#PazziniELaMaglia + - =
PAZZINI QUALCOSA NON TORNA... Sono molte le cose che non ci dicono e che nessuno sa (diretti interessati a parte) sulla strana vicenda legata all'esclusione di PAZZINI dal primo minuto contro NAPOLI e CROTONE, forse stanno trattando il giocatore o forse la doppia panca è una sorta di punizione per il comportamento (assolutamente inadeguato) del capitano dopo il gol bandiera coi partenopei, di sicuro il fatto che non sia in forma (come ha ammesso tra le righe PECCHIA) non stà in piedi perchè altrimenti, con lo stesso metro, non si capisce perchè giochi ad esempio CERCI...
Alessio è da recuperare? A maggior ragione lo è Gianpaolo! Attualmente unico centravanti in rosa.
Lo si vuole cedere perchè il Pazzo costa tanto, in Serie A non è più decisivo da anni e va verso un'età nella quale (TONI a parte) è verosimile aspettarsi sempre di meno? Lo si dica e ci si risparmi questa ignobile pantomima!
Per quanto mi riguarda tifo la maglia (e non resto mai deluso) ma senza PAZZINI, il grandissimo buco al centro dell'attacco del VERONA diventerebbe una voragine difficilmente colmabile da qui alle 23.00 del 31 Agosto anche perchè, senza il Pazzo, i giocatori da prendere per FUSCO sarebbero due: Un centravanti titolare ed un suo sostituto.
Con le risorse economiche che sta investendo SETTI però, non si vedono all'orizzonte attaccanti migliori del capitano scaligero: La maglia in questo momento ha bisogno più che mai del miglior Pazzo!
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DICONO + - =
Piero FANNA su PAZZINI al 'Corriere di Verona' «Pazzini è stato protagonista e leader della squadra nella stagione della promozione. Ha trascinato il Verona sul piano tecnico e morale. Non capisco questa scelta. Escluderlo in questo modo è molto rischioso. Se le condizioni sono queste, non è per nulla improbabile la sua cessione. Resta da vedere come potrebbe essere rimpiazzato. Pazzini, invece, deve essere una certezza per il Verona. Lo ritengo insostituibile» Hellas1903.it
RASSEGNA STAMPA + - =
Pazzini, il capitano rimane a Verona. Ma come?
By Federico Messini - 1 settembre 2017
Il Verona voleva un bomber più giovane e più forte fisicamente. Ha cercato Mitrovic, ha sfiorato Bony, ha trattato Djordjevic.
La società aveva messo in preventivo un acquisto nel ruolo di prima punta già qualche settimana fa ed è per questo che Pazzini si è trovato relegato in panchina con Napoli e Crotone: con un nuovo bomber, il Pazzo sarebbe finito sul mercato ed era necessario che giocasse il minimo indispensabile.
Alla fine non è arrivato nessuno, Pazzini ora rimane il capitano e il titolare e tutto è scoppiato in una bolla di sapone.
Ma Pazzini come vivrà questa stagione? Come entrerà in campo, sapendo che la società ha provato in ogni modo a sostituirlo?
Quale rapporto avrà con Pecchia che non l’ha fatto giocare per due partite per scelta della società?
Non è certamente una situazione semplice.
Pazzini ha esperienza da vendere ed è un professionista intelligente. Vivrà la stagione gialloblù alla grande, ma qualcosa ormai si è rotto e a giugno, comunque vada questa annata, preparerà la valigia.
Damiano Conati
Pedullà: “Pessima la gestione di Pazzini”
By Redazione - 31 agosto 2017
L’esperto di mercato Alfredo Pedullá ha commentato la permanenza del capitano del Verona: “La gestione di Pazzini da parte del Verona è stata pessima! Pecchia rimane con una bomba ad orologeria nello spogliatoio”.
D.Con.
FONTE: HellasNews.it
Hellas Verona: Pazzini non vuole la cessione
Simone Beltrambini , 31 agosto 2017
Giampaolo Pazzini, punta di spicco dell’Hellas Verona che ha contribuito con tutti i suoi gol alla promozione della squadra in Serie A è in rotta con l’allenatore Fabio Pecchia. Questo almeno è quello che sembra visto che il giocatore nelle prime due uscite in campionato ha visto il campo per dei brevi momenti.
Lo scarso minutaggio concesso da Fabio Pecchia al bomber di Pescia lascia tutti perplessi a cominciare da un grande ex come Pietro Fanna che ha dichiarato: “Pazzini è stato protagonista e leader della squadra nella stagione della promozione. Ha trascinato il Verona sul piano tecnico e morale. Non capisco questa scelta. Escluderlo in questo modo è molto rischioso“.
Un altro grande ex gialloblu come Beniamino Vignola ha aggiunto: “Dall’esterno risulta impossibile comprendere che cosa stia succedendo. A me sembra chiaro che ci sia l’intenzione di cederlo. Prima di privarsi di uno come lui, l’Hellas ci pensi molte volte“. I pensieri degli ex scaligerei sono poi stati conclusi da Gianni Bui che ha detto: “Se il Verona lo cedesse commetterebbe un errore. Non ho elementi per giudicare i suoi rapporti con Pecchia. Può essere che si sia rotta una sintonia, può essere che non ci sia più un’intesa che sembrava forte. Se il problema è questo, per il bene della squadra è giusto che si parlino e che superino questi attriti“. Staremo a vedere.
FONTE: CalcioLine.it
Giampaolo Pazzini rimane all’Hellas Verona
agosto 31, 2017
L’attaccante non si muove da Verona. Secondo Sky Sport, Giampaolo Pazzini non lascerà l’Hellas Verona.
Il futuro di Giampaolo Pazzini
agosto 31, 2017
Nell’ultimo giorno di mercato, si deciderà anche il futuro dell’attaccante Giampaolo Pazzini. Entro le ore 23, l’Hellas Verona dovrà valutare, insieme all’ex Milan, se continuare o meno insieme. Pazzini vuole rimanere a Verona ma nelle ultime ore di mercato tutto può accadere.
FONTE: HellasLive.it
Pazzini-Hellas, il futuro è in bilico
Giampaolo Pazzini potrebbe lasciare l’Hellas dopo l’eventuale arrivo di Bony: in giornata si cercherà di capire il suo futuro
Di Gabriele Anello -31 agosto 2017
Evidentemente non è destino: Giampaolo Pazzini rimarrà oggetto delle chiacchere di mercato fino all’ultimo minuto della finestra estiva. Come riporta infatti “La Gazzetta dello Sport”, il capitano dell’Hellas Verona rimane in bilico. Se dovesse scattare un ultimo giro di punte nelle ore finali del mercato e negli uffici del club arrivasse un’offerta rilevante, la cessione del capitano da improbabile si farebbe possibile. Finora il Verona non ha ricevuto proposte adeguate. La partenza di Pazzini è un’eventualità remota, sebbene le esclusioni dalla formazione titolare decise da Pecchia con il Napoli e col Crotone abbiano portato con sé notevoli, e non del tutto risolti, strascichi polemici. Attenzione, però, ai colpi di teatro in coda, per quanto, tra i pretendenti a Pazzini, il Cagliari si sia sistemato con Pavoletti e il Sassuolo sia sulle tracce di Duvan Zapata (che però dovrebbe accasarsi alla Sampdoria). Per ora non sembrano esserci grossi spazi per Pazzini in piazze alternative della Serie A, ma il bello del mercato è proprio che sa essere imprevedibile.
FONTE: CalcioNews24.com
28 AGO 2017
PAZZINI E’ UN CASO, IL PUNTO DI CROTONE PREZIOSO
Gli ultimi giorni di mercato ci chiariranno un po’ le idee. Al momento Pazzini è un caso. Pecchia ha cercato di giustificare la scelta di tenerlo ancora fuori spiegando che il giocatore non è in condizione. Un problema non da poco se è questa la verità. Pazzini è l’unico centravanti in rosa, non è infortunato, non ha saltato un’amichevole, si è sempre allenato. Se ritieni di poter essere più efficace con Fares prima punta contro una diretta concorrente, allora la questione è davvero molto seria, per non dire preoccupante.
Preferisco pensare che Pazzini sia distratto dalle voci di mercato e che in questo periodo non sia completamente sintonizzato sul Verona e sulla corsa salvezza. Il lato triste della vicenda è che la società, anziché lavorare per portare a Verona un attaccante di livello, sia stata costretta a ricercare giovani di belle speranze in esubero nei loro club di appartenenza (missione finora fallita) per ritrovarsi a pochi giorni dalla chiusura del mercato con in mano il problema Pazzini. Inutile in questo momento formulare tante ipotesi. Meglio aspettare giovedì notte per valutare la rosa definitiva. C’è però una considerazione finale che mi sento di fare: condizione o no, se in rosa hai un solo centravanti, esaltato fino all’altro ieri, indicato come punto di riferimento, guida e capitano, non puoi lasciarlo fuori per far giocare fuori ruolo Bessa prima e Fares poi.
Passiamo al punto di Crotone. Buono, molto buono se consideriamo le difficoltà ambientali. Un campo notoriamente insidioso, lo Scida. Eppure ho l’impressione che questo Crotone, incompleto per colpa di assenze forzate e di qualche rinforzo non ancora arrivato, fosse sulla carta molto vulnerabile per non dire battibile. Ecco che partendo da quest’ottica, il punto acciuffato dal Verona è sì positivo, ma anche avvolto da un pizzico di rammarico misto a preoccupazione. Dai gialloblù mi sarei aspettato una prestazione migliore, meno confusionaria, più concreta. Vincere il possesso palla non ha alcun valore se non riesci ad essere pericoloso. E se ripassiamo il match, il Crotone ha fatto qualcosa in più del Verona in termini di occasioni.
Adesso la sosta e poi la Fiorentina (in crisi) al Bentegodi. Un test per capire meglio la squadra di Pecchia con la speranza di trasformare le preoccupazioni in sensazioni positive.
Luca Fioravanti
28 AGO 2017
IL GRANDE FREDDO
Il grande freddo. Lawrence Kasdan insegna. La mia sensazione, parlando con le persone e interagendo in pubblico e privato sui social, è che allo stato attuale ci sia un solco tra la dirigenza del Verona e i suoi tifosi. La comunicazione è poca, e quella poca è fatta male (non mi riferisco all’ufficio stampa).
Prendete il caso Pazzini. Pecchia e Fusco spiegano la sua esclusione con il Napoli adducendo fumosi motivi tattici; Pecchia motiva la sua seconda esclusione di Crotone parlando di uno stato di forma non al top. “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” amava dire Andreotti, che aveva tanti difetti e un pregio: era intelligente come pochi. Ora è chiaro che il cattivo pensiero di molti è andato al mercato e a una possibile volontà di cessione del Pazzo, ancora beneficiario di tre anni del ricco quinquennale che gli fece firmare Setti nel 2015. Ma così fosse, perché non preparasi il terreno per tempo? Perché, in linea generale e in via ufficiale, senza entrare nel caso specifico, spiegare la linea finanziaria del club? Perché, nel caso specifico e in via ufficiosa, non mettere in giro la voce su Pazzini già da luglio in modo da abituare la piazza all’idea? Invece tutto (e per tutto intendo anche solo il sospetto) è emerso improvvisamente. Una freddura che i tifosi non meritavano. Così, comunque vada, sarà un insuccesso. Che Pazzini vada o rimanga il cerino resterà a metà tra la società e l’allenatore aziendalista. E resterà la traccia di un pasticcio. Ovvio, tutto poi gira intorno ai risultati e se si vince ogni cosa cadrà nel dimenticatoio. Ma perché complicarsi la vita in una stagione che si annuncia già difficile di suo?
Ma Pazzini è solo la cartina di tornasole di un problema diffuso. Troppe quest’estate le situazioni mal gestite nel metodo. Su tutte, comunque la si pensi, l’addio polemico di Toni (si è fatto davvero di tutto per evitare quella conferenza stampa?) e il caso Cassano (era necessario che Fusco si esponesse in quella conferenza stampa mettendo di fatto il timbro della società sulle dichiarazioni di un calciatore inaffidabile e ipermediatico?).
Mi direte “ma tu scrivi con il senno di poi”. Chi è dirigente (dal presidente in giù) deve pensare con il senno di prima.
Francesco Barana
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Chiarezza e rispetto per i tifosi dell’Hellas Verona e Giampaolo Pazzini
agosto 29, 2017
La seconda panchina consecutiva non lascia spazio a tante interpretazioni: l’Hellas Verona sta cercando di vendere Giampaolo Pazzini. Vuoi per l’ingaggio, vuoi perché il "capitano" d’incanto non rientra più nei piani del club di via Francia. Resta il fatto che le scelte di Pecchia contro Napoli e Crotone hanno relegato inizialmente in panchina il protagonista assoluto della promozione in Serie A. Scelta del tecnico o della società? Mancano oramai poche ore alla chiusura del calciomercato (giovedì 31 agosto, ore 23, ndr) ed il caso Pazzini in casa gialloblù è sempre più di attualità. L’ex Milan però non ha alcuna intenzione di lasciare Verona e per la dirigenza scaligera resta inoltre il problema di rafforzare una rosa che, specie in attacco, non dà alcuna garanzia.
FONTE: HellasLive.it
Hellas Verona, ora Pazzini è un caso. Seconda panchina per l’attaccante
Un punto in due gare per l’Hellas Verona, che ora deve affrontare anche il caso Pazzini. L’attaccante è ai ferri corti con Pecchia
Alessio Roccio 28 agosto 2017
“Non ho alcun problema con lui né con nessun altro. Alleno l’Hellas e non solo Pazzini. La valutazione non è sul singolo. Sono convinto che abbiamo bisogno del miglior Pazzini per salvarci. Abbiamo lavorato alla grande con lui, conosco il suo valore, però in questo momento devo considerare tutta la rosa”. Queste le parole di Fabio Pecchia, allenatore dell’Hellas Verona, di ieri sera dopo il pareggio per 0-0 a Crotone.
Il capocannoniere dello scorso campionato di Serie B, Gianpaolo Pazzini, è stato tenuto in panchina per più di un’ora anche ieri sera. Dopo la prima bocciatura contro il Napoli, l’ex attaccante del Milan sembrava potesse rientrare nell’11 titolare in terra calabrese, ma l’allenatore Pecchia gli ha preferito Fares. Una scelta che, tuttavia, non ha giovato agli scaligeri. L’attaccante è ora ai ferri corti con il tecnico, e una partenza nel finale di mercato non è da escludere.
💊Pillola di Fanta
Tenere in panchina un attaccante da 169 reti in carriera vuol dire davvero farsi del male. Soprattutto se poi in campo al suo posto scende gente come Fares o Cerci. PECCHIA MA CHE COMBINI?
FONTE: CalcioDAangolo.com
CALCIOMERCATO
Pazzini, anche il Sassuolo ci prova
Summit tra club emiliano e l’entourage del gialloblù
di Redazione Hellas1903, 31/08/2017, 12:56
Summit in corso tra l’enturage di Pazzini e il Sassuolo, in cerca di un attaccante. Se il Pazzo si trasferirà al Sassuolo, Matri andrà al Parma, riferisce Tmw.
Oltre al Parma, per l’attaccante dell’Hellas si fa sotto anche il club neroverde, con un Pazzini che può ora davvero lasciare il Verona. Tanto, naturalmente, dipenderà dalla possibilità dell’Hellas di garantirsi delle alternative e dalla volontà del bomber gialloblù.
CALCIOMERCATO
Pazzini, Parma all’attacco
Gli emiliani, con Matri che si allontana, puntano sul centravanti del Verona
di Redazione Hellas1903, 31/08/2017, 11:08
Il Parma all’attacco: vuole Giampaolo Pazzini.
Il ballo delle punte sta iniziando ad avviarsi e anche il Pazzo potrebbe essere tirato in pista. Come riportato dal sito www.alfredopedulla.com, il Parma sta incontrando delle difficoltà per chiudere con Alessandro Matri.
Per questo la società emiliana si è rivolta all’entourage di Pazzini e al suo agente, Tullio Tinti, per valutare la situazione e ottenere il sì del capitano dell’Hellas, escluso dalla formazione titolare del Verona nelle prime due giornate di campionato.
CALCIOMERCATO
Il ballo delle punte, ma il Pazzo (per ora) non c’è
Il Parma stringe per Matri, il Sassuolo cerca Zapata. Possibile addio al Verona del capitano soltanto per una maxi-offerta
di Redazione Hellas1903, 30/08/2017, 17:39
Ancora 30 ore alla fine del mercato estivo.
Una volata che ha al centro il ballo delle punte. Attaccanti, oggetto del desiderio dei più, a maggior ragione in questa fase.
Al momento nel “gioco” non entra Giampaolo Pazzini. Attenzione, però, alla partenza di un giro che potrebbe rimescolare le carte e variare lo scenario da qui alle 23 di domani.
Il Parma insiste per Alessandro Matri con il Sassuolo. Operazione che già a breve dovrebbe arrivare a una soluzione in un senso o nell’altro. Lo stesso Sassuolo, dover aver pensato (sondando il suo entourage) al Pazzo, si è rivolto al Napoli per Duvan Zapata, cercato anche dalla Sampdoria.
Se ieri si è chiusa la trattativa che ha condotto al Cagliari proprio dal Napoli Leonardo Pavoletti per 10 milioni di euro più 2 di bonus, la cifra più elevata mai pagata dalla società rossoblù per un giocatore.
Anche il Cagliari aveva cercato Pazzini.
A questo punto il capitano resterà a Verona. Salvo, naturalmente, che non pervengano delle offerte irrinunciabili sulla scrivania dell’Hellas, cosa che per adesso non è avvenuta.
M.F.
Twitter @teofontana
NEWS
Bui: “Il Verona non perda Pazzini”
L’ex attaccante: “Rottura con Pecchia? Si chiariscano, c’è sempre stata intesa tra di loro”
di Redazione Hellas1903, 29/08/2017, 13:39
Gianni Bui, attaccante del Verona e grande realizzatore gialloblù a fine anni ’60, interviene, sentito dal “Corriere di Verona” oggi in edicola, sulla vicenda di Giampaolo Pazzini.
Osserva Bui: “Se il Verona lo cedesse commetterebbe un errore. Non ho elementi per giudicare i suoi rapporti con Pecchia. Può essere che si sia rotta una sintonia, può essere che non ci sia più un’intesa che sembrava forte. Se il problema è questo, per il bene della squadra è giusto che si parlino e che superino questi attriti”.
Prosegue l’ex punta dell’Hellas: “Non credo che il Verona possa permettersi un attaccante del valore di Pazzini. Ci vorrebbe, in questi casi, la calma di un grande allenatore che ho avuto proprio quando ero in gialloblù, Nils Liedholm: “Stai tranquillo, ora non giochi ma presto torni, segni e va tutto bene”, avrebbe detto, con il suo inconfondibile accento. Ma il Verona non perda il suo centravanti”.
NEWS
Fanna su Pazzini: “Insostituibile, ma se non gioca…”
La bandiera gialloblù: “È un leader, non so come potrebbe essere rimpiazzato”
di Redazione Hellas1903, 29/08/2017, 08:29
Piero Fanna, grande bandiera gialloblù, parla della vicenda Pazzini, interpellato in proposito dal “Corriere di Verona” oggi in edicola.
Dice:”Pazzini è stato protagonista e leader della squadra nella stagione della promozione. Ha trascinato il Verona sul piano tecnico e morale. Non capisco questa scelta. Escluderlo in questo modo è molto rischioso. Se le condizioni sono queste, non è per nulla improbabile la sua cessione. Resta da vedere come potrebbe essere rimpiazzato. Pazzini, invece, deve essere una certezza per il Verona. Lo ritengo insostituibile”
VISTO DA NOI
Il cattivo tenente
Pecchia, Pazzini e un caso che rimane aperto
di Lorenzo Fabiano, @lollofab 28/08/2017, 16:54
Che barba, che noia; che barba che noia. Fosse ahimè tra di noi, Sandra Mondaini sarebbe la persona più appropriata per commentare una partita come quella di ieri sera, manifesto della mediocrità. Almeno ci avrebbe messo l’ironia. Torna alla mente un derby della Madunina di tanti anni fa, quando quel genio di Beppe Viola di fronte ad uno spettacolo in campo di una noia mortificante (andato agli annali come derbycidio), mandò in onda per la Domenica Sportiva le immagini della stracittadina meneghina di un anno prima. Ecco… Crotone-Verona sta tutto qui. Ritmi lemme lemme, paura d’inciampare, poco gioco, tanti sbadigli e zero emozioni. Scontato il salomonico pareggio che male alla classifica non fa, ma al piacere del gioco più bello del mondo sì. Qualcosina in più ha fatto per le verità il Crotone, ma in definitiva troppo poco per meritare la posta piena. Zero a zero giusto, quindi.
Veniamo a noi. La polemica attorno a Pazzini pareva essersi smorzata. E’ invece tornata alla ribalta più viva che mai. Pecchia ha di nuovo preso tutti contropiede e fatto accomodare il bomber gialloblù in panca. “Alleno l’Hellas – ha detto- non solo Pazzini”. Se con il Napoli la decisione poteva avere un senso tattico, ieri sera pur spremendoci le meningi non ne abbiamo trovato alcuno. La verità è in tutta evidenza un’altra. La società sta valutando se dagli gli intrecci di mercato possa emergere la concreta possibilità di cedere un giocatore di 33 anni con ancora tre di contratto a cifre elevate per il budget del club.
Per carità, tutto è legittimo nello schizofrenico mondo del calciomercato, ma forse era il caso di pensarci un po’ prima evitando così d’infilarsi in un oscuro equivoco proprio all’inizio di un campionato molto difficile e delicato e per di più a poche ore dalla chiusura delle trattative. Il rischio è come minimo un cul-de-sac. Brutto guaio. Almeno che il Verona non sia gestito dal SISDE, non crediamo alla storiella secondo la quale l’allenatore del Verona lo farebbe appositamente per inchiodare la dirigenza dinanzi alle proprie responsabilità. Pecchia ha ricevuto precise indicazioni e agisce di conseguenza.
Più plausibile pertanto che Pecchia, dipinto come il “cattivo tenente” Harvey Keitel del celebre film di Abel Ferrara, obbedisca agli ordini dei generali e utilizzi il milite noto di Pescia con il contagocce per paura che incorra in infortuni che farebbero saltare il banco. Così ci mette la faccia finendo per beccarsi insulti di tutti i tipi. Ci ricorda in questo i tempi in cui il senatore Monti fu chiamato a gestire una situazione di emergenza svolgendo quel lavoro sporco che nessun politico era disposto a fare. Una volta terminato, gli fu dato il benservito senza tanti complimenti. Agli altri rimasero i sorrisi, a lui gli strali degli italiani. Non vorremmo che anche in questo caso le cose finissero prima o poi nello stesso modo. Venerdì mattina ne sapremo certamente di più.
NEWS
Quattro giorni per la verità
Il Verona così com’è non basta: senza rinforzi bisognerà attrezzarsi per i miracoli
di Matteo Fontana, @teofontana 28/08/2017, 10:36
A distanza di una settimana, tocca tornare sull’argomento già considerato dopo la sconfitta con il Napoli e la polemica per l’esclusione di Pazzini al debutto in campionato. Una situazione che si è riproposta a Crotone. Il Verona è rientrato dalla trasferta dello “Scida” con un punto che muove la classifica, per dirla con i vecchi stilemi del mestiere, ma che aggiunge ulteriori interrogativi sul futuro gialloblù.
Sia chiaro: qui nessuno immagina un Hellas da Europa League. Nessuno culla ambizioni su sorprendenti risultati, magnifiche sorti e progressive con camera con vista sui sogni. Però quanto affermato da Fabio Pecchia ieri ha tolto il velo ai problemi reali del Verona, nel dopo gara, con dichiarazioni chiare: “Mercato? Alleno quelli che ho a disposizione. In avanti ho tre calciatori, non è pensabile fare un campionato così, ma questa sosta viene in un momento importante e ci permette di mettere minuti nelle gambe”, le sue parole.
Pecchia è un allenatore aziendalista. Non è un “urlatore”, né un populista della panchina. Quanto ha affermato, per chi legge oltre le righe, è paragonabile, sia consentita l’iperbole, a una dichiarazione di Silvio Berlusconi a favore della rivoluzione castrista. Il tecnico dell’Hellas ha lasciato lì a galleggiare un altro concetto: Giampaolo Pazzini non è al pieno della condizione, quindi lo vuole gestire. Giusto, sbagliato? Rimane un fatto inoppugnabile: il Verona, in attacco, fa poco, pochissimo.
Mancano quattro giorni alla chiusura del mercato. Filippo Fusco ha annunciato, la settimana scorsa, che sarà necessario ingaggiare due o tre uomini per integrare la batteria offensiva. Al direttore sportivo e (soprattutto) al presidente Setti tocca rendere pensabile, parafrasando Pecchia, fare un campionato che non sia così. Presto si saprà la verità sull’Hellas: senza rinforzi, ci si attrezzi per i miracoli.
FONTE: Hellas1903.it
Pazzini? Ora è un giocatore normale
TgGialloblu Telenuovo
Pubblicato il 01 set 2017
CALCIOMERCATO
E se arriva Bony
Pazzini cosa farà?
31/08/2017 24:11
L'eventuale arrivo di Bony potrebbe mettere Pazzini sul mercato. Due operazioni non semplici da fare nell'ultimo giorno di mercato.
La decisione finale spetterebbe proprio a Pazzini, che comunque resta legato al Verona da un accordo pluriennale.
Prima però la società deve ingaggiare Bony, un'impresa tutt'altro che semplice anche se c'è già l'accordo con il giocatore.
Pazzini potrebbe andare a Udine dove ritroverebbe Delneri. La piazza friulana è in subbuglio dopo la cessione di Thereau alla Fiorentina e l'ingaggio di Maxi Lopez non convince.
L'ANALISI
Tutta la verità il 31 agosto
28/08/2017 14:02
Sapremo. Il 31 agosto si saprà tutta la verità. Si saprà se il Verona avrà costruito una squadra per potersela giocare in serie A, o se ci aspetta una via costellata di delusioni. Sapremo se Pazzini resta un perno centrale del progetto (oggi solo fuori forma), oppure è un giocatore destinato a partire.
Il tempo si è ristretto terribilmente e usualmente chi si affida alle ultime mosse di mercato per sistemare la squadra non ha fatto un buon lavoro.
Ma in casa del Verona la questione è un'altra: è la distinzione tra un mercato che ora non sfiora la sufficienza e uno che alla sufficienza piena ci arriva. Che tradotto in soldoni vuol dire lottare per la salvezza.
Le gare contro Napoli e Crotone ci hanno detto che la squadra va puntellata in maniera consistente. Forse Pecchia ha lanciato un disperato grido d'allarme lasciando fuori Pazzini, di certo non s'è semplificato l'esistenza. Il dubbio di non aver visto in campo il miglior Verona, pur con tutti i suoi limiti, nè contro il Napoli, nè tantomeno contro il mediocrissimo Crotone è molto evidente.
Forse non cambiava nulla, ma il rischio di lasciare fuori un giocatore come Pazzini è proprio quello. Rimpiangerlo. A meno che questa esclusione non sottointenda ad altra strategia. Quale? La più gettonata è quella di un Pazzini sul mercato, visto l'ingaggio oneroso. Ma in questo caso c'era la possibilità di gestirlo meglio. Parlando chiaro a lui e ai tifosi. E poi inserendo un'alternativa di qualità.
La seconda ipotesi è quella di un "ricollocazione" di Pazzini all'interno del gruppo. Non più nel ruolo di mugugnante e scontento capitano ma di autentico leader. Al quale riaffidare lo spogliatoio dopo il 31 agosto ma con Pecchia in una posizione di forza.
La terza è che Pazzini sia l'ultimo tassello di una "filiera" di mercato che appartiene al passato (Gardini-Tinti-Toni). E che quindi, semplicemente si sia deciso di voltare pagina, assumendosi i rischi del caso.
Sono congetture che spariranno d'incanto dopo la chiusura del mercato. A Setti, prima di ogni altro, tutte le risposte.
GIANLUCA VIGHINI
FONTE: TGGialloBlu.it
ALTRE NOTIZIE
Verona, gli ex con Pazzini: "Situazione incomprensibile"
29.08.2017 16:06 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Tutti con Giampaolo Pazzini. A Verona, tiene banco il caso legato allo scarso minutaggio concesso da Fabio Pecchia al bomber di Pescia. Al Corriere del Veneto parlano diversi ex gialloblù, a partire da Pietro Fanna: "Pazzini è stato protagonista e leader della squadra nella stagione della promozione. Ha trascinato il Verona sul piano tecnico e morale. Non capisco questa scelta. Escluderlo in questo modo è molto rischioso". Stessa musica nelle parole di Beniamino Vignola: "Dall’esterno risulta impossibile comprendere che cosa stia succedendo. A me sembra chiaro che ci sia l’intenzione di cederlo. Prima di privarsi di uno come lui, l’Hellas ci pensi molte volte".
Chiude Gianni Bui: "Se il Verona lo cedesse commetterebbe un errore. Non ho elementi per giudicare i suoi rapporti con Pecchia. Può essere che si sia rotta una sintonia, può essere che non ci sia più un’intesa che sembrava forte. Se il problema è questo, per il bene della squadra è giusto che si parlino e che superino questi attriti".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com