ANTEPRIMA VERONA-CHIEVO + - =
L'HELLAS per riprendere il cammino bruscamente interrotto (ben aldilà del risultato) al 'Ferraris' di Genova, CHIEVO per dare una sterzata ad un campionato fin'ora del tutto fallimentare; questi i temi principali dell'11° derby dell'Arena.
Nei 10 precedenti bilancio in perfetta parità con 4 vittorie per parte, 2 pareggi e 13 reti segnate (anch'esse equamente distribuite).
Il primo derby (10 Dicembre '94) finì pari, nell'ultimo (24 Marzo 2002) la spuntò il CEO ma il più ricordato rimane senz'altro quello del 18 Novembre 2001 in cui fu l'HELLAS ad uscire vittorioso dopo una gara dalle 1000 emozioni suggellata dalla famosa (o famigerata a seconda dei punti di vista) corsa di mister 'Sandokan' MALESANI allora allenatore del VERONA e tutt'ora tecnico più presente in assoluto su una panchina o sull'altra con ben 6 apparizioni...
La squadra di MANDORLINI è data per favorita alla SNAI con quote che vedono la vittoria scaligera pagata due volte l'importo giocato, il pareggio a 3,25 e la vittoria del CEO a 3,75.
Apertura cancelli del 'Binti' alle ore 16.00
QUI VERONA
MANDORLINI accoglie HALLFREDSSON e BIANCHETTI di ritorno in squadra dopo gli impegni internazionali (che li hanno visti entrambi sconfitti peraltro) e con i rientri dagli infortuni di CIRIGLIANO e GOMEZ TALEB può lavorare con tutti gli effettivi a disposizione.
I convocati
Portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 31 Mihaylov.
Difensori: 33 Agostini, 23 Gonzalez, 29 Cacciatore, 3 Albertazzi, 18 Moras, 22 Maietta, 25 Marques.
Centrocampisti: 5 Donati, 10 Hallfredsson, 4 Laner, 19 Jorginho, 6 Martinho, 30 Donadel, 2 Romulo, 14 Cirigliano.
Attaccanti: 7 Longo, 8 Cacia, 9 Toni, 21 Gomez Taleb, 26 Sala, 11 Jankovic, 15 Iturbe
Probabile formazione
Conferme per GONZALEZ a fianco di MAIETTA? Così parrebbe... In mediana HALLFREDSSON potrebbe 'pagare' il fatto di aver giocato con l'ISLANDA e partire dalla panchina in avanti TONI e ITURBE punti (quasi) fermi c'è un ballottaggio per la terza maglia fra GOMEZ-JANKOVIC e MARTINHO
4-3-3 con Rafael; Cacciatore-Gonzalez-Maietta-Agostini; Romulo-Jorginho-Halfredsson (o Donati), Iturbe-Toni-Gomez (o Martinho)
QUI quartier del CHIEVO (in costo a la diga)
Molte le aspettative su mister CORINI al quale è stata affidata la gestione della squadra clivense dopo l'esonero di SANNINO e molti anche i misteri sul modulo tattico che il 'Genio' (ex centrocampista anche nell'HELLAS) sceglierà al suo esordio proprio nel derdy con gli scaligeri: 5-3-2, 4-4-2 o addirittura 4-3-3? Quel che è certo è che in attacco toccherà alla coppia THEREAU-PALOSCHI data la squalifica di capitan PELLISSIER...
Problemi fisici per il difensore CLAITON ed il centrocampista CALELLO che lavorano in maniera differenziata mentre è tornato col gruppo BENTIVOGLIO.
Altro ex della contesa oltrea al nuovo allenatore del CEO anche il difensore Dario DAINELLI (13 presenze nel VERONA in Serie A da Gennaio 2002 a fine stagione)
Probabile formazione
Rientra DAINELLI a pieno regime e contro un avversario così in forma mister CORINI potrebbe scegliere un centrocampo a 5 con HETEMAJ-RADOVANOVIC-RIGONI in mezzo a SARDO e PAMIC
3-5-2 con Puggioni; Dainelli-Frey-Bernardini; Sardo-Radovanovic-L.Rigoni-Hetemaj-Pamic, Thereau-Paloschi.
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DICONO + - =
Francesco BAIANO ex allenatore in seconda del CHIEVO «Mi auguro che il Chievo faccia bene e lo dico a prescindere dalle ultime scelte societarie. Ho un rapporto importante con i giocatori e questo è quello che conta. Sicuramente non sarà una partita facile. L'Hellas ha dimostrato di avere una grande squadra, con giocatori determinati. Non c'è solo Toni da tenere sotto osservazione, ma tutta la squadra che supporta il bomber di Modena. Corrono molto, hanno qualità a centrocampo e incassano pochi gol. Non è un caso che il Verona sia in quella posizione in classifica. Attaccano insieme e difendono insieme, come un unico blocco» TuttoMercatoWeb.com
Mister MANDORLINI2 «Il derby? Una partita importante, che renderà orgogliosa tutta la città. Siamo tornati a giocarlo dopo tanti anni, e per questo siamo ancora più contenti. Non ci sono favoriti in partite come questa, siamo sereni e la nostra classifica ci permetterà di giocarcela in tranquillità. Io ho disputato derby importanti, in campo si innescano sempre tanti meccanismi e loro dovranno fare di tutto per far punti. La formazione? Tutti sono a disposizione, ho molta scelta e per questo ringrazio lo staff tecnico. Tanti meriterebbero di giocare ma ci aspettano tre partite in sei giorni, dove tutti dovranno avere grande determinazione per guadagnarsi il posto. Hellas o Chievo? Indipendentemente dal campionato, la chiesa dell'Hellas Verona è sempre rimasta al centro. In tanti anni loro sono stati bravissimi, gli auguro di continuare questo percorso» HellasVerona.it
Pierino FANNA non vede l'ora «Un derby così mi manca, considerato che a Verona ai miei tempi il Chievo praticamente non c'era. Bravi poi a costruire una squadra che è riuscita a fare risultati sportivi storici. Ancor più bravi a rimanere a questi livelli. Questo è un derby che aspettiamo più noi visto che stavolta siamo noi ad arrivare da lontano, mentre loro ci aspettavano. Una partita che fa bene mi auguro allo sport. Come si vive l'attesa in città? Verona è una città molto tranquilla sotto questo aspetto. Da parte nostra ci sono molti più tifosi. Mi auguro che sia una partita corretta e me l'aspetto difficile. Il Chievo ha cambiato allenatore e sarà ben motivato. Paragonare questo HELLAS a quello che centrò l'Europa da neopromossa negli anni '80? Sì, questo Verona somiglia al primo Verona di Bagnoli, dove arrivai anche io dalla Juve. Era un gruppo che nasceva dalla B e forse un po' prima. Eravamo in 5-6 a portare esperienza e si creò un gruppo che arrivò quarto in classifica. Questa squadra ricorda la mia in questo aspetto. Ora, centrare un posto in Europa è difficilissimo, l'obiettivo dopo tanti anni di purgatorio è la salvezza. Facciamo qualche gradino e poi, una volta centrato l'obiettivo possiamo divertirci guardando in avanti e non indietro» TuttoMercatoWeb.com
Antimo IUNCO doppio ex la vede così «Dopo tanti anni, ritornare nel calcio che conta e fare tutto ciò, credo che sia una cosa esaltante al massimo. i tifosi stanno aspettando questa partita con molta ansia. Mi auguro che allo Stadio ci sia una bella festa, senza scontri. L’Hellas giocherà in casa e i tifosi avranno tutti i settori liberi, lo sappiamo come sono. Quella scaligera è una tifoseria che merita di stare in questa categoria, è una tra le prime in Italia. Il Verona ha fatto un campionato mirato, tra l’altro aveva già una base molto solida. Il direttore Sogliano ha fatto un grande lavoro, è merito anche suo oltre che del gruppo e del mister che fa tenere i piedi per terra alla squadra. Luca Toni, è in splendida forma. Ha vinto tanto e i suoi compagni lo seguono, tira lui il carretto. Merito anche a Mandorlini, i risultati gli stanno dando ragione. E’ reduce da diversi anni di promozioni e con l’Hellas ha fatto una cavalcata impressionante dalla Lega Pro alla Serie A. Per il Chievo è una partita importante e delicata, in caso di risultato questa sfida potrà dare un grande slancio morale. E’ più fondamentale per i clivensi che per l’Hellas. Il derby è una partita a sé, sarà un grande match ed è aperta a qualsiasi risultato... Chi sarà decisivo? Jorginho per l’Hellas Verona e Cyril Thereau per il Chievo» CalcioNews24.com
L'ex 'Bomber' CEO MARAZZINA «E' chiaro che il Verona è favorito, visti gli ottimi risultati fin qui ottenuti e la condizione, sia fisica che mentale. Però è sempre un derby e in una partita secca può succedere di tutto: del resto, il mio Chievo non può continuare a perdere, ora serve una svolta, che può arrivare proprio nella partita più importante... Com'è l'atmosfera prederby a Verona? E' un'atmosfera particolare perchè i tifosi delle due squadre non sono abituate a incontrarsi spesso... E' un incrocio che il calcio italiano ha potuto apprezzare solo in poche occasioni e finalmente lo si ritrova nella massima serie dopo una dozzina d'anni...Speriamo che sia un altro grande spettacolo, come lo fu l'ultima volta, quando io ero in campo! Chi saranno gli uomini derby? Per quanto riguarda il Chievo, spero chiunque, basta che tutti giochino all'altezza. E' una partita delicatissima per i Mussi Volanti: vincere potrebbe essere la svolta della stagione. Per il Verona, invece, l'ago della bilancia credo che sarà Toni: l'Hellas costruisce il suo gioco in base al suo bomber...» TuttoMercatoWeb.com
Andrea Mandorlini |
L'ex 'furetto' di centrocampo dell'HELLAS MANETTI «L'uomo decisivo? Sarà Toni, ma soltanto perché la butta dentro se no Jorginho, il fulcro di tutto è lui. Bravissimo. Se il Chievo non curerà a dovere Jorginho diventerà decisivo proprio Toni. Guai concedergli i rifornimenti giusti... Il mio pronostico per il derby? Il cuore dice Hellas, la ragione lo stesso» LArena.it
Il sindaco Tosi «Un pronostico? Faccio gli scongiuri e "mi tocco", tanto in radio non si vede e poi dico vince il Chievo 4-0 perchè devo gufare e non posso sbilanciarmi a favore dell’Hellas perchè porto sfiga. Come sindaco spero e immagino che nel derby ci sia una sana rivalità con qualche sfottò e insulto da stadio. Sarò in curva dell’Hellas come sempre: sono sindaco di tutti i cittadini di Verona ma sono tifoso solo dell’Hellas. Il Chievo in questi ultimi anni è stato un beneficio d’immagine, d’indotto economico, di pubblicità e visibilità per la città essendo rimasto in Serie A per dieci stagioni. Però la vera squadra della città rimane l’Hellas. Il Chievo è ancora una simpatica squadra di quartiere, ha una bella tifoseria, è come Davide contro Golia» LArena.it
Mister Osvaldo BAGNOLI amatissimo tecnico dello scudetto «Sono quindici giorni che sento parlare del derby. Il Verona sta meravigliando da inizio campionato, il Chievo nelle ultime partite ha ottenuto due pareggi contro squadre abbastanza titolate ma è dall'inizio che non fa risultato... C'è impazienza, attesa, voglia di fare punti. Probabilmente il derby è più sentito dal Chievo, perché ricominciare a fare bene vorrebbe dire tanto. Al di là della partita contro l'Hellas faccio il tifo anche per il Chievo... ma il derby è tutta un'altra cosa. Gli uomini chiave? Luca Toni per il Verona. Per il Chievo dico Dainelli, che può limitarlo» TuttoMercatoWeb.com
VERONA-CHIEVO parla l'ex bandiera del CEO D'ANNA «Sono due squadre in un momento completamente opposto sotto l'aspetto mentale, quindi sarà una partita molto delicata. Poi come tutti i derby sarà una sfida a sé, dove sicuramente entrambe tireranno fuori qualcosa in più. Il Verona sta godendo di un buon momento tecnico e motivazionale, il Chievo è in un momento piuttosto opaco e in questo derby potrà certamente trovare una spinta in più... Sorpreso dall'Hellas? Devo essere sincero, ho sempre ritenuto che l'Hellas avesse un gran tecnico e una buonissima squadra. Sapevo che poteva fare bene, magari non così. Si è meritato tutto quello che ha. Gioca bene, pratica un gran calcio ed è sempre propositivo anche contro avversarie importanti. Un pronostico? Non è facile, io mi auguro sia una bella partita e che il Chievo possa fare risultato per tirarsi fuori da questo momento delicato» TuttoMercatoWeb.com
Il doppio ex GARZON «Il derby è sicuramente un orgoglio per la città, Verona è l’unica in Italia che ha tre squadre tra i professionisti. Il derby era stato già vissuto circa dieci anni fa e adesso ritorna. Ripeto, è un orgoglio fondamentale per tutti, indipendentemente da quello che sono le squadre. C’è molta rivalità, sana e calcistica, ed è un derby molto sentito. Tra i tifosi c’è proprio la voglia di vedere questa partita, lo si capisce anche dai classici sfottò, ma quelli fanno parte del calcio. L’Hellas in zona Europa? L’avevo già detto in altre occasioni: alle spalle c’è una società molto solida che ha fatto un buon mercato, l’entusiasmo è alle stelle e ci sono tutti gli ingredienti per fare bene. Non me l’aspettavo questo inizio, l’Hellas sta facendo un grande exploit. Ci sono i presupposti per continuare a fare un grande campionato» CalcioNews24.com
Il doppio ex BOGDANI «Con l’Hellas in Serie B feci il mio miglior anno. La tifoseria è pazzesca, ti da una carica incredibile sia prima che durante la partita. Verona è una città bellissima con tifosi importanti e merita di avere sia Hellas che Chievo in Serie A. Mi dispiace non aver vissuto il derby, spero in un pareggio sabato anche se il Verona sta facendo un campionato sorprendente. Ha iniziato molto bene e anche il loro gioco non è male, l’Hellas ha preso diversi calciatori che avevano già esperienza in Serie A. Per essere il primo anno in massima serie, dopo tante stagioni, sta facendo un campionato molto importante e, al di là dei risultati, stanno giocando molto bene... La quota salvezza è di 40 punti, l’Hellas vorrà raggiungerà il prima possibile. Poi se resteranno altre partite allora la squadra potrà concentrarsi su altri obiettivi»» CalcioNews24.com
Parla mister CORINI: 'Giocatori carichi e motivati, dobbiamo compiere un'altra impresa ma anche dal fondo si può risalire' |
Mister CORINI «Ci vorrà l'aggressività fisica e mentale in modo tale che la stessa sia produttiva per recuperare palla: poi ci vuole lucidità per giocarla, ma non vediamo l'ora di scendere in campo sabato. Ci sta che l'Hellas conduca la gara, dal punto di vista della classifica, ma quando ci si difende è inevitabile saper bene dove attaccare. Più che sugli aspetti emotivi siamo concentrati sullo sviluppo tecnico-tattico della squadra, stiamo qua ogni sera fino alle otto per far migliorare la rosa e lavoriamo su questo» TuttoMercatoWeb.com
TRICELLA capitano del tricolore «E' un bel vanto, per una città come Verona, avere due squadre in Serie A. E' un fatto estremamente positivo. Solitamente, in queste gare, chi è favorito non sempre vince ma il Verona ha qualità superiori al Chievo e quindi direi che la squadra di Mandorlini è favorita. Possibili uomini Derby? In casa Verona, direi Toni che sta facendo cose fantastiche. Occhio, comunque, al Chievo che ha giocatori pericolosi e un gran bisogno di far bene in questa partita» TuttoMercatoWeb.com
Dario DAINELLI difensore del CHIEVO che nel 2002 giocò mezza stagione con l'HELLAS «Dal punto di vista della classifica, abbiamo bisogno di punti. Non ne abbiamo molti, ci sarà pressione: loro hanno un seguito di tifosi importante, vengono da anni che vogliono questo derby in A. Siamo entusiasti del ritorno di Corini, della sua voglia di tornare: non sarà facile neanche per uno bravo come lui» TuttoMercatoWeb.com
Luca TONI sul derby e gli amici avversari Sabato «Il derby di sabato? Tutte e due le squadre hanno da perdere: loro sono in una pericolosa posizione di classifica, noi stiamo bene ma veniamo da una brutta sconfitta e vogliamo tornare a fare punti. E' una partita speciale, i tifosi ci tengono particolarmente e abitando in città sento molto l'aspettativa che c'è per questa sfida. L'amicizia con Dainelli? Ci frequentiamo ancora, è un amico vero. Gli ho fatto i complimenti per come sta giocando, col suo rientro il Chievo è cresciuto in difesa. Sabato ci sarà da lottare, ma il Chievo non è Dainelli. Per loro è una partita importante, sarà una battaglia in campo e, spero, una festa sugli spalti. Il Chievo? E' una squadra abituata a lottare, a giocare partite decisive per la salvezza, ma noi dovremo rimanere concentrati» HellasVerona.it
Cyril THÉRÉAU attaccante del CHIEVO «Toni è il giocatore più pericoloso del Verona. E' un campione del Mondo, tiene su la squadra, l'80 per cento del gioco passa da lui. Ha forza fisica, esperienza, qualità e lotta sempre dal primo all'ultimo minuto. Personalment è un esempio da seguire, un giocatore fortissimo. Sono contento di sfidarlo nel derby di sabato, sarà una gara entusiasmante» TuttoMercatoWeb.com
Mister MANDORLINI1 «Il derby vive sulla passione di un' intera città. In carriera ne ho giocati tanti, può succedere di tutto. Di solito vanno all'incontrario. Vediamo stavolta cosa succede» LArena.it
Luca Toni |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
IN OCCASIONE DEL DERBY NUMERO 11 i capitani di HELLAS VERONA e CHIEVO (rispettivamente 'Mimmo' MAIETTA e Luca RIGONI) indosseranno una fasce celebrative che saranno vendute all'asta ed il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza
'MASTINO DEL BENTEGODI' anche col CAGLIARI il vincitore è TONI che consolida il primato in classifica generale
HELLAS ED UNICEF insieme per la solidarietà. Sabato in occasione del derby, i volontari dell’UNICEF venderanno i biglietti della lotteria benefica #ChildrenofSyria ai tifosi presenti al match; il ricavato sarà interamente destinato all'emergenza siriana, per la quale 2 milioni di bambini sono ad oggi costretti a fuggire da un paese distrutto da due anni di guerra....
SERBIA 1-0 ITALIA, non basta agli azzurri la 'verve' di un capitan BIANCHETTI in formissima! Gli azzurri Under 21 devono piegarsi ai pari età serbi...
NASCE L'HELLAS ACADEMY un progetto dall'Hellas Verona FC attraverso cui si propone di rafforzare il legame con il territorio per tornare ad essere il punto di riferimento principale per le squadre di Verona e provincia
A LEZIONE D'INGLESE CON L'HELLAS, Il nuovo language consultants dell'Hellas Verona FC, Green School (via Cristofoli 28, Verona), in occasione della sfida Hellas Verona-Chievo propone un'iniziativa da non perdere CLICCA QUI https://www.hellasverona.it/userfiles/1-Volantino_Greenschool_Follow_Hellas%20(2).pdf per maggiori informazioni
Hellas Verona Academy: progetto per un futuro gialloblù | #ChildrenofSyria - Hellas Verona con l'Unicef |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
SPAREGGI PER IL MONDIALE: RONALDO irresistibile, niente da fare per IBRAHIMOVIC e la sua SVEZIA sarà il PORTOGALLO a partecipare a Brasile 2014! Passa per il rotto della cuffia anche la FRANCIA che ribalta il pesante 2 a 0 dell'andata facendone 3 all'UCRAINA. Niente da fare per l'ISLANDA di HALLFREDSSON battuta dalla CROAZIA dopo lo 0 a 0 dell'andata, passa anche la GRECIA ai danni della ROMANIA e, per qunto riguarda il girone africano, ALGERIA e GHANA...
Ci sarà anche il MESSICO niente da fare per la NUOVA ZELANDA
SERIE A: E' Sinisa MIHAJLOVIC il nuovo tecnico della SAMPDORIA dopo l'esonero di Delio ROSSI
VITA DA EX: Luca Urbani parla di SGRIGNA 'Alessandro è felice al CARPI per il futuro si vedrà...'
RASSEGNA STAMPA + - =
Hellas Verona-ChievoVerona, le probabili formazioni
Scritto da Adolfo Iacomino il 23 novembre 2013 alle 08:00.
QUI HELLAS VERONA - Attesa spasmodica per il “Derby della Scala” e buone notizie in casa Hellas. Recuperano Bianchetti, Juanito Gómez e Hallfreðsson, ma solo quest’ultimo avrà qualche possibilità di partire titolare. Solito 4-3-3 per Mandorlini che sembra preferire Iturbe e Martinho per affiancare Toni in attacco. Ballottaggio a centrocampo tra Jorginho e Donati.
Hellas Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Maietta, González A., Agostini; Rômulo, Hallfreðsson, Jorginho; Iturbe, Toni, Martinho. All. Mandorlini
QUI CHIEVOVERONA - Cambio di timoniere alla guida del Chievo; torna Corini al posto di Sannino, proprio alla vigilia della stracittadina di Verona. Non sarà presente Pellissier per squalifica oltre agli infortunati Calello, Claiton e Bentivoglio. Spazio nella difesa a 5 per Pamić sulla sinistra. Confermata ovviamente la coppia d’attacco Paloschi-Théréau.
ChievoVerona (5-3-2): Puggioni; Sardo, Frey, Dainelli, Cesar, Pamić; Radovanović, Rigoni, Hetemaj; Paloschi, Théréau. All. Corini
Hellas Verona-ChievoVerona: precedenti, statistiche e curiosità
Scritto da Alessandro Lelli il 22 novembre 2013 alle 09:00.
La 13/a giornata di Serie A regala le emozioni del Derby di Verona tra Hellas e Chievo, due squadre che in comune sino a questo momento hanno avuto soltanto la sede delle gare casalinghe, visto che i “padroni di casa” sono ultimi in classifica, mentre la squadra di Mandorlini ha fatto benissimo in questa prima parte di campionato, riuscendo a tenere botta anche con le squadre più quotate.
I PRECEDENTI – Il Derby di Verona si è disputato soltanto una volta, in Serie A, con l’Hellas padrone di casa: in quell’occasione finì 3-2 per Camoranesi e compagni, la cui vittoria fu alimentata anche dal gol di Oddo e l’autogol di Lanna. A nulla servirono, invece, le marcature di Luciano e Corini. Includendo nel conteggio, invece, anche gli incontri disputati in Serie B, i precedenti si allargano a 5: 3 vittorie per l’Hellas, mentre il Chievo è riuscito a strappare soltanto due pareggi e, quindi, non ha una tradizione vincente nel Derby quando a giocare in casa sono gli acerrimi rivali. Spettacolare l’incontro risalente al 1997, quando la squadra adesso allenata da Mandorlini si impose con un secco 4-0.
LE STATISTICHE – Come detto, in Serie A l’unico precedente è terminato con il punteggio di 3-2. Per quanto riguarda tutti e 5 i precedenti, invece, l’Hellas ha realizzato 9 reti a fronte di 3 subiti contro i rivali storici del Chievo. Un dato che sicuramente non farà piacere ai tifosi, che aspettavano questo momento da dodici stagioni, quando si disputò l’ultimo Derby di Verona; per quanto riguarda la stagione in corso, invece, il Chievo è la squadra che ha realizzato meno gol in Serie A sino a questo momento (7) subendone 18. L’Hellas invece si conferma anche in questa particolare classifica, con 22 gol fatti e 19 subiti: un rapporto positivo che mette in evidenza quanto la squadra di Mandorlini sia solida in entrambe le fasi di gioco.
Il Verona è nettamente favorito in questo Derby, anche se il cambio di panchina potrebbe aver rivitalizzato il Chievo. Iturbe potrebbe essere una minaccia costante per i suoi avversari, ed è la nostra scelta come marcatore della partita: per quanto riguarda il segno, l’1 primo tempo potrebbe essere una scelta razionale. Sconsigliato invece l’X, che non servirebbe a nessuna delle due squadre.
FONTE: MondoPallone.it
Giovanni Sartori: “Corini può darci i risultati”
Alla vigilia del derby contro l'Hellas Verona intervista esclusiva al ds del Chievo
Francesco Canale 22/11/2013
Dopo 12 anni di assenza torna domani in serie A il derby dell’Arena tra Hellas Verona e Chievo. Le due squadre si sono affrontate complessivamente 10 volte, solo in due occasioni però nella massima serie, con un bilancio di una vittoria per parte. In città le tifoserie stanno vivendo questa vigilia con stati d’animo diametralmente opposti: da un lato l’Hellas occupa la quinta posizione in classifica e rappresenta la sorpresa del campionato; dall’altro invece il Chievo langue malinconicamente all’ultimo posto ed ha appena cambiato allenatore. Nulla a che vedere con la squadra che impressionò ad inizio secolo sotto la guida di Luigi del Neri. Tuttavia la passione per il Chievo non è venuta meno, come conferma il direttore sportivo Giovanni Sartori in quest’intervista esclusiva per ilCatenaccio.es.
Come si sta vivendo in casa Chievo questa situazione?
“Già qualche anno fa ci trovammo in fondo alla classifica e alla fine riuscimmo a salvarci. È un momento particolare, abbiamo avuto lo choc del cambio di allenatore, speriamo che ci dia un po’ di forza in più garantendoci un cambio di tendenza”.
Il derby contro l’Hellas non sembra arrivare nel migliore dei momenti…
“Al di là del fatto che si stia parlando di una stracittadina, questa è una partita importantissima per noi. La prima col nuovo allenatore, siamo ultimi in classifica e la tendenza negativa va cambiata. Il destino ci propone questo scoglio mettendoci alla prova in un incontro particolarmente sentito”.
Cosa può dare Corini in più rispetto a Sannino?
“I risultati! Nel mondo del calcio sono fondamentali: squadra, società e tifosi vivono di questo”.
Come si vive la vigilia di un derby a Verona? Ci sono pressioni?
“Verona sponda-Chievo è un’isola felice. Le tensioni sono interne alla squadra, mentre la tifoseria non ha mai creato particolari problemi. Abbiamo avuto qualche piccola contestazione, ma nulla più. Saremo noi a dover creare la giusta tensione positiva per arrivare carichi e con la giusta determinazione alla partita”.
Lei è stato uno degli artefici del Chievo dei miracoli: nel calcio di oggi è ancora possibile costruire una squadra del genere?
“Sportivamente parlando me lo auguro, è giusto che tutte le squadre possano vivere con questa illusione. Tuttavia, ragionando a mente fredda credo che sarà difficile ripetere una realtà del genere”.
All’Inter è arrivato Thohir, la Roma da oltre due anni è nelle mani degli americani: come vede l’ingresso dei proprietari stranieri?
“Penso che sia un fatto positivo sotto il profilo economico se portano capitali e vengono qui con entusiasmo. Credo che il calcio segua l’andamento dell’economia mondiale, in un momento di difficoltà è giusto aprire agli investitori stranieri, soprattutto perché gli imprenditori italiani devono difendere le proprie aziende e i propri lavoratori”.
Sembra che Galliani da fine dicembre rimanga senza squadra: lavorerebbe con uno come lui?
“Certo! È lui che non lavorerebbe con me…”
@FrancescoCanale1
FONTE: IlCatenaccio.es
A Verona torna il derby. Hellas e Chievo, 11 anni dopo
Pubblicato il 22 novembre 2013 da Michele Palmiero
Quando a sfidarsi sono due squadre della stessa città ogni pronostico risulta fin troppo azzardato. Hellas e Chievo Verona infatti, pur considerando in maniera quasi opposta tale sfida, sono unite dalla stessa ambizione: imporre il proprio dominio nella città di Romeo e Giulietta.
Per i tifosi dell’Hellas la vittoria nel derby sarebbe solo il punto di ricongiungimento della ciclica storia del calcio veronese. I butei sono sempre stati gli unici padroni della città e l’affermazione del Chievo, coincisa con il periodo di massima difficoltà dell’Hellas, può essere considerato una parentesi storica giunta ormai al termine.
Vincere il derby vuol dire dunque ristabilire le dovute gerarchie e riporre sulla vetta della città la bandiera sventolata dalla maggior parte dei veronesi: quella dei butei.
L ‘inizio di stagione degli uomini di Mandorlini è stato semplicemente sublime: con 22 punti in 12 partite l’Hellas è a sole due lunghezze dalla zona Europa League. Il tecnico Mandorlini, dopo la promozione in Serie A, ha deciso di confermare il blocco dei titolari aggiungendo poche fondamentali pedine. E’ il caso dei centrocampisti Donati, Cirigliano e Romulo, del fantasista Iturbe e del centravanti Luca Toni. Grazie ad una compattezza e un’organizzazione di gioco da grande squadra, Maietta e compagni rappresentano la più grande sorpresa del nostro campionato.
Per il Chievo Verona invece tale sfida giunge in un momento di estrema difficoltà. Il pessimo inizio di stagione dei clivensi è culminato con l’esonero di Giuseppe Sannino, il quale ha pagato l’ultimo posto in classifica. La pausa per le Nazionali e l’approssimarsi del match più sentito dell’anno hanno quasi obbligato la società a richiamare in panchina il figliol prodigo Eugenio Corini. L’ex regista del Chievo era stato chiamato in causa già nella scorsa stagione per subentrare a Domenico Di Carlo. L’exploit dello scorcio di campionato era valso al neo allenatore una meritata riconferma: tuttavia il tira e molla estivo tra Corini e la famiglia Campedelli ha portato infine alla scelta di Sannino.
In un momento di tale difficoltà riaffidarsi ad Eugenio Corini vuol dire rianimare la fiducia dei tifosi del Chievo. I supporters clivensi, sebbene in numero spaventosamente minore rispetto ai cugini gialloblù, non hanno mai abbandonato la loro squadra e anche nel derby vorranno dimostrare che la storia degli ultimi anni non è giunta al capolinea.
Per battere un Hellas sulle ali dell’entusiasmo Corini dovrà affidarsi agli uomini di maggior valore ed esperienza. L’ipotesi di un ritorno all’amato 5-3-2 rappresenta al momento l’idea più probabile. Tuttavia il gran numero di esterni in rosa potrebbe far virare il rientrante tecnico verso una difesa a 4 e un gioco più sviluppato sulle fasce. Al di là di numeri e moduli l’impressione è che le maggiori speranze clivensi si reggano sulle possenti spalle di Cyril Thereau.
Il derby di Verona è finalmente tornato. L’Arena di Verona, ops, il Bentegodi, ci dirà chi tra Hellas e Chievo può reggere lo scettro cittadino.
FONTE: TermometroPolitico.it
Verona-Chievo: dove vederla, presentazione, probabili formazioni e quote
Di Maurizio Varriale | 22.11.2013 11:38 CET
Torna il derby di Verona dopo 11 anni. A vedere la classifica non ci sarebbe gara. L'Hellas veleggia nelle zone nobili della Serie A, a ridosso delle grandi, mentre il piccolo Chievo deve risollevarsi dall'ultima posizione. Le due settimane di pausa sono tornate utili ai padroni di casa per somatizzare l'imprevisto ko col Genoa e al Chievo per permettere al neo tecnico Corini di prendere confidenza con la squadra.
TITOLARISSIMI Mandorlini ha tutta la rosa a disposizione. Solo l'imbarazzo della scelta per l'allenatore che comunque punterà sui soliti noti. Quindi Toni-Iturbe in avanti e Jorginho-Romulo in mediana, ossia i quattro uomini guida del convincente Verona d'inizio stagione. Dovrebbero essere due i ballottaggi, uno in avanti e l'altro in difesa. Per la terza maglia nel reparto avanzato ballano Jankovic e Martinho, mentre Gonzalez e Moras si giocano il posto al fianco di Maietta.
ESORDIO Settimana di lavoro a porte chiuse per il Chievo. Corini ha voluto tenere nascosti eventuali cambiamenti rispetto al predecessore Sannino. Il neo allenatore potrebbe proporre una difesa a cinque con Sardo e Dramé sulla fasce e l'esperto Dainelli a guidare la retroguardia. Mediana con Radovanovic, Hetemaj e il rientrante Luca Rigoni. Scelte obbligate in attacco dove lo squalificato Pellissier lascerà via libera a Paloschi e Thereau.
DOVE SEGURILA Diretta su IBTimes dalle 18.00 di sabato 23 novembre. In tv su SkyCalcio1 e PremiumCalcio.
PROBABILI FORMAZIONI
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Maietta, González, Agostini; Rômulo, Jorginho, Hallfredsson; Iturbe, Toni, Jankovic. All.: Mandorlini
CHIEVO VERONA (5-3-2): Puggioni; Sardo, Frey, Dainelli, Cesar, Dramé; Radovanovic, Luca Rigoni, Hetemaj; Théréau, Paloschi. All.: Corini
QUOTE 1//2.00; X//3.30; 2//3.75
FONTE: It.IBTimes.com
Derby dell'Adige, Verona-Chievo torna dopo 11 anni
di Gigi Bignotti
VERONA - Ci siamo: dopo ben 11 anni di attesa torna il derby in riva all'Adige. Oggi Verona si ferma per celebrare la sua stracittadina - unica in tutto il Nordest - e la ritrova in serie A, con una squadra, il Verona di Andrea Mandorlini, che è la vera sorpresa di questo inizio di stagione e con l'altra, il Chievo, che è ormai una certezza del massimo campionato e con un nuovo allenatore, Eugenio Corini, per risalire la classifica dopo un inizio molto difficile.
Probabili formazioni Verona-Chievo
Hellas Verona (4-3-3): 1 Rafael, 29 Cacciatore, 23 Gonzalez, 22 Maietta, 33 Agostini, 2 Romulo, 19 Jorginho, 10 Halfredsson, 15 Iturbe, 9 Toni, 11 Jankovic. A disposizione: 31 Mihaylov, 3 Albertazzi, 18 Moras, 13 Bianchetti, 25 Marques, 5 Donati, 30 Donadel, 7 Longo, 6 Martinho, 8 Cacia, 14 Cirigliano, 21 Gomez. All.: Mandorlini
Chievo (5-3-2): 1 Puggioni, 20 Sardo, 21 Frey, 3 Dainelli, 12 Cesar, 93 Dramé, 8 Radovanovic, 27 Rigoni, 56 Hetemaj, 77 Thereau, 43 Paloschi, A disposizione: 28 Silvestri, 18 Squizzi, 2 Bernardini, 33 Papp, 15 Pamic, 20 Estigarribia, 9 Bentivoglio, 10 Sestu, 16 Improta, 22 Acosty, 7 Lazarevic, 90 Ardemagni.
All.: Corini.
Indisponibili: Calello e Claiton Squalificati: Pellissier.
Arbitro: Guida di Torre Annunziata.
Il Verona cerca il record di 7 vittorie casalinghe consecutive. Il Chievo ha un imperativo: muovere una classifica difficile, è ultimo. I motivi di interesse ci sono tutti per non perdersi il match definito da qualcuno derby del pandoro, ma forse sarebbe meglio dire dell'Amarone. Una sfida che non si giocava dalla stagione 2001-2002 ed era la prima volta che le due squadre s'incontravano in A.
Quell'anno l'Hellas retrocesse per iniziare un lungo calvario, ora ha finalmente ritrovato la Serie A. Il Chievo è la piccola realtà, un quartiere di Verona di soli 2500 abitanti, sulla riva dell'Adige a circa quattro chilometri dal centro storico. La società del presidente Campedelli ha conosciuto la A solo nel 2001, ma è una felice realtà così come il Verona che quest'anno ha ben 17 mila abbonati.
«Ho avuto la fortuna di rappresentare entrambe le squadre e di segnare con tutte e due le maglie nei derby - afferma Corini - senza dubbio è una grande soddisfazione che porto con me come un bel ricordo della mia carriera. Voglio massima concentrazione da parte di tutti. Sarà fondamentale l'approccio e l'equilibrio mentale a questa sfida».
Di contro Mandorlini ammette che «tutti sperano che le cose vadano bene ma la verità è che sino ad ora sono andate oltre ogni più rosea aspettativa. La sfida con il Chievo ha un sapore particolare, che viviamo con grande entusiasmo. Siamo in un buon momento e ci siamo preparati al meglio per una gara dura e difficile».
Venerdì 22 Novembre 2013
FONTE: Gazzettino.it
Serie A - Hellas Verona-Chievo: un derby che va visto
Torna dopo 11 anni la stracittadina scaligera. Ecco tutti i motivi per i quali non potete perdervi la partita di sabato: da Eugenio Corini al gol di Camoranesi
Scritto da Enrico TURCATO (Twitter@EnricoTurcato) | Eurosport – gio 21 nov 2013 17:50 CET
Verona si ferma, il Bentegodi si riempie. Dopo 11 anni Verona ritrova il suo derby e lo ritrova nella massima Serie, con una squadra, l’Hellas, vera sorpresa di questo inizio di stagione, e con l’altra, il Chievo, ultima in classifica e con un nuovo allenatore al timone. Nonostante la storia del “derby dell’Arena”, come è soprannominato, sia recente (il primo giocato è datato 1994), gli anni in Serie A della cenerentola Chievo e gli anni di purgatorio in B della più blasonata Hellas, hanno aumentato la rivalità tra le due società scaligere, che fino a qualche decennio fa si ignoravano. Hellas che tra l'altro cerca il record: sette vittorie casalinghe consecutive. I motivi di interesse, quindi, sono tanti, ma qui abbiamo selezionato i cinque migliori: chi ama il calcio il derby di Verona non lo può perdere.
NON SI GIOCA DA 11 ANNI – Era la stagione 2001/2002 ed era la prima volta che giocavano contro nel massimo campionato. Quell’anno l’Hellas retrocesse e dopo 11 anni, ad agosto, ha finalmente ritrovato la Serie A. L’attesa nel frattempo è cresciuta e i precedenti sono in perfetta parità: 4 vittorie a testa e due pareggi nei 10 derby giocati nella storia. Il giocatore che ha giocato più derby è Lorenzo D’Anna (Chievo, 9 presenze), il miglior marcatore è Federico Cossato (3 reti) e l’allenatore che ne ha disputati di più è Alberto Malesani (6 derby, 4 con il Chievo e due con l’Hellas).
IN A DUE DERBY SPETTACOLARI – Sui 10 derby totali solamente gli ultimi due si sono giocati in A e sono stati bellissimi. Il primo, 18 novembre 2001, finì 3-2 con la celebre rimontona dell’Hellas (era sotto 2-0) sancita dalla rete di Camoranesi e dalla corsa sotto la curva di uno scatenato Malesani (chi vi scrive era allo stadio e la ricorda tutt’ora come una delle più belle partite mai viste dal vivo ndr). Al ritorno, 24 marzo 2002, l’esito fu l’esatto opposto: vantaggio Hellas con Mutu e rimonta Chievo con la doppietta di Federico Cossato. I tifosi veronesi si augurano che lo spettacolo offerto sabato sia almeno allo stesso livello.
UN QUARTIERE CONTRO UNA CITTÀ – Chievo, che in dialetto veneto si pronuncia “Ceo”, è un quartiere di Verona di circa 2500 abitanti, ubicato sulla riva del fiume Adige nei pressi dell'omonima diga, a circa quattro chilometri dal centro storico. La società clivense ha conosciuto la A solamente nel 2001, mentre l’Hellas, che quest’anno ha sottoscritto più di 16 mila abbonamenti, ha disputato ben 25 campionati di A, vincendo anche lo Scudetto nel 1985 con Osvaldo Bagnoli in panchina.
L’AMICIZIA TRA CORINI E LUCA TONI – Eugenio Corini è l’unico giocatore che è riuscito a segnare nel derby di Verona con entrambe le maglie (con l’Hellas nel 1997, con il Chievo nel 2001). È appena stato nominato allenatore del Chievo e da avversario ritroverà quel Luca Toni (che in carriera ha già segnato 6 reti al Chievo) con cui, nelle due stagioni a Palermo, ha fatto grandi cose. I due sono molto amici anche al di fuori dall’ambito sportivo.
LANNA E MORO CI SONO ANCORA – Nessuno dei due gioca più, ma Salvatore Lanna e Fabio Moro, ex difensori del Chievo, saranno gli unici due ex clivensi (con Corini) reduci degli ultimi derby giocati tra Hellas e Chievo. I due sono nello staff di Corini. Nel Chievo, invece, gioca ancora Dario Dainelli, che all’epoca era nella rosa dell’Hellas.
FONTE: It.EuroSport.Yahoo.com
Proclama shock del sindaco Tosi: “A Verona c’è solo l’Hellas, il Chievo è squadra di quartiere!”
22 novembre 2013 17:30 | Nicola Martino
Flavio Tosi, pur essendo sindaco di Verona, non smette i panni di ultrà del Verona e alla vigilia del derby scaligero in programma alle 18 di sabato pomeriggio ammette candidamente che non sarà l’imparzialità a guidarlo nei novanta minuti del match del Bentegodi. “Un pronostico? Faccio gli scongiuri e mi tocco, tanto in radio non si vede e poi dico vince il Chievo 4-0 perché devo gufare e non posso sbilanciarmi a favore dell’Hellas perchè porto sfiga”. Parole chiare, pronunciate nel corso di un’intervsta concessa alla Gazzetta dello Sport, che non lasciano spazi a dubbi, tanto che il Primo Cittadino prosegue: “Come sindaco spero e immagino che nel derby ci sia una sana rivalità con qualche sfottò e insulto da stadio. Sarò in curva dell’Hellas come sempre: sono sindaco di tutti i cittadini di Verona, ma sono tifoso solo dell’Hellas. Il Chievo in questi ultimi anni è stato un beneficio d’immagine, d’indotto economico, di pubblicità e visibilità per la città essendo rimasto in Serie A per dieci stagioni. Però la vera squadra della città rimane l’Hellas. Il Chievo è ancora una simpatica squadra di quartiere, ha una bella tifoseria, è come Davide contro Golia”.
FONTE: CalcioWeb.eu
Hellas-Chievo: Il derby a Verona dopo 11 anni di serie A
Di Cosimo Lanzo Pubblicato il 21 Nov. 2013 alle ore 17:48
Il derby Hellas Verona-Chievo torna dopo 11 anni in serie A. Le squadre vivono due momenti opposti. I mastini di Mandorlini sono sesti, in zona Europa League. Gli asini volanti hanno appena cambiato allenatore (Corini) e sono ultimi.
Dopo ben 11 anni Verona si appresta a vivere sabato alle 18.00 l'undicesimo derby cittadino. Gli Asini volanti sfidano i Mastini, così come vengono chiamati i giocatori di Chievo ed Hellas. La risalita in A della squadra di Mandorlini fa rivivere alla città la stracittadina con il Chievo dopo alcuni di purgatorio tra B e Lega Pro. Le due squadre e due ambienti vivono però due momenti opposti. L'Hellas grazie all'entusiasmo della massima serie ritrovata e dal buon lavoro fatto dalla società in fase di mercato ha compiuto un cammino miracoloso. In questo momento ha 22 punti dopo 13 giornate ed è sesta in classifica. Un ritmo da Europa League, grazie anche alle giocate di Jorginho, Martinho, Iturbe e Toni. "Tutti parlano di me - ha spiegato il campione del mondo del 2006 alla vigilia - ma l’uomo decisivo del derby può essere Iturbe. Quando la partita è tattica come credo sarà quella col Chievo e gli spazi ristretti spesso è decisivo chi ha la capacità di saltare l’uomo".
Il Chievo invece vive forse il suo peggiore avvio di stagione da quattro-cinque anni. E' ultimo in classifica con sei punti racimolati e a quattro di distanza dalla zona salvezza. Il presidente Campedelli prima della sosta per le nazionali ha deciso di sollevare dall'incarico il tecnico Giuseppe Sannino, per affidare la squadra a Eugenio Corini, ex bandiera gialloblù e già in panchina. Il progetto è di due anni, quasi la società voglia avvisare i giocatori. "Il Verona può ambire ad un campionato diverso dal nostro. Il lavoro di Mandorlini è stato pazzesco", ha detto il neo tecnico in conferenza stampa alla vigilia. "Voglio usare al massimo l'effetto sorpresa" ha poi sottolineato, preparando forse qualche diversivo tattico.
La rosa però nella sessione di calciomercato che si apre il 5 gennaio dovrebbe essere rinforzata un po' in tutti i reparti, partendo dal centrocampo e attacco, considerati i 7 gol fatti cioè il peggior score offensivo della serie A. Ma si sa, il derby è sempre una partita a sé. Le statistiche poi, nonostante il Chievo sia approdato in serie B solo nel 1994 dopo tanti anni passati tra i dilettanti e la serie C, parlano del derby di Verona come una partita in equilibrio. Finora le stracittadine giocate tra A e B sono state dieci, con le vittorie in assoluta parità: quattro per parte e due pareggi. Le reti segnate sono anch'esse in parità: 13 a testa. La rivalità e la tensione tra le due tifoserie è alta. L'augurio che sia quindi una festa di sport in campo e sugli spalti.
FONTE: Melty.it
Il derby di Verona torna dopo 11 anni
Pubblicato il 21 novembre 2013 da redazione
VERONA – Verona si ferma, il Bentegodi si riempie. Dopo 11 anni Verona ritrova il suo derby e lo ritrova nella massima Serie, con una squadra, l’Hellas, vera sorpresa di questo inizio di stagione, e con l’altra, il Chievo, ultima in classifica e con un nuovo allenatore al timone. Nonostante la storia del “derby dell’Arena”, come è soprannominato, sia recente (il primo giocato è datato 1994), gli anni in Serie A della cenerentola Chievo e gli anni di purgatorio in B della più blasonata Hellas, hanno aumentato la rivalità tra le due società scaligere, che fino a qualche decennio fa si ignoravano. Hellas che tra l’altro cerca il record: sette vittorie casalinghe consecutive. I motivi di interesse, quindi, sono tanti, ma qui abbiamo selezionato i cinque migliori: chi ama il calcio il derby di Verona non lo può perdere.
Era la stagione 2001/2002 ed era la prima volta che giocavano contro nel massimo campionato. Quell’anno l’Hellas retrocesse e dopo 11 anni, ad agosto, ha finalmente ritrovato la Serie A. L’attesa nel frattempo è cresciuta e i precedenti sono in perfetta parità: 4 vittorie a testa e due pareggi nei 10 derby giocati nella storia. Il giocatore che ha giocato più derby è Lorenzo D’Anna (Chievo, 9 presenze), il miglior marcatore è Federico Cossato (3 reti) e l’allenatore che ne ha disputati di più è Alberto Malesani (6 derby, 4 con il Chievo e due con l’Hellas).
Sui 10 derby totali solamente gli ultimi due si sono giocati in A e sono stati bellissimi. Il primo, 18 novembre 2001, finì 3-2 con la celebre rimontona dell’Hellas (era sotto 2-0) sancita dalla rete di Camoranesi e dalla corsa sotto la curva di uno scatenato Malesani. Al ritorno, 24 marzo 2002, l’esito fu l’esatto opposto: vantaggio Hellas con Mutu e rimonta Chievo con la doppietta di Federico Cossato. I tifosi veronesi si augurano che lo spettacolo offerto sabato sia almeno allo stesso livello.
Chievo, che in dialetto veneto si pronuncia “Ceo”, è un quartiere di Verona di circa 2500 abitanti, ubicato sulla riva del fiume Adige nei pressi dell’omonima diga, a circa quattro chilometri dal centro storico. La società clivense ha conosciuto la A solamente nel 2001, mentre l’Hellas, che quest’anno ha sottoscritto più di 16 mila abbonamenti, ha disputato ben 25 campionati di A, vincendo anche lo Scudetto nel 1985 con Osvaldo Bagnoli in panchina.
Eugenio Corini è l’unico giocatore che è riuscito a segnare nel derby di Verona con entrambe le maglie (con l’Hellas nel 1997, con il Chievo nel 2001). È appena stato nominato allenatore del Chievo e da avversario ritroverà quel Luca Toni (che in carriera ha già segnato 6 reti al Chievo) con cui, nelle due stagioni a Palermo, ha fatto grandi cose. I due sono molto amici anche al di fuori dall’ambito sportivo.
Nessuno dei due gioca più, ma Salvatore Lanna e Fabio Moro, ex difensori del Chievo, saranno gli unici due ex clivensi (con Corini) reduci degli ultimi derby giocati tra Hellas e Chievo. I due sono nello staff di Corini. Nel Chievo, invece, gioca ancora Dario Dainelli, che all’epoca era nella rosa dell’Hellas.
FONTE: Voce.com.ve
ULTIM’ORA
VERONA, 16:47
CALCIO, VERONA: LAVORO A PORTE CHIUSE IN VISTA DEL DERBY
Mandorlini ha blindato il Verona in vista della gara casalinga contro il Chievo. Per tutta la settimana, infatti, il tecnico gialloblu' ha fatto disputare gli allenamenti a Peschiera a porte chiuse. Non ci sono particolari problemi. Alla squadra si sono aggregati i vari nazionali gia' in settimana e Mandorlini ha dei ballottaggi da dover sciogliere. Riguardano soprattutto il centrocampo: Hallfredsson o Donati ad accompagnare Jorginho al centro, mentre sulle fasce si giocano due maglie Iturbe e Jankovic da una parte, Gomez e Martinho dall'altra. Domani pomeriggio e' prevista la rifinitura.
FONTE: Sport.Repubblica.it
Serie A, Hellas Verona - Chievo: orario, diretta tv e formazioni
20-11-2013 - Valerio Ciccone
Nel primo anticipo della tredicesima giornata di campionato va in scena, dopo undici anni, il "Derby della Scala"
Hellas Verona e Chievo tornano a sfidarsi in serie A dopo undici anni e lo faranno sabato 23 novembre alle ore 18:00 allo stadio Bentegodi, con diretta tv su Mediaset Premium Calcio HD e sul canale Sky Calcio 1 HD. Gli unici due precedenti nella massima serie risalgono alla stagione 2001/2002, quando le due squadre vinsero una volta ciascuna: due a uno nella gara di andata per il Chievo e vittoria di rimonta per tre a due dell'Hellas Verona nel match di ritorno, ricordato per una memorabile corsa del tecnico scaligero Alberto Malesani sotto la curva Sud.
Qui Hellas Verona: Nessun problema di formazione per il mister Mandorlini, che spera di ritrovare la vittoria dopo il due a zero subito nell'ultima gara di campionato sul campo del Genoa; tra le mura amiche il Verona è ancora imbattuto e con un'eventuale vittoria sui clivensi il treno dell'Europa resterebbe un sogno possibile; con i rientri dei nazionali Bianchetti ed Halfredsson, la formazione del Verona dovrebbe essere già pronta con un 4-3-3 dove l'unico ballottaggio riguarda il ruolo di esterno offensivo ( in vantaggio Jankovic su Martinho ndr.). In difesa, conferma per Gonzalez al fianco di Maietta, con Cacciatore ed Agostini sulle corsie laterali. Halfredsson sarò affiancato dal dinamismo di Romulo e da Jorginho, vera rivelazione di questo inizio di stagione. Davanti spazio alla fisicità di Luca Toni e all'estro di Iturbe.
Qui Chievo: Eugenio Corini fa il suo ritorno sulla panchina del ChievoVerona, e subito deve fare i conti con l'assenza dell'esperto Sergio Pellissier per infortunio, mentre Bentivoglio e Claiton sono alle prese con problemi muscolari. Rientrato definitivamente in organico il difensore Dainelli, in attacco dovrebbe rivedersi la coppia Thereau-Paloschi; probabile rafforzamento della zona di centrocampo con l'inserimento di Hetemaj e Radovanovic al fianco di Luca Rigoni, con Sardo e Pamic sugli esterni.
Ecco le formazioni che scenderanno in campo alle ore 18:00, sabato 23 novembre al Bentegodi:
Hellas Verona: Rafael, Cacciatore, Maietta, Gonzalez, Agostini, Halfredsson, Romulo, Jorginho, Toni, Iturbe, Jankovic. All: Mandorlini
Chievo: Puggioni, Sardo, Dainelli, Frey, Sardo, Pamic, Radovanovic, L.Rigoni, Hetemaj, Thereau, Paloschi. A: Corini
FONTE: PayTV.Supermoney.eu
Derby di Verona, cresce l'attesa
Gli spettatori saranno oltre 30.000: finora venduti oltre 15.000 tagliandi oltre ai 15.000 abbonati.
postato 18 ore fa da SPORTAL
Cresce l'attesa per il derby di Verona Hellas-Chievo, in programma sabato 23 novembre ore 18. Gli spettatori saranno oltre 30mila: finora venduti oltre 15mila tagliandi oltre ai 15mila abbonati. Nel settore ospiti, quello riservato al Chievo, esauriti i biglietti per la Curva Nord Superiore, sono stati messi in vendita i tagliandi della curva Nord inferiore. Pronostici tutti per l'Hellas Verona 22 punti in classifica, ed un cammino esaltante per la neopromossa allenata da Mandorlini. Sulla sponda Chievo, che vedrà in panchina il ritorno di Corini dopo l'esonero di Sannino, molte le incognite ma una certezza: la necessità di fare punti a tutti i costi per rivitalizzare l'ultimo posto in classifica con sei punti.
Nel frattempo continua la politica mediatica dell'Hellas Verona che ha stretto un accordo con l'emittente locale Telenuovo. Il brand dell'emittente televisiva veronese è il nuovo co-sponsor delle squadre giovanili gialloblù dopo un accordo nato e cresciuto in questi mesi e che arricchisce il rapporto di collaborazione già in essere. Il marchio Telenuovo debutterà sulle maglie della Primavera gialloblù a partire dalla sfida di sabato 23 novembre contro l'Inter, mentre dal weekend successivo tutti i team del Settore Giovanile indosseranno il logo del nuovo co-sponsor. Telenuovo ha acquisito in esclusiva i diritti per trasmettere le partite della Primavera dell'Hellas Verona FC e questo accordo rappresenta un ulteriore punto di crescita per le due storiche realtà veronesi. "Abbiamo creduto molto in questo nuovo corso della società - afferma Cristiano Cecchele, direttore di Rete Nord, concessionaria pubblicitaria del gruppo Telenuovo -. Per questo con il direttore generale Giovanni Gardini abbiamo messo a fuoco questo abbinamento che vuol essere anche un messaggio di collegamento con il territorio e con i giovani di Verona e provincia". Anche Luigi Vinco, direttore di Telenuovo, sottolinea soddisfatto: "Siamo rimasti affascinati dalle parole e dai progetti di Setti e dal lavoro di Gardini e Sogliano. E' evidente che la società ha intenzione di mettere basi solide attraverso un grande investimento sui giovani. Non c'è dubbio che attraverso questo lavoro passeranno i successi del nostro Hellas. Per questo, come televisione locale, ci siamo impegnati nel promuovere e far conoscere il calcio da una prospettiva nuova e diversa. Ed essere sulle maglie dei giovani del Verona futuri campioni di domani, è un motivo di orgoglio per il nostro gruppo editoriale".
FONTE: Sport.Virgilio.it
Venerdì 22 Novembre, 2013
Serie A: derby di Verona Hellas avanti a 2.00Il segno "X" è difficile e viaggia alto a 3.25
TORINO - Ci sono voluti ben 11 per tornare a vedere il derby di Verona. Il Verona, sesto in classifica a ridosso delle big grazie alle sei vittorie su altrettante gare disputate in casa, è favorito per i quotisti Snai, con il segno "1" a 2,00, mentre il successo del Chievo - fanalino di coda della Serie A e con un nuovo allenatore al timone dopo l’esonero di Giuseppe Sannino - si gioca a 3,75. Difficilmente le due squadre si accontenteranno di un pareggio nel derby cittadino, opzione a 3,25: con queste premesse, è facile scommettere su una partita ricca di "Goal" (favorito a 1,75 sul "No Goal" a 1,95).
FONTE: TuttoSport.com
Verona-Chievo, Malesani: "Con la mia corsa sotto la curva sono stato un precursore"
Il tecnico racconta il derby in programma sabato pomeriggio
Verona | 20/11/2013 - 10:48
HELLAS VERONA MANDORLINI MALESANI / VERONA - La sua corsa sotto la curva dell'Hellas Verona è ancora negli occhi di tutti. Alberto Malesani è stato il grande protagonista di un derby di Verona, perso 3-2 dal Chievo: nessuno meglio di lui può parlare della gara in programma sabato al 'Bentegodi'. "Sono stato un precursore, ho sdoganato la gioia degli allenatori. Prima si pensava che un professionista dovesse controllare le sue emozioni: una bella balla. - le parole di Malesani a 'Tuttosport' - L'atmosfera che si respira a Verona è diversa da quella indurita delle altre città: c'è un fermento positivo. Il Verona è di certo la sorpresa del campionato, si vede la mano di Mandorlini: non ci sono grandi campioni ma c'è una grande grestione del gruppo. Il Chievo? Esonerare Sannino non è stata una cosa da Chievo, però spero si salvino anche in questa stagione".
M.D.F.
FONTE: CalcioMercato.it
venerdì 22 novembre 2013
Serie A Verona, Mandorlini: «Il derby? La nostra città ne sarà orgogliosa»
Ritorna il derby in Serie A allo stadio Bentegodi contro i clivensi di Corini, il tecnico degli scaligeri ne ha parlato in conferenza stampa: «In tanti anni loro sono stati bravissimi, gli auguro di continuare questo percorso e avere il prossimo anno un altro derby. Ma, indipendentemente dal campionato, la nostra chiesa è sempre rimasta al centro»
VERONA - Ci siamo. Il Bentegodi si sta preparando per essere pronto domani pomeriggio (ore 18) ad ospitare le due squadre di calcio di Verona, l'Hellas contro il Chievo. Ritorna nella massima Serie il derby veneto e Andrea Mandorlini oggi ne ha parlato in conferenza stampa: «In tanti anni loro sono stati bravissimi, gli auguro di continuare questo percorso e avere il prossimo anno un altro derby. Ma, indipendentemente dal campionato, la chiesa dell'Hellas Verona e' sempre rimasta al centro. L'Hellas ha un seguito diverso dal Chievo, anche se in questi anni e' mancato dalla A. Sarà una partita difficilissima per tanti motivi, i numeri prima o poi cadono e loro sono con l'acqua alla gola. Resta comunque una gara che renderà orgogliosa tutta la città. Siamo tornati a giocare questo derby dopo tanti anni, e per questo siamo ancora più contenti. Non ci sono favoriti in partite come questa, siamo sereni e la nostra classifica ci permetterà di giocarcela in tranquillità. Io ho disputato derby importanti, in campo si innescano sempre tanti meccanismi e loro dovranno fare di tutto per far punti mentre a noi, se non vinciamo, non cambia la classifica».
giovedì 21 novembre 2013
Serie A, Chievo: Bentivoglio torna a lavorare con il gruppo
Il tecnico Corini dovrebbe utilizzare come modulo il 5-3-2 nel derby del Bentegodi contro l'Hellas Verona
VERONA - Seduta pomeridiana al centro sportivo di Veronello a porte chiuse per il Chievo di Eugenio Corini. In programma c'è il derby di sabato pomeriggio, ore 18, al Bentegodi contro l'Hellas Verona. Restano fuori Calello e Claiton, mentre Pellissier è stato squalificato per due turni. Oggi Bentivoglio ha ripreso a lavorare con il gruppo. Domani è in programma la rifinitura. Chissà che Corini non utilizzi il modulo salvezza della passata stagione: il 5-3-2.
martedì 19 novembre 2013
Serie A, Verona: Gomez si riprende, Mandorlini lo utilizzerà?
Si intensifica la preparazione in vista del derby contro il Chievo Verona al Bentegodi
VERONA - Quello di oggi è stato il primo e l'ultimo allenamento a porte aperte della settimana. L'Hellas Verona da domani si preparerà tatticamente a porte chiuse al centro sportivo di Peschiera. Mandorlini comunque nella giornata di oggi ha fatto osservare una seduta tattica. Oggi, come nei giorni scorsi, erano assenti i giocatori nazionali Hallfredsson e Bianchetti. Col Chievo Mandorlini ritrova due pedine: Cirigliano e Gomez, che sogna una maglia da titolare nel derby.
FONTE: CorriereDelloSport.it
#HellasChievo: una fascia di capitano celebrativa
Mer, 20/11/2013 - 17:48
Sarà un derby nel segno della solidarietà quello che Hellas Verona e ChievoVerona si giocheranno sabato sera alle ore 18.00 allo stadio Bentegodi. I capitani delle rispettive squadre, Luca Rigoni per il ChievoVerona e Domenico Maietta per l’Hellas Verona, indosseranno una speciale fascia di capitano celebrativa dell'undicesimo derby della storia fra queste due squadre calcistiche di Verona.
Al termine della partita, le fasce saranno autografate da Rigoni e Maietta e saranno messe all’asta in beneficenza dalle due società. Il ChievoVerona devolverà l’incasso ricavato dalla vendita all’asta della fascia di capitano indossata da Luca Rigoni all’associazione onlus aRenBì, impegnata a raggiungere ogni anno differenti progetti umanitari.
Tra quelli ancora da completare entro la fine del 2013 figurano il progetto W-Pack (che ha l’obiettivo di fornire sacchi a pelo e coperte da destinare ai campi profughi della Siria) e il progetto Villaggio Sos di Lipa (nelle Filippine) che comprende la costruzione di nove case famiglia.
Veronello: la seduta del pomeriggio
Mer, 20/11/2013 - 17:05
Continua la preparazione del ChievoVerona in vista della ripresa del campionato. Dopo il doppio allenamento svolto ieri, la squadra gialloblù oggi ha sostenuto un’unica seduta tattica e tecnica a porte chiuse. Tutti disponibili a parte il trio Claiton, Bentivoglio, Calello. Anche domani i gialloblù si alleneranno (a porte chiuse) nel pomeriggio.
Veronello: terminato l’allenamento
Gio, 14/11/2013 - 18:04
Dopo il sole di ieri, i gialloblù si sono allenati oggi sotto una leggera pioggia autunnale. Parte fisica al mattino, tecnica e tattica nel pomeriggio: porte sempre chiuse a Veronello, per lavorare senza distrazione alcuna e riallacciare, in vista della ripresa del campionato, quel discorso tecnico e tattico che ha portato alla salvezza il ChievoVerona durante la passata stagione. I gialloblù si ritroveranno allo Sport Hotel Veronello domani pomeriggio per una nuova seduta tecnica a porte chiuse.
FONTE: ChievoVerona.it
19:05 | 21/11
Hellas Verona, tutti a disposizione per il derby
HELLAS VERONA ALLENAMENTO - Buone notizie per l'Hellas Verona e per Andrea Mandorlini. I gialloblù, in vista del derby in programma sabato prossimo alle ore 18 contro il Chievo, hanno a disposizione l'intero oganico, compreso Cirigliano e anche i due calciatori impegnati in settimana con le Nazionali e potranno preparare nel migliore dei modi la stracittadina veronese.
TUTTI A DISPOSIZIONE - Come si legge sul sito ufficiale dell'Hellas, allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche per reparti e partita. Tutti a disposizione, come detto, compresi i nazionali Hallfredsson e Bianchetti che si sono allenati regolarmente per l'intera seduta.
by Antonio Parrotto
15:52 | 21/11
Esclusiva – Il doppio ex Iunco: «Derby più fondamentale per il Chievo che per l’Hellas. Mandorlini…»
Cinque anni a nella città di Romeo e Giulietta sono difficili da dimenticare, specialmente se in carriera si sono vestite le maglie di Hellas e Chievo. Antimo Iunco non ha rimosso i ricordi e torna a parlare con piacere delle sue ex squadre che, tra l’altro, proprio sabato si sfideranno nel derby di Verona. La redazione di CalcioNews24.com lo ha ascoltato in esclusiva, ecco quanto dichiarato.
Antimo, non hai avuto modo di vivere il derby dell’Arena, ma qual è l’ambiente a Verona in vista di partite importanti come questa?
«Dopo tanti anni, ritornare nel calcio che conta e fare tutto ciò, credo che sia una cosa esaltante al massimo. i tifosi stanno aspettando questa partita con molta ansia».
Tanta euforia anche sugli spalti…
«Mi auguro che allo Stadio ci sia una bella festa, senza scontri. L’Hellas giocherà in casa e i tifosi avranno tutti i settori liberi, lo sappiamo come sono. Quella scaligera è una tifoseria che merita di stare in questa categoria, è una tra le prime in Italia».
Da neo-promossa l’Hellas era partita con l’obiettivo di salvarsi, ma poi capita di ritrovarsi dietro alla zona Europa…
«Il Verona ha fatto un campionato mirato, tra l’altro aveva già una base molto solida. Il direttore Sogliano ha fatto un grande lavoro, è merito anche suo oltre che del gruppo e del mister che fa tenere i piedi per terra alla squadra. Toni e Jankovic stanno facendo veramente bene».
Male, invece, il Chievo…
«Si, non me lo sarei mai aspettato. Credo che alla lunga raggiungeranno il loro obiettivo, il Chievo è una società che fa delle sue fondamenta i principi ed i valori».
Chi è il trascinatore nell’Hellas?
«Luca Toni, è in splendida forma. Ha vinto tanto e i suoi compagni lo seguono, tira lui il carretto. Merito anche a Mandorlini, i risultati gli stanno dando ragione. E’ reduce da diversi anni di promozioni e con l’Hellas ha fatto una cavalcata impressionante dalla Lega Pro alla Serie A».
Il Chievo ha incontrato tante difficoltà, ma adesso c’è Corini, un tecnico che conosce l’ambiente…
«Anche quando c’era Sannino il Chievo giocava bene, ma ha raccolto meno di quanto abbia espresso. Corini adesso dovrà lavorare sull’aspetto mentale, conosce già i giocatori e sa chi gli può dare tanto e chi no».
Sabato c’è il derby, che partita dobbiamo aspettarci?
«Per il Chievo è una partita importante e delicata, in caso di risultato questa sfida potrà dare un grande slancio morale. E’ più fondamentale per i clivensi che per l’Hellas. Il derby è una partita a sé, sarà un grande match ed è aperta a qualsiasi risultato».
Chi sarà decisivo?
«Jorginho per l’Hellas Verona e Cyril Thereau per il Chievo».
by Christian Schipani
09:00 | 21/11
Serie A, 13^ giornata: Verona - Chievo, probabili formazioni
SERIE A HELLAS VERONA CHIEVO PROBABILI FORMAZIONI DIRETTA/STREAMING - La tredicesima giornata del nostro massimo campionato si aprirà con quella che, quasi certamente, è vista come la sfida più calda sul piano ambientale, ovvero il derby scaligero tra il Verona e il Chievo. Undici anni dopo l'ultimo incrocio, si ritrovano di fronte la realtà cittadina e quella da sogno del piccolo quartiere, e in questo avvio di stagione le gerarchie sembrano essere tornate quelle di un tempo: l'Hellas là davanti, con uno splendido quinto posto, e il Chievo che arranca in ultima posizione e con un nuovo allenatore, Eugenio Corini.
COSI' IN CAMPO - Nessuna assenza di rilievo in casa Hellas Verona, visto che il tecnico Mandorlini ha definitivamente recuperato gli argentini Juanito Gomez e Cirigliano, mentre Bianchetti e l'islandese Hallfredsson sono tornati dagli impegni con le Nazionali senza particolari intoppi. In campo, dunque, adrà la formazione tipo, con Iturbe e Jankovic che formeranno il tridente completato da Luca Toni, mentre proprio l'ex reggino completerà il terzetto di centrocampo, assieme ai brasiliani Romulo e Jorginho. Conferme per Alejandro Gonzalez al centro della difesa.
In casa Chievo, invece, si fa i conti con l'assenza per squalifica di capitan Pellissier, e quelle per infortunio dei vari Bentivoglio, Calello e Claiton. Al suo debutto stagionale sulla panchina clivense, dunque, Corini apporterà quasi certamente alcune novità sul piano tattico, con una difesa a cinque sostenuta dalla presenza di Pamic e Sardo sulle corsie laterali e dal rientro al centro di Dainelli. In mezzo al campo ci sarà nuovamente spazio per Hetemaj in cabina di regia al fianco di Rigoni, mentre l'attacco sarà guidato da Paloschi e da Thereau.
PROBABILI FORMAZIONI
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Maietta, Gonzalez, Agostini; Romulo, Hallfredsson, Jorginho; Iturbe, Toni, Jankovic. Allenatore Andrea Mandorlini.
CHIEVO VERONA (5-3-2): Puggioni; Sardo, Frey, Dainelli, Cesar, Pamic; Radovanovic, Hetemaj, L. Rigoni; Thereau, Paloschi. Allenatore Eugenio Corini.
COSI' IN TV - Il derby scaligero tra il Verona e il Chievo potranno essere visibili nella piattaforma Sky (canali Sky Supercalcio, 204 e 249, e Sky Calcio 1, 251), con annesso servizio Sky Go.
by Francesco Cammuca
18:00 | 19/11
Esclusiva – Il doppio ex Bogdani: «Hellas, tifoseria pazzesca e campionato sorprendente. Il Chievo…»
Se c’è una città che non ha dimenticato, quella è proprio Verona. La cittadina veneta, per Erjon Bogdani, ha rappresentato un pezzo importante per la sua carriera. La prima volta non si scorda mai. Anno 2004-2005, dalla Reggina all’Hellas in prestito. La stagione terminerà con 17 gol dell’attaccante albanese, marcature che gli valgono l’ingaggio al Siena. Quasi come una nostalgia, torna nella città di Romeo e Giulietta nel 2007, ma questa volta dalla sponda del Chievo. Sabato, dopo undici anni, a Verona torna il derby fra Hellas e Chievo. In vista della stracittadina veronese al redazione di CalcioNews24.com ha contattato in esclusiva Erjon Bogdani.
Erjon, la tua prima volta a Verona è stata con l’Hellas…
«Si, era in Serie B e feci il mio miglior anno. La tifoseria è pazzesca, ti da una carica incredibile sia prima che durante la partita. Verona è una città bellissima con tifosi importanti e merita di avere sia Hellas che Chievo in Serie A. Mi dispiace non aver vissuto il derby, spero in un pareggio sabato».
L’Hellas è una neo-promossa, ma sta dimostrando tutt’altro: è nelle zone alte della classifica…
«E’ vero, sta facendo un campionato sorprendente. Ha iniziato molto bene e anche il loro gioco non è male, l’Hellas ha preso diversi calciatori che avevano già esperienza in Serie A. Per essere il primo anno in massima serie, dopo tante stagioni, sta facendo un campionato molto importante e, al di là dei risultati, stanno giocando molto bene».
A salvezza ottenuta, però, si punterà ad altro…
«La quota salvezza è di 40 punti, l’Hellas vorrà raggiungerà il prima possibile. Poi se resteranno altre partite allora la squadra potrà concentrarsi su altri obiettivi».
Il Chievo, invece, ultimo in classifica…
«Si, mi dispiace tanto. Ho visto alcune partite: contro l’Atalanta non meritava la sconfitta, sono stati sfortunati e potevano vincere. Contro la Juventus è stato annullato un gol regolare che poteva valere la vittoria, ma questo è un campionato molto difficile. Ci sono quattro o cinque squadre che possono vincere contro tutte le piccole, in Serie A fanno la differenza anche gli episodi. Un anno chiusi il girone di andata con 12 punti, ma a fine campionato mi salvai col Chievo».
Il Chievo ha sempre fatto un campionato di salvezza tranquilla, quali sono le difficoltà che sta incontrando?
«Ho visto che è cambiato l’allenatore, questa è già una difficoltà. Adesso c’è Corini, conosce e ha già allenato la squadra, spero che possano fare bene e salvarsi».
Facciamo un confronto fra attaccanti: Toni il trascinatore dell’Hellas, Pellissier un po’ meno…
«Conosco benissimo Pellissier, non è ancora finito. Toni, è una prima punta, ha una squadra che lo segue, vede bene la porta, gioca con continuità ed è un elemento importante per la Serie A. Pellissier con il Chievo ha concorrenza e non sta trovando tanto spazio, ma siamo ancora all’inizio del campionato e Sergio avrà le sue chance per fare bene».
Hai vissuto a Verona, ma com’è il clima prima di una partita importante?
«Il derby è sempre un derby. L’Hellas è stata sempre una squadra importante per la città, i loro tifosi vorranno vincere il derby. Il Chievo ha esperienza in Serie A e sarà una partita molto combattuta, secondo me vedremo tanti gol».
by Christian Schipan
20:00 | 20/11
Esclusiva – Il doppio ex Garzon: «Hellas, per te parlano i numeri. Chievo, con Corini ti salvi»
Stefano Garzon potrebbe essere l’uomo perfetto per parlare del derby dell’Arena. Lui, nato a Verona, ha vestito sia la maglia del Chievo che quella dell’Hellas. Insomma, non si è fatto mancare niente. Un onore, quello di giocare in entrambe le squadre della propria città. In vista del derby di Verona, la redazione di CalcioNews24.com ha contattato in esclusiva Stefano Garzon.
Stefano, dopo tanti anni ritorna il derby a Verona…
«E’ sicuramente un orgoglio per la città, Verona è l’unica in Italia che ha tre squadre tra i professionisti. Il derby era stato già vissuto circa dieci anni fa e adesso ritorna. Ripeto, è un orgoglio fondamentale per tutti, indipendentemente da quello che sono le squadre».
Vivendo a Verona, puoi dirci come si sta vivendo questa settimana pre-derby?
«C’è molta rivalità, sana e calcistica, ed è un derby molto sentito. Tra i tifosi c’è proprio la voglia di vedere questa partita, lo si capisce anche dai classici sfottò, ma quelli fanno parte del calcio».
Capitolo campionato. L’Hellas era partito con l’obiettivo di salvarsi, ma adesso si trova lì dietro alla zona Europa…
«L’avevo già detto in altre occasioni: alle spalle c’è una società molto solida che ha fatto un buon mercato, l’entusiasmo è alle stelle e ci sono tutti gli ingredienti per fare bene. Non me l’aspettavo questo inizio, l’Hellas sta facendo un grande exploit. Ci sono i presupposti per continuare a fare un grande campionato».
Diversamente il Chievo. I clivensi sono in difficoltà e navigano in zona retrocessione…
«Ha avuto un esordio peggiore rispetto alle altre annate, ma questa squadra ci ha abituato a grani imprese anche in situazioni molto più complicate. Spero che il Chievo riesca a tirarsi fuori da queste sabbie mobili».
Per far fronte a queste difficoltà, il Chievo cambia allenatore. Da Sannino a Corini, una vecchia conoscenza…
«Mai scelta poteva essere più azzeccata. Corini l’anno scorso ha lavorato molto bene, poi per chissà quali motivi le strade si sono separate. Il suo operato aveva dato frutti importanti, il Chievo ha voluto ripuntare su di lui. Corini conosce bene l’ambiente e credo riuscirà a dare una scossa alla squadra e a salvarla».
In questo caso: se Atene ride, Sparta piange. L’Hellas, sotto il profilo mentale, arriva meglio a questa sfida…
«Si, dal punto di vista psicologico i numeri parlano chiaro. I pronostici saranno tutti a favore dell’Hellas, però tutti i derby sono partite a sé, strane, da risultato triplo. Sbilanciarsi e fare pronostici penso sia molto azzardato. Il Chievo è da molti anni in Serie A ed ha sempre difeso la categoria con le unghie, anche in quelle annate che sembravano più tragiche. Nel corso del campionato anche questo potrà essere un fattore a vantaggio dei clivensi».
Chi sarà decisivo per il Chievo e chi per l’Hellas?
«Come detto, i derby sono sempre partite particolare ed a sé, è difficile dirlo. Mi dispiace che non ci sia Pellisier, l’ho avuto come compagno di squadra e so che ci teneva ad esserci. Sono molto legato a Raphael Martinho, lo sento spesso e insieme abbiamo condiviso tante battaglie calcistiche, spero che faccia una grande partita. E’ scontato dire Luca Toni per l’Hellas, è l’attaccante più in forma del momento. Per il Chievo, invece, dico Cyril Therau».
by Christian Schipani
23:04 | 20/11
Chievo Verona, verso il derby: in tre ai box
CHIEVO VERONA SERIE A CALELLO – Il Chievo Verona continua la marcia d'avvicinamento per la partita contro l'Hellas Verona in programma sabato 23 novembre alle ore 18. In città c'è grande attesi per il derby e la squadra di mister Corini lavora sodo in vista della ripresa del campionato. Dopo il doppio allenamento svolto ieri, la squadra gialloblù oggi ha sostenuto un’unica seduta tattica e tecnica a porte chiuse.
I SINGOLI – Tutti disposizione di mister Corini a parte il trio Claiton, Bentivoglio e Calello. Anche domani i clivensi continueranno a preparare la gara di sabato con un allenamento (a porte chiuse) nel pomeriggio.
by Alessandro Pistolesi
18:00 | 19/11
Chievo Verona, Thereau: «Con Sannino poca fiducia, ma ora...»
CHIEVO VERONA THEREAU SERIE A – Il Chievo Verona è pronto a ripartire dopo l'esonero di Beppe Sannino. Sulla panchina adesso siede Eugenio Corini e l'attaccante gialloblù Cyril Thereau dichiara che adesso tutto è più facile.
NUOVA FIDUCIA – Queste le parole dell'attaccante dei clivensi rilasciate a Tggialloblù: «Io ho sempre dato il massimo per questa maglia, anche se non sono stato molto bene fisicamente. Ho bisogno di sentire la fiducia dei compagni e dello staff. Ho avuto un inizio difficile, con il nuovo staff è cambiato tutto. Adesso dobbiamo tornare al nostro livello, non solo io ero sottotono in questo inizio di campionato.
PARENTESI SANNINO – «Il Chievo conta su di me, devo ritrovare la fiducia per essere di nuovo decisivo. Sannino? E' un buon allenatore, ha le sue idee di calcio, con lui si deve lavorare tanto. Non ho avuto problemi particolari, ma con lui non avevo libertà sul campo, per me era difficile, io ho bisogno dei miei spazi per esprimere le mie qualità».
by Alessandro Pistolesi
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Hellas Verona-Chievo, il derby dell'Arena torna in Serie A dopo 11 anni
23.11.2013 09:40 di Redazione Calcissimo
Sabato alle ore 18,00 torna allo stadio “Bentegodi” di Verona il derby tra Hellas Verona e Chievo. Non sarà uno scontro tra big, ma il match, come tutte le sfide stracittadine, sarà particolarmente sentito nella bellissima città, molto cara a Giulietta e Romeo. La gara giunge in un momento particolare ed opposto per le due squadre. Se il tecnico Mandorlini sorride per il cammino finora sorprendente della sua squadra in campionato ( sesto posto), sul versante opposto Corini dovrà invece tirare fuori tutta la grinta dai suoi ragazzi per abbandonare l’ultimo posto in classifica. L’agonismo certamente non mancherà!
L’ultimo derby in serie A tra le due squadre fu disputato il 24 marzo 2002. Il Chievo, allenato allora da Luigi Del Neri, si impose 2 a 1 con una doppietta di Cossato. La prima sfida invece nel massimo campionato è datata 18 novembre 2001. La partita finì con la vittoria del Verona per 3 a 2. I marcatori di allora furono Oddo, Lanna e Camoranesi per gli scaligeri ed Heriberto ed Eugenio Corini, attuale tecnico del Verona, per il Chievo. Il bilancio delle vittorie nei dieci derby finora giocati è in assoluta parità: 4 per parte. Due sono logicamente i pareggi, ottenuti nel 1994 e nel 1998.
Autore: Luigi Rubino
FONTE: Calcissimo.com
PRIMO PIANO
Hellas-Chievo, in risalita le quotazioni di Martinho
21.11.2013 14:57 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Dopo la scampolo di partita disputato con grande lucidità nel finale contro il Genoa l'esterno di sinistra potrebbe tornare titolare nella stracittadina contro il Chievo.
Martinho, devastante negli ultimi minuti contro i grifoni, sarebbe dunque in vantaggio sui compagni di reparto per dare il suo contributo fin dai primo minuti. I suoi scatti e le sue incursioni, arme letali per l'Hellas di Mandorlini, potrebbero rivelarsi ancora una volta determinanti in chiave offensiva.
Dietro Martinho scalpita Bosko Jankovic, autore di due buone prestazioni contro Cagliari e Genoa. Da Peschiera non filtrano notizie. C'è grande riservatezza in casa gialloblù, che probabilmente durerà fino a pochi minuti prima dell'inizio del match.
PRIMO PIANO
Hellas, difesa: le scelte di Mandorlini
21.11.2013 11:52 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Tutti a disposizione per la sfida contro il Chievo. Il tecnico ravennate, Andrea Mandorlini, avrà solo l'imbarazzo della scelta.
La coppia centrale potrebbe essere la stessa scesa in campo contro il Genoa. Con la conferma di Maietta, dovrebbe essere Gonzalez il suo compagno di reparto, in leggero vantaggio su Moras. Poche le possibilità per Marques e Bianchetti, quest'ultimo appena rientrato degli impegni con l'Under 21.
Sulle fasce dovrebbero scendere ancora una volta dal primo minuto Fabrizio Cacciatore, autentica sorpresa in questo avvio di campionato, e Alessandro Agostini, esperto baluardo della zona sinistra della difesa.
EDITORIALE
Sean Sogliano, il vero talento di casa Hellas
21.11.2013 00:00 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Fonte: Michele Zomer
La finora magistrale gestione del giovane Jorginho, che molti avrebbero ceduto in estate e qualcun altro per il fisico minuto non avrebbe riproposto in A. Il coraggio nel puntare su un vecchietto di nome Luca Toni quando tanti lo consideravano già in pensione anticipata. La fermezza nel portare a Verona Nikolay Mihaylov senza accantonare a priori il veterano gialloblù Rafael. La riconferma dell'ossatura della B e le grandi operazioni in chiave futura. Chiaro il riferimento a Ezequiel Cirgliano ed al talentoso Juan Manuel Iturbe. Il prestito di Romulo, passato sotto traccia, rivelatosi poi rinforzo sensazionale per la mediana gialloblù. Senza dimenticare il più che ottimo lavoro nella gestione dei suoi uomini sul fronte cessioni.
Queste alcune delle grandi operazioni firmate Sean Sogliano, uomo del mercato gialloblù. Un mercato frutto di una programmazione che parte da lontano, ancor prima dell'ufficialità della presidenza Setti. L'attuale numero uno dell'Hellas aveva già individuato nella persona di Sogliano, dirigente stimato conosciuto da molti, ma sul quale avrebbero puntato in pochi, il suo fido collaboratore. Maurizio Setti, da grande imprenditore di successo, può dire ancora una volta di aver azzeccato la mossa. La rinascita sportiva dell'Hellas Verona passa senza alcun dubbio dall'abilità gestionale di Sogliano. Uomo determinato, grintoso, motivato e sempre in movimento per ottenere il meglio dalla sua immensa mole di lavoro.
Un vero “outsider”. L'outsider del mercato. Quell'outsider che chiedeva di essere ai suoi nella rincorsa alla A nei momenti difficili della B. Un outsider che non ha di certo dimenticato da dove viene. Da un cammino fatto di sacrifici e duro lavoro. Da una lunga gavetta. Partita della grande scalata col Varese, condotto dall'Eccellenza alla Serie B. Passata dalla sfortunata apparizione a Palermo. Per tornare ad ottimi livelli col Verona. Dall'Eccellenza lombarda alla Serie A col Verona, dove per adesso pare aver trovato l'ambiente ideale. Un progetto su misura per l'outsider piemontese, figlio di Riccardo, già dirigente stimato in società blasonate del nostro calcio.
Ora l'outsider di Varese e del primo anno di Verona è maturato, trasformandosi in un vero e proprio talento, un po' come i giovani sui quali Sean ha avuto il coraggio di puntare e lanciare nel calcio dei big. Ora Sogliano, numero uno dei talenti gialloblù, è sul taccuino dei grandi club. Prima l'Inter, ora il Milan, domani chissà. Le voci sono già molte, ma una cosa è certa: Setti farà di tutto per mantenere a Verona uno degli artefici di questa splendida rinascita. I due si conoscono e si stimano. Sean sa come lavora Setti e viceversa. Fra loro c'è grande armonia. Perché cambiare in un momento di crescita globale su tutto il fronte societario?
Provare il grande salto o tentare la conferma togliendosi altre soddisfazioni in un ambiente familiare? Ebbene la risposta la conosceremo soltanto a fine stagione. Sogliano, a nostro avviso, potrebbe crescere ancora e rendere ancora più grande questo Verona. Un sogno. Una grande scommessa. Una sfida di colore gialloblù che tutto il popolo dell'Hellas si augura possa, ma soprattutto voglia, continuare ad affrontare...
HELLAS VERONA NEWS
Scommesse, Hellas favorito nel derby
19.11.2013 11:00 di Gianluca Santo
Fonte: www.snai.it
Sembrano chiare le idee degli allibratori. Secondo quanto riportato dal sito Snai, infatti, l'Hellas Verona partirà con i favori del pronostico in vista del derby di sabato sera. Una vittoria dei gialloblu pagherebbe due volte l'importo giocato, mentre per un'eventuale vittoria del Chievo la quota sale fino a 3,75, sempre secondo la Snai. Al momento la X si gioca a 3,25. La partita, secondo i bookmakers, non è chiusa, ma l'Hellas sembra partire in vantaggio rispetto aglli avversari.
PRIMO PIANO
Derby, numeri e curiosità
19.11.2013 12:37 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Sono 10 i derby disputati in totale fra le due veronesi.
Sono 4 le vittorie dell'Hellas, 4 quelle del Chievo e 2 i pareggi.
Sulle 26 reti totali messe a segno nei 10 confronti, 13 a firma Hellas e 13 siglate dal Chievo. Parità assoluta.
La partita col maggior numero di reti corrisponde all'ultima vittoria dell'Hellas. Era il 18/11/2001 Hellas Verona-Chievo finì 3-2 (Eriberto, Corini, Oddo, Lanna (aut.), Camoranesi)
La gara col minor numero di reti è lo 0-0 del 20/12/1998. Sulle due panchine sedevano gli allora tecnici Prandelli (Hellas) da una parte e Balestro (Chievo) dall'altra.
Il primo e l'ultimo. Il primo derby risale al 10/12/1994 Hellas-Chievo 1-1 (Fermanelli, Gori). L'ultimo fu giocato nel marzo 2002, esattamente il giorno 24. In quell'occasione la spuntò il Chievo per due reti ad una (Mutu, Cossato, Cossato).
Il giocatore con più presenze in assoluto è Lorenzo D'Anna. Per lui 9 derby disputati sui 10 giocati. Il più presente dell'Hellas risulta essere Alessandro Manetti con 6 apparizioni.
E' invece Federico Cossato a guidare la speciale classifica dei bomber con 3 reti. L'attaccante veronese ha siglato tutte le reti con la maglia del Chievo dove ha militato dal '97 al '08. Dietro di lui Cammarata, Corini e Michele Cossato, fermi a quota due.
Sul fronte allenatori non c'è gara. E' Alberto Malesani il "re" dei derby con le sue 6 apparizioni. 4 sulla panchina del Chievo e 2 su quella dell'Hellas.
PRIMO PIANO
Peschiera, l'Hellas attende Hallfredsson e Bianchetti
19.11.2013 14:23 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Tutti a disposizione in attesa del derby in programma sabato 23 alle ore 18:00.
Nella seduta di allenamento andata in scena in mattinata presso il centro sportivo di Peschiera il collettivo gialloblù ha lavorato in palestra e sul campo, sviluppando la parte atletica.
Assenti Hallfredsson e Bianchetti, impegnati in serata con le rispettive nazionali.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Baiano: "Derby di Verona? Nonostante tutto forza Chievo!"
23.11.2013 08.00 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Fonte: @RaffaellaBon
Ai microfoni di Tuttomercatoweb.com Francesco Baiano, ex allenatore in seconda del Chievo Verona, parla del derby che oggi vedrà protagonista la formazione clivense contro l'Hellas: "Mi auguro che il Chievo faccia bene e lo dico a prescindere dalle ultime scelte societarie. Ho un rapporto importante con i giocatori e questo è quello che conta. Sicuramente non sarà una partita facile. L'Hellas ha dimostrato di avere una grande squadra, con giocatori determinati. Non c'è solo Toni da tenere sotto osservazione, ma tutta la squadra che supporta il bomber di Modena. Corrono molto, hanno qualità a centrocampo e incassano pochi gol. Non è un caso che il Verona sia in quella posizione in classifica. Attaccano insieme e difendono insieme, come un unico blocco".
SERIE A
Le probabili formazioni di Hellas-Chievo - Martinho favorito su Jankovic
23.11.2013 07.05 di Alessandra Stefanelli
Dopo ben undici anni dall'ultima volta, Hellas Verona e Chievo Verona tornano a confrontarsi in Serie A- Sarà un derby accesissimo, al quale le due squadre arriveranno in momenti diametralmente opposti. Nonostante la sconfitta subita in casa del Genoa nell'ultimo turno, infatti, la formazione di Andrea Mandorlini può guardare tranquillamente i rivali dall'alto dei suoi 22 punti, a un soffio dalla zona Europa League. Di punti ne ha appena 6 il Chievo, ultimo in classifica e fresco di avvicendamento in panchina. Con il ritorno di Eugenio Corini, i clivensi proveranno a trovare il primo successo esterno, fondamentale per il morale e soprattutto per la classifica. Ad oggi il bilancio degli incroci nei tornei con punti in palio, sommando dunque Serie A e Serie B B, è in perfetta parità: 4 successi e 13 gol fatti per parte (oltre a 2 pari). Una sfida all'insegna dell'equilibrio, dunque, alla quale comunque l'Hellas arriverà da favorita, non fosse altro che per l'incredibile ruolino caslingo (5 successi su 5).
COME ARRIVA L'HELLAS VERONA: Con i rientri di Bianchetti e Hallfredsson, Andrea Mandorlini da ieri sera ha a disposizione la rosa al gran completo, visti anche i recuperi dai rispettivi problemi fisici di Juanito Gomez e Cirigliano, entrambi convocati per il derby. Non sembrano dunque esserci grossi dubbi di formazione se non in avanti, dove Jankovic, Juanito e Martinho si giocano una maglia da titolare, con l'ultimo favorito sugli altri due.
COME ARRIVA IL CHIEVO VERONA: Decisamente più lunga la lista degli indisponibili per il vecchio/nuovo tecnico clivense Eugenio Corini, che dovrà fare a meno dello squalificato Pellissier e degli infortunati Calello, Claiton e Bentivoglio. La formazione, dunque, sembra già fatta sulla base di un 5-3-2 fortemente difensivo. In avanti largo alla coppia Paloschi-Thereau.
SERIE A
Chievo, Thereau: "Salvo la squadra e aspetto la grande occasione"
22.11.2013 14.25 di Simone Bernabei
"Sarà emozionante giocare il derby nello stadio pieno". Questo il pensiero di Cyril Thereau affidato alla Gazzetta dello Sport con cui l'attaccante del Chievo racconta la sua attesa per la sfida col Verona. Thereau poi si concede un flashback relativo a quest'estate in cui ricorda che "sembrava che dovessi partire, ma alla fine sono rimasto e ora voglio tornare decisivo per salvare il mio Chievo". Chiusura col futuro: Thereau non si sente vecchio e sa che la grande occasione può ancora arrivare perché "l'età non conta. Avete visto Toni e Totti?".
ALTRE NOTIZIE
Marazzina: "Chievo, con Corini puoi farcela"
22.11.2013 12.23 di Chiara Biondini
Fonte: Calcissimo.com
Calcissimo.com ha contattato in esclusiva Massimo Marazzina, bomber del Chievo dei miracoli dei primi anni 2000 per parlare del ritrovato derby di Verona, che si disputerà in serie A undici anni dopo l'ultima volta:
Marazzina, quale delle due squadre arriva più 'in palla' all'appuntamento con il derby?
"E' chiaro che il Verona è favorito, visti gli ottimi risultati fin qui ottenuti e la condizione, sia fisica che mentale. Però è sempre un derby e in una partita secca può succedere di tutto: del resto, il mio Chievo non può continuare a perdere, ora serve una svolta, che può arrivare proprio nella partita più importante..."
Che atmosfera si respira a Verona nei giorni precedenti alla partita?
"E' un'atmosfera particolare perchè i tifosi delle due squadre non sono abituate a incontrarsi spesso... E' un incrocio che il calcio italiano ha potuto apprezzare solo in poche occasioni e finalmente lo si ritrova nella massima serie dopo una dozzina d'anni...Speriamo che sia un altro grande spettacolo, come lo fu l'ultima volta, quando io ero in campo!"
Chi saranno gli uomini derby per le due squadre?
"Per quanto riguarda il Chievo, spero chiunque, basta che tutti giochino all'altezza. E' una partita delicatissima per i Mussi Volanti: vincere potrebbe essere la svolta della stagione. Per il Verona, invece, l'ago della bilancia credo che sarà Toni: l'Hellas costruisce il suo gioco in base al suo bomber..."
Ora il Chievo è tornato nelle mani esperte del suo ex compagno Corini: decisione giusta?
"Credo di sì, mi aveva stupito il mancato accordo con la dirigenza dopo la bella salvezza ottenuta lo scorso anno. E' una persona che conosce bene l'ambiente e quindi, anche se quest'anno la situazione sembra più complicata rispetto all'anno scorso, può fare bene e portare i clivensi alla salvezza. Lui il derby l'ha vissuto in prima persona e sa cosa vuol dire giocare una partita del genere..."
LE STATISTICHE
Mandorlini cerca il 100esimo risultato utile col Verona. Corini un esordio bis
22.11.2013 09.37 di Redazione Footstats Twitter: @FootStatsCalcio
Per la prima volta si ritrovano come mister avversari in una sfida di campionato. E che sfida! Stiamo scrivendo di Andrea Mandorlini ed Eugenio Corini. Quest'ultimo ritrova quel ChievoVerona che la passata stagione ha condotto per 32 giornate raccogliendo 11 successi, 9 pari e 12 KO. Il tecnico dell'Hellas di panchine in gialloblù ne ha molte di più, 124 play-off compresi, con 64 successi e 35 segni "x" (che fanno 99 risultati utili nei campionati), cui dobbiamo aggiungere anche 25 sconfitte. A proposito, l'anno scorso l'esordio di Corini fu in casa contro la Sampdoria di Ferrara, risultato finale di 2-1 per i clivensi.
SERIE A
Le probabili formazioni di Hellas-Chievo - Pochi dubbi per i due tecnici
22.11.2013 07.05 di Alessandra Stefanelli
Dopo ben undici anni dall'ultima volta, Hellas Verona e Chievo Verona tornano a confrontarsi in Serie A- Sarà un derby accesissimo, al quale le due squadre arriveranno in momenti diametralmente opposti. Nonostante la sconfitta subita in casa del Genoa nell'ultimo turno, infatti, la formazione di Andrea Mandorlini può guardare tranquillamente i rivali dall'alto dei suoi 22 punti, a un soffio dalla zona Europa League. Di punti ne ha appena 6 il Chievo, ultimo in classifica e fresco di avvicendamento in panchina. Con il ritorno di Eugenio Corini, i clivensi proveranno a trovare il primo successo esterno, fondamentale per il morale e soprattutto per la classifica. Ad oggi il bilancio degli incroci nei tornei con punti in palio, sommando dunque Serie A e Serie B B, è in perfetta parità: 4 successi e 13 gol fatti per parte (oltre a 2 pari). Una sfida all'insegna dell'equilibrio, dunque, alla quale comunque l'Hellas arriverà da favorita, non fosse altro che per l'incredibile ruolino caslingo (5 successi su 5).
COME ARRIVA L'HELLAS VERONA: Con i rientri di Bianchetti e Hallfredsson, Andrea Mandorlini da ieri sera ha a disposizione la rosa al gran completo, visti anche i recuperi dai rispettivi problemi fisici di Juanito Gomez e Cirigliano. Non sembrano dunque esserci grossi dubbi di formazione se non in avanti, dove Jankovic, Juanito e Martinho si giocano una maglia accanto a Toni e a Iturbe.
COME ARRIVA IL CHIEVO VERONA: Decisamente più lunga la lista degli indisponibili per il vecchio/nuovo tecnico clivense Eugenio Corini, che dovrà fare a meno dello squalificato Pellissier e degli infortunati Calello, Claiton e Bentivoglio. La formazione, dunque, sembra già fatta sulla base di un 5-3-2 fortemente difensivo.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - D'Anna: "Corini è l'uomo giusto. Chievo, vinci il derby e salvati"
21.11.2013 18.00 di Alessandra Stefanelli
Dopo undici anni dall'ultima volta, sabato pomeriggio Hellas Verona e Chievo Verona torneranno a giocarsi un derby in Serie A. Sarà una sfida caldissima, accesa all'inverosimile anche dalla diversa posizione di classifica delle due squadre. L'Hellas gravita infatti in piena zona coppe e ha avuto fin qui in casa un rendimento praticamente perfetto, il Chievo è ultimo e deve necessariamente reagire dopo un avvio di stagione deludente, esploso con l'allontanamento di Giuseppe Sannino e il ritorno di Eugenio Corini. Per un'opinione sul derby, la redazione di Tuttomercatoweb.com ha contattato in esclusiva l'ex clivense Lorenzo D'Anna: "Sono due squadre in un momento completamente opposto sotto l'aspetto mentale, quindi sarà una partita molto delicata. Poi come tutti i derby sarà una sfida a sé, dove sicuramente entrambe tireranno fuori qualcosa in più. Il Verona sta godendo di un buon momento tecnico e motivazionale, il Chievo è in un momento piuttosto opaco e in questo derby potrà certamente trovare una spinta in più".
Il Chievo si presenta alla sfida con un nuovo/vecchio allenatore. Giusto così?
"Non so come sia andata e perché siano state prese determinate decisioni, ma Corini è la persona giusta visto che conosce l'ambiente Chievo. Un altro allenatore al suo posto ci avrebbe messo del tempo per conoscere tutto l'ambiente, lui lo conosce già ed è fondamentale in un momento in cui si devono fare punti".
L'Hellas invece arriva alla sfida dopo un avvio di campionato sorprendente. Se lo aspettava?
"Devo essere sincero, ho sempre ritenuto che l'Hellas avesse un gran tecnico e una buonissima squadra. Sapevo che poteva fare bene, magari non così. Si è meritato tutto quello che ha. Gioca bene, pratica un gran calcio ed è sempre propositivo anche contro avversarie importanti".
Un pronostico?
"Non è facile, io mi auguro sia una bella partita e che il Chievo possa fare risultato per tirarsi fuori da questo momento delicato".
ALTRE NOTIZIE
Chievo, Corini: "Ci sta che l'Hellas conduca la gara"
21.11.2013 16.42 di Chiara Biondini
Il tecnico del Chievo Verona, Eugenio Corini è intevenuto oggi in conferenza stampa, per parlare del derby di campionato che li aspetta contro l'Hellas Verona.
"Ci vorrà l'aggressività fisica e mentale in modo tale che la stessa sia produttiva per recuperare palla: poi ci vuole lucidità per giocarla, ma non vediamo l'ora di scendere in campo sabato. Ci sta che l'Hellas conduca la gara, dal punto di vista della classifica, ma quando ci si difende è inevitabile saper bene dove attaccare. Più che sugli aspetti emotivi siamo concentrati sullo sviluppo tecnico-tattico della squadra, stiamo qua ogni sera fino alle otto per far migliorare la rosa e lavoriamo su questo"
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Bagnoli sul derby di Verona: "Toni e Dainelli gli uomini chiave"
21.11.2013 15.20 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
"Sono quindici giorni che sento parlare del derby. Il Verona sta meravigliando da inizio campionato, il Chievo nelle ultime partite ha ottenuto due pareggi contro squadre abbastanza titolate ma è dall'inizio che non fa risultato...". Così a TuttoMercatoWeb.com l'ex allenatore dell'Hellas, Osvaldo Bagnoli, in vista del derby di Verona. "C'è impazienza - dice Bagnoli -, attesa, voglia di fare punti. Probabilmente il derby è più sentito dal Chievo, perché ricominciare a fare bene vorrebbe dire tanto. Al di là della partita contro l'Hellas faccio il tifo anche per il Chievo... ma il derby è tutta un'altra cosa. Gli uomini chiave? Luca Toni per il Verona. Per il Chievo dico Dainelli, che può limitarlo".
SERIE A
Chievo, Thereau: "Il derby? Mi aspettavo più tensione in città"
21.11.2013 13.33 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Si scalda sempre di più la vigilia del derby di Verona in programma sabato. L'unico che non sembra sentire troppo la tensione è Cyril Thereau, attaccante del Chievo. "Sinceramente mi aspettavo più tensione in città - racconta il francese dalle pagine del Corriere di Verona -, ma forse solo perché ho ancora in testa il derby di Bucarest. Una cosa incredibile". Sulla sfida con l'altro centravanti, Luca Toni, il francese ha detto: "E' un campione, un esempio. Sarà una bella sfida a distanza".
ALTRE NOTIZIE
Malesani: "Garcia ottimo psicologo. Hellas-Verona derby da non perdere"
21.11.2013 10.20 di Chiara Biondini
L'ex tecnico di Fiorentina, Parma, Genoa e Palermo Alberto Malesani è intervenuto ai microfoni di Tele Radio Stereo, per parlare di Nazionale, del tecnico della Roma e del derby di Verona.
"Difficile trovare una soluzione per incastrare gli impegni delle Nazionali nel mezzo di calendari delle squadre di club che sono ormai sempre più ingolfati. E' chiaro che si scontrano gli interessi dei club che vogliono preservare i propri campioni con i legittimi interessi delle Nazionali. Che però non hanno più bisogno rispetto al passato di fare stage, perché ormai i calciatori si conoscono per pregi e difetti, per certi versi il lavoro di un Commissario tecnico è più semplice".
"Rudi Garcia mi piace ma di allenatori bravi ce ne sono tanti anche in Italia. Mi piace come persona, ha buonsenso. Lui e Benitez hanno arricchito il campionato, ma non si dimentichi che la nostra scuola ora non va messa in soffitta, ma ritengo che Garcia stia facendo un eccellente lavoro soprattutto come psicologo, riuscendo a tirare fuori il meglio da una squadra che negli ultimi anni non era più in grado a esprimere il proprio talento".
"La qualificazione della Grecia? Il calciatore di quella Nazione è un po' come il brasiliano, la Grecia ha tanti talenti, si trova bene quasi esclusivamente nella sua realtà, là si fa una vita piuttosto sbarazzina, sono veramente contento della loro impresa, è una Nazione che merita questa soddisfazione. La mia sfuriata ad Atene coi giornalisti? Non c'è mai stata occasione di chiarimenti, anche perché non occorre chiarire nulla, quando ti accorgi che da parte di qualcuno manca l'educazione e il rispetto, è giusto anche sbattere i pugni sul tavolo. E poi non c'è più bisogno di chiarire".
"Sono felice che torni il derby di Verona, una provincia che merita la ribalta che avrà sabato con la partita del Bentegodi. Quella veronese è una provincia a volte anche sottovalutata, propone tanta ricchezza, anche enogastronomica, l'Hellas rivelazione contro il Chievo partito male ma che anche col nuovo allenatore proverà a superare queste difficoltà, sarà un derby da non perdere".
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Chievo Verona, Dainelli: "Entusiasti del ritorno di Corini"
20.11.2013 13.56 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Dario Dainelli, a Sky Sport 24, ha parlato del derby di Verona. "Dal punto di vista della classifica, abbiamo bisogno di punti. Non ne abbiamo molti, ci sarà pressione: loro hanno un seguito di tifosi importante, vengono da anni che vogliono questo derby in A. Siamo entusiasti del ritorno di Corini, della sua voglia di tornare: non sarà facile neanche per uno bravo come lui".
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Tricella: "Verona favorito nel Derby, punto su Toni"
20.11.2013 10.17 di Chiara Biondini
Il Derby di Verona è alle porte. Calcissimo.com ha sentito, in esclusiva, Roberto Tricella. Campione d'Italia con l'Hellas nel 1984/85, l'ex nazionale azzurro non vede l'ora di assistere alla stracittadina: "E' un bel vanto, per una città come Verona, avere due squadre in Serie A. E' un fatto estremamente positivo".
Sulla favorita per portarsi a casa il Derby, Tricella spiega: "Solitamente, in queste gare, chi è favorito non sempre vince ma il Verona ha qualità superiori al Chievo e quindi direi che la squadra di Mandorlini è favorita".
Sui possibili uomini Derby, l'ex gialloblù ha le idee chiare: "In casa Verona, direi Toni che sta facendo cose fantastiche. Occhio, comunque, al Chievo che ha giocatori pericolosi e un gran bisogno di far bene in questa partita".
LE STATISTICHE
Nel derby Hellas-Chievo vince chi va in svantaggio. Ma lo scorso anno in B...
20.11.2013 10.00 di Redazione Footstats Twitter: @FootStatsCalcio
Dopo oltre dieci anni torna in Serie A il derby dell'Arena.
Sabato pomeriggio Hellas Verona e ChievoVerona si sfideranno per la terza volta nel massimo campionato italiano. Ad oggi il bilancio degli incroci nei tornei con punti in palio, A più B, è in perfetta parità: 4 successi e 13 gol fatti per parte (oltre a 2 pari).
Con l'Hellas squadra di casa su 5 precedenti in campionato dobbiamo registrare 5 risultati differenti.
All'11esima giornata della A 2001-2002, era il 18 novembre, fu un susseguirsi di emozioni: doppio vantaggio clivense con Eriberto e rigore di Corini, quindi ribaltone dei 'mastini' grazie al rigore di Oddo, l'autorete di Lanna ed al 3-2 di Camoranesi.
Singolare come in quella stessa stagione anche nel derby di ritorno si impose la squadra di casa (doppietta di Cossato) dopo essere andata in svantaggio (Mutu).
Dando un'occhiata allo stato di forma delle due formazioni scopriamo che: l'Hellas in casa è uno schiacciasassi, 6 gare e 6 vittorie; mentre il Chievo in esterna non ha ancora vinto ed è stato capace di segnare un solo gol.
Ultime due curiosità: al primo derby in Serie A i 'mussi volanti' si presentarono da primi in classifica, l'opposto di quanto accadrà sabato pomeriggio; nella cadetteria 2012-2013 su 3 derby regionali al Bentegodi, l'Hellas non ha mai conquistato un successo ed ha subito gli unici 2 KO casalinghi stagionali.
CONFRONTI DIRETTI COL VERONA SQUADRA DI CASA (SERIE A E SERIE B)
5 incontri disputati
3 vittorie Verona
2 pareggi
0 vittorie ChievoVerona
9 gol fatti Verona
3 gol fatti ChievoVerona
PRIMA E ULTIMA SFIDA COL VERONA SQUADRA DI CASA (SERIE A)
Verona-ChievoVerona 3-2, 11° giornata 2001/2002
SERIE A
Fiorentina, si lavora al vice-Pizarro: Maresca l'alternativa a Jorginho
19.11.2013 23.28 di Marco Frattino
Non c'è solo Jorginho (21) del Verona nei piani della Fiorentina nel ruolo di vice-Pizarro. Il club viola continua a lavorare per assicurare al tecnico Montella una valida opzione al centrocampista cileno: l'alternativa all'italo-brasiliano, che l'Hellas non vorrebbe cedere a gennaio, risponde al nome di Enzo Maresca (33) della Sampdoria. L'ex Juventus e Malaga, in forza al sodalizio gigliato nel 2004-05, potrebbe tornare a Firenze durante il mercato invernale: come riporta l'esperto di mercato Gianluca Di Marzio attraverso il proprio blog, la dirigenza viola pensò al centrocampista blucerchiato in estate ma la trattativa non decollò. A gennaio l'epilogo potrebbe invece essere diverso.
ALTRE NOTIZIE
Chievo, Théréau: "Toni pericolo numero uno. Con Sannino ero troppo chiuso"
19.11.2013 17.20 di Marco Frattino
A pochi giorni dal derby del Bentegodi contro il Verona, l'attaccante del Chievo Cyril Théréau (30) ha presentato la gara contro la formazione di Mandorlini: "Toni è il giocatore più pericoloso del Verona. E' un campione del Mondo, tiene su la squadra, l'80 per cento del gioco passa da lui. Ha forza fisica, esperienza, qualità e lotta sempre dal primo all'ultimo minuto. Personalmente - ha spiegato a Tggialloblu.it - è un esempio da seguire, un giocatore fortissimo. Sono contento di sfidarlo nel derby di sabato, sarà una gara entusiasmante".
Thereau ha parlato anche delle difficoltà evidenziate in questo avvio di stagione. "E' vero, io non ho reso come mi aspettavo. Adesso voglio voltare pagina, voglio tornare ad essere decisivo come l'anno scorso. Perché non ho giocato come nella passata stagione? Difficile rispondere. Anche quando mi sentivo bene, sul campo non sono risultato determinante. Forse è stata anche una questione di posizione. Sannino è bravo, non ho avuto particolari problemi con lui, anche se spesso ero costretto a giocare vicino alla porta e attaccare la profondità, mentre io preferisco essere libero di andare in ogni zona del campo. Con Sannino, secondo me, giocavo in un modo che non esaltava le mie qualità, mi sentivo troppo chiuso. Adesso c'è Corini che mi conosce bene. Spero di tornare decisivo come l'anno scorso".
SERIE A
Chievo, Corini può stravolgere la formazione ma davanti solo certezze
19.11.2013 10.58 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Il Corriere di Verona fa il punto sul derby di Verona che si terrà nel week-end tra Hellas Verona e Chievo Verona. Una nuova prima volta per Eugenio Corini, tecnico che potrebbe giocare col 5-3-2 o riservare eventuali sorprese tattiche. Le certezze sono in attacco, dove giocheranno Alberto Paloschi e Cyril Thereau, ma potrebbe anche puntare sul 4-4-2 o sul 4-3-3 per la prima clivense per cavalcare l'abbondanza di esterni in rosa.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Pronostici Hellas Verona – Chievo Verona Serie A 23 Novembre
Probabili Formazioni:
Hellas Verona (4-3-3): Rafael, Cacciatore Gonzalez Maietta Agostini, Romulo, Donati Halfreddson, Iturbe Toni Jankovic
Chievo Verona (3-5-2): Puggioni, Fredy Dainelli Cesar, Sardo Radovanovic L.Rigoni Hetemaj Dramè, Paloschi Thereau
E derby fu! Finalmente, potrebbe sussurrare qualche tifoso o appassionato. Alla tredicesima giornata di serie A, il palinsesto ci offre questo magnifico anticipo di sabato sera.
Per anni le tifoserie si sono propinati vari sfottò pur giocando in categorie ben diverse e adesso potranno dar sfogo alle loro fantasie al “Bentegodi”.
Le due squadre ci arrivano logicamente con umori ben diversi: spettacolare a dir poco il campionato degli uomini di Mandorlini che in casa sono un rullo compressore mentre altrettanto non si può dire dei boys di Corini, appena riapprodato sulla panchina clivense, e già in odore di derby.
La squadra che in questo derby sarà “ospite” infatti staziona stabilmente all’ultimo posto della classifica, con la miseria di 6 punti conquistati, dei quali 1 nell’ultima partita casalinga contro il Milan che però non è bastata a salvare la panchina di Sannino.
Per quanto riguarda le formazioni, Mandorlini dovrebbe schierarsi con ilsolito 4-3-3, con Romulo e Halfreddson a garantire sostanza e inserimenti ai lati di Donati che come al solito dovrebbe agire da regista della squadra.
Pronostici Hellas Verona Chievo Verona Serie A 23 NovembreIn avanti solita qualità e fisicità, con Iturbe e Jankovic ad armare LucaToni; un attacco ben assortito non c’è che dire.
Il Chievo dovrebbe schierarsi con la solita difesa a tre, con Sardo e Dramèsulle fasce (deputati l rientro immediato in caso di fase passiva) e RIgoni a
dirigere le operazioni. In avanti dovrebbero essere schierati Paloschi e Thereau, in quanto Pellissier è squalificato.
Passiamo a pronostici.
Ovviamente i favoriti sono ben chiari a tutti: la squadra di Mandorlini in questo momento ha una marcia in più, e probabilmente la avrà per tutto il resto della stagione.
Pronostici Hellas Verona Chievo Verona Serie A 23 NovembreIl Chievo non ha mai trovato finora la quadratura del cerchio, e Corini dovrebbe fare un miracolo per uscire indenne, senza osse rotta da questa sfida.
Per contro c’è da dire che un derby è sempre un derby, e in questo genere di partite un vero e proprio favorito non c’è quasi mai.
Ritengo la quota della vittoria della squadra di casa molto buona: sono convinto che Toni e compagnia non tradiranno le mie aspettative.
Punto quindi sull’1 finale dei padroni di casa, che come già detto a parer mio aggrediranno fin dal primo minuto i titubanti clivensi.
Voglio però effettuare in aggiunta a questa bet, anche un’altra chiamata in modo da “coprirmi” le spalle nell’eventualità di una partita strana.
Punto quindi un altro pò di stake sulla prima squadra che segnerà nel corso dell’incontro; naturalmente mi sto riferendo sempre all’Hellas.
Questi i nostri pronostici per Hellas Verona- Chievo Verona
Pronostici Hellas Verona – Chievo Verona
Hellas Verona: 2,12 (Betin) Stake 3,5/10
Prima Squadra a Segnare – Hellas Verona: 1,73 (Bwin) Stake 2/10
FONTE: BettingIsland.it
Hellas Verona – Chievo: che derby anche a Sona!
di Mario Salvetti il 21/11/2013 in featured
Sale anche nel nostro Comune la febbre calcistica per il derby di sabato tra Hellas Verona e Chievo. Il primo confronto in serie A tra le due squadre andò in scena al Bentegodi la sera del 18 novembre 2001, davanti ad uno stradio strapieno, per l’undicesima giornata di campionato. Verona in quella occasione divenne la quinta città italiana, dopo Milano, Torino, Roma e Genova ad avere una stracittadina nel nostro massimo campionato.
Allora l’Hellas era guidato da Alberto Malesani e il Chievo da Luigi Delneri. Quel derby ebbe una gustosa e prestigiosa anteprima (finì addirittura su La Gazzetta dello Sport) proprio a Lugagnano dove, grazie all’invito dell’Amministrazione Comunale del Sindaco Raffaele Tomelleri, i due allenatori tre giorni prima della partita si affrontarono nel centro parrocchiale in un bel confronto sui temi del calcio e dello sport davanti ad una vera folla di tifosi. In quell’occasione era presente anche il Baco, che pubblicò alcune pagine su quel vero evento per la frazione.
Per tornare alla partita, quel primo derby, preceduto dall’esecuzione dell’Inno di Mameli voluto personalmente dall’allora Sindaco di Verona Michela Sironi, vide al termine di 90 minuti tiratissimi, con numerosi colpi di scena, prevalere l’Hellas con il risultato di 3 a 2.
Quel clima di autentico evento si respira nuovamente in questi i giorni tra i tifosi del nostro Comune, e non mancano certo per le strade di Lugagnano, Palazzolo, San Giorgio e Sona le simpatiche prese in giro e gli sfottò scaramantici. Anche perché entrambe le tifoserie vantano sul territorio numerose presenze.
Forse l’iniziativa più simpatica in previsione del derby è quella del Calcio Club Hellas Verona di Mancalacqua che sabato mattina dalle ore 10.30 presso la sede al Bar “dalle Palpette” offre a tutti (anche ai tifosi del Chievo?) panini con crudo di Parma “offerti dal Sig. Modena” e passata di fagioli “preparata e offerta da Beniamino”. Il tutto sotto lo slogan “Forza Vecio Hellas”.
E poi tutti allo stadio (anche questa volta strapieno e ribollente di passione) e che, finalmente, la partita abbia inizio.
FONTE: IlBacoDaSeta.org
22.11.2013
Emozione Gonnella «Una notte magica con il Trap in tribuna»
«Tutti danno per favorito l'Hellas ma stavolta potrebbe essere diverso Queste sono gare speciali, bisogna prendere i pronostici con le pinze»
Da una notte magica all'Eccellenza. Le luci del Bentegodi sono spente da un pezzo, dodici anni dopo tutto è cambiato. Natale Gonnella quella sera c'era, punto fermo di una difesa messa in subbuglio dai gol di Eriberto e Corini prima di rialzare la testa e cambiare faccia alla storia. Coincidenze, ma anche incroci dettati dal destino. Pure Gonnella è atteso da un derby, in Romagna. Compagno guarda caso di Davide Mandorlini, figlio di Andrea. Magari ci sarà il papà domenica in tribuna. La partita lo merita, il Ribelle è primo in classifica, sei punti più del Ravenna. «È l'ultimo anno, poi smetto», assicura Gonnella, pronto domani sera a mettersi sul divano e a gustarsi una partita che è stata sua. C'era anche Giovanni Trapattoni quella sera in tribuna. C'era tutto il mondo con gli occhi rivolti a Verona. Moro e D'Angelo non c'erano, Franceschini era in panchina per onor di firma. Spettacolare il Bentegodi, esaurito per davvero.
EMOZIONI SENZA TEMPO. Gonnella ricorda tutto. Il Verona l'aveva preparata perfettamente. «Ci sentivamo sicuri, il Chievo aveva cominciato fortissimo ed aveva grandi giocatori. Il nostro inizio però non fu da meno, giocavamo un grande calcio. Non meritavamo di essere sotto di due reti. Eriberto trovò un gol fortunoso, voleva metterla in mezzo ed invece la palla si infilò sul secondo palo di Ferron. Quel primo tempo avrebbe steso tutti, ma noi sapevamo che c'era ancora tanto tempo. E ci sentivamo forti». Oddo accorciò su rigore, manna dal cielo prima del riposo. Gonnella riavvolge il nastro. «Malesani ci aveva fatto provare per tutta la settimana certi movimenti, dovevamo cercare il più possibile a destra Camoranesi. Lui era uno dei nostri sbocchi principali, i suoi tagli potevano farci vincere la partita. E così fu. L'autogol di Lanna nacque proprio da un'azione così, il gol di Mauro anche. Ce l'avevamo fatta». Gonnella uscì a metà secondo tempo, il Chievo era ancora avanti di un gol ma aveva perso Massimo Marazzina per un fallo da dietro proprio su Camoranesi. Dentro quindi Salvetti. «Andai in panchina - racconta Gonnella -, ma era come se giocassi. Quando segnammo il 3-2 in un attimo mi ritrovai sotto la curva insieme a tutti i miei compagni. Fu fantastico».
FEDE IN PANCHINA. La vigilia fu piena di sensazioni, specie quella del derby. Gonnella sapeva che l'attendeva una serata complicata in ogni caso. In Serie A all'epoca nessuno osava saltare con Bernardo Corradi. Persino Tudor, gigante della Juve, veniva dirottato sulla seconda palla su preciso ordine di Lippi. «Io francamente temevo di più Federico Cossato - continua -, all'epoca era già un giocatore modernissimo. Faceva da sponda come pochi, faceva giocare tutta la squadra, faceva gol e svolgeva un grande lavoro. Per lui si parlava di grandi squadre, anche della Juve. Difficilissimo da marcare». Come Toni, l'arma in più dell'Hellas. Gli anni sono più o meno gli stessi di quelli di Gonnella. Trentasei Luca, trentasette Natale. «D'accordo, ma lui è un campione del mondo ed io solo un giocatore a fine carriera. Non voglio svernare o dare quest'impressione. Chiudo e poi vediamo che strada prendere, voglio avere le idee ben chiare prima di decidere se sarà ancora calcio o se ne uscirò. Di sicuro non dimenticherò mai quel derby. Nella mia classifica non è al primo posto, quello spetta di diritto allo spareggio di Reggio Calabria. Altre emozioni fortissime. Battere il Chievo ci diede un sapore diverso. Quella era una festa per Verona, sarebbe in ogni caso stato così. Stavolta sarà dura, tutti danno favorito il Verona ma in casi come questi bisogna prendere i pronostici con le pinze». Gonnella passa e saluta, l'aspetta il derby col il Ribelle. Mica l'ultima arrivata. Uno squadrone, dicono in Romagna. Prima però c'è il derby, da godersi sul divano di casa.
Alessandro De Pietro
22.11.2013
Mandorlini: «Il derby? Siamo tranquilli»
Formazione fatta per 9/11
VERONA. «Il derby? Soprattutto la città deve esserne orgogliosa. Noi siamo molto tranquilli». Andrea Mandorlini è sereno, con tutti i giocatori a disposizione e la sicurezza dettata da una signora classifica. «Non so come giocherà il Chievo, ma so come giocheremo noi. Saremo gli stessi di sempre. Quel che troveremo di fronte lo vedremo domani sera. Più che i moduli contano le caratteristiche dei giocatori. Quelle non cambiano nel giro di una settimana», ha evidenziato oggi pomeriggio Mandorlini in conferenza stampa a Peschiera, pochi minuti prima della rifinitura. La formazione è fatta per nove-undicesimi. Da decidere solo il partner di Maietta al centro della difesa (Moras più di Gonzalez) e l’attaccante che a sinistra completerà il tridente con Toni e Iturbe. Gomez è favorito su Martinho, ma anche Jankovic ha chance di andare in campo dall’inizio. Ultime ore di prevendita, c’è tempo fino alle 19. Fino a stamattina staccati 1.646 tagliandi. Al Bentegodi domani cancelli aperti dalle 16.
(A.D.P.)
22.11.2013
Il derby, i ricordi di Manetti
L'ex centrocampista, sei gettoni nei derby, si affida a due nomi su tutti: «Toni può decidere perché la butta dentro ma il vero fulcro è Jorginho»
È appena tornato dagli Stati Uniti, venti giorni in quella che ama definire la sua seconda casa. Il giro? Miami, Tampa, Boston e New York.
Lontano dall'Italia, distante dal derby. Ale Manetti ne ha giocati sei. Da Lino Mutti a Cesare Prandelli.
A 41 anni il pensiero corre altrove, anche se il richiamo del Bentegodi rimane alto.
A una carriera da allenatore ancora in embrione, dopo la Serie D con l'Arenzano e aver capito sulla propria pelle che lontano dai professionisti la vita è dura davvero. Manetti posa le valigie.
E si lascia andare, prima ancora di smaltire il fuso orario.
Il ricordo del primo derby?
«Fu bello per l'attesa. C'era tanta curiosità. E in campo fu complicato giocare col Chievo. Erano molto organizzati, le squadre di Malesani erano sempre molto ben messe in campo. Non posso dire che ci fosse rivalità, nemmeno adesso credo ci sia. A Verona c'è una squadra sola, poi c'è il Chievo. Fermanelli su rigore e Gori di testa, giusto?».
Giusto. L'ultimo invece?
«Mi piace rispolverare quello stravinto con Cagni. Quattro a zero. Ma fu l'unico in cui non ci fu equilibrio. Tutti gli altri furono combattuti e sofferti, trovarsi contro il Chievo a quei tempi era un brutto affare. Facevi sempre molta fatica. Avevi di fronte squadre corte, fuorigioco e pressing».
Prandelli come le preparava partite importanti come i derby?
«Lui le preparava benissimo tutte, non ce n'era una in particolare. Quando andavi in campo sapevi esattamente cosa fare, ti bastava mettere in pratica il lavoro della settimana. Era un piacere giocare a calcio, quel Verona avrebbe potuto cambiare anche cinque o sei giocatori della squadra titolare ma il risultato non sarebbe comunque cambiato. La rosa era ottima. E Prandelli era super».
C'è un compagno di squadra che sente ancora?
«Soprattutto Cammarata, ma anche tanti altri. Il tempo passa, ma dimenticare quegli anni è impossibile. In vacanza ho ricevuto un sms anche da Gianni Orfei, mi diceva che sui giornali si parlava di me proprio per il derby».
Se pensa al Chievo chi le viene in mente soprattutto?
«La chiave è nelle figure di Luca Campedelli e Giovanni Sartori. Sono passate tante squadre in tutto questo lungo periodo vissuto fra i professionisti, ma loro sono sempre nello stesso posto. Restano garanzia di qualità, senza mai fare il passo più lungo della gamba e nella direzione giusta».
E in campo?
«Il marchio del Chievo è sempre stato quello affibbiato da Malesani e Delneri».
Tradotto?
«Non so se quelle squadre giocassero benissimo, di sicuro quando le affrontavi ti facevano giocare male. Erano figlie del calcio di Sacchi, dove la cura degli aspetti difensivi veniva prima di tutto. All'epoca quel modo di proporsi era ancora redditizio. E ti sorprendeva sempre».
Che rapporto aveva con Corini?
«Buono, anzi ottimo direi. Eugenio era un signor giocatore, la mente della squadra anche se a Verona ha vissuto anni tribolati e dovuto fare i conti con tanti infortuni seri. Senza dimenticare che alle sue spalle stava crescendo uno come Vincenzo Italiano».
Il Chievo oggi la preoccupa?
«Bisognerà fare attenzione, quando cambi l'allenatore succede che i giocatori si sentono con le spalle al muro. Tendono a prendersi più responsabilità. E qualcosa di positivo può scattare».
L'uomo determinante?
«Toni, ma soltanto perché la butta dentro».
Altrimenti?
«Jorginho, il fulcro di tutto è lui. Bravissimo. Se il Chievo non curerà a dovere Jorginho diventerà decisivo proprio Toni. Guai concedergli i rifornimenti giusti».
Chi darebbe al Verona per il derby?
«Alessandro Nesta. Ha appena smesso di giocare, io lo conosco bene. Uno come lui sarebbe utile a tutti».
Il suo pronostico per il derby?
«Il cuore dice Hellas, la ragione lo stesso».
Alessandro De Pietro
22.11.2013
Dov'è finita la tensione di 12 anni fa?
Non me ne vogliano i «cugini» del Lanerossi, ma se non ritroveranno al più presto un Roberto Baggio e, soprattutto, i denari che ne seguirono alla sua cessione, il vero derby sarà destinato ad essere quello dell'Adige. Quella che quasi vent'anni fa poteva sembrare una gara estemporanea, una favola figlia di Alberto Malesani e dell'ottimo lavoro impostato da Gigi Campedelli e finalizzato dal figlio Luca e da Giovanni Sartori, ora sta diventando realtà. Domani andrà in scena l'undicesima sfida fra i due club, la terza in serie A. Una gara molto sentita dai vari entourage con gli allenamenti a porte chiuse, ma meno percepita dalla città. La classifica deficitaria del Chievo, le norme restrittive dello Stato di Polizia che vige nel nostro calcio e che condizionano l'accesso agli impianti e la grande offerta televisiva, le cause del poco rumore che si coglie in città.
Altra storia fu il primo derby in A con lo stadio pieno, il Chievo capolista e il Verona in zona Uefa. L'impressione è che la mancanza di brio prepartita faccia comodo a entrambe le squadre. Il Verona perchè per la prima volta dall'inizio dell'anno si trova a dover ripartire dopo una sconfitta evitabile e contro una formazione abituata da anni a giocare gare da ultima spiaggia. Il Chievo invece dal canto suo, ha fatto passare in secondo piano gli errori estivi e forse anche un cambio di guida tecnica assai sofferto. Perchè non confermare il «Genio»»? Perchè non cambiare prima Sannino? Interrogativi che restano e forse resteranno senza risposte. Forse i tifosi da una parte e dall'altra avrebbero preferito la «caciara» che si svolse 12 anni fa, prima del derby che vide il Verona di Malesani vincere in rimonta sul Chievo dei miracoli di Gigi Del Neri. Due squadre che mandavano a memoria schemi semplici ed efficaci, con uomini di grande personalità da una parte e dall'altra.
Magari il Chievo avesse tenuto Corini, avremmo potuto goderci un altro derby e non una replica della gara alla quale assistemmo con Balestro e Miani in panchina e il Verona lanciatissimo di Prandelli bloccato dalla Diga davanti al portiere Roma. Peccato, un po' come accade nel derby di ritorno in Serie A, altra stazione del calvario del Verona di Pastorello verso la retrocessione. Ecco spiegato il silenzio o la spavalderia strozzata da una parte e dall'altra. Protagonisti, addetti ai lavori e tifosi non si sbilanciano. «Avremmo più bisogno noi...», quelli del Chievo, «nel derby la squadra che sta dietro in classifica solitamente è favorita», ribattono quelli del Verona. Chi è sincero? Chi fa pretattica? Chi è scaramantico... Difficile capire cosa accadrà. Una cosa è certa, Verona e Chievo avranno gli occhi del mondo addosso, quindi classifica o non classifica attendersi qualcosa in più di cinque difensori dietro o di un tatticismo esasperato è lecito. Forse esageriamo? No, vorremmo solo rivedere il primo derby in A, senza sbilanciarsi sul risultato. Quella fu una gara vibrante, giocata sotto la pioggia senza che i protagonisti si risparmiassero...e alla fine vinca il migliore come dicevano i grandi Gennaro Olivieri e Guido Pancaldi, arbitri storici di «Giochi senza Frontiere», visto che quello di domani sarà anche il derby con il maggior numero di stranieri, sia in campo, che in panchina.
22.11.2013
D'Anna: «Il Chievo farà la sua gara»
Nostalgia? Forse. Orgoglio? Sicuro. Ma anche una robusta - e sana - dose di rispetto per quelli che gli sono stati rivali sul campo.
E che tali restano, in misura minore, anche oggi che lui da bandiera del Chievo è rimasto tifoso doc dei colori della Diga. Lorenzo D'Anna è primatista assoluto in fatto di presenze nei derby veronesi.
Nove volte in campo su dieci sfide totali. Sarà dura raggiungerlo, quasi impossibile per i giocatori di oggi, tutti «deb». Lui sorride e si tiene bello stretto il significativo primato: «Significa aver passato parecchi anni col Chievo», commenta.
Qual è la prima immagine, il primo flash delle sue stracittadine?
«Penso sempre alla città, al fatto di riunire la città sotto due campane. La partita è un momento importante per Verona. Il fatto di vivere la partita con la tua gente è un fattore speciale».
Il piccolo Chievo contro il grande Hellas: cosa prevaleva nella vostra testa all'epoca? Qualcuno pativa complessi d'inferiorità o emergeva l'orgoglio di misurarsi?
«Personalmente c'è sempre stato il rispetto per la storia dell'Hellas e per quello che l'Hellas ha rappresentato, non solo a Verona. Poi c'è la voglia di competere, di primeggiare. Di dimostrare che anche il piccolo Chievo poteva dar filo da torcere a una squadra storica e gloriosa come è stato il Verona. Una cosa che ha poi trovato anche riscontro sul campo e che ci ha riempito d'orgoglio».
C'è un attimo da consegnare alla storia?
«Facile pensare al momento in cui vinci. Ma è stato bellissimo anche il solo partecipare. Forse l'attimo magico coincide con il 3-1 del primo anno, al ritorno. Lì abbiamo vinto giocando anche bene a calcio».
E il momento più brutto? Viene in mente Camoranesi...
«No, io penso al 4-0 del '97. Gara segnata già alla fine del primo tempo da Colucci, Aglietti e Corini...».
Quindi brucia di più la goleada della storica sconfitta in rimonta in Serie A...
«Sì, ma non tanto per la goleada. Più per il modo in cui si era messa da subito. Pronti via ed eravamo già 2-0. E 3-0 al 45'. Era stata dura persino rientrare in campo dopo l'intervallo e cercare di far qualcosa. Magari un po' d'orgoglio poi l'abbiamo anche tirato fuori. Inutile. Ma c'è un altro particolare di quella giornata - e in senso positivo - che ricordo bene».
Quale?
«La nostra maglia. Rossa. Stupenda. Con tutti i nomi dei giocatori in rilievo. Davvero un pezzo storico. Confesso che tutte le altre maglie che avevo le ho date via ma quella la conservo gelosamente».
L'avversario più scomodo trovato nell'Hellas?
«Il Verona ha sempre avuto grandissimi giocatori ma se devo fare un mome mi viene in mente quello di Totò De Vitis. Attaccante di grandissima levatura».
Un vero rompiscatole.
«Sì, giocatore scaltro, tecnico. Magari non lo vedevi ma lui era l'Inzaghi del tempo. Ti colpiva all'improvviso. Anzi, credo che Inzaghi abbia costruito la sua carriera su quel modello lì essendoci stato insieme a Piacenza. Era un gran giocatore De Vitis. Gran giocatore che avrebbe meritato più fortuna nella categoria superiore».
Cosa risponde D'Anna ai tifosi dell'Hellas che snobbano la partita col Chievo? Quelli che... il vero derby è col Vicenza?
«Son tifosi... È giusto che ognuno la pensi come crede. Ma io ne ho tanti di amici tifosi dell'Hellas che è una settimana che mi stanno massacrando tra sms, sfottò... Anzi, io ho almeno due, tre amici - che tra l'altro reputo amici veri - i quali hanno rispetto per il Chievo, oltre che grande senso di appartenenza per i loro colori, e pensano che questo sia il vero derby. E hanno voglia di rivincita perché comunque sia è undici anni che aspettano questa sfida».
Come sarà?
«Sarà una partita aperta e bella. tesa. Ci saranno tutte le componenti per una partita di alto livello».
Chi vince? E chi segna?
«Non sono mai stato bravo nei pronostici. Credo però che il Chievo farà una buonissima gara e qualcosa porterà a casa. Il Verona non troverà un'avversaria dimessa».
Mandorlini contro Corini.
«Duello affascinante, sì. Genio è persona in gamba, uno che apprezzo e stimo. Ha la sua esperienza, ha carisma. E Andrea, per come vedo io, è uno dei più bravi. Ed ora è stato riscoperto anche dal calcio italiano. Non c'è una preferenza ma una grande stima per entrambe. Mi auguro che sia una bella gara e che vinca il migliore».
Quali sono i due uomini-simbolo in campo?
«Nel Chievo, mancando Sergio, faccio fatica a trovarne uno. Io credo che il contesto del Chievo oggi abbia più valore dei singoli. Tutti devono ritrovare lo spirito Chievo. La brillantezza, l'esuberanza e anche il buon calcio. Quello che riesce a proporre il Verona».
E non c'è nessuno nel Chievo che le piacerebbe risolvesse la partita?
«Rivorrei vedere il Cyril Théréau dell'anno scorso. Lui è uno che finora non ha espresso il suo vero valore».
D'Anna sarà allo stadio?
«Non penso. La seguirò alla radio. Sicuramente».
22.11.2013
Recupera Bentivoglio Guida arbitro della sfida
Spiragli per Simone Bentivoglio: potrebbe essere il centrocampista, recuperato dal recente infortunio muscolare, la carta a sorpresa di Eugenio Corini per il derby con l'Hellas di domani pomeriggio. L'ha fatto trasparire lo stesso tecnico della Diga che non avrà invece Calello e Claiton, infortunati, oltre allo squalificato Pellissier.
Ieri il Chievo ha svolto una seduta pomeridiana, sempre a porte chiuse. Quanto a Bentivoglio una decisione verrà presa stasera dopo l'allenamento di rifinitura fissato sempre al pomeriggio.
Quanto allo schema di gioco il tecnico bresciano dovrebbe utilizzare quel 5-3-2 che lo scorso anno ha portato il Chievo alla salvezza.
Dubbi sopravvivono sulla scelta degli esterni difensivi, soprattutto a sinistra visto che a destra potrebbe giocare Sardo con Frey terzo centrale di fianco a Dainelli e Cesar. Sulla mancina duellano Dramè ed Estigarribia, che potrebbe pure essere impiegato da terzo di mediana assieme a Rigoni e Hetemaj. Davanti sembrano scontati gli utilizzi di Paloschi e Théréau.
Anche Andrea Mandorlini ha blindato il Verona in vista del derby. Ieri il Verona ha lavorato al pomeriggio sul campo di Peschiera svolgendo il consueto riscaldamento prima di torelli, esercitazioni tattiche per reparti e partita. Tutti a disposizione, compresi i nazionali Hallfredsson e Bianchetti che si sono rientrati dai rispettivi impegni e si sono allenati per l'intera seduta con i compagni di squadra.
Mandorlini ha diversi ballottaggi da sciogliere. Riguardano soprattutto il centrocampo: saranno Hallfredsson o Donati ad accompagnare Jorginho al centro? E sulle fasce preferenza a Iturbe e Jankovic oppure a Gomez e Martinho? Il rebus resiste.
Anche il Verona, come il Chievo, tornerà in campo oggi (inizio previsto per le 15) e sempre al riparo da sguardi indiscreti.
Sarà Marco Guida l'arbitro del derby di domani. I guardalinee saranno Riccardo Bianchi e Maurizio Liberti, il quarto uomo sarà Elenito Giovanni Di Liberatore. Gli addizionali saranno infine Rizzoli e Doveri.
22.11.2013
Derby, Tosi: «La vera squadra della città rimane l’Hellas»
VERONA. «Un pronostico? Faccio gli scongiuri e "mi tocco", tanto in radio non si vede e poi dico vince il Chievo 4-0 perchè devo gufare e non posso sbilanciarmi a favore dell’Hellas perchè porto sfiga». Questo il commento di Flavio Tosi, sindaco di Verona, in vista del derby Hellas-Chievo in programma domani pomeriggio. «Come sindaco spero e immagino che nel derby ci sia una sana rivalità con qualche sfottò e insulto da stadio. Sarò in curva dell’Hellas come sempre: sono sindaco di tutti i cittadini di Verona ma sono tifoso solo dell’Hellas. Il Chievo in questi ultimi anni è stato un beneficio d’immagine, d’indotto economico, di pubblicità e visibilità per la città essendo rimasto in Serie A per dieci stagioni - prosegue Tosi -. Però la vera squadra della città rimane l’Hellas. Il Chievo è ancora una simpatica squadra di quartiere, ha una bella tifoseria, è come Davide contro Golia». Infine un elogio a Luca Toni, bomber dell’hellas e campione del mondo azzurro nel 2006. «Talvolta in Nazionale si vedono giocatori che tirano indietro la gamba e non combattono pur rappresentando tutto il paese, invece il nostro Luca Toni è l’esempio di come si dovrebbe lottare in campo».
22.11.2013
Derby, ecco la viabilità
La zona dello stadio sarà interessata da diversi provvedimenti a partire dalle 15,30. Esauriti i parcheggi verrà bloccata l'uscita dalla tangenziale Nord e i veicoli verrano dirottati verso Porta Palio e la stazione. La Polizia municipale: muoversi per tempo, meglio se con mezzi pubblici o con le due ruote.
VERONA. Sabato 23 novembre, in occasione del derby Hellas Verona - Chievo, l’area dello stadio sarà interessata da provvedimenti viabilistici temporanei per garantire la viabilità e prevenire ingorghi. È prevista la creazione di una grande zona pedonale intorno allo stadio Bentegodi, allo scopo di evitare parcheggi irregolari e problemi alla circolazione, in particolare dei mezzi pubblici e di soccorso. Intorno alle 15.30, o a esaurimento dei parcheggi in zona stadio, sarà creato un anello di protezione compreso tra via San Marco, canale Camuzzoni, Porta Palio, stazione ferroviaria, via Albere e via delle Coste, all’interno del quale sarà consentito l’accesso soltanto ai mezzi pubblici, auto al servizio delle persone invalide e auto dei residenti in zona.
Agenti della Polizia municipale saranno in servizio ai principali incroci che conducono allo stadio per impedire ai veicoli non autorizzati di entrare, evitando ulteriore traffico in zona. Resteranno percorribili solo via delle Coste, per l’accesso al parcheggio di piazzale Guardini, e via San Marco, per il collegamento tra San Massimo ed il centro città.
La Polizia municipale presterà particolare attenzione anche alla sosta sugli svincoli della tangenziale e sulla bretella di accesso alla zona Stadio, dove è vietato parcheggiare anche se non espressamente segnalato da segnaletica verticale. Qualora la disponibilità di parcheggi in zona Bentegodi dovesse terminare, le uscite della tangenziale Nord per lo stadio verranno chiuse e i veicoli in arrivo saranno indirizzati verso i parcheggi di Porta Palio e della Stazione. Una volta fatti scendere i tifosi, gli autobus saranno indirizzati verso piazzale Guardini, dove resteranno in attesa del fine partita.
Il Comandante della Polizia Municipale Luigi Altamura invita i tifosi a raggiungere lo stadio in anticipo, utilizzando possibilmente mezzi pubblici e veicoli a due ruote, oppure a sfruttare parcheggi e zone di sosta periferiche.
21.11.2013
Sentite Don Nicola «Io, grande all'Hellas Decisivo al Chievo»
Ciccolo, bomber col Verona e allenatore-giocatore con i “cugini”. «Senza di me la squadra della Diga giocherebbe ancora contro il Sommacampagna»
Ha dispensato invenzioni con l'Hellas, quando i suoi dribbling facevano male a molti difensori. Ha costruito le fondamenta del Chievo, a fine carriera, quando ha deciso che Verona sarebbe stata la sua casa, una volta esaurita una carriera distribuita anche fra Inter e Lazio. Nicola Ciccolo guarda il derby dall'alto. Lo scruta. Gonfia il petto anche.
IL PRONOSTICO. «Senza di me il Chievo giocherebbe ancora col Sommacampagna», butta lì fra un pensiero e l'altro, fra passato e presente. «Un pronostico? Spero nell'Hellas, soprattutto se Toni sarà in serata ha più probabilità di vincere il Verona», continua Ciccolo, senza dimenticare quei cinque anni al Chievo, preso nei dilettanti e lasciato alle soglie del professionismo.
IL RICORDO. Dal '73 al '78, quando una piccola realtà di quartiere ancora non sapeva che 35 anni dopo sarebbe stata una delle frequentatrici più assidue della grande Serie A. «Non c'era nulla all'epoca, si giocava ancora al Bottagisio. Il Chievo era questo, niente di più. A Verona andavano per la maggiore altre società, il Chievo era nel mazzo. Ricordo bene quei tempi. Ci si allenava di sera, con giocatori che arrivavano al campo dopo una giornata di allenamenti», il flash di Ciccolo, al Chievo dopo essere tornato all'Hellas. Dal vecchio al nuovo Bentegodi.
LA CAVALCATA. «Le ho viste tutte, con me il Chievo è stato anche 33 partite senza perdere. Magari si poteva anche salire più in alto, ma all'epoca non c'erano troppe certezze a livello economico. Quelle arrivarono solo più avanti, la società acquisì forza e seppe alimentare quel che io all'epoca ero riuscito a portare avanti. Ci accontentammo, avevamo d'altronde già fatto tanto. Il Chievo in Interregionale era una grande conquista».
DA TONI A MANDORLINI. Ciccolo guarda al Verona, si specchia nell'Hellas, manda messaggi a tutti. «Il salto di qualità l'ha fatto con Toni, quando hai uno come lui sei a posto. Hai già molto. Perché fa reparto a sé, perché concentra su di lui molte attenzioni, perché ti risolve un sacco di problemi al di là del gol. Grande acquisto. Ripeto, se Toni sarà il vero Toni per il Chievo sarà veramente molto dura». Ciccolo allarga il quadro, Toni è la ciliegina. Non è tutto. C'è dell'altro. Le fondamenta in primis, quelle ben piantate a terra da Maurizio Setti.
IL COACH. «Dopo vent'anni di professionismo so come funziona, ho capito nel tempo quanto contano certe figure. Non devo scoprire niente. La società incide per la metà sui risultati della squadra, avere le idee chiare è molto importante. Tutto parte dalla base. L'allenatore? Incide per il 15 per cento, ormai il tecnico deve pensare soprattutto a gestire i giocatori, non ad allenarli. Una verità sotto gli occhi di tutti. A questo livello è inutile soffermarsi più di tanto su moduli, numeri, schemi. Cosa vuoi insegnare o inventarti? Nulla. Conta altro, contano i calciatori ed il loro talento. Un allenatore bravo è quello che sa leggere la partita e cambiarla quando serve, già dopo dieci minuti devi aver capito tutto se sei bravo davvero. E Mandorlini sta dimostrando di valere sul serio».
CORAGGIO CHIEVO. Proprio il tasto della panchina è quello che ha battuto il Chievo per uscire dalla crisi. Niente fronzoli, palla ad Eugenio Corini. Non proprio una brutta idea secondo Ciccolo.
«Il calcio è bello perché è vario. Ci voleva una freschezza diversa, evidentemente qualcosa di più se il Chievo vuole salvarsi. Non so sinceramente se ci riuscirà, di sicuro non sarà facile». «Quest'anno», prosegue, «ci sono squadre di valore, società importanti ed attrezzate che possono spendere più del Chievo. Il livello della Serie A in basso è cresciuto, bisogna allinearsi in fretta con certi valori. Il derby è una partita e basta, il campionato andrà avanti anche dopo. E a quello soprattutto il Chievo dovrà pensare soprattutto da qui in avanti».
Alessandro De Pietro
21.11.2013
«Il nostro derby ? Una grande festa e mille emozioni»
Leo Colucci: «Indimenticabile, anche per il risultato Avversari in campo, ma fuori tra di noi c'era grande rispetto, come sempre dev'essere in sfide così...»
Se la sono giocata anche a calcetto. Più equilibrato l'Hellas, con Battistini in porta e Colucci a centrocampo. Più effervescente il Chievo, con Luciano funambolico (un paio di gol da... brasiliano) e D'Angelo tra i pali, pronto a "insultare" il portiere a ogni gol preso. "Come quella volta con Borghetto..." ha scherzato ricordando un vecchio derby. E' cominciata così la "grande sfida", in onda martedì a "Palla Lunga e pedalare". "Un tempo per uno" ha detto D'Angelo. "Il primo al Verona, il secondo al Chievo. Parità...".
Poi, a tavola, tra un bicchiere e l'altro. A raccontarsi. A raccontare. Leo Colucci persino emozionato. "A Verona torno sempre volentieri, perchè qui ho lasciato davvero un bel pezzo di cuore" ha detto il capitano di ieri. "Io non sono mai stato uno che baciava la maglia per farlo vedere ai tifosi. Ma dentro, sapevo io quello che sentivo, lo sapevano i miei compagni. Chi non lottava, per me era finito".
Lui e Battistini, D'Angelo e Luciano. Un derby infinito. "Quello, il primo di A, resta una pagina indimenticabile» ricorda D'Angelo. "Stadio pieno, entusiasmo, l'Italia che guardava a Verona e Verona che rispose con una partita bellissima. Piena di emozioni, di gol, di spettacolo. Il risultato? Sì, andò male a noi, poteva finire diversamente, ma quello che resta è il clima stupendo in cui si giocò quella partita".
Sfilano le immagini, da brivido. Il gol di Luciano scatena battute. "E' uno schema provato in allenamento" lo stuzzica Colucci, allundendo al "colpo di stinco" col quale Lucio beffò Ferron. "Certo" risponde il brasiliano. "E' una mia specialità". Ridono. "Al di là di tutto, tra noi c'era grandissimo rispetto" riprende Colucci. "Avversari in campo, ma fuori massima stima e, in qualche caso, anche amicizia. Com'è giusto che sia. Non esiste pensare all'avversario come a un nemico, era solo una partita speciale, ma i valori, i sentimenti, sono sempre gli stessi".
Un bellissimo messaggio, alla vigilia del derbyssimo. "Mi piacerebbe esserci" confessa Luciano. "Se il mister vuole, io sono pronto. Mi sto allenando, magari un tempo lo potrei ancora fare...". La nostalgia nascosta dietro le solite battute. "Ti manca il campo, ti manca lo spogliatoio, laquotidianità" ammette Battistini spiegando che cosa succede quando si spengono le luci della ribalta. "Più che la partita, è proprio questo farti sentire la mancanza del calcio, l'assenza del campo. Però, devi voltare pagina, è normale, a un certo punto".
E' l'ora della moviola, quel primo derbi fu un insieme incredibile di episodi da rivedere, con un mezzo sorriso, con un filo di immancabile nostalgia. "Era gol regolare, Corradi nno ha fatto fallo" dicono tutti, rivedendo la prima azione incriminata. "E su Marazzina poteva starci il rigore". Trentalange non fu della stessa idea. Nessun dubbio sul rigore del Verona e sull'espulsione dello stesso Marazzina. Anche Luciano, che sul rigore di Mutu ha qualche perplessità, stavolta concorda. "Si vede che Massimo non era abituato a certi falli" commenta D'Angelo. "E' l'entrata tipica di un attaccante". Poi ancora, l'autorete di Lanna e il gol di Camoranesi. "Era regolare, lo so" spiega D'Angelo. "C'era Legrottaglie che lo teneva in gioco". E Colucci spiega un segreto. "In settimana, mister Malesani ci aveva fatto provare e riprovare quelle situazioni. Loro erano bravissimi a salire e a metterti in fuorigioco. Noi avevamo provato le contromisure, il terzo gol nasce proprio così...".
E poi la corsa di Malesani, alla fine. La riguardano tutti in silenzio. Battistini spazza via le critiche al mister: "Era il suo modo di esultare, di esprimere gioia per un risultato importante. Perchè si devono sempre strumentalizzare gli episodi?".
Ieri e oggi, un salto al presente. "Il Verona può ripetere quello che il Chievo fece quell'anno. Matricola tra le grandi, bravissimo quel Chievo, molto bravo questo Verona. Che per me, vincerà 2-1...". E' l'ora dei pronostici. Anche Battistini vota Hellas ("...1-0). Nessun dubbio, com'è ovvio, per D'Angelo e Luciano. "Il ritorno di Corini - dicono - restituirà al Chievo quello che aveva smarrito. Genio può essere l'uomo giusto per la salvezza". D'Angelo vede l'1-0 per il Chievo. Luciano sceglie il 2-1. Alzano i calici, brindano. "Quello che conta, prima di tutto, è che sia una festa, come quella. E che vinca la città": Cin cin.
21.11.2013
Toni-Dainelli, amici & nemici
«Mi farà un certo effetto rivedere Eugenio in panchina. A Palermo fu fondamentale per me e per la squadra. Merita di allenare in serie A»
Il Verona manda in onda Luca Toni. Nel derby delle parole, ecco la risposta dell'Hellas al Chievo dopo i pezzi da “novanta” Thereau e Dainelli, voci nel silenzio di clausura di Veronello. Il difensore della Diga ha svelato come ci si deve comportare quando si porta al ballo, il “bello” del Verona. “ Nessun lento, meglio farlo ballare da solo. Se gli concedi l'appoggio è finita...”. Chissà sei i due amici stanno facendo qualche prova segreta per la trasmissione “Ballando sotto le Stelle”, però nelle parole di Dainelli c'è molta verità. Dovrà attendere ancora qualche anno Milly Carlucci per averli nel suo cast, perchè al momento, loro sono qualcosa in più dei simboli di Chievo e Verona. Toni segna e fa segnare, mentre Dainelli da quando è rientrato ha ridato maggior solidità a tutto il reparto.
” Dario è un ragazzo eccezionale - esordisce col sorriso sulle labbra Toni - l'ho sentito anche ieri. Siamo amici, abbiamo giocato nella stessa squadra e c'è grande stima. Abbiamo trascorso anche le vacanze insieme. Prima di tutto gli devo fare i complimenti perchè da quando è arrivato lui la difesa del Chievo è migliorata tantissimo. Dario mi conosce molto bene, non credo sia sufficiente togliermi l'appoggio, comunque a parte gli scherzi, sarà durissima fargli goal. Loro devono fare risultato, ma anche noi vogliamo fare punti. Mi auguro sia una bella festa anche sugli spalti”.
Toni è sereno. La sedia ergonomica dello spazio interviste di Peschiera fatica a contenerlo. E' un gigante in ciabatte quello che parla alla stampa, anzi in pantofole, tanta è la serenità e la positività che trasmette. “ Sono felice - racconta - qualcuno mi dava per finito un paio d'anni fa ed invece eccomi qui a godermi un gruppo eccezionale con un direttore sportivo come Sogliano che mi ha fortemente voluto insieme al presidente Setti. Col mister Mandorlini poi ho un rapporto bellissimo. Lui è un tipo verace. Mi arrabbio un po' quando a volte in allenamento mi manda a fare la doccia prima degli altri. Vorrei giocare ancora. E' la mia forza, ma lo capisco. Lo fa per preservarmi, ha ragione.”
Allarga le braccia Toni e sorride. Racconta anche della possibilità di rinnovare con il Verona. “ Qui sto bene, ma è tutto prematuro. E se nel girone di ritorno non la becco più? E' troppo presto. Sogliano lo sa. A fine campionato ci siederemo attorno a un tavolo e se avrò ancora queste motivazioni e l'Hellas vorrà tenermi, allora andremo avanti. Se segnerò nel derby? Sarò felice, ma lo sarò molto di più se vincerà il Verona ed alla fine faremo festa tutti insieme. Non mi va di esagerare nelle esultanze, ci vuole sempre un grande rispetto per l'avversario e credetemi il Chievo è un osso duro.” Luca Toni ha già segnato ai gialloblù della Diga in varie occasioni ma nel 2005 lo fece grazie anche all'assist di Eugenio Corini che sabato debutterà per la secondo volta sulla panchina della Diga. “ Mi farà un certo effetto vederlo seduto lì. Eugenio - prosegue Toni - è stato importantissimo per me a Palermo. Mi ha aiutato a crescere ancora dal punto di vista realizzativo. Mi ha insegnato a credere maggiormente nella possibilità di fare goal sui calci piazzati. Bastava un'occhiata e ci capivamo al volo. Sono contento che la serie A ritrovi un protagonista. E' tra i giovani tecnici più preparati”.
Chiuso il libro degli amarcord, Toni si rituffa nel clima del derby. “ Il Chievo ha più esperienza di noi. Loro sono più abituati a giocare partite da dentro o fuori. In serie A questo ha la sua rilevanza. Noi abbiamo vissuto sulle ali dell'entusiasmo perchè il Verona negli ultimi anni era stata lontana dalla massima serie. Sarà una bella sfida vedremo. E' una gara importante, ma per il nostro obiettivo che resta la salvezza. Un giocatore da noi che potrebbe spezzare l'equilibrio è Iturbe. Un suo dribbling, una sua giocata oppure un suo tiro potrebbe essere micidiale per il Chievo. Me lo auguro”.
Gianluca Tavellin
21.11.2013
Dainelli: «Con Luca chissà quanti sfottò»
Di prendere le misure a Luca Toni non ha bisogno. Dell'amico conosce tutto: movimenti, talento, furbizie. Non solo. «C'è un centimetro di differenza in altezza, ma dalla sua ci sono anche una decina di chili in più». Il peso non è un'aggravante, né una delle loro tante battute reciproche. Sempre pronte quando si parla dell'altro. Un feeling spontaneo, da compagni di squadra ma anche fuori dal campo. Spesso insieme, anche a Verona per le vie del centro. Certi legami restano sempre. Sabato sera però non sarà come essere davanti ad una vetrina di via Mazzini o di un aperitivo davanti all'Arena. Il derby è tanto, comunque lo giri e rigiri. Vale un'enormità, specie per il Chievo. E a deciderlo può essere proprio un duello fra amici. Con Dainelli là dietro il Chievo ha una dimensione diversa. Lo dicono i numeri, lo certificano Bologna e Milan. Una certezza in più per Corini, un ostacolo duro da valicare per Toni. Palla al centro.
Dainelli, come si marca Toni?
«E difficile da marcare uno come Luca, soprattutto perché ha una struttura fisica importante. Il Verona poi lavora molto bene per sfruttarlo al meglio e Toni è molto bravo nel fare da sponda e far giocare gli altri».
Gli concederà l'appoggio o si staccherà?
«Certamente ad uno come Toni non puoi lasciare che si appoggi al suo marcatore. Su questo noi ci scherziamo molto, lui dice che senza l'appoggio farebbe fatica anche a scattare. Per il resto vedremo in partita. Escludo la minaccia, ma sfottò tanti. E magari, ci scapperò anche qualche colpo...».
La squadra più divertente in cui avete giocato?
«Certamente la Fiorentina, sono state stagioni molto belle in cui tutti funzionava alla grande».
Come sta cambiando il Chievo al chiuso di Veronello?
«Di sicuro c'è tanto entusiasmo, da un certo punto di vista poi siamo avvantaggiati. Sappiamo quel che vuole il mister e cosa si aspetta da noi. E sabato ci attende un test probante, quello è certo».
Quanto il derby è una partita diversa dalle altre?
«Normale che lo sia, le aspettative sono tante. Tutti ne parlano, lo stadio sarà pieno. Sono contento, c'è tanta voglia di giocarla una partita così».
Trovare adesso il Verona è meglio per gli stimoli che dà o peggio perché di fronte ci sarà la sesta in classifica?
«Sicuramente è peggio incrociare un avversario come il Verona. Noi arriviamo da un momento non facile e loro hanno tanto entusiasmo, magari con delle pressioni mediatiche e di pubblico addosso ma anche con la tranquillità di chi tanto bene ha fatto in questo inizio di stagione».
Si aspettava un Verona tanto in alto in classifica?
«Sicuramente no, così come tanti altri del resto. Vivendo a Verona ed avendo anche amici dell'Hellas ho seguito anche il loro mercato. Di certo sono arrivati tanti ragazzi che sono riusciti ad approcciare benissimo la Serie A».
Tatticamente che derby sarà?
«Dovremo essere bravi a gestire il loro impeto e ripartire. Dovremo essere cattivi, mettere paura al Verona quando saremo noi ad attaccare».
Il Verona ha più punti di quanti ne avrebbe meritati?
«Non parlerei di fortuna intanto, quella è relativa. Nell'arco di un campionato i punti che ti sei meritato alla fine sono quelli, anche se ci sono periodi e periodi nell'arco di una stagione. Quel che mi colpisce soprattutto del Verona è nella sua capacità di giocare di squadra».
Gli uomini decisivi?
«Per noi mi auguro Théréau, perché è uno dei nostri giocatori di maggior qualità e può creare superiorità numerica con i suoi dribbling e le sue accelerazioni. Per il Verona mi auguro il portiere, vuol dire che abbiamo tirato tanto in porta».
Con Dainelli di nuovo in campo il Chievo non ha subito gol. Dato di fatto...
«Solo una coincidenza invece, le ultime partite sono andate meglio ma non perché c'era Dainelli. Il campionato è fatto di momenti positivi ed altri meno felici. Alla fine però si deve sempre ragionare di squadra».
Una promessa ai tifosi?
«L'impegno e la voglia di far bene non sono mai mancati. Chiaro che qualcosa in più bisogna fare, dobbiamo migliorare. La chiave può essere nel metterci in tutto quel che facciamo un pizzico di cattiveria in più, quella voglia che in fase difensiva ti permette di subire un gol in meno ed in fase offensiva di segnarne uno in più».
21.11.2013
Toni, aspettando il derby con il Chievo «L’uomo chiave? Può essere Iturbe»
VERONA. «Io uomo decisivo? Punterei piuttosto su Iturbe, nelle partite molto tattiche come sarà quella col Chievo la differenza può farla soprattutto chi salta l’uomo con facilità». Luca Toni ha già la chiave del derby, anche se ieri sia l’amico Dainelli che Théréau hanno sottolineato soprattutto l’incidenza di Toni nel gioco del Verona. «Tanto passa da me, ma a me i gol piace anche farli fare», ha risposto a distanza Toni, più che mai concentrato sulla gara. Per mille motivi. «Abitando in città si vede che c’è aspettativa, il derby è sempre una partita speciale. Corini? Appena arrivato a Verona sono andato fuori a mangiare con lui, mi fa piacere vederlo in panchina in Serie A. Genio è stato importantissimo a Palermo, mi ha fatto segnare tantissimi gol. Sulle punizioni soprattutto io e lui ci capivamo con lo sguardo». Chiara l’idea su corso della sfida: «Mi aspetto una gara molto tattica, col timore di scoprirsi e prendere gol. Decideranno gli episodi». Toni ha anche lasciato aperta la porta alla società per restare al Verona anche nella prossima stagione: «Ne parleremo a giugno col presidente. Ma se la mia famiglia sta bene qui ed io avrò ancora voglia di giocare a calcio non ci saranno problemi a continuare insieme».
Alessandro De Pietro
21.11.2013
Viabilità modificata in occasione del derby
VERONA. Sabato 23 novembre, in occasione del derby Hellas Verona - Chievo, l’area dello stadio sarà interessata da provvedimenti viabilistici temporanei per garantire la viabilità e prevenire ingorghi. È prevista la creazione di una grande zona pedonale intorno allo stadio Bentegodi, allo scopo di evitare parcheggi irregolari e problemi alla circolazione, in particolare dei mezzi pubblici e di soccorso. Intorno alle 15.30, o a esaurimento dei parcheggi in zona stadio, sarà creato un anello di protezione compreso tra via San Marco, canale Camuzzoni, Porta Palio, stazione ferroviaria, via Albere e via delle Coste, all’interno del quale sarà consentito l’accesso soltanto ai mezzi pubblici, auto al servizio delle persone invalide e auto dei residenti in zona.
Agenti della Polizia municipale saranno in servizio ai principali incroci che conducono allo stadio per impedire ai veicoli non autorizzati di entrare, evitando ulteriore traffico in zona. Resteranno percorribili solo via delle Coste, per l’accesso al parcheggio di piazzale Guardini, e via San Marco, per il collegamento tra San Massimo ed il centro città.
La Polizia municipale presterà particolare attenzione anche alla sosta sugli svincoli della tangenziale e sulla bretella di accesso alla zona Stadio, dove è vietato parcheggiare anche se non espressamente segnalato da segnaletica verticale. Qualora la disponibilità di parcheggi in zona Bentegodi dovesse terminare, le uscite della tangenziale Nord per lo stadio verranno chiuse e i veicoli in arrivo saranno indirizzati verso i parcheggi di Porta Palio e della Stazione. Una volta fatti scendere i tifosi, gli autobus saranno indirizzati verso piazzale Guardini, dove resteranno in attesa del fine partita.
Il Comandante della Polizia Municipale Luigi Altamura invita i tifosi a raggiungere lo stadio in anticipo, utilizzando possibilmente mezzi pubblici e veicoli a due ruote, oppure a sfruttare parcheggi e zone di sosta periferiche.
21.11.2013
Hellas-Chievo, curve aperte «alla pari»
Disponibili subito per i sostenitori della Diga i biglietti per l’intera curva Nord e non solo, come fino a poche ore fa, per per il settore superiore. Chi avesse già acquistato il tagliando sarà spostato più in basso, in migliori condizioni di visibilità. Corini non scopre le carte: «Cerco l’effetto sopresa»
VERONA. Arriva l'attesa svolta per i tifosi del Chievo: via alla vendita libera dei biglietti anche per la Curva Nord inferiore del Bentegodi. La decisione è maturata in seno al Gos (Gruppo operativo per la sicurezza) i cui rappresentanti si sono riuniti ieri mattina negli uffici della Questura di Verona. Al centro della discussione le modalità di vendita dei tagliandi del settore ospiti relativa al derby con l'Hellas di sabato. Ebbene, fino a ieri l'idea era quella di attendere l'esaurimento dei biglietti di curva superiore (oggettivamente penalizzante dal punto di vista della visuale) per consentire solo in seguito l'acquisto dei tagliandi della fetta inferiore della curva, la più ambita. Scelta che aveva rallentato i ritmi della vendita (meno di 1500 i biglietti finora presi in prevendita) e creato più di un malumore in seno ai sostenitori del club della Diga.
Ieri mattina la novità: «Considerato che il settore di Curva Nord Superiore (lato ovest), riservato agli ospiti, risulta quasi esaurito e per evitare possibili rischi per l'ordine pubblico», recita il disposto del Gos, «tenuto conto altresì che la vendita non è ancora chiusa e quindi sarà certo l'incremento dei biglietti venduti», si stabilisce di «aprire da subito la vendita del settore Curva Nord Inferiore. Gli acquirenti dei biglietti venduti fino ad ora, saranno spostati nel settore inferiore, che è più capiente di quello per il quale sono già stati posti in vendita i biglietti, rendendo quindi più spazioso il Settore Ospiti, in modo da consentire una migliore gestione dei servizi di ordine pubblico». Il costo dei biglietti di Curva Nord in prevendita rimane invariato (18 euro + diritti di prevendita; 3 euro per gli Under 14). Il giorno della gara la biglietteria dello stadio Bentegodi rimarrà chiusa.
Si ricorda anche che l'acquisto dei tagliandi per l'intero settore ospiti è riservata esclusivamente ai possessori della tessera «Noi del Chievo».
QUI CHIEVO. Il Chievo resta nascosto. «Voglio sfruttare al massimo l’effetto-sorpresa», ha ribadito anche oggi a Veronello, lungo 22 minuti di conferenza stampa su un derby che lui ha giocato (e segnato) con entrambe le maglie. «Una partita speciale, che la città merita. Come speciale dovrà essere l’impresa che dovremo costruire noi. Qualsiasi cosa accada nel derby non finisce niente. L’andata non è ancora finita e poi ci sarà tutto il girone di ritorno». Corini ha riempito di complimenti il Verona e l’amico Toni: «A Palermo è nato ben presto fra noi un feeling straordinario. E quei 50 gol segnati da Luca in quelle due stagioni sono stati quelli che gli hanno dato consapevolezza, tanto da diventare poi un grande bomber alla Fiorentina ed al Bayern Monaco. Il Verona non è però solo lui, la squadra sta giocando un campionato straordinario, ha un entusiasmo incredibile e ha giocatori di grandissime qualità. Vedi uno come Iturbe ad esempio, ma anche alla loro capacità di essere pericolosi sui calci da fermo sfruttando la stazza di alcuni e i blocchi. Il Verona può ambire ad un campionato diverso dal nostro. Il lavoro di Mandorlini è stato pazzesco. La squadra gioca bene, anche gli attaccanti esterni sanno rientrare ed in fase difensiva arriva a coprire con un 6-3-1 difficile da scardinare».
Corini ha stimolato soprattutto Théréau, opaco e spento finora: «Con me ha giocato un campionato straordinario. I talenti hanno una sensibilità particolare. Gli ho parlato, gli ho detto che ogni palla che giocherà non deve per forza essere quella che decide la partita». Il Chievo proverà a recuperare in extremis Bentivoglio, che ha dato la sua disponibilità di massima a rientrare dopo l’infortunio.
20.11.2013
Orgoglio Falsini «Meglio il Verona ma la palla non entrò»
«Fu una delle migliori partite che giocai con la maglia gialloblù Peccato per quel rigore su De Cesare, per fortuna rimediò Graziano»
Zero a zero, l'unico fra tutti i derby. Senza gol, senza emozioni, senza un vincitore. Calma piatta, prudenza a mille. L'Hellas aveva appena perso a Torino, il Chievo addirittura 4-1 in casa con la Lucchese. Meglio non farsi del male, un brodino d'altronde è sempre ben accetto quando le cose non girano come vorresti. Venti dicembre del 1998, Cesare Prandelli aveva appena avviato i suoi motori. Dall'altra parte Lorenzo Balestro e Luciano Miani stavano percorrendo il sentiero più sicuro possibile. Senza impennate, ma nemmeno rovinose cadute. «Giocammo meglio noi, ma la palla non volle entrare», il fotogramma di Gianluca Falsini, allenatore adesso degli Allievi del Siena e splendido protagonista di quel gioco sulle fasce dell'Hellas che trovò pieno slancio dopo l'arrivo di Martino Melis, scambiato proprio con Genio Corini. «Quando è andato via nessuno avrebbe mai immaginato che Eugenio avrebbe fatto quel tipo di carriera e raggiunto persino la Nazionale», dice sincero Falsini, che del Verona è stato fino ad un paio d'anni fa tecnico delle giovanili ma anche impeccabile narratore di quella stagione memorabile. «Per carità, Corini era un ottimo giocatore. Giovanissimo fu preso dalla Juve, davvero un centrocampista coi fiocchi. Prandelli non lo fece giocare all'inizio, Genio aveva qualche problema fisico e poi noi trovammo la giusta quadratura. Il Chievo? Un'onesta squadra, in embrione rispetto a quel che ottennero poi con Delneri».
FINALE DI QUALITÀ. Il match ball lo sprecò dagli undici metri Andrea Zanchetta, uscito dall'Inter ed ora sulla panchina della Primavera della Juventus. Il rigore fu parato da Battistini, il nulla di fatto andò avanti fino alla fine senza troppi sussulti, tranne un'impennata infruttuosa di Ciro De Cesare. «Peccato per il fallo da rigore - butta lì Falsini -, ma quella fu comunque una delle partite migliori che giocai col Verona. Nel primo tempo arrivai sul fondo cinque o sei volte, uscii dal campo molto soddisfatto personalmente. E per fortuna sul tiro di Zanchetta ci mise una pezza Battistini. Meno male, ma in ogni caso non avremmo meritato di restare a mani vuote». Il Chievo ricavò parecchi benefici dal post derby, battendo Cremonese e Monza al Bentegodi e pareggiando in casa di Cesena e Lecce. Anche il Verona concluse in sicurezza il girone di andata, sconfitto solo a Monza ma capace di battere il Genoa e la Ternana, oltre allo 0-0 di Napoli.
GENIO O BUNKER? Falsini va sulla tattica, sabato non si aspetta grandi stravolgimenti, prova a giocare in anticipo, mette soprattutto pressione al Chievo. «Se dovessero perdere sarebbe durissima rialzarsi - ammette - il contraccolpo sarebbe pesante. La classifica è quella che è. Sinceramente mi aspetto davanti al Verona una squadra molto racchiusa, tutti giocatori dietro la linea della palla e concentrati in trenta metri. Non penso ad un atteggiamento tanto diverso, è chiaro che starà al Verona cercare di trovare la via giusta. Con i varchi che saprà creare Toni ma anche con la velocità degli altri suoi attaccanti, da Iturbe a Martinho». L'altro rovescio della medaglia? C'è, anche se non in fondo. Almeno per Falsini: «Attenti alle ripartenze del Chievo, questo è scontato. Io mi auguro di sbagliarmi, di vedere un Chievo propositivo. Anche se rimango convinto che Corini non abbia tutta questa voglia di giocarsela a viso aperto. Se il Verona dovesse uscire sconfitto la classifica resterebbe comunque importante, per il Chievo non è invece solo una questione di punti ma soprattutto psicologica». La sua conclusione è per il contorno, l'atmosfera, l'essenza della stracittadina. «Da giocatore noi dell'Hellas non lo sentivamo più di tanto, era più il Chievo ad avvertire la vigilia. In fondo il vero derby del Verona rimane quello col Vicenza. Non solo per me».
Alessandro De Pietro
20.11.2013
Gli applausi di Colombo «Che sorpresa l'Hellas»
Si avvicina il derby tra Hellas e Chievo e si alza l'interesse tra calciatori e allenatori che hanno difeso le bandiere di questa o quella squadra. Corrado Colombo, per esempio. Un trascorso importante con maglie blasonate, tra cui anche quella del Verona, nella stagione 2009-2010. Attualmente impegnato con i pisani del Tuttocuoio in Lega Pro Seconda Divisione, l'attaccante milanese, terminale offensivo classe '79, ha rilasciato un'intervista a TuttoMercatoWeb.com. «Questo grande avvio non mi sorprende - ammette perché vedendo come si è comportata la squadra negli ultimi anni e come la fa giocare Mandorlini ero sicuro che poteva fare un grande campionato. Non così magari perché sta andando oltre ogni aspettativa, ma che potesse fare un buon campionato lo pensavo».
Un grande applauso anche a Luca Toni, il simbolo di questo Verona. «È il classico campione che a qualsiasi età fa gol - spiega Colombo -. Il classico calciatore che segna a qualunque età e in ogni categoria».
Anche Silvano Fontolan, ex difensore e campione d'Italia con l'Hellas di Bagnoli, è stato intervistato dalla redazione di Tuttomercatoweb.com «La squadra di Mandorlini è di gran lunga la sorpresa della Serie A - ha detto Fontolann -. Nell' ultima giornata, ha perso a Marassi contro il Genoa è avrà grandi motivazioni per tornare subito a fare risultato. Anche perchè il ko è maturato dopo due episodi abbastanza occasionali. Due colpi di testa che hanno colto impreparata la difesa dei gialloblù. Il Chievo pare aver ritrovato entusiasmo dopo il cambio di allenatore (una decisione difficile da prendere e, per come la penso io, forse un po affrettata) e può essere proprio un match come il derby l' occasione giusta per dare una svolta a questa stagione.
Aveva fatto abbastanza bene nelle ultime partite con Sannino ma Corini ha sicuramente l'occasione giusta per invertire una rotta molto pericolosa». Allontana tutte le polemiche anche l' ex allenatore del Chievo Domenico Di Carlo. Prima dell'esonero di Sannino qualcuno diceva che poteva essere lui il possibile sostituto ma non se n'è fatto niente, in panchina ora c'è Eugenio Corini. «Non sono rammaricato per la mancata chiamata da parte della dirigenza clivense dopo l' esonero di Sannino - ha pu ntualizzato Di Carlo - e spero soltanto che il Chievo possa salvarsi. I risultati degli ultimi anni sono dalla parte della squadra della Diga e il gruppo è forte e unito, ma servono le giuste motivazioni per ripartire e uscire così da un momento critico. Ma il Chievo ha un grande gruppo e può farcela».
20.11.2013
Non basta Bianchetti L'Under 21 va ko in Serbia
Non basta la buona prestazione di Matteo Bianchetti per evitare la sconfitta della Nazionale Under 21 di Gigi Di Biagio, impegnata nelle qualificazioni europee 2015. Il difensore gialloblù, anche in questa occasione titolare e capitano, è stato il migliore in campo ma non è stato sufficiente per consentire all'Italia di battere la Serbia. Padroni di casa hanno vinto uno a zero grazie a un tiro «sbilenco» di Crausic che ha ingannato Bardi.
I NUMERI DEL DERBY. Sono dieci i derby già disputati tra Hellas e Chievo. Bilancio in perfetta parità Sono quattro le vittorie del Verona, quattro quelle del Chievo e due i pareggi. Sulle ventisei reti totali messe a segno nei dieci confronti giocati sempre al Bentegodi, tredici sono a firma Hellas e tredici sono state siglate dal Chievo. Parità assoluta anche in questa particolare classifica.
FACCIAMO GOL. La partita con il maggior numero di reti corrisponde all'ultima vittoria dell'Hellas. Era il 18 novembre del 2001 - ben dodici anni fa - e la sfida tra Hellas Verona e Chievo finì tre a due: doppio vantaggio per i ragazzi di Delneri con un gol di Eriberto e il rigore di Corini, accorcia le distanze Oddo, sempre dal dischetto, poi l'autorete di Lanna e il tocco vincente di Camoranesi a due passi da Lupatelli. La gara col minor numero di reti è lo zero a zero del 20 dicembre 1998. Sulle due panchine sedevano gli allora tecnici Cesare Prandelli per l'Hellas da una parte e la coppia Miani & Balestro dall'altra con la tuta del Chievo.
IL PRIMO E L'ULTIMO. Il primo derby risale al 10 dicembre 1994 dopo la promozione in serie B della squadra allenata da Alberto Malesani. La partita finì uno a uno, Fermanelli regalò il vantaggio al Verona su rigore, Gori fece uno a uno. L'ultimo fu giocato nel marzo 2002, esattamente il giorno 24. In quell'occasione la spuntò il Chievo per due reti ad una. Vantaggio Hellas con Mutu poi la doppietta di Federico Cossato.
SEMPRE D'ANNA. Il giocatore con più presenze in assoluto è Lorenzo D'Anna. Per lui nove derby disputati sui dieci giocati. Il più presente dell'Hellas risulta essere Alessandro Manetti con sei apparizioni. È invece Federico Cossato a guidare la speciale classifica dei bomber con tre reti. L'attaccante veronese ha siglato tutte le reti con la maglia del Chievo dove ha militato dal '97 al 2008. Dietro di lui Cammarata, Corini e Michele Cossato, fermi a quota due. Sul fronte allenatori non c'è gara. Alberto Malesani il «re» dei derby con le sue sei presenze.
20.11.2013
«Il Mastino del Bentegodi»
Torna il voto per il derby
VERONA. Luca Toni consolida il primato nella classifica generale Sabato, con il derby tra Hellas Verona e Chievo, torna il concorso "Il Mastino del Bentegodi", promosso per la quindicesima stagione consecutiva dal mensile di Confcommercio Verona "Il Commercio Veronese" in collaborazione con Hellas Verona Fc. Dopo le prime sei gare interne Luca Toni, migliore in campo anche nell'ultimo match casalingo con il Cagliari, comanda saldamente la classifica generale con 253 voti (62 quelli ottenuti nella gara con i sardi), davanti a Romulo (102, di cui 33 con i rossoblù) che ha scavalcato il portiere Rafael De Andrade, ora terzo con 78 voti (2 conquistati con gli isolani). Iturbe si conferma quarto (74 voti, 8 con il Cagliari) quinto Jorginho (rispettivamente 55 e 3), sesto Hallfredsson (21 e 9), settimo Martinho (18), ottavo Albertazzi (16). Chiudono la top ten Cacciatore (1 voto con gli isolani) e Maietta (10), appaiati a quota 14. Quindi il resto del gruppo, guidato da Donati con 9 preferenze (2 con il Cagliari). I tifosi potranno votare "Il Mastino del Bentegodi" di Hellas Verona-Chievo di sabato nell'apposito spazio presente sul sito internet dell'Hellas, www.hellasverona.it o inviando una mail all'indirizzo ilcommercioveronese@confcommercioverona.it.
20.11.2013
«Sto bene, avrò più libertà. E' ora di tornare a fare gol»
CYRIL THÉRÉAU
Gli alibi sono proprio finiti, la classifica è quella che è e il programma di recupero posizioni non può più aspettare. Anche se davanti c'è la sfida da brividi con l'Hellas Verona. Cyril Théréau manda messaggi forti e chiari. Alla squadra e anche a se stesso. Soprattutto a se stesso. Perché «è giunto il momento che io mi prenda maggiori responsabilità e che torni a essere decisivo», dice da Veronello. «Ed è anche ora di ricominciare a vincere».
Potrebbe esere proprio Théréau l'uomo del derby...
«Non importa che sia io o qualcun altro. Conta vincere. Chiaro che ho avuto un inizio di stagione difficile ma dal punto di vista individuale oggi mi sento molto bene. Ho ritrovato la voglia di giocare. C'è una gara importantissima per loro ma soprattutto per noi, che abbiamo problemi di classifica differenti».
E allora?
«E allora bisogna essere tutti al cento per cento per avere risultati. E io per tornare a essere decisivo».
Da Sannino a Corini. Che cos'è cambiato in questi giorni?
«Intanto va detto che il cambio di allenatore è una sconfitta per tutti. Significa che non abbiamo fatto quello che avremmo dovuto. Dopo di che è cambiata la maniera di allenare, di allenarci. Per noi era importante ritrovare la serenità sul campo e maggior fiducia per affrontare le prossime partite».
E come cambierà il Chievo?
«Questo non lo so ancora, il mister non ce l'ha ancora detto. Però quello che conta per me è sentire la sua fiducia. E sapere che ho la possibilità di girare sul campo e giocare nel modo che più asseconda le mie caratteristiche».
Théréau come vive l'attesa? E in città che aria annusa?
«Intanto io sono felice di esserci. In città non noto niente di che. Abito in pieno centro ma non mi pare che l'atmosfera sia caldissima... Del resto è adesso che si entra nel vivo. E l'entusiasmo inizia a salire. Importante è che riusciamo a stimolarci noi come giocatori all'interno del gruppo perché il Verona avrà già l'ambiente dalla sua. Gioca in casa, ha una tifoseria molto appassionata...».
Cosa serve a Théréau per affrontare la gara al meglio?
«Uno può anche cercare di mantenere la serenità ma è certo che bisogna mettere una carica diversa rispetto alle altre partite. Perché sarà più difficile e noi non possiamo sbagliarla».
Riti particolari?
«Io farò le cose che faccio di solito. Ascolterò musica come sempre prima del match. Voglio entrare subito in gara e ricominciare a essere importante per il Chievo».
Ma il Verona li vale veramente questi 22 punti in classifica?
«Siamo già arrivati alla dodicesima giornata per cui la classifica inizia ad essere importante. E attendibile. E il Verona è una buona squadra. Ho visto diverse loro partite. Mi viene in mente anche quella che hanno perso fuori casa con l'Inter. Devo dire che hanno preso subito due gol ma sono sempre rimasti in gara. Oggi vanno avanti in fiducia. E in casa hanno una marcia incredibile. Credo che meritino quello che hanno. Complimenti ai giocatori».
Giocatori... tipo?
«Tipo Luca Toni. Uno che quando è in forma come è lui adesso è difficile da prendere. Sabato starà a noi chiudergli gli spazi e mettere tanta aggressività sulla partita per poterla vincere».
A proposito, come cambia la fase offensiva del Chievo?
«Non lo so ancora bene. Di sicuro avrò più margini di manovra, più libertà sul campo. In generale dobbiamo ritrovare quei dettagli positivi che ci permettevano di essere efficaci l'anno scorso».
Corini più Théréau...
«Corini ha fiducia in me e mi permette di sfruttare al massimo le mie qualità. Però questo ha anche una... controindicazione».
Quale?
«Il fatto che sono obbligato a fare risultati e dare continuità alle mie prove. Io sono pronto a prendermi responsabilità e so che devo essere più decisivo davanti alla porta».
Meglio oggi che con Sannino?
«Ogni allenatore ha il suo modo di vedere il calcio. Io ho provato a dare il massimo anche con Sannino. I numeri dicono che non è andata. Ora però le cose sono diverse. Inutile guardarsi indietro».
Quanto il rientro di Dainelli può contribuire a limitare lo spettro di Toni?
«Già lui e Toni sono due amici e sarà già una bella sfida. Quanto a Dario io ho la fortuna di allenarmi con lui tutti i giorni. Col suo arrivo a Verona ho visto arrivare un campione. È anche una persona di spogliatoio, uno che dà fiducia agli altri. E anch'io quando lui è in campo mi sento più sicuro sulla fase difensiva. So che anche sabato farà la sua partita».
Stimolano i duelli? I confronti? C'è un giocatore del Verona che Théréau teme o ammira in modo particolare?
«Torno su Luca Toni. Lui è il giocatore che trascina il Verona, che fa gol importanti, giocate importanti. Lui è un campione e sarà bello potersi confrontare con lui».
Théréau ha un sogno segreto legato al derby? Tipo slalom al 90' e gol partita sotto la Nord?
«Sogni ne faccio pochi ma ogni tanto in allenamento certe giocate le faccio. Ora devo ritrovare la giusta fiducia per ripetermi pure in partita. Già da sabato».
Ha ricordi di altri derby giocati in carriera?
«Con la maglia della Steaua ho giocato il derby con la Dinamo Bucarest. All'andata presi un rosso dopo un quarto d'ora, al ritorno feci gol ma perdemmo 4-2. Là il derby era una cosa incredibile... Un sacco di polizia, lacrimogeni in tribuna... In ogni caso queste sono le partite che poi ricordi per sempre. Molto più delle altre».
Francesco Arioli
20.11.2013
«Derby, uno show per la città»
Mandorlini racconta la sua esperienza in partite così delicate e speciali «In carriera ne ho giocati tanti, di solito vanno all'incontrario, vedremo»
Tra amarcord ed attualità. Con la passione comune per l'Hellas Verona sullo sfondo. Il museo Nicolis di Villafranca è stato teatro di un evento speciale. Un incrocio di emozioni. Un singolare dibattito moderato da Raffaele Tomelleri e Gianluca Tavellin, giornalisti sportivi rispettivamente del quotidiano L'Arena e dell' emittente Telearena.
Tema di partenza quello dell'impresa. Concetto approfondito nella serata sotto un profilo prevalentemente sportivo. Il motivo? I quattro personaggi d'eccezione presenti. Icone intramontabili del calcio scaligero. Sul palco, infatti, sono intervenuti Osvaldo Bagnoli, Andrea Mandorlini, Pietro Fanna e Emiliano Mascetti. Le loro parole hanno offerto molteplici chiavi di lettura. Tanti gli argomenti trattati. Fra cui anche una parentesi su quello probabilmente più atteso: l'ormai imminente derby.
«Il derby vive sulla passione di un' intera città», la riflessione di Andrea Mandorlini, a pochi giorni dalla sua prima stracittadina sulla panchina dell'Hellas Verona. «In carriera ne ho giocati tanti, può succedere di tutto. Di solito vanno all'incontrario. Vediamo stavolta cosa succede».
L'impresa vincente. Non è stato però il derby l'argomento più dibattuto. Interessanti spunti, infatti, sono emersi sul termine impresa ed in particolar modo su quella sportiva. A parlare in proposito i due allenatori più amati della storia gialloblù: Mandorlini e Bagnoli. Concordi su alcuni punti focali.
«Fondamentale è la sinergia del tecnico con il proprio apparato dirigenziale», la loro opinione. « Senza questo tassello è impossibile raggiungere grandi traguardi. Questo è il punto di partenza per ogni impresa sportiva che si rispetti. A questo, poi, si devono sommare i valori umani del gruppo a disposizione. Questi sono imprescindibili, proprio come in ogni ambito della vita».
Il racconto dello scudetto. Valori umani che hanno rappresentato il vero segreto della stagione 84'-85, quella conclusasi per l'Hellas Verona con lo storico scudetto. «Eravamo un gruppo molto unito», le parole di Pietro Fanna. «Ci sono vari aneddoti che potrebbero testimoniarlo. Il più curioso è certamente quello relativo al Capodanno trascorso da ben 13-14 giocatori di quel Verona a Cavalese. In quell'occasione il gruppo parlò per la prima volta apertamente di scudetto. Personalmente in quella circostanza mi lasciai scappare anche un sibillino: "Sarà il nostro anno”. Fu una giusta intuizione».
Le intuizioni di Mascetti. Non l'unica di quel capitolo vincente di calcio scaligero. Molte, infatti, furono quelle che il direttore sportivo dell'epoca Emiliano Mascetti adoperò nella costruzione di quel gruppo poi scudettato. «E' vero, feci parecchie scommesse», il suo ricordo. «Acquistai riserve di altre squadre come Fanna, Di Gennaro o Bruni e puntai su giocatori considerati a fine carriera dalla maggioranza degli addetti ai lavori». L'esempio più eclatante? «Hans Peter Briegel», continua Mascetti.
«Era ritenuto un giocatore sul viale del tramonto. Venne a Verona, vinse uno scudetto e partecipò al mondiale del 1986. E' una storia a cui sono particolarmente legato. Fu una scommessa stravinta».
I sogni dell'Hellas. Sul fronte nuove scommesse, infine, gli interlocutori del Nicolis stuzzicano mister Mandorlini sul talento argentino Iturbe. Lui risponde: «E' un ragazzo di grande intelligenza. Deve soltanto mettere a disposizione del collettivo le sue grandi qualità. E' un giocatore di grande prospettiva. Può calcare grandi palcoscenici».
Quelli che i tifosi sognano sicuramente anche per l'Hellas Verona. Una fiaccola alimentata anche da Pietro Fanna. «In questo Verona rivedo lo stesso spirito di quello di Bagnoli. Quello del primo anno dopo la promozione. Potete aprire un ciclo, ci sono molte analogie». Mandorlini incassa sorridendo. Replica con un «sarà impossibile ripetere le vostre imprese», ma poi a voce bassa si lascia sfuggire «magari ci proviamo ad imitarvi».
Alessio Faccincani
FONTE: LArena.it
Hellas Verona-Chievo: 25 convocati
Postata il 22/11/2013 alle ore 19:10
PESCHIERA DEL GARDA - Dopo la rifinitura allo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda, l'allenatore gialloblù Andrea Mandorlini ha convocato 25 calciatori per la sfida contro il Chievo, in programma sabato 23 novembre (ore 18) allo stadio "Bentegodi" di Verona.
Ecco, di seguito, l'elenco completo dei convocati.
Portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 31 Mihaylov.
Difensori: 33 Agostini, 23 Gonzalez, 29 Cacciatore, 3 Albertazzi, 18 Moras, 22 Maietta, 25 Marques.
Centrocampisti: 5 Donati, 10 Hallfredsson, 4 Laner, 19 Jorginho, 6 Martinho, 30 Donadel, 2 Romulo, 14 Cirigliano.
Attaccanti: 7 Longo, 8 Cacia, 9 Toni, 21 Gomez Taleb, 26 Sala, 11 Jankovic, 15 Iturbe.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "La chiesa Hellas è sempre al centro" / VIDEO
Postata il 22/11/2013 alle ore 17:30
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate alla vigilia della sfida Hellas Verona-Chievo, 13a giornata del campionato Serie A TIM in programma sabato 23 novembre (ore 18) allo stadio Bentegodi: "Il derby? Una partita importante, che renderà orgogliosa tutta la città. Siamo tornati a giocarlo dopo tanti anni, e per questo siamo ancora più contenti. Non ci sono favoriti in partite come questa, siamo sereni e la nostra classifica ci permetterà di giocarcela in tranquillità. Io ho disputato derby importanti, in campo si innescano sempre tanti meccanismi e loro dovranno fare di tutto per far punti. La formazione? Tutti sono a disposizione, ho molta scelta e per questo ringrazio lo staff tecnico. Tanti meriterebbero di giocare ma ci aspettano tre partite in sei giorni, dove tutti dovranno avere grande determinazione per guadagnarsi il posto. Hellas o Chievo? Indipendentemente dal campionato, la chiesa dell'Hellas Verona è sempre rimasta al centro. In tanti anni loro sono stati bravissimi, gli auguro di continuare questo percorso".
Ufficio Stampa
Hellas Verona-Chievo: sabato ore 16 - Apertura cancelli
Postata il 21/11/2013 alle ore 17:30
VERONA - L'Hellas Verona FC comunica che in occasione della sfida Hellas Verona-Chievo, 13a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14, i cancelli dello stadio Bentegodi apriranno alle ore 16.00.
Ufficio Stampa
Hellas Verona-Chievo: aggiornamento Settore Ospiti
Postata il 21/11/2013 alle ore 14:32
VERONA - Nella giornata di giovedì 21 novembre, presso la Questura di Verona, si è tenuto l'incontro del "Gruppo Operativo per la Sicurezza" in vista della sfida Hellas Verona-Chievo, in programma sabato 23 novembre (ore18) presso lo stadio Bentegodi.
In merito al settore dedicato alla tifoseria ospite, è stato deliberato quanto segue: "Considerato che il settore di Curva Nord Superiore (lato ovest), riservato agli ospiti, risulta quasi esaurito e per evitare possibili rischi per l'ordine pubblico, tenuto conto altresì che la vendita non è ancora chiusa e quindi sarà certo l'incremento dei biglietti venduti, il G.O.S. stabilisce di aprire da subito la vendita del settore Curva Nord Inferiore.
Gli acquirenti dei biglietti venduti fino ad ora, saranno spostati nel settore inferiore, che è più capiente di quello per il quale sono già stati posti in vendita i biglietti, rendendo quindi più spazioso il Settore Ospiti, in modo da consentireuna migliore gestione dei servizi di ordine pubblico.".
Il costo dei biglietti del Settore Ospiti in prevendita rimane invariato (costo18 euro + diritti di prevendita; 3 euro + diritti di prevendita per gli Under 14).
Il giorno della gara la biglietteria dello stadio Bentegodi rimarrà chiusa.
SI RICORDA CHE L'ACQUISTO DEI TAGLIANDI PER L'INTERO SETTORE OSPITI E' RISERVATO ESCLUSIVAMENTE AI POSSESSORI DELLA TESSERA "NOI DEL CHIEVO".
Ufficio Stampa
La fascia di Mimmo in beneficenza!
Postata il 20/11/2013 alle ore 20:05
VERONA - Sarà un derby nel segno della solidarietà quello che Hellas Verona FC e Chievo giocheranno sabato alle ore 18 allo stadio Bentegodi. Il nostro capitano, Domenico Maietta, insieme a quello avversario, Luca Rigoni, indosseranno una speciale fascia di per celebrare l'undicesimo derby della storia fra le due squadre.
Al termine della partita, le fasce saranno autografate da Maietta e Rigoni e saranno messe all’asta in beneficenza dalle due società. Il ricavato sarà devoluto all'Associazione Onlus "aRenBì", impegnata a raggiungere ogni anno differenti progetti umanitari.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 20/11/2013 alle ore 20:00
PESCHIERA DEL GARDA - Seduta pomeridiana per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche per reparti e partita. Tutti a disposizione, tranne Emil Hallfredsson, che ha svolto terapie e scarico dopo la partita in Croazia per le qualificazioni mondiali con l'Islanda, e Matteo Bianchetti.
IL PROGRAMMA
Giovedì: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Venerdì: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Sabato: Hellas Verona-Chievo (ore 18)
Ufficio Stampa
Toni "Mastino del Bentegodi" contro il Cagliari
Postata il 20/11/2013 alle ore 18:21
VERONA - Luca Toni sempre più leader del concorso “Il Mastino del Bentegodi”, promosso per la quindicesima stagione consecutiva dal mensile di Confcommercio Verona “Il Commercio Veronese” in collaborazione con Hellas Verona Fc. Dopo le prime sei gare interne l'attaccante gialloblù, migliore in campo anche nell’ultimo match casalingo con il Cagliari, comanda saldamente la classifica generale con 253 voti (62 quelli ottenuti nella gara con i sardi), davanti a Romulo (102, di cui 33 con i rossoblù) che ha scavalcato Rafael, ora terzo con 78 voti (2 conquistati con gli isolani).
CLASSIFICA DI GIORNATA E GENERALE
Il prossimo appuntamento con "Il Mastino del Bentegodi" sarà in occasione di Hellas Verona-Chievo, 13a giornata di Seria A. Le votazioni saranno aperte da sabato 23 novembre, giorno della gara, fino a giovedì 28 novembre alle 19. I tifosi potranno esprimere la loro preferenza nell’apposito spazio presente sul sito internet hellasverona.it o inviando una mail all’indirizzo ilcommercioveronese@confcommercioverona.it.
Toni: "Il derby? Vogliamo tornare a fare punti" / VIDEO
Postata il 20/11/2013 alle ore 16:45
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Luca Toni. Ecco le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, rilasciate in vista della sfida Hellas Verona-Chievo, 13a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14 in programma sabato 23 novembre (ore 18) allo stadio Bentegodi: "Il derby di sabato? Tutte e due le squadre hanno da perdere: loro sono in una pericolosa posizione di classifica, noi stiamo bene ma veniamo da una brutta sconfitta e vogliamo tornare a fare punti. E' una partita speciale, i tifosi ci tengono particolarmente e abitando in città sento molto l'aspettativa che c'è per questa sfida. L'amicizia con Dainelli? Ci frequentiamo ancora, è un amico vero. Gli ho fatto i complimenti per come sta giocando, col suo rientro il Chievo è cresciuto in difesa. Sabato ci sarà da lottare, ma il Chievo non è Dainelli. Per loro è una partita importante, sarà una battaglia in campo e, spero, una festa sugli spalti. Il Chievo? E' una squadra abituata a lottare, a giocare partite decisive per la salvezza, ma noi dovremo rimanere concentrati".
Ufficio Stampa
#ChildrenofSyria: Hellas Verona FC insieme ad Unicef
Postata il 20/11/2013 alle ore 12:08
VERONA - Hellas Verona FC ed UNICEF insieme per la solidarietà. Sabato 23 novembre, dalle ore 16 alle ore 20 presso lo stadio Bentegodi di Verona, in occasione della partita stracittadina, i volontari dell’UNICEF venderanno i biglietti della lotteria benefica #ChildrenofSyria ai tifosi presenti al match (biglietto al prezzo di 1 euro). Il ricavato sarà interamente destinato all'emergenza siriana, per la quale 2 milioni di bambini sono ad oggi costretti a fuggire da un paese distrutto da due anni di guerra.
L’estrazione avverrà sabato 21 dicembre 2013 presso la sede dell’UNICEF, in via Michelangelo, 23/a (Verona). L’Hellas Verona FC ha messo a disposizione tra i premi due accrediti per seguire le partite casalinghe dell’Hellas Verona e due kit ufficiali da gara. Partecipando alla lotteria sarà possibile vincere altri premi: un buono per dieci lezioni di inglese presso la Greenschool, 30 biglietti per il cinema Teatro Stabile e molte altre sorprese.
Ufficio Stampa
Under 21: Bianchetti non basta, Italia ko
Postata il 19/11/2013 alle ore 18:55
GORNJI MILANOVAC (Serbia) - Non basta un'ottima prestazione a Matteo Bianchetti per evitare la sconfitta della Nazionale Under 21 di Di Biagio, impegnata nelle qualificazioni europee 2015. Il difensore gialloblù, come sempre titolare e capitano, è stato il migliore in campo ma non è stato sufficiente per consentire all'Italia di battere la Serbia (vincitrice per 1-0 grazie a una rete di Crausic).
Ufficio Stampa
A lezione d'inglese con l'Hellas Verona
Postata il 19/11/2013 alle ore 11:30
VERONA - Segui l'Hellas Verona, dentro e fuori dal campo. Il nuovo language consultants dell'Hellas Verona FC, Green School (via Cristofoli 28, Verona), in occasione della sfida Hellas Verona-Chievo propone un'iniziativa da non perdere. Sabato 23 novembre, dalle 17 alle 20.30, l'istituto aprirà le sue porte in occasione dell'Open Day, dove tutti gli abbonati dell'Hellas Verona che parteciperanno e aderiranno ad uno dei corsi linguistici disponibili potranno ricevere un pallone Nike autografato da un campione gialloblù.
Per maggiori informazioni: CLICCA QUI https://www.hellasverona.it/userfiles/1-Volantino_Greenschool_Follow_Hellas%20(2).pdf
Ufficio Stampa
Hellas Academy: nasce il futuro gialloblù / VIDEO
Postata il 19/11/2013 alle ore 19:00
PESCHIERA DEL GARDA - Nasce Hellas Verona Academy. Un progetto ambizioso, promosso dall'Hellas Verona FC, attraverso cui si propone di rafforzare il legame con il territorio per tornare ad essere il punto di riferimento principale per le squadre di Verona e provincia, creando delle collaborazioni forti e continue che durino nel tempo. Tante le attività in programma per i prossimi mesi, dove non si guarderà solamente al lato sportivo ma anche ad una comune crescita formativa-culturale insieme alle società affiliate.
Autorevoli gli obiettivi: strutturare i legami con le realtà del territorio per trovare i campioni gialloblù del futuro. Entusiasta il responsabile delle affiliazioni, Luigi Beghetto, che dichiara: "L'Hellas Verona è un patrimonio di tutti, qui c'è una fede immensa. Abbiamo un'importante opportunità di costruire qualcosa per il futuro. Siamo partiti in punta di piedi per dare sempre più lustro ad un brand, quello dell'Hellas Verona, dalla portata nazionale".
La serata, che si è svolta lunedì 18 novembre nella splendida cornice della Sala Camino dell'Active Hotel Paradiso & Golf di Peschiera, ha visto la partecipazione attenta ed attiva di tutti i rappresentati (circa un centinaio) delle 21 società affiliate, che hanno potuto così approfondire la conoscenza dello sviluppo del progetto e ritirare il materiale per le varie attività.
Soddisfatto il responsabile del Settore Giovanile gialloblù, Claudio Calvetti: "Hellas Academy? Un progetto importante, per riconquistare il legame con il territorio. Vogliamo migliorare, per creare un Settore Giovanile dal grande livello tecnico".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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SPAREGGI PER IL MONDIALE: RONALDO irresistibile, niente da fare per IBRAHIMOVIC e la sua SVEZIA sarà il PORTOGALLO a partecipare a Brasile 2014! Passa per il rotto della cuffia anche la FRANCIA che ribalta il pesante 2 a 0 dell'andata facendone 3 all'UCRAINA. Niente da fare per l'ISLANDA di HALLFREDSSON battuta dalla CROAZIA dopo lo 0 a 0 dell'andata, passa anche la GRECIA ai danni della ROMANIA e, per qunto riguarda il girone africano, ALGERIA e GHANA...
Ci sarà anche il MESSICO niente da fare per la NUOVA ZELANDA
SERIE A: E' Sinisa MIHAJLOVIC il nuovo tecnico della SAMPDORIA dopo l'esonero di Delio ROSSI
VITA DA EX: Luca Urbani parla di SGRIGNA 'Alessandro è felice al CARPI per il futuro si vedrà...'
20.11.2013
Sampdoria, ufficiale: Mihajlovic è il nuovo tecnico
Milano, 20 nov (TMNews) - L'Uc Sampdoria Spa comunica che l'incarico di allenatore responsabile della prima squadra è stato affidato al signor Sinisa Mihajlovic". Questo il comunicato ufficiale apparso sul sito del club doriano: sarà dunque il tecnico serbo il sostituto di Delio Rossi. Dalla nota si apprende anche che l'allenatore verrà presentato in conferenza stampa a Bogliasco giovedì alle 14. Lo staff di Mihajlovic sarà composto dai collaboratori Nenad Sakic ed Emilio De Leo e dal preparatore atletico Antonio Bovenzi. Dopo aver risolto il proprio rapporto con la Nazionale serba, Mihajlovic si appresta dunque a fare il suo grande ritorno alla Sampdoria, di cui ha indossato la maglia da giocatore dal 1994 al 1998. L'allenatore 43enne sarà il nono straniero di sempre alla guida del club genovese. Per Mihajlovic questa sarà la quarta avventura da tecnico responsabile di un club italiano, dopo essersi seduto sulle panchine di Bologna, Catania e Fiorentina. Nel suo curriculum anche un esperienza da vice allenatore all'Inter, oltre a quella appena conclusa da commissario tecnico della Serbia.
Dsp-Ral
20.11.2013
Brasile 2014: Messico qualificato, Nuova Zelanda ko
Milano, 20 nov (TMNews) - È il Messico la penultima qualificata a Brasile 2014. Gli uomini di Miguel Herrera si presentavano a Wellington forti del 5-1 dell'andata: al Westpac Stadium è arrivata un'altra vittoria, stavolta per 4-2. Decisive la tripletta di Peralta e la rete di Pena, ai neozelandesi i gol di James su rigore e Fallon servono solo di consolazione. Ora manca solo l'Uruguay, che deve sbrigare la pratica Giordania per guadagnarsi il Brasile. Sfida senza storia a Wellington: la scelta del nuovo ct Herrera di lasciare a casa le star Chicharito Hernandez e Giovani Dos Santos per puntare su un gruppo senza prime donne paga e anche al Westpac Stadium arriva un successo rotondo. Eroe di serata il centravanti del Santos Laguna Oribe Peralta, che in 33 minuti mette a segno la tripletta della sicurezza. Il sussulto d'orgoglio neozelandese arriva all'80' con il rigore di James e all'83' con Fallon, poi ci pensa Pena al minuto 87 a sancire il definitivo 2-4. Si tratta del 15esimo Mondiale per il Messico, il sesto consecutivo: dal 1994 vengono sempre eliminati agli ottavi, in Brasile proveranno a superarsi.
Dsp-Ral
20.11.2013
Cr7, sgarbo mondiale a Ibra
Una tripletta di Ronaldo regala il pass al Portogallo battendo 3-2 la Svezia Qualificata pure la Francia
ROMA
La super sfida per andare ai mondiali tra Svezia e Portogallo se la aggiudica Cristiano Ronaldo che prende per mano la sua nazionale e la trascina in Brasile. Dopo il gol siglato nello spareggio d'andata chiuso sull'1-0, il fuoriclasse del Real Madrid si è superato in Svezia regalando ai suoi una tripletta che vale il pass per i Mondiali del Brasile.
A Solna finisce 2-3 per i lusitani al termine di una gara emozionante con due stelle mondiali assolute come Cristiano Ronaldo e Zlatan Ibrahimovic, il primo andrà in Brasile, il secondo no.
Al 50' CR7 sblocca il risultato, ma arriva immediata la reazione svedese con capitan Ibra che firma una doppietta andando in gol al 68' e al 72', la Svezia ci crede, ma Cristiano Ronaldo la castiga firmando un incredibile 1-2 al 77' e al 79'. Finisce 2-3, il Portogallo e Cristiano Ronaldo in Brasile, la Svezia e un comunque grande Zlatan Ibrahimovic a casa.
E anche la Francia di Deschamps, alla fine, si è qualificata eliminando l' Ucraina. Nello spareggio di ritorno giocato a Parigi la nazionale francese ha battuto 3-0 gli avversari che si erano imposti all'andata 2-0. Per i Blues decisivo un autogol di Gusev al 27' della ripresa dopo le reti nel primo tempo di Sakho (22') e Benzema (34').
E ci sarà pure la Croazia che ha battuto l'Islanda per 2-0 (gol di Mandzukic al 27' del primo tempo e di Srna nella ripresa). La gara di andata era terminata 0-0.
Al gruppo delle qualificate, inoltre, si è aggiunta la Grecia che ha pareggiato 1-1 (gol di Mitroglou al 23' pt e autorete di Torosidis al 10' st) in casa della Romania sfruttando quindi la vittoria nella gara di andata per 3-1.
E per quanto riguarda l'Africa, invece, è passata anche l'Algeria, che ha battuto per 1-0 il Burkina Faso al quale non è bastato aver vinto l'andata in casa per 3-2. Decisivi per l'Algeria i gol segnati in trasferta.
E il Ghana. Qualificazione, questa, quasi scontata nonostante sia sì stata sconfitta per 2-1 dall'Egitto ma passata grazie al 6-1 dell'andata. Oggi Messico-Nuova Zelanda e domani Giordania-Uruguay.
FONTE: LArena.it
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Torna il derby a Verona. Fanna: "Troppo tempo che aspettavamo"
21.11.2013 23.00 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Ai microfoni di Tuttomercatoweb Pietro Fanna, campione d'Italia col Verona nel 1985, ci introduce al derby fra Hellas e Chievo, che ritorna dopo oltre 11 anni: "Un derby così mi manca, considerato che a Verona ai miei tempi il Chievo praticamente non c'era. Bravi poi a costruire una squadra che è riuscita a fare risultati sportivi storici. Ancor più bravi a rimanere a questi livelli. Questo è un derby che aspettiamo più noi visto che stavolta siamo noi ad arrivare da lontano, mentre loro ci aspettavano. Una partita che fa bene mi auguro allo sport".
Come si vive l'attesa per il derby?
"Verona è una città molto tranquilla sotto questo aspetto. Da parte nostra ci sono molti più tifosi. Mi auguro che sia una partita corretta e me l'aspetto difficile. Il Chievo ha cambiato allenatore e sarà ben motivato".
Hellas Verona sorpresa di questo inizio stagione. Possiamo paragonarla a quel Verona degli anni '80 che da neopromossa centro l'Europa?
"Sì, questo Verona somiglia al primo Verona di Bagnoli, dove arrivai anche io dalla Juve. Era un gruppo che nasceva dalla B e forse un po' prima. Eravamo in 5-6 a portare esperienza e si creò un gruppo che arrivò quarto in classifica. Questa squadra ricorda la mia in questo aspetto. Ora, centrare un posto in Europa è difficilissimo, l'obiettivo dopo tanti anni di purgatorio è la salvezza. Facciamo qualche gradino e poi, una volta centrato l'obiettivo possiamo divertirci guardando in avanti e non indietro".
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - Carpi, ag. Sgrigna: "Decisivo nel derby. In Emilia è felice"
19.11.2013 15.10 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Fonte: @RaffaellaBon
Ai microfoni di Tuttomercatoweb.com, Luca Urbani, agente di Carl Valeri, centrocampista australiano del Sassuolo, parla del recupero dell'ex Grosseto: "Posso dire che finalmente ha superato il problema alla caviglia. Ha giocato con la Primavera e ha subito dimostrato di essere guarito. Oramai è pienamente a disposizione di mister Di Francesco. Credo che il prossimo turno di Coppa Italia possa essere il momento opportuno per farlo rientrare in prima squadra".
Dalla Serie A a quella cadetta. Sgrigna a Carpi uomo assist e non solo
"Alessandro è stato determinante per la vittoria nel derby contro il Modena. Un gol su rigore e due assist sono stati decisivi per il successo. Lui è molto contento della sua avventura in Emilia. Per quanto riguarda il futuro è ancora presto per dire qualcosa. Sicuramente il ragazzo è stato accolto benissimo dalla società e in primis dal ds Giuntoli, dal mister e dai compagni. Quando sarà il momento faremo le giuste valutazioni con il Verona che detiene la proprietà del suo cartellino".
Come sta andando, invece, l'avventura di Max Benassi a Reggio Calabria?
"Si trova bene. A Reggio c'è un ambiente positivo ed è soddisfatto di giocare in una squadra così prestigiosa. Come tutta la squadra, però, sta vivendo un momento particolare. Sono sicuro che ne verranno fuori e Max darà un contributo determinante".
Chiudiamo con Castiglia e il suo Empoli.
"Arrivare in un club a campionato già iniziato non è mai semplice. Devi inserirti in un contesto già collaudato, una macchina quasi perfetta nel caso azzurro, ma Sarri gli ha dato sempre spazio e la speranza è che continui nella sua scia positiva, sia a livello personale che di squadra".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com