#RestiamoACasa Riprendere gli allenamenti il 4 Aprile e il campionato il 3 Maggio (pandemia permettendo) - Annata maledetta per il povero BADU che qualche giorno fa ha perso la sorella Hagar - #aiutiAMOverona
Una prima ipotesi vedrebbe la Serie A tornare ai primi di Maggio (il 3 per la precisione e pandemia permettendo ovviamente) mentre, per quanto riguarda la ripresa degli allenamenti, stando a 'La Gazzetta dello Sport' i club si sarebbero accordati per il 4 Aprile.
In questo momento di crisi anche per le società calcistiche, non è da escludersi un taglio di stipendio anche da parte dei calciatori che, secondo il 'Corriere dello Sport', potrebbe aggirarsi sul 20/30 per cento per quelli che militano in Serie A ma inciderebbe decisamente meno scendendo di categoria...
Miguel VELOSO al portale portoghese 'Liga Portugal' «Le ultime settimane sono state vissute con maggiore responsabilità, con maggior rispetto delle regole e degli altri. Le persone sono tutte a casa. Possono viaggiare solo per comprare cibo o lavorare. In quest’ultimo caso, deve essere fatta un’autodichiarazione che, se non vera, può valere una multa o addirittura una sanzione. La speranza è sempre l’ultima a morire. Ma la realtà non mostra, per ora, segni di miglioramento. È stato visto dal primo paese a soffrire dell’epidemia, la Cina, che ha già superato il momento peggiore, ma continua a sperimentare gli effetti di Covid-19. Le persone devono ancora indossare le mascherine, lavarsi le mani e restare sempre a casa quando non lavorano. Fortunatamente, il preparatore atletico del club ci ha inviato un programma da fare a casa, tenendo conto di coloro che non hanno un giardino o una terrazza, poiché non possiamo uscire per correre» CalcioHellas.it
Nanu GALDERISI ora allenatore alla VIS PESARO parla a 'TMW Radio' «È stato tutto improvviso, ci siamo trovati bene con la società. Abbiamo fatto 3 allenamenti e una partita e poi siamo stati colpiti direttamente dal virus che ha contagiato un nostro calciatore. Ora sono isolato da 7 giorni in una camera d’albergo, sono molto solo come tante persone in questa situazione. Ripenso a quando in condizioni normali mi sentivo circondato da tante persone e mi sentivo allo stesso tempo solo, ora sono solo fisicamente ma non mi sento come prima. La mia compagna lavora in ospedale e so quanto stanno faticando queste persone che dedicano la loro vita alla cura degli altri e a loro va il mio ringraziamento. La mia famiglia è dislocata in varie parti d’Italia ed è normale essere preoccupati, ma allo stesso tempo dobbiamo essere tutti responsabili. Sottovalutato un po' troppo il virus? Chi più chi meno, tutti abbiamo fatto degli errori di valutazione. Penso che quello che stiamo imparando in questo periodo ci servirà per il prosieguo della nostra vita. Il rinvio di Euro 2020 e delle gare UEFA giocate la scorsa settimana? Le Coppe dovevano essere fermate prima. È stato assurdo anche far giocare le partite a porte chiuse. Il calcio serve per portare gioia alla gente e quelle gioie non si devono perdere. Non sarà semplice ma anche la UEFA rinviando Euro 2020 sta cercando correggere qualche errore fatto prima...» TuttoMercatoWeb.com
Antonio DI GENNARO a 'TMW Radio' «Hanno previsto di poter riprendere il 3 maggio, mi sembra una data impossibile. Ora però non ha senso parlare di calcio, c’è angoscia anche nei giocatori. Chiedo anche come si ripartirà? L’approccio sarà difficile non solo per i giocatori ma per tutto il mondo del calcio» TuttoMercatoWeb.com
L'indimenticato Mimmo MAIETTA a 'Fuorigioco' su Radio Verona «A fine stagione chiudo, credo sia arrivato il momento di dire basta. Vado per i 38 anni, giusto che lasci spazio ai giovani. È semplicemente il corso della vita. Ho avuto una bella carriera, nel 2003 entrai pure al Camp Nou quando Lippi mi convocò con la Juve per la trasferta di Coppa dei Campioni col Barcellona. Mi parve un sogno, ma il bello arrivò dopo. Fino alla Serie A, fino agli anni al Verona. Un gruppo fantastico, tifosi unici, due promozioni, i miei gol al Varese e al Torino che un giorno farò vedere ai nipotini. Come il Bentegodi pieno, raccontandogli del calore della gente di Verona. Vorrei fare il dirigente, magari anche l’allenatore. L’Hellas sta bene così ora. Alla Juve ho avuto per otto anni Gasperini e al Crotone sono stato con Juric. La persona giusta per questa città. Mi aspettano gli ultimi mesi con l’Empoli, poi la pensione. Poi una nuova vita. Augurando a tutti di stare bene, di superare questo momento. Per Verona io ci sarò sempre» HellasLive.it
Daniel BESSA «Per adesso non mi sto annoiando e con mia moglie seguo sempre le notizie dall'Italia. Da quando avevo 15 anni ho vissuto lì, c'è molta tristezza perché la vedevamo da spettatori e adesso ci coinvolge. Questa situazione mi fa riflettere 'Cavolo, sono andato via e accade questo, perché? È assurdo!’. La scorsa settimana mi avevano nominato su Instagram per una challenge con la carta igienica, che non ho fatto perché ancora in Brasile non c'era niente, ma ora anche qui si sta diffondendo. Vedo che a Milano la situazione è molto complicata, con la gente che rischia di prendere delle multe quando esce di casa. Noi non siamo arrivati a questo, però dobbiamo prestare attenzione. La mia famiglia è la preoccupazione più grande. Mia madre ha sconfitto un tumore, mio padre è diabetico e ha superato i 60 anni, quindi è normale che sia preoccupato. Con mia moglie abbiamo deciso che se questa situazione si dovesse prolungare, non faremo ritorno a Curitiba, perché anche se non abbiamo sintomi c'è il rischio di poterlo trasmettere. La mia annata da Gennaio? Stava andando benissimo e sono molto contento, perché nella prima parte di stagione ho giocato nelle tre competizioni: Copa do Brasil, campionato goiano e Copa Sudamericana dalla quale siamo usciti al primo turno, però è come disputare l'Europa League ed è stato molto bello. La Copa do Brasil sarebbe come la Coppa Italia, ma qui ha un valore più importante, anche in termini economici. Io sono arrivato un po' indietro con la condizione fisica, perché mi ero infortunato al Verona, ma ho già giocato 9 partite e segnato 3 gol. Era quello che volevo. Il fatto che in Brasile la stagione iniziasse a gennaio e che mi volesse una società di Serie A come il Goiás, che faceva la Sudamericana e che ha obiettivi importanti mi ha convinto. Abbiamo trovato questo accordo con la società del quale sono felicissimo» GianlucaDiMarzio.com
L'ex gialloblù Franco ZUCULINI ora al VENEZIA «Esco solo per fare la spesa o se serve qualcosa in farmacia. Per il resto preferisco stare a casa. Non vado neppure a correre, se la gente ti vede al parco magari pensa male. La mia giornata tipo in questo periodo di isolamento? Non ci sono gli allenamenti in gruppo, quindi devi crearti la palestra in casa. Quando la vita è normale se fai allenamento la mattina hai il pomeriggio libero o viceversa. Oggi invece è più difficile trovare un orario al mattino per fare colazione e bilanciare la giornata. I videogiochi? Non ho la Play Station. E neppure Netflix. Ascolto musica, utilizzo il pianoforte, suono la chitarra, pitturo... Vivo da solo, il mio tempo libero non cambia tanto rispetto al solito. Certo, magari vorrei andare a fare una passeggiata, ma non si può e bisogna rispettare le disposizioni. Verona rivelazione in A? Sono contento, davvero. Sento spesso i ragazzi, meritano grandi soddisfazioni. L’allenatore, Juric, ha capito cosa vuole il popolo veronese. È un lavoratore. E quando lavori i risultati arrivano, sempre» TuttoMercatoWeb.com
L'ex Luca MARRONE a 'La Gazzetta dello Sport' «A Verona l’anno scorso è stato un anno difficile, i tifosi ce l’avevano con la società e si aspettavano che dominassimo. L’arrivo di Aglietti è stata la svolta, ha toccato le corde giuste, mettendoci meglio in campo, ma è stato un miracolo sportivo e nella finale il Bentegodi è stato l’arma in più. Aglietti e tanti ex gialloblù in Serie B? Ho un bel rapporto con quelli dello Spezia. Di Gaudio è un talismano, ha già vinto la B tre volte: stavolta se vuole fare festa lo dovrà fare dopo di noi. Gustafson è forte, poi ci sono Bianchetti e Crescenzi. Quando un’annata nasce male poi è difficile rimetterla in piedi. Io difensore o centrocampista? Merito di Conte alla Juve. Quando venne fermato Bonucci per le scommesse mi ha provato al suo posto, nella difesa a tre ed è andata bene. Com’è stato passare da Grosso e Aglietti a Stroppa? Grosso e Stroppa si somigliano, stessa idea di giocare e attaccare. Aglietti è più attendista, bada al sodo e lo ottiene. Perché non sono rimasto a Verona? Dopo il ritiro hanno detto che non sarei rientrato nel progetto. Stroppa mi cercava da tanto e non ho avuto dubbi» HellasLive.it
Massimo DONATI che ora allena in Scozia parla a L'Arena «Ripenso a Peschiera, a quel Verona, a tutte le grandi soddisfazioni che riuscimmo a prenderci. Adesso però bisogna stare a casa anche se immagino il dispiacere di chi non riesce a fare il proprio lavoro. Nel mio piccolo è lo stesso anche per me. La Serie A è giusto che venga completata, così come tutti gli altri tornei. Ma adesso la priorità è aiutare le persone che hanno delle attività e che non riescono ad arrivare a fine mese. Chi ha dei bar, dei ristoranti, delle imprese di ogni genere. Una mano bisogna dargliela, altrimenti si blocca tutto. Chi governa l’Italia deve pensarci. Ho sentito quel che ha detto il primo ministro Boris Johnson. Ha parlato di immunità di gregge, ma alla fine le precauzioni a livello sanitario l’Inghilterra le prenderà. E in parallelo cercherà di proteggere l’economia» CalcioHellas.it
Gabriele Gravina presidente della FIGC a 'Radio 24' «Il rinvio dell’Europeo era un auspicio condiviso da tutti. Adesso ci sono maggiori possibilità di posizionare alcune date nei mesi di maggio e giugno, sperando sia sufficiente per la deadline del 30 giugno. La posizione emersa nel confronto tra le federazioni è quella di dare priorità alle competizioni nazionali, con la possibilità di inserire date internazionali. Daremo priorità al nostro calendario, sappiamo che i campionati nazionali sono autonomi. Quando si potrà tornare in campo? Non prendo in considerazione un piano di estrema crisi, mi preoccuperebbe per il nostro Paese. Spingiamo sull’acceleratore dell’ottimismo. Lavoriamo sull’ipotesi di riprendere il 2 maggio e quindi di poter completare i campionati. Eventualmente sforando a luglio se non dovessimo farcela al 30 giugno. Il nostro mondo dello sport vive una grande crisi economica. La Federazione si impegna nel raccogliere tutti i dati che le singole leghe stanno elaborando. Non esistono solo le singole industrie dei protagonisti, ma un mondo più complesso. Stiamo predisponendo una serie di richieste al nostro governo, un decreto legge riconosce lo stato di crisi dello sport. Abbiamo bisogno di un riconoscimento per rinegoziare al nostro interno alcuni contratti e creare un sistema di mutualità interno. Esiste un fondo del bilancio Uefa, aspettiamo indicazioni. La UEFA ha organizzato un gruppo di lavoro sulle questioni economico-finanziarie. In Serie A non d’accordo? Fa parte della natura umana, ma dobbiamo relazionarci in maniera corretta unitaria per tracciare un percorso nuovo, fatto di più luci e meno ombre. Mi auguro che tutti riusciremo a toglierci di dosso queste zavorre di negatività. Taglio agli ingaggi dei calciatori? Non può essere un tabù in tempi di emergenza come questi: è un momento di crisi per tutti, siamo tutti chiamati a un gesto di grande responsabilità» TGGialloBlu.it
Il presidente AIC Damiano TOMMASI all'ANSA a proposito dell'ipotesi di taglio degli stipendi ai giocatori per venire incontro ai club in questo periodo di crisi pandemica «Il tema della sostenibilità del sistema calcio durante e dopo questa crisi globale è ovviamente tema di estremo interesse per tutti quelli che vivono in questo sistema, calciatori compresi. Tutti abbiamo l’interesse che l’equilibrio economico venga preservato e proprio per questo dobbiamo valutare tutti gli elementi del momento. Mancati introiti, rinvio delle competizioni, cancellazione di eventi, contributi governativi, aiuti federali, sostegno delle istituzioni internazionali. Tutti questi elementi ci diranno quale sarà il ruolo dei calciatori» HellasLive.it
Jakub JANKTO giocatore della SAMPDORIA intervistato dal portale Sport.cz «Il tema della sostenibilità del sistema calcio durante e dopo questa crisi globale è ovviamente tema di estremo interesse per tutti quelli che vivono in questo sistema, calciatori compresi. Tutti abbiamo l’interesse che l’equilibrio economico venga preservato e proprio per questo dobbiamo valutare tutti gli elementi del momento – ha dichiarato all’ANSA, il presidente dell’AIC, Damiano Tommasi – Mancati introiti, rinvio delle competizioni, cancellazione di eventi, contributi governativi, aiuti federali, sostegno delle istituzioni internazionali. Tutti questi elementi ci diranno quale sarà il ruolo dei calciatori» Hellas1903.it
Rocco COMMISSO presidente della FIORENTINA a Sky «Sono vicino ai nostri giocatori, ai componenti dello staff tecnico e a tutte le persone del mondo Fiorentina che sono state colpite dal virus. Stiamo parlando, purtroppo di otto-dieci persone» Hellas1903.it
CALCIO & CORONAVIRUS: Terzo giocatore positivo al Covid19 in casa JUVENTUS, è Paulo DYBALA. Al MILAN contagiati il direttore tecnico Paolo MALDINI e il figlio Daniel attaccante della Primavera rossonera.
Forza a tutto il mondo, in speciale a tutta Italia, che me ha datto lavoro e amici per 10 anni ed oggi la sta pasando male. Abbraccio di cuore!! #ForzaItaliapic.twitter.com/he8NtNFcIs
Verona, tragedia per Badu: uccisa una sorella in Ghana
La notizia è arrivata direttamente dal Ghana: Hagar, una delle sorelle del centrocampista del Verona (ex Udinese) Emmanuel Badu è stata uccisa da Kwabena Yeboah che al momento è in fuga e braccato dalle forze dell’ordine. Il Verona ha espresso il proprio cordoglio al proprio giocatore via social.
SERIE A 20 MARZO 2020 00:16 di Alessio Pediglieri
Terribile notizia che arriva per il giocatore dell'Hellas Verona, Emmanuel Badu colpito da un evento luttuoso improvviso: una delle sue sorelle, che vivono in Ghana sarebbe stata uccisa in circostanze ancora da chiarire. A comunicarlo è stato lo stesso club scaligero che dai profili social ufficiali ha presentato le proprie condoglianze al giocatore.
La notizia è arrivata prima direttamente dal Ghana, attraverso i principali media che avrebbero confermato la morte di Hagar, una delle sorelle di Emmanuel Badu. L'assassinio, perché si tratterebbe appunto di morte violenta per mano altrui, come risulta dalle prime ricostruzioni, è avvenuto a Berekum, città d’origine della famiglia Badu.
Identificato l'assassino
Un momento difficilissimo per il giocatore degli scaligeri che, insieme ai suoi compagni, in questi giorni deve affrontare anche le problematiche relative all'isolamento da coronavirus, misura preventiva per contenere il pericolo di contagio. Le cronache che giungono direttamente dal paese africano, raccontano che avrebbe sparato un uomo già identificato dalle autorità locali. Si tratterebbe di Kwabena Yeboah che al momento è in fuga e braccato dalle forze dell'ordine.
Il messaggio di cordoglio del Verona
Non si comprendono ancora i moventi che avrebbero spinto l'uomo allo scellerato gesto, ma nelle prossime ore ci dovrebbero essere maggiori dettagli sulla vicenda. Intanto, il Verona ha espresso tutta la propria solidarietà al proprio tesserato: "Hellas Verona FC esprime i sensi del più profondo cordoglio e della più affettuosa vicinanza ad Emmanuel #Badu per la scomparsa, in tragiche circostanze, della sorella Hagar. #HVFC"
Hellas Verona FC esprime i sensi del più profondo cordoglio e della più affettuosa vicinanza ad Emmanuel #Badu per la scomparsa, in tragiche circostanze, della sorella Hagar. #HVFC
Tra Udinese e Verona
Emmanuel Badu, centrocampista ghanese, in Italia prima dell'Hellas Verona, aveva già vestito i colori dell'Udinese. Arrivato in Serie A nel 2017, in questa stagione sotto gli ordini di Juric ha disputato solamente 4 presenze.
FONTE: Calcio.FanPage.it
Fabio Borini:«Il Verona è una famiglia»
Oggi sulla "Gazzetta dello Sport" piccola finestra dedicata a Fabio Borini. L'attaccante gialloblù si trova in autoisolamento, come tutto il resto della squadra, mentre moglie e figlia, nata lo scorso settembre, sono rimaste in Inghilterra. L'ex centrocampista del Milan è stato protagonista fino a ora di un'ottima stagione. Arrivato durante il mercato di gennaio ha già saputo conquistare l'affetto dei tifosi e la stima di mister Juric. A giugno scadrà il suo contratto ma non è da escludere una sua permanenza in riva all'Adige. Il messaggio apparso sui social «Verona è una grandissima famiglia» fa ben sperare.
Sezione: News / Data: Lun 23 Marzo 2020 alle 12:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
FONTE: TuttoHellasVerona.it
NEWS
20 marzo 2020 - 09:29 Il Pazzo aspetta: “vede” quota 200 gol in carriera
L’attaccante gialloblù ha segnato 199 reti tra i professionisti. E attende che si torni a giocare
di Redazione Hellas1903
Un grande traguardo “congelato”.
Giampaolo Pazzini ha segnato 199 reti in carriera (50 di queste con la maglia del Verona). Quota 200 è a un passo.
Il blocco del campionato ha messo in attesa anche il possibile raggiungimento di questo speciale obiettivo per l’attaccante.
Se ci sarà modo di ricominciare e di chiudere questa stagione, il Pazzo cercherà di centrare un eccezionale risultato personale.
FONTE: Hellas1903.it
L’Hellas Verona di Juric si caratterizza per un 3421 in cui, solitamente, Verre e Zaccagni agiscono alle spalle dell’unica punta. I due trequartisti, però, tendono spesso entrambi a defilarsi a sinistra, dando asimmetria agli scaligeri.
Un esempio nella slide sopra. Non stupisce che l’Hellas Verona sia la squadra della Serie A che più attacca a sinistra: ben il 43% delle offensive arriva da quel lato. Si formano spesso connessioni interessanti tra i trequartisti e l’esterno sinistro (Lazovic), che spesso si concludono con un cross/cambio di gioco sul lato debole per Faraoni.
FONTE: CalcioNews24.com
IL GIORNALISTA SCOMPARSO Il VERONA DI MURA
MAESTRO DI GIORNALISMO
22/03/2020 10:11
Libri, vino, cibo. Tra bon vivant, oltre che tra uomini di cultura e spessore morale, ci si intende. Domenico Volpati, mediano e leader del Verona dello scudetto, era amico di Gianni Mura, firma storica di Repubblica che ci ha lasciato sabato mattina: “Fino a qualche anno fa ci vedevamo, ultimamente lui non stava bene e ci sentivamo al telefono” dice Volpati dalla sua casa di Castello di Fiemme in Trentino. Mura, racconta Volpati, era legatissimo a Verona e al Verona: “Voleva bene a noi ragazzi dello scudetto e ai colori gialloblu, e portava in palmo di mano Bagnoli. Tra me e lui poi è nata anche un'amicizia vera”. Volpati ne ripercorre la genesi: “Mura è stato l'unico giornalista che ho fatto entrare a casa mia per un'intervista. Era l'estate del 1985, quella dello scudetto, lui spesso saliva in Trentino, perché sua moglie Paola è di Baselga di Pinè, che dista appena mezz'ora da casa mia. All'epoca ci conoscevamo ancora poco, lui quell'anno aveva seguito molte nostre partite per Repubblica assieme a Gianni Brera, ma oltre a qualche saluto e chiacchiera non si era andati. Quell'estate mi telefonò, gli ho aperto le porte di casa perché voleva intervistarmi, lo incuriosivo, mi stimava come calciatore ed era colpito dai miei studi in Medicina. E poi mi disse che Brera, che ancora non conoscevo di persona, gli parlava spesso di me”.
Questa è una storia di legami, che parte proprio da Brera: “Brera scriveva sempre bene del sottoscritto, talmente bene che a volte ne ero perfino imbarazzato. Riuscì a farmi i complimenti anche qualche anno dopo, nel 1987, dopo che avevamo perso 3-1 con la Sampdoria e Mancini, che marcavo, mi aveva fatto gol. Lo avvicinai negli spogliatoi di Marassi e mi disse tante belle cose. Comunque sia, Mura era il figlioccio vero di Brera, il solo che è riuscito ad avvicinarcisi, non solo nel mestiere, ma proprio nello stile di vita, tra cultura eno-gastronomica, le sigarette e la convivialità, ed era rimasto affascinato dalle parole che Brera spendeva per me, gli spiegava che ero di vera 'razza' della Lomellina e perciò mi vedeva sotto una luce particolare. In effetti, anche se sono nato a Novara, sono di sangue lombardo-pavese e a Pavia ho studiato Medicina. ”.
E così galeotto fu Brera nell'amicizia tra Mura e Volpati: “Leggevo i suoi pezzi sul Tour e siccome amo la Francia, quando citava un ristorante gli telefonavo per approfondire o per rimproverarlo bonariamente se aveva sbagliato un indirizzo”. Poi c'è Verona, c'è l'Hellas: “Aveva una simpatia per la città e per la squadra. Come dicevo, stimava immensamente Bagnoli. Ed era contento quando doveva venire per qualche trasmissione nelle tv locali. Gli piaceva avere me, Tricella e Bagnoli accanto, poi si andava a mangiare da qualche parte. Con Mura se ne va l'ultimo poeta tra i giornalisti, un fuoriclasse di quelli che nascono ogni trent'anni, come Maradona nel calcio”.
Il giornalista e telecronista Rai Stefano Bizzotto, amico di Mura e di Volpati, conferma: “Lui è quello che somiglia di più a Brera, ancora più di Clerici e Fossati, anche perché ne ha ereditato gli sport, calcio e ciclismo. Dice bene Volpati, il rapporto con Verona e il Verona di Mura era profondo, legato indissolubilmente a quello scudetto e alla figura di Osvaldo Bagnoli. Ne parlava spesso, anche in privato”.
FRANCESCO BARANA
EMERGENZA CORONAVIRUS Barana: solo il calcio pensa di ricominciare
19/03/2020 14:16
Nei giorni del tempo sospeso, “assediati da quello che manca” per dirla con il cantautore Vasco Brondi in Coprifuoco, appare trasognato e onirico l'auspicio del ministro dello Sport Spadafora: “Il 3 maggio è la data possibile per la ripresa del campionato, probabilmente a porte chiuse”.
Ora, Spadafora è un pentastellato sui generis, cresciuto a pane e politica, per nulla naif e, anzi, molto scafato. Pertanto sarebbe poco serio deridere o derubricare le sue parole. Credo tuttavia che quella dichiarazione non sia del tutto farina del suo sacco, ma sia dettata essenzialmente dalle pressioni che gli stanno mettendo i club di serie A, che hanno fretta di ricominciare. Insomma, a mio avviso nemmeno Spadafora crede...a Spadafora, il ministro probabilmente cerca solo di temporeggiare e rabbonire gli impazienti padroni del vapore pallonari.
Perché, se ci guardiamo attorno, se prendiamo atto della drammatica realtà del Paese (e del mondo), con le previsioni ancora incerte sul picco dei contagi da Covid e delle terapie intensive, e decine di calciatori già oggi positivi, trovo irrealistico solo pensare di poter riprendere il 3 maggio. Anzi trovo irrealistico pensare di riprendere proprio - e al riguardo servirà a poco anche lo slittamento degli Europei al 2021. Valga l'esempio del tennis, non certo sport pauperistico: Atp e Wta hanno chiuso baracca fino a inizio giugno (una data già più realistica del 3 maggio) e sono saltati tornei da centinaia di milioni di dollari come Madrid, Montecarlo, Roma e Parigi. Eccetto forse il Roland Garros, nessuno sarà recuperato più avanti. Ma ammettiamo (senza peraltro concederlo) che a giugno tutto riprenda, anche il calcio: avrebbe senso riaprire un campionato in corso a distanza di tre mesi dalla sua interruzione? Sarebbe regolare?
Sia chiaro, il calcio ci manca e per certi versi è vero quel che diceva il Maradona citato da Gigi Riva (il giornalista) nel suo bellissimo libro di calcio e guerra L'ultimo rigore di Faruk: “Occupati di politica internazionale, il calcio è una cosa troppo seria”. Il calcio non è solo uno dei comparti economici più importanti del Paese, è soprattutto il più grande collettore sociale che esista al mondo e Dio solo sa quanto ci piacerebbe distrarci in un momento come questo (ma poi ce la faremmo? L'ultima di campionato sembrava un funerale...). E' vero, nemmeno dal 1940 al 1943, nei primi anni del coinvolgimento italiano nella Seconda Guerra Mondiale, fu interrotto il campionato (l'unico precedente è nel 1915 all'inizio della Grande Guerra) ma, rispetto ad allora, oggi la situazione è per certi versi ancora più indecifrabile. Una guerra tradizionale infatti è fatta di uomini e Stati che combattono contro altri uomini e Stati, perciò – anche se sembra assurdo usare tale espressione – è più “governabile” e puoi lasciare delle zone franche. Il coronavirus invece è nemico subdolo, invisibile, orizzontale e transnazionale e lo puoi debellare (in attesa di un vaccino) solo restando a casa, quindi bloccando tutto. E ancora non si sa per quanto tempo. Come non si sa, finita l'emergenza, in che modo si riprenderà a vivere.
In questo scenario di totale incertezza vale la pena smaniare per riaprire i battenti della serie A? Credo sia meglio annullare tutto, non assegnare lo scudetto e conteggiare solo i posti nelle coppe europee e le promozioni e le retrocessioni considerando la classifica a parità di partite. Per il resto, ci si rivede a settembre.
FRANCESCO BARANA
FONTE: TGGialloBlu.it
Corriere di Verona: "Hellas, quarantena verso la fine"
21/3 ALLE 08:53 RASSEGNA STAMPA
di SEBASTIAN DONZELLA
"Hellas, quarantena verso la fine. Manca il via libera agli allenamenti". Così il Corriere di Verona, nella pagina sportiva presente nell'edizione odierna del quotidiano, analizza la situazione in casa gialloblù. E prosegue: "Tra quattro giorni il gruppo uscirà dall’isolamento domiciliare, il solo Zaccagni positivo al virus. Sedute di squadra non ancora previste, resta la data del 3 maggio per la ripresa".
Napoli, piace Pessina: l'Atalanta potrebbe però lasciarlo all'Hellas anche la prossima stagione
20/3 ALLE 17:45 SERIE A
di LORENZO DI BENEDETTO @LORE_DIBE88
Il Napoli pensa a Matteo Pessina per rinforzare il centrocampo in vista della prossima stagione. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport la prima parola spetterà all'Atalanta, proprietaria del cartellino, che potrebbe lasciare il giocatore anche un altro anno all'Hellas Verona, ma attenzione anche alla Roma, per una trattativa, quella del Napoli, che potrebbe trasformarsi in un'asta, con base di partenza fissata sugli 8-10 milioni di euro.
Sirene inglesi per Marash Kumbulla, difensore rivelazione dell'Hellas Verona che piace a tutte le big di Serie A. Secondo quanto riportato dal Daily Express infatti, anche il Chelsea avrebbe messo nel mirino il giovane talento albanese, con i Blues pronti a mettere sul piatto 25 milioni di euro. Fra le squadre di Premier League interessate, c'è anche il Manchester United.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
“AIUTIAMO VERONA”: LA FAMIGLIA SETTI CONTRIBUISCE ALLA RACCOLTA FONDI
19/MARZO/2020 - 20:40
Verona – Nel novero di una serie di iniziative della famiglia Setti e di Hellas Verona FC a sostegno della sanità scaligera, Maurizio Setti ha deciso di contribuire personalmente alla raccolta fondi di “AiutiAMO Verona”, promossa dal Comune di Verona, dalla Fondazione Comunità Veronese e dal gruppo Athesis, con L’Arena, Telearena e RadioVerona, donando la somma di 30.000 euro.
“Ho scelto di contribuire a questa raccolta fondi – spiega il Presidente di Hellas Verona FC – perché le risorse economiche convogliano giorno dopo giorno, ora dopo ora, nell’acquisto di ciò che negli ospedali veronesi è più urgente e scarseggia: dalle mascherine ai tamponi, dai guanti ai respiratori, sino a nuove, preziosissime postazioni di terapia intensiva. In questo modo aiutiamo il personale medico e sanitario che si trova ad affrontare una situazione drammatica e imprevista, supportando anche lo sforzo immane del Comune di Verona che in quest’emergenza si sta prodigando in ogni maniera per il bene della propria comunità e dei singoli cittadini. Esprimo anche sincera ammirazione per la sensibilità dimostrata dal gruppo Athesis, non solo nel divulgare e promuovere la raccolta fondi ma anche nell'essere parte attiva della stessa. Invito tutti a donare quanto possibile: in questo momento ogni contributo, piccolo o grande che sia, è di vitale importanza”.
Per le donazioni è sufficiente fare un bonifico sul conto corrente intestato a Fondazione della Comunità Veronese, con causale Emergenza Coronavirus – AiutiAMO Verona.
Verona - La Lega di Serie A ha reso noto in data odierna, giovedì 19 marzo, che la finale di Coppa Italia Primavera fra Hellas Verona e Fiorentina, inizialmente in programma il 10 aprile prossimo, è rinviata a data da destinarsi.
DISTANTI MA... COMUNICANTI: A CASA DI MASSIMO MARGIOTTA
18/MARZO/2020 - 17:00
Verona - Noi #RestiamoACasa, ma le rubriche di Hellas Verona Channel non si fermano. Perché comunicare, parlare e ascoltare, in un momento come questo dove le relazioni umane sono fisicamente ridotte al minimo, è socialmente utile.
Nelle case e nelle vite dei protagonisti gialloblù, oggi la seconda puntata di 'Distanti ma... comunicanti' ci porta dal Responsabile del Settore Giovanile dell'Hellas Verona Massimo Margiotta.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = CALCIO & CORONAVIRUS: Terzo giocatore positivo al Covid19 in casa JUVENTUS, è Paulo DYBALA. Al MILAN contagiati il direttore tecnico Paolo MALDINI e il figlio Daniel attaccante della Primavera rossonera.
21.03.2020 19:04 - in: Comunicati Ufficiali
COVID-19, terzo giocatore positivo
Il calciatore Paulo Dybala è risultato positivo. In isolamento volontario domiciliare, è asintomatico e sta bene.
Il calciatore Paulo Dybala è stato sottoposto ad esami medici che hanno rivelato la sua positività al Coronavirus-COVID-19. Il calciatore, da mercoledì 11 marzo, in isolamento volontario domiciliare, continuerà ad essere monitorato e a seguire lo stesso regime. Sta bene ed è asintomatico.
FONTE: Juventus.com
21 marzo 2020 NOTA UFFICIALE
AC Milan comunica che il Direttore dell'Area Tecnica del Club Paolo Maldini, venuto a conoscenza di aver avuto un contatto con una persona positiva e avendo in corso sintomi da virosi, è stato sottoposto ieri a tampone che è risultato positivo al Coronavirus. Allo stesso modo il figlio Daniel, attaccante della Primavera rossonera aggregato alla Prima Squadra.
Paolo e Daniel sono in buone condizioni e, dopo aver già trascorso oltre due settimane nella propria abitazione senza contatti esterni, come previsto dai protocolli medico-sanitari prolungheranno la quarantena per i tempi necessari alla completa guarigione clinica.
FONTE: ACMilan.com
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaUdinese Lazović
#VeronaUdinese Baroni
#VeronaUdinese highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 27 Aprile ore 20:45 (Sky Sport/DAZN)
VS
Serie A 34ª Giornata
Classifica
Serie A 2023-2024
Inter
86
Milan
69
Juventus
64
Bologna
62
Roma
55°
Atalanta
54*
Lazio
52
Napoli
49
Fiorentina
47*
Torino
46
Monza
43
Genoa
39
Lecce
35
Cagliari
32
Hellas Verona
31
Empoli
31
Udinese
28°
Frosinone
28
Sassuolo
26
Salernitana
15
* Atalanta e Fiorentina una partita in meno
° Udinese e Roma una partita da terminare dopo la sospensione del 14 Aprile all'Arena di Udine
L'Inter è Campione d'Italia
Ultima partita
Sabato 20 Aprile ore 20:45 (Sky Sport/DAZN)
1-0
Serie A 33ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.