Radio Bella&Monella è la nuova radio ufficiale del Verona e Radio Hellas che fine ha fatto? Si è fermata dal 18 Maggio ma continua (qualunque cosa significhi)... Firmino si mette di traverso per ROMULO che con quella faccia da vittima perenne si guarda bene dal prendere posizione anche quando il suo agente si parla addosso! Ma il rispetto dov'è?
ABBONAMENTI,SUPERATA QUOTA 10.000: Alle ore 21:05 del 27 Giugno i rinnovi sono 10.364
RADIO BELLA&MONELLA È LA NUOVA "OFFICIAL RADIO" DELL'HELLAS VERONA FC, così il presidente SETTI 'La radio è da sempre un mio grande amore, fin da quando ero ragazzo. Sono felice di aver intrapreso un percorso con Radio Bella&Monella, da tanti anni opera nel mondo radiofonico con dei professionisti eccellenti. Sono una radio pluriregionale, sono un'emittente che lavora nel territorio veronese da tempo e la nostra intesa è stata immediata. Mi auguro che possa essere un ascolto piacevole per i nostri tantissimi tifosi che amano questi colori'
...E RADIO HELLAS CHE FINE HA FATTO? Questo quanto riporta la pagina Facebook 'https://www.facebook.com/radiohellas' dedicata alla Radio Scaligera in data 18 Maggio scorso: +++IMPORTANTE: RADIO HELLAS SI FERMA, MA NON FINISCE QUI+++
Con la radiocronaca di questa sera si concludono definitivamente le trasmissioni di RADIO HELLAS. Una bellissima esperienza che purtroppo è giunta al capolinea.
Da domani sulle nostre frequenze in fm torneranno le trasmissioni della radio sulle cui onde abbiamo trasmesso, mentre lo streaming e la app verranno disattivati.
Ringraziamo di cuore tutti gli ascoltatori e le ascoltatrici che ci hanno seguito in questo percorso, ricco di tante emozioni e gioie che abbiamo avuto l'onore e il privilegio di condividere la voi, la tifoseria più bella del mondo.
Ci fermiamo, ma solo per ripartire con nuovi progetti e con rinnovato entusiasmo. Stiamo già lavorando per offrirvi sempre il meglio. Sempre, rigorosamente, all'insegna dei colori Gialloblu.
Chiudiamo come sempre ci siamo salutati in questo anno, ma per l'ultima volta qui: "FORZA HELLAS VERONA!". E soprattutto non con un addio ma con un caloroso ARRIVEDERCI, a molto, molto, presto.
...Boh! Per un po' l'ho seguita giornalmente anch'io poi ho preferito giornalisti... Meno di parte diciamo e ho cambiato definitivamente canale ma non pensavo che il mio pensiero fosse evidentemente condiviso da così tanti...
MA NON PARLATEMI DI ROMULO... Non sono fuori dal mondo e capisco bene gli interessi che stanno dietro le parole (a volte falsamente vere altre veramente false) ma davvero non reggo più la faccia da povera vittima che si è messo il brasiliano ogni qualvolta gli è stato chiesto del suo futuro! Ora il giocatore non si sente più, per lui parla il suo simpaticherrimo agente Firmino che prima negava che l'HELLAS potesse riscattare la metà del suo assistito e ora si sembra mettersi di traverso perchè la società scaligera rilevi l'intero cartellino: Lui fa il suo lavoro che è quello di tenere alta l'attenzione e di conseguenza il prezzo ma in tutto questo il (finto) bravo ragazzo che è sempre stato nelle parole di ROMULO dov'è finito?
Capisco che tenere a bada chi lo gestisce vada contro i suoi interessi e capisco pure che per lui il VERONA sia una squadra come un'altra ma un minimo di rispetto ai tifosi lo vogliamo dare? Caro signor ROMULO chi era lei prima di giocare l'ultima stagione in gialloblù?
La riconoscenza se la tenga pure ma il rispetto da queste parti lo si esige!
DAL GIORGIONE UN 14ENNE DI GRANDI SPERANZE: La società del presidente Orfeo Antonello ha raggiunto l’accordo con l'Hellas Verona per la cessione a titolo definitivo di Enrico POZZEBON: l’attaccante classe 2000 era seguito da numerose società di A e B, ma il progetto dei gialloblù ha convinto il Giorgione, che saluta Pozzebon dopo 4 anni passati insieme...
AMICHEVOLE IL 31 LUGLIO COL SUEDTIROL, si rinnova l'ormai consueta gara tra due squadre che si ritroveranno per il ritiro in Val Ridanna
SETTORE GIOVANILE ALLENATORI '14-'15, confermato PAVANEL alla Primavera novità VITALI per gli Allievi Nazionali...
MANDORLINI-AGROPPI 10 A 0! A 'Serata Mondiale' su RaiSport l'ex tecnico di FIORENTINA e TORINO attacca il mister scaligero 'Parli di gestione del gruppo? Te hai sempre allenato dei bravi ragazzi ma mai dei campioni. Per questo ti è più facile tenere il gruppo unito. Chiunque lasci fuori non ti crea problemi'; grandissimo self-control del sanguigno mister MANDORLINI che, forse memore dei passati scivoloni mediatici, non si è scomposto e ha pacatamente risposto 'Se dici così sei fuori dal mondo. Ho allenato Luca Toni, in assoluto il più grande campione che mi è capitato, e mai ho avuto la minima discussione'...
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
...Così il simpaticherrimo Firmino agente di ROMULO «L’Hellas Verona non ha riscattato e non lo riscatterà, perché la società ha fatto sapere che sarebbe difficile acquistarlo della Fiorentina e trovare l’accordo col calciatore. Il diritto di riscatto era fissato a 3.5 milioni per l’intero cartellino del giocatore. L’offerta di un triennale da parte della società di via Belgio c’è stata, ma non ci ha molto soddisfatti. Io devo pensare al bene e al futuro di Rômulo, questo giocatore è un grande professionista che si è sempre comportato nel migliore dei modi, e quindi merita la giusta valorizzazione. Nonostante il mancato accordo con il Verona c’è un ottimo rapporto e una grande stima reciproca. Saremo sempre grati per l’opportunità che ci ha concesso questa società, principalmente Sogliano, che ha creduto in Rômulo, e Mandorlini, che non ha esitato a dare fiducia al giocatore» HellasLive.it
Pierino FANNA sull'eliminazione dell'ITALIA al primo turno ai Mondiali «Non avevo buone sensazioni fin dall'inizio. Mi dispiace soprattutto per Cesare ma la squadra non gli ha mai dato buone risposte. Non abbiamo mai dimostrato di essere coraggiosi. Prandelli ha puntato troppo su Balotelli, su un giocatore poco affidabile. Atipico e senza nemmeno troppa capacità di difendere palla. Non diciamo più di avere un campione perché lui non lo è. Campioni si diventa dimostrando di esserlo per anni e con continuità, non saltuariamente. Il centrocampo era poi troppo statico, a parte Marchisio. Facile parlare adesso, ora siamo tutti ct ma noi un uomo di riferimento nell'area avversaria l'abbiamo sempre avuto. Vedi Toni e Gilardino. Prandelli ha cercato di colmare la lacuna ruotando tanti giocatori attorno a Balotelli ma senza risultati. Adesso bisogna dare fiducia ai giovani, senza lasciarli andare all'estero appena ne abbiamo uno bravo. Dobbiamo fare sistema. Il calcio italiano ha tanti problemi da anni, aver vinto la coppa nel 2006 li ha solo mascherati» LArena.it
Gigi SACCHETTI sull'eliminazione dell'ITALIA al primo turno ai Mondiali «Prandelli ha fatto fatica a gestire le pressioni», evidenzia Gigi Sacchetti, altro protagonista dello scudetto del Verona «Sicuramente ne avrà avute tante com'era naturale che fosse ma non ha saputo reagire nel modo giusto. È andato in confusione e dimostrato un po' di paura fin dall'inizio. Dopo la vittoria con l'Inghilterra e aver giocato un'ottima partita non c'era motivo di cambiare così tanto col Costarica. Gli errori dell'Italia partono però dalla base. Ho visto gente inutile, che non avrebbe meritato la convocazione. Come Abate e Thiago Motta ad esempio. Non ha avuto coraggio Prandelli, con l'Uruguay, preso dall'ossessione di coprirsi senza pensare mai ad impensierire l'avversario. Tolto Balotelli ha messo dentro Parolo avanzando Verratti che invece a centrocampo con Pirlo stava giocando molto bene, senza avere un minimo di audacia e magari rischiare uno fra Cerci e Insigne. Balotelli? Non è quel fenomeno che tutti dipingono e che i media troppo frequentemente esaltano. Non è un centravanti che fa gol, senza i rigori non arriverebbe alla doppia cifra. E soprattutto non ha quel cuore e quella passione che spesso e volentieri ti fanno andare oltre i tuoi stessi limiti» LArena.it
Nico PENZO sull'eliminazione dell'ITALIA al primo turno ai Mondiali «Prandelli ha fatto fatica a gestire le pressioni. Il problema è di progettualità. Il nostro fallimento nasce dalle basi. Non abbiamo buoni giocatori, in Brasile non abbiamo avuto un vero attaccante. Non lo dico perché vivo a Verona ma uno come Toni sarebbe servito molto. Obiettivamente, tolto Immobile che un po' di profondità te l'assicura, non avevamo una prima punta perché Balotelli non lo è e così eravamo pieni di esterni fra Cerci, Insigne e Candreva ma in mezzo all'area di rigore non puoi non avere uno capace di sfruttare i cross. Toni doveva andare in Brasile, ma anche Gilardino ci stava nei ventitrè. Qualche certezza la Serie A l'ha suggerita, anche se non era gente giovanissima. Alla fine però si sono salvati quelli della vecchia guardia, non gli ultimi arrivati. Noi andavamo in Brasile per giocarci al massimo cinque o sei partite e certi giocatori in un torneo di venti giorni potevano fare la differenza. Quel che mi ha lasciato molto perplesso è stato l'aver schierato tre formazioni diverse cambiando tre volte modulo. E alla fine ci siamo ridotti a cercare di risolvere i nostri problemi con le giocate dei singoli. Il calcio sarà anche cambiato ma in fondo rimarrà sempre un gioco di squadra» LArena.it
Così Claudio CALVETTI responsabile del Settore Giovanile gialloblù «Quest'anno abbiamo avuto una stagione soddisfacente, siamo partiti da un livello e siamo riusciti migliorarlo. La società crede molto nello sviluppo del Settore Giovanile, c'è un'attenzione diversa ed io ho il pieno supporto di tutti i dirigenti per cercare di portare le nostre squadre ad un livello competitivo, con la prospettiva di formare qualche calciatore utile alla prima squadra. E' questo l'obiettivo primario. Uno dei motivi di soddisfazione di questa stagione è il debutto di Godfred Donsah in Serie A, un risultato storico anche per l'Hellas Verona, in quanto è il secondo calciatore più giovane ad aver esordito nella massima serie con la maglia gialloblù, dopo Ferdinando Gasparini. Altri tre ragazzi sono stati in panchina ed hanno seguito la prima squadra nella tournée brasiliana, e questo è molto importante. Sono felice di questa annata, il difficile verrà andando avanti perché vogliamo migliorare quanto fatto durante la stagione. Abbiamo confermato Massimo Pavanel come allenatore della Primavera, che personalmente ritengo una persona molto importante. Negli Allievi Nazionali avremo un ragazzo giovane ed appassionato, Andrea Vitali, che ha giù avuto esperienze nel Monza e nella Pro Vercelli, mentre gli Allievi Regionali saranno affidati a Davide Pellegrini. Nei Giovanissimi Nazionali, autori di un grande campionato, è riconfermato Leonardo Ventura. Le partite casalinghe della Primavera verranno sempre giocate a Vigasio, dove ci siamo trovati molto bene, gli allenamenti, invece, verranno svolti all'Antistadio, campo che per tanti anni è stato un punto focale per tutta la città di Verona. La conferma di Pavanel? Non c'è stato alcun dubbio, ho la massima stima nei suoi confronti e tra noi c'è un dialogo continuo. E' un allenatore fondamentale per la crescita dei ragazzi» HellasVerona.it
Mister MANDORLINI «Il futuro di Iturbe? Non dovete fare queste domande a me. È un calciatore fantastico, pronto per una grande squadra. È un ragazzo con doti incredibili, mi piacerebbe restasse ancora a Verona per continuare la sua maturazione. Trovare un altro come lui sarebbe bello ma è difficile, riconfermarci non sarà facile. Se andrà alla Roma o alla Juve? Non lo so, magari fra i due litiganti gode un terzo. Romulo? Ha fatto una grande stagione ed ha dimostrato di essere anche un grande uomo, essendo sincero fino in fondo comunicando le sue condizioni fisiche con Prandelli. Giocatori insostituibili? In principio nessuno è insostituibile, ma lo si diventa. Per noi lo è stato Luca Toni in questa stagione, ripartiremo da lui anche il prossimo anno. Credo che come attaccante sarebbe stato utile al Mondiale, ma ormai la scelta è stata fatta. Negli negli ultimi 20 minuti della partita contro la Costa Rica, quando serviva arrivare subito in area con fisicità, Toni sarebbe stato fondamentale. Quando non si riesce a costruire, quando si è stanchi, ci vogliono soluzioni diverse per andare all'attacco e, a questa Nazionale, un po' di fisicità manca. L'Italia al Mondiale? È una grande squadra, e come tale ha giocato una grandissima partita di esordio. Andando oltre i discorsi sul modulo, occorre preparare una partita alla volta. Con Suarez e Cavani ci vorrà sicuramente più solidità nella parte centrale della difesa, mentre gli esterni offensivi, che non sono stati splendidi nelle prime due gare, potrebbero essere sostituiti da due punte centrali. Non credo che queste avrebbero problemi ad essere servite, vista la presenza a centrocampo di Pirlo e Verratti, bravi a passare la palla. Può essere la partita di Immobile, uno abituato ad attaccare la profondità come piace a me. Ho comunque grande fiducia, contro l'Uruguay possiamo fare una grande partita» LArena.it
MONDIALI: GERMANIA di misura sugli USA ma entrambe sono promosse; agli ottavi anche il BELGIO che, pure in inferiorità numerica, batte anche la COREA DEL SUD e chiude al primo posto del Girone H con 3 vittorie su 3! La RUSSIA impatta con l'ALGERIA che festeggia un risultato storico raggiungendo per la prima volta le 16 squadre migliori al mondo... Vittoria inutile della BOSNIA sull'IRAN, agli ottavi l'ARGENTINA che pur battendo 3 a 2 la NIGERIA non la elimina a favore degli asiatici. ITALIA a casa meritatamente nonostante le discutibilissime scelte del signor Marco Antonio Rodriguez Moreno (nomen omen): L'URUGUAY avrebbe vinto i punti e del resto se in 180 minuti si tira in porta un paio di volte qualche problema ci sarà... GHANA 2-2 GERMANIA! I tedeschi impattano contro gli africani autori di una gran partita... KLOSE salva i suoi e con 15 gol al mondiale eguaglia il primato di RONALDO. L'1 a 0 della NIGERIA sulla BOSNIA condanna PJANIC e compagni... Che fatica per l'ARGENTINA con l'IRAN! MESSI risolve al 91°. FRANCIA senza pietà sulla SVIZZERA! FINISCE 5 a 2 per i 'Galletti'... L'ECUADOR di rimonta sull'HONDURAS!
NBA: Arriva il quinto italiano tra i giocatori di basket più forti del globo, si tratta di Alessandro GENTILE ingaggiato dai ROCKETS...
SPOT MONDIALI, la RAI chiamata in causa per 7 milioni di Euro a causa dell'uso improprio dell'immagine del Cristo Redentore che domina Rio de Janeiro...
VITA DA EX: Leo COLUCCI, ex capitano dell'HELLAS attualmente alla guida degli Allievi Nazionali del BOLOGNA, prossimo allenatore del FOGGIA in Lega Pro?. Pippo INZAGHI è il nuovo allenatore del MILAN con un contratto biennale; esonerato SEEDORF che continuerà a percepire un ingaggio fino al 2016 (o si accaserà da qualche altra parte)
L’Hellas Verona non riscatterà Romulo
Il futuro di Romulo è una delle priorità in casa Verona, insieme a quella di Juan Manuel Iturbe. Secondo Alex Firmino, agente del calciatore italo-brasiliano in prestito dalla Fiorentina, Romulo lascerà definitivamente il club gialloblù.
Questo quanto raccontato dal procuratore sudamericano ai microfoni di HELLAS LIVE
L’Hellas Verona ha riscattato Romulo dalla Fiorentina?
-In realtà loro non l’hanno riscattato e non lo riscatteranno, perché la società (Hellas Verona, ndr) ha fatto sapere che sarebbe difficile acquistarlo della Fiorentina e trovare l’accordo col calciatore-.
Il riscatto era stato pattuito a 3 milioni di euro col club viola, conferma?
-Il diritto di riscatto è fissato a 3.5 milioni per l’intero cartellino del giocatore-.
Conferma l’offerta triennale da parte del club di via Belgio per Romulo?
-L’offerta c’è stata, ma non ci ha molto soddisfatti. Io devo pensare al bene e al futuro di Rômulo, questo giocatore è un grande professionista che si è sempre comportato nel migliore dei modi, e quindi merita la giusta valorizzazione. Nonostante il mancato accordo con il Verona c’è un ottimo rapporto e una grande stima reciproca. Saremo sempre grati per l’opportunità che ci ha concesso questa società, principalmente Sogliano, che ha creduto in Rômulo, e Mandorlini, che non ha esitato a dare fiducia al giocatore-.
Su Romulo ci sono Juventus e Roma. Chi è in vantaggio?
-In realtà ci sono anche altri club che vogliono Rômulo, però se devo parlare di queste due squadre, dico che me piacciono entrambe. Tutto dipenderà del progetto che ci proporranno – ha spiegato l’agente a HELLAS LIVE – dobbiamo ragionare in questo modo: lui sta giocando benissimo e sarebbe un peccato andare a recitare un ruolo da comprimario e magari finire in panchina. Non esiste un contratto che consegni la certezza di essere sempre titolare, però dobbiamo studiare con attenzione tutte le varie possibilità-.
Il valore di mercato di Romulo è vicino ai 10 milioni?
-Il valore dipende dalla squadra che lo acquisterà. Ho in testa quanto vale Rômulo oggi, però non lo posso dire agli altri…-.
FONTE: HellasLive.it
Il Giorgione cede due giovani all'Hellas Verona e al Cittadella
Sono gli attaccanti Enrico Pozzebon ('00) e Daniel Villanova ('97)
Due giovani promesse del Giorgione trovano casa in club professionistici. La società del presidente Orfeo Antonello ha raggiunto l’accordo con l'Hellas Verona per la cessione a titolo definitivo di Enrico Pozzebon: l’attaccante classe 2000 era seguito da numerose società di A e B, ma il progetto dei gialloblù ha convinto il Giorgione, che saluta Pozzebon dopo 4 anni passati insieme. L’altro accordo è con la Primavera del Cittadella: prestito oneroso con diritto di riscatto per Daniel Villanova (attaccante 1997). Villanova arriva dal prestito al Cesena e faceva parte del “dream team” 1997 allenato da Marchesini nell’annata Giovanissimi sperimentali e regionali. Gruppo che ha visto andare l’attaccante Nicolò Pozzebon alla Juventus (ora alle finali Allievi nazionali), il centrocampista Andrea Sitta in prestito al Vicenza (capitano della squadra Allievi) e Tommaso Bortot acquisito dal Bassano, con tre presenze in Lega Pro.
FONTE: VenetoGol.it
AMICHEVOLE ESTIVA SÜDTIROL-HELLAS VERONA
Anche quest'estate si rinnova la tradizionale amichevole estiva fra FC Südtirol e Hellas Verona che si giocherà il 31 luglio a Stanghe.
Si tratta per così dire di un'amichevole in famiglia, visto e considerato che sia il club biancorosso che quello gialloblu hanno scelto come sede del loro ritiro estivo la Val Ridanna. L'FC Südtirol svolgerà la preparazione estiva a Racines dal 20 luglio al 1° agosto prossimi.
Fonte: SÜDTIROL
FONTE: Lega-Pro.com
Amichevoli estive FC Südtirol-Hellas Verona
Data: Martedì, 24.06.2014, 11:23
Anche quest’estate si rinnova la tradizionale amichevole estiva fra FC Südtirol e Hellas Verona, con gli scaligeri che sono reduci da un più che lusinghiero 10° posto nello scorso campionato di serie A. Si tratta per così dire di un’amichevole in famiglia, visto e considerato che sia il club biancorosso che quello gialloblu hanno scelto come sede del loro ritiro estivo la Val Ridanna, soggiornando entrambi in luglio a Racines presso l’Hotel Schneeberg della famiglia Kruselburger. Gli stessi titolari del rinomato resort hanno favorito la riedizione dell’ormai immancabile amichevole estiva fra biancorossi e gialloblu, che incroceranno i tacchetti sul campo di Stanghe di Racines giovedì 31 luglio con calcio d’inizio fissato alle ore 18.
L’FC Südtirol sarà in ritiro a Racines dal 20 luglio al 1° agosto prossimi. Capitan Kiem e compagni soggiorneranno, come già detto, all’Hotel Schneeberg, mentre per gli allenamenti si avvarranno dell’impianto sportivo di Vipiteno, dove potranno disporre di due campi in erba naturale. E’ il terzo anno di fila che il club biancorosso sceglie la Val Ridanna e Vipiteno come sede della preparazione estiva della prima squadra.
FONTE: GoInfo.IT
Hellas, il 19 luglio si riparte!
Dal 19 luglio al 3 agosto l'Hellas Verona sarà ospite nello splendido hotel Schneeberg e svolgerà la preparazione nei magnifici impianti della Val Ridanna. Un'occasione per tutti i tifosi, per stare vicini ai propri campioni e per vivere totalmente l'esperienza estiva con i colori gialloblù addosso. Con l'occasione la società gialloblù ricorda ai vecchi abbonati le seguenti scadenze per rinnovare l'abbonamento. 27 giugno: ultimo giorno disponibile per la prelazione ai vecchi abbonati. 28-30 giugno: prelazione esclusiva riservata ai vecchi abbonati nei settori S e R di Poltronissime Ovest per poter scegliere un nuovo posto. Sarà effettuata solo presso i box dello stadio Bentegodi. 1-5 luglio: prelazione riservata ai vecchi abbonati che vogliono cambiare posto. 7 luglio: la vendita libera, riservata ai nuovi abbonati, inizierà lunedì 7 luglio.
Lorenzo Morandini
FONTE: Liguria.IamCalcio.it
SERATA MONDIALE Toni il più grande
Scintille con Agroppi
22/06/2014 22:09
Scintille su Raisport alla trasmissione "Serata Mondiale" con Aldo Agroppi (ex bandiera del Torino e allenatore fra le altre anche della Fiorentina) che ha attaccato Andrea Mandorlini: "Parli di gestione del gruppo? Te hai sempre allenato dei bravi ragazzi ma mai dei campioni. Per questo ti è più facile tenere il gruppo unito. Chiunque lasci fuori non ti crea problemi" ha detto Agroppi. Molto pacata la risposta di Mandorlini: "Se dici così sei fuori dal mondo. Ho allenato Luca Toni, in assoluto il più grande campione che mi è capitato, e mai ho avuto la minima discussione". Agroppi ha poi apostrofato ancora il tecnico del Verona che con estrema signorilità ha voluto chiudere la polemica meritandosi l'applauso dello studio. (A.B.)
FONTE: TGGialloBlu.it
Verona, la Nazionale "stanca"? La frecciata di Mandorlini: "Toni sarebbe stato fondamentale" Il mister gialloblù non si tira indietro sulle polemiche per la figuraccia rimediata dall'Italia contro la Costa Rica in Brasile: "Serviva fisicità in area in quei 20 minuti finali e Luca sarebbe stato lì per garantirla"
Mister Andrea Mandorlini non smentisce la sua peculiarità di non avere peli sulla lingua e la frecciata sembra essere diretta al collega della Nazionale, Cesare Prandelli, subissato di critiche per l'ultima partita perduta ai Mondiali in Brasile contro il Costa Rica. Dal suo arco ha infatti scoccato quella in merito alla mancata convocazione di Luca Toni nella rosa dei 23 per la Coppa del Mondo. Mandorlini, ospite durante la trasmissione "Serata Mondiale", in onda su RaiSport 1 e condotta dal giornalista Paolo Paganini ha ribadito il concetto secondo cui Toni per l'Hellas Verona è insostituibile.
"In principio nessuno è insostituibile, ma lo si diventa - ha spiegato il tecnico gialloblù -. Per noi lo è stato Luca Toni in questa stagione, ripartiremo da lui anche il prossimo anno. Credo che come attaccante sarebbe stato utile al Mondiale, ma ormai la scelta è stata fatta. Negli negli ultimi 20 minuti della partita contro la Costa Rica, quando serviva arrivare subito in area con fisicità, Toni sarebbe stato fondamentale. Quando non si riesce a costruire, quando si è stanchi, ci vogliono soluzioni diverse per andare all'attacco e, a questa Nazionale, un po' di fisicità manca".
E sull'Italia al Mondiale Mandorlini sembra avere le idee chiare ma lontane da quell'ormai famigerata abitudine secondo cui "in Italia esistono 60 milioni di allenatori dell'Italia in campo". Spiega il mister di Verona che "l'Italia è una grande squadra, e come tale ha giocato una grandissima partita di esordio. Andando oltre i discorsi sul modulo, occorre preparare una partita alla volta. Con Suarez e Cavani ci vorrà sicuramente più solidità nella parte centrale della difesa, mentre gli esterni offensivi, che non sono stati splendidi nelle prime due gare, potrebbero essere sostituiti da due punte centrali. Non credo che queste avrebbero problemi ad essere servite, vista la presenza a centrocampo di Pirlo e Verratti, bravi a passare la palla. Ho comunque grande fiducia, contro l'Uruguay possiamo fare una grande partita. La favorita del Mondiale? Germania e Brasile sono sullo stesso piano, appena sotto metto l'Argentina".
Glissa, ma non troppo, invece, sull'interessa manifestato sul campioncino in maglia gialloblù, Iturbe. "Non dovete fare domande sul suo futuro a me. Manuel un calciatore fantastico, pronto per una grande squadra. E' un ragazzo con doti incredibili, mi piacerebbe restasse ancora a Verona per continuare la sua maturazione. Trovare un altro come lui sarebbe bello ma è difficile, riconfermarci non sarà facile".
FONTE: VeronaSera.it
26.06.2014 «Crediamo nei giovani, cresceremo»
Calvetti si gode l'annata appena chiusa: «Abbiamo due o tre ragazzi di valore Ora bisogna confermarsi»
Ci vuole tempo per costruire un buon settore giovanile. Il Verona non ha fretta, coi più piccoli non serve. «Ci vogliono dai tre ai cinque anni», spiegava ieri Claudio Calvetti, responsabile del vivaio dell'Hellas che a Peschiera ha fissato i primi paletti della nuova stagione. La novità è Andrea Vitali agli allievi nazionali, uno passato fra Monza, Varese e Pro Vercelli. Il resto è tutto come prima. Massimo Pavanel si è guadagnato la conferma alla Primavera, Davide Pellegrini prende il primo anno di allievi, Leonardo Ventura resta ai giovanissimi nazionali.
Calvetti ha girato il mondo, sa che il settore giovanile si crea dal territorio e si impreziosisce con quel che arriva da fuori. «Ho visto Iturbe ai mondiali Under 20 in Perù, era già un giocatore straordinario», racconta Calvetti, un carattere bello focoso ma anche tanta competenza e la consapevolezza che l'Hellas non dovrà più trascurare più il territorio, là dove il Verona negli anni ha concesso campo libero al Chievo. «Anche se il talento cresce ovunque. A Malta come a Cipro. Può essere anche una fatalità se non ne sono nati molti a Verona. Non dimentichiamo che qui ci sono due settori giovanili molto competitivi», il punto di vista di Calvetti, coi piedi per terra dopo una stagione definita per certi versi «oltre le aspettative».
Il discorso è lo stesso che vale per la prima squadra: «Il difficile sarà confermarsi, non abbiamo ancora una catena che naturalmente può darci in casa un ricambio di squadra in squadra partendo dalle basi ma ci stiamo lavorando anche grazie all'appoggio di Sean Sogliano e di una società che vorrebbe arrivare a formare giocatori importanti». I giovanissimi nazionali fra le prime sedici in Italia e la Primavera in corsa fino all'ultimo per raggiungere le fasi finali nazionali sono stati due esempi tangibili di un'opera partita bene ma che è solo agli inizi. «Vogliamo migliorare, vincere anche questa sfida», ha proseguito Calvetti, che ha già visto debuttare con l'Hellas dei grandi l'ottimo Donsah, il secondo più giovane esordiente con la maglia dell'Hellas in Serie A dopo Nando Gasparini.
La Primavera, che giocherà a Vigasio e si allenerà all'antistadio «Guido Tavellin», avrà poco dagli allievi nazionali ma potrà contare su una buona base in attesa di capire quel che sarà dei più bravi.
Da Gatto ad Alba, da Zaccagni a Fares. Presto ancora.
L'Hellas sta pescando anche fuori dal Veneto a partire dai giovanissimi, l'anno prossimo la classe Duemila.
Vista dal basso, almeno agli occhi di Calvetti, la crisi del calcio italiano ha perché molto chiari: «Non c'è cultura di settore giovanile, mancano le strutture. Possibile che in Serie A sia titolare fra i 1994 solo Berardi? A vent'anni mica sei così bambino. Il Verona? Due o tre ragazzi di un certo valore noi li abbiamo, continueremo su questa strada per dare ad altri l'opportunità che ha avuto ad esempio Jorginho. Noi ci crediamo».
A.D.P.
I veronesi: «Italia, squadra povera di coraggio e idee»
Fanna: «Cesare, mi spiace, ma Balo non è affidabile» Penzo: «Ci è mancata la qualità. E pure Luca Toni...»
La soluzione era fra le mura di Verona. Almeno una. L'Italia a casa dopo il disastro in Brasile è un assist troppo facile per ripetere quel che in fondo era piuttosto evidente già da tempo. Sarebbe bastato dare ascolto al campionato, non solo perché Luca Toni gioca nell'Hellas. Il giorno dopo, con le ossa rotta, la sconfitta ha anche tanti altri perché.
Quello brasiliano è stato il fallimento di tutti.
VECCHI PROBLEMI. Perplesso Pierino Fanna, compagno di squadra di Cesare Prandelli alla Juve e suo vice sulle panchina di Verona e Venezia. «Non avevo buone sensazioni fin dall'inizio. Mi dispiace soprattutto per Cesare», racconta la leggenda dell'Hellas, «ma la squadra non gli ha mai dato buone risposte. Non abbiamo mai dimostrato di essere coraggiosi. Prandelli ha puntato troppo su Balotelli, su un giocatore poco affidabile. Atipico e senza nemmeno troppa capacità di difendere palla. Non diciamo più di avere un campione perché lui non lo è. Campioni si diventa dimostrando di esserlo per anni e con continuità, non saltuariamente».
Quanto al centrocampo «era troppo statico, a parte Marchisio. Facile parlare adesso, ora siamo tutti ct ma noi un uomo di riferimento nell'area avversaria l'abbiamo sempre avuto. Vedi Toni e Gilardino. Prandelli ha cercato di colmare la lacuna ruotando tanti giocatori attorno a Balotelli ma senza risultati. Adesso bisogna dare fiducia ai giovani, senza lasciarli andare all'estero appena ne abbiamo uno bravo. Dobbiamo fare sistema. Il calcio italiano ha tanti problemi da anni, aver vinto la coppa nel 2006 li ha solo mascherati».
IDEE POCHE E CONFUSE. «Prandelli ha fatto fatica a gestire le pressioni», evidenzia Gigi Sacchetti, altro protagonista dello scudetto del Verona. «Sicuramente ne avrà avute tante com'era naturale che fosse ma non ha saputo reagire nel modo giusto. È andato in confusione e dimostrato un po' di paura fin dall'inizio. Dopo la vittoria con l'Inghilterra e aver giocato un'ottima partita non c'era motivo di cambiare così tanto col Costarica. Gli errori dell'Italia partono però dalla base. Ho visto gente inutile, che non avrebbe meritato la convocazione. Come Abate e Thiago Motta ad esempio».
E ancora: «Non ha avuto coraggio Prandelli, con l'Uruguay, preso dall'ossessione di coprirsi senza pensare mai ad impensierire l'avversario. Tolto Balotelli ha messo dentro Parolo avanzando Verratti che invece a centrocampo con Pirlo stava giocando molto bene, senza avere un minimo di audacia e magari rischiare uno fra Cerci e Insigne. Balotelli? Non è quel fenomeno che tutti dipingono e che i media troppo frequentemente esaltano. Non è un centravanti che fa gol, senza i rigori non arriverebbe alla doppia cifra. E soprattutto non ha quel cuore e quella passione che spesso e volentieri ti fanno andare oltre i tuoi stessi limiti».
POVERA SERIE A. «Il problema è di progettualità», rileva Nico Penzo, con Prandelli alla Juve nella stagione 1983-'84. «Il nostro fallimento nasce dalle basi. Non abbiamo buoni giocatori, in Brasile non abbiamo avuto un vero attaccante. Non lo dico perché vivo a Verona ma uno come Toni sarebbe servito molto. Obiettivamente, tolto Immobile che un po' di profondità te l'assicura, non avevamo una prima punta».
Perché «Balotelli non lo è». Così «eravamo pieni di esterni fra Cerci, Insigne e Candreva ma in mezzo all'area di rigore non puoi non avere uno capace di sfruttare i cross. Toni doveva andare in Brasile, ma anche Gilardino ci stava nei ventitrè. Qualche certezza la Serie A l'ha suggerita, anche se non era gente giovanissima. Alla fine però si sono salvati quelli della vecchia guardia, non gli ultimi arrivati. Noi andavamo in Brasile per giocarci al massimo cinque o sei partite e certi giocatori in un torneo di venti giorni potevano fare la differenza. Quel che mi ha lasciato molto perplesso è stato l'aver schierato tre formazioni diverse cambiando tre volte modulo. E alla fine ci siamo ridotti a cercare di risolvere i nostri problemi con le giocate dei singoli. Il calcio sarà anche cambiato ma in fondo rimarrà sempre un gioco di squadra».
Alessandro De Pietro
25.06.2014 L'Hellas sceglie Lucas, Villalba o Chanturia?
Il nodo extracomunitari crea un mercato nel mercato Due i posti disponibili. Per il diesse tante opzioni La Juve nell'affare Iturbe mette Jefferson Montero
Due giocatori. Non di più. Due ingressi da extracomunitari. Occhio al Sudamerica soprattutto, ma non solo. Il Verona è attentissimo, vuole scegliere bene, distribuendo con cura gli assi a disposizione. Ci lavora da un anno l'Hellas, che ha raccolto per il mondo talenti più o meno utili alla causa.
SCATTO DA LUCAS. Vecchio pallino Lucas Evangelista, brasiliano del San Paolo, società con cui Sean Sogliano è in ottimi rapporti e dove è stato due volte ai primi di giugno a cavallo della tournée del Verona. Diciannove anni di qualità pura, velocissimo, di tecnica superiore e già Nazionale Under 20, Evangelista è stato costantemente sotto attenta osservazione. Grande talento, prospetto sicuro. Mezzapunta o esterno d'attacco. Il Verona c'è.
Altra idea, stavolta della Roma: piazzare all'Hellas il turco Ucan. Pure extracomunitario.
ISTINTO GEORGIANO. Giorgi Chanturia è del Verona già gennaio, preso dal Vitesse e parcheggiato al Cluj dove però ha giocato poco a causa di un infortunio da cui sta recuperando attraverso le cure dello staff medico dell'Hellas a Peschiera. Il funambolico ventunenne georgiano passato giovanissimo dal Barcellona e sondato anche dal Chelsea assicura fantasia e colpi di genio. Il talento non è in discussione, ideale tassello specie se il Verona dovesse sistemarsi in campo con due attaccanti ed un trequartista come suggerisce la ricerca sul mercato di tante seconde punte, da Jonas a Quagliarella, o di giocatori capaci di giocare fra le linee.
ARGENTINO DEFILATO. Sogliano non ha perso di vista Tito Villalba, ventenne esterno argentino del San Lorenzo de Almagro osservato dal vivo a fine aprile a Buenos Aires nell'andata degli ottavi di Copa Libertadores contro il Gremio. La sua prestazione non fu mirabolante, specie se raffrontata ai livelli toccati da Iturbe, ma il suo profilo non è stato dimenticato. Il problema è che la favola del San Lorenzo nella Champions League del Sudamerica è proseguita, nonostante fosse testa di serie numero quindici quando è entrato negli ottavi. Il San Lorenzo, che ha eliminato ai quarti il Cruzeiro ed ora se la vedrà coi boliviani del Bolivar nelle semifinali in programma il 22 e 29 luglio, ha bloccato ogni trattativa per Villalba fino alla fine della Libertadores. E la gara di ritorno della finalissima si gioca il 13 agosto, probabilmente quando i giochi di mercato saranno fatti. O quasi.
VELOCITÀ E NON SOLO. È una delle idee della Juve per accontentare l'Hellas ed avvicinarsi ad Iturbe. Jefferson Montero è ragazzo rapido, esterno d'attacco ma anche seconda punta o trequartista, nazionale dell'Ecuador dai diciotto anni. A ventiquattro la sua carriera parla già di un'esperienza in Spagna con Villareal, Levante e Betis per poi sistemarsi al Morelia, club messicano che ne detiene il cartellino. Montero, in scadenza del 2015, costa dai quattro ai cinque milioni. Con l'Ecuador si è già messo in luce ai Mondiali del Brasile. La Juve lo tiene d'occhio, pronta ad inserirlo come contropartita tecnica di pregio. Gli altri sono Marques, Jankovic e Cirigliano. Un mercato nel mercato, dove non c'è spazio per errori. Due nomi. Meglio se di prospettiva. Anche per questo l'Hellas, che ha in mano una lunga lista, vuole prendersi tutto il tempo possibile.
Alessandro De Pietro
25.06.2014 Hellas, futuro nel segno del settore giovanile
VERONA. Il Verona guarda avanti. Non solo Iturbe e Romulo, ma anche un settore giovanile che cresce. «Due o tre ragazzi di un certo valore noi li abbiamo, continueremo su questa strada per dare ad altri l’opportunità che ha avuto ad esempio Jorginho e quest'anno Donsah. Noi ci crediamo», ha evidenziato stamattina Claudio Calvetti, responsabile del settore giovanile del Verona che a Peschiera ha presentato le linee-guida della prossima stagione.
Fra gli allenatori nuovo solo quello degli Allievi Nazionali, ora in mano ad Andrea Vitali che in passato è stato a Monza, Varese e Pro Vercelli. D’obbligo le conferme di Massimo Pavanel alla Primavera e Leonardo Ventura ai Giovanissimi Nazionali. Gli Allievi regionali saranno di Davide Pellegrini. La Primavera giocherà ancora a Vigasio e si allenerà all’antistadio «Guido Tavellin».
23.06.2014 Mandorlini: «Se l’Italia avesse avuto Toni...»
VERONA. «Le mie favorite? Brasile e Germania, un gradino sotto metto l’Argentina». Andrea Mandorlini ha giocato in anticipo i Campionati del mondo, ieri sera ospite di Rai Sport 1 in collegamento da Ravenna durante la trasmissione «Serata Mondiale», ma parlato anche del suo Verona e del mercato.
«Il futuro di Iturbe? Non dovete fare queste domande a me. È un calciatore fantastico, pronto per una grande squadra. È un ragazzo con doti incredibili, mi piacerebbe restasse ancora a Verona per continuare la sua maturazione. Trovare un altro come lui sarebbe bello ma è difficile, riconfermarci non sarà facile. Se andrà alla Roma o alla Juve? Non lo so, magari fra i due litiganti gode un terzo. Romulo? Ha fatto una grande stagione ed ha dimostrato di essere anche un grande uomo, essendo sincero fino in fondo comunicando le sue condizioni fisiche con Prandelli».
E ancora: «Giocatori insostituibili? In principio nessuno è insostituibile, ma lo si diventa. Per noi lo è stato Luca Toni in questa stagione, ripartiremo da lui anche il prossimo anno. Credo che come attaccante sarebbe stato utile al Mondiale, ma ormai la scelta è stata fatta. Negli negli ultimi 20 minuti della partita contro la Costa Rica, quando serviva arrivare subito in area con fisicità, Toni sarebbe stato fondamentale. Quando non si riesce a costruire, quando si è stanchi, ci vogliono soluzioni diverse per andare all'attacco e, a questa Nazionale, un po' di fisicità manca».
L'Italia al Mondiale? «È una grande squadra, e come tale ha giocato una grandissima partita di esordio. Andando oltre i discorsi sul modulo, occorre preparare una partita alla volta. Con Suarez e Cavani ci vorrà sicuramente più solidità nella parte centrale della difesa, mentre gli esterni offensivi, che non sono stati splendidi nelle prime due gare, potrebbero essere sostituiti da due punte centrali. Non credo che queste avrebbero problemi ad essere servite, vista la presenza a centrocampo di Pirlo e Verratti, bravi a passare la palla. Può essere la partita di Immobile, uno abituato ad attaccare la profondità come piace a me. Ho comunque grande fiducia, contro l'Uruguay possiamo fare una grande partita».
Alessandro De Pietro
23.06.2014 Rientrati anche Cocco ed Esposito
L'attaccante prestato pure al Beira Mar e il playmaker del salto in B sono in attesa di una nuova destinazione
Di nuovo a casa, in attesa di nuova destinazione.
Il Verona ha tanti giocatori in giro per l'Italia, che torneranno tutti alla base.
A partire dal difensore centrale Matteo Bianchetti, da gennaio allo Spezia, per il quale è appena stata rinnovata la comproprietà con l'Inter.
Il promettente vicecampione d'Europa con l'Under 21 continua ad essere ritenuto un giocatore importante in prospettiva, elemento che secondo i piani dell'Hellas potrebbe diventare un punto fermo della difesa. In attesa della definitiva maturazione.
DE COL E RAGATZU. Da Lanciano rientrerà Filippo De Col, ventenne terzino destro che fino a due stagioni fa era al Legnago in Serie D e protagonista in Abruzzo di un campionato da 36 presenze, titolare in cadetteria dopo l'esperienza in Prima Divisione con la Virtus Entella. Sempre al Lanciano ha visto invece poco il campo Daniele Ragatzu, ceduto in prestito a gennaio, uomo di fantasia che il Verona prese svincolato dal Cagliari. Per Ragatzu ha bussato il Perugia, neopromossa in Serie B che vuole anche Francesco Zampano, difensore esterno sinistro classe 1993 impiegato regolarmente alla Juve Stabia retrocessa in Lega Pro e compagno all'Entella proprio di De Col.
Faccia già più conosciuta quella di Alessandro Sgrigna, che l'anno scorso ha contribuito con 31 partite e cinque gol al buon campionato del Carpi.
Di passaggio pure Simon Laner, altro eccellente protagonista della cavalcata dell'Hellas in Serie B e sfortunatissimo al Novara, dove ha subito un grave infortunio dal quale sta recuperando.
GLI «SPEZZINI». Rivedrà Verona, magari solo per qualche giorno pure Nicola Ferrari, ceduto l'estate scorsa in prestito allo Spezia dopo che l'Hellas gli prolungò il contratto fino al 2015. Con lui c'è Alessandro Carrozza, altro prestito secco allo Spezia dove ha segnato due gol in 17 gare contro le 7 in 24 di Ferrari.
Titolare a Brescia è stato Paolo Grossi, esterno d'attacco che ha concluso la stagione con 32 presenze.
Del Verona della promozione resta dell'Hellas tutto il cartellino di Andrea Cocco, che ha vissuto un'annata poco felice fra Reggina ed il Beira Mar in Portogallo.
E sotto contratto col Verona c'è ancora Gennaro Esposito, antico acquisto dal Gallipoli legato all'Hellas da un altro anno di contratto ad un ingaggio da Serie A.
Sean Sogliano l'ha prestato prima al Perugia, poi alla Salernitana dove non ha quasi mai giocato. Una palla al piede che il Verona si toglierà solo il prossimo giugno.
A.D.P
FONTE: LArena.it
Abbonamenti 14-15: i rinnovi sono 10.364
Postata il 27/06/2014 alle ore 21:05
VERONA - Abbonamenti rinnovati: 10.364. Si è chiusa con questo dato la prima fase della campagna abbonamenti 2014-15, dedicata alla prelazione per i vecchi abbonati.
ABBONAMENTI 14-15 - INFO UTILI
Sabato 28 e lunedì 30 giugno: esclusivamente presso il Box 1 dello stadio, prelazione riservata ai vecchi abbonati nei settori S e R di Poltronissime Ovest per poter scegliere un nuovo posto.
Da martedì 1 a sabato 5 luglio: prelazione vecchi abbonati che vogliono cambiare posto.
Da lunedì 7 luglio: inizio vendita libera.
Ufficio Stampa
Radio Bellla&Monella - official radio dell'Hellas Verona
Postata il 27/06/2014 alle ore 19:00
VERONA - Radio Bellla&Monella è la nuova "official radio" dell'Hellas Verona FC. Nasce così la partnership che prevede un accordo di esclusiva con il club gialloblù per la stagione 2014-15: saprete tutto in anticipo, tante notizie ma anche tanta musica su Radio Bellla&Monella. A partire dal 1° luglio, giorno in cui sarà "on air" il primo programma dedicato all'Hellas Verona. E potrete essere direttamente voi i protagonisti, perché il nuovo studio è stato realizzato nel centro commerciale "La Grande Mela" di Lugagnano di Sona: sarà questa la casa radiofonica dei gialloblù a contatto diretto con i tifosi.
QUESTO E' IL VERONA - E' la trasmissione che tutti i giorni racconterà il mondo dell'Hellas Verona. "Questo è il Verona" sarà diviso in due appuntamenti quotidiani dal lunedì al sabato (dalle ore 12 alle ore 13; dalle ore 19 alle ore 20): interviste, collegamenti, i commenti dei tifosi, il racconto della giornata del Verona e i grandi protagonisti ospiti in studio. Ecco come sarà la trasmissione del tifoso gialloblù che vorrà sapere tutto quello che accade intorno all'Hellas Verona. Con Radio Bellla&Monella i supporter del Verona saranno sempre aggiornati in tempo reale: dalle ultime notizie di calciomercato fino ai commenti in esclusiva dei nostri campioni e dei nostri dirigenti.
TUTTE LE PARTITE IN DIRETTA - Amichevoli estive, Tim Cup e tutte le partite di campionato saranno trasmesse in diretta con un pre partita di mezz'ora: ecco il nuovo palinsesto di Radio Bellla&Monella che si è assicurata i diritti di ogni evento radiofonico del nostro club. Interviste in esclusiva al termine di ogni partita per sapere subito i commenti e le dichiarazioni dei campioni gialloblù.
ASCOLTA IL TUO CUORE. SEGUILO SU FM 93.100 E IN STREAMING - Radio Bellla&Monella ed Hellas Verona FC raddoppiano: oltre alla frequenza FM 93.100, sarà possibile ascoltare la radio in streaming, scaricando gratuitamente la Official App dell'Hellas Verona FC. Non finisce qui: dal lunedì al sabato, oltre a "Questo è il Verona", sarà possibile seguire l'Hellas attraverso 4 Gr quotidiani, inseriti all'interno della programmazione radiofonica.
ENTUSIASMO - Soddisfazione da parte del presidente gialloblù, Maurizio Setti: "La radio è da sempre un mio grande amore, fin da quando ero ragazzo. Sono felice di aver intrapreso un percorso con Radio Bellla&Monella, da tanti anni opera nel mondo radiofonico con dei professionisti eccellenti. Sono una radio pluriregionale, sono un'emittente che lavora nel territorio veronese da tempo e la nostra intesa è stata immediata. Mi auguro che possa essere un ascolto piacevole per i nostri tantissimi tifosi che amano questi colori". Anche Roberto Zanella, editore di radio Bellla&Monella, esprime gioia per l'accordo raggiunto: "Il gruppo di emittenti, di cui radio Bellla&Monella fa parte, è sempre stato vicino agli ascoltatori e molto legato al territorio. Grazie a questa bellissima collaborazione con l’Hellas Verona, radio Bellla&Monella sarà una volta di più vicina al pubblico veronese, condividendo con esso, oltre alla passione per la musica, anche quella per il calcio".
Ufficio Stampa
Calvetti: "Settore Giovanile, pronti a partire" / VIDEO
Postata il 25/06/2014 alle ore 14:30
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Claudio Calvetti. Ecco le dichiarazioni del responsabile del Settore Giovanile gialloblù, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione della stagione 2014-15: "Quest'anno abbiamo avuto una stagione soddisfacente, siamo partiti da un livello e siamo riusciti migliorarlo. La società crede molto nello sviluppo del Settore Giovanile, c'è un'attenzione diversa ed io ho il pieno supporto di tutti i dirigenti per cercare di portare le nostre squadre ad un livello competitivo, con la prospettiva di formare qualche calciatore utile alla prima squadra. E' questo l'obiettivo primario. Uno dei motivi di soddisfazione di questa stagione è il debutto di Godfred Donsah in Serie A, un risultato storico anche per l'Hellas Verona, in quanto è il secondo calciatore più giovane ad aver esordito nella massima serie con la maglia gialloblù, dopo Ferdinando Gasparini. Altri tre ragazzi sono stati in panchina ed hanno seguito la prima squadra nella tournée brasiliana, e questo è molto importante. Sono felice di questa annata, il difficile verrà andando avanti perché vogliamo migliorare quanto fatto durante la stagione. Abbiamo confermato Massimo Pavanel come allenatore della Primavera, che personalmente ritengo una persona molto importante. Negli Allievi Nazionali avremo un ragazzo giovane ed appassionato, Andrea Vitali, che ha giù avuto esperienze nel Monza e nella Pro Vercelli, mentre gli Allievi Regionali saranno affidati a Davide Pellegrini. Nei Giovanissimi Nazionali, autori di un grande campionato, è riconfermato Leonardo Ventura. Le partite casalinghe della Primavera verranno sempre giocate a Vigasio, dove ci siamo trovati molto bene, gli allenamenti, invece, verranno svolti all'Antistadio, campo che per tanti anni è stato un punto focale per tutta la città di Verona. La conferma di Pavanel? Non c'è stato alcun dubbio, ho la massima stima nei suoi confronti e tra noi c'è un dialogo continuo. E' un allenatore fondamentale per la crescita dei ragazzi".
Ufficio Stampa
Settore Giovanile - Allenatori 2014-15
Postata il 25/06/2014 alle ore 13:25
VERONA - Ecco gli allenatori ufficiali del Settore Giovanile nella stagione 2014-15.
PRIMAVERA: Massimo Pavanel
ALLIEVI NAZIONALI: Andrea Vitali
ALLIEVI REGIONALI: Davide Pellegrini
GIOVANISSIMI NAZIONALI: Leonardo Ventura
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Itu fantastico! E Toni il più grande"
Postata il 23/06/2014 alle ore 12:20
VERONA - Ecco le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate durante la trasmissione "Serata Mondiale", in onda su RaiSport 1 e condotta dal giornalista Paolo Paganini: "Il futuro di Iturbe? Non dovete fare queste domande a me (ride, ndr). E' un calciatore fantastico, pronto per una grande squadra. E' un ragazzo con doti incredibili, mi piacerebbe restasse ancora a Verona per continuare la sua maturazione. Trovare un altro come lui sarebbe bello ma è difficile, riconfermarci non sarà facile. Romulo? Ha fatto una grande stagione ed ha dimostrato di essere anche un grande uomo, essendo sincero fino in fondo sulle sue condizioni fisiche con Prandelli. Se ho visto dei calciatori interessanti in questo Mondiale? E' una Coppa del Mondo con poco movimento e molti passaggi sui piedi. Il nostro direttore sportivo è bravissimo e farà il massimo. Se è verona che non esistono calciatori insostituibili? In principio nessuno è insostituibile, ma lo si diventa. Per noi lo è stato Luca Toni in questa stagione, ripartiremo da lui anche il prossimo anno. Credo che come attaccante sarebbe stato utile al Mondiale, ma ormai la scelta è stata fatta. Negli negli ultimi 20 minuti della partita contro la Costa Rica, quando serviva arrivare subito in area con fisicità, Toni sarebbe stato fondamentale. Quando non si riesce a costruire, quando si è stanchi, ci vogliono soluzioni diverse per andare all'attacco e, a questa Nazionale, un po' di fisicità manca. L'Italia al Mondiale? E' una grande squadra, e come tale ha giocato una grandissima partita di esordio. Andando oltre i discorsi sul modulo, occorre preparare una partita alla volta. Con Suarez e Cavani ci vorrà sicuramente più solidità nella parte centrale della difesa, mentre gli esterni offensivi, che non sono stati splendidi nelle prime due gare, potrebbero essere sostituiti da due punte centrali. Non credo che queste avrebbero problemi ad essere servite, vista la presenza a centrocampo di Pirlo e Verratti, bravi a passare la palla. Ho comunque grande fiducia, contro l'Uruguay possiamo fare una grande partita. La favorita del Mondiale? Germania e Brasile sono sullo stesso piano, appena sotto metto l'Argentina".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = MONDIALI: GERMANIA di misura sugli USA ma entrambe sono promosse; agli ottavi anche il BELGIO che, pure in inferiorità numerica, batte anche la COREA DEL SUD e chiude al primo posto del Girone H con 3 vittorie su 3! La RUSSIA impatta con l'ALGERIA che festeggia un risultato storico raggiungendo per la prima volta le 16 squadre migliori al mondo... Vittoria inutile della BOSNIA sull'IRAN, agli ottavi l'ARGENTINA che pur battendo 3 a 2 la NIGERIA non la elimina a favore degli asiatici. ITALIA a casa meritatamente nonostante le discutibilissime scelte del signor Marco Antonio Rodriguez Moreno (nomen omen): L'URUGUAY avrebbe vinto i punti e del resto se in 180 minuti si tira in porta un paio di volte qualche problema ci sarà... GHANA 2-2 GERMANIA! I tedeschi impattano contro gli africani autori di una gran partita... KLOSE salva i suoi e con 15 gol al mondiale eguaglia il primato di RONALDO. L'1 a 0 della NIGERIA sulla BOSNIA condanna PJANIC e compagni... Che fatica per l'ARGENTINA con l'IRAN! MESSI risolve al 91°. FRANCIA senza pietà sulla SVIZZERA! FINISCE 5 a 2 per i 'Galletti'... L'ECUADOR di rimonta sull'HONDURAS!
NBA: Arriva il quinto italiano tra i giocatori di basket più forti del globo, si tratta di Alessandro GENTILE ingaggiato dai ROCKETS...
SPOT MONDIALI, la RAI chiamata in causa per 7 milioni di Euro a causa dell'uso improprio dell'immagine del Cristo Redentore che domina Rio de Janeiro...
VITA DA EX: Leo COLUCCI, ex capitano dell'HELLAS attualmente alla guida degli Allievi Nazionali del BOLOGNA, prossimo allenatore del FOGGIA in Lega Pro?. Pippo INZAGHI è il nuovo allenatore del MILAN con un contratto biennale; esonerato SEEDORF che continuerà a percepire un ingaggio fino al 2016 (o si accaserà da qualche altra parte) Balotelli, scuse a Prandelli: "Ho sbagliato".
E il procuratore Raiola rivela: "È distrutto"
"Hai capito la lezione?". "Sì, mister so di aver sbagliato". Questo il tono del chiarimento tra il ct azzurro Cesare Prandelli e Mario Balotelli dopo il duro confronto avvenuto tra i due nello spogliatoio di Natal nell'intervallo della sfida Italia-Uruguay. Secondo fonti vicine alla nazionale, il breve scambio di battute tra Prandelli e l'attaccante sarebbe avvenuto dopo l'arrivo dell'aereo proveniente da Rio alla Malpensa, al momento dei saluti.
«E' vergognoso prendersela con il solo Balotelli: questa sì che è mancanza di equilibrio, specchio di un Paese in cui il calcio è morto». Va dritto al sodo il procuratore di Super Mario, Mino Raiola che in una intervista a La Gazzetta dello Sport difende Balotelli dopo il ko Mondiale. Sull'umore di Mario rivela: «E' distrutto».
ALESSANDRO GENTILE È IL QUINTO ITALIANO IN NBA.
IL FIGLIO DI NANDO ANDRÀ AGLI HOUSTON ROCKETS
Venerdì 27 Giugno 2014
ROMA - MILANO - Sei anni dopo Danilo Gallinari, suo predecessore anche nel ruolo di giocatore-simbolo di Milano, sette dopo Marco Belinelli e otto dopo Andrea Bargnani, anche Alessandro Gentile viene scelto nel draft NBA. Il capitano dell'Emporio Armani, che questa sera si gioca lo scudetto in gara7 contro il Montepaschi Siena (20,30), è stato scelto al secondo giro da Minnesota con il numero 53 e poi girato ai Rockets, nella cui dirigenza c'è anche Gianluca Pascucci, ex general manager di Milano.
A differenza delle prime scelte, se Gentile volesse sbarcare subito nella NBA non avrebbe la certezza di un contratto garantito per due anni. Ecco perché è probabile resti ancora qui, forse con l'obiettivo di andarci tra un paio di stagioni. Houston ha acquistato i suoi diritti dalla franchigia di Minneapolis in cambio di contanti (secondo i rumors circa un milione di dollari). I Rockets sono la squadra di James Harden e Dwight Howard, quella che dal primo luglio darà la caccia ai free agent LeBron James e Carmelo Anthony. E c'è Gianluca Pascucci, che a Houston ricopre la carica di vice president of player personnel e che è stato per 4 anni amministratore delegato e general manager di Milano.
Intanto di Gentile ha parlato Daryl Morey, g.m. di Houston,: "Ha 21 anni, sta ancora crescendo ma è già il capitano della sua squadra. Fisicamente ricorda Carlos Delfino: sa attaccare il canestro, passare la palla, ha i centimetri per difendere: è davvero un giocatore produttivo. E' qualcuno che pensiamo possa aiutare i Rockets del futuro, anche se è già pronto e sono certo che potrebbe dare una mano da subito. Quando arriverà? Non lo so, non abbiamo ancora parlato col suo agente. E anche se volessimo parlare con lui non potremmo: la sua squadra si sta giocando il titolo, è probabilmente la partita più importante in 20 anni per la sua squadra".
IL DRAFT La prima scelta assoluta, dei Cleveland Cavaliers, è andata a Andrew Wiggins, guardia proveniente dal college di Kansas. Con il numero 2, invece, i Milwaukee Bucks hanno chiamato Jabari Parker, ala di Duke. I Philadelphia 76ers hanno scelto con il numero 3 Joel Embiid, centro di Kansas che dovrà stare fermo almeno 6 mesi dopo un'operazione al piede per una frattura da stress.
DATOME SU TWITTER «Oggi avrà altro a cui pensare... Ma complimenti ad Ale Gentile per esser stato scelto al #draft2014 !! Gran soddisfazione!!!». Sono i complimenti che arrivano da Gigi Datome, ala in NBA nei Detroit Pistons, ad Alessandro Gentile. Il giocatore dell'Olimpia Milano, con il numero 53, è stato scelto da Minnesota e girato a Houston nel draft Nba 2014.
Russia eliminata, solo 1-1 con l'Algeria: per gli africani prima volta agli ottavi
ROMA - Via anche Capello, nel modo peggiore. Sembra la fine di un calcio europeo che ha contato in passato ma che oggi è poca cosa. Salta in aria la Russia che tra quattro anni dovrà organizzare il Mondiale: non riesce ad andare oltre un penoso 1-1 contro una pimpante Algeria, che alla fine fa festa come avesse vinto il titolo. Numeri impietosi per la nazionale di Capello: 2 punti fatti, frutto di due pareggi, e una sconfitta, 2 soli gol segnati.
Inevitabile pensare che la scelta di Don Fabio di lasciare a casa i ”grandi vecchi” come Arshavin adesso pesa come un macigno. Giovane sì ma forse troppo. La Russia vista ieri contro l'Algeria è stata poca cosa, nonostante il vantaggio iniziale ottenuto con Kokorin al 6' del primo tempo. La Russia ci ha provato poi quando è calata ecco quel folletto di Slimani prendere in mano il gioco degli africani del Maghreb e firmare il pari, al 15' della ripresa (secondo gol per lui nel Mondiale). Serviva un gol per sognare alla Russia, gol che non arrivava. Anzi, era l'Algeria a rischiare di vincere, con gli occhi nella partita e le orecchie alla sfida della Corea del Sud che perdeva col Belgio.I nordafricani di Halilodzic sono nella storia, per la prima volta raggiunti gli ottavi a un Mondiale. Affronteranno la Germania lunedì a Porto Alegre.
L'immagine di Capello che urla e strepita uscendo dal campo, dopo la sfida persa a Curitiba è un po' quella di un calcio europeo ormai in difficoltà. Russia punita dalla scelte di Capello e dall'ennesima papera del portiere Akinfeev. «Sono deluso. Gli arbitri sempre contro la Russia. Non so perchè fanno così con noi». Sono le tristi parole del Capello furioso.
Corea del Sud-Belgio 0-1, decide Vertonghen al 78'
SAN PAOLO - Tre su tre. In inferiorità numerica dalla fine del primo tempo, con un gol del capitano Vertonghen, il Belgio supera anche la Corea, chiude al primo posto il girone H dei Mondiali brasiliani. E ora attende gli Usa negli ottavi con all'orizzonte il quarto di finale con l'Argentina, in una partita che sarebbe la replica della semifinale del 1986 decisa dalla doppietta di Diego Armando Maradona. Ma quella edizione ha segnato anche il miglior risultato nella storia dei belgi, che quest'anno stanno dimostrando di poter andare molto lontano.
A San Paolo, all'inizio della gara con i coreani, Wilmots, dall'alto dei sei punti in classifica e con la qualificazione già ottenuta, si permette il lusso di rinunciare ad Hazard e a Origi, eroe della vittoria con la Russia. Nella prima parte dell'incontro, le due squadre si studiano senza farsi male. Poi, dopo il 20', il match si accende. Al 24' Mertens spreca una colossale palla gol solo davanti al portiere coreano. Tra il 29' e il 30', prima Cortois si esalta su un tiro dalla distanza di Kim e poi, sull'angolo seguente, Defour salva sulla linea. Ma è proprio Defour, fino a quel momento autore di una buona partita, a rovinare tutto con un pericoloso quanto inutile intervento «a martello» sulle caviglie di Ki Sung Yueng con la palla a metà campo: espulsione meritata e squalifica in arrivo.
L'allenatore della Corea, allora, decide di mettere in campo un altro attaccante, Lee Keun-Ho, ma gli asiatici non riescono a rendersi mai veramente pericolosi almeno fino al 14' quando un tiro cross di Son Heung-Min scheggia la traversa. Wilmots dà quindi spazio a Origi e il giovane attaccante regala subito vivacità all'azione dei belgi, che, nonostante l'inferiorità numerica, non soffrono più di tanto. Anzi. È proprio Origi, al 32', a provare dalla grande distanza e sulla corta respinta del portiere il tap-in Vertonghen sigilla la terza vittoria su tre gare disputate ai Mondiali brasiliani dal Belgio. Tornano a casa, con un solo punto, i coreani.
Germania-Stati Uniti 1-0, decide Mueller.
Entrambe le nazionali agli ottavi
RECIFE - Tutti felici, vincitori e sconfitti. La Germania batte gli Stati Uniti per 1-0 e vola agli ottavi di finale con 7 punti e con il primo posto nel Gruppo G. Anche la selezione a stelle e strisce, a quota 4, festeggia il passaggio del turno grazie alla miglior differenza reti rispetto al Portogallo (0 per gli americani, -3 per i lusitani).
Alla fine i due ct, amici e connazionali, possono sorridere senza alimentare sospetti. Loew e Klinsmann, dopo aver promesso una partita vera, vanno a braccetto alla seconda fase del torneo. Il verdetto matura al termine di 90 minuti giocati sotto la pioggia di Recife. La Germania sembra intenzionata a fare sul serio sin dalle prime battute e si riversa nella metà campo a stelle e strisce. Le percussioni di Boateng sulla fascia destra mettono in difficoltà la difesa americana, che argina a fatica una combinazione Mueller-Schweinsteiger al 17'. Gli Stati Uniti escono dal guscio e si fanno vivi al 22': Bradley suggerisce, Zusi conclude dal vertice dell'area e il pallone sfiora l'incrocio. Al 30', è l'arbitro Irmatov a sbrogliare una situazione potenzialmente complicata per la Germania. Jones è pronto ad inserirsi nell'area tedesca per sfruttare un cross ma si schianta contro il direttore di gara. La Mannschaft riprende il controllo delle operazioni e torna a bussare dalle parti di Howard: Özil e Kroos chiamano, il portiere americano risponde e lo 0-0 resiste fino all'intervallo.
Brasile 2014, scommette sul morso di Suarez: giovane norvegese vince 680 euro
OSLO - Qualcuno evidentemente se lo aspettava Il morso di Luis Suarez a Giorgio Chiellini durante Italia-Uruguay frutta a un giovane norvegese una vincita di 5.600 corone, circa 680 euro.
Il 23enne Thomas Syversen aveva infatti piazzato una giocata da circa 4 euro sul morso dell'attaccante dell'Uruguay a un azzurro durante il match giocato ieri a Natal. «È la scommessa più pazza che abbia mai fatto», ha spiegato Syversen al quotidiano Aftenposten. Il ragazzo, che si guadagna da vivere giocando a poker, ha raccontato di non aver visto l'episodio in diretta ma solo i replay.
«È stato molto speciale e un successo per me», ha esultato Syversen. «Suarez è un grande calciatore, ma io sono un fan del Blackpool», ha rivelato il giovane parlando dell'attaccante del Liverpool, che già in passato si era macchiato di episodi simili.
«Non ho una maglia di Suarez ma forse ne comprerò una per la mia ragazza, le piace indossare le mie maglie da calcio e sabato è il suo compleanno».
Argentina prima nel girone, 3-2 alla Nigeria.
Messi doppietta, a 4 gol come Neymar
PORTO ALEGRE - Nigeria-Argentina 2-3 in un incontro dell'ultima giornata del girone F ai Mondiali in Brasile.
Il risultato garantisce ai sudamericani il primo posto, mentre gli africani si qualificano come secondi del girone.
Bosnia-Iran 3-1, vittoria inutile degli slavi.
Entrambe le squadre eliminate dal torneo
SALVADOR - Bosnia batte Iran 3-1 (1-0) in una partita dell'ultima giornata del girone F dei Mondiali giocata all'Arena Fonte Nova di Salvador. Entrambe le formazioni sono eliminate dalla rassegna iridate in corso in Brasile.
Da Buffon a De Rossi, i senatori scaricano Balotelli: "Ripartire dagli uomini, non dalle figurine"
di Simone Pierini
ROMA - "Ho fallito il progetto tecnico, Balotelli faceva parte del progetto tecnico". Queste sono state le parole del Ct Cesare Prandelli a fine gara. Dopo il flop dell'eliminazione di ieri sera, Mario Balotelli è al centro del processo. Ma non solo del Ct e della critica, anche dei compagni stessi.
Buffon e De Rossi lo hanno scaricato senza giri di parole. "Si sente dire che c’è bisogno di ricambi, che io, Pirlo, De Rossi, Barzagli, siamo vecchi - dice il portierone azzurro, uno dei pochi a salvarsi dalla spedizione brasiliana - Ma quando c’è da tirare la carretta ci siamo sempre noi in prima fila. Questi giocatori andrebbero rispettati di più per quello che hanno fatto e quello che rappresentano ancora adesso. Quando si va in campo si deve fare: non basta più dire vorrebbe fare o farà".
"Non dobbiamo trovare alibi - sottolinea il centrocampista della Roma - ma neppure dimenticare in fretta. Dobbiamo tenere bene in mente quello che è successo e ripartire da uomini veri. Non dalle figurine o dai personaggi: quelli non servono alla Nazionale".
Oltre al poco impegno messo in campo, ai due non è piaciuta l'assenza di Balotelli durante il discorso d'addio di Andrea Pirlo. Era già in pullman da solo.
QUALE FUTURO? Con le dimissioni del ct e del presidente federale Giancarlo Abete, il calcio italiano necessita di una rifondazione. Aspettando gli sviluppi politici, ci si interroga su chi siederà in panchina in vista del prossimo Europeo. I nomi sono quelli di Allegri, Mancini e Spalletti. Il primo sembra più accessibile in virtù di uno stipendio più in linea con i parametri della Nazionale, gli altri due viaggiano su cifre più alte. In campo però si va verso il ricambio generazionale. In realtà alle spalle dei vari Buffon, Pirlo e De Rossi non c'è molto. Spazio quindi a Verratti, Darmian, Florenzi, Destro e Immobile, sperando che il campionato italiano ci regali qualche nome nuovo su cui ricostruire una squadra competitiva.
Lo sfogo di Balotelli. "Cercate altre scuse. Io italiano, vergognatevi". E si rifà il look
ROMA - L'Italia processa il suo calcio. Il calcio azzurro processa Balotelli. Archiviato il dibattimento su Prandelli, perchè quello era cominciato già dopo il ko con il Costarica ed è andato in prescrizione con il 'patteggiamentò del ct dimissionario, ora nel giorno del disastro sul banco degli imputati finisce il centravanti azzurro. La cui difesa è destinata ad alimentare udienze di fuoco, di qui ai prossimi mesi. Come anche il retroscena della sostituzione in Italia-Uruguay, scaturita da un «confronto» nell'intervallo tra centravanti e ct, che prima lo ha zittito e poi lo ha messo fuori. «La colpa questa volta non la faccio scaricare a me: cercate altre scuse», è la rabbiosa risposta del giorno dopo di Balotelli, affidata come sempre a twitter mentre si tingeva di biondo la cresta.
Ferito dalle critiche di Buffon e De Rossi, e anche dai messaggi postati dai tifosi: la verità è che non sei italiano, ritirati, è il video di un anonimo tifoso ripostato dal giocatore sul suo profilo, con tanto di replica durissima. «Un africano non scaricherebbe mai un suo fratello, in questo noi negri siamo anni avanti. Vergogna non è sbagliare un gol, VERGOGNOSE sono queste cose», con l'aggettivo tutto maiuscolo.
Il rapporto si è rotto, tra Balotelli e la nazionale. Non solo con i tifosi. Quella azzurra era la sua maglia d'adozione, lui che non aveva mai legato con nessuna squadra di club. Ma gli atteggiamenti in campo, quell'indolenza che ha fatto «rodere il c...» anche a una vecchia gloria mondiale come Mauro Camoranesi, ieri commentatore tv della partita di Natal, sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
IL POST DI BALOTELLI
L'episodio chiave nell'intervallo di Italia-Uruguay: Balotelli è rientrato borbottando, trascinando nello spogliatoio il nervosismo che lo aveva condotto all'ammonizione e lo aveva reso inconcludente. Prandelli ha provato a dargli l'ultima chance («se non cambi atteggiamento, dopo 10' sono costretto a farti uscire»), a quel punto sono intervenuti anche alcuni 'senatori'. Fidatevi di me, lasciatemi perdere, borbottava Balotelli. «Stai zitto», la replica di Prandelli, che a quel punto ha capito. E infatti al rientro in campo il centravanti su cui l'Italia aveva puntato tutto era rimasto in panchina, solo in un'angolo, in campo c'era Parolo.
Così quel cambio è diventato l'epilogo di una frattura. Perchè le leggi non scritte del calcio possono accettare la mancanza di qualità, le bizze in ritiro, gli isolamenti, la twittomania: ma non la mancanza di 'compromisò - per dirla con Camoranesi - di impegno in campo. Anche per questa accusa della squadra, il giorno dopo il borbottio di 'SuperMariò è diventato un lungo messaggio su twitter e Instagram. Tutto di fila, senza tirare il respiro, senza punti nè virgole.
«Sono Mario Balotelli ho 23 anni e non ho scelto di essere italiano - lo sfogo del centravanti - L'ho voluto fortemente perchè sono nato in ITALIA e ho sempre vissuto in ITALIA. Ci tenevo fortemente a questo Mondiale sono triste arrabbiato deluso con me stesso. Sì magari potevo fare gol con la Costa Rica avete ragione ma poi? Poi qual'è il problema? Forse quello che vorreste dire tutti è questo? La colpa non la faccio scaricare a me solo questa volta perchè Mario Balotelli ha dato tutto per la nazionale e non ha sbagliato niente ( a livello caratteriale) quindi cercate un'altra scusa perchè Mario Balotelli ha la coscienza a posto ed è pronto ad andare avanti più forte di prima e con la testa alta. Fiero di aver dato tutto per il Suo paese. O forse, come dite voi, non sono Italiano».
E qui è scattata la risposta al tam tam dei social che lo attaccano: «Gli africani non scaricherebbero mai un loro fratello». MAI. In questo noi negri, come ci chiamate voi, siamo anni luce avanti. VERGOGNA non è chi può sbagliare un gol o correre di meno o di più. VERGOGNOSE SONO QUESTE COSE. Italiani veri! Vero?». Poi la partenza per l'Italia, con il nuovo look della cresta bionda. Ma non sarà certo per quello che sarà difficile ripartire.
GALLIANI: MARIO RESTA AL MILAN «Mario BALOTELLI resterà al Milan». Parola di Adriano Galliani. L'ad rossonero, all'indomani dell'eliminazione dell'Italia dal Mondiale, 'confermà l'attaccante finito nel mirino della critica per le prestazioni sottotono offerte in Brasile. Al giocatore sembrava molto interessato l'Arsenal che però, proprio dopo il flop in Azzurro, ha fatto sapere di non aver intenzione di investire nemmeno una sterlina su Supermario.
«Non ci interessa, non seguiamo le indiscrezioni che arrivano dal web. Spesso sono voci che vengono messe in giro dagli agenti dei giocatori per far aumentare il costo di un cartellino - la smentita di Arsène Wenger a BeIN Sport - È pura invenzione, non c'è nulla di vero». Verissimo è invece l'interesse del Milan per ITURBE, che però resta nel mirino anche di Juventus e Roma. «È del Verona, è un buon giocatore, piace a tutti. D'altronde a chi non piacciono i buoni giocatori? - ha sottolineato Galliani - Potrebbe andare alla Roma, chi lo sa...».
I giallorossi, che sono stanno per chiudere il rinnovo di contratto con FLORENZI (cercato dalla Fiorentina, a sua volta vicina alla conferma di PIZARRO), sono sempre alla ricerca di un attaccante esterno. Difficile strappare AUBAMEYANG al Borussia Dortmund, anche alla luce delle parole rilasciate dal padre in Germania: «Mio figlio resta a Dortmund. Il Borussia ha lavorato molto per aiutarlo ad integrarsi e si sente a suo agio. Anche se così non fosse il club non ci ha mai comunicato la volontà di cederlo: sono sicuro che rimarrà per diventare un calciatore ancor più completo».
Chi invece già parla da romanista è il giovane turco UCAN, che ha stregato Garcia (oggi a Trigoria per continuare a pianificare le mosse di mercato): «Ringrazio il Fenerbahce per l'opportunità che mi ha dato, ma la Roma capita una volta nella vita. Non volevo perdere questa opportunità». In difesa invece, in attesa della fumata bianca per BASA (Lille), sfuma la pista dell'argentino GARAY che dal Benfica è passato allo Zenit. Ufficiale anche il trasferimento dell'attaccante francese THEREAU dal Chievo all'Udinese, mentre la Lazio continua il pressing sul Cagliari per ASTORI.
In casa Napoli resta sotto osservazione la situazione legata a MICHU (attaccante dello Swansea) e soprattutto GONALONS, centrocampista del Lione in cima alla lista dei desideri di Benitez (l'operazione che potrebbe chiudersi intorno ai 12 milioni di euro). A Napoli guarda invece con interesse l'Inter di Mazzarri che vorrebbe BEHRAMI (seguito anche dal Tottenham) oltre a M'VILA (con TAIDER in cambio al Rubin Kazan).
In Spagna da segnalare un altro nuovo arrivo in porta per il Barcellona dopo quello di Ter Stengen: il club catalano ha ufficializzato l'accordo con la Real Sociedad per il trasferimento di Claudio BRAVO, 31enne capitano del Cile al Mondiale in Brasile. I rivali del Real Madrid hanno invece affidato la seconda squadra delle merengue a ZIDANE che lo scorso anno aveva affiancato Carlo Ancelotti da vice.
Klose eguaglia Ronaldo e salva la
Germania: col Ghana finisce 2-2
FORTALEZA - Macchina infallibile con il Portogallo, la Germania si inceppa al cospetto di un Ghana sorprendente, capace di mettere all'angolo i tedeschi salvati solo dalla zampata di Miro Klose. Il centravanti della Lazio, subentrato da poco più di un minuto, evita la sconfitta alla squadra di Low ed eguaglia il record di reti in un Mondiale (15), che ora condivide con il brasiliano Ronaldo.
Partita vivace e incerta fino alla fine, con azioni e occasioni da gol da una parte e dall'altra con la Germania che alla fine saluta con favore il punticino guadagnato che la tiene in testa alla classifica con 4 punti. Dopo un primo tempo vivace ma senza gol, tutte le emozioni si concentrano nella ripresa. La Germania va in vantaggio al 5' con Gotze che sfrutta al meglio l'imbeccata di Mueller. Il giocatore tedesco è anche fortunato: dopo aver toccato di testa, infatti, la palla carambola sul suo ginocchio beffando il portiere ghanese. La reazione del Ghana è immediata e letale. Il pareggio arriva su un'azione fotocopia. Palla in mezzo dalla destra, Andre Ayew stacca di testa più in alto di Mustafi e insacca alla destra di Neuer. Per Ayew è il secondo gol ai Mondiali. La Germania subisce il colpo, sembra incapace di rialzarsi, e infatti subisce la rete del 2-1 con Gyan Asamoah ben imbeccato da Muntari. Il milanista conquista palla a centrocampo e mette il compagno davanti a Neuer, battuto con un diagonale a mezza altezza. Anche per lui si tratta di un record, quello del goleador africano più prolifico in un Mondiale con 5 gol, alla pari con il camerunense Roger Milla.
La Germania sembra sull'orlo del ko: il Ghana in contropiede spreca più volte il gol del 3-1 sciupando almeno un paio di superiorità numeriche. Poi arriva dalla panchina tedesca la mossa che decide l'incontro. Low opera un doppio cambio: dentro Schweinsteiger e Klose per Khedira e Goetze. Il centravanti della Lazio va a segno alla prima palla toccata con una zampata da opportunista, sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Kroos e deviato di testa da Mertesacker. Klose, appostato sul secondo palo, la butta dentro e festeggia con capriola. È il 70'. Negli ultimi venti minuti saltano gli schemi e sia il Ghana che la Germania hanno la possibilità di portare a casa l'incontro. Proprio Klose ha la palla buona per siglare una doppietta ma strozza troppo il tiro della vittoria. Finisce 2-2, ed è il risultato più giusto, sebbene lasci l'amaro in bocca a un Ghana bello e sprecone. La Germania, per contro, dopo la vendemmiata con il Portogallo, deve fare i conti al pari di altre big dei Mondiali, con le rappresentanti del nuovo calcio ma si salva anche nella serata in cui la macchina si inceppa. Buon segno per il prosieguo dei Mondiali.
Nigeria-Bosnia 1-0, decide Odemwingie. Pjanic e compagni eliminati
CUIABÁ - L'eliminazione l'avevano messa in conto ma non in questo modo: l'esordiente Bosnia di Dzeko, Pjanic e Lulic dice addio al Mondiale dopo due partite e zero punti. Tanti rimpianti, troppi, per questi ultimi 90' contro la Nigeria, in cui i bosniaci sono stati penalizzati pesantemente da un nuovo, clamoroso, errore arbitrale.
La partita era stata equilibrata, non straordinaria, fino al 21' del primo tempo, quando il centravanti del Manchester City viene pescato in profondità da Misimovic. Dzeko punta Enyeama e lo batte di destro. L'arbitro neozelandese ÒLeary annulla per un inesistente fuorigioco. Quattro minuti dopo lo stesso Dzeko, servito stavolta da Medunjanin, ripete la sfida con il portiere nigeriano, sembra avere di nuovo la meglio ma Enyeama si supera. L'inesorabile regola del calcio punisce i bosniaci, apparsi fisicamente in debito nei 29 gradi di Cuiaba: Emenike supera di potenza sulla fascia destra Spahic e arriva sul fondo, cross arretrato per Odemwingie, che insacca sul primo palo, completamente libero. La partita, fino a quel momento equilibrata, si fa in salita per la Bosnia, il ritmo della Nigeria aumenta e quando i bosniaci costruiscono l'azione d'attacco sono in difficoltà nella finalizzazione e ripiegano spesso per il tiro da lontano, quasi mai nello specchio.
Nella ripresa, la Bosnia fa il gioco, tiene la palla e ci prova con continuità ma il primo vero pericolo è per la Nigeria al 16' con Babatunde, che resiste alle cariche dei difensori avversari e tira forte, Begovic prima para, poi respinge ancora in uscita sul tentativo di Emenike. La partita si avvia al termine con questo schema, Bosnia con la sola forza della disperazione e Nigeria pericolosa in contropiede. Al 3' di recupero, i rimpianti aumentano per la Bosnia: servito da un lungo pallone di Pjanic, Dzeko riesce a voltarsi nonostante la marcatura e di sinistro batte a colpo sicuro, Enyeama devia sul palo alla sua destra. Bosniaci disperati, la mascotte che arrivava per la prima volta al Mondiale aveva grandi progetti e ottime qualità, ma l'inesperienza e qualche episodio avverso l'hanno penalizzata senza pietà. Nigeriani in festa moderata, commossi per la tragedia che scuote il loro paese con l'ultimo massacro dei terroristi di Boko Haram. Dedicata alle vittime l'impresa di oggi.
Messi salva l'Argentina al 91': 1-0 all'Iran e qualificazione
Lionel Messi salva l'Argentina e mette il suo sigillo di campione segnando al 91' il gol che vale la vittoria per 1-0 sull'Iran e gli ottavi di finale. Eppure erano stati gli iraniani ad aver avuto più occasioni gol. La prima al 52': contropiede con Montazeri che serve Ghoochannejhad, sul colpo di testa arriva la respinta di Romero. Gli iraniani iniziano a crederci, l'Albiceleste si affida a Messi che al 60' scatta da solo palla al piede, ma il tiro finisce a lato. L'Iran si riaffaccia dalle parti di Romero, con Ghoochannejhad, salva tutto Gago. Cinque minuti dopo il colpo di testa di Dejagah esce di un nulla sopra la traversa. Al 73' Messi ha sul piede la punizione per il vantaggio, ma la palla finisce sull'esterno della rete. L'ingresso di Palacio e di Lavezzi sembra rianimare l'Argentina che trema, a cinque minuti dalla fine, con il contropiede di Ghoochannejhad, Romero gli nega il gol. Al 91' la magia di Messi con un sinistro a giro dal limite dell'area: l'Argentina è solo lui.
LA CRONACA
Eppure erano stati gli iraniani ad aver avuto più occasioni gol. La prima al 52': contropiede con Montazeri che serve Ghoochannejhad, sul colpo di testa arriva la respinta di Romero. Gli iraniani iniziano a crederci, l'Albiceleste si affida a Messi che al 60' scatta da solo palla al piede, ma il tiro finisce a lato. L'Iran si riaffaccia dalle parti di Romero, con Ghoochannejhad, salva tutto Gago. Cinque minuti dopo il colpo di testa di Dejagah esce di un nulla sopra la traversa. Al 73' Messi ha sul piede la punizione per il vantaggio, ma la palla finisce sull'esterno della rete. L'ingresso di Palacio e di Lavezzi sembra rianimare l'Argentina che trema, a cinque minuti dalla fine, con il contropiede di Ghoochannejhad, Romero gli nega il gol. Al 91' la magia di Messi con un sinistro a giro dal limite dell'area: l'Argentina è solo lui.
Gruppo E, super show della Francia: 5-2 alla Svizzera. Giallo sul 6° gol di Benzema
Nel gruppo E la Francia ha ipotecato gli ottavi di finale battendo la Svizzera per 6-2.
Super show della nazionale transalpina andata in gol con Giroud (17'), Matuidi (18') e Valbuena (40') nel primo tempo. Nella ripresa Benzema (67') e Sissoko (73') hanno completato la goleada. Sullo 0-5 i due gol svizzeri di Dzemaili (81') e Xhaka (87'). Giallo sul 6° gol di Benzema annullato perché l'arbitro aveva già fischiato anche se il fischio non si sente
L'Ecuador vince 2-1 in rimonta con l'Honduras:
Enner Valencia mattatore della gara
CURITIBA - È Enner Valencia, autore di una doppietta, a decidere in rimonta la sfida tra Ecuador e Honduras.
Partita divertente fin falle prime battute, con le due squadre che cercano la strada del gol, o comunque di superarsi. Al 20' Enner Valencia, tutto solo in area, spara clamorosamente fuori. Al 27' replica dell'Honduras: Bernardez è solo in area, ma il suo colpo di testa non inquadra la porta. Al 31' Honduras in vantaggio: errore della difesa dell'Ecuador, Costly ne approfitta e insacca di sinistro. Il pari arriva 3' più tardi: Paredes calcia da destra, una deviazione favorisce Enner Valencia che insacca in spaccata, sul palo opposto. Al 46' Punizione per l'Honduras: Bernardez fa partire un missile terra-aria, da oltre 30 metri, ma Dominguez mette in angolo con una prodezza. Al 47' gol annullato all'Honduras: colpo di testa di Costly, il pallone rimbalza sul palo e sul braccio di Bengston, che insacca, ma inutilmente.
La ripresa si apre con una conclusione di Beckeles da fuori, ma Dominguez neutralizza in presa plastica. Al 13' calcio in area di Figueroa a Caceiro, che resta in piedi, ma incespica successivamente: il rigore c'è, ma l'arbitro concede solo un angolo, commettendo un grave errore. Un minuto dopo ancora Backeles impegna Dominguez. Al 21' l'episodio che decide il match: Enner Valencia raccoglie di testa una punizione dalla sinistra e insacca il 2-1. Nel finale l'Honduras non saprà pù rialzarsi e rischia anche di subire il 3-1.
Cristo Redentore in maglia azzurra nello spot
Rai, l'Arcidiocesi di Rio chiede 7 milioni
ROMA - Continua a far discutere lo spot per i Mondiali della Rai nonostante il ritiro del filmato. Nel finale della pubblicità, infatti, si vede il Cristo Redentore di Rio de Janeiro vestire la maglia numero dieci della nazionale.
Lo spot non solo ha indignato una buona parte del mondo cattolico, ma ora l'Arcidiocesi di Rio potrebbe chiedere un risarcimento danni di ben 7 milioni di euro.
La Rai ha ritirato per precauzione il filmato e in parziale difesa è intervenuto anche il cappellano dell'azienda, Monsignor Antonio Interguglielmi, che all'AdnKronos ha dichiarato: «Mi è sembrata una polemica eccessiva. Che il Cristo con la maglia di Cassano sia un po' blasfemo non c'è dubbio ma non ne farei una questione monetaria. A me tutto sommato è sembrata una cosa non voluta. È certamente prudente il ritiro dello spot, ma basterebbro scuse ufficiali senza troppi polveroni e tantomeno richieste di soldi».
Lunedì 9 Giugno 2014 - 16:19
Ultimo aggiornamento: 16:31
MILAN, ORA È UFFICIALE: ESONERATO SEEDORF.
IL NUOVO ALLENATORE È PIPPO INZAGHI
Lunedì 9 Giugno 2014
MILANO - Dopo tantissime voci di corridoio e rumors, mancava soltanto l'ufficialità e l'annuncio della società.
Il Milan comunica di avere esonerato l'allenatore Clarence Seedorf e di avere affidato la Prima Squadra, fino al 30 Giugno 2016, a Filippo Inzaghi. È quanto si legge in un comunicato ufficiale del club.
La trattativa per la risoluzione consensuale fra il Milan e Clarence Seedorf (che ha altri due anni di contratto) non è mai decollata, così il club ha deciso per l'esonero, comunicato con una nota di due righe a un paio di settimane dall'incontro di Arcore in cui il presidente Silvio Berlusconi ha dato l'investitura al nuovo allenatore Pippo Inzaghi. Già allenatore di Allievi Nazionali e Primavera del Milan, Inzaghi aveva un contratto per altre due stagioni, per il quale è stato programmato solo un adeguamento dell'ingaggio.
FONTE: Leggo.it
LEGA PRO Foggia, per la panchina spunta Leonardo Colucci
23.06.2014 20.50 di Stefano Sica
Ore febbrili per la scelta della nuova guida tecnica del Foggia. Nella rosa di papabili tecnici ora è entrato anche Leonardo Colucci, 41enne ex trainer degli Allievi Nazionali del Bologna ed ex centrocampista proprio dei felsinei nonché di Verona, Cagliari, Cremonese e Modena. In stand-by la situazione di Roberto De Zerbi.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
24.06.2014 Italia - Uruguay: è 0-1
Azzurri, fine del sogno
Era l'ora della verità. E' stat l'ora della sconfitta. Dentro o fuori, non c'era appello: a Natal era in palio un biglietto per gli ottavi del Mondiale, verosimilmente a Rio de Janeiro (dove finiranno le seconde di questo gruppo, dunque Italia o Uruguay, a meno che l'orgoglio degli inglesi eliminati non riporti coi piedi per terra la Costa Rica dei miracoli). L'Italia ha perso, ha perso lottando ma con molti dubbi sull'intensità di gioco promessa alla vigilia.
PARTITA DURA. Al 20' del secondo tempo viene espulso Marchisio, e la battaglia si fa difficile.
Buffon si prodoga su Suarez, salva un gol già fatto. ormai è battaglia di gladiatori.
All'81' segna Godin su calcio d'angolo. La doccia fredda arriva dopo un contrasto tra Suarez e Chiellini, l'uruguyano sembra addirittura morde l'azzurro. Servirà la prova televisiva, ma qualcosa di storto c'è stato.
Gli ultimi minuti sono all'arrembaggio, Cassano, da poco entrato, ci prova. Inutile.
C'è Buffon che negli ultimi secondi lascia la porta e va in attacco. Non serve. Fotogrammi di una sconfitta che farà discutere. Stasera c'è solo l'amarezza di un'Italia più volte campione del mondo che torna a casa. Con tante speranze disilluse, troppe cose da meditare e un intero bagaglio di cose da cambiare. Soprattutto la mentalità
FONTE: LArena.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.