Sam DALLA BONA carico come una fionda.
Potrebbe essere 'lanciato' dal mister proprio contro il POTENZA ultimo in classifica nella 24esima giornata di Lega Pro che si disputerà per l'HELLAS fra le mura amiche del BINTI: «Sono veneto e non ho mai militato in una compagine di questa regione, mi rendeva felice poter vestire questa maglia. Verona è una piazza importante, dove il calcio è vissuto in maniera viscerale. Quando sono venuto a conoscenza dell'interessamento da parte di Bonato non ho potuto nascondere la mia felicità, si tratta di un'opportunità importante. Il posto ideale per un rilancio personale e dei colori gialloblù. Ho grande spirito di rivalsa, è difficile stare due anni senza scendere in campo. Non nascondo l'enorme voglia di ripartire»
...Certo che quel gol al BENTEGODI con la maglia del NAPOLI... «Lo stadio veronese mi ha sempre portato bene, in quell'occasione feci un gol e due assist. Spero sia di buon auspicio, cercherò di ripagare la fiducia al cento percento. Gli interrogativi nascono dalle mie poche presenze negli ultimi tempi, sono comunque pronto a rimettermi in moto. I presupposti per far bene ci sono, non vedo l'ora di iniziare. Speriamo che la squadra continui così».
Dal NAPOLI al CHELSEA con ZOLA, VIALLI, HASSELBAINK, GUDJHONSEN... «Gli anni al Chelsea me li porto dentro, sono stati i migliori perchè esistevano i presupposti per crescere sotto ogni punto di vista. La cultura calcistica è totalmente diversa, a vent'anni vestivo la maglia da titolare in una squadra di valore, mentre al Milan non ho quasi mai giocato.» (HellasVerona.it)
Alcuni highlights sulla carriera di DALLA BONA: si parte (purtroppo) da Verona...
Uno dei 3 gol di SCAPINI con la maglia dell'HELLAS: Eravamo a CESENA... Finì purtroppo 2 a 1 per i padroni di casa e, cosa ben peggiore, con l'incidente al Conte ARVEDI di ritorno dalla trasferta.
[DICONO]
Stefano GARZON parole da capitano vero «Sono contento per quello che sta facendo la squadra i nostri interessi personali vengono dopo. L'avevo detto quando non giocavo, lo ripeto adesso che ho ritrovato un posto da titolare e la fascia da capitano. Il nostro allenatore ha tenuto fede alle promesse, sempre lui deve fare delle scelte, a volte difficili, ma cerca di mandare in campo la squadra migliore. C'è bisogno veramente di tutti, è la forza di questa squadra. I cambi possono fare la differenza, s'è visto anche nelle ultime partite. Il Verona può vantare un gruppo di giocatori importanti, chi è andato in campo non ha mai fatto rimpiangere il compagno che è rimasto fuori. Adesso tocca a me, spero di stare così ancora a lungo ma, se tornerò in panchina, lotterò sempre per questa maglia» (LArena.it)
Anche Gepy PUGLIESE invita i gialloblù a non farsi sorprendere: «Non possiamo pensare che sia fatta; abbiamo vinto tre volte nelle ultime tre ma non è ancora sufficiente. Il cammino è lungo e ci sono tante squadre attrezzate che potrebbero uscire alla distanza. Attenzione al Pescara, ci renderà la vita complicata.» (TGGialloblu.it)
Antonio DI GENNARO (regista dell'HELLAS tricolore e della nazionale azzurra) sponsorizza il suo omonimo «Faccio la battuta: il nome è una garanzia. Detto questo, ho conosciuto in aeroporto Francesco. Era al Gallipoli, eravamo in viaggio per lavoro. Il cognome c'ha fatto incrociare per strada. Siamo stati presentati da amici, e mi ha fatto una bella impressione, può essere l'uomo giusto ma non solo in C1, anche in B. Ha qualità importanti. Lo seguivo già quando giocava a Lanciano. Mi ha sempre fatto una buona impressione. Con lui e Dalla Bona il Verona ha fatto un salto di qualità. Francesco ha la testa apposto. Mi sembra un ragazzo che sa quello che vuole, e non ha caso l'impatto con Verona e la piazza è stato subito molto positivo» ...HELLAS in fuga dunque? «Tutto sta andando molto bene, ma sono d'accordo con Remondina quando dice che il campionato non è ancora deciso. Tra un mese si potrà fare un'ulteriore riflessione» bisognerà «Fare sempre bottino pieno in casa e raccogliere ancora di più in trasferta. Ma del resto, il Verona è primo. Doveva vincere. E non sta certo deludendo le attese» (LArena.it)
[ALTRE NEWS] AMICHEVOLE DI SAN VALENTINO PER L'HELLAS AMORE NOSTRO! Si giocherà Domenica prossima a Castelnuovo del Garda contro l'Under 23 dello Sturm Graz (in Austria sisi proprio quelli di 'Vinceremo a Graz!' Ah ah...); inizio alle 14:30 biglietto d'ingresso 5 (l)Euri.
Quando SANDOKAN MALESANI 'sbroccò' in Grecia in un intervista passata ormai alla storia come una delle più spassose nel mondo pallonaro
...E quando corse sotto la Sud dopo la vittoria nel derby stracittadino (il primo in serie A) del 2001!
...Anche quando perse con l'INTER a causa di un 'regalo' ai nerazzurri non le mandò certo a dire! Quanto mi piacerebbe vederlo tornare alla guida dell'HELLAS... Magari in Serie A!
[IN BREVE] VITA DA EX: Teo SCAPINI segna e la PRO BELVEDERE batte la PRO VERCELLI nel derby! Successo fondamentale per la corsa salvezza... MALESANI col SIENA torna al BENTEGODI per battere una parte del suo passato. FORMULA 1: ALONSO poco sotto ai tempi di SCHUMI nei test di Jerez ma il tedesco fa meno giri. La VIRGIN perde i pezzi... MASSA afferma che ALONSO è bravo ma SCHUMI è di un altro pianeta beccandosi la risposta stizzita della stampa spagnola. NBA: I RAPTORS battono i SIXERS grazie alle triple di BARGNANI. I LAKERS stoppano la serie vincente dei JAZZ, altro stop per i CELTICS, vincono MIAMI, ORLANDO e PORTLAND. I CAVAVALERS alla 13esima vittoria consecutiva, gli SPURS battono i NUGGETS a domicilio. AMICHEVOLI PRE-MONDIALE: La 'Carneade' GIAMAICA mette paura agli albiceleste di MARADONA che vincono solo di rimonta al 96°! PREMIER LEAGUE: L'ARSENAL vince e convince col LIVERPOOL, l'EVERTON batte inaspettatamente il CHELSEA ma il MANCHESTER impatta e non ne approfitta appieno. Il NOTTS COUNTY intanto, finito in 4^ serie, viene ceduto per una simbolica sterlina e perde anche ERIKSSON. VELA: Dopo 2 tentativi falliti via all'America's Cup ed è subito ORACLE! Gli americani, pur partendo dietro l'equipaggio svizzero di ALINGHI, distruggono gli avversari infliggendo loro un quarto d'ora di distacco... MOTORI: Parte la NASCAR! Fra i piloti anche l'italiano PAPIS e l'ex pilota di FORMULA 1 MONTOYA.
GIOCO PRONOSTICI: Doppietta di MARTINO che replica il risultato dello scorso concorso ed è di nuovo Campione! Fra l'altro aggancia nel record stagionale di questa specialità me e BRIDGET ma, sopratutto, incrementa ancora il distacco sul secondo in classifica generale portandolo a +19! POSE, ALE90HVR, BRI, e MISTER LOYAL non riescono a star dietro ai ritmi del capoclassifica ma non si perdano d'animo: il campionato è ancora lungo!
Venerdì 12 Febbraio 2010
L’esterno difensivo ha il miglior rendimento tra i gialloblù L’Hellas ha messo le ali con Pugliese a sinistra
di Gianluca Vighini
VERONA - «La sosta? Non so se ci farà bene.... Stiamo viaggiando a mille all’ora e speriamo di non interrompere questo stato di grazia». Gepy Pugliese resta il gialloblù con il rendimento più alto in casa del Verona. Le sue sgroppate sulla fascia, ricalcano quelle dei grandi terzini sinistri che hanno vestito la maglia dell’Hellas. Da Luciano Marangon a Gigi De Agostini, da Volpecina a Paolo Vanoli, per finire ad Andrea Dossena.
Ora sulla fascia mancina c’è lui e spesso è dai suoi piedi che partono gli assist più preziosi per gli attaccanti. Basta rivedere il gol dell’1-0 di Di Gennaro nella gara di domenica scorsa contro il Ravenna per avere ben chiara la fotografia di cosa sa fare questo ragazzo che Massimo Ficcadenti, ha pescato nella scorsa stagione in Seconda Divisione, quando era il leader e il capitano del Monopoli.
«Guardo comunque al lato positivo di questo stop del campionato - aggiunge Pugliese - perché spero personalmente di tornare in campo al 100 per cento con il Potenza visto che sono uscito acciaccato nella partita contro il Ravenna (a poposito: ieri ancora differenziato per lui, ndr). Di Gennaro? Ha portato tanto, è stato accolto benissimo dal gruppo, e ora che abbiamo “digerito” il nuovo modulo con le due punte siamo pronti alla grande volata finale». Con la speranza di vedere le sgroppate sulla fascia di Gepy anche l’anno prossimo in B... (ass)
Giovedì 11 Febbraio 2010
Garzon, cuore e anima dell’Hellas: bello e vincente Il capitano, tornato titolare, suona la carica: «Nel calcio non s’inventa nulla: lavoro e dedizione»
di Gianluca Vighini
VERONA - Anima e cuore dell’Hellas. Di più: “capitano”. Di quelli da scrivere con la C maiuscola, anche se lui viaggia sempre con il profilo basso. Un capitano che va in panchina («Perché il gruppo è più importante anche della voglia di giocare di un singolo»), e che quando lo mettono dentro sforna prestazioni da applausi. Così, dietro al Verona vincente delle ultime settimane, i nove punti e la rinascita gialloblù c’è anche il suo nome: Stefano Garzon (nella foto Novelli). «Onorato della maglia, onorato della fascia, sempre pronto a dare il massimo, perché il Verona per me è il massimo», dice prima dell’ennesima seduta di allenamento vissuta a mille all’ora.
Garzon è veronese al cento per cento, lo è fino al midollo, capace di capire che cosa prova la gente della Sud e chi sta fuori ad applaudire. «Quella fascia di capitano è un simbolo. So chi ha vestito questa maglia, so quali grandi giocatori sono passati da Verona, so la storia di questa società. Essere io oggi ad avere in mano un simile testimone è un onore, anzi di più: una responsabilità enorme. Sono felice di essere qui. Felice di andare in panchina, felice oggi di scendere in campo ed essere utile».
Senza essere ipocriti: Garzon non nasconde che la panchina lo fa anche arrabbiare. «Sarei falso a non dirlo. Ma ci sono delle priorità. E la mia priorità, o meglio la nostra priorità è l’Hellas. La nostra forza, lo dico dall’inizio dell’anno e non è una frase fatta, è il gruppo. Si vince tutti assieme, si perde tutti assieme. Oggi vinciamo con me in campo, ieri lo facevamo senza di me. Tutto il resto sono barzellette». Il modulo cambiato, il nuovo Verona. Cosa è successo? «Assolutamente niente - conclude Garzon -, gli ingredienti sono sempre quelli. Lavoro e dedizione. Nel calcio non inventi nulla». (ass)
FONTE: Leggo.it
IL CENTROCAMPISTA PROSEGUE IL LAVORO DI RECUPERO Dalla Bona sente già aria di casa «Verona ideale per rilanciarmi». Nato a San Donà del Piave, non ha mai giocato per una squadra veneta: «Arrivo in una piazza dove il calcio è vissuto in modo viscerale e ne sono felice».
Andrea Spiazzi Verona
Un messaggio d’amore da Cesenatico. A mandarlo all’He l - las e ai suoi tifosi è Samuele Dalla Bona, dall’inizio di febbraio ufficialmente gialloblù, che sta recuperando la condizione in terra romagnola assieme ad Andy Selva. Il centrocampista racconta il suo programma di riabilitazione: «Al mattino trascorro un’ora in piscina, nel pomeriggio si lavora in palestra. Poi vengono effettuati degli impacchi basati sulle esigenze dell'atleta. Il programma prevede un incremento graduale dei carichi in modo da tornare a disposizione nel modo migliore ».
Domenica Dalla Bona era al Bentegodi a vedere la gara col Ravenna. «Era la prima volta che vedevo l’Hellas dal vivo, mi è parsa una buona formazione che ha giocato bene contro un forte avversario». L’ex Chelsea spiega la scelta di venire a Verona. «Sono veneto (di San Donà del Piave, ndr) e non ho mai militato in una squadra questa regione, mi rendeva felice poter vestire questa maglia. Verona è una piazza dove il calcio è vissuto in maniera viscerale. Quando sono venuto a conoscenza dell’interessamento da parte di Bonato non ho potuto nascondere la mia felicità, si tratta di un’opportunità importante, è il posto ideale per un rilancio personale».
«Ora - conclude Sam - ho grande spirito di rivalsa, è difficile stare due anni senza scendere in campo. Ho un’enorme voglia di ripartire». Ieri la squadra ha disputato una partitella a ranghi misti con la Berretti. Lavoro differenziato per Francesco Cangi e Giuseppe Pugliese, a riposo Andrea Burato.
CUORE GRANDE DA CAPITANO «GRUPPO UNITO PER VINCERE» Hellas>> Garzon al servizio della squadra «Importante il contributo di tutti i giocatori». Anima gialloblù. La forza del Verona «Ne siamo consapevoli giochiamo meno bene ma più concretezza»
Andrea Spiazzi Verona
Ha pazientemente aspettato il suo momento. Stefano Garzon, uno dei senjor del Verona dello scorso anno, veronese della bassa, ci teneva talmente a vestire la maglia dell'Hellas che, nonostante il cospicuo rafforzamento della scorsa estate ad opera di Bonato, ha voluto restare pur non essendo affatto sicuro di vestire la maglia da titolare. Eppure, le tre vittorie consecutive dell'Hellas si poggiano anche su di lui, capitano in panchina per molte gare, che ha ritrovato l'ingresso dal primo minuto proprio nella partita col Cosenza. Agonismo, corsa, voglia di lavorare per la squadra, lotta su tutti i palloni.
Le già note caratteristiche del centrocampista di Cerea non sono mancate e hanno contribuito ai successi della squadra. «Sono contentissimo innanzitutto per le tre vittorie - spiega Garzon - poi anche per aver preso parte alle gare. È un gruppo ben fornito in tutti i reparti ma si sapeva che ci sarebbe voluto il contributo di tutti. Chi entra, anche a partita in corso risulta sempre decisivo, e questa deve essere la nostra forza anche da qui alla fine». Il capitano gialloblù analizza poi i motivi alla base della recente vittoria col Ravenna. «Pur non giocando in maniera spumeggiante come ad inizio campionato ora riusciamo ad essere più concreti, caratteristica che ci è mancata in alcuni periodi. Con i romagnoli il gol sembrava non dover arrivare ma non abbiamo mai mollato finché ci siamo riusciti, è stata una sfida emozionante». «Ora - prosegue - siamo più consapevoli della nostra forza e abbiamo superato quel piccolo calo avuto tra novembre e dicembre scorsi e dopo la sosta».
Adesso viene il bello, ovvero bisogna saper trovare la capacità di mantenere il vantaggio sulle inseguitrici. «Non sarà facile - commenta - un calo di concentrazione può sempre avvenire e dobbiamo fare in modo di fare la corsa su di noi. Dietro ci sono squadre molto attrezzate, che si sono Anima gialloblù ulteriormente rinforzate a gennaio, penso soprattutto al Pescara ma anche allo stesso Ravenna. Noi non vogliamo mollare, anzi, ci impegneremo giorno dopo giorno per essere sempre più competitivi». Ieri i gialloblù di Remondina hanno affrontato la prima seduta settimanale di allenamento dopo la vittoria di domenica. Il gruppo ha effettuato riscaldamento tecnico, possesso palla, potenza aerobica e partitelle a tema. Seduta di lavoro differenziata per Francesco Cangi e Giuseppe Pugliese, ancora assenti Andy Selva e Samuele Dalla Bona, entrambi a Cesenatico per seguire un programma specifico di lavoro.
FONTE: DNews.it
11/02/2010
Garzon non molla «La strada è lunga, c'è bisogno di tutti» IL RITORNO DEL CAPITANO. Tre gare da titolare, tre vittorie gialloblù
«Abbiamo ritrovato continuità e vinto tre partite, questa è la ricetta per rimanere in testa alla classifica Dobbiamo continuare sempre su questa strada»
Fa il capitano, il jolly, la «bandiera». Stefano Garzon è un punto di riferimento per l'ambiente gialloblù. Non solo per i compagni di squadra, per lo staff tecnico, per i dirigenti. Ma anche per i tifosi, per la gente che apprezza la sua umiltà, la sua generosità. «Testa bassa e pedalare» per il bene della squadra. Lui, il veronese dell'Hellas, quello che potrebbe avanzare diritti e bussare alla porta del mister o del patron per chiedere un posto un squadra. Garzon ha scelto un'altra strada, quella della professionalità. Il lavoro non sempre paga, nel calcio e nella vita. Questa volta ha pagato. Il centrocampista di Cerea è andato in panchina, ha visto tante partite dal bordo del campo ma quando Remondina ha chiamato lui s'è fatto trovare pronto. Soprattutto nelle ultime settimane, tre partite da titolare, tre vittorie per l'Hellas e la fuga non è solo un sogno. «Sono contento per quello che sta facendo la squadra - ammette Garzon - i nostri interessi personali vengono dopo. L'avevo detto quando non giocavo, lo ripeto adesso che ho ritrovato un posto da titolare e la fascia da capitano».
«Questo gruppo è forte, tutti devono far parte del progetto», aveva detto Remondina all'inizio del campionato.
«Il nostro allenatore ha tenuto fede alle promesse, sempre - spiega Garzon - lui deve fare delle scelte, a volte difficili, ma cerca di mandare in campo la squadra migliore. C'è bisogno veramente di tutti, è la forza di questa squadra. I cambi possono fare la differenza, s'è visto anche nelle ultime partite. Il Verona può vantare un gruppo di giocatori importanti, chi è andato in campo non ha mai fatto rimpiangere il compagno che è rimasto fuori. Adesso tocca a me, spero di stare così ancora a lungo ma, se tornerò in panchina, lotterò sempre per questa maglia». La vittoria con il Ravenna ha rilanciato le ambizioni dell'Hellas. «Abbiamo portato a casa tre punti importanti - ammette Garzon - basta pensara a come sono venuti. Abbiamo fatto una grande partita ma la palla non voleva entrare, la porta sembrava stregata. E, quando siamo riusciti a segnare, abbiamo concesso un solo tiro ai nostri avversari e loro hanno segnato. In quel momento siamo stati ancora più bravi, ci siamo gettati in avanti per fare gol ma non abbiamo concesso nulla, abbiamo dimostrato di essere forti, di essere consapevoli della nostra forza».
In effetti ora il Verona ha sei punti di vantaggio sul Pescara, otto sulla Reggiana. «Siamo davanti e vogliamo restarci - continua Garzon - perchè abbiamo dimostrato che possiamo battere tutti ma non dobbiamo perdere l'aggancio con la realtà. Dobbiamo pensare che non abbiamo fatto ancora nulla, la strada è lunga, lunghissima. La lezione delle ultime partite è chiara, per vincere un campionato bisogna trovare continuità, chi viaggia tra alti e bassi non riesce a scalare la classifica». Una domenica di sosta per ricaricare le batterie e preparare la volata finale.
«Possiamo lavorare bene per due settimane - aggiunge Garzon - siamo arrivati a questo riposo con uno stato d'animo buono, un bel vantaggio in classifica e tre vittorie consecutive, adesso dobbiamo continuare a lavorare con serenità, nelle prossime partite dobbiamo tenere lo stesso passo in trasferta e migliorare qualcosa nelle partite che dobbiamo giocare al Bentegodi». Cosa dovrà fare adesso il Verona? «L'ho già detto non deve pensare di essere arrivato, potrebbe rovinare tutto - afferma Garzon - bisogna puntare l'attenzione sulla prossima partita che dobbiamo giocare e cercare di portare a casa il massimo». Tre partite da titolare, tre vittorie consecutive, solo un caso? «Il merito è tutto del gruppo - conclude il capitano dell'Hellas - in queste gare abbiamo confermato la nostra qualità, chi ha giocato ha fatto benissimo, questa è la strada giusta».
Luca Mantovani
11/02/2010
Antonio promuove Francesco «Dige? Un nome, una garanzia» IL GRANDE EX. Prima regista nella squadra di Bagnoli ora opinionista per le partite di Sky
«Ma non dimenticatevi di mio figlio Andrea. Gioca a Grottaglie in D. Magari tra un po' si parlerà di lui»
Il destino scritto nel nome: Di Gennaro. Ieri era Antonio, oggi è Francesco. L'attaccante del Verona deve convivere con un paragone al limite dell'irriverenza. Antonio, infatti, ha fatto parte del gruppo degli Intoccabili. Così, ancora oggi, continuano ad essere considerati gli eroi dello scudetto. Il Dige, quello dell'Osvaldo, oggi fa l'opinionista televisivo. Predica calcio su Sky, e non ha perso l'eleganza che lo aveva sempre contraddistinto in campo. Anche lui ha saputo del ritorno di fiamme del popolo veronese per Di Gennaro. Quello nuovo, s'intende. Due storie diverse, la stessa città come sfondo, lo stesso nome.
Sembra la trama di un film: il Verona va verso la B e tra i protagonisti rispunta Di Gennaro.
«Faccio la battuta: il nome è una garanzia. Detto questo, ho conosciuto in aeroporto Francesco. Era al Gallipoli, eravamo in viaggio per lavoro. Il cognome c'ha fatto incrociare per strada. Siamo stati presentati da amici, e mi ha fatto una bella impressione».
È l'uomo giusto per l'Hellas?
«Certo che lo è. Ma non solo in C1, lo può essere anche in B. Ha qualità importanti. Lo seguivo già quando giocava a Lanciano. Mi ha sempre fatto una buona impressione. Con lui e Dalla Bona il Verona ha fatto un salto di qualità».
I suoi gol porteranno in B?
«Tutto fa pensare che sia così. Francesco ha la testa apposto. Mi sembra un ragazzo che sa quello che vuole, e non ha caso l'impatto con Verona e la piazza è stato subito molto positivo».
Come era successo per lei, anche per Francesco è stato creato un coro personalizzato da parte dei tifosi...
«E avevate dubbi? I tifosi veronesi ti avvolgono di passione, ti amano, ti portano in trionfo. Era così per noi, quando Verona era sul tetto d'Italia».
Nel segno del Dige?
«A dire il vero, non ci siamo solo noi due. C'è anche Davide, il trequartista del Livorno, scuola Milan. Un buon giocatore. E poi c'è un altro Di Gennaro che spero possa fare strada nel calcio: è mio figlio Andrea. Ha vent'anni e gioca in D nel Grottaglie. Magari tra un po' si parlerà anche di lui».
Ha visto l'ultimo Verona versione 2010? È andato in fuga?
«Tutto sta andando molto bene, ma sono d'accordo con Remondina quando dice che il campionato non è ancora deciso. Tra un mese si potrà fare un'ulteriore riflessione».
La sua ricetta?
«Fare sempre bottino pieno in casa e raccogliere ancora di più in trasferta. Ma del resto, il Verona è primo. Doveva vincere. E non sta certo deludendo le attese».
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
11/02/2010 - 17:10
Dalla Bona: "Grande spirito di rivalsa" "I presupposti per far bene ci sono, non vedo l'ora di iniziare. Speriamo che la squadra continui così, Verona era l'ideale per il rilancio"
VERONA - Dagli spogliatoi dello Stamford Bridge con Zola, Vialli, Hasselbaink e Gudjohnsen a quelli del "Bentegodi", a pochi minuti di distanza dalla vittoria dei gialloblù contro il Ravenna. Dopo aver compiuto i primi passi da professionista in Inghilterra, dove alzò la Champions League del 2003 col Milan, ne ha fatta di strada Samuele Dalla Bona, che al termine di due anni e mezzo caratterizzati da molte difficoltà ha sposato il progetto stilato da Nereo Bonato e Giovanni Martinelli. Il centrocampista originario di San Donà di Piave (VE) si appresta a concludere il lavoro specifico nel centro di Cesenatico (FC) in cui ha potuto conoscere il compagno Andy Selva, per aggregarsi alla formazione di Remondina in vista del rush finale. Hellasverona.it ha contattato telefonicamente l'ex Napoli per raccogliere alcune dichiarazioni:
Con che ritmi sono scandite le tue giornate in quel di Cesenatico?
"Al mattino trascorro circa un'ora in piscina, mentre nel pomeriggio si lavora in palestra a seconda delle necessità. Attorno alle 16-16:30 vengono effettuati degli impacchi, sempre basati sulle esigenze dell'atleta. Il programma prevede un incremento graduale dei carichi in modo da tornare a disposizione del club nel modo migliore."
Domenica hai assistito alla gara col Ravenna: che impressione ti ha fatto la squadra gialloblù?
"Era la prima volta che vedevo l'Hellas dal vivo, mi è parsa una bella formazione per essere in Prima Divisione, soprattutto rapportando la prestazione alla caratura dell'avversario. Ci sono bei giocatori, sono rimasto contento."
Considerata la corte spietata di altre compagini di cadetteria, cosa ti ha portato a preferire Verona?
"Diversi fattori hanno influito sulla mia scelta. Sono veneto e non ho mai militato in una compagine di questa regione, mi rendeva felice poter vestire questa maglia. Verona è una piazza importante, dove il calcio è vissuto in maniera viscerale. Quando sono venuto a conoscenza dell'interessamento da parte di Bonato non ho potuto nascondere la mia felicità, si tratta di un'opportunità importante. Il posto ideale per un rilancio personale e dei colori gialloblù."
Al "Bentegodi" contro l'Hellas hai segnato tre anni fa, quando indossavi la maglia del Napoli. Sei consapevole di avere qualcosa da farti perdonare...
"Lo stadio veronese mi ha sempre portato bene, in quell'occasione feci un gol e due assist. Spero sia di buon auspicio, cercherò di ripagare la fiducia al cento percento. Gli interrogativi nascono dalle mie poche presenze negli ultimi tempi, sono comunque pronto a rimettermi in moto. I presupposti per far bene ci sono, non vedo l'ora di iniziare. Speriamo che la squadra continui così."
A cosa è dovuta la tua rottura col club partenopeo?
"Inizialmente le cose andavano alla grande, nell'anno della promozione in Serie A ho sempre giocato ed ero contento. Non ho mai capito bene cosa sia successo, si è rotto qualcosa prima con la società che col mister. Il mio cartellino venne ceduto al Birmingham nelle ultime ore di mercato, ma io posi un veto. Da lì nacque un vero e proprio ridimensionamento delle mie possibilità di giocare."
Cosa hai potuto imparare dalle esperienze all'estero, in Inghilterra prima e Grecia poi?
"Gli anni al Chelsea me li porto dentro, sono stati i migliori perchè esistevano i presupposti per crescere sotto ogni punto di vista. La cultura calcistica è totalmente diversa, a vent'anni vestivo la maglia da titolare in una squadra di valore, mentre al Milan non ho quasi mai giocato. All'Iraklis l'approccio era molto disteso, per esempio non esisteva il ritiro pre-gara. Aspetti positivi sotto qualche punto di vista, negativi per altri."
Tra i tuoi più grandi estimatori all'interno del gruppo c'è Colombo, che ti conosce sin dai tempi dell'Atalanta.
"E' un bel giocatore, può dare ancora tanto. Siamo accomunati dal fatto di aver girato l'Italia in lungo e in largo, vanta grande esperienza. Spero di ripagare anche la sua fiducia. L'importante è ripartire nel modo giusto."
Quali sono i punti di forza di Sam Dalla Bona?
"Ho sempre tenuto un comportamento da professionista, dando quanto possibile per le mie capacità. Sotto il punto di vista tecnico lascio giudicare alla gente, le persone si aspettano sempre molto da me."
Con quali prospettive un giocatore del tuo valore scende in una categoria come la Prima Divisione?
"Ho grande spirito di rivalsa, è difficile stare due anni senza scendere in campo. Non nascondo l'enorme voglia di ripartire."
Ufficio Stampa
12/02/2010 - 16:45 Sandrà, venerdì seduta pomeridiana
Per i gialloblù lavoro di forza, tasformazione sul campo, tattica offensiva e partitelle a tema e su spazio ridotto
12/02/2010 - 16:39 Domenica 14 febbraio amichevole a Castelnuovo del Garda
Approfittando della sosta prevista dal calendario della Prima Divisione, Garzon e compagni affronteranno la Selezione Under 23 dello Sturm Graz (AUT)
12/02/2010 - 16:32 Giovanili: weekend con i ragazzi Hellas
Nel fine settimana tutte le formazioni del vivaio scaligero saranno impegnate in gare ufficiali. La Berretti fa visita alla Spal, Giovanissimi Professionisti '97 col Vicenza
11/02/2010 - 16:49 Giovedì pomeriggio partitella a ranghi misti
Secondo giorno di lavoro per la squadra di Remondina dopo la ripresa degli allenamenti. A Sandrà test con la Berretti
FONTE: HellasVerona.it
12/02/2010 15:42 Pugliese: Il Pescara ci renderà la vita complicata
Gepy Pugliese è uno dei punti fermi del Verona di Remondina. Da quando è arrivato in gialloblù non ha praticamente sbagliato una partita. Domenica è uscito malconcio dal campo per un colpo ricevuto alla schiena e la sosta gli permetterà di recuperare al meglio: "E' un peccato fermarsi proprio adesso che stavamo andando alla grande ma questa settimana di pausa mi consentirà di superare il dolore alla schiena". Sulla classifica: "Attenzione al Pescara, ci renderà la vita complicata".
11/02/2010 16:16 Capitan Garzon: Sto vivendo un sogno
Stefano Garzon, capitano e anima di questo Hellas sta vivendo un sogno: "Giocare con la maglia gialloblù da capitano è qualcosa di unico. Sto davvero attraversando un momento fantastico. Adesso restiamo concentrati sul campionato, mancano ancora undici partite e anche se il divario dalla seconda cominica a farsi interessante non bisogna abbassare la guardia".
FONTE: TGGialloblu.it
[OFFTOPIC]
VITA DA EX: Teo SCAPINI segna e la PRO BELVEDERE batte la PRO VERCELLI nel derby! Successo fondamentale per la corsa salvezza... MALESANI col SIENA torna al BENTEGODI per battere una parte del suo passato. FORMULA 1: ALONSO poco sotto ai tempi di SCHUMI nei test di Jerez ma il tedesco fa meno giri. La VIRGIN perde i pezzi... MASSA afferma che ALONSO è bravo ma SCHUMI è di un altro pianeta beccandosi la risposta stizzita della stampa spagnola. NBA: I RAPTORS battono i SIXERS grazie alle triple di BARGNANI. I LAKERS stoppano la serie vincente dei JAZZ, altro stop per i CELTICS, vincono MIAMI, ORLANDO e PORTLAND. I CAVAVALERS alla 13esima vittoria consecutiva, gli SPURS battono i NUGGETS a domicilio. AMICHEVOLI PRE-MONDIALE: La 'Carneade' GIAMAICA mette paura agli albiceleste di MARADONA che vincono solo di rimonta al 96°! PREMIER LEAGUE: L'ARSENAL vince e convince col LIVERPOOL, l'EVERTON batte inaspettatamente il CHELSEA ma il MANCHESTER impatta e non ne approfitta appieno. Il NOTTS COUNTY intanto, finito in 4^ serie, viene ceduto per una simbolica sterlina e perde anche ERIKSSON. VELA: Dopo 2 tentativi falliti via all'America's Cup ed è subito ORACLE! Gli americani, pur partendo dietro l'equipaggio svizzero di ALINGHI, distruggono gli avversari infliggendo loro un quarto d'ora di distacco... MOTORI: Parte la NASCAR! Fra i piloti anche l'italiano PAPIS e l'ex pilota di FORMULA 1 MONTOYA. Dinamite James, Cavs irrefrenabili. San Antonio demolisce Denver
Tredicesima vittoria consecutiva per Cleveland, che supera i Magic 115-106. Gli Spurs "nascondono" l'assenza di Tony Parker e travolgono a casa loro i Nuggets 111-92
Eriksson, addio al Notts County. Il sogno è durato solo 8 mesi
L'allenatore svedese lo scorso luglio aveva accettato l'incarico di direttore sportivo del club di quarta serie inglese con l'obiettivo di arrivare in Premier in 5 anni. Ma le promesse di investimento iniziali si sono rivelate un bluff e ora la società, piena di debiti, è stata venduta a una sterlina
Oracle schianta Alinghi. Il vantaggio è di 15 minuti
Dopo due rinvii parte la Coppa America. Gli americani partono dietro ma superano presto gli svizzeri dominando il resto di una regata destinata ad entrare nella storia della vela
L'Arsenal piega il Liverpool. Ma che Everton: Chelsea k.o!
Importante vittoria dei Gunners che riavvicinano la testa della classifica anche grazie all'inattesa sconfitta degli uomini di Ancelotti piegati da una doppietta di Saha. Non ne approfitta il Manchester United che pareggia 1-1 con l'Aston Villa
La Spagna sgrida Massa "Ma perchè non taci?"
Il Mundo Deportivo in un titolo dedica a Felipe la frase con cui re Juan Carlos zittì il premier venezuelano Chavez. L'accusa? Aver definito Schumi migliore di Alonso in una trasmissione tv in Brasile. Ma in realtà il ferrarista era stato conciliante con il compagno Fernando in tutte le altre dichiarazioni
Alonso in scia a Schumi. La simulazione di gara è ok
Nei test di Jerez lo spagnolo con la Ferrari fa 79 giri con buon ritmo e ottima affidabilità. È vicino al tedesco della Mercedes, che però ha fatto tornate più brevi. Svetta Buemi con la Toro Rosso, bene la Red Bull con Webber, la Virgin perde i pezzi e deve lasciare le prove
La tripla di Bargnani stoppa Philadelphia
Toronto spreca un vantaggio di 23 punti, poi i tiri da tre di Calderon e dell'italiano bloccano la rimonta dei Sixers e i Raptors passano 104-93. Serata no per Belinelli, 16 punti, 7 rimbalzi e 2 stoppate per Andrea: "Non ho tirato benissimo, ma il canestro importante è entrato"
Lakers, stop alla serie Utah. Boston, periodo difficile
Senza Bryant e Bynum contro i Jazz decide la coppia Gasol-Odom: si ferma a 9 la striscia vincente di Deron Williams e compagni. Darren Collison impone lo stop ai Celtics, vicono Miami, Orlando e Portland. Stanotte due gare, poi la pausa per l'All- Star Weekend
Argentina, figuraccia sfiorata Giamaica battuta in rimonta
La nazionale di Maradona supera i caraibici grazie a una rimonta negli ultimi 7 minuti. Del solito Martin Palermo e dell’esordiente Ignacio Canuto (al 96') i gol che hanno salvato Diego da una sconfitta clamorosa. Ma il c.t. si dice soddisfatto: "Non abbiamo mai sofferto. I 102 convocati? Se serve arriveremo anche a 150. E martin palermo ha un posto in Sudafrica all'80%"
FONTE: Gazzetta.it
12/02/2010
Ecco Malesani, l'uomo dei due mondi PROTAGONISTI. Torna domenica sulla strada del Chievo, il tecnico veronese che ha accettato l'ennesima difficilissima sfida: portare in salvo la formazione toscana
Dal Chievo all'Hellas, passando per Fiorentina e Parma e altre esperienze, a volte felici a volte meno. Senza rinunciare a essere se stesso, fino in fondo
Molto Chievo e un po' Hellas, è l'uomo dei due mondi con un piccolo o grande rammarico. Avrebbe voluto diventare l'eroe dei due mondi, galeotto fu il derby, con quella folle corsa e l'ancora più folle discesa, dal sogno dell'Europa all'incubo di una B maledetta. Ricordate? C'è tutto Alberto Malesani, in questo strano saliscendi, la fotografia di una carriera, la sintesi di una storia che torna prepotente oggi, alla vigilia di un Chievo-Siena che non è, l'avrete capito, "solo" una partita di calcio. Non può esserlo. Chievo-Siena è, anche, un crocevia di sentimenti, un groviglio di pensieri. L'Alberto di San Michele torna qua, col ciuffo spettinato e la sua voglia di rivincita, perennemente in bilico, come sempre in questi ultimi anni della sua storia di allenatore.
IN PRINCIPIO FU IL CHIEVO. No, non si può dimenticare. Lui, Carrara, un sogno che si avvera, sembrava il massimo, là in quello spogliatoio troppo stretto per contenere tutta la sua felicità. "Ma sì, il Chievo in B, durerà un anno, dove volete che vada?" dicevano tutti. E lui, l'Albertone, con gli occhi spiritati e gli occhiali scuri, a predicare in un deserto sempre meno...deserto. "Quando sono arrivato - raccontava sempre - allo stadio c'era così poca gente che ci si poteva contare...". Col Bologna, erano quindicimila o giù di lì. Seimila a Carrara, un esodo di straordinaria intensità. L'inizio della favola. "Devo molto al Chievo" ha sempre detto. "Ma credo che il nostro rapporto si sia chiuso alla pari". Tre anni di B, due salvezza sul filo e un mezzo sogno finito troppo in fretta, l'anno di Cerbone&Cossato e di Stefano Fiore. La A soltanto annusata, forse gli bastò per capire che il gong era suonato.
L'ORA DELL'ADDIO. "Scusate, vado alla Fiorentina" disse all'improvviso, spiazzando Campedelli e Sartori con una finta micidiale. "E il Chievo?". Malesani andò, troppo forte il richiamo della A, anche a costo di passare per "traditore". Impossibile trattenerlo, non sarebbe stato "da Chievo, forse non era neppure giusto. Andò in braccio a Batistuta e Rui Costa, braghe corte e folle corsa alla prima di Udine, una delle tante della sua avventura. "Io son fatto così, prendere o lasciare". La Fiorentina, poi il Parma, una Coppa Italia, una Coppa Uefa, una Supercoppa italiana. "Lo scudetto? E' mancato solo quello, già...". Parma lo proietta nell'olimpo, per anni "ultimo italiano ad aver vinto qualcosa", come amava ricordare a chi gli rimproverava, soprattutto, uno scudetto "non vinto".
ECCO L'HELLAS. Dopo il Parma il vuoto, che nasce da uno choc inatteso. L'incidente di Parma, la morte sfiorata, poi l'esonero, il black out dal quale riemerge scegliendo di tornare a casa. E' il Verona di Pastorello e Rino Foschi, il Verona della grande illusione. Il Verona di un derby infinito, che si gioca ancora nella fantasia della gente. E' il derby della corsa sotto la curva, "perchè io son fatto così, prendere o lasciare". Il derby di un graffio che ferisce il popolo del Chievo e rischia (quasi) di dividere l'Italia del calcio. Ha fatto bene, ha fatto male, fondi e fondini, bastone e carota, sullo sfondo di un duello che proietta la città di Verona sulla copertina d'Italia. "Qui si gioca il miglior calcio del campionato" dicono tutti. Il resto lo sapete. Il Chievo viaggia verso l'Europa, l'Hellas ci prova e non si accorge, invece, di precipitare verso il baratro.
MODENA E TUTTO IL RESTO. Due anni, il secondo in B, per gestire una retromarcia già iniziata e irreversibile. Malesani torna in pista a Modena, dove sbatte ancora una volta la testa contro il muro. A gennaio è un dio, a marzo lo cacciano. Emigra in Grecia, Panathinaikos, Champions League, grandi risultati e grandi tormenti, fino a quello sfogo da record su Youtube. Alti e bassi, un giorno su e l'altro giù. Torna in Italia, l'Udinese e poi l'Empoli, una storia già letta. Illusioni e schiaffi, grande calcio e calci nel sedere, sembra un destino. Riemerge a Siena, sul filo della disperazione, in un ambiente depresso, nel mezzo di una discesa senza freni. Li troverà?
Raffaele Tomelleri
FONTE: LArena.it
11.02.2010 12.14
ALTRE NOTIZIE PB Vercelli, Scapini a TMW: "Ad Olbia per vincere". Sabato l'anticipo in Sardegna per i gialloverdi
di Lorenzo Casalino
"Il mio gol più importante è arrivato proprio quando alla squadra servivano i tre punti". Matteo Scapini, match winner della sfida vinta nel derby contro la Pro Vercelli analizza così il momento della squadra. "Per un attaccante segnare è di vitale importanza – confida a TuttoMercatoWeb – e il fatto che sia riuscito ad andare a segno, rigore o non è di poca rilevanza, mi dà grande stimolo per continuare su questa strada". La fiducia di mister Gianfranco Motta è stata subito alta da quando ha succeduto Giancesare Discepoli.
"Quando a Cuneo feci 23 gol sentivo la fiducia di tutta la squadra, della società e del miser e, anche qui a Vercelli – spiega l'ex Hellas Verona – ho trovato tutte le condizioni ideali per dare il massimo per la squadra e voglio segnare più gol possibili per centrare la salvezza". Con gli arrivi di Coser, Murante, Arioli e Mauri la Pro Belvedere ha assunto un aspetto più solido in ogni parte del campo. "Son arrivati giocatori di categoria e si sono ambientati subito con il nostro modo di lavorare e hanno sposato fin da subito le esigenze primarie che servivano a noi, cioè quella di fare più punti possibili. L'Olbia? Andiamo in Sardegna per vincere".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
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8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
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* Atalanta e Fiorentina una partita in meno
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1-3
Serie A 29ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.