#RestiamoACasa mentre la Lega di A studia... Un finale alternativo - Calciomercato: Difesa gialloblù sotto i riflettori, dopo RRAHMANI anche GUNTER e KUMBULLA fanno gola ai top-club - Quanto costano i procuratori...
La Lega Serie A e tanti club (HELLAS VERONA compreso) premono perché il campionato riprenda appena possibile ma se l'emergenza Covid19 dovesse protrarsi oltre Giugno concludere risulterebbe pressoché impossibile; ecco perchè, stando a quanto scrive il 'Corriere della Sera', i vertici del calcio italiano stanno studiando finali alternativi.
Uno di questi prevederebbe la non assegnazione dello scudetto, JUVENTUS, LAZIO, INTER e ATALANTA in Champions League, ROMA e NAPOLI in Europa League con i gialloblù ai preliminari grazie alla miglior differenza reti col MILAN.
Nella compravendita dei calciatori una somma va ai procuratori: In questa speciale classifica in Serie A (pubblicata dalla FIGC) sono sul podio JUVENTUS (ovviamente), INTER e ROMA in quest'ordine mentre il VERONA si posiziona al quart'ultimo posto con una quota di poco inferiore ai 2 milioni di Euro sborsati contro i più di 44 dei bianconeri, i quasi 32 dei nerazzurri e i poco più di 23 dei giallorossi...
Chi spende meno dei gialloblù? Beh il BRESCIA batte tutti con l'esigua cifra di 506.209,37 Euro, poi c'è il LECCE con 1.051.819,91, quindi la SPAL con 1.272.796,37.
Taglio stipendi per i calciatori della Serie A? Lega e AIC sono ancora distanti da un accordo: Stando a quanto riporta questo articolo di Francesco Perna de IlPalloneGonfiato.com, i nodi riguarderebbero principalmente gli emolumenti arretrati, il no al congelamento di 4 mensilità da parte dei giocatori e il rischio messa in mora.
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Il presidente SETTI a 'La Gazzetta dello Sport' «Consapevoli e rispettosi delle assolute priorità del momento che stiamo vivendo, noi siamo per la ripresa del campionato, quando ci saranno le condizioni di sicurezza perché ciò possa avvenire. In questo momento può risultare prematuro e poco rispettoso toccare temi che non siano unicamente quello della salute, anche a fronte dell’immane sforzo di medici e operatori sanitari che stanno lavorando in condizioni davvero difficili. Il mio club e io dobbiamo anche trovare la forza di iniziare a pensare responsabilmente a come contribuire alla ripresa economica del Paese. Il calcio italiano è una delle principali industrie del nostro Paese e dà lavoro a centinaia di migliaia di persone. Il calcio è anche lo sport per eccellenza in Italia e ha un grandissimo impatto e valore a livello sociale» MediaGol.it
Il diesse D'AMICO a L'Arena «È un momento delicato per tutti noi. Credo che lo spazio vada dato a chi davvero sta lavorando per risolvere questa pandemia. Ho amici medici e infermieri sia qui a Verona che a Pescara. Siamo tutti in ansia per i nostri cari. Il calcio può aspettare, anche se noi dobbiamo seguire delle regole che ci vengono dettate dall’Uefa, dalla Figc e dalla Lega. Ha detto bene il nostro presidente Setti. Prima la salute e poi quando tutto sarà finito torneremo a giocare. Cerchiamo di fare a casa quello che avremmo fatto in ufficio. Manca il campo ma è una parte fondamentale. Mi sento spesso col mister, i ragazzi e tutti i componenti del Verona, vivaio compreso. Faccio almeno tre ore di video al giorno, anche la sera qualche volta. Sono filmati che arrivano da ogni parte del mondo. Sudamerica, Europa, e un po’ d’Asia. Segnalazioni, partite di un mese fa, insomma tanto lavoro per apprendere. Di questo periodo disgraziato mi tengo la grande opportunità per avere tempo a disposizione per il lavoro di scouting e come tutti per la famiglia. Stiamo attendendo tutte le indicazioni dalle varie istituzioni. A noi a giugno scadono dei contratti e altri iniziano in un altro club. Chi lo sa cosa decideranno ad esempio se si dovesse giocare a luglio, credo ci diranno qualcosa su come comportarci. Mercato? Impossibile parlarne adesso. Non sappiamo se finiremo la stagione o se giocheremo in estate inoltrata. Tutto prematuro il resto sono solo ipotesi di chi ne parla. Juric? Ci sentiamo quotidianamente e sta bene. Ripeto siamo tutti preoccupati per la salute e poi vedremo che cosa accadrà. Speriamo a metà mese di avere delle indicazioni più chiare dal governo per la vita di tutti noi e di conseguenza della nostra attività. Siamo dei privilegiati e lo dico sempre ai ragazzi. I sacrifici li fanno altri. Persone che stanno soffrendo perché malate ed altre che hanno perso o perderanno il lavoro, il calcio può anche aspettare» HellasLive.it
Gianfranco ZIGONI a L'Arena «Qualcuno ha preso in giro il Belgio perchè ha sospeso i campionati ma io mi domando come si possa pensare a giocare in questo momento dove la gente muore. Il denaro è la rovina del mondo. Secondo me, se tutto va bene, si riprende a settembre e da gennaio si fa il campionato. L'importante è la presenza dei tifosi. Senza pubblico non è più calcio. Amo Verona e dico ai veronesi che ne veniamo fuori» TuttoHellasVerona.it
Luca TONI alla trasmissione 'Chiamarsi Bomber' «La quarantena va bene mi sto godendo i bambini e sto facendo dei lavori a casa. Aiuto mia moglie per evitare di discutere con lei (ride, ndr). La cosa che faccio più volentieri in questo periodo è la spesa, che non l’ho mai fatta. Mi manca non vedere il miei genitori che abitano in un altro comune. Le nostre abitudini sono cambiate, sicuramente quando usciremo di casa avremo ancora paura, almeno fino a quando non troveranno un farmaco. Ho sentito Cannavaro e mi ha detto che in Cina ancora usano le mascherine e tengono la distanza. Ci vorrà del tempo prima di tornare alla normalità. Dobbiamo stare a casa sennò si allungano i tempi di quarantena. Se la rispettiamo tutti, tra un mesetto ci ritroveremo ad uscire di casa. Serie A? La vedo dura per la ripresa. Non ha senso parlare di calcio oggi mentre la gente muore. Chi parla di riprendere il campionato dovrebbero farsi un giro a Bergamo dove muoiono centinaia di persone al giorno. Secondo me è una follia pensare al campionato adesso» MediaGol.it
Max KUMBULLA al 'Corriere della Sera' «Penso sia il sogno di tutti: già è difficile arrivare in alto, farlo con la squadra con cui tutto è iniziato è indescrivibile. Le mie origini mi trasmettono un forte senso di appartenenza alle tradizioni e alla storia del mio popolo. È un sentimento che mi spinge a dare sempre il massimo. Cosa penso delle parole del premier albanese Edi Rama quando sono stati inviati in Italia trenta medici per aiutare nella lotta al coronavirus? Sono orgoglioso di un gesto del genere, in un momento così difficile per l’Italia, che è sempre stata al fianco dell’Albania, quando l’Albania ne ha avuto bisogno. Ringrazio lui e i medici che sono venuti in Italia» Hellas1903.it
L'ex campione del mondo Alessandro ALTOBELLI all'ADNkronos «A mio parere il calcio si è fermato in colpevole ritardo anteponendo interessi economici alla salute dei giocatori e delle loro famiglie, ora non deve commettere questo errore di nuovo. Si torni in campo solo a emergenza finita e nella massima sicurezza per tutti» Hellas1903.it
Kalle RUMENIGGE ex attaccante dell'INTER attuale dirigente al BAYERN MONACO «La UEFA ha criticato il campionato belga, a mio avviso in modo giustificato, per aver dichiarato la stagione sospesa. In Germania siamo tutti d’accordo: i 36 club hanno deciso di chiudere la stagione, anche se dovesse avvenire oltre il 30 giugno per motivi politici o di salute» Hellas1903.it
Rocco COMMISSO presidente della FIORENTINA a ESPN «Quando ripartirà il calcio italiano? Quel che so è che non si partirà a giocare almeno fino al 20 maggio e non è possibile fare 15 partite in un mese e mezzo. Quindi si andrà a luglio, ma è impossibile sapere cosa succederà nei prossimi giorni. Se non migliorerà in due settimane, penso che non ricominceremo» Hellas1903.it
Gabriele Gravina presidente della FIGC a TuttoMercatoWeb.com «Nessuno oggi come oggi è in grado di fare previsioni finché l’emergenza sanitaria terrà sotto scacco la società. E’ una emergenza unica per il mondo, che ha aggredito ogni settore, anche economico. Superata questa però dovremo ripartire, tracciare un percorso di ripartenza e il calcio si sta interrogando sulle modalità di questa ripartenza, la priorità assoluta è la conclusione dei campionati. E’ una esigenza per definire gli organici ed evitare una estate piena di contenziosi legali, ciò non toglie che la federazione deve valutare anche altre ipotesi. Io ho coinvolto il nostro comitato scientifico, ricca di illustri professionisti che conoscono bene questo settore, per capire una procedura che deve essere attuata dalle società per mettere sotto il massimo controllo le nostre società. Fino al 18 aprile ci dovrebbe essere il lockdown, l’ipotesi è partire dal 20 di maggio o in un’ultima analisi con i primi di giugno, potremo a luglio definire i nostri campionati. Sappiamo che sono ipotesi, vogliamo dare un messaggio di speranza a tutti i cittadini, ma sappiamo che il calcio è un settore che passa in secondo piano nella lotta al virus. Si parla addirittura di agosto e settembre, io ho precisato che mi dispiacerebbe correre il rischio di compromettere un’altra stagione per salvare questa. Noi siamo attenti e rispettosi, oggi nessuno può fare previsioni, ma programmare è un dovere» TGGialloBlu.it
Tommaso GIULINI presidente del CAGLIARI a 'Videolina' «Non so ovviamente se e quando siamo in grado di ripartire o meno, certamente ci sarebbero dei vantaggi sul fatto delle classifiche per evitare ricorsi e mettere d’accordo tutti: il vantaggio di finire sarebbe anche quello di richiamare tutti i lavoratori che sono a casa. Al contrario ci sarebbero anche degli svantaggi: se si dovesse ripartire lo si farà a porte chiuse e ci sarebbero dei rischi comunque anche se ci saranno dei protocolli rigorosi per evitare contagi. Non so come si comporterà la Sardegna per la stagione turistica, ma mi dispiacerebbe che sia proprio la squadra del Cagliari a riportare il virus qua: ora non so dire cosa sia meglio, ma voglio dire che molti stanno parlando solo per i propri interessi. Vorrei capire cosa pensano i tifosi, che sono l’anima del calcio, magari con un sondaggio sul giornale. Da una parte vorrei tornare a giocare domani, ma dall’altra vedo tanto dolore e sofferenza negli ospedali: quindi lasciamo che siano anche i tifosi a decidere, se concludere la stagione o pensare già alla prossima» HellasLive.it
STORIE DI EX:BACINOVIC e ILICIC furono presentati giovanissimi al PALERMO nel 2010 (e Armin prometteva anche meglio di Josip) ma mentre ora l'atalantino può essere considerato tra i calciatori più forti d'Europa, il secondo s'è letteralmente perso e risulta svincolato da più di un anno...
CORONAVIRUS E ALTRI CAMPIONATI, in Belgio la Jupiler Pro League ha deciso: Campionato finito e scudetto al BRUGES.
I vertici del calcio stanno discutendo in queste ore sulla ripresa del campionato di Serie A. La maggioranza dei club (con alcune rilevanti eccezioni come quella del Brescia di Cellino) e la stessa Figc insistono per tornare a giocare a maggio o a giugno, ma non si esclude l’eventualità che il campionato debba definitivamente fermarsi.
In questo caso, il Corriere della Sera riporta la soluzione estrema studiata dalla Figc: verrebbero assegnati 3 punti a a ciascuna squadra per il numero di partite che mancano alla fine della stagione. Lo scudetto non verrebbe assegnato, mentre Juventus, Lazio, Inter e Atalanta andrebbero in Champions, Roma e Napoli in Europa League e il Verona (per differenza reti) ai preliminari della stessa Coppa a scapito del Milan.
Inoltre ci sarebbero solo due retrocessioni, Spal e Brescia, perché dalla B salirebbero solo Benevento e Crotone: la terza squadra dovrebbe essere decisa dai playoff che però non si svolgerebbero.
L’obiettivo dei vertici dello sport è in ogni caso quello di ripartire, se l’emergenza Coronavirus davvero scemasse nelle prossime settimane. Il ministro dello Sport Spadafora su Facebook ha spiegato così e intenzioni del Governo: “Per poter ripartire da maggio, bisogna che in quella data tutte le realtà sportive possano arrivare con le risorse necessarie”, ha evidenziato, annunciando che il primo passo è stato la creazione di un fondo da 50 milioni di euro destinato ai collaboratori delle strutture sportive di base, partendo da quelli con un reddito inferiore ai 10 mila euro annui.
Spadafora ha annunciato che venerdì incontrerà in videoconferenza i presidenti delle 5 principali federazioni sportive e che dal Coni riceverà “i suggerimenti di tutto il mondo sportivo, per capire quale sia stato l’impatto dell’emergenza sanitaria e cosa possiamo fare noi come Governo per aiutare questo mondo”.
La Cronaca di Verona Ora Prandelli lascia da parte il calcio
Di Cronaca di Verona - 2 Aprile 2020
“Mai più come prima”
“Orzinuovi è sempre dentro di me. Non ho sottomano i dati ufficiali, ma i beni informati mi hanno detto che in paese ci sono stati già 90 morti quando di solito ce ne sono un centinaio in tutto l’anno. Mi hanno parlato di 13 funerali in un giorno solo. Ho perso tanti amici in questi giorni, gente che ha fatto parte della mia vita in modo importante. Il calcio deve passare in secondo piano. In questo momento non si può e non si deve parlare di partite o quant’altro. Come fai a pensare al calcio? Come potremmo passare in pochi giorni dai camion militari che trasportano bare, da un momento di dolore così grande, alla gioia e agli abbracci di uno stadio? No, adesso il calcio deve star fuori dalla porta. Le priorità sono altre. Questa è la terza guerra mondiale, nel dramma delle morti c’è poi l’enorme tristezza di non poter nemmeno più celebrare i funerali come andrebbero fatti. Niente sarà più come prima, cambierà inevitabilmente la scala dei valori e scopriremo il vero senso dalla vita”
Tommasi, molti dubbi
“Noi speriamo che ci siano le condizioni per tornare in campo. Lunedì abbiamo affrontato per la prima volta anche la prospettiva di non concludere la stagione. E abbiamo detto che siamo pronti a fare la nostra parte per salvare il sistema. I calciatori sembra che siano l’unico costo. Innanzitutto ci deve essere una prospettiva che oggi manca. Al momento le persone devono limitare gli spostamenti, perché dobbiamo far uscire di casa i calciatori? Per una stagione che non si sa se riprenderà? Non ha senso tornare in campo per ‘sperare’. Anzi c’è il pericolo di altre positività che blocchino tutto. E bisogna capire gli effetti dell’infezione sull’idoneità sportiva. Pepe Reina ha confessato di essersi sentito mancare l’ossigeno per 25 minuti”.L’incertezza maggiore – ha concluso Damiano Tommasi – riguarda i campionati apicali del dilettantismo: la D, le categorie femminili, il calcio a 5. Qui molte squadre sono rassegnate sulla chiusura della stagione e cerchiamo di capire come recuperare parte delle somme pattuite con i tesserati”.
GENOVA - Le due società genovesi sono tra le più attive nella compravendita di calciatori, primeggiando - se non nella classifica del campionato - in quella delle plusvalenze.
Comprare e vendere compulsivamente calciatori, tuttavia, ha un costo indiretto relativo alle commissioni del procuratori. Nella speclaie graduatoria pubblicata dalla FIGC, infatti, la Sampdoria è al settimo posto con 6 miloni e 851mila euro di compensi per le intermediazioni sui trasferimenti. Davanti ai blucerchiati, solo Juventus (44 milioni, in parte per effetto dei parametri zero Ramsey e Rabiot), Inter (32), Roma (23), Milan (19), Fiorentina (8) e Atalanta (7).
Il Genoa, con 5 milioni e 765mila euro, è al nono posto subito dopo il Sassuolo (6).
Per il momento, niente accordo fra Associazione Italiana Calciatori e Lega di serie A, tanto che è saltato anche l’atteso vertice. Nella giornata di ieri la Lega aveva formalizzato una proposta di sospendere gli stipendi per 4 mesi ricevendo una controproposta da parte dell’AIC, la quale chiedeva un congelamento di un solo mese. Vedremo se riusciranno a trovare un accordo. Un’assemblea della Lega Serie A è stata convocata d’urgenza per venerdì 3 aprile alle 15. All’ordine del giorno anche un’ipotesi di addendum all’accordo collettivo con l’Assocalciatori, con cui la Lega sta trattando la sospensione degli stipendi. E’ previsto anche un aggiornamento sugli scenari del calendario per concludere la stagione, sospesa per l’emergenza Coronavirus. Per quanto riguarda la ripresa del campionato, ci sarebbe chi ne vuole la chiusura anticipata: (Torino, Brescia, Sampdoria, Bologna, Milan, Inter il Genoa e la SPAL). Chi non avrebbe ancora preso una posizione in attesa di sviluppi (Juventus e Udinese). Ed infine chi sperererebbe di tornare a giocare (Lazio, Napoli, Cagliari, Atalanta, Roma, Fiorentina, Hellas Verona, Parma, Sassuolo, Lecce).
Tutti pazzi per Fabiano Parisi. Come riporta TuttoAvellino.it, sul talentuoso esterno sinistro classe 2000 attualmente in forza agli irpini ci sono tantissimi club, non solo di Serie B. Nella massima serie piace a Parma, Lazio (che lo girerebbe in prestito alla Salernitana) ed Hellas Verona. In B invece è inseguito da Pescara, Benevento, Crotone e Juve Stabia.
FONTE: TuttoSalernitana.com
La Fiorentina ha messo nel mirino Marash Kumbulla almeno da gennaio. Ma la concorrenza per il forte e giovane difensore dell’Hellas Verona è numerosa.
C’era il Napoli, che sembrava prossimo all’acquisizione, poi però qualcosa si è interrotto. Tanto che ultimamente si è tornati a parlare con più attenzione proprio della Fiorentina.
Dall’Inghilterra però arrivano nuove indicazioni. Secondo i media anglosassoni l’Everton sarebbe pronto a mettere sul piatto addirittura 21,5 milioni di sterline per acquistare Kumbulla.
FONTE: Fiorentina.it
Il futuro di Koray Günter è ancora tutto da scrivere. Il 25enne difensore centrale tedesco di proprietà del Genoa è attualmente in prestito all’Hellas Verona, che ha un’opzione d’acquisto del giocatore in vista della prossima stagione.
Tuttavia all’estero, in particolare in Bundesliga e Liga Santander, ci sono estimatori che hanno chiesto informazioni per il centrale di Ivan Juric. Du fatti, se nei giorni scorsi sono emersi gli interessi di Siviglia e Bayer Leverkusen, ora spunta una terza contendente.
In base alle informazioni in nostro possesso, che confermano quelle dei colleghi di Fichajes.com, il Wolfsburg è uscito allo scoperto mostrando l’interesse per il numero 21 scaligero (i Lupi per quel ruolo hanno sondato anche Malang Sarr del Nizza).
FONTE: EuroCalcioMercato.net
NEWS Re Mida Juric ha trasformato il Verona, sarà un mercato dorato
Da Glauco Dusso - 2 Aprile 2020
Fonte milanlive.it
Nonostante l’attuale stop per l’emergenza Coronavirus la stagione degli scaligeri può considerarsi un successo, il tecnico ha valorizzato giocatori sconosciuti o che avevano deluso nelle precedenti annate. Tra poco ci sarà il mercato
El Dorado si trova in Veneto. Più precisamente a Verona, scoperto dal “conquistador” croato Ivan Juric. La neopromossa formazione gialloblu ha stupito tutti gli addetti ai lavori giocando un torneo al di sopra di ogni aspettativa. E’ lo stesso Juric che ha ritrovato quella credibilità lasciata a Crotone e completamente persa nella centrifuga di Genova, sponda rossoblu. Il tecnico di Spalato ha impressionato soprattutto per il suo gioco e la valorizzazione del materiale umano che aveva a disposizione, giudicato dai più insufficiente per salvarsi.
È soprattutto la collettività di questo Verona a far stropicciare gli occhi, non a caso Juric è un discepolo di Gian Piero Gasperini e per qualche tratto la sua squadra ricorda proprio l’Atalanta del Gasp. Gioco sulle fasce, grande movimento da parte di tutti e aggressività sul pallone, ecco le principali caratteristiche del gioco gialloblu. Ne sa qualcosa la Juventus sconfitta al Bentegodi su tutta la linea.
Il calciomercato, nonostante il finale di stagione sia ancora un punto interrogativo, si avvicina. Purtroppo per il Verona e i suoi tifosi probabilmente si assisterà al saccheggio della squadra, già in parte iniziato. La forza di un progetto, però, si vede anche dal saper valorizzare le pedine che arriveranno in futuro nonostante le partenze, reinvestendo il tesoretto guadagnato. Facciamo un rapido excursus di chi si è messo principalmente in mostra vedendo lievitare la propria valutazione e diventando un potenziale pezzo pregiato del prossimo mercato.
Marash Kumbulla è sicuramente una delle sorprese più liete e andrà via a peso d’oro. Proveniente dalle giovanili veronesi, 20 anni e nessuna paura. Juric lo ha buttato subito nella mischia nella sua difesa a tre e il giovane albanese lo ha ripagato con prestazioni di altissimo livello. Su di lui si è già scatenata un’asta tra diverse squadre tra cui le big del nostro campionato. Vedremo come andrà a finire.
Amir Rrahmani, 26 anni kosovaro, a inizio anno faceva il suo esordio nel nostro campionato. Nel terzetto difensivo è diventato subito un leader e insieme a Gunter (o Dawidowicz) e Kumbulla ha creato una retroguardia quasi imperforabile. Grande fisico e personalità è stato già acquistato dal Napoli per la prossima stagione per una cifra che si aggira sui 14 milioni.
Davide Faraoni è l’esempio che con impegno e dedizione arriva sempre un’altra possibilità. A 28 anni sembra aver fatto finalmente il salto di qualità. Esordio in serie A con l’Inter dove aveva già mostrato buoni numeri, negli anni successivi si è perso in una serie infinita di prestiti. Udinese, Watford, Perugia, Novara, Crotone e poi l’approdo a Verona. Esterno destro a tutta fascia incontenibile, quest’anno oltre agli assist ha trovato anche qualche gol. Chissà quale sarà il suo futuro.
Sofyan Amrabat è forse il giocatore che più ha impressionato, uno dei migliori centrocampisti del torneo. Non a caso la Fiorentina se lo è già accaparrato mettendo sul piatto ben 20 milioni di euro. Juric lo ha piazzato subito come scudiero di Miguel Veloso al centro del campo e lui lo ha ripagato con quantità e qualità lottando su ogni pallone. Sicuramente del marocchino si sentirà parlare molto a lungo visti i suoi 23 anni.
Valerio Verre e la sua storia potrebbero essere paragonati a quella di Faraoni. Lui come l’esterno è passato da promessa a giocatore sempre con la valigia in mano. Partito dalle giovanili della Roma ha girato mezza Italia nell’ultima decina d’anni. Ora a Verona anche lui sta dimostrando il suo vero valore, Verre è di proprietà della Sampdoria ma sicuramente ci sarà qualche cambiamento al termine della stagione.
Ci sono tanti altri che andrebbero nominati. Da Miguel Veloso e Lazovic, pupilli di mister Juric, a Zaccagni e Pessina, quest’ultimo in prestito dall’Atalanta e che probabilmente tornerà a Bergamo rigenerato dalla cura del tecnico. Ora l’attenzione è rivolta tutta alla fine dell’emergenza che ha colpito l’Italia e il mondo intero. Se mai si tornerà sui campi in questa stagione il Verona ha un discorso in sospeso, la salvezza è cosa fatta ma se si alza di poco lo sguardo l’Europa non è così lontana, anzi.
Glauco Dusso
FONTE: PassioneDelCalcio.it
Serie A Il paradosso del calcio italiano
Di Rodella Alessandro - 4 aprile 2020
Parlare e scrivere di calcio non è facile di questi tempi: l’emergenza Coronavirus ci sta mettendo con le spalle al muro e le priorità nella vita sono altre. Eppure il business del pallone non si ferma mai e sta già studiando come ripartire per poter concludere la stagione.
La Serie A è stato il primo campionato a fermarsi seguito poi a ruota da tutti gli altri, ma solo la federazione belga ha già annunciato lo stop definitivo della stagione con il titolo assegnato a tavolino al Bruges. Questa decisione ha mandato su tutte le furie il presidente UEFA Aleksander Čeferin che non ha tardato a tuonare che chi sospende i tornei potrebbe venire escluso dalle competizioni europee.
La preoccupazione più grande del massimo esponente del calcio europeo è probabilmente la mancanza di una linea comune. Tutte le federazioni stanno decidendo di proprio conto in base all’evolversi dell’emergenza Coronavirus, ma è francamente ancora impossibile ipotizzare date in cui ripartire. Ma ha veramente senso riprendere? In Italia la situazione è tragica, eppure da molte posizioni viene confermata la voce che si farà di tutto per concludere il campionato.
Fino al 13 aprile gli allenamenti non riprenderanno e quando lo faranno si dovranno evitare assembramenti per parecchio tempo: nella migliore delle ipotesi con le partite probabilmente si potrebbe riprendere a inizio giugno per finire a metà luglio, quando poi si dovrebbero finire anche le coppe europee. Parlare di giocare è veramente surreale e nemmeno in Lega si trova un punto d’accordo. E’ caos totale in una situazione in cui l’unità d’intenti dovrebbe essere alla base di tutto.
Tra le squadre che vorrebbero concludere la stagione ci sono la Lazio di Lotito, che ha già avvertito la squadra di farsi trovare pronta per riprendere appena possibile gli allenamenti a Formello, insieme a Bologna, Cagliari ed Hellas Verona. I contrari più convinti sono Cellino, che ha già dichiarato che se il campionato riprenderà lui non schiererà il suo Brescia perdendo a tavolino, Cairo e Ferrero. Damiano Tommasi e Gabriele Gravina sono settimane che cercano una strada da proporre a Spadafora aprendo alla possibilità di giocare d’estate se FIFA e UEFA venissero incontro con degli aiuti economici; per il Ministro dello Sport però è ancora utopistico sbilanciarsi.
Ma ricapitolando: Wimbledon a luglio è stato cancellato e sicuramente il tennis è uno tra gli sport meno di contatto, Formula1 e MotoGP rinviano continuamente i loro Mondiali e l’Olimpiade di Tokyo in programma ad agosto è stata posticipata di un anno. Il Coronavirus è una brutta bestia, a qualcuno in Italia non è forse chiaro?
FONTE: MondoSportivo.it
Non solo il Siviglia: come infatti riportato dal sito turco T24, anche il Galatasaray starebbe pensando a Koray Günter. Per il classe ’94 si tratterebbe di un ritorno, avendo lui già vestito la maglia giallorossa dal 2014 al 2018.
Prima di tentare un assalto, il club di Istanbul dovrà tuttavia attendere l’esito della “contesa” tra Verona e Genoa: D’Amico ha infatti a disposizione il riscatto del giocatore, mentre il Grifone potrebbe sfruttare il controriscatto per poi cercare di piazzare il classe ’94 a cifre ben superiori rispetto ai quattro milioni che incasserebbe dall’Hellas.
Come riportato da Tuttosport, l’Inter in vista del futuro sta vagliando diversi profili nel ruolo di difensore centrale. La società nerazzurra cerca un rinforzo e negli ultimi giorni si sono alzate le quotazioni di Vertonghen: il 32enne belga è in scadenza col Tottenham e l’Inter gli ha proposto un biennale con opzione per una terza annata.
Per quanto riguarda il classe 2000 dell’Hellas Verona, Marash Kumbulla, le parti stanno parlando da mesi: non è da escludere che l’Inter blocchi il giocatore e lo lasci un’altra stagione in gialloblù [...]
FONTE: CalcioHellas.it
Le grandi trattative dell'Hellas - 2013, firma Toni: un campione del mondo all'ombra dell'Arena
1/4 ALLE 16:10 SERIE A
di LUCA CHIARINI
Se cercate il diciotto maggio del 2013 sul calendario di un tifoso dell'Hellas Verona qualunque, lo troverete probabilmente cerchiato in rosso, evidenziato o sottolineato. È una data che, nella linea temporale della pluridecennale storia del club scaligero, ha un valore straordinario: il giorno in cui i gialloblù, diretti con tenacia e talento da Andrea Mandorlini, riassaporarono la Serie A dopo undici anni di esilio tra B e C.
Sulla scia del fisiologico entusiasmo che ne consegue, quell'estate a Verona si sogna in grande. La convizione che il ruolo di comparsa non s'addica alla squadra è tacita, ma diffusa. Il d.s. Sogliano lavora alacremente per completare l'organico a disposizione di Mandorlini: i nuovi arrivi, sapiente mix di gioventù ed esperienza, s'innestano su un humus già di per sé molto promettente, che annovera talentini ormai prossimi alla completa maturazione - uno tra tutti, Jorginho. Dal Porto arriva l'oggetto misterioso Iturbe, acquistato per meno di un milione e futuro pomo della discordia tra Juventus e Roma, che se l'assicurerà per ventidue milioni di euro.
In agenda c'è anche l'ingaggio di una prima punta, tassello vitale nel processo di imbastimento logico e coerente di una rosa da considerarsi competitiva. Le opzioni sul tavolo sono fondamentalmente due: da una parte Haris Seferovic, undici reti nel prestito semestrale al Novara e sulla lista dei partenti in casa Fiorentina, e dall'altra Luca Toni, in scadenza imminente proprio con il club dei Della Valle. Un intrigo dagli accesi toni viola, dunque.
Un bivio la cui risoluzione dipende da molti fattori, anche se le preferenze della dirigenza sembrano inequivocabilmente orientate verso il campione del mondo 2006. Sogliano allaccia i contatti con l'entourage, e la società si espone per la prima volta - seppur timidamente - il 19 giugno, quando l'allora direttore generale Giovanni Gardini, a margine di una conferenza stampa, non glissa sulla possibilità di vedere Toni in gialloblù. La trattativa procede, pur con qualche intoppo, legato prettamente all'ingaggio: alla fine l'intesa verrà raggiunta grazie allo sforzo di ambo le parti, per tutti i crismi dell'ufficialità bisognerà attendere il cinque luglio.
La firma viene apposta su un contratto di durata annuale, ma il sodalizio tra l'Hellas e Toni durerà tre anni, più uno - meno fruttuoso - da dirigente. La traccia che lascia in Veneto è indelebile: il titolo di capocannoniere, la mano portata all'orecchio per cinquantuno volte, ma anche l'idillio assoluto e sconfinato con una tifoseria che l'ha accolto come un figlio, dal primo giorno.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Conte non ha fretta. L’Inter formulerà a breve l’offerta per Marash Kumbulla: venti due milioni di euro più il rinnovo dei prestiti di Salcedo e Dimarco. Con una novità di non poco conto: il club nerazzurro potrebbe decidere di lasciare il difensore a Verona per un altro anno. Maturazione lenta, nessun pericolo che il ragazzo possa bruciarsi, la serie A come vetrina di grande valore.
Nessuna pressione ulteriore sulle spalle di Kumbulla che, a dire il vero, nel corso di questa stagione tronca ha dimostrato di non soffrire nessun tipo di problema sul piano delle emozioni. C’è una condizione imprescindibile. però, perchè la permanenza di Marash a Verona venga prolungata anche per la prossima stagione: l’Inter deve chiudere l’operazione destinata a portare a Milano il difensore belga Jan Vertonghen, in scadenza con il Tottenham di Mourinho. Vertonghen è giocatore dal respiro internazionale. Uno di quelli che non hanno bisogno di essere testati. O la va o la spacca.
L’Hellas, quindi, potrebbe trarre massimo vantaggio da un’operazione scintillante sul piano economico e a questo punto anche tecnico. Perchè Kumbulla ha dimostrato di possedere margini di miglioramento ancora insondabili. Perso Rrahmani, che la prossima stagione giocherà a Napoli, il passo successivo sarà quello di ragionare sul riscatto di Gunter. Porte aperte al Genoa. Servono quattro milioni di euro, mentre il Grifone dovrà, eventualmente, sborsare un milione e mezzo a Verona per il contro riscatto.
Vanno in scadenza tre pezzi di novanta: Borini, Pazzini e Veloso. Situazione completamente diverse. Borini, arrivato dal Milan, si è trovato subito a suo agio nel sistema di gioco di Juric. Ha lasciato il segno, ha avuto modo di lasciare il segno anche in fase realizzativa. La sua avventura con l’Hellas, dunque, potrebbe anche non finire qui. Borini e il Verona avranno modo di ritrovarsi per capire se c’è ancora la possibilità di percorrere insieme la stessa strada. Attenzione, però, alle sirene inglesi. L’ex rossonero ha lasciato la famiglia in Inghilterra. La sua avventura in Premier gli ha creato attorno un potenziali mercato concorrenziale per l’Italia. Su Borini si era mosso il Watford. E adesso si para pure di un velato interesse del Wolverhampton. Borini, classe 91’, è nel pieno della sua maturità calcistica. In Italia lo segue anche la Fiorentina.
Serve almeno una proposta biennale per non farlo fuggire via. Veloso, 33 anni, sembra avere vissuto invece una seconda giovinezza all’Hellas. Juric ha puntato ad occhi chiusi su di lui, e il portoghese lo ha ripagato. Rinnovo in vista. Si lavora, pare, sull’annuale con opzione successiva. Miguel è il cervello di questo splendido Hellas.
Discorso diverso per Pazzini. Chiude la sua lunga avventura veronese. Cinque anni ed un ingaggio pesante. Ripagato con reti pesantissime e un atteggiamento da vero leader. Il Pazzo, a 35 anni, potrebbe non rappresentare più investimento per il futuro dell’Hellas, che in batteria ha già Stepinski, e Di Carmine. L’attaccante toscano, comunque, non chiuderà certo la sua carriera. L’Atalanta contro riscatterà Pessina (500 mila euro). Può tenerlo a Bergamo, in alternativa c’è la Lazo. •
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
[OFFTOPIC] + - = STORIE DI EX:BACINOVIC e ILICIC furono presentati giovanissimi al PALERMO nel 2010 (e Armin prometteva anche meglio di Josip) ma mentre ora l'atalantino può essere considerato tra i calciatori più forti d'Europa, il secondo s'è letteralmente perso e risulta svincolato da più di un anno...
CORONAVIRUS E ALTRI CAMPIONATI, in Belgio la Jupiler Pro League ha deciso: Campionato finito e scudetto al BRUGES. EDITORIALI & APPROFONDIMENTI ITALIA Ilicic e Bacinovic: storia di un clamoroso revolving doors
By Riccardo Belardinelli
Nel 2010 il Palermo presentò allo stadio Barbera due giocatori sloveni provenienti dal Maribor. Uno era Josip Ilicic e l’altro Armin Bacinovic. Se il primo adesso è uno dei migliori giocatori d’Europa, il secondo da più di un anno è un centrocampista svincolato. Curioso come i due siano arrivati insieme e abbiano vissuto percorsi completamente opposti. Infatti, se Ilicic è maturato come top player passando per Firenze e adesso Bergamo, l’hype di Bacinovic è via via scemato.
La parabola di Bacinovic lo ha sempre visto in Italia con diverse maglie, ma purtroppo per lui, dopo i primissimi colpi con il Palermo non c’è stato più nulla.
Palermo e la luce
La coppia slovena venne acquistata nell’estate 2010 dal presidente Zamparini, molte entusiasta dei due. Addirittura, ne parlò con enfasi: “Entrambi restano nella rosa della prima squadra e non vanno in prestito perché abbiamo quattro centrocampisti: Migliaccio, Nocerino, Liverani e Kasami e vogliamo arrivare a otto per fare ’quattro più quattro’ e in questo senso gli sloveni sono indispensabili per noi”.
Se Ilicic qualcosa mostrò e poi venne acquistato dalla Fiorentina nel 2013, Bacinovic invece ebbe più difficoltà. Titolarissimo alla prima stagione (33 presenze), le sue apparizioni furono sempre meno col passare degli anni. D’altronde, in due stagioni, a Palermo fu allenato da sette allenatori diversi, e non tutti vedevano lo sloveno allo stesso modo. Ma la maggior parte, comunque, lo lasciò in panchina per parecchi minuti. In totale, le sue presenze al Barbera sono state 58 in due stagioni, conditi da due gol, di cui uno al Milan e l’altro al Bologna.
Nella sua triste storia rosanero, Bacinovic è stato sfortunato anche in Europa League. Infatti in quegli anni il Palermo faceva spesso capolino nelle zone europee della classifica, e lui, in dieci partite disponibili, giocò solo due preliminari contro il Thun.
Verona, Ternana e la Serie C
Nel 2012 il Palermo lo cedette all’Hellas Verona, in Serie B, spostandosi dunque più verso la “sua” Slovenia. Ma anche li le cose non andarono troppo bene. In due stagioni solo 20 presenze e un’unica rete, più tanti voti bassi in pagella. Se non altro, può giustificarsi con i diversi acciacchi e incomprensioni con gli allenatori. Curiosa questa intervista che fece all’alba della sua avventura venete. “Pensavo di lasciare il Palermo a gennaio ma l’infortunio non mi ha permesso di andarmene. Sono felice ora perchè non vedo l’ora di giocare con continuità. L’interesse di Chelsea e Manchester United è ormai storia, non ci penso più. Voglio tornare più forte di prima, non giocherò per sempre in Serie B”. Anche i due club inglesi, attualmente, si crede si siano tolti l’idea di arrivare al centrocampista sloveno.
Bacinovic ebbe un po’ più fortuna nel giocare alla Virtus Lanciano, in Serie B. Giocò abbastanza (61 presenze in due anni e due gol) ma dopo un primo anno discreto, non riuscì nella seconda stagione a salvare la squadra. Il Lanciano retrocedette perdendo il playout con la Salernitana.
Nuova avventura, nuove difficoltà. Sempre nel centro Italia, stavolta alla Ternana, in Serie B. Solo dodici gettoni in un campionato difficile, terminato con una salvezza nelle ultime giornate.
Dopo due stagioni con la Sambenedettese, dopo l’annata 2017/2018 Bacinovic è rimasto senza squadra, e svincolato, lo è tutt’ora. Chissà se, molto caritatevolmente, il suo amico Ilicic lo invita a vedere le straordinarie prestazioni dell’Atalanta a Bergamo.
FONTE: Contra-Ataque.it
CALCIO In Belgio classifica congelata: Bruges campione e campionato finito
La Jupiler Pro League, attraverso un comunicato pubblicato sul sito ufficiale, ha annunciato la fine del torneo vista l'impossibilità di riprendere la stagione dopo il 30 giugno a causa dell'emergenza Coronavirus
giovedì 2 aprile 2020 14:40
BRUXELLES (BELGIO) - Il Bruges è campione di Belgio. La Jupiler Pro League, massima divisione del calcio belga, attraverso un comunicato pubblicato sul sito ufficiale, infatti, ha annunciato la fine del torneo, congelando la classifica e decretando dunque la vittoria finale del Bruges. La squadra di Philippe Clement, infatti, prima dello stop a causa dell'emergenza Coronavirus, guidava la classifica con 15 punti di vantaggio sul Gent secondo. Al termine della stagione mancava una giornata e i play off.
Belgio, stop al campionato: il comunicato ufficiale
"Il Consiglio di amministrazione della Pro League si è riunito oggi in teleconferenza. Il punto più importante all'ordine del giorno era ovviamente il problema della continua concorrenza nel contesto della crisi del Coronavirus. La situazione attuale, particolarmente precaria, in cui si trova il nostro Paese ha come conseguenza che lo sport non è e non può essere considerato la prima preoccupazione, per quanto divertente e rilassante possa essere. In questo contesto, è responsabilità del Consiglio di amministrazione formulare una raccomandazione all'Assemblea Generale per il proseguimento della competizione, tenendo conto della salute pubblica, degli interessi di tutte le parti interessate e dei desideri della maggioranza dei club. non riprendere la competizione. Il Consiglio di amministrazione ha preso atto delle raccomandazioni del dott. Van Ranst e delle autorità, secondo le quali è molto improbabile che le partite con il pubblico possano aver luogo prima del 30 giugno. La situazione attuale non ci consente di sapere se e quando è possibile pianificare una ripresa della formazione collettiva. Inoltre, una ripresa della competizione non potrebbe escludere i rischi per la salute dei giocatori, dei dipendenti e di tutti coloro che sono coinvolti nell'organizzazione delle partite e nel mantenimento dell'ordine. Inoltre, la possibile contaminazione di un giocatore o un nucleo di giocatori rischia di influenzare in modo inaccettabile lo sviluppo sportivo del resto della competizione. Anche se in teoria le partite chiuse fossero teoricamente possibili, la pressione aggiuntiva che l'organizzazione di tali partite eserciterebbe sui servizi sanitari e l'applicazione della legge dovrebbe essere evitata. Inoltre, le decisioni delle autorità locali minacciano di rendere impossibile lo svolgimento simultaneo delle giornate di campionato. Il Consiglio di amministrazione ha deciso all'unanimità che non era auspicabile, a prescindere dallo scenario previsto, continuare la competizione dopo il 30 giugno. Tenendo conto degli elementi di cui sopra, il Consiglio di amministrazione ha formulato un parere unanime all'Assemblea Generale al fine di non riprendere le competizioni della stagione 19-20 e di accettare l'attuale classificazione della Jupiler Pro League come classificazione finale (fatte salve le decisioni della Commissione delle licenze). Il Consiglio di amministrazione ha istituito un gruppo di lavoro (composto dai signori Croonen, Louwagie, Cordier, Allijns, Bormans e la direzione della Pro League) che esaminerà i problemi sportivi e le implicazioni finanziarie di questa decisione. . La possibilità di giocare nella finale della Croky Cup e la partita di ritorno della finale della Proximus League saranno tra i temi trattati in questo gruppo di lavoro. L'Assemblea Generale sarà convocata per mercoledì 15 aprile".
FONTE: CorriereDelloSport.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaUdinese Lazović
#VeronaUdinese Baroni
#VeronaUdinese highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 27 Aprile ore 20:45 (Sky Sport/DAZN)
VS
Serie A 34ª Giornata
Classifica
Serie A 2023-2024
Inter
86
Milan
69
Juventus
64
Bologna
62
Roma
55°
Atalanta
54*
Lazio
52
Napoli
49
Fiorentina
47*
Torino
46
Monza
43
Genoa
39
Lecce
35
Cagliari
32
Hellas Verona
31
Empoli
31
Udinese
28°
Frosinone
28
Sassuolo
26
Salernitana
15
* Atalanta e Fiorentina una partita in meno
° Udinese e Roma una partita da terminare dopo la sospensione del 14 Aprile all'Arena di Udine
L'Inter è Campione d'Italia
Ultima partita
Sabato 20 Aprile ore 20:45 (Sky Sport/DAZN)
1-0
Serie A 33ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.