L'HELLAS VERONA cambia logo, ad un quarto di secolo di distanza dal 1995 quando i mastini in campo giallo (logo con cui i gialloblù conquistato lo storico tricolore nel 1985) furono sostituiti dall'ovale gialloblù con la scritta HELLAS VERONA sormontata dai mastini di cui sopra, in Via Olanda hanno deciso di... Tornare all'antico: Dal 1° Luglio i mastini torneranno protagonisti e la scritta HELLAS VERONA FC sarà posta sopra di loro.
Lascio a voi qualunque considerazione di carattere estetico (ogniuno ha il suo senso del bello) ma, per quel che mi riguarda, sono felice che si sia andati avanti mantenendo il senso della tradizione che ispira la nostra fede: Lasciatemi tirare un gran bel sospiro di sollievo!
Temevo che, seguendo ad esempio l'idea juventina di far scomparire completamente la classica zebra in favore di una 'J' nera in campo bianco, il marketing selvaggio avrebbe intaccato anche i nostri carissimi simboli: Davvero lieto che non sia andata così!
E d'altra parte, dal 1903 a oggi, passando per la fusione tra l'Associazione Calcio Hellas del Maffei e la Verona alla fine della prima guerra mondiale, il logo scaligero è cambiato per sei volte (quest'ultima compresa); peccato solo per quel richiamo allo scudetto che sparisce in nome della semplicità e l'immediatezza del bicolore...
Amir RRAHMANI al 'Corriere dello Sport' «Quando sono arrivato, avevo un solo obiettivo: dare il massimo per sapere da me stesso quali fossero i miei limiti. L’interesse del Verona è stato inaspettato, ero in trattative con altri club stranieri, ma dinnanzi alla possibilità di venire in Italia ho lasciato cadere qualsiasi altro discorso. Perché soltanto la serie A mi avrebbe potuto dire quale fosse il mio reale valore... Ma io sono bravo ad isolarmi, a scacciare qualsiasi tipo di distrazione. La proposta del Napoli non ha modificato il mio atteggiamento e quando ci fu l’offerta ne parlai subito con Juric: mi volle parlare, mi disse che se avessi accettato avrei dovuto poi garantirgli e promettere identico rendimento. Penso di essere stato di parola. Io conosco un solo metro di comportamento: la professionalità, che ovviamente include l’impegno. Ho rispetto per il Verona e mi crea imbarazzo persino dover parlare in questo momento di una vicenda che apparterrà al mio futuro. Io qui sono stato benissimo e il giorno in cui dovrò andare via, vorrò salutare nel modo più giusto. Ma sono anche un professionista e a me è capitata la possibilità di andare a giocare in un club che ha l’ambizione di arrivare in fondo a tutte le competizioni. È una opportunità che ho afferrato con soddisfazione ma senza dimenticare chi mi ha consentito di poterla cogliere. Se Napoli mi piacerà? Adoro il mare e la spiaggia» TuttoNapoli.net
Luca TONI intervistato da L'Arena «Ripartenza a porte chiuse? Sarà diverso. Il primo pensiero va alla salute, da preservare. Ma senza i tifosi, il calcio non ha senso. Giocare in uno stadio vuoto mi fa passare la voglia. Io ho sempre scelto piazze dove c’era stimolo, dove c’era gente. Amavo anche quelli che mi insultavano. La cosa peggiore è l’indifferenza. Quando vedi il vuoto attorno senti le urla dei compagni, vuol dire che sei finito dentro qualcosa che non è più calcio. Andare allo stadio dev’essere una festa. Per me, stadio vuol dire famiglia, condivisione, qualcosa di bello. Ma oggi viene a mancare tutto il bello del calcio. Rimane solo il business. La Bundesliga? Non possiamo paragonarci alla Germania. Perché nel bene o nel male sono tutti più precisi. Funziona tutto di più. Non solo nel mondo del calcio, ma in tutto. Se vai a vedere, da loro, non trovi una strada che non sia perfettamente pulita. Poi, magari, il bello dell’Italia è che siamo meno precisi. In Germania poi non hanno mai chiuso come hanno fatto qui. Noi non possiamo paragonarci alla Germania quando ci pare. Noi abbiamo le cose in positivo e in negativo rispetto a loro. E’ il bello di noi italiani saperci arrangiare, a volte può essere positivo, a volte meno. I tedeschi non si arrangiano. Devono avere una linea guida, altrimenti succede un casino. Di sicuro loro sono precisi, lo Stato è preciso, funziona tutto bene. E quando arrivano i soldi a sostegno, arrivano puntuali» CalcioHellas.it
Mister GUIDOLIN centrocampista in maglia gialloblù a più riprese a cavallo tra il 1973 e il 1984 parla a L'Arena «Sono molto felice della stagione fin qui condotta dal Verona. Un mio ritorno in futuro? Mi piacerebbe tantissimo, sarebbe la chiusura di un cerchio di una vita e di una professione iniziata a Verona nel 1973. Chi mi ha colpito di più della rosa dell’Hellas? Sicuramente Pessina. È bravo a far tutto. Gioca in mezzo e da mezza punta. Senza dubbio il Verona è la squadra rivelazione. L’ho vista in tv e dal vivo contro la Juventus dove ha fatto una partita straordinaria. La classifica attuale è strameritata. Adesso sarà importante riaccendere nel modo migliore la spina. Si giocherà col caldo e bisognerà saper affrontare nel modo giusto le variabili di questo inedito finale di campionato. Mi auguro siano state prese tutte le precauzioni per la salute di tutti» Verona.YSport.eu.it
L'ex attaccante gialloblù Davide LUPPI a L'Arena «Tifo per l’Hellas, ma non riesco a guardarne le partite: mi fa ancora troppo male rivedere quei colori, avrei tanto voluto rimanere. Giocare in Serie A con l’Hellas sarebbe stato il mio sogno, quindi è una ferita che mi porterò sempre dentro. Non chiedetemi di parlare dei tifosi o del Bentegodi, potrei piangere. Dopo aver conquistato la promozione, la Società mi disse che per me non ci sarebbe stato spazio. Ancora non capisco perché: in quella rosa c’erano pochissimi attaccanti, quindi avrei potuto dire la mia. Provai a fare un po’ di resistenza, ma sarei finito fuori rosa… Mister Juric sarebbe stato l’allenatore ideale per me: mi avrebbe valorizzato come seconda punta di sacrificio, anche se per l’Hellas avrei giocato anche in porta. Approfitto dell’occasione per salutare tutti i veronesi che ancora mi scrivono per supportarmi a distanza» CalcioHellas.it
L'ex centrocampista offensivo PISANU all'HELLAS nel triennio 2001-2004 «Il Verona è una delle sorprese del campionato, ad inizio stagione nessuno avrebbe scommesso su un rendimento simile. Ho seguito molto la squadra, hanno davvero un grande gioco e si vede l’impronta di Juric, meritano la posizione che occupano. L’Europa League? Ci sono percorsi, progetti, che si riescono a raggiungere prima del previsto, anche a seconda di diversi fattori che possono risultare a favore della squadra, come ad esempio l’entusiasmo. Quest’ultimo è fondamentale, quando c’è entusiasmo giochi con maggiore serenità e hai meno paura di sbagliare. Se continueranno a giocare come prima della sosta non dovranno concedersi limiti, se invece la pressione dovesse aumentare ci sarebbero più difficoltà... A Verona ho giocato due anni e mezzo e ho ricordi straordinari, sia della città che delle persone. Uno dei momenti più emozionanti che ho vissuto con questa maglia è stato quando ho segnato contro il Genoa, che è stata la mia prima rete con la squadra veneta. Ricordo con molta gioia anche gli applausi che mi dedicarono a Lecce. A Verona mi sarebbe piaciuto fare di più ma ero molto giovane, per potermi esprimermi al massimo avrei avuto bisogno di più anni, però è stata una tappa fondamentale per la mia carriera» FootballNews24.com
Beniamino VIGNOLA a YTalk Sport
L’autostrada Milano-Verona rischia di essere particolarmente battuta e percorsa anche nella prossima sessione di mercato. I nerazzurri - non è un mistero visto che ve lo stiamo raccontando da mesi - seguono e vogliono Marash Kumbulla. Da battere la concorrenza di Lazio, Tottenham, Arsenal, Lipsia ed Everton per il classe 2000, che Setti valuta 30 milioni di euro.
Il Verona invece vorrebbe ripeterete le operazioni Eddie Salcedo e Federico Dimarco con altri talentini nerazzurri. In particolare al club scaligero piacciono l’attaccante Sebastiano Esposito e il centrale Lorenzo Pirola. Due giovani talenti, entrambi classe 2002 che sarebbero perfetti per il 3-4-2-1 di Juric. L’Hellas vorrebbe i due gioiellini interisti in prestito: una soluzione gradita anche alla società di viale della Liberazione che potrebbe far crescere Esposito e Pirola nell’ambiente giusto per assaggiare la Serie A con continuità e da protagonisti. Discorsi avviati e che potrebbero essere imbastiti nelle prossime settimane...
Sezione: Esclusive / Data: Dom 31 maggio 2020 alle 20:54
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
FONTE: FCInterNews.it
Corriere di Verona: "Quattro moschettieri e una missione"
In vista della ripresa del campionato, il "Corriere di Verona" porta l'attenzione su quattro giocatori per i quali la disputa di queste 12 giornate rappresenta l'ultimo sforzo in maglia gialloblù. Rhamani e Amrabat sono già stati ceduti a Napoli e Fiorentina mentre Pessina, scaduto il prestito, tornerà all'Atalanta per prendere sicuramente altre strade. L'unica speranza, ancora flebile, riguarda Fabio Burini anche lui in scadenza di contratto con la società gialloblù. Sulla sua futura permanena in riva all'Adige non è ancora detta l'ultima parola. Tutti e quattro, comunque, - comre ricorda il giornale - saranno sicuramente utili alla causa in questo inusuale finale di stagione.
Sezione: Rassegna / Data: Ven 29 maggio 2020 alle 14:00 / Fonte: Corriere di Verona
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Focus Lo ‘strano’ caso di Amrabat: a metà luglio può giocare contro la Fiorentina
Il centrocampista marocchino dal 1° luglio doveva essere un giocatore viola, ma ‘paradossalmente’ giocherà contro la sua futura squadra.
Di Marco Pecorini - 30/05/2020 15:5821
Acquistato a gennaio per 20 milioni, lasciato in prestito al Verona per poi averlo in squadra per la nuova stagione. E’ la storia di Sofyan Amrabat, centrocampista marocchino ‘promesso sposo’ della Fiorentina ma che a luglio, invece di iniziare la nuova avventura viola, giocherà proprio contro la sua futura squadra. Già, perché a metà luglio, in teoria tra l’11 e il 12 secondo la bozza di calendario buttata giù dalla Lega, è in programma proprio Fiorentina-Verona. Gara in cui Amrabat vestirà la maglia gialloblu.
SCADENZE. E’ uno degli ‘strani’ casi del calcio post-Covid. Tanti contratti al termine il 30 giugno, tra scadenze e prestiti. E giocatori che vivranno settimane ‘paradossali’ rispetto alle aspettative. Del resto, l’emergenza ha stravolto qualsiasi programma, e adesso – in Serie A così come negli altri campionati – c’è da trovare un modo per estendere i singoli accordi fino al termine della stagione. I club italiani sono in attesa di una direttiva generale della Fifa, ma i singoli giocatori dovranno poi trovare accordi personali con le rispettive società per il prolungamento dei contratti in essere di almeno un mese.
DA AVVERSARIO. E il discorso di Amrabat rientra tra questi casi ‘speciali’ a cui va trovata una soluzione. Senz’altro, per non alterare la regolarità del campionato, i giocatori non potranno giocare per altri club fino al termine dell’attuale stagione. Specie il centrocampista marocchino, che in stagione prima dell’Hellas aveva già giocato anche con il Club Bruges. In ogni caso, farà specie vedere il marocchino contro la Fiorentina a metà luglio. Proprio nei giorni in cui avrebbe dovuto iniziare la sua nuova avventura viola. Ritiro di Moena, primi allenamenti con i nuovi compagni… niente di tutto ciò. Amrabat a metà luglio sarà al Franchi. Ma ancora da avversario.
FONTE: Fiorentina.it
CALCIOMERCATO IND. CH: conferme sull’interesse per Diomandé, ma Siviglia e Lione sono avanti
C’è grande concorrenza di club francesi, spagnoli e italiani per assicurarsi il talento belga di origini ivoriane che piace al Verona
Mattia Zupo
Maggio 30, 2020 - 17:55
Nelle ultime ore è stato accostato all’Hellas Verona il profilo di Junior Diomandé dell’Eupen. Secondo quanto raccolto da CalcioHellas.it, arrivano conferme sul’interessamento da parte della società gialloblù, anche se c’è da battere una folta concorrenza. Il polivalente classe 2002, in grado di saper giocare sia da terzino che da esterno di centrocampo su entrambe le fasce, ha molte possibilità di lasciare il Belgio nella prossima sessione di mercato.
In questo momento in pole sul talento belga ci sarebbero infatti Siviglia e Lione. Più defilate Lazio, Roma e Verona, mentre in patria piace all’Anderlecht.
Secondo Eurosport France, c’è anche l’Hellas Verona sul giovane difensore dell’Eupen, Ardjouma Junior Diomandé. Il classe 2002 è seguito anche da Lione e Lazio, e da un altro club italiano. Il giocatore di origini ivoriane nella scorsa stagione aveva vinto il campionato U17 con la maglia del Genk ed è abitualmente convocato nelle nazionali giovanili del Belgio.
Di piede destro, può giocare su entrambe le fasce sia da terzino, che da esterno di centrocampo. La scorsa estate prima del trasferimento all’Eupen era stato vicino all’approdo in Italia, alla Carrarese.
Info @Eurosport_FR : Courtisé par l’#OL, Junior Diomandé est également une piste de la Lazio et l’Hellas Vérone. Un troisième club italien est également intéressé par l’international belge U17 du KAS Eupen.
NEWS Boom Pessina: in mezza stagione con l’Hellas ha raddoppiato il proprio valore
L’Atalanta a fine stagione lo contro-riscatterà per cinque milioni, ma potrebbe chiederne anche più di dieci per farlo partire
di Tommaso BadiaMaggio 28, 2020 - 15:00
Una stagione pazzesca quella di Matteo Pessina: il centrocampista gialloblù, arrivato in estate, si è guadagnato sin da subito la fiducia di Juric, diventando un titolare inamovibile e rivelandosi anche decisivo con tre gol pesantissimi (due contro il Lecce, uno all’andata e uno al ritorno, e uno contro il Brescia: tutte e tre le le partite si sono concluse con una vittoria per l’Hellas).
A certificare l’enorme crescita del classe ’97 ora arrivano tuttavia anche le cifre: come infatti riportato sull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, Pessina a fine stagione sarà controriscattato dall’Atalanta per cinque milioni di euro (cifra concordata con l’Hellas la scorsa estate), ma poi la Dea ne chiederà non meno di dieci per privarsi dell’ennesimo gioiello del proprio vivaio, una cifra che potrebbe salire ulteriormente nel caso il ragazzo dovesse confermarsi anche nell’eventuale prosieguo della stagione.
Il destino di Pessina, comunque, resta tutt’ora un’incognita: il club bergamasco potrebbe infatti anche decidere di trattenerlo oppure optare per un ulteriore anno di maturazione in prestito. In quel caso, ovviamente, il Verona sarebbe spettatore a dir poco interessato…
FONTE: CalcioHellas.it
01 GIU 2020 IL BRAND SENZA TRICOLORE
Mi ricordo perfettamente quando Saverio Guette nel 1995 mi fece vedere in anteprima il nuovo logo del Verona. Lo presi in mano e mi piacque subito. Saverio, uomo di intelligenza finissima e di grande cultura, che era milanese, ma nel tempo era diventato più veronese di noi veronesi, aveva dato un senso a tutto. Aveva recuperato l’ovale che era stato il primo logo del Verona, quello con la sola scritta Hellas (mi si accappona la pelle quando oggi qualche ragazzetto su instagram critica l’ovale…), una scelta precisa che era dettata a quel tempo dalla necessità di legare il nome Hellas a quello della società, nome che si era perso dopo l’acquisizione nel 1991 del fallito Hellas Verona AC dal Verona fc 1991. Saverio aveva persino creato undici linee gialloblù (contatele) che rappresentavano gli undici calciatori del Verona che scendevano in campo. Alberto Mazzi, assieme all’avvocato Dario Donella aveva lavorato moltissimo per riportare la denominazione Hellas e quel logo aveva lo scopo di celebrare quel nome riconquistato (sebbene più di un giurista sia ancora oggi propenso a ritenere che la denominazione Hellas appartenga ancora al vecchio Hellas Verona AC, società “in bonis”, oppure ad un’altra società iscritta regolarmente ai campionati Figc con la denominazione Hellas Verona, ma questa è un’altra questione…).
Poi Saverio ci aveva inserito un piccolo baffo tricolore a ricordo perenne della più grande impresa di una squadra provinciale. Un segno della storia che oggi nel nuovo logo di Setti si è perso.
Mi chiedo: c’era davvero bisogno di cambiare il logo del Verona, non era sufficientemente bello e rappresentativo quello del 1995? Gli uomini del marketing moderno e spregiudicato che notoriamente non godono della mia simpatia fanno sapere sulla brochure di presentazione del nuovo marchio che “il restyling ha come intento quello di semplificare e attualizzare il brand Hellas: due soli colori, il giallo e blu e infinite possibilità di utilizzo in monocromia sulla base dello sfondo e della superficie sulla quale andrà utilizzato e posizionato”. In pratica, per farla breve, si sono ritagliati i due mastini che Chiampan si era inventato nel 1984 in modo da poterli appiccicare più facilmente ovunque ci sia indizio di un business. Non c’è nemmeno da spendere tanti soldi per farli a colori. Sono i tempi, bellezza. Senza sapore e senza odore. Come un sintomo del Covid19.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
NEWS
31 maggio 2020 - 13:15 Verona, quanti baby gialloblù pronti alla chiamata di Juric
A Peschiera è folto il gruppo dei ragazzi delle giovanili che si preparano con la Prima Squadra
di Redazione Hellas1903
Il campionato d’estate sarà contrassegnato da temperature alte, clima umido, rischio infortuni e calendario compresso.
Serve dilatare la rosa, avere un raggio più ampio di scelte possibili, per coprire qualsiasi urgenza tecnica e tattica. A Peschiera del Garda, Ivan Juric lavora su un gruppo allargato anche a una “pattuglia” di ragazzi del settore giovanile dell’Hellas.
Possono essere, infatti, delle alternative in corso d’opera, all’occorrenza, e comunque gli allenamenti con la Prima Squadra li formeranno per il futuro.
Tra gli altri, allo Sporting Center “Paradiso” ci sono Lucas Felippe (nella foto), Victor Aznar, Nunzio Brandi, Bogdan Jocic, Destiny Udogie, Philip Yeboah e Christian Pierobon.
FONTE: Hellas1903.it
Juric già cerca i nuovi Kumbulla: i tre giovanissimi colpi del futuro
del 31 Maggio 2020 alle 19:30
Il Verona alla scoperta dei giovanissimi, che si sono aggregati al gruppo con il ritorno della preparazione dopo il lockdown e potranno essere utili con il calendario compresso che sarà da affrontare fino al termine della stagione. “Trovare un nuovo Kumbulla è un’ambizione eccessiva, per adesso”, spiega il Corriere di Verona. Ma la ricerca è partita e il quotidiano fa diversi nomi tra i giocatori di prospettiva dell’Hellas.
Con Juric in vista della ripresa “sono presente fisse i talenti più brillanti di questa formazione Primavera, che sogna di giocarsi la finale di Coppa Italia con la Fiorentina, traguardo storico mai colto in precedenza. Spiccano i piedi fini di Lucas Felippe, regista brasiliano, ragioniere brioso, dotato di un tiro preciso. E se Destiny Udogie, terzino che è un punto fermo delle nazionali giovanili dell’Italia, rappresenta il nome più noto della pattuglia, un occhio di riguardo lo merita Bogdan Jocic. Un fantasista, il serbo, prelevato dalla Stella Rossa, che ha tutte le caratteristiche della vecchia, impareggiabile scuola slava. I colpi possono essere sbalorditivi, va trovata la continuità. C’è tempo”, si legge nell’analisi del Corriere. Che poi fa anche altri nomi, tra i giocatori osservati da Juric: Victor Aznar (portiere); Philip Yeboah (attaccante); Filippo Terracciano (centrocampista, “gli osservatori scommettono su di lui”, si legge); Nunzio Brandi e Christian Pierobon, entrambi centrocampisti.
FONTE: SOSFanta.CalcioMercato.com
SERIE A Quanta curiosità per la squadra di Juric
01/06/2020 09:38
124 partite tra campionato e Coppa Italia da giocare in due mesi e mezzo. Tre slot: 17.15, l’orario contestato aspramente dall’associazione calciatori, 19.30 e poi 21.45. Praticamente un campionato che si giocherà in nottura. Per il Verona c’è la certezza di iniziare con il recupero contro il Cagliari, il 20 giugno. Orario fissato 21.45. sarà il primo test per la squadra di Juric dopo tre mesi di inattività. Un periodo lunghissimo che può aver creato intoppi e scorie nei giocatori gialloblù, che prima della sosta forzata volavano letteralmente, tranne ovviamente la parentesi di Genova con la Sampdoria quando arrivò una brutta sconfitta. Molta curiosità attorno alla squadra di Juric che era una delle rivelazioni del campionato.
IL VERONA E IL FUTURO I tre obiettivi dei prossimi 80 giorni
01/06/2020 09:34
Nei prossimi due mesi e mezzo, il Verona tenterà nell’ordine di raggiungere la salvezza, tentare l’impresa europea, (oggi è ottavo in ampionato a 35 punti, con una partita appunto da recuperare) e convincere Juric a restare. Questa è l’impresa più dura, anche se il coronavirus ha giocato sicuramente a favore di Setti e della società. Juric aspetta un progetto serio, fatto di investimenti e non di prestiti e una crescita generale anche dal punto di vista organizzativo.
SERIE A Tifosi al Bentegodi? Forse è possibile
01/06/2020 09:32
Sarebbe la notizia più bella di tutte: si giocherà a porte chiuse, ma non è detto che in questi due mesi e mezzo qualcosa non possa cambiare. Al pari di cinema e teatri, anche il calcio, con il rispetto delle distanze, vorrebbe tornare ad aprire le tribune. Magari solo agli abbonati ma sarebbe un grande passo in avanti verso la normalità. Il più auspicato da tutti. Allora tornerebbe ad essere vero calcio.
SEDUTA ALLO STADIO Dopo 112 giorni l’Hellas torna al Bentegodi
31/05/2020 21:15
A distanza di 112 giorni, dopo l’esaltante vittoria contro la Juventus dello scorso 8 febbraio, domenica 31 maggio l’Hellas è tornato a calcare il manto erboso di casa, quello dello stadio Bentegodi, dove la formazione gialloblù - dopo il riscaldamento - ha disputato sotto gli occhi di Maurizio Setti una partitella in famiglia: sono stati impiegati tutti i giocatori a disposizione di mister Juric, inclusi i calciatori della Primavera aggregati alla Prima Squadra.
Una partita di allenamento di poco più di un’ora, propedeutica a riprendere confidenza con spazi, misure e tempi di gioco, in vista della ripresa del campionato di Serie A in programma nel weekend del 20-21 giugno prossimi, quando Veloso e compagni affronteranno il Cagliari al Bentegodi (probabilmente alle 21:45, lunedì la decisione ufficiale).
CALCIOMERCATO Ecco cosa serve per far restare Juric
31/05/2020 08:39
Terra di mezzo. Frontiera fragile. Né di qui né di là, né sopra né sotto la linea gotica. Il futuro di Juric è materia delicata. Tre nomi ballano sul labile confine che separa l'allenatore di Spalato dalla permanenza o dall'addio al Verona: Kumbulla, Pessina e Borini. Juric chiede un segnale a Setti: non smantellare e provare a ripartire da tre dei cinque assi dell'attuale rosa (gli altri due, Amrabat e Rrahmani, sono già persi). E, con loro, lo zoccolo duro Faraoni, Lazovic e Veloso e il talentino Salcedo. Da qui l'ipotesi che Kumbulla, se dovesse essere ceduto all'Inter, possa rimanere un altro anno in prestito. Da qui l'idea di proporre a Borini un contratto pluriennale poco sotto le sei cifre. Da qui il possibile approccio con l'Atalanta per il rinnovo del prestito (con aumento sostanziale degli oneri, of course) di Pessina.
Una premessa: il calciomercato oggi come oggi, con il campionato ancora fermo fino al 20 giugno, è soprattutto una grande supercazzola. Niente si muove, la giostra vera comincerà a girare a metà luglio, dopo 5-6 partite dalla ripresa. Quindi i tifosi non si preoccupino se l'affaire Juric è ancora impantanato. E' così per (quasi) tutti.
Tuttavia, facendo un giro di telefonate con qualche addetto ai lavori, una certezza emerge: Setti non deve peccare di vanità, non deve dare per scontato che Juric – in assenza di offerte dai top club – rimanga e non opti per piazze medio-alte.
Sull'allenatore ci sono Fiorentina e Torino, club danarosi in cerca di rilancio. Juric - in assenza di un progetto tecnico di medio livello al Verona – potrebbe essere seriamente tentato di accettare la corte di Cairo o Comisso. Intendiamoci, la sua priorità rimane l'Hellas, ma al di là dell'adeguamento contrattuale, occorre partire da un presupposto: trattenere i gioielli. Kumbulla, Pessina e Borini, dicevamo.
Se confermare un'altra stagione Kumbulla, previa cessione all'Inter, sembra una strada tutt'altro che impervia (l'italo-albanese è giocatore di proprietà, perciò il Verona ha un certo peso nella trattativa con l'Inter) e per Borini è “solo” una questione di rinnovo del contratto, la faccenda si complica con Pessina, giocatore chiave per Juric ma controllato dall'Atalanta, che ha il coltello dalla parte del manico. Il club di Percassi lo riporterà a casa solo se dovessero partire Freuler o De Roon, l'alternativa è venderlo a chi metterà nel piatto non meno di 20 milioni. Solo se non dovessero realizzarsi questi due scenari, entrerebbe in gioco il Verona, che preferirebbe lavorare su un rinnovo del prestito oneroso. A quel punto l'Atalanta, in un'ottica di valorizzazione ulteriore di un giocatore considerato autentico patrimonio, darebbe priorità assoluta all'Hellas, dove Pessina si è perfettamente integrato, per non correre inutili rischi di deprezzamento.
Insomma, le parole “progetto” e “programmazione”, spesso inflazionate e svuotate di significato, questa volta si traducono in precisi nomi e cognomi: Kumbulla, Pessina e Borini. Juric vuole ripartire da loro.
FRANCESCO BARANA
CALCIOMERCATO Verona, nodo prestiti serve una deroga
30/05/2020 09:35
Si riparte il 20 giugno quando il Verona giocherà la gara di recupero contro il Cagliari saltata il 23 febbraio scorso per l’emergenza coronavirus. Ancora da definire orari e date esatte delle partite che verranno comunicate solo lunedì prossimo. Per l’Hellas di Juric, dopo tre mesi di stop, sarà questo il primo impegno ufficiale, il ritorno all’attività agonistica, per concludere il campionato di serie A.
Un tour de force che poi prevede di incontrare in rapida successione Napoli, Sassuolo Parma, Brescia, Inter Fiorentina, Roma, Atalanta, Torino, Lazio, Spal e l’ultima gara in casa del Genoa.
L’ultima partita giocata dal Verona è stata quella di Genova contro la Sampdoria, una sconfitta strana, ma per certi versi anche una delle poche meritate dal Verona, che dopo essere andato sotto, smise quasi di giocare nel secondo tempo. Era l’otto marzo, subito dopo sarebbe scattato il lungo lockdown. Il Verona occupa in questo momento l’ottava posizione in classifica a 35 punti, con una gara in meno rispetto al Milan che la precede.
L’Hellas è anche la squadra che dovrà affrontare il nodo prestiti: i contratti con i giocatori di altre squadre, andranno infatti allungati e sono ben 10 i giocatori in questa posizione: nessun’altra squadra di serie A ha tanti prestiti come l’Hellas di Setti. Inoltre ci saranno anche tre giocatori svincolati, il che porta il totale dei giocatori "in sospeso" a 13, stessa quota della Spal. E in più ci sono le cessioni già avvenute di Rrahmani e Amrabat, rispettivamente al Napoli e alla Fiorentina. I due dal 30 giugno non sarebbero più formalmente del Verona, ma per loro ci sarà una deroga, come per tanti altri giocatori in serie A con i contratti in scadenza.
FONTE: TGGialloBlu.it
C'è anche la Juventus sulle tracce di Marash Kumbulla giovanissimo difensore dell'Hellas Verona e autentica rivelazione di questa stagione. Secondo quanto riportato da la Repubblica i bianconeri vorrebbero piazzare il colpo per il futuro, ma la concorrenza è grande. Il giocatore, ricordiamo, piace a Lazio, Napoli, Inter e Fiorentina. Il Verona è pronto a cedere il giocatore al miglior offerente: base d'asta 30 milioni.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
31.5.2020
Per Pazzini, Borini e Veloso resiste l’incognita-scadenza
Fabio Borini in rete contro la Juventus lo scorso 8 febbraio FOTOEXPRESS
Paradossi del Covid-19. Che mettono paura e generano incertezza. Il campionato di serie A, tra rinvii e tentativi di rilancio, si allungherà di oltre due mesi oltre la sua naturale scadenza. E qui scatta il paradosso spazio-temporale. E la domanda che ancora non ha trovato risposta: Pazzini, Borini e Veloso andranno a scadenza il 30 giugno che cosa faranno? In questo momento c’è un vuoto normativo. Non una regola certa. E va fatta chiarezza in fretta. Soprattutto, per questi tre tesserati in scadenza non esiste l’obbligo di prolungare un contratto in scadenza. La data limite resta la solita: 30 giugno 2020. Ma stavolta non basterà. Perché l’emergenza da coronavirus ha cambiato le carte in tavola, sconvolto anche il calcio. Costretto, adesso, faticosamente a ripartire. Con date inedite, con un clima che potrebbe rivelarsi infernale per i tanti attori costretti a vivere una storia mai raccontata fin qui.
BUCO NERO. C’è un grande buco nero che il sistema calcio dovrà chiudere il prima possibile, perché l’Hellas ha tre giocatori nel limbo, e non è certo poca cosa, tenendo conto del valore dei tre elementi della rosa di Juric. Quindi, il club di Maurizio Setti dovrà essere messo in condizione di avere tra le mani gli “strumenti” per andare a contrattare il futuro prossimo con Pazzini, Borini e Veloso. Situazioni molto diverse tra di loro. Il Pazzo è a chiusura di un’avventura quinquennale con il Verona. Più le gioie che i dolori. Tanti i gol. Ancora incertezza su quello che potrà accadere nella prossima stagione sportiva. Di sicuro, l’attaccante toscano non pare intenzionato a chiudere la sua carriera. L’ingaggio stagionale di Pazzini è pari a un milione e trecentocinquantamila euro. La società dovrà trattare le due mensilità estive. Si tratta di una rinegoziazione che potrebbe anche non tenere conto di quanto percepito fin qui mensilmente dal giocatore. Nella ricerca di un’intesa potrebbero avere valore ipotesi legate al futuro. Ma a oggi non risultano contatti tra società e Pazzo per la discussione di un rinnovo per un altro anno di A.
ANCORA INSIEME. Discorso diverso per Miguel Veloso. Trovato l’appoggio normativo, dovrebbe essere pura formalità trovare anche un punto di equilibrio tra domanda ed offerta nel determinare le spettanze per i mesi di luglio ed agosto. Il portoghese ha un ingaggio di 400mila euro, e Juric da tempo gli ha consegnato le chiavi dell’anima del Verona. Hellas e Miguel dovranno prolungare per un paio di mesi e trovare poi accordo per la stagione successiva. Non dovrebbero esserci particolari problemi.
E BORINI? Fabio ha contratto da due milioni. Pure lui scade il 30 giugno. Poi sarà libero di volare altrove. Forse lontano dall’Italia, forse in Premier. Qualcuno dice pure in Messico. Dunque, conti alla mano, e divagazioni a parte, l’ex del Milan percepisce mensilmente circa 170mila euro. Il conto potrebbe essere presto fatto: 340mila euro in più a chiudere il ciclo dei quattordici mesi insieme. Ma c’è già qualcuno che si domanda: ma se non ci fosse accordo? Il Verona potrebbe trovarsi senza di loro per l’ultima parte di stagione? Vedremo.
GLI ALTRI. Per i giocatori di proprietà e in prestito il discorso è diverso. Le indicazioni da parte della Fifa, trasferite all’Uefa e recepite dalle Federazioni, prevedono che le società debbano trovare la soluzione migliore per allungare i contratti già in essere, e il calciatore non deve essere privato di nulla rispetto ai contratti prescritti nel corso della stagione. A oggi – in teoria – non sono previsti appesantimenti degli ingaggi ma il costo del giocatore andrebbe spalmato su quattordici mesi anziché dodici. Pure qui, però, andrà fatta ulteriore chiarezza prima del restart della stagione. Rispetto al passato c’è un’altra novità: dovrebbero rimanere vigenti le date di sottoscrizione preliminare dei contratti, previsti per il 1 giugno. Tradotto: si può fare un contratto ad un nuovo giocatore, tenendo conto che le competizioni erano concluse. Ma se dovesse rimanere questa data si creerebbe un fastidioso paradosso: un giocatore del Verona che oggi firma per la Fiorentina, potrebbe trovarsi a giocare nel corrente campionato contro la squadra per la quale ha appena sottoscritto il preliminare di contratto. Questa situazione creerà un’anomalia storica. Un’altra situazione da risolvere in fretta.
• Simone Antolini
FONTE: LArena.it
A distanza di 25 anni dall’ultimo cambiamento, il logo dell’Hellas Verona FC assume una nuova veste, grafica ma anche concettuale, a partire dal 1° luglio 2020. Lo fa all’inizio di un nuovo decennio, ricco di sfide sportive e aziendali, e in un arco temporale nel quale si celebreranno tre anniversari importanti: il 120° e il 125° compleanno del Club (nel 2023 e nel 2028), ma anche il 40° anniversario dello Scudetto (nel 2025).
Sono significative ricorrenze alle quali la Società vuole arrivare con una veste moderna e all’avanguardia, che racconti la vision e al tempo stesso la storia e la tradizione, che sono elementi imprescindibili del più antico Club calcistico di Verona.
GLI ELEMENTI E LE LINEE GUIDA
Il nuovo logo rappresenta una moderna evoluzione del simbolo scelto nel 1995, che dapprima era a quattro colori (giallo, blu, bianco, nero) e che poi è diventato a sette colori (giallo, blu, bianco, oro, verde, rosso, nero).
Il restyling ha come intento quello di semplificare e attualizzare il brand Hellas: due soli colori, il giallo e il blu, e infinite possibilità di utilizzo in monocromia sulla base dello sfondo e della superficie sulla quale andrà utilizzato e posizionato. Gli elementi caratterizzanti si ispirano al simbolo ideato e utilizzato, a partire dal 1984, dall’Hellas Verona di Osvaldo Bagnoli.
Un simbolo che è parte integrante anche del logo sinora utilizzato: due teste di mastino in posizione bifronte, che includono la scala a quattro pioli della Signoria dei Della Scala. La dicitura societaria HELLAS VERONA FC è l’elemento portante e di armonica congiunzione di tutti gli elementi. La cifra stilistica, nella sua semplicità, consente al logo di essere facilmente riconoscibile e riproducibile.
LA STORIA, I SIMBOLI, I COLORI
I MASTINI. Ideati e disegnati dalla Società dell’Hellas Verona nel 1984, furono l’elemento centrale ed esclusivo del primo logo che apparve sulle maglie gialloblù, in ossequio ai più importanti signori della città di Verona, ovverossia il Mastino della Scala I e II, che tra il 1262 e il 1329 scrissero alcune delle pagine più gloriose della storia del territorio.
LA SCALA. Fra le due teste di mastino si colloca una scala a quattro pioli, altro riferimento alla Signoria degli Scaligeri, simbolo tutt’ora presente su molti siti storici della città.
I COLORI. Il nuovo logo si presta a tutte le declinazioni cromatiche per le diverse necessità di utilizzo, pur mantenendo come base i colori societari giallo e blu, che hanno trovato ispirazione nella croce oro su campo azzurro del gonfalone cittadino di Verona dei primi anni del ‘900.
EVOLUZIONE DELLA SPECIE
1903. Nasce, al liceo classico Scipione Maffei di Verona, l’Hellas. Questo il suo primo logo.
1945. Dopo una serie di evoluzioni intermedie, l’ovale accoglie i simboli della città e della provincia di Verona.
1965. Il logo diventa tondo, a cerchi concentrici.
1984. Appaiono i mastini. Saranno il simbolo del Verona più vincente e sono concettualmente alla base anche del nuovo logo.
1995. Torna l’ovale, che nel tempo accoglierà anche il tricolore oltre alle righe verticali e al simbolo della città di Verona.
2020. Ritorno. Al futuro.
REPORT ALLENAMENTO
31/MAGGIO/2020 - 20:20
Verona - A distanza di 112 giorni, segnatamente dalla esaltante vittoria contro la Juventus dello scorso 8 febbraio, oggi - domenica 31 maggio - l’Hellas Verona è tornato a calcare il manto erboso di casa, quello dello stadio Bentegodi, dove la formazione gialloblù - dopo il riscaldamento - ha disputato sotto gli occhi del Presidente Maurizio Setti una partita per così dire in famiglia, nella quale sono stati impiegati tutti gli effettivi a disposizione di mister Juric, inclusi i calciatori della Primavera aggregati alla Prima Squadra.
Una partita di allenamento di poco più di un’ora, propedeutica a riprendere confidenza con spazi, misure e tempi di gioco, in vista della ripresa del campionato di Serie A TIM, in programma nel weekend del 20-21 giugno prossimi, quando Veloso e compagni affronteranno il Cagliari al Bentegodi.
Domani, lunedì 1 giugno, giornata di riposo per i gialloblù. La ripresa degli allenamenti è fissata per il tardo pomeriggio di martedì 2 giugno allo Sporting Center ‘Paradiso’ di Castelnuovo del Garda/Peschiera.
SPORTING CENTER ‘PARADISO’: REPORT ALLENAMENTO
30/MAGGIO/2020 - 20:00
Castelnuovo del Garda/Peschiera – Nel rispetto di tutte le misure di sicurezza del vigente protocollo, la squadra di mister Juric ha proseguito oggi – sabato 30 maggio – il programma di preparazione alla ripresa del campionato di Serie A TIM, fissata ufficialmente per il weekend del 20-21 giugno, quando Veloso e compagni affronteranno il Cagliari al Bentegodi.
Allo Sporting Center ‘Paradiso’ di Castelnuovo del Garda/Peschiera la seduta dei gialloblù si è svolta nel tardo pomeriggio con le seguenti attività: riscaldamento tecnico, partite a campo ridotto ed esercitazioni tattiche
FONTE: HellasVerona.it
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Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.