MERCATO Tre giovani in arrivo dal GENOA?
Secondo le ultime indiscrezioni, per assecondare le regole della Serie B che prevede almeno otto giocatori in rosa nati dall'88 in poi, GIBELLINI avrebbe convinto PREZIOSI a girare all'HELLAS il terzino destro BERTONCINI (in comproprietà fra i rossoblù ed il PIACENZA), il difensore 20enne TACHTSIDIS (che nell'ultima stagione ha giocato nel CESENA prima e nel GROSSETO poi) ed il centrocampista DONINELLI inseguito da altri club della cadetteria.
Oltre ai suddetti rimangono sempre in piedi le piste che portano a GALLI e PAMBIANCHI, di proprietà PARMA, che nella stagione appena trascorsa hanno giocato ol PERGOCREMA.
Attacco: Niente SUCCI!
Carlo Conti, agente del giocatore che pareva essere finito nelle mire del 'Gibo', smentisce categoricamente di avere avuto colloqui con la dirigenza dell'HELLAS: si fa sotto il TORINO...
In difesa 'spuntano' anche POLENGHI e PETRAS...
Dopo il portiere RUSSO (PERGOCREMA) ed i difensori PESOLI e GORZEGNO, spunta un interessamento anche per POLENGHI, terzino destro 29enne che vanta 20 presenze in B col SASSUOLO nell'ultima stagione e per PETRAS 31enne ex SPARTA PRAGA da Gennaio al GROSSETO ma sullo slovacco avrebbero messo gli occhi anche PADOVA (per cambiare) e VICENZA.
Tre squadre su CAMPAGNA, TORREGROSSA in Seconda Divisione?
Dario piace molto a REGGIANA, VIAREGGIO e MONZA che avrebbero chiesto informazioni sul giocatore acquisito recentemente alle buste dall'HELLAS contro la JUVE.
L'ex capitano della primavera bianconera potrebbe non rientrare nei piani di MANDORLINI (che in effetti non lo ha considerato nemmeno dopo il recupero dall'infortunio alla spalla) ma personalmente spero di no; intanto perchè il terzino mi sembra in grado di crescere ancora sopratutto con la guida di 'mastro' Andrea e poi perchè è un '88 e rientra nella categoria dei giovani che il nuovo HELLAS dovrà avere per rispettare le regole della cadetteria: vale la pena farseli prestare da fuori per valorizzarli e poi vederli partire anzichè puntare decisamente sul vivaio interno?
Discorso leggermente diverso per TORREGROSSA: l'attaccante di scuola UDINESE, il cui cartellino è ora totalmente in mano alla società di Via Torricelli, ha dei numeri ma dovrebbe giocare regolarmente per farli affiorare, ecco perchè in seconda divisione il MONTICHIARI avrebbe richiesto Ernesto e GIBELLINI avrebbe risposto positivamente...
DI GENNARO come... FERRARI?
MANDORLINI non ha preclusioni di sorta verso il centravanti e, prima di 'scaricarlo', lo vorrebbe vedere all'opera in ritiro; il mister conosce l'attaccante e, come tutti in via Torricelli, sa che è un calciatore ancora molto quotato (e infatti lo 'seguono' oltre alla neo promossa JUVE STABIA anche il TARANTO ed il FROSINONE) dalle qualità tecniche ancora inespresse in gialloblù: perchè non provare a 'recuperarlo' e vedere se in coppia con FERRARI (o come sua alternativa) possa fare meglio di PICHLMANN (altro attaccante dall'ingaggio 'impossibile' se confrontato all'apporto dato ai gialloblù nella stagione appena conclusa)?
Insomma non è detto che Francesco debba per forza partire (come non è detto che PICHLMANN, ma anche LE NOCI, rimangano) ma l'HELLAS sa di poterlo inserire in eventuali trattative per arrivare ad altri calciatori in accordo col suo procuratore...
MANDORLINI 'chiama' CACIA...
Il mister, intervenuto mercoledì sera ad una trasmissione su SportItalia, ha rivelato che anche CACIA farebbe molto comodo all'HELLAS ma che l'attaccante del LECCE costa troppo e che potrebbe rimanere proprio nel Salento (oltre che finire a Genova dove la SAMP lo vorrebbe).
Per quanto riguarda BJELANOVIC e SFORZINI il tecnico ammette interesse ma, come per CACIA, l'ostacolo sembra essere prima di tutto il prezzo del cartellino...
Situazione rinnovi...
A scanso di clamorose sorprese non ci dovrebbero essere problemi di sorta per il rinnovo dei contratti di MANDORLINI, CANGI e del capitano CECCARELLI (che però alla prima di campionato lamentava una scarsa attenzione della società in questo senso e strizzava l'occhio allo SPEZIA): impensabile il poter rinunciare al tecnico che ha letteralmente 'svoltato' la stagione scaligera e al capitano che in difesa con MAIETTA ha sempre fornito buonissime prestazioni.
Quello che 'rischia' di più è forse il terzino dopo l'aquisizione del giovane CAMPAGNA alle buste e delle ottime gare disputate da ABBATE sulla fascia: si vedrà...
Pare non esserci più spazio (purtroppo) per SCAPINI, SELVA e GARZON che, a contratto caduto, cercheranno fortuna altrove: per i due attaccanti si stanno muovendo alcune squadre di seconda divisione mentre il capitano sarebbe l'oggetto del desiderio della SAMBO
LEGENDA: In grassetto i nomi sicuri del futuro HELLAS VERONA.
I ruoli con il link conducono alla scheda relativa al tesserato.
I nomi depennati sono di giocatori che non faranno più parte della rosa o giocheranno temporaneamente altrove.
Torna all'ATALANTA per fine prestito (verrà girato al FOGGIA)
ATT.
TORREGROSSA
Era in comproprietà con l'UDINESE, è stato acquisito alle buste. Rientra dal prestito al SIRACUSA nel Girone B di Prima Divisione
DICONO
Inchiesta 'Last Bet', sereno GIBELLINI «Credo che questa convocazione possa essere considerata una sorta di atto dovuto. Le persone che sono state intercettate hanno parlato di una nostra partita. E quindi adesso il procuratore vorrà ascoltarci. Mi sento assolutamente tranquillo, visto che abbiamo sempre rivendicato la nostra totale estraneità rispetto a qualsiasi tipo di atto illecito» LArena.it
Parla MARINI il 'mago' della preparazione atletica portato in gialloblù da MANDORLINI: «La questione del correre forte è sempre direttamente collegata alla motivazione. Se la testa funziona bene si riesce a fare di tutto. Prima di tutto però ci vuole volontà. Di proporsi intanto. Questo è il primo passaggio per riuscire a lavorare bene, specie dopo dieci mesi di attività. Basilare è il supporto psicologico determinato da un obiettivo, quello viene prima delle gambe. E noi un grande traguardo ce l'avevamo».
Quanto la condizione ha fatto la differenza durante i playoff? «Importante a mio avviso è stato portare avanti settimanalmente il lavoro con una certa costanza e intensità. Il resto è venuto di conseguenza. Il Verona ha dato ottime risposte anche prima delle partite con Sorrento e Salernitana».
Come è cambiato il modo di lavorare a livello fisico dall'arrivo di Mandorlini? «È servito un periodo di adattamento, quello sì. Qualche problema l'abbiamo incontrato. Rispetto alla gestione precedente Mandorlini voleva maggiore intensità nel lavoro con la palla, che alla fine è l'80% del suo allenamento. Lui col pallone lavora molto. Io ho seguito le sue direttive, adattando quel 20% a mia disposizione alle sue esigenze, con un programma di prevenzione e di forza nello specifico. La priorità assoluta rimane però l'aspetto tecnico- tattico. La corsa i giocatori la fanno già con la palla» LArena.it
SICILIANO 'BERGAMELLI in società? Per ora solo chiacchiere...' «Una trattativa diventa tale quando c’è qualcosa di scritto, quando si formulano cifre, quando ci sono impegni concreti. Io non ho visto nulla di tutto questo e quindi per me non esiste una trattativa» Leggo.it
BORDIN 'Vittoria del gruppo...' grazie alla «...costanza nel tener duro fino alla fine, nonostante tutti i problemi che abbiamo avuto ed una partenza non certo brillante. Eppure i ragazzi hanno sempre continuato a crederci».
Quale è stata la vera svolta? «Il primo approccio, quando il mister ha parlato subito chiaro ai giocatori. C'era bisogno di una scossa emotiva più che tecnica, anche se poi pure il modo di giocare è cambiato. Abbiamo trovato ragazzi abbattuti, che probabilmente stavano pagando anche la mancata promozione dell'anno precedente. Andava ricostruito soprattutto il carattere».
E la partita-chiave? «Con la Reggiana in casa. Dovevamo vincere a tutti i costi. Non avevamo alternative, dopo un periodo non proprio felice. Quei tre punti ci diedero grande slancio. Siamo stati tutti bravi a rimetterci in gioco, dal primo all'ultimo. E a seguire Mandorlini. Ognuno con le proprie qualità, ognuno con i propri limiti» LArena.it
ALTRE NEWS IN ALLEGATO ANCHE GIBELLINI E CAMPEDELLI convocati dal pubblico ministero che indaga sulle calcioscommesse nell'ambito dell'inchiesta 'Last Bet'... MATTEO, FIGLIO DEL MISTER, AL BRESCIA: il 23enne arriva alle rondinelle in comproprietà col PARMA dopo aver giocato con FOLIGNO, VIAREGGIO e PIACENZA...
IN BREVE A PIÉ PAGINA TENNIS: A Wimbledon trionfa la KVITOVA, prima mancina ad ottenere il titolo dopo la mitica NAVRATILOVA. Per la seconda volta consecutiva 'king' FEDERER si ferma ai quarti! ALLENATORI: LIPPI tornerà in panca in autunno (ma all'estero). NBA: Serrata dei proprietari, National Basketball Association paralizzata! VITA DA EX: COMAZZI 'arruolato' da DI CANIO neoallenatore dello SWINDON TOWN (Serie B inglese); la VALENZANA su IOVINE? SARRI lascia l'ALESSANDRIA, allenerà il SORRENTO mentre per Andrés Roberto YLLANA che gioco con l'HELLAS nella stagione 2002-2003 comincia l'avventura in panchina: allenerà l'ALDOVISI (Serie B Argentina). Il CESENA ha acquisito il cartellino di Alessio BRIGLIA, centrocampista di scuola VERONA, che era in comproprietà con il BELLARIA IGEA MARINA. BASKET: La SCALIGERA BASKET ripescata in Lega 2 causa forfait di tre squadre... MOTOGP: Al Mugello vince la YAMAHA del campione del mondo LORENZO davanti alle HONDA di DOVIZIOSO e STONER, sesta la DUCATI di ROSSI...
RASSEGNA STAMPA
MERCATO Swindon su Comazzi: 'Ma se l'Hellas chiama...'
14:59 del 21 giugno
Il telefono squilla, Alberto risponde. Dall'altra parte il mister. Voce conosciuta, toni decisi. «Ciao Alberto, sono Paolo. Siamo d'accordo? Tu vieni da me, allo Swindon, qui vogliamo vincere il campionato, c'è entusiasmo, e io ho bisogno anche di te». Paolo Di Canio, nuovo allenatore dello Swindon Town, ha contattato pochi giorni fa Alberto Comazzi, ex guerriero gialloblù.
L'occasione è di quelle da acquolina alla bocca. Bella realtà. Londra a due passi. Un club che paga bene e che promette progetti ambiziosi. In più c'è Di Canio alla sua prima esperienza da allenatore manager. «La telefonata - spiega Comazzi - mi ha fatto molto piacere. Di Canio ha scelto il mio nome da una lista che gli era stata proposta. Lo Swindon è appena scivolato nella Terza serie inglese e vuole risalire subito. Io, però, sono dibattuto. Tutto è perfetto, tutto è bello. Ma qui a Verona ha messo radici la mia famiglia. Mia moglie ha aperto un'attività a Pedemonte, e poi deve pensare anche alle mie due bambine di 6 e 3 anni. Certo, sono un professionista, ma prima di tutto un padre di famiglia. Devo dire anche che Di Canio ha usato argomenti convincenti. Progetto ed ingaggio sono davvero molto importanti».
Comazzi ha poco tempo per decidere. Certe decisioni non sono facili da prendere. Soprattutto quando ti spiazzano. E poi c'è anche quella «vocina». «Sì, c'è quella vocina che mi dice che qui a Verona ho lasciato il cuore, e che sarei onorato di fare ancora una volta parte del progetto. L'Hellas è pur sempre l'Hellas e non ne farei certo una questione di soldi. La serie B ritrovata ha generato grande entusiasmo. E io non potrei mai rinunciare ad una chiamata da parte della società che mi ha dato tanto».
Di Canio chiama, Comazzi ci pensa, l'Hellas resta nel cuore. La situazione si è fatta intrigante, conturbante, decisamente frizzante. Alberto dovrà decidere in pochi giorni. «Sono svincolato - conclude - e ho chiuso da poco il mio rapporto con lo Spezia. Questa nuova opportunità è arrivata inaspettata e devo dire che mi stimola molto. Ma anche l'Hellas in serie B.».
Non sarebbe poi così male. Anche perchè Alberto conosce molto bene l'universo gialloblù. Gente che applaude e canta a squarcia gola anche quando la squadra del cuore retrocede. Proprio come in Inghilterra.
(L'Arena)
FONTE: CalcioMercato.com
Montichiari, quasi fatta per Severgnini e Torregrossa
02.07.2011 21:00 di Claudio Gallaro
Fonte: Il Giorno
Continuano, con grande volontà, i preparativi in casa del Montichiari per preparare la nuova, attesa stagione. In questo senso, mentre i vertici societari sono impegnati a completare i dettagli che ancora mancano per perfezionare l'iscrizione al prossimo Campionato di Seconda Divisione, il direttore sportivo Christian Botturi è coinvolto in una full immersion di trattative per allestire l'organico che, sotto la guida tecnica del confermato Claudio Ottoni, avrà il compito di mantenere questa prestigiosa categoria.
In questo senso sono sempre numerose le voci che riguardano il sodalizio monteclarense sia in entrata che in uscita. A questo proposito è sempre più vicino l'approdo del gioiellino Brignoli, portiere classe '91 a Lumezzane, anche se nelle ultime ore nella trattativa si sono inserite anche Cagliari e Livorno, che hanno fatto sentire la loro illustre voce. Per il resto rimane da definire la posizione di Selvatico e Bertazzoli (richiesti dalla Castellana), mentre la dirigenza rossoblù sta cercando di coinvolgere capitan Fusari, in scadenza di contratto, in un progetto a lungo termine che affiderebbe proprio al centrocampista classe '83 le chiavi della zona nevralgica del campo.
Sul versante opposto, mentre continua il serrato corteggiamento a Gianluca Festa, portiere classe '92 della Castellana, sembra ormai fatta per l'arrivo in rossoblù di due giovani dalle sicure potenzialità che lo stesso Botturi sta facendo di tutto per mettere a disposizione di Mister Ottoni. Il primo è Niccolò Severgnini, difensore esterno sinistro, classe '90, che ha giocato l'ultima stagione nel Mezzocorona, mentre l'altro è l'attaccante classe '92, di scuola Udinese, Ernesto Torregrossa, proveniente dal Verona neopromosso in B. Per queste, come per tutte le altre trattative che riguardano il Montichiari, saranno comunque decisivi i prossimi giorni.
La società di via Turati, infine, sta definendo le date che apriranno la stagione 2011/2012 per la squadra rossoblu. In effetti, dopo il ritrovo fissato per il 15 luglio e l'inizio del ritiro (da lunedì 18), la squadra monteclarense lavorerà agli ordini del confermato staff tecnico (composto dal tecnico Ottoni, dal preparatore atletico Marco Bresciani e da quello dei portieri Mauro Rosin, a sua volta fresco di patentino di allenatore) a S. Lorenzo in Banale. In fase di allestimento anche il programma delle amichevoli, che si aprirà a Spiazzo sabato 23 luglio con la Cremonese.
CALCIOMERCATO Reggiana, Viareggio e Monza sul difensore Campagna
03.07.2011 10:20 di Valeria Debbia
Reggiana, Viareggio e Monza. Sono tre delle formazioni di Lega Pro che nelle ultime ore - secondo quanto raccolto da TGGialloblu - hanno chiesto notizie al Verona di Dario Campagna (23), difensore che dopo le buste è tutto dell'Hellas. L'ex capitano della Juve Primavera pare non rientrare nei piani del tecnico Mandorlini, che nella stagione appena conclusa non gli ha quasi mai dato spazio, anche dopo il recupero dal doppio infortunio alla spalla che lo ha tenuto fuori per alcuni mesi.
SERIE B ESCLUSIVA TMW - Verona, Padova e Vicenza su Petras
Martin Petras, difensore classe '79, veste la maglia del Grosseto. Nel suo curriculum ricordiamo le esperienze con Jablonec, Sparta Praga, Hearts Of Midlothian, Lecce, Treviso, Triestina e Cesena.
01.07.2011 14.25 di Claudio Sottile
Martin Petras (31), difensore slovacco in forza al Grosseto, è sui taccuini di diversi operatori di mercato. TMW in ESCLUSIVA segnala che Verona, Padova e Vicenza hanno chiesto informazioni sull'ex jolly difensivo dello Sparta Praga, protagonista nella risalita in classifica dei maremmani da gennaio in poi.
Su di lui registriamo anche l'interesse del Ravenna, piazza comunque non appetita dal calciatore, che nel frattempo chiude le porte ad un ritorno in patria, convinto di potersi giocare le proprie chances in Italia per un altro paio di stagioni. Petras ha ancora un altro anno di contratto in Toscana, ma non disdegnerebbe cambiare aria così da poter giocare per un campionato di vertice, obiettivo che ad oggi il Grosseto sembrerebbe non garantirgli.
ALTRE NEWS Calcio scommesse, da lunedì al via le audizioni della Procura federale
01.07.2011 19:00 di Valeria Debbia
In relazione all’inchiesta sulle scommesse in corso di svolgimento a Cremona, inizieranno lunedì 4 luglio le audizioni del Procuratore federale Stefano Palazzi, volte ad accertare eventuali violazioni del Codice di Giustizia Sportiva da parte dei soggetti indagati. Ventuno le persone convocate dalla Procura federale, tesserati FIGC e non, secondo un calendario concordato assieme al Procuratore capo di Cremona, Roberto Di Martino, titolare dell’inchiesta. Tra queste il portiere Marco Paoloni, attualmente sottoposto a provvedimento restrittivo, per la cui audizione fissata il giorno 6 si è resa necessaria l’autorizzazione da parte della magistratura inquirente. Nella prima tornata saranno ascoltati, tra gli altri, gli ex calciatori Giuseppe Signori e Stefano Bettarini (7 luglio).
Questo il calendario:
Lunedì 4 luglio
Antonio Ciriello (vice pres. Ravenna)
Federico Zaccanti (calciatore Chiavari)
Gianni Fabbri (pres. Ravenna)
Leonardo Rossi (all. Ravenna)
Mauro Gibellini (dir. Verona)
Luca Campedelli (pres. Chievo)
Martedì 5 luglio
Ivan Tisci (ex calciatore)
Simone Malacarne (calciatore Viareggio)
Alex Pederzoli (calciatore Ascoli)
Marco Zamboni (calciatore Spal)
Sandro Turotti (ds Cremonese)
Mercoledì 6 luglio
Giorgio Buffone (ds Ravenna)
Gianfranco Parlato (ex calciatore)
Marco Paoloni (calciatore Benevento)
Giovedì 7 luglio
Gianluca Tuccella (calciatore Chieti C5)
Pierluigi Andrea Pezzali (non tesserato)
Giuseppe Signori (allenatore)
Massimo Erodiani (ex tesserato)
Vincenzo Sommese (calciatore Ascoli)
Antonio Santoni (preparatore portieri Ravenna)
Stefano Bettarini (ex calciatore)
ALTRE NEWS 1^ Divisione: le pagelle finali
01.07.2011 12:30 di Daniele Mosconi
Con negli occhi ancora le esultanze di Verona e Juve Stabia, va agli archivi anche la stagione 2010-2011 di Lega Pro. Una stagione che ha visto molte sorprese fare un campionato oltre ogni più rosea aspettativa. Le promozioni di Nocerina e Gubbio sono lì a dimostrarlo. Noi di TuttoLegaPro.com quest'oggi vogliamo dare le pagelle a tutte le società che hanno disputato questa annata, per così dire, storica.
Girone A:
Gubbio: per loro la stagione è stata oro colato. L'esordio con quel lontano 5-1 contro la Cremonese aveva addensato nubi fosche sul futuro prossimo della squadra di Torrente in campionato. Invece il tecnico salernitano ha dimostrato una scorza più dura del previsto e adesso si gode la serie B. Rimarrà alla storia del club umbro, perchè con un gioco sempre propositivo ha dimostrato che si possono coniugare spettacolo e risultati. Voto: 9
Verona: partenza ad handicap per una squadra a cui Martinelli nulla aveva fatto mancare. L'intenzione era quella di stravincere il campionato, ma i risultati stentavano ad arrivare. Giannini non riusciva a replicare il lavoro egregio svolto a Gallipoli e ad un certo punto la dirigenza, stufa degli alti e bassi, si è decisa a chiamare Mandorlini. L'uomo della svolta scaligera . Voto: 8.5
Sorrento: questa era una delle squadre favorite per la vittoria finale. Tutto sembrava procedere per il meglio, con il 4-1 di Salerno a coronare una seconda metà di 2010 da autentica mattatrice. L'infortunio di Paulinho, quando ormai i giochi erano quasi fatti, ha scombussolato non poco i loro piani. Resterà il rammarico di questa perdita nel momento clou. Voto: 7.5
Alessandria: la tifoseria, come abbiamo detto spesso, deve elogiare lo spirito professionistico dei ragazzi di Sarri. Quante squadre avrebbero trovato la forza per continuare a giocare nonostante intorno a loro molti facessero a gara a fare terra bruciata. Per questi ragazzi la stagione in maglia grigia rimarrà un ricordo indelebile che servirà moltissimo alla loro crescita professionale. Voto: 7
Salernitana: tanta pressione su una squadra che era stata costruita per tornare in B fin da subito. Le difficoltà societarie vuoi o non vuoi hanno influito sulla stagione dei granata. Breda ha fatto il massimo in una situazione simile. I molti avvoltoi che si sono annidiati sulla squadra si sono fatti pubblicità, poi si sono volatilizzati. Voto: 7
Spezia: da neopromossa, la squadra bianca aveva obiettivi molto ambiziosi. La dirigenza si era mossa per regalare alla tifoseria un campionato da protagonisti. I risultati a dire il vero sono stati molto deludenti, almeno nel girone di andata. Al giro di boa nulla faceva presagire ad un girone di ritorno da veri protagonisti. Voto: 7
Lumezzane: dovremmo parlare della loro stagione, ma l'autentico protagonista della stagione della squadra rossoblu non è un goleador, ma uno che i gol dovrebbe evitare di farli fare. Stiamo parlando di Fabio Pisacane. La sua confessione autentica e sincera ha permesso di far scoppiare un bubbone che al momento sta andando avanti. Il Chievo, proprietario del cartellino del giocatore, alle buste lo ha perso. Ne ha guadagnato il Lumezzane e lo sport pulito in generale. Voto: 7
Reggiana: l'arrivo di Mangone e gli acquisti di giocatori interessanti, vedi Chinellato, scuola Genoa, seguito a ruota dall'arrivo in difesa di un ex serie A come Lanna, hanno fatto credere alla tifoseria che questa fosse la stagione giusta per il ritorno in B. I presupposti c'erano ma alla fine dei conti i granata sono rimasti a bocca asciutta. Voto: 6.5
Como: i lariani chiudono la stagione con un record: quello della squadra che in trasferta ha perso meno di tutte (solo 3 volte). Per tre quarti di stagione la tifoseria ogni domenica viveva con il cuore in gola per le sorti della loro squadra. A metà girone di ritorno, la squadra ha sfiorato i play-off. Crediamo che sia meglio così, programmare la B con criterio. Voto: 6.5
Spal: la stagione degli estensi era partita in maniera completamente diversa. D'altronde non poteva essere altrimenti, quando hai un attacco formato da Cipriani e Fofana. I risultati, finchè il bomber ex Bologna e Samp, ha retto si sono visti, poi è calato il buio. I problemi alla schiena non hanno permesso a Cipriani di fare il suo dovere. Si ripartirà con più determinazione. Voto: 6
Cremonese: il patron Arvedi, in coabitazione con Pisacane meritano un grosso applauso per quello che hanno fatto. Tornando alla stretta attualità, la stagione dei grigiorossi è stata fallimentare come poche volte nella loro storia. Partenza a razzo, però poi qualcosa si è inceppato. Dopo Baroni arrivava Acori, alla fine la società per salvare capra e cavoli ha ripiegato su Montorfano. Si ripartirà con uno spirito completamente diverso. Voto: 5
Bassano: quello della squadra veneta è il classico esempio che la classe operaia può andare in paradiso. Con un gruppo umile, privo di prime donne, la squadra di Jaconi ha fatto un campionato davvero eccellente. In alcuni frangenti si è addirittura cullato il sogno play-off. Alla fine si è raggiunto l'obiettivo di una salvezza senza affanni anche con qualche domenica di anticipo. Il difficile viene ora, perchè ripetersi sarà molto dura. Voto: 7.5
Ravenna: quando si parla di loro bisogna sempre parlare con un pre e un post. Prima che scoppiasse lo scandalo scommesse, il Ravenna stava chiudendo la stagione in maniera tranquilla, poi quando lo scandalo ha coinvolto il ds Buffone, tutto è cambiato. Solo la "follia" di Zomer ha permesso alla squadra romagnola di restare in Prima Divisione. Resta l'incognita per un futuro che non dà certezze. Voto: 6
Pavia: per la neopromossa in Prima Divisione è stata una stagione interlocutoria. Finchè c'è stato Andrissi, il loro è stato un campionato sufficiente, poi come spesso capita quando i risultati vengono a mancare, si ricorre subito al cambio di allenatore. L'arrivo di Benny Carbone ha permesso agli azzurri di ritrovare quel brio che iniziava a mancare al gruppo. La salvezza matematica, grazie anche al Ravenna, è il giusto premio di una società ambiziosa per il futuro. Voto: 6
Pergocrema: l'allenatore Agenore Maurizi ha dimostrato, in un ambiente completamente diverso da Cava, di saper lavorare molto bene. La salvezza è arrivata per il rotto della cuffia, nei play-out contro i cugini del Monza, ma alla fine rimane il raggiungimento dell'obiettivo che si era preposto la società. Rimane un piccolo motivo di orgoglio per la società: essere rimasta imbattuta contro il Gubbio (vincendo al "Barbetti" per 2-0) poi andato in B. Voto: 6.5
Sud Tirol: la gaffe di Zomer ha pesato come un macigno sul futuro della squadra. Fino al 94' tutto sembrava volgere ad un lieto fine, con il Ravenna ormai privo di forze, poi il patatrac mentale del portiere e adesso la società è costretta a costruire una squadra per un campionato infernale come la Seconda Divisione, strizzando l'occhio anche ad un ipotetico ripescaggio. Sarebbe un "risarcimento" morale per una squadra che fino a metà stagione era una vera sorpresa, poi il crollo netto. Voto: 5.5
Monza: brianzoli retrocessi dopo una lunga rincorsa nel play out contro il Pergocrema. Da sottolineare come la tifoseria, nonostante la retrocessione, dopo il triplice fischio finale del direttore di gara, ha applaudito lo stesso i propri beniamini, dimostrando una maturità rilevante che a lungo andare fa solo bene al sistema tutto. L'arrivo di Motta, con il senno di poi, è stato tardivo. La squadra sotto Verdelli era un coacervo di contraddizioni che in campo si vedevano benissimo. Voto: 5
Paganese: La partenza tutto sommato non era per niente male, poi si è inceppato l'attacco e per gli azzurrostellati c'è stato il black out che li ha portati ad essere ultimi, distanti anche di 10 punti dal penultimo posto, utile almeno per giocarsi la permanenza nei play out. L'arrivo di Capuano ha galvanizzato l'ambiente. Il mercato di gennaio ha dato quei correttivi utili ma non sono bastati lo stesso. Il futuro è incerto, ma la voglia di certo non manca. Voto: 4.5
Girone B:
Nocerina: autentica protagonista di una stagione unica ed irripetibile. Auteri, soffiato all'ultimo al Benevento, ha saputo plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza. L'inizio è stato deficitario. Come una macchina diesel, non appena ha iniziato a carburare non ce ne stato più per nessuno. Ha schiantato tutti, con l'unico baluardo che ha tentato di resistere, il Benevento, costretto alla fine alla resa di fronte alla maestosità rossonera. Voto: 9.5
Juve Stabia: felici per la vittoria in Coppa Italia di categoria, le vespe hanno confermato il detto che l'appetito vien mangiando. Con due gare in trasferta (Benevento e Roma) nei play-off da applausi, la squadra di Braglia compie un autentico miracolo e dopo circa 60 anni torna a vivere la serie B. Una doppietta per loro che li fa risplendere nel panorama professionistico in questo 2010-2011. La serie B è meritata sotto tutti i punti di vista. Voto: 9
Taranto: padella al 90°. La stagione del Taranto è racchiusa in questo gol del difensore dell'Atletico Roma. Tutti ormai credevano nell'impresa di andare in finale. Si è spento un sogno, con la società che però non ha molta voglia di piangersi addosso e i primi movimenti per la stagione futura lasciano ben sperare. Campionato ottimo, girone di ritorno oltre il previsto. La conferma di Dionigi è un'ottima base di partenza. Voto: 7.5
Atletico Roma: il grosso del gruppo che ha conquistato la Prima Divisione è rimasto, con le ciliegine sulla torta Baronio Franceschini ed Esposito che davano quel mix di esperienza, utile per un campionato gravoso come la ex C1. Incocciati ha saputo dare alla squadra quel ritmo deciso che li ha visti vincere spesso in trasferta. Ad un certo punto qualcosa si è rotto, l'arrivo di Chiappara gli ha permesso di sfiorare il sogno serie B. Sarà un futuro completamente diverso. Voto: 7
Foggia: l'entusiasmo del ritorno di un allenatore come Zeman meriterebbe un 10. Lui è stato l'artefice del Foggia dei miracoli di cui ancora oggi si parla come di un modello di organizzazione di gioco invidiabile. Il suo ritorno ha ridato una speranza ad una tifoseria innamorata e allo stesso tempo delusa delle ultime stagioni vissute facendo da comparsa. Tutto bene, tranne il finale di stagione che li ha visti ripiegare incredibilmente. Bonacina avrà un lavoro molto duro da svolgere. Auguri. Voto: 6.5
Benevento: anche quest'anno come ogni anno. Questo potrebbe essere l'incipit per un libro sugli ultimi anni dei sanniti. Ogni volta ai blocchi di partenza partono sempre con i favori del pronostico, ma una volta il Crotone un'altra la Juve Stabia, il momento per la salita storica in B per loro non arriva mai. Anche questa volta tutto sembrava volgere per un campionato sopra le aspettative, ed invece il copione non è cambiato. Si riparte con un Vigorito più deciso al grande salto. Voto: 6.5
Lucchese: ancora ci sono incognite sull'iscrizione dei rossoneri al campionato e sarebbe davvero una beffa enorme, dopo che tutto lasciava presagire in un futuro diverso. La stagione si è chiusa con una salvezza arrivata senza tanti patemi d'animo. Il vero mattatore della stagione rossonera è quel Marotta, scuola Bari. Con i suoi gol la squadra si è tolta molte soddisfazioni. Adesso è il futuro che deve tingersi ulteriormente di rossonero. Voto: 6.5
Siracusa: Romano in panchina dopo 5 partite è stato sollevato dall'incarico avendo iniziato come peggio non si poteva. Zero punti e zero gol fatti. Alla sesta arriva la futura vincitrice del campionato, l'esordio di Ugolotti in panchina e tutto cambia per gli aretusei. Molti si erano apprestati già a fare il de profundis per loro. Ugolotti ha saputo ridare alla squadra quella grinta e la voglia di vincere conducendo un campionato davvero eccellente. Voto: 7
Virtus Lanciano: i frentani erano partiti con l'obiettivo di un grande campionato. I presupposti c'erano tutti, Camplone compreso. I risultati anche se a stento, arrivavano. La discontinuità è stata la vera spada di damocle di un gruppo a lungo prigioniero della sua forza. La famiglia Maio sembrava sul punto di mollare, per poi tornare sui suoi passi confermando la voglia di vivere una stagione da protagonisti. Voto: 6.5
Pisa: il doppio salto dalla D, senza passare in Seconda Divisione, ha riacceso l'entusiasmo nella città della Torre pendente. Tutto sembrava pronto per un campionato di vertice. Il campo alla fine ha detto che il Pisa si è salvato soltanto a poche giornate dalla fine. Un vero spreco per una città che ha dimostrato di aver fame di calcio importante. Il prossimo campionato non può non partire da un nome solo: Marco Carparelli. Una bandiera per la tifoseria. Un vero guerriero. Voto: 6
Barletta: il ripescaggio ha permesso alla società di costruire una squadra, anche se incompleta, pronta per un campionato difficoltoso come la Prima Divisione. Il girone di andata ha dimostrato che le difficoltà erano tante. Il mercato di riparazione ha permesso loro di prendere gli uomini utili per un girone di ritorno completamente diverso, permettendo alla squadra di Cari, subentrato a Sciannimanico, di salvarsi proprio sul finale. Voto: 6
Gela: troppo grande l'amore del presidente Tuccio per la sua creatura per farla morire così sotto gli occhi di tutti. La salvezza diretta è arrivata addirittura con qualche giornata d'anticipo, nonostante molti pezzi pregiati fossero andati via a gennaio. Grande stagione sul campo, fuori c'è immobilismo attorno al "santo" Tuccio. Voto: 6.5
Andria: anche loro, come i cugini biancorossi del Barletta ripescati in Prima, capaci di un campionato dignitoso. Ad un certo punto della stagione c'è stata una frattura, subito sanata, tra la tifoseria e la presidenza. Il tutto ha fortificato tutto l'ambiente che ha permesso loro di andare a vincere la sfida decisiva al "Liberati" di Terni, condannando di fatto proprio le fere ad una triste retrocessione. Voto: 6.5
Cosenza: ad un certo punto sembrava di assistere al Grand Hotel Cosenza. Dirigenti che arrivavano e altri che andavano via. Logico vedere la squadra scombussolata senza un vero riferimento a cui chiedere spiegazioni per avere gli stipendi. Mettiamoci anche il comportamento di parte della tifoseria ed il cerchio è chiuso. Adesso si riparte dalla Seconda Divisione, con quale progetto? Un altro dilemma pesante sul futuro dei silani. Voto: 4
Ternana: potremmo limitarci a dare il voto e chiuderla qui, però la stagione delle fere è stata un autentico dramma nel dramma. Finchè ha potuto, Tozzi Borsoi, si è caricato sulle spalle una squadra costruita male. Alla fine anche lui ha abdicato e adesso a Terni tutto è finito. L'entusiasmo nella società rossoverde non manca, bisognerà vedere come la tifoseria reagirà all'ennesima delusione della storia delle fere. Ritorna il derby infuocato contro i cugini e rivali del Perugia. Voto: 4.5
Foligno: La Mantia con il suo gol permette ai falchetti di salvarsi a scapito della Ternana. Gruppo giovane costruito per la salvezza, il Foligno nonostante molte difficoltà ha saputo raggiungere l'obiettivo con la tenacia che gli riconoscono tutti. Matrecano finchè ha retto ha fatto un ottimo lavoro, Giunti lo ha proseguito e Pagliari lo ha concluso alla grande. La ripartenza rivedrà ancora gli umbri pronti all'ennesima sfida da vincere. Voto: 6
Viareggio: l'arrivo di Scienza era un'incognita. L'allenatore ex centrocampista del Foggia si è conquistato la stima di tutti con il suo lavoro silenzioso e mai fuori dalle righe. Con la sua filosofia sul campo, il Viareggio ha saputo costruirsi una salvezza davvero insperata. Nei play-out contro il Cosenza il vero mattatore è stato Andrea Bocalon. Con i suoi gol ha contribuito non poco alla causa della squadra. Voto: 6.5
Cavese: stagione fallimentare, l'ennesima per i metelliani, abituati ormai alle sofferenze senza fine. Una stagione tribolata, con le penalizzazioni che hanno condannato la squadra ad una retrocessione davvero dura da digerire. La dirigenza ha pagato gli errori del passato. Spesso le retrocessioni sono viste come una sconfitta, però in una città innamorata come Cava, tutto può essere visto come un rilancio in grande stile, senza fretta e raziocinio. Voto: 5
FONTE: TuttoLegaPro.com
SERIE B Verona, trio in arrivo dal Genoa
01.07.2011 20.31 di Gaetano Mocciaro
Fonte: tuttohellasverona.it
Secondo indiscrezioni raccolte da tuttohellasverona.it, gli scaligeri ritornati in Serie B dopo 4 anni di purgatorio in Lega Pro, stanno per assicurarsi in prestito tre giocatori dal Genoa: si tratta del difensore Panagiotis Tachtsidis, difensore 20enne che ha speso l'ultima stagione fra Cesena e Grosseto; il centrocampista Andrea Doninelli, che i grifoni si sono aggiudicati alle buste col Cosenza e che è molto appetito da club della cadetteria e Davide Bertoncini, terzino destro del quale il Genoa detiene il cartellino in compartecipazione col Piacenza.
SERIE B UFFICIALE: Matteo Mandorlini al Brescia
01.07.2011 23.43 di Fabrizio Zorzoli
Il Brescia - come si apprende dal sito ufficiale della Lega B, ha acquistato dal Parma la metà del cartellino del centrocampista centrale Matteo Mandorlini (23), figlio del tecnico del Verona, Andrea.
Il giocatore, ex Foligno e Viareggio, nell'ultima stagione ha collezionato 15 presenze con la maglia del Piacenza. Il contratto è stato depositato il 24 giugno scorso, ma l'operazione non è ancora stata confermata dai rispettivi club.
SERIE B Marcolini a TuttoHellas: "A breve l'ufficialità della mia nuova squadra"
01.07.2011 11.01 di Matteo Bursi
Fonte: Tuttohellasverona.it
La redazione di TuttoHellasVerona.it ha contattato il centrocampista Michele Marcolini (35), in uscita dal Chievo Verona (contratto in scadenza) e conteso da Padova ed Hellas Verona. "Come ho già avuto modo di dire Padova e Verona sono due piazze assolutamente gradite - dichiara Marcolini - in quanto si tratta di due società che puntano a fare bene nel prossimo campionato di Serie B. Sto aspettando la prima offerta concreta e penso che già nel giro di pochissimi giorni si possa arrivare ad un'ufficialità". Nelle ultime ore sembra che il Padova abbia piazzato un allungo importante nella corsa a Marcolini, ma il diretto interessato rimanda all'agente: "Se ne occupa il mio procuratore".
SERIE A Di Marzio: "Il mercato della notte"
01.07.2011 07.36 di Redazione TMW.
Fonte: di Gianluca Di Marzio per ginalucadimarzio.com
Ho appena finito la trasmissione su Sky, ecco le ultime indiscrezioni della notte: dopo Rosati, adesso il Napoli sta scegliendo Colombo (ex Triestina) come terzo portiere, Hoffer va all'Eintracht, il Milan prende in prestito Comi Jr (classe 92) dal Torino nell'operazione Verdi, l'Udinese domani annuncia il fratello di Sissoko (5 anni di contratto, preso dal Troyes) e Doubai dallo Young Boys, il Novara del ds Pederzoli (nella foto) stringe per Garcia e Lanzafame, il Bologna ad un passo da Sorensen della Juve (comproprietà), la Lazio domani fa le visite a Konko, il Toro ha chiuso per Coppola, Oduamadi e adesso punta Carrozzieri e Mutarelli, il Padova ha soffiato ormai Marcolini al Verona, il Gubbio lavora sui giovani bloccando Immobile e Benedetti Jr (difensore dell'Inter Primavera), mentre Possanzini se ne va al Lugano. Buonanotte anche a lui.
SERIE B Hellas Verona, Polenghi per la difesa
30.06.2011 11.31 di Fabrizio Zorzoli
Per rinforzare il pacchetto arretrato in vista del prossimo campionato di serie B, il Verona ha messo gli occhi sul terzino destro Tiziano Polenghi (29), che nell'ultima stagione ha collezionato 20 presenze con la maglia del Sassuolo.
ALTRE NOTIZIE Verona, Mandorlini: "Affrontati play-off nel momento migliore"
29.06.2011 23.21 di Raimondo De Magistris
"Siamo ritornati in B, la passione dei tifosi dell'Hellas è davvero grandissima. Siamo arrivati a giocarci i play-off nel momento migliore, abbiamo vinto meritatamente. Con Sorrento e Salernitana abbiamo fatto meglio di loro". Queste le dichiarazioni di Andrea Mandorlini, tecnico dell'Hellas Verona, circa la promozione del club scaligero negli studi di SportItalia, durante la trasmissione Speciale Calciomercato.
SERIE B Sportitalia - Succi-Torino, nei prossimi giorni l'incontro
29.06.2011 22.03 di Antonio Gaito
L'attaccante di proprietà del Palermo, Davide Succi, è seguito dal Torino. L'agente del giocatore Carlo Conti, contattato dalla redazione di Sportitalia per Aspettando il calciomercato, ha smentito l'interessamento dell'Hellas Verona neo-promosso in B mentre ha confermato che nei prossimi giorni ci sarà un incontro con il ds del Toro, Gianluca Petrachi
- Nascondi testo citato -
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Venerdì 01 Luglio 2011 Siciliano congela l’ex proprietario del Pergocrema. Anche Gibellini sarà ascoltato in procura Figc
«Bergamelli entra nell’Hellas? Solo chiacchiere»
di Gianluca Vighini
VERONA - Bergamelli nell’Hellas? Una voce che arrivava da Crema, dove lo stesso era stato presidente e proprietario del Pergocrema, addirittura si spingeva ieri ben oltre: l’imprenditore bergamasco avrebbe già acquistato il Verona. Voci che da giorni si rincorrono. Bergamelli sarebbe pronto a entrare nell’Hellas al fianco di Martinelli. Se n’era parlato anche un anno fa esattamente in questo periodo. Alcuni indizi portavano esattamente in quella direzione: a Verona sono arrivati Ferrari e Le Noci, entrambi dal Pergocrema.
Al settore giovanile ha iniziato lavorare Stefano Ghisleni, uomo di fiducia di Bergamelli. E anche quest’anno qualche affare con il Pergocrema potrebbe decollare. Per esempio il centrocampista Niccolò Galli, classe 1988 ha già le valigie pronte, destinazione Hellas.
Ma cosa c’è di vero in queste voci? «Poco o nulla - spiega il consigliere del Verona Benito Siciliano -, perché una trattativa diventa tale quando c’è qualcosa di scritto, quando si formulano cifre, quando ci sono impegni concreti. Io non ho visto nulla di tutto questo e quindi per me non esiste una trattativa». Insomma, al momento ci potrebbe essere solo una corte discreta di Bergamelli che si sta rapportando con il presidente dell’Hellas ma nulla ancora è decollato. Marcolini tra Verona e Padova. Giornata interlocutoria sul fronte Marcolini. Sicuramente c’è stato un contatto tra il suo procuratore De Giorgis e la società scaligera. Ma ora anche il Padova (perso Guana, andato al Cesena) punta forte sull’ex del Chievo. Qualcosa si dovrebbe muovere la prossima settimana. Gibellini da Palazzi. Lunedì prossimo anche il ds Gibellini sarà sentito dal procuratore Palazzi sul caso scommesse. L’Hellas è stato tirato in ballo per Verona-Ravenna, vinta 4-2 dai gialloblù.
Nelle intercettazioni tra Pirani e Erodiani si dice che l’accordo sarebbe saltato perché rifiutato dai dirigenti veronesi. «Siamo sereni e tranquilli perché siamo assolutamente estranei a tutto», ha spiegato Gibellini. (ass)
Giovedì 30 Giugno 2011 Mandorlini vuole l’ex di Pioli, su Di Gennaro ci sono Juve Stabia, Taranto e Frosinone
Hellas e Marcolini, oggi c’è l’incontro
di Gianluca Vighini
VERONA - Michele Marcolini è sempre più vicino all’Hellas. E oggi potrebbe essere il giorno in cui il centrocampista che il Chievo ha scaricato diventi un giocatore del Verona. Il procuratore del centrocampista, De Giorgis, ha infatti in agenda un incontro con la dirigenza scaligera. Sicuramente Marcolini ha già parlato con Mandorlini che lo aveva allenato sia all’Atalanta, sia al Vicenza. Tra i due c’è un grande feeling. Mandorlini ha inserito Marcolini tra i rinforzi. E la società scaligera farà di tutto per accontentare l’allenatore. Ostacoli alla trattativa. Sono essenzialmente due e di questo si parlerà proprio oggi: il peso dell’ingaggio e la durata del contratto. Marcolini vuole restare a Verona e in questo momento la società veronese è nettamente in vantaggio sul Padova. I
l centrocampista ha casa in città e ha anche molti parenti che lo stanno spingendo verso l’Hellas. Al Chievo Marcolini aveva chiesto un biennale ed è stato per questo motivo che Campedelli e Sartori lo hanno lasciato libero.
Il Verona però potrebbe puntare sul giocatore nonostante l’età avanzata (36 anni il prossimo 2 ottobre). Marcolini è integro fisicamente, un serio professionista, per di più Mandorlini punta decisamente sulle sue qualità. La volontà di superare gli impasse c’è da tutte e due le parti. Il caso Di Gennaro. L’attaccante torna dal prestito al Lanciano e potrebbe anche decidere di giocarsi le sue carte nel Verona. Non c’è nessun pregiudizio su di lui. Mandorlini lo osserverà durante il ritiro. L’ingaggio è alto, ma Di Gennaro è un attaccante quotato. La Juve Stabia ha già sentito il suo manager e anche il Taranto ha fatto un sondaggio. In fila s’è messo anche il Frosinone. Il Verona ha la facoltà di metterlo in eventuali trattative per arrivare ad un’altra punta. Non ci saranno opposizioni in questo senso né da parte del procuratore, né del giocatore. (ass)
FONTE: Leggo.it
«Vi spiego perché non è mai finita» la "benzina Hellas"
MAURO MARINI
03/07/2011
Il merito è tutto di Matteo. Da buon papà, un giorno Andrea andò a vedersi un allenamento del figlio. Anche per prendere ispirazione da quella Primavera del Ravenna allora di Davide Ballardini e capire perché Matteo corresse così tanto, anche a fine stagione. Il preparatore atletico era un certo Mauro Marini, in tasca un diploma Isef conseguito ad Urbino (poi arrivò anche la laurea) e tante buone idee in testa dispensate però fino a quel momento solo fra le giovanili del Ravenna e qualche palestra. Mandorlini ci mise un attimo a capire, finchè i dialoghi fra quei due divennero fitti. Ci aveva visto giusto il mister, ancora una volta. Perché quell'intesa sbocciata per puro caso a bordocampo e iniziata ufficialmente dodici anni fa in C2 con lo Spezia è andata sempre crescendo.
C'è tanto di Marini nell'entusiasmante corsa del Verona, bravissimo nel far volare l'Hellas mentre le altre arrancavano. Proprio al momento giusto, quando la fatica bussava impietosa alla porta di tutti. Proprio allora l'Hellas ha dimostrato di viaggiare a velocità doppia, di avere una e forse anche due marce in più, di schiacciare le avversarie con la testa ma anche con le gambe. In fondo, una parte del merito sta anche nel suo lavoro, silenzioso, ma decisivo.
Marini, perché il Verona alla fine stava così bene?
«La questione del correre forte è sempre direttamente collegata alla motivazione. Se la testa funziona bene si riesce a fare di tutto. Prima di tutto però ci vuole volontà. Di proporsi intanto. Questo è il primo passaggio per riuscire a lavorare bene, specie dopo dieci mesi di attività. Basilare è il supporto psicologico determinato da un obiettivo, quello viene prima delle gambe. E noi un grande traguardo ce l'avevamo».
Quanto la condizione ha fatto la differenza durante i playoff?
«Importante a mio avviso è stato portare avanti settimanalmente il lavoro con una certa costanza e intensità. Il resto è venuto di conseguenza. Il Verona ha dato ottime risposte anche prima delle partite con Sorrento e Salernitana».
La gara migliore del Verona sotto il profilo fisico?
«Per intensità quelle giocate in casa. Eravamo sempre propositivi, lavoravamo molto. Semplicemente perché tutti avevano bene in mente cosa fare».
Come è cambiato il modo di lavorare a livello fisico dall'arrivo di Mandorlini?
«È servito un periodo di adattamento, quello sì. Qualche problema l'abbiamo incontrato. Rispetto alla gestione precedente Mandorlini voleva maggiore intensità nel lavoro con la palla, che alla fine è l'80% del suo allenamento. Lui col pallone lavora molto. Io ho seguito le sue direttive, adattando quel 20% a mia disposizione alle sue esigenze, con un programma di prevenzione e di forza nello specifico. La priorità assoluta rimane però l'aspetto tecnico- tattico. La corsa i giocatori la fanno già con la palla».
Altri accorgimenti?
«Ho usato una certa flessibilità. Chi soffriva i balzi non li faceva, così come certi sovraccarichi. Danno fastidio a chi non è abituato. Meglio evitare. Spesso la squadra è stata anche divisa in quattro o cinque gruppi di lavoro. Tutto questo ci ha fatto bene».
E poi infortuni ridotti al minimo, addirittura azzerati nel momento decisivo…
«Complimenti soprattutto ai ragazzi e alla loro responsabilità nel voler lavorare bene».
I test quanto li usa?
«Poco per la verità, a parte quelli di base a livello aerobico. Mi servono per monitorare il quadro generale e individuale. Ma nulla più».
In fondo al rettilineo era importante anche gestire le forze…
«Normale, soprattutto ad un certo punto del campionato. Chi aveva giocato di più doveva recuperare più che lavorare. In campo, d'altronde, si spendeva sempre molto. La terapia del riposo non è una cattiva metodologia. Un giorno senza allenarsi in certe situazioni può rivelarsi un giorno guadagnato».
C'è qualche giocatore che più di altri l'ha impressionata?
«Tanti, per fortuna. Penso solo a Ferrari, grande forza ed una volontà esagerata. Lo stesso discorso vale per Hallfredsson. E tutti gli altri, fermi nel credere fino in fondo in quel che facevano».
Le squadre di Mandorlini solitamente volano sempre da primavera in poi…
«Non è stato sempre così. L'anno della serie B all'Atalanta proprio a primavera abbiamo avuto una flessione. Quella però era più che altro paura di non farcela, dopo essere rimasti in testa per tutto il campionato».
Che tipo di lavoro ha in mente per la prossima stagione?
«La preparazione non sarà diversa dalle altre, diverse saranno solo le settimane di lavoro. È impensabile che i carichi estivi ti permettano di andare avanti fino all'ultima giornata. In quel mese di lavoro l'obiettivo sarà portare tutti ad un buon livello di condizione, diciamo l'80%, e cercare di rimanere sempre su quegli standard. Questa è l'idea, anche se poi di variabili in corsa ce ne saranno molte. C'è chi soffre il primo caldo, chi la preparazione la smaltisce in fretta e chi ha bisogno di un po' di tempo in più. Importante sarà dare continuità e cercare, per quanto possibile, di evitare gli infortuni che purtroppo ti pregiudicano l'intera settimana. Ci attende un compito duro ma allo stesso tempo stimolante. E se ricominceremo da dove abbiamo finito saremo già a buon punto».
«Il gruppo è tosto, pochi ritocchi» all'Hellas bastano
ROBERTO BORDIN
01/07/2011
Le Grazie è uno splendido angolo di Porto Venere, delizioso borgo marinaro fra acqua limpida e ritmi lenti.
Roberto Bordin è a casa, in questa meraviglia incastonata nel golfo della Spezia, fra piccole barche e patiti di subacquea.
I pensieri corrono veloci. Da Salerno fino al giorno del raduno, alla serie B e ad una stagione da brividi. Ormai Bordin è più di un vice per Mandorlini, è la sua ideale metà. «Tutti e due concreti, dediti al lavoro, senza molti fronzoli. Abbiamo tanto in comune. Con Andrea il feeling è nato subito, per lui ero giocatore ma anche allenatore in campo. Proprio qui, allo Spezia. Bastava uno sguardo per capirsi, figurarsi adesso dopo tante giornate passate insieme».
Bordin, ha sentito Mandorlini anche in questi giorni? O in vacanza si stacca del tutto?
«In vacanza può capitare di non sentirsi per un po', ma siamo comunque in contatto spesso e volentieri. Ancora pochi giorni di relax, poi si riprende a lavorare con i ragazzi. Ci aspetta un'annata impegnativa».
Qualche montagna da scalare a piedi o altri voti particolari dopo la promozione?
«Abbiamo rinunciato a tutto. Qualcosa avevamo abbozzato nei giorni prima della partita, poi però ci siamo detti che programmare in anticipo di solito non porta bene. E quindi abbiamo abbandonato ogni idea. D'altronde Mandorlini lo conoscete...».
Ma Bordin è scaramantico come Mandorlini?
«Sfido chiunque a trovare uno sportivo senza qualche mania o un personalissimo rito. Sono gesti che mantieni finchè vinci e che elimini alla prima sconfitta. Ci sta».
Scherzi a parte, avete mai temuto di non farcela a Salerno?
«Non abbiamo giocato un gran primo tempo, pensando forse troppo a conservare il 2-0 dell'andata. Contratti lo eravamo però anche per quello che è successo prima dell'inizio della partita, la situazione ambientale non era delle migliori».
Racconti.
«Abbiamo subito azioni intimidatorie, ci siamo dovuti scaldare in venti metri perché dalle tribune pioveva di tutto. Una cosa assurda».
E pesante per i giocatori...
«Qualcuno dei nostri ne è stato condizionato, anche se in fondo ci aspettavamo un clima così. Nel secondo tempo però abbiamo reagito alla grande. Da squadra vera».
La telefonata più bella quando la partita è finita?
«Quella di mia moglie Debora, ci siamo cercati ma negli spogliatoi non c'era la linea e là dentro come sapete ci siamo rimasti un bel po'...».
La qualità migliore che ha avuto il Verona in questi mesi?
«La costanza nel tener duro fino alla fine, nonostante tutti i problemi che abbiamo avuto ed una partenza non certo brillante. Eppure i ragazzi hanno sempre continuato a crederci».
Quale è stata la vera svolta?
«Il primo approccio, quando il mister ha parlato subito chiaro ai giocatori. C'era bisogno di una scossa emotiva più che tecnica, anche se poi pure il modo di giocare è cambiato».
Che Verona avevate trovato?
«Abbiamo trovato ragazzi abbattuti, che probabilmente stavano pagando anche la mancata promozione dell'anno precedente. Andava ricostruito soprattutto il carattere».
E la partita-chiave?
«Con la Reggiana in casa. Dovevamo vincere a tutti i costi. Non avevamo alternative, dopo un periodo non proprio felice. Quei tre punti ci diedero grande slancio».
È banale dire che è stata la vittoria del gruppo?
«Siamo stati tutti bravi a rimetterci in gioco, dal primo all'ultimo. E a seguire Mandorlini. Ognuno con le proprie qualità, ognuno con i propri limiti».
A proposito di allenatori, Bordin è sempre stato un pupillo di Lippi. Prima all'Atalanta, poi al Napoli...
«Grandissima persona, oltre che grande allenatore. Dialogava molto con noi, ti rendeva partecipe sempre. Per noi giovani è stato come un papà. Con Lippi ho imparato molto».
Che cosa soprattutto?
«Ho sempre ammirato la sua capacità di gestire il gruppo. Lui sapeva coinvolgere tutti, dal primo all'ultimo. Mi colpì molto il suo modo di fare».
C'è un Bordin in questo Verona?
«Direi che potrebbe essere un misto fra Garzon e Russo. A me piaceva correre per gli altri e recuperar palloni come Stefano ma anche inserirmi come sa fare Beppe».
Colpito dall'entusiasmo della città?
«Mi ha impressionato lo stadio, così come l'attaccamento viscerale della gente verso la squadra. Il cuore di Verona pulsa per l'Hellas. Grande come la passione che ci mette il nostro presidente. Siamo tutti contenti di avergli regalato questo sogno».
Come sarà la prossima serie B?
«Dura, lunga, con numerosi impegni infrasettimanali. Capiterà spesso di aver poco tempo per lavorare sul campo, senza avere davanti la settimana-tipo. Dovremo adeguarci anche a questo».
Con chi vorrebbe giocare la prima?
«La gente si aspetta una partita contro una grande del campionato. Magari al Bentegodi. Lo capisco. Ma per me una vale l'altra».
Bordin, questo è già un Verona da serie B?
«Di sicuro è un Verona molto carico, che ha fatto molto bene, che parte con tanta adrenalina addosso. Poi ci penserà Gibellini, magari prendendo qualche giocatore di spessore o magari anche di categoria superiore».
Si respira fiducia.
«Come in tutte le squadre qualche accorgimento ci sarà, ma la base è già buona».
Palazzi convoca anche Campedelli e Gibellini AUDIZIONI, IL CALENDARIO. Da Signori a Tisci, da Buffone a Zamboni
Lunedì il pm titolare dell'inchiesta «Last Bet» sentirà il presidente del Chievo e il direttore sportivo Hellas Che ribadisce: «Siamo sereni: non c'entriamo niente»
30/06/2011
Luca Campedelli e Mauro Gibellini sono stati convocati dal procuratore federale Stefano Palazzi nell'ambito delle audizioni che la Procura della Federcalcio terrà sullo scandalo del calcio scommesse. I due dirigenti delle squadre veronesi verranno sentiti nella giornata di lunedì. Tra le persone convocate è presente anche Massimo Erodiani, che non è un tesserato della Figc. A chiudere gli interrogatori nella giornata di giovedì saranno poi Beppe Signori e Stefano Bettarini. Verrano ascoltati anche il calciatore veronese Marco Zamboni e l'ex giocatore della Sambonifacese Ivan Tisci.
Va detto che le due società veronesi nelle tante intercettazioni raccolte sullo scandalo scommesse non vengono mai coinvolte direttamente. Gli «intercettati» parlano di alcuni incontri del Chievo e di una gara del Verona, quella con il Ravenna. Non emergono mai, però, contatti diretti tra le persone indagate e tesserati o dirigenti delle società veronesi, tanto da rendere indistinguibile il confine tra la realtà presunta di chi parla e il millantato credito. E allora vale la pena riportare uno stralcio di quanto detto da Massimo Erodiani, il broker pescarese considerato dagli inquirenti il capo dell'organizzazione capace di truccare le partite, al procuratore Roberto Di Martino.
Giancarlo De Marco, legale di Erodiani, proprio al termine dell'interrogatorio del suo assistito aveva rilasciato delle dichiarazione significative. Nell'occasione si era parlato, in particolare, di Inter-Chievo della stagione 2009-10 e di Napoli-Palermo, Atalanta-Livorno e Sampdoria-Chievo, «sospettate di essere state truccate. Che la cosa sia poi realmente avvenuta non è dato sapere». Erodiani ha comunque parlato di «cose che gli sono state riferite. Lui è stato coinvolto, ha partecipato ma di partite manipolate addebitabili a lui credo non ce ne siano». Quindi, una nebulosa avvolge il tutto.
LE REAZIONI. La parola passa alle società veronesi. Mauro Gibellini, direttore sportivo dell'Hellas è tranquillo. «Credo che questa convocazione possa essere considerata una sorta di atto dovuto. Le persone che sono state intercettate hanno parlato di una nostra partita. E quindi adesso il procuratore vorrà ascoltarci. Mi sento assolutamente tranquillo, visto che abbiamo sempre rivendicato la nostra totale estraneità rispetto a qualsiasi tipo di atto illecito». Il Chievo, invece, già qualche tempo fa aveva affidato i propri pensieri a un comunicato. Eccone uno stralcio: «Il ChievoVerona evidenzia che tutte le illazioni apparse sugli organi di comunicazione che riguardano la società e i suoi tesserati sono prive di qualsiasi fondamento. Il Chievo, infine, oltre a ribadire l'assoluta estraneità ai fatti ipotizzati negli articoli, ci tiene a difendere, se si riterrà opportuno, la propria reputazione e quella del proprio capitano, simbolo di questa società, nelle sedi competenti nei confronti di chi abbia leso l'immagine e l'onorabilità degli stessi». Il presidente Campedelli aveva manifestato successivamente l'intenzione di non rilasciare ulteriori dichiarazioni sull'argomento.
IL CALENDARIO. Il calendario delle audizioni presentato ieri si è fermato fino alla giornata di giovedì 7 luglio. Ecco il dettaglio delle persone che sono state chiamate. Lunedì si parte proprio con Campedelli e Gibellini. Con loro andranno a fare visita al procuratore, tra gli altri, il vicepresidente del Ravenna Antonio Ciriello e l'allenatore Leonardo Rossi. Martedì sarà la volta dell'ex giocatore della Sambo Ivan Tisci, con lui anche il difensore veronese Marco Zamboni che in questa ultima stagione ha militato nella Spal. Mercoledì toccherà al diesse del Ravenna Giorgio Buffone, all'ex giocatore Gianfranco Parlato e del portiere del Benevento Marco Paoloni. A chiudere venerdì, tra gli altri. Beppe Signori , Massimo Erodiani, Stefano Bettarini e Vincenzo Sommese.
Arriva «Bravissimi», il dvd che racconta la B L'INIZIATIVA. Pronto il video realizzato dal nostro quotidiano in collaborazione con Tele Arena e Radio Verona. Per ricordare la «cavalcata» della truppa di Mandorlini. Domani in edicola, gratis con il quotidiano L'Arena Dalle emozioni di Salerno alle interviste di Tavellin «Un regalo del nostro gruppo per i tifosi gialloblù»
30/06/2011
Un appuntamento imperdibile per chi vive di sogni gialloblù. Arriva un regalo preziosissimo. Da conservare gelosamente. L'Arena in collaborazione con TeleArena e RadioVerona consegnerà nelle mani dei tifosi veronesi un dvd dedicato alla splendida impresa dei ragazzi di Andrea Mandorlini, L'omaggio alla promozione uscirà domani in allegato al giornale. Il dvd intitolato «Bravissimi» ripercorre gli attimi finali dell'esaltante cavalcata dei gialloblu. Momenti indimenticabili, nei quali sofferenza e paura lasciano spazio a gioia e dolce abbandono.
Un sogno si avvera. La frustrazione degli ultimi anni finisce per essere annacquata nei caroselli di festa del dopo gara. In molti erano a Salerno. Tutti gli altri hanno seguito la partita in tv, alla radio, in piazza Bra. Era necessario, e forse doveroso, fissare le fasi salienti della risalita del Verona in un dvd che potesse contenere in sintesi i brividi provocati dall'Hellas a tutto il popolo gialloblù. E non solo. «Si tratta di un regalo davvero prezioso per i tanti tifosi dell'Hellas ? commenta Gianluca Tavellin, giornalista di TeleArena che ha partecipato alla realizzazione del dvd -. La nostra idea era quella di consegnare ai lettori de L'Arena una «memoria tangibile» di quanto successo a Salerno. Prima e dopo. Certe emozioni vanno fissate nel tempo. E questo dvd raccoglie in pochi minuti il grande riscatto dell'Hellas».
Di fatto, il gruppo Athesis ha unito ancora una volta le forze per condensare in lunghissimi minuti di passione la storia forse più bella ed esaltante, raccontata dai ragazzi del Verona da quando è iniziato il nuovo Millennio. Una storia che si ripete, un «gemellaggio» che accompagna l'Hellas già da qualche anno. Indimenticabili le emozioni regalate dalla diretta di Tele Arena sullo spareggio di Busto Arsizio, quello per non cadere in C2 con Davide Pellegrini in panchina. Grande successo anche per le dirette delle trasferte del Verona trasmesse nell'ultimo campionato, da Pagani a Pergocrema, senza dimenticare la trasmissione dei play off da Sorrento che ha richiamato davanti al video migliaia di tifosi. Il dvd si divide essenzialmente in tre parti. La prima è dedicata alla festa di Salerno. Immagini significative, inedite ed esclusive. Non solo calcio. Ma anche ambiente, attesa, contorni. L'occhio delle telecamere di TeleArena è entrato dentro alla Storia di un giorno, che a lungo verrà ricordato come momento saliente del Verona di Martinelli. Era fondamentale immortalare le emozioni scolpite sulla faccia di Mandorlini e dei suoi ragazzi. C'è di tutto. E c'è pure un'intervista esclusiva rilasciata da Andrea Mandorlini nel concitato dopo partita dell'Arechi. C'è poi una seconda parte dedicata al racconto del campionato. Immagini che scorrono veloci commentate proprio da Gianluca Tavellin. Troverete il film di un campionato da impazzire. Il Verona in «carrellata» cambia faccia, cambia velocità. E passa dal baratro al Paradiso. E poi non poteva mancare l'attimo fuggente. Da catturare. Il gol, i gol. Commentati da Roberto Puliero, voce mitica per il popolo dell'Hellas. Scorrono le immagini, Puliero urla la cielo la gioia dei tifosi con il suo inimitabile "Reteeeee". Ogni azione è vissuta nell'attesa della liberazione, della gioia che sta per arrivare, del momento della festa. E domani in edicola potrete trovare la vostra copia. Da conservare. Per un ricordo che non sbiadisce mai. S.A.
FONTE: LArena.it
[OFFTOPIC] TENNIS: A Wimbledon trionfa la KVITOVA, prima mancina ad ottenere il titolo dopo la mitica NAVRATILOVA. Per la seconda volta consecutiva 'king' FEDERER si ferma ai quarti! ALLENATORI: LIPPI tornerà in panca in autunno (ma all'estero). NBA: Serrata dei proprietari, National Basketball Association paralizzata! VITA DA EX: COMAZZI 'arruolato' da DI CANIO neoallenatore dello SWINDON TOWN (Serie B inglese); la VALENZANA su IOVINE? SARRI lascia l'ALESSANDRIA, allenerà il SORRENTO mentre per Andrés Roberto YLLANA che gioco con l'HELLAS nella stagione 2002-2003 comincia l'avventura in panchina: allenerà l'ALDOVISI (Serie B Argentina). Il CESENA ha acquisito il cartellino di Alessio BRIGLIA, centrocampista di scuola VERONA, che era in comproprietà con il BELLARIA IGEA MARINA. BASKET: La SCALIGERA BASKET ripescata in Lega 2 causa forfait di tre squadre... MOTOGP: Al Mugello vince la YAMAHA del campione del mondo LORENZO davanti alle HONDA di DOVIZIOSO e STONER, sesta la DUCATI di ROSSI... MOTOGP: LORENZO TRIONFA AL MUGELLO, ROSSI SESTO
Domenica 03 Luglio 2011 - 15:16
FIRENZE - Il Mugello si inchina al campione del mondo in carica Jorge Lorenzo, che in sella alla sua Yamaha trionfa nel MotoGp d'Italia. Secondo e terzo posto per le Honda di Dovizioso e Stoner. Ai piedi del podio lo statunitense Ben Spies (Yamaha) e Marco Simoncelli (Honda). Sesto posto per Valentino Rossi (Ducati). Marco Simoncelli è stato superato all'ultima curva dell'ultimo giro da Ben Spies. Sesto Valentino Rossi. Particolarmente emozionante la battaglia fra Dovizioso e Stoner, che si è risolta all'inizio dell'ultimo giro con il sorpasso alla curva San Donato dell'italiano sull'australiano. Con il terzo posto Stoner rimane in testa al campionato con 152 punti, seguito a 19 lunghezze da Lorenzo e a 33 da Dovizioso.
WIMBLEDON, KVITOVA È LA NUOVA REGINA -FOTO
Sabato 02 Luglio 2011 - 19:28
LONDRA - Non è stata certo una finale indimenticabile, ma rester… comunque nella storia di Wimbledon perchè a 21 anni Petra Kvitova è la prima mancina dopo Martina Navratilova a trionfare sull'erba dei Championships. Le sono bastati 86 minuti per piegare con un netto 6-4 6-3 Maria Sharapova e diventare così la vincitrice più giovane dello Slam più ambito dai tempi del successo della siberiana, che nel 2004, a soli 17 anni, conquistò il titolo in finale su Serena Williams. La ceca - la terza dopo Martina (9 titoli) e Jana Novotna - ha chiuso nel modo migliore possibile: con l'unico ace della sua partita. Da lunedì salirà al numero 7 delle classifiche mondiali, e intanto si conferma il prototipo della tennista del futuro. Forte fisicamente, capace di un diritto che ricorda Steffi Graf e di un rovescio bimane molto solido, la Kvitova si esalta sulle superfici veloci anche se il suo 2011 ha dimostrato che pu• ottenere grandi risultati un pò ovunque. Ha vinto infatti a Brisbane (sul cemento), Parigi (indoor) e Madrid (terra).
«Sapevo che avrei dovuto attaccare, cercare di prendere l'iniziativa - ha spiegato la Kvitova dopo la finale -. Avevo fiducia in me, nel mio servizio, nella mia capacità di rispondere in maniera aggressiva». La ceca, apparsa davvero timida in conferenza stampa, ha parlato anche di suo padre («credo che starà ancora piangendo di gioia per questa vittoria») e si è detta contenta, e un pò sorpresa, che «a Bilovec, nella mia città, abbiano messo un grande schermo nella piazza per guardare la partita». Petra, nata a Bilovec ma cresciuta tennisticamente a Prostejov, nello stesso circolo dove hanno mosso i primi passi Tomas Berdych e la sua fidanzata Lucie Safarova, non è esattamente una bellezza da copertina. Ma è una giocatrice che all'estetica preferisce, e di molto, la sostanza. Avviata al tennis grazie alla passione di suo padre e dei suoi due fratelli, era considerata la migliore della sua generazione prima che qualche infortunio e un paio di passaggi a vuoto ne ritardassero l'ascesa.
Già l'anno scorso il suo nome era comparso in bella evidenza sulle agende degli addetti ai lavori, quando da numero 62 del mondo era riuscita a issarsi fino alle semifinali di Wimbledon, perdendo da Venus Williams, dopo aver annullato cinque match point nei quarti di finale contro Kaia Kanepi. «Dopo quella partita - ha detto - pensavo di essere arrivata, di potermela giocare con le grandi». Invece, sono arrivate cinque sconfitte di fila al primo turno che le hanno fatto cambiare idea. Il suo è un percorso graduale, ma costante, di miglioramento. Amareggiata, ma non troppo delusa, Maria Sharapova, tornata in finale in uno Slam dopo tre anni e mezzo. «Credo che essere di nuovo in finale sia per me un grande risultato - ha commentato la russa in conferenza stampa -. Oggi non sono riuscita del tutto a fare il mio gioco, purtroppo i miei colpi erano un pò corti. Non sono, però, il tipo di giocatrice che cambia ritmo. Non ho lo slice o il dritto in topspin di Francesca Schiavone».
WIMBLEDON, RE FEDERER CADE AI QUARTI DI FINALE
Mercoledì 29 Giugno 2011 - 22:16
LONDRA - La caduta del re: per la seconda volta consecutiva, Roger Federer fallisce l'aggancio alle semifinali di Wimbledon, e vede allontanarsi sempre di più il record di sette titoli ai Championships di William Renshaw e, soprattutto, Pete Sampras. Quella con il francese Jo-Wilfried Tsonga è una sconfitta particolarmente dolorosa (3-6 6-7 6-4 6-4 6-4) per lo svizzero, perchè per la prima volta in carriera spreca un vantaggio di due set in un torneo dello Slam. «Sono felicissimo di questa vittoria - ha commentato Tsonga - per me è come un sogno. Federer è il miglior giocatore del mondo, io ho disputato la partita perfetta. Ho servito benissimo, mi riusciva tutto: è stato incredibile».
Nonostante la sconfitta, Federer è apparso tutto sommato soddisfatto del suo livello di gioco. «A parte il risultato, molte cose sono andate bene - ha detto - credo di aver giocato bene, è difficile uscire dal torneo così, ma qualche volta succede». Il francese affronterà in semifinale Novak Djokovic, che ha già battuto nell'ultimo dei sette confronti diretti, ai quarti degli Open d'Australia nel 2010. Il serbo ha incontrato qualche difficoltà più del previsto a superare il diciottenne australiano Bernard Tomic (6-2 3-6 6-3 6-4). «Non ho mai avuto paura di perdere - ha detto Djokovic in conferenza stampa -. Anche se nel secondo set ho giocato un pessimo game di servizio e gli ho dato modo di rientrare nel match, sapevo che era solo un momento e che alla fine sarebbe andata bene». «Comunque - ha aggiunto - devo fare i complimenti a Tomic: è incredibile quello che è riuscito a fare oggi in campo, nonostante la giovane età, sapendo di non avere niente da perdere».
Pronostico rispettato anche per Rafael Nadal, che ha ceduto il secondo set del torneo ma ha comunque superato Mardy Fish (6-3 6-3 5-7 6-4). In due ore e 53, il maiorchino ha conquistato la 16/a semifinale della sua carriera in un torneo dello Slam diventando così il secondo giocatore più giovane dell'era Open a raggiungere questo traguardo dopo Bjoern Borg. «Il piede non sta bene - ha spiegato Nadal, precisando di essere sceso in campo anche grazie ad iniezioni di antidolorifici - ma devo continuare a giocare, anche se cerco di scivolare meno, di caricare meno il peso». Tra Rafa e la finale, come l'anno scorso, ci sarà Andy Murray, che non ha lasciato scampo a Feliciano Lopez (6-3 6-4 6-4) nonostante l'amicizia tra i due e l'ammirazione della mamma dello scozzese per lo spagnolo. Per Murray sarà la terza semifinale consecutiva a Church Road. In caso di vittoria, un britannico tornerebbe a giocare l'atto conclusivo di Wimbledon dopo 73 anni. Domani, intanto, le seminfinali del singolare femminile: si comincerà, alle 14, con la bielorussa Victoria Azarenka contro la ceca Petra Kvitova; poi il match tra la russa Maria Sharapova e la tedesca Sabine
FONTE: Leggo.it
01/07/2011 Calcio I divisione: Sarri dice addio ai Grigi. In arrivo Camolese o Gregucci?
Maurizio Sarri non sarà più l'allenatore dell'Alessandria. Lo ha reso noto in queste ore l'Alessandria US, dopo l'incontro avvenuto alla presenza, tra gli altri, del confermato responsabile tecnico Nario Cardini e del capitano Fabio Artico. Sarri, che aveva rescisso il proprio contratto biennale appena dopo l'uscita di scena di Giorgio Veltroni, ha preferito optare per la proposta che gli ha avanzato il Sorrento. I rossoneri campani, che hanno perso nella prima fase dei playoff di I divisione contro il Verona, l'anno prossimo vogliono tentare la via della serie B “senza se e senza ma”. E vedono in Maurizio Sarri il tecnico giusto per tentare il passaggio tra i cadetti.
Maurizio Sarri, nato a Napoli cinquantadue anni fa, dopo una vita trascorsa tra calcio dilettantistico e un impiego in banca, nel 2000 approdò al Sansovino in Eccellenza e, come allenatore, portò i toscani in tre anni fino alla C2. Poi la serie B, tra Pescara, Avellino, Arezzo e, nel 2009-010, Grosseto. Un anno fa fu ingaggiato dai Grigi: Sarri è l'allenatore che negli ultimi 37 anni è riuscito a portare il sodalizio mandrogno più in alto. Con il terzo posto in campionato e il grande sogno della serie B ai playoff. Ma la Salernitana ha impedito all'Alessandria di cullare l'illusione fino alla finale.
Ora ci si chiede quale sarà il nuovo mister: voci più o meno attendibili parlano di due “grandi” ex: Giancarlo Camolese oppure Angelo Gregucci. Due mister che in qualità di calciatori fecero sognare il popolo del Moccagatta dal 1982 al 1986.
Articolo di Fabio Buffa
FONTE: Valenza.it
NOTIZIE UFFICIALI UFFICIALE: Bellaria, Briglia al Cesena a titolo definitivo
02.07.2011 09:20 di Claudio Gallaro
Da ieri Alessio Briglia ('88) è ufficialmente un giocatore del Cesena. Il club romagnolo l'ha prelevato a titolo definitivo dai "cugini" del Bellaria Igea Marina. Il contratto (biennale?) del centrocampista scuola Verona ed ex Canavese è stato depositato in Lega il 22 marzo 2011.
SUDAMERICA UFFICIALE: Aldosivi, Andres Yllana nuovo allenatore. Via in dodici
02.07.2011 21.24 di Fabrizio Zorzoli
Il Club Atlético Aldosivi, società militante nella serie B argentina, ha presentato il nuovo allenatore dopo l'addio : si tratta di Andres Yllana (37), ex calciatore - fra le altre - di Brescia e Verona.
Il suo staff tecnico - riferisce la società gialloverde - sarà composta da Carlos Dario Aurelio aiutante di campo, Leandro Pesce preparatore atletico e Guillermo Hernando preparatore dei portieri.
La società ha anche comunicato la lista dei calciatori che verranno lasciati liberi. Eccola nel dettaglio: Joel Carli, Adrian Arias, Sebastian Pena (si è accordato con il Chacarita Jrs), Laureano Tello, Diego Martinez, Marcelo Galarza, Lisandro Mendoza, Ramiro Rodriguez Rendon, Mariano Martinez, Javier Molina, Martin Cabrera e Alexis Ramos.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
MERCATO LIPPI TORNA AD ALLENARE: "ALL'ESTERO, IN AUTUNNO"
Venerdì 01 Luglio 2011 - 12:18
LUCCA - Marcello Lippi torna ad allenare. Dopo la vittoria ai Mondiali del 2006 in Germania sulla panchina azzurra, e il flop clamoroso in Sudafrica un anno fa, l'ex ct campione del mondo si è stancato della "pensione", seppur volontaria, e vuole tornare sulla panchina di un club, o di una Nazionale straniera. Parlando all'emittente televisiva Noi Tv, mentre era a Lucca per promuovere una iniziativa a scopo benefico legata al Summer Festival, l'ex allenatore della Juventus ha stupito tutti, annunciando il suo imminente ritorno al calcio giocato. «Torno in panchina, ma all'estero in autunno, non starò un altro inverno fermo e non allenerò in Italia, voglio fare una esperienza all'estero in una Nazionale o in un club», ha detto Lippi. «Dopo l'esperienza in Sudafrica sono voluto stare fermo per un po', adesso ho voglia però di tornare sul campo», ha aggiunto. Quanto alle vicende relative al Calcioscommesse, l'ex ct della Nazionale non ha voluto fare commenti limitandosi a rispondere: «Mi faccio gli affari miei».
LA NBA CHIUDE I BATTENTI. LE STAR VERSO L'EUROPA?
Venerdì 01 Luglio 2011 - 13:50
NEW YORK - La Nba chiude i battenti a tempo indeterminato. Il lockout, la serrata, è realtà. I proprietari delle 30 franchigie e l'associazione dei giocatori non hanno trovato l'accordo per il rinnovo del contratto collettivo scaduto alla mezzanotte del 30 giugno. Le parti sono distanti su tutti gli argomenti chiave: dagli ingaggi dei giocatori al salary cap, dalla valutazione delle entrate complessive alla divisione della 'torta'. Non c'è intesa, a quanto pare, nemmeno sulla durata del nuovo contratto.
L'ultima giornata di negoziati, ieri a Manhattan, non ha prodotto risultati apprezzabili dopo 3 ore di colloqui. La divisione degli introiti, secondo l'accordo ormai scaduto, assegnava ai giocatori il 57% degli introiti. I proprietari vorrebbero che la quota scendesse progressivamente fino al 40%. Fumata nera sul tetto salariale rigido, che i giocatori non accettano. La Players Association, tra l'altro, non vuole sottoscrivere un accordo decennale ma punterebbe a siglare un'intesa quinquennale fino al 2016, quando verranno ridiscussi i diritti televisivi ed è ipotizzabile una nuova iniezione di denaro per la lega.
L'unico dato certo, al momento, è che la serrata riporta la National Basketball Association al 1998-1999, quando l'ultimo lockout portò alla riduzione della regular season: dalle canoniche 82 partite per ogni squadra si passò ad una versione 'small' con 50 gare. «Abbiamo avuto una grande stagione in termini di apprezzamento mostrato dai tifosi. Ma non ha portato profitti per i proprietari. I piccoli mercati, in particolari, non l'hanno vissuta positivamente. L'obiettivo è avere una lega che guadagni e nella quale tutte le 30 squadre possano competere», dice il commissioner David Stern. «Siamo così distanti in termini di cifre, non troviamo un modo per colmare il gap», dice Billy Hunter, leader dell'associazione giocatori.
Ora, il mondo della National Basketball Association entra in uno stato di paralisi. Ogni attività è bloccata: non ci sarà il mercato dei free agent (i giocatori senza contratto), non ci sarà la Summer League e non ci saranno partite di preseason in Europa. Le squadre non potranno avere contatti con i giocatori: eventuali violazioni verranno sanzionate con multe pesantissime. Il lockout della Nba è un altro duro colpo alla passione dei fans americani, già costretti a fare i conti con la serrata della National Football League.
Anche la Nfl, che in base al calendario dovrebbe cominciare la stagione a settembre, è impantanata nel braccio di ferro per il rinnovo del contratto collettivo. L'estate a stelle e strisce è tradizionalmente appannaggio della Major League Baseball, che entra nella fase rovente dell'annata. Anche il passatempo nazionale in passato ha dovuto fare i conti con la serrata: stop di 232 giorni dal 12 agosto 1994 al 2 aprile 1995, con cancellazione di un'edizione delle World Series. È macchiato anche l'albo d'oro della National Hockey League: ghiaccio bloccato tra l'ottobre 1994 e il gennaio 1995, con un campionato dimezzato.
FONTE: CalcioMercato.com
CALCIOMERCATO Valenzana, idea Iovine
01.07.2011 16:15 di Luca Esposito
Secondo rumors raccolti dal nostro portale, il centrocampista di qualità, Marco Iovine (25), ex Genoa, Spezia, Verona, San Benedettese, Nocerina e Trento, sarebbe nel mirino della società piemontese.
FONTE: TuttoLegaPro.com
Scaduto oggi il termine per le iscrizioni. Tezenis ok
giovedì 30 giugno 2011 19.46.00
La Legadue ha comunicato oggi le società aventi diritto a disputare il campionato 2011-2012 che hanno presentato la domanda di permanenza o ammissione. L’elenco comprende 13 società: New Basket Brindisi, Reyer Venezia, Basket Veroli, Basket Barcellona, Scafati Basket, Pistoia Basket 2000, Aurora Basket Jesi, Andrea Costa Imola, FulgorLibertas Forlì, Pallacanestro Reggiana, Basket Club Ferrara (Fortitudo Basket Bologna), Basket Brescia Leonessa e Basket Trapani.
Non hanno inviato domanda Basket Rimini Crabs, Pallacanestro Udine e Ucc Casalpusterlengo.
Regolare domanda ha invece presentato ovviamente la Tezenis Scaligera Verona, prima fra le squadre di riserva. Alle spalle della Tezenis nell’ordine Assi Basket Ostuni, Unione Cestistica Piacentina Piacenza, Pallacanestro S.Antimo, PMS Moncalieri-San Mauro e Orlandina 1978 Capo d’Orlando. Le domande verranno esaminate dall’Assemblea di Legadue prevista per il prossimo 6 luglio.
FONTE: ScaligeraBasket.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#LazioVerona Baroni
#VeronaUdinese Lazović
#VeronaUdinese highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 27 Aprile ore 20:45 (Sky Sport/DAZN)
VS
Serie A 34ª Giornata
Classifica
Serie A 2023-2024
Inter
86
Milan
69
Juventus
64
Bologna
62
Roma
58
Atalanta
54*
Lazio
52
Napoli
49
Fiorentina
47*
Torino
46
Monza
43
Genoa
39
Lecce
35
Cagliari
32
Hellas Verona
31
Empoli
31
Udinese
28
Frosinone
28
Sassuolo
26
Salernitana
15
* Atalanta e Fiorentina una partita in meno
L'Inter è Campione d'Italia
Ultima partita
Sabato 20 Aprile ore 20:45 (Sky Sport/DAZN)
1-0
Serie A 33ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.