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#RestiamoACasa #Fase2 mentre ancora non si capisce come potrebbe riprendere la stagione ma il Verona si prepara a tornare a Peschiera...


#RestiamoACasa #Fase2 +   -   =

Fase 2.0 che, seguendo la baldanza di quelli che si aspettavano una sorta di 'liberi tutti', speriamo non si tramuti in 2.1 (butei mi raccomando mascherine e guanti anche per la semplice attività motoria quando incontrate gli altri!).

Intanto, mentre il ministro dello Sport Spadafora invita tutti alla cautela ('Per ora di riaprire il campionato non se ne parla proprio' ha precisato via Facebook), in Germania sono 10 i contagiati al Coronavirus tra Serie A e B in attesa della ripresa e DYBALA in Italia ancora non guarisce ma in tutto ciò c'è chi, tra media e addetti ai lavori, alimenta pressioni e polemiche quasi come niente fosse successo non vedendo (o facendo finta di non vedere) come ad esempio in Lombardia il peggio non sia ancora passato e le centinaia di morti al giorno, per quanto in fase di diminuzione, rimangano tante... Troppe!

Il Verona? Dopo il via libera del governo ha cominciato con molta prudenza (come di fatto aveva anticipato via Olanda nel comunicato ufficiale di Domenica) e, stando a quanto riporta il 'Corriere di Verona', prosegue con gli allenamenti rigorosamente singoli; per arrivare a quelli di gruppo bisognerà che tutti gli elementi della squadra sostengano prima i necessari controlli medici (analisi del sangue, test seriologici, spirometrie, tamponi...) per poi tornare a Peschiera nelle strutture d'allenamento scaligere e, probabilmente dopo la metà di Maggio, ricominciare anche con gli allenamenti di gruppo.

Fortunatamente ci viene in soccorso BastardiDentro.it suggerendo un modulo tattico che aumenterebbe le possibilità di ripresa per i campionati italiani di calcio e ce lo illustra nella vignetta sottostante (ridiamoci su!):


CalcioMercato: ISMAJLI? Anche no dice JURIC per il difensore centrale dell'HAJDUK SPALATO proposto nei giorni scorsi a Via Olanda: Secondo TuttoMercatoWeb.com il tecnico croato avrebbe messo iin stand-by il possibile acquisto del calciatore kosovaro. D'AMICO starebbe così valutando altri profili difensivi tra i quali, secondo SerieBNews.com, anche l'Under 21 azzurro BETTELLA al termine del prestito biennale al PESCARA da parte dell'ATALANTA: Difficilmente però Via Olanda sborserà i 7 milioni pagati dagli orobici all'INTER nell'affare BASTONI, strada più percorribile semmai il prestito, magari con un diritto di riscatto all'altezza...
BORINI resterebbe volentieri in gialloblù ma l'ingaggio stagionale, a quanto riporta il 'Corriere di Verona', ben difficilmente scenderà sotto i 2,5 milioni lordi...




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DICONO +   -   =

ZIGO-Gol al 'Corriere di Verona' «Se prego per la fine della pandemia? Ogni giorno. Al mattino, quando mi sveglio, e alla sera, prima di addormentarmi. Credo in Dio, credo nella sua misericordia. Tornerà la pace. La gioia. E la bellezza di una partita di calcio. La mia angoscia, è per i bambini. Per il loro presente e per il futuro. Che cos’accadrà? Non lo sappiamo e, quel che è peggio, non possiamo saperlo. Li dobbiamo proteggere e non abbiamo i mezzi per farlo. Quanta tristezza si prova nel vedere i parchi desolati, nessuno che prende a calci una palla, che corre e che ride? Non riesco a descrivere questo smarrimento» Hellas1903.it

Gianpaolo PAZZINI al canale della Serie A «Quando Zaccagni è risultato positivo ero un po’ preoccupato perché nel viaggio di ritorno, dopo la partita con la Sampdoria, ero seduto accanto a lui ed inoltre avevo salutato anche tutti i giocatori della Sampdoria che poi sono risultati positivi. Per fortuna, adesso stanno tutti bene. Juric? Ha cambiato la nostra mentalità. Ci ha insegnato a non aver paura di giocare ed a farlo in modo più spensierato, oltre a non mollare e accontentarsi mai. La vittoria contro la Juventus? È stato il punto più alto della stagione. Lo stadio Bentegodi era pieno e dall’altra parte del campo c’era uno dei club più forti. Segnare quel rigore a tre o quattro minuti dalla fine è stata un’emozione molto forte. Meritavamo quel risultato per i tifosi e la città. Il gol n.200? Sono a 199 ed era tra i miei obiettivi in questa stagione. Mi piacerebbe davvero realizzarlo. Per farlo però dobbiamo sconfiggere il virus, che al momento resta la partita più importante» CalcioHellas.it

Luciano MARANGON terzino del tricolore «Sinceramente, per come il Governo ha affrontato la cosa, credo che il campionato non ripartirà: ora cercano di salvare le apparenze permettendo alle squadre di allenarsi, ma penso che dopo aver bloccato un Paese e aver messo in ginocchio grandi industrie e piccole e medie imprese non potrebbero “giustificare” la ripartenza del calcio. Spero almeno che da settembre tutto possa ritornare alla normalità ma, eccezion fatta per le quattro o cinque squadre più “potenti” dal punto di vista economico, tutto il movimento si troverebbe in grave difficoltà. Qualcosa potrebbero fare FIFA e FIGC, ma nemmeno loro non hanno risorse a sufficienza…» CalcioHellas.it


Amir RRAHMANI in diretta Instagram sul canale ufficiale Hellas Verona «Se sono contento di ripartire con gli allenamenti individuali? Sì, da ieri abbiamo ricominciato a vivere la nostra vita. Ho provato ad allenarmi da solo, ma ovviamente non è come in squadra: è più difficile, manca un po’ di motivazione. Oggi abbiamo fatto i tamponi e mi ha fatto molto piacere rivedere i miei compagni. Serie A? Difficile, ma se non avessi voluto giocarla non sarei venuto qui. Il mio rendimento dopo il passaggio al Napoli? Quando ho saputo dell’interesse ho parlato con mister Juric e D’Amico, che mi hanno avvisato che se avessi firmato avrei dovuto comunque avere la testa al 100% sul Verona. I nostri punti di forza? Giochiamo da gruppo, abbiamo fatto duri allenamenti dal ritiro dando tutto ogni settimana e siamo sempre uniti con i tifosi, anche se non vinciamo siamo con loro e loro sono con noi. Le migliori partite di squadra? Quella contro la Juventus e quella con il Torino, il secondo tempo però. Obiettivi con la maglia dell’Hellas? Se torneremo a giocare fare ancora punti, provare a conquistare l’Europa, ma l’importante è dare tutti il 100%. La mia miglior qualità? I duelli, anche aerei. Il peggior difetto? Mi manca un po’ di “esplosività”» CalcioHellas.it

BERARDI a 'HellasChannel' «Ho sempre voluto fare il portiere, sin da quando avevo 6-7 anni paravo i tiri che mi facevano i miei fratelli. Alla scuola calcio poi ho deciso subito di giocare in porta. Portiere ci sono nato. Il ritorno a Verona? Il direttore D’Amico insieme al preparatore dei portieri Massimo Cataldi e a Fabio Grosso con cui avevo lavorato a Bari, hanno deciso di riportarmi a Verona in un momento che non me lo aspettavo: è stata un’emozione ancora più grande poter tornare qui. Con Radunovic e Silvestri abbiamo creato un buon rapporto sin da subito, dai primi giorni di ritiro. Ci divertiamo sia dentro che fuori dal campo. Marco lo conosco già dallo scorso anno e si è creato subito un rapporto di amicizia: un portiere forte che anche quest’anno sta dimostrando il suo valore, perché sta facendo un grande campionato anche in Serie A. All’Hellas solo momenti belli. Ho vinto due campionati e quest’anno stiamo avendo dei numeri incredibili. Se devo sceglierne tre di momenti dico il debutto nel 2013 a Livorno, la vittoria col Cittadella dello scorso anno e quella contro la Juventus: non capita a tutti di batterli, per di più nel modo in cui l’abbiamo fatto. È stato qualcosa di incredibile» CalcioHellas.it


BOCCHETTI a L'Arena «Non vedo la mia famiglia da più di due mesi. Potete immaginare il mio stato d’animo. Mia moglie era dovuta tornare in Russia per fare il passaporto al piccolo. Il coronavirus ci ha sorpreso. E da più di due mesi io sono solo ma pure lei fatica con tre figli… La settimana dell’ultima partita con la Sampdoria è partita attorno al 25 febbraio. E doveva tornare attorno al 13 di marzo. La Russia ha chiuso tutto. Sia in entrata che in uscita. Ho parlato a lungo col il Consolato e le autorità ma non c’è stato nulla da fare. Hanno detto che il 13 maggio ci sarà un altro punto della situazione e vedremo. Meno male che con le videochiamate io e Caterina ci siamo salvati. Li sento molte volte al giorno. La chat dei compagni mi ha aiutato a superare i momenti difficili ma poi a fornelli dovevo starci io. Della squadra, nessuno se ne è andato, ci siamo allenati grazie alle indicazioni del prof. Barbero. Avevo già un tapis roulant e una piccola palestra in casa: mi è servita moltissimo. L’Europa? Sarebbe magnifico. Significherebbe chiudere una stagione brillante. Per noi già era importante salvarsi. Il club ed il mister hanno creato davvero un grande gruppo. Secondo me, ci siamo sorpresi a vicenda. Gli infortuni? Ho avuto subito dei problemi durante la preparazione. Un infortunio in quel periodo ti condiziona. Ho avuto una ricaduta, purtroppo, quando sono rientrato. Comunque ho sempre aiutato i più giovani e così ho dato il mio contributo. Quel che conta è la squadra. Kumbulla? Sono felice per lui. Non è semplice a quell’età giocare in Serie A con gente come Ronaldo e Lukaku. Bravo lui ed il mister. È un grande destinato ad una grande carriera» HellasLive.it

L'ex portiere gialloblù GOLLINI in diretta Instagram «Ero cresciuto molto al Manchester United ma avevo necessità di tornare in Italia. La Roma mi voleva ma vedevo l’Hellas Verona come una squadra alla mia portata. L’esordio fu molto emozionante. Quando sono andato all’Aston Villa non avrei voluto lasciare il Verona. Mi voleva la Juventus ma ho preferito andare in Inghilterra, poi le cose non sono andate come volevo...» News.DirettaGoal.it

...I rimpianti dell'ex MIHAYLOV arrivato all'HELLAS nel 2013-14 per fare da secondo a RAFAEL confida a Vice.com «Nel 2013, dopo sei anni in cui con il Twente avevo vinto tutto quello che c’era da vincere, volevo cambiare aria per trovare nuovi stimoli. Potevo scegliere tra Getafe, Hellas Verona e altri due club, e alla fine scelsi Verona, ma fu una scelta sbagliata e stupida: una volta arrivato lì, scoprii che il loro portiere (Rafael, ndr) era il vice-capitano della squadra. In sostanza non avevano davvero bisogno di me, e questo mi mandò su tutte le furie: litigai subito con l’allenatore (Mandorlini, ndr). Dopo appena tre settimane dalla mia firma, la mia esperienza con l’Hellas era praticamente già finita, anche perché qualche tempo dopo mi infortunai e restai fuori per sei mesi…» CalcioHellas.it

L'ex diesse gialloblù Giovanni GALLI a 'Lady Radio' «Tutto quello che di bello moralmente avevamo costruito in questa quarantena è andato distrutto non appena c’è stata una luce in fondo al tunnel. Mi sembra, a livello di battaglie politiche tra partiti e membri dello stesso partito, di essere tornati a fine febbraio. Siamo un popolo vergognoso. Il calcio è un’azienda, che produce reddito ma spesso, i vari populisti, si soffermano sugli stipendi top e non sulla passione. In questi giorni arriverà l’ufficialità della fine del campionato e, di conseguenza, le lettere ai tanti giocatori delle Serie minori che non riscuoteranno più gli stipendi» CalcioHellas.it

Giovanni SARTORI Direttore Sportivo dell'ATALANTA intervistato da L'Arena «... Non conosco personalmente Juric, ma quel che sta facendo è sotto gli occhi di tutti. Non conosco benissimo nemmeno D’Amico, ma so che oltre a essere sempre vicino alla squadra va anche sui campi a vedere dal vivo i giocatori che gli interessano. Promette bene. Pessina? Credo sia prematuro parlarne in questo momento: certamente, grazie al grande lavoro dell’Hellas, sta attirando l’interesse di molte società, ma ci sono tante soluzioni. Potrebbe rientrare a Bergamo, così come potremmo rinnovare il prestito: lui a Verona sta bene e il Verona vorrebbe tenerlo. Amrabat? Lo seguivamo già in Belgio, ma al Verona ha stupito tutti. Lo abbiamo cercato, ma abbiamo desistito quando abbiamo visto che non saremmo riusciti a prenderlo» CalcioHellas.it

Il presidente AIC Damiano TOMMASI al 'Corriere dello Sport' «Questa situazione di crisi e di emergenza sanitaria è importante ma non è giusto far ricadere immediatamente tutto sui calciatori. Nei confronti dei dilettanti sono state attuate drastiche misure di riduzione degli stipendi e revoca degli affitti, una scelta che ricade sul sostentamento di molte famiglie. Ringrazio il Governo per quello che sta facendo e spero che tutti ricevano le misure di sostegno promesse e soprattutto necessarie» TuttoHellasVerona.it

Il presidente del CONI Giovanni Malagò al 'Tg Sport' su Rai 2 «Non metto bocca su una questione politica. Non ho mai parlato con nessun componente del Comitato tecnico scientifico, il mio comportamento è laico e non sono mai intervenuto. Mi sono permesso di dire che il calcio ha il diritto e il dovere di provare a finire il campionato ma che è indispensabile avere un’alternativa per evitare che tutto vada a carte quarantotto» TGGialloBlu.it


Enrico Castellacci, storico medico della Nazionale e attuale presidente dei medici del calcio, a 'Sport-Lab.it' «L’auspicio di tutti sarebbe quello di rivedere il campionato, cosa difficile. Questo è un periodo drammatico, sotto vari punti di vista. C’è voglia da parte della Figc di vedere completato il campionato, anche per i problemi economici che comporterebbe un’eventuale interruzione. Questo, però, lo deciderà il Governo. Bisogna anche dire che un calciatore prof. non può stare quattro mesi senza allenarsi. Dovremmo studiare un metodo per farli allenare in sicurezza, magari con protocolli diversi rispetto a quelli messi sul tavolo finora» Hellas1903.it

Claudio FENUCCI AD del BOLOGNA alla trasmissione 'Tutti convocati' su Radio 24 «Il calcio non può essere trattato in questo modo, ci sono milioni di italiani che seguono il calcio con passione. E’ un’industria che fattura 14 miliardi di euro con l’indotto e merita rispetto per numeri e contenuti che genera. Non sono i virologi a darci indicazioni, alla fine è la politica che dovrà darci indicazioni e fare una sintesi delle problematiche e delle conseguenze dell’epidemia, non credo che la politica possa abdicare al suo ruolo di indirizzo» Hellas1903.it

Urbano CAIRO presidente del TORINO a 'Radio Anch’io Lo Sport' su Radio Rai «Noi ci atterremo alle disposizioni governative, è in fase di studio un protocollo che conterrà le linee guida e che, immagino, non è facile mettere a punto essendo il calcio sport di contatto. Di conseguenza il virus si può trasmettere più facilmente. Siamo in attesa delle decisioni degli scienziati e del governo. L’aspetto fondamentale è che sia adottato un protocollo totalmente sicuro, soprattutto per quando dovessero riprendere le partite, con il contatto fisico tra i giocatori. In questa fase è importante tenere in conto questo elemento» Hellas1903.it

Massimo CELLINO presidente del BRESCIA a Teletutto «Non mi interessa più se si torni a giocare o meno, facciano quello che vogliono. E che smettano di strumentalizzare le mie dichiarazioni: la mia linea è sempre stata chiara. Aspettiamo le decisioni della Merkel? E’ vergognoso. Abbiamo un presidente di Lega, uno della Federazione, uno del Coni ed un ministro dello sport e attendiamo gli altri? A me non frega niente della Merkel e dell’UEFA: l’Italia deve decidere in autonomia, siamo senza dignità. E che decidano alla svelta perché io non accetto più questo continuo rimandare. Bastava sedersi ad un tavolo e dividersi gli oneri in parti uguali e pensare alla ripartenza sicura. E invece nessuno molla perché questo calcio pieno di debiti ha già speso soldi non ancora incassati» Hellas1903.it




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