GENNAIO TEMPO DI MERCATO (E DI RIPENSAMENTI)...
Ci risiamo! Anche quest'anno, puntuale come l'influenza, arriva il mercato di riparazione ma mentre quello dello scorso anno era vissuto come quasi un di più (l'HELLAS navigava in testa e niente pareva poterlo fermare dalla promozione diretta fra i cadetti) e alla fine aveva aggiunto due autentiche 'ciliegine' quali DI GENNARO e DALLA BONA, quello di quest'anno appare come l'ultimo appello per rattoppare una squadra zeppa di poblemi (primo fra tutti a finalizzazione delle azioni) costruita sul 5-3-2 di GIANNINI e adattata per 6 gare alla visione di MANDORLINI...
E proprio dal tecnico ex CLUJI dipenderanno le mosse del diesse GIBELLINI: 4-3-3 o 4-3-1-2? Non sono solo numeri, nel VERONA attuale scarseggiano gli esterni d'attacco (e BERRETTONI starà fuori ancora parecchio) e al contempo è difficile pensare ad un futuro gialloblù per chi come ANDERSON, FERRARI, SCAPINI e SELVA ha deluso, non ha reso come ci si aspettava o semplicemente è 'precario' dall'inizio della stagione ecco quindi scatenarsi la girandola di nomi associati alle fortune scaligere tra i quali cercheremo di fare un po' d'ordine:
SFORZINI, DE ZERBI e BJELANOVIC Spuntati a metà Dicembre dai 'romanzieri del fantacalcio' sono spariti dopo poco come ipotesi stuzzicanti ma ahinoi irraggiungibili, meglio concentrarsi su obiettivi più concreti...
CIOTOLA e FARIAS Anche loro nominati e quasi subito 'scaricati': l'ex AVELLINO stà deludendo a TARANTO e non è nelle grazie dell'attuale mister mentre il brasiliano, che a VERONA tornerebbe di corsa, verrà spedito quasi certamente altrove; meglio che non si affezioni ulteriormente al gialloblù... sbagliato!
GOMEZ TALEB Di 'Juani' si parla da tempo, nel GUBBIO rivelazione è diventato una specie di trascinatore con i suoi 11 gol e nella squadra umbra si stà riscoprendo come un buon talento: possibile che molli tutto per tornare nella squadra che l'ha in qualche modo 'scaricato' già a metà del campionato scorso? Possibile sì: i dirigenti scaligeri si sono ricreduti (come molti adetti ai lavori a dir la verità) ed Ignacio è sempre molto legato all'HELLAS (che è ancora proprietario totale del suo cartellino) e alla sua città ma improbaile a mio avviso: bisogna convincere il GUBBIO a privarsi anzitempo di un protagonista e poi al VERONA serve uno che arrivi e con fiducia piena da parte di tutti sia messo nelle condizioni di far girare a 1000 l'attacco del vorrei ma non posso.
Credo che il sudamericano, dal punto di vista mentale, non sia ancora pronto a sostenere una pressione del genere e dal ruolo di 'salvatore della patria' avrebbe molto da perdere e quasi nulla da guadagnare... Fa gola anche in B (VICENZA su tutti)
DI NARDO Era dato come uno dei nomi più interessanti e probabili nel futuro scaligero ma la trattativa partita sottotraccia per non 'infastidire' prima del tempo i tifosi biancoscudati s'è rivelata in salita fin da subito: Rino FOSCHI, diesse del PADOVA, s'è messo quasi subito di traverso così come i sostenitori biancorossi ma l'attaccante stà giocando poco e potrebbe venire 'chiuso' ulteriormente nella sua squadra dall'arrivo di DE PAULA dal CEO: riuscirà MANDORLINI a vincere gli ostacoli e a trascinarlo in riva all'Adige?
MELUCCI Per il 32enne difensore del GROSSETO sembrava fatta ufficialmente poi... Mistero! Mister MANDORLINI lo stima molto ma la sua età non è più verde...
BOMBAGI Il VERONA è interessato al giovane bomber della VILLACIDRESE ma, per stessa ammissione di GIBELLINI, la mossa è vista più in chiave futura che nell'immediato...
DEFENDI e MARCONI Talentuosi giovani nel vivaio dell'ATALANTA si sono un po' persi, porebbero resuscitare a Verona? Il primo ha giocato nelle file del CHIEVO ed ora è tornato alla base, il secondo milita attualmente nel PAVIA che vorrebbe SELVA...
BACLET Attaccante di movimento con una certa propensione al gol, nel VICENZA quest'anno non è riuscito a ripetrsi a grandi livelli: e se venisse girato al VERONA magari in cambio di un'opzione su GOMEZ TALEB?
GODEAS Visto che ci siamo aggiungiamo pure lui: alcuni 'rumors' lo danno come prima alternativa a BACLET. L'attaccante 35enne è chiuso a Trieste e si trova male, il suo nome è da tempo associato alle maglie scaligere, che sia la volta buona? Megliotardi che mai... O no?
TITONE L'esterno destro del SASSUOLO è uno dei nomi nuovi: giovane ed emergente nel SASSUOLO non trova spazio, potrebbe essere uno dei primi regali di MARTINELLI...
COMAZZI intanto potrebbe essere in esubero il Liguria dato che al LA SPEZIA è arrivato BIANCHI... E se per Alberto ci si ripensasse? Con CECCARELLI formava una difesa a tenuta stagna!
GIOCO PRONOSTICI:
...E 'stò giro festeggio pure io (e pienamente visto che finalmente ha vinto pure l'HELLAS) e festeggiano con me anche GEDE e SANDRO: tutti campioni di giornata con 6 punti.
Il 'solito' ARK siferma un punto dietro entre in coda con 2 punti è Sfigadòn BRUNI.
In classifica generale allunga ARK su POSE e si porta a 3 punti: è iniziata la fuga?
CLASSIFICA DI GIORNATA
6 - Gede, Sandro, Smarso
5 - Ark
4 - Martino, Bridget
3 - Ciri, Mister Loyal, Pose
2 - Bruni
CLASSIFICA GENERALE
85 - Ark
82 - Pose
75 - Bridget
74 - Sandro
73 - Bruni
71 - Smarso
67 - Martino
62 - Gede
59 - Ciri, Mister Loyal
CLASSIFICA PRECEDENTE
80 - Ark
79 - Pose
71 - Bridget, Bruni
68 - Sandro
65 - Smarso
63 - Martino
56 - Ciri, Gede, Mister Loyal
RECORD DI STAGIONE
Punteggio massimo in una giocata: Martino (10)
Max. numero di pronostici azzeccati: Ark, Bridget, Martino, Mister Loyal (7)
Max. numero di risultati azzeccati: Martino, Pose (4)
Punteggio minimo in una giocata: Ark, Bruni, Sandro (0)
ALBO D'ORO CAMPIONI |
2009/2010 Martino |
2008/2009 RobRoy |
2007/2008 L. Bruni F.C. |
2006/2007 Ark (Ex-Alberto) |
2005/2006 Ark (Ex-Alberto) |
2004/2005 Ark (Ex-Alberto) |
2003/2004 Ark (Ex-Alberto) |
CASSANiade! Da non perdere by Beautiful Lab!
[DICONO]
FATTORI 'lancia' il VERONA «La piazza vuole e merita di più di ciò che sta accadendo adesso, il Verona deve subito tornare in B perché i tifosi hanno sofferto anche troppo. E non scordiamoci che per il prestigio della società anche la B andrebbe stretta, figuriamoci la Prima Divisione di Lega Pro. Mi spiace aprire il giornale e dover andare alla fine per leggere qualcosa sul Verona, mi spiace vedere giocare la squadra su campetti di periferia, Verona è una squadra che merita di giocare a Milano, a Torino, a Firenze. Spero che nel futuro tutto possa cambiare, anche la squadra avrebbe più stimoli per fare bene, nel calcio italiano deve tornare protagonista anche questa città… Questo campionato? Tutto dipende dalla società, se ci sono notizie positive, il gruppo ha le qualità per risalire» (CalcioNews24.com)
NBA: Lakers vs Hornets | NBA: Knicks vs Heat | NBA: Hornets vs Timberwolves |
[IN BREVE A PIÉ PAGINA]
NBA: Volano gli HEATS di LEBRON ma Boston ed Orlano non sono da meno. HORNETS sconfitti nonostante l'ottimo BELINELLI.
PREMIER LEAGUE: Per i tabloid inglesi ha nostalgia di casa e vuole tornare in ITALIA intanto lui stende l'ASTON VILLA con una triplèe...
CALCIO SERBIA: STANKOVIC è il migliore del 2010!
SERIE A: MILAN in ritiro a Dubai, CASSANO si allena coi rossoneri dopo il divorzio dalla DORIA. LEONARDO nuovo tecnico dell'INTER dopo l'addio di Rafa BENITEZ. Derby di Puglia a porte chiuse: se questo è il calcio...
MOTOGP: 10 titolo e prio con la DUCATI? Valentino ci crede...
VITA DA EX: Il LA SPEZIA in esubero coi difensori, COMAZZI in partenza? Nel frattempo i liguri fanno un sondaggio per LE NOCI. Il PISA ci riprova con ANSELMI attualmente in forza al BARLETTA... FOGGIA-FARIAS è fatta!
[RASSEGNA STAMPA]
CALCIOMERCATO
Hellas Verona, l'alternativa a Baclet è il triestino Godeas
02.01.2011 14:00 di Nicolò Schira
La priorità di accaparrarsi una punta prima della ripresa del campionato sta portando i dirigenti dell'Hellas Verona a scandagliarsi in maniera totale il mercato riguardante gli attaccanti. La prima scelta dei gialloblù rimane il vicentino Pierre Alain Baclet, ma al momento gli scaligeri non hanno ancora trovato l'accordo con il Lecce proprietario del cartellino dell'attaccante francese ex Arezzo. Dunque ecco farsi strada l'eventuale alternativa in caso di fumata nera con Baclet: il nome è quello di Denis Godeas in crisi con la Triestina dove nel girone d'andata è spesso scivolato in panchina e pertanto propenso nell'intraprendere una nuova avventura professionale come quella in riva all'Adige.
CALCIOMERCATO
Spezia, per l'attacco spunta Le Noci
02.01.2011 08:30 di Andrea Zalamena
Fonte: Cittadellaspezia.com
E se nella ridda di nomi per l'attacco insieme con i vari Ganci, Tavano e Zizzari, ci fosse anche Giuseppe Le Noci? Radiomercato parla di un sondaggio da parte dello Spezia nei confronti del 28enne attaccante del Verona, ex capocannoniere del girone A di Prima Divisione lo scorso anno, autore fino ad ora dei sei marcature. Per la verità si tratta di un vecchio pallino dello Spezia che già in estate lo aveva cercato prima che si accasasse al Verona. Oggi, con l'intenzione da parte del club, di ridimensionare la rosa nel mercato invernale Le Noci potrebbe partire al pari di altri giocatori, fra i quali Ceccarelli, Rafael e Selva. Tutto però passerà da Andrea Mandorlini.
CALCIOMERCATO
Hellas Verona, potrebbe tornare il bomber Gomez Taleb
31.12.2010 20:00 di Gianluca Pepe
Ci avranno ripensato i dirigenti dell'Hellas Verona, o almeno saranno rimasti a bocca aperta nell'ammirare le magie di Ignazio Gomez Taleb, centravanti in forza al Gubbio ma di proprietà degli scaligeri. L'argentino ha portato il Gubbio in vetta a suon di goal, ed ora il club gialloblù sta pensando di riportarlo alla base. Ma considerando il sovraffollamento di attaccanti in casa Hellas e la mancata volontà del Gubbio di privarsi della sua punta di diamante l'affare potrebbe concretizzarsi soltanto a giugno.
CALCIOMERCATO
Hellas Verona, la prima scelta in attacco è Baclet
31.12.2010 17:00 di Nicolò Schira
Due saranno le priorità da reperire sul mercato per i dirigenti dell'Hellas Verona: la prima conduce da un attaccante di movimento che tuttavia sia in grado di andare in rete con facilità. L'identikit conduce al francese del Vicenza Pierre Alain Baclet che nelle fila biancorosse non è riuscito a ripetere l'exploit dello scorso torneo nel quale fu decisivo per la promozione nella massima serie del suo Lecce con sette reti. La punta classe '86 ex Arezzo è seguita anche da Pescara (in caso di partenza di Ganci cercato dallo Spezia) e Crotone, però gli scaligeri possono mettere sul piatto la possibilità di giocare titolare nel girone di ritorno, prospettiva al momento meno sicura nel caso in cui Baclet si trasferisse in Abruzzo o Calabria.
CALCIOMERCATO
Pavia, spunta la pista Andy Selva
29.12.2010 18:15 di Massimiliano Marino
Il Pavia è pronto a piazzare il primo colpo di mercato. L'obiettivo della dirigenza lombarda è innanzitutto quello di assicurarsi un prolifico attaccante che sappia capitalizzare al meglio l'azione offensiva, alla luce della scarsa confidenza col gol degli attaccanti a disposizione di Andrissi. L'attenzione degli Zanchi è piombata su Andy Selva, trentaquatrenne esterno d'attacco che nel Verona targato Mandorlini viene utilizzato col contagocce. Potrebbe essere lui il primo ma non ultimo acquisto della società, alla ricerca anche di un valido centrocampista da affiancare all'inamovibile Carotti.
CALCIOMERCATO
Hellas Verona, idea Totò Di Nardo
29.12.2010 16:45 di Nicolò Schira
L'ultima idea del ds Gibillini per l'attacco dell' Hellas Verona conduce al fantasista classe '79 Antonio Di Nardo di proprietà del Padova. L'attaccante ex Frosinone piace parecchio ai dirigenti scaligeri, tuttavia il calciatore non appare intenzionato a scendere di categoria nonostante nella formazione biancoscudata sia ormai una riserva dietro al trio titolare composto da Vantaggiato-Succi-El Sharawi.
CALCIOMERCATO
Hellas Verona, Hallfredsson piace al Frosinone
28.12.2010 19:15 di Valeria Debbia
Nel mirino del Frosinone - per rinforzare il centrocampo - sarebbe finito il nazionale islandese Emil Hallfredsson (26), che la Reggina in estate ha dato in prestito all'Hellas Verona con diritto di riscatto da parte della società scaligera.
CALCIOMERCATO
Gubbio, Gomez nel mirino del Vicenza
28.12.2010 11:30 di Nicolò Schira
Il ruolo di pichichi della capolista Gubbio ha attirato sul centravanti argentino Ignacio Gomez Taleb le attenzioni di numerosi club di Serie B e Lega Pro pronti sin da gennaio ad accaparrarsi le prestazioni della punta ex Verona. In pole position per aggiudicarsi Gomez al momento appare il Vicenza che ha già mosso in primi contatti per sondare l'eventuale disponibilità del sodalizio umbro a privarsi del proprio puntero offensivo. Difficile che questa eventualità si materializzi già nel mese di gennaio, però i veneti faranno comunque un tentativo dato che Maran intende rinforzare il reparto offensivo dati i problemi di diversa natura che hanno colpito Alemao, Misurata ed Arma e che di fatto hanno impedito un contributo proficuo in termini realizzativi da parte dei tre attaccanti al fianco dell'intoccabile Abbruscato.
CALCIOMERCATO
Hellas Verona, ds Gibellini: "Selva per ora resta, Bombagi ci interessa"
27.12.2010 22:00 di Claudio Gallaro
Fonte: TuttoHellasVerona.it
Il direttore sportivo dell'Hellas Verona Mauro Gibellini fa il punto del mercato gialloblu in esclusiva ai microfoni di TuttoHellasVerona.it. Le ultime gare prenatalizie hanno evidenziato il malumore dell'attaccante sammarinese Andy Selva (34). Il diesse gialloblu in proposito afferma: "Per quanto ci riguarda attualmente sono tutti confermati, per il momento stiamo fermi così". Qualche squadra però si sarebbe già fatta avanti, interessata al giocatore: "Si, ci sono stati dei sondaggi - rivela Gibellini -. Ma si tratta prevalentemente di chiacchiere e nulla più". Monza e Pavia hanno bussato alla porta: "L'unico club che si è fatto avanti è il Pavia". Dal mercato in uscita a quello in entrata, la dirigenza veronese è sempre attiva. Il nome caldo del momento è il giovane e promettente attaccante della Villacidrese Francesco Bombagi (21): "Per il futuro ci può interessare - chiude Gibellini -. Vediamo se il tutto si potrà concretizzare, ci sono diversi club interessati al giocatore".
CALCIOMERCATO
Hellas Verona, fatta per Melucci
27.12.2010 16:00 di Nicolò Schira
Sarà un gennaio di grandi cambiamenti quello al quale asssiteranno i tifosi dell'Hellas Verona; infatti in riva all'Adige saranno diversi i volti che abbandoneranno la truppa di Mandorlini, ma altrettanti quelli che sbarcheranno sulle rive dell'Adige. Il primo colpo del club scaligero sarà il difensore classe '78 Massimo Melucci in uscita dal Grosseto dove l'attuale tecnico maremmano Moriero non lo reputa all'altezza dei titolari del pacchetto arretrato toscano. Dunque per il possente stopper romagnolo la possibilità di intraprendere una nuova stimolante esperienza in un club glorioso come quello veronese.
ALTRE NEWS
L'Hellas Verona saluta l'anno delle delusioni
UNA QUESTIONE DI NUMERI. I gialloblù hanno raccolto al Bentegodi 12 punti su 27, fuori 9 su 27. Sono stati utilizzati 27 giocatori, Rafael e Le Noci sempre presenti. Addio alla promozione diretta in B e prima fase della stagione in corso da dimentica
27.12.2010 14:45 di Gianluca Pepe
Fonte: L'Arena.it
Un record il Verona l'ha fatto. Nelle prime diciotto gare della stagione sono scesi in campo ben 27 giocatori, nessuno ha fatto meglio nel girone A della Lega Pro. Solo Rafael e Le Noci hanno giocato tutte le partite, Ceccarelli e Pichlmann sono fermi a quota sedici poi tutti gli altri arrivando fino a Emerson, Viviani o Malomo che hanno messo insieme solo una manciata di minuti.
TROPPE RIVOLUZIONI. Due le considerazioni da fare. La prima positiva, il Verona può vantare una rosa ampia, con tanti ragazzi che sono a disposizione degli allenatori. La seconda è sicuramente negativa. La rotazione di tanti giocatori conferma la necessità dei tecnici di supplire a emergenze continue - vedi infortuni o squalifiche - oppure la voglia di applicare schemi diversi di partita in partita, com'è successo durante la gestione Giannini.
Qualcosa è cambiato con l'arrivo di Mandorlini che ha applicato un 4-3-3 molto rigido con scelte ben definite, senza voli pindarici e una concretezza che ha portato sei partite senza sconfitte, con una vittoria e cinque pareggi.
SENZA SCONFITTE. È vero, il salto di qualità non c'è stato, ma la vittoria in casa con la Paganese nell'ultima partita dell'anno ha portato un po' di entusiasmo in un ambiente depresso. Il modo migliore per salutare il 2010 con un piccolo sorriso, l'anno delle delusioni va in archivio, il 2011 può regalare qualche soddisfazione in più al popolo dell'Hellas.
In testa alla classifica nella prima parte dell'anno, il Verona è scivolato piano piano al terzo posto, ha gettato alle ortiche la promozione diretta in B e poi ha salutato definitivamente la cadetteria con la sconfitta di Pescara nella finale play off.
NUMERI NEGATIVI. Tutti si aspettavano una pronta rivincita nel campionato in corso. Importante rivoluzione in estate, via i giocatori colpevoli di non aver centrato l'impresa, azzerata la stanza dei bottoni - Bonato in primis - un mercato di prima fascia con investimenti importanti e un tecnico come Giannini in panchina. Qualcosa non ha funzionato, l'allenatore è stato esonerato e i numeri della prima fase del campionato non ammettono repliche. Solo 21 i punti in classifica, una posizione scomoda - troppo lontana dalle prime, troppo vicina alle ultime della classe - un andamento deludente in casa - il Verona ha raccolto solo 12 punti su 27 a disposizione - praticamente disastroso in trasferta con 9 punti all'attivo sui 27 in palio. Mandorlini ha portato la prima scossa, ora tocca alla società fare il resto come ha puntualizzato in più di un'occasione il tecnico.
TEMPO DI MERCATO. Mancano pochi giorni all'apertura delle trattative per il mercato di riparazione e l'Hellas dovrà correre ai ripari per mettere a disposizione del tecnico i giocarori ideali per quel 4-3-3 tanto caro al mister romagnolo. D'altronde così è difficile tirare avanti. Difesa e centrocampo hanno trovato un certo equlibrio, ci sono giocatori come Esposito e Cangi che sembrano rigenerati, il centrocampo può ritrovare qualità e quantità con il recupero di gente come Paghera, Martina Rini e Russo ma l'attacco ha dimostrato ancora una volta di avere problemi sotto porta. Pichlmann non è riuscito a fare centro nemmeno con la malcapita Paganese anche se la squadra ha fatto di tutto per aiutarlo, Le Noci ha ritrovato la rete ma deve farsi perdonare l'errore di La Spezia o il rigore sbagliato con il Pergocrema, Ferrari e Torregrossa hanno mostrato gravi lacune.
IL CASO SELVA. E poi c'è Selva. Mandorlini ha ridato una maglia da titolare al capitano di San Marino, cancellando antichi rancori. Lui, nella partita vinta con la Paganese, dopo la sostituzione ha manifestato la sua delusione con un gesto di ribellione contro la panchina confermando un disagio interiore. Cosa succederà alla ripresa degli allenamenti?
CALCIOMERCATO
Hellas Verona, il ballo delle punte
26.12.2010 17:00 di Claudio Gallaro
Fonte: TgGialloblu.it
Il calciomercato è alle porte e per l'Hellas Verona si aprono molti scenari, soprattutto per quel che riguarda l'attacco. Il tecnico Mandorlini ha chiesto di intevenire in maniera mirata per completare il reparto offensivo, ma intanto la società gialloblù pensa anche al mercato in uscita. E' data per quasi certa la partenza di Matteo Scapini: l'attaccante di Bovolone non ha mai trovato spazio in questa stagione e alcune società di Seconda Divisione si sono fatte avanti, su tutte il Mezzocorona che naviga nei bassifondi della classifica. Per Andy Selva invece c'è soprattutto il Pavia, che vorrebbe rinforzare il proprio sterile attacco con l'inserimento della "Belva" sanmarinese. Capitolo Torregrossa: il giovane attaccante di Caltanisetta non ha sfigurato quando è stato chiamato in causa ed è uno dei punti di forza della formazione Berretti. Nell'attuale Verona di Mandorlini è però una terza scelta, pertanto la società gialloblù potrebbe pensare di mandarlo in prestito in Seconda Divisione.
FONTE: TuttoLegaPro.com
LEGA PRO
Hellas Verona, pista Godeas per l'attacco
02.01.2011 14.50 di Daniele Felicetti
Il direttore sportivo dell'Hellas Verona Mauro Gibellini è intento a portare in organico un attaccante di qualità, in grado di rinforzare l'organico del club scaligero. Nelle ultime ore una delle ipotesi porta all'esperto bomber goriziano Denis Godeas (35). Godeas in questo campionato ha realizzato 4 reti in 14 gare nella Triestina, del suo futuro molto dipenderà dal nuovo tecnico Sandro Salvioni.
LEGA PRO
Pisa, "no" del Verona per Ceccarelli
01.01.2011 08.00 di Marco Gori
Il Pisa avrebbe chiesto all'Hellas Verona il difensore Luca Ceccarelli (27), ma i dirigenti scaligeri avrebbero declinato l'offerta dichiarando incedibile il giocatore nonostante sia in scadenza di contratto.
LEGA PRO
Hellas Verona, molti i giocatori in partenza
01.01.2011 08.45 di Marco Gori
Sempre alla ricerca di un acquirente, l'Hellas Verona potrebbe vedere ridimensionarsi notevolmente la propria rosa nel corso della prossima sessione di mercato. Detto di Ceccarelli, altri giocatori del team gialloblu in questo momento molto ambiti sono il portiere Pinheiro Rafael (28), nel mirino del Portogruaro, il centrocampista Gennaro Esposito (25), seguito dal Grosseto e gli attaccanti Andy Selva (34), che però chiede almeno un biennale, e Giuseppe Le Noci (28), che piace a Spezia e Pavia.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
24/12/2010, 22:03
CALCIO ITALIANO
Esclusiva, Fattori: “Il Verona si merita di tornare quanto prima in Serie A”
Il Verona ha chiuso il suo 2010 – orribile dal punto di vista dei risultati e del futuro societario – con una larga vittoria sulla Paganese, grazie alle reti di Hallfredsson (doppietta), Le Noci e Selva: la squadra di Mandorlini sale così a quota 21 e si allontana dalla pericolosa zona playout in una classifica corta (i gialloblù sono anche a -6 dai playoff). Calcionews24.com ha contattato l’ex calciatore del Verona Sauro Fattori per un commento sulla squadra: “La piazza vuole e merita di più di ciò che sta accadendo adesso, la vittoria sulla Paganese ovviamente non può bastare, il Verona deve subito tornare in B perché i tifosi hanno sofferto anche troppo. E non scordiamoci che per il prestigio della società anche la B andrebbe stretta, figuriamoci la Prima Divisione di Lega Pro. Mi spiace aprire il giornale e dover andare alla fine per leggere qualcosa sul Verona, mi spiace vedere giocare la squadra su campetti di periferia, Verona è una squadra che merita di giocare a Milano, a Torino, a Firenze. Spero che nel futuro tutto possa cambiare, anche la squadra avrebbe più stimoli per fare bene, nel calcio italiano deve tornare protagonista anche questa città… Questo campionato? Tutto dipende dalla società, se ci sono notizie positive, il gruppo ha le qualità per risalire”
FONTE: CalcioNews24.com
[OFFTOPIC]
NBA: Volano gli HEATS di LEBRON ma Boston ed Orlano non sono da meno. HORNETS sconfitti nonostante l'ottimo BELINELLI. PREMIER LEAGUE: Per i tabloid inglesi ha nostalgia di casa e vuole tornare in ITALIA intanto lui stende l'ASTON VILLA con una triplèe... CALCIO SERBIA: STANKOVIC è il migliore del 2010! SERIE A: MILAN in ritiro a Dubai, CASSANO si allena coi rossoneri dopo il divorzio dalla DORIA. LEONARDO nuovo tecnico dell'INTER dopo l'addio di Rafa BENITEZ. Derby di Puglia a porte chiuse: se questo è il calcio... MOTOGP: 10 titolo e prio con la DUCATI? Valentino ci crede... VITA DA EX: Il LA SPEZIA in esubero coi difensori, COMAZZI in partenza? Nel frattempo i liguri fanno un sondaggio per LE NOCI. Il PISA ci riprova con ANSELMI attualmente in forza al BARLETTA... FOGGIA-FARIAS è fatta!
VALE ROSSI, OBIETTIVO 2011: DECIMO TITOLO, 1° IN DUCATI
Un anno da dimenticare, per i guai fisici ma soprattutto per il titolo svanito. Un altro davanti, sempre con la voglia di tornare il migliore di tutti, anche se a 31 anni è sempre più dura. Sono passati quasi due mesi dall' ultima volta che Valentino Rossi è salito sulla Ducati: per il campione dai nove titoli mondiali l'assaggio della nuova 'cavalcaturà sulla pista di Valencia, a inizio novembre, è stato l'ultimo atto della stagione 2010, quella che lo ha visto capitolare davanti allo spagnolo Jorge Lorenzo, ormai ex compagno di squadra in Yamaha. Nel 2010 Rossi ha capito di non essere invincibile. Anche la fortuna gli ha voltato le spalle due volte: la prima quando si allenava con la moto da cross, la seconda al Mugello davanti al suo pubblico. Ebbene, delle due cadute, una sola è stata veramente incisiva, quella sottovalutata in allenamento. In quell'occasione Rossi si è procurato la lesione alla spalla che lo ha costretto sotto i ferri pochi giorni dopo il test di Valencia. La spalla, dunque, ha fatto più danni della gamba, praticamente frantumata nella caduta in prova al Gp d'Italia. In quell'occasione Valentino riporto la frattura esposta di tibia e perone. Poi la corsa in elicottero a Firenze, le operazioni e il recupero lampo, ma non è bastato. Dopo solo 43 giorni e tre gare saltate, ha fatto vedere ancora una volta ai suoi (pochi) avversari di essere pronto per la battaglia, finendo il Gp di Germania al quinto posto, per ricominciare a salire sul podio alla gara successiva, a Laguna Seca, in California. A Ferragosto poi, a Brno, Rossi dava l'addio all'amata Yamaha M1, compagna instancabile per sei stagioni e quattro titoli mondiali. Il 2011 è l'anno del riscatto per Vale, che ha infine accettato le proposte di Borgo Panigale, cosa che a fine 2003, quando era giunto il momento di lasciare la Honda, non si sentì di fare. E se Rossi ha sposato la 'rossa delle due ruotè è soprattutto per merito di Filippo Preziosi, l'ingegnere che a capo di Ducati Corse e che è anche il padre delle Desmosedici. Le Ducati sono moto molto particolari, costruite secondo principi totalmente differenti rispetto alla concorrenza giapponese, e per questo sono state bollate da molti piloti come difficili da portare al limite. Solo un pilota è riuscito a domare la loro irruenza: Casey Stoner (che quest'anno sarà in Honda), l'unico capace su Ducati di battere Rossi e vincere il Mondiale 2007. Con la Ducati Valentino ha tutto da imparare: il primo appuntamento saranno i test in Malaysia a febbraio. E, nel corso della stagione, oltre ad una nuova moto da scoprire, il campione di Tavullia troverà sulla sua strada molti avversari motivati. Uno su tutti, l'ex compagno alla Yamaha Jorge Lorenzo. Intanto, sulle bancarelle del mercato del presepe di San Gregorio Armeno a Napoli, ad opera dei maestri Di Virgilio e Ferrigno, sono comparse le statuette che raffigurano Rossi in veste di pilota Ducati, in cima al podio: sicuramente un buon augurio.
LECCE-BARI A PORTE CHIUSE: DELUSIONE E POLEMICHE
Amarezza, delusione e la sensazione che a perdere oggi siano lo sport e i veri tifosi. Con questi sentimenti diffusi, ma anche con una forte polemica innescata dal sindaco di Bari, Michele Emiliano, è stata accolta la decisione della prefettura di Lecce di chiudere le porte dello stadio di via del Mare ai tifosi in occasione dell'atteso derby dell'Epifania Lecce-Bari. Decisione che ha sollevato le 'perplessita« anche del Ministro dell'Interno Roberto Maroni, che vuole vederci chiaro e nei prossimi giorni ascolter… il prefetto di Lecce per capire le motivazioni che hanno portato a questa scelta. A determinare la decisione, presa per motivi di sicurezza, la preoccupazione che si potessero ripetere i disordini che avevano caratterizzato nel maggio 2008 l'ultimo derby pugliese disputato quanto le due squadre erano in serie B. I salentini vinsero 2-1 e un gruppo di ultras baresi fece invasione di campo, danneggiò alcune strutture della curva sud e lanciò petardi in campo. Nove di loro furono denunciati. Ma Emiliano non usa toni soft: parla di »provvedimento scellerato«, assunto solo perchè il sottosegretario all'interno Alfredo Mantovano due anni fa aveva promesso che quanto era successo nello stadio salentino avrebbe impedito »ai tifosi baresi di compiere trasferte a Lecce per un bel pò di tempo«. Il sindaco barese va oltre: chiede di ritirare il provvedimento dicendosi disposto ad accompagnare personalemnte la tifoseria e, nell'eventualità che la decisione sia mantenuta, che la gara sia trasmessa in chiaro dalle tv che ne hanno i diritti. Qualche giorno fa, in previsione dell'incontro, il presidente del Lecce, Pietrandrea Semeraro, si era detto preoccupato. Ma oggi è stato tra i primi a esprimere »sconcerto e delusione« per la decisione, e a parlare di »sconfitta dello sport«. »È il provvedimento peggiore che si potesse prendere«, ha detto. Il direttore generale del Bari, Claudio Garzelli, non contesta la decisione del prefetto, ma parla di mortificazione della tifoseria. »In estate da noi si è verificato un fenomeno importante - ha detto - quasi sedicimila nostri sostenitori hanno sottoscritto la tessera del tifoso, impegnandosi in una campagna nazionale contro la violenza negli stadi«. Anche per lui il provvedimento rappresenta »una sconfitta di tutto il sistema calcistico«. È amaro anche il commento anche del sindaco di Lecce, Paolo Perrone, che difende entrambe le tifoserie. »Le città di Lecce e Bari non meritano tutto questo«. »Ovviamente - afferma - avremmo preferito che la partita si fosse giocata, come sempre, davanti a due tifoserie festanti, ma ci rimettiamo ai responsabili dell'ordine pubblico e alle loro decisioni«. »La Puglia sportiva sarà privata della possibilità di assistere al suo appuntamento più importante - ha aggiunto - è una sconfitta per lo sport«. Decisa la protesta invece degli ultras baresi che definiscono »scandalosa« la decisione, chiedendo al sindaco Emiliano e al presidente della squadra, Matarrese, una »levata di scudi«. Così, dicono, la 'Tessera del tifosò si dimostra un provvedimento inutile, dal momento che viene di fatto cancellata da queste scelte di ordine pubblico.
BALOTELLI SHOW, TRIPLETTA E 4-0 ALL'ASTON VILLA -VIDEO
I tabloid inglesi parlano di un Balotelli che ha nostalgia dell'Italia e che dopo appena cinque mesi alla corte di Roberto Mancini vorrebbe lasciare il Manchester City e la Premier per tornare in Serie A. Quello che invece si vede in campo è un SuperMario ben diverso: contro l'Aston Villa l'ex interista trascina i Citizens addirittura con una tripletta, con due rigori per tempo e un terzo gol comodo a porta vuota sempre nella prima frazione. E pensare che prima di scendere in campo per la ventesima di campionato, stamani il Daily Mail, riferendo le indiscrezioni raccolte nell'entourage dell'attaccante italiano, aveva descritto un Balotelli scontento di Manchester, senza amici fuori dal campo, che fatica ad ambientarsi nella nuova realtà e anche in Premier League la sua attesa esplosione non è ancora avvenuta. Perchè prima di oggi il piatto piangeva: cinque gol stagionali (in dieci presenze) tra campionato ed Europa League nonostante un lungo infortunio, ma anche tante ammonizioni (quattro gialli e un rosso) e la panchina nell'ultima gara a Newcastle. Roberto Mancini continua a proteggerlo senza risparmiargli qualche rimbrotto, accompagnato però da immancabili incoraggiamenti. «Se Mario merita di giocare allora gioca, viceversa va in panchina come tutti - le parole del tecnico del City dopo la vittoria di Newcastle, che per il momento mantiene i Citizens al secondo posto -. Mario è un giocatore speciale ma anche lui ci deve mettere cuore e impegno quando gioca. Non posso sapere se è felice o no. Gioca in una squadra fantastica, probabilmente nel miglior campionato del mondo. Manchester non è Milano ma deve farsene una ragione».
Agli amici più stretti però Balotelli avrebbe già confessato - scrive anche il tabloid Sun - che vorrebbe tornare in Italia. Magari proprio al Milan, la sua squadra del cuore, anche se l'operazione si annuncia piuttosto complicata. E non solo perchè lo sceicco Mansour, proprietario del City, ha speso la scorsa estate 28 milioni di euro per il suo cartellino. Considerato tra i giovani più promettenti d'Europa, è difficile che una società ambiziosa come il Manchester possa privarsi a cuor leggero di un ventenne che - secondo lo stesso Mancini - ha ancora enormi margini di miglioramento. Praticamente impossibile la cessione nel mercato di gennaio, altamente improbabile a giugno, a meno che non arrivi dalla Germania Edin Dzeko. Nel frattempo comunque bisognerà rassicurare SuperMario, che gli amici descrivono come «profondamente infelice» e «rammaricato» per la scelta compiuta la scorsa estate. Da qui anche i continui ritorni a Milano di Balotelli, veri e propri blitz di qualche ora pur di sfuggire al freddo grigiore del nord dell'Inghilterra. Il sintomo più evidente del suo attuale malessere, una nostalgia che neppure il ricco contratto riesce più a nascondere. Tutto questo però prima della tripletta di oggi che porta a otto i suoi gol stagionali. Che per gli attaccanti sono tutto.
CASSANO, L'ADDIO DI GARRONE: "LA DIGNITÀ NON HA PREZZO"
Essere una primadonna vuol dire essere capricciosi, impertinenti, incostanti ma così maledettamente bravi da riuscire, appena in scena, a farti dimenticare tutto. Antonio Cassano è così, è una primadonna. E lo dice l'uomo che forse lo conosce meglio, assieme a Eugenio Fascetti, che l'ha fortemente voluto, coccolato, sempre perdonato. Riccardo Garrone ne parla così, del suo ex campione e nell'ultima intervista di fine anno parla di lui e di quella dignità «che nessuna cifra può comprare». Garrone per parlare sceglie il penultimo giorno di questo 2010, un anno che per Cassano e per la Samp ha voluto dire molto. Non lo dimenticano, i tifosi blucerchiati, quel gol nel derby di primavera: punizione in area, ponte di testa di Gastaldello, Cassano ruba il tempo a un difensore e, sul secondo palo, di testa toglie l'alibi a Moretti. È gol, è derby. Quando Cassano decide che è l'ora di un coup de theatre, non ce n'è per nessuno. Indimenticabile l'ultimo gol di Peter pan con la maglia blucerchiata. A Marassi, contro la Fiorentina: Ziegler serve il fantasista barese sulla trequarti, Cassano prende la palla e incanta un primo difensore, procede, danza con la sfera tra i piedi e stordisce l'ultima barriera difensiva dei viola tanto che li fa cadere a terra, si sposta la sfera sul destro, incrocia il tiro. Gol. Ecco, questo è Cassano la primadonna: capace di costruirsi intorno il mito della bizza e del capriccio, della volubilità e dell'impertinenza. Così impertinente da mandare a quel paese chiunque, magari ridendo, qualche volta ingiuriando.
Fino all'ultimo, terribile, insulto. Quello che ha portato all'addio. Garrone ricorda tutto questo: anche quel maledetto giorno di ottobre nello spogliatoio del 'Mugnainì. Gentiluomo d'antan, Garrone non ripete quanto successe, ma dice: «credevamo in lui, sapevamo l'importanza che Antonio rivestiva sul campo e anche ciò che rappresentava per la tifoseria. Ci sono però delle regole da rispettare, dei limiti che non possono essere valicati». Ma una primadonna i limiti non se li pone mai. E Cassano alla Samp è stato davvero una primadonna, nessuno era come lui: «A tutti noi manca e mancherà Antonio per quanto ci ha saputo regalare sul campo ma io ho il dovere di preservare la serenità e l'integrità dell'intero mondo Sampdoria». I tifosi però hanno perdonato anche se qualcuno mugugna perchè la società ha sborsato un terzo della quota di valorizzazione al Real per far scappare definitivamente il genio di Fantantonio. «Mi si accusa di aver pagato per far andar via Antonio? Proprio perchè la dignità non ha prezzo ho deciso di contribuire a quei 5 milioni da versare al Real Madrid. Il calciomercato ha un valore sociale, deve educare ed insegnare, soprattutto ai bambini e ai giovani, e di fronte a quanto accaduto in quel pomeriggio del 26 ottobre serviva dare un segnale forte». Dunque, al diavolo i rimpianti, al diavolo i ricordi. Al Diavolo, appunto.
INTER, ECCO LEONARDO: "SCUDETTO POSSIBILE" FOTO
La 'vie en rosè di Leonardo in neroazzurro inizia oggi: l'allenatore dell'Inter vede rosa e comunica gioia ed entusiasmo ai tifosi in festa che lo aspettano in tanti (tremila) ad Appiano Gentile. Conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore: si respira il clima delle grandi occasioni, sul 'tavolò la Coppa del Mondo per Club. Il presidente Massimo Moratti infrange un protocollo consolidato e - per la prima volta in sedici anni - presenzia all'insediamento di un nuovo coach, tenendo a battesimo il 'giovanottò brasiliano chiamato a guidare i campioni del Mondo e d'Europa. Look 'total black', capelli appena accorciati, zazzera spiovente a coprirgli la fronte, eloquio fluido, sorriso birichino, fascino seducente. Tiene la scena alla grande. Fotografi, flash, sala delle conferenze gremita: Leo si pone con stile, si dice emozionato, ma non lo sembra. Mai un inciampo verbale, nè un'esitazione, è padrone della scena. Moratti, gessato classico con tocco informale (dolcevita color panna), spiega la propria presenza in questi termini: «Leonardo mi ha obbligato a essere qui. E io sono venuto». Piccola 'gaffè del presidente (euforico) che - nel cedere la parola a Leonardo - lo chiama 'Ronaldò, ma si corregge immediatamente. 'È una situazione molto affascinante. Sono tredici anni - sono le parole di Leo per descrivere il suo stato d'animo - che vivo e lavoro a Milano e sono molto emozionato. Se questo è il sogno che aspettavo di realizzare? Io sono un romantico. Non cercavo un lavoro, ma qualcosa che potesse stimolarmi tanto, una grande sfida e credo che non ce ne sia una più grande di questa«. »Ci ho messo poco ad accettare la proposta del presidente Moratti - risponde Leonardo ai giornalisti - ma, in realtà, non avrei mai pensato che tutto questo sarebbe potuto accadere. Il rapporto con il presidente è nato in modo naturale, ma le gerarchie non cambiano. Ora devo osservare e pensare a quello che ho a disposizione: non è necessaria alcuna rivoluzione. Proverò a eliminare gli aspetti negativi, mantenendo quelli positivi che sono tanti«. »Che cosa chiederò a questo gruppo? Credo - spiega Leonardo il quale ha sentito telefonicamente i neroazzurri - che l'Inter abbia una sua identità, i ragazzi sanno cosa devono fare. Non devo inventare niente. Questa squadra deve vivere la serenità della vittoria e deve tornare a essere quella del grande periodo dei suoi successi. Se credo nella rincorsa scudetto? Certo, ci credo eccome, abbiamo tanti punti di distacco, ma basta poco per inserirsi nel gruppo delle prime squadre«. Kakà non sembra destinato all'Inter: prima - è il Leonardo-pensiero - deve fare bene a Madrid, poi si vedrà. L'allenatore dell'Inter riafferma il desiderio di libertà che lo ispira oggi come ieri: »Ho sempre cercato di essere una persona libera, con la mia identità. Ho tante cose in comune con il Milan, ringrazierò sempre il club rossonero nel quale sono stato calciatore, dirigente e allenatore«. Ma ora vuole iniziare la sua nuova vita in neroazzurro da uomo libero. Feeling tangibile con Moratti che lo guarda con orgoglio, sprigionando un affetto quasi paterno. Tributo pressochè obbligatorio allo Special One che recita sempre l'ingrato ruolo del 'convitato di pietrà: »Ho chiamato Josè perchè credo che arrivare all'Inter senza passare da lui sia impossibile: Mourinho è ovunque. Lo conoscevo da tempo e si è dimostrato straordinario anche in questa occasione. Ci siamo confrontati su tante cose perchè lui conosce alla perfezione questo club dove ha lasciato tanto. Lo considero un fuoriclasse. E, dietro le sue brillanti conferenze stampa, c'è un lavoro infinito che è ancora qui«.
MORATTI SCHERZA Massimo Moratti sprizza gioia da tutti i pori: effetto Leonardo sul presidente dell'Inter che accantona l'austerità del ruolo e presenta il nuovo allenatore dell'Inter in modo inaspettato, informale, allegro, ottimista, ironico quanto basta verso il 'vecchiò Rafa Benitez. La presenza del presidente (non prevista dalla prassi) dà un tocco del tutto particolare all'evento e offre un'idea del rapporto che lega il giovane brasiliano a Moratti. Tutt'altra storia rispetto a Benitez. Ad Appiano si respira un'arietta nuova e fresca, assolutamente effervescente: i tifosi festeggiano e colorano di bandiere nerazzurre il campo dove si tiene il primo allenamento a porte aperte dell'Inter di Leonardo, il presidente alza la Coppa del Mondo per Club, striscioni e cori di welcome per il gran debutto. «Leonardo - esordisce Moratti introducendo il nuovo allenatore - mi ha obbligato ad essere qui oggi. È la prima volta che me lo chiedono. Sono felicissimo di questa scelta, mi fa molto piacere. La mia decisione nasce dalla stima che ho sempre avuto nei suoi confronti, la stessa che prova chiunque l'abbia conosciuto. Leonardo distribuisce simpatia e capacità, doti utili al nostro club che conserva tutte le sue ambizioni. Questo non significa mettere pressione ma seguire il proprio istinto e ricambiare l'amore dei tifosi. Questo servirà per centrare grandi obiettivi». Piccolo lapsus (freudiano?) di Moratti che si confonde e si corregge: «Auguro a Ronaldo... pardon Leonardo, le migliori fortune, anch'io sono emozionato, come lui e tutti i nostri tifosi». Il presidente è cauto sul capitolo del mercato, occhio alla spesa, c'è Ranocchia ma è difficile che possa arrivare Kakà. I giornalisti gli alzano la palla, lui schiaccia: «Adesso che è andato via Benitez ne compriamo cinque... Scherzi a parte, ho parlato con Leonardo come lo avevo fatto con Benitez. Io resto convinto che questo gruppo sia forte e non credo alla necessità di migliorarlo». «Leonardo - continua - ha avuto un'esperienza importante, quella di capire quello che è il sistema-club. Si farà molto bene dal punto di vista calcistico, si deve cercare di fare molto bene anche dal punto di vista del bilancio. Con questo non voglio togliere l'entusiasmo perchè è di questo che si vive ed è di questo che vivo anch'io e, se si presenterà l'occasione, farò volentieri qualcosa a favore della squadra». Moratti esprime forte emozione in un giorno da non dimenticare: «Tutta questa storia è un'emozione, anche le nostre vittorie, così come la possibilità di concretizzare questa nostra amicizia. Sento che lui ha una responsabilità grossa ma bella, così come mi prendo anche io ogni responsabilità. Mi sento tranquillo. L'emozione c'è ed è un sentimento splendido, si vive di emozioni anche da presidente». Moratti saluta tutti e chiude proprio su Benitez, ma lo fa con stile e classe: «A lui va il nostro grazie perchè ci ha portato la Coppa del Mondo per Club».
MILAN A DUBAI, CASSANO E IBRA SI ALLENANO IN SPIAGGIA
Il Milan si allena sulla spiaggia di Dubai. Tredici giocatori rossoneri hanno lavorato questa mattina a Memzar Beach tra turisti e curiosi che hanno osservato da vicino la squadra. In occasione dell'allenamento atletico-muscolare sulla spiaggia, come rende noto la società dal proprio sito, erano presenti Cassano, Montelongo, Ibrahimovic, Nesta, Beretta, Ronaldinho, Zambrotta, Pato, Thiago Silva, Yepes, Abate, Seedorf e Oduamadi.
STANKOVIC PREMIATO COME MIGLIOR GIOCATORE DEL 2010
L'ex allenatore della squadra nazionale del Ghana Milorad Rajevac e il capitano della nazionale serba Dejan Stankovic sono premiati come miglior allenatore e miglior giocatore del 2010 da parte della Federcalcio serba. I due oggi a Belgrado hanno ricevuto pala d'oro dal presidente del Federcalcio serba Tomislav Karadzic.
ODOM DOMINA, LAKERS OK SUL CAMPO DEGLI HORNETS -VIDEO
I 15 punti di Marco Belinelli non bastano e New Orleans non ferma i campioni Nba. I Los Angeles Lakers passano per 103-88 sul campo degli Hornets e interrompono la striscia di 3 sconfitte consecutive. I padroni di casa, che hanno un record di 18-14, rimangono in partita solo nel primo periodo. New Orleans si sbriciola all'inizio del secondo quarto, quando incassa un mortifero parziale di 20-6: game over già all'intervallo. Belinelli, titolare per 32'38«, si adegua al grigiore generale. La guardia bolognese segna 15 punti ma con percentuali a dir poco modeste: 4/16 dal campo e 1/6 da 3 punti (6/7 ai liberi). Gli Hornets affondano nonostante la regia di Chris Paul (20 punti e 7 assist) e concedono ai Lakers la possibilità di chiudere la mini-crisi. Los Angeles, reduce da 3 netti ko, ferma la caduta libera con la 22esima vittoria stagionale (22-10). Kobe Bryant sistema la mira (20 punti con 8/14 dal campo) dopo la serata storta vissuta 24 ore prima a San Antonio. Andrew Bynum (18 punti e 6 rimbalzi) e Pau Gasol (11 punti e 12 rimbalzi) si dividono le responsabilità sotto i tabelloni. Il 'man of the match', però, è Lamar Odom: per la prima volta in stagione parte dalla panchina e con 24 punti (10/15 dal campo) griffa la partita.
Ne segna molti di più Dwyane Wade: dopo i 40 rifilati ai New York Knicks, la stella di Heat fa anche meglio nel successo per 125-119 sul parquet degli Houston Rockets. Wade chiude con 45 punti (17/24 al tiro) e 7 rimbalzi. Miami (25-9) vince la 16esima gara nelle ultime 17 con lo show, ormai abituale, dei suoi assi. Wade fa faville, ma LeBron James (20 punti, 9 rimbalzi e 6 assist) e Chris Bosh (21 punti e 4 rimbalzi) non deludono. Houston, sotto di 12 punti a 2'15« dalla fine, lotta e risale fino a -3: i ricchi tabellini di Luis Scola (22 punti), Kevin Martin (21 punti) e Aaron Brooks (20 punti e 9 assist) non sono sufficienti per coronare la rimonta.
Per Miami funziona tutto. Per Boston, altra corazzata della Eastern Conference, i guai cominciano a diventare troppi. I Celtics, già privi dell'acciaccato Rajon Rondo, perdono due volte a Detroit: cedono 104-92 ai Pistons e devono rinunciare a Kevin Garnett, out nella prima fase dell'incontro per un problema muscolare alla gamba destra. I Celtics (24-6) si aggrappano a Paul Pierce (33 punti, 8 assist e 5 rimbalzi) ma si inceppano nel terzo periodo. Detroit (11-21) spezza l'equilibrio con un eloquente 10-0 e stende i vicecampioni. L'impresa porta in primis la firma di Tracy McGrady, alla miglior prestazione stagionale con 21 punti, 8 assist e 4 rimbalzi in 30' di gioco.
I RISULTATI I risultati delle partite della regular season Nba: Atlanta Hawks-Golden State Warriors 103-93; Washington Wizards-Indiana Pacers 104-90; Charlotte Bobcats-Cleveland Cavaliers 102-91; Detroit Pistons-Boston Celtics 104-92; New Orleans Hornets-Los Angeles Lakers 88-103; Minnesota Timberwolves-Denver Nuggets 113-119; Oklahoma Coty Thunder-New Jersey Nets 114-93; Houston Rockets-Miami Heat 119-125; Phoenix Suns-Philadelphia 76ers 110-123; Sacramento Kings-Memphis Grizzlies 100-98; Los Angeles Clippers-Utah Jazz 95-103.
LEBRON BATTE GALLO -VIDEO VOLANO BOSTON E ORLANDO
Danilo Gallinari fa 13 ma New York non ferma la corazzata Miami. Gli Heat, trascinati dai 40 punti di Dwyane Wade, battono i Knicks per 106-98 centrando la 15esima vittoria nelle ultime 16 partite. Gallinari, titolare per 37'45«, chiude con 5/12 al tiro (1/4 da 3 punti), 4 rimbalzi e 3 assist. La formazione della Grande Mela, costretta sempre ad inseguire gli avversari, capitola nonostante la solita prestazione di Amar'e Stoudemire. Il numero 1 mette a referto 30 punti (10/23 al tiro) e 7 rimbalzi. Con il contributo di Wilson Chandler (21 punti) e Raymond Felton (15 punti), i Knicks risalgono fino a -3 ma non riescono a completare la rimonta: per la squadra di Mike D'Antoni arriva la 13esima sconfitta in 31 partite (18-13).
Il record degli Heat (24-9), invece, assume connotati sempre più chiari. Miami rischia di complicarsi la vita dopo aver condotto anche di 22 punti ma alla fine completa la missione grazie ai 'big threè. Wade è il top scorer nella serata in cui tira come un forsennato (13/28 dal campo, 1/7 da 3 e 13/16 ai liberi) e raccoglie 9 rimbalzi. LeBron James, tanto per cambiare, arriva vicino alla tripla doppia (18 punti, 10 rimbalzi e 8 assist) e Chris Bosh fa una figura degna (18 punti e 10 rimbalzi). Alle star si aggiunge anche Zydrunas Ilgauskas (14 punti e 10 rimbalzi) che si fa sentire sotto i tabelloni.
Miami, nella Eastern Conference, rimane alle spalle di Boston e Orlando. I Celtics (24-5) passano per 95-83 sul campo degli Indiana Pacers (13-16) e sopperiscono all'assenza del play Rajon Rondo con una prova di squadra. I vicecampioni Nba portano 5 uomini in doppia cifra e possono contare sulla concretezza dei leader: 21 punti e 7 assist per Paul Pierce, 11 punti e 13 rimbalzi per Kevin Garnett, 17 punti (con 7/11 al tiro) per Ray Allen.
Trasferta positiva anche per i Magic (20-12) che espugnano il parquet dei Cleveland Cavaliers (8-23) per 110-95. Gilbert Arenas (22 punti e 11 assist) sembra già inserito nei meccanismi dei Magic che non hanno bisogno di spremere Dwight Howard (12 punti e 6 rimbalzi in 29').
Nella Western Conference, fa notizia il netto successo di San Antonio contro i campioni in carica. Gli Spurs battono i Los Angeles Lakers 97-82 e si confermano la miglior squadra della lega con un eloquente 27-4. I texani prendono il largo nella ripresa con Tony Parker (23 punti) e tagliano il traguardo nonostante la serata storta degli altri big. Tim Duncan (2 punti) mette a referto un pessimo 1/7 al tiro, Manu Ginobili (9 punti, 6 rimbalzi e 4 assist) ammacca il ferro con un grigio 3/12. Dall'altra parte, non eccelle per precisione nemmeno Kobe Bryant: segna 21 punti ma infila solo 8 dei 27 tiri tentati, con una striscia negativa di 9 errori consecutivi nel primo tempo. I Lakers (21-10) non possono contare nemmeno sul miglior Pau Gasol (9 punti e 9 rimbalzi): per i gialloviola, si materializza la terza sconfitta di fila.
Sempre dal Texas arriva la vera sorpresa della notte. Toronto, pur priva dell'acciaccato Andrea Bargnani, fa il colpo a Dallas: i Raptors (11-20) vincono 84-76 in casa dei Mavericks (24-6) che pagano a caro prezzo l'assenza di Dirk Nowitzki, out per un problema al ginocchio destro. Toronto domina sotto le plance (48-24 nell'area pitturata) e si gode l'eccellente prestazione del rookie Ed Davis (17 punti e 12 rimbalzi), il migliore della formazione che chiude con 5 uomini in doppia cifra.
I RISULTATI I risultati delle partite della regular season Nba: Cleveland Cavaliers - Orlando Magic 95-110; Indiana Pacers - Boston Celtics 83-95; Miami Heat - New York Knicks 106-98; Chicago Bulls - Milwaukee Bucks 90-77; Dallas Mavericks - Toronto Raptors 76-84; San Antonio Spurs - Los Angeles Lakers 97-82; Denver Nuggets - Portland Trail Blazers 95-77.
HORNETS KO A MINNEAPOLIS: BELINELLI IN RIPRESA -VIDEO
Gli 11 punti di Marco Belinelli servono a poco ai New Orleans Hornets, che vengono sconfitti per 113-98 sul campo dei Minnesota Timberwolves. La guardia azzurra, titolare per 29'15«, chiude con 5/12 dal campo (1/1 da 3 punti) e 2 rimbalzi. Gli Hornets, che ora hanno un record di 18-13, cadono nonostante il solito Chris Paul (22 punti e 13 assist) e i 23 punti di David West. Minnesota (8-24), una delle peggiori squadre dell'intera lega, prende il largo nel terzo periodo con un parziale di 24-10. Menzione speciale per Michael Beasley che sfiora la tripla doppia (30 punti, 9 rimbalzi e 7 assist). Tabellino ricco per Kevin Love (16 punti e 11 rimbalzi) e Luke Ridnour (12 punti e 11 rimbalzi). Belinelli è l'unico italiano in campo nella notte. Andrea Bargnani, out per uno stiramento al polpaccio, davanti alla tv assiste alla sconfitta esterna dei suoi Toronto Raptors, battuti 96-85 sul parquet dei Memphis Grizzlies. La formazione canadese (10-20), con un roster ridotto all'osso da problemi fisici assortiti, prova invano ad aggrapparsi a Linas Kleiza (22 punti) e a DeMar DeRozan (18 punti). Memphis (14-17) va sotto di 12 punti ma riemerge con Zach Randolph (21 punti e 8 rimbalzi) e Rudy Gay (18 punti e 6 assist). Un infortunio eccellente non frena Dallas, che vince per 103-93 in casa degli Oklahoma City Thunder anche senza Dirk Nowitzki. Il big tedesco si ferma all'inizio del secondo periodo per un problema al ginocchio destro e lascia il campo dopo aver realizzato 13 punti in 11 minuti. Senza il leader, i Mavs si dimostrano una squadra vera. Caron Butler (21 punti) è il top scorer, Shawn Marion (20 punti) non stecca. I texani difendono alla grande nell'ultima frazione, concedendo ai Thunder solo 12 punti. Dallas (24-5) conquista l'11° successo esterno in 12 gare e si conferma inarrestabile 'on the road'. Il semaforo rosso per Oklahoma (21-11) scatta nonostante i 28 punti di Kevin Durant: il miglior marcatore del campionato mantiene la propria media realizzativa ma non evita il ko.
I RISULTATI I risultati delle partite della regular season Nba: Orlando Magic-New Jersey Nets 88-104; Charlotte Bobcats-Detroit Pistons 105-100; Milwaukee Bucks-Atlanta Hawks 80-95; Minnesota Timberwolves-New Orleans Hornets 113-98; Oklahoma City Thunder-Dallas Mavericks 93-103; Memphis Grizzlies-Toronto Raptors 96-85; Houston Rockets-Washington Wizards 100-93; Utah Jazz-Portland Trail Blazers 91-96; Sacramento Kings-Los Angeles Clippers 99-100; Golden State Warriors-Philadelphia 76ers 110-95.
FONTE: Leggo.it
CALCIOMERCATO
Pisa, per la difesa rispunta il nome di Anselmi
28.12.2010 20:15 di Matteo Toncelli
Dopo averlo rincorso a lungo nel mercato estivo, il Pisa sembra tornato alla carica per Fabrizio Anselmi, esperto difensore attualmente in forza al Barletta. L’ex stopper del Verona, classe 1978, potrebbe essere l’uomo giusto per completare una difesa che finora si è dimostrata inadeguata alla categoria. Il giocatore, che con i biancorossi ha disputato sinora 13 partite, rappresenta una valida alternativa a Nocentini, anche se il Pisa dovrebbe trovare le giuste motivazioni per convincere il Barletta a privarsi di un difensore giunto in Puglia soltanto sei mesi fa e che andrebbe a rinforzare una diretta concorrente per la lotta salvezza.
CALCIOMERCATO
Spezia, ora Comazzi può partire
02.01.2011 16:00 di Claudio Gallaro
L'arrivo di Alberto Bianchi a La Spezia comporterà quasi sicuramente la partenza di almeno un difensore. Il giocatore imperiese può ricoprire sia il ruolo di centrale che quello di terzino destro, quindi è auspicabile che un compagno di reparto nel mese di gennaio farà le valigie. Secondo quanto afferma CittàdellaSpezia.com l'indiziato numero uno a lasciare le aquile è Alberto Comazzi, che potrebbe trovare una sistemazione vicina alla sua Verona.
FONTE: TuttoLegaPro.com
LEGA PRO
Foggia, in arrivo Farias
02.01.2011 14.32 di Daniele Felicetti
Il Chievo ha ormai definito il passaggio di Diego Farias (20) a titolo temporaneo. L'attaccante brasiliano lo scorso anno aveva disputato il primo campionato da calciatore professionista in Italia nell'Hellas Verona, con 3 reti realizzate in 26 incontri. A meno di intoppi dell'ultim'ora, Farias è da considerarsi un giocatore del Foggia fino al termine della stagione.