News gialloblù... + - =
MERCATO: Gira che ti rigira manca sempre un terzino destro di ruolo (come il recente infortunio a MARTIC ha evidenziato)... Lo sa per primo SOGLIANO che in Brasile visiona Claudio WINCK, esterno destro classe '94 dell'INTERNACIONAL e della Nazionale Under20 brasiliana ma occhio a INTER e ROMA...
QUI MILANO SPONDA ROSSONERA: DE JONG al quarto giallo: salterà Verona-Milan lo sostituirà ESSIEN? Sono in dubbio Jack BONAVENTURA a causa di un risentimento muscolare alla coscia destra (che gli ha fatto saltare l'appuntamento con la Nazionale) e Jeremy MENEZ anche per lui infortunio muscolare (ma dovrebbe recuperare)... Rientra il portiere DIEGO LOPEZ reduce dalla lesione al bicipite femorale destro «Ho tanta voglia di tornare a giocare - ha detto l'estremo difensore a "Milan Channel" - sono dovuto stare fuori, ma adesso ho una gran voglia di tornare e di fare bene il mio lavoro. Contro il Verona ci aspetta una gara difficile e io spero di tornare a disposizione già da lunedì. Il Verona ci farà soffrire ma dobbiamo avere fiducia in noi e nelle nostre possibilità. Sono sicuro che stiamo andando nella direzione giusta. Nelle ultime gare volevamo vincere. Abbiamo difeso bene, forse abbiamo avvertito troppo la pressione per i tre punti»
MASTINO DEL BENTEGODI, col CAGLIARI la spunta il match-winner TACHTSIDIS su JANKOVIC che anch'io avevo votato: L'impatto del serbo è stato devastante anche se abbiamo vinto grazie al gol del greco...
SECONDA SCONFITTA STAGIONALE PER LA PRIMAVERA che cade (male) sul campo del CESENA, il 3 a 0 degli avversari non lascia scampo, troppo tardiva la reazione dei ragazzi di PAVANEL...
SONO 7 GLI SCALIGERI CONVOCATI DALLE RISPETTIVE NAZIONALI, si tratta di MORAS, TACHTSIDIS e CHRISTODOULOPOULOS per la Grecia che giocherà contro Finlandia e Irlanda del Nord, HALLFREDSSON per l'Islanda che se la vedrà con Lettonia e Olanda, IONITA chiamato dalla Moldavia per la sfida contro la Russia, GOLLINI convocato dall'Italia Under 20 per Polonia-Italia al "Quattro Nazioni" di giovedì 9 ottobre (ore 18.30) e infine SORENSEN che con la maglia della Danimarca Under 21 sfiderà l'Islanda in due gare di spareggio...
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DICONO + - =
Antonio DI GENNARO, grandissimo regista del tricolore, sulla bella partenza in campionato dell'HELLAS «Considerando tutti i cambi avvenuti quest'estate nei ruoli chiave direi che la squadra sta rispettando le aspettative. Senza Iturbe e Romulo la squadra ha meno imprevedibilità, ma direi che il tutto è compensato da un'ottima solidità difensiva. Le note più liete della stagione? Tachtsidis su tutti, ha ritrovato la sua dimensione dopo campionati ad intermittenza. Mi sembra creciuto tatticamente ma soprattutto mentalmente. Pi Rafa Marquez, che nonostante alcuni errori è riuscito a calarsi perfettamente nella mentalità veronese, portando esperienza e carisma. Luca Toni? Era impossibile aspettarsi un gol ogni partita come la scorsa stagione. Luca comunque è l'anima di questa squadra nonché il leader carismatico. Ionita? E' la nuova sorpresa sicuramente, ma occhio a paragonarlo a Iturbe. Ha tanta qualità, vediamo come riesce a crescere. Aspetti negativi o migliorabili? Pochi, in generale il Verona è meno spettacolare ma sicuramente più concreto. Aspetto Saviola, deve trovare la sua collocazione ed iniziare a carburare, ma il calcio italiano ha bisogno di gente come lui» HellasVerona.it
JANKOVIĆ «Adesso il Milan? È troppo presto per parlare della partita contro il Milan, mancano ancora molti giorni. Sarà senza dubbio un match molto importante, perché noi siamo in un ottimo momento ma giochiamo contro un Milan che non è più quello degli ultimi anni. Dobbiamo rispettare tutti senza avere paura di nessuno: li abbiamo già battuti una volta, perché non provarci di nuovo? Io sono pronto, l’hanno scorso ho fatto anche l’assist! A me piace giocare di esterno, mi piace usare anche quella parte del piede...» HellasVerona.it
RAFAEL ha ritirato a Villafranca il premio come sportivo veronese dell'anno «Voglio condividere il riconoscimento con tutti i miei compagni, perché i risultati che stiamo raccogliendo sono frutto di un lavoro che viene da lontano. Solo con il loro aiuto sono riuscito a migliorare e a essere qui. La vittoria contro il Cagliari? Sono molto felice, era un sfida salvezza. Loro erano carichi dopo aver battuto l'Inter, noi eravamo stimolati da una sfida difficile contro calciatori molto forti. Milan? Sarà dura, loro hanno cambiato tanto e si stanno organizzando. Ci sono dei campioni, come Alex, un mio grandissimo amico. Dovremo batterlo a tutti i costi (ride, ndr). Sarà un match difficile, contro una squadra che verrà al Bentegodi per vincere. In tutti i modi proveremo a metterli in difficoltà e a fare punti. L'obiettivo resta la salvezza, da raggiungere il prima possibile. E' lontana, ci sono tante partite da vincere e vogliamo fare bene» CalcioNews24.com
Giocondo Martorelli agente di BONAVENTURA esterno del MILAN «Dagli esami effettuati a Coverciano non risulta alcuna distrazione muscolare, si tratta solo di un edema. Il ragazzo sta tornando a Milano per sottoporsi alle cure dello staff sanitario rossonero. Era molto giù di morale, voleva far parte del gruppo azzurro, ma gli ho detto che facendo bene al Milan avrà sicuramente altre occasioni. Realistico un suo recupero per la trasferta di Verona alla ripresa del campionato? Ho delle sensazioni positive al riguardo» EuropaCalcio.it
8 ottobre 2014 - Bosko Jankovic |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Marco DONADEL si allenerà a Montreal...
CALCIO ITALIANO IN CRISI... Maurizio Pistocchi, popolare commentatore e moviolista Mediaset, la vede così 'Il sistema calcio è drogato. Solo nell'84 con il Verona scudettato andò in crisi e gli errori degli arbitri contribuiscono alla rovina del sistema'
ATLETICA LEGGERA: Giovane campionessa indiana dei 100 metri bandita dalle gare femminili: Troppo testosterone!
TENNIS, FOGNINI fuori al primo turno al torneo di Shangai poi, per chiudere in bellezza, mostra il dito medio al pubblico...
TRAGEDIE NEL MONDO DELLA FORMULA 1: Andrea DE CESARIS, oltre 200 Gran premi disputati al volante di una Formula 1, muore a 55 in un incidente stradale in moto, mentre a Suzuka lo sfortunatissimo Jules BIANCHI perde il contatto con la pista ed il suo bolide va ad infilarsi sotto una gru che stava soccorrendo un collega ed è gravissimo all'ospedale... Tragica fatalità o tragedia evitabile? Il bollettino medico parla di lesioni cerebrali permanenti per lo sfortunato pilota francese.
...DELLA SERIE FACCIAM RIDERE I POLLI, il neopresidente della FIGC Carlo TAVECCHIO è stato squalificato 6 mesi dalla UEFA per le famigerate frasi razziste sui giocatori di colore! Meglio tardi che mai ma, come dise sempre me mama, L'era bèla da vedar! e adesso teniamoci un degno rappresentante del nostro malandato paese ai vertici del calcio tricolore... Una bella pubblicità davvero...
Primavera TIM: Cesena-Hellas Verona 3-0 |
RASSEGNA STAMPA + - =
martedì 07 ottobre 2014
Verona: lavoro differenziato per Martic, Benussi e Sala
Assenti dalla seduta i nazionali, oltre a Lopez, in permesso societario e Saviola, per un leggero stato febbrile
VERONA - Seduta pomeridiana per l'Hellas Verona che agli ordini del tecnico Mandorlini ha rispettato un programmo composto da riscaldamento, torelli, lavoro atletico e scarico in palestra. I singoli: lavoro differenziato sul campo per Jacopo Sala, Francesco Benussi e Ivan Martic, mentre Mounir Obbadi ha effettuato una seduta in palestra. Assenti, i nazionali e, con loro, Nicolas Lopez, in permesso concordato con la società. Out anche Saviola, per un leggero stato febbrile. Domani in programma una doppia seduta, mentre giovedì e venerdì sono previste sedute pomeridiane. Sabato ci si allena di mattina, mentre domenica sarà concessa una giornata di riposo.
FONTE: TuttoSport.com
VERONA, VOLTI NUOVI MA STESSI (OTTIMI) RISULTATI: LA CONFERMA DELL’HELLAS
Gli scaligeri, rivoluzionati dal mercato, si stanno confermando ai piani nobili del campionato anche in questa stagione
Posted on 8 ottobre 2014 by Francesco Maria Romano
Nello scorso campionato, il neo promosso Hellas Verona di Andrea Mandorlini era stata una delle più liete sorprese della stagione, occupando costantemente le zone medio-alte di classifica e arrivando persino a concorrere per un posto in Europa League fino alle ultimissime giornate di campionato. L’estate e il calciomercato avevano privato gli scaligeri di alcuni degli elementi cardine della splendida orchestra gialloblu (Iturbe e Romulo su tutti) ma non delle ambizioni di una piazza storica e di una società vogliosa di confermarsi ad alti livelli e, perché no, rivivere i fasti di un tempo.
In questo primo scorcio di campionato, alle spalle delle lanciatissime Juventus e Roma, si sta imponendo la “provincia” del calcio italiano, con la Sampdoria terza e l’Udinese quarta, e con il solo Milan (5°) a tenere alto l’onore dell’aristocrazia del pallone nostrano. L’Hellas, dopo il successo di misura ai danni del Cagliari, si è issato al sesto posto, mettendosi alle spalle Napoli, Lazio, Fiorentina e Inter. Mica male.
La testarda vittoria ottenuta contro i sardi è emblematica della bontà dell’operato della dirigenza scaligera in sede di calciomercato: cinque nuovi acquisti in campo dal primo minuto e gol decisivo messo a segno dal figliuol prodigo Tachtsidis, che, nella Verona “ellenica” evidentemente sa dare il meglio di sé. Altra nota lieta portata in dote dalla campagna acquisti è il moldavo classe ’90 Artur Ionita, autore fin qui di due reti (una decisiva al Torino e una nella rimonta al Genoa) e capace di imporsi quasi subito per la duttilità che gli permette di giostrare da interno ambidestro di centrocampo.
Dopo la pausa, l’Hellas riceverà la visita del Milan (già battuto un anno fa, alla prima giornata) a caccia del primo scalpo di prestigio della stagione, dopo la sconfitta -l’unica nelle prime sei gare- all’Olimpico contro la Roma; in attesa dei gol di Nico Lopez e del bomber Toni, aspettando con curiosità di vedere quale contributo offrirà la noblesse oblige di Saviola, i ragazzi di Mandorlini si godono il loro posto al sole con vista sull’Europa.
FONTE: StopAndGol.net
Verona: partenza migliorata rispetto all’anno scorso
MARCO RIZZA 6 OTTOBRE 2014
L’Hellas Verona può ritenersi soddisfatto della sua partenza in questo campionato dopo sei giornate. Lo dicono i numeri: dopo il successo di sabato contro il Cagliari di Zeman, arrivato grazie al gol di Tachtisidis, vecchio pupillo del boemo ai tempi della Roma, sono 11 i punti in classifica per i gialloblu dopo sei turni. Giusto uno in più rispetto alla passata stagione, quando a trascinare gli scaligeri ci pensavano Romulo e Iturbe.
Tuttavia, nel campionato 2013-14, il calendario non era stato benevolo con gli uomini di Mandorlini nella fase iniziale: infatti, nelle prime sei gare dell’anno scorso, il Verona si ritrovò di fronte Milan, Juventus e Roma, un avvio tutt’altro che semplice (anche se con i rossoneri arrivò la vittoria all’esordio). Fino ad oggi, di avversari proibitivi, i veneti hanno affrontato, perdendo, solo la squadra di Garcia. Tutti i punti sono arrivati, oltre che con il Cagliari, con Atalanta, Palermo, Torino e Genoa.
Ad ogni modo, l Verona si tiene stretto questo miglioramento ed intanto è già pronto a ritornare al lavoro in vista dello scontro casalingo proprio con il Milan, battuto l’anno scorso alla prima al “Bentegodi”. Il primo allenamento in questa pausa per gli appuntamenti delle Nazionali è previsto per domani, ore 17, al centro sportivo di Peschiera del Garda. E proprio a proposito di Nazionali, Mandorlini dovrà fare a meno di 7 uomini, convocati dalla rispettive rappresentative: Moras, Tachtsidis, Christodoulopoulos (Grecia), Hallfredsson (Islanda), Ionita (Moldavia), Gollini (Italia Under 20) e Sorensen (Danimarca).
FONTE: VociDiSport.it
HELLAS VERONA NEWS
Verso Verona-Milan, domani il primo allenamento
06.10.2014 18:34 di Leonardo Lorenzetti Twitter: @JohnLeoLorenz
La squadra di Mandorlini, reduce da una brillante prova per risultato e prestazione contro il Cagliari, da domani riprenderà gli allanamenti in vista della sfida contro i rossoneri dell'ex Filippo Inzaghi a loro volta galvanizzati dal successo casalingo contro il Chievo. I gialloblù si alleneranno allo ''Sporting Center'' di Peschiera; inizio previsto alle 17:00.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
NEWS
Milan a Verona senza mediani: Pippo estrae il coniglio dal cilindro?
Sergio Stanco - 07-10-2014
Emergenza in casa rossonera
Non proprio il miglior viatico per affrontare una insidiosa trasferta come quella di Verona che, per il Milan, anche questa volta, sembra essere "fatale". Fatale perché la sfortuna si sta accanendo sui giocatori di Inzaghi e sta costringendo il tecnico a dormire ancora meno del solito per pensare già da ora ad alcune soluzioni d'emergenza per la formazione da schierare al Bentegodi. Già, perché un'assenza a centrocampo sarà già certa, visto che De Jong, diffidato, è stato nuovamente ammonito contro il Chievo. Dunque per lui una giornata di stop.
Come se non bastassero gli infortuni di Van Ginkel e Saponara, Pippo dovrà probabilmente fare a meno anche di Bonaventura, rimandato a casa dallo staf della Nazionale per un problema alla caviglia. Per lui possibile, ma tutt'altro che certo, un recupero per la prossima gara di campionato. Se l'ex Atalanta non dovesse farcela, il Milan si ritroverebbe con soli tre centrocampisti di ruolo: Poli, Essien e Muntari. Difficile che Inzaghi li schieri tutti e tre contemporaneamente dal primo minuto, più facile che si affidi al 4-2-3-1 testato positivamente in questo inizio di stagione.
Dovrà essere però più equilibrato di quanto fatto vedere nelle ultime uscite perché il contropiede del Verona non perdona: dunque, non si esclude l'utilizzo di un mastino come Essien sulla mediana, ma anche l'utilizzo di Armero, più abile nella fase difensiva visto che nasce laterale basso, sulla fascia. Sarebbero certamente scelte inedite e forse anche rischiose, ma Inzaghi ha già dimostrato che di certo non gli manca il coraggio. Vedremo se, ancora una volta, soprenderà tutti...
FONTE: CalcioWorld.it
Milan, ag. Bonaventura: "Jack ha riportato un edema. Potrebbe recuperare per il Verona"
Massimiliano Iacobelli
Giocondo Martorelli, agente di Giacomo Bonaventura, ha rassicurato i tifosi rossoneri, attraverso Milan Channel, sulle condizioni del centrocampista di Inzaghi che ha dovuto abbandonare malconcio il ritiro della Nazionale: "Dagli esami effettuati a Coverciano non risulta alcuna distrazione muscolare, si tratta solo di un edema. Il ragazzo sta tornando a Milano per sottoporsi alle cure dello staff sanitario rossonero. Era molto giù di morale, voleva far parte del gruppo azzurro, ma gli ho detto che facendo bene al Milan avrà sicuramente altre occasioni. Realistico un suo recupero per la trasferta di Verona alla ripresa del campionato? Ho delle sensazioni positive al riguardo".
FONTE: EuropaCalcio.it
Milan, emergenza sulla mediana: De Jong squalificato e tre centrocampisti ko
Problemi in vista della ripresa di campionato per il Milan, che se la vedrà il prossimo 19 otttobre contro l’Hellas Verona allo stadio Bentegodi. Le cattive notizie arrivano dal reparto dei centrocampisti, dove si perpetuano ancora assenza di primo livello. Come ricorda il Corriere dello Sport, la squalifica di Nigel De Jong complicherà le cose per mister Inzaghi, che dunque perderà il faro della linea mediana per la prossima sfida. L’ammonizione comminatagli dal sig. Mazzoleni contro il Chievo è la quarta della stagione e dunque scatterà l’automatico stop per una giornata.
All’assenza dell’olandese si aggiungono le degenze ormai prolungate di altri tre centrocampisti: il giovane van Ginkel che ne avrà ancora per qualche settimana, idem per Riccardo Saponara che deve ancora smaltire i problemi seri al menisco. Infine Riccardo Montolivo, l’infortunato ormai storico del Milan, che secondo le parole di Galliani rientrerà a fine novembre in tempo per il primo derby stagionale con l’Inter. Emergenza a centrocampo dunque, con Inzaghi costretto a rispolverare dal 1' Essien o a cambiare di nuovo modulo di partenza.
Redazione MilanLive.it
FONTE: MilanLive.it
4/10/2014 23:15
SERIE A, MILAN-CHIEVO, ADRIANO GALLIANI A MILAN CHANNEL: "ABBIAMO FATTO UN PASSO IMPORTANTE"
[...]
"... Ci sono tante tante note positive. Questa vittoria vale doppio, per due settimane siamo felici e sereni, poi al rientro dalla sosta andremo a giocare con l'Hellas Verona, una squadra di alta classifica".
FONTE: ACMilan.com
MC – Menez, Verona a rischio. Ma con la Fiorentina ci sarà
Jeremy Menez, l’infortunio muscolare potrebbe fargli saltare la sfida del Bentegodi contro il Verona del 19 ottobre. Il 26 ottobre, invece, contro la Fiorentina ci sarà.
Questa mattina la tegola dell’infortunio muscolare di Jeremy Menez. L’attaccante rossonero ha subito un risentimento muscolare all’adduttore destro da valutare nei prossimi giorni. I tifosi del Milan, viste le sue performance super in questo inizio di Campionato, si sono allarmati e non poco.
Come riportato poco fa da Milan Channel, il francese potrebbe saltare la sfida contro il Verona in programma il 19 ottobre al Bentegodi, mentre sicura sarà la sua presenza contro la Fiorentina a San Siro il 26 ottobre.
Torres, la sosta per diventare il n.9 che Inzaghi desidera
Nonostante un debutto più che convincente a Empoli contro gli azzurri, Torres non è riuscito a ripetersi nei due match successivi contro Cesena e Chievo, destando qualche dubbio sulla sua condizione atletica: la sosta per le nazionali sarà sicuramente un momento importante per ritrovarsi ed iniziare a dare un importante contributo alla causa rossonera.
Fernando Torres e il Milan: un amore finalmente sbocciato dopo anni e anni di lungo corteggiamento. Nonostante un infortunio alla caviglia, che gli ha precluso di debuttare già alla seconda giornata al Tardini contro il Parma, Torres non perde tempo e viene schierato subito titolare appena possibile, alla quarta giornata di campionato al Castellani contro l’Empoli. Un debutto strepitoso dell’attaccante spagnolo che, durante la partita, delizia il palato dei tifosi presenti con giocate di classe, dribbling si alta scuola e con un goal da attaccante vero, di testa, sotto l’incrocio dei pali. Le sensazioni sul suo conto, quindi, dopo solo una partita erano assolutamente più che buone: un giocatore in forma fisicamente, pronto in tutto e per tutto per il campionato italiano. Convinto Inzaghi, viene schierato titolare sia al Manuzzi contro il Cesena che ieri sera, a San Siro, contro il Chievo. Purtroppo, le prestazioni offerte non hanno rispecchiato, nemmeno in minima parte, quella offerta contro l’Empoli: Torres è apparso stanco e non in perfette condizioni fisica. Certo, la squadra non lo ha rifornito adeguatamente, ma da un giocatore come lui, con le sue qualità, ci si aspetta assolutamente un’altra prestazione.
Filippo Inzaghi, nonostante le prove opache del suo attaccante, lo ha sempre difeso davanti alle telecamere, dandogli tutto il tempo necessario per ambientarsi e per trovare la migliore condizione fisica. Insomma, il mister rossonero lo sta aspettando, come tutti i tifosi del resto, vogliosi di rivedere quel giocatore che ha fatto la fortuna dell’Atletico Madrid prima e del Liverpool poi. Per via delle nazionali, il campionato si fermerà per due settimane dopo questo weekend: assolutamente una pausa che arriva nel momento giusto, due settimane di lavoro intenso per la squadra ma, soprattutto, due settimane per tornare al top per Fernando Torres, sia dal punto di vista fisico che mentale, per tornare a fare la differenza e ritrovare il goal che manca, ormai, già da due giornate di campionato.
Il suo contributo può davvero risultare fondamentale per la squadra e per la conquista del terzo posto che varrebbe la Champions League sia perchè, con lui, il gioco del Milan non potrebbe che guadagnarne: una prima punta che possa andare in goal con gli assist dei numerosi trequartisti rossoneri è assolutamente fondamentale per trovare più facilmente la via del goal. Tutti i tifosi rossoneri si aspettano un Torres diverso dopo la sosta, pronti per esultare alle sue prodezze e alle sue giocate in campo, magari già tra due settimane, contro l’Hellas Verona, in quel del Bentegodi che fa riaffiorare alla mente, di certo, non bei ricordi per i tifosi del Milan.
De Jong al quarto giallo: salterà Verona-Milan
Tegola sui rossoneri in ottica Verona-Milan: Nigel de Jong, diffidato, è stato ammonito e sarà dunque squalificato per un turno.
Assenza pesante per il Milan in vista della prossima giornata di campionato. Inzaghi, nella delicata trasferta in casa del Verona, dovrà rinunciare a Nigel de Jong: fatale l’ammonizione rimediata nel match di San Siro tra Milan e Chievo, la quarta in questo inizio di stagione per l’olandese, per un fallo tattico commesso al minuto 20 della ripresa.
Per i rossoneri, dunque, con l’Hellas ci sarà un problema in mediana non indifferente. E’ fuori di dubbio l’importanza di de Jong per gli equilibri della squadra, soprattutto in un momento di crescita come questo, così come è palese la mancanza di alternative (saranno ancora out van Ginkel, Saponara e Montolivo): il Milan, a Verona, sarà in una vera e propria emergenza.
FONTE: Ivm.IlCalcioMagazine.it
Milan, Torres in crisi: ci pensa Inzaghi
L'attaccante spagnolo deve ritrovare fiducia dopo due pessime prove
08/10/2014 09:34
MILAN INZAGHI TORRES HELLAS VERONA / MILANO - Neanche il trasferimento in Italia sta aiutando Fernando Torres a tornare il bomber di una volta. Un solo gol finora nel 2-2 di Empoli, poi due prove opache contro squadre modeste come Cesena e Chievo Verona. Il Milan ha bisogno di lui e per questo Pippo Inzaghi ha deciso di aiutare in prima persona il 31enne spagnolo, escluso anche dalle convocazioni della Spagna: come riporta oggi il 'Corriere dello Sport', durante la sosta il tecnico lavorerà molto psicologicamente su Torres, cercando di trasmettergli quella "fame" per il gol che ha sempre contraddistinto l'ex attaccante rossonero. Con la speranza di vedere un Torres diverso già dalla trasferta di Verona contro l'Hellas.
M.D.F.
Milan, a Verona torna Diego Lopez
Lo spagnolo ha superato la lesione al bicipite femorale destro
06/10/2014 08:02
HELLAS VERONA MILAN INZAGHI INFORTUNIO DIEGO LOPEZ / MILANO - Dopo la vittoria contro il Chievo Verona il Milan tornerà a lavoro domani pomeriggio per preparare la sfida del 18 ottobre contro l'Hellas Verona. Inzaghi lavorerà con chi non è partito per giocare con le rispettive Nazionali ed attende buone notizie da Diego Lopez: come riporta 'TuttoSport', il portiere spagnolo è pronto a riprendersi il posto da titolare dopo lesione al bicipite femorale destro subita nella trasferta di Parma.
M.D.F.
FONTE: CalcioMercato.it
BONAVENTURA TORNA A CASA, IN NAZIONALE VA PIRLO
Un vero colpo di sfortuna per Jack Bonaventura. Il calciatore aveva espresso tutta la sua felicità sabato sera per il suo ritorno in Nazionale, ma a causa di un infortunio dovrà rinunciare alla chiamata di Antonio Conte.
Il numero 28 rossonero soffre infatti di un risentimento muscolare alla coscia destra, come ha detto il medico dell’Italia Castellacci, e sarà quindi costretto a restare a Milanello durante la pausa. Al suo posto il ct azzurro ha convocato il centrocampista della Juventus Andrea Pirlo.
Ora Bonaventura si curerà con lo staff medico del Milan, cercando di tornare a disposizione già per la prossima partita di campionato contro l’Hellas Verona.
MILAN, PRIMA PARTITA DI CAMPIONATO SENZA SUBIRE GOL. BASTERÀ PER CONFERMARE LA DIFESA?
Quella di sabato contro il Chievo Verona è stata una partita importante per il Milan e per Filippo Inzaghi. Non solo per la vittoria e per il ritorno ai tre punti; i rossoneri infatti hanno potuto festeggiare per la prima volta in campionato il fatto di non aver subìto nessuna rete.
L’aver mantenuto la porta inviolata è dovuto anche al rientro dal primo minuto di Alex. La presenza del colosso brasiliano è sicuramente un fattore determinante: la sua esperienza nel gestire il reparto e la sua assoluta dominanza sui palloni alti danno un grande aiuto alla squadra. Accanto a lui, ed è questa la vera novità, Inzaghi ha voluto schierare un giocatore che non ha nella velocità una sua caratteristica peculiare, come era successo finora con Zapata e Bonera, ma al contrario quello più simile all’ex PSG e Chelsea, ovvero Adil Rami. Il francese non ha disputato la sua miglior partita, regalando anche un pallone sanguinoso al Chievo e permettendo così una ripartenza pericolosissima, tuttavia sembra poter fare bene in coppia con un uomo più esperto e con il quale, va ricordato, ancora deve affinare l’intesa.
Al ritorno dopo la sosta Inzaghi avrà un dubbio da sciogliere, e cioè chi schierare in coppia con l’inamovibile Alex per fermare gli attaccanti dell’Hellas Verona, in primis quel Luca Toni che già l’anno scorso con la maglia degli scaligeri ha fatto male ai rossoneri. Continuare con Rami o tornare con Zapata? Questo è il problema.
A VERONA ESSIEN SOSTITUIRÀ DE JONG
4 ammonizioni in appena 6 giornate e scatta la squalifica per Nigel De Jong che mancherà nella sfida contro l’Hellas a Verona. Inzaghi non ha un vice De Jong visto che nel precampionato da mediano quando l’olandese era in vacanza dopo il Mondiale ha quasi sempre giocato Cristante venduto al Benfica.
Un’ipotesi, difficile, è il 4-2-3-1 con Poli e Muntari, ma sono entrambi portati a buttarsi in avanti e c’è il forte rischio di scoprirsi. Più facile che Pippo invece si affidi a Michael Essien, impiegato fin ora solo in 3 spezzoni di gara. L’ex Chelsea ha giocato da mediano in estate un tempo contro il Liverpool, male, e nel Tim con la Juve, sufficiente. Per fortuna di Inzaghi Essien non giocherà con la nazionale e quindi potrà approfittare della pausa per lavorare al nuovo ruolo di vice De Jong.
FONTE: CanaleMilan.it
Verso Verona-Milan: Martic dovrebbe recuperare, seduta in palestra per Obbadi. Oggi apre la prevendita
8 ottobre 2014 16:30 Dario Pregnolato
Il Verona si appresta a ricevere il Milan al Bentegodi, mister Mandorlini ha iniziato nella giornata di ieri a preparare la partita: al centro sportivo “Il Paradiso” allenamento fra torelli, lavoro atletico e scarico in palestra.
Martic, dopo il trauma al volto subito nella partita col Genoa, ha svolto lavoro differenziato assieme a Sala e Benussi: il terzino croato dovrebbe essere a disposizione del tecnico per la partita con il Milan. Seduta in palestra, invece, per il centrocampista marocchino, Obbadi.
Assenti, oltre ai nazionali, Nico Lopez (in permesso) e Saviola, febbricitante.
Comincerà domani la prevendita dei biglietti per Verona-Milan in programma domenica 19 ottobre: i biglietti saranno in vendita su hellasverona.it per i possessori della Tessera del Tifoso “Non vi lasceremo mai”. Lunedì partirà la vendita libera attraverso il circuito VivaTicket, nei punti vendita e on-line.
Per il settore ospiti i biglietti saranno disponibili a partire da lunedì 13 fino alle 19.00 di sabato 18 ottobre, esclusivamente nei punti VivaTicket presenti sul territorio nazionale al costo di 25 euro più diritti di prevendita.
FONTE: SpazioMilan.it
GAZZETTA – BONAVENTURA NON PREOCCUPA, A VERONA CI SARA’
Angelo Taglieri 9 ott 2014
zimbio.com
Il colpo last minute del Milan, Giacomo Bonaventura, ha dovuto lasciare il ritiro di Coverciano della Nazionale in quanto ha un leggero problema muscolare. Il numero 28 rossonero, come riportato da “la Gazzetta dello Sport” in edicola oggi, non preoccupa più di tanto lo staff milanista. Ieri il giocatore ha lavorato in palestra, ma Inzaghi conta di recuperarlo per la sfida del prossimo turno di campionato contro l’Hellas Verona, squadra che fino all’ultimo giorno di mercato ha provato a prenderlo. Il direttore sportivo degli scaligeri, Sean Sogliano, accostato più volte al Milan, nutre grande ammirazione nei confronti del giocatore cresciuto nel vivaio dell’Atalanta.
LEGGO – MILAN-VERONA: POLI ED EL SHAARAWY DAL PRIMO MINUTO
Angelo Taglieri 9 ott 2014
Andrea Poli, centrocampista del Milan e della Nazionale (fonte foto: www.nanopress.it)
Il free press “Leggo”, nella sua edizione odierna, fa il punto della situazione in casa Milan in vista della sfida con l’Hellas Verona. Due infortuni stravolgono i piani di Inzaghi. Menez e Bonaventura, due dei migliori in questo inizio di stagione, sono alle prese con fastidi muscolari, verranno monitorati costantemente, ma Inzaghi non vorrebbe rischiarli, in vista della sfida con la Fiorentina. Spazio così ad Andrea Poli e Stephan El Shaarawy. Il centrocampista, dopo la panchina contro il Chievo, prenderebbe posto nel suo ruolo da mezz’ala nel 4-3-3, mentre il Faraone occuperebbe la fascia sinistra nel tridente di Inzaghi, nel quale ci sarà sicuramente Honda a destra e uno tra Pazzini e Torres al centro dell’attacco.
TUTTOSPORT – TRA EL SHAARAWY E TORRES UNO E’ DI TROPPO
Angelo Taglieri 8 ott 2014
Stephan El Shaarawy (Fonte foto: www.goal.com)
L’edizione odierna di “Tuttosport” fa il punto della situazione in casa Milan. I rossoneri, che arrivano dalla vittoria contro il Chievo per 2 a 0, in queste due settimane cercheranno di oliare i meccanismi di gioco, per ripartire alla grande contro l’Hellas Verona. Inzaghi dovrà cercare anche di risolvere il primo dilemma della stagione: El Shaarawy o Fernando Torres? Il Faraone ha dimostrato, nell’ultimo spezzone giocato contro il Chievo, di essere tornato in forma; mentre lo spagnolo sta attraversando un periodo opaco. Tutto dipenderà dal modulo per cui opterà il tecnico: con il 4-3-3 spazio ad El Shaarawy e Menez falso nueve; con il 4-2-3-1 Torres sarà il terminale offensivo, con Bonaventura largo a sinistra.
VERSO HELLAS VERONA-MILAN, IL RACCONTO DELLA SEDUTA MATTUTINA: LAVORO ATLETICO
Federico Albrizio 8 ott 2014
I ragazzi di mister Inzaghi, dopo l’allenamento di ieri pomeriggio, sono tornati al lavoro al centro sportivo di Milanello questa mattina per la prima delle due sedute previste per oggi.
L’allenamento per buona parte della squadra si è svolto sul campo coperto. Nella prima fase riscaldamento con esercizi a secco e con ostacoli alti. Abate in questa prima parte ha lavorato con il gruppo, mentre Saponara ha svolto corsa sul perimetro del campo centrale.
Dopo la prima parte dedicata al riscaldamento, gli uomini di mister Inzaghi hanno svolto scatti sui 20 metri con e senza pesi e poi ancora esercizi con i blocchi e gli ostacoli bassi.
Ancora note sui singoli: Abate, dopo l’iniziale lavoro con i compagni, ha svolto personalizzato in palestra, mentre Mastour ha svolto degli allunghi sul campo rialzato.
Abbiati, Agazzi e Gori hanno svolto esercizi specifici per il ruolo sul campo rialzato.
I Rossoneri torneranno al lavoro questo pomeriggio alle 15.30, sempre al Centro Sportivo di Milanello.
Fonte acmilan.com.
VERSO HELLAS VERONA-MILAN, L’ALLENAMENTO ODIERNO DEI VENETI
Donato Bulfon 7 ott 2014
L’Hellas Verona, prossimo avversario del Milan in campionato, come riporta il sito ufficiale della squadra veneta, hellasverona.it, si è allenato oggi pomeriggio alle 17.00 presso lo Sporting Center “Il Paradiso” di Peschiera del Garda.
Dopo una prima fase di riscaldamento, la seduta si è concentrata sul lavoro atletico prima di terminare in palestra.
Differenziato per Jacopo Sala, Francesco Benussi e Ivan Martic mentre Mounir Obbadi ha lavorato solo in palestra. Javier Saviola non si è allenato per un qualche linea di febbre.
L’Hellas Verona domani tornerà ad allenarsi la mattina alle 10.00 e nel pomeriggio alle 17.00.
VERONA-MILAN, LA CLASSIFICA DICE CHE E’ SFIDA PER L’EUROPA
Arianna Alborghetti 6 ott 2014
Tornare in Europa. Questo il compito affidato dalla società a Pippo Inzaghi per la stagione. Ed in quest’ottica Hellas Verona-Milan, che andrà in scena il prossimo 19 ottobre dopo la sosta per le Nazionali, ha già il sapore di sfida per l’Europa. Milan e Verona sono rispettivamente al quinto e sesto posto, a pari punti (11), ma con i rossoneri in vantaggio per differenza reti (+4 contro +1). L’esito della sfida potrebbe sancire le ambizioni delle due squadre.
FONTE: PianetaMilan.it
Tra il giallo e il blu, l’azzurro!
Non sono pochi i giocatori che hanno difeso sia i colori dell'Hellas che della nazionale
Enrico Quattrin 08/10/2014
Archiviata la bella, ma sofferta vittoria di sabato contro il Cagliari grazie al gran gol siglato allo scadere da Tachsidis, l’Hellas Verona si gode il quinto posto in classifica (a 11 punti in coabitazione con il Milan) approfittando della settimana di sosta per le nazionali, impegnate nelle Qualificazioni a Euro 2016.
Pausa che, tuttavia, non farà piacere ad Andrea Mandorlini che dovrà fare a meno di ben sette giocatori. Il moldavo Ionita, i greci: Tachsidis, Moras, Christodulopulos e l’islandese Halfredsson, sono stati infatti convocati dalle proprie nazionali, mentre Gollini e Sorensen sono stati chiamati rispettivamente dall’Under 19 Italiana e dall’Under 21 Danese (il primo per il torneo “Quattro Nazioni” ed il secondo per disputare i play-off contro l’Islanda validi per le qualificazioni all’Europeo di categoria).
Tuttavia, anche se Mandorlini non starà facendo i salti di gioia, per Verona e per il presidente Setti, il fatto di avere un terzo della squadra impegnata con le rispettive nazionali è sicuramente motivo di orgoglio. Ricordiamo altresì che oltre ai sette giocatori già citati, nella propria rosa il tecnico Gialloblu può vantare anche il nazionale marocchino Obbadi (al momento infortunato) e il “capitano dei capitani” del Messico, Rafa Marquez.
Ma gli italiani in tutto questo? Gli italiani, che fanno parte della rosa dell’Hellas sono solo sei: Toni, Agostini, Brivio, Sala, Benussi e, appunto, il giovane portiere Gollini. Tuttavia, nonostante nella stagione in corso la colonia straniera del Verona sia piuttosto folta, negli ultimi 25 anni, malgrado la sentenza Bosman del 1995 e la lunga militanza del club Scaligero nelle categorie inferiori (14 anni in serie B e 4 in serie C1/Lega pro), sono stati diversi i giocatori che hanno vestito sia la casacca gialloblu che la maglia azzurra. Alcuni di questi, tra l’altro, sono addirittura diventati delle vere e proprie icone del calcio italiano.
In molti forse non ricordano infatti che nell’annata 2001-02 il Verona (allora guidato da Alberto Malesani) che retrocesse all’ultima giornata con 39 punti (dopo un girone d’andata chiuso a quota 25) dopo la sciagurata sconfitta di Piacenza del 5 maggio (quel 5 maggio…) vantava tra le sue fila: Camoranesi, Gilardino e Oddo, tre eroi di Germania 2006. I primi due furono tra i protagonisti principali del trionfo azzurro, mentre il terzo fece una breve comparsa nel 3-0 all’Ucraina nei quarti di finale. Camoranesi, Gilardino e Oddo vestirono tutti la maglia gialloblu per due stagioni (dal 2000 al 2002) prima di essere ceduti: il primo alla Juventus, il secondo al Parma ed il terzo alla Lazio.
damiano tommasiMa non sono loro gli unici giocatori che hanno vestito l’azzurro negli anni ’90-2000 ad avere avuto trascorsi nell’Hellas. Come non ricordare, infatti, il veronese doc Damiano Tommasi, perno del centrocampo (assieme a Cristiano Zanetti) della nazionale di Trapattoni al Mondiale 2002 in Giappone e Corea, e ora presidente dell’Associazione italiana calciatori. Il buon Damiano, infatti, oltre a essere cresciuto nelle giovanili gialloblu, ha vestito la maglia dell’Hellas in serie B nelle stagioni 1994-95 e 1995-96 (stagione, questa, nella quale il Verona guidato in panchina da Attilio Perotti, grazie al secondo posto dietro al Bologna di Renzo Ulivieri ottenne la promozione in serie A), prima di essere ceduto alla Roma con la quale nel 2000-01 sotto la guida Fabio Capello conquistò assieme a Totti, Batistuta, Montella e compagnia il terzo storico scudetto della storia giallorossa.
Tra gli altri ex gialloblu che hanno disputato un Mondiale con la nazionale azzurra vanno poi senz’altro ricordati: Angelo Peruzzi, Luigi Apolloni, Gianluca Pessotto e Marco Parolo. Il primo ha militato nell’Hellas Verona, in serie A, durante la stagione 1989-90 (l’ultima di Osvaldo Bagnoli alla guida degli Scaligeri) conclusasi con la sfortunata retrocessione avvenuta all’ultima giornata in quel di Cesena. Apolloni, invece, è stato perno della difesa dell’Hellas, sempre in serie A, nelle stagioni 1999-2000 e 2000-01 (sotto la guida di Prandelli il primo anno e di Perotti il secondo), mentre Pessotto ha disputato con il club scaligero il campionato di serie B 1993-94 (nel Verona allenato allora da Bortolo Mutti).
Peruzzi è sicuramente stato la dimostrazione di come la ruota della fortuna gira, anche nel calcio. L’ex portiere, tra le altre di Roma, Juventus, Inter e Lazio, ha saltato per infortunio il Mondiale di Francia ’98 dove era preannunciato come sicuro titolare della nazionale, e nonostante negli anni successivi fosse stato scalzato da Toldo e Buffon, è riuscito comunque a fine carriera, non solo a partecipare a un mondiale, ma addirittura a laurearsi Campione del Mondo (nel 2006 era infatti il terzo portiere della nazionale dietro Buffon ed Amelia).
peruzzi coppa del mondoLuigi Apolloni, oltre ad aver ottenuto numerosi successi con il Parma sia in Italia, che in Europa, ha avuto l’onore di scendere in campo nella finale (nostro malgrado amara) del Mondiale Usa ’94 contro il Brasile al Rose Bowl di Pasadena subentrando a partita in corso a Mussi. Gianluca Pessotto, dopo aver disputato un buon Mondiale nel 1998 in Francia, è stato un grande protagonista ad Euro 2000 dove oltre ad aver messo a segno uno dei quattro rigori che ci hanno permesso di superare l’Olanda nella semifinale dell’Amsterdam Arena, ha realizzato il traversone che Del Vecchio ha trasformato in rete nella finale di Rotterdam (anche questa purtroppo per noi amara) persa per 2-1 al golden gol contro la Francia. Parolo invece, talentuoso centrocampista (attualmente in forza alla Lazio) che ha militato nell’Hellas Verona nella stagione 2008-09 in Lega Pro, ha fatto parte della sfortunata spedizione azzurra che ha partecipato all’ultimo Mondiale tenutosi in Brasile.
Anche se non ha una mai disputato un Mondiale, una menzione speciale se la merita anche Romulo, grande protagonista dell’Hellas nella stagione 2013-14. Inserito da Prandelli nella lista dei 30 preconvocati nell’ultimo Mondiale, il centrocampista destro naturalizzato italiano ha tuttavia dovuto rinunciare alla maglia azzurra ed al Brasile a causa di un problema muscolare, senza tra l’altro riuscire a debuttare in una partita ufficiale.
Infine, come non ricordare Cesare Prandelli (ct azzurro nel quadriennio 2010-2014), allenatore amatissimo a Verona, capace di vincere il Campionato di serie B 1998-99 stabilendo il record di 8 vittorie di fila (record poi eguagliato dal Verona di Mandorlini nel 2011-12) e di portare, nella stagione successiva, alla salvezza i gialloblu stabilendo altresì il primato di 15 risultati utili consecutivi nel girone di ritorno.
prandelliQuindi, nonostante al momento l’Hellas Verona sia una squadra multietnica composta da giocatori di nazionalità diverse, in passato è stata comunque rampa di lancio per diversi talenti italiani poi esplosi sia a livello internazionale che mondiale. Ribadiamo comunque che tra i sei italiani che fanno parte della rosa di Mandorlini, c’è Pierluigi Gollini, portiere classe 1995 dal futuro assicurato, il quale oltre a essere stabilmente titolare tra i pali dell’Under 19 di Alberigo Evani, ha già fatto il suo debutto in serie A giocando contro il Genoa al Bentegodi e all’Olimpico contro la Roma.
In ogni caso, ai più attenti ed esperti appassionati di calcio non sarà sicuramente sfuggito che tra i giocatori che negli ultimi 25 anni hanno vestito sia la maglia gialloblu che quella azzurra, mancano all’appello due grandissimi bomber, che, oltre a vantare un palmarés pazzesco, sono stati entrambi Campioni del Mondo nel 2006: Luca Toni, attuale centravanti della squadra di Mandorlini (20 gol all’attivo nella passata stagione) e Filippo SuperPippo Inzaghi, attuale allenatore del Milan che ha militato nel Verona nella stagione 1993-94 realizzando 13 reti in 36 partite. Due giocatori entrambi nati negli anni ’70 (nel ’77 Toni e nel ’73 Inzaghi) che nonostante abbiano vinto un Mondiale assieme nel 2006, rappresentano una sorta di elastico tra il passato (non proprio) prossimo e il presente del club scaligero. Tra l’anno in cui SuperPippo ha vestito il gialloblu e la prima stagione di Toni al Verona, sono infatti passati 20 anni, 2 generazioni. Guarda caso il destino ha previsto che alla ripresa del campionato il 19 Ottobre, il prossimo avversario del Verona sia proprio il Milan allenato da Inzaghi. Vedremo se sulla panchina dei rossoneri Super Pippo riuscirà a vendicare la sconfitta subita lo scorso anno dal Milan di Allegri, alla prima giornata al Bentegodi, o se invece Luca Toni riuscirà finalmente a sbloccarsi e a segnare il suo primo gol su azione in questo campionato, portando alla vittoria l’Hellas, magari con una doppietta come fece nella passata stagione. Se sarà grande Milan o ancora fatal Verona lo scopriremo solo il 19 Ottobre, ma questa è un’altra storia.
FONTE: IlCatenaccio.es
15:11 | giovedì 09 ottobre 2014
Milan, Diego Lopez: «Non vedo l'ora di rientrare»
Il portiere ha parlato del suo ritorno in campo.
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8
MILAN DIEGO LOPEZ - Diego Lopez, portiere del Milan, ha voglia di tornare in campo. Dopo i 4 gol incassati con il Parma il portiere spagnolo è rimasto ai box per un problema fisico ma ora l'ex Real Madrid non vede l'ora di rientrare: «Ho tanta voglia di tornare a giocare - ha detto l'estremo difensore a "Milan Channel" - sono dovuto stare fuori, ma adesso ho una gran voglia di tornare e di fare bene il mio lavoro».
LE ALTRE DICHIARAZIONI - «Contro il Verona ci aspetta una gara difficile e io spero di tornare a disposizione già da lunedì. Il Verona ci farà soffrire ma dobbiamo avere fiducia in noi e nelle nostre possibilità. Sono sicuro che stiamo andando nella direzione giusta. Nelle ultime gare volevamo vincere. Abbiamo difeso bene, forse abbiamo avvertito troppo la pressione per i tre punti».
10:00 | mercoledì 08 ottobre 2014
TS: d. s. in fuga, Sogliano e gli altri
Tanti movimenti tra Verona, Genoa, Atalanta, Fiorentina e Palermo
di Michele Ruotolo - twitter:@michelenews24
VERONA GENOA ATALANTA FIORENTINA PALERMO - Chiamateli, se volete "d. s. in fuga": sono i direttori sportivi di alcune delle società più importanti del calcio italiano che, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, in questa stagione potrebbero essere sostituiti da altri colleghi. Non è un mestiere facile quello del direttore sportivo, va detto, ma negli ultimi anni il loro compito ha assunto un'importanza sempre maggiore. Verona, Genoa, Atalanta, Fiorentina e Palermo tra le altre ripensano al futuro dei propri d. s.
SOGLIANO E I SUOI FRATELLI - Sean Sogliano, d. s. dell'Hellas Verona, è per certi versi il dirigente più promettente della Serie A: lo voleva il Milan, ma per il momento è rimasto. A fine stagione potrebbe spiccare il volo altrove e al suo posto, scrive Tuttosport, potrebbe arrivare Romairone (Spezia) già sostituito a sua volta in Liguria da Angelozzi (ex Bari). Anche Stefano Capozucca, d. s. del Genoa, potrebbe salutare nuovamente i rossoblu. Dicasi lo stesso di Pierpaolo Marino, che all'Atalanta da qualche mese è in coabitazione con Sartori, ex Chievo. Potrebbe non rinnovare con la Fiorentina Daniele Pradè: al suo posto si pensa ad un ex giocatore viola, Delli Carri. Per il Palermo si parla di Pasquale Sensibile.
12:16 | martedì 07 ottobre 2014
Rafael: «Milan? Vogliamo fermarli»
Il portiere dell'Hellas Verona sull'Europa: «Prima la salvezza»
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo
HELLAS VERONA RAFAEL – Premiato come sportivo dell’anno a Villafranca, Rafael al Museo Nicolis durante la consegna del trofeo ha dichiarato: «Voglio condividere il riconoscimento con tutti i miei compagni, perché i risultati che stiamo raccogliendo sono frutto di un lavoro che viene da lontano. Solo con il loro aiuto sono riuscito a migliorare e a essere qui», ha dichiarato il portiere dell’Hellas Verona, che ha rivelato di dare il massimo in allenamento per migliorarsi e di credere nel progetto del presidente Maurizio Setti.
IL CAMMINO - L’estremo difensore brasiliano ha parlato poi tra presente e futuro: «La vittoria contro il Cagliari? Sono molto felice, era un sfida salvezza. Loro erano carichi dopo aver battuto l'Inter, noi eravamo stimolati da una sfida difficile contro calciatori molto forti. Milan? Sarà dura, loro hanno cambiato tanto e si stanno organizzando. Ci sono dei campioni, come Alex, un mio grandissimo amico. Dovremo batterlo a tutti i costi (ride, ndr). Sarà un match difficile, contro una squadra che verrà al Bentegodi per vincere. In tutti i modi proveremo a metterli in difficoltà e a fare punti», ha spiegato Rafael, che ha sottolineato anche il lavoro di mister Mandorlini in fase difensiva, oltre che le qualità del compagno di reparto Gollini.
OBIETTIVI - A proposito, invece, del sogno Europa, Rafael ha affermato: «L'obiettivo resta la salvezza, da raggiungere il prima possibile. E' lontana, ci sono tante partite da vincere e vogliamo fare bene».
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Di Gennaro: "Verona bravo a ripetersi, Toni anima della squadra"
09.10.2014 14.43 di Simone Bernabei
Il Verona veleggia al sesto posto in classifica, a quota 11 punti. Per analizzare l'inizio di campionato degli scaligeri, TuttoMercatoWeb ha contattato in esclusiva l'ex centrocampista Antonio Di Gennaro: "Considerando tutti i cambi avvenuti quest'estate nei ruoli chiave direi che la squadra sta rispettando le aspettative. Senza Iturbe e Romulo la squadra ha meno imprevedibilità, ma direi che il tutto è compensato da un'ottima solidità difensiva".
Quali sono, a suo giudizio, le note più liete della stagione?
"Tachtsidis su tutti, ha ritrovato la sua dimensione dopo campionati ad intermittenza. Mi sembra creciuto tatticamente ma soprattutto mentalmente. Pi Rafa Marquez, che nonostante alcuni errori è riuscito a calarsi perfettamente nella mentalità veronese, portando esperienza e carisma".
E Luca Toni?
"Era impossibile aspettarsi un gol ogni partita come la scorsa stagione. Luca comunque è l'anima di questa squadra nonché il leader carismatico".
Quali invece gli aspetti negativi o migliorabili?
"Pochi, in generale il Verona è meno spettacolare ma sicuramente più concreto. Aspetto Saviola, deve trovare la sua collocazione ed iniziare a carburare, ma il calcio italiano ha bisogno di gente come lui".
Chiusura con Ionita, una delle grandi sorprese di stagione...
"E' la nuova sorpresa sicuramente, ma occhio a paragonarlo a Iturbe. Ha tanta qualità, vediamo come riesce a crescere".
RASSEGNA STAMPA
Milan, Gazzetta: "Problema per Menez, prima la paura e po il sollievo"
09.10.2014 07.38 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
"Menez, paura e poi sollievo. Senza di lui non è vero Milan". Con questo titolo l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport apre la pagina dedicata alle vicende di casa Milan. Il riferimento è al risentimento al lungo adduttore destro accusato nella giornata di ieri dall'attaccante francese.
L'ex PSG, si legge, osserverà adesso qualche giorno di riposo per far riassorbire l'ematoma in cui effettuerà solo delle terapie. Nella giornata di lunedì sarà nuovamente visitato e se tutto andrà bene da martedì sarà nuovamente a disposizione dell'allenatore Filippo Inzaghi. Nulla di grave, insomma: il tecnico rossonero dovrebbe averlo a disposizione per la difficile trasferta di Verona salvo nuove complicazioni.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Inter, Roma e Verona sulle tracce di Winck dell'Internacional
08.10.2014 21.04 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Nel calcio senza frontiere per le società di calcio ogni momento è buono per inviare in giro per il Mondo i propri emissari. Obiettivo: visionare i talenti del domani. Il Brasile è, ovviamente, tappa obbligata per molti. Nel campionato verdeoro, non a caso, si trova uno dei giocatori visionati dai club di Serie A. Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione Inter, Roma e Verona avrebbero mostrato interesse per Claudio Winck, terzino destro classe 1994 dell'Internacional ed elemento della Nazionale Under20 brasiliana.
ALTRE NOTIZIE
Verona, Saviola torna in gruppo. Allenamento differenziato per tre
08.10.2014 20.34 di Alessandra Stefanelli
Allenamento pomeridiano per il Verona. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto esercitazioni tattiche, torelli e partitelle a tema. Francesco Benussi, Ivan Martic e Javier Saviola hanno svolto l'intera seduta con il gruppo. Lavoro differenziato sul campo per Jacopo Sala. Lazaros Christodoulopoulos, rientrato in anticipo dalla convocazione in nazionale, e Mounir Obbadi hanno effettuato una seduta in palestra e cure fisioterapiche. Assente, oltre ai nazionali, Nicolas Lopez, in permesso concordato con la società.
RASSEGNA STAMPA
Hellas, Corriere di Verona: "Un diesel che carbura nel secondo tempo"
08.10.2014 09.03 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Panchina lunga. Condizione atletica extralarge. E quella tenacia che, del Verona mandorliniano, è un copyright pluriennale. Si spiega così la tendenza al rialzo di un Hellas in formato diesel - scrive oggi il Corriere di Verona -. La differenza sta nei numeri, che dipingono una squadra che ha raccolto nei secondi 45' 7 degli 11 punti incamerati. L'ultimo esempio viene dalla vittoria con il Cagliari: 0-0 all'intervallo, 1-0 alla fine. E, giusto per completare il quadro, ha un punto in più della passata stagione (11 contro 10) e una difesa che ha poco meno che dimezzato il totale dei gol incassati: da 9 a 5. Se poi il diesel ti permette di consumare meno della benzina, di chilometri potrai farne ben di più.
ALTRE NOTIZIE
Attacco Milan: Inzaghi al bivio
08.10.2014 07.43 di Andrea Melli
4 presenze e 1 gol. Dopo un mese abbondante di serie A da Fernando Torres era lecito aspettarsi di più. Il giocatore più pagato della rosa rossonera dopo l'ottimo esordio di Empoli sta deludendo le aspettative dei tifosi. Lo stesso Inzaghi, che in quel ruolo preferisce un giocatore con le caratteristiche di Menez, dovrà fare delle scelte. Senza il centravanti di ruolo il Milan segna di più, in media praticamente il doppio, ma il diktat presidenziale è chiaro. Per questioni economiche e non solo lo spagnolo deve giocare titolare. Un bel problema per Pippo che a Verona si troverà di fronte a un bivio: lui o El Shaarawy dal primo minuto? Scelte obbligate invece a centrocampo, dove la squalifica di De Jong e l'infortunio di Bonaventura, costringeranno Inzaghi a schierare Essien con Muntari e Poli. Difficile infatti se non impossibile il recupero dell'ex atalantino che soffre di un risentimento al bicipite femorale destro e potrebbe rientrare per Milan-Fiorentina del 26 ottobre.
SERIE A
Milan tra numeri e certezze
08.10.2014 06.41 di Andrea Melli
Fonte: Marilena Albergo
Dopo la vittoria con il Chievo e tre punti in più in classifica, il Milan può godersi la sosta per le nazionali. Infortunio Bonaventura a parte, per ora i rossoneri sorridono guardando numeri e classifica. Sì perché il Milan in questo momento è quinto in classifica e può vantare l'attacco più prolifico della serie A, proprio come la Juventus già regina di questo campionato. Ma con la squadra di Inzaghi, in quinta posizione c'è anche il Verona di Andrea Mandorlini, prossimo avversario di Abbiati e compagni. Guardando sempre ai numeri, l'Hellas ha messo a segno molti meno gol rispetto al Milan, 6 per la precisione, incassandone però meno (5 rispetto ai 9 dei rossoneri). La formazione veneta ha ottenuto poi tre vittorie, due pareggi e una sola sconfitta, il 2-0 con la Roma. Inzaghi dovrà quindi preparare la gara con particolare attenzione a Luca Toni, uomo d'area difficile da marcare. Pippo potrà però contare sui suoi uomini migliori, come Honda. Il giapponese, che sino ad ora ha messo a segno 4 reti, ha una media gol pazzesca: il numero dieci ha infatti segnato 4 gol in 465 minuti. Meglio di lui hanno fatto Kakà (408 min.) ed El Shaarawy (423 min.). Per la sfida con il Verona dovrebbe riprendersi anche Giacomo Bonaventura. L'ex Atalanta aveva fatto preoccupare tutti lasciando il ritiro della nazionale, ma fortunatamente si tratta solo di un edema. Poi, forse, ci sarà spazio anche per El Shaarawy, grande assente di questo inizio di campionato. Non si è ancora bene capito quale sia il suo problema, probabilmente non è ancora al top della condizione e Inzaghi gli preferisce Bonaventura. Detto questo, guardando i numeri e la classifica, si può anche sorridere, ma dietro a tutto questo ci sono delle lacune che devono essere colmate. La difesa dovrà migliorare, ma gli sforzi invernali di Galliani dovranno essere rivolti esclusivamente al centrocampo. A gennaio l'ad dovrà trovare un centrocampista di qualità, naturalmente senza dimenticarsi di capitan Montolivo.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
08.10.2014
Alex e gli altri, che storie alla... Juve
Il portiere gialloblù, allora 14enne, era in squadra con il difensore milanista, Luisao e Thiago Motta
Rafael riceve il suo premio da Cesare Soprana e Silvia Nicolis
Non ce n'era per nessuno contro la Juventus San Paolo. Meglio anche di Palmeiras e Corinthians, giganti che ti concedevano un provino solo se eri un mezzo fenomeno. Rafael ed Alex si sono incrociati lì, alla Juventus, quando di anni ne avevano appena quattordici. Uno a venti minuti dal campo, l'altro a sei ore di macchina. Alex veniva da Rio de Janeiro, avanti e indietro tutti i giorni. Psv, Chelsea, Psg e Milan erano parecchio distanti ed i riflettori ancora spenti.
L'amicizia nacque ben presto, cementata soprattutto in quei pomeriggi in cui Rio sembrava lontanissima per Alex.
Meglio restare a San Paolo, tanto un letto per lui la famiglia di Rafael lo trovava sempre. Non era male quella Juventus. C'era Luisao, stella del Benfica. C'era Thiago Motta, che ritrovò Alex a Parigi due anni fa. E c'era Pinga, transitato in Italia fra Torino, Siena e Treviso. La storia è lunga.
Quei ragazzi terribili vinsero tutto a livello giovanile ma il calcio non è matematica. Fare il salto non era così scontato.
Rafael fu più fortunato, perché la Juventus lo prese dagli allievi e lo convocò con la Primavera per un torneo di prestigio, una specie di Viareggio del Brasile. Bingo. Il Santos lo notò, lo seguì, lo prese. L'anno dopo lo raggiunse Alex, di nuovo insieme dopo i due anni alla Juventus. Luisao nel frattempo aveva firmato per il Cruzeiro, Thiago Motta per il Barcellona, Pinga era già da un pezzo al Toro. Aveva fatto il suo dovere la Juventus, accademia del calcio, club fondato nel 1924 da un gruppo di italiani, dipendenti del cotonificio Crespi, chiamato così per omaggiare il titolare Rodolfo Crespi, tifoso juventino.
Al Santos era un altro calcio. Si giocava per i massimi livelli. Doveroso se in squadra avevi gente come Diego, Robinho ed Elano, altro grande amico di Rafael. Lo scudetto arrivò nel 2002. Finale guarda caso proprio col Corinthians, quel marchio che troppo spesso guardava dall'alto piccole realtà come la Juventus. Il Santos vinse 2-0 la finale di andata l'8 dicembre e 3-2 quella di ritorno sei giorni dopo. In porta nel Corinthians giocava Doni, che tre anni dopo avrebbe firmato per la Roma, più il Vampeta vecchia meteora dell'Inter. Ed in panchina quel Carlos Alberto Parreira che otto anni prima aveva trionfato col Brasile ai Mondiali negli States. Uno squadrone, ma anche il Santos non scherzava. In porta giocava Fabio Costa, ora al Sao Caetano. Rafael aveva appena vent'anni. Come Alex, sempre titolare invece, vincitore già di tre campionati ed una coppa d'Olanda quando l'amico Raf accettò la Prima Divisione dell'Hellas.
Strade diverse, anche se prima di ogni partita importante un sms fra i due ci scappava sempre. Allora come oggi. Si ritrovano durante le vacanze, si sono visti anche a Parigi per una gara di Champions. Rafael ospite di Alex. Uno in campo, l'altro in tribuna a rivedere l'amico di una vita. Sabato prossimo uno di fronte all'altro. Come in una favola.
A.D.P.
08.10.2014
«Credete in voi stessi Così si arriva in alto»
Rafael con la fidanzata Isabel alla notte del Museo Nicolis e il premio ricevuto da L'Arena FOTOEXPRESS
L'ammirazione dei papà, i sorrisi delle mamme, l'incanto dipinto negli occhi dei bambini, i piccoli calciatori di oggi che riconoscono un modello assoluto nei modi gentili e nello sguardo un po' imbarazzato di Rafael de Andrade Bittencourt. La scena è quella del Museo Nicolis di Villafranca, l'occasione la premiazione del portiere del Verona, «sportivo dell'anno» 2013 secondo la redazione de L'Arena.
APPLAUSI. Quando «Rafa» si fa largo tra la gente accompagnato dalla fidanzata Isabel - il piano alto del museo è fitto di persone - il moto di apprezzamento è collettivo.
Proprio come quando il portiere del Verona si siede tra Paola Pezzo, Osvaldo Bagnoli e il capo-settore dello sport del giornale Raffaele Tomelleri: «Abbiamo pensato di premiare la bravura di Rafael ma anche la sua serietà», racconta proprio Tomelleri, «e il modo col quale, negli otto anni qui, ha saputo convincere gli scettici sulle sue qualità, passando dalla C alla B, dalla B a superare pure l'esame della A. Lui rappresenta la Verona che vince ma anche la Verona che sa soffrire. E ora glielo possiamo confermare: sì, sei un portiere da Serie A». Applausi.
Lo stesso Rafael annuisce, quasi stupito. Poi saranno autografi a pioggia, la lunga lista di tifosi e tifose da accontentare con foto e selfie, la contemplazione diffusa che fa da scorta alla bandiera gialloblù. Il brasiliano adottato dalla città.
L'ORGOGLIO. Prima si era consumato il dialogo coi media.
Soddisfazione e orgoglio, riconoscenza e aspettative distillate con la solita naturale disponibilità, l'occhio acceso e la proverbiale modestia: «Sono molto felice», l'esordio al microfono, «perché ho fatto tantissimi anni qua con la maglia del Verona, sono riuscito ad arrivare in A e a vincere questo premio». Che «è una cosa molto importante per me. Il mio segreto? La cosa principale resta il lavoro, lo sforzo nel cercare di migliorarsi. Io ho sempre creduto nel progetto, nelle persone che c'erano prima e quelle che sono arrivate dopo. Come il presidente Setti che mi ha voluto confermare, assieme al direttore Gardini e a Sean Sogliano. Ho creduto nel progetto e i fatti mi hanno dato ragione. Perché non è mai facile vincere, noi siamo riusciti a farlo in Serie B, adarrivare in Serie A e anche quest'anno siamo partiti bene».
I bambini si affollano e Rafael non può esimersi dal dare loro il consiglio più prezioso: «Allenarsi cercando sempre di migliorarsi, ascoltando il mister, soprattutto credendo in se stessi. Così si può arrivare anche al professionismo».
NON SOLO CALCIO. Il numero uno dell'Hellas è uno di quelli che crede fermamente nel valore del gruppo.
Così dribbla con eleganza la domanda sul compagno di squadra che a sua volta avrebbe votato: «Meglio approfittare dell'occasione per condividere questo premio coi compagni e gli ex compagni, anche perché il nostro è un percorso che parte da lontano. Tutto il gruppo merita il premio, compresi staff tecnico e società».
E uno sportivo veronese, extracalcio, da segnalare? «Penso che ce ne siano tanti... Questa è una città che ti permette di fare sport in maniera importante. Io penso che tutti quelli che sono stati premiati prima di me, compreso il mister, hanno portato al massimo la spirito della competizione, l'idea di voler vincere».
ADOTTATO DA VERONA. Otto anni dopo è bello anche parlare del suo legame con la città, con l'ambiente: «Credo che negli ultimi otto anni non siano stati molti i portieri che sono rimasti fedeli alla stessa squadra», anche perché «questo è un ruolo molto delicato».
Ma «io sono molto contento di essere ancora qui», rivela, «centrando anche gli obiettivi del club. Ed è un piacere immenso essere qua a rappresentare il Verona».
E poi, guardando al campo: «Di questi anni mi sono rimaste tante bellissime immagini», racconta. «L'ultima è quella del rigore parato a Torino. Però ricordo anche le giornate della promozione in Serie B a Salerno e la promozione in A. La giornata più bella - per me ma anche per tanti compagni che hanno condiviso con me la scalata dalla C o dalla B - è stata però quella dell'esordio in A con tanto di vittoria sul Milan. Sogni europei? Chi lo sa? Il nostro obiettivo resta quello di arrivare alla salvezza, che è ancora molto lontana. Poi vedremo. Ma cercheremo di fare ancora bene perché all'Hellas c'è un gruppo fantastico con ragazzi bravissimi e so che ce la metteremo tutta».
A Villafranca ancora non si è consumata l'eco del successo al fotofinish di sabato scorso sul Cagliari: «Era molto importante vincere e noi siamo riusciti a farcela anche soffrendo. Bene: contavano i tre punti». Quanto al Milan, atteso a Verona dopo la pausa del campionato, «sarà un'altra partita molto difficile», anche perché «ci sono campioni come il mio amico Alex» che però «voglio battere a tutti i costi».
PORTA BLINDATA. Tra i segreti del nuovo Hellas, lo dicono i numeri, c'è anche l'accresciuta tenuta difensiva.
Rafael, per dire, ha subito un solo gol nelle cinque partite ufficiali disputate finora: «Siamo contenti perché su questo aspetto abbiamo lavorato tanto fin dal ritiro», dice. «Sappiamo che in A se riesci a tenere la porta inviolata è già una gran cosa. Anche perché abbiamo giocatori forti davanti che possono sempre fare gol. Ma dobbiamo cercare di mantenere i piedi per terra perché siamo partiti bene ma bisogna cercare di finire altrettanto bene».
E su Gollini, che il suo esame l'ha superato, «dico che diventerà un grandissimo portiere perché ha doti importanti ed è umile, ha iniziato a lavorare tantissimo in ritiro e ancora lo fa con grande cattiveria».
Infine le parole dolci su Hallfredsson dopo la scomparsa del papà: «Emil sta con noi da tantissimi anni, fa parte di questo gruppo. Attraversa un momento di dolore ma io gli dico che faremo il massimo per rasserenarlo. Emil deve sapere che qui c'è tanta gente che gli vuole bene: la squadra, i tifosi e tutta la gente di Verona».
Francesco Arioli
07.10.2014
Peschiera «riabbraccia» i gialloblù
Archiviata la vittoria con il Cagliari mister Mandorlini ha concesso due giorni di riposo ai gialloblù. Toni e compagni riprenderanno ad allenarsi oggi pomeriggio allo Sporting Center Paradiso di Peschiera. Da valutare le condizioni dei giocatori infortunati - l'ultimo della serie è Obbadi che si è infortunato a Roma - che non sono stati convocati nella partita con i rossoblù sardi.
IL SETTEBELLO. Sette giocatori del Verona sono stati convocati dalle rispettive Nazionali. Evangelos Moras, Panagiotis Tachtsidis e Lazaros Christodoulopoulos sono stati convocati dalla Grecia per le sfide Finlandia - Grecia e Grecia - Irlanda del Nord, gare valide per le qualificazioni a Euro 2016. Emil Hallfredsson è stato convocato dall'Islanda per le sfide Lettonia-Islanda e Islanda-Olanda, valide per le qualificazioni a Euro 2016.
Artur Ionita è uno delle grandi sorprese del Verona in questo avvio di campionato. Prove molto positive e due gol all'attivo. Il centrocampista gialloblù è stato convocato dalla Moldavia per la sfida Russia - Moldavia, anche questa valida per le qualificazioni a Euro 2016.
Pierluigi Gollini è stato convocato dall'Italia Under 20 per la sfida con la Polonia, valida per la 14a edizione del torneo «Quattro Nazioni» mentre Frederik Sorensen è stato convocato dalla Danimarca Under 21 per le partite contro l'Islanda, playoff di qualificazione a Euro 2015 e in programma venerdì 10 e martedì 14 ottobre.
07.10.2014
«Sportivo dell’anno»
L’Arena incorona Rafael
«Questo premio mi riempie di felicità, mi sento ormai di casa a Verona e mi auguro di restare qui il più a lungo possibile. Sono molto felice». Ennesimo riconoscimento per Rafael, portiere dell'Hellas che ieri al Museo Nicolis di Villafranca ha ritirato il premio di sportivo dell'anno secondo la redazione sportiva de L'Arena. Per Rafael, quarto per numero di presenze nella storia della società, un altro trofeo in bacheca dopo la scalata dalla C1 alla Serie A col Verona. «Voglio dividere questa gioia con tutti i miei compagni – ha proseguito Rafael -, veniamo da una grande vittoria come quella col Cagliari ma vogliamo guardare avanti e pensare subito al Milan. Sarà una partita difficilissima, ma certo non partiamo battuti». Alla serata di Villafranca presenti, oltre a Rafael, tante altre leggende e campioni dello sport veronese. Da Osvaldo Bagnoli fino alla due volte campionessa olimpica Paola Pezzo.
Alessandro De Pietro
06.10.2014
Le Nazionali chiamano, sette preparano la valigia
Un «settebello» gialloblù in giro per l'Europa. Sono stati convocati sette giocatori dell'Hellas per le rispettive Nazionali e Mandorlini ritroverà i suoi ragazzi la prossima settimana.
TRE IN GRECIA. Evangelos Moras, Panagiotis Tachtsidis e Lazaros Christodoulopoulos sono stati convocati dalla Grecia per le sfide Finlandia - Grecia e Grecia - Irlanda del Nord, gare valide per le qualificazioni a Euro 2016 e in programma rispettivamente sabato 11 - ore 20.45, Olympic Stadium, Helsinki - e martedì 14 ottobre, alle 20.45, al Pireo, Atene.
CON L'ISLANDA. Emil Hallfredsson è stato convocato dall'Islanda per le sfide Lettonia-Islanda e Islanda-Olanda, valide per le qualificazioni a Euro 2016 e in programma rispettivamente venerdì 10 - ore 20.45, Stadions Skonto, Riga - e lunedì 13, alle ore 20.45, allo stadio Laugardalsvöllur di Reykjavik.
SFIDA ALLA RUSSIA. Artur Ionita è uno delle grandi sorprese del Verona in questo avvio di campionato. Prove molto positive e due gol all'attivo. Il centrocampista gialloblù è stato convocato dalla Moldavia per la sfida Russia - Moldavia, valida per le qualificazioni a Euro 2016 in programma domenica 12 ottobre, alle 18, all'Otkrytie Arena di Mosca.
L'AZZURRINO. Pierluigi Gollini è stato convocato dall'Italia Under 20 per la sfida con la Polonia, valida per la 14a edizione del torneo «Quattro Nazioni» in programma giovedì 9 ottobre alle 18.30 al Lublin Stadium di Lublin.
VERSO EURO 2015. Frederik Sorensen è stato convocato dalla Danimarca Under 21 per le partite contro l'Islanda, playoff di qualificazione a Euro 2015 e in programma venerdì 10 (ore 18, Aalborg Stadium, Aalborg), e martedì 14 ottobre, ore 18.15, allo stadio Laugardalsvöllur di Reykjavik.
06.10.2014
Emil, il dolore per papà «Grazie, eravate vicini»
VERONA. Un ricordo di suo padre che non c'è più. Ed un abbraccio a Verona, che tanto gli è stata vicina in questi giorni. Emil Hallfredsson ha voluto racchiudere in una lettera appassionata le ultime settimane di sofferenza per la scomparsa del papà Hallfredur, da tempo malato.
«Sono partito con le lacrime in mano, le stringevo fra le dita. Ma in mezzo alle lacrime, piene di dolore - si legge nella lettera - avevo la speranza che la vita tornasse a scorrere per mio papà. Vederlo negli occhi, stringerlo a me e tornare a camminare fianco a fianco. Sono un figlio, in fondo. Che soffre, che piange, che ama, che avrebbe voluto che suo papà avesse vissuto ancora per condividere tante altre gioie insieme... Lo volevo, sì, ma a poco a poco ho capito che non sarebbe successo ... Un figlio che oggi vuole abbracciare coloro che hanno reso questo momento un po' meno triste, provando ad asciugare le lacrime mie e della mia famiglia. Gli amici, i miei compagni, gli allenatori, la dirigenza e i tifosi. La mia famiglia vi ha sentito vicini, stretti attorno a noi, al nostro dolore, alla nostra silenziosa sofferenza. Non sono un tipo di tante parole, in questi anni avete imparato a conoscermi. Oggi, per l'affetto che mi avete dato, mi sento ancora più orgoglioso di essere un figlio che vuole abbracciarvi e ringraziarvi tutti. Mi resta un ultimo pensiero, e per mio papa che da lassù continuerà a fare il tifo x me, mi mancherai. Con il cuore, tuo Emil».
05.10.2014
Hellas, meglio di un anno fa
E le Nazionali ne vogliono 7
VERONA. Il Verona di oggi corre più forte di quello di ieri. La vittoria contro il Cagliari e gli 11 punti in classifica sono un inizio ancora migliore dell'avvio dell'Hellas nella passata stagione, che partì con 10 punti nelle prime sei giornate con le vittorie contro Milan, Sassuolo e Livorno, oltre al pari di Torino. Il Verona venne sconfitto in casa di Roma e Juventus. Meglio l'ultimo Hellas con i successi contro Palermo, Torino e Cagliari più i pareggi con Atalanta e Genoa.
Sette i giocatori del Verona convocati dalle varie selezioni nazionali, cinque dei quali impegnati in gare di qualificazione ad Euro 2016. Moras, Tachtsidis e Christodoulopoulos saranno con la Grecia per le partite in Finlandia, ad Helsinki, e ad Atene con l'Irlanda del Nord in programma rispettivamente sabato 11 e martedì 14 ottobre. Venerdì e lunedì prossimo in campo Emil Hallfredsson con l'Islanda, di scena prima a Riga con la Lettonia e poi a Reykjavik contro l'Olanda. Domenica prossima Artur Ionita sarà a Mosca per affrontare la Russia con la sua Moldavia. L'Italia Under 20 ha chiamato Pierluigi Gollini per il torneo “Quattro Nazioni” per l'incontro di giovedì a Lublin con la Polonia. Con l'Under 21 danese Frederik Sorensen, convocato per le partite di venerdì 10 e martedì 14 ottobre nella doppia sfida con l'Islanda per i playoff di qualificazione ad Euro 2015. L'andata ad Aalborg, il ritorno a Reykjavik.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Tachtsidis, è suo il "Mastino del Bentegodi" con il Cagliari
Postata il 09/10/2014 alle ore 12:21
Verona - Un gol che vale tanto, anzi tantissimo, soprattutto per Panagiotis Tachtsidis. Parliamo del colpo di genio che ha piegato il Cagliari all’ultimo minuto e ha regalato i 3 punti alla squadra di Andrea Mandorlini. Con questa fantastica prodezza, il centrocampista gialloblù conquista anche il titolo di “Mastino del Bentegodi”. Ed è un gol che vale davvero doppio, perché Tachtisidis, grazie ai 28 voti ottenuti contro i rossoblu, supera Luca Toni al vertice della classifica generale del concorso promosso per la sedicesima stagione consecutiva dal mensile di Confcommercio Verona “Il Commercio Veronese” in collaborazione con Hellas Verona FC.
"Il Mastino del Bentegodi" si può votare entro e non oltre il mercoledì sera successivo alla partita di campionato, in due soluzioni: compilando l'apposito format presente nel sito internet www.hellasverona.it oppure inviando una e-mail con i propri riferimenti (nome, cognome, recapito telefonico) e il nome del giocatore prescelto all'indirizzo ilcommercioveronese@confcommercioverona.it. E' possibile esprimere un solo voto per partita. Sorprese a fine stagione, per coloro che avranno partecipato all'iniziativa: saranno estratti tre nominativi di tifosi fortunati che riceveranno dei prestigiosi premi messi in palio dall'Hellas Verona. Da Marasco (vincitore della stagione 1999-2000) a Laursen (2000-2001), da Mutu (2001-2002) ad Adailton (2002-2003) e a Gomez Taleb (2011-2012). Fino a Toni. Chi sarà il suo erede?
Classifica "Il Mastino del Bentegodi" contro il Cagliari:
1) Tachtsidis 28 voti
2) Jankovic 13 voti
3) Ionita 11 voti
4) Rafael 11 voti
5) Toni 10 voti
6) Agostini 8 voti
7) Campanharo 5 voti
7) Marquez 5 voti
9) Hallfredsson 3 voti
9) Moras 3 voti
11) Gomez Taleb 1 voto
Ufficio Stampa
Jankovic: "Verona, pronto per altri assist" / VIDEO
Postata il 08/10/2014 alle ore 21:00
Lugagnano di Sona (Verona) - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Bosko Jankovic, rilasciate durante l'intervista esclusiva alla trasmissione "Questo è il Verona" in onda sulla official radio RadioBellla&Monella.
MOMENTO POSITIVO, ASPETTIAMO IL MILAN
"Contro il Cagliari l’importante era fare tre punti, loro sono un avversario molto forte, come abbiamo potuto vedere nel primo tempo. Avrebbero potuto vincere ma poi abbiamo segnato: sono molto contento. Adesso il Milan? È troppo presto per parlare della partita contro il Milan, mancano ancora molti giorni. Sarà senza dubbio un match molto importante, perché noi siamo in un ottimo momento ma giochiamo contro un Milan che non è più quello degli ultimi anni. Dobbiamo rispettare tutti senza avere paura di nessuno: li abbiamo già battuti una volta, perché non provarci di nuovo? Io sono pronto, l’hanno scorso ho fatto anche l’assist! A me piace giocare di esterno, mi piace usare anche quella parte del piede...".
A VERONA MI SENTO A CASA
"Qui sto molto bene. Mi sono integrato velocemente con i nuovi compagni. Non ho mai avuto una squadra così: questo gruppo ha qualcosa che gli altri non hanno, siamo sempre uniti. Non abbiamo mai litigato tra di noi, neanche lo scorso anno. È un segnale molto importante. Scherziamo molto in squadra, specialmente i “vecchi” come me, Agostini e Toni. In particolare Luca è uno splendido ragazzo che ti aiuta sempre nei momenti di difficoltà, questa atmosfera è anche merito suo. Dobbiamo continuare su questa strada. Io ho avuto molti compagni forti al Genoa, come Borriello, Frey e Milito, ma il gruppo non era così ben amalgamato come questo. Ciò si vedeva anche in campo tant'è che due anni fa avevamo rischiato la retrocessione: qui è diverso. Prima che grandi calciatori bisogna avere un grande gruppo. Marquez e Saviola? Sono davvero grandi campioni. Marquez in particolare ha moltissima esperienza e aiuta i compagni, stiamo subendo molti meno gol dello scorso anno. È presto per parlare, ma per ora va bene: abbiamo preso solo cinque gol in sei partite, non è male. Il mio rapporto con Mandorlini? Ho un buon feeling con lui, è un ottimo allenatore, questo gruppo e questi risultati sono merito suo. Partenza positiva già in ritiro? È vero, mi sentivo più forte soprattutto mentalmente. Non voglio passare da Verona come un calciatore "normale", voglio lasciare un segno qui. Non posso promettere cinque, dieci o quindici gol, ma voglio aiutare la squadra a fare più punti possibili. Non abbiamo nomi roboanti ma tanti buoni elementi. Io mi sacrifico molto anche in fase difensiva, non è facile fare su e giù svariate volte per tutti i 110 metri del campo".
IO, BOSKO JANKOVIC
"Quando avevo 7-8 anni, giocavo sempre e amavo la Stella Rossa. Sono andato a fare un provino con loro: eravamo un centinaio di bambini, e dopo 15 minuti avevo dribblato talmente tanti avversari che mi hanno preso. Mi hanno detto che lì non c'entravo niente e che dovevo andare subito nella prima squadra (ride, ndr). Poi ho fatto tutta la trafila delle giovanili fino ad arrivare alla prima squadra. L’infortunio? Non è stato facile, solo la mia famiglia sa cosa ho passato. Venivo da ottime annate, quell'estate erano stati venduti Milito e Thiago Motta e mi avevano detto che avrei dovuto essere uno dei protagonisti della stagione successiva. Poi però mi sono fatto male in amichevole contro la Reggiana, un brutto infortunio al ginocchio che mi ha tenuto fuori cinque mesi. Sono rientrato e ho fatto un paio di partite, fino alla sfortunata notte di San Siro: sono entrato a freddo per sostituire un compagno e mi sono fatto male di nuovo. Così sono tornato a Barcellona dal mio dottore: non avrei più potuto avere ricadute perché stavolta lo stop sarebbe durato 8 mesi. Io però ho un carattere forte, quello che è passato è passato, non devo più guardare indietro. La Nazionale? Giocare nella Serbia è sempre un onore per me, in carriera avrei potuto fare il doppio delle presenze. Non voglio parlare male di nessuno, ma la Serbia, sia come Nazionale che come Paese, non ha molte cose positive in questo momento e mancano i risultati calcistici. La mia Nazionale è mancata sia all’ultimo Europeo che all’ultimo Mondiale: a Euro 2016 dobbiamo esserci per forza. Il problema è che i calciatori forti ci sarebbero, come Ivanonic, Kolarov e Matic. Per quanto mi riguarda, secondo me qualcuno non mi considera abbastanza. Spero che le cose cambino e di avere nuove chances".
STOJKOVIC E TOTTI
"Il mio idolo? Rimane Dragan Stojkovic, lui per la Serbia ha fatto molto, e anche qui a Verona ha mostrato le sue qualità nonostante gli infortuni. Ha giocato anche nella Stella Rossa, la mia squadra del cuore, e l’ho sempre seguito anche quando era all'Olympique Marsiglia. Poi ho ripercorso i suoi passi al Verona, che è uno dei club più importanti in Italia, con tifosi che mi ricordano quelli della Stella Rossa. Mi piacciono moltissime cose di Verona. Il giocatore italiano più forte? Direi Totti. Mi piace molto e penso sia il più forte".
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 08/10/2014 alle ore 18:43
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto esercitazioni tattiche, torelli e partitelle a tema.
Francesco Benussi, Ivan Martic e Javier Saviola hanno svolto l'intera seduta con il gruppo. Lavoro differenziato sul campo per Jacopo Sala. Lazaros Christodoulopoulos, rientrato in anticipo dalla convocazione in nazionale, e Mounir Obbadi hanno effettuato una seduta in palestra e cure fisioterapiche. Assente, oltre ai nazionali, Nicolas Lopez, in permesso concordato con la società.
Questa settimana le sedute saranno aperte al pubblico.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Giovedì 9 ottobre: seduta pomeridiana (ore 16.30)
Venerdì 10 ottobre: seduta pomeridiana (ore 17)
Sabato 11 ottobre: seduta mattutina (ore 10.30)
Domenica: riposo
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico. Il programma completo verrà ufficializzato successivamente.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta mattino
Postata il 08/10/2014 alle ore 12:38
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento e circuiti di forza in palestra.
Cure fisioterapiche per Mounir Obbadi. Assenti, oltre ai nazionali, Nicolas Lopez, in permesso concordato con la società, e Javier Saviola, per un leggero stato febbrile.
Questa settimana le sedute saranno aperte al pubblico.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Mercoledì 8 ottobre: seduta pomeridiana (ore 17)
Giovedì 9 ottobre: seduta pomeridiana (ore 17)
Venerdì 10 ottobre: seduta pomeridiana (ore 17)
Sabato 11 ottobre: seduta mattutina (ore 10.30)
Domenica: riposo
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico. Il programma completo verrà ufficializzato successivamente.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 07/10/2014 alle ore 19:08
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, lavoro atletico e scarico in palestra.
Lavoro differenziato sul campo per Jacopo Sala, Francesco Benussi e Ivan Martic, mentre Mounir Obbadi ha effettuato una seduta in palestra. Assenti, oltre ai nazionali, Nicolas Lopez, in permesso concordato con la società, e Javier Saviola, per un leggero stato febbrile.
Questa settimana le sedute saranno aperte al pubblico.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Mercoledì 8 ottobre: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 17)
Giovedì 9 ottobre: seduta pomeridiana (ore 17)
Venerdì 10 ottobre: seduta pomeridiana (ore 17)
Sabato 11 ottobre: seduta mattutina (ore 10.30)
Domenica: riposo
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico. Il programma completo verrà ufficializzato successivamente.
Ufficio Stampa
Rafael: "Questo premio lo dedico a tutto il gruppo"
Postata il 07/10/2014 alle ore 00:00
Villafranca (Verona) - Le dichiarazioni del portiere gialloblù, Rafael, premiato come sportivo dell'anno e rilasciate al Museo Nicolis durante la consegna del trofeo.
FELICE DEL PREMIO
"Sono felice di ricevere questo premio, conquistato indossando la maglia del Verona. Dopo 7 anni sono riuscito ad arrivare in Serie A, e questo è importante per me. A chi darei io il premio? E' diffiicile parlare dei singoli. Voglio condividere il riconoscimento con tutti i miei compagni, perché i risultati che stiamo raccogliendo sono frutto di un lavoro che viene da lontano. Tutto il gruppo si merita il riconoscimento, voglio dividerlo con chiunque, compresi staff e società, è il minimo che posso fare. Solo con il loro aiuto sono riuscito a migliorare e a essere qui. Quale sportivo ammiro? Ce ne sono tanti che cercano di migliorarsi, e questa città ti permette di fare sport a livello importante. Tutti quelli che sono stati premiati hanno portato in alto il sano spirito di competizione e di vittoria".
LAVORO AL MASSIMO PER MIGLIORARE
"Il mio segreto? La cosa principale è il lavoro e cercare di migliorarsi allenamento dopo allenamento. Io ho sempre creduto nel progetto, nelle persone che c'erano prima e in Setti, Gardini e Sogliano. Sono felice di averlo fatto. Non è mai facile vincere, e noi siamo riusciti a farlo in Serie B e quest'anno stiamo facendo bene. Un consiglio ai tanti ragazzi presenti? Impegnarsi e credere in se stessi. Si può sempre arrivare al grande salto se si ha fiducia e si cerca di migliorare ascoltando i vari consigli".
CHE EMOZIONE LA SERIE A CON IL VERONA
"Verona mi ha adottato. Sono qui da tanti anni, forse uno dei pochi portieri ad essere rimasto in una squadra per molto tempo. Il mio è un ruolo delicato, sono felice di indossare questa maglia per arrivare a raggiungere gli obiettivi della società. Lo abbiamo sempre fatto e cercheremo di arrivarci anche quest'anno. L'emozione più grande di questi anni? L'ultima sicuramente è il rigore parato contro il Torino. E' stata una gioia immensa. Poi ci sono tanti ricordi, dalla promozione in Serie B, ottenuta a Salerno, fino al raggiungimento della Serie A. Per me, l'esordio nella massima categoria dopo tanti anni di gavetta è stata un'emozione".
TRA PRESENTE E FUTURO
"La vittoria contro il Cagliari? Sono molto felice, era un sfida salvezza. Loro erano carichi dopo aver battuto l'Inter, noi eravamo stimolati da una sfida difficile contro calciatori molto forti. Siamo riusciti a vincere, questo è l'importante. La partita con il Milan? Sarà dura, loro hanno cambiato tanto e si stanno organizzando. Ci sono dei campioni, come Alex, un mio grandissimo amico. Dovremo batterlo a tutti i costi (ride, ndr). Sarà un match difficie, contro una squadra che verrà al Bentegodi per vincere. In tutti i modi proveremo a metterli in difficoltà e a fare punti. La nostra difesa? Mandorlini ci ha lavorato molto, dal ritiro, per abbassare il numero di gol subiti. Mantenere la porta inviolata è una fattore positivo, e con i nostri attaccanti possiamo sempre segnare. Teniamo i piedi per terra e pensiamo a continuare così. Gollini? Si è messo subito in mostra, è giovane e ha qualità importanti. Sono convinto che diventerà un grande portiere, è umile e lavora con grande cattiveria. Questa è una cosa importante per tutti quelli che vogliono arrivare. Noi in Europa? L'obiettivo resta la salvezza, da raggiungere il prima possibile. E' lontana, ci sono tante partite da vincere e vogliamo fare bene. C'è un gruppo fantastico, formato da ragazzi bravissimi e cercheremo di arrivare in alto".
TUTTI CON EMIL
"Emil è con noi da tanti anni. Noi gli siamo rimasti vicini, lo abbiamo abbracciato in un momento di dolore. Lo faremo stare bene e tranquillo, deve stare sereno e sapere che tifosi e calciatori provano molto affetto per lui".
Ufficio Stampa
Emil - La lettera di un figlio
Postata il 06/10/2014 alle ore 12:45
le stringevo fra le dita.
Ma in mezzo alle lacrime, piene di dolore,
avevo la speranza che la vita tornasse a scorrere per mio papà.
Vederlo negli occhi, stringerlo a me e tornare a camminare fianco a fianco.
Sono un figlio, in fondo.
Che soffre, che piange, che ama,
che avrebbe voluto che suo papà avesse vissuto ancora per condividere tante altre gioie insieme.
Lo volevo, sì, ma a poco a poco ho capito che non sarebbe successo.
Un figlio che oggi vuole abbracciare coloro che hanno reso questo momento un po' meno triste,
provando ad asciugare le lacrime mie e della mia famiglia.
Gli amici, i miei compagni, gli allenatori, la dirigenza e i tifosi.
La mia famiglia vi ha sentito vicini,
stretti attorno a noi, al nostro dolore, alla nostra silenziosa sofferenza.
Non sono un tipo di tante parole, in questi anni avete imparato a conoscermi.
Oggi, per l'affetto che mi avete dato,
mi sento ancora più orgoglioso di essere un figlio che vuole abbracciarvi e ringraziarvi tutti.
Mi resta un ultimo pensiero.
È per mio papà che da lassù continuerà a fare il tifo per me,
mi mancherai.
Con il cuore, tuo Emil
Nazionali: 7 gialloblù convocati
Postata il 05/10/2014 alle ore 12:05
Verona - Sono 7 i calciatori dell'Hellas Verona convocati dalle rispettive Nazionali.
EVANGELOS MORAS, PANAGIOTIS TACHTSIDIS E LAZAROS CHRISTODOULOPOULOS: convocati dalla Grecia per le sfide Finlandia-Grecia e Grecia-Irlanda del Nord, valide per le qualificazioni a Euro 2016 e in programma rispettivamente sabato 11 (ore 20.45, Olympic Stadium, Helsinki) e martedì 14 ottobre (ore 20.45, Pireo, Atene).
EMIL HALLFREDSSON: convocato dall'Islanda per le sfide Lettonia-Islanda e Islanda-Olanda, valide per le qualificazioni a Euro 2016 e in programma rispettivamente venerdì 10 (ore 20.45, Stadions Skonto, Riga) e lunedì 13 (ore 20.45, stadio Laugardalsvöllur, Reykjavik).
ARTUR IONITA: convocato dalla Moldavia per la sfida Russia-Moldavia, valida per le qualificazioni a Euro 2016 in programma domenica 12 ottobre (ore 18) all'Otkrytie Arena di Mosca.
PIERLUIGI GOLLINI: convocato dall'Italia Under 20 per la sfida Polonia-Italia, valida per la 14a edizione del torneo "Quattro Nazioni" e in programma giovedì 9 ottobre (ore 18.30) al Lublin Stadium di Lublin.
FREDERIK SORENSEN: convocato dalla Danimarca Under 21 per le sfide contro l'Islanda, playoff di qualificazione a Euro 2015 e in programma venerdì 10 (ore 18, Aalborg Stadium, Aalborg), e martedì 14 ottobre (ore 18.15, stadio Laugardalsvöllur, Reykjavik).
Ufficio Stampa
Primavera TIM: Cesena-Hellas Verona 3-0
Postata il 04/10/2014 alle ore 15:00
Cesena - Sabato amaro per la Primavera dell'Hellas Verona. Grande rammarico per i ragazzi di Massimo Pavanel, perché la sconfitta fa male. Soprattutto nel punteggio: 3 a 0 in favore del Cesena allenato da Angelini. Ma non è tutto così da dimenticare. Dopo un primo tempo con molte imprecisioni, l’Hellas Verona ha reagito con carattere e determinazione: il secondo tempo ha regalato buoni spunti e una prestazione di cuore. Troppo tardi, i bianconeri vincono con qualità. Ecco la seconda sconfitta nel campionato Primavera TIM per l'Hellas Verona. Ora, testa alla prossima partita. Per un riscatto immediato.
CESENA-HELLAS VERONA 3-0
Marcatori: 13' pt Valzania, 27' pt Moncini, 39' st Pierfederici.
Primo tempo
1' Partiti
4' Bearzotti ci prova dalla lunga distanza, tiro parato da Iglio
13' GOL Indecisione tra Perini e Ferrari nell'area piccola, Valzania ne approfitta e ruba palla: diagonale vincente che sblocca il risultato
19' Angolo di Bearzotti, svetta Fares che non impensierisce Iglio
23' Guizzo di Fares dal cuore dell'area di rigore, il tiro si spegne sul fondo
27' GOL Al limite dell'area di rigore, Moncini stoppa di petto e con il destro batte Ferrari
47' Finisce il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
5' Moncini pericoloso con un bel tiro da fuori, Ferrari si distende e para
14' Tentardini calcia una punizione dalla trequarti: palla tesa in mezzo, Fares anticipato di poco
26' Cross dalla trequarti, Fares controlla dentro l'area piccola e calcia a lato di pochissimo
27' Moncini entra in area di rigore, con un pallonetto supera Ferrari: salva tutto Gilli
39' GOL Pierfederici s'invola e tutto solo batte Ferrari con un diagonale potente e preciso
40' Fares ci prova dalla distanza, palla fuori di poco
43' Colpo di testa di Boni sugli sviluppi di un corner: il tiro si spegne fuori sulla destra del portiere
49' Finisce la partita
CESENA (4-3-3): Iglio; Zamagni, Venturini, Saporetti, Fabbri; Yabre, Gaiola, Valzania (dal 31' st Pierfederici); Severini (dal 15' st Dal Monte), Moncini, Mordini (dal 12' st Gasperi).
A disposizione: Carroli, Fagioli, Pompei, Magrini, Bartolini, Raffini, Pollino, Vitellaro, Maiorana.
All.: Angelini.
HELLAS VERONA (4-3-3): Ferrari; Perini, Rossi, Boni, Tentardini (dal 23' st Gilli); Checchin (dal 36' st Dagnoni), Salifù, Guglielmelli; Bearzotti, Fares, Miketic (dal 7' st Speri).
A disposizione: Nervo, Moretto, Miron, Boateng, Piccinini, Sall, Ocelka, Kaxviropoulos.
All.: Pavanel.
NOTE. Espulsi: Salifù al 33' pt e Fabbri al 35' st. Ammonito: Gaiola.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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...DELLA SERIE FACCIAM RIDERE I POLLI, il neopresidente della FIGC Carlo TAVECCHIO è stato squalificato 6 mesi dalla UEFA per le famigerate frasi razziste sui giocatori di colore! Meglio tardi che mai ma, come dise sempre me mama, L'era bèla da vedar! e adesso teniamoci un degno rappresentante del nostro malandato paese ai vertici del calcio tricolore... Una bella pubblicità davvero...
L'atleta bandita dalle gare femminili: "Ha livelli di testosterone pari agli uomini"
Dutee Chand, giovane campionessa indiana dei 100 metri, bandita dalle gare femminili perché il suo organismo secerne livelli di testosterone così alti da farla rientrare, secondo i parametri dell'atletica internazionale, nella categoria uomini, «soffre di iperandrogenismo, che generalmente colpisce il 5-10% delle ragazze in età fertile, causato soprattutto dalla sindrome dell'ovaio policistico. Ma esistono anche forme più estreme, che si registrano nello 0,3% delle donne, riconducibili a disfunzioni delle ghiandole surrenali e che fanno produrre fino a 10-12 volte ormoni maschili rispetto alla norma. E sono disturbi più comuni nei Paesi dove avvengono matrimoni fra consanguinei, come appunto l'India». A spiegarlo è Rossella Nappi, professore associato di Ostetricia e Ginecologia all'Irccs Policlinico San Matteo e Università di Pavia.
Ma Dutee, che ha presentato ricorso al Tribunale dello sport in Svizzera contro la decisione di escluderla dalle gare femminili, pur essendo stata sottoposta a tutti gli esami per verificare il
suo genere, è un caso ancora più singolare perché «solitamente l'iperandrogenismo severo conferisce anche segni estetici evidenti, mentre lei appare bella e femminile - sottolinea l'esperta - si tratta quindi di un caso che rientra in quelle condizioni molto rare, in cui c'è un difetto a livello enzimatico. In genere, poi, oltre all'aspetto esteriore, l'iperandrogenismo severo si accompagna a massa muscolare profondamente ipertrofica. È chiaro che se si va a somministrare qualsiasi tipo di terapia anti-androgenetica, si andrà a influire anche sui muscoli» e questo per l'atleta non è positivo.
Insomma, «esistono tantissimi sottotipi di deficit di questo tipo, tutti piuttosto rari, ma in genere curabili: forse non l'hanno curata per non sottrarle potenza muscolare. Questo, d'altronde, è anche il motivo per cui molti atleti ricorrono al doping con anabolizzanti».
Bianchi, bollettino choc: "Danno neuronale diffuso". La famiglia: "Lesioni permanenti"
"Danno neuronale diffuso". "Lesioni permanenti". Un danno al sistema dei neuroni «diffuso»: è questa la prima definizione delle conseguenze dell'incidente di Jules Bianchi, secondo quanto annunciato tramite il sito della Marussia dalla famiglia del pilota francese.
COMUNICATO CHOC Nel comunicato si parla di «danno assonale diffuso, è in condizioni critiche ma stabili»: gli assoni sono i conduttori che trasmettono il segnale elettrico tra i neuroni. Nella maggior parte dei casi il danno assonale causa interruzioni permanenti e irreversibili.
LA FAMIGLIA "MOMENTO DIFFICILE" «Questo è un momento molto difficile per la nostra famiglia, ma i messaggi di sostegno e affetto per Jules da tutto il mondo sono fonte di grande conforto per noi». Si apre così il messaggio che la famiglia di Bianchi ha diffuso tramite il sito della Marussia, in collaborazione con il Medical Center di Mie (Giappone) dove il pilota francese è ricoverato da domenica, dopo l'incidente sul percorso di Suzuka. «Jules rimane nel reparto di terapia intensiva - si legge - Ha subito un danno assonale diffuso ed è in condizioni critiche ma stabili. I medici dell'ospedale stanno fornendo le cure migliori e siamo grati per tutto quello che hanno fatto per Jules dopo il suo incidente».
La famiglia del pilota ringrazia anche «per la presenza del professor Gerard Saillant, Presidente della Commissione medica FIA, e del professor Alessandro Frati, neurochirurgo dell'Università degli Studi di Roma 'La Sapienzà, giunto in Giappone su richiesta della Ferrari. Sono arrivati in ospedale oggi e si sono incontrati con il personale medico responsabile del trattamento di Jules».
Andrea De Cesaris, il pilota romano che faceva sognare come Villeneuve
ROMA - Oltre 200 Gran premi disputati al volante di una Formula 1, sulle piste di tutto il mondo, una serie interminabile di incidenti, non lo avevano scalfito. Una tragica fatalità, mentre si trovava in sella a una moto, ha stroncato la vita di Andrea De Cesaris, che aveva compiuto 55 anni nello scorso maggio.
In un giorno drammatico per l'automobilismo sportivo, e in particolare per la F1, l'ex pilota romano ha visto fermare definitivamente la propria corsa nella periferia nord della sua amata Roma. Il debutto nel 'circus' risale al 1980. Come molti suoi colleghi proveniva dal mondo del karting. La sua aggressività era nota, tanto da fargli meritare l'appellativo di “Mandringo”. Il primo Gp lo disputa in Canada, sul circuito di Montreal, al volante dell'Alfa Romeo 179C: del team fa parte anche Bruno Giacomelli. Dopo un'impressionante qualifica (8/o in griglia), De Cesaris è costretto al ritiro per un problema al cambio.
Nel 1981 De Cesaris viene ingaggiato dalla McLaren, passata sotto la guida di Ron Dennis e del ds John Barnard. Il suo compagno di scuderia è l'esperto irlandese John Watson. Non sarà un'esperienza da ricordare, soprattutto per i numerosi incidenti. Nel Gp di San Marino, a Imola, De Cesaris conquista al termine della gara un prezioso 6/o posto. È il suo primo piazzamento a punti in F1. Successivamente viene sostituito da Niki Lauda, al rientro in F1 dopo due titoli iridati con la Ferrari. Conclusa la deludente stagione 1981 alla McLaren, De Cesaris torna all'Alfa Romeo, il team che lo aveva lanciato in F1 un anno prima. È un grande rientro.
Al Gp degli Stati Uniti, De Cesaris conquista la prima e unica pole della carriera, proprio davanti a Lauda. In gara, però, lo ferma il solito incidente. La sua carriera in F1 si chiude nel 1994, sull'Alfa Romeo (con la quale conquista un secondo posto nel Gp del Sudafrica 1983), ma aveva anche guidato la Ligier, la Minardi, la Brabham, la Dallara, la Rial, la Jordan, la Tyrrell e una Sauber. Oggi la sua ultima corsa, interrotta tragicamente nei pressi della Bufalotta.
FONTE: Leggo.it
Frasi razziste, Uefa squalifica sei mesi Tavecchio. Figc: "Non faremo ricorso"
Il provvedimento dopo le parole usate dal uno della Figc in sede di presentazione della candidatura. Non potrà partecipare alle commissioni del massimo ente calcistico europeo e non sarà presente al congresso che si terrà a marzo 2015. Potrà rappresentare gli azzurri in campo internazionale. Il commento: "Per me non cambia nulla"
ROMA - Sei mesi di squalifica-inibizione per Carlo Tavecchio da parte dell'Uefa. Costano care al presidente della Figc le frasi razziste pronunciate in sede di presentazione alla sua candidatura. Ora non potrà partecipare per 6 mesi a commissioni Uefa e non sarà presente al congresso a marzo 2015. Resta ferma però la sua capacità di rappresentare la Figc in campo internazionale anche per le gare degli azzurri. "Le decisioni non si commentano, si eseguono e si rispettano. Ma non cambia nulla riguardo la mia posizione in Figc", è il primo commento del numero uno del calcio italiano.
Il presidente della Figc, parlando alla Lega Dilettanti anche sulla questione stranieri, era incorso in una gaffe che aveva creato una infinità di polemiche: "Le questioni di accoglienza sono una cosa, quelle del gioco un'altra. L'Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che 'Opti Pobà è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così".
Tavecchio aveva cercato di correggere in corsa la gaffe ("Mi riferivo al curriculum e alla professionalità richiesti dal calcio inglese per i giocatori che vengono dall'Africa, la mia vita è improntata all'impegno sociale, al rispetto delle persone, tutte, e al volontariato: in particolare in Africa"), anche con frasi destinate a generare ulteriori polemiche, ma le scuse non avevano fermato il procedimento dell'Uefa nonostante in Italia il Procuratore Federale, Stefano Palazzi, esaminati gli articoli di stampa, gli esposti presentati, i filmati acquisiti e la documentazione trasmessa dalla Figc alla Fifa e alla Uefa, avesse disposto l'archiviazione del procedimento.
TAVECCHIO ACCETTA LA DECISIONE, NON CI SARA' RICORSO - La Figc accetta la decisione della Disciplinare Uefa e non ricorrerà al Tas "al fine di evitare il protrarsi di un contenzioso che avrebbe visto contrapposte la Uefa e la Figc per un lungo periodo che si sarebbe potuto risolvere solo davanti al TAS.
"In merito - si legge in una nota della Federcalcio - al procedimento avviato dalla Uefa nei confronti del presidente della Figc per le espressioni usate il 25 luglio scorso in occasione dell'assemblea della Lega Nazionale Dilettanti, Carlo Tavecchio, dopo aver spiegato la propria posizione, ha preso atto della proposta formulata dall'ispettore disciplinare della Uefa e ha deciso di accettarla al fine di evitare il protrarsi di un contenzioso che avrebbe visto contrapposte la Uefa e la Figc per un lungo periodo e che si sarebbe potuto risolvere solo davanti al TAS per stabilire se la Uefa fosse competente ad intervenire su questa materia, stante l'avvenuta archiviazione di un analogo procedimento da parte della procura federale. Il presidente Tavecchio - prosegue la Federcalcio - ha dunque aderito alla proposta dell'ispettore disciplinare della Uefa, il quale ha chiesto che Tavecchio si astenga dal partecipare al Congresso della Uefa in programma il 24 marzo 2015 e si astenga altresì dal partecipare o dal farsi nominare in eventuali Commissioni UEFA per un periodo di sei mesi. Tavecchio si è poi impegnato con la Uefa ad attivare in Italia una speciale iniziativa in favore dell'integrazione, come del resto aveva annunciato già in occasione della presentazione del suo programma. La definizione così concordata tra il presidente Tavecchio e l'ispettore disciplinare della UEFA - conclude la nota - è stata recepita dalla Commissione Disciplinare con una formale decisione che pone fine al procedimento"
FONTE: Repubblica.it
ZOOM SU
Donadel, il centrocampista biondo che fa impazzire il Montreal
08.10.2014 07.30 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Marco Donadel riparte dal Canada. Dopo annate fatte di montagne russe, dai picchi fiorentini sino agli strapiombi napoletani. Poi Verona, per trovare una nuova vita, ma qui alternò prestazioni buone a panchina e gare viste da spettatore. Poi di nuovo Napoli, ma lì Benitez gli ha confermato che non avrebbe avuto spazio in azzurro. Una parabola arrivata dopo anni di successo, soprattutto a Firenze, dove è rimasto forte, stretto, nel cuore del pubblico. Perché Donadel è uomo, prima che calciatore, che resta dentro, generoso e di sentimenti intensi. Però si è trovato quasi costretto a rescindere col Napoli, perché giocare è la vita, più che un lavoro. Così Marco Donadel, nei prossimi giorni, volerà in Canada, a Montreal, negli Impact di Joey Saputo, proprio l'oriundo che ora vuol prendersi Bologna o Parma. Si allenerà, intanto, il biondo centrocampista, dopo che erano rimbalzate voci su un ritorno a Verona, su un approdo a Bergamo, sul Catania, su tanti altri club. Sceglie una nuova vita, per rilanciarsi in alto, nelle montagne russe. Pardon. Canadesi.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Donadel: "Da domani in Canada. Napoli, quale esperienza?"
07.10.2014 18.50 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Da domani per Marco Donadel inizia una nuova avventura. Il centrocampista, recentemente svincolatosi dal Napoli, sarà un nuovo giocatore del Montreal Impact. Ecco le sue parole a Tuttomercatoweb: "Vado a fare una nuova esperienza, ho colto l'occasione per conoscere da subito un nuovo mondo. Essendo che il campionato si sta chiudendo non potrò essere tesserato prima di febbraio, con la nuova stagione al via".
Quali sono i motivi che ti hanno spinto ad andare in Canada?
"Una scelta di vita, la voglia di provare un campionato diverso e certamente interessante. Non erano mancate le proposte da altre parti, ad esempio dall'India. Ma si trattava di un campionato breve e la mia volontà era quella di far parte di un progetto più lungo di una stagione".
E' recente la rescissione col Napoli. Rimpianti per un'esperienza sfortunata?
"Quale esperienza? Il primo anno sono stato infortunato, il secondo sono andato a Verona e adesso ho rescisso. Non ho mai avuto la possibilità, in pratica...".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Figuraccia Fognini a Shanghai. Va fuori contro il n. 545 del mondo e va via mostrando il dito medio
Pesante sconfitta per il ligure che esce di scena al primo turno cedendo in due set alla wild card dinese Wang. Quindi l'ennesima scenata con il gestaccio rivolto al pubblico
Shanghai, 7 ottobre 2014 - Clamorosa battuta di arresto per Fabio Fognini al primo turno del torneo Masters 1000 di Shanghai. Il ligure si è arreso in due soli set alla wild card cinese Chuhan Wang, classe 1992 e numero 545 del mondo che si è imposto per 7-6, 6-4. Nonostante il sorteggio molto favorevole l'azzurro, in evidente giornata no, ha rimediato una brutta figura contro un avversario mai andato oltre la 544esima posizione, suo best ranking. La sconfitta è maturata con un tiebreak sempre condotto dal cinese, dopo un primo set senza break, e un brutto passaggio a vuoto subito sull'1-1 del secondo, quando Fognini ha ceduto il servizio a zero con due doppi falli e due errori.
Ancor più grave il dito medio mostrato al pubblico al momento di lasciare il campo per tornare mestamente negli spogliatoi. Un gesto non nuovo per Fognini, già esibito a Parigi per replicare ai tifosi transalpini, e che si aggiunge a una serie di scenate che continuano a lasciare perplessi: le proteste con gli arbitri, le racchette lanciate, gli insulti al padre Fulvio a Montecarlo. Dopo le 'cassanate' e le 'balotellate', si potrebbe parlare di 'fogninate'. Anche in questo caso il rischio è quello di gettare alle ortiche un talento cristallino: difficile cambiare 'abitudini' a 27 anni. E nemmeno la storia d'amore con la collega Flavia Pennetta, di tutt'altra tenuta mentale, sembra averlo maturato, almeno sotto questo aspetto.
Fognini è stato poi eliminato anche in doppio: in coppia con l'americano Rajeev Ram, si è ritirato dopo il primo set, vinto per 6-2 dalla formazione composta dall'indiano Rohan Bopanna e il rumeno Florin Mergea.
FONTE: Quotidiano.net
19:05 | lunedì 06 ottobre 2014
Per Donadel esperienza oltreoceano
Il centrocampista, sul taccuino di Hellas e Atalanta si allenerà con il Montreal Impact
di Massimo Balsamo - twitter:@Massimo_Bals
CALCIOMERCATO MONTREAL IMPACT DONADEL - Sembrava ad un passo dall'approdo all'Atalanta od al ritorno all'Hellas Verona, ma il destino del centrocampista Marco Donadel sembra essere oltreoceano. Il mediano infatti si allenerà con il Montreal Impact, compagine della Major League Soccer, come riporta il sito ufficiale del club canadese.
IL COMUNICATO - Ecco quanto riportato dai colleghi di Hellasnews24.com: «Il centrocampista italiano Marco Donadel sarà a Montreàl questa settimana per incontrare il suo amico, Marco Di Vaio. Senza contratto, l’ex giocatore del Napoli ha chiesto di potersi allenare a Montreàl con la squadra durante la sua permanenza in Quebec. Dunque, Donadel giocherà sul campo dei blu-bianco-neri mercoledì mattina. Ricordando, che nel 2010 giocò già allo Stadio Saputo, in un Fiorentina-Impact».
FONTE: CalcioNews24.com
07.10.2014
Tavecchio e la frase razzista «Cartellino rosso» dall'Uefa
ROMA. Niente commissioni per sei mesi e niente congresso Uefa in programma a marzo 2015 per Carlo Tavecchio, presidente della Federcalcio che potrà comunque rappresentare la Figc in ambito internazionale. È questo l’esito del procedimento disciplinare avviato dall’Uefa per le frasi di Tavecchio sui «mangiabanane» in sede di presentazione della sua candidatura al vertice della Federcalcio.
In una nota, la Commissione controllo dell’Uefa precisa inoltre che Tavecchio dovrà inoltre «organizzare un evento speciale in Italia volto ad aumentare la consapevolezza e il rispetto dei principi della risoluzione Uefa contro il razzismo». La Figc ha chiarito meglio la vicenda spiegando in una nota che «Carlo Tavecchio, dopo aver spiegato la propria posizione, ha preso atto della proposta formulata dall’ispettore disciplinare della Uefa e ha deciso di accettarla al fine di evitare il protrarsi di un contenzioso che avrebbe visto contrapposte la Uefa e la Figc per un lungo periodo e che si sarebbe potuto risolvere solo davanti al Tas per stabilire se la Uefa fosse competente ad intervenire su questa materia, stante l’avvenuta archiviazione di un analogo procedimento da parte della Procura Federale. La definizione così concordata tra il presidente Tavecchio e l’ispettore disciplinare della Uefa è stata recepita dalla Commissione Disciplinare con una formale decisione che pone fine al procedimento».
Il presidente Tavecchio non è entrato nel merito di questa decisione: «Le sentenze non si commentano, si accettano.
06.10.2014
Gp F1: Bianchi è gravissimo
Incidente: muore De Cesaris
Non ci sarà alcun bollettino medico sulle condizioni di Jules Bianchi fino all'arrivo dei genitori previsto per la serata di oggi. Lo scrivono i media nipponici secondo i quali i responsabili del Mie University Hospital di Yokkaichi starebbero attendendo i genitori del pilota prima di diffondere notizie ufficiali sullo stato di salute del francese. Bianchi resta comunque in condizioni critiche e in terapia intensiva dopo l'intervento chirurgico di circa tre ore a seguito del gravissimo incidente occorsogli ieri durante il Gp di Suzuka di F1. Bianchi, sempre secondo i giornali giapponese, respirerebbe soltanto con l'ausilio dei macchinari.
L'INCIDENTE. La Marussia di Jules Bianchi avrebbe urtato un mezzo di soccorso che stava procedendo alla rimozione della Sauber di Adrian Sutil, uscita di pista a pochi giri dalla fine del Gp del Giappone, mentre la safety-car stava per rientrare in pista. Al momento non è stata diffusa nessuna immagine televisiva sull’incidente alla Marussia di Bianchi. L’elicottero inizialmente previsto per il trasporto in ospedale ha dovuto rinunciare alla sua missione a causa della notte che cominciava a cadere sul circuito di Suzuka. Si è deciso così di portare il francese in ambulanza scortato dalle moto della polizia. Secondo un fotografo presente sul posto al momento dell’incidente, la Marussia di Bianchi è stata danneggiata gravemente nella parte posteriore. Il pilota francese cresciuto nel vivaio Ferrari, incosciente, era ancora nell’abitacolo della sua monoposto, con il casco sfilato, quando i suoi soccorritori gli hanno applicato per la prima volta la maschera di ossigeno. Poi è stato messo su una barella per essere trasportato su una ambulanza. Quindi è stato operato per «un ematoma alla testa». Lo ha detto il papà, Philippe Bianchi, all’emittente «France 3». Definendo critiche le condizioni del figlio, Philippe Bianchi ha aggiunto che «ora bisognerà attendere le prossime 24 ore» prima di avere ulteriori notizie.
LA SCOMPARSA DI DE CESARIS. Oltre 200 Gran premi disputati al volante di una Formula 1, sulle piste di tutto il mondo, una serie interminabile di incidenti, non lo avevano scalfito. Una tragica fatalità, mentre si trovava in sella a una moto, ha stroncato la vita di Andrea De Cesaris, che aveva compiuto 55 anni nello scorso maggio. In un giorno drammatico per l’automobilismo sportivo, e in particolare per la F1, l’ex pilota romano ha visto fermare definitivamente la propria corsa nella periferia nord della sua amata Roma. Il debutto nel ’circus’ risale al 1980. Come molti suoi colleghi proveniva dal mondo del karting. La sua aggressività era nota, tanto da fargli meritare l’appellativo di ’Mandringò. Il primo Gp lo disputa in Canada, sul circuito di Montreal, al volante dell’Alfa Romeo 179C: del team fa parte anche Bruno Giacomelli. Dopo un’impressionante qualifica (8/o in griglia), De Cesaris è costretto al ritiro per un problema al cambio. Nel 1981 De Cesaris viene ingaggiato dalla McLaren, passata sotto la guida di Ron Dennis e del ds John Barnard. Il suo compagno di scuderia è l’esperto irlandese John Watson. Non sarà un’esperienza da ricordare, soprattutto per i numerosi incidenti. Nel Gp di San Marino, a Imola, De Cesaris conquista al termine della gara un prezioso 6/o posto. È il suo primo piazzamento a punti in F1. Successivamente viene sostituito da Niki Lauda, al rientro in F1 dopo due titoli iridati con la Ferrari. Conclusa la deludente stagione 1981 alla McLaren, De Cesaris torna all’Alfa Romeo, il team che lo aveva lanciato in F1 un anno prima. È un grande rientro. Al Gp degli Stati Uniti, De Cesaris conquista la prima e unica pole della carriera, proprio davanti a Lauda. In gara, però, lo ferma il solito incidente. La sua carriera in F1 si chiude nel 1994, sull’Alfa Romeo (con la quale conquista un secondo posto nel Gp del Sudafrica 1983), ma aveva anche guidato la Ligier, la Minardi, la Brabham, la Dallara, la Rial, la Jordan, la Tyrrell e una Sauber. Oggi la sua ultima corsa, interrotta tragicamente nei pressi della Bufalotta.
FONTE: LArena.it
Pistocchi: "Il sistema calcio è drogato. Solo nell'84 con il Verona scudettato andò in crisi''
''Gli errori degli arbitri contribuiscono alla rovina del sistema"
Orario 23 ore fa 18:58 Vincenzo Vitiello
Maurizio Pistocchi, moviolista Mediaset, è intervenuto a Club Napoli All News, in onda quotidianamente su Teleclubitalia rilasciando le seguenti dichiarazioni:
"Sono sempre stato favorevole, dal '91, alla moviola in campo. Tanti episodi possono essere sciolti da questa ma non tutti: l'episodio di Pogba, contro la Roma, è ancora controverso. Ci sono comunque delle situazioni controverse a cui è difficile trovare una soluzione. Quel che si può fare, per me, è integrare la tecnologia con la direzione di gara: mettere un arbitro in una regia televisiva, il quale resta in collegamento con l'arbitro al fine di poterlo aiutare in talune circostanze. Probabilmente anche lo stesso Rocchi si è reso conto di aver indicato ai giocatori della Roma che il braccio è davanti al volto: è in piena confusione, è da regolamento che, per difendersi il volto, si pone il braccio davanti.
Il calcio italiano resta ancora influenzato dalle società più importanti, che fanno vendere giornali, che fanno fare trasmissioni, che hanno più tifosi. Il sistema è così, è drogato. Solo nell'84 quando vinse il Verona, il sistema era in crisi, perché i giornali venduti erano pochi e le tv facevano pochi ascolti. Ci vogliono dei professionisti, e super pagati, che operano come gli arbitri della Nba americana, ossia giudicano l'operato di questi anche col rischio di abbassare l'ingaggio. Così come i calciatori: se fai bene, rinnovi, se fai male, vieni ceduto. Questi uomini, quindi hanno la possibilità di sbagliare, alla fine della fiera sono gli unici dilettanti in un mondo di super professionisti: le pressioni a cui sono sottoposti sono incredibili. Un arbitro dilettante è ostaggio di parecchie pressioni, vuoi dalle società, vuoi dai media.
La vera problematica del calcio mondiale in questo momento è legata al fuori gioco. Questi dirigenti che si occupano di calcio a tempo pieno, prendono delle decisioni che possono complicare ancor di più le partite. L'errore fa gioco al sistema, guardate da quanti giorni si parla di Juve-Roma. La posizione di Vidal disturba la visuale del portiere ed è in linea con la traiettoria del pallone. Oggi non è più fuorigioco. A differenza del passato, di quando nella finale del '67 fu annullato un gol con un giocatore che non disturbava nessuno e che non era sulla traiettoria del pallone, perché era sul palo.
Zenga al posto di Mazzarri? Non scherziamo. Mazzarri è forte di un contratto pesantissimo, resterà in sella, anche se l'Inter dovesse perdere: ho l'impressione che i giocatori non seguino il progetto dell'allenatore. D'altronde come fai a spiegare a Vidic che è meglio giocare con la difesa a tre? D'altro canto, il Napoli è una squadra che ancora deve risolvere dei seri problemi in mezzo al campo ma resta comunque una squadra con una precisa identità di gioco. Se le cose, per l'Inter, continuano ad andare male nelle prossime partite, sicuramente Tohrir dovrà prendere in considerazione l'idea di cambiare la guida tecnica".
FONTE: EuropaCalcio.it