrati sabato sera in ritardo rispetto agli orari concordati.
Il ct aveva concesso alla squadra un giorno di riposo domenica ma i quattro giocatori ne hanno approfittato per fare tardi anche la sera precedente senza l'autorizzazione, disattendendo così «indicazioni acquisite da tutto il resto della squadra», come si legge nel comunicato della Fipav. Berrutoha quindi deciso di dare un segnale forte al gruppo facendo scattare un provvedimento che lo priva di alcune pedine fondamentali. I quattro giocatori partiranno oggi stesso con un volo che li porterà in Italia. Al loro posto il ct ha chiamato Davide Saitta, Iacopo Botto e Gabriele Nelli, che arriveranno in Brasile domani. «Il presidente federale Carlo Magri, confermando la propria fiducia nel tecnico e nello staff, ha espresso il proprio disappunto e la propria amarezza per quanto accaduto alla vigilia di una manifestazione così importante; episodio che tra l'altro verrà attentamente esaminato in ambito federale. Contestualmente il presidente auspica una positiva e pronta risposta da parte di tutta la squadra», si legge ancora nella nota della federazione. Gli azzurri debutteranno alle finali di World League mercoledì sera contro la Serbia.
"DECISIONE DOLOROSA, MA LA MAGLIA AZZURRA VA RISPETTATA" «È stata una decisione molto dolorosa ma necessaria. Voglio che sia chiaro a tutti coloro che indossano la maglia azzurra che il rispetto dei ruoli, delle persone e delle regole è al centro di qualunque progetto tecnico». Mauro Berruto, ct dell'Italvolley, commenta così all'Adnkronos l'allontamento dal ritiro azzurro di Rio de Janeiro dei quattro azzurri Dragan Travica, Ivan Zaytsev, Giulio Sabbi e Luigi Randazzo per motivi disciplinari. L'episodio arriva a due giorni dall'esordio dell'Italia nelle Final Six della World League contro la Serbia: «Sono consapevole che si tratta di un'azione molto importante in prossimità di un evento importantissimo per la nostra stagione, ma proprio per questo ha un significato ancora più ampio», spiega al telefono Berruto. «Voglio davvero che sia chiaro a tutti che qualunque progetto tecnico non potrà più prescindere dal rispetto che merita una nazionale come quella italiana, con la sua storia, bellezza e importanza. Sono ben consapevole della risonanza di questa decisione, della quale mi assumo ogni responsabilità», evidenzia il ct.
Berruto conferma che l'esclusione dei quattro azzurri è «una decisione condivisa con la federazione che rappresentiamo portando in giro la maglia azzurra nel mondo». «È chiaro -sottolinea- che lasciare fuori il capitano (Travica, ndr), due giocatori come Zaytsev e Sabbi che hanno trovato tantissimo spazio nel sestetto e un ragazzo di prospettiva e risorsa delle giovanili come Randazzo è una decisione che ho preso tutt'altro che a cuor leggero. La squadra perde risorse tecniche, ma è una cosa su cui ho ragionato e sono certo che quelli che restano interpreteranno il loro compito nel modo migliore possibile». «Non cambiano i nostri obiettivi -assicura-, abbiamo tanti giocatori importanti e ora si tratta di 'chiudere la testa nello scatolone' per ragionare in maniera esclusiva sui quello che ci capita». Presto per dire se in futuro i giocatori rispediti in Italia troveranno ancora spazio in nazionale: «Questo tema sarà oggetto di una triangolazione non solo fra me e gli atleti, serve un confronto con la federazione. La mia è una decisione tecnica, poi è ovvio che altre eventuali iniziative (come un procedimento disciplinare, ndr) spettano alla Fipav. In questo momento è ancora presto ed è evidente che mi interessa ragionare solo sulle Final Six». L'esclusione è stata decisa dopo «una riunione collegiale», spiega ancora Berruto. «La reazione dei giocatori? Non è nel mio stile mettere le parole in bocca agli altri ed è anche giusto che siano loro ad esprimere il proprio punto di vista». I quattro azzurri sono stati puniti per essere rientrati in ritardo sabato notte: «Ma -precisa il tecnico- non conta l'episodio in sé. Non farebbe alcuna differenza se avessero preso un tè alle cinque del pomeriggio. Il problema non sono gli orari. C'è sta la deliberata volontà di non seguire una indicazione molto chiara».
Ivan Basso choc: "Ho un tumore al testicolo".
Il ciclista lascia il Tour, si opererà in Italia
di Marco Lobasso
La notizia scuote il Tour nel giorno di riposo. Ivan Basso ha un cancro ai testicoli e si ritira. Lo annuncia lui stesso tra lo stupore generale in una conferenza a Pau: «Devo darvi una cattiva notizia - spiega, rivelando di aver scoperto un piccolo tumore al testicolo sinistro -. È facile capire che a questo punto mi devo fermare e tornare in Italia per operarmi».
Già oggi, si viene a sapere dall’entourage dell’azzurro, si opera in Italia. «Due giorni fa - ha aggiunto Basso - sono stato protagonista di una caduta in cui ho anche subito un colpo nel sottosella. Ho avvertito dolore al testicolo per due giorni, finché con il medico del Tour e il medico del nostro team non abbiamo deciso di fare un esame approfondito».
«Ivan è stato fortunato nella sfortuna», ha spiegato il general manager della Saxo Tinkoff, Stefano Feltrin, alludendo al «modo in cui lo ha scoperto» e alle alte percentuali di guarigione per un tumore di questo tipo «se preso in tempo, una volta asportato». Così come ha confermato il diesse della squadra, Steven de Jongh: «Come tutti possono capire, non è un giorno per parlare del Tour de France. Ora siamo qui esclusivamente per sostenere Ivan. L'intero team spera di incontrarlo di nuovo a Parigi e di consegnargli la maglia gialla».
Parole di sostegno a Ivan Basso, dopo il ritiro dal Tour per la scoperta di un tumore al testicolo, anche da parte del leader della Tinkoff-Saxo, Alberto Contador, oggi suo capitano: «A nome di tutta la squadra voglio dire che è stato un duro colpo per tutti noi e che non avremmo mai immaginato che una cosa del genere sarebbe accaduta a Ivan. Vorrei sottolineare che tutta la squadra darà il massimo per ottenere la maglia gialla e festeggiare a Parigi insieme».
A Basso sono arrivati subito i messaggi di solidarietà di tanti campioni, uno su tutti quello del suo ex compagno di squadra alla Cannondale Vincenzo Nibali, campione uscente al Tour: «Ivan è sempre stato un grande amico. Spero che tutto vada bene. Lo chiamerò, ma in questo momento ci sono delle persone, come la sua famiglia, che vengono prima di me».
In serata, ancora Basso su Facebook ha rincuorato i suoi tifosi: «Affronterò questa prova con la grinta di sempre e con la positività che mi avete trasmesso con tutti i vostri messaggi. Il ciclismo mi ha insegnato a stringere i denti quando c'è da lottare». Oggi il Tour riparte con con le salite dei Pirenei. Pochi sorrisi: ci sarà da soffrire sui pedali e nei pensieri.
Ufficiale, Ciro Immobile in prestito al Siviglia: Alla corte di Emery fino al giugno del 2016
Ciro Immobile è un giocatore del Siviglia. Lo ha annunciato lo stesso club andaluso.
L'attaccante della nazionale arriva in prestito annuale dal Borussia Dortmund.
Il 25enne napoletano dovrà effettuare domani mattina le visite mediche con il club spagnolo e poi sarà a disposizione del tecnico Unai Emery fino al giugno del 2016.
Tour de France, Luca Paolini trovato positivo alla cocaina: sospeso dalla Grand Boucle
ROMA - Torna il doping. Il corridore 38enne Luca Paolini è stato trovato positivo alla cocaina, in un test al Tour de France effettuato martedì scorso, 7 luglio. Lo ha comunicato l'Unione ciclistica internazionale. Paolini gareggia con i russi del Team Katusha ed è già stato sospeso.
Luca Paolini, che è specialista delle prove sul pavè, quest'anno ha vinto una delle classiche di Primavera, la Gand-Wevelgem, precedendo l'olandese Terpstra e il britannico Thomas. Era al Tour per sostenere 'Purito' Rodriguez, ma la sua corsa finisce qui. Paolini ha chiesto le controanalisi sul campione B, ma intanto è stato rispedito a casa dal team russo Katusha. Anche oggi, il corridore comasco è stato fra i protagonisti della 7/a tappa, vinta da Mark Cavendish. Attualmente in classifica Paolini era 168/o.
FONTE: Leggo.it
14.07.2015
Sorpresa: Zukanovic finisce alla Samp e c'è Cacciatore
VERONA. Zukanovic passa alla Sampdoria. Un trasferimento a sorpresa visto che il bosniaco era dato molto vicino all'Inter. Al Chievo vanno 2,8 milioni di euro e il cartellino del difensore Fabrizio Cacciatore he due anni fa era passato da Verona per vestire la maglia dell'Hellas per un biennio. Cacciatore ha già svolto le visite mediche e da giovedì dovrebbe aggregarsi alla squadra in ritiro a San Zeno di Montagna.
Simone Antolini
12.07.2015
MotoGp, Marquez domina ma Rossi resta leader
Selfie per il podio del MotoGp di Germania
CHEMNITZ. Non poteva andare meglio il week end tedesco per Marc Marquez e Valentino Rossi. Il campione del mondo in carica si è lasciato alle spalle, ora definitivamente, i problemi di inizio stagione, vincendo con autorità la gara, mentre il nove volte iridato con la Yamaha è salito sul terzo gradino del podio, dietro anche a Pedrosa, ed ha chiuso la prima parte della stagione in testa alla classifica e con un buon margine sul suo compagno di squadra Jorge Lorenzo, oggi quarto. In casa Honda, quindi, si è capito che una moto che vince non deve essere cambiata.
Lo sviluppo a volte può fare disastri, come quello verso il quale andava in contro Marquez all’inizio dell’anno con una moto a disposizione da vincente a difficile da guidare. Con il telaio 2014, al Sachsenring Marquez ha dominato, aiutato anche da una pista sulla quale vince da sei anni di fila. «Dall’inizio della gara mi sono sentito subito a mio agio sulla moto. È stata una buona corsa, sono riuscito anche a gestire i miei avversari e questo è sempre positivo. Per me è un buon segnale per il resto della stagione».
Recuperare 65 punti in classifica a Valentino Rossi non sarà facile ma nemmeno impossibile. Delle prossime gare, solo quella di Indianapolis sulla carta è più favorevole alla Yamaha, mentre le altre sono tutte da giocare. Oltre a Marquez, la Honda sembra tornata competitiva anche con Pedrosa che ha saputo regolare Rossi da metà gara in poi.
«Secondo me Dani si è tenuto qualcosa in tasca per fine gara - ha detto l’italiano - perchè io ero al limite e stavo spingendo forte ma a un certo punto è riuscito a tirare ancora di più e in due giri l’ho quasi perso». Nelle prove Valentino ha sofferto, mentre in gara è riuscito a guadagnare molto terreno, confermando le sue attitudini «animale da corsa».
«Oggi ho dato veramente il massimo - ha commentato ancora Rossi - avrei voluto attaccare negli ultimi giri ma non ero in condizione di farlo. Dani era ormai lontano».
Lontane dal quartetto di testa, le Ducati hanno portato a casa un quinto posto con Andrea Iannone. Il pilota di Vasto ha messo alle spalle Bradley Smith (Yamaha) e Cal Crutchlow (Honda) con i quali ha battagliato a lungo. A terra, invece, è finito Andrea Dovizioso, mentre Danilo Petrucci ha chiuso nono. Ancora una volta a punti, infine, è finita la Aprilia di Bautista. Con il podio del Sachsenring, Rossi diventa il più costante dei piloti della MotoGp al termine della prima parte della stagione, che riprenderà il 9 agosto a Indianapolis Con nove podi, di cui tre vittorie, Valentino si porta a quota 179 punti in campionato.
«Sono riuscito a fare un altro buon risultato - ha detto Valentino Rossi - con un altro podio, e sono riuscito a prendere tre punti a Lorenzo, cosa molto importante per il campionato».
È chiaro che a questo punto della stagione Rossi abbia nel mirino sempre di più il tanto atteso decimo titolo, al quale può arrivare solo se continuerà ad essere costante come nella prima parte della stagione. Cosa non facile con le Honda tornate così competitive.
12.07.2015
Djokovic re di Wimbledon
Federer va ko in quattro set
Novak Djokovic batte Roger Federer nella finale di Wimbledon 2015
WIMBLEDON. Djokovic ha conquistato per la terza volta in carriera la corona di re del singolare maschile di Wimbledon, terzo Slam della stagione, giocato sugli storici campi in erba dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club di Londra. Il serbo, numero uno del mondo e del seeding, già vincitore del torneo britannico lo scorso anno e nel 2011, ha trionfato al termine dell’odierna finale, nella quale ha sconfitto in quattro set lo svizzero Roger Federer, numero due del ranking internazionale e secondo favorito del tabellone. Nole si è imposto col punteggio di 7-6 (1) 6-7 (10) 6-4 6-3, in due ore e 59 minuti di gioco. Per Djokovic quella odierna era la la quarta finale sul verde di Wimbledon (tre vittorie, più una sconfitta nel 2013); la diciassettesima in prove dello Slam (nove successi e otto ko). Per Federer invece era la decima finale a Londra (sette vittorie, più tre sconfitte) e la ventiseiesima in prove dello Slam (diciassette successi e nove ko)...
12.07.2015
Il Liverpool lascia a terra
Balotelli: niente tour in Asia
Liverpool, Balotelli resta a casa
Mario Balotelli non è stato inserito nella lista dei 30 giocatori convocati da Brendan Rodgers per la tournee in Thailandia, Australia e Malaysia. La squadra partirà domani sera per Bangkok, quindi raggiungerà Brisbane, Adelaide e Kuala Lumpur dove disputerà quattro amichevoli, mentre l’attaccante italiano rimarrà in Inghilterra a proseguire la preparazione insieme con Fabio Borini, Josè Enrique e altri giocatori.
Dopo una stagione da dimenticare ad Anfield Road, con un solo gol in 16 presenze in Premier League, Balotelli ha visto in questi giorni aumentare la concorrenza in attacco con l’arrivo di Danny Ings e Roberto Firmino. Inoltre, sembra che Raheem Sterling rimarrà a Liverpool, dopo i falliti tentativi di ingaggio da parte del Manchester City.
11.07.2015
Galbieri, un veronese d'oro agli Europei Under 23
Giovanni Galbieri ha vinto il titolo europeo a Tallin con i 100 metri
VERONA. Dopo il titolo italiano ecco quello europeo. Giovanni Galbieri ha vinto l’oro nella gara dei 100 metri a Tallin diventando così il nuovo campione europeo Under 23. Il velocista veronese di San Vito al Mantico ha battuto gli avversari con il tempo 10”33 lasciandosi alle spalle il bulgaro Denis Dimitrov ad un solo centesimo di distanza ed il francese Guy-Elphe’ge con 10”39.
Galbieri aveva vinto solo poche settimane fa il doppio titolo italiano ai campionati nazionali promesse, sia sui 100 metri che nella staffetta 4x100 con la sua attuale società, la Riccardi Milano, e nella capitale estone è diventato il primo italiano a conquistare l’oro in questa specialità nelle dieci edizioni della rassegna continentale. Galbieri, che nel 2009 aveva centrato uno splendido bronzo ai Mondiali allievi disputati a Bressanone, è cresciuto nell’Atletica Insieme New Foods, sulla pista di Bussolengo che tante gioie ha regalato all’atletica veronese e nazionale.
LE DICHIARAZIONI.
«Avevo tanta voglia di dimostrare di poter essere qualcuno oltre quella medaglia vinta a 16 anni ai Mondiali Allievi di Bressanone - ha detto Galbieri -. In tutto questo tempo, grazie ai miei genitori che non hanno mai smesso di credere in me, ho lavorato a testa bassa per arrivare ad un risultato del genere». Un punto di partenza. «Sì, questo è solo l’inizio. Fin qui ci è voluta tanta pazienza. Ero arrivato ad un bivio, ad un punto di svolta, perchè a 22 anni - ha aggiunto - bisogna avere il coraggio di prendere delle decisioni importanti. Ed io adesso so che voglio fare l’atleta per provare a dire la mia da professionista nell’atletica dei grandi».
Con un pensiero speciale che lo ha accompagnato in gara con un segno nero sulla sua canotta: «Oggi ho corso anche per mia nonna Lidia. Purtroppo ci ha lasciato da poco, ma questo oro - ha concluso - lo dedico a lei che è stata e sarà sempre la mia prima tifosa».
Luca Mazzara
11.07.2015
Serena, splendore sull'erba Williams vince a Wimbledon
Serena Williams, regina di Wimbledon
Serena Williams sempre più superstar. La trentatreenne statunitense è stata incoronata, per la sesta volta in carriera, regina di Wimbledon.
Adesso, forte del successo odierno, di quello di inizio anno agli Australian Open e di quello recente al Roland Garros, è a un passo dalla conquista dello storico Grand Slam. Intanto si deve «accontentare» di aver firmato, grazie anche alla vittoria agli US Open del 2014, lo «Slam sporco», ovvero di aver conquistato quattro major consecutivi ma a cavallo di due anni.
Nella finale di oggi, sugli storici campi in erba dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club, la numero del mondo e del tabellone britannico ha sconfitto in due set la sorprendente Garbine Muguruza, 20 del mondo e del seeding. La ventunenne spagnola, alla prima finale in carriera in una prova dello Slam, si è arresa in un’ora e ventiquattro minuti, col punteggio di 6-4 6-4.
Per Serena quella odierna era la venticinquesima finale in un major (21 vittorie e 4 sconfitte) e l’ottavo atto conclusivo a Londra, dove ha trionfato anche nel 2002, nel 2003, nel 2009, nel 2010 e nel 2012, arrendendosi invece nel 2004 e nel 2008.
SERENA «VITTORIA SOFFERTA, GIOIA INCREDIBILE». «Era un po' che non vincevo a Wimbledon: ci tenevo molto a riconquistare questo trofeo. Complimenti a Garbine Muguruza: ben presto sarà lei a stringere questo piatto fra le braccia. Ringrazio il mio box, mia mamma, i miei amici e tutti i miei tifosi». Lo ha detto Serena Williams, subito dopo la premiazione odierna sul verde di Wimbledon. «Non ci posso ancora credere di aver centrato il Serena Slam: è una gioia incredibile. È stata una vittoria sofferta. Non potevo mai immaginare di essere ancora qui, a trentatre anni, ad alzare questo ulteriore trofeo», ha aggiunto la numero uno del mondo, che invece ha eluso le domande sulla possibile conquista dello storico Grand Slam.
MUGURUZA: «FELICE DI AVER GIOCATO LA FINALE».
«Non riesco a parlare. Sono comunque orgogliosa e felice di aver giocato questa finale, di fronte a uno splendido pubblico. L’erba? Non mi piaceva: adesso è la mia superfice preferita. In Spagna non ci sono molti campi verdi. Congratulazioni a Serena: ha dimostrato ancora una volta di essere la numero al mondo». Lo ha detto la spagnola Garbine Muguruza, in lacrime, al termine della finale perso oggi a Wimbledon contro Serena Williams.
11.07.2015
Tommasi, gol d'Europa Fa la storia di San Marino
Damiano Tommasi in azione con la maglia della Roma
Un tuffo per entrare nella storia. Damiano Tommasi è tornato da San Marino con una targa ricordo. Il centrocampista di Vaggimal ha segnato in Europa League un gol che fin lì non era mai arrivato per il La Fiorita. Un gesto atletico che lo consegna agli annali e ai tifosi del piccolo club sammarinese. Mai nessuno era riuscito a fare quello che ha fatto Damiano. Eroe mai per caso. E non importa che la sua squadra sia uscita subito al primo turno dall'Europa. C'era da alzare la testa, giocare senza paure, evitare brutte figure.E proprio per questo motivo, Andy Selva, ex attaccante del Verona e oggi punto di riferimento proprio del La Fiorita, ha fatto di tutto per convincere Damiano a vestire la maglia della sua squadra. Dall'urna del sorteggio era uscita la sfida con il Vaduz, club del Liechtenstein. Nome lungo da dire, ma avversario meno complicato da affrontare. Tuttavia, per il La Fiorita non è arrivato il miracolo.
Troppo forte il Vaduz per una squadra di ragazzotti che giocano a calcio solo dopo avere chiuso la loro onesta giornata lavorativa.Damiano ha preso parte a tutte e due le partite. A Serravalle il Vaduz aveva di fatto già chiuso ogni discorso qualificazione, imponendosi 5-0. Nel piccolo Reinhpark Stadion la storia si è ripetuta. Altre cinque reti per il Vaduz ma stavolta su azione d'angolo e palla messa al centro dal vertice di sinistra dell'area di rigore è arrivato lo splendido gol di Tommasi. Inserimento perfetto, stacco perentorio, palla spizzata. E rete che si gonfia. Poi? La festa con e per Damiano che entra nella storia del La Fiorita come primo giocatore ad avere segnato un gol in Europa per il club sammarinese.Poi la felicità di Damiano, in campo con il numero 17 e la maglia a bande gialle e blu è esplosa anche sui social.
Così ha scritto: «Tornare al gol in Europa, entrare nella storia de La Fiorita (primo gol in Europa per loro) giusto premio per un appassionante ritorno al calcio che diverte. Ora tocca tornare dietro la scrivania». Damiano tornerà ad occuparsi dell'Associazione Italiana Calciatori e rientrerà nei ranghi del Sant'Anna d'Alfaedo che gli aveva concesso il prestito per questa breve avventura a San Marino.«Avrei voluto di più» aveva detto Damiano nella gara d'andata. Il gol messo a segno a Vaduz ripaga sforzi e regala sorrisi. E proprio a San Marino dicono che Damiano abbia promesso di tornare. Magari per un preliminare di Champions.Ma prima il La Fiorita dovrà prendersi il titolo sotto il monte Titano. Damiano è già a casa. Restano le immagine, lo scatto, l'inserimento e il gol. Protagonista ancora una volta.
FONTE: LArena.it
UFFICIALE – Watford, ha firmato l’ex Napoli e Fiorentina Behrami
Scritto da Francesco Moria il 11 luglio 2015 alle 20:08.
Attraverso il proprio sito ufficiale, il Watford ha annunciato l’acquisto del centrocampista Valon Behrami: lo svizzero lascia dunque l’Amburgo dopo solo una stagione e ha firmato in serata un contratto triennale con gli Hornets.
Niente da fare, dunque, per la Fiorentina, che nelle ultime settimane aveva provato a convincere il giocatore a tornare a Firenze: oltre alla maglia viola, Behrami ha vestito in passato anche le casacche di Genoa, Hellas Verona, Lazio e Napoli.
FONTE: MondoPallone.it
Frey, UFFICIALE: il portiere francese rescinde col Bursaspor
13 luglio alle 17:40
Il portiere francese Sebastian Frey (35 anni ex Inter, Parma, Fiorentina e Genoa) ha rescisso il contratto col club turco del Bursaspor.
FONTE: CalcioMercato.com
LEGA PRO
ESCLUSIVA TMW - Lumezzane, tre club su Russo
16.07.2015 16.42 di Luca Esposito Twitter: @lucesp75
Il centrocampista catanese Giuseppe Russo, ex Verona in B, è tornato al Lumezzane dopo il prestito a Terni, ma le richieste non gli mancano: il calciatore, che ha trentadue anni, piace infatti al Mantova, alla Cremonese e all'Akragas. A breve Russo farà le proprie valutazioni.
SERIE A
Verona, l'ex Obbadi: "Felice dell'esperienza italiana, peccato per l'infortunio"
14.07.2015 15.39 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Mounir Obbadi, ex centrocampista dell'Hellas Verona, ha parlato ai microfoni de L'Equipe della sua esperienza in Italia, una volta tornato al Monaco: "Ho preferito lasciare Monaco per giocarmi le mie chances da titolare e andare a Verona, non sono affatto pentito del mio anno in prestito in Italia. E' stata una grande esperienza, ho giocato oltre venti partite ma mi sono fermato per un problema al tendine del ginocchio a metà stagione. Ho giocato come numero sei nel 4-2-3-1 e come otto in un 4-3-3".
SERIE A
Carpi, Sogliano a Sportitalia: "Borriello? non c'è nulla. Sono stato vicino al Milan"
13.07.2015 23.13 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Presente negli studi di Sportitalia, il ds del Carpi Sean Sogliano ha parlato del club emiliano e di questi primi movimenti di mercato: "A Carpi sarà una sfida difficile ma affascinante, ma anche le motivazioni non mancano. Ho accettato perché è quello che volevo. Borriello può arrivare a Carpi? Posso dire che è un attaccante abituato a giocare in grandi club, ha sempre militato in squadre d'alta classifica. Abbiamo bisogno di elementi che devono lottare gara dopo gara e punto su punto per arrivare alla salvezza. Se Borriello ha questa voglia, possiamo parlarne. Ad oggi, però, non c'è una trattativa anche se lo ritengo un ottimo attaccante. Come lavoriamo sul fronte portieri? Dopo Gabriel, stiamo valutando come muoverci".
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Quanto sei stato vicino al Milan quando Barbara Berlusconi ti voleva in rossonero? "Non mi piace dire cose che non sono vere, ma la verità è che sono stato molto vicino al Milan. Poi è stata una scelta condivisa, ho parlato anche con Galliani. Ci sono stati degli incontri, abbiamo deciso che non era il momento opportuno. Galliani sa che voglio fare il ds vero, non mi piace andare in un grande club solo per il fascino della società. Con Galliani c'è stima reciproca, non c'era la possibilità di andare avanti con quella idea. Lui sa come lavoro, al Milan le decisioni le prende lui. Non mi va di andare in una grande squadra e fare finta di fare il ds, preferisco lavorare al Carpi. Il presidente emiliano, quando ci siamo sentiti, ha detto di volere un vero ds e ora sono qui".
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L'addio al Verona? "Io lavoro molto intensamente e con molta passione, non mi piacciono le convivenze. Sono stati tre anni ricchi di soddisfazioni, abbiamo fatto cento punti negli ultimi due anni. È stato un orgoglio lavorare a Verona, ma voglio lavorare sempre al 100%. Non mi piace quando non ci si guarda più negli occhi".
Iturbe alla Roma? "Ha disputato un anno sotto le aspettative alla Roma, ma per me è molto forte. Iturbe piaceva anche a Juve e Milan, che forse non aveva la possibilità di spendere come ora. La Roma è stata la società che ha approfondito il discorso, ma piaceva a tanti club".
La rinascita di Toni a Verona? "L'ho preso due anni fa perché negli spezzoni di gara nella Fiorentina, lo vedevo vivo e con tanta voglia di dare. Fisicamente stava bene, lo abbiamo preso per questo motivo. Non perché è stato un grande campione".
Avresti preso Pazzini per cinque anni? "E' un attaccante forte, ma non mi piace commentare le operazioni degli altri. Devo guardare solo al Carpi e portare un attaccante forte in Emilia. Vogliamo un attaccante motivato che possa fare bene".
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LEGA PRO
ESCLUSIVA TMW - Rimini, arriva Galli
13.07.2015 18.24 di Luca Esposito Twitter: @lucesp75
A breve il Rimini ufficializzerà l'arrivo del giovane centrocampista ventiseienne Niccolò Galli, nell'ultimo campionato di Lega Pro in forza alla Carrarese. Il calciatore, che si lega ai riminesi per un anno, è noto per essere un ottimo palleggiatore e nella sua carriera vanta anche un'esperienza nell'Hellas Verona.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Chievo, Cacciatore ad un passo: parti vicine
13.07.2015 18.10 di Raffaella Bon
Finalmente ci siamo. Fabrizio Cacciatore è vicinissimo a vestire la maglia del Chievo Verona. Le parti stanno trattando e nelle prossime ore dovrebbe arrivare l'ufficialità. L'esterno dovrebbe firmare un contratto triennale con il club del presidente Campedelli.
A TU PER TU
...con Benussi...
"Carpi ambiente genuino. Guai ad essere appagati, se non arriverà la salvezza non dovremo essere sereni. Può arrivare un altro portiere, io..."
13.07.2015 00.00 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
Francesco Benussi riparte da Carpi. "Un ambiente genuino, fatto di un ottimo gruppo, ragazzi giovani che hanno fatto della forza collettiva uno dei punti principali", dice a TuttoMercatoWeb il nuovo portiere della squadra di Castori. "Ora il Carpi si confronta con la Serie A, bisognerà confermare le qualità. Questo gruppo mi ha fatto un'ottima impressione".
Ha lasciato l'Hellas Verona, perché?
Al Verona non c'era una situazione ben definita con i portieri, dopo la buonissima stagione dell'anno scorso restare senza sapere con che ruolo non mi andava. E quindi visto che c'era il direttore (Sogliano, ndr) che aveva bisogno di un portiere d'esperienza ho accettato questa soluzione".
Il Carpi si affida a Castori anche in serie A. La storia dice che Castori non ha esperienza in A...
"Quando non hai esperienza in A te la devi fare e devi confermarti. Il mister ha esperienza in altre categorie, da vincente. Non sarà un problema".
Tanti nomi altisonanti attorno al Carpi, si pensa solo alla salvezza?
"Assolutamente il primo obiettivo è la salvezza, da conquistare con le nostre armi e senza sentirsi appagati di essere in Serie A pensando di non avere niente da perdere. Parliamo di salvezza, ma non dovremmo essere sereni se non arrivasse. Vengono fuori tanti nomi, tante notizie. Chi arriva deve sapersi immedesimare in questa realtà".
Si candida per una maglia da titolare?
"Sono venuto sapendo che sarebbe arrivato un altro portiere, potrebbe essere Gabriel, non si sa ancora. Le gerarchie non sono chiare, se arrivasse Gabriel il titolare potrebbe essere lui. Ma le gerarchie sono fatte per essere cambiate".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com