#ArrivanoPecchiaeFusco + - =
1° Giugno: Arrivano finalmente le ufficialità per la rescissione del diesse BIGON (che davanti alle telecamere di Telenuovo aveva negato persino di essere andato a colloquio a Bologna) e conseguentemente gli arrivi di Fabio PECCHIA quale nuovo allenatore dei gialloblù che tenterà di rifondare la squadra e centrare (sperabilmente) l'immediata promozione in collaborazione col nuovo Direttore FUSCO ex agente di calciatori ed ex diesse al BOLOGNA che dovrà per prima cosa risolvere i nodi legati a RÔMULO e PAZZINI veri e propri macigni a livello di ingaggi per una società caduta in cadetteria...
Sensazioni per il futuro? I pessimisti si crogiolano negli scarsi risultati ottenuti sin qui da nuovo allenatore, gli ottimisti fanno riferimento a mister PRANDELLI che arrivò a proporre un gran calcio a Verona pur non avendo ottenuto molto sino ad allora... Lo scrivente preferisce essere moderatamente realista: PECCHIA e FUSCO sono una sorta di scommesse e rappresentano un azzardo per il presidente SETTI (che è stato comunque molto chiaro 'Prima i conti!' alla faccia di chi come me crede che in Serie B l'HELLAS sia obbligato ad un campionato di vertice).
D'altronde i nomi di per se non rappresentano garanzia di successo (basta soffermarsi sull'ultima stagione dell'HELLAS per rendersene conto) anche se solitamente gli obiettivi da raggiungere, al netto dell'apporto della dea bendata, sono resi più probabili da chi può fornire maggiori competenze.
Se i risultati non dovessero arrivare ci sarà quasi certamente la 'ruota di scorta' MANDORLINI, in caso contrario tutti felici e contenti a celebrare i nuovi geniacci del calcio!
Certo che sula carta un po' di equilibrio in più nello scegliere lo staff che dovrebbe riportare il club di Via Belgio nel calcio che conta era da preferirsi e se sarà confermata la voce dello stesso conduttore radiofonico (e allenatore e diesse e giornalista e blogger) RIGHI, pronto a fare il caposcout all'ombra dell'Arena, i dubbi sul futuro scaligero più prossimo non faranno che aumentare...
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DICONO + - =
Il Primavera CHECCHIN ospite al 'Pallone d'Oro' veronese che ha premiato i più bravi calciatori dilettanti del territorio scaligero «Anche io come voi arrivo dai campi di provincia, la migliore palestra in assoluto. Dovrei essere soddisfatto per lo spazio che sono riuscito a ricavarmi nel corso della stagione ma credetemi a prevalere è un altro sentimento, la profonda delusione per non aver centrato la salvezza. Il mio futuro? Non vedo l’ora di ripartire, sono a disposizione della Società, qui mi sento a casa, sono uno, per così dire, di famiglia. Spero di aumentare sempre più il minutaggio per crescere agonisticamente. Se ho sentito qualcuno in Società? Sono in stretto contatto con gli operativi, mi sto tenendo aggiornato, ho tanto entusiasmo e voglia di ri iniziare subito a lavorare»
Pocetta procuratore di VIVIANI «Sicuramente non è stata un’annata positiva a livello generale. L’organico costruito non meritava la retrocessione, ma c’è stata una concatenazione di eventi che ha portato alla Serie B. Per Federico è stata un’annata difficile anche a livello personale per via di un problema fisico che lo ha limitato per quattro settimane ma che è stato brillantemente superato. Lo dimostrano le prestazioni sfoggiate in campo ed i gol. L’annata è stata in chiaro scuro, abbiamo visto le sue qualità. Quando è stato bene fisicamente, anche nella parte centrale del campionato, prima che subisse lo stop, ha sempre disputato ottime partite. Ha un piede come ce ne sono pochi in Italia. Sono abbastanza soddisfatto della sua stagione. Federico ancora a Verona? E’ una domanda difficile, il campionato è finito da poco. Vediamo prima quale sarà l’orientamento della società con il nuovo direttore sportivo. Verona è una piazza importantissima che merita subito di risalire. Cercheremo una strada comune che porti benefici ad entrambi» ViolaNews.com
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Le parate di NICOLAS ed un assist di TORREGROSSA trascinano il TRAPANI alla finale per la promozione in Serie A!
AMICHEVOLI INTERNAZIONALI: L'ITALIA batte di misura la SCOZIA ma che fatica! In mediana out anche MONTOLIVO vittima di un infortunio al polpaccio...
CHAMPIONS LEAGUE: Il grande cuore cholista trascina il REAL MADRID ai supplementari ma l'1 a 1 finale non cambia ed i rigori premiano le merengues all'11esimo titolo continentale in una gara molto equilibrata, decisivo l'errore dal dischetto nei tempi regolamentari di GRIEZMANN...
GIRO D'ITALIA a NIBALI che con un'incredibile rimonta strappa la maglia rosa al colombiano CHAVEZ e giunge primo a Torino!
NBA PLAYOFF: In gara 6 alla Chesapeake Arena i THUNDER hanno la possibilità di chiudere i conti con i WARRIORS per raggiungere i CAVS in finale ma non hanno fatto i conti con la ritrovata verve di Stephen CURRY e l'incredibile serie da 3 di THOMPSON che trascinano Golden State a gara 7 della Western Conference dove, alla Oracle Arena di Oakland, i padroni di casa soffrono andando sotto in doppia cifra ma nell'ultimo quarto prendono il volo grazie ai soliti numeri di CURRY e accedono alla finale dove incontreranno i CAVALIERS di Lebron JAMES...
FORMULA 1: Al GP di Montecarlo RICCIARDO parte in pole ma la pioggia cambia le carte in tavola e nonostante tutto è la RED BULL a bruciarsi la vittoria finale con un erroraccio nel cambio gomme! Vince la MERCEDES di HAMILTON davanti al pilota australiano e a PEREZ avvicinato ma mai superato dalla FERRARI di VETTEL giunto quarto. Fuori l'altra rossa di RAIKKONEN che dopo aver sbattuto non riesce a liberarsi dell'ala anteriore che blocca le ruote...
ATLETICA LEGGERA: Nuovo record italiano nei 200 piani femminili per Libania GRENOT che ferma il tempo a 22"56!
RASSEGNA STAMPA + - =
01 GIU 2016
LA RICCHEZZA CHE NON VEDIAMO OVVERO NON SERVE CIN CIUN LA’
Da troppi anni l’Hellas Verona non conosce una proprietà forte e soprattutto veronese. Mentre da più parti si spera a gran voce nell’avvento di cinesi e di emiri arabi, personalmente ho un altro sogno. E cioè che Verona, splendida città, si svegli dal torpore e possa riprendere il Verona sotto la propria ala protettrice. C’è a mio avviso un modo per fare questo. Forse solo un sogno, forse utopia, ma sono certo che la nostra città abbia le potenzialità per farlo.
IL LIVELLO DELL’IMPRENDITORIA. In questo momento Verona resta una delle città più dinamiche d’Italia. Nonostante la crisi, l’imprenditoria veronese si è rimboccata le maniche e ha superato il momentaccio. In questo momento ci sono due tipi di imprenditori: grandi marchi che sono leader a livello nazionale e globale e piccoli imprenditori che hanno dalla loro una straordinaria capacità di essere flessibili e anche visionari. Come far coincidere queste due realtà e perchè possono diventare sinergiche lo vedremo dopo.
SPORT AD ALTO LIVELLO. Un’altra caratteristica della nostra città è l’essere una capitale dello sport. Anche a livello impiantistico. Verona è un’oasi felice. C’è gente appassionata che alimenta le nostre squadre e che permette a Verona di avere squadre di alto livello praticamente ovunque. Questa è una realtà che non può essere data per scontata e che opportunamente sfruttata può diventare una meravigliosa risorsa.
L’HELLAS E’ LA NOSTRA NAZIONALE. Senza togliere nulla al Chievo, di cui va riconosciuta la straordinaria capacità imprenditoriale, è il Verona la “nazionale” dei veronesi. Intere generazioni si sono riconosciute nell’Hellas, che è la squadra della città. Il Verona è un patrimonio che la passione popolare ha tenuto a galla in questi anni ma che non è mai riuscita a trovare una proprietà stabile e soprattutto veronese.
MANCA UNA REGIA. Come si possono unire tutti questi puntini (piccoli imprenditori-grandi marchi-capitale dello sport-Hellas Verona)? Provate a pensarci un solo istante e troverete subito la soluzione: con una grande polisportiva di cui l’Hellas Verona sia la capofila e che contempli al suo interno tutte le altre discipline. Verona ha tutto, ma serve una regia e la buona volontà.
L’IDEA. Ora proviamo a focalizzare l’idea. Ipotizziamo che cento piccoli imprenditori si mettano d’accordo e pongano le basi per un grande progetto. Volley, basket, calcio femminile eccetera a quel punto confluirebbero in una polisportiva denominata Hellas Verona. Il capofila sarà ovviamente l’Hellas Verona calcistica, il vero traino dell’operazione. Nessuna fusione, sia ben chiaro. Solo l’unione di una serie di realtà per creare un’economia sportiva che possa alimentare l’intero movimento. I grandi marchi (i nomi fateli voi) non dovrebbero impegnarsi in prima persona, ma solo garantire il loro appoggio con sponsorizzazioni ad hoc nei settori che loro riterrebbero di maggiore attrattiva per i rispettivi clienti. Immaginate a questo punto che l’intero sistema poggi su una cittadella dello sport che possa attrarre famiglie e tifosi. Immaginate un centro sportivo che sia il volano di tante attività e le imprese commerciali che qui potrebbero nascere. Immaginate tutto ciò e avrete trovato la soluzione. C’è una realtà sportiva veronese che ho imparato a conoscere e ad apprezzare negli ultimi mesi: la Calzedonia Verona. Un esempio di come una buona gestione possa attrarre sponsor, interesse, imprenditori. Sono più di 100 le aziende che hanno appoggiato il volley veronese. Da lì si potrebbe partire. Non servono Cin Ciun Là nè McKenzie per fare grande sport a Verona. Basta molto poco. O tantissimo. Basterebbe crederci. Voi ci credete?
Gianluca Vighini
30 MAG 2016
IL CORAGGIO DI SETTI
Il disastro causato dalla retrocessione in serie B, con la svalutazione del parco giocatori e i “nodi” contrattuali che riguardano alcuni big (Pazzini su tutti) sono ben superiori a quei sette milioni di perdite che il presidente Setti ha “imputato” alla gestione dei 100 punti in serie A (54+46 per gli smemorati…).
Per fortuna, però, che il Verona non si è sfracellato nonostante la cura Gardini-Bigon. Il paracadute economico più grande della storia del calcio imporrà al Verona di vincere (resto della mia idea, stravincere…) il campionato di B.
Slegare l’obiettivo del ritorno in serie A ad ogni costo alla continuità aziendale è una follia. A meno che Setti non abbia fatto i suoi conti: incassare cioè i 25 milioni di questa stagione, sistemare i bilanci e le sue pendenze, fare una squadra dignitosa ma senza garanzie di vittoria certa e poi puntare tutto sul secondo anno, quando il Verona, restasse ancora in B, ne percepirà altri 15.
Per compiere il cammino e ritornare in serie A, in una o due stagioni, Setti ha scelto la coppia Fusco-Pecchia che rappresenta se non un azzardo, quantomeno una scommessa.
Fare critiche preventive, geografiche o peggio ancora etniche sui due, mi sembra francamente una cazzata enorme. Così come giudicarli prima che si siano messi al lavoro. Il problema è che è durissima capire chi sia arrivato a Verona perchè il loro curriculum, per motivi diversi ma simili, non permette nessuna valutazione. Fusco è un agente (attenzione al conflitto d’interessi, ci ricordiamo tutti benissimo di Pastorello e della P&P…) che ha fatto anche il direttore sportivo. A Bologna ne parlano bene, ma quella è l’unica vera esperienza che ha. Ci viene descritto come uomo dai modi gentili, garbato, intelligente e colto (che non guasta mai).
Pecchia è stato il vice di Benitez e ha alle spalle due fallimentari esperienze come guida tecnica (a Gubbio e a Latina). E’ sufficiente ciò per condurre il Verona che ha l’obbligo di risalire subito dalle sabbie mobili e dove anche un 1-0 striminzito con la Ternana può essere interpretato come risultato negativo? Questa è la domanda a cui solo i fatti daranno risposta. Il resto, credetemi conta zero.
Lasciatemi concludere con un pensiero: comunque andrà, stavolta ammiro Setti per l’audacia della scelta. Potevano essere prese scorciatoie diverse e più “ammiccanti” alla piazza. Stavolta ha scelto di giocare duro. Opinabile, rischioso ma va detto con onestà, molto coraggioso.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Ag. Viviani a VN: “Contatti Fiorentina-Hellas a gennaio. Piace anche a Corvino”
Le parole di Pocetta a Violanews.com: “Il problema fisico è stato brillantemente superato. Futuro? Con il Verona prenderemo la decisione migliore per tutti”
di Alessio Crociani, @AlessioCrociani 31/05/2016, 15:24
C’è anche quello di Federico Viviani dell’Hellas Verona tra i nomi accostati recentemente alla Fiorentina. Per saperne di più sul futuro del giocatore, Violanews.com ha contattato il suo procuratore, Giampiero Pocetta:
La stagione dell’Hellas purtroppo si è conclusa con la retrocessione. Immagino sia stata un’annata difficile per tutti, anche per Federico…
“Sicuramente non è stata un’annata positiva a livello generale. L’organico costruito non meritava la retrocessione, ma c’è stata una concatenazione di eventi che ha portato alla Serie B. Per Federico è stata un’annata difficile anche a livello personale per via di un problema fisico che lo ha limitato per quattro settimane ma che è stato brillantemente superato. Lo dimostrano le prestazioni sfoggiate in campo ed i gol. L’annata è stata in chiaro scuro, abbiamo visto le sue qualità”.
Eppure lui è stata una delle poche note positive nel finale di campionato.
“Quando è stato bene fisicamente, anche nella parte centrale del campionato, prima che subisse lo stop, ha sempre disputato ottime partite. Ha un piede come ce ne sono pochi in Italia. Sono abbastanza soddisfatto della sua stagione”.
Vedremo Federico ancora a Verona oppure altrove?
“E’ una domanda difficile, il campionato è finito da poco. Vediamo prima quale sarà l’orientamento della società con il nuovo direttore sportivo. Verona è una piazza importantissima che merita subito di risalire. Cercheremo una strada comune che porti benefici ad entrambi”.
A Firenze si vocifera di un suo possibile approdo alla Fiorentina. Anche in virtù della sua fede viola, è un’ipotesi verosimile?
“Bisognerebbe chiederlo a Corvino, che è un grande conoscitore di calcio. Penso che un giocatore come Viviani non possa che piacergli. Per quanto riguarda la fede calcistica di Federico, tra fare il tifo e fare un’operazione di mercato ce ne passa… So comunque che le società si sono incontrate a gennaio e il nome di Federico è venuto fuori”.
La Fiorentina lo aveva già cercato in passato, e lo stesso Corvino, ds viola in pectore, è da sempre un suo estimatore. Può essere un incentivo?
“Sicuramente Federico ha calamitato su di sé diverse attenzioni, anche quelle del direttore in passato, ma per il resto bisognerebbe chiedere a Corvino stesso”.
FONTE: ViolaNews.com
Hellas Verona : le scelte di Setti
Di Enrico Brigi - 29 maggio 2016
Sembrava dovessimo attendere qualche settimana ed invece pare che le cose abbiano avuto un’improvvisa accelerazione. Secondo le ultime indiscrezioni entro pochi giorni dovrebbero essere riempite le caselle di direttore sportivo ed allenatore. Mentre per la prima e’ pressoché certo il nome di Filippo Fusco – per l’ex diesse del Bologna manca solo l’ufficialità – rimane ancora aperto il discorso allenatore. Nelle ultime ore il nome più accreditato e’ quello di Fabio Pecchia, attualmente vice di Rafa Benitez al Newcastle. Nonostante il rinnovo del contratto proposto dalla società inglese – appena retrocessa in Championship – al tecnico spagnolo ed al suo staff, l’ex giocatore di Juventus e Napoli sembra ormai convinto di lasciarsi tentare dalla chance offertagli da Maurizio Setti. La corsa alla panchina gialloblù rimane, comunque, aperta perché restano sempre in corsa, anche se più defilate rispetto a qualche giorno fa, le candidature di Stellone e De Zerbi. L’aspetto nuovo di questi giorni è’ comunque il fatto che le trattative sono frutto delle scelte effettuate in piena “solitudine” da Maurizio Setti che ha deciso di “scendere in campo” in prima persona. Dopo la poco convincente conferenza stampa di qualche giorno fa, una nuova mossa “in solitaria” per certi versi inaspettata ed inattesa, soprattutto per quanto riguarda l’intenzione di puntare su un allenatore di “seconda fascia”, che non contribuisce di certo a rasserenare gli animi del popolo gialloblù .
FONTE: VeronaNews.net
L'ADDIO DEL DS
Quando Bigon disse: Io al Bologna? Tutto falso
02/06/2016 09:48
"Io a Bologna? Mah!, ho letto quello che hanno letto tutti: sinceramente, sono tanti anni che sono nel mondo del calcio e ogni volta mi sorprendo come si possano dire determinate cose, completamente prive di ogni fondamento. Non mi sono incontrato con il Bologna". Così parlò Riccardo Bigon il 17 aprile 2016, dopo la sconfitta contro il Frosinone, ai microfoni di Telenuovo intervistato da Giovanni Vitacchio. Dichiarazioni che si sono scontrate inesorabilmente con la realtà dei fatti (manca solo l'ufficialità del suo passaggio a Bologna). Riguardando le immagini dell'intervista non serviva certamente l'eclettico Tim Roth alias Cal Lightman in "Lie to me" per accorgersi che il Ds padovano non era perfettamente sereno mentre pronunciava quelle parole (si guardava indietro, occhi rivolti verso il basso, segni di negazione con la testa, etc etc).
E pensare che lo stesso Setti si era esposto in prima persona nel giorno in cui aveva presentato l'ex Ds del Napoli, progettando un programma di tre anni "qualunque cosa succeda". L'imprenditore carpigiano mentre presentava Bigon il 18 giugno 2015 aveva detto: "Bigon è una persona abituata a stare nel campo, non negli uffici: è abituato a costruire dei 'discorsi nel tempo'. Con lui e tutto il suo staff abbiamo deciso di intraprendere un percorso che durerà ALMENO tre anni. In questi TRE anni non ci saranno MAI cambiamenti, lo dico già adesso".
E invece come Giovanni Gardini, che aveva detto che sarebbe rimasto Dg del Verona in un'intervista all'Hellas Store di questo autunno, anche Bigon ha cambiato squadra. Due facce della stessa medaglia: entrambi i dirigenti veneti hanno trovato una sedia su cui sedersi anche in Serie A, mentre il Verona è sprofondato in Serie B dopo un solo anno della loro ben poco lungimirante gestione. "E' il mondo del calcio italiano bellezza!"..."E tu non puoi farci niente! Niente!" direbbe probabilmente (con un'altra enfasi e un altro significato) il leggendario Humphrey Bogart alias Ed Hutcheson, direttore di un giornale in "L’ultima minaccia", se fosse passato alla cronaca sportiva...
LUCA VALENTINOTTI
CALCIOMERCATO
Pazzini, primo nodo da sciogliere
31/05/2016 16:16
C’è un nodo che il nuovo ds del Verona Fusco dovrà sciogliere in fretta quando inizierà a lavorare ufficialmente per il Verona: i cinque anni di contratto di Pazzini.
Un nodo che inchioda il Verona ad un contratto esorbitante per un giocatore che ha fatto tutto tranne la differenza.
Pazzini è stato una delle delusioni dell’ultimo torneo. Ha segnato la miseria di sei gol ed è stato spesso infortunato, ma soprattutto è sempre stato, anche con Del Neri, l’alternativa di Toni. Un equivoco incredibile che è stato uno degli errori clamorosi della stagione.
I suoi cinque anni di contratto, senza nessuna clausola per la serie B, rappresentano oggi una delle più grandi scelleteratezze che la gestione Gardini-Bigon abbia creato nella scorsa stagione.
Setti ha fatto capire chiaramente nell’ultima conferenza stampa che non sarà possibile sopportare un ingaggio di queste proporzioni.
Insomma, o Pazzini si taglierà drasticamente l’ingaggio, oppure dovrà essere ceduto. Ma a chi? E soprattutto Pazzini rinuncerà ai prossimi quattro anni di stipendi che comunque gli devono essere garantiti dal contratto?
E’ vero che il giocatore ha fatto sapere che per lui non ci sono problemi e che non resterà a dispetto dei santi, cioè della volontà di Setti.
Ma nessuno è disposto a perderci in una situazione del genere. E’ molto probabile quindi che il Verona, tramite Fusco tenti una rescissione del contratto, una rescissione che comunque andrà, sarà onerosa per le casse della società e che "mangerà" un pezzetto di quel ricchissimo paracadute economico che la società percepirà in serie B.
IL FUTURO DS
Fusco era l'agente di Matuzalem
31/05/2016 16:03
Filippo Fusco ha fatto il ds del Bologna per un periodo limitato. Ma prima e dopo è noto nel mondo del calcio per essere un procuratore.
Tra i suoi assistiti più famosi anche un giocatore che quest'anno ha fatto molto discutere a Verona: Matuzalem.
Bigon prese il centrocampista a mercato chiuso per correre ai ripari per l'infortunio di Viviani.
Matuzalem giocò pochissimo e a gennaio se ne andò in Florida, come da accordi presi con il Verona. Regista dell'operazione proprio Fusco.
Lo stesso Fusco aveva portato in precedenza a Bologna il centrocampista brasiliano. Tra gli altri assistiti c'è Coppola, terzo portiere quest'anno a Verona mentre Zuculini, di cui si parla in questi giorni come possibile acquisto del Verona, è un giocatore dell'ex socio di Fusco Dario Decoud. (g.vig.)
HELLAS IN B
Ritorno dal prestito
Chi può essere utile?
29/05/2016 10:49
L’Hellas è retrocesso in B: molti giocatori dall’ingaggio alto, come ha dichiarato Setti in conferenza stampa, verranno ceduti. Se molti giocatori economicamente ingombranti andranno via, molti giocatori che sono andati via in prestito torneranno alla base. Quasi tutti hanno disputato l’ultimo campionato di B e torneranno a Verona anche perché i diritti di riscatto sono molti alti e i controriscatti sono molto bassi. Chi potrebbe essere utile alla causa Hellas in Serie B?
PORTIERI. Rafael non sarà riscattato dal Cagliari (come ha dichiarato pubblicamente settimana scorsa l’allenatore Rastelli. Salvo clamorosi ripensamenti lascerà la Sardegna), ma difficilmente il suo futuro sarà ancora a Verona. Nicolas è reduce da un campionato da protagonista a Trapani (che sta facendo i play-off per la A da favorita), ma Faggiano (Ds dei siciliani) ha fatto intendere che non riscatterà il portiere brasiliano. Il giovane gigante Lorenzo Ferrari (classe 1996) dopo il grave infortunio (rottura crociato) a Rimini, potrebbe tornare a fare il terzo portiere (anche per non sprecare i pochi posti per i 18 “over 21” da tesserare per la B), ma per quel posto c’è anche la candidatura di Alessandro Salvetti (portiere della Primavera, in scadenza di contratto, classe 1997).
DIFESA. L’unico difensore di un certo valore che ritornerà a Peschiera sarà l’uruguagio Alejandro Gonzalez. Dopo anni difficili in Serie A dove ha deluso, l’ex capitano del Penarol ha trovato la sua dimensione in B giocando un ottimo campionato con la Ternana. A Terni è sempre stato un titolarissimo, ma ora tornerà a Verona visto l’alto prezzo del suo riscatto: con tutti i difensori alti (e lenti) dell’Hellas, Gonzalez è l’unico difensore centrale rapido in rosa. Potrebbe essere un giocatore su cui puntare per la prossima B.
CENTROCAMPO. Torneranno Lazaros, Zaccagni e Valoti. Il greco non verrà riscattato dalla Sampdoria, ma difficilmente resterà a Verona visto il suo ingaggio. Valoti, dopo una brutta stagione passata a metà tra Pescara e Livorno tornerà alla base ma bisognerà vedere se sarà utile agli schemi tattici del nuovo allenatore. Mentre Zaccagni è reduce dall’ottimo girone di ritorno giocato a Cittadella (con la promozione dei padovani in B): verrà valutato in ritiro a Racines.
ATTACCO. Tornerà in riva all’Adige Pierluigi Cappelluzzo dopo la parentesi di Pescara. Il classe 1996 di Montepulciano ha segnato anche il suo primo gol in Serie B contro l’Ascoli: è un attaccante in rampa di lancio pronto a sbocciare, e visto che è un Under 21 (posti illimitati in rosa per le regole in B) sarà quasi sicuramente un elemento della nuova rosa del Verona. Insieme a lui ci sarà anche il compagno di reparto Ernesto Torregrossa, che torna a Verona non più giovanissimo (a giugno farà 24 anni), dopo molti anni lontano dalle mura scaligere (contratto blindato con l’Hellas fino al 2019). Dopo le buonissime annate di Lumezzane (13 gol in C) e Crotone (8 gol in B), l’attaccante nisseno non è esploso a Trapani (3 gol) anche perché reduce da molteplici infortuni muscolari. Il prossimo anno sarà la volta buona per vederlo giocare al Bentegodi, anche se non da titolare.
Gli altri giocatori che rientreranno alla base ma andranno via in prestito sono (e alcuni si svincoleranno): Boni (dal Prato), Calvano (dal TuttoCuoio), Bearzotti (dal Padova), Alessandro Gatto (dalla Juve Stabia), Speziale (dalla Pro Piacenza), Ravasi (dalla Pro Patria). E poi ci sono anche Rabusic e Laner: la punta ceca è in scadenza dopo il prestito allo Slovan Liberec, così come è in scadenza il “tagliaboschi” altotesino dopo l’esperienza al Chiasso in Svizzera.
LUCA VALENTINOTTI
HELLAS RETROCESSO
Le nuove regole della B
Dalla rosa al Salary Cap
28/05/2016 16:42
Nuova categoria, nuove regole: in Serie B, il Verona dovrà adeguarsi alle direttive della cadetteria sia in termini economici, sia in termini di componenti della nuova squadra (sempre se non ci saranno delle modifiche). Ci saranno dei limiti importanti sulla composizione della rosa: saranno solamente 18 i posti liberi (18 “over 21”) per i giocatori che saranno tesserati senza nessun particolare vincolo (sempre tenendo conto che non si possono comprare giocatori extracomunitari da campionati esteri). A questi 18 possono essere aggiunti altri 2 calciatori, i cosiddetti “giocatori bandiera”, cioè giocatori che abbiano militato almeno quattro stagioni nella stessa squadra, giovanili comprese (attualmente in rosa ci sono Moras e Juanito Gomez).
SPAZIO AI GIOVANI. E poi ci sono gli Under 21: nessun limite per loro, si possono inserire in rosa illimitatamente i giocatori nati dopo il 1995 (Gollini, Checchin, Fares, Zaccagni, Cappelluzzo, Tupta, Riccardi, Badan etc etc). In termini economici invece ci si dovrà scontrare con il “Salary Cap”: non sarà possibile pagare un giocatore più di 300.000 euro all’anno (150.000 nella parte fissa, 75.000 per obiettivi di squadra e 75.000 per bonus). Però i contratti preesistenti firmati precedentemente in Serie A non avranno bisogno di essere ridimensionati (Pazzini con il suo ingaggio che è vicino al milione, per altri quattro anni, potrebbe anche rimanere, sulla carta): la regola del tetto salariale riguarderà solo gli acquisti delle prossime sessioni di mercato. Se si dovesse superare la cifra del salary cap, si pagherebbe una sanzione.
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
Hellasmania: aria di cambiamenti
del 29 maggio 2016 alle 21:33
Il campionato degli incubi e dei rammarichi è ormai finito da più di una settimana ed in casa Hellas l'aria sta a tratti cambiando. Dopo il fischio finale dell'ultima partita contro il Bologna, i pensieri di tutti i tifosi gialloblù si sono rivolti ad una pronta reazione da parte della società in favore di una programmazione estiva volta alla preparazione di una squadra che punti alla promozione alla massima serie già il prossimo anno.
Ebbene, le acque della società si sono già iniziate a muovere ed i primi cambiamenti si stanno già concretizzando. Uno dei più importanti nodi da risolvere era quello dell'allenatore ed è proprio notizia degli ultimi giorni quella che vede Fabio Pecchia come nuovo tecnico alla guida dell'Hellas. Una scelta direttamente arrivata dal presidente Setti, che ha visto nel profilo di Pecchia l'uomo giusto per centrare subito la promozione. E' il primo incarico da primo allenatore questo per lui: è stato infatti il braccio destro di Rafa Benitez, iniziando proprio a Napoli, per poi seguirlo al Real Madrid ed al Newcastle. La voglia di allenare in autonomia è tanta per Pecchia e sicuramente può vantare di un insegnamento di primordine in squadre di gran caratura: potrà però bastare questo per gli obbiettivi di questo Hellas? Se sarà confermata questa soluzione, le speranze sono prima di tutto quelle di vedere un'impronta di gioco diversa, perchè la serie B ha bisogno di altre prerogative per essere affrontata, che si discostano molto da quella della Serie A. Il gioco dovrà essere più concreto, ogni partita dovrà essere giocata con grande fisicità ed agonismo e le occasioni dovranno essere sfruttate al meglio una per una. Oltre ad un allenatore con le idee chiare, la necessità primaria è quella di rimpiazzare le partenze con giocatori congrui alle visioni del mister e che sappiano mettere lo stesso mordente ad ogni partita. Su questo fronte per ora non si hanno grosse novità, anche perchè prima di tutto bisogna risolvere il tassello Direttore Sportivo. La partenza di Bigon alla volta di Bologna è quasi fatta e già si sono intraviste alcune cessioni proprio in chiave rossoblù, tra le quali Ionita ed Helander, molto apprezzati in terra Emiliana.
Insomma il vento dei cambiamenti ha già iniziato a soffiare in casa Hellas e per ora bisogna solamente attendere le scelte ufficiali che arriveranno direttamente dal Presidente. L'ambiente ha bisogno ora come mai di restare unito e di evitare critiche facili prima di vedere ogni lavoro sul campo. I tifosi devono prepararsi a scelte che potranno essere discutibili in questo lungo periodo di mutamenti, ma dovranno aver altresì pazienza di osservare concretamente i risultati di quest'ultime prima di trarre conclusioni.
FONTE: CalcioMercato.com
RASSEGNA STAMPA
Corriere di Verona: "Il giovane mister, l'uomo dei conti". Le scelte di Setti
31.05.2016 09.33 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
"Il giovane mister, l'uomo dei conti. Così Setti ha scelto Pecchia e Fusco". Il Corriere di Verona, in edicola oggi, si concentra sulle scelte di Maurizio Setti, presidente del club scaligero. Filippo Fusco direttore sportivo, Fabio Pecchia allenatore: in queste ore saranno ultimati i dettagli contrattuali per entrambi. Già definito l'accordo per Pecchia, che si legherà al Verona per una stagione con rinnovo automatico per l'anno successivo in caso di promozione in Serie A. Entro oggi, assieme a Fusco, sarà in città per prendere contatto con la realtà gialloblù e visitare le strutture del centro sportivo di Peschiera del Garda. Sbrigate le formalità di rito Pecchia e Fusco verranno ufficialmente incardinati nei rispettivi ruoli, dopo che sarà completato il trasferimento di Riccardo Bigon, ex uomo-mercato del club di via Belgio, al Bologna.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
28.05.2016
«Sono Pecchia, mi manda Benitez»
L’avvocato col pallone riparte dalla B
Fabio Pecchia con la maglia del Bologna in contrasto con ThuramFabio Pecchia
Fino al 4 di gennaio Fabio Pecchia ha allenato Cristiano Ronaldo, Bale e Benzema. Fidato vice di Benitez al Real Madrid così come al Napoli. Dai primi di luglio, dal ritiro di Racines, il vestito della festa dovrà per forza essere sostituito da una molto più umile tuta da lavoro. In Serie B e non sul tetto del mondo, sulla panchina del Verona e non su quella del Real. La scelta è pressoché definitiva, manca solo la firma. l'Hellas ha rallentato con Stellone e De Zerbi accelerando rapidamente con Pecchia, uno che a Foggia ha conosciuto bene Filippo Fusco, il prossimo direttore sportivo del Verona.
ESONERI AMARI. Il cammino da capo allenatore di Pecchia è fermo da oltre tre anni a 37 panchine, divise fra le 11 al Gubbio in B e le 26 in Lega Pro al Latina. Tutte e due le volte Pecchia è stato costretto a salutare prima della fine del campionato, esonerato velocemente a Gubbio e a fine stagione dopo un buon lavoro a Latina che guadagnò la promozione in B e vinse la Coppa Italia di categoria.
L'INTESA CON RAFA. Dopo essere passato nel 2012 da Coverciano per prendersi il patentino per la Serie A, durante l’esperienza campana dell’ex Liverpool, Pecchia è diventato l'alter ego di Rafa Benitez da cui ha cercato di immagazzinare ogni sfumatura. Tattica e nella gestione di grandi giocatori così come di supercampioni. A Napoli d'altronde Pecchia aveva costruito gran parte delle sue fortune in una buonissima carriera da ordinato centrocampista ma anche da ottimo guastatore, capace sempre di entrare coi tempi giusti fra le difese avversarie e raccogliere un bel gruzzolo di gol. Il valore aggiunto spesso e volentieri, fra quantità e qualità. Benitez ha voluto Pecchia pure al Real e successivamente a Newcastle da gennaio in avanti, in una vana rincorsa salvezza. La retrocessione in Championship, una tragedia in una piazza dove si vive di pallone come in nessun altro posto in Gran Bretagna, non ha impedito a Benitez di prolungare il suo contratto con la garanzia però di essere coadiuvato da uno staff che conosca alla perfezione la seconda divisione inglese, parecchio distante dal Real di Ronaldo e Bale. Così Pecchia, che prima o poi quel cordone ombelicale doveva pur romperlo, ha colto la palla al balzo e cominciato a prendere una strada tutta sua. Quella di Verona, a 42 anni, mettendo in tasca una laurea in giurisprudenza e in valigia le maglie di Napoli, Juventus, Sampdoria, Torino, Bologna, Siena, Ascoli, Avellino, Foggia e Frosinone.
CALCIO D'ATTACCO. Pecchia con Benitez s'è cibato soprattutto di 4-2-3-1, modulo molto vicino alla maniera di intendere il calcio anche dell'ultimo Verona ma da cui potrebbe staccarsi per seguire le sue di idee concentrate soprattutto sul 4-3-3 com'era ad esempio a Latina, nella sua miglior stagione. O sul 4-2-3-1, sistema parente stretto delle sue caratteristiche di giocatore-incursore alle spalle delle punte. Fusco ha più volte tessuto le lodi di Pecchia, evidenziandone qualità ed equilibrio. Un'incognita fino a un certo punto. Partendo da una base: non è Fusco che ha scelto Pecchia, la decisione è stata del Verona e quindi di Setti dopo aver incontrato anche Stellone e De Zerbi. Tutti profili che piacciono molto anche al prossimo diesse, che ha avuto Pecchia come calciatore a Napoli e Foggia ma che ha avuto modo di valutare bene negli anni anche gli altri due. La variabile è stata proprio la voglia di Pecchia di allontanarsi da Benitez, di rinunciare a due anni di contratto che probabilmente sarebbe comunque riuscito a guadagnarsi anche fra i nuovi collaboratori di Don Rafa, di rientrare in Italia e crearsi un'identità tutta sua. Partendo dal Bentegodi, da una Serie B dura ma anche parecchio affascinante. Gli stimoli certo non gli mancano, occasioni così non capitano tutti i giorni. Nemmeno per chi fino a cinque mesi fa aveva in tasca le chiavi del Santiago Bernabeu e di mezza Madrid.
FONTE: LArena.it
Ufficiale: Pecchia è il nuovo tecnico dell'Hellas
01/GIUGNO/2016 - 18:55
Verona - L’Hellas Verona FC comunica di aver affidato la guida tecnica della prima squadra a Fabio Pecchia, con contratto in scadenza al 30 giugno 2017. L’allenatore di Formia sarà affiancato da Nicola Corrent (vice allenatore), Marco Antonio Ferrone (preparatore atletico) e Valerio Visconti (preparatore dei portieri).
Ufficiale: Filippo Fusco nuovo Direttore Sportivo
01/GIUGNO/2016 - 18:45
Verona - L'Hellas Verona FC comunica di aver affidato la direzione sportiva a Filippo Fusco, con contratto in scadenza al 30 giugno 2017. Il presidente Maurizio Setti e il Club in tutte le sue parti danno il benvenuto al nuovo dirigente gialloblù.
Checchin protagonista al 'Pallone d'oro' veronese
01/GIUGNO/2016 - 12:15
Verona - Ospite del Gruppo Athesis, patrocinatore del ‘Pallone d’oro’, manifestazione che premia i migliori atleti del calcio dilettantistico veronese, Luca Checchin si è calato perfettamente nella parte, destreggiandosi tra i colleghi delle leghe minori negli splendidi ambienti del Museo Nicolis: «Anche io come voi arrivo dai campi di provincia, la migliore palestra in assoluto». E si è messo a disposizione prima dei ragazzi, per qualche chiacchiera e consiglio benché molti fossero decisamente più “anziani” di lui e quindi di taccuini e telecamere: «Dovrei essere soddisfatto per lo spazio che sono riuscito a ricavarmi nel corso della stagione ma credetemi a prevalere è un altro sentimento, la profonda delusione per non aver centrato la salvezza. Il mio futuro? Non vedo l’ora di ripartire, sono a disposizione della Società, qui mi sento a casa, sono uno, per così dire, di famiglia. Spero di aumentare sempre più il minutaggio per crescere agonisticamente. Se ho sentito qualcuno in Società? Sono in stretto contatto con gli operativi, mi sto tenendo aggiornato, ho tanto entusiasmo e voglia di ri iniziare subito a lavorare».
Nazionali, Ionita titolare con la Moldavia
30/MAGGIO/2016 - 15:00
Verona - Maglia numero 7, 75 minuti in campo e la sua, solita, personalità. Stiamo parlando del centrocampista gialloblù Artur Ionita, la cui Nazionale moldava, però, venerdì sera a Koprivnica ha perso per 1-0 (gol di Kramaric) con la Croazia in amichevole. Ci sarà tempo e modo di rifarsi, venerdì a Lugano contro la Svizzera (ore 18), il suo secondo friendly match di queste settimane ricche di impegni per i nazionali gialloblù.
ARTUR IONITA - Svizzera-Moldavia (amichevole, venerdì 3 giugno, ore 18, Lugano)
EVANGELOS MORAS - Australia-Grecia (doppia amichevole, rispettivamente sabato 4 e martedì 7 giugno, ore 20 e ore 18 italiane, Sydney e Melbourne)
PIERLUIGI GOLLINI - Italia Under 21-Francia Under 21 (amichevole, giovedì 2 giugno, ore 21, stadio 'Penzo', Venezia)
SIMON STEFANEC E LUBOMIR TUPTA - Slovacchia Under 18-Armenia Under 18 (doppia amichevole, rispettivamente martedì 31 maggio e giovedì 2 giungo, Trnava)
FONTE: HellasVerona.it
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VITA DA EX: Le parate di NICOLAS ed un assist di TORREGROSSA trascinano il TRAPANI alla finale per la promozione in Serie A!
AMICHEVOLI INTERNAZIONALI: L'ITALIA batte di misura la SCOZIA ma che fatica! In mediana out anche MONTOLIVO vittima di un infortunio al polpaccio...
CHAMPIONS LEAGUE: Il grande cuore cholista trascina il REAL MADRID ai supplementari ma l'1 a 1 finale non cambia ed i rigori premiano le merengues all'11esimo titolo continentale in una gara molto equilibrata, decisivo l'errore dal dischetto nei tempi regolamentari di GRIEZMANN...
GIRO D'ITALIA a NIBALI che con un'incredibile rimonta strappa la maglia rosa al colombiano CHAVEZ e giunge primo a Torino!
NBA PLAYOFF: In gara 6 alla Chesapeake Arena i THUNDER hanno la possibilità di chiudere i conti con i WARRIORS per raggiungere i CAVS in finale ma non hanno fatto i conti con la ritrovata verve di Stephen CURRY e l'incredibile serie da 3 di THOMPSON che trascinano Golden State a gara 7 della Western Conference dove, alla Oracle Arena di Oakland, i padroni di casa soffrono andando sotto in doppia cifra ma nell'ultimo quarto prendono il volo grazie ai soliti numeri di CURRY e accedono alla finale dove incontreranno i CAVALIERS di Lebron JAMES...
FORMULA 1: Al GP di Montecarlo RICCIARDO parte in pole ma la pioggia cambia le carte in tavola e nonostante tutto è la RED BULL a bruciarsi la vittoria finale con un erroraccio nel cambio gomme! Vince la MERCEDES di HAMILTON davanti al pilota australiano e a PEREZ avvicinato ma mai superato dalla FERRARI di VETTEL giunto quarto. Fuori l'altra rossa di RAIKKONEN che dopo aver sbattuto non riesce a liberarsi dell'ala anteriore che blocca le ruote...
ATLETICA LEGGERA: Nuovo record italiano nei 200 piani femminili per Libania GRENOT che ferma il tempo a 22"56!
L'Italia batte la Scozia 1-0 ma c'è ancora da lavorare. Montolivo perde l'Europeo: nuovo infortunio al polpaccio
L’Italia fatica contro la Scozia, nazionale numero 40 del ranking Fifa: 1 a 0, cioè il minimo sforzo per riscoprire il gusto del successo, il primo del 2016. Sicuramente stanca per la dura preparazione atletica fatta nei giorni scorsi a Coverciano, non è riuscita a imporre il gioco con l’aggressività e l’intensità che di solito chiede Conte. Che non è mai soddisfatto. E che, nella serata di Malta, ha visto solo qualche progresso. Gli va bene la vittoria, l’ultima a metà ottobre contro la Norvegia, e anche l’assenza di tiri in porta degli avversari. Il 3-5-2, almeno nell’equilibrio, ha funzionato. E la difesa della Juve, punto di riferimento di ieri e di oggi, lo fa stare tranquillo. C’è, però, anche il resto. Oggi il gruppo non è ancora competitivo. Bisogna sbrigarsi, l’Europeo sta per cominciare: il 13 luglio, a Lione, il debutto contro il Belgio.
ATTACCO DA RIVEDERE
Pellè appare solo quando, all’inizio della ripresa, segna la rete decisiva. Il suo partner Eder, invece, si vede poco o niente. Insigne entra sull’1 a 0 e prova a lasciare il segno. Niente da fare. Davanti l’Italia non è efficace e nemmeno concreta. Pure Zaza, in campo per Pellè, fa cilecca. Le occasioni azzurre più nitide nel primo tempo: Giaccherini ne ha tre e le spreca. Ha però il merito di buttarsi negli spazi. Candreva è in forma e a destra va che è una meraviglia. Florenzi studia il ruolo da mezzala, Darmian è timido.
VERIFICA A CENTROCAMPO
De Rossi supera l’esame, più fisico che tattico. Rimane in campo per più di un’ora e fa in tempo a verticalizzare al momento giusto per l’unico gol dell’Italia. Martedì, entro la mezzanotte, Conte dovrà presentare all’Uefa l’elenco dei 23 per l’Europeo. Resta in bilico Thiago Motta che non è sceso in campo nell'amichevole perché appena recuperato. Il ct vorrebbe portarlo in Francia. Così resterebbe fuori Jorginho, in campo al posto di De Rossi e ancora fuori dal coro. Esce probabilmente di scena, invece, Montolivo: nuovo infortunio al polpaccio (stavolta il sinistro) nell'allenamento post partita. Prima diagnosi, in attesa degli esami strumentali: risentimento muscolare.
Vincenzo Nibali ha vinto il Giro d'Italia
di Francesca Monzone
Vincenzo Nibali ha vinto il Giro d'Italia numero 99. Dopo il primo passaggio nel circuito di Torino, la giuria ha neutralizzato la corsa a causa del fondo insidioso e della pioggia.
Il tempo è stato preso al primo passaggio sulla linea del traguardo. Neutralizzati quindi tutti e otto i giri di circuito cittadino in programma a Torino. Al traguardo non ci sono gli abbuoni.
Vince la Mercedes di Hamilton davanti a Ricciardo, Vettel con la Ferrari 4°
Il campione del mondo Lewis Hamilton trionfa nel Gp di Monaco, centrando il suo primo successo stagionale e il 44° in carriera. L'inglese della Mercedes si impone davanti all'australiano della Red Bull, Daniel Ricciardo, partito dalla pole position e costretto a perdere la leadership della corsa poco prima di metà gara per un errore dei suoi meccanici che ritardano il montaggio delle gomme al pit-stop. Sul terzo gradino del podio il messicano della Force India, Sergio Perez, che precede l'unica Ferrari al traguardo, quella del tedesco Sebastian Vettel.
Il Real Madrid conquista l'Undecima
Atletico sconfitto ai calci di rigore
di Ugo trani
Non c'è niente da fare per l'Atletico. Nemmeno nella serata più bella, in cui gioca e non si difende. Il Real vince ancora il derby di Madrid, come il 24 maggio del 2014 a Lisbona, e conquista l'Undecima. A Milano, per averla, aspetta fino ai rigori, 6 a 4. Zidane, arrivando direttamente dalla terza serie (fino a gennaio ha allenato il Castilla), alza la Champions pure da allenatore dopo il successo da giocatore nel 2002 con il gol decisivo nella finale contro il Bayer Leverkusen. Simeone, però, esce dal Meazza a testa alta. Perché ha spaventato i galacticos, presuntosi pure alla metà.
NUOVA BEFFA
Sergio Ramos che segna come a Lisbona, firmando il vantaggio, Griezmann che sbaglia il rigore del possibile pari ad inizio ripresa (palla che si stampa sulla traversa), Ronaldo che, irritante fino ai calci di rigore, spiazza Oblak e si prende la sua terza Champions, dopo il palo colpito da Juanfran. Il vento è sempre contrario, pure a Milano, ma l'Atletico non ha niente da rimproverarsi. Il Real è solo più preciso nei tiri finali, quando la stanchezza e l'inesperienza dei colchoneros diventano fatali. Ma Simeone, anche nelle sostituzioni, è più bravo di Zidane. Soprattutto quando, dopo l'intervallo, fa entrare Ferreira Carrasco, la terza punta, per il mediano Fernandez. Guarda caso l'esterno offensivo è anche quello che riporta in partita, con la rete del pari, i compagni. Inspiegabile, invece, è l'intervento del collega che, a metà del secondo tempo, fa uscire Kroos per inserire Isco. Ronaldo avrebbe dovuto chiudere prima il match. Ha aspettato l'ultima chance. E non ha sbagliato. Campione ritrovato nel momento cruciale.
Libania Grenot vola: a Tampa sigla il record italiano dei 200 metri con 22"56
di Carlo Santi
La stagione olimpica si apre con un primato italiano. A realizzarlo, a Tampa, negli Stati Uniti, è stata la campionessa europea del giro di pista, Lbania Grenot, che ha migliorato il record dei 200 metri con 22"56. La Grenot ha ottenuto la prestazione nel corso della 25esima edizione dei Baytaf Classics, meeting della University of South Florida.
Il risultato, ottenuto con un vento di 1.9 metri, migliora il limite precedente, ossia il 22"60 di Manuela Levorato ai Mondiali di Siviglia realizzato il 24 agosto 1999.
Per l'azzurra nata a Cuba 33 anni fa (è nata a Santiago di Cuba il 12 luglio 1983) e in possesso del passaporto itlaiana dal 2008, è un balzo in avanti importante poiché il suo limite era di 22"91.
A Tampa, la Grenot, che da due anni si allena negli Stati Uniti seguita da Loren Seagrave, ha vinto la gara precedendo la statunitense Alexis Love (22"63) e la trinidegna Kelly-Ann Baptiste (22"84).
FONTE: Leggo.it
CALCIOMERCATO
Super Nicolas, porta il Trapani in finale
01/06/2016 11:02
Sono state le superparate di Nicolas a trascinare nella finale dei play-off di serie B il Trapani che ha sconfitto ieri sera 2-0 lo Spezia. Nicolas è stato prodigioso in almeno due interventi, decisivi per tenere a galla il Trapani, spietato poi nel colpire la squadra di Mimmo Di Carlo.
Il portiere brasiliano, per anni vice di Rafael, potrebbe tornare a fine anno a Verona visto che è a Trapani in prestito.
E con lui potrebbe tornare anche l'attaccante Ernesto Torregrossa, che Gibellini scovò nelle giovanili dell'Udinese qualche anno fa.
FONTE: TGGialloBlu.it