FINALMENTE TORNA IL CAMPIONATO...
Dopo una lunga attesa dovuta alle feste ecco ritornare l'impegno in campionato ed il nostro HELLAS al 'Binti' contro il COMO chiamato a dare il via alla rincorsa in classifica: anno nuovo VERONA nuovo?
Questo è quello che tutti i butèi sperano ma la strada s'è fatta maledettamente in salita e, dopo la brutta partenza, la sintonia mai sbocciata con GIANNINI, il suo esonero, l'arrivo di MANDORLINI e la 'pareggite' ecco le voci sulla dirigenza, la salute purtroppo precaria del patròn MARTINELLI, PARENTELA si PARENTELA no, PREZIOSI forse e PASTORELLO pure ed un mercato che non potrà dare risposte se la squadra non reagirà a dovere...
QUI COMO
Nel test contro la formazione Beretti di Mercoledì doppietta di MAAH.
Fra i lariani saranno assenti l'ex gialloblù CONTI, il centrocampista argentino VILLAR e l'attaccante COZZOLINO.
Fra ragazzi di mister GARAVAGLIA anche DA DALT che giocò con l'HELLAS due stagioni or sono.
QUI VERONA
Rientrano PAGHERA, MAIETTA e RUSSO a pieno regime e per la gara contro i lariani, se il modulo rimarrà quello (4-3-1-2 o 4-3-3), potrebbero cambiare gli interpreti. In attesa di un nuovo attaccante probabile comunque ancora l'impiego di LE NOCI dietro a PICHLMANN e FERRARI (dato che sarà difficile rivedere ancora in campo SELVA in attesa di essere ceduto a meno di clamorose svolte), per rivedere in campo BERRETTONI, che al momento servirebbe come il pane al disegno tattico di MANDORLINI, dovremo attendere probabilmente un altro paio di mesi.
NEWS DAL MERCATO
Dopo la partenza con 1000 nomi veri e presunti si va via via delineando un mercato 'low profile' anche per l'HELLAS in linea con quello delle società omologhe che, prima di comprare, vendono mantenendo un rapporto di uno a uno tra ingressi e uscite: colpa (o merito?) di questa maledetta/benedetta crisi economico finanzaria che ha invitato più o meno tutti ad 'abbassare la cresta'...
GIBELLINI assicura ancora nessuna rivoluzione! (questa l'abbiamo già sentita eh eh) ma stavolta potrebbe far seguire i fatti alle parole e non certo per i risultati che la 'sua' squadra ha ottenuto...
Fari puntati, anche questo è scontato, sull'attacco: dopo DI NARDO, GOMEZ TALEB, GANCI, BACLET, GODEAS (scambio con SCAGLIA) e TITONE ecco spuntare Paul MUNSTER attaccante del LINFIELD F.C. che segna caterve di gol nella Prima Divisione dell'Irlanda Del Nord e non sembra voler rinnovare con la sua squadra...
Piace anche PAONESSA esterno 24enne del CESENA.
Smentita dai dirigenti scaligeri una presunta trattativa volta a cedere il portiere RAFAEL al PORTOGRUARO; l'estremo difensore brasiliano è ritenuto incedibile al momento (ma alcuni rumors darebbero il VERONA su RUSSO del PERGO e FRISON del VICENZA).
L'ex gialloblù FARIAS, nel frattempo, concluderà la stagione col FOGGIA.
[DICONO]
Mister MANDORLINI vuole la vittoria «Dobbiamo volere i tre punti a tutti i costi. Questo è stato il discorso fatto ai ragazzi, si presenta una buona opportunità, esistono i presupposti per sfruttarla. Giochiamoci quello che abbiamo, fino alla fine».
Tra i lombardi assenti Conti, Villar e Cozzolino: «Ho visto qualche dvd relativo alle ultime gare, si tratta di una squadra che accusa qualche problema di formazione, ma guardiamo solo in casa nostra. L'imperativo è migliorare diversi aspetti: massimo rispetto per gli avversari, ma l'Hellas deve vincere con tutti».
Un diverso assetto tattico è strettamente connesso con la capacità degli uomini a disposizione di adeguarsi: «Le alternative dipendono dall'interpretazione dei giocatori. Mi interessa che loro corrano, giochino e trovino soluzioni in occasione di alcune situazioni di gioco. Abbiamo lavorato anche dal punto di vista fisico, i successi si centrano grazie ad un approccio adeguato» (HellasVerona.it)
FATTORI sull'HELLAS «La piazza vuole e merita di più di ciò che sta accadendo adesso, la vittoria sulla Paganese ovviamente non può bastare, il Verona deve subito tornare in B perché i tifosi hanno sofferto anche troppo. E non scordiamoci che per il prestigio della società anche la B andrebbe stretta, figuriamoci la Prima Divisione di Lega Pro. Mi spiace aprire il giornale e dover andare alla fine per leggere qualcosa sul Verona, mi spiace vedere giocare la squadra su campetti di periferia, Verona è una squadra che merita di giocare a Milano, a Torino, a Firenze. Spero che nel futuro tutto possa cambiare, anche la squadra avrebbe più stimoli per fare bene, nel calcio italiano deve tornare protagonista anche questa città… Questo campionato? Tutto dipende dalla società, se ci sono notizie positive, il gruppo ha le qualità per risalire» (CalcioNew24.it)
Il terzino CANGI chiude il 2010 «E' terminato un anno importante ma sicuramente molto difficile. Vorrei portare con me l'ultimo periodo targato Mandorlini e la vittoria con la Paganese, da cui ripartire per pensare subito al Como col giusto approccio».
Il difensore gialloblù preferisce concentarsi sull'attualità piuttosto che sugli ostacoli del primo scorcio di stagione: «Non saprei dare una spiegazione alle difficoltà incontrate. Ora quei momenti sono alle spalle, badiamo al presente. Il passato non è stato felice, sfruttiamo al meglio le occasioni che si presentano per proseguire nello stesso modo in cui abbiamo finito l'anno».
Garzon e compagni hanno provato sulla propria pelle che in questa categoria il blasone conta relativamente: «Ad inizio campionato si parlava di vittorie e di Serie B, poi siamo incappati in formazioni che lottano per salvarsi o che nonostante difficoltà societarie ci hanno battuto. Serve grande umiltà, non basta chiamarsi Hellas Verona o fare diecimila abbonati per superare agilmente gli avversari. I successi arrivano solo quando metti qualcosa più degli altri. Il calendario ci offre tre-quattro partite utili per uscire da questa situazione, sprecare le occasioni ci condannerebbe a rivivere i mesi passati» (HellasVerona.it)
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[RASSEGNA STAMPA]
CALCIOMERCATO
ESCLUSIVA TLP - Hellas Verona, piace il cesenate Paonessa
06.01.2011 12:00 di Nicolò Schira
L'ultima idea in casa Hellas Verona per ciò che concerne il ruolo di tornante offensivo conduce all'esterno di proprietà del Cesena Gabriele Paonessa. Per l'esterno bolognese classe '87 c'è già stato un primo contatto negli scorsi giorni fra le due società in cui i romagnoli hanno proposto ai dirigenti scaligeri il prestito gratuito sino a giugno dell'attuale numero nove cesenate trovando l'assenso dei gialloblù particolarmente interessati ad assicurarsi le prestazioni dell'ex fantasista del Vicenza. Al momento l'unico ostacolo alla chiusura della trattativa è rappresentato dall'elevato ingaggio che Paonessa percepisce e che in caso di chiusura della trattativa dovrebbe accollarsi il club veronese che appare restìo a questa eventualità. Nei prossimi giorni è previsto un nuovo contatto fra le parti in causa per capire se ci saranno margini per chiudere l'affare.
CALCIOMERCATO
Pavia, serve una punta centrale
04.01.2011 21:30 di Federico Carboni
Il Pavia è in cerca di un attaccante possibilmente over 30 e sopratutto che garantisca tanti goal. La squadra pavese che staziona nei bassi fondi della classifica ha in attacco cinque uomini dei quali il più "vecchio" ha solo 23 anni. Fino a questo momento i papabili a vestire la casacca azzurra sono tre: Simone Cavalli svincolato da poco dall' Andria con un passato in serie B (21 goal in 116 presenze) e in serie A con la Reggina (2 goal in 13 presenze) sarebbe l'opzione più allettante. L'altro nome è quello di Emanuele Testardi che vuole lasciare Gubbio. Non è da escludere la pista che porta al veronese Andy Selva, il bomber sanmarinese infatti è il giocatore che più si addice alla causa in questo momento. Il nazionale sanmarinese dal 2009 a Verona ha giocato 28 partite ed ha messo a segno 8 goal, in precedenza ha giocato con il Sassuolo con il quale ha segnato la bellezza di 28 goal. L'arrivo di una punta di conseguenza porterà alla partenza di uno dei cinque attaccanti a disposizione dell'allenatore Gianluca Andrissi.
CALCIOMERCATO
Hellas Verona, se parte Rafael ecco chi sono le alternative
07.01.2011 16:30 di Nicolò Schira
Nel caso di partenza dell'estremo difensore brasiliano Rafael De Andrade in direzione Portogruaro i dirigenti dell'Hellas Verona non si faranno trovare impreparati; infatti in queste ore il club veronese sta vagliando due possibili alternative per il ruolo di numero uno gialloblù: la prima conduce al portiere pararigori del Pergocrema Francesco Russo. Mentre la seconda pista porta all'estremo difensore classe '88 Alberto Frison del Vicenza che in questa stagione ha già disputato 12 presenze in cadetteria nelle fila biancorosse.
CALCIOMERCATO
Il Portogruaro a caccia di un numero uno in Lega Pro
07.01.2011 15:45 di Nicolò Schira
Il Portogruaro alla ricerca di un portiere sta corteggiando insistentemente due estremi difensori che si sono messi in evidenza in Prima Divisione: si tratta dell'estremo difensore classe '82 del Pergocrema Francesco Russo, balzato agli onori delle cronache per aver neutralizzato cinque calci di rigore nel girone d'andata, e del numero uno dell'Hellas Verona Rafael De Andrade che nell'ultimo anno e mezzo si è imposto per continuità di rendimento come uno dei più talentuosi portieri in circolazione.
CALCIOMERCATO
Hellas Verona, per arrivare a Godeas bisogna sacrificare Scaglia
07.01.2011 18:00 di Nicolò Schira
L'Hellas Verona continua il corteggiamento al centravanti della Triestina Denis Godeas: rispetto a qualche giorno fa gli scaligeri hanno operato dei passi avanti trovanto un'intesa di massima con la punta ex Mantova. Ora però i dirigenti gialloblù devono convincere quelli alabardati che per il cartellino del bomber friulano chiedono come contropartita tecnica il centrocampista classe '77 Massimiliano Scaglia.
ALTRE NEWS
Nazionale Under 20: sono ben 14 i convocati dalla Lega Pro
07.01.2011 20:00 di Valeria Debbia
Ventidue calciatori sono stati convocati dal tecnico della Nazionale Under 20 Francesco Rocca per lo stage di allenamento, in programma al Centro Tecnico di Coverciano, dal 9 al 12 gennaio prossimi e ben quattordici di loro provengono dalla Lega Pro.
Saranno i primi tre giorni di lavoro del 2011 per gli Azzurrini in vista dell’impegno di febbraio, quando l’Italia affronterà a Dortmund la Germania nel quarto impegno stagionale del Torneo Quattro Nazioni.
Il raduno è previsto per la serata di domenica 9 gennaio; lunedì 10 e martedì 11 allenamenti pomeridiani e chiusura dello stage mercoledì 12 con un test amichevole contro la Sestese Calcio, formazione di Serie D.
Questo nel dettaglio la lista dei calciatori convocati:
Portieri: Colombi (Juve Stabia, 1991), Rossi (Atalanta, 1991);
Difensori: Bugno (Monza, 1991), De Paola (Viareggio, 1990); Malomo (Verona, 1991), Masi (Fiorentina, 1990), Pasini (Milan, 1991), Regini (Foggia, 1990), Tuia (Monza, 1990), Ugge' (Monza, 1991);
Centrocampisti: Bellomo (Barletta, 1991), Bertolacci (Lecce, 1991), Florenzi (Roma, 1991), Insigne (Foggia, 1991), Martina Rini (Verona, 1990), Ricci (Monza, 1990), Taddei (Fiorentina, 1991), Vacca (Benevento, 1990);
Attaccanti: Fischnaller (Sudtirol, 1991), Ragatzu (Cagliari, 1991), Testardi (Gubbio, 1990), Zigoni (Genoa, 1991).
ALTRE NEWS
Verona, bomber Le Noci: "Un giocatore non si giudica da un rigore fallito"
Il capocannoniere dell'Hellas, nonostante i 6 gol all'attivo resta tra i più discussi gialloblù di questo altalenante avvio di campionato. "E comunque, se ce ne danno un altro, io torno sul dischetto. Mi spiace di più per l'errore di La Spezia...
06.01.2011 23.00 di Redazione TLP
Fonte: Larena.it / Raffaele Tomelleri
Come canta De Gregori? "Un giocatore non si giudica da un calcio di rigore...". Bellissima canzone, perfetta per uno che, «reduce» da un rigore sbagliato, rischia di tenersi per tutto l'anno un'etichetta pesante. Scomoda e sbagliata. "Non è da questi particolari che si giudica un giocatore" canta ancora De Gregori. "...ma dal coraggio, dall'altruismo, dalla fantasia...". Parla il bomber del Verona, Giuseppe Le Noci, dopo l'errore dal dischetto, proprio contro la sua ex squadra.
Ci siamo, Le Noci? "Non lo so se ci siamo, so solo che certi fischi che ho sentito fanno più male degli errori stessi. Sono uscito con la Paganese, dopo un gol e dopo una buona partita, vincevamo 4-0 e la gente mi ha fischiato. Boh...".
Colpa del rigore?
"Ma sì, sarà anche colpa del gol sbagliato a La Spezia, però, detto tra noi, faccio fatica a capire. Certo, so benissimo che sono stati due errori pesanti, che avremmo qualche punto in più, ma credo di aver fatto anche altre cose, finora..."
Intanto, 6 gol, capocannoniere del Verona...
"Guarda, se vuoi la verità, sono il primo a non essere del tutto contento del bilancio. Non perchè io debba fare sempre 20 gol a stagione, ma perchè, viste le occasioni che ho avuto, qualche gol in più ci stava..."
Chi è esattamente Le Noci?
"Non sono una prima punta, quindi non è che posso fare 20-25 gol a stagione, anche se l'anno scorso ne ho fatti 18. Ma gioco anche per la squadra, penso di aver fatto finora 4-5 assist, per esempio. E poi, sono uno che dà tutto. Sempre".
Chiudiamola qui: se devi cancellare uno dei due grandi errori...
"Non ho dubbi, quello di La Spezia. Quando ci penso, m'arrabbio ancora... Il rigore no, un rigore ci sta pure di sbagliarlo, non solo per Le Noci. Se giochi a calcio devi mettere in conto qualche volta anche di sbagliare, ma certe responsabilità te le devi saper assumere. Almeno, io la penso così...".
Domanda delicata: domenica a Como c'è un rigore in favore del Verona...
"E io ci sarò, di sicuro non mi chiamo fuori. Poi, magari, il mister deciderà di farlo battere a un compagno, ma questo è un discorso diverso. Io non scappo via, questo è poco ma sicuro".
Hai parlato del mister, che cosa ha portato di nuovo?
"E' cambiato il modo di lavorare sul campo. Magari c'è più attenzione al lavoro tattico, si cerca di avere più punti di riferimento precisi, dei punti fermi sui quali costruire il gioco. Direi questa, come cosa essenziale".
E il Verona, come sta?
"Il Verona deve cambiare marcia, perchè ha tutte le qualità per farlo. Su una cosa siamo d'accordo tutti. Questa squadra vale una classifica migliore, sta a noi adesso andare a riprendercela".
Obiettivo play off, possibile?
"Io penso che non si debba fissare un traguardo e pensare a quello. dobbiamo davvero giocare partita per partita, senza pensare ai play off. Dobbiamo solo vincere il più possibile, la strada per i play off passa da questo, mica dalle parole".
Senti, ma è vero che la maglia del Verona pesa?
"No, la storia non pesa, se è quello che vuoi dire. E' chiaro, pesano di più gli errori quando giochi in una piazza come questa, che ha grandi sogni e grandi pressioni. Ma fa parte del gioco. Il calcio è così, ormai l'ho imparato. Il bello è che dopo ogni partita ce n'è sempre un'altra...".
FONTE: TuttoLegaPro.com
EDITORIALE TLP
VISTO da GUFFANTI": Il punto sul calciomercato in 1^ Divisione
Riccardo Guffanti, Direttore Sportivo professionista, iscritto all´albo speciale dei Direttori Sportivi della F.I.G.C. e per diversi anni dirigente in club di Lega Pro è oggi Osservatore e Collaboratore dell´Udinese Calcio.
04.01.2011 14.41 di Riccardo Guffanti
E' iniziato il nuovo anno, stanno per finire le feste. Tutti pronti a ripartire per la seconda parte del campionato (domenica si disputa la seconda gara del ritorno), ma soprattutto è partito ufficialmente il calciomercato, quel mercato che servirà a molte per riparare a ciò che non è andato bene sino a questo momento (non a caso è spesso definito di "riparazione"), ma anche per rafforzare quelle compagini che hanno dimostrato già buona solidità.
Non va però dimenticato, che è anche il mercato più difficile e rischioso, in una economia, quella in Lega Pro, dove diversi club sono in difficoltà, il rischio di andare ad aggravare o appesantire i bilanci, se le scelte tecniche non dovessero risultare centrate, è molto reale, quindi credo che sia del tutto indispensabile avvalersi di bravi dirigenti (vedi Direttori Sportivi) qualificati, che nelle società appartenenti a questa lega, è ancora in difetto.
Dalle prime trattative di questi primi giorni si può dedurre che la maggioranza di squadre, sia nel girone A che nel girone B vuole cambiare dando attenzione al reparto offensivo, non a caso gli attaccanti rispetto ai difensori e i centrocampisti, sono in questo momento l'attenzione principale dei club.
Ovviamente dando uno sguardo ai conti si privilegia lo scambio che all'aquisto del cartellino di un calciatore, a parte casi isolati, come quello di Ripa, centravanti della ProPatria in Seconda Divisione che sembra sia l'unico a essere vincolato (dopo la messa in mora, il club l'ha pagato) al club bustocco, rispetto al resto della squadra che ha messo in mora la società e se non pagati si troverebbero tutti svincolati, ovviamente se così fosse, la Nocerina (la più vicina al giocatore) e altre squadre, dovrebbero sostenere un costo per acquisire la sua prestazione: è da anni che bomberRipa va in doppia cifra, non poco.
Nel girone A di sicuro tra le più attive, il Verona e la Cremonese che dopo un girone di andata insufficente e vista comunque una classifica che rimane in parte ancora corta, dando buone possibilità di recupero, si impegneranno a "rivoluzionare" l'organico, anche perchè i due allenatori ( Mandorlini e Acori ) subentrati , ci vogliono mettere, in modo forte, mano.
Mister Mandorlini ha chiesto due attaccanti, del rango di Ganci ( Pescara ) e Baclet ( Vicenza ), ovviamente deve seguire una partenza e pare che in uscita ci sia Selva, e dopo l'attacco si pensa di rafforzare il reparto difensivo, trattativa aperta con la Lazio per Bonetto; a Cremona, Acori spinge per una vera rivoluzione, il difensore Bianchi è già in partenza, sembra che lo seguano il poertiere Paoloni e l'attaccante Musetti, stesso discorso per giocatori del calibro di Miramontes e Colacone, in entrata si fanno i nomi di Artistico per l'attacco e del portiere Russo del PergoCrema.
Dietro Verona e Cremonese, un'altra squadra che a inizio stagione aveva progettato un campionato di vertice e che per ora i risultati dicono diversamente, è lo Spezia, anche i Liguri sembrano intenzionati a intervenire in modo sostanzioso in questo mercato, preso il difensore Bianchi si punta sul portiere Fiorillo, classe 90, via Sampdoria e gira forte il nome del centrocampista Buzzegoli del Varese.
In cerca di attaccanti, in questi primi giorni di mercato, anche il Como, dove sembra in partenza Cozzolino, interessata la Paganese, che sta concludendo l'arrivo dell'esterno Rodi dal Brindisi,il Monza che dopo l'infortunio di Samb non è del tutto sodisfatto di Russo( anche se il mister Verdelli lo vorrebbe rilanciare ),la Spal che già forte nel suo reparto offensivo, chiede informazioni su Germinale del Benevento, il Sorrento che pare sia vicinissimo a Bonvissuto ( Ascoli ), ricerca di una punta anche per il Bassano ( cerca anche un portiere ).
Il Gubbio, primo in classifica sta valutando al contrario se cedere in questa sessione dei giovani interessanti a squadre superiori o riuscire a tenere sino a giunio un gruppo meraviglioso che sta andando oltre alle più rosee previsioni e puntare a una promozione storica, anche la Salernitana per ora da attenzione a delle priorità gestionali e di relazioni, visto che i giocatori si sono più preoccupati della solidarietà ai compagni messi sul mercato, che al loro rendimento sino ad ora, non di sicuro all'altezza dell'organico.
Per le restanti, sia di alta ( Reggiana, Alessandria ) centro ( Lumezzane, Altoadige, Ravenna ) che bassa classifica ( Pergocrema, Pavia ) per ora, valutazioni approfondite come affrontare questo mercato dando maggiori attenzioni a non "sballare" i preventivi di bilancio, che non significa nei prossimi giorni non migliorare i propri organici.
Nel girone B i" fuochi d'artificio " li spara subito il Taranto a voler dimostrare che non si vuole assolutamente rinunciare agli obbiettivi di inizio stagione, sembra che siano già concluse le trattative per portare il forte centroc. Chiaretti e la punta Guazzo e se non parte il proprio bomber Innocenti ( 9 reti in diciotto gare ) l'attacco diventa stellare.
In questo inizio di mercato le più attive sono le squadre che rincorrono le prime tre ( Nocerina, Atleticoroma. Benevento ) e che sopratutto si possono giocare i due posti playoff, come la Juvestabia che sta cercando di portare a casa due giovani di primissima fascia come l'attaccante Ciro Immobile, ora al Siena ma di proprietà della Juventus, e l'esterno sempre settore giovanile Juve, Esposito, ora in forza all'Ascoli; il Cosenza che pensa ad altrettanti grandi nomi, come punte, tipo Zizzari ( Reggina ) o adirritura Pellicori del Torino, per quest'ultimo si farebbe un sacrificio economico se dovesse partire il proprio bomber Biancolino ( ne è interessata la capolista Nocerina se non dovesse concludere con Ripa della ProPatria ).
Tra le inseguitrici alle prime e alla ricerca di una conferma all'ottimo girone di andata interviene sul mercato anche il Foggia di mister Zeman, ma la linea è quella di proseguire sul progetto giovani, ecco perchè si parla dell'arrivo del bravo cc Riccardo Perpetuini ( Lazio ) e del brasiliano ventenne Farias, cercando di trattenere i giovani più bravi , sino al termine del campionato che sono già stati segnati sui notes degli osservatori dei club di serie B e A .
Nel girone B visto la spaccatura in alta classifica per alcune squadre la valutazione come intervenire deve essere maggiormente ponderata, così "leggo" la staticità di Lanciano e Siracusa, il capire se pur guardandosi avanti e non rischiando dietro, il da farsi, in questa prima fase diventa secondo me, molto determinante.
Qualcuno lavora, prima in uscita, che in entrata, come sembra sia il pensiero dei dirigenti del Viareggio e del Gela, qualcuno pensa che cosa fare se arrivano punti di penalizzazione, è il caso di Ternana e Foligno ( per i non avvenuti pagamenti di contributi ai propri dipendenti ) e conseguentemente a queste sanzioni, riflettono come cambiare tendenza al girone d'andata squadre come le toscane Lucchese e Pisa che per ora si trovano in bassa classifica e che da questo mercato ne devono trarre dei solidi benefici.
Il consiglio, me lo si permetta, è comunque che il mercato non deve essere un numero di operazioni per fare contenti solo i tifosi, mettendo a rischio, se non si centrano gli obbiettivi, la stabilità e la vita dei club. Il tifoso pur deluso alla fine se la propria squadra non ha vinto, privilegia di sicuro poter continuare a esserci e ritentare, che scomparire dalla scena calcistica come spesso negli ultimi anni è capitato a tante squadre e "piazze" gloriose.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Mercoledì 05 Gennaio 2011
Hellas, il tecnico spegne tutte le voci di mercato: domenica bisogna vincere
Mandorlini: «Meglio pensare al Como»
di Mario Padovani
VERONA - Gennaio è un mese caldo per l’Hellas. Non certo per il clima, ma per le svolte attese in campo e fuori. Intanto, a tenere banco, è il mercato. Andrea Mandorlini guida gli allenamenti, a Sandrà, e spegne ogni voce. «Non è mio compito parlare di questi argomenti. C’è un direttore sportivo che sta lavorando, che sa quello che occorre. Abbiamo fiducia nei giocatori che sono in rosa, intanto».
Il Verona, soprattutto, cerca rinforzi in attacco. Mauro Gibellini sta scandagliando varie ipotesi. Tra queste, quella del rientro all’Hellas, dal prestito al Gubbio, di Juan Gomez. Difficile, però, che gli umbri mollino la presa sull’argentino. Non è da scartare la pista che porta a Trieste, e a Denis Godeas. Uno dei sogni degli ultimi giorni è Totò Di Nardo del Padova, ma è un’idea destinata a rimanere un’ambizione. Mandorlini taglia corto. «Non tiratemi in mezzo al gioco dei nomi e die cognomi: non m’interessa farne e non ne farò». Tanto più che il Verona, oltre a comprare, deve preoccuparsi di intervenire in uscita. Andy Selva, Matteo Scapini, Anderson e Abbate sono i primi nomi da piazzare, ma, per motivi diversi (ingaggio o poche richieste) non sarà semplice per Gibellini risolvere tutte le questioni sul tavolo.
E, nel frattempo, è già ora di campionato. E Mandorlini, in questo senso, si lascia andare. «Il nostro unico obiettivo deve essere questo. Per prima cosa la trasferta di domenica a Como. Il mercato non deve interessare chi allena e chi gioca. Questo mese ci aspettano tre turni fondamentali per comprendere dove potremo arrivare».
In Lombardia, l’Hellas conterà sui recuperati Maietta, Paghera e Russo, rientrati dai rispettivi infortuni. Il Como, dal canto suo, sarà privo di Villar, Conti e Cozzolino, tutti e tre squalificati. (ass)
FONTE: Leggo.it
CALCIO ITALIANO, ESCLUSIVA 24/12/2010, 22:03
Esclusiva, Fattori: “Il Verona si merita di tornare quanto prima in Serie A”
Il Verona ha chiuso il suo 2010 – orribile dal punto di vista dei risultati e del futuro societario – con una larga vittoria sulla Paganese, grazie alle reti di Hallfredsson (doppietta), Le Noci e Selva: la squadra di Mandorlini sale così a quota 21 e si allontana dalla pericolosa zona playout in una classifica corta (i gialloblù sono anche a -6 dai playoff). Calcionews24.com ha contattato l’ex calciatore del Verona Sauro Fattori per un commento sulla squadra: “La piazza vuole e merita di più di ciò che sta accadendo adesso, la vittoria sulla Paganese ovviamente non può bastare, il Verona deve subito tornare in B perché i tifosi hanno sofferto anche troppo. E non scordiamoci che per il prestigio della società anche la B andrebbe stretta, figuriamoci la Prima Divisione di Lega Pro. Mi spiace aprire il giornale e dover andare alla fine per leggere qualcosa sul Verona, mi spiace vedere giocare la squadra su campetti di periferia, Verona è una squadra che merita di giocare a Milano, a Torino, a Firenze. Spero che nel futuro tutto possa cambiare, anche la squadra avrebbe più stimoli per fare bene, nel calcio italiano deve tornare protagonista anche questa città… Questo campionato? Tutto dipende dalla società, se ci sono notizie positive, il gruppo ha le qualità per risalire”
Niccolò Gramigni
FONTE: CalcioNews24.it
24/12/2010
Arrivano dall'Islanda per tifare Hallfredsson
Sono arrivati dalla lontana Islanda per tifare Emil Hallfredsson. Hanno portato bene al vichingo gialloblù che ha messo a segno una doppietta con la Paganese e dopo ogni gol è corso sotto di loro per festeggiare insieme.
IL POSTICIPO. La gara tra Hellas Verona e Reggiana, valida per la ventitreesima giornata del Girone A del campionato di Prima Divisione, in programma domenica 13, si disputerà lunedì 14 febbraio alle 20 e 45. La partita, in programma al Bentegodi, verrà tramessa in diretta televisiva sul canale Rai Sport 1.
COMO IN CRISI. Nel Como, prossimo avversario dell'Hellas, sono stati squalificati l'ex difensore gialloblù Christian Conti che ha rimediato l'ottava ammonizione e il centrocampista Ricardo Josè Villar, espulso nel corso della sfida con il Ravenna. Non ci sarà anche l'attaccante Giuseppe Cozzolino, ex punta del Chievo, che è stato fermato per 4 giornate - una l'ha già scontata - «per aver rivolto a un assistente espressioni irriguardose».
IL RECUPERO. Si è chiuso sull'uno a uno il recupero tra Ravenna e Spal. Biancazzurri in vantaggio con Migliorini, pari romagnolo con Rosso.
05/01/2011
«La mia vita tra Como e Verona ma se mi chiedete di scegliere non c'è problema: forza Hellas»
SILVANO FONTOLAN
La «quercia di Garbagnate», ricordate? Soprannome che gli regalò la fervida penna di Valentino Fioravanti. Lui, come tanti altri, etichette impossibili da staccare anche adesso che il tempo malandrino passa e va, senza cancellare la storia. Silvano Fontolan, la quercia di Garbagnate, il paese in cui era cresciuto a pane e calcio, "prima centravanti, perchè ero già grande e grosso da bambino", prima di spiccare il volo, senza mai staccare, in realtà, i piedi da terra. Grande e forte, serio e umile, parole poche, quelle giuste, quelle che servivano. Anche per questo dev'essere piaciuto un sacco a Bagnoli, che da Como c'era passato con Fontolan ragazzo e che se ne ricordò al momento di mettere in piedi la "giostra dello scudetto". Como-Verona è, per forza, la sua partita. Tra l'una e l'altra, son 21 anni della sua storia sportiva, mica un giorno. E Como è tornata ad essere casa sua, l'aria quieta, in faccia al lago, cose semplici, gli amici di sempre, Rita e Miguel, più un pallone da inseguire senza barattare mai le sue scelte di vita. Anche per questo, probabilmente, non l'abbiamo mai visto su panchine importanti.
"Tranquillo, non ci andrò mai, ormai me la son messa via, ma non ho sofferto tanto, se devo dir la verità. Per tutti, nella vita, arriva il momento in cui devi scegliere e devi farlo ascoltandoti. A me non andava di allontanarmi da casa, dunque ho accettato sempre e solo proposte da società della zona".
Una scelta di vita...
"Certi sacrifici li ho fatti da giocatore, non me la sentivo di sacrificare le mie cose anche da allenatore. Alla sera ho scelto di essere sempre a casa, punto e basta".
Oggi, cosa fa la "quercia di Garbagnate"?
"Ci siamo messi in società con Galia, mio fratello Davide e Braglia, un altro ex. Seguiamo le scuole calcio della zona, cerchiamo di portare ai ragazzini la nostra esperienza. Insegnare ai giovani è sempre stata la cosa preferita".
Senti, c'è Como-Verona...
"Eh, lo so. Una volta si giocava in serie A e l'anno dello scudetto, mi ricordo, ci fecero soffrire tutte e due le volte. Furono due 0-0 difficili, all'andata e al ritorno. Non farmi pensare alla partita di domenica..."
Come passa il tempo...
"Purtroppo sì. E' passato per il Como, che oggi vive una situazione decisamente peggiore di quella del Verona. Il Como è fallito, adesso è tornato in C, ma è una società senza futuro. Non c'è settore giovanile, non c'è programmazione, tirano a campare, come si dice. E poi ha perso gran parte dei suoi tifosi..."
Il Verona no, anzi...
"Ma il Verona è un'altra storia, un'altra realtà. Quella è una piazza che prima o poi tornerà a fare calcio importante, che ci prova, che ha entusiasmo, voglia di risalire. Peccato che l'abbiano buttato via l'anno scorso, avevano il campionato in mano, chissà che cosa è successo...".
Quest'anno sta soffrendo...
"Lo so, lo seguo, quando c'è alla tivù, non me lo perdo. Ha perso punti importanti, soprattutto nelle ultime partite, ma da quando c'è Mandorlini, mi sembra abbia fatto dei progressi. La strada è lunga, ma il Verona ha tutto il tempo per risalire sul treno dei play off".
Ci sono in campo più di vent'anni della tua vita...
"Un bel derby, di sicuro. A Como ho fatto 8 anni da giocatore e 8 da allenatore delle giovanili. Ci arrivai da ragazzino, diventai giocatore, grazie a Marchioro, a Bagnoli, a tutte le persone che hanno sempre creduto in me..."
Poi Verona...
"Sì, il mister m'aveva conosciuto qui, per fortuna si ricordò di me per il Verona. Cosa poi sia successo, lo sapete bene, no?".
Se tu dovessi scegliere?
"Da che parte sto? Troppo facile, non c'è partita. Scelgo il Verona, come potrei fare una scelta diversa? Una vittoria per il Como non cambierebbe niente, per il Verona potrebbe essere un altro passo verso la zona che conta".
Dentro la vecchia "quercia" batte un cuore gialloblù...
"Da troppo tempo il Verona sta fuori dal calcio che conta. Deve tornarci. Ci tornerà".
03/01/2011
Verona, gennaio sarà il tuo mese bollente
SETTIMANE CRUCIALI. Potrebbero arrivare nuovi soci oppure esserci un cambio radicale nella proprietà. Le eventuali trattative dovrebbero riprendere dopo il 10. In ballo il futuro della società: Martinelli non vuole andare avanti da solo. Non ci saranno rivoluzioni nella squadra. E il 9 a Como parte la rincorsa play off
Verona. Gennaio bollente, in ballo il futuro del Verona. La partita non si gioca su un solo tavolo. E le sorprese potrebbero essere dietro l'angolo. Le domande? Molte. E non tutte rivolte alla questione tecnica. Perché, se è vero che da oggi si torna a parlare di calciomercato, è altrettanto vero che nei prossimi giorni si continuerà a parlare anche della possibile cessione della società.
Dunque, da dopo la Befana al 31 gennaio potrebbero accadere molte cose. Il condizionale, comunque, è più che mai d'obbligo, in un momento come questo, dove di certo e delineato non c'è proprio nulla.
IL VERONA DI MARTINELLI. Il presidente Giovanni Martinelli oggi deve badare prima di tutto alla sua salute. Il patron dell'Hellas ha già ricevuto attestati di solidarietà da tifosi e addetti ai lavori. Detto questo, gennaio aiuterà a capire quello che potrà essere il reale impegno dell'imprenditore veronese nell'universo gialloblù. Martinelli è uomo d'acciaio. Lo ha dimostrato soffrendo e investendo nel Verona. In questo ultimo periodo, però, ha ribadito una volta di più la sua volontà di non procedere più in solitudine. La strada porta a un bivio. Da una parte la cessione a titolo definitivo della società. Dall'altra l'inserimento di un socio che possa aiutare il presidente a proseguire il percorso, regalandogli un sostegno tangibile nell'immediato. Ora, l'unica offerta reale resta quella del broker calabrese Alberto Parentela. Prima del 10 gennaio non dovrebbe muoversi nulla.
In passato sono usciti anche i nomi dell'ex patron del PergoCrema Stefano Bergamelli, e delle aziende veronesi Protec e 3A Antonini. Di concreto non c'è nulla. Va detto che l'eventuale ingresso di Parentela potrebbe rappresentare un punto di rottura con il passato. Se Martinelli cede tutto, anche Benito Siciliano potrebbe lasciare la stanza dei bottoni gialloblù, visto il suo forte legame con il patron dell'Hellas. Ma qui siamo ancora nel campo dell'ipotesi. L'arrivo di nuovi soci veronesi potrebbe, invece, ridefinire i quadri societari, lasciando inalterati equilibri pregressi, e rivalutando naturalmente la posizione di Martinelli, che deciderà comunque quale ruolo avere nel Verona del domani.
MERCATO RESPONSABILE. Gennaio, poi, è anche il mese del mercato. Una volta di più va detto che la società non intende dare seguito a nessuna rivoluzione. Il gruppo è questo. Mandorlini sta lavorando su un'identità che possa permettere al Verona di trovare continuità di rendimento. Il direttore sportivo Mauro Gibellini lavorerà, allora, sulle rifiniture. Insomma, un colpo di qualità solo nel caso capiti l'occasione giusta. Oggi si aprono le contrattazioni. Il Verona non ha fretta. Nemmeno la voglia di mettere i propri uomini sul mercato. Di sicuro verranno messi sotto osservazione quei giocatori che fin qui non hanno trovato spazio o che cercano una vetrina che l'Hellas non può offrire. Per adesso solo sussurri. Niente di più.
IN RIVA AL LARIO. E poi c'è il campionato.
Prossimo appuntamento il 9 gennaio. Il Verona va a Como, deve tornare a correre. Perché il girone d'andata ha offerto poche luci e tante ombre. Ma il tempo per tornare in corsa per i play off c'è tutto. Il 2010 si è chiuso con la squillante vittoria ottenuta contro la Paganese. Prova convincente, certo, ottenuta, però, contro la squadra che al momento ha raccolto meno punti in campionato. Serve quindi un'ulteriore verifica. E dopo Como, il Verona sarà atteso dalle sfide contro Monza e Sud Tirol. Gennaio, anche da questo punto di vista, sarà mese della verità. I punti di distacco dalla zona playoff oggi sono sei. Pochi? Dipende da come approccerà il Verona al nuovo campionato, alla nuova stagione. Perché tutto dovrà essere nuovo. E il passato dovrà essere cancellato in fretta.
FONTE: LArena.it
07/01/2011 - 15:56
Cangi: "Serve umiltà, col Como in cerca di una rivincita"
"I successi arrivano solo quando metti qualcosa più degli altri. Il calendario ci offre tre-quattro partite utili per uscire da questa situazione"
ALA - Chiuso il 2010, Francesco Cangi trae un personale bilancio. "E' terminato un anno importante ma sicuramente molto difficile. Vorrei portare con me l'ultimo periodo targato Mandorlini e la vittoria con la Paganese, da cui ripartire per pensare subito al Como col giusto approccio".
Il difensore gialloblù preferisce concentarsi sull'attualità piuttosto che sugli ostacoli del primo scorcio di stagione: "Non saprei dare una spiegazione alle difficoltà incontrate. Ora quei momenti sono alle spalle, badiamo al presente. Il passato non è stato felice, sfruttiamo al meglio le occasioni che si presentano per proseguire nello stesso modo in cui abbiamo finito l'anno".
Garzon e compagni hanno provato sulla propria pelle che in questa categoria il blasone conta relativamente: "Ad inizio campionato si parlava di vittorie e di Serie B, poi siamo incappati in formazioni che lottano per salvarsi o che nonostante difficoltà societarie ci hanno battuto. Serve grande umiltà, non basta chiamarsi Hellas Verona o fare diecimila abbonati per superare agilmente gli avversari. I successi arrivano solo quando metti qualcosa più degli altri. Il calendario ci offre tre-quattro partite utili per uscire da questa situazione, sprecare le occasioni ci condannerebbe a rivivere i mesi passati".
Il 2-0 subìto al "Bentegodi" brucia ancora: "Dopo il ko iniziale con la Paganese ci siamo ripetuti coi lariani, sarebbe fondamentale ottenere una rivincita".
Ufficio Stampa
07/01/2011 - 16:22
Mandorlini: "L'Hellas deve vincere contro chiunque"
"Guardiamo solo in casa nostra. L'imperativo è migliorare diversi aspetti, abbiamo una buona opportunità, esistono i presupposti per sfruttarla"
ALA - Non nasconde il proprio desiderio di trovare continuità di risultati mister Mandorlini, che ha introdotto il match di Como pochi minuti prima di dare il via alla penultima seduta settimanale: "Dobbiamo volere i tre punti a tutti i costi. Questo è stato il discorso fatto ai ragazzi, si presenta una buona opportunità, esistono i presupposti per sfruttarla. Giochiamoci quello che abbiamo, fino alla fine".
Tra i lombardi assenti Conti, Villar e Cozzolino: "Ho visto qualche dvd relativo alle ultime gare, si tratta di una squadra che accusa qualche problema di formazione, ma guardiamo solo in casa nostra. L'imperativo è migliorare diversi aspetti: massimo rispetto per gli avversari, ma l'Hellas deve vincere con tutti".
Un diverso assetto tattico è strettamente connesso con la capacità degli uomini a disposizione di adeguarsi: "Le alternative dipendono dall'interpretazione dei giocatori. Mi interessa che loro corrano, giochino e trovino soluzioni in occasione di alcune situazioni di gioco. Abbiamo lavorato anche dal punto di vista fisico, i successi si centrano grazie ad un approccio adeguato".
Fino a questo momento nessun movimento in entrata o uscita ha coinvolto il club di Via Torricelli: "Il direttore sportivo sta lavorando, noi facciamo altrettanto sul campo, possibilmente vincendo a Como. Attualmente il mercato rappresenta una strada parallela, siamo in tanti e ci prepariamo ad una gara importante".
Ufficio Stampa
07/01/2011 - 17:03
Como-Hellas Verona, arbitra De Benedictis di Bari
In occasione della 19a giornata di campionato il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Morelli e Gualtieri
07/01/2011 - 16:48
Giovanili: weekend con i ragazzi Hellas
La Berretti, galvanizzata dal successo ottenuto nel recupero della 14a giornata a Sacile, ospita il Sudtirol, reduce dal ko interno col Montichiari
07/01/2011 - 16:38
Verso Como, ad Ala la penultima seduta
Dopo lo spazio interviste Andrea Mandorlini ha fatto svolgere ai suoi alcuni esercizi di riscaldamento, seguiti da possesso palla, esercitazioni tattiche e partitelle a tema
07/01/2011 - 10:43
Malomo e Martina Rini convocati dall'Under 20
I due gialloblù prenderanno parte allo stage in programma dal 9 al 12 gennaio, che si concluderà con una gara di allenamento contro la Sestese Calcio
7/01/2011 Giovanili, tris di vittorie tra mercoledì e giovedì
07/01/2011 Prima Divisione, 3 turni poi una nuova sosta
06/01/2011 Spazio interviste, a disposizione Mandorlini e Cangi
06/01/2011 Sandrà: Epifania di lavoro per i gialloblù
05/01/2011 Sandrà: mercoledì lavoro di forza e trasformazione
05/01/2011 Berretti corsara a Sacile, decide Torregrossa
05/01/2011 Recupero 18a giornata, Pergocrema-Monza 1-1
21/12/2010 - 15:03
Giudice Sportivo, nel Como due squalificati
L'ex scaligero Christian Conti ed il centrocampista Villar salteranno la sfida coi gialloblù. Ammenda di 1.000€ al club di Via Torricelli
VERONA - A seguito della 18a giornata di campionato il Giudice Sportivo ha inflitto un'ammenda di 1.000€ al club di Via Torricelli "perchè propri sostenitori introducevano e facevano esplodere nel proprio settore cinque petardi e lanciavano un fumogeno nel recinto di gioco, senza conseguenze".
Nel Como, prossimo avversario dei gialloblù, squalificati l'ex scaligero Christian Conti (recidività in ammonizione - 8a infrazione) ed il centrocampista Ricardo Josè Villar, espulso nel corso del match col Ravenna.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
VITA DA EX: FARIAS al FOGGIA! SERIE A: La JUVE soccombe contro il PARMA, MELO perde la testa e calcia in faccia un avversario, fuori QUAGLIARELLA per il resto della stagione ma... Sotto l'albero c'è TONI! LEONARDO esordio vincente alla uida dell'INTER. CASSANO lancia il MILAN ed i rssoneri sono campioni d'inverno. SLITTINO: L'azzurro ZOEGGELER eterno ed invincibile! PREMIER LEAGUE: Il CHELSEA perde anche col WOLVERHAMPTON e i tifosi voglion la testa di ANCELOTTI... Vola il MANCHESTER UNITED con un super gol di HERNANDEZ...CALCIO SPAGNA: BARÇA a fatica ai quarti di Coppa del Re. BASKET ITALIA: Torna Dan PETERSON coach a Milano e l'Armani Jeans vince. NFL & SERIE A: I proprietari di GIANTS e JETS interessati alla ROMA! PAURA PER TRAPATTONI colpito da un ictus! Ma ora sta meglio... TENNIS: FEDERER manda in visibilio il pubblco con un altro numero!
ZOEGGELER NON SI FERMA: VINCE E GUIDA LA CLASSIFICA
Armin Zoeggeler non si ferma. Il fuoriclasse azzurro dello slittino trionfa anche a Koenigsee, in Germania, e centra il 53° successo della carriera in Coppa del Mondo. Zoeggeler, dominatore di entrambe le manche, ha preceduto il russo Albert Demtchenko. L'eccellente giornata del team italiano è stata completata dal terzo posto di Reinhold Reiner. Grazie a materiali più veloci e a una giornata fredda come piace agli azzurri, Zoeggeler ha fatto il vuoto nella prima frazione precedendo il compagno di squadra e soprattutto i padroni di casa Felix Loch e David Moeller con un margine rassicurante. Nella seconda prova i tedeschi hanno pagato l'eccessiva voglia di recuperare, finendo addirittura fuori dal podio a beneficio di Demtchenko. Il russo, partendo dalle retrovie, ha chiuso al secondo a 0«357 da Zoeggeler e davanti a Rainer di 0»050. Bene anche il resto della squadra: David Mair ha chiuso al nono posto, il giovane Dominik Fischnaller 13esimo. Zoeggeler domina la classifica generale della Coppa del Mondo. Dopo 5 delle 9 gare in calendario, il 37enne ha 470 punti e un vantaggio abissale sugli inseguitori. Loch è secondo con 345 punti, Loch è terzo a quota 324.
TRAPATTONI, ICTUS E PAURA IN OSPEDALE: "STA MEGLIO"
Paura per Giovanni Trapattoni. L'ex allenatore di Inter e Juventus, nonché ex ct della Nazionale azzurra di calcio (e attualmente ct dell'Irlanda), è stato infatti colpito da un ictus dopo un intervento chirurgico per un piccolo problema alla carotide, lo scorso 30 dicembre. Per fortuna, riporta il quotidiano Libero, l'ictus era leggero, di quelli molto frequenti in casi come questo. Trapattoni è stato prontamente trasferito, continua il quotidiano, nel reparto di terapia intensiva e il giorno successivo sono iniziate le cure per guarire le parziali paralisi della parte destra del corpo. I problemi maggiori riguardano l'avambraccio e la mano, ma i medici sono rimasti incredibilmente sorpresi della reazione del 'pazientè, che ha risposto in maniera più che positiva a tutte le sollecitazioni. Il tecnico italiano si è già ripreso e chi l'ha visto assicura che non ha perso lo spirito e sta già pensando alla sua Irlanda, pronto a tornare in panchina per il match valido per le qualificazioni europee in programma il 26 marzo. Ieri il Trap è stato dimesso e continuerà le cure fisioterapiche a domicilio.
FEDERER SHOW IN QATAR: ANCORA UNA MAGIA -VIDEO
Ci risiamo. Roger Federer, genio del tennis mondiale, ha deciso ancora una volta di mandare in visibilio il pubblico, con l'ennesimo colpo tra le gambe. Dopo la 'magia' contro Djokovic nel 2009, e quella contro Dabul dello scorso anno, lo svizzero ha aperto il 2011 (al Qatar Exxonmobil Open di Doha contro Thomas Schoorel) con un incredibile colpo che ha scatenato applausi scroscianti. Per la cronaca, Federer ha ovviamente battuto il giovane olandese con il punteggio di 7-6, 6-3.
I NEW YORK GIANTS E I JETS INTERESSATI ALL'AS ROMA
I proprietari dei New York Giants, Steve Tisch e John Mara, e quello dei New York Jets, Woody Johnson, sarebbero interessati ad acquistare una quota della As Roma. È quanto rivela il quotidiano statunitense New York Post. I tre proprietari delle due squadre di football della città di New York avrebbero fatto un'offerta recente per acquistare la squadra romana, tre anni dopo il tentativo di George Soros e dell'avvocato newyorkese Joe Tacopina. Non è stato reso noto a quanto ammonterebbe l'offerta di acquisto. Fonti vicine a Johnson avrebbero invece dichiarato che il proprietario dei Jets non è interessato a rilevare l'As Roma.
BARÇA OK IN COPPA DEL RE: MONETINA SU ABIDAL -VIDEO
Il Barcellona fatica ma passa ai quarti di finale della Coppa del Re, ma sulla partita in casa dell'Atletico di Bilbao pesa anche l'episodio di un oggetto - probabilmente una monetina - lanciato dalla tribuna e che ha colpito Abidal. È stato il francese a sbloccare la partita al 74', venti minuti dopo esser crollato a terra per un colpo alla testa da un lancio proveniente dalla tribuna. Il difensore si è rialzato ed è ripartito, poi il suo gol è stato pareggiato da Llorente ma l'1-1 qualifica i catalani, in forza dello 0-0 dell'andata. Passano ai quarti anche il Siviglia (3-0 al Malaga) e il Deportivo (3-1 dopo i supplementari con il Cordoba, squadra di seconda divisione)
PETERSON, BUONA LA PRIMA: PEPSI TRAVOLTA A MILANO
Si apre con una vittoria la seconda era Peterson all'Olimpia Milano. Nell'anticipo della tredicesima giornata di campionato, l'Armani Jeans batte la Pepsi Caserta 98-84. Era cominciata con una standing ovation per il coach degli anni d'oro. Tutti in piedi, al Forum di Assago, quando Dan Peterson attraversa il parquet per dirigersi verso la panchina dell'Olimpia Milano. La 'suà panchina lasciata 23 anni fa e su cui è ritornato per la sfida fra l'Armani Jeans e la Pepsi Caserta. Giacca color cammello, camicia azzurra e cravatta scura, Peterson Š sceso sul parquet attorniato dai flash dei fotografi e dall'affetto di un intero palazzetto, a spellarsi le mani per lui come ai tempi indimenticabili degli anni Ottanta. «Nano ghiacciato non invecchia mai: bentornato Dan» scrivevano i tifosi su uno striscione mentre a bordo campo il presidente federale, Dino Meneghin, non nascondeva l'emozione e l'entusiasmo per il nuovo debutto di Peterson in maglia Olimpia. «Per uno che Š legato a Dan come me - ha affermato - non poteva esserci una serata migliore: Š come vedere dirigere Muti alla prima della Scala». La carica però non è solo quella di Meneghin. Anche Mancinelli e compagni scendono sul parquet del Forum di Assago a mille e, come promesso da Peterson, tornato a bordo campo dopo 24 anni, contro la squadra che aveva battuto in finale scudetto nella sua ultima partita da coach, fa «bagnare il piede» a tutto il gruppo (anche a Nardi nell'ultimo minuto di gioco). Mentre i campani sfoderano un Williams straripante, capace nel primo quarto di collezionare in tre minuti 8 punti e 4 rimbalzi. Ma l'Armani gioca con il coltello tra i denti, a un minuto dalla fine della prima frazione è avanti di 10 punti e Pecherov può vantare 9 punti (alla fine saranno 21) e 5 rimbalzi. A cavallo tra le prime due frazioni Caserta però si rifa sotto e sfiora la parità, portandosi tre volte a meno uno. La squadra campana non fa sconti e punge la difesa meneghina che, come nelle ultime gare, si dimostra il vero punto debole del team. Un pò in apnea e forse disorientata dalla girandola di cambi di Peterson, Milano riesce però a rimanere sempre in vantaggio e arriva alla sirena sul 48-44. Al rientro dagli spogliatoi la Pepsi torna a fare paura con Williams. Stavolta però la reazione dell'Armani è più vigorosa: con un 13-2 firmato Mancinelli, Maciulis, Jaaber e Pecherov si porta sul 63-51. Caserta avverte il colpo, Milano ne approfitta e affonda il coltello, chiudendo la frazione 76-72, dopo aver toccato un massimo vantaggio di 18 punti. Un tesoretto amministrato nel finale con relativa tranquillità dagli uomini di Peterson, che può così godersi il suo primo successo.
DAN PETERSON A MILANO: "IO QUI PER VINCERE" -FOTO
Dalla pratica per la pensione alla tensione della partita. Nessuno osi chiamarlo traghettatore, concetto chiarito con il piglio di sempre: «Io sono qui per vincere e sputare sangue». Dan Peterson domani sera debutterà per la seconda volta sulla panchina dell'Armani Jeans Milano con una carica di energia che l'età non è riuscita a prosciugare. Domenica compirà 75 anni. Troppi? Non certo per lui: «Sono nato un anno dopo Elvis, e mi pare che lui sia ancora di moda». Alla guida di Milano ha vinto tutto, eppure domani l'emozione si farà sentire. «La mia fortuna è avere la pressione bassa, è per questo che mi chiamano il 'nano ghiacciatò».
DAN PETERSON A MILANO, ALLENERÀ L'ARMANI JEANS
Chissà se Dan Peterson se lo sarebbe mai immaginato di tornare a sedersi sulla panchina della sua Olimpia. Eppure è quello che succederà da domani, quando la società di basket meneghina ufficializzerà il suo arrivo come nuovo allenatore al posto di Piero Bucchi. Sarà proprio Peterson, 75 anni il prossimo 9 gennaio, a guidare l'Olimpia fino alla fine di una stagione in cui l'Armani Jeans, partita da favorita, ha rimediato non poche figuracce: l'eliminazione prematura in Eurolega al primo turno e 3 sconfitte su 12 gare in campionato. L'ultima, arrivata ieri, nel derby contro Cantù, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, convincendo la dirigenza a dire addio a Bucchi, dopo due stagioni chiuse con due finali scudetto. Proprio allenando l'Olimpia, Peterson aveva chiuso la sua carriera da coach nel 1987, suggellando un ciclo di vittorie costellato da 4 scudetti, 2 coppe Italia, una coppa Korac e una Coppa dei Campioni in nove anni. Poi, a soli 51 anni, il ritiro dalla panchina, ma dal parquet Dan Peterson non si è mai staccato perchè ha continuato a vivere di basket. La sua conoscenza dell'ambiente Olimpia è senza pari e il feeling con la tifoseria delle ex scarpette rosse è enorme visto che la sua squadra negli anni '80 non solo ha vinto tutto, ma ha anche fatto vedere una grande pallacanestro.
Mentre Piero Bucchi non è mai riuscito a conquistarsi il gradimento del pubblico e, soprattutto, la sua squadra non ha mai dato l'impressione di poter battere Siena e vincere qualcosa. E sono stati questi ingredienti ad indurre la dirigenza dell'Armani a preferire Peterson in questo cambio in corsa a potenziali sostituti più giovani, come Sergio Scariolo, ex Fortitudo, da poco lasciato a piedi dal Khimki Mosca e che molti addetti ai lavori avevano indicato come il più vicino alla panchina dell'Olimpia. Ora toccherà al suo proverbiale carisma cercare di rivitalizzare una squadra e dei giocatori apparsi imballati, più che dai problemi fisici, dall'incapacità di trovare le giuste motivazioni. «Non posso dire nulla, sono occupatissimo, ci sentiamo domani», si è limitato a dire Peterson contattato telefonicamente dall'ANSA. Poi ha spento il cellulare. Chi lo conosce, scommette sia già al lavoro per preparare il prossimo match contro Caserta. Solo la prima delle sfide che attendono l'intramontabile Dan. Al quale sono già arrivati gli auguri di chi lo conosce piuttosto bene: «Peterson ha più verve di molti ventenni che conosco - ha detto Dino Meneghin - È bravo a motivare i giocatori, è anche un'ottima scelta tecnica. »Sono convinto che parlerà della storia dell'Olimpia e dirà che giocare con questa maglia è come in America giocare per i Celtics«.
EUROGOL DI HERNANDEZ, MANCHESTER VOLA -VIDEO
Il Manchester United supera lo Stoke City 2-1 e continua la sua marcia al vertice della Premier in attesa della big match di domani all'Emirates Stadium di Londra tra i più diretti rivali Arsenal e Manchester City ora rispettivamente ad una distanza di cinque e tre punti. A lanciare i Red Devils in uno degli anticipi della 22/a giornata del campionato inglese un gol di tacco di Hernandez. Bene Fulham e Birmingham che regolano rispettivamente West Bromwich 3-0 e il Blackpool 2-1.
ANCELOTTI SULLA GRATICOLA. SUN: "È MORTO CHE CAMMINA"
Il Chelsea cade sempre più in basso, una crisi che neppure l'ostinato ottimismo di Carlo Ancelotti può più nascondere: adesso il futuro del tecnico italiano è solo nelle mani, e nei pensieri, di Roman Abramovich. Sul campo del Wolverhampton, modesto fanalino di coda della Premier League, i 'Blues' hanno accusato la quinta sconfitta nelle ultime 11 uscite, durante le quali hanno totalizzato la miseria di 10 punti. Un'andatura da retrocessione che ha fatto precipitare i campioni d'Inghilterra dal primo al quinto posto, con nove punti di ritardo (e una partita in più) dalla capolista Manchester United. Addio Premier League, ora più che mai l'obiettivo non può che essere la Champions League, ambizione d'inizio stagione, irrinunciabile salvagente ora per una stagione sempre più alla deriva.
Perché nonostante le parole di Ancelotti, che si sforza di intravedere segnali di ripresa e incita i suoi a non mollare, la realtà è nei numeri che indicano una sola vittoria da metà novembre, la peggior striscia dei Blues dalla stagione 1995-96. All'indomani della sconfitta contro il Marsiglia (8 dicembre) Abramovich aveva chiamato a rapporto Ancelotti per ridefinire le priorità della stagione e pianificare il mercato invernale. Se i movimenti nell'ultima estate (causa la politica dell'austerità voluta dal club) erano stati quasi esclusivamente in uscita, il patron russo pareva finalmente persuaso della necessità di nuovi acquisti. Soprattutto un difensore, ma anche un'alternativa di esperienza in avanti. Una promessa che suonava soprattutto come un rinnovo di fiducia allo stesso tecnico. Anche per questo, nonostante i pessimi risultati, Ancelotti sembrava immune al rischio esonero. Fino alla figuraccia al Molineux, senza dubbio il punto più basso della sua avventura inglese.
Così si spiega perché oggi il Sun lo includa nella cerchia dei «dead men walking», i tecnici dal destino ormai segnato, al pari di Gerard Houllier (Aston Villa), Avram Grant (West Ham) e Roy Hodsgon (Liverpool). Manager senza speranza, in attesa dell'inevitabile licenziamento. Ma è una preoccupazione non condivisa dall'interessato. «Non ho paura dell'esonero - le parole di Ancelotti -. In questo momento i risultati non sono buoni, ma la squadra ha tutte le qualità per venirne fuori. Sarei sorpreso se venissi licenziato, ma ovviamente non spetta a me decidere. Spero di poter continuare il mio lavoro perch‚ ho ancora un eccellente rapporto sia con la squadra che con la società». Dall'entuorage di Abramovich non trapela nulla anche se non è difficile immaginare il suo fastidio (eufemismo). Domenica i 'Blues' saranno di nuovo in campo per il terzo turno di Coppa d'Inghilterra (contro l'Ipswich, seconda divisione), quindi la settimana successiva attendono allo Stamford Bridge il Blackburn. Se Abramovich, che pure ha cambiato sei tecnici in sette anni, non si farà sopraffare dalla smania interventista e dal pessimismo del momento, Ancelotti resterà in sella almeno fino alla doppia sfida contro il Copenhagen, ottavi di Champions. Viceversa ogni scenario, anche il più sorprendente e repentino, non è da escludersi a priori.
MANCINI PARI CON L'ARSENAL, CHELSEA ANCORA KO -VIDEO
Carlo Ancelotti sempre più a picco con il suo Chelsea, mentre l'altro italiano di Premier, Roberto Mancini, fa pari in casa dell'Arsenal con un catenaccio super. A condannare i campioni d'Inghilterra in casa del Wolverhampton è un autogol di Bosingwa dopo soli 5' di gioco. A questo punto il distacco dal primo posto del Manchester United sale a 9 punti, con i Red Devils che devono recuperare altre due partite. Per Ancelotti il bottino delle ultime 11 partite in Premier è molto povero - solo 10 punti -, la sua posizione sulla panchina è sempre più critica, aspettando il ritorno della Champions. All'Emirates Stadium di Londra Mancini gioca invece una partita tutta sulla difensiva col suo Manchester City, affidando al solo Tevez le speranze di contropiede. Dominio dell'Arsenal, che gioca a gran ritmo e prende due pali nel primo tempo, ma finisce 0-0. Così lo United allunga sulle dirette inseguitrici: ora ha due punti sui Citizens e quattro sull'Arsenal. Negli altri match, dilaga il Newcastle (5-0) col West Ham, il Sunderland vince 1-0 in casa dell'Aston Villa. Fortune alterne per le squadre di Liverpool: i Reds escono sconfitti 3-1 dalla sfida in casa del Blackbuyrn, l'Everton batte il Tottenham 2-1.
LEO, BUONA LA PRIMA: INTER BATTE IL NAPOLI 3-1 -VIDEO
Leonardo, il sogno inizia bene. Subito tre punti per la prima Inter del brasiliano, nel difficile posticipo contro il Napoli. I nerazzurri si impongono al Meazza per 3-1, grazie ad un Thiago Motta versione bomber, autore di una doppietta, e Cambiasso decisivo nel riportare in vantaggio l'Inter dopo il momentaneo pareggio dei partenopei con Pazienza.
CASSANO NON DELUDE -VIDEO E IL MILAN VINCE A CAGLIARI
Entra e decide. Antonio Cassano parte dalla panchina nel suo esordio con la maglia del Milan. E in panchina ci rimane fino al 74' della ripresa, quando entra in campo e decide la partita. Suo l'assist per Strasser che al 29' del secondo tempo segna il gol dello 0-1 contro i padroni di casa. Per il Milan tre punti e il titolo di campione d'inverno.
JUVE, TONI ARRIVA GRATIS: "UN SOGNO" -FOTO/VIDEO
Luca Toni è stato ceduto alla Juventus a titolo gratuito e definitivo. La cessione è stata ufficializzata dal Genoa questa sera. Con questa operazione, la società genovese 'risparmià i circa 6 mln di euro dell'ingaggio del calciatore. La positiva conclusione della trattativa, imbastita da alcuni giorni ha avuto un'improvvisa accelerata ieri sera dopo la partita con la Lazio (alla quale ha assistito anche il procuratore di Toni, Tinti) ed è stata perfezionata in mattinata. Toni era arrivato al Genoa ceduto, a titolo gratuito, dopo aver rescisso il contratto col Bayern Monaco nel giugno 2010. L'attaccante lascia il Grifone dopo 18 gare di campionato e tre reti segnate alle quali vanno aggiunti i quattro gol siglati in Coppa Italia.
STIPENDIO RIDOTTO «Alla Juve non si può dire di no. È un sogno che si realizza, sono stracontento»: si è presentato così Luca Toni, nuovo attaccante della Juventus. «Quando mi è stato proposto il trasferimento - ha spiegato l'ex genoano - non ho esitato e non ho avuto problemi a ridurmi lo stipendio». Sugli obiettivi, Toni ha le idee chiare. «Ho fiducia - ha detto - perchè ho visto la fame e la voglia di raggiungere i risultati. Conosco il gruppo, conosco la maggior parte di questi ragazzi, io ci credo». «Lo scorso anno - ha aggiunto - sono andato alla Roma e siamo stati a un passo da un sogno. Mi piacerebbe portare anche qui un pò di fortuna e portare in alto la Juve».
BUFFON: "LA SUA CARRIERA PARLA PER LUI" «Credo che la sua carriera parli per lui e penso che se è venuto ha voglia di rimettersi in discussione e dare una mano alla nostra causa, visto che con questi infortuni ne abbiamo proprio bisogno». È il benvenuto di Gigi Buffon a Luca Toni, suo nuovo compagno di squadra in casa Juventus. Per il portiere, che ha parlato a margine delle celebrazioni per l'unità d'Italia a Reggio Emilia, la sconfitta con il Parma «è stata solo uno scivolone in mezzo ad un cammino di 17-18 partite di grande continuità. Credo possa capitare e mi auguro di riprenderci da domenica». Buffon non sarà però in porta domenica contro il Napoli: «Quando rivedrete Buffon in porta? In Coppa Italia», ha spiegato.
FELIPE MELO, 3 GIORNI FUORI PER CALCIO IN FACCIA -VIDEO
Tre giornate di squalifica per il centrocampista della Juventus, Felipe Melo. Lo ha deciso il giudice sportivo che ha così sanzionato il calcio al volto, con cui il giocatore brasiliano ha reagito ad una entrata di un avversario nel corso della sfida contro il Parma, giocata ieri all'Olimpico di Torino. Per quel fallo di reazione, Melo era stato espulso, in avvio di primo tempo, dall'arbitro della gara.
Sono sette i giocatori squalificati per una giornata dopo le partite del 18° turno di serie A. Questo l'elenco: Guillermo Giacomazzi (Lecce), Giampiero Pinzi (Udinese), Massimo Ambrosini (Milan), Nicola Belmonte (Bari), Andrè Dias (Lazio), Per Kroldrup (Fiorentina), Adam Vass (Brescia). Multe di 7mila euro alla Juventus per le «grida ingiuriose per la squadra avversaria» dei tifosi bianconeri durante il minuto di silenzio. Ammenda di 7mila euro anche al Cagliari.
MAROTTA: "SAREMO INFLESSIBILI" «Credo che la sua carriera parli per lui e penso che se è venuto ha voglia di rimettersi in discussione e dare una mano alla nostra causa, visto che con questi infortuni ne abbiamo proprio bisogno». È il benvenuto di Gigi Buffon a Luca Toni, suo nuovo compagno di squadra in casa Juventus. Per il portiere, che ha parlato a margine delle celebrazioni per l'unità d'Italia a Reggio Emilia, la sconfitta con il Parma «è stata solo uno scivolone in mezzo ad un cammino di 17-18 partite di grande continuità. Credo possa capitare e mi auguro di riprenderci da domenica». Buffon non sarà però in porta domenica contro il Napoli: «Quando rivedrete Buffon in porta? In Coppa Italia», ha spiegato.
BUFFON: "CON IL PARMA SOLO UNO SCIVOLONE" «Con il Parma c'è stato solo uno scivolone in mezzo ad un cammino di 17-18 partite di grande continuità, credo possa capitare e mi auguro di riprenderci da domenica. Quando rivedrete Buffon in porta? In Coppa Italia». Lo ha detto il portiere della Juventus a Sky Sport, parlando della sconfitta per 4-1 di ieri con il Parma. Il numero uno bianconero ha parlato anche dell'arrivo di Luca Toni. «La carriera parla per lui. Se è venuto vuol dire che ha voglia di mettersi in discussione -dice Buffon- e dare una mano alla nostra causa che con questi infortuni ne ha bisogno».
STORARI, LEGGERO STIRAMENTO In base al responso degli esami clinici cui è stato sottoposto questa mattina Marco Storari, il portiere della Juventus ha accusato un lieve stiramento ad un muscolo pettorale. È quindi in dubbio per la sfida di domenica sera a Napoli, anche se il problema non appare grave. In caso di forfait, Del Neri schiererà Manninger e non Buffon, il cui rientro è previsto giovedì prossimo in Coppa Italia.
JUVE, LEGAMENTO ROTTO PER QUAGLIARELLA: STAGIONE FINITA
Pessime notizie in casa Juventus per quanto riguarda l'attaccante Fabio Quagliarella. Il bomber bianconero, infortunatosi ieri nella gara di campionato con il Parma, è stato sottoposto questa mattina ad una risonanza magnetica che ha evidenziato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Quagliarella dovrà stare lontano dai campi per 5-6 mesi e quindi stagione finita per l'attaccante, con la società che sarà costretta a tornare sul mercato per sostituirlo visto anche l'infortunio di Iaquinta.
FONTE: Leggo.it
NOTIZIE UFFICIALI
UFFICIALE: Foggia, dal Chievo ecco Farias
07.01.2011 17:35 di Valeria Debbia
E' iniziato il mercato invernale e anche il Chievo Verona registra i primi movimenti. La società di via Galvani comunica un'operazione in uscita che riguarda il reparto offensivo: Diego Farias (20) è stato ceduto in prestito e giocherà con la maglia del Foggia.
FONTE: TuttoLegaPro.it