Settimana gialloblù... + - =
CALENDARI PRIMAVERA 2014-15, i ragazzi di PAVANEL nel Girone B con ATALANTA, BRESCIA, CHIEVO, INTER e MILAN... Esordio in TIM Cup contro la SAMP il 17 Settembre...
6 a 0 AL SUEDTIROL che nella passata stagione ha sfiorato la promozione in Serie B; i gol maturati tutti nel primo tempo...
LUCA TONI PAPÀ PER LA SECONDA VOLTA! Dopo Bianca è infatti nato Leonardo Mercoledì 30 luglio scorso alle ore 15 all'ospedale San Giovanni di Dio di Firenze...
BRUTTO INIZIO DI STAGIONE PER MORAS costretto a saltare la prima parte di preparazione perchè in Australia al capezzale del fratello malato! Il difensore pronto a donare midollo osseo al familiare... Solidarietà di tutta la società scaligera via Twitter 'Siamo al vostro fianco per tornare a sorridere insieme'
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Il commento di JANKOVIC | Test match: Hellas Verona-Sudtirol 6-0 | Il commento di mister BORDIN |
DICONO + - =
TACHTSIDIS 'Non me ne sono mai andato...' «Non me ne sono mai andato da Verona. Qui c'è sempre stato il mio cuore e il mio pensiero. Dopo l'esperienza trascorsa a Roma volevo tornare solo a Verona. Questa squadra mi ha dato tanto, cose che non ho mai trovato da nessuna parte. Non solo ho un grande rapporto con Mandorlini, ma anche compagni, società e tifoseria sono stati importanti per me. Anche l'anno scorso dovevo venire a Verona, ma qualcosa non è andato ed io ho pensato solo a concludere la stagione. La partita contro il Rubin? Era la prima gara per me, venivo da due allenamenti e posso dare ancora di più. Conosco comunque i meccanismi di Andrea Mandorlini, so cosa vogliono i miei compagni. A che punto siamo nella preparazione? Stiamo lavorando bene e tanto, spero di arrivare al livello del resto della squadra, ma dobbiamo migliorare ancora. Sceglierò il numero 77. L'ho indossato qui a Verona e mi ha cambiato la vita. Questa città mi piace tantissimo ed ho comprato casa a Peschiera» HellasVerona.it
Lazaros CHRISTODOULOPOULOS 'Tanti greci? Mi sento a casa...' «Io sono un tipo di calciatore che non molla mai. Sono un professionista e l'anno scorso ho dato tutto fino alla fine, anche per farmi trovare pronto per il Mondiale. Ho iniziato a giocare a calcio da bambino, con i miei amici. Poi ho capito che potevo diventare calciatore ed ora sono qui. Dove è nata la mia scelta di venire a Verona? La società ha dimostrato, insieme all'allenatore, di volermi tanto. Hanno speso qualche soldo per comprarmi dal Bologna e per me, quando una squadra ti vuole così e hai l'opportunità di giocare, significa molto. Inoltre qui ho tanti ho tanti amici e la città è stupenda. E' importante trovare altri calciatori che provengono dalla tua terra, che parlano la tua lingua e la capiscono meglio. Lo spogliatoio è composto da tutti ragazzi bravissimi, possiamo fare un gruppo buono e vivere come una famiglia. Così potremo andare bene anche in campionato. Dove può arrivare Tachtsidis? Ha giocato a Roma, secondo me può tornare a quei livelli. Ha talento, ma dipende tutto da lui» HellasVerona.it
Mister BORDIN sull'amichevole vinta 6 a 0 col SUEDTIROL «L'intesa sta crescendo di giorno in giorno, così come la condizione atletica: le gambe non sono più così pesanti come due settimane fa. L'ultimo allenamento, inoltre, è stato più leggero in modo da essere maggiormente performanti contro il Sudtirol. Test molto positivo, quindi. L'importante è che il centrocampo sia efficace sia nella fase difensiva che in quella di impostazione. Tutta la squadra si è mossa molto bene e nel secondo tempo, nonostante il risultato fosse già acquisito, hanno tutti reagito positivamente. Meglio i vecchi? Normale, hanno assimilato da tempo le soluzioni tattiche di Mandorlini, compreso Tachtsidis che è già stato qui in passato. Jankovic? Entra sempre in condizione molto presto, anche Gomez e Hallfredsson stanno bene e presto saranno al top. Ora tutto sta nell'istruire al meglio anche i nuovi arrivati, e direi che stanno facendo molto bene. La difesa? Eccezion fatta per un paio di incertezze nel primo tempo si è mossa con efficacia» HellasVerona.it
Bosko JANKOVIC dopo la buona gara contro il SUEDTIROL «E' ancora presto per parlare. Abbiamo fatto tanto in questi ultimi giorni, ci siamo allenati bene e siamo molto motivati, anche i nuovi arrivati hanno voglia di fare e noi vecchi siamo vicini a loro perché sono ragazzi splendidi. Abbiamo un buon gruppo e dobbiamo continuare così perché la preparazione è importante per ognuno di noi. Stiamo cercando di prepararci al meglio per il campionato, tutto quello che stiamo facendo serve per quello, visto che sarà una stagione molto difficile. Ci mancano tanti calciatori forti, Iturbe l'anno scorso ha fatto la differenza e dovremo fare molto di più per salvarci. Solo stando tutti uniti si possono fare grandi risultati» HellasVerona.it
Mister 'Scudetto' BAGNOLI «Sono venuto a Racines per curiosità, per vedere a che punto sono arrivati gli allenamenti nel 2014 ma sinceramente ho visto poco perchè la squadra ha svolto lavoro in palestra e ripetute nel bosco. Ripartiamo in questa stagione da Bergamo, terra felice per i veronesi, perchè proprio a Bergamo abbiamo vinto lo Scudetto e speriamo sia un augurio per fare di più di quello che è stato fatto lo scorso anno. Mandorlini ha fatto un lavoro indescrivibile, portando la squadra dalla C alla A e gli possiamo solo fare i complimenti» CalcioNews24.com
MARTIĆ si presenta «Da quando ho saputo di venire a Verona ho guardato le ultime partite della squadra. Sono dispiaciuto per le partenze di Cacciatore e Pillud, due ottimi calciatori, ma sono anche contento perché per me ci sarà più spazio sulla fascia destra. Al San Gallo, nelle giovanili, giocavo come esterno alto. Sono passato solo successivamente a fare il terzino. Penso di essere un fluidificante, mi piace giocare in attacco e spingere molto. Mandorlini sa cosa posso dare, conosce le mie caratteristiche migliori. Nelle ultime due amichevoli ho provato ad applicare quanto mi chiedeva l'allenatore in allenamento, e giorno dopo giorno mi trovo meglio. Devo migliorare molto nella parte tattica, che in Svizzera non è seguita. Successivamente ad una partita di Europa League, ho avuto il primo contatto. Dopo l'interesse del Verona io mi sono subito mostrato disponibile, ed ero contento. Con il direttore sportivo Sogliano ho trovato l'accordo ed ho firmato il prima possibile. Da quando sono arrivato ho trovato un gruppo fantastico, l'ambiente mi ha aiutato molto e mi sento a mio agio. Ho subito legato con Artur Ionita, mio compagno di camera che mi aiuta con l'italiano. Parlo e mi trovo bene con tutti...» HellasVerona.it
30 luglio 2014 - Ivan Martic | 1 agosto 2014 - Panagiotis Tachtsidis | 1 agosto 2014 - Lazaros Christodoulopoulos |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
CASO TAVECCHIO: Qualche mese fa anche un'uscita infelice sulle donne 'Le credevamo handicappate invece abbiamo scoperto che sono come noi...' può un uomo simile raggiungere i vertici? In Italia, patria dove non è premiato il merito ma l'arguzia e le conoscenze, evidentemente si! Il 70enne non è probabilmente cattivo ne razzista ma semplicemente ignorante: Non gli se ne può fare una colpa ma perchè, fra tutte le cose che potrebbe fare, dovrebbe proprio rappresentare il già malandato calcio italiano? Alcuni club appoggiano la sua candidatura e lui non si ritira (da buon 'politicante' italico) ma FIFA e UEFA esigono spiegazioni...
VITA DA EX: Francesco CANGI all'ANCONA in Lega Pro...
ACERBI TORNA IN CAMPO e sogna la Nazionale
INSAZIABILE NIBALI, dopo la conquista del Tour de France vuole partecipare a tutti i costi al Mondiale, anche da 'gregario'...
AMICHEVOLI: NAPOLI 3a 1 sul KALLONI, ROMA di misura sul REAL MADRID...
CALCIOMERCATO: Colpaccio LAZIO che si assicura DE VRIJ il forte terzino della nazionale olandese
RASSEGNA STAMPA + - =
30/07/2014 - ore 14:05
Il pensiero del Bologna per Vangelis Moras
In queste ore Vangelis Moras, per anni colonna della difesa rossoblù, si trova in Australia per donare il proprio midollo osseo al fratello Dimitris, che lo scorso marzo ha scoperto di essere affetto da leucemia. Forza Dimitris e forza Vangelis!
FONTE: BolognaFC.it
Hellas Verona. Moras vola in Australia a donare il midollo al fratello malato. Anche Bologna con lui
31 luglio 2014
C'è chi ha scritto: "Trapianto riuscito". E c'è davvero da sperarci perché la partita che stanno giocando Dimitris e Vangelis Moras è davvero la più importante della vita. Il difensore dell'Hellas Verona non ha intenzione di perderla. E' volato subito in Australia per donare il midollo osseo al fratello maggiore Dimitris, malato di leucemia.
Il 33enne Dimitris ha scoperto di essere malato a marzo di leucemia mieloide acuta quando si è recato in Australia a visitare i suoi cugini. A quel punto tornare in Grecia in aereo sarebbe stato troppo rischioso, così, insieme alla sua famiglia ha deciso di iniziare le cure all'Alfred Hospital di Melbourne.
La comunità greca locale si è subito attivata e ha contribuito con una colletta alle spese per le cure del fratello di giocatore del Verona. E quindi la scelta di Vangelis appena saputo di avere il midollo compatibile per il trapianto. Ha chiesto il permesso alla società gialloblu, con la quale ha recentemente firmato un prolungamento di contratto per un altro anno, per lasciare il raduno di preparazione estiva di Racines. Permesso prontamente accordato.
Ed è sceso in campo anche il Bologna, ex squadra di Moras
FONTE: RaiNews.it
giovedì, luglio 31st, 2014
Calcio, il bel gesto di Moras (H.Verona): salva il fratello donandogli il midollo
Vangelis Moras è un difensore greco classe ’81 dell’Hellas Verona, in Italia dal 2007, prelevato dal Bologna con cui ha giocato fino al 2011, passando poi allo Swansea in Inghilterra per mezza stagione e infine al Cesena e al Verona, dove gioca tuttora. In questi giorni è protagonista di una storia davvero bella, stavolta a livello umano. Il calciatore è in Australia per aiutare il fratello Dimitris nella battaglia contro la leucemia. Per lui sarà necessario il trapianto di midollo osseo e a donarglielo è stato proprio Vangelis, che non ci ha pensato un attimo a compiere questo gesto, pur sapendo che questo gli avrebbe provocato un piccolo problema in questa fase di precampionato.”Forza Vangelis e Dimitris Moras! Un legame molto più che fraterno, a cui anche l’Hellas Verona vuole unirsi. Siamo al vostro fianco, per tornare a sorridere insieme!”. Questo il messaggio del club veneto apparso ieri nei propri profili dei social network, per far sentire la vicinanza al proprio giocatore e al fratello malato. Anche in Grecia si sono mobilitati in molti per aiutare Dimitris ed è partita una raccolta fondi.Marco Orrù
FONTE: DirettaNews.it
Dopo il miracolo Verona, via i pezzi pregiati: adesso come ripartirá?
31 luglio 2014 19:08 | Antonino Sergi
iturbe, romulo, jorginhoUn progetto partito da lontano, dalla stagione 2010/2011, dalla Prima Divisione che ha portato l’Hellas Verona alla categoria che più gli compete, la massima serie. L’allenatore Mandorlini è sempre lo stesso da quel campionato, si sono alternati sulla poltrona di direttore sportivo solamente Gibellini prima e Sogliano poi e nel ruolo di presidente Martinelli e dal 2012 Setto. Un progetto vincente che é portato risultati e soddisfazioni alla caldissima tifoseria scaligera. Ne sono passati di giocatori, anche qualche “bidone”, ma la maggior parte ha sorpreso quasi tutti gli addetti ai lavori, come non citare Luca Toni per quasi tutti giocatore finito ma bomber da 20 reti nello scorso campionato di A nonostante l’etá. Lo zoccolo duro è rimasto in questi quattro anni, i vari Rafael, Maietta, Halfredsson, Juanito, Jorginho, Moras, Cacciatore, giocatori importanti e protagonisti in tutte le stagioni.
Dopo questa prefazione vogliamo sollevare un quesito. Riuscirà anche quest’anno il Verona a ripetersi dopo molte partenze eccellenti?
É partito già nel gennaio dello scorso anno Jorginho, fenomenale nel primo scorcio di stagione, implacabile dal dischetto, è riuscito a dettare i tempi della manovra veronese. Sette gol in metá stagione non sono certo noccioline per un centrocampista. Non poteva più trattenerlo Setti, la chiamata del Napoli era di quelle che ti capitano una volta nella vita. Altro giocatore che partirá per una grande del nostro calcio é Romulo. Stagione sensazionale per lui, tanta corsa, tanti assist e qualche golletto che non fa mai male. La sua arma migliore la duttilitá, anche per questo é stato vicino a giocare il Mondiale in Brasile mancato solo per un infortunio. La Juventus lo aspetta. Delle prime tre dello scorso campionato manca la Roma che ha attinto come le rivali dal Verona. É arrivato per una cifra vicina ai 30 milioni Juan Manuel Iturbe, fantasista, ala, seconda punta, in grado con una giocata di cambiare l’esito della partita. I suoi calci piazzati, le sue accelerazioni e le sue giocate sono state oro puro per le sorti degli scaligeri.
Adesso parte un nuovo campionato, una nuova storia da scrivere sempre con Mandorlini in sella, ma senza i 3 piccoli fenomeni che hanno infiammato il pubblico del Bentegodi rischiando e accarezzando il sogno Europa. Come reagirá la squadra? chi darà ordine alla manovra? Chi correrà a recuperare palloni da una parte all’altra? chi inventerá giocate da urlo? Tutti interrogativi a cui adesso non sappiamo dare risposta.
Sogliano li ha scelti e Mandorlini li gestirà chissà se i nuovi Tachsidis, Obbadi e Chanturia riusciranno a ripercorrere le orme dei predecessori per il resto Luca Toni é sempre lì a metterla dentro.
FONTE: CalcioWeb.eu
Mercoledì 30 Luglio 2014
BOLOGNA - Vangelis Moras per anni è stato un calciatore del Bologna, ora al Verona, e ha appena donato il suo midollo osseo al fratello, malato di leucemia.
«In queste ore Vangelis Moras, per anni colonna della difesa rossoblù, si trova in Australia per donare il proprio midollo osseo al fratello Dimitris, che lo scorso marzo ha scoperto di essere affetto da leucemia».
Lo scrive sul proprio sito il Bologna Fc. «Forza Dimitris e forza Vangelis!», aggiunge la società rossoblù, rivolta al difensore greco e al fratello.
La scelta di Vangelis Moras di volare a Melbourne per donare il midollo osseo al fratello malato è stata dovuta anche al fatto che il difensore greco in forza al Verona - si è appreso in ambienti gialloblù - è l'unico compatibile tra i familiari. Il fratello del giocatore, Dimitris, aveva scoperto nel marzo scorso, mentre era in vacanza, di avere una forma di leucemia mieloide acuta. In Grecia è stata lanciata una campagna di raccolta fondi per aiutare il giovane, che ha anche diffuso un video messaggio in internet per spiegare il suo dramma.
FONTE: Leggo.it
21:07 | martedì 29 luglio 2014
Hellas Verona, Bagnoli: «Mandorlini ha fatto un lavoro indescrivibile»
L'allenatore dello Scudetto fa i complimenti all'attuale tecnico dell'Hellas.
HELLAS VERONA BAGNOLI MANDORLINI - Osvaldo Bagnoli, ex allenatore del Verona, era presente quest'oggi a Racines per assistere all'allenamento della truppa gialloblù allenata da Mandorlini. L'ex tecnico ha parlato ai microfoni di "Radio Bella&Monella" nel corso della trasmissione "Questo è il Verona" complimentandosi con Mandorlini per il lavoro svolto in questi anni.
LE DICHIARAZIONI - Così Bagnoli: «Sono venuto a Racines per curiosità, per vedere a che punto sono arrivati gli allenamenti nel 2014 ma sinceramente ho visto poco perchè la squadra ha svolto lavoro in palestra e ripetute nel bosco. Ripartiamo in questa stagione da Bergamo, terra felice per i veronesi, perchè proprio a Bergamo abbiamo vinto lo Scudetto e speriamo sia un augurio per fare di più di quello che è stato fatto lo scorso anno. Mandorlini ha fatto un lavoro indescrivibile, portando la squadra dalla C alla A e gli possiamo solo fare i complimenti».
FONTE: CalcioNews24.com
ALTRE NOTIZIE
Il Verona travolge il Suedtirol
Sei gol agli altoatesini in amichevole,doppietta di Hallfredsson
31.07.2014 21.14 di Alessandra Stefanelli
Fonte: ANSA
(ANSA) - ROMA, 31 LUG - Il Verona di Mandorlini supera per 6-0 l'Alto Adige Suedtirol, formazione di Lega Pro, in un'amichevole disputata a Racines (Bolzano). Tutti nel 1/o tempo i gol: al 9' apre le marcature Jankovic con un forte tiro da fuori area che beffa Megrati. Raddoppio al 16' con Gomez Taleb su rigore concesso per l'atterramento di Rabusic. Due minuti dopo Hallfredsson segna direttamente su punizione. Al 34' l'autorete di Kiem e poi spazio per i gol di Marques (38') e ancora di Hallfredsson (45').
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
ULTIM’ORA
RACINES, 20:56
CALCIO, VERONA: 1° ALLENAMENTO PER LAZAROS, TERAPIE PER RAFAEL E SALA
Doppia seduta di allenamento per il Verona sul campo del centro sportivo di Stanghe di Racines. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento in palestra e ripetute nel bosco. Primo allenamento in gialloblu' per Lazaros Christodoulopoulos e Guillermo Rodriguez, che hanno effettuato lavoro atletico sul campo, mentre nel pomeriggio hanno effettuato un allenamento differenziato. Terapie fisiche, a scopo precauzionale, per Rafael e Jacopo Sala. Assente Luca Toni, in regolare permesso concesso dalla societa' per motivi familiari. Anche domani doppia seduta per i gialloblu'.
FONTE: Sport.Repubblica.it
01.08.2014
Hellas, orgoglio greco in mediana
"Contro di noi il Verona all'andata ha giocato da grande squadra, da allora ho iniziato a pensare che non sarebbe stato affatto male giocare nell'Hellas", racconta Lazaros, primo colpo estivo di Sogliano. "Sono tornato a casa, ma probabilmente non sono mai andato via da qui", ammette Tachtsidis, di nuovo davanti alla difesa di Mandorlini dopo la prima stagione in Serie B. "Mi è molto dispiaciuto non essere arrivato già a gennaio - ha proseguito Tachtsidis -, ma ora conto di restare qui il più a lungo possibile".
A.D.P.
01.08.2014
Partite a rischio ultrà
La prima è Hellas-Atalanta
Tra le gare in programma nelle prime due giornate del prossimo campionato di serie A l’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive, che opera al Viminale, ha attribuito il massimo rischio solo alla partita Atalanta-Verona, che si svolgerà domenica 31 agosto alle 20.45, per la quale potranno recarsi in trasferta esclusivamente i tifosi in possesso di regolare fidelity card. Lo ha reso noto il Dipartimento della pubblica sicurezza.
30.07.2014
Moras donatore in Australia per salvare il fratello malato
VERONA. Vangelis Moras sta cercando di vincere la partita più importante, quella che sta combattendo suo fratello Dinitris che nei mesi scorsi, mentre era in vacanza in Australia, ha scoperto di avere una grave malattia che solo la donazione di un midollo osseo compatibile può provare a curare. Per questo Moras, difensore dell'Hellas, è volato in Australia, sottoponendosi al prelievo di midollo.
Una storia che ha monopolizzato le cronache e le agenzie in Grecia, dove è partita anche una raccolta fondi per sostenere la battaglia di Dimitris. «Siamo al vostro fianco per tornare a sorridere insieme», il messaggio del Verona su twitter, dove Moras ha ringraziato i preparatori atletici dell'Hellas per avergli mandato un programma personalizzato che gli permetterà di conservare una buona condizione fisica anche lontano dal ritiro di Racines.
Alessandro De Pietro
31.07.2014
Moras, ora vinci la battaglia della vita
A Melbourne il difensore del Verona si è sottoposto a un trapianto di midollo osseo per aiutare il fratello Dimitris, cui era stata diagnosticata una grave forma di leucemia
31.07.2014
Martic? Tutto fede e tatuaggi
Il nuovo terzino dell'Hellas insegue il modello Lahm: «Volevo arrivare in forma, darò sempre quello che ho»
«Da qualche parte la forza dovrà pur venire...», chiosa con un sorriso Ivan Martic al termine della sua prima conferenza stampa.
Si esprime già in un discreto italiano ma preferisce dialogare in tedesco, per raccontarsi meglio, senza esitazioni. Nell'ultima parte di una chiacchierata durata quasi mezz'ora, il 23enne parla del suo rapporto con Dio, svelando un ragazzo molto più profondo di quanto l'aspetto da modello e i numerosi tatuaggi possano far credere. «Io sono molto credente», spiega attraverso la voce di Giulian, il suo traduttore, «Dio mi aiuta anche in questo. I tatuaggi in parte sono dedicati alla mia famiglia, in parte ad altri significati molto importanti per me».
IL CONTATTO. Sembra avere la testa sulle spalle e Sogliano l'ha scelto anche per questo: «Il primo contatto con l'Hellas l'ho avuto dopo una partita di Europa League. Con il direttore sportivo Sogliano ho trovato l'accordo», prosegue, «ed ho firmato il prima possibile. Il campionato in Svizzera è finito il 18 maggio, avevo molto tempo per prepararmi con la tabella degli allenamenti che mi ha consegnato il Verona».
Perché «ci tenevo ad arrivare in forma qui in ritiro».
Effettivamente corsa e abilità nei cross hanno ben impressionato lo staff, mentre Mandorlini sta lavorando per farlo crescere in fase difensiva.
Ha il doppio passaporto, svizzero e croato, il suo idolo è Philip Lahm e al momento è l'unico terzino destro di ruolo di tutta la rosa.
NIENTE BRIVIDI. Nelle prime due amichevoli ha stupito la sua tranquillità in campo, come se l'emozione dell'esordio non lo sfiorasse neppure. «Io sono uno calmo. E cerco semplicemente di dare tutto quello che ho». Promessa che Ivan tiene a mantenere, come quella che fa lasciando la sala stampa: «Sto studiando tantissimo la lingua», confessa convinto. «La prossima intervista la faccio in italiano».
Riccardo Verzè
31.07.2014
È NATO LEONARDO TONI. La notizia arriva durante la seduta pomeridiana.
Per i tifosi presenti a Stanghe è come fosse stata una rete del campione del mondo. Subito recapitate le felicitazioni del presidente Setti, dello staff tecnico e dei compagni di squadra. «Benvenuto Leonardo», ha titolato il sito ufficiale del club, regalando un sorriso ad un ambiente preoccupato (ma speranzoso) per i fratelli Moras. Bianca Toni ora può finalmente stringere la mano del fratellino. Il secondogenito di Luca Toni è nato all'ospedale San Giovanni di Dio di Firenze alle 15 in punto. Tredici mesi fa, pochi giorni prima della firma con l'Hellas, Toni era diventato papà per la prima volta. Il bomber gialloblù, sempre molto restio a parlare della sua vita privata, durante i primi dieci giorni di ritiro non perdeva mai di vista il telefonino, pronto a raggiungere il resto della famiglia. Martedì ha salutato il gruppo e lasciato il ritiro per stare vicino alla compagna Marta nelle ore appena precedenti il parto. Stasera, o più probabilmente domani, farà ritorno a Racines.
R.V.
29.07.2014
Amarezze e batoste prima del poker alla Lazio
I gol di Volpati, Di Gennaro, Guidetti e Iorio affondarono i biancazzurri L'anno scorso Toni firmò una doppietta e mandò il Diavolo all'inferno
Quel giorno ci pensarono Di Gennaro, Guidetti, Volpati e Iorio. Il Verona non aveva mai vinto alla sua prima in Serie A, dodici tentativi andati a vuoto fino al pomeriggio dell'11 settembre di trentuno anni fa. La Lazio era quella di Bruno Giordano e Michael Laudrup, che ne segnò due verso la fine ma solo per rendere meno pesante il viaggio di ritorno verso Roma. Fu un trionfo, uno dei pochi.
TROPPI KO. I numeri dicono che il Verona i suoi campionati di A li comincia male. Quattro vittorie in venticinque anni sono poco o niente, travolte da 12 sconfitte a 9 pari. Difficile d'altronde evitare una grande all'esordio per chi solo ai tempi dello scudetto ha guadagnato punti e posizioni di classifica per riuscire a scansare certe big nel giorno del debutto. Poteva succedere nel 1984 dopo un quarto e un sesto posto con Bagnoli, ma quell'estate passò alla storia perché il Napoli, che aveva chiuso la A dodicesimo, si prese Maradona e cominciò a pensare persino allo scudetto. Manco a farlo apposto la prima fu proprio Verona-Napoli, diventato il punto di partenza dell'Hellas tricolore. Briegel, Galderisi e Di Gennaro azzerarono Maradona, alla faccia dei pronostici. Il Napoli accorciò con Bertoni, ma al Bentegodi non se accorse quasi nessuno. Per registrare un'altra vittoria del Verona alla prima stagionale bisogna trasferirsi all'anno 1988, quando il Lecce di Carletto Mazzone pareggiò con Pasculli l'iniziale rigore di Galderisi ma non ebbe tempo di reagire al secondo, segnato a due minuti dalla fine. Il quarto sussulto è fresco. Per dettagli chiedere a Luca Toni, rivedere i suoi due gol, pensare alla difesa del Milan o alla bellezza dell'assist di Jankovic per il due a uno decisivo, dopo che il Diavolo era scappato con Poli.
INIZIO IN SALITA. Il Verona mise piede per la prima volta in A l'8 settembre 1957 a Torino, contro la Juve di Boniperti, Sivori e John Charles, tutti a segno in una contesa in cui l'Hellas provò a reggere il confronto fino in fondo grazie ai gol di Maccacaro e Bassetti. Anche undici anni dopo il Verona non prese punti. Sandro Vanello, una delle due riserve, prese il posto di Bonatti a fine primo tempo e dieci minuti dopo realizzò il vantaggio dell'Hellas beffando Dino Zoff. Il Napoli, con Altafini e Barison in campo, pareggiò a tre minuti dal termine per un autogol di Petrelli. Finì uno a uno, era il 29 settembre 1968. L'anno dopo alla Fiorentina campione d'Italia bastò un lampo di Chiarugi per avere la meglio del Verona di Pizzaballa, nel Settanta invece non bastò un gol di Sirena ad evitare una nuova sconfitta, stavolta contro l'Inter trascinata dalla doppietta di Boninsegna che vicino aveva due tipi niente male come Mazzola e Corso. L'Inter passò al Bentegodi anche nel 1982 con le firme nella prima mezzora di Altobelli e Muller, prima del punto di Mimmo Volpati. Niente da fare nemmeno nel '71 a casa del Cagliari di Manlio Scopigno, sospinto dai gol di Gigi Riva, Brugnera e Vitali. Per il Verona segnò Orazi. L'Hellas conquistò un punto nel 1972 contro la Roma per la doppietta di Livio Luppi, in rete anche l'anno successivo nella sconfitta di misura (2-1) a Firenze. Due guizzi di Causio diedero nel 1975 il successo alla Juve contro l'Hellas di Valcareggi, che accorciò le distanze con Moro nel finale. Di punti però nemmeno l'ombra.
FRA WEAH E VIERI. Neanche il periodo post-scudetto regalò esordi vincenti. Col tricolore sul petto l'Hellas non andò al di là del 2-2 in casa col Lecce di Eugenio Fascetti, che azzeccò due cambi fatali al Verona. Nobile e Paciocco presero il posto di Raise e Palese riprendendo due volte l'Hellas avanti con Elkjaer prima e Di Gennaro poi. Stessa musica nel 1986, quando il Torino se ne andò sul 2-0 con Kieft e Comi rendendo vana la rete di Galia a quattro minuti dal termine. Pesantissime le sconfitte a San Siro del '96 e del '99, col 4-1 per mano del Milan di un fenomenale Weah e il 3-0 (tre di Vieri) dell'Inter di Lippi al Verona di Cesare Prandelli. Beffarda quella del 1991, quando Muzzi segnò sotto la Curva Sud a dieci minuti dalla fine, punendo gli errori sotto porta di Raducioiu. Come un segno del destino. Perché la storia dell'Hellas racconta di esordi troppo spesso amari. A.D.P.
FONTE: LArena.it
#Racines2014 #Day15: seduta mattino
Postata il 02/08/2014 alle ore 13:15
#Racines2014
Racines (Bolzano) - Allenamento mattutino per i gialloblù presso il centro sportivo di Stanghe di Racines. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto una seduta fisioterapica e massaggi in attesa dell'allenamento pomeridiano.
Alla fine della seduta, Bianchetti, Donati, Fares, Gomez Taleb, Marques e Obbadi hanno firmato autografi e scattato foto insieme ai tifosi all'Hellas Village.
RACINES 2014 - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Sabato 2 agosto: seduta pomeridiana (ore 17)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
#Racines2014 #Day14: seduta pomeriggio
Postata il 01/08/2014 alle ore 20:00
#Racines2014
Racines (Bolzano) - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo del centro sportivo di Stanghe di Racines. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita. All'allenamento hanno assistito il presidente, Maurizio Setti, il direttore generale, Giovanni Gardini, e il direttore sportivo, Sean Sogliano.
Rafael ha svolto lavoro differenziato sul campo, mentre Jacopo Sala continua le sedute fisioterapiche.
RACINES 2014 - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Sabato 2 agosto: seduta mattutina (ore 11) e seduta pomeridina (ore 17)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Primavera TIM 2014-15: Campionato e TIM Cup
Postata il 01/08/2014 alle ore 16:40
Verona - La Lega Serie A ha comunicato le date del campionato Primavera TIM 2014-15, oltre alla composizione dei tre gironi.
Il campionato avrà inizio il 23 agosto e terminerà il 25 aprile. Di seguito le società facenti parte del Girone B, quello in cui è inserito l'Hellas Verona FC.
PRIMAVERA TIM - GIRONE B
1. Atalanta
2. Brescia
3. Cagliari
4. Cesena
5. Chievo
6. Cittadella
7. Hellas Verona
8. Inter
9. Milan
10. Perugia
11. Pescara
12. Sassuolo
13. Udinese
14. Virtus Lanciano
LEGA SERIE A - IL COMUNICATO (https://www.legaseriea.it/it/sala-stampa/archivio-dettaglio/-/news/PRIMAVERA_TIM___REGOLAMENTO__ORGANICO_E_COMPOSIZIONE_DEI_GIRONI/1138232)
Contestualmente sono stati sorteggiati gli accoppiamenti per la TIM Cup Primavera, che vedrà l'Hellas Verona FC affrontare la Sampdoria al primo turno, in programma il 17 settembre.
Tachtsidis: "Hellas, sono sempre stato qui" / VIDEO
Postata il 01/08/2014 alle ore 16:20
Racines (Bolzano) - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Panagiotis Tachtsidis. Le dichiarazioni del nuovo centrocampista gialloblù, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione.
VERONA, SONO SEMPRE STATO QUI
"Non me ne sono mai andato da Verona. Qui c'è sempre stato il mio cuore e il mio pensiero. Dopo l'esperienza trascorsa a Roma volevo tornare solo a Verona. Questa squadra mi ha dato tanto, cose che non ho mai trovato da nessuna parte. Non solo ho un grande rapporto con Mandorlini, ma anche compagni, società e tifoseria sono stati importanti per me. Anche l'anno scorso dovevo venire a Verona, ma qualcosa non è andato ed io ho pensato solo a concludere la stagione. La partita contro il Rubin? Era la prima gara per me, venivo da due allenamenti e posso dare ancora di più. Conosco comunque i meccanismi di Andrea Mandorlini, so cosa vogliono i miei compagni. A che punto siamo nella preparazione? Stiamo lavorando bene e tanto, spero di arrivare al livello del resto della squadra, ma dobbiamo migliorare ancora. Sceglierò il numero 77. L'ho indossato qui a Verona e mi ha cambiato la vita. Questa città mi piace tantissimo ed ho comprato casa a Peschiera".
A ROMA CON ZEMAN
"Cosa non è andato a Roma? E' successo quello che è successo, è stata comunque una grande esperienza, ho passato un bell'anno e ora sono qui, penso solo al Verona. E' stata una stagione che mi è servita tantissimo, vicino a grandi campioni come Totti o De Rossi. Ho cercato sempre di dare il massimo, senza ascoltare le voci esterne, e lavorare solo per me e per la squadra. Il rapporto con Zeman? Lui mi ha aiutato tantissimo, mi ha dato fiducia. Inoltre sono migliorato in fase offensiva, con frequenti verticalizzazioni. Zdeněk vuole che si attacchi subito la palla".
PRIMA LA SQUADRA, POI TACHTSIDIS
"Prima viene la squadra, poi penso a dove posso arrivare io. Quello che riguarda Tachtsidis passa in secondo piano rispetto agli obiettivi del gruppo".
L'ACCOGLIENZA DI MANDORLINI
"Mi ha accolto bene, dicendomi che era ora che arrivassi. Mi ha detto anche che devo giocare, perché sono due anni che non scendo in campo (ride, ndr). Devo però lavorare, ed io sono pronto a fare il massimo".
TAPPE A CATANIA E A TORINO
"A Catania siamo stati sfortunati, ci sono stati troppi infortuni. Poi, quando sei ultimo in classifica, non è mai facile uscire da certe situazioni. Il Torino? Sono arrivato in una squadra che stava bene, ho lavorato ed aspettato il mio turno, era difficile cambiare un meccanismo difficilmente migliorabile".
Ufficio Stampa
Lazaros: "Nessuno mi ha voluto come il Verona" / VIDEO
Postata il 01/08/2014 alle ore 15:30
Racines (Bolzano) - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Lazaros Christodoulopoulos. Le dichiarazioni del nuovo centrocampista gialloblù, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione.
VERONA, CHE EMOZIONE
"Mi sono divertito tanto nell'amichevole giocata contro il Sudtirol, ma ancora non sono pronto. Mi alleno solamente da tre giorni, abbiamo del lavoro da fare però sono felice di vestire la maglia dell'Hellas. Spero di vivere una grande stagione. Ho sentito la storia di questa società, che porta il nome della mia terra, e per me è un onore giocare per una squadra che si chiama Hellas, come credo lo sia anche per Tachtsidis. Ancora non ho parlato con l'allenatore per il mio ruolo, è presto ma sarà un discorso che rimarrà tra me e Andrea Mandorlini. L'anno scorso, quando ho incontrato il Verona, ho visto quasi una grande squadra per quanto dimostrato sul campo. L'Hellas giocava bene, e forse è stato anche questo a farmi venire qui, dove posso avere una grande opportunità".
IO, LAZAROS
"Io sono un tipo di calciatore che non molla mai. Sono un professionista e l'anno scorso ho dato tutto fino alla fine, anche per farmi trovare pronto per il Mondiale. Ho iniziato a giocare a calcio da bambino, con i miei amici. Poi ho capito che potevo diventare calciatore ed ora sono qui. Dove è nata la mia scelta di venire a Verona? La società ha dimostrato, insieme all'allenatore, di volermi tanto. Hanno speso qualche soldo per comprarmi dal Bologna e per me, quando una squadra ti vuole così e hai l'opportunità di giocare, significa molto. Inoltre qui ho tanti ho tanti amici e la città è stupenda".
L'HELLAS A VERONA
"E' importante trovare altri calciatori che provengono dalla tua terra, che parlano la tua lingua e la capiscono meglio. Lo spogliatoio è composto da tutti ragazzi bravissimi, possiamo fare un gruppo buono e vivere come una famiglia. Così potremo andare bene anche in campionato. Dove può arrivare Tachtsidis? Ha giocato a Roma, secondo me può tornare a quei livelli. Ha talento, ma dipende tutto da lui".
ESPERIENZA MONDIALE
"Il Mondiale mi ha dato tanta fiducia, però ormai la competizione è finita. E' stato un grande torneo, in Brasile c'era una festa continua. Io volevo far vedere a tutti il mio talento ed aiutare la mia squadra. Ora ho un altro obiettivo e farò di tutto per arrivare lì".
ANNO NUOVO, VITA NUOVA
"Non vorrei parlare della scorsa stagione. Bologna sarà sempre nel mio cuore ma ora iniziamo un anno nuovo, con una squadra nuova e voglio concentrarmi solo su questa avventura. Ho voluto rimanere in Italia, qui posso migliorarmi come giocatore perché il campionato è molto difficile".
Ufficio Stampa
Jankovic: "Voglio sacrificarmi per questa maglia" / VIDEO
Postata il 31/07/2014 alle ore 21:00
Racines (Bolzano) - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Bosko Jankovic, rilasciate a Sky Sport 24 e Telenuovo al termine della sfida Hellas Verona-Sudtirol, terzo test match del ritiro estivo #Racines2014.
UN GRANDE GRUPPO
"E' ancora presto per parlare. Abbiamo fatto tanto in questi ultimi giorni, ci siamo allenati bene e siamo molto motivati, anche i nuovi arrivati hanno voglia di fare e noi vecchi siamo vicini a loro perché sono ragazzi splendidi. Abbiamo un buon gruppo e dobbiamo continuare così perché la preparazione è importante per ognuno di noi. Stiamo cercando di prepararci al meglio per il campionato, tutto quello che stiamo facendo serve per quello, visto che sarà una stagione molto difficile. Ci mancano tanti calciatori forti, Iturbe l'anno scorso ha fatto la differenza e dovremo fare molto di più per salvarci. Solo stando tutti uniti si possono fare grandi risultati".
IL SORRISO DI BOSKO
"Non voglio parlare di me, sto bene e devo dimostrare tutto quello che ho. Non è questione di essere più carico, sono sempre me stesso. Mi sento più rilassato nella mente, forse dopo un anno capisco di più il gioco che vuole Andrea Mandorlini. Non è facile, per uno che arriva da un'altra squadra, apprendere subito le direttive di un nuovo allenatore. Mi sono esercitato anche a casa, con il mio preparatore personale, nei venti giorni prima del raduno. Voglio mostrare il mio valore, voglio giocare il più possibile e spero di fare un buon campionato, per dimostrare di non essere un calciatore normale. L'anno scorso sono arrivato alla fine del ritiro ed ho fatto poco, mentre ora ho avuto l'occasione di allenarmi da subito con i miei compagni".
DRAMMA SERBO
"Abbiamo avuto una tragedia ed io ho voluto aiutare il mio paese. Non voglio dire cosa o quanto ho fatto, però ho dato tanto per la Serbia, che negli ultimi anni sta soffrendo molto. Andiamo avanti, un bel periodo arriverà".
#SAVEMORAS E LA GIOIA DI TONI
"Ha dimostrato di essere una grande persona, un grande giocatore e un grande compagno. E' nei momenti difficili che si vede come sono gli uomini, noi gli siamo vicini e non vediamo l'ora di vederlo nel gruppo. Avere uno come Moras nello spogliatoio è fondamentale. Toni di nuovo papà? Siamo molto felici per lui, è una persona meravigliosa e lo aspettiamo in ritiro. Speriamo ne faccia molti altri (ride ndr)".
Ufficio Stampa
Bordin: "Miglioriamo ogni giorno, presto al top" / VIDEO
Postata il 31/07/2014 alle ore 20:50
Racines (Bolzano) - Le dichiarazioni dell'allenatore in seconda gialloblù, Roberto Bordin, rilasciate a Sky Sport 24 e Telenuovo al termine della sfida Hellas Verona-Sudtirol, terzo test match del ritiro estivo #Racines2014.
LA PARTITA
"L'intesa sta crescendo di giorno in giorno, così come la condizione atletica: le gambe non sono più così pesanti come due settimane fa. L'ultimo allenamento, inoltre, è stato più leggero in modo da essere maggiormente performanti contro il Sudtirol. Test molto positivo, quindi. L'importante è che il centrocampo sia efficace sia nella fase difensiva che in quella di impostazione. Tutta la squadra si è mossa molto bene e nel secondo tempo, nonostante il risultato fosse già acquisito, hanno tutti reagito positivamente. Meglio i vecchi? Normale, hanno assimilato da tempo le soluzioni tattiche di Mandorlini, compreso Tachtsidis che è già stato qui in passato. Jankovic? Entra sempre in condizione molto presto, anche Gomez e Hallfredsson stanno bene e presto saranno al top. Ora tutto sta nell'istruire al meglio anche i nuovi arrivati, e direi che stanno facendo molto bene. La difesa? Eccezion fatta per un paio di incertezze nel primo tempo si è mossa con efficacia".
I NUOVI ACQUISTI
"Per ora il giudizio è molto positivo, si sono inseriti bene e stanno imparando un po' alla volta. E' normale, quando si cambia allenatore, metterci un po' di tempo per assimilare i nuovi schemi, ma non si può non essere soddisfatti di quanto visto finora. Troveranno la condizione migliore durante i prossimi giorni. Sono tutti ottimi ragazzi e bravi professionisti. I vecchi li hanno accolti benissimo. Rodriguez? Nonostante si stia allenando solo da pochi giorni ha tanta esperienza e si è fatto valere. Lazaros? Avevamo previsto il suo impiego oggi, è già più avanti rispetto a Rodriguez nella preparazione, era giusto che entrambi facessero uno scorcio di partita per trovare la condizione".
LA NUOVA SERIE A
"L'avvio, almeno sulla carta, era più complicato l'anno scorso. Ma il campionato è nuovo, bisogna farsi trovare pronti fin dalla prima partita a Bergamo. Anzi, fin dall'esordio in TIM Cup una settimana prima. Il derby prima di Natale? Ci penseremo più avanti, quello che conta ora è finire bene la preparazione e prepararsi al meglio per i primi impegni ufficiali".
IL CUORE DI MORAS
"Evangelos ha fatto un grande gesto, sta giocando la sua partita più importante assieme al fratello. L'ho sentito mercoledì, non vede l'ora di raggiungerci quando torneremo a Peschiera".
Ufficio Stampa
Test match: Hellas Verona-Sudtirol 6-0
Postata il 31/07/2014 alle ore 17:30
Racines (Bolzano) - Altro ottimo test per la squadra gialloblù guidata da Andrea Mandorlini, cui basta un tempo per battere nettamente il Sudtirol, squadra militante in Lega Pro. Prima frazione da incorniciare per il Verona, che grazie alla doppietta di Hallfredsson e ai gol di Jankovic, Gomez, Marques, oltre a un'autorete di Kiem, dilaga e mette in luce ottime trame offensive. Nel secondo tempo, come di consueto, si cambia molto e i gialloblù amministrano il risultato senza correre troppi rischi. Si chiude così il terzo test match di questa preparazione estiva, appuntamento a domenica per la sfida contro l'Al Khor.
HELLAS VERONA-SUDTIROL 6-0
Marcatori: 9' pt Jankovic, 16' pt Gomez Taleb (rig.), 18' e 45' pt Hallfredsson, 34' pt Kiem (aut.), 38' pt Marques.
Primo tempo
1' Partiti
4' Doppia occasione per Jankovic che, prima colpisce la barriera su punizione, poi manda a lato sulla respinta
7' Palo esterno colpito da Gomez, che aveva calciato al volo dopo uno splendido lancio di Jankovic
9' GOL Jankovic si accentra e libera il tiro dal limite dell'area, l'ottimo diagonale inganna Melgrati e si insacca nell'angolo opposto
13' Azione insistita sulla sinistra di Tachtsidis, che entra in area e mette in mezzo un pallone su cui non arriva nessuno
14' Tentativo di Furlan da fuori area, Nicolas è attento e blocca a terra
16' GOL Rabusic si procura un rigore e Gomez lo trasforma, spiazzando Melgrati
18' GOL Bella punizione di Hallfredsson dal vertice destro dell'area di rigore, la palla passa in mezzo alla barriera e si insacca nell'angolino basso
22' Rabusic raccoglie una palla vagante in area e prova il tiro di prima: murato
32' Agostini si inserisce sulla sinistra e mette in mezzo un cross teso che Obbadi manda a lato, di testa
34' GOL Altra percussione sulla destra di Gomez che mette in mezzo, Ientile spazza ma trova il corpo di Kiem che fa carambolare la palla in rete
37' Altra bella azione dei gialloblù, con Hallfredsson che serve al limite Jankovic, il cui tiro termina a lato di poco
38' GOL Angolo dalla sinistra, svetta Marques che, di testa, mette in rete
40' Jankovic se ne va sulla sinistra, mette in mezzo per Gomez che va al tiro, messo in angolo dalla difesa
45' GOL Ottima sovrapposizione di Obbadi che dal fondo mette in mezzo per Hallfredsson, che non sbaglia
45' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
11' Donati ci prova dal limite, palla abbondantemente alta
22' Chanturia mette in mezzo su punizione, ci arriva Ionita che manda alto di testa
24' Cia si inserisce ma controlla male e manda alto sopra la traversa
25' Bel lancio di Chanturia per Valoti, che controlla bene ma non inquadra la porta
28' Lazaros, cercato da Chanturia, ci prova dal limite: Miori blocca
42' Conclusione di Nenè dal limite che, ribattuta, finisce in angolo
48' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas (dal 1' st Gollini); Martic (dal 1' st Gonzalez), Marques (dal 18' st Rodriguez), Bianchetti (dal 37' st Cappelluzzo), Agostini (dal 18' st Lazaros); Obbadi (dal 1' st Valoti), Tachtsidis (dal 1' st Donati), Hallfredsson (dal 1' st Ionita); Gomez Taleb (dal 18' st Fares), Rabusic (dal 1' st Nenè), Jankovic (dal 1' st Chanturia).
All.: Mandorlini.
SUDTIROL (4-3-3): Melgrati (dal 26' st Miori); Mladen (dal 1' st Bertinetti), Kiem (dal 26' st Pacifico), Ientile, Martin (dal 35' st Brugger); Furlan (dal 18' st Melchiorri), Tait, Branca (dal 33' st Cremonini); Campo (dal 1' st Chinellato), Fischnaller (dal 15' st Marras), Cia (dal 26' st Canotto).
A disposizione: Bagnai, Ghidoli.
All.: Rastelli.
Arbitro: Minelli di Varese.
Assistenti: Avellano e Lo Cicero.
NOTE.
Ufficio Stampa
#Racines2014 #Day12: seduta pomeriggio
Postata il 30/07/2014 alle ore 19:40
#Racines2014
Racines (Bolzano) - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo del centro sportivo di Stanghe di Racines. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche per reparti con difesa, centrocampo e attacco e partitella.
Seduta fisioterapica e piscina per Rafael, Jacopo Sala e Francesco Zampano, mentre Guillermo Rodriguez ha svolto lavoro atletico.
RACINES 2014 - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Giovedì 31 luglio: seduta mattutina (ore 11)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Benvenuto Leonardo! Toni papà per la seconda volta
Postata il 30/07/2014 alle ore 17:30
E' nato Leonardo Toni! Mercoledì 30 luglio, alle ore 15, all'ospedale San Giovanni di Dio di Firenze, Luca Toni è diventato papà per la seconda volta.
Il presidente dell'Hellas Verona FC, Maurizio Setti, tutta la società, lo staff tecnico e i compagni di squadra, augurano le loro felicitazioni a Luca, alla compagna Marta e alla piccola Bianca per la nascita di Leonardo.
Ufficio Stampa
Martic: "Mi ispiro a Lahm per diventare grande" / VIDEO
Postata il 30/07/2014 alle ore 16:30
Racines (Bolzano) - Le dichiarazioni del difensore gialloblù, Ivan Martic, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione.
IL MIO RUOLO A VERONA
"Da quando ho saputo di venire a Verona ho guardato le ultime partite della squadra. Sono dispiaciuto per le partenze di Cacciatore e Pillud, due ottimi calciatori, ma sono anche contento perché per me ci sarà più spazio sulla fascia destra. Al San Gallo, nelle giovanili, giocavo come esterno alto. Sono passato solo successivamente a fare il terzino. Penso di essere un fluidificante, mi piace giocare in attacco e spingere molto. Mandorlini sa cosa posso dare, conosce le mie caratteristiche migliori. Nelle ultime due amichevoli ho provato ad applicare quanto mi chiedeva l'allenatore in allenamento, e giorno dopo giorno mi trovo meglio. Devo migliorare molto nella parte tattica, che in Svizzera non è seguita. Anche Bordin sa quello che vuole, ed è molto bravo ad insegnarlo. Vuole che io copra meglio la posizione in campo, e capisco sempre di più quello che mi chiede. Sono certo che darò il mio apporto alla squadra. Io sicuro e rilassato nelle amichevoli? Contro il Rubin è stata una sfida molto impegnativa, io sono calmo come persona e in tutte le partite cerco di dare tutto me stesso, tutto quello che ho per aiutare la squadra a fare risultati".
VERONA, MAI AVUTO DUBBI
"Successivamente ad una partita di Europa League, ho avuto il primo contatto. Dopo l'interesse del Verona io mi sono subito mostrato disponibile, ed ero contento. Con il direttore sportivo Sogliano ho trovato l'accordo ed ho firmato il prima possibile. Da quando sono arrivato ho trovato un gruppo fantastico, l'ambiente mi ha aiutato molto e mi sento a mio agio. Ho subito legato con Artur Ionita, mio compagno di camera che mi aiuta con l'italiano. Parlo e mi trovo bene con tutti. Il campionato in Svizzera è finito il 18 maggio, avevo molto tempo per prepararmi con la tabella degli allenamenti che mi ha consegnato il Verona. Volevo arrivare in forma qui in ritiro, mi sento bene e voglio dare il mio contributo in questa stagione".
PUBBLICO FANTASTICO
"Sapevo del bel tifo, ma non mi aspettavo un'accoglienza del genere. Ho sentito parlare della tifoseria gialloblù, ma la presentazione mi ha sorpreso e non vedo l'ora di giocare per sentire questo calore per tutta la stagione".
IL MIO RAPPORTO CON L'ITALIANO
"Da quando sono qui ho iniziato ad imparare l'italiano, a studiarlo. Giorno dopo giorno sto conoscendo qualche parola in più e presto lo parlerò bene. Quanti vocaboli conosco? Ne so abbastanza, mi manca metterli insieme ma tra un paio di mesi farò la prima intervista interamente in italiano".
TANTI TATUAGGI, TANTI SIGNIFICATI
"Io sono molto credente, Dio mi aiuta anche in questo. I tatuaggi sono dedicati alla mia famiglia o a altri significati molto importante per me. La religione è fondamentale nella mia vita, da qualche parte la forza dovrà pur venire. Io rispetto le idee di tutti, ed i sudamericani la pensano come me riguardo la religione".
PHILIPP LAHM E IL NUMERO DI MAGLIA
"Philipp Lahm, terzino del Bayern Monaco e campione del mondo, è il mio punto di riferimento per il ruolo. Guardo anche i terzini italiani, per imparare qualcosa di importante. Come numero di maglia mi piacerebbe indossare il 21, ma è già di Juanito Gomez. Cercherò qualcosa di simile, come il 71".
SVIZZERA O CROAZIA?
"Ho passato molto tempo in Svizzera, ma sono nato in Croazia. Devo tanto alla Svizzera, paese in cui sono cresciuto e dove ho imparato tanto. Al momento non ho ancora preso una decisione su quale Nazionale scegliere, lo farò quando e se arriverà una chiamata".
Ufficio Stampa
#Racines2014 #Day12: seduta mattino
Postata il 30/07/2014 alle ore 12:30
#Racines2014
Racines (Bolzano) - Allenamento mattutino per i gialloblù presso il centro sportivo di Stanghe di Racines. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto circuiti di forza in palestra, mentre i portieri hanno lavorato sul campo. Lazaros Christodoulopoulos e Guillermo Rodriguez hanno effettutato l'intera seduta con il gruppo.
Rafael e Jacopo Sala hanno svolto una seduta fisioterapica. Assente Luca Toni, in regolare permesso concesso dalla società per motivi familiari.
RACINES 2014 - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Mercoledì 30 luglio: seduta pomeridiana (ore 17)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
CASO TAVECCHIO: Qualche mese fa anche un'uscita infelice sulle donne 'Le credevamo handicappate invece abbiamo scoperto che sono come noi...' può un uomo simile raggiungere i vertici? In Italia, patria dove non è premiato il merito ma l'arguzia e le conoscenze, evidentemente si! Il 70enne non è probabilmente cattivo ne razzista ma semplicemente ignorante: Non gli se ne può fare una colpa ma perchè, fra tutte le cose che potrebbe fare, dovrebbe proprio rappresentare il già malandato calcio italiano? Alcuni club appoggiano la sua candidatura e lui non si ritira (da buon 'politicante' italico) ma FIFA e UEFA esigono spiegazioni...
VITA DA EX: Francesco CANGI all'ANCONA in Lega Pro...
ACERBI TORNA IN CAMPO e sogna la Nazionale
INSAZIABILE NIBALI, dopo la conquista del Tour de France vuole partecipare a tutti i costi al Mondiale, anche da 'gregario'...
AMICHEVOLI: NAPOLI 3a 1 sul KALLONI, ROMA di misura sul REAL MADRID...
CALCIOMERCATO: Colpaccio LAZIO che si assicura DE VRIJ il forte terzino della nazionale olandese
TAVECCHIO: "HO I CLUB DALLA MIA, NON MI RITIRO".
SPUNTA LA PETIZIONE ONLINE CONTRO LA CANDIDATURA
Lunedì 28 Luglio 2014
di Ernesto De Franceschi
MILANO - «Le leghe stanno con me, io vado avanti». Nessun passo indietro, anzi due in avanti. Carlo Tavecchio non molla nonostante le sue frasi su stranieri e banane abbiano ormai valicato i confini nazionali. La Fifa chiede un'indagine alla Figc, interviene anche la Ue sottolineando che non si ammette razzismo, la politica continua a invocare il passo indietro ma Tavecchio confida nei suoi alleati forti, cioé la maggioranza delle società di serie A, B e Lega Pro.
Se è vero che dopo il ritiro del sostegno da parte della Fiorentina che ha fatto da apripista, sono seguiti quelli del Cesena e in parte la Samp che chiede alla Lega «di rivedere la scelta del candidato», i grandi elettori continuano a fare quadrato intorno a Tavecchio. Dal Milan, tra i primi sostenitori insieme alla Lazio di Claudio Lotito, nessun dietrofront: «Confermiamo assolutamente l'appoggio a Carlo Tavecchio. È dipinto come razzista per quella che è stata una battuta certamente infelice, ma noi conosciamo quanto di bene ha fatto» le parole dell'ad rossonero Adriano Galliani ieri negli studi Sky di Rogoredo alla presentazione dei calendari, dove faceva rumore l'assenza del numero 1 del Coni Malagò che per giovedì ha convocato Tavecchio e Albertini per un faccia a faccia decisivo.
Tavecchio si è presentato a braccetto con l'amico Lotito che lo ha scortato evitando contatti diretti con i giornalisti.
La corsa comunque alla poltrona più importante di via Allegri prima scontata adesso diventa più vivace: e lo sa lo sfidante Demetrio Albertini, sostenuto solo da assocalciatori e assoallenatori, ma che in queste ore dopo la gaffe di Tavecchio ha visto crescere se non il consenso elettorale almeno le simpatie. «La sua frase si commenta da sè, ci ha messo in difficoltà a livello internazionale» il parere dell'ex centrocampista del Milan e della Nazionale, seduto a Sky a fianco dell'avversario. «Ho fatto un'uscita infelice, ho sbagliato. Mi dispiace e mi sono scusato 20 volte - ha ribadito Tavecchio -, ma posso dire, con arroganza, che per il mio vissuto pochi hanno fatto quello che ho fatto io per il Terzo mondo. Il provvedimento che ha messo in condizione 10 mila soggetti extracomunitari di poter essere schierati in campo è stato preso un anno e mezzo fa dalla Lega Nazionale Dilettanti che presiedo. Mi sono trovato protagonista più del Papa e della guerra in Palestina».
La Figc deve rispondere alla Fifa entro i termini stabiliti (il 31 luglio) con una informativa nella quale esporrà i fatti e, come ha detto il presidente dimissionario Giancarlo Abete, verranno allegate le comunicazioni che Tavecchio farà pervenire in federazione. La Juve (con la Roma) resta nemica di Tavecchio, Marotta insiste che «lui è inadeguato e il fronte si sta spaccando», ma il timore di arrivare all'assemblea dell'11 agosto con il rischio commissariamento è lo spauracchio che tutti vorrebbero evitare.
TAVECCHIO, ALBERTINI: "HA MESSO IN IMBARAZZO
L'ITALIA". GALLIANI: "FIDUCIA CONFERMATA"
Lunedì 28 Luglio 2014
MILANO - Demetrio Albertini, lo sfidante di Carlo Tavecchio alla presidenza della Figc, non fa sconti al suo rivale. Adriano Galliani, invece, conferma la fiducia del Milan e della Lega Serie A nonostante la gaffe razzista.
«La frase di Tavecchio si commenta da sé, ci ha messo un po' in difficoltà a livello internazionale. Dispiace a tutti, ma credo assolutamente che dobbiamo essere meno intolleranti noi. Se vogliamo crescere e parlare ai nostri ragazzi dentro e fuori dal campo dobbiamo dare noi il buon esempio». Lo ha detto Demetrio Albertini, candidato alla presidenza della Figc, commentando ai microfoni di Sky la bufera innescata dalla frase razzista pronunciata dal suo avversario. La Fifa ha scritto alla Figc chiedendo un'indagine: «A livello internazionale abbiamo un rapporto diretto, essendo la nostra una delle federazioni più importanti al mondo. Mi dispiace molto ma conosciamo tutti le regole e la tolleranza zero verso alcuni tipi di comportamento», ha evidenziato Albertini.
Nelle ultime ore alcuni club di serie A, tra cui la Fiorentina e la Sampdoria, si sono sfilate da Tavecchio. «Più sostegno alla mia candidatura? Non lo so -ha risposto Albertini-. Io sento l'appoggio di calciatori e allenatori, ma devo dire anche di tanti presidenti e tifosi. Sento l'entusiasmo della gente. Poi va chiesto alle società, ho letto anche io le dichiarazioni di alcuni presidenti ma non ho ancora fatto verifiche in queste ore». La Figc corre il rischio di essere commissariata se l'11 agosto non si riuscirà ad eleggere un presidente: «Siamo sempre sulle ipotesi -ha osservato Albertini-. In ogni caso non votiamo né io né Tavecchio, la responsabilità delle schede bianche o della scelta di un candidato o un altro devono averla gli elettori. Ci saranno incontri questa settimana e si farà il punto, non so quale potrebbe essere il percorso da qui a giovedì quando entrambi incontreremo Malagò (il presidente del Coni, ndr). »Anche io -ha proseguito Albertini- sono stato investito da questa situazione, mi sono messo a disposizione fin da subito e prima ancora della discesa di Tavecchio. Ci sono percorsi diversi e credo sia un'opportunità, c'è la possibilità di scegliere«.
GALLIANI: "FIDUCIA A TAVECCHIO CONFERMATA" «Confermiamo assolutamente l'appoggio a Carlo Tavecchio per la candidatura alla presidenza della Figc. È dipinto come razzista per quella che è stata una battuta certamente infelice, ma noi conosciamo quanto di bene ha fatto». Lo ha detto l'ad del Milan, Adriano Galliani, ai microfoni di Sky Sport.
NAPOLI-KALLONI 3-1, DOPPIETTA DI CALLEJON.
BENITEZ SPEDISCE BEHRAMI IN TRIBUNA
Martedì 29 Luglio 2014
NAPOLI - Seconda amichevole stagionale a Dimaro e seconda vittoria per gli azzurri. Con Callejon in campo autore di una doppietta e Behrami in tribuna dopo lo screzio con Benitez di due giorni fa. Napoli in vantaggio con Callejon al 17', lo spagnolo infila in diagonale Hogg e sblocca il risultato. Lo spagnolo realizza poi anche il gol del raddoppio deviando un tiro di Zapata. La sua deviazione è decisiva e mette fuori causa il portiere dei greci. Terzo gol sul finire del primo tempo, dopo un altro guizzo di Callejon. Ma questa volta è decisivo l'autogol di Anastasiadis, difensore del Kalloni.
Nel secondo tempo i greci accorciano le distanze con Adejo, entrato nella ripresa, che approfitta di un errore in marcatura da parte degli azzurri sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
ACERBI TORNA IN CAMPO DOPO LA MALATTIA
"IL MIO SOGNO: LA NAZIONALE"
Mercoledì 30 Luglio 2014
di Vanni Zagnoli
Sopravvissuto non è la parola giusta. Perchè Francesco Acerbi non ha rischiato di morire. “La percentuale di riuscita della chemioterapia era molto elevata - rivela il difensore centrale del Sassuolo, 26 anni -: anche di ritornare in campo, perciò non ho mai temuto di non farcela”.
Tre stagioni fa, all’esordio in A, nel Chievo, “Ace” segnò anche un gol (al Siena) e arrivò in fretta al Milan, giocando 6 gare da titolare, con Allegri in panchina.
“Ma neanche ero così pronto. Furono mesi particolari, io stesso ci avevo messo del mio, in quella parentesi deludente. Ora torno a coltivare il sogno dell’epoca, arrivare in nazionale, in mezzo però ci sono molti step”.
In partitella ha già segnato, vuol essere pronto fra un mese per la prima di campionato, con il Cagliari. Un anno fa, il tumore comportò l’asportazione di un testicolo, Acerbi tornò in fretta e da titolare con i neroverdi, ma il 1° dicembre (dopo il 2-2 allo stadio Sant’Elia) il controllo antidoping segnalò valori pericolosi di .
“Qualcuno scrisse che avevo preso sostanze proibite, al contrario era il riverbero della malattia: in tutto sono serviti 4 cicli di chemioterapia, due mesi e molte ore al giorno in ospedale. E sul letto si pensa tanto, emergono principi ulteriori, fra sofferenza e stress. Io, poi, sono poco paziente, ma continuo a pensare alle persone che devono affrontare la malattia per periodi ben più lunghi”.
Francesco Acerbi rivolge anche un monito agli uomini.
“Conviene controllarsi per sicurezza, anche da giovani, perchè comunque non fa male. Non avessi fatto il calciatore, neanche mi sarebbe passato per la mente di sottopormi a quegli esami. A fianco avevo i compagni e due donne: Valeria, peraltro non più mia fidanzata, e mamma Silvia”.
Il Sassuolo cerca una salvezza larga, dopo la rimonta di primavera.
“La permanenza in A è arrivata con sofferenza, adesso siamo sereni. Ora vorrei disputare una stagione completa al meglio, come mai in carriera, e meritare la terza stagione di contratto qui. Da tempo non mi sentivo così bene”.
LAZIO, COLPACCIO DE VRIJ: IL DIFENSORE OLANDESE
HA FIRMATO UN CONTRATTO DI CINQUE ANNI
Martedì 29 Luglio 2014
di Enrico Sarzanini
ROMA – Stefan De Vrij è il primo dei due colpi in difesa promessi da Lotito. Battuta la concorrenza di Manchester United, Southampton e Shalke 04, il forte centrale del Feyenoord è stato di parola: si era promesso alla Lazio lo scorso maggio, quando venne a visitare il centro sportivo di Formello e in gran segreto vide la sfida contro il Verona, e nei giorni scorsi ha ribadito la volontà di vestire la maglia biancocelste.
Dopo la figuraccia-Astori, regalato in poche ore alla Roma, il diesse Tare venerdì mattina è rientrato all'alba da Auronzo a Roma, per poi ripartire direttamente alla volta di Rotterdam. Perdere anche De Vrij, obiettivo sbandierato da mesi, sarebbe stato un colpo troppo duro per il diesse e per Lotito, in questi giorni tornati pesantemente nel mirino dei tifosi, stanchi per le troppe promesse disattese soprattutto in questi ultimi due anni.
Ecco allora il blitz di Tare che in due giorni ha chiuso l'affare: al Feyenoord andranno 8,5 milioni di euro bonus compresi (legati alle presenze e all'eventuale ingresso in Europa League), cifra molto vicina ai 10 chiesti inizialmente dal club olandese. Per il giocatore, sbarcato ieri sera a Fiumicino sorridente, è pronto un contratto di cinque anni a 1,3 milioni di euro netti a stagione che firmerà dopo le visite in programma questa mattina alle 8 alla clinica Paideia. Un bel rinforzo per Pioli che adesso in difesa potrà contare su quello che all'ultimo Mondiale in Brasile è stato eletto il miglior difensore del torneo come rendimento.
Sfumato Astori, nei prossimi giorni sarà caccia all'altro centrale. Tanti i nomi sul taccuino di Tare: Mendes, Balanta, Doria e Rajkovic ma anche Rafael Marquez, svincolato ex Barcellona che è stato proposto alla Lazio. A non convincere l'età (è un classe 1969) ma anche l'ingaggio (3 milioni netti a stagione) non alla portata dei biancocelesti.
NIBALI: "VOGLIO ANDARE AI MONDIALI, PRONTO A FARE DA GREGARIO"
Martedì 29 Luglio 2014
di Marco Lobasso
ROMA - Neanche il tempo di iniziare il suo giro per circuiti francesi e belgi ben remunerati che per Nibali si aprono già le porte del Mondiale. Ci pensa il ct Davide Cassani a lanciare l'idea: «Vincenzo può essere il capitano dell'Italia di settembre in Spagna, a Ponferrada.
E lui, il re del Tour de France, il simbolo dell'Italia dello sport pulito risponde subito presente: «Voglio esserci al Mondiale. Tengo alla maglia azzurra. E sono disponibile a qualunque ruolo pur di partecipare». Umiltà e attaccamento al ciclismo nazionale: «Se Cassani vorrà, mi adatterò anche al ruolo di gregario, visto che il circuito non è il massimo a me e che a settembre non so in che condizione di forma sarò rispetto a quella di adesso».
Difficile dirlo, ma intanto Cassani gli apre le porte della nazionale. «Il Nibali del Tour può vincere il Mondiale. Ci siamo parlati subito dopo la vittoria al Tour e ci vedremo per fare il punto. Il successo al Giro di Francia può scombussolare un atleta, ma Vincenzo ha un attaccamento speciale alla maglia. Tutto da vedere».
Intanto Nibali dopo aver saputo dei complimenti del presidente della Repubblica ha ammesso: «Sono cose che fanno immensamente piacere. Quando arriverà l'invito al Quirinale non mancherò». E magari porterà una seconda maglia gialla a Napolitano. La prima, l'ha promesso, la regalerà alla mamma di Marco Pantani
LA ROMA BATTE 1-0 IL REAL MADRID, DECIDE LA GARA UN GOL DI TOTTI
Mercoledì 30 Luglio 2014
di Corrado Damato
Una buona Roma batte il Real Madrid per 1-0 e centra il primo successo nell’International Champions Cup.
Sulla vittoria di Dallas, nemmeno a dirsi, c’è la firma prestigiosa di un Francesco Totti già in versione campionato: il capitano, gol a parte, dispensa giocate di qualità in serie e alla fine si prende, quasi fisiologicamente, il titolo di mvp della partita. Prima del match Carlo Ancelotti, fresco di nomina nella Hall of Fame giallorossa, posa per i fotografi con una maglia autografata di capitan Totti. Ma il clima da amichevole svanisce quasi subito: ai saluti tra le squadre Keita e Pepe non si danno la mano. Ne nasce un diverbio con il madridista che dice qualcosa di troppo e il neo-giallorosso che risponde lanciandogli una bottiglietta d’acqua.
Si comincia. Garcia davanti a Skorupski piazza una difesa inedita con Florenzi nel ruolo di terzino destro. Dalla parte opposta c’è Cole con Benatia e Castan al centro. Nainggolan, Keita e Pjanic formano la mediana, mentre avanti Totti guida l’attacco con Iturbe e Ljajic ai lati. Il Real risponde con Casillas dietro alla difesa composta da Carvajal, Pepe, Sergio Ramos e Fabio Coentrao. A centrocampo Illaramendi e Xabi Alonso fanno da cerniera dietro la linea a tre Lucas, Modric, Bale, alle spalle di Isco, unica punta. Non c’è Cristiano Ronaldo.
Il primo tempo è di marca blanca – nonostante il Real giochi in un’improbabile divisa fucsia – con Lucas e Bale che mettono a dura prova la tenuta della difesa e chiamano Skorupski all’intervento in diverse occasioni. Il portiere se la cava bene e, quando non ci arriva, trova comunque il supporto dei suoi, come al 43’, quando Benatia chiude provvidenzialmente sul tiro a botta sicura di Pepe. Per la Roma solo qualche guizzo di Ljajic.
Nella ripresa, proprio come era successo contro il Manchester United, la Roma cresce. Dopo un diagonale del neoentrato De Tomas parato da Skorupski, infatti, i giallorossi prendono in mano il comando delle operazioni. Al 58’ la giocata decisiva. Keita apre sulla destra, Totti manda fuori giri la difesa con un velo sulla linea di passaggio che fa arrivare la palla a Florenzi, scattato sulla fascia. Sul cross di Alessandro è lo stesso Totti a presentarsi puntualissimo e a trovare il destro al volo che batte Diego Lopez. Un paio di minuti e potrebbe arrivare il raddoppio con Ljajic che gira appena al lato un bel suggerimento ancora del capitano.
Il primo cambio di Garcia arriva al 65’ ed è significativo: fuori Pjanic, dentro Daniele De Rossi. Poi c’è l’ovazione per Totti che lascia il campo a Borriello. La girandola dei cambi fa calare il tono del match. La squadra di Garcia rischia poco e, anzi, con Keita e Sanabria va vicina al secondo gol. Il resto sono le continue invasioni di campo dei tifosi a caccia di selfie, una costante di questo torneo. Gioco spezzettato, le squadre che rifiatano appena possibile e il Real che nei minuti di recupero manda in avanti anche il portiere. Altro che amichevole. La Roma batte i campioni d’Europa ed è questa la cosa che conta.
FONTE: Leggo.it
Perché da donna dico grazie a Tavecchio
di Stefania Ulivi
Quello che dice e anche quello che i Tavecchio non dicono sono la migliore rappresentazione di come il potere è esercitato in Italia
Tra le 50 sfumature di mestizia provocate dalle esternazioni del candidato sostituzione di Abete alla guida della Figcm Carlo Tavecchio – rabbia, orrore, incredulità, indignazione, furore, sgomento – mi sono stupita di trovare anche la gratitudine. È stata la sua dichiarazione sulle donne nel calcio – «Credevamo che le donne fossero soggetti handicappati invece abbiamo riscontrato che sono molto simili» aveva detto Tavecchio a Stefania Giannini in un’inchiesta di Report dello scorso maggio – a farmi pensare che all’uomo dobbiamo dire grazie.
Fin dalla nascita di questo blog ci facciamo domande e cerchiamo risposte sul tema del potere (collezionando consensi, e, in misura maggiore, sarcasmi e insulti). In questi giorni è in corso un’inchiesta che coinvolge ogni settore. Ecco, Tavecchio è la risposta. Quello che dice e anche quello che i Tavecchio non dicono sono la migliore rappresentazione di come il potere è esercitato in Italia. Spesso e volentieri in mano a uomini anziani, un immaginario da macchietta fermo agli anni Cinquanta, preparazione culturale e curriculum non pervenuti, che ogni giorno prendono decisioni destinate a incidere pesantemente sulla nostra vita quotidiana, pubblica e privata.
Un piccolo mondo antico da cui si fa fatica a liberarsi, sgomenti di fronte a un dibattito in cui si associano gli africani ai mangiatori di banane, si usa la parola handicappato in chiave negativa, si da per scontata l’inferiorità delle donne. Le parola per dirlo non sono neutre. Frasi come «Siamo protesi a dare dignità anche sotto l’aspetto estetico alla donna nel calcio» vogliono dire tutto. Dal repertorio di Tavecchio ancora non sono emerse opinioni in tema, per esempio, di giocatori e omosessualità. Forse in rete, dove il numero uno della Lega Nazionale Dilettanti (…) è fonte da giorni di inesausta ilarità, oltre che di campagne a suon di hashtag (#notavecchio)e petizioni, spunterà un generatore automatico di risposte tavecchie.
Ma al di là dell’ironia, con il «caso Tavecchio» il mondo del calcio e della politica hanno un’opportunità che non dovrebbero lasciarsi scappare. Chi dice e pensa cose simili è unfit. Punto.
Il re è nudo, Tavecchio anche. Lo sapevamo già. Ma grazie per avercelo ricordato.
FONTE: 27esimaora.Corriere.it
La Fifa: "Figc indaghi su parole Tavecchio". Lui insiste: "Vado avanti"
Lettera della federazione internazionale di Blatter: "Lotta al razzismo ha la massima priorità". Federcalcio risponderà entro giovedì. La Commissione Ue: "Discriminazione non abbia spazio nel calcio". Cresce la fronda dei presidenti: anche Sampdoria e Cesena prendono le distanze. Ma il candidato non molla: "Ho l'appoggio delle Leghe". Il rivale Albertini: "Ci ha messo in difficoltà". Galliani: "Confermiamo l'appoggio"
28 luglio 2014
ROMA - La Fifa si muove sulle dichiarazioni di Carlo Tavecchio. Il massimo organismo mondiale del calcio vuole chiarezza in merito alle parole del candidato alla presidenza federale: in una lettera spedita alla Figc, infatti, la Federcalcio internazionale chiede "di adottare le misure appropriate per indagare e decidere sulla questione e riferire successivamente alla Fifa". La parole di Tavecchio "hanno allertato la Task Force della Fifa contro il razzismo e la discriminazione e il suo presidente Jeffrey Webb", scrive la Fifa, spiegando che nella missiva "ha ricordato alla Federcalcio italiana che la lotta contro il razzismo è di massima priorità". La Federazione guidata da Blatter ricorda quindi che nel 2013 "il Congresso della Fifa ha deliberato all'unanimità una decisa risoluzione nella lotta contro il razzismo e la discriminazione che, tra le altre misure, ricorda alle Federazioni associate l'obbligo di mettere in campo ogni sforzo per eliminare razzismo e discriminazione nel calcio". In quell'occasione, la Fifa "ha inoltre sottolineato che ai dirigenti della comunità calcistica spetta un ruolo di modelli nella lotta al razzismo". La Federcalcio risponderà entro il 31 luglio. Nel dibattito entra anche la Commissione europea, sottolineando che "la non discriminazione è la pietra angolare della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea" e che quindi "il razzismo e ogni altra forma di discriminazione non devono avere posto nel calcio." Lo ha detto Dennis Abbott, portavoce della Commissione Ue per sport, cultura, istruzione e politiche giovanili, rispondendo ad una domanda sul caso Tavecchio.
"NESSUN PASSO INDIETRO, MA AMMETTO DI AVER SBAGLIATO" - Tavecchio però non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro: "Ho l'appoggio delle Leghe, vado avanti con la mia candidatura alla presidenza della federcalcio - ha detto - E ora lotta a ogni discriminazione nello sport". In una nota l'aspirante presidente della Federcalcio spiega: "Ho prestato molta attenzione agli accadimenti di questi giorni e alle posizioni espresse dai media in merito alle parole da me impropriamente usate, senza alcun intendimento offensivo, in occasione dell'assemblea di venerdì scorso - sottolinea - Ne ho tratto molti insegnamenti che ho voluto condividere con i rappresentanti delle componenti che sostengono la mia candidatura a presidente della Figc, ricevendo dagli stessi piena conferma del loro sostegno. Ciò mi conforta e mi induce a ribadire l'impegno per la piena attuazione del mio programma in caso di mia elezione alla presidenza federale. In questi giorni ho apprezzato la diffusa sensibilità dell'opinione pubblica sui temi della discriminazione razziale e mi auguro che si possa partire proprio da questa sensibilità per dare avvio a un capillare programma di educazione sportiva e a forme di lotta contro ogni discriminazione nello sport finalmente efficaci, come da tempo ho realizzato nell'ambito della Lega Nazionale Dilettanti che presiedo dal 1999".
Successivamente, presente al sorteggio dei calendari, Tavecchio ha ribadito: "Mi sono ritrovato più
importante di Sua Santità, della guerra in Palestina e del Tour de France... In un contesto di una presentazione durata oltre un'ora, ammetto di aver sbagliato e ho chiesto una, due, dieci, venti volte scusa. Ma per il mio vissuto, privato e pubblico, posso dire anche con arroganza che poche persone hanno fatto quello che ho fatto io per il terzo mondo. Per me parlano i fatti. Tralasciando quello che ho fatto in Africa, il provvedimento che ha messo in condizione 10 mila soggetti extracomunitari di poter essere schierati in campo è stato preso un anno e mezzo fa dalla Lega Nazionale Dilettanti che presiedo".
[...]
FONTE: Repubblica.it
venerdì 25 luglio 2014
Figc, Tavecchio e la gaffe sulle banane. Poi le scuse
Il candidato alla presidenza della Figc: «Fino a 50 anni un compromesso l'ho fatto, da direttore di banca e sindaco, a 70 anni di compromessi non ne faccio mica. Non voglio certo diventare il più ricco del cimitero»
ROMA - «Le questioni di accoglienza sono una cosa, quelle del gioco un'altra. L'Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che 'Opti Poba' è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così». Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza Figc, incappa in una gaffe sugli extracomunitari, in assemblea dei dilettanti.
«In Inghilterra deve dimostrare il suo curriculum e il suo pedigree», ha aggiunto Tavecchio. «Le banane? Non mi ricordo neppure se ho usato quel termine, e comunque mi riferivo al curriculum e alla professionalità richiesti dal calcio inglese per i giocatori che vengono dall'Africa o da altri paesi». A stretto giro di posta Carlo Tavecchio chiarisce così il senso delle parole pronunciate oggi all'assemblea dei dilettanti. «Mi riferivo al calcio inglese che sugli extracomunitari ha regole precise: prima di giocare devono mostrare un curriculum di professionalità prestata nel loro paese altrimenti non vengono accettati - spiega il candidato alla presidenza della Figc -. Se qualcuno ha interpretato il mio intervento come offensivo, me ne scuso. Tra l'altro la mia vita è improntata all'impegno sociale, al rispetto delle persone, tutte, e al volontariato: in particolare in Africa».
[...]
FONTE: CorriereDelloSport.it
LEGA PRO
UFFICIALE: Ancona, per la difesa preso Cangi
30.07.2014 20.18 di Gianluca Losco Twitter: @MrLosco
Colpo di mercato in difesa per l'Ancona. Il club marchigiano ha ufficializzato l'ingaggio di Francesco Cangi, ex Hellas Verona con il quale ha disputato la Serie B.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com