Data di nascita: | 19/02/1987 |
Luogo di nascita: | Milano (MI) |
Nazionalità: | Italiana |
Ruolo: | Centrocampista |
Altezza: | 183 Cm. |
Peso: | 80 Kg. |
Posizione: |
CARRIERA DA GIOCATORE + - = | ||||||
Squadra | Stagione | Serie | Partite | Goal | ||
Hellas Verona | 2011 - Gen. 2012 | B | - | - | ||
Monza | 2010 - 2011 | 1^ Divisione | 24 | 0 | ||
Hellas Verona | 2009 - 2010 | 1^ Divisione | 4 | 0 | ||
Hellas Verona | 2008 - 2009 | 1^ Divisione | 28 | 1(6) | ||
Massese | 2007 - 2008 | C1 | 27 | 1 | ||
Pizzighettone | 2006 - 2007 | C1 | 27 | 0 | ||
Atalanta | 2005 - 2006 | B | 1 | 0 | ||
Primavera Atalanta | 2004 - 2005 | - | - | - |
NEWS E CURIOSITÀ + - =
Luisito, che a dispetto del nome tifa MILAN e odia l'INTER dovrebbe fare il vice GARZON, passo giusto e piedi buoni (anche lui ha giocato nella NAZIONALE UNDER 19), forse... Per sua stessa ammissione dovrebbe migliorare nella rapidità di esecuzione ma è giovane, si farà! Arriva in comproprietà (segno che la dirigenza dell'HELLAS e PREVIDI in particolare, credono in lui) dall'ATALANTA dopo aver collezionato 27 presenze e segnato un gol con la MASSESE in C1 (ma viene da due campionati di categoria perchè l'anno prima infatti aveva giocato con il PIZZIGHETTONE). Il VERONA lo insegue dalla metà di Giugno e, intervisato da Radio Verona, ebbe parole entusiastiche per la sua nuova destinazione gialloblù
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Campisi: “Noslin ha spaccato e lo terrei, ma Sogliano saprà sostituirlo”
Le dichiarazioni dell’ex gialloblù sul mercato e il nuovo allenatore
di Mattia Zupo
17 Giugno 2024 08:35
L’ex Verona, Luisito Campisi ha parlato a L’Arena: “Ho gioito a Salerno, salvezza ultra meritata. Noslin ha spaccato, lo terrei al Verona ma la dimensione attuale del club è quella di vendere i migliori per rimanere in Serie A. Sogliano saprà sostituirlo degnamente”.
ZANETTI. “Lo conosci? Non bene ma so che è una persona in gamba. Ha fatto bene a Venezia e pure ad Empoli quando l’hanno fatto lavorare. È un ambizioso ma se saprà calarsi bene nella realtà del Verona diventerà un beniamino dei Butei. Ne sono sicuro. Le
sue squadre hanno sempre giocato bene. Il suo è un calcio dinamico. Con i giovani potrà fare bene. Rispetto ai vari candidati per la panchina gialloblù è senza dubbio il migliore da prendere”.
FONTE: CalcioHellas.it
24 Maggio 2023 - 07:46 Hellas Live Lettura: 1 min.
World Stars Football, protagonista l’ex gialloblù Campisi
Classico appuntamento verso il GP di Monaco con il World Stars Football. Serata benefica allo Stadio Louis II, con la netta vittoria della Nazionale Piloti, 4-3 allo Star Team che ha festeggiato i 30 anni di fondazione. Un'ora in campo per Leclerc (nella foto con l’ex centrocampista dell’Hellas Verona, Luisito Campisi) e Sainz, schierati nel tridente con Gasly. Decisiva la doppietta di Luisito Campisi (in arte “Lando Norris"). Nel fine settimana la F1 torna nel Principato con l'appuntamento più glamour dell'anno.
FONTE: HellasLive.it
ALTRE NEWS
Campisi: "Sono felice per Corrent, spero faccia molto bene a Mantova"
13.06.2022 20:40 di Antonino Sergi
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
Luisito Campisi, ex centrocampista di Monza ed Hellas Verona, ai microfoni de L'Arena ha parlato della scelta del Mantova di affidare la panchina a Nicola Corrent. "Sono felice per Corrent, un amico molto preparato e che mi auguro faccia molto bene al Mantova. Per gli allenatori giovani vale lo stesso discorso dei giocatori: se non li lanci, come fai a dire se sono bravi? Spero che possa arrivare in Serie A".
FONTE: TuttoC.com
NEWS
Campisi: “Il Verona non avrà problemi a salvarsi, ma si potrebbe fare qualcosa in più”
L’ex centrocampista, raggiunto da L’Arena, ha parlato anche dei “tempi andati”
di Tommaso Badia Giugno 12, 2022 - 15:30
Il passato gialloblù, ma anche il Verona di Setti e non solo: è un’intervista piuttosto interessante quella concessa da Luisito Campisi ai colleghi de L’Arena.
Di seguito, infatti, le principali dichiarazioni dell’ex centrocampista gialloblù.
I TEMPI ANDATI. «Martinelli e Remondina mi volevano un gran bene. La mancata promozione del 2010? A febbraio eravamo primi con sette punti di vantaggio sulla seconda, ma la squadra iniziò a perdere colpi, non ci fu il coraggio di cambiare e alla fine sappiamo tutti come finì con Bocalon e con gli spareggi… Dicevano che non mi impegnassi? Erano tutte stupidaggini».
L’EX COMPAGNO. «Sono felice per Corrent, un amico molto preparato e che mi auguro faccia molto bene al Mantova. Per gli allenatori giovani vale lo stesso discorso dei giocatori: se non li lanci, come fai a dire se sono bravi? Spero che possa arrivare in Serie A».
CHIAREZZA. «Non pensavo che Setti potesse dare questa continuità al club, ma il Verona è diventato una specie di “macchina rigeneratrice” per giocatori e allenatori. L’ambiente e le persone fanno tanto. Credo però che servirebbe più chiarezza e maggior comunicazione, questo è sempre stato il problema degli ultimi anni: il presidente deve dire perché non trattiene mai gli elementi più forti per provare magari ad arrivare in Conference League. Verona e i veronesi lo meriterebbero. Non credo che l’Hellas avrà difficoltà a salvarsi, ma bisognerebbe avere la possibilità di fare qualcosa di più».
FONTE: CalcioHellas.it
NEWS
Campisi a L’Arena: “Porca miseria che gol che ho fatto al Padova!”
L’ex gialloblù ha parlato del suo passato e dell’Hellas di oggi in un’intervista al quotidiano veronese
Tommaso Badia gennaio 15, 2019 - 12:09
Del suo gran gol contro il Padova ne avevamo già parlato in occasione della partita d’andata, ma in vista del ritorno i colleghi de L’Arena hanno deciso di raggiungere direttamente Luisito Campisi per parlare con lui non solo del derby, ma anche della stagione del Verona, del suo passato gialloblù e della sua attuale carriera di allenatore.
Queste quindi le parole rilasciate al quotidiano scaligero dall’attuale tecnico della GSD La Spezia:
«Porca miseria che gol che ho fatto a Padova! Fu la prima vittoria dell’era Martinelli, ottenuta tra l’altro in un derby senza i nostri tifosi perché all’epoca la trasferta era vietata. Pensate che spesso lo guardo ancora alla tv.
In fondo, quelli a Verona sono stati per me anni molto importanti: è una bella città, una piazza super con una curva stupenda. Peccato che la società di allora abbia scelto altre strade, avrei potuto fare di più con quella maglia.
Un giorno però vorrei tornare, magari in panchina: a fine stagione conseguirò il patentino Uefa A, e nel frattempo alleno in Promozione. Mi piacerebbe molto trasformare questa passione in un lavoro.
L’Hellas di oggi? Capisco i tifosi e la contestazione, e francamente mi dispiace che non ci siano degli imprenditori veronesi in grado di prendere il Verona e mettere qualcosa in più dal punto di vista della passione.
Per quanto riguarda la squadra, ha sorpassato bene l’ultimo periodo di crisi: credo che all’inizio abbia pagato la difficoltà nel trovare la giusta amalgama con tutti questi giocatori nuovi, ma con una rosa e un Pazzini così, era normale uscirne. Io però, senza mancare di rispetto a Grosso, soprattutto in casa schiererei le due punte.
L’importante d’ora in poi sarà comunque non perdere più punti al Bentegodi, dove grazie allo splendido pubblico l’Hellas può provare a vincerle tutte. I punti in trasferta comunque arriveranno, a cominciare da Padova, dove sono sicuro che il Verona farà bottino pieno».
FONTE: CalcioHellas.it
Dal campo alla panchina: la nuova vita di Luisito Campisi
luglio 31, 2018
L’ex centrocampista dell’Hellas Verona, Luisito Campisi, ha già intrapreso la carriera da allenatore nonostante la giovane età ed i primi successi in panchina sono già arrivati. Dopo la vittoria nella passata stagione del campionato Juniores regionale e della coppa di Lombardia col Gsd La Spezia Calcio, quest’anno il club lombardo gli ha affidato la panchina della prima squadra che milita in promozione. La prima vera, grande prova per Luisito Campisi che sogna un domani di tornare protagonista a Verona. In bocca al lupo Luis
FONTE: HellasLive.it
04.12.2014
Campisi sbatte la porta «Basta con questo calcio»
Contenuti forti. Parole pesanti come macigni. Luisito Campisi, ex giocatore dell'Hellas, durante gli anni della Lega Pro, ha lasciato definitivamente il mondo del calcio. Ha rilasciato un'intervista «al veleno» a Sprint & Sport, settimanale sportivo fra i più apprezzati di Piemonte e Lombardia. L'ex centrocampista scaligero, reduce negli ultimi mesi da una sfortunata esperienza in Eccellenza a Legnano, ha nello specifico sfogato la sua rabbia verso le categorie inferiori del calcio italiano. L'invettiva del ventisettenne Campisi infatti si è concentrata esclusivamente verso il campionato di Lega Pro e le categorie superiori del calcio dilettantistico.
Il suo primo bersaglio? La regola dei giovani in Lega Pro. «Una mossa ridicola», l'opinione espressa da Campisi, amministratore fuori dal rettangolo verde di due società. «Tale regola infatti», prosegue l'ex gialloblù, «crea una classe di giocatori usa e getta catapultata in una realtà sopra le proprie aspettative. Questo porta i giovani ad abbandonare gli studi per dedicarsi solo al pallone. Le società però utilizzano questi ragazzi solo per convenienza: con i contributi della Federazione pagano metà squadra. Poi però questi giovani quando si ritrovano «over», ad appena 23 anni, capiscono di aver perso tempo». Le bordate dialettiche di Campisi comunque non risparmiano nemmeno quest'ultima categoria. Il calcio dilettantistico viene aspramente contestato per alcune sue dinamiche interne.
«Nei dilettanti il pagamento in contanti fa la differenza, ma nulla è certo», aggiunge l'ex giocatore scaligero, match winner di un derby contro il Padova il 15 febbraio 2009. «Nei dilettanti infatti esistono presupposti, promesse, ma tutto è legato alle prime 3 o 4 partite. Se le cose vanno male, i rimborsi iniziano già a saltare». «A quel punto i giocatori», prosegue il ragionamento, «si ritrovano a dover giocare comunque, altrimenti non ottengono lo svincolo per il mercato di riparazione. In certi casi c'è chi si deve addirittura pagare il cartellino per essere libero».
Luisito Campisi infine, al termine dell'intervista, racconta anche la sua più recente esperienza personale. Lo stesso calciatore infatti è stato vittima nelle ultime settimane di false promesse a Legnano, società di Eccellenza. «In questi mesi di attività ho percepito nemmeno il 50 per cento del dovuto. Io e i miei compagni abbiamo addirittura scioperato. Poi però la dirigenza ha colpito singolarmente. Molti dei miei compagni si sono venduti. Io così ho firmato l'accordo di buonuscita a cifre inferiori di quelle pattuite, sapendo nel mio cuore di aver perso».
A.F.
FONTE: LArena.it
ALTRE NEWS
Luisito Campisi: "A venticinque anni in Lega Pro sei un ex calciatore. Le regole creano solo degli illusi..."
14.08.2013 10:00 di Nicolò SCHIRA Twitter: @NicoSchira
Parole dure da parte dell'ex centrocampista di Atalanta, Hellas Verona e Monza, Luisito Campisi, nei confronti del mondo della Lega Pro. L'ex calciatore, oggi imprenditore nel settore dell'abbigliamento, durante la trasmissione Aspettando il Calciomercato su Sportitalia ha così sentenziato: "In Lega Pro non c'è futuro. A venticinque anni ti considerano vecchio e i club per risparmiare ti scaricano. In Prima e Seconda Divisione ci sono parecchi giovani non all'altezza della categoria: giocano solo perché portano contributi. Il dramma é che credono di poter fare carriera e invece due anni dopo, ovvero quando non sono più Under, si ritrovano senza squadra e in mezzo a una strada, perché in molti casi non sono all'altezza. Capendo l'andazzo e vedendo il mercato mi sono messo in gioco in questa mia nuova attività imprenditoriale, ma molto spesso tanti ragazzi e giocatori esperti si ritrovano dall'oggi al domani in mezzo alla strada senza futuro".
FONTE: TuttoLegaPro.com
18.01.2013
«Basta pallone, meglio la boutique»
VITA DA EX. Il centrocampista milanese ha deciso di lasciare il calcio dei professionisti per divertirsi tra i dilettanti
Campisi è tornato a Milano Ora gestisce un negozio di abbigliamento e gioca in serie D nella Caronnese
Il calcio viene dopo nella testa di Luisito Campisi. Altra vita. Ha preferito cambiare registro, dedicarsi ad altro. Nel cassetto ha messo il settore giovanile dell'Atalanta, i sogni di una beneaugurante carriera e le stagioni di Verona con Remondina. Prima grande protagonista, l'anno dopo poco più di una comparsa ai tempi della Prima Divisione. Campisi fa tutt'altro. A Milano ha appena aperto una boutique tutta sua, che spazia dai capi di abbigliamento ad una buona bottiglia di vino. Qualcosa di alternativo. «Non volevo ridurmi come tanti calciatori, a 35 anni con pochi soldi in tasca e dover ricominciare daccapo. Meglio pensarci prima», racconta Campisi, fra un cliente che entra in negozio e il telefono che squilla. Dopo l'Hellas è stato al Monza, quasi sempre titolare.
Quindi è sceso di categoria, fino alla serie D. Quest'estate ha firmato per l'Olginatese, a dicembre è passato alla Caronnese. Squadre di alta classifica di Interregionale, lontane da quelli che parevano gli standard suggeriti da anni promettentissimi nel vivaio più florido d'Italia. «Ho fatto una scelta ben precisa, alla Caronnese per di più sono più vicino a Milano. È più comodo per la mia nuova attività. Rimpiango però gli anni di Verona. Il primo campionato l'ho giocato da titolare, poi sono diventato la riserva di Pensalfini e Remondina non mi ha più visto. Il mio dovere, nonostante tutto, l'ho sempre fatto. Dopo due mesi di panchina ricordo bene quello 0-0 di Pescara. Feci una buona partita, ma finii di nuovo nel dimenticatoio. Almeno dimostrai a tutti che Campisi non è solo tipo da discoteca». Campisi, 26 anni il prossimo 19 febbraio, non ha fatto parlare di sé solo per il pallone. Nell'estate del 2009 volò a Dubai per sposare Giulia Montanarini, attrice e showgirl da cui si sarebbe separato poco dopo.
Il giorno della prima amichevole a Sant'Anna d'Alfaedo, un paio di mesi dopo il fatidico sì, l'avvenente Giulia fece di tutto per entrare nella pensione Ombra e abbracciare il marito. Le fu impossibile, ma lei ci provò fino in fondo. Anche cercando di passare da un ingresso secondario. Acqua passata. Campisi l'ha sostituita con Mariana Rodriguez, con cui convive, modella venezuelana vicina a diventare una delle veline di Striscia la Notizia. «La mia vita privata - sottolinea Campisi - non ha mai intaccato il mio impegno in campo. Ho sempre fatto il mio massimo e lavorato sodo ad ogni allenamento. Purtroppo quando hai un'etichetta fai fatica a togliertela di dosso. Ho avuto solo la fortuna di avere attorno tante belle ragazze, ma per questo non ho mai trascurato il calcio. Potevo fare di più, di sicuro non sono stato fortunato. A volte basta trovare l'allenatore giusto. Pazienza, sono contento così. Con Mariana, la Caronnese e la mia boutique».
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Risolto il contratto che legava Campisi all'Hellas Verona
14/01/2012 - 11:18
Accordo trovato questa mattina: si chiude dopo 40 presenze e 3 reti l'esperienza del centrocampista in maglia gialloblù
VERONA - Il club di Via Torricelli comunica che questa mattina è stato trovato l'accordo con Luisito Campisi per la risoluzione consensuale del contratto che lo legava all'Hellas Verona.
Si chiude quindi dopo 40 presenze e 3 reti l'esperienza del centrocampista in maglia gialloblù. La società augura al giocatore milanese un futuro ricco di soddisfazioni personali e professionali.
Ufficio Stampa
NOTIZIE UFFICIALI
UFFICIALE: Campisi, Di Gennaro ed Esposito all'Hellas Verona
26/06/2010
E' avvenuta pochi minuti fa l'apertura delle buste contenenti le offerte delle squadre che non hanno risolto consensualmente o rinnovato le compartecipazioni per i calciatori. Questi i casi che vedevano impegnato l'Hellas Verona: Luisito Campisi (23) con l'Atalanta, Francesco Di Gennaro (25) col Gallipoli e Gennaro Esposito (25) col Siena.
La risoluzione è avvenuta per tutti e tre in favore dell'Hellas Verona, che diventa quindi l'unica società detentrice del cartellino degli atleti indicati
FONTE: HellasVerona.it
- Una bella intervista rilasciata al suo arrivo alla MASSESE (fonte: MasseseCalcio.it - 2007)
CAMPISI, UN GIOVANE DI PERSONALITÀ
Luisito Campisi e il calcio…
Ho iniziato all’età di sette anni in una scuola calcio di Milano e dopo un anno sono andato al Milan. L’anno successivo, quando avevo otto anni e mezzo, mi sono trasferito definitivamente all’Atalanta, dove con la prima squadra, militante in serie B, ho esordito in Coppa Italia all’età di diciassette anni. La scorsa stagione ho vestito la maglia del Pizzighettone in C1.
Un ricordo indelebile?
L’esordio in Coppa Italia durante la partita Atalanta – Udinese. Nell’occasione mi sono reso conto delle differenze tra il calcio giovanile e quello professionistico, in particolare ho ancora negli occhi e nella mente il mio nome sulla maglia…
Il ruolo preferito?
Centrocampista centrale, anche se sulla linea mediana posso ricoprire diversi ruoli.
Il tuo miglior pregio sportivo?
La capacità di non arrendersi mai, anche davanti alle situazioni più difficili.
E un aspetto in cui migliorare?
Sono giovane e quindi sono diversi ma, se devo dirne uno in particolare, devo acquistare rapidità.
Col passare delle settimane ti sei guadagnato sempre più spazio. Hai lavorato sodo?
Nel calcio ci sono momenti in cui non scendi in campo e, soprattutto in quelle circostanze, si vede la vera personalità di un giocatore: devi essere bravo a farti trovare pronto quando il mister ti offre un’opportunità.
Quanto è importante Luisito Campisi per questa Massese?
Sono un giocatore come tutti, che fa parte di un gruppo, e come tutti gli altri componenti ho determinate caratteristiche e qualità. L’importante è saperle mettere a disposizione della squadra.
La più bella emozione della stagione?
Il gol al 94’ contro il Potenza agli “Oliveti”.…il mio primo gol in campionati professionistici che ho potuto finalmente dedicare al mio dalmata Jack morto un anno fa.
Speri ancora in una chiamata dell’Atalanta?
Certo. Quest’anno fortunatamente ho trovato abbastanza spazio per mettermi in mostra. So che mi hanno seguito ed essendo in comproprietà spero in un rientro alla base.
Cosa vedi nel tuo futuro calcistico?
Il massimo che posso ottenere, che attualmente non so cosa possa essere. Una cosa però è certa: sono deciso a prendere il meglio ed il massimo di quello che la mia carriera potrà offrirmi.
CURIOSITA'
Nome: Luisito
Nick: Luis
Età: 21
Colore degli occhi: Azzurri
Colore dei capelli: Castani
Altezza: 1,82
Segno zodiacale: Acquario
Hobbies: Musica, shopping
Colore preferito: Azzurro
Libro preferito: La raccolta delle avventure di Sherlock Holmes
Ultimo libro letto: “Un cadavere in biblioteca”
Film preferito: “L’allenatore nel pallone”
La canzone più bella del secolo: Let it be
La canzone più brutta del secolo: Non saprei, tante
Squadra che ami: Milan
Squadra che odi: Inter
Calciatore più bravo: Cristiano Ronaldo
Calciatore in cui ti identifichi: Veron
Compagno ideale in squadra: Papi
Dolce o salato: Dolce
La tua colazione: Cappuccino e brioche
A quale cibo nel tuo frigo non sai resistere: Ai salumi
Un tuo difetto: Sono orgoglioso
Un tuo pregio: Sono solare
Un tuo difetto fisico: Non ce l’ho
Pregio fisico: Gli occhi
Descriviti con tre aggettivi: Simpatico, intraprendente, orgoglioso
Cosa non sopporti nella gente: La falsità
Dici bugie?: Qualche volta, quando serve
Il tuo portafortuna: Il tatuaggio del mio cane
Sogno nel cassetto: Giocare in serie A
La persona che stimi di più: Mio padre
Rimpianti o rimorsi?: Rimorsi
L’ultima volta che hai pianto: Un anno fa
Ciò che non faresti mai: Dimenticare i miei genitori
Un lavoro che avresti fatto: L’attore a Hollywood
La vita è…: Bella
Fatti una domanda e risponditi: Ho scelto la strada giusta? Si
Quanto sei stato sincero da 1 a 10: 9
- Fu giudicato il migliore del torneo... (fonte: TorneoGinoPalumbo.com - 13 Giugno 2004)
... L'ATALANTA bissa il successo dello scorso anno..
L'Atalanta si aggiudica la 17^ Edizione del Memorial "Gino Palumbo" battendo il Brescia con un peretentorio 3-0. Dopo un inizio di gara equilibrato l'Atalanta passa su colpo di testa di Filippini a seguito calcio d'angolo. Nella ripresa in un paio di minuti mette al sicuro il risultato con Cangelosi e su rigore calciato da Filippini.
La finale del 3° posto viene vinta dal Como ai rigori battendo la rivelazione Sempione Half dopo che la gara era terminata sull' 1-1, gara equilibrata e divertente sbloccata da una rete di Greco pareggiata da una splendida punizione di Bisceglia.
La premiazione alle squadre finaliste è stata preceduta dalla consegna dei premi speciali:
- Premio "Gino Palumbo - Settore Arbitrale" a: DANILO NUCINI di Bergamo
- Miglior Portiere del Tabellone Platino: LUCCA MICHEL (Como)
- Miglior Cannoniere del Tabellone Platino: FRANCESCHETTI DAVIDE (Brescia)
- Miglior Giocatore del Tabellone Platino: CAMPISI LUISITO (Atalanta).
Il Premio quale Miglior Cannoniere, a parità di reti, è stato attribuito al giocatore più giovane.
- Con la MASSESE segnò all'esordio (fonte: IlCannocchiale.it - 08 Settembre 2007)
... il neo acquisto Luisito Campisi, in comproprietà con l’Atalanta ed andato in gol subito all’esordio Mercoledì nella gara di coppa Italia a Savona