LA GARA & LE IMPRESSIONI
Dopo sei minuti il VERONA prende stabile possesso della metacampo avversaria e SILVESTRI deve fare gli straordinari: Al 9° CACIA libera HALLFREDSSON che crossa a pennello per la testa di 'Juanito' ad un passo dalla porta ma il portiere biancoscudato dice no! Così come 5 minuti più tardi sulla sforbiciata volante di LANER.
Al 31° GOMEZ semina il panico da destra saltando avversari come birilli poi cerca SGRIGNA che col piattone trova la terza paratissima di SILVESTRI che si supera ancora al 39° sul tiro di JORGINHO!
Nel primo tempo il PADOVA affida le sue speranze a qualche rara ripartenza senza mai trovare lo specchio della porta con gli errori di BABACAR e dell'ex CUTOLO sempre subissato dai fischi del 'Binti' che lo carica di pressioni ogniqualvolta tocca palla.
Il secondo tempo si apre in maniera speranzosa con JORGINHO che dal limite sfiora la traversa; al 12° è ancora SGRIGNA a scaldare le mani a SILVESTRI con una cannonata ma il portiere opposto è in serata di grazia!
Sembra di rivivere il derby col VICENZA quando gli scaligeri sprecavano l'impossibile davanti ad un guardiapali in vena di miracoli ed infatti la frittata è servita al 15° quando l'ex FARIAS è bravo in mischia a trovare il guizzo vincente!
La botta è tremenda per l'11 scaligero che non fa in tempo a racapezzarsi e, sbilanciatissimo in avanti, subisce il raddoppio di CUTOLO perfetto nel ripartire e non lasciare scampo al guardiapali scaligero... L'incredibile 1-2 subito in 5 minuti 'squaglia' il VERONA come un gelato al sole con Dieguito FARIAS che si beve tre gialloblù e a tu per tu con RAFAEL trova il primo, vero, grande intervento del connazionale.
Al 39° si capisce che non è serata quando il portiere biancoscudato si oppone con un altro eccezionale intervento sul colpo di testa di 'Juani' e FARIAS fallisce di pochissimo il 3 a 0 al 35° e al 48° quando va a cogliere addirittura un palo...
Che dire... C'è poco da commentare... Serate come questa sembrano scritte nella pietra da una mano crudele: E' vero che la concretezza non è mai stata nelle corde della squadra scaligera ma ogni tanto un gol fortunoso potrebbe anche entrare e invece...
Facile dare la croce addosso a MANDORLINI per la scelta di inserire RIVAS al posto di LANER ma a quel punto a mio avviso era giusto rischiare.
Caso mai a preoccupare è l'incredibile calo dopo il primo gol subito: A quel punto una squadra vera dovrebbe serrare le fila e mangiare l'erba e invece...
Chiudiamola qua tornando a casa ancora con le pive nel sacco e pensiamo alla prossima a Grosseto: EMPOLI e VARESE a -7, LIVORNO A +4 ed ennesima doccia gelata sulle nostre speranze...
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DICONO
Mister MANDORLINI «La partita è stata decisa da due goal balordi scaturiti da rimpalli e palle sporche. Inoltre il secondo era pure in fuorigioco. Il nostro problema attuale è che non facciamo male per ciò che creiamo. Nel primo tempo siamo stati troppo belli ma alla pausa i miei ragazzi erano delusi per le tante occasioni che non hanno portato al vantaggio. Non ero sereno al momento di riprendere le ostilità e purtroppo poi le cose non sono andate bene. Volevamo dare continuità alle vittorie recenti ma non ci siamo riusciti. Paradossalmente in mezzo al campo siamo stati cattivi solo a partita compromessa, ora pensiamo alla prossima» SerieBNews.com
Simon LANER «Non siamo riusciti a scavalcare il muro. E' un derby che pesa come quello con il Vicenza. Non ci scoraggiamo, la cavalcata c'è. Eravamo pimpanti, li abbiamo attaccati sempre. Hanno avuto fortuna, non me l'aspettavo che andava così. Cutolo? Certi personaggi accendono le partite. Noi la nostra gara l'abbiamo giocata, è veramente un peccato che per un mezzo rimpallo in area hanno segnato. Il 2-0 ci ha tagliato le gambe, la reazione immediata era difficile a quel punto. Il loro portiere ha fatto di tutto» HellasVerona.it
Capitan CECCARELLI «Partita da due volti. Nel primo tempo abbiamo creato diverse occasioni ma o per imprecisione o per bravura del loro portiere non siamo riusciti a segnare. Nella ripresa una volta subita quella rete piuttosto evitabile, non siamo stati capaci di reagire a dovere. La loro seconda marcatura mi dicono che era in fuorigioco, mi pareva troppo strano che Cutolo fosse così solo. Purtroppo però alla lunga ci ha tagliato le gambe» SerieBNews.com
Luca Ceccarelli | Simon Laner | Andrea Mandorlini |
VERONA 0-2 PADOVA
Rispetto alla partita del 'San Nicola' MANDORLINI ripropone in difesa MARTINHO come terzino sinistro al posto di ALBERTAZZI, in mediana torna LANER al fianco di JORGINHO e del rientrante HALLFREDSSON, invariato il tridente d'attacco con CACIA in mezzo a SGRIGNA e GOMEZ.
4-3-3 anche per il PADOVA di COLOMBA con LEGATI che vince il ballottaggio con DELLAFIORE al centro della difesa insieme a TREVISAN, centrocampo col rientrante IORI a fare da playmaker in mezzo a DE VITIS e DE FEUDIS, tridente con gli ex CUTOLO e FARIAS esterni in appoggio a BABACAR e l'altro ex BONAZZOLI pronto in caso di bisogno.
PRIMO TEMPO
6° Tiro di BABACAR che RAFAEL devia in corner
9° CACIA libera HALLFREDSSON che crossa a pennello per la testa di GOMEZ ad un passo dalla porta: Miracolo di SILVESTRI!
10° CACIA dalla fascia sinistra mette in mezzo per HALLFREDSSON che, vedendo il portiere avversario fuori dai pali, prova a sorprenderlo in pallonetto ma purtroppo non inquadra lo specchio...
14° Ancora HALLFREDSSON al cross, 'ponte' di MAIETTA per la sforbiciata volante di LANER e SILVESTRI si supera ancora una volta! La palla torna al mediano bolzanino che però non riesce ad inquadrare la porta che peccato...
18° MARTINHO prolunga per SGRIGNA che trova la deviazione in angolo
20° MORAS concede il secondo corner agli ospiti, batte IORI, sugli sviluppi BABACAR va al colpo di testa direttamente sul fondo
21° GOMEZ trova il fondo poi crossa ma RENZETTI devia in angolo: Pari anche nel conto dei corner, SGRIGNA e GOMEZ si scambiano le fasce...
24° CUTOLO vince un rimpallo sulla destra e va al tiro forzatissimo, il pubblico di casa lo subissa di fischi (ora come ogni volta che tocca palla)...
27° HALLFREDSSON cerca CACIA ma il colpo di testa del bomber è fuori misura
29° MORAS non ce la fa, entra capitan CECCARELLI...
31° GOMEZ semina il panico da destra saltando avversari come birilli poi cerca SGRIGNA che col piattone trova la terza paratissima di SILVESTRI!
32° Tiro di HALLFREDSSON sull'esterno della rete peccato...
38° Conclusione pessima di LANER, la palla viaggia lontana dalla porta avversaria
39° Tira JORGINHO su invito di HALLFREDSSON ma SILVESTRI è insuperabile anche stavolta!
42° Preme il VERONA, LEGATI anticipa GOMEZ in angolo
44° Azione personale di MARTINHO che verticalizza all'improvviso e va al tiro dal limite: Palla fuori purtroppo
45° BABACAR invita CUTOLO al tiro in diagonale da sinistra: Palla non lontana da palo opposto...
48° Dopo tre minuti di recupero il signor Ciampi termina il primo tempo
SECONDO TEMPO
1° DE FEUDIS va per le spicce con MARTINHO: Cartellino giallo al centrocampista avversario...
2° JORGINHO libera di tacco GOMEZ, l'argentino tira e DE FEUDIS devia in angolo, sugli sviluppi JORGINHO tira dal limite e sfiora la traversa! Peccato...
5° RENZETTI concede un altro angolo all'HELLAS, e sono 5...
9° VIVIANI da il cambio a DE VITIS che esce in barella (in bocca al lupo al figlio del grandissimo Totò)
10° Tiro alle stelle di CUTOLO il pubblico del 'Binti' non manca (mai) di 'beccarlo' con una selva di fischi
12° GOMEZ penetra in area da destra poi serve SGRIGNA appostato al limite ma SILVESTRI para ancora una volta...
13° Fallo di LANER, l'arbitro estrae il giallo
15° FARIAS porta avanti i suoi sfruttando al meglio in mischia un cross di DE FEUDIS! Non ci voleva... Sembra di rivedere il derby col VICENZA! E' davvero incredibile
18° Il PADOVA conquista un calcio d'angolo, batte VIVIANI ma la difesa scaligera libera...
19° BABACAR all'indietro per CUTOLO il cui tiro in lift non trova la porta. MANDORLINI tenta il tutto per tutto: Dentro RIVAS al posto di LANER...
21° Ennesimo miracolo di SILVESTRI sul tiro dal limite di MAIETTA
22° CUTOLO punisce un VERONA sbilanciatissimo in avanti con un tiro di esterno sinistro a tu per tu con RAFAEL! Solito show con le mani sulle orecchie e ammonizione da parte dell'arbitro: Che disdetta...
23° Cartellino giallo anche per IORI.
24° Ammonizione anche per MARTINHO.
26° TREVISAN incorna alto in area
27° COLOMBA rinforza la difesa con DELLAFIORE che da il cambio a CUTOLO nelle fila del PADOVA: L'ex esce tra bordate di fischi...
32° RIVAS crossa in mezzo, SILVESTRI si accartoccia e blocca.
33° Doppia sostituzione: Con FERRARI che rileva SGRIGNA nella squadra gialloblù e l'ex BONAZZOLI che da il cambio a BABACAR
35° RAFAEL impedisce al connazionale FARIAS il 3 a 0 mettendo in angolo ma i gialloblù sono già con la testa sotto la doccia...
39° Cross in area di MARTINHO ma SILVESTRI fa da saracinesca sul colpo di testa di GOMEZ: Stasera non vuole entrare...
40° GOMEZ ha un conto aperto con SILVESTRI ma il portiere vince ancora deviando in angolo con la complicità di un legno
41° Tiro fuori bersaglio di DE FEUDIS dopo una pericolosa ripartenza
48° Palo di FARIAS che era partito in solitario contropiede: Vi prego chiudiamola qua...
49° JORGINHO per GOMEZ che trova solo l'esterno della rete
TABELLINO
HELLAS VERONA-PADOVA 0-2
Marcatore: 15' st Farias, 22' st Cutolo.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras (dal 31' pt Ceccarelli), Maietta, Martinho; Laner (dal 20' st Rivas), Jorginho, Hallfredsson; Sgrigna (dal 32' st Ferrari), Cacia, Gomez Taleb
A disposizione: Berardi, Albertazzi, Ferrari, Carrozza, Crespo.
All.: Mandorlini
PADOVA (4-3-3): Silvestri; Rispoli, Legati, Trevisan, Renzetti; De Feudis, Iori, De Vitis (dal 9' st Viviani); Cutolo (dal 27' st Dellafiore), Babacar (dal 32' st Bonazzoli), Farias.
A disposizione: Calderoni, Jelenic, Raimondi, Longato.
All.: Colomba
Arbitro: Ciampi di Roma.
NOTE. Ammoniti: De Feudis, Laner, Cutolo, Iori, Martinho. Spettatori: 15.500.
Verona 0-2 Padova: Le immagini
LE ALTRE DI B
Nell'altro posticipo il BARI va a vincere in quel di VICENZA salvando la panchina a TORRENTE: Buon profeta fu l'ex IUNCO che, all'indomani della sconfitta patita proprio contro il VERONA, disse 'Se giochiamo come contro l'HELLAS a Vicenza vinciamo!'
Clamoroso colpaccio del GROSSETO a Sassuolo: La doppietta di PIOVACCARI stende la capolista a domicilio! Vittoria a La Spezia per il LIVORNO.
Continua l'impressionante marcia dell'EMPOLI che supera il VARESE fra le mura amiche e lo appaia in classifica a -7 dall'HELLAS.
La JUVE STABIA inciampa sulla PRO VERCELLI al 'Menti', il MODENA perde di misura a CESENA ed ora campani ed emiliani raggiungono il PADOVA a quota 39; vittorie di misura anche per il CITTADELLA con la TERNANA e per il CROTONE con l'ASCOLI.
Vittoria esterna per il BRESCIA a Lanciano, pari tra NOVARA e REGGINA.
Top 10 Plays of the Night: March 3rd
IN BREVE A PIÉ PAGINA
NBA: Vittoria a New York per gli HEAT, i San Antonio SPURS a valanga sui Detroit PISTONS, finisce 114 a 75!
TENNIS: Sara ERRANI trionfa al torneo di Acapulco!
SERIE A: Fra TORINO e PALERMO vince la paura di retrocedere e finisce a reti bianche. Il BOLOGNA non lascia scampo al CAGLIARI: 3 a 0 al Dall'Ara con un DIAMANTI in forma smagliante! Vittoria a Siena per l'ATALANTA e a Pescara per l'UDINESE. VInce anche la SAMP al 'Marassi' contro il PARMA e la FIORENTINA che regola il CHIEVO per 2 a 1. L'INTER soffre a Catania poi vince di rimonta: Finisce 3 a 2 per i nerazzurri... 'La Maggica' batte il GENOA con TOTTI che segna il gol n°225 e diventa il bomber più prolifico della Serie A in attività! PIOLA il recordman di sempre è però ancora lontano a quota 274. Nonostante le previsioni di PETKOVIC alla vigilia il MILAN schianta la LAZIO con un rotondo 3 a 0 e si porta solitario al terzo posto dietro JUVENTUS e NAPOLI...
LIGA SPAGNOLA: Il REAL vince il 'clasico' con i gol di BENZEMA e RAMOS mentre MESSI, goleador nel momentaneo pareggio dei blaugrana, raggiunge DI STEFANO nei top scorer di sempre
RASSEGNA STAMPA
PadovaOggi » Sport
Hellas Verona-Padova 0-2, le pagelle
Nel derby giocato a Verona, i biancoscudati giocano una gara a tratti insufficiente nel primo tempo ma nella ripresa fanno il bello e il cattivo tempo. Mattatori Farias e Cutolo ma soprattutto il super portiere Silvestri
di Gloria Callarelli - 4 marzo 2013
Ecco le pagelle di Hellas Verona-Padova 0-2, reti di Farias, Cutolo.
VERONA (4-3-3): Rafael 6; Cacciatore 5,5, Moras 6,5 (30' pt Ceccarelli 4,5), Maietta 5, Martinho 6; Laner 6 (19′ st Rivas 5,5), Jorginho 5,5, Hallfredsson 6,5; Gomez 6,5, Cacia 5,5, Sgrigna 6 (32′ st Ferrari 5,5).
All.: Mandorlini 5,5
PADOVA (4-3-3): Silvestri 8; Rispoli 6, Legati 5,5, Trevisan 6, Renzetti 5,5; De Feudis 5,5, Iori 6, De Vitis 5,5 (9′ st Viviani 6); Cutolo 7 (27′ st Dellafiore 6), Babacar 6,5 (33′ st Bonazzoli 6), Farias 7,5.
All. Colomba 6,5: Strilla i suoi tra primo e secondo tempo e ottiene ottimi risultati. Bene anche la scelta del romanista Viviani al posto di un sofferente De Vitis.
MIGLIORI TODAY
Silvestri 8: Un mostro. Para tutto il parabile e alla fine la sua folgorante prestazione deve incutere timore agli avversari perchè la palla non la mandano in area quasi mai. Silvestrandanovic.
Farias 7,5: Apre il valzer biancoscudato con il primo gol degli ex, poi si rende pericoloso in altre occasioni. Peccato il palo nel finale sennò era doppietta.
Cutolo 7: Partito in sodina, forse assordato dai fischi del Bentegodi. Poi superato l'empasse iniziale zittisce i tifosi avversari come meglio non poteva: rispondendo sul campo con un gol.
PEGGIORI TODAY
De Vitis 5,5: In sofferenze nel primo tempo dove dalle sue parti, e da quelle del compagno di fascia Rispoli, i gialloblu corrono e penetrano che è un piacere.
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Hellas Verona-Padova 0-2 | L'Hellas costruisce, il Padova castiga
Nella sfida "playoff" del Bentegodi il Padova si trasforma in squadra cinica capace di liquidare con due gol la rivale veneta. Prima Farias, che colpisce anche il palo, e poi Cutolo regalano ai biancoscudati il derby
di Gloria Callarelli - 4 marzo 2013
Un tempo per parte ma il Padova concretizza le occasioni costruite, il Verona no. Potrebbe riassumersi così il "derby veneto dei playoff" vinto dai biancoscudati e che si traduce con un accorciamento della classifica nella zona calda.
PRIMO TEMPO. Prima frazione nettamente in mano dei padroni di casa che per buoni 40 dei primi 45' gestiscono palla e schiacciano i biancoscudati. Tre almeno le palle gol del Verona. Occasionissima quella capitata a Laner che al 15' praticamente dal dischetto del calcio di rigore spara prima su Silvestri, miracoloso nell'occasione, e poi alto sopra la traversa a porta spalancata. Verona più aggressivo, il Padova vive di contropiedi ma Cutolo non finalizza la sua azione più pericolosa.
SECONDO TEMPO. Nella ripresa il Padova cambia volto, si trasforma in squadra delle grandi occasioni e al 60' prima con Farias, bravo a sfruttare un liscio in area di Ceccarelli, e poi al 67' con Cutolo che partito sul filo del fuorigioco, castiga l'Hellas.
LA SVOLTA. I gialloblu spariscono sopraffatti da un Padova formato playoff che nel finale, sempre con Farias, colpisce anche un palo. Inutile il tentativo ghiotto di Hallfredsson da fuori: oggi Silvestri avrebbe rubato il posto anche al suo super collega interista Handanovic.
HELLAS VERONA-PADOVA 0-2
RETI: 15′ st Farias, 22′ st Cutolo
VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras (30′ pt Ceccarelli), Maietta, Martinho; Laner (19′ st Rivas), Jorginho, Hallfredsson; Gomez, Cacia, Sgrigna (32′ st Ferrari). A disp.: Berardi, Albertazzi, Nielsen, Carrozza. All.: Mandorlini.
PADOVA (4-3-3): Silvestri; Rispoli, Legati, Trevisan, Renzetti; De Feudis, Iori, De Vitis (9′ st Viviani); Cutolo (27′ st Dellafiore), Babacar (33′ st Bonazzoli), Farias. A disposizione: Calderoni, Jelenic, Longato, Raimondi. All. Colomba
ARBITRO: Ciampi di Roma
AMMONITI: De Feudis, Laner, Cutolo, Iori, Martinho
FONTE: PadovaOggi.it
ALTRE NOTIZIE
Le parate di Silvestri e Cacia - Top&flop di Verona-Padova
RISULTATO FINALE: HELLAS VERONA-PADOVA 0-2
04.03.2013 22.59 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
I TOP
Le parate di Silvestri - Una saracinesca. Nel primo tempo tiene a galla un Padova a lungo in balia dell'avversario. Nella ripresa conferma il suo altissimo rendimento per una prestazione complessiva da 8 in pagella.
Martinho fuori categoria - E' l'anima del Verona, sicuramente il calciatore più in forma. Dopo la doppietta a Bari altra ottima prestazione del centrocampista brasiliano che sta dimostrando di esser pronto per ben altri palcoscenici.
Diego Farias - Decimo gol in campionato, poi la personale doppietta sfiorata in ben due circostanze. Mai al centro del gioco nel primo tempo, sale in cattedra nella ripresa mettendo a ferro e fuoco la difesa del Verona.
I FLOP
Daniele Cacia - Con questa fanno cinque. Cacia non segna da oltre un mese e anche oggi ha confermato di essere lontano dalla forma migliore. Nonostante le tante occasioni costruite dalla sua squadra è stato protagonista delle azioni del Verona in rarissime circostanze.
La difesa scaligera - Bene fino agli episodi decisivi. Due errori di squadra che hanno condannato il Verona alla seconda sconfitta interna stagionale.
La reazione del Verona - Dopo il gol di Farias la squadra di Mandorlini è sparita dal campo per qualche minuto. Risultato? Il raddoppio di Cutolo che, in pratica, ha chiuso la partita.
SERIE A
Il punto sulla B - Riscatto Livorno, il Grosseto fa l'impresa col Sassuolo
04.03.2013 06.45 di Marco Frattino
Testacoda fatale al Sassuolo di Eusebio Di Francesco nel 29° turno di Serie B appena andato agli archivi, nel quale la capolista della cadetteria perde inaspettatamente l'imbattibilità interna contro il fanalino di coda Grosseto. Vera e propria impresa quella della formazione maremmana, che colleziona il primo ma prestigiosissimo successo lontano dal proprio campo dopo 11 ko e solo tre pareggi. Resta in testa la squadra neroverde, mentre il Grosseto conquista tre punti grazie alla doppietta di Piovaccari che non cambiano tuttavia la disperata situazione in classifica: il ritorno di Moriero dopo l'esonero di inizio stagione ha portato quattro punti negli ultimi quattro impegni, la strada per la salvezza sembra sbarrata ma il successo di sabato potrebbe regalare nuovo entusiasmo alla compagine biancorossa in questo finale di stagione.
Livorno non sbaglia, si attende l'Hellas. La squadra di mister Nicola approfitta del crollo del Sassuolo espugnando il Picco di La Spezia: i labronici riscattano dunque il ko interno di martedì scorso col Crotone riservando il primo dispiacere a Cagni dal suo arrivo sulla panchina ligure. Spezia che ora guarda con preoccupazione la zona playout, mentre il Livorno compie altri tre passi importanti verso il ritorno nella massima serie; questa sera sarà invece impegnato il Verona terzo in classifica, con Mandorlini che chiede il pass al Padova di Colomba nel derby veneto per provare ad archiviare la pratica playoff. In caso di successo, l'Hellas avrebbe infatti nove lunghezze di vantaggio sulle quarte in classifica: vera e propria deadline degli spareggi di fine stagione.
Varese ko a Empoli, risorge il Brescia. Per la corsa alla zona playoff la formazione di Sarri batte al Castellani il Varese, fermando la corsa al quarto posto solitario del club lombardo. Una doppietta di 'Big Mac' e la rete di Signorelli stende la compagine di Castori, aprendo dunque nuovi scenari alle spalle del trio di testa. Cade il Modena nel derby emiliano-romagnolo col Cesena, mentre la Juve Stabia perde l'occasione di puntellare la propria posizione in zona playoff facendosi fermare sul pari al Menti di Castellammare dalla Pro Vercelli. Risorge invece il Brescia di Calori, al primo successo nel 2013 dopo aver seriamente rischiato l'esonero dalle Rondinelle: è l'ex Roma Corvia a rilanciare le ambizioni del presidente Corioni, riservando invece il primo ko del nuovo anno al Lanciano di Gautieri. Frena anche il Novara di Aglietti, arrivato al secondo pari consecutivo dopo l'incredibile rimonta avvenuta grazie a otto successi in dieci gare. Prima vittoria del 2013 anche per il Cittadella di Foscarini, mentre dovrà essere recuperato l'intero secondo tempo del match tra Crotone e Ascoli. La sfida dell'Ezio Scida è stata infatti sospesa dall'arbitro per l'impraticabilità del terreno di gioco, a causa dell'abbondante pioggia abbattutasi in Calabria.
Questo il programma del 29° turno:
Sabato 2 marzo
Empoli-Varese 3-1 (Maccarone, Maccarone, Zecchin, Signorelli)
Cittadella-Ternana 1-0 (Minesso)
Spezia-Livorno 1-2 (Belingheri, Belingheri, Benedetti)
Cesena-Modena 1-0 (Succi)
Juve Stabia-Pro Vercelli 1-1 (Cristiano, rig. Bruno)
Novara-Reggina 1-1 (Pesce, Antonazzo)
Sassuolo-Grosseto 0-2 (Piovaccari, Piovaccari)
Crotone-Ascoli 1-0 (Maiello) GARA SOSPESA AL 45'
Lanciano-Brescia 0-2 (Corvia, Corvia)
Lunedì 4 marzo
Ore 19 - Vicenza-Bari
Ore 21 - Verona-Padova
Questa la classifica: Sassuolo 64; Livorno 57; Verona* 53; Empoli, Varese 46; Padova*, Juve Stabia 39; Brescia*, Modena* 37; Novara, Cittadella 36; Cesena*, Ternana, Lanciano 34; Ascoli**, Crotone*, Spezia 33; Reggina 31; Vicenza* 28; Bari* 26; Pro Vercelli 22; Grosseto 19.
*=Una gara in meno.
**=Ascoli con due gare in meno.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
LE INTERVISTE
Padova, vittoria di cuore al Bentegodi
05.03.2013 14:00 di Luca Galasso
Grande impresa per il Padova che nel posticipo della 29° giornata riesce a battere in trasferta il quotato Verona di Mandorlini. Franco Colomba imposta una gara accorta, lasciando il pallino del gioco in mano agli scaligeri per poi colpire in contropiede sfruttando al massimo le caratteristiche di Cutolo e Farias. Proprio i due folletti biancoscudati sono gli autori delle reti del 2-0 finale, sul quale mettono il timbro anche tutti gli altri giocatori scesi in campo, soprattutto il portiere Silvestri che compie almeno otto interventi prodigiosi (migliore in campo). Ora i patavini attendono sabato all' "Euganeo" un Vicenza con l'acqua alla gola per il secondo derby consecutivo, partita ostica ma i tifosi si auspicano che avvenga il cambio di marcia tanto atteso che è nelle corde della squadra di Colomba; una vittoria contro i berici del resto metterebbe un mattone importante per un posto agli spareggi promozione.
PRIMO PIANO
Serie BWin: Verona-Padova 0-2
04.03.2013 23:21 di Giuseppe Borghe
Colpo grosso del Padova che sbanca 2-0 il Bentegodi con i gol di Farias e Cutolo. Verona all'assalto nella prima frazione e solo un grande Silvestri tiene a galla i biancoscudati. Nella ripresa decide l'episodio. Azione confusa in area del Verona la palla schizza a Farias che da sottomisura batte Rafael. Il Verona e' alle corde e l'odiatissimo ex Cutolo chiude la contesa con un bel sinistro a superare l'estremo di casa. Padova che nel finale sfiora in un paio di occasioni il tris.
FONTE: TuttoB.com
martedì, marzo 5th, 2013 | Posted by Tommaso M Ferrante
Verona-Padova 0-2, Andrea Mandorlini:”Il derby è stato deciso da…”
Il tecnico scaligero Andrea Mandorlini a Radio Verona analizza la sconfitta nel derby contro il Padova “La partita è stata decisa da due goal balordi scaturiti da rimpalli e palle sporche. Inoltre il secondo era pure in fuorigioco. Il nostro problema attuale è che non facciamo male per ciò che creiamo. Nel primo tempo siamo stati troppo belli ma alla pausa i miei ragazzi erano delusi per le tante occasioni che non hanno portato al vantaggio. Non ero sereno al momento di riprendere le ostilità e purtroppo poi le cose non sono andate bene. Volevamo dare continuità alle vittorie recenti ma non ci siamo riusciti. Paradossalmente” sottolinea Mandorlini “in mezzo al campo siamo stati cattivi solo a partita compromessa, ora pensiamo alla prossima”
lunedì, marzo 4th, 2013 | Posted by Tommaso M Ferrante
Verona-Padova 0-2, Luca Ceccarelli “Partita dai due volti…”
Il difensore scaligero Luca Ceccarelli analizza a Radio Verona la sconfitta dei gialloblù nel derby contro il Padova “Partita da due volti. Nel primo tempo abbiamo creato diverse occasioni ma o per imprecisione o per bravura del loro portiere non siamo riusciti a segnare. Nella ripresa una volta subita quella rete piuttosto evitabile, non siamo stati capaci di reagire a dovere. La loro seconda marcatura mi dicono che era in fuorigioco, mi pareva troppo strano che Cutolo fosse così solo. Purtroppo però alla lunga ci ha tagliato le gambe”
lunedì, marzo 4th, 2013 | Posted by Tommaso M Ferrante
Verona-Padova, le pagelle del derby
Il derby Verona-Padova 0-2 è appena terminato al Bentegodi. Queste le pagelle del “Monday Night” che ha chiuso i conti della 29° giornata di Bwin
VERONA
Rafael 6 impegnato nel primo tempo risponde con bravura, la sua uscita su Cutolo è un pò intempestiva nel cercare di rimediare all’errore dei compagni di reparto, poi è prodigioso su Farias nel finale
Cacciatore 5.5 si propone con continuità nella prima frazione, difetta nella precisione delle sue trasmissioni
Moras sv esce per un problema muscolare appena dopo il primo terzo di gara (30' pt Ceccarelli 5 bucato nella circostanza del raddoppio ospite)
Maietta 5 incerto e impacciato nel frangente della marcatura insaccata da Farias
Martinho 5.5 spinge tantissimo ma come gli accade sovente si dimentica di difendere
Laner 5 gioca sottoritmo rispetto ai compagni, si prende anche un giallo piuttosto meritato (19' st Rivas 6 prova a dare vivacità al reparto offensivo riuscendoci a tratti)
Jorginho 5.5 quando cala di intensità ne risente tutta la squadra soprattutto nel pressing di non possesso palla
Hallfredsson 5.5 poco lucido nel disegnare le linee di passaggio, non fa meglio quando prova ad interrompere le trame avversarie
Gomez 6.5 crea superiorità numerica con le sue percussioni che spaccano la difesa ospite
Cacia 5 continua il periodo no per il bomber scaligero
Sgrigna 5 impalpabile la sua prova odierna (31' st Ferrari sv)
PADOVA
Silvestri 8 l’uomo ragno biancorosso si esalta tra i pali del Bentegodi con dei riflessi sensazionali!!
Rispoli 6.5 sale di tono ed intensità nella ripresa
Legati 6.5 rispetto al compagno di reparto è più attento oltre a sfruttare le sue armi ovvero senso della posizione e lettura anticipata delle trasmissioni di gioco avversarie
Trevisan 6 un paio di sbavature nella prima frazione potevano costare davvero care, nella ripresa però sale in cattedra e chiude gli spazi
Renzetti 5.5 vede le streghe quando Juanito Gomez agisce dalle sue parti
De Feudis 6 riscatta la serata no con la giocata che causa il vantaggio ospite
Iori 6.5 interdizione+impostazione= professore della mediana
De Vitis 6 lo stadio che vide suo papà protagonista di tante prodezze gli porta sfortuna: deve lasciare il terreno di gioco in barella (7'st Viviani 7 il canterano giallorosso entra sul campo infuocato del Bentegodi ma non sente la pressione: imposta con precisione chirurgica e personalità da vendere)
Cutolo 6.5 i fischi lo caricano a tal punto di insaccare il raddoppio con un colpo di esterno sopraffino (26' st Dellafiore 6 aiuta i suoi compagni nel difendere il doppio vantaggio prezioso)
Babacar 6.5 non segna ma è utilissimo ad impegnare severamente la retroguardia gialloblù con il suo fisico possente (31' st Bonazzoli 6 sfiora il tris con un colpo di testa sottomisura)
Farias 7 apre le danze del Bentegodi con un tocco sottomisura, è un pericolo costante
Tommaso Maria Ferrante
lunedì, marzo 4th, 2013 | Posted by Tommaso M Ferrante
Serie B, la classifica dopo i posticipi!
Questa la classifica di Bwin maturata dopo i posticipi di questa sera Vicenza-Bari 0-1 e Verona-Padova 0-2
CLASSIFICA SERIE B
Sassuolo 64 punti, Livorno 57, Verona 53, Varese 46, Empoli 46, Padova 42, Juve Stabia 39, Modena 37, Brescia 37, Cittadella 36, Novara 35, Ternana 34, Lanciano 34, Cesena 34, Ascoli 33, Spezia 33, Crotone 33, Reggina 31, Bari 29, Vicenza 28, Pro Vercelli 22, Grosseto 19
Penalizzazioni:
Bari -7 punti
Grosseto -6 punti
Novara -5 punti
Crotone, Modena e Reggina -2 punti
Ascoli e Varese -1 punto
Partite in meno: Ascoli meno due, Modena, Brescia, Cesena e Crotone meno una
lunedì, marzo 4th, 2013 | Posted by Tommaso M Ferrante
SERIE B DIRETTA LIVE Verona-Padova 0-2 Farias e Cutolo decidono il derby!
VERONA-PADOVA 0-2 E’ FINITA!!
48′ esterno della rete per Juanito Gomez: per lui la sfortuna e Silvestri gli hanno negato il meritato gol
47′ palo di un imprendibile Farias!
45′ saranno 4 i minuti di recupero
43′ ci prova anche Ferrari con un traversone che si perde sul fondo
39′ ancora Silvestri salva su Juanito!! una serata da urlo
37′ anche Bonazzoli sfiora il tris con un colpo di testa!! è solo Padova al Bentegodi
34′ Rafael salva il tris!! Farias con un tocco da futsal sfiora il tris
31′ cambio pronto anche per il Padova: Bonazzoli rileva Babacar
31′ fuori Sgrigna dentro Ferrari
30′ colpo di testa di Rivas comodo per Silvestri che si accartoccia e blocca con sicurezza
26′ fuori Cutolo dentro Della Fiore nel Padova
24′ giallo anche per Martinho che era diffidato e salterà il Grosseto
22′ giallo per Cutolo ed ora anche per Iori nel Padova
21′ come lo scorso anno Aniello Cutolo segna in lob eppoi esulta con il gesto delle orecchie rivolte verso lo stadio!! incredibile al Bentegodi!
21′ GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL DEL PADOVAAAAAAAAAAAAA
21′ altro numero di Silvestri che si esalta sul sinistro di Maietta
19′ esce Laner entra Rivas nel Verona
18′ il Padova approfitta di questa fase di gioco: Cutolo prova il giro ma alza la parabola
17′ anticipato Babacar ben piazzato in area di rigore in odore di porta
16′ il Padova ha approfittato del calo di intensità degli scaligeri rispetto alla prima frazione
14′ rete di Farias che spunta da dietro e sottomisura mette alle spalle di Rafael
14′GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL DEL PADOVAA!
13′ ammonito Simon Laner nel Verona
11′ conclusione di Sgrigna piuttosto centrale
7′ sfortunato De Vitis che esce in barella per un problema muscolare, al suo posto Federico Viviani
6′ azione tutta palla a terra con Babacar che però non riesce nel filtrante decisivo per De Vitis
5′ mischia gigantesca in area di rigore risolta dal direttore di gara che fischia il fallo in attacco del Verona
2′ altra seconda palla sfruttata da Jorginho il quale in drop si esibisce in uno shoot che accarezza il montante
2′ conclusione mancina di Juanito Gomez fuori non di molto
1′ subito giallo per De Feudis nel Padova
1′ si ricomincia!!
VERONA-PADOVA 0-0 TERMINA LA FRAZIONE INIZIALE
46′ diagonale velenoso di Cutolo che sfiora il vantaggio dopo essersi creato la chance chiamando l’assist a Babacar!
45′ saranno 2 i minuti di recupero
44′ destro dello scatenato Martinho che si perde a lato
44′ fino ad ora 13 falli fischiati (6 per il Verona, 7 per il Padova)
43′ grande anticipo di Iori che evita lo shoot di Juanito pronto allo sparo in area di rigore
41′ il Bentegodi è una bolgia!! quando tocca palla Cutolo fischi assordanti piovono dagli spalti, i tifosi di casa non gli perdonano l’esultanza polemica dello scorso anno
39′ conclusione di Jorginho, favorito da una seconda palla in uscita, neutralizzata da Silvestri
36′ arcobaleno di Farias che sfiora l’incrocio dei pali! primo lampo del piccolo attaccante ospite
32′ l’estremo difensore sta reggendo l’onda d’urto veronese, ma la difesa biancoscudata appare un pochino statica
31′ ancora Silvestriiii!!! il portiere dice di no anche a Sgrigna ma che cosa ha fatto Juanito Gomez perforando l’intera difesa ospite
30′ dentro Ceccarelli per Moras: un problema fisico mette ko lo scaligero!
25′ destro di Cutolo che si perde oltre la traversa: c’era però De Vitis dall’altra parte dell’area di rigore pronto a ricevere il passaggio che non c’è stato!
21′ colpo di testa di Babacar impreciso
20′ azione insistita del Padova che guadagna al termine della manovra durata circa 90′ un corner
18′ errore di Trevisan che accende Laner il quale sbaglia la traiettoria di passaggio per Gomez Taleb
15′ gli scaligeri a testa bassa hanno già prodotto tre nitide occasioni per passare!
15′ altro intervento prodigioso di Silvestri il quale mura letteralmente la bicicletta di Laner in piena area di rigore
14′ discesa di Martinho da sinistra verso il centro: abbattuto da Iori che forse meritava il giallo
11′ altra chance per il Verona: Hallfredsson a porta vuota da posizione defilata non inquadra la porta
10′ super parata di Silvestri!!! colpo di testa di Gomez a colpo sicuro ma l’estremo biancoscudato si supera!!
7′ altro cross di Cacciatore stavolta rasoterra pulito da Trevisan in out
6′ destro di Babacar deviata da Rafael! rispondono gli ospiti
5′ azione avvolgente del Verona con Cacciatore che opera il traversone sventato dalla difesa biancoscudata
3′ cross di Babacar piombato a destra: Rafael blocca
3′ errore piuttosto banale di Cacciatore che non controlla un passaggio orizzontale di Moras
2′ inizio ad alta insensità!! fischi per Cutolo dopo l’esultanza polemica dello scorso anno al Bentegodi!
1′ si parteeeeeeeeeeee!! inizia il Monday Night!!
20:57 ci siamo!! entrano le due squadre in campo!!!
20:56 gran pubblico al Bentegodi che farà da splendida cornice al sentito derby Verona-Padova!
FORMAZIONI UFFICIALI
VERONA (4-3-3): 1 Rafael; 29 Cacciatore, 18 Moras, 20 Maietta, 6 Martinho; 4 Laner, 19 Jorginho, 10 Hallfredsson; 13 Sgrigna, 8 Cacia, 21 Gomez Taleb
PADOVA (4-3-3): 1 Silvestri; 2 Rispoli, 13 Legati, 6 Trevisan, 33 Renzetti; 4 De Feudis, 9 Iori, 20 De Vitis; 11 Cutolo, 21 Babacar, 10 Farias.
Il 29° turno cadetto si chiude con l’atteso derby Verona-Padova. Il “Monday night” cadetto è match di rilevanza assoluta per la graduatoria perché gli scaligeri cercano i punti per accodarsi al Livorno ed allungare a +10 sul Varese sconfitto ad Empoli, mentre i biancoscudati per accelerare in zona play off. Nei padroni di casa confermato Cacia, nonostante il periodo di leggera flessione, Martinho scalerà sulla linea dei difensori rispetto a Bari dove ritroverà spazio Moras al rientro dalla squalifica. I ragazzi di Colomba con il dubbio in mediana tra Viviani e De Vitis (favorito il primo) e la probabile “staffetta” tra Babacar e Bonazzoli. Sarà possibile seguire il match a partire dalle 20.45 sul nostro portale www.serieBnews.com
Probabili formazioni:
Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Martinho; Laner, Jorginho, Hallfredsson; Gomez, Cacia, Sgrigna. All. Andrea Mandorlini.
Padova (4-3-3): Silvestri; Rispoli, Legati, Trevisan, Renzetti; De Feudis, Iori, Viviani; Farias, Babacar, Cutolo. All. Franco Colomba.
Tommaso Maria Ferrante
FONTE: SerieBNews.com
05.03.2013
«Perdere così tanti derby... Non ci sono abituato»
L'INTERVISTA. Il rammarico di Mandorlini per un ko casalingo che pesa
Primo tempo «fin troppo bello: il fatto di non essere riusciti a fare gol è stato un segnale che ho colto Ma nella ripresa dovevamo restare nella partita»
«A perdere così tanti derby non sono proprio abituato...». L'amarezza di Andrea Mandorlini la si legge soprattutto sulla sua faccia. E nel tono di voce: mai così sommesso. Il Padova che vince al «Bentegodi» dopo che anche il Vicenza c'è passato da trionfatore non sono pietre da scansare con noncuranza. Ma accidenti con i quali fare i conti. A partire dalle due facce mostrate dal Verona ieri sera: bello e sprecone nel primo tempo, non pervenuto nella ripresa. «Abbiamo preso due gol balordi dentro la nostra area», ammette il tecnico. «Ed il secondo era anche in fuorigioco: quindi la partita poteva restare in ballo. È vero che nell'intervallo c'era abbastanza amarezza nei ragazzi. Avevamo fatto molto ma il risultato era ancora in parità».
Forse è stato in quel quarto d'ora che l'Hellas ha iniziato a perdere il derby col Padova. «Ci siamo detti che il calcio era così e che dovevamo restare in partita. Ma purtroppo non è successo». Le situazioni. Mandorlini continua a battere su quel tasto. «Bisogna vedere come abbiamo subito i gol: due rimpalli su due palle sporche. Non so se era possibile da parte mia fare più di quello che ho fatto. Io cerco di preparare le partite al meglio. Ed anche questa l'avevamo preparata nella maniera giusta, come dimostra il primo tempo che abbiamo fatto. Forse è stato fin troppo bello. Ed il fatto di non aver concretizzato le occasioni da gol che abbiamo avuto è stato un segnale che ho subito percepito come pericoloso». Al punto che nell'intervallo «non ero sereno. Purtroppo sono partite che finiscono spesso così. E a noi è capitato già altre volte. Il rammarico è quello di non riuscire a far male agli avversari nonostante il grande lavoro che facciamo. Dirlo, ripeterlo è inutile: dobbiamo cercare in noi stessi i motivi e trovare le soluzioni».
Quella di ieri sera è per l'Hellas la terza sconfitta del girone di ritorno. Troppe? «Non lo so», è la replica di Mandorlini. «Quello che so è che il campionato di serie B, quello di quest'anno, è così. Venivamo da due vittorie consecutive e cercavamo un po' di continuità. Non è venuta. Sabato andiamo a Grosseto e magari torneremo a vincere. Purtroppo le partite da giocare diminuiscono e quindi le parole servono poco: bisogna fare i fatti. Essere realisti e pensare al prossimo impegno». Facendo di necessità virtù e traendo insegnamento dalle disgrazie. All'Hellas capita spesso di giocare bene per poi infilarsi in una sorta di labirinto tattico che la porta a girare a vuoto. E a perdere partite che meriterebbe di vincere. O, vedi il «caso Cutolo», a mostrarsi incapace di affrontare una situazione che era prevedibile ma che, di nuovo, dopo quanto è successo un anno fa, è diventata uno dei punti deboli dentro il quale il Padova ha affondato il coltello. «La squadra ha fatto la sua partita sia nel temperamento che nell'intensità di gioco», ribatte Mandorlini. «L'errore è stato fare tanti errori sotto porta nel primo tempo. Sapevamo che avremmo dovuto tenere a bada situazioni particolari, magari essere un po' più cattivi in mezzo al campo... Lo abbiamo fatto quando la partita era ormai andata...».
L'allusione è, appunto, all'interpretazione di Aniello Cutolo. Ed il rammarico più grosso sta nella certezza che il Mandorlini giocatore avrebbe saputo benissimo come affrontare un avversario di quel tipo. «È un difetto che abbiamo», si lascia scappare il tecnico. Per poi svicolare: «Al di là di come si gioca conta fare i punti. E noi dobbiamo sapere che le partite spesso cambiano per una palla sporca o per una situazione particolare». Vallo a dire al Padova... In una serata negativa come quella di ieri non mancano, però, alcune note positive. Una di queste è la prestazione di Gomez, che sembra stia tornando quello ammirato la scorsa stagione. Certo che se avesse sbattuto dentro quel colpo di testa del primo tempo... «Ha tirato in porta sei o sette volte», ricorda Mandorlini. «Ed anche Sgrigna ha avuto un'occasione dentro l'area piccola. Ma non mi piace gettare la croce su chi sbaglia. Certo è che bisogna capire anche perché lo si fa. E bisogna farlo in fretta perché sabato si va a Grosseto e bisogna ricominciare a correre».
Bruno Fabris
05.03.2013
Ceccarelli e Laner delusi: «Silvestri ha preso tutto»
IL «BOSCAIOLO» E IL CAPITANO. Il centrocampista è andato vicino al gol con una bella girata: «Vorrei tornare in campo per giocare con il Grosseto Dobbiamo riprenderci i punti persi contro il Padova. Abbiamo dato tutto, è mancata un po' di cattiveria»
«Avrei spaccato tutto, portiere, porta e rete...». Simon Laner, non va tanto per il sottile, soprattutto quando gli ricordiamo l'azione che nel primo tempo lo ha visto ad un passo dal gol. «Silvestri è stato bravissimo - dice il centrocampista gialloblù - sembrava lui il Padova nel primo tempo. Su di me ma anche su Gomez e Sgrigna è stato determinante, peccato. Vorrei fosse già domani per giocarci la partita di Grosseto. Io e i miei compagni abbiamo una rabbia addosso...». Il «boscaiolo» come viene soprannominato il ragazzo venuto dal Nord, ha un diavolo per capello, figurarsi se poi gli si nomina Cutolo. «L'arbitro l'ha ammonito - precisa - dopo che ha fatto gol, ci sarà un motivo. Essere beccato dal pubblico non ti dà diritto di prenderlo in giro... E poi ho detto già abbastanza, dai fatevi dribblare almeno questo argomento». Laner è scuro in volto, ma anche sereno perchè «abbiamo dato tutto, credetemi. Anche tra il primo e il secondo tempo ci siamo detti, adesso entriamo e segnamo ed invece guarda cosa è successo».
È successo che il Verona ha staccato la spina, quella spina che gli aveva garantito una corrente massima nei primi quarantacinque minuti. Inutile però avere tanta energia, se non si riesce poi a illuminare il tabellone luminoso del Bentegodi. «È vero - ammette Laner - forse dovevamo essere più concreti, più cattivi nelle occasioni che abbiamo avuto, però siamo stati anche sfortunati. Nessun problema il Livorno è lì a quattro punti e soprattutto con tre punti in più in classifica saremmo ugualmente in serie A. Nulla è perduto e poi ci sono ancora tante partite. A cominciare da quella di sabato a Grosseto». Sulla stessa lunghezza d'onda di Laner è capitan Ceccarelli, senza fascia perchè subentrato nel primo tempo all'infortunato Moras. «A Grosseto con la stessa fame di Bari e con il Varese - taglia corto - dobbiamo riprenderci subito i punti lasciati nel derby». Già il derby, anche se il "Cecca" sa che con il Padova la rivalità è accesa soltanto perchè ci gioca Cutolo. «Lasciamo perdere - commenta il centrale gialloblù - parliamo della gara che è stata davvero stregata per noi. Credo che il loro portiere abbia preso solo a Gomez tre palle gol, figurarsi a tutti gli altri..».
Silvestri, a proposito è tutto del Chievo, è stato bravo ma ha anche goduto della scarsa "cattiveria" sotto porta deglia attaccanti. Perchè Gomez non gli ha schiacciato quel pallone nel ventre? Perchè Sgrigna non ha aperto il destro e cercato il secondo palo? «Forse avete ragione - concorda Ceccarelli - però noi siamo sempre arrivati lì per far male, lui è stato davvero bravo e fortunato». Negli episodi a favore non concretizzati, il Verona deve cercare il perchè di questa seconda sconfitta casalinga nel girone di ritorno di ritorno, la terza complessiva dopo il giro di boa. Troppa sufficienza e troppa poca cattiveria. «Va bene - ribadisce il "Cecca"- però non facciamo processi. Abbiamo perso tre punti e a questo punto del campionato valgono tantissimo. Dobbiamo andare a riprenderceli a Grosseto.La squadra sta bene fisicamente, giochiamo un bel calcio, forse a volte troppo bello per questa categoria. Dobbiamo essere più cinici. C'è ancora tempo migliorare, l'abbiamo capito. Ora non possiamo più sbagliare».
È come se a volte il Verona si perdesse in una specie di labirinto fatto di pressione psicologica, involuzione tecnico-tattica e scarsa attezione da parte dei singoli. «È vero, qualcosa che non va c'è - continua - ma ripeto migliorabile. La pressione a Verona c'è sempre stata, perchè qui si gioca sempre per vincere. Lo era in serie C, figurarsi quest'anno. Quindi non direi, dobbiamo essere più attenti in area di rigore, sia quando attacchiamo, sia quando difendiamo». La lezione dopo il Vicenza, l'ha data il Padova. Quattro-cinque tiri in due, tre reti e sei punti, mentre il Verona di punti con loro non ne ha raccolti, ma solo pali e grandi parate di Bremec e Silvestri. Il lunedì nero è passato, adesso la borsa dell'Hellas deve riprendere a salire a cominciare da Grosseto, per poi attestarsi con il Livorno. Due toscane già battute all'andata, perchè non riprovarci?
Gianluca Tavellin
05.03.2013
LE PAGELLE
6,5 RAFAEL. Il suo dovere lo fa fino in fondo. Solo una prodezza evita il tris di Farias. Peccato lo tradisca, stavolta, una linea difensiva mai così incerta.
5,5 CACCIATORE. Un po' troppo timido, poche iniziative e raramente prepotenti come pure altre volte gli è riuscito. E in fase difensiva, qua e là, paga pedaggio alla velocità di Cutolo e Farias.
SV MORAS. Esce troppo presto, alla lunga la sua assenza si fa sentire.
5 CECCARELLI. Pesa, sulla pagella, soprattutto l'errore del primo gol, una palla che sembra facile, gli scivola via, dispettosa. Anche sul secondo, c'è lui sulla traiettoria che libera Cutolo al sinistro vincente.
6 MAIETTA. Il capitano tiene botta, lotta, sgomita, resta a galla anche col mestiere. Ma anche per lui non è una serata da ricordare.
6,5 MARTINHO. Ha una marcia in più, poco da fare. Quando parte, il Verona si accende. Lo fa spesso, ma attorno a lui sono troppe stavolta le cose che non girano. Più di così, impossibile chiedergli.
5,5 LANER. La solita carica, ma non altrettanta lucidità. Prova pure a farsi vedere dalle parti di Silvestri, con una girata acrobatica che è una delle cose più belle del match. Lavoro troppo oscuro per uno come lui.
6 JORGINHO. Solito senso tattico, idee chiare, sembra pure ispirato, costruisce a va al tiro. Poi, come tutti, paga dazio e alla distanza sembra smarrire il filo dell'ispirazione. O forse, lo smarrisce chi gli gira intorno. 5,5 HALLFREDSSON. Poche cose da ricordare, poche e nemmeno decisive. Si limita al compitino, senza mai pescare dal suo bagaglio i numeri che pure gli appartengono. Troppo anonimo per essere vero.
6,5 GOMEZ. Toh, gli altri scendono, lui sale. Una delle migliori partite degli ultimi tempi. Vivo, reattivo, gioca per sè e per gli altri, inseguendo un gol che gli manca da tempo. Solo Silvestri glielo nega, ma questo Gomez è una delle poche cose buone della serataccia.
5 CACIA. Oh, sia chiaro, merita un monumento, visto che è annunciato in cattive condizioni, eppure stringe i denti per esserci. Bene non deve proprio stare, se è vero che la vede pochissimo e, soprattutto, non riesce mai a incidere come sa e come può. Certo, se sta male, come si fa a chiedergli miracoli?
5 SGRIGNA. Un piattone di destro addosso a Silvestri, qualche altra palla giocata senza grandi sprazzi, senza il guizzo della fantasia, senza la scintilla che può accendere l'Hellas. Quella che, ieri sera, è rimasta negli spogliatoi.
6 RIVAS. Un paio di fiammate, poco per illuminare il Bentegodi. Nè, a quel punto, poteva cambiare il senso di una partita segnata.
SV FERRARI. Nel cuore del match per provare a sfuttare la sua voglia e la sua fisicità. Ma il Verona, quando lui entra, è già...uscito.
5,5 MANDORLINI. I derby non gli si addicono. Il Verona si affloscia dopo un buon primo tempo e questo è pure un segnale da non sottovalutare. E anche sul piano mentale, la squadra non dà l'idea di essere cattiva al punto giusto. Un altro incidente di percorso o una spia sul cruscotto che è bene controllare?
PADOVA: Silvestri 7.5, Rispoli 6, Legati 6, Trevisan 6.5, Renzetti 6, De Feudis 6, Iori 6.5, De Vitis 6 (9'st Viviani 6.5), Cutolo 7 (26'st Dellafiore sv), Babacar 6 (32'st Bonazzoli sv), Farias 7.5. Allenatore: Colomba 7.
05.03.2013
Bentegodi stregato e derby maledetti
Maietta e soci ne hanno perso quattro su cinque
Non sembra neanche più il caro, vecchio Bentegodi. Probabilmente l'Hellas di Mandorlini aveva abituato troppo bene i tifosi gialloblù. Non ha perso in casa per più di un anno, solo il Torino di Ventura aveva portato a casa tre punti espugnando il «fortino» scaligero nell'ottobre del 2011. Poi un 2012 senza sconfitte, poche delusioni e tante soddisfazioni. La sconfitta con il Vicenza ha chiuso un ciclo positivo, il passo falso con il Padova ha confermato i problemi di una squadra che sembra la lontano parente di quella che è salita a un passo dalle prime posizioni di classifica. Ancora un derby, ancora una sconfitta. E pensare che l'Hellas era partito con il piede giusto, aveva vinto la prima sfida stagionale tra «cugini» passando tre a due al Menti di Vicenza.
Poi sono arrivate le batoste in terra padovana prima all'Euganeo con il gol di Raimondi all'ultimo secondo e poi al Tombolato di Cittadella. Primo tempo da applausi e vantaggio con Laner, ripresa da dimenticare e sorpasso dei padroni di casa fino alla sospensione della partita per nebbia a otto minuti dalla fine. Troppo pochi per recuperare. Inizia il girone di ritorno e tornano i derby. Si riparte con il Vicenza che punta sulla rabbia di Valeri Bojinov, poco utilizzato da mister Mandorlini nel girone d'andata, che cerca vendetta in maglia biancorossa. Alla vigilia sembra una partita senza storia, Hellas lanciatissimo verso l'alta classifica, Vicenza in caduta libera con il nuovo allenatore Dal Canto che cerca di far ripartire la squadra dopo la gestione fallimentare di Breda. Ancora un primo tempo di grande qualità, solo una squadra kin campo, incredibile l'occasione che fallisce Cacia a due passi dal portiere. Inizia bene anche la ripresa, Jorginho ci prova da fuori e colpisce il palo ma è l'ultimo lampo dei gialloblù. Alla prima palla in area il Vicenza passa in vantaggio con Semioli, la truppa di Mandorlini va in tilt, la confusione è tanta, i biancorossi portano a casa senza troppi affanni tre punti d'oro.
Dopo il ko con i cugini del Lane, sette giorni dopo arriva la sconfitta di Novara, la squadra entra in crisi, anche Mandorlini viene messo in discussione. La grande reazione arriva con il Varese, partita esemplare, due a zero senza storia a una squadra in corsa per i play off. L'Hellas è tornato, la vittoria di Bari conferma il buon momento dei gialloblù che si portano a un passo dal Livorno. Basta tenere il passo delle prime, bast battere il Padova. Ma quest'anno i derby non regalano sorrisi al popolo gialloblù.
Luca Mantovani
05.03.2013
Farias&Cutolo, è ko
L'Hellas va al tappeto
Dopo un buon primo tempo, Cacia e compagni cedono al Padova di Colomba che nel finale sfiora il tris (palo) con lo scatenato brasiliano
Verona. La notte cala troppo presto, sul Bentegodi. L'uno-due degli ex è di quelli che fan male, ti lasciano senza fiato. Il Verona va giù, prova a rialzarsi, si aggrappa alle corde, si illude di tornare in partita, ma quando Cutolo (già, proprio lui...) cala l'asso del raddoppio, la storia finisce, buonanotte e tutti a casa. Niente da dire, poco da recriminare, se non per le tre-quattro paratone di Silvestri, per quel primo tempo comunque condotto "da Verona", pur senza avere mai il piglio dei giorni più belli. La faccia feroce, la cattiveria che serve a farti vincere le partite che devi vincere. I 3 punti valevano molto, stavolta ancora di più. Tre punti per restare agganciati al Livorno, per mandare avvisi ai naviganti, per ricordare a tutti che la questione resta più che mai aperta. I segnali che arrivano, invece, inducono pure a qualche saggia riflessione. Dopo il Vicenza, fa festa pure il Padova e se la legge di "Fort Bentegodi" comincia a non funzionare più, qualche pensiero cattivo può pure spuntare. Quando cominci a perdere le tue certezze, la strada rischia di farsi in salita.
SOLO UN TEMPO. Già, l'Hellas si accende solo per un tempo e non è mai, comunque sia, una scarica elettrica. Ci sono un paio di spunti di Gomez, un'acrobazia di Laner, due paratissime di Silvestri. Ma anche tante luci intermittenti che da qualche partita non mancano di farsi notare. Cacia non sta bene e si sa. Sgrigna è giù di corda, non basta Gomez a mettere nei guai un Padova che Colomba imposta con saggezza e che non concede niente allo spettacolo. Compattezza e concretezza, la solita sapiente regia di Iori, più gli sprazzi velenosi di Farias e Cutolo. Niente da inventare, niente da sottovalutare. Il Verona mena le danze per un tempo, ma gli altri non stanno a guardare. E danno l'idea, soprattutto, di avere sempre il colpo in canna.
L'UNO-DUE. Dopo il the, la sensazione diventa certezza, nel giro di un quarto d'ora. Il gol è abbastanza casuale e nasce da un erroraccio di Ceccarelli, tradito da una palla malandrina nel cuore dell'area. Prova il controllo, gli passa sotto, alle sue spalle c'è il folletto Farias, controllo e destro glaciale sul primo palo. "Scusa Rafael, amico mio, quella volta mi avevi fatto far gol, ti ricordi, con la Ternana, ma adesso corro e sogno per il Padova...". Farias non alza le braccia, le alzerà poco dopo l'ex meno amato e più fischiato della storia, Aniello Cutolo. Il quale scatta sul filo del fuorigioco, sfruttando un velo di Babacar e una linea difensiva comunque troppo allegra. Da posizione defilata, arma il sinistro e l'esterno sfiora le mani di Rafael e finisce sul palo più lontano. Poi la corsa, le mani alle orecchie, stavolta non c'è il faccia a faccia con Mandorlini, ma anche stavolta è lui a vincere la sfida. Si becca il "giallo", poi si becca pure qualche calcione e Colomba, intelligente, lo leva prima che scateni una guerra.
GAME OVER. A quel punto, la partita è finita. Mandorlini prova quel che può, ma gli servirebbero Elkjaer e Fanna per provare a rovesciare la questione. Dentro Rivas e Ferrari, saltano gli schemi, rischiano di saltare anche i nervi. Il Padova gestisce senza affanni il finale, si aggrappa a Silvestri quando il solito Gomez ci prova, poi libera in contropiede l'estro dell'imprendibile Farias. Che prima fa fare un figurone al suo amico Rafael (puntatona rasoterra, smanacciata in angolo), poi, proprio allo scadere, lo grazia con un tocco che va giusto a morire sul palo. Oddio, il 3-0 sarebbe stato esagerato, per quello che s'è visto, ma è anche questo un segno dei tempi. Un campanello d'allarme, che senza fare troppo chiasso, è bene tenere a mente. Sulla strada di Grosseto, aspettando il Livorno, niente processi, ma pensiamoci un po' su...
Raffaele Tomelleri
05.03.2013
«Dov'è lo spirito dell'anno scorso?»
DALLA PARTE DEI TIFOSI. Decine di sms alla redazione sportiva di Radio Verona dopo la sconfitta con il Padova
«Questa squadra non è superiore alle altre rivali Se continua così, addio promozione, restiamo in B»
Difficile da mandar giù. Critiche e pensieri duri, quando le luci del Bentegodi si spengono. Telefonate a ripetizione a RadioVerona, sms che arrivano a centinaia. La delusione è atroce. Parte Andrea: «Il Padova ci ha dato una lezione di praticità. E noi continuiamo ad essere sterili. Colpa del modulo? Colpa di chi non segna direi. Se non fanno gol Cacia e Martinho chi ce le risolve le partite?». Filippo ha la sua lettura: «Fino a quando avevamo Cacia in condizione era tutto più facile, adesso è tutto più complicato. Dobbiamo trovare soluzioni diverse, anche lui può stare in panchina. Meglio la fame di Ferrari a questo punto».
Giuseppe rispolvera un vecchio detto: «Squadra che vince non si cambia, bisognava schierare la formazione di Bari con Hallfredsson in panchina, Albertazzi terzino, Martinho a centrocampo e Nielsen al posto di Laner. Comunque, al di là di tutto, Silvestri ha fatto miracoli». Davide dà l'ultimatum: «Ci vuole cattiveria, dalla trequarti in avanti. È tutto da rivedere. E con un Cacia fuori forma non si verticalizza più il gioco come una volta». Amara la verità di Giacomo: «Siamo solo una squadra come le altre, a questo punto del campionato la classifica dice la verità. Non siamo superiori a nessuno, c'è poco da essere ottimisti». Tommaso è spietato: «Inutile sperare, se continuiamo così si resta in serie B». Mirko torna al vecchio Verona: «Dov'è finito lo spirito dell'anno scorso? Dov'è la rabbia agonistica? Non giochiamo a fare le signorine, per favore».
Nicola scuote gli attaccanti: «E i gol degli esterni? Dobbiamo forse rimpiangere Berrettoni e Lepiller? Tutti dicono che abbiamo la partita in casa col Livorno. Bene, ma siamo sicuri che la vinceremo?». Secondo Davide «il Verona è troppo prevedibile, ormai tutti ci conoscono. Mandorlini qualcosa deve cambiare». Zante va oltre: «Dopo il gol del Padova non abbiamo reagito, questo è il vero problema. A questa squadra manca il carattere». Mike torna su Martinho: «È incredibile vederlo ancora dietro, dopo tutto quello che ha dimostrato di saper fare in avanti. Purtroppo non abbiamo nemmeno troppi cambi, non riusciamo mai ad invertire la rotta con gli uomini della panchina». Per Yuri «manca l'istinto del killer, senza quello non si va da nessuna parte. In attacco solo Martinho è all'altezza della situazione, è l'unico che salta l'uomo e cerca la porta. Altro che Rivas e Sgrigna». Antonio batte lo stesso tasto: «Farias è di un altro livello rispetto ai nostri, quando punta la porta va fino in fondo. Poteva segnarne tre. E noi a guardare. Mai visto un atteggiamento simile, anche la condizione fisica mi sembra precaria». A.D.P.
FONTE: LArena.it
Mandorlini: "Non sfruttiamo le nostre occasioni" / VIDEO
Postata il 05/03/2013 alle ore 01:52
VERONA - Segui su hellasverona.it l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù dopo la partita contro il Padova: "Abbiamo preso due gol strani, balordi. Il secondo era in fuorigioco, la partita quindi poteva restare in ballo. Peccato, c'è amarezza. Purtroppo bisogna rivedere i gol che abbiamo preso, due palle sporche, due rimpalli. Primo tempo troppo bello, anche quando sono rientrato non ero sereno. La squadra in questo momento non fa male per quello che costruisce. Era bello dare continuità, ora le parole servono poche. Siamo realisti e pensiamo alla prossima. Abbiamo sbagliato tante situazioni, sapevamo che dovevamo essere più cattivi anche in mezzo al campo. Al di là di giocar bene o male, contano i tre punti. I ragazzi erano delusi nell'intervallo, però bisogna restare sempre concentrati fino alla fine".
Ufficio Stampa
Ceccarelli: "Ora servono 3 punti a Grosseto" / VIDEO
Postata il 05/03/2013 alle ore 01:51
VERONA - Segui su hellasverona.it l'intervista a Luca Ceccarelli. Ecco le principali dichiarazioni del difensore gialloblù dopo la partita contro il Padova: "E' stata una gara a 2 volte, primo tempo interpretata bene e abbiamo avuto occasioni noi per andare in vantaggio. Dopo il primo gol, abbiamo sbagliato noi. Il secondo invece era fuorigioco e questo ci ha tagliato le gambe. E' stata una mazzata, ci ha sgonfiato la voglia di andare a riprendere la partita. Vogliamo sempre far bene, nella ripresa ci può essere un calo fisico perché spendiamo tanto nel primo tempo. Dobbiamo migliorare, ci era capitato anche a Bari. Ci è costato caro con il Padova. Sono tre punti pesanti che lasciamo, non è un'ultima spiaggia a Grosseto. Dobbiamo recuperare là i punti persi per strada".
Ufficio Stampa
Laner: "Siamo pronti a correre fino alla fine" / VIDEO
Postata il 05/03/2013 alle ore 01:50
VERONA - Segui su hellasverona.it l'intervista a Simon Laner. Ecco le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù dopo la partita contro il Padova: "Non siamo riusciti a scavalcare il muro. E' un derby che pesa come quello con il Vicenza. Non ci scoraggiamo, la cavalcata c'è. Eravamo pimpanti, li abbiamo attaccati sempre. Hanno avuto fortuna, non me l'aspettavo che andava così. Cutolo? Certi personaggi accendono le partite. Noi la nostra gara l'abbiamo giocata, è veramente un peccato che per un mezzo rimpallo in area hanno segnato. Il 2-0 ci ha tagliato le gambe, la reazione immediata era difficile a quel punto. Il loro portiere ha fatto di tutto".
Ufficio Stampa
Hellas ko nel derby, il Padova vince 2-0
Postata il 04/03/2013 alle ore 19:40
I gialloblù giocano molto bene, costruendo diverse palle gol. Gli ospiti non sono quasi mai pericolosi, ma il vantaggio fortunoso di Farias segna le sorti dell'incontro
VERONA - Il Verona non raccoglie quanto merita e viene battuto 2-0 dal Padova. Il primo tempo è un monologo gialloblù che chiama al miracolo più volte il portiere ospite. Il gioco è fluido e la manovra veloce, manca solo il gol. Nella ripresa il copione non cambia, ma il vantaggio fortunoso di Farias cambia tutti gli scenari e il nervosismo aumenta. Il gol di Cutolo, in fuorigioco, spegne gli ardori della squadra di Mandorlini e consegna il derby nelle mani della squadra di Colomba.
HELLAS VERONA-PADOVA 0-2
Marcatore: 15' st Farias, 22' st Cutolo.
Primo Tempo
1' Partiti
7' Babacar prova a sorprendere Rafael sul primo palo, il portiere devia in angolo
11' Hallfredsson pesca Gomez Taleb in area, l'argentino di testa chiama al miracolo Silvestri
12' Cacia tiene in gioco un pallone difficile sull'uscita avventurosa dell'estremo avversario, palla a rimorchio dove Hallfredsson e Sgrigna però si disturbano a vicenda
16' Maietta di testa serve Laner che conclude, Silvestri risponde e sfera che torna al centrocampista che però non riesce a indirizzare nello specchio
29' Hallfredsson per Cacia, il colpo di testa dell'attaccante però si spegne a fondo campo
32' Grande azione di Gomez Taleb che scarica per Sgrigna, il suo tiro di prima intenzione viene respinto da Silvestriù
37' Farias prova il tiro a giro, largo
40' Jorginho calcia dai 25 metri, centrale
44' Azione personale di Martinho che salta due uomini e conclude largo
47' Termina la prima frazione
Secondo Tempo
1' Iniziata la ripresa
3' Jorginho di tacco per Gomez, la sua conclusione viene deviata in angolo
4' Sul calcio d'angolo susseguente Cacciatore colpisce a botta sicura, la palla sfiora il palo
12' Sgrigna scalda le mani a Silvestri con una botta dal vertice destro dell'area
15' GOL Batti e ribatti in area, la palla carambola sui piedi di Farias che non sbaglia
21' Girata di Gomez Taleb, grande risposta di Silvestri
22' GOL Cutolo, in dubbio fuorigioco, supera Rafael con l'esterno
35' Numero di Farias e risposta da campione di Rafael
40' Silvestri salva in maniera prodigiosa su Gomez Taleb
47' Palo di Farias a tu per tu con Rafael
49' Finita
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras (dal 31' pt Ceccarelli), Maietta, Martinho; Laner (dal 20' st Rivas), Jorginho, Hallfredsson; Sgrigna (dal 32' st Ferrari), Cacia, Gomez Taleb
A disposizione: Berardi, Albertazzi, Ferrari, Carrozza, Crespo.
All.: Mandorlini
PADOVA (4-3-3): Silvestri; Rispoli, Legati, Trevisan, Renzetti; De Feudis, Iori, De Vitis (dal 9' st Viviani); Cutolo (dal 27' st Dellafiore), Babacar (dal 32' st Bonazzoli), Farias.
A disposizione: Calderoni, Jelenic, Raimondi, Longato.
All.: Colomba
Arbitro: Ciampi di Roma.
NOTE. Ammoniti: De Feudis, Laner, Cutolo, Iori, Martinho. Spettatori: 15.500.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
NBA: Vittoria a New York per gli HEAT, i San Antonio SPURS a valanga sui Detroit PISTONS, finisce 114 a 75!
TENNIS: Sara ERRANI trionfa al torneo di Acapulco!
SERIE A: Fra TORINO e PALERMO vince la paura di retrocedere e finisce a reti bianche. Il BOLOGNA non lascia scampo al CAGLIARI: 3 a 0 al Dall'Ara con un DIAMANTI in forma smagliante! Vittoria a Siena per l'ATALANTA e a Pescara per l'UDINESE. VInce anche la SAMP al 'Marassi' contro il PARMA e la FIORENTINA che regola il CHIEVO per 2 a 1. L'INTER soffre a Catania poi vince di rimonta: Finisce 3 a 2 per i nerazzurri... 'La Maggica' batte il GENOA con TOTTI che segna il gol n°225 e diventa il bomber più prolifico della Serie A in attività! PIOLA il recordman di sempre è però ancora lontano a quota 274. Nonostante le previsioni di PETKOVIC alla vigilia il MILAN schianta la LAZIO con un rotondo 3 a 0 e si porta solitario al terzo posto dietro JUVENTUS e NAPOLI...
LIGA SPAGNOLA: Il REAL vince il 'clasico' con i gol di BENZEMA e RAMOS mentre MESSI, goleador nel momentaneo pareggio dei blaugrana, raggiunge DI STEFANO nei top scorer di sempre
MIAMI VINCE A NY, SPURS UMILIANO DETROIT. BELINELLI SUPER, MA CHICAGO PERDE -VIDEO
Lunedì 04 Marzo 2013 - 09:24
INDIANAPOLIS - Marco Belinelli segna 20 punti e fa gli straordinari, ma i Chicago Bulls (34-26) perdono 97-92 sul campo degli Indiana Pacers (38-22) nella sfida di vertice della Central Division della Eastern Conference. La guardia bolognese, top scorer dei tori con Jimmy Butler, gioca 44'53'' da titolare: riposa per appena 3' in tutta la serata e confeziona una delle sue migliori prestazioni stagionali con 8/17 al tiro (4/5 da 3), 5 assist e 1 rimbalzo.
Chicago, con un roster falcidiato dagli infortuni, trova la consueta 'doppia doppia' di Joakim Noah (14 punti e 10 rimbalzi), che nel finale perde il pallone del potenziale pareggio, e i 15 punti di Luol Deng. Manca, però, il contributo di Carlos Boozer: solo 6 punti con un mediocre 3/9 al tiro. I Pacers vincono la battaglia con i 31 punti di David West, i 21 di George Hill e i 18 (con 10 rimbalzi) di Roy Hibbert.
La domenica Nba regala vittorie a tutte le big. I Miami Heat (43-14), sempre più padroni della Eastern Conference, centrano il 14° successo di fila (record di franchigia eguagliato) con il 99-93 sul parquet dei New York Knicks (35-21). La firma sul successo, ovviamente, è di LeBron James (29 punti, 11 rimbalzi e 7 assist) e Dwyane Wade (20, 8, 8). Nella Western Conference a fare l'andatura sono sempre i San Antonio Spurs (47-14), miglior squadra dell'intera lega, che in casa passeggiano per 114-75 contro i Detroit Pistons (23-39)
TOTTI, 225 GOL, LACRIME IN CAMPO COI FIGLI. "SUPERO PIOLA E SMETTO" -FOTO/VIDEO
Lunedì 04 Marzo 2013 - 01:37
ROMA - Un'impresa dal sapore antico, di quelle che resteranno per sempre impresse nelle pagine di storia del calcio italiano. Grazie al rigore trasformato contro il Genoa, Francesco Totti ha toccato quota 225 reti in Serie A, raggiungendo il 'pompierè svedese Gunnar Nordahl (che però cominciò a giocare in Italia quando aveva già 28 anni) sul secondo gradino del podio dei migliori goleador di tutti i tempi del campionato. »Sono contento, è stato un momento emozionante, volevo questo record a tutti i costi - ha detto a Sky il capitano alla fine del primo tempo - Ci sono riuscito davanti alla mia gente, penso sia doveroso contraccambiare l'amore e l'affetto che mi hanno sempre dato«. Per il n.10 della Roma si tratta di un gol indimenticabile (280/o in carriera, decimo in stagione), realizzato in occasione della sua 666/a partita da professionista con la maglia della Roma. Il numero sembra richiamare a una sorta di patto col Diavolo firmato da Totti, che a 36 anni suonati appare ancora in splendida forma e per nulla disposto ad appendere gli scarpini al chiodo.
LACRIME CON I FIGLI Anzi, tra i suoi obiettivi dichiarati c'è quello di voler giocare fino a 40 anni, magari per provare a insidiare il trono di Silvio Piola, primatista di reti in assoluto nel campionato italiano con 274 gol, finito già nel mirino della tifoseria (»225, next stop Piola« lo striscione comparso sugli spalti dell'Olimpico). Il rigore segnato a Frey (10/o centro al francese, vittima preferita al pari di Buffon) è stato celebrato sui tabelloni luminosi che circondano il terreno di gioco prima col messaggio di Totti ai tifosi giallorossi (»225 grazie a tutti voi, Francesco«) e poi con la dedica dei suoi figli Cristian e Chanel (»sei forte papà«, con tanto di t-shirt celebrativa), uniti da un commosso abbraccio in campo a fine partita, con Totti che non è riuscito a trattenere le lacrime. Su Twitter, invece, la Roma ha voluto ringraziare il numero 10 con un 'cinguettiò speciale: »225 volte grazie: Totti raggiunge Nordahl al secondo posto nella classifica cannonieri di tutti i tempi della Serie A! Grazie, Capitano!«. A suggellare la serata magica di Totti, che il prossimo 28 marzo festeggerà il ventennale dal suo esordio in Serie A, sono poi stati anche i due assist forniti al giovane Romagnoli (18 anni appena compiuti, e 19 meno di Totti: oggi hanno segnato due generazioni di romanisti, e anche in questo caso, da parte dell'autore del 2/o gol, ci sono state lacrime in campo) e al veterano Perrotta per il 3-1 finale con cui la Roma ha superato il Genoa. Particolare soprattutto il legame tra il capitano e il 18enne difensore centrale, cresciuto come lui nelle giovanili giallorosse e al debutto in serie A proprio al posto di Totti nei minuti finale della gara vinta col Milan a dicembre. »Per me questa è una serata unica, una gioia immensa - le parole di Romagnoli - Come è giocare accanto a Totti?Non lo so spiegare, è troppo bello. Lui è unico«. E da stasera anche un pò leggenda.
"ECCO QUANDO SMETTO". ''Prendere Piola? Non dipende da me, ma quest'anno sara' piu' facile che la Roma raggiunga il terzo posto. Intanto continuo, ma appena supero Piola smetto''. Intervistato da Sky nel dopo-partita di Roma-Genoa Francesco Totti parla della sua nuova impresa, il gol n. 225 in serie A, e del primato del bomber campione del mondo nel 1938 che di reti ne fece la bellezza di 274, un'impresa che, frasi scherzose a parte, sembra non facile anche per un fenomeno come il n. 10 romanista. Poi Totti parla delle sue lacrime a fine partita, quando in campo sono entrati i figli Cristian e Chanel (con la maglietta ''sei forte papa''') per fare festa con lui. ''E' stata un'emozione inaspettata - ha detto Totti -. Non pensavo che venissero, perche' erano stati male tutta la settimana, e' stata la sorpresa piu' bella di tutta la serata. Per un papa' l'abbraccio e la sorpresa dei figli vengono davanti a tutto, per me questa rimarra' una serata indimenticabile''. ''E' stata un'improvvisata - aggiunge -, non pensavo minimamente che venissero allo stadio e si mettesse la maglietta''.
TOTTI, GOL N° 225: SECONDO MIGLIOR BOMBER DELLA A
Domenica 03 Marzo 2013 - 21:49
ROMA - Totti agguanta il record di Gunnar Nordhal. Il capitano della Roma ha infatti trasformato un rigore al 15' della sfida contro il Genoa diventando il secondo miglior goleador della storia della serie A, con 225 gol come il 'pompiere' svedese ex Milan. Dopo il rigore segnato a Frey che ha permesso alla Roma di passare in vantaggio sul Genoa sui tabelloni luminosi che circondano il terreno di gioco dello stadio Olimpico è comparso prima il messaggio di Totti ai tifosi giallorossi («225 grazie a tutti voi, Francesco») e poi la dedica dei suoi figli Cristian e Chanel per il traguardo tagliato («»sei forte papà«). Su Twitter, invece, la Roma ha voluto ringraziare il numero 10 con un 'cinguettiò speciale: »#225voltegrazie: Totti raggiunge Nordahl al secondo posto nella classifica cannonieri di tutti i tempi della Serie A! Grazie, Capitano!«. Sugli spalti i tifosi hanno esposto uno striscione inequivocabile: »225, next stop Piola« con il chiaro riferimento al trono occupato da Silvio Piola, primatista assoluto di reti nel campionato italiano con 274 gol.
ROMA, NOTTE MAGICA: GENOA KO, TOTTI NELLA STORIA -FOTO
Domenica 03 Marzo 2013 - 23:14
ROMA - «Roma non fa la stupida stasera». avevano intonato, forse in modo beneaugurante, gli altoparlanti dello Stadio Olimpico prima della partita contro il Genoa per rendere omaggio al maestro Armando Trovajoli scomparso poch1 giorni fa, e i giallorossi di Capitan Totti hanno raccolto l'invito alla lettera. Terza vittoria di fila dopo i successi con Juventus e Atalanta che riportano entusiasmo a Trigoria e riaccendono le speranze di arrivare nell'Europa che conta. Genoa-Roma del 21 ottobre aveva segnato la rivincita del sogno zemaniano (2-4), Roma-Genoa del 3 marzo (3-1) sarà invece ricordata come la partita della maturità per una squadra che negli ultimi due anni ha fatto dell'altalena più che del calcio il suo sport preferito. Oggi la Roma 'normalè di Aurelio Andreazzoli invece va: cinica, determinata, magari poco bella ma 'ferocè, come l'ha descritta il suo allenatore, ha trovato la quadratura del cerchio sistemando due-tre pedine, restituendo fiducia ai giocatori cardine, ricostituendo la 'chimicà all' interno del gruppo. Sono venuti fuori l'1-0 contro la Juventus, il 3-2 sul campo imbiancato di Bergamo e adesso la vittoria sudata con il Genoa imbattuto da 5 turni. La firma sulla serata la mette - per la decima volta in questa stagione - come sbagliare? Francesco Totti che segna il suo 225/o gol in A, agganciando al secondo posto della classifica 'all timè un mito come Gunnar Nordahl. Ma a rendere ancora più festosa la serata c'è il sigillo dell'ultimo arrivato in casa giallorossa: Alessio Romagnoli, classe '95, che sbroglia una gara che stava cominciando a diventare complicata per la truppa giallorossa.
TOTTI E ROMAGNOLI Sia per il ragazzo appena diventato maggiorenne, subito dopo aver segnato il suo primo gol in serie A, che per il capitano a fine partita nel momento dell'abbraccio con i figli, ci sono state anche le lacrime. Ballardini non rinuncia all'amato 3-5-1-1 che ha restituito fiducia (e punti) alla squadra. Da quest'altra parte, Zeman sembra un pallido ricordo, il gioco è più ragionato e meno frenetico rispetto a un mese fa, certo meno spumeggiante e arioso: imposta Pjanic (o De Rossi) che smista sull'esterno altro, poi tocca a Totti o Lamela inventare per l'attaccante di turno. Elementare ma spesso efficace. Nasce così la prima palla gol per la testa di Osvaldo che Frey smanaccia in angolo. Al 15' l'appuntamento è con la Storia: slalom di De Rossi in area e fallo di Bovo, Gervasoni non ha dubbi e indica il dischetto. Stavolta nessuna 'litè in casa giallorossa: rigore, gol e 225ma marcatura per il capitano giallorosso. Il gol anzichè dar manforte alla Roma mette inaspettatamente le ali al Genoa che piano piano guadagna metri e spazi, con Bertolacci continua spina nel fianco della retroguardia giallorossa. A fine primo tempo i dati sono impietosi con l'undici di Andreazzoli: 11 calci d'angolo a zero per il Genoa (alla fine saranno 14-5), 13 tiri in porta contro appena 3 giallorossi. E meno male che Stekelenburg si ricorda di essere un signor portiere, con due interventi prodigiosi, entrambe le volte sullo scatenato Bertolacci. Ma al 42' - dopo che Bradley ha sostituito l'infortunato Pjanic, capitola anche lui su un altro rigore (sacrosanto) fischiato per fallo di Burdisso su Borriello: 1-1 e si va al riposo.
LA RIPRESA La Roma rientra in campo animata da buona volontà ma non basta, Osvaldo continua a latitare in zona gol, ben controllato dai difensori rossoblu. Lamela prova a fare tutto da solo ma alla fine Moretti ci mette una gamba e manda in angolo e sugli sviluppi del corner arriva la seconda festa della serata: dopo il gol del capitano (classe '76), arriva quello di Alessio Romagnoli ('95), quasi a decretare un emblematico passaggio generazionale per la Roma baby. Dopo il vantaggio, la gara corre spezzettata, Ballardini punta al tutto per tutto e fa entrare Immobile e Rigoni per dar man forte a Borriello. La partita si infiamma nell'ultimo quarto d'ora: ne fa le spese Kucka che dopo un diverbio con Totti (giallo anche lui) si prende il secondo cartellino e finisce anzitempo negli spogliatoi. Andreazzoli fiuta l'aria e si copre, inserendo un centrocampista, Perrotta, per un attaccate, Osvaldo (che non la prende bene e viene anche fischiato dal pubblico). Com'è lontana Zemanlandia. Ma stasera la Roma non ha davvero voglia di fare la 'stupidà Tanto basta per portare a casa 3 punti importanti, così tocca a Simone Perrotta, un'altra colonna della storia giallorossa, chiudere la partita, su assist di Totti, e far continuare la rincorsa.
IL RESOCONTO DELLA PARTITA
IL TABELLINO
Roma (3-4-2-1): Stekelenburg 7, Piris 6, Burdisso 6, Romagnoli 7, Torosidis 6,5, Pjanic 6 (39' pt Bradley 6,5), De Rossi 6,5, Balzaretti 5 (11' st Marquinho 6), Lamela 6, Totti 7, Osvaldo (36' st Perrotta 7) 5. (13 Goicoechea, 1 Lobont, 27 Dodò, 11 Taddei, 4 Bradley, 20 Perrotta, 7 Marquinho, 47 Lucca, 77 Tachtsidis, 48 Florenzi, 17 Lopez). All.: Andreazzoli 6,5.
Genoa (3-5-1-1): Frey 6, Bovo 6,5, Portanova 6, Moretti 6, Pisano 6,5 (16' st Jorquera), Kucka 6,5, Toszer 6 (16' st Immobile sv), Vargas 6, Antonelli 6, Bertolacci 7 (27' st Rigoni sv), Borriello 6,5. (30 Tsorvas, 63 Stillo, 4 Ferronetti, 26 Cassani, 11 Jankovic). All.Ballardini 6 Arbitro: Gervasoni di Mantova Reti: nel pt 16' Totti (rigore), 42' Borriello (rigore); nel st 13' Romagnoli, 43' Perrotta Angoli: 14-5 per il Genoa Recupero: 2' e 4' Ammoniti: Burdisso, Vargas, Lamela, Pisano, Totti per gioco scorretto Espulsi: nel st 31' Ballardini per proteste, 33' Kucka per doppia ammonizione. Spettatori: 35.000.
** I GOL ** - 16' pt: rigore trasformato da Totti per fallo su De Rossi da parte di Bovo; - 42' pt: rigore trasformato da Borriello per fallo commesso sullo stesso Borriello da Burdisso. - 13' st: sugli sviluppi di un corner battuto da Totti svetta Romagnoli che piazza la palla nell'angolino. - 43' st: Perrotta di destro si incunea in area e segna di destro in scivolata mettendo la palla sotto la traversa.
«LO VOLEVO A TUTTI I COSTI» «È stato un momento emozionante, lo volevo a tutti i costi. Ci sono riuscito davanti alla mia gente, penso sia doveroso contraccambiare l'amore e l'affetto che mi hanno sempre dato. Sono contento, ma ora lo metto da parte, penso ai 3 punti che sono fondamentali». Così Francesco Totti, intervistato da Sky al termine del primo tempo di Roma-Genoa, sulla rete segnata su rigore al 15' che ha permesso al capitano giallorosso di raggiungere Nordahl (che però cominciò a giocare in Italia quando aveva già 28 anni) a quota 225 al secondo posto assoluto nella classifica dei massimi goleador del campionato di calcio di serie A. Ma Roma-Genoa si sta anche rivelando, almeno dopo i primi 45', una partita complicata per la squadra di casa...«Sì, dopo il gol ci siamo un pò disuniti e loro hanno attaccato - ammette Totti -. Dobbiamo reagire ed essere squadra e penso che alla fine riusciremo a portare a casa il risultato».
INTER A DUE FACCE: RIMONTA A CATANIA CON PALACIO -FOTO
Domenica 03 Marzo 2013 - 17:44
CATANIA - L'Inter trema, rischia di crollare a Catania, poi si sveglia e vince. Con una maxi-rimonta, i nerazzurri passano per 3-2 sul campo dei siciliani al termine di 90 minuti 'double facè: squadra disastrosa nel primo tempo, padrona del campo nel secondo. Risultato: il gruppo di Stramaccioni vola a 47 punti, ad una lunghezza dal terzo posto occupato dal Milan. Il Catania, dopo aver sognato la vittoria-sorpasso, rimane a quota 42 e incassa un k.o. che certifica i limiti della squadra di Maran: per puntare all'Europa, serve personalità. Altrimenti, si finisce per perdere una gara già vinta. Il pomeriggio al Massimino, a giudicare dai primi minuti, somiglia infatti ad un monologo siciliano. Pronti, via e Juan Jesus combina un disastro al 7': prova a proteggere il pallone che va verso il fondo, ma si fa sorprendere da Bergessio che lo beffa e batte Handanovic per l'1-0. La partenza dei nerazzurri è simile ad un incubo: la squadra di Stramaccioni fatica a superare la metà campo, non c'è nemmeno l'ombra di una manovra offensiva. L'attacco affidato al 37enne Rocchi non punge, gli ospiti si affidano alle conclusioni di Guarin e Kuzmanovic che cercano invano il jolly da distanza siderale. Il Catania non ha bisogno di strafare per sfondare di nuovo. Marchese è libero di colpire di testa al 18', palla nell'angolo e 2-0. Il nulla dell'Inter è condito da un paio di mischie nell'area del Catania: le punizioni calciate da Guarin non producono pericoli per la porta di Andujar, che nel primo tempo si gode il pomeriggio da spettatore. Il Catania, quasi sorpreso dalla pochezza dell'avversario, allenta la pressione e non punge come potrebbe.
SUPER RIMONTA La sgangherata difesa nerazzurra, infatti, è pronta a spalancare praterie ad ogni ripartenza dei padroni di casa. Stramaccioni riparte nel secondo tempo con Stankovic e Palacio al posto di Kuzmanovic e Rocchi. La doppia mossa non spaventa il Catania, che va subito vicinissimo al tris. Contropiede micidiale, Handanovic salva sulla conclusione di Bergessio. Il match sembra decisamente più vivo e l'Inter, finalmente simile ad una squadra di calcio, riapre i giochi: cross di Palacio, Alvarez si inserisce e di testa firma il 2-1 al 51'. Il risultato torna in discussione e la tenacia dell'Inter viene premiata al 70'. Palacio timbra il cartellino, altro colpo di testa argentino e il 2-2 è cosa fatta. L'Inter vede la possibilità di ribaltare completamente la situazione e, in effetti, crea le premesse per il terzo gol. All'83' Schelotto si infila nell'area rossoazzurra e da destra spara due volte: Andujar respinge di piede e, sul secondo tentativo, viene centrato al volto dal pallone. All'89' il match point capita sul destro di Cambiasso: diagonale da 5 metri, palla ad un soffio dal palo. C'è ancora tempo e c'è ancora una chance. Cambiasso costruisce a sinistra, Palacio è puntuale per la stoccata decisiva: 3-2 al 92', ribaltone nerazzurro.
LE PAROLE DI STRAMACCIONI «Venti minuti terribili» prima, una grande reazione dopo da parte «di una squadra che se non avesse un suo spessore sarebbe stata impossibile ribaltare»: così Andrea Stramaccioni, allenatore dell'Inter, legge la rocambolesca vittoria al 92' sul Catania. «Siamo partiti malissimo - dice Stramaccioni ai microfoni di Sky - complice anche un ambiente pazzesco e l'euforia dello stadio. Abbiamo commesso un gravissimo errore sul primo gol e sulla punizione». Stramaccioni parla di «vittoria importantissima contro la squadra più in forma del campionato, ma dopo l'intervallo è entrata una squadra diversa che ha messo in campo l'anima». L'allenatore nerazzurro entra anche nel merito delle scelte del primo tempo (dentro Rocchi, fuori Palacio), facendo sapere che sono state dettate dagli impegni ravvicinati: «non è stato un discorso di scelte, i primi due gol, ripeto, nascono da errori individuali. Abbiamo 5 partite in 14 giorni e Palacio è il giocatore col minutaggio più elevato, ho solo gestito le risorse e le energie».
IL RESOCONTO DELLA PARTITA
IL TABELLINO
Catania (4-2-3-1): Andujar 6, P. Alvarez 7, Spolli 5.5, Rolin 5.5, Marchese 6.5, Lodi 6.5, Biagianti 6 (32' st Almiron sv), Izco 6.5, Castro 6, Gomez 6.5, Bergessio 6.5 (40' st Cani). (1 Frison, 29 Terracciano, 2 Potenza, 18 Augustyn, 8 Sciacca, 30 Salifu, 24 Ricchiuti, 26 Keko, 35 Doukara). All.: Maran 6. Inter (4-2-3-1): Handanovic 6.5, Zanetti 5.5, Chivu 5.5, Juan Jesus 5, Pereira 5.5, Gargano 5.5, Kuzmanovic 5 (1' st Stankovic 6), Schelotto 5.5, Guarin 5.5 (32' st Cambiasso 6.5), R. Alvarez 6, Rocchi 4.5 (1' st Palacio 7.5) (30 Carrizo, 77 Di Gennaro, 42 Jonathan, 28 Pasa, 33 Mbaye, 10 Kovacic, 24 Benassi, 47 Colombi). All.: Stramaccioni 6.5 Arbitro: Bergonzi di Genova 6 Reti: nel pt 7' Bergessio, 19' Marchese; nel st 7' R. Alvarez, 26' e 47' Palacio. Angoli: 4-0 per l'Inter. Recuperi: 2' e 4'. Ammoniti: Alvarez, Bergessio, Handanovic e Schelotto per comportamento non regolamentare, Rolin e Cani per gioco scorretto. Spettatori: ventimila. ** I GOL - 7' pt: Juan Jesus protegge male il pallone su un lancio di Lodi, Bergessio gli soffia la sfera e batte Handanovic. - 19' pt : punizione di Lodi, Marchese sbuca in area e supera Handanovic con un morbido colpo di testa. - 7' st: Palacio si fa luce sulla destra e mette in mezzo per l'accorrente Ricky Alvarez, che insacca di testa anticipando Spolli. - 26' st: cross di Pereira dalla sinistra per la testa di Palacio, che corregge in rete. - 47' st: Cambiasso s'inserisce in area evitando il fuorigioco e serve Palacio, il cui tocco ravvicinato supera Andujar.
LA FIORENTINA È TORNATA: 2-1 AL CHIEVO VERONA -FOTO
Domenica 03 Marzo 2013 - 17:22
FIRENZE -Torna a vincere la Fiorentina di Vincenzo Montellla. Sofferto ma meritato il successo per 2-1 sul Chievo al Franchi, grazie alle reti di Pasqual e Larrondo. A poco è servito il gol di Cofie per i clivensi. Con questo successo i viola salgono a 45 punti, mentre la squadra di Corini resta a 29 in zona pericolosa. Montella in partenza si affida al 4-3-3 delle ultime gare, ma con qualche variazione. In difesa infatti c'è l'esordio per il tedesco Compper a fare coppia con Rodriguez al centro, con ai lati Tomovic e Pasqual; a centrocampo i viola ritrovano Pizarro, dopo la squalifica, insieme ad Aquilani e Borja Valero, mentre in avanti è il tridente Ljajic-Toni-Jovetic. Corini impiega nuovamente il 5-3-2. Davanti a Puggioni i tre centrali sono Andreolli, Dainelli e Andreolli, confermati Frey e Jokic sulle fasce, poi centrocampo a tre composto da Guana, Rigoni e Seymour e in avanti il duo Thereau e Paloschi. La Fiorentina parte bene e al 4' è già in vantaggio. Dopo la finta di Ljajic, si incarica della punizione Pasqual che con il mancino disegna una parabola perfetta, aggirando la barriera e infilando Puggioni. I padroni di casa, però sprecano un paio di occasioni per raddoppiare e finiscono per subire il ritorno degli avversari, già pericolosi con Thereau all'11. Servizio di Acerbi a trovare l'inserimento a destra di Frey, cross al volo per Thereau, che liberissimo di testa angola troppo e mette a fil di palo.
IL RESOCONTO DELLA PARTITA
IL TABELLINO
Fiorentina (4-3-3): Viviano 6, Tomovic 5.5, Gonzalo Rodriguez 6, Compper 6, Pasqual 6.5, Aquilani 5.5, Pizarro 6, Borja Valero 6, Jovetic 5.5 (18' st Larrondo 6.5), Toni 6 (36' st Migliaccio sv), Ljajic 5.5 (1' st Romulo 5.5). (89 Neto, 12 Lupatelli, 4 Roncaglia, 15 Savic, 6 Sissoko, 14 Mati Fernandez, 19 Llama, 9 El Hamdaoui, 27 Wolski). All.: Montella 6. Chievo (5-3-2): Puggioni 6, N.Frey 5.5, Andreolli 6, Dainelli 6, Acerbi sv (30' pt Cofie 6.5), Jokic 6 (25' st Drame sv), Guana 5.5 (22' st Luciano 5), Seymour 5.5, L.Rigoni 6, Paloschi 6, Thereau 5.5. (18 Squizzi, 88 Ujkani, 11 Samassa, 12 Cesar, 17 Sampirisi, 27 Gabriel Hauche, 31 Pellissier, 33 Papp, 39 Stojan). All.: Corini 5.5. Arbitro: Doveri di Roma 5. Reti: pt 4' Pasqual, 38' Cofie; st 33' Larrondo. Angoli: 5-3 per la Fiorentina. Ammoniti: Rigoni, Aquilani per gioco falloso, Pizarro per simulazione. Recupero: 1', 3'. Spettatori: 22.905, incasso 301.141 euro (paganti 9435, incasso 117.636 euro; abbonati 12.636, quota 176.703, voucher in viola 834, quota 6802). **I GOL - 4' pt: Fallo di Guana su Jovetic, Pasqual batte la punizione dal limite e trafigge Puggioni. - 38' pt: Cross di Guana, il neo entrato Cofie dal limite dell'area fa partire una rasoiata che beffa Viviano. - 33' st: Punizione di Pasqual, raccoglie Toni in mischia in mezzo all'area, sulla respinta tocca 'sporcò Larrondo e sigla il raddoppio viola.
ICARDI TORNA A SEGNARE. SAMP-PARMA:1-0 -FOTO
Domenica 03 Marzo 2013 - 18:09
GENOVA - Impossibile sapere cosa abbia detto veramente Rossi ai blucerchiati durante l'intervallo di Samp-Parma, una partita che ha rischiato, al termine del primo tempo, di vincere il pallone d'oro della noia mortale. Di fatto, il tecnico della Samp ha cambiato i connotati ai suoi e così la gara ha svoltato. Partita che per 45' è stata inguardabile, capace di annullare anche la legge della fisica per cui all'azione (poca) corrisponde sempre una reazione (molle). Così per 45' Sampdoria e Parma intrecciano un tristissimo minuetto, annullandosi a vicenda con schemi speculari e pressing tutto sommato inutile: gli uomini di Donadoni sono più offensivi, soprattutto con l'ex Biabiany che cerca spesso la profondità, ma trovano una difesa compatta ben guidata da Romero, mentre dall'altra sponda Eder ci prova ma non ci riesce per imprecisioni balistiche e mollezza di gamba. Icardi? per 45' inesistente. Uno 0-0 politico ci sta tutto, omaggio alla fratellanza tra tifoserie, fratellanza che non si traduce in fairplay in campo dove tutti menano tutti allegramente e danno un bel da fare al buon Valeri. Come al 42' pt quando un fallaccio di Palombo su Biabiany avrebbe pure potuto portare all’espulsione del difensore doriano (ammonito). Quando termina il primo tempo, Rossi sapeva di dover dare la sveglia ai suoi. E quello che deve aver detto loro nelle segrete stanze potrebbe essere irriferibile. Ma ha funzionato. I blucerchiati si sono infine svegliati e hanno ricominciato a pedalare, serrando le fila della difesa e, soprattutto, del centrocampo. Anche Donadoni deve aver strigliato i suoi giocatori e ha apportato, fin dal 1' st quando manda negli spogliatoi l'acciaccato Coda sostituendolo con Mesbah e, poco più tardi, giocandosi la carta Amauri al posto di Gobbi per appesantire la trazione anteriore. Ma Rossi a quel punto ha già innescato i suoi e la partita cambia faccia. La samp fa delle ripartenze la carta in più mentre l'attacco del Parma si dimostra troppo leggero confermando i tanti problemi in fase realizzativa. E finalmente si rivede Maurito Icardi: punizione dalla trequarti di Estigarribia, Mirante esce a vuoto, l'argentino ne approfitta e di testa blocca il risultato. L'azione di Amauri che schianta il pallone sul palo a destra di Romero è l'ultima blanda impennata degli emiliani. Icardi ci riprova poco più tardi raccogliendo l'ottimo cross di Estigarribia e provandoci di piattone, ma Mirante c'è e si vede. Da qui in avanti episodi, frammenti. Continua così la corsa della Sampdoria verso la quota salvezza regalando la propria vittoria a Edoardo Garrone, neopresidente della società genovese. Il Parma deve seriamente cominciare a riflettere sui suoi problemi.
IL RESOCONTO DELLA PARTITA
IL TABELLINO
Sampdoria (3-5-2): Romero 7, Gastaldello 6.5, Palombo 6.5, Costa 6.5, De Silvestri 6.5, Poli 6.5, Krsticic 6, Obiang 5, Estigarribia 5.5, Eder 6 (25' st Sansone 6), Icardi 6.5 (1 Da Costa, 4 Rodriguez, 5 Renan, 6 Maresca, 7 Castellini, 8 Mustafi, 1 Maxi Lopez, 11 Munari, 12 G.Sansone, 21 Soriano, 32 Berni, 35 Rossini). All. Rossi 7 Parma (3-5-2): Mirante 6, Benalouane 6, Coda 5 (1' st Mesbah 5.5), Lucarelli 5.5, Rosi 5.5, Marchionni 5, Valdes 5.5, Parolo 5 (34' st Strasser sv), Gobbi 5 (19' st Amauri 5), Biabiany 6, N.Sansone 6 (1 Pavarini, 2 Ampuero, 3 Maceachen, 4 Morrone, 14 Strasser, 17 Palladino, 19 Boniperti, 29 Paletta, 77 Nimis, 91 Bajza). All. Donadoni 5,5 Arbitro: Valeri di Roma 6 Reti: 13' st Icardi Angoli: 8-3 per la Sampdoria Recupero: 2' e 3' Ammoniti: Palombo, Gobbi, Gastaldello, Krsticic, Rosi, Valdes, Parolo, Strasser per gioco scorretto Note: 2.487 paganti per un incasso lordo di 42.900 euro. Quota abbonati 20.002 **IL GOL - 13' st: calcio di punizione di Estigarribia dalla tre quarti, Mirante esce a vuoto, Icardi di testa realizza.
DI NATALE AFFONDA IL PESCARA: 1-0 PER L'UDINESE -FOTO
Domenica 03 Marzo 2013 - 17:55
PESCARA - rosegue la rincorsa all'Europa dell'Udinese che passa all'Adriatico di Pescara grazie al solito Di Natale, e ad una gara accorta e ben giocata. Per gli abruzzesi la sconfitta equivale quasi ad una resa. Pronti-via e Pescara pericoloso dopo trenta secondi con Balzano che su cross di zauri, colpisce di testa, sfiorando il palo. All'8' però alla prima sortita offensiva arriva il vantaggio dei friulani che in contropiede colpiscono con Totò di Natale che su cross ravvicinato di Muriel (che supera Capuano) colpisce sotto misura, ribattendo a rete dopo una prima respinta di Pelizzoli. Per il 36enne attaccante bianconero si tratta del quindicesimo gol stagionale e centocinquantesimo in carriera con la maglia friulana (168 in serie A). Doccia gelata per gli abruzzesi puniti nella prima azione ospite e costretto già ad inseguire come spesso in questa stagione. Al 12' Cascione su punizione dai trenta metri prende la mira, trovando però la parata a terra di Brkic. Il Pescara fa quello che può, ma i limiti sono solari come il pomeriggio dell'Adriatico. Al 23', su angolo di Capuano spizzica di testa la sfera che termina oltre la traversa. Ma la squadra di Guidolin ogni volta che attacca crea pericoli così come accade al 27' quando Muriel dal limite colpisce in pieno il palo, con Pelizzoli immobile. Abbruscato, fischiato dai suoi tifosi cerca di riscattarsi e al 37' per poco non riesce nell'impresa di trovare il pari, ma è sfortunato con la sua conclusione che termina un soffio al lato. Nella ripresa Bergodi manda in campo Weiss al posto di Balzano, passando al 4-4-2. Dopo 7' è Abbruscato a chiamare Brkic al salvataggio in due tempi con un tiro molto violento dal vertice destro dell'area. Bergodi poi corre ai ripari, gettando nella mischia Weiss, Sculli e poi Quintero (al ritorno in campo dopo tre mesi dall'ultima gara con i biancazzurri) richiamando in panchina Balzano, Abbruscato e Blasi. In campo il Pescara continua a lottare e al 20' protesta per una evidente trattenuta in area di Danilo su Bjarnason, con Russo che lascia proseguire. Sul capovolgimento di fronte è Muriel a chiamare al salvataggio con i piedi Pelizzoli. L'Udinese controlla senza assilli, ma al 36' c'è ancora un contatto nell'area friulana fra Danilo e Sculli. Gli abruzzesi chiedono il rigore, ma Russo concede solo il corner fra le vibranti proteste locali. Il finale è confuso con Allana che al 42' fallisce il raddoppio e il Pescara che si affanna inutilmente. Per l'Udinese e Di Natale una domenica da ricordare. L'Europa resta un obiettivo possibile. Per il Pescara la B è sempre più vicina.
IL RESOCONTO DELLA PARTITA
IL TABELLINO
Pescara (4-3-2-1): Pelizzoli 6; Balzano 6 (1'st Weiss 6) , Cosic 5,5, Bocchetti 6, Capuano 5, Zauri 6,5, Blasi 5, Cascione 6, Bjarnason 5,5, Caprari 6, Abbruscato 5,5 (10' st Sculli 5,5). (77 Perin, 2 Zanon, 10 Celik, 18 Rizzo, 22 Vukusic, 28 Bianchi Arce, 60 Caraglio). All.: Bergodi 5 Udinese (3-4-1-1): Brkic 6, Hertaux 6, Danilo 6, Domizzi 6,5, Pereyra 6, Allan 6, Badu 6, Gabriel Silva 6, Muriel 6,5 (25' st Campos Toro sv), Maicosuel 6, Di Natale 7 (41' st Merkel sv). (25 Padelli, 93 Pawlowsky, 4 Angella, 6 Faraoni, 8 Basta, 13 Ranegie, 15 Rodriguez, 26 Pasquale, 94 Zielinski). All. Guidolin 6 Arbitro: Russo di Nola 5 Reti: 8'pt Di Natale Angoli: 6-5 Recupero: 1'e 4' Ammoniti: Bjarnason per gioco falloso, Muriel, Sculli e Brkic per condotta non regolamentare Spettatori: 9.000 circa, presente in tribuna l'ex tecnico di Pescara e Udinese Giovanni Galeone **IL GOL - 8'pt: Udinese in vantaggio con Totò Di Natale che dopo un contropiede, servito da Muriel, mette in rete dopo una prima respinta corta di Pelizzoli, con Blasi che sulla linea non riesce ad intervenire.
BONAVENTURA FA IL BOMBER: L'ATALANTA VINCE A SIENA -FOTO
Domenica 03 Marzo 2013 - 17:32
SIENA - Siena-Atalanta era una sfida chiave per la parte bassa della classifica. Alla luce del 2-0 finale in favore dei nerazzurri e dei risultati degli altri campi (pari del Palermo, sconfitta del Pescara), i verdetti sembrano quasi definitivi. Il 'quasì è d'obbligo, mancando ancora undici giornate al termine, ma la sensazione è che per il Siena, unitamente alle due consorelle Pescara e Palermo con cui condivide l'ultimo posto, la strada per la rimonta sia tremendamente in salita. L'uomo del giorno è Giacomo Bonaventura: il ventiquattrenne centrocampista marchigiano firma entrambe le reti del successo orobico, un'affermazione che permette all'undici di Colantuono di raggiungere quota 30 in classifica, cioè +9 sulla quartultima piazza. Chiaramente non si tratta ancora di salvezza matematica, ma il traguardo finale non appare lontano. La compattezza di squadra espressa al Franchi può dare garanzie al tecnico nerazzurro: in una sfida in cui era fondamentale non perdere è arrivato un trionfo che permette di cancellare un brutto avvio di girone di ritorno. Merito di Bonanventura, come detto, che dopo soli due minuti triangola con Denis e dai 25 metri fa partire un bolide che si infila nell'angolo basso alla destra di Pegolo, partito forse con un attimo di ritardo. Il vantaggio subitaneo indirizza la partita su un binario troppo angusto per il Siena: i bianconeri devono fare la partita, ma la mancanza di qualità in mezzo al campo è lampante. Solo Rosina prova qualche numero, compreso un tiro che scalda le mani a Consigli nell'unico intervento del portiere atalantino. Emeghara si smarrisce dopo cinque gare degne di nota: le due occasioni che gli capitano (su assist prima di Sestu, poi di Rubin) le sciupa maldestramente a pochi passi dalla meta. Iachini non sa che pesci prendere: dovrebbe sostituire l'intero centrocampo per il numero di errori che commette in fase di impostazione, ma senza Vergassola non ha in panchina elementi validi per cambiare la storia della gara. Ci prova nella ripresa inserendo prima Bogdani, poi Agra e Paolucci. Ma le ultime due sono mosse della disperazione: al 22' infatti arriva il raddoppio di Bonaventura al termine di un pregevole contropiede rifinito da Raimondi per il centrocampista. Da posizione decentrata il numero 10 ospite trova la porta e congela il match. Nonchè le speranze del Siena di agguantare la quartultima piazza.
IL RESOCONTO DELLA PARTITA
IL TABELLINO
Siena (3-4-2-1): Pegolo 5.5, Teixeira 5.5, Terlizzi 5.5, Felipe 5.5, Belmonte 5 (2' st Bogdani 5), Della Rocca 4.5, Bolzoni 4, Rubin 6, Rosina 6, Sestu 5 (23' st Agra 5), Emeghara 5 (29' st Paolucci sv). (12 Farelli, 3 Uvini, 5 Calello, 6 Angelo, 7 Valiani, 16 Verre, 24 Paci, 87 Grillo, 91 Reginaldo). All.Iachini 5.
Atalanta (4-4-2): Consigli 6.5, Raimondi 6.5, Stendardo 6.5, Lucchini 6, Del Grosso 6, Giorgi 5.5 (12' st Canini 6), Biondini 6, Carmona 6 (32' st Radovanovic sv), Bonaventura 7.5, Livaja 6 (25' st Brienza 6), Denis 6.5. (16 Polito, 78 Frezzolini, 9 Troisi, 11 Moralez, 20 Budan, 28 Brivio, 32 Ferri, 91 De Luca, 99 Parra). All.Colantuono 7. Arbitro: Tagliavento di Terni 6. Reti: pt 3', st 22' Bonaventura. Angoli: 6-5 per l'Atalanta. Recupero: 0' e 3'. Ammoniti: Carmona, Raimondi e Canini per gioco scorretto. Spettatori: 8.155 per un incasso di 55.909 (abbonati 6869, quota 47.386). ** I GOL - 3' pt: Bonaventura scambia con Denis, poi dai 25 metri fa partire un tiro di destro che si insacca all'angolo basso alla destra di Pegolo. - 22' st: Bis di Bonaventura: il centrocampista raccoglie un lancio di Raimondi e da posizione defilata trafigge Pegolo.
SUPER DIAMANTI: TRE SCHIAFFI DEL BOLOGNA AL CAGLIARI -FOTO
Domenica 03 Marzo 2013 - 17:53
BOLOGNA - Splende il sole su Diamanti e tutto il Bologna fiorisce. Un gol bellissimo del capitano raddoppia quello di Taider e stronca le speranze del Cagliari di continuare imbattuto il girone di ritorno. Alla fine il risultato è infiocchettato da una terza prodezza di Pasquato, ma è soprattutto grazie alla forma europea del biondo e riccio fantasista che i rossoblù emiliani sovrastano quelli sardi, li superano in classifica oltrepassando quota-30 e si apprestano a vivere un campionato forse finalmente tranquillo, con 11 punti di vantaggio sulla zona 'rossà. Il tutto in attesa di capire se l'azzurro capace di giocate da Champions sceglierà l'Emilia anche nell'anno che verrà, per citare Lucio Dalla nel giorno in cui il Dall'Ara ricordano il cantautore. E mentre le sue canzoni dall'altoparlante hanno fatto da cornice e l'anticipo di primavera ha dato l'ispirazione, se reggesse il paragone musicale si potrebbe dire che il quartetto che Pioli sta continuando a schierare davanti, alla faccia di chi lo taccia di difensivismo, contribuisce con diversi carismi all'armonia. E allora se Gilardino non trova il gol, è comunque protagonista nelle due azioni che in 20 minuti decidono la gara. Prima fa da sponda alla percussione di Taider, e il francese lo ringrazia sparando sotto la traversa da centro area, al 5'. Al 19' l'attaccante difende un pallone che gli arriva da Curci e appoggia a Diamanti.
EURO DIAMANTI Pochi se ne accorgono, perchè la giocata che pesca il capitano cancella il resto: un metro fuori dal lato corto dell'area, spostato sulla destra, indovina l'incrocio dei pali opposto quasi da fermo, con una di quelle conclusioni a giro gradite a Zico e sdoganate da Alessandro Del Piero. La fantasia non si ferma e va interpretata: Diamanti corre verso il centro del campo, si fa dare un 'cinesinò giallo di quelli usati in allenamento per delimitare il campo e mima il gesto della culla: la moglie Silvia, nata a Taipei, sta per portare a termine la terza gravidanza. L'uno-due squaglia il bel Cagliari dei sette risultati utili di fila. E non aiuta la causa di Pulga e Lopez l'espulsione di Pisano, quando Banti valuta da rosso diretto la gamba tesa su Morleo all'11' della ripresa. Intanto Diamanti continua a danzare a un metro da terra e inventa senza sosta. Mancano il gol Gabbiadini e Gilardino, la traversa ferma Sorensen, e allora ad arrotondare ci pensa Pasquato nel recupero: appena entrato trova pure lui il 'settè, come fosse la cosa più semplice del mondo, calciando di esterno da 25 metri. Restano all'asciutto i sardi, ancora senza stadio, e con il presidente agli arresti domiciliari.
IL RESOCONTO DELLA PARTITA
IL TABELLINO
Bologna (4-2-3-1): Curci 6, Garics 6, Sorensen 6.5, Cherubin 6, Morleo 6, Perez 6.5, Taider 7, Kone 6.5 (12' st Christodoulopoulos 6), Diamanti 7.5 (30' st Moscardelli 6), Gabbiadini 6 (41' st Pasquato 7), Gilardino 6.5. (25 Agliardi, 22 Lombardi, 44 Naldo, 45 Carvalho, 11 Motta, 4 Krhin, 20 Abero, 30 Pazienza, 17 Guarente). All.: Pioli 7.
Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 5.5, Pisano 4.5, Rossettini 5, Astori 5, Ariaudo 5.5, Ekdal 5 (14' st Cossu 5,5), Dessena 5.5, Conti 6, Nainggolan 5, Ibarbo 5 (14' Pinilla 5.5), Sau 5.5 (28' st Nenè sv). (25 Avramov, 24 Perico, 8 Avelar, 32 Casarini). All.: Pulga 5. Arbitro: Banti di Livorno 6. Reti: nel pt 5' Taider, 19' Diamanti; nel st 46' Pasquato. Angoli: 6-4 per il Cagliari. Recupero: 4' e 3'. Espulsi: Pisano all'11' st per gioco violento su Morleo. Ammoniti: Conti, Kone, Nainggolan, Diamanti, Pinilla per gioco scorretto, Sau per proteste. Spettatori: 18.174 (di cui 13.216 abbonati) per un incasso di 169.408 euro (rateo abbonati 127.891) ** I GOL - 5' pt: Scambio Taider e Gilardino e l'attaccante restituisce al franco-tunisino che riceve palla lanciato a centro area e la scaglia sotto la traversa alla sinistra di Agazzi. - 19' pt: Il raddoppio è una gran conclusione a girare di Diamanti: l'appoggio è di Gilardino e il capitano rossoblù, almeno un metro fuori dal lato destro dell'area, trova l'incrocio dei pali opposto. - 46' st: Da 25 metri Pasquato lascia partire un tiro di esterno destro che trova ancora una volta l'incrocio, lasciando immobile il portiere del Cagliari.
TORINO-PALERMO 0-0, PAURA RETROCESSIONE -FOTO
Domenica 03 Marzo 2013 - 14:31
TORINO - Si è conclusa 0-0 la partita tra Torino e Palermo nell'anticipo dell'ora di pranzo della 27/a giornata del campionato di serie A.
Torino e Palermo 0-0. Torino (4-3-3): Gillet sv, Darmian 6 (34' st D'Ambrosio), Rodriguez 7, Glik 7, Masiello 6, Gazzi 7, Brighi 6.5, Vives 5.5 (10' st Santana 6), Cerci 6, Bianchi 6.5, Barreto 5.5 (26' st Meggiorini 5). (35 Coppola, 5 Di Cesare, 4 Basha, 19 Stevanovic, 29 Menga, 86 Birsa). All. Ventura 6 Palermo (3-4-2-1): Sorrentino 6, Munoz 6, Von Bergen 6, Garcia 6, Morganella 6 (41' st Dybala sv), Rios 6.5, Kurtic 6, Dossena 5, Ilicic 6, Fabbrin 6 (23' st Formica 5), Boselli 5 (3' st Miccoli 6). (99 Benussi, 30 Brichetto, 23 Donati, 22 Nelson, 19 Sperduti, 14 Anselmo, 18 Faurlin). All. Gasperini 6 Arbitro: Rocchi di Firenze 6.5 Angoli: 8-2 per il Torino Recupero: 1 e 3 Ammoniti: Vives per simulazione, Cerci per mano volontario, Kurtic, Meggiorini, Von Bergen per gioco falloso.
LA SFIDA Sfida tra Torino e Palermo per la salvezza. Le due squadre si sfidano all'Olimpico di Torino e per entrambe lo scopo è allontanarsi dalla zona retrocessione.
Ventura si affiderà al solito 4-2-4 con gli ex Darmian e Masiello sugli esterni e al centro Glik, anche lui in passato al Palermo, con Rodriguez che prende il posto di Ogbonna. In mezzo al campo Gazzi e Vives, in vantaggio su Brighi.
Sulla panchina del Palermo c'è Gasperini, richiamato dopo appena tre partite al posto di Malesani. Il tecnico riproporra' la sua abituale difesa a tre con Donati regista difensivo e Munoz e Von Bergen ai suoi lati.
TENNIS, SARA ERRANI REGINA AD ACAPULCO. NADAL SI VENDICA DI FERRER -FOTO
Domenica 03 Marzo 2013 - 12:09
ROMA - Sara Errani conservato il titolo al torneo Wta ad Acapulco battendo la spagnola Carla Suarez con un punteggio di 6-0, 6-4. Errani, ottava giocatrice del mondo, è riuscita nell'impresa non perdendo neanche un set in cinque partite. Così la venticinquenne romagnola arriva al settimo titolo della sua carriera.
NADAL VINCE CONTRO FERRER Lo spagnolo Rafael Nadal si è 'vendicato' del connazionale David Ferrer, che di recente l'ha sostituito al quarto posto del tennis mondiale, battendolo con un perentorio 6-0 6-2, in un match senza storia di un'ora e sei minuti, nella finale del torneo Atp di Acapulco. E' un rientro alla grande per il mancino Nadal, 26 anni, al secondo titolo (conquistato senza perdere un set) in tre finali giocate da inizio febbraio, quando e' tornato alle competizioni dopo sette mesi di assenza per un infortunio al ginocchio sinistro. Battuto a Vina del Mar (Cile) dall'argentino Horacio Zeballos - unica sconfitta in 13 incontri giocati dalla ripresa fino ad oggi - si era poi affermato a San Paolo (Brasile) con un altro argentino, David Nalbandian. Nadal era arrivato in finale all'Abierto Mexicano Telcel (torneo Atp 500 con montepremi di 1.155.000 dollari che si disputa sulla terra rossa nella città messicana) aggiudicandosi un altro derby spagnolo, contro Nicolas Almagro; mentre nell'altra semifinale il 30enne Ferrer, detentore del titolo, aveva eliminato l'azzurro Fabio Fognini. Ad Acapulco il maiorchino Rafa Nadal ha vinto il 52/o titolo in carriera, di cui 38 su terra rossa.
AL REAL IL "CLASICO", MESSI TOP SCORER -FOTO/VIDEO
Domenica 03 Marzo 2013 - 02:48
MADRID - Due vittorie in una settimana sono piu' che un indizio: la tendenza nel 'Clasico' e' invertita. Il Real non si ferma e dopo aver eliminato il Barcellona dalla Coppa del Re, bissa il successo in Liga battendo i rivali catalani 2-1 grazie alle reti di Benzema in avvio e di Sergio Ramos nel finale: in mezzo il momentaneo pareggio di Messi (che raggiunge Di Stefano come top scorer nella sfida tra le regine spagnole). Dopo il triplice fischio la coda polemica dei blaugrana per un rigore non concesso su Adriano al 92' e per quel dito alzato verso le tribune da Jordi Alba dopo la rete della 'pulce'. ''Non era un gesto cattivo verso i tifosi - ha chiarito il giocatore del Barca - non volevo offendere nessuno, ho indicato con il dito che Messi e' il numero uno''.
OBIETTIVI. Il campo, quello di casa, premia comunque la squadra di Mourinho che conquista una vittoria importante per rimettere a posto i conti con i rivali di sempre, ma soprattutto fa morale in vista della gara di Champions martedi' all'Old Trafford contro il Manchester. Vero obiettivo delle merengues che, avendo messo da parte le ambizioni scudetto (tredici i punti di distacco dal Barcellona) puntano tutto sulla competizione europea. Il Barca non e' piu' lo stesso, fuori dalla coppa di Spagna rischia grosso anche in Champions con il Milan, visto il ko dell'andata. ''Sono sicuro che sapremo reagire, questa squadra ha tutte le carte per tornare a fare benissimo. Convinceremo tutti di nuovo'' ha detto Gerard Pique'. E anche il vice allenatore Jordi Roura (assente Tito Vilanova) non fa drammi: ''Il comportamento della squadra mi e' piaciuto, abbiamo reagito: non siamo in crisi e non c'e' alcun crollo fisico''.
FESTA REAL. 'Abbiamo meritato i tre punti - il commento di Sergio Ramos, che pero' non si sbilancia sul fallo ai danni di Adriano che poteva dare il pareggio al Barca scatenando la polemica nel finale - abbiamo ridotto lo svantaggio a 13 punti e fino a quando il Barcellona non avra' vinto matematicamente il titolo abbiamo l'obbligo di crederci''.
IL MILAN STENDE LA LAZIO 3-0. ALLEGRI: "MERITIAMO IL TERZO POSTO" -FOTO/VIDEO
Domenica 03 Marzo 2013 - 01:35
MILANO - Decisivo non può essere perché mancano ancora undici giornate, ma il 3-0 con cui il Milan ha superato la Lazio regala il sorpasso alla squadra di Allegri che per la prima volta si trova da sola al terzo posto, con un punto di vantaggio prezioso nella volata per la qualificazione alla Champions League e a -5 dal Napoli. Ha pesato non poco l'espulsione di Candreva che lasciato la Lazio in 10 per 75', ma questo nulla toglie alla brillante prova di Pazzini che con una doppietta (un gol di rapina e uno da fuori area, in mezzo la rete di Boateng) ha fatto dimenticare l'assenza di Balotelli. Una buona notizia per il Milan visto che non è certo il recupero di SuperMario per la prossima partita contro il Genoa. Intanto, per la prima volta da quando è sulla panchina rossonera, Allegri supera la Lazio in campionato e raccoglie ottimi segnali anche in vista del ritorno di Champions contro il Barcellona, che intanto è scivolato ancora contro il Real Madrid. In Bundesliga ha perso anche lo Stoccarda, avversario della Lazio giovedì in Europa League, ma per la trasferta in Germania Petkovic dovrà chiedere molto di più ai suoi uomini, in particolare a Hernanes, annullato da Ambrosini, piazzato nel ruolo di mediano da Allegri che ha spostato Montolivo sulla mezzala sinistra. Quella è la fascia più solida del Milan, un binario percorso su e giù da De Sciglio, che tampona in difesa e scodella cross pregevoli per i suoi compagni. Sulle tracce di De Sciglio soffre non poco Pereirinha che nella serata del suo 25mo compleanno non lascia il segno partendo da titolare al posto dell'infortunato Konko, laddove potrebbe giocare Cavanda se non fosse fuori rosa. «Nella mia azienda - ha rivendicato il presidente Lotito - decido io, non siamo schiavi di nessuno». Si deve adeguare Petkovic, che recupera in extremis Floccari, unica punta di una Lazio che praticamente non impensierisce la difesa del Milan (Zapata fuori dopo 45' per un problema muscolare) e sbanda pericolosamente proprio a sinistra. Da quella fascia originano quasi tutti i pericoli creati dal Milan che già dopo pochi minuti può andare in vantaggio perchè El Shaarawy mette a ferro e fuoco l'area della Lazio. Al 2' ci pensa Marchetti, al 4' è provvidenziale Biava respingendo di tacco un diagonale di Pazzini, e all'11' El Shaarawy spara alto un colpo di testa da posizione comoda. Al 15' l'italoegiziano si invola dalla trequarti, si beve Biava e prima di calciare viene steso da Candreva, cadendo abbondantemente dentro l'area, mentre stava per intervenire anche Dias. Ma il fallo accade appena fuori e Rizzoli, assediato dai giocatori per un paio di minuti, alla fine decide il calcio di punizione e l'espulsione (forse eccessiva) del centrocampista della Lazio. Già senza Klose, Brocchi e Mauri, Petkovic vede saltare tutti i suoi piani e il passaggio alla difesa a tre non basta a tenere a galla la Lazio. Anche perchè El Shaarawy non è l'unico rossonero ispirato. C'è anche Pazzini che al 31' quasi costringe al rigore Radu e ma viene ammonito per una reazione scomposta, poi al 38' tenta una bella girata e al 40' si fa trovare al posto giusto e da un metro spinge in rete il pallone respinto malamente da Marchetti. E 4' anche Boateng approfitta della scarsa reattività della difesa biancoceleste con il tap-in del 2-0. A parte il nervosismo di Radu (scintille con Boateng: ammoniti entrambi) la Lazio non si risveglia. E anzi uno sbilenco rilancio del difensore offre a Pazzini l'occasione per scagliare in rete il suo 12mo centro in campionato. Dopo gli show di El Shaarawy e Balotelli, per una sera la standing ovation spetta a lui.
ALLEGRI ESULTA. Nelle ultime 19 giornate nessuno e' andato forte come il Milan: 41 punti, 2.1 a gara, una media da scudetto, ma vista la partenza zoppicante al momento, bastano solo a raggiungere il terzo posto. ''Un po' di tempo fa nessuno ci pensava minimamente al terzo posto, ora ce lo meritiamo e dobbiamo difenderlo'', sorride Massimiliano Allegri dopo il 3-0 alla Lazio che ha piu' che soddisfatto il presidente Silvio Berlusconi. ''Abbiamo impiegato i primi due mesi per ricostruire il palazzo che ora ha buone fondamenta. Il presidente e' felice - ha raccontato Adriano Galliani dopo avergli parlato al telefono a fine gara -, ha fatto i complimenti a tutti i giocatori ma a uno in particolare: ha detto che e' stato fantastico De Sciglio che non ha sbagliato un pallone, e' un giocatore super di 20 anni''. L'altro protagonista della serata (complice l'infortunio di Balotelli, che alla vigilia e' rimasto in ritiro con la squadra e ha visto la partita con i genitori a Concesio), Pazzini, dopo la doppietta ha mischiato gioia a sarcasmo. ''Pazzini - ha detto l'attaccante parlando di se' in terza persona - ha sempre bisogno di confermarsi perche' e' sempre stato cosi', ma Pazzini e' molto contento, ha fatto dodici gol. Magari ora diranno che e' il Milan ad aver fatto l'affare nello scambio con Cassano'', fresco protagonista di un litigio con Stramaccioni in casa Inter. ''Siamo molto soddisfatti di Pazzini - ha detto Galliani - Dobbiamo arrivare a maggio al terzo posto anche perche' l'anno prossimo si giochera' la Champions con le squadre Primavera dei 32 club qualificati''. L'obiettivo e' piu' vicino anche perche' il Milan in caso di parita' a fine campionato e' in vantaggio sulla Lazio negli scontri diretti (3-2 per i biancocelesti all'andata). ''I ragazzi nell'ultimo periodo stanno giocando meglio, piu' ordinati ed equilibrati'', sottolinea Allegri, rammaricato solo ''per aver buttato via il derby''. Anche se per il ds biancoceleste Tare ''incidono molto gli errori arbitrali'', la Lazio sembra in riserva. ''Si', dalla sconfitta con il Genoa sono cambiate le cose - ha confermato Petkovic - Andiamo avanti a testa alta. Ma mi piacerebbe rigiocare con il Milan 11 contro 11. Gli episodi dell'espulsione e del primo gol, sono andati a favore del Milan. Comunque le possibilita' di arrivare terzi sono le stesse di prima''. Piu' vago l'allenatore e' stato sulla possibilita' di reintegrare Cavanda, fuori rosa per una vertenza contrattuale con il club. ''Nella mia azienda prendo certe scelte - Noi non siamo ostaggio di nessuno - ha chiarito il presidente Lotito -, ne' dei tifosi ne' dei giocatori''.ÿE alla provocazione della Lazio Calcio a 8 che ha chiesto a Lotito altri due fuori rosa, Zarate e Foggia, il presidente della Lazio ha replicato secco: ''Noi siamo disponibili, basta che ce li paghino''.
IL TABELLINO Milan batte Lazio 3-0 (2-0). Milan (4-3-3) Abbiati 6, Abate 6, Zapata 6 (1' st Zaccardo 6), Yepes 6, De Sciglio 7, Flamini 6, Ambrosini 6.5, Montolivo 6.5, Boateng 6.5 (31' st Robinho sv), Pazzini 7.6 (23' st Niang 6), El Shaarawy 6.5. (1 Amelia, 59 Gabriel, 4 Muntari, 8 Nocerino, 12 Traorè, 14 Salamon) All.: Allegri 7. Lazio: Marchetti 5, Pereirinha 4.5 (1' st Cana 5.5), Biava 5, Dias 5, Radu 4.5, Candreva 5, Gonzalez 5, Ledesma 5.5, Hernanes 5 (25' st Ederson 5.5), Lulic 5, Floccari 5.5 (35' st Saha sv). (1 Bizzarri 95 Strakosha, 2 Ciani, 18 Kozak, 23 Onazi) All.: Petkovic 5. Arbitro: Nicola Rizzoli 5. Reti: nel pt 40' Pazzini, 44 Boateng; nel st 15' Pazzini. Angoli: 7-3 per il Milan. Recupero: 1' e 3' Ammoniti: Biava, per gioco falloso, Pazzini, Radu e Boateng per comportamento non regolamentare. Espulsi: 15' pt Candreva Spettatori: 45 mila circa ** I GOL: - 40' pt: su tiro di Abate la respinta di Marchetti arriva a El Shaarawy, nel contrasto con Pereirinha la palla finisce a Pazzini che porta il Milan in vantaggio. - 44': angolo battuto da El Shaarawy che trova la testa di Pazzini, Marchetti respinge il pallone sui piedi di Boateng che porta il Milan sul 2-0. - 15' st: Pazzini raccoglie un rilancio sbilenco di Radu davanti all'area e lascia partire un destro imparabile per Marchetti.
FONTE: Leggo.it