Header ADS

#Fase2Bis e dal 1° Luglio nuovo logo per l'HELLAS VERONA: Via l'ovale (e il tricolore) e spazio ai mastini nati nell'84


#Fase2Bis +   -   =

L'HELLAS VERONA cambia logo, ad un quarto di secolo di distanza dal 1995 quando i mastini in campo giallo (logo con cui i gialloblù conquistato lo storico tricolore nel 1985) furono sostituiti dall'ovale gialloblù con la scritta HELLAS VERONA sormontata dai mastini di cui sopra, in Via Olanda hanno deciso di... Tornare all'antico: Dal 1° Luglio i mastini torneranno protagonisti e la scritta HELLAS VERONA FC sarà posta sopra di loro.
Lascio a voi qualunque considerazione di carattere estetico (ogniuno ha il suo senso del bello) ma, per quel che mi riguarda, sono felice che si sia andati avanti mantenendo il senso della tradizione che ispira la nostra fede: Lasciatemi tirare un gran bel sospiro di sollievo!
Temevo che, seguendo ad esempio l'idea juventina di far scomparire completamente la classica zebra in favore di una 'J' nera in campo bianco, il marketing selvaggio avrebbe intaccato anche i nostri carissimi simboli: Davvero lieto che non sia andata così!
E d'altra parte, dal 1903 a oggi, passando per la fusione tra l'Associazione Calcio Hellas del Maffei e la Verona alla fine della prima guerra mondiale, il logo scaligero è cambiato per sei volte (quest'ultima compresa); peccato solo per quel richiamo allo scudetto che sparisce in nome della semplicità e l'immediatezza del bicolore...

L'evoluzione del marchio Hellas (preso dal .PDF messo a disposizione da HellasVerona.it https://hellasverona.it/2020/06/01/ritorno_al_futuro_il_nuovo_logo_dell_hellas_verona_fc)

Calciomercato: Corsa a KUMBULLA c'è anche la JUVE (o perlomeno così assicura 'La Repubblica') ma in pole-position per il centrale scaligero, per quel che può valere al momento, sembra esserci l'INTER e le contropartite che potrebbe dare in cambio ai gialloblù; secondo FcInterNews.it Via Olanda avrebbe chiesto, fra gli altri, l'attaccante ESPOSITO e il difensore centrale PIROLA oltre ai discorsi non ancora chiusi per i rinnovi di prestito di SALCEDO e/o DIMARCO... La trattativa prosegue.
Stando a quanto rivela 'Eurosport France' ci sarebbe anche il VERONA tra i club che danno la caccia a Ardjouma Junior DIOMANDÉ esterno belga classe 2002 in forza al GENK da tempo nel giro delle giovanili nazionali del suo paese.


[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]



DICONO +   -   =

Amir RRAHMANI al 'Corriere dello Sport' «Quando sono arrivato, avevo un solo obiettivo: dare il massimo per sapere da me stesso quali fossero i miei limiti. L’interesse del Verona è stato inaspettato, ero in trattative con altri club stranieri, ma dinnanzi alla possibilità di venire in Italia ho lasciato cadere qualsiasi altro discorso. Perché soltanto la serie A mi avrebbe potuto dire quale fosse il mio reale valore... Ma io sono bravo ad isolarmi, a scacciare qualsiasi tipo di distrazione. La proposta del Napoli non ha modificato il mio atteggiamento e quando ci fu l’offerta ne parlai subito con Juric: mi volle parlare, mi disse che se avessi accettato avrei dovuto poi garantirgli e promettere identico rendimento. Penso di essere stato di parola. Io conosco un solo metro di comportamento: la professionalità, che ovviamente include l’impegno. Ho rispetto per il Verona e mi crea imbarazzo persino dover parlare in questo momento di una vicenda che apparterrà al mio futuro. Io qui sono stato benissimo e il giorno in cui dovrò andare via, vorrò salutare nel modo più giusto. Ma sono anche un professionista e a me è capitata la possibilità di andare a giocare in un club che ha l’ambizione di arrivare in fondo a tutte le competizioni. È una opportunità che ho afferrato con soddisfazione ma senza dimenticare chi mi ha consentito di poterla cogliere. Se Napoli mi piacerà? Adoro il mare e la spiaggia» TuttoNapoli.net

Luca TONI intervistato da L'Arena «Ripartenza a porte chiuse? Sarà diverso. Il primo pensiero va alla salute, da preservare. Ma senza i tifosi, il calcio non ha senso. Giocare in uno stadio vuoto mi fa passare la voglia. Io ho sempre scelto piazze dove c’era stimolo, dove c’era gente. Amavo anche quelli che mi insultavano. La cosa peggiore è l’indifferenza. Quando vedi il vuoto attorno senti le urla dei compagni, vuol dire che sei finito dentro qualcosa che non è più calcio. Andare allo stadio dev’essere una festa. Per me, stadio vuol dire famiglia, condivisione, qualcosa di bello. Ma oggi viene a mancare tutto il bello del calcio. Rimane solo il business. La Bundesliga? Non possiamo paragonarci alla Germania. Perché nel bene o nel male sono tutti più precisi. Funziona tutto di più. Non solo nel mondo del calcio, ma in tutto. Se vai a vedere, da loro, non trovi una strada che non sia perfettamente pulita. Poi, magari, il bello dell’Italia è che siamo meno precisi. In Germania poi non hanno mai chiuso come hanno fatto qui. Noi non possiamo paragonarci alla Germania quando ci pare. Noi abbiamo le cose in positivo e in negativo rispetto a loro. E’ il bello di noi italiani saperci arrangiare, a volte può essere positivo, a volte meno. I tedeschi non si arrangiano. Devono avere una linea guida, altrimenti succede un casino. Di sicuro loro sono precisi, lo Stato è preciso, funziona tutto bene. E quando arrivano i soldi a sostegno, arrivano puntuali» CalcioHellas.it


Mister GUIDOLIN centrocampista in maglia gialloblù a più riprese a cavallo tra il 1973 e il 1984 parla a L'Arena «Sono molto felice della stagione fin qui condotta dal Verona. Un mio ritorno in futuro? Mi piacerebbe tantissimo, sarebbe la chiusura di un cerchio di una vita e di una professione iniziata a Verona nel 1973. Chi mi ha colpito di più della rosa dell’Hellas? Sicuramente Pessina. È bravo a far tutto. Gioca in mezzo e da mezza punta. Senza dubbio il Verona è la squadra rivelazione. L’ho vista in tv e dal vivo contro la Juventus dove ha fatto una partita straordinaria. La classifica attuale è strameritata. Adesso sarà importante riaccendere nel modo migliore la spina. Si giocherà col caldo e bisognerà saper affrontare nel modo giusto le variabili di questo inedito finale di campionato. Mi auguro siano state prese tutte le precauzioni per la salute di tutti» Verona.YSport.eu.it

L'ex attaccante gialloblù Davide LUPPI a L'Arena «Tifo per l’Hellas, ma non riesco a guardarne le partite: mi fa ancora troppo male rivedere quei colori, avrei tanto voluto rimanere. Giocare in Serie A con l’Hellas sarebbe stato il mio sogno, quindi è una ferita che mi porterò sempre dentro. Non chiedetemi di parlare dei tifosi o del Bentegodi, potrei piangere. Dopo aver conquistato la promozione, la Società mi disse che per me non ci sarebbe stato spazio. Ancora non capisco perché: in quella rosa c’erano pochissimi attaccanti, quindi avrei potuto dire la mia. Provai a fare un po’ di resistenza, ma sarei finito fuori rosa… Mister Juric sarebbe stato l’allenatore ideale per me: mi avrebbe valorizzato come seconda punta di sacrificio, anche se per l’Hellas avrei giocato anche in porta. Approfitto dell’occasione per salutare tutti i veronesi che ancora mi scrivono per supportarmi a distanza» CalcioHellas.it

L'ex centrocampista offensivo PISANU all'HELLAS nel triennio 2001-2004 «Il Verona è una delle sorprese del campionato, ad inizio stagione nessuno avrebbe scommesso su un rendimento simile. Ho seguito molto la squadra, hanno davvero un grande gioco e si vede l’impronta di Juric, meritano la posizione che occupano. L’Europa League? Ci sono percorsi, progetti, che si riescono a raggiungere prima del previsto, anche a seconda di diversi fattori che possono risultare a favore della squadra, come ad esempio l’entusiasmo. Quest’ultimo è fondamentale, quando c’è entusiasmo giochi con maggiore serenità e hai meno paura di sbagliare. Se continueranno a giocare come prima della sosta non dovranno concedersi limiti, se invece la pressione dovesse aumentare ci sarebbero più difficoltà... A Verona ho giocato due anni e mezzo e ho ricordi straordinari, sia della città che delle persone. Uno dei momenti più emozionanti che ho vissuto con questa maglia è stato quando ho segnato contro il Genoa, che è stata la mia prima rete con la squadra veneta. Ricordo con molta gioia anche gli applausi che mi dedicarono a Lecce. A Verona mi sarebbe piaciuto fare di più ma ero molto giovane, per potermi esprimermi al massimo avrei avuto bisogno di più anni, però è stata una tappa fondamentale per la mia carriera» FootballNews24.com


Beniamino VIGNOLA a YTalk Sport

RASSEGNA STAMPA +   -   =