HELLAS VERONA 4-3 LEGNANO: Come d'abitudine vi propongo oggi la rassegna stampa del giorno dopo con commenti, pagelle e curiosità a cura dei più popolari quotidiani locali. Tiene banco, ovviamente, il calo subito dagli scaligeri nel secondo tempo quando, dopo 45 minuti strepitosi (errorino di CONTI sul vantaggio avversario a parte) conclusisi con l'HELLAS avanti per 4 a 1 ed i butei che pensavano di godersi finalmente una Domenica senza batticuore, il VERONA provava ad amministrare la partita e al contempo di buttare al vento una vittoria che fino a quel punto non sembrava essere messa in discussione dal malcapitato LEGNANO dell'ex NIZZETTO e di 'Popeye' LOMBARDO. I lilla hanno dato (speriamo) una bella lezione ai gialloblù e quella quasi incredibile rimonta dovrebbe aver fatto capire ai ragazzi di REMONDINA che solo le grandi squadre possono permettersi di fare accademia e l'HELLAS attuale non lo è di certo! Peccati di gioventù? Forse sì ma sicuramente non veniali! L'atteggiamento dei butei in campo fa più di metà partita ed il VERONA ha dimostrato in più occasioni di andare in difficoltà quando, a causa di qualsiasi motivo, smette di giocare. Lo ha sottolineato il mister e tanti giocatori... Non mancheranno, sarei pronto a scommetterci, di sottolinearlo ulteriormente anche PREVIDI e PRISCIANTELLI che, stavolta insieme al vice-allenatore BRUNI, dovranno far capire una volta per tutte cosa significa giocare al BENTEGODI: la sufficienza lasciatela ad altri stadi in altre occasioni, qui vogliamo gente che sputi l'anima per 100 minuti su 90!
I PROTAGONISTI: TIBONI, La mia tripletta? Merito di tutta la squadra. BERGAMELLI lancia l'allarme, 'Il presidente dell'ATALANTA ha detto in un'intervista che nella prossima stagione lo vuole riportare a Bergamo!'... Beh intanto è in comproprietà (come PAROLO e CAMPAGNA, CONTI e lo stesso BERGAMELLI tanto per citarne alcuni), alla faccia di tutti quelli che accusavano la società e Nardino PREVIDI in particolare di aver opzionato giovani scarsi perchè quelli in gamba erano già accasati altrove! Dove sono ora questi? E come la pensano? Vuoi vedere che torneranno a farsi vivi, come fanno i corvi, quando le cose andranno meno bene? Sarei pronto a scommetterci... Per ora tutti contenti! Con gli stessi corvi in testa a dire 'Visto? Sempre avuto fiducia di questo VERONA!'... Che tristezza! Ed il brutto è che in testa al corteo della coerenza ci sono proprio i cosiddetti 'addetti ai lavori'... REMONDINA, 'Un VERONA dalle due facce! Meglio così, forse qualcuno pensava già di essere diventato grande... LOSETO? Giusto dargli un'opportunità', concordo in pieno col mister: sul 4 a 1 a favore in casa come fai a non far giocare chi gioca meno? La quasi rimonta del LEGNANO non è stata colpa delle scelte sbagliate del mister che stavolta, a mio modesto avviso, non ha sbagliato proprio nulla.
Sonante vittoria dell'HELLAS ma quel secondo tempo...
|
I contributi filmati del TGGialloblù:
- VERONA-CESENA: LA TRIPLETTA DI CAMMARATA
- GUARDA IL "CUCCHIAIO" DEL TIBO
- GUARDA IL SECONDO GOL DEL TIBO
- GUARDA IL TERZO GOL DEL TIBO
- VERONA-LEGNANO 4-3: GUARDA IL SERVIZIO VIGHINI
- TIBONI: VI RACCONTO IL CUCCHIAIO
- REMONDINA: TROPPI ALTI E BASSI
- GARZON: PROBLEMA MENTALE
- CONTI: ERRORE MIO SUL PRIMO GOL
- VERONA-LEGNANO 4-3: LA SINTESI
ALTRE NEWS: LE PAGELLE, premiano TIBO-GOL con medie superiori all'8 che, per chi non ha visto la partita, sembreranno pure esagerate ma vi assicuro che così non è: Il TIBO è stato semplicemente devastante! Buone partite anche per RAFAEL e BELLAVISTA. SCAPINI si è dannato l'anima ma per un attaccante sbagliare certi gol è imperdonabile! Vero è che lui c'è sempre e fa un grande movimento. Un grosso aiuta per chi gli gioca a fianco... Anche CONTI ha sostituito degnamente BERGAMELLI, e ha pure segnato (bellissima l'esultanza a mo' di arciere che vedete nelle foto B/=\S), peccato per quell'errore, ammesso pure da Christian, sul primo gol lilla. LE 11 CAPIGLIATURE PIÙ BRUTTE DI SEMPRE: Da VALDERRAMA a SEAMAN, da VOELLER a LALAS a CANIGGIA, qualcuno si è preso la briga di valutare il top 11 di sempre in base alle acconciature non proprio splendide (ma a me la chioma di CANIGGIA in volo verso la porta mi esaltava). VITA DA EX: Brutto infortunio per ABBRUSCATO, frattura scomposta di tibia e perone... POSTICIPO amaro per il PRO PATRIA che cade a RAVENNA, la SPAL conserva la testa del Girone A con tre punti di vantaggio sui bustocchi...
Commenta l'articolo: | oppure |
GIOCO PRONOSTICI:
Gran bella partita dell'HELLAS a PRO PATRIA e del nostro Martino 'Buona Forchetta' che con 7 punti si classifica al primo posto e diventa CAMPIONE di GIORNATA per la seconda volta in 12 concorsi effettuati ma sopratutto balza immediatamente alle spalle del capolista RobRoy e lo insegue a 3 lunghezze :!: :!: :!: (veito se le fa bòn la pearà e la soprèssa con un gosso de rosso :?: UAUAUAUA) Grande Martin ;o) Ma bravi anche Pose Gialloblù, Mister Loyal e RobRoy rispettivamente secondo e terzi.
RougeHellas ha giocato in ritardo rispetto all'anticipo di SABATO fra PRO SESTO e LUMEZZANE per cui becca i punti dell'ultimo (per la cronaca aveva realizzato 4 punti... Mi dispiace ma le regole sono regole :O( )
Dopo l'ammonizione brutta giornata per Bridget SFIGADONA di GIORNATA con soli 2 punti (e tanta voglia di crescere in tutti i sensi UAUAUA)
In classifica generale Boro scala di un posto così come retrocedono Bruni e Gabri :!: Ma è molto importante in 'chiave salvezza' anche l'aggancio di Pose Gialloblù a Mister Loyal in fondo alla classifica. Alla prossima butèi ;o)
Gioco pronostici B/=\S 2008/2009 | |
Giocatore | Punti |
RobRoy | 60 |
Martino | 57 |
Boro | 56 |
Bruni, Gabri | 55 |
Bubu77, MR31032001, Smarso | 52 |
Bridget e RougeHellas | 48 |
Scaligero | 47 |
Ale90HVr | 46 |
Mister Loyal, Pose Gialloblu | 45 |
ALBO D'ORO CAMPIONI |
2007/2008 L. Bruni F.C. |
2006/2007 Ark (Ex-Alberto) |
2005/2006 Ark (Ex-Alberto) |
2004/2005 Ark (Ex-Alberto) |
2003/2004 Ark (Ex-Alberto) |
Puoi commentare questo articolo sul forum BONDOLA/=\SMARSA oppure in coda a questo post per aprire magari uno scambio di opinioni... Con la prima di campionato è ripartito il gioco pronostici B/=\S: l'anno scorso la spuntò BRUNI per un solo, misero punto! (fra l'altro preso alla rubentina); brucia ancora ma, anche quest'anno ci sarà da giocarsela! Che aspettate dunque? Si potrà giocare fino all'inizio delle partite!
- Hellas forza quattro, ma quanta paura
AL “BENTEGODI” I GIALLOBLÙ CHIUDONO IL PRIMO TEMPO SUL 4-1 CON UN SUPER-TIBONI, POI NELLA RIPRESA SOFFRONO
Con un roboante 4-3 sul Legnano l’Hellas mette tre punti in saccoccia nella domenica d el l ’esaltazione collettiva per Christian Tiboni (per tutti ormai “Tibo-gol”) autore di tre magnifiche reti. Ma non sono tutte rose e fiori per la squadra di Remondina, anzi. Dopo un primo tempo in cui il Verona ha schiacciato il Legnano, i gialloblù hanno infatti disputato una ripresa “con la spina staccata”, rischiando il clamoroso pari nel finale. «Sarebbe stato come perdere due partite se ci avessero raggiunti» ci dice Luciano Bruni a fine gara. Al Bentegodi i più di novemila spettatori sfidano il maltempo per assistere ad una gara che non dimenticheranno facilmente. Il “Remo ” manda in campo gli undici che nelle ultime tre gare hanno conquistato cinque punti, ad eccezione di Bergamelli che sabato mattina ha accusato uno stiramento al l’adduttore. Al suo posto c’è Christian Conti, che non deluderà le attese. Tuttavia, proprio una sua dormita, assieme a quella dei compagni di reparto, porta il Legnano in vantaggio dopo nove minuti, quando Bertoli insacca di testa su angolo dalla sinistra. Hellas colpito, Hellas che reagisce. Al 14’ Gar - zon sfugge in area a Cilona che poi lo abbatte: rigore e ammonizione per il lilla. Equi cominciano le magie di Tiboni, che con un cucchiaio alla Panenka fa 1-1.
L’Hellas, esaltata dal pari, spinge forte, frastornando i legnanesi con azioni ad innesco rapido di Parolo, Campisi e Tiboni, sempre lui, che affonda sulla destra facendo male all’avversario. Da una punizione di Campisi sulla trequarti Scapini va a colpo sicuro ma la palla rimbalza sul palo, Conti di prepotenza scaraventa dentro: è il 21’ e il Verona fa il due. Il bello deve ancora venire, però. Perché Tiboni ha un piede fatato e al 32’ parte alla Elkjaer sulla destra e fa secco Ioime con una bordata. Non domo, l’attac - cante sfrutta al 42’ un bel cross di Garzon per insaccare al volo in diagonale. Impressionante. La ripresa, invece, racconta di un Verona mollo, che cerca di amministrare il triplo vantaggio, senza riuscirci. Entra Loseto per Moracci. Ivan è sfortunato e regala a Bosio la palla dell’assist per Lanteri, che fa il due per i suoi. Il Legnano trova il terzo gol al 71’con Romeo solo in area, l’Hellas sbandama non tracolla. Girardi, al posto di Tiboni, solo in avanti non riesce ad incidere e i gialloblù arrancano, ma anche grazie a Rafael
- «La tripletta è merito di tutti»
IL DOPOPARTITA TIBONI FA IL MODESTO E DIVIDE IL MERITO DEI GOL CON I SUOI COMPAGNI
Il “Remo”vede il bicchiere mezzo pieno: «Verona a due facce, ma mi tengo i 3 punti. Purtroppo non sappiamo amministrare il risultato». «Sono contento per i miei gol, meno per i rischi che abbiamo corso nella ripresa». Modesto e pacato, l’eroe della giornata non si esalta per la splendida tripletta. I tifosi fuori dallo stadio attendono Christian Tiboni e gli cantano il suo coro chiedendo foto ricordo. I genitori lì a pochi metri assistono alla scena, la mamma si commuove. Christian fa il muso da duro, sa di essere forte ma è anche consapevole dei suoi soli vent’anni. «Tre gol sotto la curva, che si vuole di più? Ma la mia tripletta è merito di tutta la squadra», dice il Tibo.
«Il presidente dell’Atalanta in settimana ha detto in un’intervista che lo rivuole il prossimo anno», ci soffia nell’orecchio Bergamelli, che ci racconta anche di dover star fuori almeno un mese.
Poi arriva Remondina, felice dei tre punti. «Certo, abbiamo visto due Verona. Splendido nel primo tempo, opaco nella ripresa. Preferisco in ogni caso vedere il bicchiere mezzo pieno e mi tengo stretti i tre punti, considerando che domenica andremo da un lanciatissimo Venezia. Loseto in campo? Ho ritenuto giusto offrirgli questa possibilità, non pensando ad un calo che avrebbe coinvolto tutta la squadra». «Noi - conclude il “Remo” - non siamo capaci di amministrare una partita, anche sul 4-1 dovevamo continuare a spingere. Ci servirà da lezione. Forse, vincendo con tre gol di scarto avremmo pensato di essere diventati grandi. Così, invece, avremo modo di riflettere sui nostri errori».
Se Remondina fa il filosofo, Conti è felice del suo ritorno in campo. «Anche se mi dispiace per l’infortunio di Bergamelli. Siamo un gruppo unito, tutti sanno di avere bisogno di tutti. Non a caso pure Sibilano è venuto oggi a vederci». Lorenzo si sta curando ancora fuori città, ma vi rientrerà presto.
- LE PAGELLE
8,5_Il migliore è Tiboni Sessanta minuti di magia in campo. È un ragazzo che farà tanta strada, godiamocelo tutto finché è qui a Verona.
7_Rafael Un po’ fermo sul primo gol, sugli altri può fare poco ma tira fuori due grandi parate nel momento più difficile ed è lì che capisci quanto sia importante.
6_Campagna Non sbaglia nel primo tempo, spinge meno ma su quella corsia ci sono Garzon e Tiboni che nel primo tempo pensano ad offendere. Altra prova di maturità superata per Dario.
6_Conti Dopo molte settimane è di nuovo titolare e la squadra ritrova il bravo giocatore che aveva conosciuto. Qualche responsabilità sui gol, ma fa quello, essenziale, del 2-1.
6_Ceccarelli La difesa non può avere voti eccessivi dati i tre gol subiti, anche se è tutta la squadra a non girare nella ripresa. Ma Luca c’è, e si vede.
6_Moracci Finché gioca il Verona subisce un solo gol. La squadra non può fare a meno di lui per un intero tempo. Più preciso anche nella fase di rilancio del gioco.
6,5_Garzon Si guadagna il rigore, offre un assist- gol per Tiboni, c’è dappertutto ed è uno dei più continui anche nella ripresa, anche se pure lui, come tutti, cala nel rendimento nella seconda parte di gara.
7_Bellavista Nel primo tempo si vede la sua esperienza nel dare la carica e i ritmi giusti per recuperare lo svantaggio iniziale. Offre complessivamente una prestazione molto convincente, particolarmente nel primo tempo.
6,5_Campisi un voto in più nel primo tempo quando recupera palloni e partecipa in maniera ottima al gioco offensivo del Verona, uno in meno nella ripresa quando scompare assieme agli altri.
6,5_Parolo come Campisi mette il suo zampino nel magnifico primo tempo. Sembra più rapido del solito anche se sul terreno inzuppato le sue doti tecniche non riescono ad esprimersi al meglio. Ripresa sonecchiante.
6_Scapini È tanto generoso quanto sfortunato, il gol proprio non vuole entrare, nonostante due ottime occasioni avute per segnare. Ma il suo lavoro per la squadra è ineccepibile. Dai Scapo, insisti.
5,5_Loseto È sfortunato. Remondina gli concede 40 minuti nella ripresa. Sbaglia su Bosio che lo beffa e va in area offrendo a Lanteri (che menomale Lombardo ha tolto...) il gol del 4-2 che ringalluzzisce il Legnano. Ivan potrà rifarsi.
6_Girardi La squadra non... gira e lui può fare poco da solo
- LE ALTRE PARTITE
La Pro Patria gioca in posticipo ma nel frattempo la Spal allunga
>> La Spal fa il suo dovere battendo in casa il Novara, e in attesa del posticipo tra Ravenna e Pro Patria stacca i bustocchi di tre lunghezze. Vince anche la Cremonese, mentre Pro Sesto- Lecco è stata rinviata per impraticabilità del campo.
I risultati del 14° turno Questo il quadro completo dei risultati della 14ª giornata del girone A della Lega Pro I divisione: Cremonese- Monza 2-0, Lumezzane- Cesena 0-3, Padova-Pergocrema 0-0, Portogruaro- Reggiana 4-0, Pro Sesto- Lecco (rinviata), Sambenedettese- Venezia 1-3, Spal- Novara 1-0, Ravenna-Pro Patria stasera alle ore 20.45.
La nuova classifica Spal 27, Pro Patria 24, Novara 23, Cremonese e Padova 22, Reggiana 20, Cesena e Verona 19, Lumezzane e Pergocrema 17,Sambenedettese e Monza 16, Venezia (-2), Ravenna e Pro Sesto 14, Lecco, Portogruaro e Legnano 13.
Il prossimo turno Queste le partite di domenica domenica 7 dicembre (inizio alle 14.30): Cesena- Spal, Lecco-Padova, Legnano- Sambenedettese, Monza- Ravenna, Novara-Pro Sesto, Pergocrema-Lumezzane, Pro Patria-Portogruaro, ReggianaCremonese, Venezia-Verona.
FONTE: DNews.eu
- Che sofferenza al Bentegodi col Legnano: da 4-1 a 4-3, ma è una vittoria preziosa
L’Hellas col fiatone si avvicina ai play off
Vedere l’Hellas è come salire su una giostra. Un ottovolante che non sai mai cosa ti possa riservare. Ogni tanto una curva, una sbandata, una discesa e poi ancora una salita. Quando pensi di aver vinto tranquillamente una partita che hai dominato ecco infatti che ti si apre la valle dell’incubo, una nuova spaventosa attrazione che riesce a tenere con il fiato sospeso chi frequenta il Bentegodi di questi tempi.
Raccontare Verona-Legnano non è mica facile. Basti pensare che la Remondina-band (ancora una volta) è partita col piede sbagliato. Al 9’ è già sotto dopo la solita incompresione su calcio d’angolo tra Conti (in campo al posto dell’infortunato dell’ultimora Bergamelli) e Rafael che permette a Bertoli di fare lo 0-1. E’ la sberla che serve per rivatilizzare l’Hellas. Che infatti pareggia dopo 4’. Garzon viene atterrato in area da Cilona e l’arbitro fischia il calcio di rigore. Dal dischetto va Tiboni che giusto per dare un’altra lucidata alle coronarie dei tifosi fa il cucchiaio alla Totti. Il Verona va che è una meraviglia. Al 20’ il 2-1 di Conti, dopo il palo di Scapini. Hellas persino esagerato: al 32’ Tiboni fa esplodere lo stadio con il gol del 3-1. Finita? Macché, i gialloblù fanno poker prima del riposo: splendida imbeccata di Garzon ancora per Tibo-gol e rete del 4-1, per il bomber che sale a quota sette in classifica marcatori. Nel secondo tempo entra in campo un altro Hellas. Che esce pian piano dal match, mentre il Legnano vi rientra. Al quarto d’ora Lanteri accorcia le distanze, mentre la difesa scaligera è occupata nella siesta pomeridiana. Al 71’ Romeo servito da Chiazzolino infila Rafael per il 4-3. Gli ultimi 20’ sono sofferenza alla stato puro. Ma dopo sei di recupero, anche il Bentegodi può gioire.
I gialloblù adesso sono a tre lunghezze dai play off. Mister Remondina è sintetico. «Una vittoria importante, anche se sofferta troppo».
- Pagelle
Tripletta per Tiboni: domenica da incorniciare
RAFAEL 6
Sul primo gol divide la colpa con Conti. Si riscatta nel secondo tempo. Esce sempre troppo poco.
CAMPAGNA 6
Il bimbo ha bisogno di rifiatare un po’.
CECCARELLI 6,5
Sempre puntuale. Ormai è come il Big Ben.
CONTI 6,5
Un gol per cancellare l’indecisione sul vantaggio del Legnano.
MORACCI 6
Poco coraggioso sulla fascia (dal 54’ LOSETO 5: Remondina gli dà l’occasione della vita. E lui la spreca).
GARZON 6,5
Partita di grande generosità.
BELLAVISTA 6
Normale amministrazione.
CAMPISI 6
Non incanta, ma anche lui non sfigura.
PAROLO 6,5
Ogni tocco, una carezza.
TIBONI 8
Tre gol, un rigore col cucchiaio. La più bella domenica della sua vita (dal 62’ GIRARDI 5,5: dovrebbe reagire, ma non ne ha la forza).
SCAPINI 6
Generoso quanto impreciso (dall’89’ CORRENT ng).
FONTE: Leggo.it
- Calcio: gli 11 con la peggiore capigliatura
Dalla corona leonina di Valderrama alle treccine di Taribo West, dal triangolo di Ronaldo alla coda di Seaman
Negli ultimi anni grazie all'aspetto seducente e alla bellezza fisica alcuni calciatori come David Beckham hanno costruito il loro successo internazionale puntando anche su doti extracalcistiche. Ma c'è stato un tempo in cui famosi campioni non davano tanta importanza al look e calcavano i campi di tutto il mondo con acconciature di dubbio gusto. La Cnn riprende una rassegna stilata da Football Fanzone, sito web dedicato al calcio e ai suoi fan, nella quale è presentato il team di undici giocatori con le capigliature peggiori di sempre. Ecco dal portiere agli attaccanti l'ipotetica squadra di calcio meno fashion della storia.
DAVID SEAMAN - La sua lunga coda di cavallo, portata per diverse stagioni, non aveva nulla a che fare con il divin codino di Roberto Baggio e o quello più alla moda del connazionale David Beckham. Tuttavia la capigliatura di David Seaman, portiere dell'Arsenal e della nazionale inglese, è rimasta celebre tra gli appassionati di football almeno quanto i suoi storici baffi.
TARIBO WEST - Chi lo ricorda all'Inter e nella nazionale nigeriana rimembrera' che per un periodo il roccioso difensore africano Taribo West aveva la testa completamente rasata, con solo due chiazze di capelli sulla parte superiore della testa che assomigliavano a due piccole antenne.
ABEL XAVIER - La sua carriera è stata costellata di alti e bassi. Come il suo look. Il portoghese Abel Xavier è stato paragonato a lungo al fotomodello Satya Oblet, ma durante gli Europei del 2000 con la barba e i capelli completamenti bianchi assomigliava più a un giovane Babbo Natale.
KAZUYUKI TODA - La sua cresta rossa ha dato un po' di colore alla coppa del mondo in Corea e Giappone del 2002 e forse anche grazie a essa il giapponese Kazuyuki Toda è riuscito a conquistare un contratto al Tottenham.
ALEXI LALAS - Lalas è stato uno dei pochi calciatori degli Stati Uniti a essere rimasti nella storia. Ma più che per meriti sportivi, è ricordato per la sua lunga e terribile capigliatura bionda che sembrava quella di un cantante grunge.
TRIFON IVANOV - Lo chiamavano il Lupo bulgaro e non è difficile capire perché. I capelli lunghi e disordinati di Trifon Ivanov incutevano timore non solo agli avversari, ma anche agli spettatori .
CLAUDIO CANIGGIA - Per gli italiani è il calciatore che ha distrutto il sogno delle Notti Magiche di Italia '90 con un gol di nuca al San Paolo di Napoli durante Italia-Argentina. Per la sua capigliatura bionda e le sue indiscusse doti calcistiche è stato amato dai tifosi dell'Atalanta, del Verona e della Roma.
CARLOS VALDERRAMA - Sicuramente la capigliatura più celebre della storia del calcio. Carlos Valderrama, assieme a René Higuita è stato il simbolo di una mitica nazionale colombiana.
RONALDO - Nel corso degli anni ha spesso cambiato look. Senza dubbio l'acconciatura a triangolo, mostrata durante i mondiali del 2002 in Corea e Giappone, di cui fu l'indiscusso protagonista, è stata la peggiore.
RUDY VOELLER - I suoi lunghi riccioli sono rimasti celebri tra i tifosi della Roma. Ma a ben vedere erano tutt'altro che sexy.
CHRIS WADDLE - Chioma folta e corsa rapida: l'inglese Chris Waddle è stato uno dei calciatori simbolo dell'OlympiqueMarsiglia di fine anni oOttanta. A distanza di tanti anni i più ricordano quei terribili capelli al vento
FONTE: Corriere.it
- Con la tripletta al Legnano, Tiboni nel "club" dei grandi bomber dell'Hellas
L'ultima tripletta al Bentegodi è stata di Fabrizio Cammarata nel 1996. Sempre di Cammarata un'altra tripletta a Perugia nel 1995. Tre gol di Pippo Inzaghi al Pescara nel 1993 e tre di Fermanelli a Cesena nel 1994. Memorabili le tre reti di Penzo contro il Catania nel 1981-82 e le tre reti di Ciccolo contro la Triestina nel '63. Ma l'impresa la compì Del Vecchio che nel '58 contro la Sampdoria segnò tutti e cinque i gol della vittoria per 5-3 dell'Hellas contro i blucerchiati
Sulle orme di Del Vecchio, Ciccolo, Penzo, Inzaghi, Cammarata. Con la tripletta al Legnano Christan Tiboni iscrive il suo nome nel ristretto club di punte gialloblù che hanno realizzato tre reti in una partita. L’ultimo in ordine di tempo a mettere a segno tre gol in 90’ è stato Fabrizio Cammarata: è il 14 aprile 1996 quando alla 30’ giornata l’Hellas affronta il Cesena al Bentegodi. Finisce 6-1 per la squadra di Perotti con la tripletta personale di Cammarata che va in gol al 67’ al 76’ e all’87. Cammarata però non era nuovo a questo tipo di imprese. Solo un anno prima (era il 26 maggio 1995) , Fabrizio aveva infilato altri tre gol al Perugia in una rocambolesca partita con gli umbri terminata 4-3 per i gialloblù.
Da cineteca anche la tripletta del giovanissimo Pippo Inzaghi al Bentegodi contro il Pescara. Superpippo arrivava dall’Albinoleffe e quella domenica venne coniato per lui il nomignolo di Superpippo che poi ha segnato tutta la sua carriera. Era il 6 marzo 1994 e il Verona vinse per 3-1. Altra tripletta la mise a segno nel 1994-’95 (Mutti in panchina) “Pato” Fermanelli alla prima giornata ancora contro il malcapitato Cesena. Fermanelli in terra romagnola il 4 settembre 1994 andò a segno al 28’ al 39’ e al 54’. Non si può poi non ricordare la tripletta di Nico Penzo nel campionato 1981-’82, quello della promozione in serie A del Verona di Bagnoli. L’Hellas giocava contro il Catania (30 maggio 1982) e Nico segnò i suoi gol al 38’ al 49’ e all’84’. Il Verona vinse 4-2 in una gara dai toni epici.
Altra impresa rimasta nella memoria è quella che compì Del Vecchio contro la Sampdoria il 9 febbraio del ’58 nel primo anno di serie A del Verona. I blucerchiati andarono in vantaggio per primi con Tortul e raddoppiarono con Firmani. Del Vecchio, però riuscì a segnare due gol e a rimettere la gara in parità. Poi la Sampdoria andò di nuovo in vantaggio ancora con Firmani. Ma Del Vecchio aveva deciso quel giorno di esagerare: e con una tripletta portò il Verona sul 5-3, con cinque reti personali. Qualche anno dopo (17 marzo 1963) Nicola Ciccolo fece di nuovo impazzire i veronesi con un’altra favolosa tripletta, stavolta alla Triestina. Storie di ieri e storie di oggi...
- VERONA-CESENA: LA TRIPLETTA DI CAMMARATA
- GUARDA IL "CUCCHIAIO" DEL TIBO
- GUARDA IL SECONDO GOL DEL TIBO
- GUARDA IL TERZO GOL DEL TIBO
- VERONA-LEGNANO 4-3: GUARDA IL SERVIZIO VIGHINI
- Verona: prima favola, poi incubo. Legnano battuto (4-3) ma quanta sofferenza
Lo schiaffo di Bertoli, poi il cucchiaio di Tiboni dal dischetto, Conti e ancora due volte Tiboni: 4-1 alla fine del primo tempo. Ma con il Verona non è mai detto. Remondina sbaglia i cambi e la squadra si perde: dalle occasioni a ripetizione del primo tempo si passa al nulla della ripresa dove domina il Legnano che segna con Lanteri e Romeo e sfiora la più clamorosa delle rimonte. Finisce 4-3 (sesto risultato utile consecutivo) con la classifica che dice 19 punti, -3 dalla zona playoff e Tiboni a quota sette nella classifica marcatori.
Due Verona negli stessi novanta minuti. Due facce della stessa partita. Che il Verona vince 4-3 contro il Legnano, ed è questo, soprattutto, quello che conta. Ma in un modo che nessuno si sarebbe mai aspettato dopo un primo tempo straordinario per intensità, voglia, personalità, occasioni. Chiuso dai gialloblù sul 4-1, risultato che poteva essere addirittura più ampio.
CONTI PER BERGAMELLI. Nell'undici iniziale una sola novità rispetto a Busto ed è obbligata: non c'è Bergamelli che si è stirato nella rifinitura di ieri (due-tre settimane di stop), al suo posto torna dopo sei gare Conti che fa coppia con Ceccarelli. Il Legnano, che in settimana ha rischiato il fallimento, si presenta con un 4-3-3 rivoluzionato causa squalifiche in difesa, dove debutta Cilona. Pericoloso (e molto) nel trio d'attacco che vede l'ex Verona Nizzetto e Bosio esterni e il francese Lanteri punta centrale.
SOLITO SCHIAFFO. L'inizio dell'Hellas non è male. Al 3' Garzon scende sulla destra, il suo cross basso è respinto dalla difesa. Dal limite arriva Bellavista che non trova però la porta. L'atteggiamento pare quello giusto ma al primo affondo il Legnano passa, ed è la solita doccia fredda. Minuto 9: angolo dalla sinistra, Conti deve marcare il capitano avversario, Bertoli. Il difensore gialloblù ritarda l'intervento, aspetta un momento di troppo e lascia spazio all'avversario che gli salta sopra la testa dal limite dell'area piccola e batte Rafael, che però, come spesso gli accade, ha la colpa di restare incollato sulla linea di porta.
CHE REAZIONE. Remondina caccia quattro moccoli e da una pedata ai seggiolini della panchina. Poi si gira e incita la squadra. Lo stesso fa, da buon capitano, Bellavista. Il Verona accusa il colpo un minuto, forse due. Poi reagisce. E cambia la partita. Al 12' da azione d'angolo il pallone arriva a Parolo che in area cerca il pallonetto con un colpo sotto, Ioime si salva con la punta della dita, poi Scapini non riesce a concludere in porta. Ma al 14' e già pari. Campisi dalla sinistra crossa sul secondo palo dove alle spalle di Cilona si inserisce Garzon. Il difensore sbraccia, Garzon va a terra. E' rigore. Sul dischetto va Tiboni che segna col cucchiaio, alla Totti. E non è finita: Scapini imbecca Tiboni che scappa via sulla destra al 17', fa una volata di sessanta metri poi sulla riga di fondo cerca il rimorchio di Scapini che si fa ribattere il tiro da Enow. Ma un minuto dopo il Verona ripassa: punizione di Campisi dalla sinistra che taglia fuori il portiere, Scapini a un metro dalla porta ci mette il ginocchio ma becca incredibilmente il palo. Ma sulla riga di porta c'è Conti che fa 2-1 e festeggia sotto la curva facendo il gesto dell'arciere.
TIBO-GOL. Il Verona fa spettacolo, trascinato da Tiboni. Al 25' l'attaccante, largo a sinistra, raccoglie un invito di Parolo dando l'assist perfetto a Ceccarelli che calcia dal limite ma non fa gol perchè trova la respinta di un difensore. Al 27' ci prova anche Campisi dalla distanza (triangolazione con Moracci e Parolo) ma Ioime para a terra. Al 29' Bosio salta Campagna ma il suo cross a pelo d'erba è controllato da Rafael. Poi, al 31', la seconda perla di Tiboni che va sulla spizzata di Scapini, e appena dentro l'area, sulla destra calcia forte sorprendendo Ioime che non è impeccabile nell'intervento. Tiboni, nell'occasione, si porta avanti il pallone con un colpetto proibito: più braccio che spalla e non esulta più del dovuto. Al 37', ancora Tiboni, strepitoso, recupera un pallone che era di Cilona e si invola sulla destra, l'occasione è simile a quella del 17', questa volta l'invito per Scapini è centrale, ma l'attaccante arriva in ritardo davanti a Ioime ed è in ritardo anche Parolo, sul secondo palo. Poteva essere il 4-1. Che arriva al 40', quando Garzon innesca Tiboni con un mezzo lob sulla destra, l'attaccante, versione Re Mida (quello che tocco diventa d'oro), fa rimbalzare la palla, si coordina, e dal limite incrocia al volo un destro imparabile che s'infila nel paletto più lontato.
FINE DELLO SHOW. Il primo tempo si chiude con un lampo di Nizzetto che scappa a Moracci e Conti proprio al 45' e sfiora il palo. Antipasto di una ripresa che incredibilmente cambia gli equilibri di una partita che sarebbe chiusa e strachiusa. Invece il Verona del secondo tempo cerca, senza riuscirci, di gestire la gara. Si fa vedere al 5' con Campisi (girata alta su cross di Scapini dalla destra), poi esce dal match. Remondina ci mette del suo, cambiando al 7' Moracci con Loseto e al 15' superman Tiboni con Girardi. Il Legnano cresce: al 16' Lanteri "uccella" Ceccarelli, salta Rafael e deposita in rete il 4-2. Al 24' Rafael è miracoloso respingendo a una mano sulla linea di porta il colpo di testa di Battaglia che sovrasta Loseto. In mezzo l'unica sortita del Verona con un cross in scivolata di Parolo che Scapini gira fuori di pochissimo. Ma al 27' Loseto si fa trovare impreparato a sinistra, Bosio centra e sotto porta Romeo, subentrato nella ripresa, fa 4-3.
SOFFERENZA PURA. Il Legnano, che ha cambiato modulo e gioca con un 4-2-4, pare padrone del campo. Il Verona non riesce più a ripartire, non esce più dalla propria metà campo. Bellavista al 38' è impreciso nell'imbeccare Scapini a tu per tu con Ioime, poi è ancora Legnano con Lombardo (l'ex "Popeye" della Sampdoria di Vialli e Mancini) che manda in campo anche un altro attaccante, Virdis, finendo all'attacco anche nei sei minuti di recupero. Finisce 4-3, una partita che il Verona ha vinto e quasi perso negli stessi novanta minuti ma che vuol dire molto per la classifica: 19 punti, -3 dalla zona playoff. E con un Tiboni così, forse, stavolta, si può davvero sognare.
- Tiboni: "cucchiaio" e tripla da 8. Parolo e Garzon da protagonisti, gli errori della difesa
La tripletta di Tiboni (con tanto di cucchiaio alla Totti sul rigore dell'uno a uno) vale l'otto in pagella. Ma nel Verona che disintegra (nel primo tempo) il Legnano ma vince soffrendo (nel secondo) c'è anche la firma di un Parolo finalmente continuo e di un Garzon sempre più bravo nei movimenti senza palla. In crescita Campisi, bene Bellavista, qualche (pericolosa) sbavatura nel pacchetto arretrato.
RAFAEL 6. Colpevole, almeno in parte, nell'azione del gol del vantaggio del Legnano (9'), quando non esce sull'angolo che Bertoli impatta di testa nell'area piccola. Torna il Super-Rafa del Novara quando al 24' della ripresa, sul 4-2 per il Verona, smanaccia sulla linea un altro colpo di testa, questa volta di Battaglia, destinato in porta. Attento nel finale, quando il Verona però rischia troppo in una partita che era chiusa e non andava riaperta.
CAMPAGNA 5,5. Sarà... Ma due indizi fanno una prova: meglio fuori che in casa. Ri-soffre il Bentegodi com'era già accaduto contro il Novara. Poco propositivo in fase offensiva, soffre terribilmente nello scontro diretto la velocità di Bosio che gli scappa più di una volta. Come al 29' del primo tempo quando una rasoiata insidiosissima a pelo d'erba lungo la linea dell'out dell'esterno sinistro del Legnano è controllata con bravura da Rafael. Con Mancinelli (recuperato, oggi in panchina) sarà una bella lotta in settimana per convincere Remondina a chi affidare la maglia numero 2 a Venezia.
CONTI 6. Festeggia facendo l'arciere alla Van der Meyde quando, al minuto 16, si trova al posto giusto nel momento giusto per spingere in rete la punizione dalla sinistra di Campisi che Scapini colpevolmente manda a sbattere sul palo. Ritrova il campo dopo sei partite per l'infortunio di Bergamelli (problema muscolare all'inguine, stop tra le due e le tre settimane) e fa un po' di fatica. Si prende (con grande onestà e spirito di squadra) la responsabilità sul primo gol del Legnano, "sul calcio d'angolo ho aspettato troppo Bertoli" dirà negli spogliatoi. Ma poi si riprende segnando il 2-1 e giocando spesso d'anticipo e d'astuzia sul peperino Lanteri.
CECCARELLI 5,5. Si sposta da destra a sinistra nella coppia centrale gialloblù e dimostra che qualche meccanismo probabilmente va oliato. Primo tempo senza problemi ma nella ripresa si fa "uccellare" da Lanteri nell'azione del 4-2 che di fatto riapre la partita. Poco reattivo, con il resto del pacchetto arretrato, sul 4-3 di Romeo che segna dopo un paio di rimpalli in area di rigore. Peccato che al 25' del primo tempo la difesa del Legnano faccia muro su una sua conclusione dal limite su assist di Tiboni, altrimenti avrebbe "doppiato" il gol di Conti.
MORACCI 6. E' in campo quando il Verona domina soffrendo però oltre il lecito l'ex Nizzetto, come al 45' del primo tempo quando l'attaccante del Legnano va via in velocità a lui e a Conti andando a mancare il 4-2 per pochi centimetri con un diagonale che sfiora il paletto alla destra di Rafael. Partecipa, con Campisi e Parolo, alla triangolazione più bella della partita (25' p.t.) e quando può spinge. Remondina lo toglie al 7' della ripresa per vedere Loseto e il Verona ne risente.
LOSETO 5. Entra al minuto 52 e trova, per sua sfortuna, il peggior Verona. Quello che non riesce più a ripartire, che pensa già di aver vinto, che da confidenza e spazio al Legnano, che soffre continuamente sugli esterni. Bagna la prima al Bentegodi con qualche errore di troppo: lascia spazio a Bosio nell'azione che porta al 4-3 di Romeo. Non si accorge di Battaglia che gli zompa alle spalle sul colpo di testa che Rafael disinnesca con un paratone al 24' della ripresa. Tecnicamente è ritenuto il più dotato dei difensori e sui calci piazzati dicono sia un portento. Dargli una chances sul 4-1 ci sta, ma i risultati sono stati pessimi. Rimandato.
GARZON 7. Quando il fisico lo sorregge fa capire d'essere fuori categoria: senza palla è un giocatore determinante nel centrocampo di Remondina, anche perchè non crea spazi solo sull'esterno, ma anche in area di rigore. Come al 14', quando va alle spalle di Cilona sul pallone che mette Campisi dalla sinistra andandosi a guadagnare il rigore dell'1-1. Con Tiboni fa sua la carreggiata di destra creando più pericoli e vestendo anche i panni dell'assist-man nel mezzo lob che lo scatenato attaccante gialloblù caccia in porta di collo pieno al 40' del primo tempo per la sua tripletta personale. Prezioso.
BELLAVISTA 6,5. Qualche lacuna nella ripresa, quando il Verona dovrebbe gestire la partita e non ci riesce. Nel primo tempo detta i ritmi e quando serve "spacca" il gioco altrui. Va anche alla conclusione, al 3', senza però ripetere le prodezze contro il Novara. Nei secondi 45 è prezioso in copertura ma meno preciso in fase di impostazione. E a 7 dalla fine, con il Legnano all'assalto, sbaglia i giri dell'assist che potrebbe permettere a Scapini di chiudere definitivamente la partita con il gol del 5-3. Poi però è anche quello che al 60' insegue fino alla linea di fine campo Nizzetto per andargli a chiudere un cross pericoloso. Mastino.
CAMPISI 6,5. Ha dato equilibrio al centrocampo del Verona che con lui è meglio assortito. Mette il "becco" sull'azione del rigore andando a pescare Garzon sul secondo palo, batte la punizione che porta al 2-1 di Conti. Chiude con un interno dai 25 metri parato a terra da Ioime una pregevole triangolazione nata da un suo velo per Moracci e conclusa sull'assist di Parolo. Garantisce a Remondina copertura difensiva ma non solo, come al 5' del secondo tempo quando è in area a girare (purtroppo alto) un pallone lavorato sulla destra da Scapini. Cresce di partita in partita un un ruolo che forse non è nemmeno il suo, dimostrando di meritare una maglia "pesante" come quella che indossava capitan Corrent.
PAROLO 7. Due colpi alla "Parolinho": al 12' del primo tempo quando cerca il pallonetto con un colpo secco, da sotto, su un pallone contrastato in area (grande intervento di Ioime con la punta della dita) e al 6' della ripresa quando mette giù, spalle al pallone, con un colpo di biliardo, un rinvio a campanile di Rafael che viene giù dal cielo. In mezzo continuità e presenza, anche in fase difensiva. Bravo al 21' della ripresa quando in uno dei pochi break dell'Hellas del secondo tempo va a crossare in scivolata un pallone che Scapini gira sul primo palo senza però trovare la porta. Al 37' del primo tempo arriva con un attimo di ritardo su un cross dalla destra di Tiboni che poteva valere in anticipo il 4-1. Ritrovato.
SCAPINI 5,5. Si guadagna la pagnotta ed esce con la maglietta bagnata di sudore mettendocela tutta, come sempre. Ma sotto porta sbaglia troppo. Non ci fosse Conti sulla riga di porta sarebbe da fargli cambiare all'istante numero di maglia (perchè il 9, nel calcio, deve fare i gol) quando manda a sbattere sul palo da mezzo metro la punizione di Campisi che porta al 2-1. Al 17' propizia una volata di Tiboni sulla destra, ma quando il biondo attaccante gli rende palla in area arriva leggermente in ritardo dopo una corsa di sessanta metri e si fa ribattere il tiro da Enow. Al 37' arriva ancora in ritardo su un altro pallone delizioso di Tiboni dalla destra e al 21' della ripresa ha il guizzo (solo quello) dell'attaccante vero quando va sul primo palo a girare al volo il cross in scivolata di Parolo. Manda in gol Tiboni al 31' con una spizzata di testa ma non segnare nel festival delle occasioni gialloblù del primo tempo è una colpa.
CORRENT s.v. Gioca i sei di minuti di recupero, quando c'è solo da sbatter via palla e non far danni. Soffre in panchina, ma con un Campisi così sarà dura rientrare dall'inizio.
TIBONI 8. Chapeau. Si prende la responsabilità del rigore sull'1-0 per il Legnano segnando con il cucchiaio: che significa la follia dei vent'anni più qualche chilo di "ministri" (dell'interno...) nelle parti basse. Al 31' fa due con l'aiuto di un tocco più che sospetto di braccio e Ioime che un po' sviene sul suo destro dal limite. Ma lui c'è, si butta nello spazio e calcia forte beccando la porta. E al 40' alla "tripla" (la prima in carriera) segnando il settimo gol in campionato con un destro al volo, dal limite, incrociando nel palo più lontano, di collo, un mezzo lob di Garzon. In mezzo a questo (che è tanta roba) almeno tre assist d'oro e una volata di sessanta metri con palla indietro per il "rimorchio" di Scapini che avrebbe meritato ben altro della respinta davanti alla porta di Enow. Si porta a casa i cori "Tibo-gol" della Curva e la standing ovation del Bentegodi quando Remondina (sbagliando) lo toglie (come sempre dopo un quarto d'ora della ripresa) per far posto a Girardi. Verona, con lui, ha ritrovato un vero bomber, capace di far sognare. Complimenti a chi l'ha portato (Prisciantelli).
GIRARDI 5. Entra nel momento peggiore del Verona, è vero, ma non fa niente per invertire la rotta. Non fa il punto di riferimento davanti, non tiene su un pallone. Gioca sulle uova. Avanti così a gennaio rischia di tornare (con gran pochi rimpianti) da dove è venuto.
REMONDINA 5,5. Ha trovato l'equilibrio negli undici iniziali ma disfa tutto gestendo male i cambi. Probabilmente è solo troppo aziendalista quando nel secondo tempo cambia troppo presto Moracci per dare una chances a Loseto (le logiche delle gare giocate per i bonus sono giuste, ma a non scapito del risultato) ma è colpevole (e non è la prima volta) quando al quarto d'ora cambia l'"hombre del partido" Tiboni, che, gol a parte, era stato per un'ora un punto di riferimento perfetto. Girardi, poi, lo affossa, giocando 36 minuti di pura inutilità. Volendo, inserisce troppo tardi Corrent in un finale dove serviva sia freschezza che esperienza. Alla fine dirà: "non possiamo gestire i risultati, dobbiamo sempre andare a tutta" ed ha ragione. Ma la Formula Uno insegna che la macchina quando corre ed è in testa si cambia solo se si rompe...
FONTE: TGGialloblu.it
- Spazio interviste martedì alle ore 13:45
A disposizione degli organi d'informazione Gian Marco Remondina, Antonio Bellavista e Rafael De Andrade
- Ripresa degli allenamenti fissata per martedì pomeriggio
Un giorno di riposo per la squadra gialloblù dopo la vittoria contro il Legnano
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
VOLLEY A1: La MARMI LANZA VERONA battuta a VIBO VALENTIA...
- Un punto amaro in Calabria per il sestetto di coach Alberto Giuliani
Marmi Lanza, tie-break fatale a Vibo Valentia
- BARAONDA
Galeazzi-Lauro 1 Stanlio e Ollio 0
Ilaria “se respiro scoppio” D’Amico ha annunciato che Rooney «ha avuto una buonissima stagione». Ilariona l’“ottimo” lo dà soltanto nel secondo quadrimestre.
Ilaria “guarda che tacchi” D’Amico ha invitato a seguire la «telecronica di Chelsea-Arsenal di Massimo Marianella». La faceva dal policlinico?
Mauro “minimo” del Massimo col suo disarmante sorriso invita Prandelli a reclamare un rigore su Mutu: «Ho visto dare a Collina rigori peggio di questo», l’immagine scorre e aggiunge: «anche se forse è fuorigioco....». Dallo studio si sente un «lasciamo perde...». Per capire che cosa avesse da ridere Mauro, ci vorrebbe uno bravo.
Bruno “minuto per minuto” Gentili: «Spalletti dato che lei dà risposte di contenuto, le chiedo: questa Roma può vincere la Champions League?». La Roma non è ancora qualificata per gli ottavi.
Giampiero “damme ’no stuzzicadenti” Galeazzi racconta che Del Piero «rincorre i 280 gol di Meazza». E Franco “inconsapevole” Lauro: «Ne siamo consapevoli». In realtà Meazza in totale ne fece 288, e il capocannoniere di sempre in serie A è Piola con 274. Per una volta, al posto dell’amatriciana, un panino con le cifre del calcio.
FONTE: Leggo.it
CALCIOMERCATO: Il REAL MADRID ingaggia HUNTELAAR mentre il WEST HAM di ZOLA segue GIOVINCO incalzato da WENGER (ARSENAL). CALCIO&GOSSIP: REGINALDO fra la CANALIS e la SAMVIS! RALLY: Colin MCRAE il genio dei motori che maltrattava le macchine...
- Colpo Real: c'è Huntelaar
Il club spagnolo ha preso l'attaccante olandese dell'Ajax, 25 anni: arriverà a gennaio. Imminente l'annuncio del club blanco. Operazione da circa 20 milioni di euro
- "Reginaldo stava con Eli e messaggiava con me"
La 24enne modella brasiliana Dani Samvis rivela come l'attaccante del Parma vivesse allegramente la relazione con la Canalis poi finita: "Non abbiamo fatto nulla ma lui ama circondarsi di amiche"
- Zola chiama Giovinco. Ma Wenger aspetta al varco
Il tecnico italiano del West Ham vuole il giovane talento della Juve, uno dei pochi giocatori "in grado di cambiare una partita". Ma c'è anche l'Arsenal che potrebbe sostituire Bendtner, sulla rotta dello Spartak Mosca, con il trequartista. Alessio Secco, però, chiude ogni porta
- McRae, il genio del rally che sapeva solo trionfare
Il pilota scozzese, talento selvaggio, era amato ovunque per il suo modo di correre. Il suo slogan era: "Non importa se rompo, conta arrivare primo"
FONTE: Gazzetta.it
NUOTO: Negativi gli accertamenti per la PELLEGRINI che oggi torna in vasca...
- Nuoto: la Pellegrini sta bene, ma servono nuovi esami
Venerdì scorso il malore. «Mi sono spaventata, ma oggi torno in vasca»
FONTE: CorriereDelloSport.it
VITA DA EX: Brutto infortunio per ABBRUSCATO, frattura scomposta di tibia e perone...
- Abbruscato, infortunio choc: carriera a rischio
Grave infortunio per Elvis Abbruscato, attaccante del Torino ma per tre campionati (dal 1999 al 2001 e nella stagione 2002/03) nelle file del Verona. Abbruscato si è fatto male ieri nei minuti finali della partita persa dal Torino a Siena riportando la frattura scomposta del perone con interessamento dei legamenti e della tibia.
FONTE: TGGialloblu.it
VITA DA EX: NANU e ZEYTULAEV sempre più nei guai, si dimette l'intero CDA del PESCARA calcio...
- Pescara Dimissioni cda, sottoscrizione dei tifosi
Futuro sempre più nero per il Pescara Calcio. Nella tarda mattinata di oggi sono infatti arrivate le dimissioni degli ultimi tre membri del Cda della società, ovvero il vice presidente Massafra, l'amministratore delegato Pazonzi e il consigliere Marin, dopo che nelle scorse settimane avevano lasciato i rispettivi incarichi il presidente Nicola Lisi, il segretario generale Ercoli e il responsabile dell'area tecnica De Luca. Dimissionario è anche Kaya Gucbilmez, unico rappresentante della Eurocat, società anonima svizzera che ha acquistato il club dalla famiglia Soglia. In attesa di capire quel che accadrà (il 15 dicembre la proprietà dovrà ricapitalizzare per 3,2 milioni di euro per evitare il fallimento e la consegna dei libri contabili in Tribunale) i tifosi continuano ad essere vicini ai biancazzurri: mercoledì verrà presentata l'iniziativa "il Pescara siamo noi", con l'apertura di un cc bancario a sostegno della squadra e dello staff tecnico.
FONTE: Calciomercato.com