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#RestiamoACasa Riprendere gli allenamenti il 4 Aprile e il campionato il 3 Maggio (pandemia permettendo) - Annata maledetta per il povero BADU che qualche giorno fa ha perso la sorella Hagar - #aiutiAMOverona


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Una prima ipotesi vedrebbe la Serie A tornare ai primi di Maggio (il 3 per la precisione e pandemia permettendo ovviamente) mentre, per quanto riguarda la ripresa degli allenamenti, stando a 'La Gazzetta dello Sport' i club si sarebbero accordati per il 4 Aprile.
In questo momento di crisi anche per le società calcistiche, non è da escludersi un taglio di stipendio anche da parte dei calciatori che, secondo il 'Corriere dello Sport', potrebbe aggirarsi sul 20/30 per cento per quelli che militano in Serie A ma inciderebbe decisamente meno scendendo di categoria...

Annata davvero maledetta per BADU che, dopo aver perso sei mesi a causa della microembolia polmonare, ha ricevuto la tragica notizia della morte violenta di una delle sorelle che vive in Ghana.


Calciomercato: Scatto CHELSEA per KUMBULLA, secondo il 'Daily Express' i Blues avrebbero pronti 25 milioni per il difensore di scuola HELLAS conteso peraltro anche da MANCHESTER, INTER, LAZIO, NAPOLI e altri top club europei...

Coppa Italia Primavera: Ufficiale il rinvio a data da destinarsi anche per la finale giovanile del torneo che avrebbe visto sfidarsi i gialloblù di mister CORRENT e i pari età della FIORENTINA il 10 Aprile.


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Miguel VELOSO al portale portoghese 'Liga Portugal' «Le ultime settimane sono state vissute con maggiore responsabilità, con maggior rispetto delle regole e degli altri. Le persone sono tutte a casa. Possono viaggiare solo per comprare cibo o lavorare. In quest’ultimo caso, deve essere fatta un’autodichiarazione che, se non vera, può valere una multa o addirittura una sanzione. La speranza è sempre l’ultima a morire. Ma la realtà non mostra, per ora, segni di miglioramento. È stato visto dal primo paese a soffrire dell’epidemia, la Cina, che ha già superato il momento peggiore, ma continua a sperimentare gli effetti di Covid-19. Le persone devono ancora indossare le mascherine, lavarsi le mani e restare sempre a casa quando non lavorano. Fortunatamente, il preparatore atletico del club ci ha inviato un programma da fare a casa, tenendo conto di coloro che non hanno un giardino o una terrazza, poiché non possiamo uscire per correre» CalcioHellas.it

Nanu GALDERISI ora allenatore alla VIS PESARO parla a 'TMW Radio' «È stato tutto improvviso, ci siamo trovati bene con la società. Abbiamo fatto 3 allenamenti e una partita e poi siamo stati colpiti direttamente dal virus che ha contagiato un nostro calciatore. Ora sono isolato da 7 giorni in una camera d’albergo, sono molto solo come tante persone in questa situazione. Ripenso a quando in condizioni normali mi sentivo circondato da tante persone e mi sentivo allo stesso tempo solo, ora sono solo fisicamente ma non mi sento come prima. La mia compagna lavora in ospedale e so quanto stanno faticando queste persone che dedicano la loro vita alla cura degli altri e a loro va il mio ringraziamento. La mia famiglia è dislocata in varie parti d’Italia ed è normale essere preoccupati, ma allo stesso tempo dobbiamo essere tutti responsabili. Sottovalutato un po' troppo il virus? Chi più chi meno, tutti abbiamo fatto degli errori di valutazione. Penso che quello che stiamo imparando in questo periodo ci servirà per il prosieguo della nostra vita. Il rinvio di Euro 2020 e delle gare UEFA giocate la scorsa settimana? Le Coppe dovevano essere fermate prima. È stato assurdo anche far giocare le partite a porte chiuse. Il calcio serve per portare gioia alla gente e quelle gioie non si devono perdere. Non sarà semplice ma anche la UEFA rinviando Euro 2020 sta cercando correggere qualche errore fatto prima...» TuttoMercatoWeb.com

Antonio DI GENNARO a 'TMW Radio' «Hanno previsto di poter riprendere il 3 maggio, mi sembra una data impossibile. Ora però non ha senso parlare di calcio, c’è angoscia anche nei giocatori. Chiedo anche come si ripartirà? L’approccio sarà difficile non solo per i giocatori ma per tutto il mondo del calcio» TuttoMercatoWeb.com

L'indimenticato Mimmo MAIETTA a 'Fuorigioco' su Radio Verona «A fine stagione chiudo, credo sia arrivato il momento di dire basta. Vado per i 38 anni, giusto che lasci spazio ai giovani. È semplicemente il corso della vita. Ho avuto una bella carriera, nel 2003 entrai pure al Camp Nou quando Lippi mi convocò con la Juve per la trasferta di Coppa dei Campioni col Barcellona. Mi parve un sogno, ma il bello arrivò dopo. Fino alla Serie A, fino agli anni al Verona. Un gruppo fantastico, tifosi unici, due promozioni, i miei gol al Varese e al Torino che un giorno farò vedere ai nipotini. Come il Bentegodi pieno, raccontandogli del calore della gente di Verona. Vorrei fare il dirigente, magari anche l’allenatore. L’Hellas sta bene così ora. Alla Juve ho avuto per otto anni Gasperini e al Crotone sono stato con Juric. La persona giusta per questa città. Mi aspettano gli ultimi mesi con l’Empoli, poi la pensione. Poi una nuova vita. Augurando a tutti di stare bene, di superare questo momento. Per Verona io ci sarò sempre» HellasLive.it


Daniel BESSA «Per adesso non mi sto annoiando e con mia moglie seguo sempre le notizie dall'Italia. Da quando avevo 15 anni ho vissuto lì, c'è molta tristezza perché la vedevamo da spettatori e adesso ci coinvolge. Questa situazione mi fa riflettere 'Cavolo, sono andato via e accade questo, perché? È assurdo!’. La scorsa settimana mi avevano nominato su Instagram per una challenge con la carta igienica, che non ho fatto perché ancora in Brasile non c'era niente, ma ora anche qui si sta diffondendo. Vedo che a Milano la situazione è molto complicata, con la gente che rischia di prendere delle multe quando esce di casa. Noi non siamo arrivati a questo, però dobbiamo prestare attenzione. La mia famiglia è la preoccupazione più grande. Mia madre ha sconfitto un tumore, mio padre è diabetico e ha superato i 60 anni, quindi è normale che sia preoccupato. Con mia moglie abbiamo deciso che se questa situazione si dovesse prolungare, non faremo ritorno a Curitiba, perché anche se non abbiamo sintomi c'è il rischio di poterlo trasmettere. La mia annata da Gennaio? Stava andando benissimo e sono molto contento, perché nella prima parte di stagione ho giocato nelle tre competizioni: Copa do Brasil, campionato goiano e Copa Sudamericana dalla quale siamo usciti al primo turno, però è come disputare l'Europa League ed è stato molto bello. La Copa do Brasil sarebbe come la Coppa Italia, ma qui ha un valore più importante, anche in termini economici. Io sono arrivato un po' indietro con la condizione fisica, perché mi ero infortunato al Verona, ma ho già giocato 9 partite e segnato 3 gol. Era quello che volevo. Il fatto che in Brasile la stagione iniziasse a gennaio e che mi volesse una società di Serie A come il Goiás, che faceva la Sudamericana e che ha obiettivi importanti mi ha convinto. Abbiamo trovato questo accordo con la società del quale sono felicissimo» GianlucaDiMarzio.com

L'ex gialloblù Franco ZUCULINI ora al VENEZIA «Esco solo per fare la spesa o se serve qualcosa in farmacia. Per il resto preferisco stare a casa. Non vado neppure a correre, se la gente ti vede al parco magari pensa male. La mia giornata tipo in questo periodo di isolamento? Non ci sono gli allenamenti in gruppo, quindi devi crearti la palestra in casa. Quando la vita è normale se fai allenamento la mattina hai il pomeriggio libero o viceversa. Oggi invece è più difficile trovare un orario al mattino per fare colazione e bilanciare la giornata. I videogiochi? Non ho la Play Station. E neppure Netflix. Ascolto musica, utilizzo il pianoforte, suono la chitarra, pitturo... Vivo da solo, il mio tempo libero non cambia tanto rispetto al solito. Certo, magari vorrei andare a fare una passeggiata, ma non si può e bisogna rispettare le disposizioni. Verona rivelazione in A? Sono contento, davvero. Sento spesso i ragazzi, meritano grandi soddisfazioni. L’allenatore, Juric, ha capito cosa vuole il popolo veronese. È un lavoratore. E quando lavori i risultati arrivano, sempre» TuttoMercatoWeb.com

L'ex Luca MARRONE a 'La Gazzetta dello Sport' «A Verona l’anno scorso è stato un anno difficile, i tifosi ce l’avevano con la società e si aspettavano che dominassimo. L’arrivo di Aglietti è stata la svolta, ha toccato le corde giuste, mettendoci meglio in campo, ma è stato un miracolo sportivo e nella finale il Bentegodi è stato l’arma in più. Aglietti e tanti ex gialloblù in Serie B? Ho un bel rapporto con quelli dello Spezia. Di Gaudio è un talismano, ha già vinto la B tre volte: stavolta se vuole fare festa lo dovrà fare dopo di noi. Gustafson è forte, poi ci sono Bianchetti e Crescenzi. Quando un’annata nasce male poi è difficile rimetterla in piedi. Io difensore o centrocampista? Merito di Conte alla Juve. Quando venne fermato Bonucci per le scommesse mi ha provato al suo posto, nella difesa a tre ed è andata bene. Com’è stato passare da Grosso e Aglietti a Stroppa? Grosso e Stroppa si somigliano, stessa idea di giocare e attaccare. Aglietti è più attendista, bada al sodo e lo ottiene. Perché non sono rimasto a Verona? Dopo il ritiro hanno detto che non sarei rientrato nel progetto. Stroppa mi cercava da tanto e non ho avuto dubbi» HellasLive.it


Massimo DONATI che ora allena in Scozia parla a L'Arena «Ripenso a Peschiera, a quel Verona, a tutte le grandi soddisfazioni che riuscimmo a prenderci. Adesso però bisogna stare a casa anche se immagino il dispiacere di chi non riesce a fare il proprio lavoro. Nel mio piccolo è lo stesso anche per me. La Serie A è giusto che venga completata, così come tutti gli altri tornei. Ma adesso la priorità è aiutare le persone che hanno delle attività e che non riescono ad arrivare a fine mese. Chi ha dei bar, dei ristoranti, delle imprese di ogni genere. Una mano bisogna dargliela, altrimenti si blocca tutto. Chi governa l’Italia deve pensarci. Ho sentito quel che ha detto il primo ministro Boris Johnson. Ha parlato di immunità di gregge, ma alla fine le precauzioni a livello sanitario l’Inghilterra le prenderà. E in parallelo cercherà di proteggere l’economia» CalcioHellas.it

Gabriele Gravina presidente della FIGC a 'Radio 24' «Il rinvio dell’Europeo era un auspicio condiviso da tutti. Adesso ci sono maggiori possibilità di posizionare alcune date nei mesi di maggio e giugno, sperando sia sufficiente per la deadline del 30 giugno. La posizione emersa nel confronto tra le federazioni è quella di dare priorità alle competizioni nazionali, con la possibilità di inserire date internazionali. Daremo priorità al nostro calendario, sappiamo che i campionati nazionali sono autonomi. Quando si potrà tornare in campo? Non prendo in considerazione un piano di estrema crisi, mi preoccuperebbe per il nostro Paese. Spingiamo sull’acceleratore dell’ottimismo. Lavoriamo sull’ipotesi di riprendere il 2 maggio e quindi di poter completare i campionati. Eventualmente sforando a luglio se non dovessimo farcela al 30 giugno. Il nostro mondo dello sport vive una grande crisi economica. La Federazione si impegna nel raccogliere tutti i dati che le singole leghe stanno elaborando. Non esistono solo le singole industrie dei protagonisti, ma un mondo più complesso. Stiamo predisponendo una serie di richieste al nostro governo, un decreto legge riconosce lo stato di crisi dello sport. Abbiamo bisogno di un riconoscimento per rinegoziare al nostro interno alcuni contratti e creare un sistema di mutualità interno. Esiste un fondo del bilancio Uefa, aspettiamo indicazioni. La UEFA ha organizzato un gruppo di lavoro sulle questioni economico-finanziarie. In Serie A non d’accordo? Fa parte della natura umana, ma dobbiamo relazionarci in maniera corretta unitaria per tracciare un percorso nuovo, fatto di più luci e meno ombre. Mi auguro che tutti riusciremo a toglierci di dosso queste zavorre di negatività. Taglio agli ingaggi dei calciatori? Non può essere un tabù in tempi di emergenza come questi: è un momento di crisi per tutti, siamo tutti chiamati a un gesto di grande responsabilità» TGGialloBlu.it

Il presidente AIC Damiano TOMMASI all'ANSA a proposito dell'ipotesi di taglio degli stipendi ai giocatori per venire incontro ai club in questo periodo di crisi pandemica «Il tema della sostenibilità del sistema calcio durante e dopo questa crisi globale è ovviamente tema di estremo interesse per tutti quelli che vivono in questo sistema, calciatori compresi. Tutti abbiamo l’interesse che l’equilibrio economico venga preservato e proprio per questo dobbiamo valutare tutti gli elementi del momento. Mancati introiti, rinvio delle competizioni, cancellazione di eventi, contributi governativi, aiuti federali, sostegno delle istituzioni internazionali. Tutti questi elementi ci diranno quale sarà il ruolo dei calciatori» HellasLive.it

Jakub JANKTO giocatore della SAMPDORIA intervistato dal portale Sport.cz «Il tema della sostenibilità del sistema calcio durante e dopo questa crisi globale è ovviamente tema di estremo interesse per tutti quelli che vivono in questo sistema, calciatori compresi. Tutti abbiamo l’interesse che l’equilibrio economico venga preservato e proprio per questo dobbiamo valutare tutti gli elementi del momento – ha dichiarato all’ANSA, il presidente dell’AIC, Damiano Tommasi – Mancati introiti, rinvio delle competizioni, cancellazione di eventi, contributi governativi, aiuti federali, sostegno delle istituzioni internazionali. Tutti questi elementi ci diranno quale sarà il ruolo dei calciatori» Hellas1903.it

Rocco COMMISSO presidente della FIORENTINA a Sky «Sono vicino ai nostri giocatori, ai componenti dello staff tecnico e a tutte le persone del mondo Fiorentina che sono state colpite dal virus. Stiamo parlando, purtroppo di otto-dieci persone» Hellas1903.it



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CALCIO & CORONAVIRUS: Terzo giocatore positivo al Covid19 in casa JUVENTUS, è Paulo DYBALA. Al MILAN contagiati il direttore tecnico Paolo MALDINI e il figlio Daniel attaccante della Primavera rossonera.



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