RECAP & IMPRESSIONI
ROMA in gol alla prima occasione con l'incornata di DOVBYK complice anche l'indecisione di MONTIPÒ eternamente indeciso se uscire o meno ma il VERONA ha giocato con buon piglio andando vicina al pari con ORBAN fermato prima da un intervento casuale di SVILAR e poi, davanti alla porta spalancata, dalla traversa.
Gialloblù alla pari coi colleghi di casa sia nei tiri totali (5) che su quelli in porta (uno per parte) nel primo tempo e pareggio che, paradossalmente, andrebbe un po' stretto alla compagine di ZANETTI.
Nel secondo tempo con l'ingresso di GAGLIARDINI il VERONA rimane quadrato e determinato mettendo in difficoltà i padroni di casa sino al 79° quando FERGUSON, approfittando del fallo di PELLEGRINI su SERDAR non rilevato né dal signor Feliciani né dal VAR, parte in contropiede, mette in area, un rimpallo favorevole su KONÉ premia SOULÉ che si trova la palla tra i piedi e chiude il match.
Dubbio nel finale il gol annullato a ORBAN dallo stesso VAR (evidentemente a orologeria) e punto perso per l'HELLAS.
Amaro in bocca per una ROMA modesta sovrapremiata dagli episodi e da un paio di situazioni dubbie in cui il VAR protegge i padroni di casa e negano al VERONA un pari che sarebbe stato il risultato più corretto (e forse persino stretto ai gialloblù).
Premesso questo, bene (anzi benissimo) che la squadra di ZANETTI abbia messo paura alla miglior difesa d'Europa (solo un gol subito prima di questo match) a casa sua, ma creare così tanto e non riuscire ad andare a rete rischia di diventare già un problema dopo cinque giornate.
Serve più concretezza da parte dei gialloblù e magari che cominciamo a cercare i nostri attaccanti con la palla a terra ogni tanto non con rinvii lunghi che vengono sempre disinnescati dai difensori di casa.
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
È una giornata in cui ti svegli con umore nero (come sempre quando il VERONA perde) misto a rabbia, confusione e rimpianti: Ora che abbiamo una squadra qualitativamente più equipaggiata per la Serie A con due attaccanti che (speriamo solo per ora) non segnano ma promettono sfracelli, un centrocampo perfettamente equilibrato tra quantità e qualità e una difesa all'altezza scopriamo che il portiere che ci accompagna da cinque stagioni, contando anche l'attuale, sembra non essere in grado di uscire dal tunnel di insicurezze nel quale è da tempo intrappolato!
Ma perché da noi la coperta dev'essere sempre corta?
C'è da dire che c'inchioda anche la prima legge di Murphy 'Se qualcosa può andare storto lo farà' e in effetti SVILAR para di faccia in maniera casuale, la palla capitata a ORBAN riesce a colpire la traversa con tutto lo spazio 'altro' che ha a disposizione a un niente dalla riga di porta e poi PELLEGRINI con un'azione discutibile propizia il secondo gol e a te non rimane nemmeno la consolazione di una segnatura che viene anullata per un invisibile tocco di mano!
Il rammarico? Bastava che la trattenuta di PELLEGRINI su SERDAR, molto discutibile per tanti ma evidentemente regolare per Feliciani (e tutti i media nazionali sempre proni alle 'esigenze' delle grandi), fosse giudicata diversamente e il mani di ORBAN (che ancora non ho visto in nessun fotogramma) giudicato inesistente per star qui a parlare di un punto che ci sarebbe andato stretto (appunto) a casa della prima in classifica.
...E invece niente! La realtà con cui da buoni veronesi che badano al sodo bisogna fare i conti è che dopo 40 tiri in tre partite ancora non si è segnato un gol e che l'HELLAS rimanda ancora una volta l'appuntamento con la vittoria, il resto, ahinoi, è aria fritta!
Servirà migliorare la concretezza, la concentrazione ma soprattutto cominciare a non sbagliare nelle cose semplici, rimandando a più avanti o a mai le cose complicate; un esempio? Cominciare a cacciar dentro i gol a porta vuota e a parare i palloni parabili senza per forza trovare l'incrocio da una parte o fare miracoli dall'altra... Che ne dite?
Formazione praticamente annunciata quella di mister GASPERINI che, come annunciato, cambia poco nel 3-4-2-1 che vede SVILAR tra i pali dietro al terzetto ÇELIK-MANCINI-N'DICKA in difesa, WESLEY che rientra sull'esterna destra e ANGELIÑO dalla parte opposta ai lati della coppia di centrocampo CRISTANTE-KONÉ mentre SOULÉ e PELLEGRINI agiranno sulla trequarti in supporto all'attaccante DOVBYK per la prima volta titolare.
3-5-2 ampiamente annunciato anche quello in casa scaligera dove mister ZANETTI non cambia nulla rispetto all'undici che ha fermato la JUVENTUS al 'Bentegodi' e quindi ancora con FRESE e BRADARIĆ nella catena di sinistra, NÚÑEZ e BELGHALI su quella di destra, SERDAR, AKPA-AKPRO e BERNÈDE in mezzo al campo a cercare di ispirare il tandem d'attacco formato da GIOVANE e ORBAN.
Poco più di 400 i tifosi gialloblù presenti all'Olimpico in una giornata calda di inizio autunno che vede fra i tifosi anche Mel Ginson; dirige il signor Ermanno Feliciani della sezione AIA di Teramo.
PRIMO TEMPO
5° Triplo calcio d'angolo da parte dei padroni di casa che si chiude con un nullo di fatto. 7° ÇELIK dal vertice destro sul secondo palo per DOVBYK che vince il duello con NÚÑEZ e incorna dalla parte opposta dove MONTIPÒ, indeciso sull'uscire o meno, si fa sorprendere e non arriva: ROMA subito in vantaggio.
10° Ancora ÇELIK dal vertice sinitro anticipato sul dischetto dal chirurgico colpo di testa di NELSSON, sul proseguire dell'azione è KONÉ a provarci con una volée dal limite ma la palla esce a lato.
12° AKPA-AKPRO cintura KONÉ da dietro: Feliciani estrae il cartellino giallo.
15° GIOVANE lancia BELGHALI sul fondo, palla in mezzo col velo di BRADARIĆ sul secondo palo dove ORBAN spara una botta terrificante sulla faccia di SVILAR che devia fuori! Occasionissima HELLAS!
17° MANCINI con un taglio sul sopracciglio dalla testata fortuita di GIOVANE si fa curare un minutino e mezzo in campo prima che il signor Fliciani inviti medico e giocatore ad uscire dal campo... Roba da matti anche qua per rompere il ritmo ai gialloblù.
19° ORBAN con un calcio di punizione dall'esterno del vertice sinistro palla a giro che esce sul secondo palo.
25° DOVBYK imbuca alla perfezione per PELLEGRINI solo davanti a MONTIPÒ: Provvidenziale l'intervento di NÚÑEZ che da dietro riesce a portar via palla all'avversario senza fare fallo! ROMA vicina al raddoppio.
28° SERDAR ruba palla in mediana e la da a BERNÈDE che affonda per BRADARIĆ a sinistra, pronto il traversone su cui GIOVANE arriva in ritardo e ORBAN, a porta vuota, coglie incredibilmente la traversa! Clamoroso goal divorato dal nigeriano.
33° AKPA-AKPRO già ammonito, commette un fallo tattico in mediana su PELLEGRINI ma viene graziato da Feliciani (che in precedenza era stato troppo precipitoso col cartellino)...
45° PELLEGRINI scatta sfuggendo a NÚÑEZ che lo stende e becca il giallo.
45°+2 Feliciani termina il primo tempo.
SECONDO TEMPO
46° Bentornato prof. GAGLIARDINI, gli fa posto l'ammonito AKPA-AKPRO che ha rischiato di lasciare in dieci i suoi.
47° BERNÈDE al limite per il tiro improvviso di SERDAR che vola sopra la traversa.
48° ORBAN in area anticipato da MANCINI ma sui piedi di GIOVANE che sottoporta spara altissimo ad un passo dalla porta! Altro gol mangiato dai gialloblù...
53° GAGLIARDINI da dietro su ANGELIÑO merita il cartellino giallo di già.
54° PELLEGRINI con un tiro centrale e debole dal limite: Nessun problema per MONTIPÒ.
59° Triplo cambio ROMA: HERMOSO, FERGUSON, TSIMIKAS al posto di WESLEY, DOVBYK e ANGELIÑO.
67° BELGHALI sulle punte approfitta di una palla persa in uscita dalla ROMA e arriva al tiro dal limite: Palla bloccata in due tempi da SVILAR; non passano 50 secondi che l'algerino col tacco libera il velocissimo ORBAN anticipato dalla fantastica uscita di SVILAR sui piedi del nigeriano!
70° BERNÈDE in area s'accentra e tira: Rasoterra debole intercettato da SVILAR.
71° Cambia ancora la ROMA: Dentro ZIÓŁKOWSKI per N'DICKA.
74° Tocca a SARR nelle fila gialloblù, fuori GIOVANE e speriamo che lo svedese si dia una svegliata...
76° ÇELIK al volo da fuori area: Palla altissima.
77° CRISTANTE deviato dalla distnza: Nessun problema per MONTIPÒ.
78° SARR aggancia al meglio l'ennesimo rinvio lungo di MONTIPÒ poi sciupa tutto con un tiro forzatissimo ignorando ORBAN... 79° FERGUSON trova ancora il fondo palla a KONÉ pressato da GAGLIARDINI, rimpallo che premia la ROMA e palla a SOULÉ che davanti a MONTIPÒ non sbaglia! Da rivedere un possibile fallo di PELLEGRINI su SERDAR ad inizio azione; il VERONA non merita di essere sotto 2 a 0.
82° Dentro EL SHAARAWY per SOULÉ.
84° Dentro BELLA-KOTCHAP e CHAM per il terzo slot gialloblù, fanno spazio rispettivamente NÚÑEZ e CHAM, BELGHALI cambia fascia e lascia la destra a Fallou.
86° Scivola FRESE, EL SHAARAWY a tu per tu con MONTIPÒ che si salva col piatto del piede destro.
87° CRISTANTE conclude col destro dal vertice destro dell'area piccola: Paratona di MONTIPÒ.
89° KASTANOS al posto di BERNÈDE nelle fila gialloblù.
90° BELGHALI protesta per una decisione di Feliciani e viene ammonito.
90°+3 ORBAN con una palla a campanile per BELGHALI che sottoporta alza troppo... Ma l'algerino era comunque in fuorigioco.
95° Palla diretta sul primo palo dove ORBAN in qualche modo la mette dentro aumentando il rammarico! Check del VAR per un possibile tocco di mano del nigeriano dopo la deviazione di testa: L'esito è gol annullato, non è proprio giornata per i gialloblù.
90°+8 Feliciani chiude il match sul corner della ROMA. Gialloblù sconfitti immeritatamente.
VOTI
MONTIPÒ Indeciso se uscire o no inizia subito male e subisce un gol che pareva evitabile condizionando match e compagni. Non si capiscono poi tutti quei rinvii e quei lanci lunghi a cercare una torre che non c'è! Si riscatta forse su EL SHAARAWY e CRISTANTE nel finale quando però è ormai tardi in tutti i sensi 5+
NÚÑEZ Al 7° DOVBYK gli ruba la posizione e lo taglia fuori da qualunque possibile intervento ma si riscatta alla grande al 25° quando toglie dai piedi di PELLEGRINI il pallone del 2 a 0. In chiusura di primo tempo il trequartista gli scappa e gli fa prendere un'ammonizione 6+ (gli da il cambio BELLA-KOTCHAP all'84°: Non giudicabile)
NELLSON In uscita al 62° su ÇELIK disinnesca un pericolo per i gialloblù ma va sulla palla e stende l'avversario col piede di richiamo. Ancora prontissimo su FEERGUSON che anticipa e non fa girare al 70° liscia sull'attaccante 5 minuti dopo facendo rischiare qualcosa al VERONA. Nel complesso comunque altra gara di spessore 6,5
FRESE Come al solito non si vede molto ma in ogni caso fa sempre il suo... In un ruolo non completamente suo 6
BELGHALI Al 15° con una discesa imperiosa regala quasi la palla dell'1 a 1 a ORBAN. Al 56° Destro sinistro e ripartenza per SERDAR in zona centrale. Al 67° muovendosi sulle punte arriva alla pericolosa conclusione dal limite. Ruba palla al 74° poi sbaglia però il traversone a cercare ORBAN. Nel finale osa protestare su una decisione del signor Feliciani che lo ammonisce. Gran bella sorpresa Rafik che migliora di gara in gara e anche oggi è certamente fra i migliori gialloblù 7
SERDAR Bell'anticipo al 3° su KONÉ che in uscita si butta poi a terra cercando di impietosire l'arbitro. Al 28° ruba palla in mediana e la da a BERNÈDE rilanciando l'azione sulla traversa di ORBAN. In apertura di ripresa prova la botta dal limite che gli esce. Al 79° PELLEGRINI gli fa perdere palla con quello che sembra un fallo netto ma nessuno ci fa caso e la ROMA raddoppia. Meglio nel primo tempo poi forse cala un po' ma il capitano va sopra la sufficienza anche oggi secondo me 6,5
AKPA-AKPRO Giocatore che da gran solidità alla fase difensiva gialloblù ma che oggi rischia oltre il lecito quando, già ammonito, commette quel fallo tattico su PELLEGRINI 6- (gli da il cambio GAGLIARDINI al 46°: Appena entrato si propone per la costruzione dal basso ma MONTIPÒ lo ignora e prova ancora una volta il calcio lungo... Roberto allarga le braccia. Bravo in area su DOVBYK al 57° a coprire NELSSON e liberare. Sfortunato nel rimpallo in area che al 79° regala palla a SOULÉ davanti alla porta ma recupero importantissimo per la causa gialloblù il suo 6)
BERNÈDE Un po' in ombra nel primo tempo dove non emerge mai se non per l'inizio dell'azione al 28°. Nella ripresa prova a mettersi in proprio con un paio di conclusioni che non saranno ricordate dagli annali; anche oggi è comunque tra quelli che corrono di più insieme a BRADARIĆ 6- (gli da il cambio KASTANOS all'89°: ...Con quella palla in area poteva cambiare il match, ah no ma c'era sempre di mezzo il VAR Non giudicabile)
BRADARIĆ Intelligentissimo con quel velo per ORBAN al 15° e splendido al 28° con quel rasoterra che l'attaccante nigeriano non riesce a cacciar dentro. Cala un po' nella ripresa anche se, come sempre, corre come un matto... 6+ (gli da il cambio CHAM all'84°: Non giudicabile)
GIOVANE È lui che al 15° fa quell'imbucata per BELGHALI dando il via ad una grande azione di contrattacco dei gialloblù. Un pizzico in ritardo al 28° quando manca la deviazione vincente. In apertura di ripresa forse si mangia un po' quel gol che sarebbe valso il pari. Fa un po' fatica inizialmente nei duelli con N'DICKA poi però gli prende le misure producendosi anche in un paio di 'sombreri' che nel primo tempo che sono una gioia per gli occhi 6 (gli da il cambio SARR al 74°: La sua partita sta tutta in quella palla che mette giù a 4 minuti dal suo ingresso e poi sciupa con un tiro forzatissimo ignorando i compagni. Rimane forse su quell'episodio e, di fatto, sparisce dal resto del match. Va senz'altro recuperato o magari, finchè è questo, lasciato in panca a 'decantare' per un po'... Forse gli tornerà la voglia di campo 4)
ORBAN Sfortunato al 15° quando SVILAR gliela ferma... Di faccia! E più ancora al 28° quando probabilmente si vede centrato dalla palla e non ha modo di pensare che quest'ultima è già sulla traversa. Ad inizio ripresa chiama MANCINI agli straordinari e per poco GIOVANE non ne approfitta. SVILAR gli nega il gol anche con la splendida uscita con cui lo anticipa al 67°. Al 93° prova ad imbeccare BELGHALI con una palla al campanile e nel finale la butta anche dentro... Sinceramente non ho capito se la tocca anche con la mano o no mentre il VAR non ha dubbi (strano) e il nigeriano esce smoccolando col mondo invitato dal mister a farlo in silenzio per non peggiorare le cose in vista del SASSUOLO 6,5
ZANETTI Mai visto il suo VERONA giocare a questi livelli per tre partite di fila ma ha ragione lui quando dice che contano i punti e anche oggi usciamo dal campo con almeno uno di questi che ancora manca all'appello... Nello stesso tempo ricorda anche la buona prestazione dei suoi in un match preparato peraltro alla perfezione, i gol arriveranno! (Il suo HELLAS è in credito con la fortuna ma... Non può piovere per sempre) 7
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Mister GASPERINI tecnico della ROMA «Mi rendevo conto delle difficoltà di diversi giocatori. Era la prima volta che giocavamo 3 partite in una settimana, sono rimaste delle scorie e non ce lo aspettavamo. Dovremo valutare anche questo nelle prossime gare. Abbiamo avuto difficoltà che nelle altre gare non avevamo mai avuto. Alcuni giocatori che sono stati sempre efficaci e precisi oggi hanno avuto delle difficoltà maggiori. Il Verona quando veniva su riusciva a palleggiare e giocare con più facilità del solito. Abbiamo sofferto più del dovuto. Roma in testa alla classifica? Questi risultati sono piacevoli, ma in questo momento dobbiamo fare delle valutazioni di partita in partita. Dobbiamo pensare a crescere, costruirci e migliorarci... » SiamoLaRoma.it
Mister ZANETTI «Tanti complimenti, ma niente punti? Non mi sono mai piaciuti i complimenti senza punti. Stiamo costruendo qualcosa: abbiamo incontrato due grandi squadre di fila. Oggi abbiamo avuto la forza di metterla in difficoltà, ma bisogna essere cinici. A un certo punto pensavo di avere in mano l'inerzia della gara, poi è arrivato il 2-0. Non dobbiamo perdere fiducia, ma consolidare il percorso. Ci dobbiamo salvare, stiamo migliorando ma i numeri sono incredibili: abbiamo tirato 40 volte in 3 partite e 0 gol. Giovane è diverso, sarebbe un esterno e siamo noi a volerlo attaccante. Orban invece ha sempre segnato e ha confidenza con il gol. Adesso va così, ma non perdiamo fiducia. I gol arriveranno, ciò che mi preme di più è quel che fa la squadra. Adesso concediamo poco e creiamo tanto: la strada è quella giusta. Devono stare tranquilli e lavorare. Non esistono attaccanti che segnano tanto senza supporto. Gagliardini è entrato bene, ha avuto un recupero record: ha messo minuti nelle gambe. Giochiamo tutte la gare per vincere... Dobbiamo avere più fame ancora, ci deve rodere questo fatto di giocare bene e guadagnare pochi punti. Non perdiamo fiducia nel lavoro e nella strada intrapresa: sono sicuro che possiamo salvarci. Meritiamo qualche punto in più, ma magari giocando peggio non saremmo andati più lontani» TuttoMercatoWeb.com
Rafik BELGHALI «Un peccato, abbiamo giocato un'ottima partita contro una grande squadra. Dopo il gol abbiamo avuto tante occasioni, potevamo pareggiare. La differenza tra la sconfitta di oggi e quella contro la Lazio? La differenza è stata nell'approccio, oggi abbiamo preso subito gol come contro la Lazio, ma abbiamo cercato di reagire e rimettere le cose a posto ma giocare bene non conta più di tanto. Serve migliorare, speriamo arrivino i tre punti contro il Sassuolo. Siamo dispiaciuti. Ci portiamo a casa le cose positive, ce la possiamo giocare contro grandi squadre. Ripartiamo per provare a prenderci i primi tre punti» TuttoMercatoWeb.com
Serie A Enilive 2025/26 | Le voci del post partita: Zanetti e Belghali
A Como ti aspetti che FABREGAS faccia un sol boccone della CREMONESE e invece, nonostante i 150 milioni spesi, dopo aver dominato il primo tempo (ma non come il VERONA in ogni caso) e aver segnato un solo gol, vanno in confusione per una decina di minuti nella ripresa e per poco non la perdono! 1 a 1 al 'Sinigaglia'.
Termina 1 a 1 anche allo Stadium di Torino dove una brutta JUVENTUS va sotto nel recupero del primo tempo contro l'ATALANTA e riesce a pareggiare solo con CABAL al 76esimo.
2 a 0 dell'INTER sul campo del CAGLIARI: Apre MARTÍNEZ chiude Pio ESPOSITO.
Nel lunch-match tra SASSUOLO e UDINESE gli emiliani calano il tris sulle 'Zebrette' e vincono per 3 a 1.
Tensioni fuori dal campo nel derby toscano tra PISA e FIRENZE finito a 0 a 0.
Alle 18.00 LECCE-BOLOGNA, alle 20.45 MILAN-NAPOLI.
Due le partite nel posticipo di Lunedì: PARMA-TORINO e GENOA-LAZIO.
#PRIMAVERA 1Tris HELLAS all'Olivieri con VERMEȘAN, PAVANATI e AKALÈ, nessuno scampo al SASSUOLO! Così mister SAMMARCO 'Il risultato è merito dei ragazzi, ci hanno creduto fino alla fine' e capitan PAVANATI 'Contento della vittoria, siamo un bel gruppo e ci stiamo unendo sempre di più'
il blog di Francesco Barana IL PARON ROCCO E LA MANCANZA DEL GOL: IL VERONA NON HA ANCORA IL SUO “MONA”
Senza categoria, 30 Settembre 2025
Viene in mente l’allegorico e pittoresco Nereo Rocco, il paron: “La squadra perfetta deve avere un portiere che para, un assassino in difesa, un genio a centrocampo e un mona che segna”.
Soprassediamo un attimo sul portiere – chi scrive, sapete, in questi anni spesso ha sottolineato i limiti strutturali di Montipò –, si pone il tema dell’attacco: il Verona ha realizzato soli due gol in cinque partite (uno su rigore). Orban e Giovane hanno talento da vendere, ma – restando all’eterno paron – per ora ci manca ancora quel “mona” che ci fa vincere le partite. Inteso, quel giocatore che butta dentro anche i palloni sporchi, che non pensa troppo, ma è puro istinto e sa cogliere l’attimo. Inzaghi, vent’anni dopo, sarebbe stato l’incarnazione perfetta della massima di Rocco.
L’Hellas di Zanetti, anche all’Olimpico contro la Roma, ha confermato di essere squadra, di avere un’identità, di saper difendere e anche creare occasioni. Ma non la butta dentro. Perché? Un mix di cose, metti anche un pizzico di sfortuna, ma l’allenatore su un fattore può e deve incidere: affinare l’intesa dei nostri due attaccanti, che tendono ancora a muoversi solo individualmente. Orban la verticalità e la capacità di andare in porta ce l’ha nel sangue (la precisione arriverà, i suoi errori non sono mancanza di qualità, ma a volte di postura e posizionamento); Giovane, va detto, pare ancora un po’ acerbo sul piano tattico (ma qui deve lavorarci l’allenatore) e del temperamento. Un problema forse è che lì davanti siamo un po’ corti di alternative, anche se Mosquera il suo contributo lo può dare, mentre Sarr rimane un’incompiuta.
La nota positiva è che potrebbe non servire chissà che in termini di realizzazioni, l’Hellas è strutturato per subire poco (gli otto gol subiti non fanno testo, 4 sono della debacle isolata con la Lazio), quindi concettualmente potrebbe bastare trovare il golletto che ti cambia l’inerzia e la trama della partita (contro la Roma se Orban sull’1-0 avesse segnato anziché prendere la traversa a porta vuota, avremmo letto un altro copione). Ma il Verona, se vuole cominciare a raccogliere ciò che merita, deve sbloccarsi.
il blog di Gianluca Vighini LETTERA AI RAGAZZI CHE VESTONO LA MAGLIA DEL VERONA
Sport, 28 Settembre 2025
Cari ragazzi che giocate nel Verona, oggi vi voglio scrivere questa lettera per dirvi quanto siamo orgogliosi di voi. La gara con la Roma l’abbiamo vista tutti, già il pareggio era un insulto alla logica, perdere in questa maniera fa incazzare come poche volte è successo negli ultimi anni.
Nemmeno per un secondo vi deve passare per la testa di non aver fatto il vostro dovere o di essere abbattuti per i risultati e i gol che non arrivano. Da anni, ma veramente da tanti anni, non vedevamo il Verona giocare così bene, e probabilmente le occasioni da gol che avete creato nelle prime cinque partite di quest’anno sono già il triplo di quello che sono state create in tutta l’ultima stagione.
State veramente onorando la maglia dell’Hellas e state creando una magica atmosfera come non si respirava da anni. E tutto questo senza aver vinto ancora una partita. Quello sarà il momento in cui la scintilla accenderà la brace dell’entusiasmo che cova sotto la cenere, dopo anni di tribolazioni e sofferenze indicibili.
Un mese fa eravamo qui a temere di vivere altri digiuni, di domeniche passate a invocare la palla in tribuna, di goleade umilianti. Invece oggi siamo qui a imprecare dopo la terza sfavillante partita che non ci ha premiato come era giusto e a scandagliare le enormi potenzialità che avete dimostrato e che però sono ancora appena appena abbozzate.
Il calcio qualche volta sfugge alla logica e forse è per questo che ci siamo salvati negli ultimi tre anni. Ma la logica non sfugge al calcio. È sicuro che continuando a giocare così i risultati arriveranno.
All’Olimpico avete conosciuto ciò che coloro che hanno vestito la maglia giallobù prima di voi, sapevano già perfettamente: per uscire indenni da queste partite non bisogna sbagliare nulla, ma soprattutto bisogna essere più forti di tutto e tutti, arbitri e var compresi.
Oggi la giustizia doveva far pendere la bilancia dalla vostra parte, ma tenetela la vostra rabbia. Serbatela nel cuore, alimentatela durante la settimana. Con un solo obiettivo. Fare una gigantesca partita con il Sassuolo venerdì prossimo. Sempre soli. Contro tutti.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI ROMA-VERONA
Sport, 28 Settembre 2025
MONTIPO’ 5 Una brutta indecisione sul gol del vantaggio segnato da Dovbik. Fa un passo avanti e quando decide di tornare sulla linea di porta gli manca l’esplosività per tentare il tuffo riparatore. Anche nelle uscite non fa impazzire. Qualcosina meglio nella ripresa, ma ormai il danno è fatto.
NUNEZ 6.5 Nel gol di Dovbik si fa fregare dall’attaccante ucraino. Ma si riscatta poi con un intervento miracoloso su Pellegrini, che evita il 2-0. Passano le partite e i miglioramenti del difensore sono sempre più evidenti. Sta diventando una certezza della retroguardia gialloblù.
BELLA KOTCHAP s.v.(dall’84°)
NELSSON 6.5 Dovbik segna nell’unica occasione in cui non è il danese a marcarlo diversamente. Perché quando è lui a pensarci, per l’attaccante di Gasperini ci sono solo lacrime e preghiere. Sa essere elegante, ma anche sporco, quando la partita lo richiede. Senso della posizione da top player.
FRESE 6.5 Altra partita di spessore per il danese che sbaglia poco o nulla. Sempre al posto giusto nel momento giusto, abile nelle chiusure, bravo nelle ripartenze. Poco altro da aggiungere.
BELGHALI 7 Santo cielo quanto gioca bene questo ragazzo. Sempre più qualità, sempre più autostima, sempre più colpi di classe. La fascia destra è esclusivamente affare suo, non ce n’è per nessuno. E non è solo forte tecnicamente, ma ha anche il vero senso del gioco. Sa accelerare, sa rallentare. Non crossa mai a caso, tanto per doveri tattici. Forse eravamo abituati male, ma ancora una volta Sogliano ha trovato un piccolo fenomeno.
SERDAR 6 Piccolo passo indietro rispetto alla Juve. Non ha la stessa sicurezza nel gestire palla e la lucidità necessaria quando il Verona deve ripartire. Ma c’è lui nel momento di maggiore pressione dei gialloblù. Recupera tanto campo quando serve, ma quando ha la possibilità va anche a cercare il tiro, sbagliando di poco.
AKPA AKPRO 6 + Subito uno dei migliori del Verona, recupera diversi palloni e cerca di dare ordine. Corre tanto e fa il possibile per contrastare il centrocampo giallorosso. A volte va anche un po’ oltre e infatti si prende il giallo. Rischia il secondo e questo, inevitabilmente lo condiziona. Rimane nello spogliatoio, giustamente, dopo il primo tempo.
GAGLIARDINI 6 (dal 46°) Se Akpa Akpro è dinamico e a volte frenetico, lui porta ordine e lucidità. Gestisce bene la manovra.
BERNEDE 5.5 Troppi errori, troppe scelte sbagliate. Questa volta non riesce a capire bene cosa deve fare, né a trovarsi la giusta posizione in campo. Rimane a metà tra centrocampo e la trequarti, rendendosi poco utile ai compagni in mediana e agli attaccanti. Anche fisicamente sembra non essere al 100%.
KASTANOS s.v. (dall’89°)
BRADARIC 6 Meno spavaldo delle ultime partire, il suo, però, lo fa sempre eccome. Aiuta la squadra nei rari momenti in cui la Roma alza il ritmo. Ma soprattutto sostiene la pressione gialloblù, che è di gran lunga superiore a quella della formazione di Gasperini. Tanti cross, non sempre precisi, ma la qualità non si discute mai.
CHAM s.v. (dall’84°)
GIOVANE 5 Tanto arruffone e poco preciso. E da uno con le sue qualità proprio non te lo aspetti. L’intesa con Orban fatica ancora a scoccare, ma le colpe non sono solo sue. Si sbatte per trovarsi un posto al sole e ci riesce all’inizio della ripresa. Ma sbaglia un gol clamoroso, praticamente un rigore in movimento. Inspiegabile. Giornata storta.
SARR 5.5 (dal 74°) Serve a poco.
ORBAN 4.5 Questo ragazzo è sicuramente speciale, perché ci mette una voglia pazzesca. Si vede che il calcio e il gol sono la sua vita, ha una fame esagerata. Poi, però, bisogna fare i conti con i fatti. Nel primo tempo, quasi a colpo sicuro, colpisce Svilar sulla faccia che si immola per evitare il gol. Poco dopo sbaglia il pareggio in maniera clamorosa, a cinquanta centimetri dalla porta vuota, prendendo la palestra. Contro le leggi della fisica. Serve più lucidità e meno frenesia, ma noi siamo con lui.
ALL. ZANETTI 7 Dopo i tanti cambiamenti di Coppa Italia, torna in campo il Verona bello visto contro la Juve. I suoi prendono gol per un’incertezza di Montipò, subiscono un po’ il contraccolpo, ma giusto il tempo di un giro di lancette. Perché poi sono i suoi a dominare la partita, a tenere la Roma nella propria metà campo. L’Hellas crea una marea di occasioni gol, clamorose, e non riesce a sfruttarle. Cosa vuoi dirgli? La speranza è che questa poca precisione non diventi un problema, perché ci ritroviamo ormai troppo spesso a parlare di risultati bugiardi.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
La moviola del CdS: “Akpa Akrpo graziato da Feliciani”
Il centrocampista gialloblù è stato fortunato a non ricevere il secondo giallo
di Andrea Molinari
29 Settembre 2025 10:30
Secondo i colleghi de Il Corriere dello Sport, la prestazione dell’arbitro Feliciani in Roma-Verona nel complesso è sufficiente, anche se non sono mancati episodi discussi.
La rete annullata a Orban nel finale era difficilmente valutabile dal vivo, ma il VAR ha corretto giustamente la decisione.
Più delicata la gestione di Akpa Akpro: dopo un intervento scomposto su Pellegrini, il secondo giallo poteva starci, tanto che Zanetti lo ha sostituito all’intervallo.
Regolare l’azione che porta al 2-0 di Soulé, con il contatto tra Pellegrini e giudicato minimo. Corretta anche la scelta di non assegnare rigore sull’uscita di Svilar, bravo ad anticipare nettamente Orban prima dell’impatto.
Voti finali? 6 per Feliciani, 6,5 per Ghersani al Var.
Roma-Verona, Hellas furioso per l’arbitraggio dell’Olimpico
Il secondo gol della Roma e la rete annullata a Orban, per usare un eufemismo, hanno lasciato perplessi i vertici gialloblù
di Tommaso Badia
28 Settembre 2025 19:00
La sconfitta dell’Olimpico ha lasciato strascichi polemici in casa Verona: dopo una settimana di polemiche post-Juventus, il club di via Olanda non ha infatti gradito l’arbitraggio di Feliciani in occasione del match tra la squadra di Zanetti e la Roma.
A suscitare la rabbia gialloblù è in particolare il contatto Pellegrini-Serdar da cui poi nasce la rete di Soulé che, di fatto, chiude la partita. Nonostante le immagini non chiariscano al 100%, l’impressione è che il centrocampista della Roma trattenga la maglia del capitano dell’Hellas, lanciando poi il contropiede del 2-0.
Un po’ di perplessità anche per l’annullamento del gol di Orban, in occasione del quale il replay frontale non aiuta granché. Si tratta probabilmente di un episodio che non avrebbe cambiato la gara (al momento del gol del nigeriano mancavano circa trenta secondi, se non meno, al triplice fischio), però con le decine di telecamere a disposizione si poteva quantomeno proporre una ripresa più chiara…
Roma-Verona 2-0, le pagelle gialloblù di CH
Montipò sbaglia, Orban spreca. Molto buona invece la prova di Belghali, mentre Serdar ci mette l'anima
di Tommaso Badia
28 Settembre 2025 18:00
È un Verona che crea e lotta, ma che alla fine non concretizza e cade per 2-0 contro la Roma in virtù delle reti di Dovbyk e Soulé.
Buona in generale la prova dell’Hellas, anche se gli errori dei singoli costano cari.
Di seguito, dunque, le nostre pagelle gialloblù dell’incontro del Bentegodi.
MONTIPÒ: 5
L’errore sul primo gol è grossolano e, alla fine della fiera, decisivo: su un cross piuttosto morbido con palla diretta verso il limite dell’area, lui fa due passi in avanti e poi sceglie di tornare in porta, rimanendo a una mezza via che lo manda totalmente fuori tempo. A poco servono le due grandi parate nel finale a risultato ormai compromesso.
NUÑEZ: 6
Dovbyk gli salta in testa in occasione dell’1-0, ma l’incornata che ne esce non è irresistibile e il gol arriva più che altro per un errore di Montipò. Per il resto disputa una partita ordinata e impreziosita da una clamorosa chiusura su Pellegrini e da altri diversi ottimi interventi, oltre a un pericoloso colpo di testa che però viene involontariamente sventato da Serdar.
NELSSON: 6
Dovbyk è un cliente difficile, ma tutto sommato gli prende le misure e lo limita.
FRESE: 6
Fa il suo sul centrosinistra.
BELGHALI: 6,5
Frizzante e propositivo, tra le altre cose va alla conclusione e serve anche a Orban un cioccolatino che però l’attaccante non scarta, centrando Svilar in pieno viso. La sua crescita lascia ben sperare.
SERDAR: 6,5
Anima del Verona in mezzo al campo, dà vita a un duello molto fisico con Koné. È lui a perdere la palla in occasione del raddoppio romanista, anche se qualche dubbio su quel contatto resta…
AKPA AKPRO: 5,5
Prova di sostanza in mezzo, anche se spesso fa in difficoltà ed è costretto a ricorrere al fallo. Graziato nel primo tempo, quando rischia l’espulsione per doppia ammonizione. All’intervallo rimane negli spogliatoi.
BERNEDE: 6
Si vede a sprazzi, ma la sua prova è sufficiente.
BRADARIC: 6
Suo il pallone su cui Giovane non arriva e che Orban spedisce clamorosamente sulla traversa. Peccato: avrebbe meritato quell’assist.
GIOVANE: 5,5
Ha mezzi tecnici potenzialmente spaventosi e lo dimostra con un paio di numeri d’alta scuola. Nei momenti decisivi, però, sbaglia: prima non arriva sullo splendido pallone messo in mezzo da Bradaric e poi, da ottima posizione dentro l’area, manca completamente lo specchio. Il ragazzo fa divertire, ma per il momento manca di efficacia.
ORBAN: 5
Poco importa che sia il più pericoloso tra i giocatori dell’Hellas se poi spreca tutto. Prima spara in faccia a Svilar, poi centra la traversa a un metro dalla porta e infine si fa chiudere dal portiere della Roma in uscita. Zero su tre per lui che poi, nel finale, riceve l’ultima beffa vedendosi annullare il gol che avrebbe potuto dare un senso agli ultimi secondi del match. A tal riguardo: possibile che, con decine di telecamere, a disposizione, non ci siano immagini più chiare che mostrino il tocco di mano?
GAGLIARDINI: 6
Prova a mettere ordine e tutto sommato non demerita. Sfortunato in occasione del raddoppio quando la palla gli carambola addosso e finisce a Soulé.
SARR: 5,5
Regala un grande stop volante, salvo poi cestinare tutto con una conclusione sbilenca. Per il resto, poco da segnalare.
BELLA-KOTCHAP: s.v.
CHAM: s.v.
KASTANOS: s.v.
ZANETTI: 6,5
Il suo Verona arriva all’Olimpico senza paura e per alcuni tratti del match mette sotto i giallorossi, segno che la partita era stata ben preparata. Viene purtroppo tradito dal suo portiere e dai suoi attaccanti che, nei momenti clou, non riescono a incidere. Il risultato finale è un 2-0 che appare decisamente bugiardo, ma lui non poteva fare di più.
FONTE: CalcioHellas.it
29 settembre 2025 08:13 | Alberto Fabbri Moviola La Gazzetta dello Sport, Roma-Hellas Verona 2-0. Akpa Akpro graziato, Orban-gol nel finale: c'è il tocco di mano
Al 33’ del primo tempo l'Hellas rischia di restare in dieci: Akpa Akpro, già ammonito, commette un fallo su Pellegrini che punta l'area di rigore e viene graziato da Feliciani. Il Verona contesta poi allo stesso Pellegrini una trattenuta su Serdar nell'azione che culmina col gol del 2-0: dopo un consulto con la sala Var, l'arbitro non ravvisa irregolarità. Giusto annullare il gol nel finale di Orban: dopo il colpo di testa il nigeriano tocca il pallone col braccio destro indirizzandolo in porta.
Arbitro Feliciani 6: non sbaglia le decisioni più importanti, sempre vicino all'azione. Grazia Akpa Akpro facendosi guidare dal buon senso.
28 settembre 2025 18:49 | HELLAS LIVE Pagelle gialloblù. Roma-Hellas Verona 2-0
Il giorno dopo una sconfitta, peraltro per 2-0, potrebbe non essere il momento migliore per elogiare una squadra. O magari sì. Perché l’Hellas Verona, anche nel ko con la Roma, non ha demeritato, contro una squadra prima in classifica e con appena un gol al passivo dopo cinque giornate. E l’attuale sedicesimo posto in graduatoria fotografa quella che, molto probabilmente, sarà comunque la stagione degli scaligeri: una complicata e non scontata corsa per raggiungere la salvezza. Ma l’avvio di stagione dei gialloblù racconta anche alcune cose molto interessanti.
La ricetta di Sean Sogliano. Il direttore dell’Hellas, da tempo tra i più apprezzati in Serie A e però rimasto fedele al club veneto - di cui era stato ds già dal 2012 al 2015 - anche con il cambio di proprietà, ha raccontato di recente cosa significhi farne il mercato: “Lavoriamo tanto sicuramente, ma è un insieme di cose, non sono un fenomeno. Amo questo lavoro, sento tantissimo la responsabilità di rappresentare una città e una società così storica, che mi è entrata dentro. Con me lavorano tante persone come nell'area scouting, io sono solo parte del lavoro”. Il budget, si sa, è limitato, e anche nell’ultima sessione di calciomercato l’Hellas ha dovuto salutare elementi di primo piano come Tchatchoua, Ghilardi e Coppola.
Le prime luci, però, si vedono già. Soprattutto a livello offensivo. Anche contro la Roma, sia il brasiliano Giovane che Gift Orban hanno confermato la bella impressione delle prime uscite. Il primo, inseguito da tempo da Sogliano, è arrivato a parametro zero e si è messo in mostra con diverse iniziative, la plusvalenza è dietro l'angolo. Il nigeriano in prestito dall’Hoffenheim, invece, può essere uno di quei colpi da ricordare: fino a un paio di stagioni fa era considerato un attaccante in rampa di lancio a livello internazionale, adesso può tornare a brillare e nel caso il Verona potrebbe riscattarlo per 8 milioni di euro. A patto di non centrare sempre la traversa a porta spalancata.
Fra rabbia e rimpianti. L'Hellas Verona esce sconfitto dal match contro la Roma ed alla fine Paolo Zanetti fa notare: "Più di 40 tiri fatti nelle ultime 3 partite, ma zero gol". L'allenatore è fiero del gioco espresso dai suoi, ma consapevole che ora servirà raccogliere. Nessun accenno all'arbitraggio, ma questo non inganni: il club gialloblu non ha voluto alzare i toni (a differenza di quanto fatto da Igor Tudor e dalla Juventus soltanto una settimana fa al Bentegodi), ma è dall'Olimpico furibondo per due episodi. Ma andiamo con ordine.
Quante chance sprecate: Orban e Giovane creano e disfano
Undici tiri totali, dei quali 5 dall'interno dell'area di rigore avversaria, con un gol sbagliato a porta vuota da Orban (traversa), più almeno altre 3 nitide occasioni limpide non sfruttate. Tornando all'Olimpico dopo poche settimane da quel secco 0-4 contro la Lazio, il Verona non si aspettava di stazionare per così tanto tempo nella metà campo avversaria. Giovane e Orban hanno vissuto un pomeriggio agrodolce. L'ultima cosa che serve a questa squadra è che il tema-gol diventi un problema: i due giocatori sono alla terza partita assieme ed il brasiliano in particolare ha necessariamente bisogno di un periodo di adattamento, prima che si possa pretendere troppo da lui. Gli errori sottoporta di ieri però sono stati macroscopici e Zanetti ci dovrà lavorare, soprattutto isolandoli e lasciandoli tranquilli.
L'arbitraggio fa arrabbiare, l'incertezza di Montipò e la strada tracciata
Certo, Orban alla fine il gol lo aveva trovato, ma il VAR ha richiamato Feliciani inducendolo ad annullarlo per un presunto tocco di mano. Le immagini passate dalla TV non sembrano dare alcuna certezza ed è questo ad aver fatto infuriare il club, insieme alla mancata revisione della trattenuta di Pellegrini su Serdar in occasione del raddoppio giallorosso. Insomma, il Verona è stato zitto, ma non per questo è rimasto indifferente al trattamento ricevuto dalla squadra arbitrale.
Altro tema è quello del portiere: Montipò è parso incerto ieri in occasione del gol che ha indirizzato il match, quello di Dovbyk in avvio. Un passo in avanti, poi due indietro: l'estremo difensore non è riuscito a dare sicurezza al reparto, anche in altre occasioni.
Dopo il calendario di fuoco in questo avvio di stagione, con le sfide contro squadre come Lazio, Roma e Juventus nelle prime 5 partite, ora arrivano gli scontri diretti: Sassuolo in casa, Pisa in trasferta, poi Cagliari ancora al Bentegodi. Serdar e compagni inseguono la prima vittoria: la strada è quella giusta, non resta che aggiustare la mira e raccogliere.
Rassegna stampa Gasp batte il Verona e aggancia la vetta, Il Messaggero: "Roma di ferro: vittoria e primo posto"
29/09 alle 07:28
di Antonio Parrotto @AntonioParr8
"Roma di ferro: vittoria e primo posto" scrive Il Messaggero in prima pagina quest'oggi soffermandosi sulla vittoria per 2-0 della Roma di Gian Piero Gasperini che volano al primo posto in classifica con 12 punti insieme a Milan e Napoli.
Con un gol per tempo, i giallorossi liquidano la pratica Verona (non senza soffrire) e agganciano il primo posto. In rete il redivivo Dovbyk, schierato dal 1' minuto da Gasp, e Soulé. Stasera Genoa-Lazio.
In prima pagina poi c'è spazio anche per l'addio a Carlo Sassi. Si è spento a 95 anni l'inventore della moviola: "Addio a Carlo Sassi, la realtà è cambiata con la sua moviola", scrive il quotidiano.
I complimenti se li porta a casa il Verona, ma i punti sono solo per la Roma. All'Olimpico la 5^ giornata di Serie A finisce 2-0 in favore dei giallorossi, con reti di Artem Dovbyk e Matias Soulé a definire il risultato. Altri tre punti che proiettano la squadra di Gasperini nelle zone altissime della classifica e che permetteranno a Dybala e compagni di lavorare con entusiasmo e serenità per la seconda fase della stagione.
Le parole di Gasperini
"C'era della fatica, quindi spesso arrivavamo per secondi sulla palla. Abbiamo sofferto in difesa, con poca capacità di recuperare la palla sebbene in possesso siamo stati sempre pericolosi. Abbiamo sofferto, ciò mi deve far riflettere. Era la prima volta in cui giocavamo tre gare in 7 giorni, era una novità per vedere chi recupera bene e chi no, ma è tutta esperienza. Giovedì giocheremo contro un'ottima squadra, poi c'è la Fiorentina: non ho mai avuto difficoltà nel giocare tante partite, ma ci dobbiamo abituare".
Le parole di Zanetti
"Non mi sono mai piaciuti i complimenti senza punti. Stiamo costruendo qualcosa: abbiamo incontrato due grandi squadre di fila. Oggi abbiamo avuto la forza di metterla in difficoltà, ma bisogna essere cinici. A un certo punto pensavo di avere in mano l'inerzia della gara, poi è arrivato il 2-0. Non dobbiamo perdere fiducia, ma consolidare il percorso. Ci dobbiamo salvare, stiamo migliorando".
Nonostante una grande prestazione, l'Hellas Verona esce sconfitto allo stadio Olimpico di Roma per effetto dei gol di Dovbyk e Soulé. Al di là dei rimpianti per le grosse chance non concretizzate, i gialloblu tornano in Veneto non soltanto con amarezza in corpo, ma anche con discreta rabbia per l'arbitraggio.
Il club gialloblù infatti - staff tecnico e società - è molto irritato per due episodi in particolare. In occasione del raddoppio giallorosso infatti, al 79' del match e nel momento di massima pressione del Verona alla caccia del pari, l'azione del gol della squadra di Gasperini nasce da una trattenuta di Pellegrini su Serdar nel recuperare palla. L'arbitro era Ermanno Feliciani, coadiuvato al VAR da Davide Ghersini e Rosario Abisso: dopo il gol, non è stato segnalato alcun check nella sala VAR quantomeno per valutare la cosa. Nei minuti di recupero poi, il gol di Orban che poteva riaprire il match è stato annullato per un presunto tocco di mano da parte dell'attaccante. Le immagini viste in televisione certamente non mostrano con chiarezza alcun tocco, al massimo possono lasciare un sospetto al riguardo.
Al termine della sfida il tecnico Paolo Zanetti si è limitato a commentare la prestazione dei suoi. Il club però è rimasto amareggiato e arrabbiato per le scelte di Feliciani e del VAR. Nonostante da anni il club per scelta preferisca non alzare i toni dal punto di vista degli arbitraggi, l'irritazione per la superficialità con la quale sono stati trattati due episodi simili rimane.
ROMA
Svilar 7 - Se la Roma si conferma una delle migliori difesa in circolazione, lo deve anche al suo portiere. Distribuisce un miracolo per tempo su Orban, tenendo a galla i suoi in momenti complicati.
Celik 6,5 - Più che per il suo lavoro difensivo, emerge in fase di spinta. Suo il cross che porta alla rete di Dovbyk. Si mantiene sempre su livelli più che discreti.
Mancini 5,5 - Ha un gran da fare contro Giovane e Orban, spesso insidiosi e abili a trovarsi. Non il solito totem della retroguardia romanista.
Ndicka 6 - Completa al meglio il reparto arretrato, con chiusura difensive il più delle volte ben fatto. Dolorante nella ripresa, a un certo punto deve abbandonare il campo. Dal 71' Ziolkowski 6 - Finale di gara sufficiente, nonostante debba fronteggiare un Hellas che spinge fino alla fine.
Wesley 5,5 - Non impattante come in altre partite, lasciando spesso la scena a Celik sulla sua fascia di competenza. Leggermente insufficiente. Dal 59' Hermoso 6 - Va a posizionarsi in difesa, rispondendo presente quando viene chiamato in causa.
Koné 6,5 - Viene inizialmente molto limitato dai centrocampisti avversari, giocano una gara buona ma non impattante come potrebbe. Molto meglio comunque nella ripresa, quando entra anche nell'azione del 2-0.
Cristante 6 - Come il compagno di reparto, vive 90 minuti un po' in apnea per via della notevole fisicità della mediana scaligera.
Angelino 5,5 - Il duello con Belghali si rivela più ostico del previsto. Per l'ex Lipsia, pomeriggio abbastanza anonimo. Dal 59' Tsimikas 6 - L'ex Liverpool porta forze fresche sugli esterni, dove gli avversari spingono fino al fischio finale
Soulé 7 - Se Gasperini lo ritiene imprescindibile. Un motivo ci sarà. Anche in un match complicato e in cui non si accende molte volte, l'argentino, trova il modo di risultare decisivo con il gol del definitivo 2-0. Dall'82' El Shaarawy sv.
Pellegrini 6,5 - La voglia c'è, l'intraprendenza offensiva pure ma anche la volontà di sacrificarsi arretrando fino alla sua area se serve alla squadra. In continua crescita.
Dovbyk 7 - Schierato un po' a sorpresa da Gasp non lo delude e sfrutta il primo pallone giocabile incornandolo alle spalle di di Montipò. Oltre allo 1-0, tanto lavoro di sponda per i compagni. Dal 59' Ferguson 6 - Buon impatto sulla gara. E' parte integrante della manovra chiusa con la rete di Soulé.
Gian Piero Gasperini 7 - La sua Roma non è ancora bella come potrebbe, ma è tremendamente tosta e vincente. Anche oggi sa soffrire e pungere al momento giusto, azzeccata la gestione dei due centravanti Dovbyk e Ferguson.
VERONA
Montipò 6 - Sull'incornata di Dovbyk ha una leggera esitazione, ma sono più che altro meriti del centravanti. Nel finale, evita che il passivo sia più pesante.
Unai Nunez 5,5 - In occasione dell'1-0, neanche di prova a contenere Dovbyk. Deve convivere con l'ammonizione per poco più di un tempo. Dall'84' Bella-Kotchap sv.
Nelsson 5 - L'ex di giornata va in grande crisi contro Dovbyk, che prevale il più delle volte dal punto di vista fisico.
Frese 5,5 - Nella sua zona di competenza la Roma sviluppa spesso, come in occasione del gol. Insufficiente anche sul piano dei cross.
Belghali 6 - Ha davanti un osso duro come Angelino, contro cui però ha spesso la meglio. Si merita la sufficienza.
Serdar 6,5 - Non molla di un centimetro, ringhiando sui centrocampisti giallorossi nel momento in cui hanno il pallone. Si propone più volte anche in avanti.
Akpa Akpro 6 - Nonostante venga ammonito dopo neanche un quarto d'ora, non si risparmia nella zona nevralgica del campo. Zanetti, comunque, non vuole rischiare e non lo fa rientrare ad inizio ripresa. Dal 46' Gagliardini 6 - Imita il compagno di reparto, venendo ammonito dopo pochi minuti. Buono comunque il suo secondo tempo.
Bernede 5,5 - Il meno in evidenza del centrocampo veneto. Non migliora con il passare dei minuti. Dall'89' Kastanos sv.
Bradaric 5,5 - Tra i due esterni di Zanetti è quello un po' meno propositivo. Non molte giocate degne di nota da parte sua. Dall'84' Cham sv.
Orban 5,5 - Sulla sua prova pesa l'erroraccio nella prima frazione di gioco, quando centra la traversa a porta vuota. Partita comunque generosissima e nel corso della quale costringe Svilar agli straordinari.
Giovane 6 - Si conferma una delle sorprese più piacevoli della Serie A, risultando insidioso più con velocità e passaggi per i compagni che con effettivi tiri verso la porta. Dal 74' Sarr 5,5 - Con il suo ingresso in campo, non aumenta la pericolosità offensiva dell'Hellas.
Paolo Zanetti 6 - Dopo aver fermato la Juve, il suo Hellas per poco non ci riesce anche con la Roma. Stavolta, però gli avversari sono più cinici e la sua squadra spreca troppo.
Vince ancora la Roma di Gian Piero Gasperini. Vince e convince, contro un Hellas Verona comunque volenteroso e sempre dentro la partita. All'Olimpico la sfida delle 15 finisce 2-0 in favore dei giallorossi con reti, una per tempo, di Artem Dovbyk nel primo e di Matias Soule nel secondo.
Nella prima frazione partono fortissimo i giallorossi che dopo 7 minuti sono già avanti grazie all'incornata di Dovbyk, bravo a prendere posizione e impattare un cross morbido di Celik dalla trequarti. Il Verona però reagisce e si crea due ottime occasioni con Gift Orban che però non è preciso, colpendo anche una clamorosa traversa a porta spalancata e Svilar battuto.
Nella ripresa il copione è sempre lo stesso, con la Roma che prova a sviluppare gioco ed il Verona comunque pericoloso nei contropiedi e nelle transizioni veloci. Svilar è però un muro, la difesa regge e a dieci minuti dal termine arriva anche il gol per la tranquillità giallorossa: Kone e Pellegrini recuperano palla a centrocampo, col francese che poi è bravo a premiare l'inserimento di Soulé che da pochi passi segna il gol del 2-0. Gli ultimi minuti servono solo per le statistiche, col risultato che non si smuoverà più fino al novantesimo anche per via di un gol annullato a Gift Orban allo scadere per tocco di mano.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
28 settembre 2025 Serie A Enilive 2025/26 | All'Olimpico passa la Roma
Roma - Si è conclusa 2-0 Roma-Hellas Verona, 5a giornata di Serie A Enilive 2025/26.
Venendo alla cronaca, all’8’ passa in vantaggio la Roma. Il cross di Celik verso l’area piccola trova Dovbyk che, con un colpo di testa, segna il gol dell’1-0.
Al 15’ arriva la prima occasione per il Verona. Il traversone da destra di Belghali attraversa tutta l’area e arriva sul secondo palo, dove Orban calcia trovando l’intervento in extremis di Svilar.
Al 19’ Orban si incarica di un calcio di punizione dalla distanza, ma la sua conclusione termina sul fondo.
Al 26’ Dovbyk serve centralmente Pellegrini che si trova a tu per tu con Montipò, Nunez compie un grande intervento difensivo e devia in angolo.
Al 28’ il Verona sfiora il pari: Bernede lancia Bradaric sulla destra, il suo cross trova Orban ma il suo destro da posizione ravvicinata colpisce la traversa.
Dopo due minuti di recupero, il primo tempo termina così sull’1-0.
Nella ripresa parte in attacco il Verona, con due occasioni da gol nei primi tre minuti. Al 47’ Serdar calcia da fuori su assist di Bernede, ma il tiro si alza sopra la traversa. Poco dopo Giovane, approfittando di un errore di Mancini, prova la conclusione con il sinistro: il pallone termina fuori.
Al 67’ Belghali recupera palla su errore di Ndicka, si accentra e tira, ma la conclusione è troppo centrale e Svilar blocca.
Un minuto dopo, al 68’, ancora Belghali lancia di prima Orban, che vince il duello in velocità con Mancini, ma al momento del tiro viene anticipato dal portiere giallorosso in uscita bassa.
Al 70’ ci prova anche Bernede, servito da Serdar, ma il mancino è debole e viene parato da Svilar.
Al 79’ raddoppia la Roma. Ferguson, dalla sinistra, mette in mezzo per Kone che viene murato dalla difesa gialloblù. Sulla respinta il pallone finisce fortuitamente nella zona di Soulé, che davanti a Montipò trova il tap-in per il 2-0.
All’86’ El Shaarawy conclude da posizione defilata, trovando la risposta dell’estremo difensore gialloblù.
Al 90’+5’ Orban segna la rete del 2-1 su punizione di Kastanos, ma il gol viene annullato. Secondo il direttore di gara, richiamato dal VAR, l’attaccante gialloblù, al momento della marcatura, tocca il pallone con il braccio.
Dopo cinque minuti di recupero, la partita si conclude con il risultato di 2-0.
Il prossimo impegno del Verona sarà venerdì 3 ottobre alle 20.45, quando i gialloblù affronteranno il Sassuolo allo stadio ‘Bentegodi’ nella sfida valevole per la 6a giornata di Serie A Enilive 2025/26.
ROMA-HELLAS VERONA 2-0
Rete: 8' Dovbyk, 79' Soulé
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka (dal 71' Ziolkowski); Wesley (dal 59' Hermoso), Cristante, Koné, Angelino (dal 59' Tsimikas); Soulé (dall'82' El Shaarawy), Pellegrini; Dovbyk (dal 59' Ferguson)
A disposizione: Vasquez, Gollini, Rensch, El Aynaoui, Baldanzi, Pisilli, Sangare, Ghilardi
Allenatore: Gian Piero Gasperini
La gara si apre subito con i gialloblù in vantaggio: al 1’ Vermesan riceve in area da un cross di Martini e, da posizione centrale, non sbaglia, portando subito l’Hellas sull’1-0.
All’8’ arriva il raddoppio: Feola cambia gioco con un gran pallone per Pavanati, che controlla in corsa, entra in area e con un destro preciso firma il 2-0.
Al 18’ ancora protagonista il duo Vermesan-Pavanati: il primo scarica fuori per il numero 10 che ci prova dal limite, ma la conclusione viene deviata in angolo.
Al 38’ De Battisti sfonda sulla sinistra, supera due avversari e serve Akale: il tiro di prima intenzione trova però la pronta risposta di Guri, che devia in corner. Dopo un minuto di recupero, la prima frazione di gioco si chiude con il Verona avanti 2-0.
Nella ripresa la prima occasione è per il Sassuolo: al 62’ Weiss mette in mezzo, ma Frangella non riesce a colpire e il portiere gialloblù si distende, deviando in angolo.
Al 72’ calcio d’angolo di Feola per Tagne, che di testa schiaccia il pallone trovando però la grande risposta di Guri.
Al 76’ arriva il tris del Verona: Akale anticipa tutti su calcio d’angolo e con il destro porta i gialloblù sul 3-0.
Nel finale, al 90’+3’, Amandola mette in mezzo per Chiricallo che di testa prova a sorprendere il portiere, ma la palla termina di poco sopra la traversa. Dopo 4’ di recupero l’arbitro fischia la fine: il Verona batte Sassuolo 3-0
Il prossimo impegno del Verona sarà sabato 4 ottobre alle ore 15, quando i gialloblù affronteranno la Fiorentina al Viola Park nella sfida valevole per la 7a giornata di Primavera 1 2025/26.
LA CRONACA
1' Pronti Via! FORZA RAGAZZI!
1' Subito vantaggio per il Verona! Vermesan riceve in area, e da posizione centrale finalizza. 1-0
8' PAVANATIII. Raddoppio del Verona con il numero 10 che riceve un gran pallone da Feola, controlla con uno stop a seguire verso l’area e piazza nell’angolo opposto
18’ Vermesan scarica fuori per Pavanati, che dal limite dell’area prova la conclusione, palla deviata in angolo
38' De Battisti va via sulla sinistra tra due avversari e serve Akale, che calcia di prima intenzione ma trova la pronta risposta di Guri, che respinge in angolo.
45' Dopo 1' di recupero termina la prima frazione di gioco sul risultato di 2-0
46' Riprende la partita allo Stadio Olivieri
62' Il Sassuolo si rende pericoloso con Weiss, che mette in mezzo ma Frangella non riesce a impattare il pallone, Tommasi si distende e lo devia in angolo
72' Angolo di Feola per Tagne, che prende bene il tempo e di testa schiaccia il pallone, ma trova una grande risposta di Guri
76' RUBEN AKALEEE! Il Verona si porta sul 3-0 con l'attaccante gialloblù che su calcio d'angolo anticipa tutti e trova il tapin vincente
90'+3' Amandola mette in mezzo per Chiricallo che di testa prova a sorprendere ma la palla finisce di poco sopra la traversa
90'+4' Finisce qui il Match, il Verona vince 3-0