ALMANACCO
'La Telefonata': Campionato di Serie A 1973-1974 l'HELLAS, invischiato nella lotta per non retrocedere a cinque giornate dal termine, il 21 Aprile gioca al 'Bentegodi' una gara fondamentale in chiave salvezza contro il NAPOLI di VINICIO.
Il presidente scaligero Saverio GARONZI, avendo buoni 'agganci' in FIAT e conoscendo il desiderio del centravanti brasiliano degli azzurri (già in forza al 'suo' VERONA qualche stagione prima e poi passato ai partenopei via FIORENTINA) Sergio detto 'Il Gringo' CLERICI di aprire una concessionaria nel suo paese al termine della carriera, telefona all'attaccante sudamericano nel Venerdì che precede la partita promettendogli la sua 'intercessione' con la fabbrica di Torino.
Non si sa bene come, la telefonata arriva alle orecchie di un quotidiano napoletano che la diffonde prontamente e, da questo punto in poi, la 'frittata' sembra fatta (prosegue qui)...
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DICONO
Il diesse scaligero GIBELLINI 'Nessuna crisi!' «Ma quale crisi? Al Verona mancano almeno 6, 7 punti. Paghiamo a caro prezzo errori non solo nostri. Il gioco però non si discute» LArena.it
Beppe RUSSO 'con la NOCERINA contano solo i 3 punti' «A Vicenza abbiamo giocato male, inutile negarlo. Ma bisogna voltare pagina. Il campionato di B è lunghissimo, si giocano un sacco di partite, non c’è tempo per piangerci addosso. Torniamo a giocare al Bentegodi e dobbiamo riuscire a premiare i nostri tifosi con i tre punti» Leggo.it
Vito GIORDANO, ex diesse della NOCERINA, socmmette sui rossoneri «Il Verona è un'ottima squadra, ha tante individualità ma credo che la Nocerina possa fare bene. La squadra di Auteri ha dimostrato che in trasferta si esprime molto meglio che in casa, anche a Gubbio ha fatto una grossa partita nonostante la sconfitta, creando occasioni a raffica. Venerdì può essere la partita della svolta, una vittoria risolleverebbe morale e classifica, anche se oggi la Nocerina deve pensare a fare punti. Il campionato di Serie B è lungo e difficile, l'obiettivo dei rossoneri è la salvezza ed è alla portata della squadra ed io sono fiducioso che possa essere conquistato da questa squadra» TuttoMercatoWeb.com
Nicola BINDA, giornalista della Gazzetta dello Sport, crede nel VERONA Tre sono le squadre che vedo favorite per la promozione: Torino, Sampdoria e Padova. Hanno una rosa di altissima qualità, che alla lunga verrà fuori. La lotta per aggiudicarsi gli altri posti ambiti sarà allargata a circa 12 squadre, in quanto la B è un campionato imperniato sull'equilibrio. Tra questi team inserisco anche l'Hellas Verona: i due punti in quattro partite ci stanno in un campionato così lungo. Dopo una partenza incoraggiante c'è stata un frenata che va controllata e gestita, per riportare il giocattolo di Mandorlini sulla retta via. Manca ancora tantissimo, dunque c'è tempo per ripartire e per gestire momenti come questo RadioVerona
GIBELLINI smentisce alcune indiscrezioni sul futuro di MANDORLINI che sarebbe sul banco degli imputati: «Non è vero, è una cosa creata ad arte da qualche giornalista. Se non arrivano i risultati circolano queste voci, ma non è questo il nostro intendimento, gode di piena fiducia e per questo è stato rinnovato una settimana fa il contratto» TuttoMercatoWeb.com
Sul momento poco felice dell'HELLAS parla anche GALDERISI: «Ambizioni dell'Hellas ridimensionate? Assolutamente no. La Serie B è un campionato lungo e difficile, e le sconfitte saranno sicuramente salutari, in quanto faranno crescere la squadra di Mandorlini e la aiuteranno ad immedesimarsi al più presto nella mentalità della categoria. Non dimentichiamoci che il Verona, a differenza di altre squadre, ha dimostrato di avere un'identità di gioco ben precisa».
Ora al Bentegodi arriva la Nocerina. La gara andrà vista come uno scontro salvezza o come un'opportunità di rilancio?
«La classifica va guardata, ma non è giunto il momento di farlo. La strada è ancora lunga, ed il Verona dovrà vivere alla giornata. La cadetteria è un campionato dove poche squadre hanno dimostrato di avere un passo da prime della classe. Prendiamo l'esempio del Padova: la batosta di Varese servirà da lezione ai biancoscudati».
In settimana, Mandorlini ha rinnovato il contratto in scadenza fino al 2014. E' l'uomo giusto per riportare in alto il Verona?
«Se la società ha fatto questa scelta, avrà avuto i suoi buoni motivi. Non è facile trovare, nel calcio moderno, per un allenatore, contratti che vanno oltre un semplice accordo annuale. Mandorlini si è meritato la riconferma, facendo bene in campionato e portando fuori il Verona dall'inferno della Lega Pro» TuttoB.com
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RASSEGNA STAMPA
Mercoledì 19 Ottobre 2011
Mancini nuova multa dopo Gubbio, la simulazione costa 1.500
Russo: «Hellas, tre punti a tutti i costi»
di Gianluca Vighini
VERONA - L’obiettivo è ritornare subito alla normalità. Cioè all’Hellas tenace, intenso, bello di qualche partita fa. Insomma, il derby è archiviato in casa scaligera. Spiega Beppe Russo, uno dei gialloblù più sorprendenti dall’inizio della stagione. «Abbiamo giocato male, inutile negarlo. Ma bisogna voltare pagina. Il campionato di B è lunghissimo, si giocano un sacco di partite, non c’è tempo per piangerci addosso».
Lavoro duro. Infatti il Verona è tornato subito a lavorare a Sandrà. Mandorlini non ha perso un minuto e ha messo immediatamente la squadra sotto pressione. La partita con la Nocerina diventa un primo importante bivio della stagione. «Torniamo a giocare al Bentegodi - dice Russo - e dobbiamo riuscire a premiare i nostri tifosi con i tre punti». La vittoria è il trofeo che tutti inseguono. Anche perché tra le mura amiche l’Hellas finora ha latitato. ha vinto solamente con il Sassuolo (1-0 su rigore). Ha perso due volte (con Pescara e Torino) e pareggiato altre due gare (Padova e Samp). Insomma, questi tre punti sono fortemente voluti, anche perché ora la classifica è diventata cortissima ed essere risucchiati nella bagarre della lotta per non retrocedere è un attimo.
Fiducia ai vecchi. Difficile capire se Mandorlini attuerà una rivoluzione dopo la debacle di Vicenza. L’impressione è che si affiderà ancora agli uomini che gli hanno dato ampie garanzie nelle prime gare del campionato.
Mancini multato. Intanto Manuel Mancini è stato nuovamente multato (1.500 euro) per simulazione. Esattamente com’era già successo a Gubbio, anche a Vicenza è caduto in area e si è beccato un’ammonizione e ammenda. (ass)
Martedì 18 Ottobre 2011
Maietta archivia Vicenza: non dovevamo perderla così. Venerdì c’è l’anticipo al Bentegodi
«Hellas, bisogna ripartire con la Nocerina»
di Gianluca Vighini
VERONA - «Sono molto arrabbiato perché una partita così non la devi perdere. E’ vero, magari non siamo stati brillanti come al solito, però la partita l’abbiamo sempre fatta noi. Abbiamo sbagliato ma non siamo stati aiutati». Mimmo Maietta ha un diavolo per capello. La sconfitta nel derby di Vicenza brucia. Brucia tanto e rischia di creare una ferita profonda nell’autostima della squadra. Per questo è necessario reagire subito, scordare quello che è successo, anche se l’analisi va fatta a 360°.
Per esempio, anche stavolta, l’arbitro non ha aiutato la squadra scaligera. «Nessun episodio eclatante - sbotta Maietta - ma un arbitraggio contro che è stato scientifico. A noi non è stato permesso praticamente niente, a loro tutto. Sono molto arrabbiato anche per questo».
Errori difensivi. Intanto però l’Hellas ha un evidente problema difensivo. I gialloblù hanno incassato cinque gol in due giornate, le reti (quasi in fotocopia) prese nel derby col Vicenza gridano vendetta.
E questa a dispetto di un assetto prudente voluto da Mandorlini, con quel Tachtsidis, granatiere del centrocampo, bravo nel chiudere la manovra avversaria, ma inconsistente in fase di costruzione. «Ora - racconta Maietta - dobbiamo solamente metterci alle spalle questa sconfitta. Dobbiamo pensare alla Nocerina (l’anticipo di venerdì alle 20,45, ndr), perché ci dobbiamo mettere in piedi al più presto. Insomma, bisogna ripartire».
Lepillier killer con la Primavera. Intanto i giovanotti del Verona festeggiano una storica vittoria contro l’Inter. I baby gialloblù hanno vinto sabato pomeriggio 3-2 con una doppietta di Lepillier che in molti vorrebbero vedere convocato da Mandorlini in prima squadra. Il francese doveva smaltire qualche chilo, ma ora dovrebbe essere in forma e pronto alla causa. L’altro gol dell’Hellas, per la cronaca, lo ha segnato Spagnoli.
Differenziato per Galli. Ieri i gialloblù hanno proseguito la preparazione a Sandrà. La squadra è al completo. Lavoro differenziato per Niccolò Galli. Ormai prossimo al rientro. Potrebbe essere a disposizione per il turno del primo novembre, quando l’Hellas affronterà al Bentegodi il Brescia. (ass)
Lunedì 17 Ottobre 2011
Situazione pesante dopo la sconfitta nel derby a Vicenza
Mandorlini: «Hellas, così non ci siamo»
di Mario Padovani
VERONA - Un calo netto, un’involuzione inesorabile. Dov’è finito l’Hellas che tanto era piaciuto nelle prime sei giornate di campionato?
Dopo la sconfitta nel derby di Vicenza (2-1), i numeri dicono che, negli ultimi quattro turni, il Verona ha messo insieme due punti. Quel che preoccupa è, poi, il rendimento della squadra, che esprime un gioco prevedibile e di facile lettura per gli avversari. Mai Andrea Mandorlini, nella sua esperienza in gialloblù, aveva incassato due stop consecutivi. Anche questa è un’indicazione chiara sulle difficoltà dell’Hellas. «Mettiamo da parte immediatamente quanto è accaduto col Vicenza, perché non conta già più. Pensiamo a reagire con la Nocerina, venerdì, taglia corto il tecnico.
Non è tuttavia facile dimenticare gli errori commessi al Menti. Incertezze difensive, imprecisioni nelle giocate più elementari. «Abbiamo dei demeriti. Il loro secondo gol è arrivato da una nostra palla persa: così non ci siamo Dobbiamo migliorare», sbotta Andrea Mandorlini.
Intanto, ci sono delle scelte che fanno discutere. L’insistenza su Sasa Bjelanovic, deludente a Vicenza come già gli è capitato in altre circostanze. L’esclusione di Marco D’Alessandro, subentrato a 20’ dalla fine e capace di cambiare, seppure invano, gli equilibri della gara. «Deve ancora crescere», sostiene Mandorlini.
Però il Verona, in tutto il turn-over che è stato effettuato finora, non ha schierato neanche Thomas Pichlmann, nel cui curriculum ci sono molti gol cadetti. E Matthias Lepiller, il francese preso alla scadenza del mercato estivo, ha smaltito il sovrappeso con cui si era presentato e ora si esalta con la Primavera dell’Hellas: due reti, per lui, nel 3-2 con cui i baby gialloblù hanno battuto l’Inter, sabato pomeriggio.
Mentre Pugliese non ha potuto scendere in campo nemmeno un minuto, per adesso. Su una cosa Mandorlini ha del tutto ragione: meglio pensare alla sfida alla Nocerina, al Bentegodi. (ass)
FONTE: Leggo.it
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - Hellas, Gibellini: "Mandorlini? Non è in bilico"
Intervista di Raffaella Bon
18.10.2011 12.15 di Andrea Losapio
Il direttore sportivo dell'Hellas Verona, Mauro Gibellini, ha parlato del futuro della panchina degli scaligeri, con Mandorlini che - secondo alcune indiscrezioni - sarebbe sul banco degli imputati. Voce smentita dal dirigente gialloblù: "Non è vero, è una cosa creata ad arte da qualche giornalista. Se non arrivano i risultati circolano queste voci, ma non è questo il nostro intendimento, gode di piena fiducia e per questo è stato rinnovato una settimana fa il contratto".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PRIMO PIANO
Hellas Verona, Binda: "Gli scaligeri si riprenderanno"
19.10.2011 12:34 di Redaz. TuttoB.com
Fonte: tuttohellas
Intervenuto ai microfoni di Radio Verona, Nicola Binda, autorevole firma de La Gazzetta dello Sport, rilascia le sue impressioni sul campionato cadetto e sull'Hellas Verona.
B COME BAGARRE Crolli inaspettati, come quelli di Brescia e Padova, e resurrezioni clamorose, come le vittorie in serie di Varese e Juve Stabia. Se queste sono le premesse, ne vedremo delle belle da qui alla fine di un campionato che, finora, sembra avere poche certezze, escludendo quella di colore granata. "Tre sono le squadre che vedo favorite per la promozione: Torino, Sampdoria e Padova.Hanno una rosa di altissima qualità, che alla lunga verrà fuori. La lotta per aggiudicarsi gli altri posti ambiti sarà allargata a circa 12 squadre, in quanto la B è un campionato imperniato sull'equilibrio. Tra questi team inserisco anche l'Hellas Verona: i due punti in quatttro partite ci stanno in un campionato così lungo. Dopo una partenza incoraggiante c'è stata un frenata che va controllata e gestita, per riportare il giocattolo di Mandorlini sulla retta via. Manca ancora tantissimo, dunque c'è tempo per ripartire e per gestire momenti come questo".
CAPITOLO MANDORLINI Chi mai si sognerebbe di criticare un allenatore che proviene da un vero e proprio miracolo sportivo? Nella città scaligera questo lo sanno bene. "A Verona si crede in lui, nel suo rinnovo e nel suo progetto. Trovo fuori luogo le critiche di questi giorni, e gli auguro di trovare la giusta serenità per allenare al meglio la squadra".
LE INTERVISTE
Hellas Verona, "Le sconfitte rendono più forti"
18.10.2011 11:01 di Federico Errante
Fonte: tuttohellas
Non è il momento di guardare la classifica" . Monito lanciato da Giuseppe Galderisi. Questo ed altri argomenti, sono stati discussi dal bomber del Verona scudettato in esclusiva per TuttoHellasVerona.it
Il Verona è reduce da due sconfitte rimediate contro Torino e Vicenza. Le ambizioni dell'Hellas sono state ridimensionate?
"Assolutamente no. La Serie B è un campionato lungo e difficile, e le sconfitte saranno sicuramente salutari, in quanto faranno crescere la squadra di Mandorlini e la aiuteranno ad immedesimarsi al più presto nella mentalità della categoria. Non dimentichiamoci che il Verona, a differenza di altre squadre, ha dimostrato di avere un'identità di gioco ben precisa".
Ora al Bentegodi arriva la Nocerina. La gara andrà vista come uno scontro salvezza o come un'opportunità di rilancio?
"La classifica va guardata, ma non è giunto il momento di farlo. La strada è ancora lunga, ed il Verona dovrà vivere alla giornata. La cadetteria è un campionato dove poche squadre hanno dimostrato di avere un passo da prime della classe. Prendiamo l'esempio del Padova: la batosta di Varese servirà da lezione ai biancoscudati".
In settimana, Mandorlini ha rinnovato il contratto in scadenza fino al 2014. E' l'uomo giusto per riportare in alto il Verona?
"Se la società ha fatto questa scelta, avrà avuto i suoi buoni motivi. Non è facile trovare, nel calcio moderno, per un allenatore, contratti che vanno oltre un semplice accordo annuale. Mandorlini si è meritato la riconferma, facendo bene in campionato e portando fuori il Verona dall'inferno della Lega Pro".
EDITORIALE
10^ giornata: i top e i flop
18.10.2011 02:00 di Federico Errante
Bomber di razza e talentuosi fantasisti sugli scudi nella "decima": ecco i top e i flop scelti, come ogni settimana, dalla redazione di TuttoB.com.
TOP
Ciro Immobile (Pescara) La sua doppietta nella magica serata di Brescia manda al tappeto le "rondinelle" già nella prima fase. Pezzo di bravura la prima rete, senso della posizione e del gol sulla seconda quando si fa trovare pronto dopo che la palla calciata da Sansovini e deviata da Leali aveva incocciato il palo. VOTO 7.5
Elvis Abbuscato (Vicenza) Non poteva che esserci il suo nome alla voce "match winner" nella prima vittoria stagionale dei biancorossi. La pesante vittoria nel derby con il Verona sa di liberazione e grande iniziezione di fiducia per il nuovo corso targato Cagni che ha già fruttato 4 punti in 180'. VOTO 7
Pasquale Foggia (Sampdoria) Che faccia magie con il suo sinistro sembra perfino superfluo ricordarlo, ma quella volèe a tempo scaduto che sbatte sul palo interno e si infila alle spalle di Guarna regala ai blucerchiati una vittoria che definire "pesante" appare riduttivo. Con tanto di sospirone di sollievo di mister Atzori che, sotto 0-1 al "Del Duca", doveva aver visto ben più di uno spettro aleggiare sulla sua panchina. VOTO 7
Fernando Forestieri (Bari). Ecco l'atteso lampo dell'enfant prodige, quello che gli vale la nostra menzione d'onore. E da buon elemento tutto genio e sregolatezza, la perla è arrivata proprio contro l'Empoli, sua ex squadra: una perla (destro preciso da fuori nell'angolo basso dopo essersi liberato di un paio di difensori) che gronda di classe che fa tornare il Bari in orbita play-off. VOTO 7
FLOP
Robert Feczesin (Brescia) Si divora un gol facile facile in apertura e poi sparisce. Il problema è che con lui lo fa anche il Brescia, eccezion fatta per il portierino Leali (il che la dice lunga...). Ungherese irriconoscibile, lombardi in balìa assoluta di Zemanlandia. VOTO 4
Raffaele Schiavi (Padova). Ok, che Legati nè al centrò nè tantomeno a destra attualmente offra garanzie è assodato, ma che anche il compagno di reparto incappi in prestazioni non esattamente da Thiago Silva dovrebbe far suonare qualche campanello d'allarme: soffre tremendamente la coppia Martinetti-Cellini e la facilità con la quale l'attaccante del Varese lo brucia in occasione del penalty del 2-0 è l'esatta fotografia. Urgono rimedi: il posto garantito a Portin e il rientro di Trevisan in tal senso potrebbero essere decisamente utili. VOTO 4.5
Kevin Vinetot (Crotone). Per fortuna sua e dei rossoblu ci pensa Djuric al 90' a togliere le proverbiali "castagne dal fuoco" e a non ingigantire la figuraccia del francese in occasione del momentaneo pareggio del Gubbio. Il difensore sembra oggi un lontano parente di quel giocatore che il Genoa aveva prelevato proprio dal Crotone per poi rispedirlo in Calabria. E non è il primo svarione in questa prima parte di stagione. VOTO 4.5
Paulinho (Livorno) Che sia una maledizione? Qualcuno tra un cacciucco e l'altro potrebbe davvero cominciare a pensarlo. Sembra incredibile che quel bomber inarrestabile ammirato lo scorso anno e appetito da mezza serie B in estate non riesca a buttarla dentro nemmeno su rigore. Eppure si danna l'anima, smanioso di riscattare un inizio davvero nero, ma i risultati paiono ogni turno sempre più mortificanti. VOTO 5 (d'incoraggiamento)
CALCIOMERCATO
Hellas Verona, Gomez osservato speciale del Palermo
15.10.2011 13:00 di Luca Iannone
Fonte: gianlucadimarzio.com
Lo sta seguendo con attenzione, continuerà a farlo nelle prossime settimane, prima di partire eventualmente all’attacco: il Palermo è su Juanito Gomez, l’esterno offensivo argentino che fa impazzire Verona, ma anche gli avversari. 18 gol l’anno scorso in prestito a Gubbio, poi il ritorno al Bentegodi e un inizio di stagione esaltante in serie B. Tanto da stregare il Palermo nei blitz fatti per vederlo dal vivo: da osservato speciale, Gomez diventerà obiettivo concreto?
FONTE: TuttoB.com
lunedì, ottobre 17th, 2011 | Posted by Orru
Hellas Verona, che ti succede?
A.A.A. cercasi Hellas Verona, perchè da circa un mese è sparito. E’ questo, più o meno, il messaggio che si potrebbe vedere appeso al centro sportivo del club di Via Torricelli. Da 4 partite, infatti, il club scaligero non sa più vincere e in questo arco di tempo ha guadagnato solo 2 punti sui 12 disponibili. L’ultima vittoria riasle al 24 settembre, il 2-1 ottenuto ad Ascoli, poi 2 pareggi e due sconfitte. Contro la Nocerina, nell’anticipo di venerdì al Bentegodi sarà passato quasi un mese dall’ultima conquista dei tre punti.
Ma quali sono le cause di questo black-out dei veneti? Analizzando partita per partita si nota che a Gubbio, l’Hellas passò in vantaggio con Bjelanovic, creò qualche buona occasione, si fece raggiungere sull1-1 e all’ultimo minuto gli venne negato un rigore evidente, tutto sommato due punti persi; in casa contro la Sampdoria arrivò un buon pareggio contro una grande squadra, che forse con un pizzico di malizia in più si poteva anche tramutare in una vittoria; col Toirno è arrivata una sonora sconfitta in casa contro la squadra più in forma e più forte della Serie B, quindi c’è poco da rimproverare all’undici di Mandorlini; nell’ultima partita contro il Vicenza, invece, ci sono poche scusanti, visto che i gialloblù hanno perso per colpa di due palle inattive che avrebbero richiesto più attenzione. Piccoli campanelli d’allarme per una squadra che, a detta di tutti, era stata la sorpresa della Serie B a inizio stagione e che ha bisogno di una vittoria per rilanciarsi in classifica.
FONTE: SerieBNews.com
«Ma quale crisi? Al Verona mancano almeno 6, 7 punti»
VOGLIA DI RISCATTO. Parla il direttore sportivo del club di via Torricelli. Mauro Gibellini rilancia le azioni gialloblù in vista della gara con la Nocerina: «Paghiamo a caro prezzo errori non solo nostri. Il gioco però non si discute»
19/10/2011
Non parlategli di crisi, non toccategli il Verona: Mauro Gibellini, più che da direttore sportivo, sembra volersi vestire da avvocato difensore della causa gialloblù. I due punti raccolti nelle ultime quattro partite non incrinano le sue convinzioni, il rallentamento - pur marcato - della marcia sostenuta nelle prime giornate non lo spiazza: «Io direi che abbiamo pagato a caro prezzo alcuni errori commessi», spiega tre giorni prima della sfida alla Nocerina, la possibile tappa del rilancio. «Anzi, direi che abbiamo pagato anche qualcosa che non ci è stato dato, o magari ci è stato dato contro, in alcune circostanze».
Evidente il riferimento, oltre che alle distrazioni di Vicenza, agli abbagli degli arbitri che, qua e là, qualche cosa ai gialloblù hanno certamente tolto.
NIENTE ALIBI. Il «Gibo», però, non va alla ricerca di alibi.
Non sarebbe costruttivo: «Bisogna rendersi conto prima di tutto dei nostri sbagli. E bisogna cercare di migliorare», rileva. «Senza drammatizzare comunque, visto che il Verona ha sempre messo in campo una buona cifra di gioco e una buona qualità nello sviluppo della manovra».
Non fa eccezione la prestazione di sabato scorso al Menti, che pure ha visto la truppa di Mandorlini soccombere: «Io ho visto una squadra combattiva, che ha fatto il suo dovere fino in fondo», racconta Gibellini. «Anzi, non mi sono piaciuti certi toni tragici... Tanto più che lo stesso Vicenza è una squadra molto diversa rispetto a quella di una decina di giorni fa. Cagni ha trasformato i biancorossi, che adesso sono più reattivi, più determinati. Molto più di quanto non fossero prima».
Insomma: niente lamenti, proibiti gli accenti funebri.
Perché il Verona è vivo, sbaglia qualche cosa ma è vivo e pronto a riprendere sollecitamente il cammino.
Tutto sommato fa pure parte del gioco: «Ripeto: il problema è quello di limitare gli errori», confessa Gibellini. «Questa categoria è molto diversa dalla Serie C: qui alla prima distrazione ti castigano. Bisogna essere più attenti e determinati rispetto agli anni passati. Cresceremo».
CLIMA SERENO. Quanto al clima dello spogliatoio il diesse scaligero mantiene il profilo sereno: «L'ambiente è sempre stato tranquillo. Ovvio che i risultati, quando arrivano, aiutano a fare da collante. Ma non vedo grossi problemi».
Tanto più, sottolinea ancora l'intervistato, «che non abbiamo mai sbagliato una partita, se si eccettua magari quella in casa col Toro. Ma insisto: anche a Vicenza si è vista buona intensità, compattezza, determinazione, qualità tecnica».
E allora nella lista nera entrano «sfortuna, errori, sviste arbitrali: per quello che il Verona ha fatto vedere finora meriteremmo almeno 6, 7 punti in più, Perché se è vero che abbiamo beccato qualche gol di troppo è anche vero che ne facciamo sempre uno, due a partita. L'attacco, spesso criticato, in realtà ha sempre fatto il suo dovere. Insomma, se di crisi si vuol parlare è solo crisi di risultati e non di gioco. E la squadra è prontissima a riprendersi i punti smarriti».
ATTENTI AI CAMPANI. A cominciare, chiaro, da dopodomani, quando sl Bentegodi si presenterà una Nocerina data in netto progresso.
Lo stesso Gibellini si fida poco dei campani: «Non mi illudo, sarà una partita molto difficile», avverte. «Ho visto più volte la Nocerina giocare e posso garantire che ha un'ottima organizzazione di gioco, è squadra veloce, rapida. E è molto ben allenata. Dalla metà campo in su», ricorda ancora il direttore sportivo del verona, «la Nocerina può dare veramente molto fastidio mentre magari diventa attaccabile in difesa. Lì concede qualcosa. Ma partiamo dal presupposto che la gara sarà tutt'altro che facile. Il Verona ha tutto per vincere, ci mancherebbe, ma chi pensa che sarà una passeggiata si sbaglia di grosso».
Francesco Arioli
Hellas d'attacco al gran ballo delle matricole
CRESCE L'ATTESA. Ceccarelli e compagnia hanno già incontrato due delle tre squadre promosse dalla C alla B. Venerdì sera chiude il cerchio davanti al pubblico amico. I gialloblù hanno battuto in trasferta la Juve Stabia e pareggiato con il Gubbio, ora tocca alla Nocerina: «Attenzione alla fantasia e all'estro di Farias»
18/10/2011
Mancava la Nocerina al gran ballo delle matricole. Il Verona affronterà i rossoneri venerdì sera. Anticipo di fuoco per l'Hellas che ha voglia di ripartire. E che a questo punto si trova a giocare un autentico match salvezza. L'obbiettivo, del resto, dev'essere proprio quello: confermare la categoria. Ed eventualmente buttare gli occhi al cielo solo se la situazione che verrà a crearsi tra qualche mese lo consentirà. La realtà, intanto, dice che i gialloblù sono alla caccia di nuove certezze. E di conferme importanti sulla via che porta alla redenzione. E allora sotto con la Nocerina. Squadra che soffre, ma che non molla. E dall'inizio del campionato cadetto i campani hanno già piazzato un paio di colpi interessanti. Occhio allora.
STABIA DAVANTI A TUTTI. Dopo dieci giornate di campionato la classifica speciale degli scontri diretti tra matricole cadette vede la Juve Stabia davanti a tutti. Sia inteso: senza penalizzazioni. Le 'vespe' di Castellamare hanno raccolto tredici punti, uno in più dei ragazzi di Mandorlini. Ma l'handicap delle penalizzazioni ha fatto scendere la squadra di Piero Braglia a quota sette. Il ruolino di marcia? Quattro vittorie, un pari e cinque sconfitte. La Juve Stabia è la squadra che fin qui ha raccolto più vittorie tre le neopromosse. Partenza difficile, poi un'impennata incredibile. Fino alla sesta giornata i campani non erano riusciti a vincere una gara. Poi sono arrivati quattro successi di fila. Fino alla battuta d'arresto con il Toro. Ma contro i granata ci sta di perdere.
NOCERINA AL PALO. E gli scontri diretti? Finora si sono giocate solo quattro partite. Due interessano l'Hellas. A Stabia il Verona ha vinto di misura, per poi pareggiare a Gubbio. Quattro punti in due partite. Stesso risultato ottenuto anche dal Gubbio che in casa ha sconfitto la Nocerina 2-1, che a sua volta ha concesso i tre punti anche nel derby con lo Stabia. Insomma, oggi la classifica del campionato delle matricole sarebbe questa: Verona e Gubbio 4, Stabia 3, Nocerina 0. I gialloblù hanno adesso l'occasione per allungare, distanziando ulteriormente una diretta rivale nella lotta alla salvezza. Sono tre i punti che separano in classifica le due formazioni.
Verona a 12, Nocerina a 9. Curioso il dato delle reti fatte e subite che è uguale: 13 gol segnati e 15 subiti. A differenza del gruppo Mandorlini, però, la Nocerina perde di più(cinque sconfitte contro le quattro del Verona) e vince di meno (due soli successi contro i tre dell'Hellas).
RISPUNTA DIEGUITO. E la sfida del Bentegodi, un vero e proprio inedito, ripeterà in emersione una vecchia conoscenza del calcio veronese: Diego Farias. L'attaccante brasiliano, passato qualche tempo fa proprio da Verona, ha avuto modo di mettersi subito in mostra con la casacca rossonera. Dotato di estro e giocate di fantasia, Dieguito non è mai riuscito, però, ad esplodere in via definitiva. La notte del Bentegodi, probabilmente, solleticherà i suoi ricordi. L'Hellas, invece, deve ritrovare la via della vittoria persa per strada ormai da cinque turni. Il bilancio delle ultime quattro gare, infatti, parla di due pareggi contro Gubbio e Samp e altrettanti ko con Toro e Vicenza. E poi c'è da sfatare una sorta di tabù: quest'anno i gialloblu hanno vinto più fuori che in casa. L'unico successo casalingo è arrivato contro il Sassuolo. Nelle altre quattro gare giocare al Bentegodi solo due pari (Samp e Padova) e due sconfitte con Pescara e Toro.
Simone Antolini
Solo 2 punti in quattro partite, allarme Hellas
LA «FRENATA». I gialloblù dovranno rifarsi nell'anticipo con la Nocerina. Grande amarezza dopo la sconfitta nel derby, il secondo ko consecutivo dopo quello con il Torino. Mandorlini si arrabbia: commettiamo troppi errori
17/10/2011
Verona. Mandorlini si aspettava un regalo dall'Hellas dopo il rinnovo del suo contratto con il club di via Torricelli, Martinelli voleva invertire la rotta dopo la sconfitta casalinga con il Torino. «Una giornata storta contro una corazzata della B - aveva detto in settimana il patron gialloblù - ma io ho grande fiducia in questa squadra. Mi aspetto una grande reazione con il Vicenza».
Purtroppo non è andata così. Il Verona ha sbagliato partita al Menti, non ha chiuso la gara nel primo tempo quando ha manifestato una supremazia netta rispetto agli avversari, ha incassato due reti in fotocopia, s'è addormentato dopo aver raggiunto un meritato pareggio.
Qualche errore di troppo e poca concretezza, sono limiti che in serie B si pagano a caro prezzo. «Abbiamo perso la partita su una palla che era nostra - ammette il tecnico del Verona un episodio che deve far riflettere. Dobbiamo lavorare sui nostri errori, senza cercare troppe giustificazioni. Anche se, senza fare troppe polemiche, ricordo che dopo una ventina di minuti avevamo già quattro ammoniti mentre è stato tollerato qualche intervento duro contro i nostri giocatori, come quell'entrata che ha tolto una scarpa a Gomez». Sicuramente gli arbitri non hanno dato una mano al Verona nelle ultime settimane, da rivedere anche la decisione di Giacomelli sulla punizione che ha portato alla rete della vittoria biancorossa ma la «frenata» c'è stata.
Nelle ultime quattro partite l'Hellas ha raccolto solo due punti, solo due pareggi con Gubbio e Sampdoria e due sconfitte con Torino e Vicenza. Dodici punti in dieci gare non sono pochi per una matricola neopromossa ma la partenza positiva di Ceccarelli e compagni aveva aperto la porta alla speranza, in molti si aspettavano un campionato d'avanguardia, non certo limitato alla semplice lotta per la salvezza. Le ultime battute d'arresto fanno rivedere queste ipotesi, meglio vivere alla giornata e fare un punto della situazione solamente a primavera quando inizierà la volata non solo per la promozione ma anche per i play off. Il prossimo obiettivo dell'Hellas? L'anticipo di venerdì contro la Nocerina. «Ormai il derby non conta più - ha detto Mandorlini dopo la sconfitta del Menti - pensiamo subito alla sfida casalinga con la Nocerina. Dobbiamo voltare immediatamente pagina. Perdere dà sempre fastidio, la gara di Coppa Italia che abbiamo giocato in agosto non può essere presa in considerazione, un'altra storia, adesso non conta più». Non lascia troppi anche l'analisi di Mimmo Maietta. «Abbiamo subito due gol su due palle inattive - spiega il difensore gialloblù sul sito ufficiale della società - bisogna ricompattarsi e lavorare su questo aspetto. Resta un po' di amarezza anche per l'arbitraggio, credo che la direzione di gara ci abbia penalizzato. Tutte le entrate dubbie venivano sempre fischiate a favore dei padroni di casa». Ma l'Hellas deve recitare il mea culpa per trovare una soluzione ai problemi difensivi. «In occasione della rete di Augustyn abbiamo sbagliato a salire sugli sviluppi di una rimessa laterale - racconta Maietta - mentre dopo il pari di Hallfredsson, abbiamo perso l'uomo in area e Abbruscato ha approfittato della difesa a zona». Meglio correre subito ai ripari prima della sfida con la Nocerina.
FONTE: LArena.it
19/10/2011 - 11:08
"Mastino del Bentegodi", Hallfredsson saldamente in testa
Migliore in campo contro la Sampdoria, secondo alle spalle di Abbate nel match con il Torino, il centrocampista islandese guida la classifica del concorso
Sandrà: lavoro di forza, trasformazione e partita
18/10/2011 - 18:47
In mattinata, presso il centro Isokinetic di Arbizzano, Bjelanovic, Galli e Mareco hanno eseguito test isocinetico alla presenza di Mauro Marini
SANDRA' - Terzo giorno di lavoro per la squadra scaligera in vista dell'11a di campionato.
Martedì pomeriggio Ceccarelli e compagni hanno svolto lavoro di forza in palestra, trasformazione sul campo e partitella. In mattinata, presso il centro Isokinetic di Arbizzano, Bjelanovic, Galli e Mareco hanno eseguito test isocinetico alla presenza del preparatore atletico Mauro Marini.
Ufficio Stampa
Doninelli convocato dalla B-Italia
18/10/2011 - 18:29
Il centrocampista gialloblù è stato selezionato in vista dell'amichevole con la Serbia, in programma a Belgrado martedì 25 ottobre alle 14:30
VERONA - Il centrocampista gialloblù Andrea Doninelli è stato convocato dalla B Italia in vista dell'amichevole con la Serbia, in programma a Belgrado martedì 25 ottobre alle 14:30.
L'ex Cosenza era già stato selezionato dal tecnico Massimo Piscedda per il raduno di Coverciano dello scorso 25 settembre.
Ufficio Stampa
Giudice Sportivo, 1.500 di ammenda a Mancini
18/10/2011 - 16:52
A seguito della 10a di campionato ammonito per simulazione il centrocampista gialloblù. Entra in diffida Panagiotis Tachtsidis (terza infrazione)
MILANO - A seguito della 10a giornata di campionato il Giudice Sportivo ha ammonito Manuel Mancini, infliggendogli inoltre un'ammenda di 1.500€ "per avere simulato di essere stato sottoposto ad intervento falloso in area di rigore avversaria (Seconda sanzione)".
In diffida Panagiotis Tachtsidis (terza infrazione).
18/10/2011 - 11:54
Sabato e domenica il motor home a Vago di Lavagno
Il veicolo sarà collocato nei pressi della "Ein Prosit Fest", manifestazione giunta ormai alla 5a edizione
Sandrà: verso la Nocerina, 2a seduta
17/10/2011 - 17:50
Lunedì pomeriggio la squadra scaligera ha affrontato riscaldamento, torelli e partitelle a pressione. Seduta differenziata per Niccolò Galli
SANDRA' - Prosegue il lavoro dei gialloblù in preparazione all'11a sfida di campionato, in programma venerdì alle 20:45 allo stadio "Bentegodi".
Lunedì pomeriggio, presso il centro sportivo di Sandrà, la squadra scaligera ha affrontato riscaldamento, torelli e partitelle a pressione. Seduta differenziata per Niccolò Galli.
Ufficio Stampa
17/10/2011 - 17:11
Giovanili: i risultati del fine settimana
La Primavera infligge il primo ko in campionato all'Inter, mentre Allievi Nazionali ed Allievi Nazionali "B" vengono sconfitti da Sampdoria e Sudtirol
Sandrà: verso la Nocerina, 1a seduta
16/10/2011 - 18:13
Domenica mattina esercizi di scarico per i gialloblù utilizzati al "Menti", lavoro di forza, trasformazione sul campo e partitella per il resto del gruppo
SANDRA' - Squadra scaligera subito in campo dopo il ko rimediato contro il Vicenza in occasione della 10a giornata, per dare il via alla preparazione in vista della sfida con la Nocerina.
Domenica mattina esercizi di scarico per i gialloblù utilizzati al "Menti", lavoro di forza, trasformazione sul campo e partitella per il resto del gruppo.
Ufficio Stampa
Primavera: a Soave Inter battuta 3-2
15/10/2011 - 18:19
Gli scaligeri infliggono ai nerazzurri la prima sconfitta in campionato: a segno Lepiller (doppietta) e Spagnoli
SOAVE - Al C.S. "Piubello" di Soave Inter battuta 3-2 dalla Primavera di Roberto Bonazzi: primo ko per i nerazzurri in campionato. Gli scaligeri passano in vantaggio al 23' con Lepiller che, da dentro l'area di rigore, batte Melgrati. Sulla ripartenza lombarda Nizzetto sgambetta Bessa all'interno dei sedici metri, il centrocampista dal dischetto supera Da Vià. Nella ripresa va a segno Spagnoli, con un tiro dal limite dell'area piccola, poi Corbo devia sfortunatamente nella propria rete una punizione di Candido dalla trequarti, ma all'88' è ancora il francese ex Fiorentina a regalare i tre punti all'Hellas con un preciso diagonale.
Il tabellino
Hellas Verona-Inter 3-2
Marcatori: 22', 88' Lepiller, 23' rig. Bessa, 54' Spagnoli, 77' Corbo (aut.)
Hellas Verona: Da Vià; Fornasiero, Dal Compare (52' Corbo), Natalino, Nizzetto; Badu (60' Saggiolo), Dimitrio, Testini, Evita, Lepiller; Spagnoli (78' Alba).
A disposizione: Hu, Ventegadi, Caridi, Tazzari.
Allenatore: Bonazzi.
Inter: Melgrati; Giannetti (54' Pecorini), Kysela, Galimberti, Bianchetti; Benassi, Duncan; Candido, Bessa (77' Forte), Vojtus (62' Terrani); Longo.
A disposizione: Cincilla, Spendlhofer, Falasca, Pasa.
Allenatore: Stramaccioni.
Arbitro: Ceccarelli.
Note. Ammoniti: 3' Testini, 60' Bessa. Espulso: 90' Duncan.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
SERIE B: IMMOBILE implacabile ed il PESCARA stende il BRESCIA a domicilio! La squadra di ZEMAN è ora sorprendentemente quarta in classifica, bella soddisfazione per il tecnico boemo tonato in panchina dopo molto tempo avendo pagato verità 'scomode' su squadre intoccabili del calcio italiano... Felice per Zdenek.
CHAMPIONS LEAGUE: L'INTER vince con gol di PAZZINI, peri per il NAPOLI contro il BAYERN che sbaglia un rigore, vincono anche REAL, CITY, UNITED e AJAX...
INDYCAR: Incidente record sul circuito di Las Vegas! Coinvolte ben 15 macchine...
VITA DA EX: ...E dopo SCAPINI ecco Davide PELLEGRINI! L'ex giocatore ed allenatore scaligero guiderà il VILLAFRANCA in Serie D!, anche SELVA giocherà in Serie D! Con il FIDENE, società laziale nello stesso Girone in cui ha ricominciato la SALERNITANA fallita...
SERIE A: L'INTER cade a CATANIA, il MILAN stende il PALERMO, colpaccio del PARMA a NAPOLI, il CHIEVO blocca la capolista JUVENTUS...
MONDIALI RUGBY: La FRANCIA rischia ma alla fine ha ragione del GALLES ed arriva in finale.
FORMULA 1: VETTEL, fresco Campione del Mondo, vince anche in Sud Corea e fa guadagnare alle RED BULL anche il titolo costruttori...
MOTOGP: In Australia STONER si laurea Campione del Mondo con la sua HONDA.
INTER OK COL LILLE -VIDEO. PAZZINI UOMO CHAMPIONS
Mercoledì 19 Ottobre 2011 - 07:48
di Massimo Sarti
MILANO - Penultima in campionato, prima in Europa. L’Inter bifronte risorge al Metropole di Lille con un 1-0 di importanza capitale sul piano del morale e in chiave qualificazione agli ottavi di Champions League. I nerazzurri balzano in testa al gruppo B, ringraziando anche il Cska. Decide il portafortuna Pazzini: quando segna lui l’Inter vince sempre (11 volte tra vecchia e nuova stagione). Ma forse quel che più salta all’occhio è che per la prima volta in questa annata l’Inter mantiene la porta inviolata in trasferta. «Una rondine non fa primavera, ma è quello conquistato qui è un successo importante. I ragazzi stanno lavorando con spirito di abnegazione, vogliono voltare pagina, questi risultati danno morale e dobbiamo continuare così», dice Claudio Ranieri. Sollevato anche il presidente Massimo Moratti, accorso in terra francese per stare vicino alla squadra in un momento di grande difficoltà: «Ho rivisto la personalità dei giocatori e un gioco intelligente. Ora dobbiamo cominciare a fare punti anche in campionato. Basta un po’ di fiducia a questa squadra per riprendere a fare bene. Mourinho? Mi aveva inviato un sms prima del match».
NAPOLI PARI IN CHAMPIONS: BAYERN SBAGLIA RIGORE VIDEO
Mercoledì 19 Ottobre 2011 - 08:44
di Gianfranco Lucariello
NAPOLI – Prima la paura e poi la gioia, accompagnate dalla lusinghiera soddisfazione di un pareggio meritatissimo conquistato contro la squadra più forte del momento, il Bayern di Monaco fermato da un gol di Maggio (39’ pt) con deviazione di Badstuber nella porta di Neur, un pizzico di fortuna per bilanciare la rete d’apertura di Kroos, in gol dopo nemmeno due minuti di gioco grazie ad una voragine che si è aperta nel centrocampo azzurro e nella difesa davanti a De Sanctis. Proprio lui tra gli eroi della grande serata del Napoli che ha chiuso al secondo posto il girone d’andata in Champions. De Sanctis ha difatti impedito a Gomez la trasformazione di un penalty all’inizio del secondo tempo, concesso per un fallo di mani dubbio di Paolo Cannavaro: «Sono rimasto fermo aspettando il tiro. Avevo studiato il suo modo di calciare dagli undici metri. Al di là di questo episodio, devo dire che la realtà supera l’immaginazione: il Bayern è una delle squadre più forti d’Europa. Siamo partiti male, poi abbiamo fatto la partita. Sarà una qualificazione combattutissima sino alla fine».
CHAMPIONS: REAL GOLEADA. CITY, UNITED E AJAX OK
Martedì 18 Ottobre 2011 - 23:04
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Ottobre - 02:40
ROMA - Champions League, i risultati di martedì 18 ottobre.
Napoli-Bayern 1-1
Lille-Inter 0-1
Manchester City-Villareal 2-1
Cska Mosca-Trabzonspor 3-0
Basilea-Benfica 0-2
Otelul Galati-Manchester United 0-2
Dinamo Zagabria-Ajax 0-2
Real Madrid-Lione 2-0
LAS VEGAS, SUPER INCIDENTE CON 15 AUTOMOBILI -VIDEO
Domenica 16 Ottobre 2011 - 23:27
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Ottobre - 01:05
LAS VEGAS - Un incidente incredibile è avvenuto oggi durante una gara di IndyCar a Las Vegas. Al giro numero 13 (numero sfortunato per gli statuntensi) è avvenuto l'inferno, le prime auto si scontrano e prendono fuoco, coinvolgendo anche le vetture che stavano arrivando da dietro a tutta velocità. Alla fine le auto incidentate saranno 15, con molti piloti finiti in ospedale per ustioni e ferite di vario genere.
STONER CAMPIONE MOTO GP: VINCE IL TITOLO IN AUSTRALIA
Domenica 16 Ottobre 2011 - 11:04
Ultimo aggiornamento: 12:04
ROMA - Senza avversari. Casey Stoner ha affrontato il week end nella sua Australia, costruendo il suo successo nelle prove e nella gara. Non ci sono stati mai avversari, Stoner è sempre stato il più veloce sia nei tre turni di prove libere che in quello ufficiale, riuscendo a primeggiare anche nel warm up. Un »hole shot«, un percorso netto, con la ciliegina sulla torta di un titolo mondiale guadagnato con due gare di anticipo sulla fine della stagione. Certo, la caduta di Lorenzo, che nel warm up ha subito la parziale amputazione dell'ultima falange dell'anulare della mano destra e la lussazione dell'indice, ha dato una mano a Stoner. »Ma non è così che avrei voluto vincere questa gara e il titolo« ha ammesso l'australiano, riconoscendo in Lorenzo l'unico avversario nel mondiale. In questa gara, più di altre, Stoner ha dimostrato di essere forte, non solo in pista ma anche di testa. Non appena Lorenzo è caduto l'australiano è corso nel centro medico del circuito per andare a vedere le condizioni dell'avversario. »È difficile da spiegare come mi sento oggi - ha detto Stoner - è pura felicità. Il mio primo titolo nel 2007 è arrivato in modo inaspettato e nessuno mi dava fiducia, non sembrava possibile quello che ho fatto, invece con questa moto sapevamo quello che dovevamo fare e lo abbiamo fatto, anche se per me era la prima volta con la Honda (Stoner si riferisce alla 800cc, il suo debutto è stato in Motogp con una Honda 1000cc, ndr). Sicuramente ho avuto molta meno pressione rispetto al passato, abbiamo lavorato bene come equipe e siamo riusciti a rimanere concentrati per tutta la stagione«.
Con Stoner ha vinto anche tutta la sua squadra, formata da tecnici italiani che lo hanno seguito dalla Ducati alla Honda. Stoner al via è scattato in testa e li è rimasto fino alla bandiera a scacchi, mentre alle sue spalle succedeva di tutto, compresa l'11/a caduta di Valentino Rossi, cosa che non succedeva dal 1996. »È molto difficile - ha detto Rossi - è stato un week end duro. Stamattina stavamo meglio avevo un feeling un pò meno peggio e visto che mancavano le Yamaha avrei potuto fare un risultato onorevole. Stavo risalendo senza fretta e quando ho passato Bautista e sono caduto anche se non stato forzando. Si vede che a questa moto non piace fare i sorpassi, ero solo mezzo metro più interno di prima. C'era anche da farsi male, fortunatamente Bautista non mi ha preso. Questa caduta non ha senso. In Malesia vedremo se sarà meglio dei test dove eravamo andati male«. Con il team Yamaha fuori dalla gara (anche Spies non si è schierato per uno stato confusionale dopo la caduta di ieri in prova), lo squadrone Honda ha avuto via libera. Alle spalle di Stoner altre tre moto con l'ala sono passate sotto la bandiera a scacchi, con Simoncelli e Dovizioso in lotta tra loro come nei tempi delle minimoto. Dovizioso, dopo aver passato Pedrosa in crisi con le gomme morbide, ha ripreso Simoncelli che era in difficoltà per la pioggia che nel finale stava cadendo sull'asfalto del circuito. I due che non sono famosi per la loro amicizia, hanno iniziato un duello molto serrato che poi ha visto il pilota di Coriano battere il collega di Forlì. In Moto2, successo per il pilota di San Marino Alex De Angelis (Motobi-TSR) che ha battuto il leader della classifica iridata Stefan Bradl (Kalex) mentre Marc Marquez (Suter), che partiva ultimo per la penalizzazione di un minuto sul tempo di qualifica inflitta dalla direzione gara per il tamponamento del tailandese Wilairot in prova, ha rimontato 35 posizioni finendo terzo. Ora Bradl è di nuovo in testa al mondiale della classe di mezzo, ma Marquez è a soli 4 punti di distacco
CASEY STONER, PROFILO DI UN CAMPIONE Dieci anni in sella e arriva il secondo titolo mondiale. Il campione prodigio è tornato: Casey Stoner ha coronato sul circuito di casa un altro sogno. Quello di tornare re della classe Motogp dopo il trionfo nel 2007 con la Ducati che lo aveva lanciato nel firmamento dei grandi. A 4 anni di distanza, nel giorno del suo 26/o compleanno, e dopo un periodo buio che lo aveva tenuto lontano dalle sue adorate moto per un malessere rimasto un mistero, l'australiano si è preso la sua rivincita sulla vita stavolta alla guida della Honda. Una cavalcata da protagonista quella di Stoner che conquista l'iride con due gare di anticipo sulla fine della stagione, dopo 9 vittorie, in Qatar, Francia, Catalunya, Inghilterra, Laguna Seca, Repubblica Ceca, Indianapols, Aragon e Australia, oltre a un secondo posto in Olanda e 5 terzi posti in Portogallo, Italia, Germania, San Marino e Giappone. Nato a Kurri Kurri, nello stato del New South Wales, Stoner ha debuttato nel mondiale nel 2001 con una Honda RS125, disputando solo due gare. L'anno successivo, nel 2002 è a bordo dell'Aprilia 250 del Team di Lucio Cecchinello, ma non raccoglie molto e finisce la stagione 12/o. La cilindrata giusta per il giovane Stoner è dunque la 125 e l'anno dopo scende nella ottavo di litro. Del 2003 è la prima vittoria e la prima pole mondiale, ma ci sono anche 4 podi. La posizione finale nel 2003 è l'8/a. Nel 2004 il passaggio alla KTM sempre in 125 (chiude l'anno 5/o). Stoner è ormai pronto per il salto di categoria, nel 2005, infatti, torna nel team di Lucio Cecchinello in 250 con un'Aprilia.
Disputa un anno da protagonista, in lotta per il mondiale con Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Ironia della sorte, Stoner perde le sue chance iridate proprio a Phillip Island, quando scivola e viene centrato anche da Alex De Angelis. Alla fine della stagione Stoner finirà secondo. L'anno successivo l'esordio in Motogp. Nel 2005 ci sono ancora le 1000 e il pilota australiano porta in pista una Honda RC211V, con la quale però ha scarso feeling. Stoner cade spesso: sale una sola volta sul podio e fa segnare una pole, per concludere con l'8/o posto. A fine 2005 l'allora team manager della Ducati, Livio Suppo, ingaggia Stoner facendogli firmare un contratto da secondo in squadra, ma sin dai test di Valencia Stoner dimostra di essere il numero uno. L'australiano mette sotto pressione la Ducati, la sola con le gomme Bridgestone: da lì in poi cadrà pochissimo. La stagione 2007 infatti è una cavalcata quasi solitaria. Nulla può un Valentino Rossi in forma con la sua Yamaha contro l'australiano che vince 10 gare, sale 14 volte sul podio, fa 5 pole. Il primo titolo in motogp per Stoner e per la Ducati dunque arriva nel 2007. Nel 2008 non bissa il titolo che va a Rossi. In quell'anno, l'australiano è tra i più credibili avversari di Rossi, insieme a Lorenzo. Stoner vince 6 gare, fa 11 podi, 9 pole e 9 giri veloci e termina secondo.
Dal 2009 al 2010, nonostante risultati brillanti, il feeling con la Ducati si incrina. La moto con le ultime modifiche non va più come vuole lui. Il problema secondo l'australiano è l'anteriore con il quale combatte per due anni. Nelle annate 2009-2010, Stoner è due volte quarto in campionato e non vede l'ora di cambiare squadra. Nel 2009 la crisi con la Ducati, che lo porta a saltare due gare nella parte finale della stagione per una forma di malessere ancora oscuro. Si parlò anche di depressione. Livio Suppo, passato a sua volta da Ducati a Honda nel 2010, gli offre un contratto da ufficiale con la HRC in sella a una Honda RC212V. Anche in questo caso il feeling tra Stoner e la sua nuova moto si vede a Valencia a fine 2010 nei test, dove alla sua prima uscita con la Honda mette dietro tutti. Nel 2011 un'altra cavalcata vittoriosa per Stoner che ha nel solo Lorenzo l'avversario più temibile per il titolo. Ma Stoner con le sue 9 vittorie, quella decisiva proprio a Phillip Island, 11 pole e 325 punti al momento (65 di vantaggio su Lorenzo con ancora 50 punti da assegnare), mette le mani, ancora una volta sulla corona della classe regina
L'ORDINE D'ARRIVO L'ordine d'arrivo del Gp d'Australia, classe MotoGp, disputato a Phillip Island (27 giri di 4,448 km per 120,096 km): 1. Casey Stoner (Aus) Honda 42h02'425« (media 171,400 km/h); 2. Marco Simoncelli (Ita) Honda + 2»210; 3. Andrea Dovizioso (Ita) Honda + 2«454; 4. Dani Pedrosa (Spa) Honda + 13»160; 5. Colin Edwards (Usa) Yamaha + 30«886; 6. Randy De Puniet (Fra) Ducati + 48»800; 7. Nicky Hayden (Usa) Ducati + 1'16«314; 8. Toni Elias (Spa) Honda + 1 giro; 9. Loris Capirossi (Ita) Ducati + 1 giro; 10. Karel Abraham (Cec) Ducati + 2 giri.
VETTEL VINCE IN SUDCOREA. RED BULL TITOLO COSTRUTTORI
Domenica 16 Ottobre 2011 - 13:01
ROMA - Il titolo iridato non gli ha tolto la fame, e anche in Corea il numero uno è sempre lui. Lo strapotere di Sebastian Vettel si conferma sul circuito di Yeongam, dove il tedesco fresco del secondo titolo iridato della sua già straordinaria carriera si è andato a prendere la decima vittoria stagionale, a un soffio dalle dodici da record conquistate ai tempi d'oro da Michael Schumacher. L'ennesima cavalcata trionfale del campione di Heppenheim che ha garantito così anche il titolo costruttori alla Red Bull, prima con 558 punti e irraggiungibile da McLaren e Ferrari (rispettivamente a quota 418 e 310). Niente da fare per Lewis Hamilton, che si era illuso di poter salire sul gradino più alto del podio dopo la pole strappata nelle qualifiche: per il britannico la corsa asiatica si è chiusa con il secondo posto, difeso pure con le unghie dagli assalti continui dell'altra Red Bull di Mark Webber, terzo. Le Ferrari non brillano e alla fine registrano il quinto posto di Fernando Alonso, ottenuto con una rimonta sprint nel finale e il sesto di Felipe Massa. E la corsa si è accesa subito in avvio: il sogno di Hamilton di portarsi a casa la gara è durato nemmeno un giro, perchè tanto è bastato a Vettel per superare l'inglese, trovando il varco giusto, e rimanere al comando fino al passaggio alla bandiera a scacchi. La pioggia ha scombinato le strategie in avvio, ma non disturba Vettel che accumula secondi sugli inseguitori. Buona la partenza di Massa che già al terzo giro prova a insidiare Webber per il terzo posto. Ma lo sprint del brasiliano non dura molto, perchè il pilota della Ferrari intorno al tredicesimo giro registra un calo.
Al 17/o finisce invece la corsa di Michael Schumacher che, tamponato dalla Renault di Petrov, è costretto al ritiro. Due giri più tardi si ferma anche il russo. Ma l'incidente tra i due, con la pista sporca, costringe all'ingresso la safety car: i piloti si allineano con Vettel davanti. Al 21/o giro esce la safety car e naturalmente il campione tedesco si vede annullato il vantaggio guadagnato sull'inseguitore Hamilton. Ma è per il secondo posto che si accende la battaglia: protagonisti Hamilton e Webber, con l'australiano che ha tentato fino alla fine di insidiare il pilota della McLaren. Al 35/o giro l'assalto del secondo di casa Red Bull va in porto: Hamilton va un pò lungo e Webber riesce a passarlo. Ma lo spettacolo non è finito, perchè l'inglese si riprende con grinta la seconda piazza e non la cede più fino al termine della gara. Intanto la Ferrari di Alonso rimonta. Lo spagnolo macina giri veloci e prima del secondo pit stop si regala qualche giro al comando. Poi la sosta e il tentativo di inserirsi nella corsa al podio, che però premia Webber, capace di dare filo da torcere ad Hamilton, ma costretto anche a difendersi dagli attacchi di Button. Alonso prova a farsi sotto all'inglese per il quarto posto, ma alla fine cede e deve accontentarsi del quinto. Dietro Felipe Massa per una manciata di punti che non fa sorridere il casa Ferrari. In testa il dominatore del mondiale che si gode l'ennesimo trionfo, ottenendo pure il giro record. E fa festa anche la Red Bull che conquista il secondo titolo: con il decimo successo di Vettel anche cala il sipario anche sul mondiale costruttori
ALONSO: "SPERO MEGLIO IN INDIA" «Le Red Bull e La McLaren sono sempre un passo avanti, in qualifica molto di più. Oggi ci è mancato qualcosa. La gara è stata divertente, con molte battaglie già in avvio. Speriamo di fare meglio in India». Fernando Alonso non fa i salti di gioia per il quinto posto conquistato in rimonta al Gp della Corea. «Abbiamo visto che c'è sempre molta differenza tra qualifiche e gara, nelle prove non riusciamo a lottare con le prime» ha aggiunto lo spagnolo ai microfoni della Rai. Un pò deluso Felipe Massa, che dopo un'ottima partenza, si deve accontentare del sesto posto alle spalle di Alonso. «Ho perso tempo nei due pit stop - ha raccontato il brasiliano - mi sono ritrovato dietro a due macchine lente e ho perso una posizione. peccato perchè poi il passo non era male, ma in avvio comunque il gap con le prime si vedeva».
"RED BULL E MC LAREN UN PASSO AVANTI" «Red Bull e McLaren sono un passo avanti». Fernando Alonso deve accontentarsi del quinto posto nel Gp della Corea del Sud. «In qualifica le altre sono superiori, poi in gara riusciamo a recuperare qualcosa, ma non abbastanza per arrivare sul podio», dice il pilota spagnolo della Ferrari ai microfoni della Rai al termine della gara vinta dal tedesco Sebastian Vettel, al volante della Red Bull. «Ci sono stati momenti molto interessanti, siamo stati vicini agli altri in pista. Speriamo di far meglio in India», aggiunge Alonso pensando al Gp in programma tra due settimane.
LE CLASSIFICHE Classifiche del Gp della Corea del Sud, 16/a prova del mondiale di formula 1. 1. Sebastian Vettel (Ger/Red Bull-Renault) 1h38:01.994 (media: 189,214 km/h) 2. Lewis Hamilton (Ing/McLaren-Mercedes) a 12.019 3. Mark Webber (Aus/Red Bull-Renault) 12.477 4. Jenson Button (Ing/McLaren-Mercedes) 14.694 5. Fernando Alonso (Spa/Ferrari) 15.689 6. Felipe Massa (Bra/Ferrari) 25.133 7. Jaime Alguersuari (Spa/Toro Rosso-Ferrari) 49.538 8. Nico Rosberg (Ger/Mercedes) 54.053 9. Sebastien Buemi (Svi/Toro Rosso-Ferrari) 1:02.762 10. Paul di Resta (Sco/Force India-Mercedes) 1:08.602 11. Adrian Sutil (Ger/Force India-Mercedes) 1:11.229 12. Rubens Barrichello (Bra/Williams-Cosworth) 1:33.068 13. Bruno Senna (Bra/Lotus-Renault) 1 giro 14. Heikki Kovalainen (Fin/Team Lotus) 1 giro 15. Kamui Kobayashi (Gia/Sauber-Ferrari) 1 giro 16. Sergio Perez (Mes/Sauber-Ferrari) 1 giro 17. Jarno Trulli (Ita/Team Lotus) 1 giro 18. Timo Glock (Ger/Virgin-Cosworth) 1 giro 19. Daniel Ricciardo (Aus/Hispania-Cosworth) 1 giro 20. J‚r“me d'Ambrosio (Bel/Virgin-Cosworth) 1 giro 21. Vitantonio Liuzzi (Ita/Hispania-Cosworth) 3 giri
- Classifica mondiale piloti 1. Sebastian Vettel (Ger) 349 punti (campione del mondo) 2. Jenson Button (Ing) 222 3. Fernando Alonso (Spa) 212 4. Mark Webber (Aus) 209 5. Lewis Hamilton (Ing) 196 6. Felipe Massa (Bra) 98 7. Nico Rosberg (Ger) 67 8. Michael Schumacher (Ger) 60 9. Vitaly Petrov (Rus) 36 10. Nick Heidfeld (Ger) 34 11. Adrian Sutil (Ger) 28 12. Kamui Kobayashi (Gia) 27 13. Jaime Alguersuari (Spa) 22 14. Paul di Resta (Sco) 21 15. Sebastien Buemi (Svi) 15 16. Sergio Perez (Mes) 13 17. Rubens Barrichello (Bra) 4 18. Bruno Senna (Bra) 2 19. Pastor Maldonado (Ven) 1
- Classifica costruttori 1. Red Bull 558 punti (campione del mondo) 2. McLaren 418 3. Ferrari 310 4. Mercedes GP 127 5. Lotus-Renault 72 6. Force India 49 7. Sauber 40 8. Toro Rosso 37 9. Williams F1 5
UDINESE E JUVENTUS NON PUNGONO: NIENTE FUGA
Domenica 16 Ottobre 2011 - 18:39
VERONA - La domenica delle occasioni perse. Nella giornata in cui cinque partite su nove finiscono 0-0 (aspettando il derby romano) Juventus ed Udinese si ritrovano sì in vetta alla serie A con 12 punti, ma entrambe mancano la prima mini-fuga in campionato. Il settimo turno - in realtà il sesto, in attesa di recuperare quello cancellato dalla protesta dei giocatori - consegna una classifica mai così compressa da quando la vittoria viene premiata con i tre punti. Solo otto lunghezze separano la zona scudetto da quella retrocessione (in cui spicca l'Inter). E con più di una grande attardata. Attaccanti giù di corda: fino ad ora segnate appena 11 reti, record negativo stagionale. La Juventus è bloccata sullo 0-0 a Verona con il Chievo (e si rammarica per il palo colpito di testa da Vucinic), stesso risultato con cui si conclude Atalanta-Udinese. Le formazioni di Conte e Guidolin frenano, ma non ne approfitta il Cagliari che a sua volta non riesce a battere il Siena e resta al terzo posto con 11 punti.
SERIE A SENZA RETI, VINCE SOLTANTO IL BOLOGNA
Domenica 16 Ottobre 2011 - 17:25
NOVARA - Nella domenica degli 0-0 l'unica squadra a segnare è il Bologna, che con Ramirez e Acquafresca espugan lo stadio del neopromosso Novara, realizzando l'unica vittoria tra le partite pomeridiane di questa domenica. Il Cagliari, che in caso di vittoria si sarebbe trovato da solo in testa alla classifica, non va oltre lo 0-0 in casa con il Siena. Pari 0-0 anche tra Genoa e Lecce, con i padroni di casa più volte vicini al gol, ma alla fine non sono bastate le iniziative del capocannoniere Palacio.
FONTE: Leggo.it
Villafranca, salta la panchina di Baù «Ripartiamo con Davide Pellegrini»
SERIE D. Decisiva la sconfitta di domenica: il digì Cannoletta ufficializza l'avvicendamento
E il nuovo tecnico spiega: «Bisognerà lavorare prima di tutto sulla mentalità: poi penseremo al resto»
19/10/2011
Come fulmine a ciel sereno, o quasi, nella mattinata di ieri il Villafranca ha esonerato mister Alberto Baù. È durata solo otto partite la sua esperienza in Serie D dopo che nella scorsa stagione il tecnico aveva guidato - e con un certo successo - la Juniores nazionale bluamaranto. Molte speranze aveva suscitato la scelta della società di metterlo alla guida della squadra maggiore, considerato l'alto numero di atleti giovani che la federazione invita a schierare in campo. Alla prova dei fatti però il Villafranca, con 6 punti guadagnati in otto incontri (e una sola vittoria) ha dimostrato di faticare a mantenere la quota salvezza. «Non ho voluto aspettare più di tanto a cambiare allenatore», dichiara il direttore generale Mauro Cannoletta, «pur avendo messo sul conto l'alto numero di atleti infortunati e squalificati. La società ha fatto uno sforzo considerevole per ingaggiare elementi di spicco, investendo forti risorse, ma sinora abbiamo raccolto poco in termini di risultati».
La scelta è allora caduta su Davide Pellegrini, varesino classe '66, carriera di giocatore tra Varese, Fiorentina, Pisa, Verona (143 presenze e 24 reti in gialloblù), Venezia, Carpi, Catania e Fasano. Come allenatore Pellegrini ha guidato anc he il Verona nel campionato 2007-'08 (venticinque panchine in tutto). Poi al Monopoli e infine al Kras Crepen, società inserita e retrocessa nello scorso campionato di Serie D,
«Ho preso in mano il Kras agonizzante a quindici giornate dal termine», dichiara Pellegrini, «e sono riuscito quasi a raddrizzare la baracca. Al termine della stagione i dirigenti volevano che restassi, ma ho preferito aspettare l'ingaggio in un club almeno di pari categoria». Quanto alla situazione del Villafranca, «voglio intanto lavorare sulla mentalità, ridare fiducia, l'idea deve essere quella di una squadra vincente. A nessuno piace perdere, a me in particolare».
E poi: «Una salvezza tranquilla? Mancano trenta partite ma io non ho la bacchetta magica. Mi ci vorranno almeno quattro, cinque gare per conoscere bene la situazione della squadra. Poi parlerò con lo staff - nel quale rimangono tutti allo stesso posto - e cercherò di prendere provvedimenti».
Quanto alla tattica, «io chiedo alla squadra di prendere possesso della palla e fare gol il più presto possibile. In estrema sintesi: rimessa del portiere, colpo di testa e gol».
Franco Giagulli
Francia prima finalista Ma che paura con il Galles
RUGBY/MONDIALI. Stamattina in campo Nuova Zelanda e Australia
16/10/2011
Per la terza volta nella sua storia la Francia raggiunge la finale dei Mondiali di rugby. Al termine di un incontro molto combattuto, il XV del ct Marc Lievremont ha battuto per 9-8 un indomito Galles, alla sua prima volta tra le prime quattro. La Francia ha realizzato tre calci piazzati con il mediano d'apertura Morgan Parra mentre il Galles è andato a segno con un piazzato di James Hook e una meta (non trasformata) di Mike Phillips. Decisivi ai fini del risultato anche i calci piazzati sbagliati da Stephen Jones e Mike Halfpenny nelle fasi finali dell'incontro. I Dragoni possono però recriminare per l'espulsione al 18' del capitano, il terza linea Sam Warburton, reo di un placcaggio violento nei confronti dell'ala francese Julien Clerc. «Lui non è un giocatore violento. Perchè rovinare così una semifinale con un cartellino rosso?», si è chiesto dopo l'incontro l'allenatore del Galles, il neozelandese Warren Gatland.
Dal canto suo lo stesso Warburton si è detto deluso ma ha ribadito che non era sua intenzione fare male a Clerc. E così, dopo Nuova Zelanda 1987 (sconfitta proprio dai padroni di casa 29-9) e Galles 1999 (battuta dall'Australia 35-12) è la terza volta che la Francia arriva all'atto conclusivo del Mondiale. E anche questa volta non partiranno con i favori del pronostico visto che la seconda finalista uscirà fuori dal match di oggi sempre ad Auckland tra i padroni di casa della Nuova Zelanda e l'Australia recente vincitrice del Sudafrica nei quarti. All Blacks favoriti ma bisognerà vedere quanto peserà l'assenza del mediano d'apertura Dan Carter.
Il Parma corsaro sbanca il S. Paolo
IMPRESA. Partenopei con la testa al Bayern?
16/10/2011
Colpo del Parma al «San Paolo». Gobbi e Modesto stendono a sorpresa il Napoli, che forse distratto dall'imminente sfida al Bayern Monaco in Champions league incassa la sua prima sconfitta casalinga della stagione, la seconda complessiva dopo quella col Chievo. Prova sottotono quella dei partenopei, che erano riusciti a trovare il momentaneo 1-1 con Mascara salvo poi farsi infilare in contropiede. Benissimo invece la squadra di Colomba, lontana parente di quella travolta all'esordio in campionato dalla Juve. Mazzarri manda il miglior undici in campo, con Gargano in mezzo al campo con Inler e Maggio e Dossena sulla fasce. Nel Parma dentro Jadid e Biabiany con Giovinco a supporto di Floccari. Primo tempo a ritmi bassi e poco spettacolo. Nella ripresa parte meglio il Napoli, ma al 12' è la formazione ospite a passare in vantaggio con Gobbi che concretizza un colpo di tacco di Floccari. La reazione del Napoli è rabbiosa, Mazzarri butta dentro Mascara per Aronica e proprio l'attaccante al 31' firma l'1-1 su uno splendido assist di tacco di Lavezzi. Ma la gioia dura sei minuti. Il Parma va di nuovo avanti: Valiani allarga sulla destra per Giovinco, palla in mezzo con Modesto che sul secondo palo anticipa Mascara e insacca. Mazzarri inserisce anche Lucarelli e al 40' il Napoli sfiora il 2-2 ma Mirante si oppone al colpo di testa di Maggio e sulla respinta Cavani manda sul palo.
Montella stende il suo ex maestro
RIMONTA. Nerazzurri avanti, poi il sorpasso
16/10/2011
CATANIA
Quarta sconfitta su sei partite, la seconda consecutiva. L'Inter perde al Massimino, il Catania vince 2-1 in rimonta e con grande merito. Brutti e confusi i nerazzurri, grintosi e lucidi gli etnei e la differenza è quasi tutta qui. Il gol di Cambiasso, dopo 6' aveva illuso gli ospiti, ma quello dell'argentino è stato l'unico tiro in porta della squadra di Ranieri punita nella ripresa dal micidiale 1-2 che al 2' e al 5' confezionano Almiron e Lodi. Poi Inter senza idee e Catania che sfiora il 3-1.
Buon avvio del Catania che aggredisce un'Inter che si difende con ordine e che ha la fortuna e il merito di passare al primo affondo: al 6' cross di Maicon dalla destra, sul secondo palo c'è Cambiasso che con un bel sinistro al volo batte Andujar.
I padroni di casa non si disuniscono. L'Inter si difende bene e in avanti, a parte qualche serpentina di Gomez, il Catania è poca cosa. In campo si lotta, ma restano inoperosi Castellazzi e Andujar. Nessun cambio nella ripresa, ad essere stravolta è la partita visto che il Catania già al 2' pareggia con uno splendido destro a girare di Almiron. Contropiede micidiale dei rossazzurri che su ripetono al 5': ancora una ripartenza, Bergessio salta Castellazzi e finisce a terra, per Orsato è rigore che Lodi trasforma per il 2-1 catanese. Inter in bambola, Ranieri inserisce Alvarez e Zarate, ma non serve a nulla, sono anzi gli etnei a sfiorare il 3-1.
Marea rossonera Il Palermo annega
VALANGA. In gol Nocerino, Robinho e Cassano
16/10/2011
Nel giorno in cui l'Inter crolla a Catania, il Milan risorge a San Siro. Il Diavolo batte con un netto 3-0 il Palermo di Devis Mangia, si rilancia in campionato e ritrova un giocatore importante come Robinho. Nella serata dei rossoneri manca solo il gol di un buon Ibrahimovic: le reti che piegano un Palermo brutto e timoroso sono di Nocerino, Robinho e Cassano. Allegri deve rinunciare a Seedorf e schiera il rientrante Robinho alle spalle della coppia Ibra-Cassano. Mangia debutta a San Siro scegliendo il 4-4-2 e dando fiducia a Miccoli che, non al meglio, affianca Hernandez. Cassano e Ibra saranno pure stressati, ma in campo si cercano e si trovano mettendo in difficoltà i siciliani. Tzorvas ha il suo da fare anche su Robinho che, al 37', conclude due volte nello spazio di 2 secondi. Si fa male Thiago Silva (al suo posto Bonera). Palermo praticamente nullo in avanti e, al 40', il Milan passa con l'ex Nocerino che, a porta vuota, su assist di Aquilani mette dentro di testa. Nella ripresa fuori Miccoli dentro Alvarez, ma la mossa di Mangia non dà alcun risultato perchè è sempre il Milan a dominare. Così, al 10', arriva il 2-0, lo sigla Robinho su assist di Ibrahimovic. Il Palermo non c'è, il Diavolo sì e, al 18', Cassano chiude la partita con un preciso destro che premia la discesa e l'assist di Abate. Il Milan potrebbe dilagare, Tzorvas limita i danni per il Palermo, finisce 3-0 per i rossoneri.
FONTE: LArena.it
CALCIOMERCATO
Gli ex Lega Pro Selva e Biso sposano un progetto importante in Serie D
15.10.2011 17:30 di Massimo Bagiardi
L'attaccante 35enne Andy Selva, nazionale di San Marino ex di Verona e Sassuolo, e il centrocampista classe 77 Mattia Biso un passato nell'ex serie C con Teramo e Andria hanno firmato per il Fidene, società laziale di serie D che punta senza mezzi termini a contrastare la forza del Salerno Calcio vera favorita alla vittoria finale del campionato.
FONTE: TuttoLegaPro.com
Brescia-Pescara 0-3, tabellino e cronaca del posticipo di Serie B
A sorpresa il Pescara va a Brescia per imporsi con un risultato tondo. Gli uomini di Zeman portano a casa un 3-0 contro un Brescia a tratti irriconoscibile. A sbloccare la partita è il solito Ciro Immobile che decide poi di completare l’opera con una doppietta quando il primo tempo ancora non è terminato.
Chiude la partita una rete di Insigne nella ripresa, il talento, fresco di convocazione nell’Under 21 di Ciro Ferrara, ha giocato ad altissimo livello anche stasera. Tra i protagonisti per le rondinelle Nicola Leali, che nonostante le tre reti subite ha giocato ad alto livello.
La palma di migliore in campo va a Cascione, che a centrocampo è stato decisivo lungo tutto il corso dei novanta minuti.
Ecco il tabellino di Brescia-Pescara:
BRESCIA 4-3-1-2: Leali; Zambelli, De Maio, Berardi, Daprelà; El Kaddouri (23' st Vass), Salamon (13' st Paghera), Budel; Juan Antonio; Jonathas, Feczesin (13' st Maccan). All. Scienza
PESCARA 4-3-3: Anania; Balzano, Brosco, Romagnoli, Zanon; Gessa (27' st Soddimo), Togni, Cascione; Sansovini (27' st Konè), Immobile (17' st Maniero), Insigne. All. Zeman
Matteo Fantozzi
FONTE: SerieBNews.com
LEGA PRO
UFFICIALE: Pellegrini nuovo tecnico del Villafranca
19.10.2011 13.11 di Cristina Guerri
Davide Pellegrini, ex Hellas Verona, è il nuovo tecnico del Villafranca, club di Serie B che ha esonerato mister Alberto Baù.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com