HELLAS news... + - =
Inanzitutto una piccola chiosa riguardante la pagina FaceBook dedicata al blog BONDOLA/=\SMARSA che il 4 Giugno scorso ha raggiunto la 'fatidica' cifra dei 1.000 'Mi Piace': Una bella soddisfazione personale, ottenuta rigorosamente senza 'aiutini' a pagamento, per la quale non posso che ringraziare di cuore tutti i lettori! L'obiettivo (e l'augurio) è chiaramente quello di crescere ancora seguendo sempre lo stile-Hellas che fin'ora ha contraddistinto queste pagine...
LE ULTIME SUL CALCIOMERCATO DELL'HELLAS Tutti i 'rumors' del web e la lista continuamente aggiornata dei nomi che 'girano' in entrata ed in uscita attorno al VERONA: Dal BRASILE, secondo le ultime notizie di TGGialloblu.it, SOGLIANO avrebbe bloccato SEFEROVIC ora però il diesse deve lavorare sui dettagli perchè, secondo la (lungimirante) filosofia della societa, non è sufficiente acquisire campioni ma è anche auspicabile avere un controllo sulla loro valorizzazione in parole povere: Non si accettano prestiti secchi a meno di nomi irrinunciabili (come successe per BACINOVIC nella stagione scorsa)
BIANCHETTI in campo tutta la partita nell'esordio vincente degli azzurri 'Under 21' contro i pari età inglesi nell'Europeo in corso di svolgimento in Israele...
E' UFFICIALE: LA NIKE sarà il nuovo sponsor tecnico dell'HELLAS per i prossimi 4 anni! Perchè tutto questo entusiasmo e clamore attorno ad un fatto (quasi) squisitamente commerciale? Intanto perchè fino ad ora la Nike sponsorizzava solo JUVENTUS e INTER (non esattamente due squadre qualunque) e poi perchè dimostra una volta di più la grande forza di rinnovamento data dall'attuale proprietà per riportare il VERONA sul palcoscenico che merita in ogni senso...
POLITICI, GIORNALISTI & AVVOCATI in campo in Via Sogare nel primo "Trofeo Mosconi & Bertoldi".
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DICONO + - =
Mister FICCADENTI sulla promozione scaligera «Aspettavano tutti da troppo tempo, una promozione meritata. Dopo tanto tempo vedo una società che finalmente è riuscita a darsi una certa organizzazione, questo è importante. È indubbio che la differenza con la cadetteria è molta, più di quanto non fosse qualche anno fa. Il divario fra le due categorie si è allargato. Ci sono qualità differenti soprattutto a livello tecnico, molto diverse da quello che oggi può esprimere la B. Il Verona dovrà essere una squadra in grado di avere grande capacità di sacrificio e di corsa. L'impatto il primo anno può essere difficile, ma c'è il modo per reggere l'urto con la Serie A. Con qualche giocatore nuovo, con la storia che ha il Verona, con il pubblico e l'entusiasmo l'Hellas può essere competitivo» LArena.it
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
CALCIO BRASILE Verdeoro al 22° posto nelle classifiche FIFA! Mai così in basso nella loro storia; intanto il tecnico del PORTUGUESA di Rio se la prende coi tifosi... impotenti!
CALCIO GIAPPONE: I nipponici si qualificano al prossimo mondiale in Brasile ed i tifosi del 'Sol Levante' osannano il cittì ZACCHERONI...
SERIE A: MAZZARRI nuovo tecnico dell'INTER. LOTITO bordata ai cuginastri della ROMA 'La LAZIO è il primo club della capitale! I giallorossi sono allo sfascio...'. Franco BALDINI (ormai ex) DG della ROMA si dimette, ora è tutto nelle mani di SABATINI. L'onda lunga del calcioscommesse arriva fino all'INTER e alla JUVE ma RANOCCHIA e CONTE si 'salvano', deferiti invece il portiere GILLET ed il BARI. Il patròn del GENOA PREZIOSI non gradisce di essere ripreso e sfascia la telecamera ad un reporter del Secolo XIX! Poi chiede scusa ma smentisce l'aggressione fisica...
RUGBY: Giocatore australiano fa pipì in campo! 'Beccato' chiede scusa ma il suo club rischia una multa...
CALCIO SPAGNA: In 30.000 al 'Camp Nou' per accogliere il nuovo acquisto NEYMAR che non ha risparmiato una 'stilettata' a Cristiano RONALDO 'Meglio anche solo una partita al fianco di MESSI che un campionato intero con CR7!'
TENNIS: Al 'Roland Garros' altra impresa per la ERRANI che raggiunge le semifinali ma ora c'è Serena WILLIAMS (che però ha faticato non poco nell'ultimo turno). Fra gli uomini TSONGA elimina un FEDERER irriconoscibile! La prima semifinale machile sarà NADAL-DJOKOVIC
CONFEDERATION CUP: Ecco i convocati! AQUILANI sì, POLI e RANOCCHIA no...
FINALI NBA: Saranno gli HEAT a sfidare gli SPURS per il titolo NBA!
SERIE B: ZAMPARINI promuove 'Ringhio' GATTUSO sulla panchina rosanero al posto di SANNINO ma niente è ancora ufficiale...
RASSEGNA STAMPA + - =
UNDER 21, ITALIA BATTE 1-0 L'INGHILTERRA. DECIDE UN EUROGOL DI INSIGNE -FOTO/VIDEO
Mercoledì 5 Giugno 2013
di Marco Zorzo
MILANO - Italia, buona la prima. L’Under 21 di Devis Mangia vince nell’esordio dell’Europeo in Israele, superando 1-0 l’Inghilterra. A decidere la sfida una punizione magica di Insigne al 79’.
Successo che vale la leadership del girone A, visto il 2-2 tra Israele e Norvegia, salvata in extremis. A fine contesa felice il ct Mangia: «Grande vittoria, abbiamo sofferto solo in avvio di ripresa. Ma va benissimo così».
Gli azzurrini partono col piglio giusto. Il diagonale di Immobile è fuori d’un soffio (10’), pochi secondi più tardi Florenzi è murato a pochi passi dalla porta avversaria. Gli inglesi soffrono le qualità tecniche dell’Under di Mangia. E poi dietro non sembrano affatto dei leoni: troppe sbavature, con l’Italia che non riesce a sfondare. Da segnalare un gran bel duetto Immobile (di testa) per Insigne: pallonetto alto di poco. Alla mezz’ora prima conclusione inglese: la botta dai 20 metri termina di pochissimo a lato alla destra di Bardi. Prima del riposo l’Italia reclama il rigore: il contatto Robinson-Florenzi c’è, ma l’arbitro francese Gautier fa proseguire.
Inghilterra che inizia la ripresa mettendo sotto presione gli azzurrini. Rete (giustamente) annullata ad Henderson, per un fallo di Clyne. Poi la zuccata velenosa di Borini, con Butland che si rifugia in angolo. Quindi la stupenda punizione dello scugnizzo affonda i leoncini bianchi. Insigne al settimo cielo: «Vittoria importante, grande prestazione di tutta la squadra».
L’Italia torna in campo sabato (alle 20.30) contro i padroni di casa di Israele. E oggi tocca al girone B: Spagna-Russia (alle 18) e Olanda-Germania (20.30).
FONTE: Leggo.it
In campo per beneficenza con il primo "Trofeo Mosconi & Bertoldi" a Verona
In campo per beneficenza con il primo "Trofeo Mosconi & Bertoldi"
Un quadrangolare al campo di via Sogare sabato 8 giugno per ricordare due grandi giornalisti veronesi scomparsi: l'intero incasso sarà devoluto per sostenere una scuola in Madagascar
In campo per beneficenza con il primo "Trofeo Mosconi & Bertoldi" a Verona
La Redazione 3 giugno 2013
Alcuni lo ricordano soprattutto per i video diventati celebberimi in internet dove perdeva le staffe ed inveiva senza pietà contro tutto e tutti. Un montaggio creato ad hoc con ogni genere di blasfemìe. Fuori dal Veneto i video pubblicati a più riprese su YouTube avevano richiamato milioni di visitatori. E quasi tutti ne ignoravano la carriera. A Verona, però Germano Mosconi è considerato un mito del giornalismo sportivo e non. Ed è proprio per celebrarlo, assieme alla figura di Luigi Bertoldi che sabato 8 giugno si terrà il primo “Trofeo Mosconi & Bertoldi”. L'appuntamento è fissato alle ore 10, al campo sportivo di via Sogare.
Il quadrangolare di calcio è organizzato dalla rappresentativa dei giornalisti di Verona in memoria dei due giornalisti sportivi scomparsi recentemente Germano Mosconi e Luigi Bertoldi. Presente il rappresentate dell’associazione giornalisti F.C. ’93 Raffaele Tomelleri.
“Sarà l’occasione non solo per ricordare due professionisti che tanto hanno dato al giornalismo sportivo veronese – ha detto l'assessore allo Sport, Marco Giorlo – ma anche per fare beneficienza, in quanto ciò che verrà raccolto verrà devoluto per sostenere una scuola in Madagascar. Ringrazio l’associazione giornalisti che con questa manifestazione sportiva vuole festeggiare anche i vent’anni dalla sua prima partita”. Oltre all’associazione giornalisti F.C. ’93 scenderanno in campo la squadra dell’Ordine degli avvocati, una rappresentativa di politici veronesi e una squadra di amatori. Il programma prevede due scontri diretti per poi passare alle finali.
FONTE: VeronaSera.it
ALTRE NOTIZIE
Top Donati e Gabbiadini, Flop Verratti. Le pagelle dell'Italia u21
05.06.2013 22.41 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Bardi 6,5 - Una sola parata nella sua gara ma quanto vale... Arriva al 94' su punizione insidiosa di Henderson, ed è vittoria.
Donati 7 - Chiusure precise in difesa e intesa telepatica con Florenzi in attacco.
Caldirola 6,5 - Si parla tantissimo dell'attacco stellare di questa squadra ma questa difesa di scuola nerazzurra, capitanata e condotta dal giocatore del Brescia è il fiore all'occhiello della serata d'esordio.
Bianchetti 6,5 - Altra prova ultraconvincente per il ragazzo, misteriosamente dimenticato in panchina dal Verona. Unico neo un giallo evitabile a fine gara.
Biraghi 6 - Rispetto a Donati rimane molto più bloccato, complice la presenza davanti a lui di un ala ultraoffensiva come Insigne.
Florenzi 6,5 - Sempre positivo, è tra i più attivi anche in zona conclusione. Manca di lucidità in un paio di occasioni e non è da lui, ma era solo l'esordio agli Europei.
Verratti 5,5 - Il gioellino del PSG stecca la prima: tocca una quantità enorme di palloni ma non riesce a imporre il cambio di passo alla squadra. Nervoso, bisticcia spesso con l'arbitro.
Marrone 6,5 - Un suo guizzo nel primo tempo per poco non porta l'Italia avanti. Prima e dopo tanta quantità e fisicità al servizio della squadra. Esce per infortunio ed è una notizia pessima. Dal'86' Rossi sv.
Insigne 6,5 - Croce e delizia. Nel primo tempo tre sue azioni travolgenti portano l'Italia vicinissima al gol ma in tutte le occasione sbaglia la conclusione finale. Nel secondo tempo sparisce salvo ricomparire per decidere la gara.
Borini 5 - Si muove tantissimo e si vede pochissimo. Uscito Immobile riesce anche ad andare al tiro, ma è troppo poco, nonostante la generosità. Dal 78' Destro sv.
Immobile 6 - Come Borini svaria tantissimo sul fronte offensivo ma di rado è pericoloso. Rispetto al compagno di reparto però almeno tira un paio di volte. Dal 59' Gabbiadini 7 - Entra benissimo in partita: calcia due volte a rete e si procura la punizione che Insigne trasformerà nel vantaggio.
SERIE A
Tecnico da... neopromossa: il punto sulle scelte di Sassuolo, Verona e Livorno
04.06.2013 07.06 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Il campionato cadetto 2012/13 è ufficialmente archiviato. Dopo il pareggio dell'andata, il Livorno domenica sera ha battuto l'Empoli nel ritorno della finale play-off e ha ottenuto il pass per la Serie A, l'ultimo per il massimo campionato italiano formato 2013/14. Calato il sipario sul calcio giocato, è giunto il momento di programmare il mercato. Primo punto da delineare riguarda la guida tecnica e, in tal senso, tutte le tre neopromosse stanno vivendo giorni importanti. Tra chi ha già annunciato la sua scelta e chi sa bene che - nonostante la calma apparente - la situazione potrebbe prendere strade inaspettate nei prossimi giorni ecco la situazione. In rigoroso ordine di classifica.
SASSUOLO - Avanti con Eusebio Di Francesco. In casa Sassuolo non ci sono dubbi, nonostante il contratto dell'allenatore pescarese sia in scadenza. In settimana con un incontro si porrà rimedio a questa situazione. Pronto un contratto biennale per programmare nel migliore dei modi la prima stagione in Serie A della compagine neroverde.
HELLAS VERONA - Anche in questo caso scelta nel segno della continuità. E dire che - solo un mese fa - l'addio a fine stagione di Andrea Mandorlini sembrava praticamente scontato a prescindere dal risultato finale. Invece, dopo aver ottenuto la promozione tecnico e dirigenza si sono incontrati e hanno risolto ogni divergenza. Avanti con Mandorlini, assecondata anche la volontà della piazza da sempre molto vicina al tecnico romagnolo.
LIVORNO - Chiudiamo con l'unica panchina in bilico. La situazione pare tranquilla, ma la calma è solo apparente. Dopo l'ottima stagione alla guida del Livorno Davide Nicola è finito nel mirino di ben due club di Serie A: Genoa e Chievo Verona. Aldo Spinelli non vuole liberare il suo allenatore, ma dinanzi a un'esplicita richiesta del tecnico anche il rinnovo firmato a stagione in corso fino al 2015 potrebbe non bastare. Il nome dell'eventuale sostituto è quello di un grande ex: Cristiano Lucarelli.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
lunedì, giugno 3rd, 2013 | Posted by Tommaso M Ferrante
Serie Bwin, il pagellone di fine campionato
Ascoli 4.5 il crollo verticale nel girone di ritorno (14 punti raccolti a cospetto dei 27 nell’andata) costa la retrocessione in Lega Pro, senza play out. Il finale di stagione è drammatico, sportivamente parlando, con appena una lunghezza ottenuta nelle ultime otto gare e sei sconfitte filate
Bari 6.5 senza penalizzazione (sette punti) avrebbe chiuso ai margini della zona play off. Nella prima parte del girone di andata esprime il calcio più divertente della categoria, insieme a Sassuolo e Livorno. A metà campionato risente della partenza a tutta prima di ripartire con il filotto di sei risultati a ridosso della primavera e di ulteriori tre vittorie consecutive prima della chiusura
Brescia 6.5 centra i play off sfiorando la finale, dopo aver disputato un torneo all’insegna della discontinuità. Le prodezze di Corvia e soprattutto Andrea Caracciolo, nel finale, la spingono agli spareggi promozione
Cesena 6 l’arrivo di Bisoli alla quarta di campionato sopperisce alla partenza shock della gestione Campedelli in panchina (3 partite zero punti e dieci reti subite). Il Cavalluccio fatica a carburare ma con l’allenatore di Porretta Terme registra la fase difensiva trovando giusti equilibri e salvezza alla penultima giornata
Cittadella 6 la festa granata esplode al 96’ dell’ultimo scontro frontale contro l’Ascoli. Nel girone di ritorno cala di cadenza (21 punti) dopo un’andata che l’aveva vista sorvolare la zona play off grazie ai colpacci contro Sassuolo, Novara e Spezia picchi massimi raggiunti di questo campionato
Crotone 6.5 un altro piccolo miracolo è stato centrato per i rossoblu pitagorici. E’ l’enfant du pays Massimo Drago a centrare il bis, dopo quello dello scorso anno, senza mai rischiare seriamente di finire in bagarre. L’accelerazione decisiva nel girone di ritorno impreziosito dai successi contro Sassuolo e al Picchi di Livorno
Empoli 7.5 se il campionato fosse cominciato alla decima giornata avrebbe festeggiato la promozione diretta. Gli azzurri dopo 4 punti nelle prime nove gare cambiano marcia a Lanciano costruendo una rimonta clamorosa quanto strepitosa. Sono 69 i punti nelle restanti 33 gare che li proiettano ai play off con il record di successi esterni (11 come il Sassuolo) e un attacco atomico (49 gol per Tavano (21), Maccarone (17), Saponara (11)). Si arrende solo al Livorno nella doppia finale promozione
Grosseto 4 dalla prima all’ultima giornata fanalino di coda della Bwin 2012-2013. La penalizzazione iniziale (-6), il valzer dei cambi in panchina (cinque) e gli appena otto punti conquistati fuori dallo Zecchini testimoniano l’annus horribilis per il grifone maremmano
Hellas Verona 8.5 miglior difesa del torneo, minor numero di sconfitte, seconda piazza ottenuta per vittorie acquisite, primatista in termini di affluenza di pubblico. Una stagione da ricordare per i veneti chiamati al doppio salto in tre anni con la gestione Mandorlini
Juve Stabia 6 non ripete il torneo da autentica sorpresa con le vesti di matricola. I campani però conquistano la quota salvezza (50) costruendosi al Menti il tesoretto di punti (32 complessivi) per garantirsi la Bwin anche per il 2013/2014
Livorno 8 nel segno e ricordo di Piermario Morosini il Livorno vive la sua favola con l’esordiente Davide Nicola artefice della promozione raggiunta ieri sera nel play off contro l’Empoli. I labronici salgono nella massima serie dopo aver disputato una regular season da protagonisti, centrando il filotto record nella cadetteria appena archiviata di risultati utili (quattordici)
Modena 6 sul trend simile del 2011-2012 la compagine canarina dopo aver chiuso al quarto posto il girone di andata, fatica a ritrovare se stessa nel 2013 centrando una sola vittoria esterna nelle prime dodici del nuovo anno. L’arrivo di Novellino al posto di Marcolin in panchina inverte la tendenza con 16 punti tra la 33° e 40° firmati “Monzon”
Novara 7 l’altra maratoneta come l’Empoli del campionato cadetto 2013-2014. Dal penultimo posto della graduatoria fino al quinto play off è stata una lunghissima rincorsa targata Alfredo Aglietti capace di trascinare la compagine azzurra ad un girone di ritorno favoloso. A corto di fiato comprensibilmente nella doppia semifinale contro i toscani, ci riproverà l’anno prossimo
Padova 5.5 per l’organico a disposizione può essere annoverata tra le delusioni della Serie Bwin andata in archivio. A suo parziale discapito la lunghissima serie di infortuni muscolari che la piazzano al primo posto della speciale sfortunata classifica. Il traguardo salvezza è l’obiettivo minimo raggiunto.
Pro Vercelli 4.5 una fugace apparizione quella dei leoni nella serie cadetta. I piemontesi chiudono al penultimo posto con il record stagionale di sconfitte ottenute (25), la difesa più bucata (67 reti passive) come l’Ascoli e il Grosseto e l’attacco meno prolifico, come la Ternana
Reggina 6 stagione abbastanza anonima per i calabresi, ravvivata dal finale thrilling per evitare la bagarre salvezza. C’è però da sottolineare come gli amaranto sono stati capaci di rimontare in quindici partite (19 punti sono arrivati tramite questa specialità) testimonianza di una squadra che mai si è arresa alle difficoltà
Sassuolo 9 capolavoro neroverde quello chiusosi con il tripudio del Braglia nello scontro al Livorno. I ragazzi di Eusebio Di Francesco hanno conquistato la Coppa Ali della Vittoria e si aggiudicano il prezioso ticket per una massima serie storica. Questi i primati ottenuti: maggior numero di punti in casa (48), reti fatte (78), partite vinte (25), differenza reti (+38), vittorie in trasferta (11 come l’Empoli)
Spezia 5.5 accreditata alla vigilia come una delle possibili candidate al doppio salto la compagine ligure ha disatteso le attese nonostante avesse a disposizione una corazzata. I tre cambi alla guida tecnica e l’inizio 2013 in salita (una vittoria nelle prime undici partite del nuovo anno) hanno fatto sprofondare le aquile in piena palude. Le quattro vittorie successive in cinque gare hanno evitato il peggio
Ternana 6.5 la migliore delle matricole per piazzamento, il nono posto in graduatoria ottenuto con la seconda difesa meno battuta ma anche il peggior attacco del torneo insieme alla Pro Vercelli. I rossoverdi salutano una stagione complicata causa una serie di infortuni a catena ma impreziosita dall’imbattibilità di Brignoli durata 574 minuti
Varese 6 un’occasione persa quella dei lombardi all’ultimo tuffo del campionato. Dopo aver militato per lunga parte del torneo nelle posizioni di vertice i biancorossi cedono al Brescia il piazzamento play off nel derby del Rigamonti. Non si è ripetuta la doppia splendida cavalcata firmata Sannino prima e Maran poi, con la massima serie sfiorata prima in semifinale poi nella finalissima
Vicenza 5 seconda retrocessione consecutiva per i veneti con l’intermezzo del ripescaggio estivo stavolta maturata senza coda spareggio. La stagione ha vissuto di molti bassi e pochi alti come le quattro vittorie esterne consecutive ottenute tra la 25° e 30°. Si è inoltre vissuto al Menti una sorta di tabù iniziato il 17 novembre 2012 dopo il Novara (2-1) ed interrotto il 16 aprile del 2013 contro l’Ascoli (1-0) con all’interno cinque rovesci filati e il record negativo dei punti interni (21)
Virtus Lanciano 6.5 in pochi se lo sarebbero immaginato ma i rossoneri hanno festeggiato una salvezza storica, quanto meritata e sorprendente sotto certi punti di vista. Con il record di pareggi (21), la striscia di otto risultati utili, una sconfitta nelle tredici partite prese in esame dalla 16° alla 28° si è concretizzato un piccolo miracolo calcistico sotto l’egida di Carmine Gautieri
Riepilogo: Ascoli 4.5, Bari 6.5, Brescia 6.5, Cesena 6, Cittadella 6, Crotone 6.5, Empoli 7.5, Grosseto 4, Hellas Verona 8.5, Juve Stabia 6, Livorno 8, Modena 6, Novara 7, Padova 5.5 Pro Vercelli 4.5 Reggina 6,Sassuolo 9, Spezia 5.5, Ternana 6.5, Varese 6, Vicenza 5, Virtus Lanciano 6
Tommaso Maria Ferrante
FONTE: SerieBNews.com
06.06.2013
«Vogliamo Maietta»
VOCI&TRATTATIVE. Molte le proposte in arrivo per i big gialloblù. Mimmo vuole restare fino al 2016 Piace Sorensen, a metà tra Juve e Bologna. In arrivo Ebagua, si tenta la strada per Nico Lopez (Roma)
Vecchi pallini. Gente già vista e conosciuta bene. Sean Sogliano vuole andare sul sicuro. Lavora su più fronti il diesse. Facce note e nuove piste, punti fermi e prospetti da plusvalenza. L'agenda è piena, soprattutto in questa prima fase di mercato. Obiettivo forte della fascia destra rimane Eros Pisano, venticinquenne terzino destro del Genoa che Sogliano ha già avuto ai tempi del Varese con Beppe Sannino e che ha portato con sé anche a Palermo, quando il ragazzo di Busto Arsizio firmò un contratto di cinque anni. Con lui proprio quell'estate arrivò dall'Atalanta pure Edgar Barreto, anima del centrocampo del Palermo quasi certamente anche per la prossima Serie B, come la società ha già fatto intendere. Trattativa complicata, Barreto è considerato un pilastro inamovibile del 4-2-3-1 che ha in mente Ringhio Gattuso in Sicilia. Per quel ruolo Sogliano continua a guardare a Perez, svincolato dal Bologna ma che vuole tornare al Monaco. Decisamente più agevole arrivare a Giulio Ebagua, svincolato dopo i 17 gol al Varese e bloccato con grande tempismo da Sogliano, prima che sull'attaccante piombasse la concorrenza. Ebagua è uno dei pupilli di Sean, ripescato dalla Canavese dopo gli esordi al settore giovanile del Torino ed una carriera destinata ad arenarsi alle soglie del professionismo vero. La stima del diesse nei confronti di Giulio è molto alta, così la sua convinzione che le motivazioni e la fame che ha in corpo alla fine possano diventare arme importanti anche in Serie A. Gli ottimi rapporti fra il Verona e Graziano Battistini, agente di Ebagua, faranno il resto.
BOMBER VERSO L'ALLUNGO. Francesco Romano, procuratore di Daniele Cacia, ha bussato alla porta di Sogliano. Il contratto del suo bomber scade nel 2014, fra un anno appena. «Per me si potrebbe anche prolungare di altre due stagioni», diceva Romano nei giorni scorsi a RadioVerona, considerata anche la volontà di Cacia di restare all'Hellas. Tutto dovrebbe andare a posto quando Sogliano tornerà dal Sudamerica. «Per Cacia il telefono magari ha già squillato, ma adesso non ci sono altre società al di là del Verona», le parole di Romano, riferendosi magari ad un sondaggio iniziale del Palermo.
DIFESA IN MOVIMENTO. Il Panathinaikos vuole Mimmo Maietta. Non è una semplice voce greca, l'interessamento è arrivato direttamente sul tavolo dell'agente Antonio Calenda. Un'opzione affascinante, ma che va a scontrarsi con la volontà di Mimmo di rimanere al Verona fino al termine di un contratto che scade nel 2016, quando Maietta avrà 34 anni. Per la difesa piace Fredrik Sorensen, versatile ventunenne danese che ha debuttato in Serie A giovanissimo con la Juve di Delneri ed ora è a metà col Bologna, dov'è stato quest'anno a lungo titolare con Stefano Pioli. Nel mirino anche Dario Zuparic, centrale croato del Cibalia Vinkovci, sul quale però c'è anche il Genoa. Sogliano procederà al riscatto di Agostini dal Torino, gratuito in caso di promozione. Diverso il quadro che riguarda Albertazzi, la cifra che chiede il Milan per la metà è piuttosto alta. Sicuro invece l'acquisto di un altro portiere. Vivo l'interesse soprattutto per Norberto Murara Neto, brasiliano della Fiorentina.
NICO E NON SOLO. Sogliano presto tornerà alla carica per Nico Lopez, funambolico attaccante esterno della Roma già prenotato tempo fa. Sul ragazzo preme anche la Samp. «Andrebbero benissimo tutte e due», ha confermato nei giorni scorsi Lopez, che certamente lontano dalla capitale avrà più possibilità di giocare. Il nodo è la formula, considerato che Sogliano non ha mai accettato di prendere giovani in prestito secco, valorizzarli e riconsegnarli al mittente. Davanti è spuntato anche Cristian Pasquato, acquisto mancato del Verona un anno e mezzo fa di proprietà dell'Udinese ma l'ultima stagione al Bologna. Sogliano vigila, anche dall'altra parte del mondo.
Alessandro De Pietro
06.06.2013
Un lampo d'azzurro di Insigne incenerisce i maestrini inglesi
CALCIO. EUROPEI UNDER 21. La nazionale delle giovani promesse inizia bene la fase finale del torneo continentale
I ragazzini terribili di Mangia fanno un po' di fatica nel primo tempo e passano nella ripresa su punizione Pari (2-2) tra Israele e Norvegia
TEL AVIV L'Italia batte 1-0 l'Inghilterra nella gara di esordio ai Campionati Europei Under 21 iniziati ieri in Israele. Decide una splendida punizione di Insigne al 34' della ripresa. Ma a Tel Aviv in più di un'occasione la squadra di Mangia ha sfiorato la rete. Anche se a segnare per prima è stata l'Inghilterra al 4' della ripresa con Dawson: il gol, però, è stato annullato per un precedente fallo. Valida, invece, la punizione capolavoro che al 34' regala agli azzurrini tre punti fondamentali. Al limite dell'area si presenta Insigne che infila la porta inglese con una palla tagliata che il portiere Butland tocca senza riuscire a respingere. Nel pomeriggio, nell'altra gara del girone A, Israele e Norvegia hanno pareggiato per 2-2. Gli Azzurrini torneranno in campo sabato sempre a Tel Aviv contro i padroni di casa d'Israele.
LA PARTITA. Partenza forte per l'Italia in una prima parte di gara che in rare occasioni vede l'Inghilterra comparire dalle parti di Bardi. Tanto, invece, il lavoro che deve fare Butland, complice una retroguardia inglese che spesso è in difficoltà sulle incursioni alternate di attaccanti ed esterni azzurri. Insigne spesso manda in crisi i suoi dirimpettai britannici e fa sussultare i tanti italiani presenti allo stadio. Il primo a rendersi pericoloso è però Immobile che al 13' sfrutta un avventato colpo di testa all'indietro di Clyde che aveva colto di sorpresa Butland: ma al momento della conclusione l'attaccante genoano viene recuperato proprio dallo stesso difensore. Al 23', invece, è il grande uno-due tra Immobile e Insigne a mandare quest'ultimo alla conclusione con un pallonetto che termina sulla parte superiore della rete. Finale di prima frazione incandescente con tutta la comitiva azzurra a chiedere un rigore per un fallo di Robinson su Florenzi.
LA RIPRESA. Al 4' minuto del secondo tempo si scaldano gli animi anche tra le fila inglesi che si vedono annullare una rete di Dawson: l'arbitro Gaultier aveva in precedenza fischiato una spinta di Caulker ai danni di Bianchetti. L'Italia, inevitabilmente calata di tono anche per le grandi progressioni degli inglesi decisamente più autoritari dal punto di vista fisico, prova comunque in più di un'occasione a trovare la rete del vantaggio. Ci riesce all 32': l'arbitro prima assegna un rigore a favore dell'Italia per un fallo di Clyde su Gabbiadini per poi ravvedersi e concedere punizione dal limite. Sulla sfera si presneta Insigne che infila la porta inglese sul palo alla destra di Butland.
05.06.2013
Ficcadenti sull'Hellas: «Meritata la A»
ANCORA IN CATTEDRA. Dopo le esperienze a Cesena e Cagliari, è stato molto vicino alla panchina del Parma: «Merito del mister, dei giocatori e della società che s'è data un'organizzazione importante Adesso però serve un altro salto di qualità, il divario tra le due categorie si è allargato»
Massimo Ficcadenti è quello di sempre. Meglio il campo, il resto è contorno anche inutile. La sostanza prima di tutto, come dev'essere anche per il prossimo Hellas in A. Il suo futuro sarebbe stato il Parma, se Donadoni avesse preso un'altra strada. È andata diversamente, ma Massimo non ha fretta. Il Verona? Sempre uno dei suoi argomenti preferiti. Questione di cuore. «Aspettavano tutti da troppo tempo, una promozione meritata. Dopo tanto tempo vedo una società che finalmente è riuscita a darsi una certa organizzazione, questo è importante».
SALTO IN ALTO. «La Serie A è un altro sport», ha sempre detto Sean Sogliano, giusto per far rendere chiara la forbice. Ficcadenti non può che condividere. Piedi più morbidi, più chili, più centimetri. «È indubbio che la differenza è molta, più di quanto non fosse qualche anno fa. Il divario fra le due categorie si è allargato. Ci sono qualità differenti soprattutto a livello tecnico, molto diverse da quello che oggi può esprimere la B. Il Verona dovrà essere una squadra in grado di avere grande capacità di sacrificio e di corsa. L'impatto il primo anno può essere difficile, ma c'è il modo per reggere l'urto con la Serie A. Con qualche giocatore nuovo, con la storia che ha il Verona, con il pubblico e l'entusiasmo l'Hellas può essere competitivo».
PASSAGGIO CRUCIALE. Ficcadenti va oltre, traccia sentieri che lui stesso ha percorso. Soprattutto tortuosi. A Cesena come a Cagliari. Dura lasciarsene tre alle spalle in un campionato così, anche se non sempre la vita per una matricola è stata impossibile. «Il Verona dovrà essere intelligente a creare un ambiente positivo e ad essere bravo in particolare nelle difficoltà gestendo bene le sconfitte, quando devi lottare per non retrocedere e sei una neopromossa capita di perdere. Corsa e agonismo non dovranno mai mancare, quando i valori sono differenti se non hai certe caratteristiche non fai tanta strada».
GIUDIZIO IN SOSPESO. L'Hellas l'ha tenuto d'occhio, anche se distrattamente. Da veronese d'adozione non poteva che essere così, senza dimenticare che le prime pietre del Verona di Martinelli le ha messe proprio lui da consulente speciale del presidente, prima che le strade si dividessero. Pugliese c'è ancora, prima pietra di un Hellas in cui c'era anche la mano di Massimo. «Ho visto il Verona solo in qualche occasione. Non posso dare un giudizio completo. Magari in B poteva raccogliere più punti, ma ne ha fatti comunque tanti. Merito dell'allenatore, della squadra e di una società che è riuscita a superare dei momenti in cui pareva che il Verona fosse in crisi. Nel calcio nulla è scontato d'altronde. In qualche circostanza li ho visti abbastanza bene, in altre la prestazione è stata meno positiva. È indubbio che qualcosa deve cambiare, lo sanno allenatore e società. Quanto non mi permetto di dirlo».
LAVAGNA E TATTICA. E il calcio di Mandorlini? Sempre propositivo, sempre equilibrato. La forza del progetto vale molto, anche se la verifica sarà tremenda. Che succederà in Serie A? Ficcadenti rimane coi piedi per terra, come d'abitudine. «Ci vorrà naturalmente un gioco fatto con le dovute attenzioni per chi ha un obiettivo come quello della salvezza. La mentalità poi sarà l'allenatore a doverla trasmettere. In casi come questi è sempre necessario però essere molto realisti, impostare la squadra per quelle che sono le caratteristiche dei giocatori e capirne il valore. Sarà fondamentale».
A.D.P.
05.06.2013
«Bisogna spegnere la tv, il calcio è troppo virtuale»
«Spegnere la tv, e tornare sui campi a vedere allenamenti e partite». È uno dei punti centrali del pensiero di Massimo Ficcadenti che parla ai tanti allenatori veronesi arrivati ad ascoltare e per vedere da vicino uno dei mister più apprezzati degli ultimi anni. «Bisogna riscoprire la centralità del ruolo dell'allenatore, oggi il calcio è diventato troppo virtuale e legato alle televisioni, c'è bisogno invece di tornare a respirare il profumo dell'erba». Il tecnico va avanti come un fiume in piena con un filo conduttore che resta sempre lo stesso.
«Oggi manca troppo il contatto diretto con il campo - sottolinea - spesso chi ci giudica non viene neanche a vedere allenamenti e partite e si scelgono gli allenatori senza conoscere come lavorano, troppo spesso l'occhio è disattento e non riesce a cogliere le sfumature». Nei professionisti come nei dilettanti, anche se proprio nel calcio minore si possono trovare ancora spiragli per ritrovare il modo giusto per lavorare nel mondo del pallone. «Voi tante volte vivete situazioni che definire complicate è poco - continua Ficcadenti -, allenate in condizioni difficilissime senza palloni adeguati, con campi disastrati, di sera e con tante altre mancanze» si rivolge direttamente a chi la realtà dei dilettanti la vive ogni giorno, «ma avete anche la fortuna di vivere la realtà vera, quella lontana dal mondo dei media che con le loro esasperazioni non hanno certo fatto il bene del calcio». Il tema della serata tratta del calcio di oggi rispetto al futuro, ed è proprio la visione sugli anni a venire che sembra dover preoccupare chi ama il mondo del pallone a tutti i livelli.
«C'è un impoverimento generale, lo si vede dal confronto delle nostre squadre con quelle europee, ma anche dal livello dei nostri campionati. Non si ha neanche più la pazienza di aspettare e di capire cosa e chi si allena, si cerca di imitare le grandi squadre di moda in quel momento e questo è assurdo, non cresceremo mai se andiamo avanti così» continua il tecnico di Fermo, «mi sembra che ci stia tornando indietro, in pochi praticano un calcio propositivo ma si pensa soprattutto a difendere e ripartire, io personalmente non rinuncio mai ai 4 difensori, ai 3 centrocampisti ma soprattutto a 3 giocatori offensivi sempre in campo. Poi numeri, moduli e sistemi contano poco, è l'atteggiamento quello che conta. In più c'è troppa superficialità, si vedono giocatori che diventano improvvisamente allenatori e non sanno neanche da dove iniziare, il nostro è un lavoro difficilissimo e bisogna riprendersi la centralità di questo ruolo».
I pensieri corrono via veloci, più di qualcuno gli chiede di entrare a fondo nel suo modo di intendere il calcio anche se in mezzo a tanti concetti l'allenatore al Cagliari nelle ultime due stagioni tiene ad uno in particolare. «Nella carriera di un mister ci saranno sempre alti e bassi, perché magari uno è bravo in una certa situazione ma non è adatto ad un'altra. Ognuno ha la sua idea di calcio, e a prescindere da moduli e sistemi, da critiche e apprezzamenti per il vostro lavoro, voi a quell'idea non dovete rinunciare mai. Perché è la vostra, ce l'avete dentro e di certo è quella che riuscite a trasmettere meglio. Spegniamo le televisioni, torniamo sui campi: ad allenare, ma anche solo a guardare e a respirare il profumo del calcio più vero».
MAZ.
04.06.2013
Brividi gialloblù
CORSI & RICORSI STORICI. La prima partita tra le due squadre gialloblù finì uno a uno. Pato ricorda: «Tutti gli occhi addosso. Sapevo di non poter sbagliare» Curti inventa il pari: «Palla al centro alla cieca, Gori mi aspettava»
Si arrampicò sul dischetto. «Secondi interminabili». Aria da derby. Il fiato che esce e diventa di marmo. Notte di novembre. Gli occhi della città puntati addosso. Il primo derby tra Verona e Chievo. La palla ferma. Poco più in la Enzo Zanin. L'avversario che sta a undici metri e cerca di metterti addosso più tensione di quella che hai già accumulato. Fabrizio Fermanelli non sapeva ancora che sarebbe diventato il primo marcatore nella storia della stracittadina. Non sapeva. Non intuiva. Sperava. E studiava l'avversario. Dunque, palla sul dischetto. Chissà quanti pensieri.
«No- dice lui- solo uno. La mettevo sempre là. Alla destra del portiere. Mi era andata bene. Mi sentivo sicuro. Ma finché l'arbitro non fischia, non sai mai come andrà a finire». Pato fa in tempo a regalarsi un colpo d'occhio da mozzafiato. «Non so quanta gente ci fosse allo stadio. Forse tutta la città. Un po' ti intimorisce. Perché i tuoi tifosi si aspettano il massimo da te». L'arbitro fischia. Prima, però, c'è spazio per un flashback. «Al Chievo- racconta Fermanelli- avevo già segnato dal dischetto nell'anno della loro promozione dalla C1. Giocavo a Carrara. Ne feci due al Bentegodi. E rischiai di rovinargli la festa nel giorno della promozione quando segnai dal dischetto». Pensieri che aiutano. A fare bene. A buttare fuori l'ansia, la paura. Fermanelli parte, Zanin lo accompagna. La palla si infila in rete. «Il ricordo più bello» sottolinea l'attaccante. Insieme a tanti altri.
«Posso ricordare Massimo Ficcadenti?». Come, no? «Bene, Massimo è stato un compagno straordinario. Uno umile. Uno che il tempo non cambia. Non di quelli che il calcio trasforma. L'ho rivisto qui in Sardegna. Abito ad Olbia, alleno il Porto Rotondo, in Promozione. Massimo è un bel ricordo. Verona è un bel ricordo. Sono felice per la A ritrovata. E anche per Mandorlini. L'ho avuto come allenatore quando ero al Ravenna e lui era il secondo di Rumignani. Bravi ragazzi». Sulla sponda opposta Valter Curti. Un assist per la vita. Tocca al biondo centrocampista del Chievo piazzare sulla testa di Gori la palla che vale il pareggio. A distanza di quasi vent'anni il ricordo non è per nulla sbiadito. «Mutti mi aveva messo da qualche minuto un uomo in marcatura. Non dovevano farmi giocare. Assolutamente. E io, invece, sono riuscito a metterla in mezzo per le nostre torri. Gori era entrato da poco. Io e lui eravamo grandi amici. Una perfetta simbiosi nata anche fuori dal campo. Sapevo che mettendo in mezzo quel pallone, qualcuno avrei trovato».
Curti ricama. Gori esegue. E il Chievo porta a casa un pari. «Andammo a cenare in pizzeria con le mogli fuori dallo stadio- continua Valter-. Ma solo il giorno dopo, aprendo i giornali, ci rendemmo conto che avevamo fatto qualcosa di unico. Eravamo finiti dentro al grande calcio. Tanta gente, tante telecamere, la sera perfetta. Era il piccolo Chievo che si affacciava alla ribalta». Torna il derby, undici anni dopo. «La storia è un po' diversa. Il Chievo ormai è una realtà consolidata. Il Verona torna nel calcio che conta e avrà tanta, tantissima fame. Sarà bello per tutti. Per la città, per la gente, per chi ama lo sport». Curti ha staccato con il calcio. Non è un addio. «Per il momento, però, faccio altro». Palla a sinistra, in area c'è movimento. Valter pennella. Gori s'alza. La rete si gonfia. «Un ricordo che mi accompagnerà per tutta la vita».
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
Under 21: buona la prima per Bianchetti
Postata il 05/06/2013 alle ore 23:00
Il difensore gialloblù è rimasto in campo per tutti i novanta minuti, disputando una buona partita e contribuendo alla vittoria per 1-0 ottenuta contro l'Inghilterra con gol di Insigne
VERONA - Vittoria all'esordio per l'Under 21 di Mangia. Gli azzurrini, che schieravano tra le loro fila il gialloblù Bianchetti (nella foto), hanno battuto l'Inghilterra per 1-0. Buona la partita disputata dall'Italia, brava a tenere in mano le redini del gioco per tutti i novanta minuti, trovando il gol al 79' grazie ad un calcio da fermo battuto da Insigne. Inglesi pericolosi solo in un'occasione, sul gol annullato a Dawson per un fallo commesso proprio ai danni di Bianchetti. Buona la prestazione del difensore gialloblù, rimasto in campo per tutti i novanta minuti ed ammonito nel finale, abile a controllare con i compagni di reparto gli attaccanti inglesi. Con questa vittoria l'Italia vola in testa al gruppo A: ora basta una vittoria per approdare in semifinale.
GIRONE A - 1a giornata
Israele-Norvegia 2-2
Inghilterra-Italia 0-1
CLASSIFICA
Italia 3; Israele 1; Norvegia 1; Inghilterra 0.
IL PROGRAMMA
Sabato 8 giugno
Ore 18: Inghilterra-Norvegia
Ore 20.30: Italia-Israele
Martedì 11 giugno
Ore 18: Israele-Inghilterra
Ore 18: Norvegia-Italia
Ufficio Stampa
Hellas Verona FC - Nike nuovo partner
Postata il 05/06/2013 alle ore 19:20
VERONA - Hellas Verona FC annuncia Nike come partner tecnico e commerciale. L’accordo ha effetto immediato e avrà durata quadriennale.
Il deal consiste in una partnership commerciale, all’interno della quale Nike assume il ruolo di “Official Supplier” dei prodotti gara, allenamento e tempo libero Hellas Verona Football Club (per prima squadra, giovanili, Scuola Calcio, Summer Camp and official merchandising).
“L’attività e i progetti intrapresi per l’internazionalizzazione del brand Hellas oggi assumono dei valori assoluti grazie alla collaborazione con Nike, il marchio che rappresenta l’eccellenza sportiva nel mondo – ha spiegato Giovanni Gardini, Direttore Generale Hellas Verona FC -. E’ un orgoglio avere al nostro fianco un partner che è un leader globale, che permette all’Hellas Verona di sviluppare una filosofia commerciale e sportiva mai avuta in passato. Siamo entusiasti per questo grande percorso insieme”.
La partnership prevede la pianificazione e l’esecuzione di iniziative commerciali finalizzate allo sviluppo di un business model innovativo, sostenibile e profittevole per entrambi i partner.
Hellas Verona FC
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
CALCIO BRASILE Verdeoro al 22° posto nelle classifiche FIFA! Mai così in basso nella loro storia; intanto il tecnico del PORTUGUESA di Rio se la prende coi tifosi... impotenti!
CALCIO GIAPPONE: I nipponici si qualificano al prossimo mondiale in Brasile ed i tifosi del 'Sol Levante' osannano il cittì ZACCHERONI...
SERIE A: MAZZARRI nuovo tecnico dell'INTER. LOTITO bordata ai cuginastri della ROMA 'La LAZIO è il primo club della capitale! I giallorossi sono allo sfascio...'. Franco BALDINI (ormai ex) DG della ROMA si dimette, ora è tutto nelle mani di SABATINI. L'onda lunga del calcioscommesse arriva fino all'INTER e alla JUVE ma RANOCCHIA e CONTE si 'salvano', deferiti invece il portiere GILLET ed il BARI. Il patròn del GENOA PREZIOSI non gradisce di essere ripreso e sfascia la telecamera ad un reporter del Secolo XIX! Poi chiede scusa ma smentisce l'aggressione fisica...
RUGBY: Giocatore australiano fa pipì in campo! 'Beccato' chiede scusa ma il suo club rischia una multa...
CALCIO SPAGNA: In 30.000 al 'Camp Nou' per accogliere il nuovo acquisto NEYMAR che non ha risparmiato una 'stilettata' a Cristiano RONALDO 'Meglio anche solo una partita al fianco di MESSI che un campionato intero con CR7!'
TENNIS: Al 'Roland Garros' altra impresa per la ERRANI che raggiunge le semifinali ma ora c'è Serena WILLIAMS (che però ha faticato non poco nell'ultimo turno). Fra gli uomini TSONGA elimina un FEDERER irriconoscibile! La prima semifinale machile sarà NADAL-DJOKOVIC
CONFEDERATION CUP: Ecco i convocati! AQUILANI sì, POLI e RANOCCHIA no...
FINALI NBA: Saranno gli HEAT a sfidare gli SPURS per il titolo NBA!
SERIE B: ZAMPARINI promuove 'Ringhio' GATTUSO sulla panchina rosanero al posto di SANNINO ma niente è ancora ufficiale...
MAZZARRI: "INTER, VOLEVO NUOVI STIMOLI.
NAPOLI? NON SONO UN TRADITORE" -FOTO
Giovedì 6 Giugno 2013
MILANO - «Potevo anche rimanere fermo, ma c'è stata una proposta che mi ha dato nuovi e grandi stimoli. Mi è piaciuto tutto e mi sono sentito pronto e carico per cominciare questa avventura». Lo ha detto nella conferenza stampa di presentazione il nuovo tecnico dell'Inter Walter Mazzarri. «Sono un accentratore, mi piace assumermi ogni responsabilità e credo di avere la giusta personalità. Ho avuto la sensazione che Moratti cercasse nel nuovo tecnico queste componenti».
"NON SONO UN TRADITORE" «Il presidente De Laurentiis usa fare delle battute, a volte gli vengono bene e altre meno. Sono stati quattro anni bellissimi a Napoli, ho dato e ricevuto tanto ma la parola tradimento, se detta con cognizione di causa, non l'accetterei», ha detto Mazzarri. «Dovremo far sposare da subito il concetto che qui da oggi si pensa solo per l'Inter, l'interesse personale viene dopo. Solo così il percorso sarà in discesa».
"L'INTER DEVE TORNARE COMPETITIVA" Lavorare sull'autostima, definire la rosa e tornare competitivi. Sono questi alcuni dei concetti espressi da Walter Mazzarri nella conferenza stampa di presentazione ad Appiano Gentile. «La rosa non può essere quella che ha finito la scorsa stagione, dopo i quindici giorni di ritiro in cui faremo ogni giorno un doppio allenamento prenderemo le decisioni - ha dichiarato il tecnico - Lavoreremo sulla condizione atletica e sull'autostima del gruppo dopo un'annata difficile, per far sì che i giocatori non ne risentano. Ripartiamo da zero, tiriamo una riga rispetto alla scorsa stagione. L'Inter, per il blasone del club, deve puntare ad essere nuovamente competitiva». Nessun accenno al mercato. «Sono abituato a parlarne solo con la dirigenza e non con la stampa», ha aggiunto Mazzarri, che si è detto impegnato in un «corso per scoprire pienamente l'Inter, anche se dopo quattro anni a Napoli credo che un allenatore prenda una 'patentè superiore».
CALCIOSCOMMESSE, BARI-BIS: 41 DEFERITI, TRA CUI GILLET. PROSCIOLTI CONTE E RANOCCHIA
Giovedì 6 Giugno 2013
ROMA - La Procura Federale ha emesso stamane 41 deferimenti nell'ambito dell'inchiesta sul Calcioscommesse denominata Bari-bis e focalizzata sulle presunte combine di Bari-Treviso 0-1 (11 maggio 2008) e Salernitana-Bari 3-2 (23 maggio 2009).
Tra i 33 tesserati (per 7 di loro i capi d'imputazione sono plurimi) spiccano i nomi del portiere del Torino Jean Francois Gillet (doppio illecito) e dei granata ed ex baresi Alessandro Gazzi (doppia omessa denuncia) e Paulo Vitor Barreto (omessa denuncia della combine con la Salernitana). Il Bari è l'unico club (Salernitana e Treviso sono nel frattempo fallite e sono nate due nuove società) che dovrà rispondere dinanzi alla Commissione Disciplinare della responsabilità oggettiva sui propri tesserati, con le aggravanti della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato delle gare (art.7 comma 6 del CGS). Archiviate invece le posizioni del tecnico della Juventus, Antonio Conte e del difensore dell'Inter Andrea Ranocchia, allora rispettivamente tecnico e giocatore della formazione pugliese.
I DEFERIMENTI
Società: - Bari (per responsabilità oggettiva con aggravanti per effettiva alterazione del risultato).
Tesserati: -Illecito: Nicola Belmonte, Raffaele Bianco, Massimo Bonanni, Simone Bonomi, Francesco Caputo, Corrado Colombo, Daniele De Vezze, Cosimo D'Angelo, Mark Edusei, Marco Esposito, Luca Fusco, Gianluca Galasso, Massimo Ganci, Jean Francois Gillet, Stefano Guberti, Vitali Kutuzov, Davide Lanzafame, Andrea Masiello, Alessandro Parisi, William Pianu, Ivan Rajcic, Nicola Santoni, Vincenzo Santoruvo, Cristian Stellini, Vitangelo Spadavecchia, Nicola Strambelli. - Omessa denuncia: Paulo Vitor Barreto, Simone Cavalli, Mariano Martin Donda, Alessandro Gazzi, Santiago Ladino, Giovanni Marchese.
BRASILE, TECNICO CONTRO I TIFOSI: "CE L'HANNO MOSCIO E INVECE DI FARE SESSO MI CRITICANO"
Giovedì 6 Giugno 2013
RIO DE JANEIRO - Può capitare che i nervi siano tesi tra un allenatore e la tifoseria quando i risultati non arrivano, ma il commento di Edson Pimenta, tecnico dei brasiliani della Portuguesa, ha sorpreso tutti.
Pimenta, 61 anni ed una carriera da militare prima di intraprendere l'avventura in panchina, è stato duramente contestato dai propri tifosi ed ha commentato così: «Ci sono tizi che vengono a romperci le scatole mentre le loro donne se ne vanno in giro. Sono solo una mezza dozzina di idioti con il c...o moscio, che in famiglia non si trovano a loro agio e ai quali evidentemente non piace fare sesso».
Il tecnico della Portuguesa, militante nella massima categoria brasiliana, ha poi aggiunto: «Dovrebbero pensare che pareggiare in casa con l'Internacional, ovvero una delle grandi favorite di questo campionato, è un ottimo risultato».
Con appena due punti nel campionato nazionale, la Portuguesa occupa la 17/ma posizione in classifica e si trova già in zona retrocessione.
RANKING FIFA, BRASILE 22°: MAI COSÌ IN BASSO NELLA SUA STORIA. ITALIA OTTAVA
Giovedì 6 Giugno 2013
ROMA - L'Italia resta stabilmente all'ottavo posto nel ranking FIFA riservato alle nazionali. Quest'oggi è infatti uscito il calcolo del ranking per il mese di giugno, con non pochi dati sorprendenti. Tra questi, spicca il ventiduesimo posto del Brasile.
La Seleçao, infatti, non era mai stata così in basso nel ranking FIFA, e la stampa brasiliana non ha mancato di sottolinearlo. Ora, considerando i coefficienti riservati alle gare ufficiali e all'importanza di certe sfide, la Confederations Cup da giocare in casa è una grande occasione per il Brasile.
La nazionale allenata da Felipe Scolari, il mese scorso, era al diciannovesimo posto ed era stata sorpassata da nazionali come il Belgio, la Svizzera, la Costa d'Avorio, la Grecia ed il Messico. Ora i verdeoro si ritrovano anche sotto Ghana, Uruguay e Danimarca.
Il podio resta occupato da Spagna, Germania ed Argentina, seguite dalla sorprendente Croazia che mantiene il quarto posto nella speciale classifica.
LOTITO: "LA LAZIO? PRIMO CLUB DELLA CAPITALE, LA ROMA NON C'È". BUFERA SU RADIO E FACEBOOK
Giovedì 6 Giugno 2013
ROMA - La Roma che vive di calcio da 24 ore non parla d'altro. Giallorossi contro laziali, come sempre, ma questa volta con i protagonisti scatenati sulle pagine dei giornali. Anzi sulle pagine del Corriere dello Sport. «Tenetevi stretti i dirigenti laziali, vi aiuteranno a riprendervi. Roma è, nel calcio, la Lazio»: il presidente del club biancoceleste, Claudio Lotito, replica così oggi all'articolo di Giancarlo Dotto pubblicato ieri sul quotidiano sportivo romano secondo il quale «la Lazio non esiste» e che ha scatenato polemiche e dibattiti attraverso i social network e le radio romane. L'articolo di Dotto, - che segue la dichiarazione di Totti a France Football, secondo cui la Lazio è «niente» e la controreplica di Lotito che nei giorni scorsi aveva ribadito che la «Lazio è la prima squadra della Capitale» - ha acceso il dibattito e la risposta del presidente della Lazio che proprio dalle colonne del Corriere dello Sport ribadisce il primato della sua squadra argomentandone il perché.
"TENEREZZA". «L'articolo di Giancarlo Dotto, pubblicato ieri da questo giornale, mi stimola sentimenti di tenerezza e soccorso al grido, direbbe il nostro Pontefice, di 'consolare gli afflitti' - scrive il presidente biancoceleste - si nota, nel pezzo, la profonda solitudine di chi non ha più punti di riferimento: è il tifoso romanista di una Roma che non c'è, come club, come squadra, come società. Piange disperato alla ricerca di un club che sia privo degli oltre 100 milioni di euro di debiti che, se non fosse sorretto da una banca a sua volta in difficoltà, sarebbe già fallito. Piange disperato alla ricerca di un club che non vince un derby con la Lazio da anni, che non ottiene un trofeo da anni, che non riesce a raggiungere un traguardo, anche minimale programmato, da anni. Piange disperato alla ricerca di un club che è scomparso da anni dal panorama del calcio nazionale che non ha nessuna rappresentanza nè in Europa, nè in Lega Calcio nè in Figc. Un club che non conta più nulla, in Italia ed a Roma dove i suoi stessi tifosi hanno chiesto l'annientamento di una dirigenza che ha sbagliato tutto».
"PRIMO CLUB CAPITALE". «Noi laziali, che siamo il primo club della Capitale, che siamo l'unico club che rappresenta Roma in Europa, che siamo l'unico club che rappresenta Roma in Italia e negli organi dirigenti del calcio italiano ed europeo - sottolinea Lotito - cosa dobbiamo dire al rappresentante dei tifosi 'sull'orlo di una crisi di nervì? Coraggio ragazzi, non vi abbattete. Sperate in tempi migliori, liberatevi dei tabù del passato che vi ispirano soltanto rancore isterico. Se avete nella dirigenza qualcuno che viene dalla Lazio, tenetevelo stretto, perchè vi può dare una mano nella rinascita. Noi siamo cattolici e romani, come dice Papa Francesco, e vi aiuteremo sempre ad esistere, perchè il vostro esistere sarà sempre, per noi, occasione di orgoglio nel riaffermare che Roma è, nel calcio, la Lazio». Dotto dal canto suo oggi chiede scusa per l'articolo di ieri ma chiede ironicamente anche che gli venga spiegato il comunicato del responsabile della comunicazione della Lazio.
ROLAND GARROS, IN SEMIFINALE SARÀ NADAL-DJOKOVIC
Mercoledì 5 Giugno 2013
PARIGI - La seconda semifinale maschile al Roland Garros sarà spettacolo puro: passano, infatti, sia Novak Djokovic che Rafael Nadal.
Djokovic, numero uno del mondo ha sconfitto il tedesco Tommy Haas in tre set, con il punteggio di 6-3, 7-6 (7-5), 7-5 in due ore e 15'.
Nadal, invece, ha sconfitto lo svizzero Stanislas Wawrinka in tre rapidi set, con il punteggio di 6-2, 6-3, 6-1.
ZACCHERONI, TUTTO IL GIAPPONE AI SUOI PIEDI: "ADESSO FAREMO UN GRANDE MONDIALE"
Mercoledì 5 Giugno 2013
TOKYO - Una nazione intera sta osannando in queste ore un italiano che preferisce i fatti alle parole. La nazione è il Giappone, l'italiano è Alberto Zaccheroni, uno scudetto nel Milan e tante panchine prestigiose tra Juve, Inter, Lazio e Udinese, tutti in festa per la qualificazione ai Mondiali di Brasile 2014. Alberto Zaccheroni non nasconde la soddisfazione per la qualificazione del suo Giappone. «Come allenatore partecipare al Mondiale è un grande risultato - ha detto il ct della Nazionale - mi hanno chiamato per questo e sono venuto per questo. E il prossimo anno faremo bene». L'allenatore dei nipponici pensa però ora alla Confederations Cup, in cui avrà tra gli avversari anche l'Italia: «Ho un pò di giorni a disposizione con i miei giocatori per valutare gli obiettivi principali e lavorare anche sui dettagli».
ROMA, FRANCO BALDINI SI DIMETTE: ORA POTERI A WALTER SABATINI
Mercoledì 5 Giugno 2013
ROMA - Franco Baldini lascia la Roma. Il dg giallorosso ha rassegnato le proprie dimissioni. Lo ha comunicato il club giallorosso con una nota sul Nis di Borsa.
Nel comunicato si legge che «Il rapporto è stato risolto consensualmente, e le operazioni calcistiche restano affidate al direttore sportivo Walter Sabatini».
Baldini saluta così il club giallorosso: «Voglio ringraziare la proprietà dell'As Roma per l'opportunità che mi è stata data. Sono stato benissimo a Roma e auguro il meglio per il club, i giocatori e tutti i tifosi».
Questo invece il saluto di James Pallotta: «Ringraziamo Franco Baldini per il lavoro svolto al servizio dell'AS Roma nel corso delle due stagioni passate. Baldini ha avuto un ruolo importante nel lancio del nostro progetto. Gli auguriamo il meglio per le sue attività future».
Il CEO Italo Zanzi si è mostrato ottimista: «Abbiamo fiducia nel nostro futuro e vogliamo continuare a costruirlo sulla base del talento che abbiamo assemblato in questi due anni. Walter Sabatini e io lavoreremo a stretto contatto con il presidente Pallotta per formare il nostro staff tecnico e la rosa per questa stagione».
INTER, PER OMESSA DENUNCIA DI COMBINE RANOCCHIA RISCHIA SEI MESI DI STOP
Mercoledì 5 Giugno 2013
di Massimo Sarti
MILANO - «Per i deferimenti sul filone Bari siamo al fotofinish. Non abbiamo una situazione collegata al giorno e all'ora precisa, perché non è una titolarità in capo alla Figc, ma alla Procura. Ma da quello che risulta, nei prossimi giorni si procederà ai deferimenti».
Lo ha detto il presidente federale, Giancarlo Abete in merito ai rinvii a giudizio sportivi che il procuratore Stefano Palazzi invierà nei prossimi giorni ai tesserati e alle società coinvolte nel filone cosiddetto “Bari-bis” del calcioscommesse. Al centro dell’attenzione degli inquirenti federali e quindi prossimamente della Commissione Disciplinare Nazionale, le presunte combine di Bari-Treviso dell’11 maggio 2008 e di Salernitana-Bari del 23 maggio 2009.
L'attenzione arriva sino a Milano e sino all’Inter, perché tra coloro che rischiano il deferimento c’è anche Andrea Ranocchia, per la tanto discussa omessa denuncia. Il difensore nerazzurro era una giovane promessa (aveva da poco compiuto 20 anni) in Puglia nella stagione 2008-09 e, pur non essendo stato coinvolto nel presunto tentativo di alterare il risultato del match con la Salernitana, ne sarebbe venuto a conoscenza senza denunciarlo ai competenti organi federali. In ballo, una possibile squalifica per sei mesi. Tra coloro che temono invece il deferimento per illecito (con possibile stop di tre anni o oltre) c’è l’allora portiere del Bari (ora al Torino) Gillet.
Ricordiamo che dal punto di vista penale la posizione di Ranocchia è stata archiviata: il suo nome non appare infatti tra le 27 persone (tra cui 24 calciatori o ex) mandati a processo a fine maggio dalla Procura di Bari per le due partite in questione. Il codice di giustizia sportiva punisce invece anche l’omessa denuncia. Il motivo della squalifica patita nei primi mesi dello scorso campionato da Antonio Conte, tecnico della Juventus campione d’Italia che secondo alcuni rumors di mercato starebbe facendo un pensierino a Ranocchia. Tutto però è comprensibilmente bloccato, in attesa delle prime mosse di Palazzi e dei suoi collaboratori. Aspetta anche Mazzarri che, nel caso di lunga squalifica di Ranocchia, dovrà trovare alternative in difesa.
GENOA, PREZIOSI: "HO SOLO ROTTO UNA CINEPRESA, HO CHIESTO SCUSA E LA RIPAGHERÒ"
Martedì 4 Giugno 2013
GENOVA - «Non posso passare intere giornate a smentire certe c...ate». Così il presidente del Genoa Enrico Preziosi, aveva smentito le voci che lo volevano pronto a trattare la cessione del Genoa. Poco dopo, però, Preziosi ha incontrato l'imprenditore e presidente del Varese Antonio Rosati.
Il numero uno della società rossoblù e il possibile acquirente del club hanno pranzato al ristorante 'Da Teresa' in piazza Lido di Pegli. Quando Preziosi e Rosati sono usciti, sono stati avvicinati da alcuni giornalisti, fotografi e videoreporter. Il presidente del Genoa avrebbe aggredito un giornalista del Secolo XIX, Valerio Arrichiello, al quale ha strappato dalle mani le telecamera che ha sbattuto a terra. Poi ha cercato di colpirlo con due calci.
Preziosi, però, ha poi smentito a Tgcom24 di aver aggredito fisicamente il reporter: «Ho strappato una cinepresa che era posizionata in modo improprio. Ho anche detto che la pago, ho chiesto scusa. Non è corretto avere gli agguati, stamattina si diceva di una vendita infondata. La situazione è ridicola. La mia reazione che può essere criticata quanto si vuole, è quella di una persona infastidita». E poi ribatte: «Personalmente dico che la violenza che ho subito all'uscita di un ristorante è maggiore. Quelli sono agguati, non va bene venire a riprendermi di nascosto. Io quel gesto, in quel contesto lo rifarei, perchè quello che ho subito è una agguato, un modo subdolo di fare informazione».
RUGBISTA FA PIPÌ IN CAMPO, BECCATO DALLE TELECAMERE. IL CLUB RISCHIA LA MULTA -VIDEO
Martedì 4 Giugno 2013
SYDNEY - Urina in campo, durante una gara, e ora il suo club rischia una multa: è accaduto ad un rugbista australiano, Russell Packer. Packer, stella dei New Zealand Warriors, è stato sorpreso a fare pipì in campo ieri a Brisbane durante la sfida di rugby a XIII vinta 56-18 contro la squadra locale dei Broncos. Il fuori programma è stato scoperto dalle immagini video di una telecamera. La Lega rugby australiana ha pesantemente stigmatizzato l'episodio definendo «questo tipo di condotta inaccettabile»: i Warriors rischiano un'ammenda di 15 mila dollari australiani (14.600 dollari americani). Il giocatore si è scusato con un tweet definendo un «incidente» che «ha offeso qualche persona per le quali io sono dispiaciuto». I Warriors hanno cinque giorni di tempo per fornire spiegazioni dell'accaduto prima che scatti la sanzione.
BARÇA, IN 30.000 AL CAMP NOU PER NEYMAR. ALTRO CHE CAVANI: "CLAUSOLA DA 190 MLN"
Martedì 4 Giugno 2013
BARCELLONA - E' stato il giorno di Neymar. L'attaccante brasiliano, prelevato dal Santos per 57 milioni di euro, dopo aver giocato l'amichevole tra Brasile e Inghilterra, ha lasciato Rio de Janeiro per la Spagna, dove è sbarcato per sostenere le visite mediche con il club blaugrana. La presentazione ufficiale al Camp Nou è andata in scena davanti a migliaia di tifosi che hanno raggiunto lo stadio. Il Barcellona si augurava di battere il record di spettatori arrivati per la presentazione di Ibrahimovic (oltre 50 mila) ma non sono stati superati i 30mila. Neymar è costato 57 milioni di euro, come spiegato dal vice-presidente Josep María Bartomeu, e la clausola rescissoria è di 190 milioni. Indossando la prima maglia blau grana senza numero e con il nome Neymar jnr, ha detto al microfono: "Sono felice di giocare nel Barcellona, per me è un sogno. Sono qui per aiutare. Sono qui per aiutare i compagni, e Messi a restare il numero uno del mondo per molti anni. E' un sogno giocare con lui". Dopo aver palleggiato e regalato alcuni palloni ai tifosi ha abbandonato il campo.
ROLAND GARROS, LA ERRANI IN SEMIFINALE. ORA L'OSTACOLO È SERENA WILLIAMS -FOTO
Martedì 4 Giugno 2013
PARIGI - Una straordinaria Sara Errani vola in semifinale al Roland Garros. La 26enne tennista bolognese ha infatti eliminato la polacca Agnieszka Radwanska 6-4 7-6.
In semifinale la Errani troverà Serena Williams, che ha eliminato ai quarti la russa Sveltana Kuznetsova.
ROLAND GARROS, TSONGA IN SEMIFINALE: ELIMINATO UN FEDERER IRRICONOSCIBILE
Martedì 4 Giugno 2013
PARIGI - Il beniamino del pubblico francese, Jo-Wilfried Tsonga, n. 6 mondiale, vince in casa contro un irriconoscibile Roger Federer e passa alla semifinale del Roland Garros.
Federer è apparso sempre in precarie condizioni fisiche e mentali, mentre Tsonga, in stato di grazia, ha sempre messo alle strette l'avversario. Dopo il primo set conquistato (7-5), Federer era riuscito a pareggiare il conto (6-3), ma nel terzo ed ultimo set la miglior condizione di Tsonga ha avuto definitivamente il sopravvento (6-3).
Tsonga dopo cinque anni riporta in semifinale al torneo di Parigi un francese e oggi ha anche conquistato la sua quinta semifinale di Slam in carriera. David Ferrer è l'altro semifinalista: lo spagnolo ha eliminato il suo connazionale Tommy Robredo con il punteggio di 6-2 6-1 6-1.
CONFEDERATIONS CUP, ECCO I CONVOCATI: C'È AQUILANI, ESCLUSI POLI E RANOCCHIA
Martedì 4 Giugno 2013
FIRENZE - Prandelli sceglie l’Italia per la Confederations Cup in Brasile (partenza da Roma il 9 giugno).Portieri: Buffon, Marchetti, Sirigu; difensori: Barzagli, Bonucci, Chiellini, De Sciglio, Maggio, Abate, Astori; centrocampisti: Montolivo, De Rossi, Marchisio, Pirlo, Candreva, Aquilani, Diamanti, Giaccherini; attaccanti: Balotelli, Gilardino, El Shaarawy, Cerci e Giovinco. Resteranno in ritiro, fino a giovedì (giorno della partenza da Pisa per Praga), anche 6 dei 7 esclusi dall’elenco dei 23: Agazzi, Ranocchia, Ogbonna, Poli, Sau e Bonaventura. Antonelli è invece rientrato a casa ieri mattina: contusione al perone e riposo per 15 giorni. La lista dei convocati è arrivata con tre ore di ritardo: il ct ha avuto un confronto con i dirigenti della Juve che preferirebbero l’esclusione di Barzagli per la Confederations. Il difensore sta bene, ma per precauzione oggi sarà sottoposto a nuovi accertamenti.
«Siamo in contatto con la Fifa e la Federcalcio ceca: per ora non sono previsti cambiamenti nè di sede nè di data» chiarisce il presidente federale Albertini. La partita di venerdì a Praga non è a rischio. Ma c’è comunque un piano B, se la piena provocherà altri danni alle infrastrutture cittadine: il match due giorni dopo e in un’altra città. La Figc è contraria allo slittamento ad agosto. «La preoccupazione riguarda i civili: passa in secondo piano l’aspetto sportivo» avverte Prandelli.
NBA, MIAMI STRAPAZZA INDIANA E VOLA IN FINALE CONTRO I SAN ANTONIO SPURS -FOTO
Martedì 4 Giugno 2013
MIAMI - Trascinati da un James e da un Wade strepitosi, i Miami Heat si sbarazzano facilmente in gara 7 degli Indiana Pacers e volano in finale.
La settima e decisiva partita non ha mai avuto praticamente storia. I Pacers, particolarmente imprecisi e fallosi, hanno retto solo il primo quarto chiudendo avanti di due punti, 21 a 19. Ma dal secondo quarto Miami ha preso in mano il gioco segnando la bellezza di 33 punti nella frazione. E da quel momento in poi c'è stata una sola squadra in campo. Al riposo Miami già conduceva 52 a 37. Grazie a un devastante LeBron James, 32 punti, e un redivivo Dwyane Wade, 21 punti, i Miami hanno subito preso il largo, ammazzando il match e ipotecando l'intera semifinale, già alla fine del 3/0 quarto con un netto 76 a 55. Uno scarto netto di ventuno punti di vantaggio che alla fine della partita è perfino aumentati. Tra i Pacers, deludente il centro Roy Hibbert, con appena 18 punti, e soprattutto Paul George, cacciato fuori con sei falli dopo aver segnato appena 7 punti. Deboli al tiro e soprattutto sotto canestro, Indiana sembrava essere scesa in campo già appagata per aver costretto i campioni in carica a gara sette. E alla fine, con un sonante 99 a 76, il pubblico dell'American Arlines Arena di Miami, e tra loro David Beckham, ha potuto con lago anticipo festeggiare la terza finale di fila della storia e l'opportunità di difendere il titolo. Per LeBron e compagni l'appuntamento con la gloria inizia il 6 giugno con la sfida finale contro i 'veteranì di San Antonio Spurs, con Manu Ginobili, Tim Duncan e Tony Parker.
GATTUSO, UN RINGHIO PER ZAMPARINI: "SARÀ LUI L'ALLENATORE DEL PALERMO"
Lunedì 3 Giugno 2013
ROMA - «Gattuso mi piace moltissimo, sarà lui il prossimo allenatore del Palermo appena avrò concluso la mia diatriba con Sannino»: così Maurizio Zamparini, Presidente del Palermo Calcio, oggi al programma di Radio2 “Un Giorno da Pecora”, condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro. Presidente, lei in che rapporto è con “Ringhio” Gattuso? «Domani mi porta il pesce e me lo cucina lui». Come? «Sì, lui ha un negozio di pesce qui vicino a Gallarate, dove ci sono i miei uffici».
Ha fatto bene Berlusconi a tenersi Allegri? «Berlusconi pensa di esser il miglior allenatore del mondo, e probabilmente ha anche ragione». Lei lo avrebbe tenuto? «Io sì, perché Allegri ha fatto bene, i giocatori lo vogliono, quindi lo avrei tenuto. Solo che sono tanti anni che comprano poco, forse è quello il problema». Alla domanda se Ilicic verrà ceduto al Milan, Zamparini risponde: «Se me lo pagano si, ma Galliani non vuole spendere niente. Quanto costa? Quindici milioni». È una cifra fuori mercato, non crede? «Allora lo darò al Bayern Leverkusen, il calcio tedesco è ricchissimo», ha aggiunto Zamparini.
FONTE: Leggo.it