ULTIME NEWS: COMAZZI non ce la fa, ANSELMI malconcio, probabile l'impiego di MASSONI dal primo minuto. A centrocampo è probabile anche la conferma del trio DALLA BONA-ESPOSITO-RUSSO mentre in attacco RANTIER sostituirà lo squalificato BERRETTONI nel trio di 'punteros' con SELVA e CIOTOLA (ma FARIAS scalpiterà in panca). Questi, da HellasVerona.it, i convocati da mister REMONDINA:
Portieri: Ingrassia, Rafael
Difensori: Anselmi, Campagna, Cangi, Ceccarelli, Massoni, Pugliese;
Centrocampisti: Dalla Bona, Esposito, Garzon, Pensalfini, Russo;
Attaccanti: Ciotola, Colombo, Di Gennaro, Farias, Rantier, Selva.
HELLAS VERONA - PORTOSUMMAGA: Gran brutto cliente per l'HELLAS al 'Bentegodi' contro una squadra per la quale il fattore campo conta molto relativamente (13 punti nelle ultime 5 gare in trasferta per i veneziani che hanno battuto a domicilio PESCARA, CAVESE, TARANTO e POTENZA e pareggiato a Terni). Certo che in uno stadio-bolgia come quello che si presenterà Domenica prossima agli uomini di CALORI (Bentegodi tutto esaurito e presenze che sfiorano le 30.000 unità) pochi giocatori, compresi i nostri, sono abituati a giocare; anzi a dire il vero mi viene in mente il solo DALLA BONA che potrebbe avere una minima idea di quello che lo aspetta...
Domenica ci sarà davvero un atmosfera 'particolare' allo stadio di Verona ed il pubblico scaligero avrà certamente un'incidenza di non poco conto, ma bisognerà anche che il VERONA scenda in campo per vincere fin dal primo minuto, dimenticando le i 45 minuti di 'ferie' godute a Rimini e rincorrendo alla morte ogni palla, pressando, non lasciando 'spazio di manovra' ai giocatori avversari che dovranno avere poco tempo per pensare pressati pure dai fischi del pubblico avverso!
Due gli ex che giocano ora con la maglia del PORTOSUMMAGA: il 'bomberino' ALTINIER (che qui da noi tutto era fuorchè il capocannoniere attuale del Girone B con 15 centri in 29 partite) e PUCCIO (giovane mediano di scuola INTER accantonato forse prematuramente da REMONDINA che gli preferiva GARZON e/o BELLAVISTA quando non CAMPISI)...
QUI VERONA: Qualche problema per COMAZZI in casa gialloblù, il forte difensore centrale è stato vittima di una lombalgia ed in settimana s'è allenato poco e male... In ogni caso ANSELMI ha quasi certamente recuperato ed in ogni caso è pronto il corazziere MASSONI per cui l'emergenza è relativa. Squalificato BERRETTONI (per quel giallo rimediato causa simulazione o rigore netto negato a seconda dei punti di vista) il suo posto all'esterno sinistra verrà preso da RANTIER (in preallarme anche FARIAS): auspico in ogni caso un ritorno al 4-3-1-2 con DI GENNARO e SELVA davanti (se COLOMBO non fosse ancora disponibile) ed il francese trequartista centrale anche se probabilmente REMONDINA 'insisterà' col 4-3-3 che stava quasi pareggiando a Rimini la scorsa Domenica...
QUI PORTOGRUARO: Pretattica o effettivo infortunio per CUNICO? Non s'è capito bene, fattostà che il capitano dei lagunari (pedina fondamentale per il PORTO di CALORI) è uscito malconcio dalla penultima di campionato e sarebbe a rischio per il 'Bentegodi'... Di più non si sa dato che le fonti societarie veneziane si trincerano dietro ad un 'non diamo informazioni sulla salute di CUNICO'. Sicuramente out MATTIELIG, SCAPUZZI e non solo...
[DICONO]
Capitan CUNICO rispetta molto il VERONA ed il suo pubblico: «Sicuramente il Verona giocherà in dodici con questo splendido pubblico, l'importante per noi è iniziare bene la gara senza farci condizionare, superato l'impatto iniziale credo che non ci siano più problemi, ma lo stesso discorso vale anche per loro». Cosa ti preoccupa di più del Verona? «Rispettiamo completamente il Verona, grande società e grandi giocatori, io conosco molto bene Berrettoni e Selva perché abbiamo giocato assieme alla Spal, il primo mancherà perche squalificato, quindi dico Selva, molto temibile, poi loro vantano una rosa molto ampia e competitiva» (TuttoMercatoWeb.com)
REMONDINA, intervistato dall'ufficio stampa societario, racconta la vigilia di HELLAS-PORTO: Una partita che vale una carriera, per tutti. «Senza dubbio lo è per i giocatori che scenderanno in campo. Altrettanto per chi siede in panchina, i successi ti cambiano la vita». Che settimana è stata per Garzon e compagni? «L'aspetto primario era il recupero delle energie dopo il match di Rimini, una battaglia fino al 95'. Non avremo Berrettoni perchè squalificato, Comazzi ha problemi di lombalgia, Colombo ha subìto un colpo alla caviglia durante la partitella di ieri. Valuteremo come stanno i giocatori sia oggi che sabato». Anselmi e Massoni sono in ballottaggio per sostituire l'ex Ancona? «Certo, sono elementi affidabili. Il romano è reduce da una distorsione al ginocchio, forse per stazza fisica è quello che deve rimanere fermo meno possibile. Ogni situazione incide sul risultato finale». Che inizio di partita si aspetta? «Partire col piede giusto, affrontare bene le prime giocate sarà fondamentale. Qualche errore in avvio potrebbe costar caro, la concentrazione va comunque tenuta fino al 96'». Non c'è il rischio di sottovalutare un avversario sulla carta inferiore a voi? «E' il campo a definire i valori. Non dobbiamo temere nessuno, cercando di battere tutte le squadre, come sempre fatto. Di fronte avremo un'ottima compagine, dotata di giocatori importanti come Marchi ed Altinier. Se sono davanti vuol dire che hanno qualità» (HellasVerona.it)
Mister CALORI, tecnico del PORTOGRUARO SUMMAGA, non ha paura dell'HELLAS e dell'effetto Bentegodi: «Io credo che questo sia motivo di esaltazione per i miei giocatori, è il bello del calcio, domenica sarà una partita con molta tensione e che tutti vorrebbero giocare, poi le emozioni del singolo giocatore cercheremo di gestirle nello spogliatoio per quel che è possibile, ma il nostro lavoro è questo, cercheremo di andare in campo tranquilli e fare la nostra partita, poi la possibilità di un condizionamento ci può stare, è normale, ma non solo per noi, anche per loro» (TuttoLegaPro.com)
Francesco DI GENNARO spiega il passo falso di RIMINI e rimane fiducioso, col SUMMAGA partita da 'uomini veri': «La squadra è stata costruita per vincere. Quando andiamo in campo sappiamo molto bene quello che deve essere il nostro atteggiamento. Ma a Rimini siamo apparsi impacciati, impauriti. E così non va bene. Il Verona non può mostrare la sua vera faccia solo per un tempo. E' fin troppo facile rientrare in partita sul 2-0 quando ormai non c'è più nulla da perdere. No, l'atteggiamento dev'essere un altro. E adesso abbiamo l'occasione di rifarci nella prossima partita. In novanta minuti possiamo mettere apposto tutto. E accontentare tutti» Già, basta una vittoria. Ma il Portogruaro dei miracoli non ha certo intenzione di recitare la parte della vittima sacrificale. Anzi, i ragazzi di Calori in trasferta, spesso e volentieri, si sono espressi a grandi livelli. «Ma è in queste partite che si vedono gli uomini veri. E noi adesso dovremo buttare sul campo tutto quello che ci è rimasto dentro» (LArena.it)
Il patròn MARTINELLI, primo tifoso, descrive la tensione crescente per l'appuntamento con la gara che vale la stagione: Martinelli, è la settimana più lunga da quando è presidente dell’Hellas, come la sta vivendo?
«Come tutti i veronesi: con tensione. Ma quella giusta e positiva, sono fiducioso». Contro il Portogruaro si augura di vedere il Verona del secondo tempo a Rimini? «Guardi, questa squadra ha indubbie qualità: devono essere messe in pratica, anche perché la sfida con il Portogruaro è una finale vera e propria. E dobbiamo sfruttare il fattore-Bentegodi». Però l’Hellas ha spesso patito la sindrone casalinga... «Ma stavolta in gioco c’è la promozione diretta. I giocatori non devono aver bisogno di altri stimoli». Il suo collega Francesco Mio, presidente del Portogruaro non dorme da tre notti per la tensione. E lei come la sta prendendo? «Beh, se devo dire la verità, è dall’inizio del campionato che non dormo...». Allora sono parecchi mesi... «Già, spero di potermi rifare dalla prossima settimana». Si è già immaginato come finisce Hellas-Portogruaro? «No, per carità. E sono sincero. D’altronde, abbiamo 5-6 giocatori in grado di risolvere la partita in qualsiasi momento. Per questo dico: impossibile non vincerla. Soprattutto al Bentegodi» (Leggo.it)
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GIOCO PRONOSTICI:
Delusione cocente per tutti quanti anche perchè non è la prima volta che gli ultimi minuti ci sono fatali... Di parziale (ed inutile) consolazione è il fatto che non cambia nulla: col PORTOGRUARO dovevam vincere e col PORTOGRUARO sarà la partita della verità la prossima Domenica al 'Binti'...
3 i campioni di oggi: BRUNI, GEDE e MISTER LOYAL, sfigadoni GABRI e MARTINO. In classifica generale MARTINO cede altri 3 punti agli inseguitori MISTER LOYAL e BRUNI ma forse è troppo tardi per recuperare anche se 6 punti non son poi molti... Così anche in coda non è detta l'ultima: GABRI è solo a +3 dalla coppia con la maglia nera GEDE e LUCKY: Domenica sera sapremo tutto!
Seconda ammonizione per ALE90HVR e BLACK che non hanno giocato.
CLASSIFICA DI GIORNATA
4 - Bruni, Gede, Mister Loyal
3 - Lucky, Pose, Smarso
1 - Gabri, Martino
CLASSIFICA GENERALE
145 - Martino
139 - Mister Loyal
135 - Bruni, Pose
132 - Smarso
127 - Ale90hvr
120 - Bridget
115 - Black
113 - Gabri
110 - Gede, Lucky
CLASSIFICA PRECEDENTE
144 - Martino
135 - Mister Loyal
132 - Pose
131 - Bruni
129 - Smarso
127 - Ale90hvr
120 - Bridget
115 - Black
112 - Gabri
107 - Lucky
106 - Gede
ALBO D'ORO CAMPIONI |
2008/2009 RobRoy |
2007/2008 L. Bruni F.C. |
2006/2007 Ark (Ex-Alberto) |
2005/2006 Ark (Ex-Alberto) |
2004/2005 Ark (Ex-Alberto) |
2003/2004 Ark (Ex-Alberto) |
[RASSEGNA STAMPA]
06/05/2010 - h. 14:26
Portogruaro, Calori a TLP: ”Domenica dev’essere motivo di esaltazione per noi”
Abbiamo contattato telefonicamente in esclusiva per TuttoLegaPro il mister della rivelazione Portogruaro, Alessandro Calori, in vista della partita decisiva di domenica a Verona.
Innanzitutto facciamo i complimenti per il grande e inaspettato campionato che sta facendo con il Portogruaro, una bellissima sorpresa frutto di una grande e perfetta organizzazione dirigenziale, tecnica e sportiva. Inoltre la ringrazio per la disponibilità in una settimana delicata come questa. Mister, come sta la squadra in vista della partita di domenica a Verona, mi riferisco soprattutto agli infortunati Mattielig, Scapuzzi, e soprattutto Cunico, pensa di recuperarli per domenica? “Non lo so, abbiamo ancora qualche giorno per poterli recuperare, vediamo domenica”.
Domenica a Verona ci saranno 25-30 mila spettatori, vi aspetterà un clima incandescente, Lei pensa che questo possa influire sulla prestazione di alcuni Suoi giocatori?
“Io credo che questo sia motivo di esaltazione per i miei giocatori, è il bello del calcio, domenica sarà una partita con molta tensione e che tutti vorrebbero giocare, poi le emozioni del singolo giocatore cercheremo di gestirle nello spogliatoio per quel che è possibile, ma il nostro lavoro è questo, cercheremo di andare in campo tranquilli e fare la nostra partita, poi la possibilità di un condizionamento ci può stare, è normale, ma non solo per noi, anche per loro”.
La pressione comunque sia tutta sulle spalle del Verona, qualche mese fa lo si dava per scontato vincitore del girone quando aveva un buon vantaggio su di voi e Pescara, adesso invece è lì a giocarsi tutto nella gara di domenica, Lei cosa ne pensa?
“Sicuramente, senza dubbio.”
Filippo Zorzi
FONTE: TuttoLegaPro.com
ALTRE NOTIZIE
Portogruaro, il capitano Cunico: "Rispetto per il Verona"
07.05.2010 07.20 di Lorenzo Casalino
Non solo un derby, non solo una "finale", ma una sfida per il salto di categoria. Il capitano del Portogruaro, Marco Cunico, attaccante classe ´78, dal 2001 al Portogruaro, a parte la parentesi di una stagione alla Spal.
Come vi state preparando per la gara di Verona?
"Io purtroppo non la vivo con i compagni, causa infortunio, la vivo assieme a loro solo negli spogliatoi - analizza a TuttoLegaPro.com - mi sembra che la stiano preparando come si trattasse di un'altra partita senza caricarla ulteriormente, viste le pressioni già esistenti".
A Verona troverete un clima caldissimo, cosa a cui voi non siete abituati, pensi che questo possa incidere su alcuni di voi?
"Sicuramente il Verona giocherà in dodici con questo splendido pubblico, l'importante per noi è iniziare bene la gara senza farci condizionare, superato l'impatto iniziale credo che non ci siano più problemi, ma lo stesso discorso vale anche per loro".
Cosa ti preoccupa di più del Verona?
"Rispettiamo completamente il Verona, grande società e grandi giocatori, io conosco molto bene Berrettoni e Selva perché abbiamo giocato assieme alla Spal, il primo mancherà perche squalificato, quindi dico Selva, molto temibile, poi loro vantano una rosa molto ampia e competitiva".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
LEGA PRO
A 90' dalla B: la favola Portogruaro e sorprese playoff, ma ...
05.05.2010 19.18 di Lorenzo Casalino
Grande blasone contro una storica promozione. Ecco che la sfida tra l'Hellas Verona e il Portogruaro comincia già ad infiammare i grandi esperti, i curiosi e la serie cadetta pronta ad ospitare a braccia aperte due formazioni in grado di lasciare comunque il segno. I gialloblù, dopo svariati tentativi, sono pronti a riprendersi la scena, mentre la vera rivelazione del campionato di Prima Divisione, girone B, ha solo da inseguire un sogno e vincere. Lo strano scherzo del destino vuole che prima e seconda della classe s'incontrino in una finale all'ultima giornata di campionato.
A credere nella promozione però c'è anche un certo Pescara che potrebbe salire direttamente in Serie B vincendo e in caso di pareggio tra Hellas e Portosummaga. Se, nell'alto girone, il Novara si è già presa i titoli dei giornali, anche il discorso playoff sembra ben indirizzato con Cremonese, Varese, Arezzo e Benevento. Non è affatto scontato, invece, l'ultimo posto per accedere alle finali di categoria tra Rimini e Reggiana che si giocano il quinto posto e ultimo utile per ambire al treno che porta in Serie B.
Anche in Seconda Divisione, girone A, il titolo diretto per la promozione in Prima Divisione si deve ancora decretare, perché a differenza della Lucchese e Juve Stabia già promosse, Sud Tirol (60) e Spezia (59) si giocano il pass per la porta principale. Il discorso playoff vede già proiettate alle finali che si disputeranno da domenica 23 maggio il Catanzaro, Cisco Roma, Barletta e Brindisi per il girone C; San Marino, Fano e Gubbio (52), oltre alla bagarre Sangiovannese (51), Bassano (51) e Prato (49) ancora in lotta e nel giro di 2 punti per il girone B; Feralpi Salò, Legnano (54), Pavia (54) e Alghero (53).
Tante ambizioni corrisposte dai risultati, viene premiata la professionalità dei calciatori, allenatori e dirigenti, anche se nonostante gli obiettivi centrati c'è chi ancora non percepisce lo stipendio o addirittura le proprietà delle rispettive società di appartenenza hanno già fatto trasparire la volontà di lasciare il mondo del calcio. Le situazioni più lampanti riguardano il Rimini, formazione da Serie B e pronta a ritornarci e senza proprietà dal 30 giugno 2010, il Legnano che sta raggiungendo i playoff con la guida di mister Giuseppe Scienza avvicinandosi concretamente ad un traguardo impensabile alla vigilia di questo campionato che vedeva i Lilla ultimi in classifica dopo 5 giornate, la Pro Vercelli, salva da diverse giornate e in crisi economica, fino ad arrivare al fallimento della Pro Sesto e le condizioni difficili della Canavese, Rodengo Saiano, Barletta e a fine stagione, secondo i primi rumors, altre nuove società.
Di certo mancano novanta minuti per il termine della stagione regolamentare e si sapranno i verdetti ufficiali della Lega Pro e dei playoff, ma la fine dell'esistenza di certi importanti club potrebbe non avere un tempo sufficientemente lungo per stare a galla. Chi si è già guardato in giro, può ridimensionare e attutire il colpo in vista dell'iscrizione al prossimo campionato, chi non l'avrà fatto attraverso una seria valutazione manageriale, sportiva ed aziendale, in termini economici, incontrerà non solo gravose difficoltà, ma il secco "no" di Mario Macalli, Presidente della Lega Pro, che non transigerà a mezze misure.
ALTRE NOTIZIE
Quattro Nazioni Under 20: i convocati di Rocca
07.05.2010 16.49 di Lorenzo Casalino
Diciotto Azzurrini sono stati convocati oggi dal tecnico federale Francesco Rocca per l'ultima gara del Torneo "Quattro Nazioni" che la Nazionale Under 20 giocherà mercoledì 12 contro la Svizzera allo stadio "O. Tognon" di Fontanafredda (ore 17).
Gli Azzurrini si raduneranno domenica sera; lunedì sosterranno una doppia seduta di allenamento, martedì lavoro solo al pomeriggio allo stadio di Monreale Valcellina.
Questo l'elenco dei convocati:
Portieri: Silvestri (Modena), Teodorani (Cesena);
Difensori: Bruscagin (Gubbio), Darmian (Padova), Formiconi (Lumezzane), Masi (Fiorentina), Mazzotta (Lecce), Petti (Cesena);
Centrocampisti: Burato (Verona), Casarini (Bologna), Giacomelli (Foligno), Perpetuini (Crotone), Rosseti (Cesena), Tattini (Cesena);
Attaccanti: Carbonaro (Giulianova), Giannetti (Siena), Misuraca (Vicenza), Scotto (Cosenza).
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Rassegna stampa - 7 maggio 2010 - La Nuova Venezia
Don Lino: «A Verona? Sono tentato...»
...impegni sono sempre dietro l’angolo. A proposito, i biglietti li vendono al solito posto?». Tessera di abbonato al Mecchia numero 147, e don Lino ci tiene a precisare: «Guarda che non è un omaggio! L’ho pagata, è un sostegno alla società». E di sostegno alla gente don Lino ne sa qualcosa: aiuto quotidiano ai bisognosi che bussano alla sua porta, 50 anni di vita ecclesiastica, componente dell’apostolato del lavoro, per undici anni cappellano degli operai, parroco a Villanova e a Fossalta tra gli anni Settanta ed Ottanta. Mentre si avvia alle 75 primavere, don Lino Pigatto, che oggi è pure parroco di Giai di Gruaro, racconta la sua passione per il calcio e per il Porto. «Seguo la squadra da decenni, ho conosciuto dirigenti come Zani e Corponi, moltissimi giocatori, sono legato in modo particolare al nostro ex portierone, Lorenzo Buffon.
Per me è stato molto bello partecipare alla celebrazione dei 90 anni del Portogruaro calcio, a cura delle vecchie glorie, lo scorso dicembre. Mi piacerebbe vedere un legame più forte e proficuo tra il Portosummaga e chi ha giocato in passato nel Portogruaro». Cosa ne pensa del Porto di quest’anno? «Una sorpresa. Ho visto diverse partite al Mecchia quest’anno e mi è sembrata dall’inizio una squadra valida, ma non pensavo potesse aspirare alla vittoria del campionato». Che idea si è fatto dell’ascesa del calcio a Portogruaro, fino al primo posto in C/1? «L’impegno forte della famiglia Mio è stato decisivo, ma questa squadra in ascesa è anche espressione di un blocco sociale cresciuto, maturato nei decenni. Attorno alla squadra c’è l’impegno di tanti volontari e la passione crescente della gente». E se il Porto in B dovesse lasciare il Mecchia? «Perdere il contatto con la propria gente non sarebbe bello. Sono incompresibili queste leggi del calcio che obbligano piccole realtà a dotarsi di strutture da migliaia di spettatori. Ma scusate - chiude don Lino - se ho uno stadio da tremila posti, ci sarà un pubblico conforme all’impianto...».
FONTE: PortogruaroSummaga.it
Storia
Da Bagnoli a Remondina. Domenica al "Bentegodi" appuntamento con la Storia
Scritto da Rosario Murro Mercoledì 05 Maggio 2010 19:10
Domenica , tad appena due giorni dall’Anniversario della conquista dello scudetto – campionato 1984 85 era l'11 Maggio , allo Stadio “Bentegodi” , il Verona si ritroverà a tu per tu con la Storia : quella recente.
Un veloce passo indietro:
Anno 1985 il Verona di Osvaldo Bagnoli, in poche parole un grande allenatore.
Erano altri tempi , i Tifosi riempivano gli Stadi, non c’era l’esasperazione che convive continuamente con il Calcio dei giorni nostri.
Bagnoli allenava una squadra forte e spensierata. La tranquillità una delle componenti che il bravo Osvaldo , Uomo serio , ex operaio in un altoforno della Bovisa riuscì ad infondere nella testa dei suoi giocatori . Uno splendido gruppo quello allenato da Bagnoli : Garella, Volpati, Galderisi, Tricella, Fanna un danese “volante” Elkjaer e poi Fontolan, i fratelli Marangon, il geometrico Di Gennaro (attuale opinionista su SKI Sport), il “teutonico” Brigel, Fanna e Fontolan, il terzino Ferroni, Bruni, Sacchetti e Turchetta tutti si sono ritagliati un loro spazio e nella Storia calcistica della Città di Giulietta & Romeo.
In quella stagione dove nel nostro Campionato giocavano i pezzi das "90": maradona, Zico, Rumenigge, Socrstae e Falcao, la "Scala del calcio si trasferì all'Arena di Verona.
Oggi , i tempi sono cambiati , non si fanno sconti e non si perdona ma, Domenica alle ore 15 l’Hellas scenderà in campo contro il Portogruaro . La posta è alta : la Serie B . I glalloblù sono pronti ha scrivere un'altra pagina indelebile nella mente dei propri Tifosi ma, questa è un'altra Storia . Stadio al completo con un terzo anello in più rispetto al quel mitico è sempre vivo Campionato 1984 – 85.
Un tocco di genialità in questo Mondo calcistico che aiuta a gioire e nei flash dei ricordi ci fa commuovere.
FONTE: IlGiornalDelloSport.net
Venerdì 07 Maggio 2010
Il tecnico gialloblù: «Il Portogruaro? Grande squadra. E’ prima, merita il nostro rispetto»
«Hellas, serve la zampata vincente»
di Gianluca Vighini
VERONA - Remondina, come se la immagine la gara di domenica?
«E’ una finalissima, non c’è dubbio. Noi siamo un leone ferito: vediamo di dare la zampata vincente».
Quale lezione dal ko di Rimini?
«Che non esiste una partita facile. Ma soprattutto che non possiamo andare in campo con il fioretto. Se noi giochiamo così, pensando che tutto ci sia dovuto, andiamo incontro a cocenti delusioni. Questo è un campionato che si vince con la clava in mano. Come abbiamo usato nel secondo tempo in Romagna».
Al Portogruaro sembra mancheranno giocatori importanti, come Cunico. Un vantaggio?
«Ma figuratevi se mancheranno... Potrei metterlo per iscritto e vedrete se ho ragione o torto. Giocheranno tutti, Cunico in testa».
Che squadra è quella di Calori?
«Fortissima. E’ la capolista. Conosco bene il valore di molti giocatori. Appunto da Cunico ad Altinier, da Marchi a Mattielig, gente esperta, di categoria. Credetemi: non sono lì per caso. Dobbiamo avere rispetto».
Ha già in mente delle scelte per la formazione?
«Purtroppo mi dispiace solo che qualcuno dei miei debba andare in tribuna. Questa settimana mi stanno dando tutti delle risposte importanti. Si vede che c’è la tensione giusta e la giusta voglia di mettersi in mostra. Mi dispiace, davvero, dire a qualcuno che non giocherà questa partita.
Come ha visto Dalla Bona domenica scorsa?
«Bene, per quello che può dare in questo momento. Lasciamo stare il gol perché a quel punto poteva succedere di tutto. M’è piaciuta la sua voglia di prendere iniziative, le sue giocate di prima, certe intuizioni. E’ un ragazzo che ha tanta qualità».
Vince il Verona?
«E’ quello che vogliamo e che cerchiamo ormai da tanti mesi. Siamo qui, a un passo dal sogno. Un leone ferito, come dicevo, ma che può dare la zampata mortale». (ass)
Venerdì 07 Maggio 2010
E il Verona ha trovato altri quattromila posti al Bentegodi
VERONA - Altri quattromila tagliandi sono a disposizione dei tifosi dell’Hellas. La società è riuscita ad aprire infatti altri due settori dello stadio: la zona di parterre Ovest (3.000 posti), e la zona di parterre Est (1.000 altri posti disponibili).
Il prezzo è di 5 euro (0,50 per i ragazzi under 14). I biglietti sono in vendita nei punti vendita di Ticket one. Intanto ieri la squadra di Remondina si è allenata contro gli Allievi nazionali. Comazzi è rimasto ancora a riposo. Per lui solo una camminata per riuscire a superare l’attacco di lombalgia acuta. Oggi però dovrebbe aggregarsi al gruppo per svolgere un allenamento normale.
E solo dopo questo ulteriore test si saprà se mister Gian Marco Remondina lo avrà a disposizione per dopodomani contro il Portogruaro. (G.Vig./ass)
Venerdì 07 Maggio 2010
Calori è certo: «Il Porto se la giocherà alla pari»
di Gianluca Rorato
PORTOGRUARO - Mister Calori, ancora 48 ore per la gara della vita… «Ce la giocheremo, alla pari, come sempre. Avrei messo la firma per arrivare a questa sfida con anche tre punti sotto, per far sentire la pressione ai nostri avversari. Ci arriviamo addirittura con un punto sopra. Ma… Qualcuno non ricorda l’obiettivo per il quale questa squadra è stata costruita. Certo, col Cosenza si poteva vincere, ma il pareggio ci ha comunque permesso di essere primi a una giornata dal termine. E abbiamo otto esordienti in categoria». Quanto peserà l’assenza di Mattielig e forse quella di Cunico? «Io non penso a questo. Non sto lì a rimuginare se manca Mattielig, Cunico o chi per essi: chi scenderà in campo darà il massimo come sempre».
Il Verona avrà la tutta la pressione dalla sua. Ma nemmeno voi del Porto scherzate... «Questa è una squadra che gioca e si diverte. Ma essendoci parecchi giovani, evidentemente non è abituata a gestire certi tipi di pressioni. Per questo col Cosenza abbiamo faticato». (ass)
Giovedì 06 Maggio 2010
«Hellas, impossibile non vincere»
Patròn Martinelli e l’appuntamento con la B: «Abbiamo qualità per farcela»
di Marco Zorzo
VERONA - La voce roca, il cuore (gialloblù) gonfio di speranza. Giovanni Martinelli, (nella foto Novelli) patròn dell’Hellas ha in testa una sola parola, la seconda dell’alfabeto, la B. Già, tra la promozione e il Verona di mezzo c’è il Portogruaro, che arriva all’appuntamento con un punto di vantaggio. Ma dovrà fare i conti con l’arena del Bentegodi, già esaurito da ieri.
Martinelli, è la settimana più lunga da quando è presidente dell’Hellas, come la sta vivendo?
«Come tutti i veronesi: con tensione. Ma quella giusta e positiva, sono fiducioso».
Contro il Portogruaro si augura di vedere il Verona del secondo tempo a Rimini?
«Guardi, questa squadra ha indubbie qualità: devono essere messe in pratica, anche perché la sfida con il Portogruaro è una finale vera e propria. E dobbiamo sfruttare il fattore-Bentegodi».
Però l’Hellas ha spesso patito la sindrone casalinga...
«Ma stavolta in gioco c’è la promozione diretta. I giocatori non devono aver bisogno di altri stimoli».
Anche perché è già tutto esaurito: il popolo gialloblù ancora una volta ha risposto alla grande.
«Su questo non avevo il minimo dubbio. I nostri tifosi sono semplicemente straordinari. Come sempre».
Pure quelli che a Rimini hanno intonato cori contro il tecnico Remondina facendovi prendere una multa più unica che rara: i 1.500 euro?
«Meglio lasciar perdere...».
Il suo collega Francesco Mio, presidente del Portogruaro non dorme da tre notti per la tensione. E lei come la sta prendendo?
«Beh, se devo dire la verità, è dall’inizio del campionato che non dormo...».
Allora sono parecchi mesi...
«Già, spero di potermi rifare dalla prossima settimana».
Si è già immaginato come finisce Hellas-Portogruaro?
«No, per carità. E sono sincero. D’altronde, abbiamo 5-6 giocatori in grado di risolvere la partita in qualsiasi momento. Per questo dico: impossibile non vincerla. Soprattutto al Bentegodi».
Giovedì 06 Maggio 2010
Remondina col dubbio Comazzi, pronto Anselmi
Bentegodi esaurito: i veronesi saranno 22.000
VERONA - La caccia al biglietto è finita. Il Bentegodi è già esauriti: saranno 22.000 i tifosi gialloblù. I biglietti sono andati tutti venduti e nonostante un’altissima richiesta, la società non può aprire nessun altro settore dello stadio. Sale altissima in città la febbre per il big-match col Portogruaro. Così ieri alle 15,10 l’Hellas ha ufficialmente comunicato attraverso il proprio sito che i biglietti erano terminati. Delusi i molti veronesi che si sono sobbarcati ore di coda nelle varie agenzie per nulla. La capienza del Bentegodi è stata ridotta a 28 mila persone e il settore di partere risulta inagibile da tempo perché richiederebbe onerosi lavori di ristrutturazione. Impossibile anche cedere biglietti della curva Nord. Qui siederanno i mille tifosi attesi da Portogruaro, anche se la Nord può ospitare sino a seimila persone.
Preoccupazione invece per Remondina. Anche ieri Comazzi non si è allenato per la lombalgia. E’ pronto comunque Anselmi. (G.Vig./ass)
FONTE: Leggo.it
HELLAS- PORTO ARRIVANO ALTRI 4000 BIGLIETTI PER I GIALLOBLÙ
Ieri la decisione>> Saranno riaperti alcuni settori del parterre: sono attesi 25mila tifosi. Sale la febbre. Le scelte di Remondina Comazzi non ce la fa Dalla Bona e Garzon si giocano un posto
Andrea Spiazzi Verona
Aprite le porte, o meglio i cancelli, che passano i gialloblù. Da ieri sono a disposizione dei tifosi che sono rimasti a bocca asciutta altri 4000 tagliandi per la partitissima di domenica acquistabili presso i punti vendita del circuito Ticket One. Un contentino, dato che si parla di una richiesta, oltre ai più di diecimila già venduti, che si attestava attorno ad altri 15 mila biglietti. Sarà dunque nuova caccia al coupon. La società è riuscita, con la collaborazione di Questura, Comune e addetti alla sicurezza, a far aprire due sezioni del parterre: 3000 sono i biglietti nel settore est e mille nell’ovest al costo di 5 euro l’uno. Per gli under 14 (che non hanno compiuto il 15° anno di età) il prezzo è simbolico: 0,50 euro. Saranno dunque 25mila quelli del popolo gialloblù. A fare da contraltare sono in arrivo un migliaio di supporter del Portogruaro.
Ci siamo, allora. L’Hellas è pronto alla gara dell’ anno. Superato nella scorsa giornata dai veneziani di Calori, domenica vuole, con una vittoria, chiudere i conti e permettere a tutti di festeggiare una promozione attesa da tre anni. Se la portata dei tifosi, della città e la storia calcistica schiacciano l’avversario in partenza, i gialloblù dovranno però scendere in campo consapevoli di incontrare un rivale tosto, anche lui bisognoso dei tre punti per la promozione matematica. Il pareggio, infatti, premierebbe il Pescara, in odore di vittoria a Marcianise, con Verona e Porto “condannati” ai playoff. Veniamo alla formazione. Remondina dovrebbe schierare il 4-3-3. In difesa ci saranno Cangi, Anselmi, Ceccarelli e Pugliese. Comazzi non ce la farà, Massoni sarà in panchina. Il centrocampo qualche dubbio lo riserverà fino alla fine. Esposito e Russo dovrebbero esserci, mentre per il restante posto se la giocano Dalla Bona e Garzon.
In avanti, inizialmente, si vedrà il trio Rantier, Selva e Ciotola, con Farias, Di Gennaro o Colombo pronti a scattare Sale la febbre dalla panchina. Mister Calori ha più di un pensiero dato che non saprà fino a domenica se Mattielig e capitan Cunico ce la faranno. «È la trasferta più breve e più attesa - spiega Cece, storico ultrà sul sito del club veneziano - prima della partita saluteremo alcuni ragazzi della curva gialloblù. Berremo un aperitivo per stemperare la rivalità, poi ognuno a tifare per la propria squadra». I supporters granata preparano la coreografia. I gialloblù porteranno allo stadio bandiere e vessilli tricolori in ricordo dello scudetto del maggio ‘85. Il colpo d’occhio sarà da pelle d’oca. Poi toccherà ai Remoboys lottare sul campo per regalare la grande gioia finale.
HELLAS
Già finiti i biglietti per domenica Comazzi dà forfait ernia del disco?
Andrea Spiazzi Verona Bruciati in poco più di 24 ore. I 10.500 biglietti a disposizione dei veronesi per Hellas- Portogruaro sono stati esauriti nella mattinata di ieri. Il centralino del club gialloblù e i vari punti vendita sono stati subissati di chiamate per tutta la giornata, ma la risposta è stata una sola: sold out. Data l’inagibilità del settore parterre (che contiene 10 mila persone) i posti a disposizione sono “solo”21 mila (abbonamenti compresi), ai quali si aggiungono i circa mille per i tifosi in arrivo da Portogruaro per i quali, come per tutti gli ospiti, è a disposizione l’intero settore Nord, capace di seimila posti. In realtà la società scaligera sta studiando, assieme ai delegati per la sicurezza e alla Questura, una soluzione per delimitare la curva Nord riservando ulteriore spazio ai veronesi, ma l’ipotesi sembra di difficile attuazione. Oggi si avrà il responso. I tifosi rimasti fuori potranno consolarsi seguendo la gara su Rai Sport Più, canale 227 di Sky. Si potrebbe anche azzardare la possibilità di un megaschermo in Brà, già predisposto dall’ammini - strazione comunale in altre occasioni nel recente passato. Venendo alla squadra non ci sono buone notizie per Alberto Comazzi che sarà costretto a saltare la super sfida a causa di un forte dolore alla schiena dovuto, pare, ad un’erniadeldisco.
FONTE: DNews.it
I tifosi viola? Vanno a Verona a tifare Hellas
Non sarà un’iniziativa dedicata al saluto alla squadra ma, di certo, rappresenta un’idea rivoluzionaria nel mondo della tifoseria organizzata. In vista di Fiorentina-Siena, ultima gara interna dei viola, i sostenitori gigliati non sono certo trascinati dall’entusiasmo, e in tal senso si va verso la conferma dell’assenza di striscioni in un “Franchi” che si preannuncia desolatamente sguarnito nonostante i prezzi favorevoli comunicati dalla società, ma l’intesa che sta nascendo con la grande maggioranza delle curve italiane ha del clamoroso.
Stanchi del “trattamento particolare” riservato alla tifoseria romana, sponda giallorossa, i rappresentanti delle principali organizzazioni del tifo, da Bergamo a Firenze passando per Napoli e Milano, hanno studiato un’intesa affinché certi atteggiamenti non siano più tollerati. Si tratta, in pratica, di un coordinamento di tutte le principali curve d’Italia che faccia riferimento a un preciso documento nel quale si denunciano i favoritismi concessi ai sostenitori giallorossi spesso autori di episodi spiacevoli, ma il più delle volte impuniti. La stagione della squadra, in campionato, si sta chiudendo nel peggiore dei modi e anche i tifosi cominciano a dare i primi, giustificabili, segni di stanchezza. Ecco perché, come detto, domenica moltissimi tifosi viola, piuttosto che salutare la squadra di Prandelli, sceglieranno di assicurare il proprio sostegno ai tifosi del Verona da sempre gemellati. Se, dunque, al “Franchi” mancheranno drappelli viola, sarà perchè per una domenica si saranno trasferiti a Verona a sostenere una squadra ancora in lotta per qualcosa (la promozione in serie B).
FONTE: La Nazione
07/05/2010
Tutti al Bentegodi Si apre il parterre, ancora 4.000 posti
CRESCE L'ATTESA. Solo 48 ore alla gara che deciderà il campionato. Solo cinquecento biglietti venduti a Portogruaro Il club ha chiesto di concedere ai tifosi dell'Hellas anche la Curva Nord ma la Questura ha detto no
Cresce l'attesa per la grande sfida che deciderà la promozione diretta in serie B. Il Portogruaro è primo in classifica, l'Hellas insegue a un punto, se batte i veneziani centra l'obiettivo e torna tra i cadetti. Solo il Pescara potrebbe agganciare i gialloblù in vetta, con una vittoria a Marcianise, ma la differenza reti degli abruzzesi è peggiore rispetto a quella del Verona e dovrebbe segnare più di sette gol senza subirne per superare Garzon e compagni. Oddio, visto cosa succede nel calcio dei Grandi, potrebbe succedere di tutto ma è meglio non perdere la testa fin d'ora in calcoli troppo strani.
L'Hellas deve puntare l'attenzione solo sulla partita con il Portogruaro, senza disperdere energie psicofisiche in congetture articolate, la truppa di Remondina deve sapere che una vittoria può riportare il gruppo in serie B, tutto il resto non conta. In attesa di conoscere il risultato finale, una cosa è certa: ancora una volta il popolo gialloblù ha fatto capure a tutta il mondo del calcio che la passione per l'Hellas non muore mai, nemmeno nell'inferno della Lega Pro o serice C che dir si voglia. Bentegodi già esaurito da giorni per i settori normali - con più di diecimila abbonati e tredicimila biglietti bruciati in pochi giorni - il club di via Torricelli ha chiesto di aprire anche la Curva Nord, solitamente riservata agli ospiti, ai fedelissimi dell'Hellas. Sono più di cinquemila posti gettati praticamente al vento visto che i tifosi del Portogruaro hanno acquistato solo cinquecento biglietti. Bastava spostare i sostenitori veneziani in un altro settore - in parterre, per esempio - e il popolo gialloblù avrebbe avuto a disposizione un settore con buona visibilità. «Non si può fare per questioni di ordine pubblico», ha detto la Questura di Verona e ha rigettato la richiesta dell'Hellas. Quindi i biglietti del settore ospiti saranno acquistabili solo da persone non residenti a Verona e provincia.
Patron Martinelli, in prima persona, s'è mosso allora per far aprire il parterre, un settore che non veniva aperto da anni per partite dell'Hellas. La richiesta è stata accolta e così ci sono altri quattromila tagliandi a disposizione, tremila per il settore ovest, mille per l'est. I biglietti si possono acquistare nei punti vendita del circuito Ticket One al costo di 5 euro più i diritti di prevendit. Il prezzo per gli Under 14 è di 50 centesimi se accompagnati da un adulto. «In poche ore sono stati venduti più di ottocento biglietti - dicono Moris Rigodanze e Nicola Bertaiola, responsabili della biglietteria Hellas - e possiamo prevedere che prima della partita finiranno anche i biglietti di parterre».
Tutti al Bentegodi, dunque. Una città che si stringe alla squadra del cuore per spingerla verso la serie B.
Luca Mantovani
07/05/2010
Ci sarà anche Bagnoli per l'amico Sante Begali
Poco prima del fischio d'inizio, in campo ci sarà ancora una volta Osvaldo Bagnoli: una carica in più per il pubblico e per il Verona che vuole tornare in serie B. L'allenatore dello scudetto consegnerà infatti il premio che ricorda Sante Begali, il capitano dell'Hellas che conquistò nel 1956-'57 la sua prima promozione in serie A: lo riceverà Filippo Pensalfini, il gialloblù che in base ai minuti giocati è stato il più corretto. Bagnoli era legato da grande amicizia a Begali: erano stati compagni di squadra e Sante era la figura di riferimento per Osvaldo, appena arrivato in gialloblù ma anche dopo. «Un fratello maggiore - ricorda Bagnoli - , un amico, una grande persona».
Sante Begali si è spento il 13 aprile di due anni fa e i figli hanno voluto ricordarlo, in collaborazione con «L'Arena», con un riconoscimento al fair play, alla correttezza, al rispetto, gli stessi atteggiamenti del capitano che aveva indossato per 207 volte la maglia dell'Hellas.
Nato a Verona il 21 agosto 1931, Sante aveva cominciato a giocare con la maglia dell'Olimpia sotto la guida del professor Barbesi. Lo voleva persino la Juve, e invece nel 1949 fu il presidente Giovanni Chiampan, papà di Nando, ad acquistarlo per 420 mila lire. Giocò ininterrottamente nell'Hellas, al vecchio Bentegodi, fino al campionato 1956-'57 concluso con la prima, storica promozione in serie A. Era il Verona di Piccioli, con Ghiandi, Bassetti, Maccacaro. Non ci giocò, in A con l'Hellas, perché l'anno dopo lo prese il Genoa, ma alla squadra della sua città, che intanto era ricaduta in B fece ritorno subito, nel 1958-'59, e vestì la maglia gialloblù fino al 1961-'62. Begali era l'emblema di un calcio romantico e puro: «A volte - raccontava - mentre guardo questo calcio, mi capita di pensare che sia un altro sport, rispetto a quello dei miei tempi».
06/05/201
Di Gennaro carica: «Fuori l'orgoglio, il cuore, la grinta»
PROTAGONISTI. L'attaccante indica all'Hellas la strada per la serie B «Ci sta di sbagliare un passaggio, ma non di andare in campo senza rabbia, com'è successo a Rimini. Non è stata una partita degna della maglia che portiamo»
Uomini veri per una grande impresa. Francesco Di Gennaro vuole la B. Lui, come i suoi compagni, la società gialloblù, i 25 mila, forse più, che andranno allo stadio, e tutto il popolo dell'Hellas. Domenica non sono ammessi errori, tantomeno tentennamenti. Il Verona può cancellare con una grande prova le paure e le tensioni accumulate in due mesi vissuti con il nodo alla gola. Rimini deve essere un ricordo. Ma deve insegnare tante cose. "Purtroppo - spiega l'attaccante gialloblù- non è stata una prestazione degna della maglia che portiamo. In certi casi bisogna riuscire a cacciar fuori cattiveria e grinta. Ma è proprio quello che ci è mancato, nonostante ci sia stata una buona reazione nella seconda parte della gara". Un Verona a metà. Ma contro il Portogruaro non dovrà essere così. I ragazzi di Remondina dovranno andare in campo in forze. E non dimezzati. "Io dico che si può sbagliare un passaggio - ammette ancora Di Gennaro - un appoggio, un tiro, una giocata. Ci sta, è umano incappare in un errore. Ma di sicuro non può mancare mai la rabbia. E faccio riferimento alla rabbia agonistica".
Per battere i granata domenica serviranno due cose. Il Dige è sintetico: "Rabbia e determinazione. Parole che mi frullano in testa da un po' di tempo". Remondina perde per strada Berrettoni squalificato, ma trova 25mila tifosi. Il 'Dodicesimo Uomo' che a dire il vero quest'anno non è mai mancato ai gialloblù. "Gente straordinaria - osserva ancora l'attaccante dell'Hellas -. Gente che merita la promozione diretta. A Rimini quando ci siamo ritrovati sotto di due gol, loro non hanno mai smesso di cantare. Impariamo dai tifosi. Ci credono sempre fino in fondo. Sono un esempio per tutti".
L'analisi di Di Gennaro parte da lontano. Parte dall'anima di questo Hellas attorcigliato su stesso. "La squadra è stata costruita per vincere. Quando andiamo in campo sappiamo molto bene quello che deve essere il nostro atteggiamento. Ma a Rimini siamo apparsi impacciati, impauriti. E così non va bene. Il Verona non può mostrare la sua vera faccia solo per un tempo. E' fin troppo facile rientrare in partita sul 2-0 quando ormai non c'è più nulla da perdere. No, l'atteggiamento dev'essere un altro. E adesso abbiamo l'occasione di rifarci nella prossima partita. In novanta minuti possiamo mettere apposto tutto. E accontentare tutti".
Già, basta una vittoria. Ma il Portogruaro dei miracoli non ha certo intenzione di recitare la parte della vittima sacrificale. Anzi, i ragazzi di Calori in trasferta, spesso e volentieri, si sono espressi a grandi livelli. "Ma è in queste partite che si vedono gli uomini veri. E noi adesso dovremo buttare sul campo tutto quello che ci è rimasto dentro". Loro e Remondina. Il mister amato e odiato. Quello criticato per le sue scelte, e per il suo stile forse troppo 'british' nel seguire dalla panchina le partite. "Remondina - spiega Di Gennaro - non ha bisogno di urlare per farsi capire. Tra noi e lui esiste un feeling importante. Basta uno sguardo, un cenno d'intesa. Basta poco per capirsi. Se un allenatore diventa un urlatore non è per forza più bravo di chi mantiene durante la gara un atteggiamento pacato".
E il Dige? "Ultimamente gioco meno, sono incazzato nero perché vorrei dare tutto per questa maglia. Tutti abbiamo il dente avvelenato per come è finita la partita di Rimini, e proprio per questo motivo, dovremo affrontare il Porto con grandissima grinta. Ci deve essere grande rispetto per il nostro avversario, ma se il Verona gioca da Verona è sicuramente più forte. E poi non esistono alternative. Il campionato va vinto subito, adesso. Senza aspettare altre possibilità. Siamo ancora in tempo per farlo". Uomini veri perché il sogno si avveri. E' una rima che dice tutto. "Senza alibi e senza paura. E' l'ora di far vedere quanto vale il Verona". Così parlò Di Gennaro. Nome importante, un nome che pesa, un nome che è già nella storia dell'Hellas e nel cuore della gente. C'era una voltas il DiGe e vinse uno scudetto. Oggi c'è un altro Dige, l'obiettivo è forse meno nobile, ma la città lo vive ugualmente con una passione senza fine. Oggi come ieri. Appuntamento al Bentegodi, vietato sbagliare.
Simone Antolini
06/05/2010
Il Verona domina, il Novara... assiste Solo la sfortuna frena i gialloblù
BERRETTI, LE FINALI. I ragazzi di Zarattoni comandano il match, senza trovare la via del gol
Franco Lerin SOAVE
A scanso di equivoci va subito detto che il risultato finale di zero a zero è parecchio bugiardo e penalizza i gialloblù che hanno cercato a più riprese il successo. Al Verona infatti è sfuggita una vittoria che avrebbe ampiamente meritato, vuoi per il miglior gioco espresso, vuoi per le occasioni create. A parte il quasi gol di Guccione proprio sul finire e alla paratissima di Steni sui titoli di coda, il maggior possesso palla e la superiorità territoriale sono la prova più tangibile che se una squadra meritava i tre punti, questa era proprio quella gialloblù. Ma nel calcio, si sa, non sempre vince la formazione che gioca meglio, la squadra che riesce a prevalere sotto il profilo dell'intensità e della determinazione. Il Novara quindi se l'è cavata senza danni, ma ha dimostrato di non essere imbattibile.
Partita comunque non eccelsa sotto l'aspetto spettacolare perché troppo influenzata dalle pessime condizioni metereologiche. Raffiche di vento nel primo tempo, violenti acquazzoni nella ripresa: condizioni ideali per chi deve difendersi, come il Novara e non per chi deve sviluppare trame di gioco lineari e veloci, come il Verona. Che all'11' cerca di sorprendere gli ospiti con Filippini la cui conclusione va fuori di un niente. Senza effetto anche il secondo tentativo del "bomber" gialloblù al 32' quando il suo diagonale fa la barba al palo. Al 39' è invece Trevisani a chiamare in causa Steni che para. Nella ripresa i padroni di casa forzano i tempi, ma negli ultimi cinque minuti sale in cattedra l'estremo difensore ospite che al 40' compie una paratissima su Filippini, al 41' devia sulla traversa una conclusione di Guccione e al 43' leva dall'incrocio un calcio d'angolo battuto ad effetto sempre da Guccione. Il Novara? Non ha mai chiamato in causa con pericolosità Fornasier, e questa la dice lunga sull'andamento del match. Al termine resta l'amaro in bocca, ma anche la coscienza di poter conquistare comunque la qualificazione.
06/05/2010
Entusiasmo a Tomba, tra promesse e speranze
Grande partecipazione, ma anche grande attesa per l'epilogo "thrilling" della stagione. Questi gli ingredienti fondamentali della serata dedicata alla tradizionale cena sociale del Calcio Club Tomba Extra di Borgo Roma, che si avvia a tagliare il traguardo dei quarant'anni di attività. Testimoni di tale felice evento Corrado Colombo, Samuele Dalla Bona e Francesco Cangi, che hanno voluto ringraziare l'intera tifoseria gialloblu per l'incredibile vicinanza alla squadra, con l'auspicio di non vanificare un sogno cullato da troppo tempo. Con i calciatori sono intervenuti anche la segretaria Nicoletta Manfrin, il responsabile amministrativo Luigi Marzola, il responsabile della biglietteria Morris Rigodanze e l'addetto stampa Simone Puliafito che, da consuetudine, al termine della serata ha donato al sodalizio la maglia ufficiale con il gagliardetto dell'Hellas.
FONTE: LArena.it
07/05/2010 - 16:20
Remondina: "Ogni situazione incide sul risultato"
"Ce la metteremo tutta, la sfida di domenica ha valenza storica. Va affrontata con serenità, senza troppa pressione"
SANDRA' - Mancano due giorni alla sfida che può decidere una stagione intera. Hellas Verona-Portogruaro vedrà in campo due squadre separate in classifica di una sola lunghezza, con un "Bentegodi" gremito a fare da teatro. Ad introdurre il match Gian Marco Remondina, che ha commentato la 34a giornata di fronte agli organi d'informazione presso il centro sportivo di Sandrà. Hellasverona.it vi offre le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù
Alla presentazione ufficiale della squadra, tenutasi al teatro DIM di Castelnuovo del Garda, parlò di ventimila persone allo stadio e della Serie B come obiettivi stagionali. Uno di questi è già stato raggiunto.
"Ora rimane quello più importante e difficile. Ce la metteremo tutta, la sfida di domenica ha valenza storica. Va affrontata con serenità, senza troppa pressione".
Una partita che vale una carriera, per tutti.
"Senza dubbio lo è per i giocatori che scenderanno in campo. Altrettanto per chi siede in panchina, i successi ti cambiano la vita".
Che settimana è stata per Garzon e compagni?
"L'aspetto primario era il recupero delle energie dopo il match di Rimini, una battaglia fino al 95'. Non avremo Berrettoni perchè squalificato, Comazzi ha problemi di lombalgia, Colombo ha subìto un colpo alla caviglia durante la partitella di ieri. Valuteremo come stanno i giocatori sia oggi che sabato".
Anselmi e Massoni sono in ballottaggio per sostituire l'ex Ancona?
"Certo, sono elementi affidabili. Il romano è reduce da una distorsione al ginocchio, forse per stazza fisica è quello che deve rimanere fermo meno possibile. Ogni situazione incide sul risultato finale".
Che inizio di partita si aspetta?
"Partire col piede giusto, affrontare bene le prime giocate sarà fondamentale. Qualche errore in avvio potrebbe costar caro, la concentrazione va comunque tenuta fino al 96'".
Tra i granata è in dubbio Cunico, elemento di spicco per il Portogruaro.
"E' un attaccante che permette di fare il salto di qualità alla propria squadra, tuttavia le sorti del match non possono dipende dalle condizioni di un solo giocatore. Faremo la nostra partita senza badare agli altri".
Non c'è il rischio di sottovalutare un avversario sulla carta inferiore a voi?
"E' il campo a definire i valori. Non dobbiamo temere nessuno, cercando di battere tutte le squadre, come sempre fatto. Di fronte avremo un'ottima compagine, dotata di giocatori importanti come Marchi ed Altinier. Se sono davanti vuol dire che hanno qualità".
Ufficio Stampa
07/05/2010 - 12:04
Hellas Verona-Portogruaro, arbitra Massa di Imperia
Nella 34a di campionato il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Posado (Bari) e Fortarezza (Foggia)
07/05/2010 - 09:34
Per il Portogruaro 13 punti nelle ultime 5 trasferte
Due gli ex tra le fila granata: Cristian Altinier e Gabriele Puccio. Nella scorsa stagione Cunico rispose in extremis al rigore di Parolo
VERONA - Sulla strada verso la Serie B l'Hellas Verona trova un Portogruaro che in trasferta è avversario particolarmente ostico: per gli uomini di Calori 13 punti nelle ultime 5 sfide lontano dal "Mecchia", frutto di 4 vittorie (1-0 col Pescara, 2-1 con Cavese e Taranto, 3-0 al Potenza) ed un pareggio (0-0 a Terni).
Nella scorsa stagione la formazione granata contribuì a spegnere le ambizioni play-off dei gialloblù, fermati al "Bentegodi" sull'1-1: al 91' Cunico rispose al vantaggio scaligero firmato dal dischetto da Marco Parolo. Due gli ex di turno, Cristian Altinier (12 presenze nel 2008) e Gabriele Puccio (8 presenze tra campionato e Coppa Italia di Lega Pro nella scorsa stagione).
Ufficio Stampa
06/05/2010 - 19:00
Hellas Verona-Portogruaro, chiusi accrediti stampa
Scaduto il termine per le richieste in vista della 34a giornata del campionato di Prima Divisione
06/05/2010 - 17:10
Verso il Portogruaro, Remondina a disposizione della stampa
L'appuntamento con gli organi d'informazione locali è fissato per le 14:20 presso il centro sportivo di Sandrà
06/05/2010 - 12:19
Curva Nord in vendita ai non residenti a Verona e provincia
I biglietti per il settore ospiti sono disponibili presso i punti vendita Ticket One al costo di 10€+diritti di prevendita
05/05/2010 - 17:29
Sandrà: mercoledì doppia seduta di lavoro
Lavoro di forza, trasformazione sul campo e resistenza alla velocità al mattino, tattica e partitelle su spazio ristretto nel pomeriggio
05/05/2010 - 17:06
Berretti, 0-0 nell'andata dei Quarti di Finale
Sabato pomeriggio alle 15 presso lo stadio "Piola" di Novara il match di ritorno con la formazione piemontese
FONTE: HellasVerona.it
07/05/2010 16:56
Giochiam con voi, non traditeci. I tifosi danno la carica con uno striscione
Giochiam con voi, non traditeci. I tifosi danno la carica con uno striscione
Uno striscione è comparso a Sandrà al campo d'allenamento dell'Hellas. E' stato attaccato dai ragazzi della Curva Sud ed è uno straordinario incitamento per la squadra scaligera che domenica affronterà il Portogruaro: "Giochiam con voi, non traditeci" recita lo striscione che pare essere stato molto apprezzato da tutta la squadra veronese....
05/05/2010 18:15
Hellas, Comazzi ancora a riposo, differenziato per Berrettoni
Continua la preparazione dell'Hellas in vista della partita casalinga contro il Portogruaro. Nella doppia seduta del mercoledì Berrettoni ha svolto un allenamento differenziato mentre preoccupano le condizioni di Comazzi sempre alle prese con una di lombalgia acuta. Il difensore è in forte dubbio per domenica.
FONTE: TGGialloblu.it
[OFFTOPIC]
ROMA 0-1 INTER: Finale di Coppa Italia che avrebbe dovuto finire con 3/4 espulsi, in questo video i falli di TADDEI e TOTTI ma anche MEXES e MATERAZZI non sono andati per il sottile... Il grandissimo gol del 'Principe' MILITO... BRASILE: Il calciatore del BOTAFOGO viene ammonito, lui non ci sta e 'ruba' il giallo all'arbitro che naturalmente lo espelle! LIGA SPAGNOLA: Cristiano RONALDO in gran forma, il BARÇA si preoccupa. CALCIO FRANCIA: Il campione è il MARSIGLIA. PREMIER LEAGUE: Il CITY 'inciampa' sul TOTTEHAM, Champions adiòs! CALCIO CROAZIA: Giocatore cade morto in campo e l'arbitro, pensando ad una simulazione, lo ammonisce. BASKET NBA: Nei playoff della Eastern Conference i MAGIC vanno sul 2 a 0 contro gli HAWKS. Doppio vantaggio anche per i LAKERS.
HOWARD DEVASTANTE, MAGIC TRAVOLGONO HAWKS -VIDEO
Dwight Howard, autore di 29 punti e 17 rimbalzi, è stato il mattatore della vittoria 112-98 degli Orlando Magic sugli Atlanta Hawks, nella semifinale della Eastern Conference del campionato Nba di basket. Un successo che porta Orlando sul 2-0 nella serie contro Atlanta. Per Howard, pivot della squadra della Florida, anche un'altra soddisfazione: è stato inserito da una giuria di giornalisti nel quintetto ideale dell'Nba, insieme a LeBron James (Cleveland), Kobe Bryant (Los Angeles Lakers), Kevin Durant (Oklahoma City) e Dwyane Wade (Miami).
CROAZIA: MUORE IN CAMPO, ARBITRO LO AMMONISCE -FOTO
Incredibile quanto successo in Croazia. Goran Tunjic, 32 anni, durante un incontro del Mladost contro il Hrvastki Sokola, cade a terra e Il direttore di gara pensando ad una simulazione, lo ammonisce. Il giocatore non si rialza e allora a quel punto, l’arbitro intuisce la gravità della situazione, chiama in campo i medici. Inutili i soccorsi, il difensore è morto sul posto per un attacco di cuore. “I dottori hanno cercato di aiutarlo, ma ormai era tardi – ha detto un portavoce del club - è morto lì sul posto”.
FRANCIA: AL MARSIGLIA DI DESCHAMPS LO SCUDETTO
Il Marsiglia si è laureato campione di Francia. La squadra , allenata dall'ex giocatore e tecnico della Juventus Didier Deschamps, ha conquistato il titolo con due giornate d'anticipo grazie al successo per 3-1 sul Rennes e la concomitante sconfitta dell'Auxerre a Lione (2-1). Per il Marsiglia è il nono titolo della sua storia. L'ultimo risaliva al 1992.
BRASILE: CACCIATO VIA PER "AMMONIZIONE" ALL'ARBITRO
Tra le tante, anzi innumerevoli, forme di protesta fatte dai giocatori non d’accordo con la decisione dell’arbitro, questa è la più divertente ma anche quella più detestata dagli stessi direttori di gara. Togliere dalle mani il cartellino e sventolarglielo in faccia: ebbene è successo anche in Brasile e come ci si poteva aspettare, l’arbitro non l’ha presa bene. In Botafogo-Estudiantes il numero 4 brasiliano, Andrè Luiz, non prende bene l’ammonizione e decide di farsi giustizia da solo rubando il cartellino e ammonendo a suo volta il direttore di gara che, a quel punto, non può proprio fare a meno di cacciarlo!
MANCINI KO: IL SUO CITY PERDE LA CHAMPIONS -VIDEO
Il Tottenham passa 1-0 sul campo del Manchester City (rete di Crouch a sette minuti dal termine) e torna in Champions, competizione dalla quale mancava dal 1962. L'incontro, posticipo della 29/a giornata della Premiership, metteva in palio proprio il quarto posto in classifica. Il Tottenham ora ha quattro punti di vantaggio sul City di Roberto Mancini (70 contro 66), quando manca solo un turno alla fine. Con il Chelsea e l'Arsenal (oltre al Manchester United), Londra avrà così tre squadre nella principale competizione europea della prossima stagione. Mancini era arrivato al City lo scorso gennaio al posto di Mark Hughes, colpevole di non aver portato alcun trofeo. Ma dopo la mancata qualificazione alla prossima Champions, secondo molti commentatori inglesi, il tecnico italiano si prepara ad essere allontanato a sua volta.
TRIPLETTA DI RONALDO AL MAIORCA E IL BARÇA TREMA
Vanno via di pari passo Barcellona e Real Madrid. Dopo il successo di ieri per 4-1 dei blaugrana, è arrivato anche quello delle merengues sul Maiorca. Importante il succecco del Real perché conquistato in trasferta contro una squadra in lotta col Siviglia per l'ultimo posto che vale la Champions. Grande protagonista del match Cristiano Ronaldo autore di una tripletta. Il Maiorca, squadra temibile soprattutto in casa e con buone individualità (Martì, Aduriz, Castro, Borja Valero), parte forte e passa al 16’ con Aduriz, che supera di testa un Casillas che già un minuto prima si era salvato su Valero. E' proprio il portiere a tenere a galla il Real, che accusa il colpo e potrebbe subire il secondo gol. Il momento è critico. E allora Cristiano Ronaldo, proprio come contro l'Osasuna, ci mette la faccia. Anzi il destro. L'assist è di Sergio Ramos, la conclusione è di quelle che non danno scampo al portiere Aouatè. Nella ripresa il Real fa valere la sua superiorità, sfruttando anche l'evidente calo del Maiorca. Il vantaggio arriva dopo 12’ e i protagonisti sono gli stessi dell'1-1. Sergio Ramos crossa per Ronaldo, difesa del Maiorca rivedibile e palla in rete col solito destro che è una sentenza. CR9 si mette in proprio per il 3-1. Gran gol, anche se aiutato da un rimpallo. Nel finale c'è gloria anche per Gonzalo Higuain, che riscatta una serata non proprio brillantissima.
La prossima giornata, la trentasettesima, sarà quella decisiva. Il Barça va a Siviglia, che ha bisogno di punti per tenere il quarto posto. E' li che Guardiola può perdere punti, non certo nell'ultima in casa col Valladolid. Il Real riceve l'Athletic Bilbao, poi andrà a Malaga. Sei punti sono più che alla portata.
L'INTER VINCE LA COPPA ITALIA MILITO MATCH WINNER -VIDEO
All'Olimpico l’Inter centra il primo obbiettivo e si aggiudica la Coppa Italia nella quinta sfida in sei anni per contro i giallorossi.Ranieri fa partire Totti dalla panchina e Mourinho recupera Sneijder ma lascia in panchina Samuel promuovendo Materazzi. Ma il recupero dell'olandese è intempestivo: al primo contrasto con Burdisso si infortuna e al 4' entra Balotelli: al 7' scende e tira Maicon e Julio Sergio devia in angolo, poi al 14' Milito segna ma è in fuorigioco anche se di poco. Al 25' la Roma, che palesa difficoltà di manovra in fase offensiva, sfiora il gol: scende Perrotta e serve Taddei, cross per il libero Toni che viene però anticipato con un ottimo intervento da Julio Cesar. Al 35' Materazzi stende Vucinic lanciato a rete e viene ammonito tra le proteste dei romanisti che invocano il rosso da ultimo uomo. La partita si incattivisce ulteriormente dopo che l'Inter passa al 39': Vucinic perde palla a centrocampo, Motta serve Milito che scappa e si beve Perrotta e Mexes che tentano il recupero, la sua fiondata è splendida, un diagonale su cui Julio Sergio non riesce a intervenire. al 44' succede di tutto: mischia in area giallorossa Materazzi crolla a terra dopo un contatto con Mexes, i nerazzurri sostengono che lo ha colpito, c'è un parapiglia con Cambiasso e Perrotta che litigano. Vengono ammoniti Mexes e Chivu, viene espulso per proteste l'accompagnatore interista Oriali. La ripresa si apre con meno tensioni: entrano Totti e Motta e al 7' il capitano si fa sentire: bomba su punizione da oltre 30 metri, il portiere respinge, Juan in elevazione da buon posizione manda alto. Ma i giallorossi si espongono al contropiede: all'11' Balotelli sbaglia una buona opportunità. Poi dopo un gol annullato a Vucinic per fuorigioco di Toni, viene ammonito Totti per un fallo su Milito. Al 21 Juan salva su Etòo che si era bevuto Riise. Menez dà un pò di fantasia alla Roma che però non riesce a creare situazioni interessanti. Vucinic viene steso ai limiti dell'area al 30' ma la punizione di Riise si perde alta, poi ci prova Vucinic al 38' servito da Motta ma si perde fuori. La Roma perde la calma e fioccano i falli: al 43' Totti scalcia malamente Balotelli e viene espulso. Finisce con l'Inter che festeggia e uno spettatore che entra in campo e cerca di dirigersi verso i nerazzurri ma viene bloccato da De Rossi e con Chivu che fa i pollici in basso verso la tribuna. Per la Roma è una sconfitta che pesa anche in chiave scudetto, per l'Inter il primo trofeo in attesa di quelli che contano veramente, scudetto e Champions.
GOL ANNULLATO A INTER, MOURINHO CERCA TV BORDO CAMPO Piccolo fuoriprogramma nella finale di Coppa Italia tra Inter e Roma. Protagonista Josè Mourinho, che ha protestato per l'annullamento di un gol a Milito per fuorigioco e ha tentato di rivedere sul monitor posto a bordo campo l'azione al 17' del primo tempo. Il tecnico nerazzurro prima si è visibilmente infuriato perchè giudicava non corretta la segnalazione dell'offside, poi non fidandosi è uscito dalla sua area tecnica ed è andato a ricontrollare l'azione sul monitor a bordo campo, ma l'operatore glielo ha impedito
TENSIONE FINALE,INVASORE VERSO CAMBIASSO Parapiglia finale allo stadio Olimpico dopo il triplice fischio dell'arbitro che ha sancito la vittoria della Coppa Italia da parte dell'Inter. Alla tensione fra giocatori (c'erano state scintille tra Maicon e Taddei fermati dai compagni di squadra) è seguita l'invasione di campo di un tifoso che è si è rivolto verso Cambiasso. L'invasore è stato subito fermato, mentre dalla panchina giallorossa sono arrivati segnali di fair play con Ranieri e De Rossi che stringevano le mani degli avversari.
COPPA ITALIA; SESTO TROFEO INTER Sesta Coppa Italia della storia dell'Inter. Con il successo nella finale con la Roma, la squadra nerazzurra raggiunge la Fiorentina al secondo posto della speciale classifica riservata ai club vincitori del trofeo nazionale: in testa rimangono Juventus e Roma, che a quota nove aveva puntato al decimo sigillo. La prima vittoria è del Vado nel 1922, il record di successi è di Juve e Roma con 9 coppe. Fiorentina a quota 6 con l'Inter; Lazio, Milan e Torino con 5 ciascuna; Sampdoria a 4; Napoli e Parmaa 3 titoli ciascuno; Bologna a 2; Atalanta, Genoa, Vado, Venezia, Vicenza a quota 1.
MOURINHO, PARTITA DURISSIMA MA SEMPRE NOSTRA «È stata una partita durissima dal primo minuto, visto che abbiamo subito perso Snajider». Così Josè Mourinho, ai microfoni Rai dopo il successo dell'Inter nella finale di Coppa Italia. «Abbiamo giocato per 90 minuti con aggressività ed intesità, abbiamo fatto il gol e poi abbiamo controllato, non è arrivato il due a zero in contropiede. Poi la Roma ha perso un pò la testa».
Josè Mourinho lascia ancora aperta la porta a un possibile addio a fine stagione. «Non conto io, ma conta il fatto che l'Inter oramai abbia fatto il salto: e indietro non torna», ha risposto il tecnico nerazzurro, ai microfoni Rai, alla domanda sul rischio di perderlo per il club di Moratti Ma c'è la possibilità che rimanga? è stato l'altro quesito: «Sì, certo», ha replicato Mourinho
MILITO,COPPA NUOVA CARICA PER CAMPIONATO «Siamo veramente felici, è stata una partita sofferta». Milito, autore del gol vittoria dell'Inter nella finale di Coppa Italia contro la Roma, racconta la sua gioia ai microfoni Rai. «Abbiamo vinto il primo dei tre titoli in gioco. Ora aspettiamo gli altri due. Questa vittoria - ha aggiunto l'argentino - ci darà ancora più morale per il campionato e per affrontare il Chievo». Milito ha poi riconosciuto i meriti della Roma: «Una grandissima squadra, noi siamo stati bravi a sfruttare l'occasione e poi a difendere il risultato».
RANIERI, TOTTI? FALLO FRUSTRAZIONE, NON DOVEVA «Quello di Francesco è stato un fallo di frustrazione: non doveva farlo». Così Claudio Ranieri commenta il brutto calcio di Totti a Balotelli, che è costato al numero 10 giallorosso l'espulsione finale in Roma-Inter. «Noi non siamo riusciti a giocare come sappiamo - ha aggiunto alla Rai il tecnico giallorosso - e come avevamo fatto a San Siro e al ritorno di campionato. Loro ci hanno punito su una disattenzione, onore ai vincitori. Il campionato? Noi non molliamo nulla».
guarda il fallo di Totti a Balotelli
TOTTI, BALOTELLI MI AVEVA DETTO QUALCOSA «Balotelli mi aveva detto qualcosa? Sì». Così Francesco Totti, nella zona mista delle interviste del dopo Inter-Roma di Coppa Italia. Ma come mai quel calcio all'interista? «Anche per quello che aveva fatto a S. Siro».
MATERAZZI, 2 PUGNI DA MEXES MA GRAZIE PER GOL MILITO Veleno in coda per Inter-Roma: «Partita aggressiva? Sì - ha detto alla Rai l'interista Marco Materazzi - si sono visti due pugni in campo di Mexes. Però lo ringrazio: perchè sul gol di Milito ci ha dato una bella mano...».
TONI SCUSA TOTTI: ''CHIVU HA FATTO DI PEGGIO...''
"Quando giochiamo contro l'Inter c'è sempre qualche episodio strano". Luca Toni non la manda a dire all'arbitro Rizzoli, e commenta così la sconfitta della Roma nella finale di Coppa Italia contro l'Inter. "E' stata una partita velenosa - ammette Toni -. Loro la buttano sulla fisicità ma hanno spesso un atteggiamento arrogante. Però molti episodi non sono stati fischiati, io invece vorrei presentarmi qualche volta qui e dire che ci hanno regalato la partita ma con l'Inter non succede mai. Anzi... L'Inter è una squadra forte, però non mi ricordo episodi contro questa squadra. Nel campionato tedesco le grandi sono meno aiutate". Un giudizio sul fallo di Totti su Balotelli che al n.10 è costato l'espulsione: "Francesco è stato molto insultato altrimenti non avrebbe mai reagito così - dice Toni -. Non dobbiamo vedere solo le reazioni, ma anche da cosa sono state provocate". Poi aggiunge: "Anche Chivu mi sembra non si sia comportato bene: alla fine ha fatto dei gesti che non ci sono piaciuti".
TOTTI, CHE FALLACCIO -VIDEO ALEMANNO:"BRUTTO ESEMPIO"
Dopo il brutto fallo di Totti su Balotelli nella finale di coppa Italia, sono moli i personaggi dello sport e non che hanno voluto dire la loro sull'accaduto. Tra attenuanti e spiegazioni c'è chi condanna il capitano giallorosso e chi cerca di trovare una motivazione per il folle gesto. Ma adesso per Francesco Totti, il Sudafrica sembra più lontano.
SACCHI Arrigo Sacchi invita a non crocifiggere Francesco Totti per il calcione rifilato a Mario Balotelli nella finale di Coppa Italia. «Una pagina triste, ma ce ne sono state tante nel calcio italiano, a cui Totti ha dato molto», dice l'ex ct azzurro al telefono con l'ANSA. La colpa è «di tutti, siamo tutti colpevoli» per l'atmosfera insopportabile che si è creata intorno e dentro le partite. «Stanno succedendo cose che devono farci preoccupare», ha aggiunto. L'ex commissario tecnico della Nazionale, alla domanda su un'eventuale convocazione di Totti per i Mondiali e su casi simili da lui affrontati, ha risposto: «Tenerne conto? Non so se Lippi lo farà, io il ct l'ho già fatto. Errare è umano, l'importante è non ripetersi. Io non ho convocato giocatori importanti, come Zenga, Panucci ed altri, perchè avevano avuto comportamenti a mio giudizio non irreprensibili o deontologicamente non corretti. Bastava che rifiutassero una panchina nella loro squadra o mandassero a quel paese qualcuno. Forse ero troppo severo, in un mondo che non conosce regole».
LEHNER «Da romanista mi tocca riconoscere il merito dell'Inter ed i demeriti dell'ex calciatore Totti, ormai più da spot televisivi che da campo di calcio, nonchè di quanti gli hanno rinnovato il contratto sin quando diverrà nonno». Lo dice il parlamentare del Pdl Giancarlo Lehner. «Duole, inoltre, che a trafiggerci sia stato Milito, la grande punta offerta a suo tempo alla società giallorossa, ma che un noto dirigente giudicò non da Roma. Quel genio, che a Milito preferì Batista, è ancora lì».
ALEMANNO «C'è un invito a tutti i giocatori a dare l'esempio. È vero, e io concordo, ciò che dicono Totti e i romanisti ovvero che ci sono state delle provocazioni e io le ho viste. Considerato che l'Inter vinceva, i giocatori neroazzurri se le potevano risparmiare. In ogni caso non bisogna rispondere alle provocazioni». Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha commentato l'azione fallosa del capitano giallorosso Francesco Totti che gli è costata l'espulsione. «Credo che nel futuro del calcio - ha aggiunto - ci debba essere uno sforzo di tutti i calciatori, soprattutto di quelli che hanno più valore, a dare l'esempio». Riguardo all'aspetto sicurezza, Alemanno ha sottolineato che «possiamo tirare un sospiro di sollievo perchè tutto sommato questa partita che destava grandi preoccupazioni è passata senza incidenti. Qualcosa è successo, ed è sicuramente condannabile, ma temevamo di peggio. Ringrazio tutti i tifosi - ha concluso il sindaco - per aver mantenuto la calma e aver isolato i pochi violenti».
ALTOBELLI «Ero sicuro che non passasse inosservato, un fallo di una cattiveria indescrivibile. Le immagini faranno il giro del mondo e non faranno fare una bella figura a Totti. Ma quello non è Francesco Totti, è stato un momento di follia. Ha certamente sbagliato, ma mi auguro che questo gesto venga capito». Sono le parole dell'ex attaccante dell'Inter Alessandro Altobelli a calciomercato.it, sul calcio di Totti a Balotelli nel finale della sfida di Coppa Italia vinta dai nerazzurri ieri sera allo stadio 'Olimpicò di Roma. La squadra di Mourinho si è imposta 1-0 grazie ad un gol di Milito nel primo tempo. Una partita intensa e giocata sui nervi: «C'è stato molto nervosismo -dice Altobelli-, ma era prevedibile viste tutte le polemiche dell'ultima settimana. Questa finale è stata disputata dalle due squadre che sono state più continue. L'Inter ha dimostrato, ancora una volta, di essere la migliore, la più forte, sapendo anche cambiare in corsa e facendo giocare calciatori che durante la stagione sono stati poco utilizzati da Mourinho».
BENVENUTI «Il controllo deve essere parte del campione, altrimenti non sei un campione». Nino Benvenuti, ex grande pugile, esprime così il suo rammarico per il calcione rifilato ieri da Francesco Totti a Mario Balotelli nella finale di Coppa Italia giocata a Roma. «Sono fatti per me deplorevoli, sono dispiaciutissimo, questi ragazzi che giocano a pallone devono sapersi controllare», ha aggiunto l'ex campione del mondo dei pesi medi, che oggi a Sesto Fiorentino (Firenze) ha fatto tappa col suo tour promozionale per aiutare economicamente l'amico ed ex rivale Emile Griffith. «I grandi campioni di uno sport - ha detto Benvenuti - non devono rimanere solo grandi campioni di quell'esercizio, devono diventare anche uomini, essere educati a stare al mondo in maniera coesa, unita con tutti gli altri. Il grande campione del calcio è un uomo che non lo ha chiaro, mi spiace dirlo: si sente osannato, un dio in terra. Oltre ad avere un allenatore per come si tirano i calci, per come si fa ginnastica, per come si vive la vita dell'atleta, dovrebbero essere educati a vivere la vita dell'uomo».(
MAZZONE «Non mettiamolo in croce adesso. Bisogna anche dire che Balotelli è davvero un provocatore. Ci siamo già dimenticati che ha litigato con tutti? Con i tifosi, l'allenatore e con i compagni di squadra? È un tipo che offende, insulta. Balotelli deve aver offeso pesantemente Francesco Totti». Carlo Mazzone, ex allenatore della Roma, spiega così a calciomercato.it. il fallo del capitano della Roma nei riguardi dell'interista Mario Balotelli nei minuti finale di inter-Roma, finale di Tim Cup, vinta dall'Inter 1-0. «Totti era entrato in campo nervoso, ma era normale, poi, evidentemente, l'interista gli ha detto qualcosa di eccessivo e lui non c'ha visto più: gli è corso dietro e gli ha rifilato un calcione», ha aggiunto Mazzone. «Perchè così nervoso? Probabilmente Francesco voleva giocare dall'inizio e non ha gradito la panchina, anche perchè a Parma aveva giocato bene, era stato determinante e probabilmente non se lo aspettava, ma queste sono scelte tecniche e noi non ne conosciamo i motivi. Vorrei sapere però che cosa Balotelli ha detto Totti, cosa è successo». Totti secondo Mazzone che lo conosce bene non è quello. «Al di là del gesto che ha fatto, Francesco Totti rimane Francesco Totti, ossia un persona meravigliosa e generosa che durante una partita ha perso la testa per delle provocazioni. Provocazioni, ripeto da non sottovalutare. Francesco è un ragazzo dalla grande umanità, che fa beneficenza, ma questo i 'giudicì non lo dicono, questo non viene considerato, solo quando uno fa un errore, quando 'je parte la broccà, come diciamo noi romani, tutti hanno qualcosa da dire, tutti accusano dimenticandosi il passato e non indagando sui motivi del gesto», prosegue l'ex allenatore.
LA SPIEGAZIONE DI TOTTI Francesco Totti, attraverso il suo sito, spiega la violenta reazione avuta durante la finale di Coppa Italia, con il calcio rifilato all'interista Mario Balotelli che, pur senza nominarlo mai direttamente, definisce un provocatore sistematico. «In una partita di calcio e soprattutto in momenti così importanti della stagione - scrive Totti - credo possa capitare di essere nervosi. Va anche detto che sul campo non si riescono sempre ad ignorare offese così pesanti, dirette ad infangare una città ed un intero popolo. Soprattutto poi quando questi continui e costanti insulti provengono sempre dalla stessa persona, che fa della provocazione sistematica il suo biglietto da visita».
COSA E' SUCCESSO Francesco Totti a tinte forti, nel bene (con giocate e cucchiai d'autore) e nel male come questa sera con il calcione rifilato a Balotelli, negli ultimi minuti della finale di Coppa Italia. Nel giorno in cui l'Inter si aggiudica la sua sesta Coppa nazionale, fa notizia soprattutto il finale da far west con il colpo violento rifilato da dietro all'interista: un brutto gesto che è costato il rosso al capitano e che può indurre Marcello Lippi a rinunciare definitivamente a lui (VOTA SE FRANCESCO TOTTI MERITA LA CONVOCAZIONE IN NAZIONALE).
Sulla graticola Totti ci è finito spesso, basti pensare al suo tormentato rapporto con la nazionale: dall'espulsione contro la Corea decisa dall'arbitro Moreno ai Mondiali del 2002, allo sputo al danese Poulsen durante Euro 2004, alla visita 'fiscale' con la nazionale di Lippi a Palermo, a settembre dello stesso anno, per finire alla decisione presa dopo la vittoria mondiale a Berlino, il ritiro azzurro tra le polemiche. Totti è anche quello delle beffe agli avversari, come la maglia con la scritta «Vi ho purgato ancora» che mostrò dopo un derby vinto e che fece imbestialire i laziali (il cui simbolo Di Canio ha spesso duellato verbalmente con il 'Pupone' sui giornali) oppure quella mano con il segno 4 sventolata agli juventini, e a Lippi, per sottolineare un rotondo successo della sua Roma sui bianconeri. Poi il doppio pollice verso alla Lazio, nell'ultimo derby, ed il finale al veleno che ne è derivato. La squalifica più lunga è quella presa nell'aprile 2005, cinque giornate per un calcetto e uno schiaffo a un suo ex compagno di squadra, quel Colonnese nell'occasione difensore del Siena. Totti accettò le decisioni della giustizia sportiva, sottolineando però che il collega lo aveva offeso «come padre e come marito». «Balotelli mi aveva detto qualcosa» ha provato a giustificarsi Totti: ma l'immagine che resta impressa è il suo raptus ai danni dell'avversario, riproposta in decine di replay.
MOURINHO: PUO' SUCCEDERE La serata finisce con Mourinho che bacia la coppa Italia, primo trofeo conquistato nella stagione e Chivu che fa i pollici versi sotto la tribuna Monte Mario. La coppa Italia va all'Inter, Ranieri fa i complimenti agli avversari. Mourinho analizza la gara: «Dopo l'espulsione di Totti la Roma è finita. Hanno perso la testa poi l'espulsione di Totti ci può stare, non sono nessuno per giudicare gli altri, in quel momento può scattare la frustrazione e la testa si può perdere, può succedere».
RANIERI: FALLO DI FRUSTRAZIONE «Quello di Francesco è stato un fallo di frustrazione: non doveva farlo». Così Claudio Ranieri commenta il brutto calcio di Totti a Balotelli, che è costato al numero 10 giallorosso l'espulsione finale in Roma-Inter. «Noi non siamo riusciti a giocare come sappiamo - ha aggiunto alla Rai il tecnico giallorosso - e come avevamo fatto a San Siro e al ritorno di campionato. Loro ci hanno punito su una disattenzione, onore ai vincitori. Il campionato? Noi non molliamo nulla».
DE ROSSI: ORA SARA' MASSACRATO «Può succedere, ma adesso Totti sarà massacrato». Daniele De Rossi commenta così il fallo del n. 10 romanista, apparso decisamente nervoso, su Balotelli che ha 'macchiatò la finale di Coppa Italia tra Inter e Roma. Anche a De Rossi viene chiesto se il nervosismo della Roma possa essere stato provocato da quanto successo domenica scorsa in Lazio-Inter. «Non penso - risponde il centrocampista - perchè loro (l'Inter n.d.r.) non c'entravano niente: se mi regalano una torta io la prendo e me la mangio. L'Inter che doveva fare? La vergogna è stata la Lazio, ma non dobbiamo essere ipocriti, in Italia non solo la Lazio fa partite del genere. In Spagna ci sono i premi a vincere che in Italia non sono regolari e secondo me non è giusto».
TONI: GUARDIAMO LE PROVOCAZIONI «Quando giochiamo contro l'Inter c'è sempre qualche episodio strano». Luca Toni non la manda a dire all'arbitro Rizzoli, e commenta così la sconfitta della Roma nella finale di Coppa Italia contro l'Inter. «È stata una partita velenosa - ammette Toni -. Loro la buttano sulla fisicit… ma hanno spesso un atteggiamento arrogante. Però molti episodi non sono stati fischiati, io invece vorrei presentarmi qualche volta qui e dire che ci hanno regalato la partita ma con l'Inter non succede mai. Anzi... L'Inter è una squadra forte, però non mi ricordo episodi contro questa squadra. Nel campionato tedesco le grandi sono meno aiutate». Un giudizio sul fallo di Totti su Balotelli che al n.10 è costato l'espulsione: «Francesco è stato molto insultato altrimenti non avrebbe mai reagito così - dice Toni -. Non dobbiamo vedere solo le reazioni, ma anche da cosa sono state provocate». Poi aggiunge: «Anche Chivu mi sembra non si sia comportato bene: alla fine ha fatto dei gesti che non ci sono piaciuti». Quanto ha pesato Lazio-Inter sul nervosismo della Roma? «Di quella partita non parlo perchè tutti hanno visto quello che è successo - risponde Toni -. Ora spero che ci sia qualche sorpresa in queste ultime due partite, ma è difficile».
FONTE: Leggo.it
06/05/2010
Milito firma la prima conquista Roma a terra, Totti vergogna !
CALCIO/COPPA ITALIA. All'Olimpico l'Inter non fallisce l'appuntamento e sconfigge con merito la squadra di Ranieri. Il capitano espulso nel finale per un fallaccio su Balotelli. Partita nervosa, decisa da una prodezza del cannoniere argentino
FONTE: LArena.it