LA LEZIONE DI BERGAMO...
...Potrebbe non essere del tutto negativa tutto dipenderà da come e quanto la delusione per la mancata vittoria inciderà sulla squadra: dei 'perdenti' potrebbero semplicemente tirare a campare e rifiatare in attesa dell'inizio dei playoff confidando di ritrovare di colpo forma e motivazioni, dei 'vincenti' vorrebbero dimostrare a tutta la cadetteria che l'HELLAS è ancora lì pronto a rendere la vita difficile a tutti fino alla fine...
Spero solamente che alla 42^ i tifosi non si accorgano di avere una squadra di 'calcolatori' pronti ad arrivare terzi ma solo se la SAMPDORIA, da tutti considerata la squadra più pericolosa agli spareggi, non arriva sesta: i calcoli già hanno detto male all'Atleti Azzurri d'Italia ed in generale poco hanno aiutato a vincere cose importanti, meglio dare sempre il massimo per non aver rimpianti poi...
Spiace sentire il mister dichiarare 'Abbiamo dato tutto ma non è bastato...' perchè semplicemente non è vero (all'ALBINOLEFFE, e non solo, sono stati regalati 45 minuti) e perchè sarebbe negare la realtà dei fatti: spero, come sospetto fortemente, che le parole usate dal tecnico ravvenate all'interno dello spogliatoio siano state ben diverse perchè altrimenti ci sarebbe davvero da preoccuparsi...
Si ha un bel dire poi che gli arbitri ti negano i rigori, che la palla non vuole entrare e che ci sono partite stregate: una squadra come il VERONA di fronte ad una compagine con dei un paio di '94 in difesa, che arriva da 11 sconfitte consecutive e che ha fatto 3 punti nelle ultime 18 partite va messa sotto subito dall'inizio senza possibilità di replica! Il resto è aria fritta...
Invece finisce che giochi al piccolo trotto, becchi un gol stupido (evidente la disattenzione difensiva che ha permesso a GIRASOLE di saltare pratiamente da solo), fatichi da morire per pareggiare i conti e dopo ti mordi le mani perchè la fortuna premia gli avversari: il rammarico è sempre e solo quello!
Nel calcio ci sta tutto, anche perdere scudetti contro squadre retrocesse (vedi la ROMA col LECCE nel 1986) o passaggi di turno ai mondiali contro illustri sconosciuti (l'ITALIA contro la COREA DEL SUD nel 2002), in fondo il fascino del mondo pallonaro è proprio questo, l'episodio aleatorio che cambia le carte in tavola quando il risultato è scontato, ma la differenza stà tutta nell'attitudine di squadra: concedere all'avversario la possibilità di competere a causa della tua sottovalutazione e scarso impegno è un delitto e tradisce le aspettative dei tifosi...
In definitiva non è degno dei nostri colori! AVANTI/=\BLU'
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Road to Serie A | |||||
Squadra | Punti | 39^ | 40^ | 41^ | 42^ |
Torino | 79 | 3 a 1 al Padova | 0 a 2 a PESCARA | Modena | ALBINOLEFFE |
Pescara | 77 | 4 a 2 al GROSSETO | 2 a 0 al Torino | SAMPDORIA | Nocerina |
Sassuolo | 74 | 2 a 0 al Crotone | 0 a 0 a LIVORNO | Reggina | JUVE STABIA |
Hellas Verona | 74 | 1 a 0 al Livorno | 1 a 1 ad ALBINOLEFFE | Varese | MODENA |
In maiuscolo le gare fuori casa |
MARTINELLI dopo l'inibizione rimediata a Bergamo si ribella «Sono stufo, sono deluso. Sono affranto. Ma vado avanti. Lo faccio per il Verona e per i veronesi. Hanno diretto male la gara. Invertendo punizioni. Non bloccando sul nascere falli violenti. L'avete visto l'intervento su D'Alessando vicino all'angolo a fine gara? Il guardalinee non ha visto nulla. E sul gol dell'Albinoleffe? Pugliese subisce fallo. L'arbitro inverte la punizione e loro segnano. E poi c'era pure un rigore. Ancora un rigore che non ci viene concesso. Troppi errori...».
E lei a fine gara ha voluto puntualizzare. «Certo. Ho fatto una sottolineatura. Mi sono permesso di rilevare gli aspetti che ci hanno lasciati perplessi. Ma si rendono conto di come hanno gestito la gara? Ed è arrivata l'inibizione. Sono stufo»
Ma ha già detto che niente può abbattervi? «No, questo no. Ora dobbiamo pensare ai playoff. Ormai l'obiettivo è questo. Delusione a parte, sono fermamente convinto che questa squadra possa ancora regalarci qualcosa di importante. E grandi soddisfazioni» LArena.it
Il patròn del BOLOGNA GUARALDI su SETTI «Setti sarà liquidato in tempi da concordare. Non era il cda la sede giusta per trattare, ma l’accordo di massima è stato trovato. Setti ha rimesso di sua iniziativa le deleghe che gli erano rimaste in qualità di vicepresidente: abbiamo analizzato le sue dichiarazioni dei giorni scorsi, lui ci ha spiegato di non aver ancora firmato nulla e ci ha detto che avrebbe rassegnato le deleghe se avesse rappresentato un problema per il Bologna».
A conferma di ciò, arrivano anche le parole di Setti in persona: «Sono contento di questa avventura, ma il mio ciclo con il Bologna volge al termine: sarò liquidato come da programma, con modalità che saranno deliberate nei prossimi giorni» TuttoB.com
ABBATE chiede scusa dopo il gestaccio alla terna arbitrale ma le due giornate di squalifica restano e rischiano di pesare oltremodo «Ho perso la testa, mi si è chiusa la vena. Chiedo scusa ai miei compagni, al mister, ed al presidente. Pure ai bambini ed a tutte le persone che hanno visto in tv scene non apprezzabili. Non voglio fare il moralista, ero in una situazione di stress, mentre ci stavamo giocando tutto ho perso la testa. Chiedo nuovamente scusa. I play-off sono quasi sicuri, anche se noi non dobbiamo guardare in là più di tanto. Pensiamo alla partita di sabato col Varese, cercando di vincerla per poi concentrarci sul Modena. Se giocheremo gli spareggi affronteremo ugualmente un match alla volta. I calcoli non servono».
Inibito, dal Giudice Sportivo, il patron scaligero fino al 31 luglio: «Non so come si faccia a non arrabbiarsi di fronte a quanto accaduto a Bergamo. La mia e quella del presidente sono state le reazioni più eclatanti, ma tutti eravamo veramente rammaricati per una direzione di gara non all’altezza della situazione. Purtroppo non è la prima volta quest’anno, finora non abbiamo mai detto niente. Abbiamo subito spesso stando zitti, i due punti persi con gli uomini di Pala contano tanto anche per Martinelli, sempre lucido, calmo e concentrato, che stavolta ha perso le staffe» HellasVerona.it
Parla CATTOLI, l'agente di Salif DIANDA, terzino di proprietà HELLAS che ha giocato in prestito alla TERNANA: «Dianda si trova benissimo a Terni, dove è stato fra i protagonisti della promozione. Mister Toscano lo apprezza molto e lui è felice della stima del mister, però ha ancora un anno di contratto con il Verona. Infatti in rossoverde è arrivato l'estate scorsa con la formula del prestito. In Veneto hanno manifestato segnali per riportarlo in gialloblù, perciò ora passa alla Ternana fare qualche mossa per acquistare il cartellino di Salif» TuttoLegaPro.com
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RASSEGNA STAMPA
Albinoleffe-Verona 1-1: Tomasig e la traversa fermano gli Scaligeri, fallito l'aggancio al Toro
Nei minuti di recupero clamorosa doppia traversa per il Verona, che ha colpito la trasversale prima con Halfredsson e, nel proseguo dell'azione, anche con Ceccarelli.
All'Azzurri d'Italia, l'Albinoleffe ha ospitato il Verona in un match che aveva tanto da dire per gli Scaligeri, in corsa per la promozione diretta in A, mentre era ininfluente per i bergamaschi, che sono ultimi in classifica e già retrocessi matematicamente. Il risultato finale di 1-1 è disastroso per gli Scaligeri, che questa sera contavano di portare a casa la posta piena, così da agganciare il Torino al secondo posto in classifica.
E' stata una partita molto nervosa quella dei veneti, che forse pensava di fare dell'Albinoleffe un sol boccone e man mano che passavano i minuti vedeva invece sfuggire il risultato cui ambiva.
La prima parte di gara è di marca bergamasca, con l'Albinoleffe bravo a chiudere bene gli spazi dietro, impedendo al Verona di innescare le punte, e rapido a ripartire in fase offensiva. Così, le prime occasioni da rete sono dei padroni di casa, al 1' con cocco e al 7' con Taugourdeau, che però mandano di poco fuori. Al 15' è sfortunato il Verona, con Bjelanovic che colpisce di testa su cross dalla bandierina ma un difensore respinge sulla linea. Sul proseguo dell'azione è poi bravo Tomasig a parare una conclusione di Lepiller.
Al 20' cala il gelo sulla squadra veronese, che viene infilata da Girasole, con un colpo di testa da distanza ravvicinata. Il Verona fatica a riprendersi, dopo il goal subito, ma a dieci minuti dal termine del primo tempo ha una doppia chance per il pari con Lepiller e Bjelanovic, ma entrambi falliscono l'occasione. Poi è Tomasig ad ergersi a muro sulle conclusioni gialloblù, bloccando in due tempi una insidiosa punizione di Lepiller. Al 42', però, il Verona agguanta il pareggio, con Gomez che sfrutta una torre aerea di Bjelanovic e dal limite insacca il goal del pari.
Nella ripresa, il Verona scende in campo con spirito ben più battagliero rispetto al primo tempo e subito costruisce alcune buone occasioni, in particolare con Gomez che per due volte, però, manda di poco a lato. L'Albinoleffe, comunque, non rimane a guardare e sfiora il secondo goal con una conclusione di Cristiano. Al 72' Tomasig compie un vero miracolo, respingendo sulla linea un colpo di testa di Russo da distanza ravvicinata. Sulla palla vagante ci prova Berrettoni ma il portiere dei padroni di casa respinge ancora una volta. Otto minuti dopo ancora Tomasig protagonista, con una deviazione in tuffo su palla corretta di testa da Bjelanovic su cross da calcio di punizione.
Nei minuti è un'assalto all'arma bianca quello del Verona, che vuole fortemente la vittoria, ma è strenua la difesa dei padroni di casa. Gomez ci pronta dal limite, ma la difesa dell'Albinoleffe respinge. Al 90' saltano i nervi al giocatore del Verona Abbate, sostituito poco prima da Mandorlini, che scatta fuori dalla panchina per protestare col guardalinee e riceve il rosso dal direttore di gara. Al 93' clamorosa doppio palla-goal per il Verona, con Halfredsson a colpire la traversa e sul proseguo dell'azione Ceccarelli calcia a colpo sicuro da posizione favorevole ma colpisce anche lui la trasversale.
Partita stregata, si potrebbe dire, per il Verona, che ha anche protestato per un presunto fallo da rigore subito nel finale. Gli Scaligeri si augurano ora che i due punti lasciati a Bergamo non risultino decisivi per quanto riguarda il discorso promozione.
FONTE: Goal.com
Serie B - Respinto l'assalto del Verona, è 1-1
lun, 14 mag 23:17:00 2012
E' una gara vera all'atleti Azzurri d'Italia. L'Albinoleffe (già retrocesso) passa in vantaggio sul Verona col gol di Girasole, poi allo scadere del primo tempo il pareggio di Gomez. Nonostante l'assedio della ripresa i veneti non passano e mancano l'aggancio al Torino
Sa di mezzo passo falso il pareggio del Verona in casa di un Albinoleffe già retrocesso in Lega Pro ma straordinariamente deciso a non ricoprire il ruolo di vittima sacrificale contro i gialloblu. I seriani se non altro interrompono una serie di undici sconfitte consecutive, mentre nulla possono contro il digiuno di vittorie che perdura dallo scorso novembre. Il Verona invece perde due punti utili in chiave promozione ed interrompe la serie positiva di due vittorie.
ALBINOLEFFE TONICO, GIRASOLE LO PORTA IN VANTAGGIO - Fin dai primi minuti l'Albinoleffe ha un atteggiamento tutt'altro che arrendevole: dopo un minuto di gioco già il primo tentativo di testa da parte di Cocco. I primi segni di vita di un Verona attendista e timido arrivano al quarto d'ora grazie ai movimenti di Bjelanovic e ai tentativi da fuori di Lepiller. Ma proprio quando gli uomini di Mandorlini sembrano uscire dal guscio i padroni di casa colpiscono; al 21' il calcio di punizione trova sul secondo palo l'inzuccata di Girasole che batte Frattali.
GOMEZ ALLO SCADERE: 1-1 - La reazione del Verona arriva subito ma inizialmente viene arginata da un Albinoleffe ordinato, che non rinuncia alle ripartenze nemmeno quando sotto pressione. Al 35' grande azione degli ospiti che con tre tocchi si portano dalle parti dell'ottimo Tomasig, ma si vedono respinta la conclusione di Gomez. Poi ci provano anche Halfradsson e Lepiller, ma per il pareggio bisognerà attendere fino agli sgoccioli della prima frazione. Al 43' è Gomez a battere l'estremo difensore seriano: ottima sponda di Bjelanovic, l'argentino controlla e insacca tutto solo.
SUPER TOMASIG, UOMO PARTITA - Fin dalle prime battute della ripresa è un assedio veronese alla porta di Tomasig, il quale coglie l'occasione per esibirsi in una grande prestazione che farà di lui l'uomo partita. Cocco sfiora la rete, ma quella difesa dal suo portiere sugli sviluppi di un calcio di punizione, mentre gli attacchi verso la porta giusta sono sporadici e innocui. Il numero uno seriano è semplicemente fantastico in un paio di interventi: al 73' dice no a Russo che colpisce di testa su cross di Halfredsson, e nel terzo minuto di recupero mette la manona anche sul tiro verso la sua porta deviato da un difensore.
ASSEDIO FALLITO, GESTACCIO DI ABBATE - Al 90' il nervosismo provoca l'espulsione di Abbate (in panchina da quattro minuti dopo il cambio con D'Alessandro), colpevole di aver rivolto coloriti epiteti al direttore di gara che poi si affretta a salutare con il dito medio prima di abbandonare il campo. L'assedio del Verona si spegne incompleto al termine dei quattro minuti di recupero; i veneti rimangono terzi insieme insieme al Sassuolo.
Matteo MARCEDDU (Twitter: @MersMayer) / Eurosport
FONTE: Yahoo.com
Clamoroso a Bergamo: Il Verona pareggia 1-1 con il retrocesso Albinoleffe
ALBINOLEFFE-VERONA 1-1 (p.t. 1-1)
ARBITRO: Cervellera
RETI: 21' Girasole (A), 43' Gomez (V)
L’Albinoleffe, già retrocesso e reduce da 11 sconfitte consecutive, passa in vantaggio contro il Verona, lanciato nella corsa verso uno dei primi due posti in classifica che valgono la promozione diretta in Serie A, sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti di Cristiano con un colpo di testa da sottomisura di Girasole. Al 43' il Verona, che non sta giocando un gran match, pareggia con una conclusione da centro area di Juanito Gomez per il tripudio dei quattromila tifosi gialloblu presenti allo Stadio “Atleti Azzurri d’Italia”. Nella ripresa il Verona parte all’assalto della porta di Tomasig per segnare il goal che lo porterebbe al secondo posto insieme al Torino e crea parecchie palle-goal ma non riesce a passare. L’Albinoleffe, che non ha più nulla da chiedere al campionato, non è arrendevole e in qualche occasione risponde pericolosamente. Nel finale, col Verona in pieno forcing, Abbate si infuria per un presunto torto arbitrale e viene espulso direttamente dalla panchina (89'). Al 94' oscar della sfortuna per il Verona che colpisce due traverse, con Berrettoni e Ceccarelli, nella stessa azione. Davvero un secondo tempo stregato per l’undici di Mandorlini che non trova il goal di una vittoria che sarebbe strameritata. Finisce 1-1, un pari che sa di beffa per il Verona che manca l’aggancio con il Torino al secondo posto e rischia di perdere il treno della promozione diretta.
Un risulato questo che è un grande favore per il Pescara e forse, di conseguenza per il Livorno. Di fatti il Pescara, anche Perdendo la gara di domani contro il Livorno manterrebbe sugli scaligeri un vantaggio di +3. Vero è che in contemporanea si giocherà il big match tra Torino e Sassuolo che in caso di successo dei neroverdi metterebbe gli stessi al pari degli abruzzesi con un +1 sulla terza. Va da se però che adesso il Pescara avrà sicuramente minor impeto ed i labronici potrebbero davvero portare a casa una vittoria che già di per se (si partirà dal 2-0 con 60 minuti di partita) sembra difficile da farsi sfuggire.
Tutto questo per dire che se le cosi cosi dovvessero andare, il Livorno andrebbe a -1 dall’Empoli, costringendoci ad una gara di maggior sofferenza nella sempre difficile Grosseto. Magari il successo del Verono oggi avrebbe messo un po’ di pepe in più nella gara di domani del Pescara.
To. Che.
FONTE: PianetaEmpoli.it
INFORMAZIONE REDAZIONALE
Non solo calcio: trasferta con gusto per Verona-Varese
In occasione dell'ultima trasferta della stagione, in programma sabato 19 maggio, la possibilità di un dopopartita da leccarsi i baffi
In occasione dell'ultima trasferta della stagione in programma sabato 19 maggio, viste le diverse richieste, è stato organizzato un pullman con la Morandi Tour di circa 30 persone che accompagni il tifoso "godereccio" ad assistere in tribuna centrale del "Bentegodi" alla partita Verona-Varese.
Partenza prevista alle ore 14,15 da Piazzale De Gasperi, antistante lo stadio F.Ossola, con arrivo allo stadio Bentegodi attorno alle ore 17,00: il match tra Verona e Varese è in programma alle 18,00. Durante il viaggio collegamenti in diretta con la Dirigenza biancorossa per aggiornamenti prepartita.
L'area Marketing del Varese assisterà gli ospiti durante tutta la trasferta e sbrigherà le formalità d'ingresso e check in allo stadio. Nel prepartita consegna del Match Programm e foto di gruppo in tribuna centrale (con invio via mail nei giorni successivi e pubblicazione sul sito ufficiale)
Dopo la partita si raggiungerà il Ristorante Greppia (nella foto qui sopra), situato nel centro della città, per una cena a base di piatti tipici veronesi; a seguire ritorno a Varese con possibili sorprese (in base al risultato possibile presenza di qualche calciatore sul nostro pullman).
Per partecipare alla trasferta è necessario prenotare entro giovedì 17 maggio (fino a esaurimento posti).
Quota di partecipazione a persona comprendente pullman, biglietto stadio e ristorante: 95 Euro
Per informazioni e prenotazioni:
Tel: 347 2311152
Paola Frascaroli, responsabile marketing A.S. Varese 1910
15/05/2012
a cura dell'Ufficio Pubblicità di VareseNewscommerciale@varesenews.it
CALCIO
I tifosi del Varese preparano l'esodo a Verona
Sabato al "Bentegodi" sfida di altissima classifica. Club Amici del Varese e Globuli Biancorossi organizzano i pullman. La società propone anche un pacchetto con ristorante e tribuna centrale
Il tam-tam è iniziato fin da sabato pomeriggio e sta proseguendo a spron battuto anche in questi giorni: "Sabato tutti a Verona" è infatti la frase più gettonata tra i tifosi del Varese fin dal fischio finale della partita con l'Ascoli. Sabato prossimo, 19 maggio alle 18, la squadra di Maran giocherà un match di altissima classifica al "Bentegodi", stadio storico che sogna in grande visto l'ottimo campionato che sta disputando l'Hellas e quindi i supporters varesini non vogliono far mancare il proprio supporto.
Per questo motivo c'è fibrillazione anche tra i club organizzati che in queste ore stanno preparando i pullman per raggiungere la città veneta.
Lo storico "Club amici del Varese" dà tempo sino a venerdì per prenotare un posto sul torpedone; la modalità è la consueta e prevede cioé la chiamata al numero 339/7951202 (Lele). La partenza è prevista per le 13 dal "Franco Ossola", il costo è fissato in 15 euro per i soci e 25 per i non soci. Gratis invece gli under 10.
Pullman organizzati anche per il giovane club "Globuli biancorossi" già presente a Brescia: in questo caso per le informazioni si può chiamare uno dei tre responsabili ovvero Massimo (347-8936461-340-0544656), Paolo (333-7104972) e Maurizio (339-1470409).
In entrambi i casi i biglietti d'ingresso allo stadio (nominali) devono essere acquistati dai singoli tifosi per via delle normative in vigore.
Infine, anche la società del presidente Antonio Rosati si è mossa per portare i tifosi a Verona con un'iniziativa dell'ufficio marketing. La proposta è rivolta a chi vuole unire la buona tavola al calcio visto dalla tribuna centrale e comprende quindi viaggio, ristorante e biglietto d'ingresso (compreso di check-in rapido, programma della partita e foto ufficiale) al costo di 95 euro. Per partecipare bisogna contattare Paola Frascaroli al numero 347-2311152 entro giovedì 17; la trasferta è in collaborazione con Morandi Tours.
14/05/2012
sport@varesenews.it
FONTE: VareseNews.it
HELLAS VERONA
Hellas Verona, Frattali: "Grande emozione. Pensiamo agli ultimi 180'"
15.05.2012 15:35 di Federico Errante
Fonte: tuttohellas
Un turbinio di emozioni per Pierluigi Frattali. Nel giorno del suo esordio in maglia gialloblù il Verona non va oltre il pari contro un già retrocesso Albinoleffe e dice probabilmente addio alla promozione diretta in Serie A. Intercettato dai microfoni di TuttoHellasVerona al termine della gara, il portiere vice Rafael ha così commentato: “Oggi era fondamentale vincere. Purtroppo non ci siamo riusciti sia per demeriti nostri, per la bravura degli avversari ma anche per le sviste della terna arbitrale, specialmente nel finale dove c’era per noi un rigore netto. Ora concentriamoci sulle prossime due partite. Ci tenevamo a vincere soprattutto per i tifosi, come al solito accorsi in massa”.
Un Verona quindi che dice probabilmente addio alla promozione diretta: “Con tre vittorie avremmo avuto grosse possibilità di centrare la A diretta. Ora comunque concentriamoci sulle ultime due gare che ci aspettano. Certo, ora la promozione diretta si allontana ma noi ci crediamo fino in fondo. Come l’Albinoleffe oggi ha giocato onorando il campionato spero che anche le altre facciamo così. Non è ancora finita. Certamente ora non dipende più solo da noi, continueremo comunque a dare tutto per cercare di arrivare almeno terzi e partire avvantaggiati nei play off”.
Risultato a parte è stata comunque una partita importante per Pierluigi Frattali, all’esordio sotto la curva che porta il nome del suo grande amico Piermario Morosini, morto un mese fa sul campo del Pescara: “E’ stato emozionante giocare qui. Un mese dopo la sua scomparsa il destino ha voluto che io giocassi proprio nello stadio della sua città. Sembra quasi sia stata una sua volontà. Mi dispiace per come è andata soprattutto perché volevo dedicargli la vittoria. Spero ora di poter dedicargli qualcosa di più importante come la promozione in Serie A”.
PRIMO PIANO
Hellas Verona, Setti: "Il mio ciclo a Bologna è finito"
16.05.2012 13:15 di Federico Errante
Fonte: tuttohellas
Parole, parole e parole? Dopo il Cda del Bologna, svoltosi nella giornata di lunedì, sembra proprio di no. In quella sede, l'attuale numero due felsineo, Maurizio Setti, avrebbe rimesso tutte le deleghe che il ruolo di vicepresidente gli impone. Ecco le dichiarazioni del patron Guaraldi, rilasciate all'edizione bolognese de Il Corriere della Sera: "Setti sarà liquidato in tempi da concordare. Non era il cda la sede giusta per trattare, ma l’accordo di massima è stato trovato. Setti ha rimesso di sua iniziativa le deleghe che gli erano rimaste in qualità di vicepresidente: abbiamo analizzato le sue dichiarazioni dei giorni scorsi, lui ci ha spiegato di non aver ancora firmato nulla e ci ha detto che avrebbe rassegnato le deleghe se avesse rappresentato un problema per il Bologna".
A conferma di ciò, arrivano anche le parole di Setti in persona: "Sono contento di questa avventura, ma il mio ciclo con il Bologna volge al termine: sarò liquidato come da programma, con modalità che saranno deliberate nei prossimi giorni". Ora la partita si giocherà a Verona, per il passo più importante. La firma che legherebbe il signor Manila Grace al sodalizio di Via Torricelli. Ma qui, le care parole, parole e parole di Mina ritornano fortemente d'attualità. Passare ai fatti è una qualità che i supporters scaligeri apprezzano parecchio.
FONTE: TuttoB.com
martedì, maggio 15th, 2012 | Posted by Orru
Serie B, ESCLUSIVO/ Scontri diretti, calendario e classifica avulsa delle prime quattro
Con i recuperi di quest’oggi, il campionato di Serie Bwin avrà finalmente la sua forma definitiva a due giornate dalla fine. Con quattro squadre in lizza per due posti per la promozione diretta in Serie A ci sarà da lottare fino all’ultimo. Fermo restando che il Pescara potrebbe già stasera festeggiare la Serie A in base a una combinazione di risultati, vi proponiamo il calendario, gli scontri diretti e la classifica avulsa delle prime quattro squadre in graduatoria, Pescara, Torino, Sassuolo e Verona.
Calendario:
Pescara: Gli abruzzesi giocheranno oggi contro il Livorno nel recupero, a Genova contro la Sampdoria domenica pomeriggio alle ore 18 e in casa contro la Nocerina, nell’ultima partita del campionato, sabato 26 maggio.
Torino: I granata giocheranno oggi contro il Sassuolo nel recupero, ospiteranno il Modena domenica all’ora di pranzo e infine saranno di scena a Bergamo contro l’Albinoleffe.
Sassuolo: I neroverdi giocheranno oggi contro il Torino nel recupero, ospiteranno la Reggina al Braglia domenica pomeriggio alle 15 e andranno a far visita alla Juve Stabia all’ultima giornata.
Verona: Gli scaligeri, dopo il pareggio di ieri sera contro l’Albinoleffe nel posticipo della 40^giornata, giocheranno sabato alle ore 18 in casa contro il Varese e chiuderanno a Modena contro l’undici di Bergodi sabato 26 maggio.
Scontri diretti:
PESCARA 77 PUNTI
In vantaggio con: Sassuolo (3-2, 1-1) e Verona (3-1, 2-1)
In parità con: Torino (2-0, 2-4)
In svantaggio con: nessuno
TORINO 76 PUNTI
In vantaggio con: nessuno
In parità con: Pescara (4-2, 0-2) e Sassuolo (oggi, 0-0)
In svantaggio con: Verona (1-4,-3-1
SASSUOLO 74 PUNTI
In vantaggio con: Verona (2-0, 0-1)
In parità con: Torino (oggi, 0-0)
In svantaggio con: Pescara (1-1, 2-3)
VERONA 74 PUNTI
In vantaggio con: Torino (1-3, 4-1)
In parità con: nessuno
in svantaggio con: Pescara (1-2, 1-3) e Sassuolo (1-0, 0-2).
Classifica Avulsa:
Il Pescara, come già detto in un precedente articolo, stasera può ritrovarsi in Serie A se vince il recupero col Livorno, rimontando lo svantaggio di due reti e se il Torino batte il Sassuolo. In questo caso, con 80 punti e due giornate dal termine, gli abruzzesi farebbero festa grazie agli scontri diretti. Potrebbero essere raggiunti da Sassuolo e/o Verona, ma avrebbero sempre la meglio. La classifica avulsa con queste tre squadre sarebbe questa: Pescara 10, Sassuolo 4, Verona 3. Zeman sarebbe promosso anche come secondo se il Torino superasse quota 80. In caso di arrivo a quota 80 anche dei granata, la classifica avulsa sarebbe questa: Pescara 13, Torino 10, Verona 6, Sassuolo 5, con le prime due subito promosse.
di Marco Orrù
FONTE: SerieBNews.com
Abbate chiede scusa a tutti: ho perso la testa
SI RIPARTE DA ZERO. Dopo l'espulsione di Bergamo e il «gestaccio» alle telecamere, il difensore di Mandorlini coglie l'occasione anche per caricare i compagni: «Non avrò più reazioni del genere ma quel fallaccio non fischiato su D'Alessandro è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso»
17/05/2012
Verona logoro? Fesserie. La serie A? Sempre alla portata. Il gestaccio di Bergamo? Cancellato. Matteo Abbate riazzera tutto, l'Albinoleffe è lontano. Pieno di gente, ieri mattina, l'Office Store di via Cappello. Non solo perchè a due passi c'è il Balcone di Giulietta. Tanti tifosi, molti tedeschi. Cori e abbracci nel cuore romantico di Verona. Di tenero c'è poco invece nelle parole di Matteo, taglienti come una spada. Non ci va tanto leggero, fra verità e mezze denunce. Di sicuro quel deciso accento toscano diventa però un potente tonificante prima dello sprint finale, una folata di vento che in un attimo sradica dubbi e scorie varie. Hellas depresso? Tutto il contrario, partendo da un doveroso mea culpa. «Voglio chiedere scusa a tutte le persone che in diretta tv hanno visto la mia reazione, soprattutto ai bimbi. Non è stato un momento educativo. Mi scuso col presidente, con l'allenatore, coi miei compagni. Non si ripeterà un'altra volta».
Abbate, è stata la reazione di un momento o c'è dell'altro? «Dico la verità, quel fallo non fischiato a D'Alessandro è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il guardalinee era a un metro, non poteva non vedere. Con l'Empoli c'era un rigore netto su Ferrari, con l'Albino un fallo di mano evidente in area nel respingere un mio tiro e un fallo su Gomez che tutti hanno visto. Il rumore si è sentito anche dall'altra parte del campo. Non so se si tratti di malafede o di clamorosa incompetenza». Il pareggio di lunedì può avere delle ripercussioni? «Non dobbiamo più guardare a quel che è stato, ma solo a quel che sarà. Adesso conta vincere col Varese. Probabilmente giocheremo i playoff, vediamo. E allora prepariamoci nel migliore dei modi». L'Albinoleffe lunedì ha dato tutto.
Faranno lo stesso Reggina e Juve Stabia con il Sassuolo? «Io mi aspetto che tutti da qui in avanti diano il massimo, com'è giusto che sia nel calcio. Tutti devono onorare i propri impegni. Per la verità quelli dell'Albinoleffe non mi sono sembrati proprio onestissimi. Contro l'Empoli sembravano undici ragazzi presi per strada fuori dallo stadio dieci minuti prima della partita. Contro di noi invece hanno dato l'anima. Ripeto, è giusto. Ma perchè con l'Empoli ti comporti in un modo e col Verona in un altro?». Non crede che serviva un approccio migliore? «In effetti il primo tempo non l'abbiamo giocato da Verona, sicuramente questo ha dato coraggio all'Albinoleffe. Loro però hanno mantenuto lo stesso atteggiamento per tutta la partita, con entrate decise e falli duri. Hanno lottato su ogni palla come se fosse l'ultima. Complimenti, hanno meritato il pareggio».
La terza classificata negli ultimi cinque anni è sempre andata in serie A ai playoff. Sufficiente come rassicurazione? «Le statistiche contano poco, acquisire la miglior posizione possibile è importante soprattutto per avere il fattore-campo a favore. Ricordatevi dell'anno scorso, pochissime squadre partendo dal quinto posto in C erano state poi promosse. Di sicuro non voglio sentir parlare di mancanza di entusiasmo. Ci giochiamo la serie A, vi rendete conto? Come si fa a non essere carichi?». Abbate, il Verona è stanco? «Questo è un discorso che non esiste, vado fuori di testa quando si parla di stanchezza o del fatto che ai playoff ci arriveremo col freno tirato. Non voglio più sentir dire che il Verona ha finito la benzina». I playoff con la Sampdoria sono più pericolosi? «Non direi, magari sarà proprio la Samp a rendere tutto ancora più bello. Avere di fronte una squadra così ci darà più stimoli, ci farà venire più fame. Ammesso che la Samp arrivi in finale. Dovrà prima giocare con noi, col Varese o col Sassuolo. Le partite prima vanno giocate. La Samp vincerà i playoff? Io non ne sarei così sicuro».
A.D.P.
«Andremo in serie A. Dobbiamo crederci»
GIOVANNI MARTINELLI
16/05/2012
Inibito fino al 31 luglio. La rabbia di Giovanni Martinelli subito dopo la fine della gara con l'Albinoleffe è costata cara al presidente. Il patron, si legge nel comunicato della Lega, è stato inibito per «espressioni gravemente irriguardose rivolte alla terna arbitrale negli spogliatoi e per aver colpito ripetutamente e danneggiato gli infissi di alcuni locali dello stadio di Bergamo».
Martinelli, se l'aspettava?
«Sono stufo, sono deluso. Sono affranto. Ma vado avanti. Lo faccio per il Verona e per i veronesi».
Cosa l'ha fatta arrabbiare della conduzione arbitrale?
«Hanno diretto male la gara. Invertendo punizioni. Non bloccando sul nascere falli violenti. L'avete visto l'intervento su D'Alessando vicino all'angolo a fine gara? Il guardalinee non ha visto nulla. E sul gol dell'Albinoleffe? Pugliese subisce fallo. L'arbitro inverte la punizione e loro segnano. E poi c'era pure un rigore. Ancora un rigore che non ci viene concesso. Troppi errori...».
E lei a fine gara ha voluto puntualizzare.
«Certo. Ho fatto una sottolineatura. Mi sono permesso di rilevare gli aspetti che ci hanno lasciati perplessi. Ma si rendono conto di come hanno gestito la gara? Ed è arrivata l'inibizione. Sono stufo».
Ma ha già detto che niente può abbattervi?
«No, questo no. Ora dobbiamo pensare ai playoff. Ormai l'obiettivo è questo. Delusione a parte, sono fermamente convinto che questa squadra possa ancora regalarci qualcosa di importante. E grandi soddisfazioni».
Presidente ha visto un po' stanchi i suoi ragazzi?
«No, in salute. Siamo il Verona, non siamo il Pescara. Giochiamo il nostro calcio. E fin qui siamo rimasti in corsa per la promozione diretta».
Qual è il messaggio?
«Andiamo in A. Subito. E se non ci riusciamo ci riproviamo la prossima stagione. Ma io voglio andare in A con l'Hellas. Li ho visti anche ieri i nostri tifosi. Meritano grandi stadi, non 'campacci'. Meritano il meglio del meglio».
Il pari di Bergamo ha gelato tutti...
«Anch'io sono deluso. Ma 'ghe semo dentro e ghe provemo'. Fino in fondo. Non dimentichiamoci il campionato condotto fin qui dai nostri ragazzi. E' stato buono, molto buono. C'è ancora un passo da fare. Avanti. Io ci credo. Tutti devono crederci. Ma sono convinto che Verona si stringerà intorno all'Hellas».
Lei non sarà più solo al comando in futuro. Con Setti chiude a fine giugno?
«Mi auguro sia così. Ma qui fatemi precisare...»
Prego, presidente.
«Verona ha bisogno di chi ama il Verona. Non dobbiamo fare distinzioni tra veronesi, romani, napoletani e non so che altro. Chi dimostra di condividere un progetto importante e di sposare l'Hellas, deve trovare spazio. Chi si avvicina e dimostra passione e serietà, merita il Verona. Setti ha dimostrato grande entusiasmo. Ed è giusto faccia parte del nostro mondo».
Simone Antolini
Destinazione play off Hellas a testa alta e senza rimpianti
Restano poche speranze per centrare la promozione diretta ma il Verona ha la possibilità di inseguire un traguardo storico
16/05/2012
L'esempio più bello è arrivato dai cinquemila tifosi che hanno accompagnato l'Hellas a Bergamo. Alla fine della partita, dopo il pareggio con l'Albinoleffe già retrocesso, i fedelissimi gialloblù hanno salutato Ceccarelli e compagni con un lungo, interminabile, applauso. Loro ci credono ancora, loro si fidano di una squadra che ha strappato Verona dall'Inferno della C, loro sanno che questo gruppo forgiato nelle difficoltà può ancora inseguire un sogno. Sì, è vero, adesso la promozione diretta in serie A è diventata ancora più difficile ma i ragazzi di Mandorlini hanno il dovere di voltare pagina e spostare subito l'attenzione sugli ultimi impegni del campionato, prima con il Varese in casa poi con il Modena in trasferta. Nel recupero di ieri sera il Torino ha battuto il Sassuolo e ha riconquistato la vetta della classifica, il Pescara si è arreso al Livorno, adesso l'Hellas è terzo in classifica, alla pari degli emiliani ma la squadra di Pea ha gli scontri diretti a favore.
Per questo, in ottica play off, diventa fondamentale centrare almeno il terzo posto, le esperienze degli anni passati dimostrano che hanno centrato la promozione in A le squadre meglio posizionate nella griglia di partenza. Quindi obiettivo sulla sfida del Bentegodi con il Varese, in programma sabato in anticipo. Una scelta che, ancora una volta, conferma la scarsa attenzione del Palazzo del Pallone nei confronti del club di Via Torricelli. Le concorrenti alla promozione diretta scenderanno in campo conoscendo già il risultato dei gialloblù, la Sampdoria che ospiterà il Pescara al Marassi saprà non solo cos'ha fatto il Varese a Verona ma anche com'è andata tra Nocerina e Padova e potrebbe fare due calcoli prima di sfidare i biancazzurri. «Ma è meglio non guardare troppo in casa d'altri», ripete ancora una volta mister Mandorlini. In effetti l'Hellas non può fare troppi calcoli. Due partite da giocare, sei punti da fare con la consapevolezza, qualunque sia il risultato alla fine della stagione regolare che questo gruppo ha raccolto tantissimo.
Se qualcuno avesse parlato di qualificazione ai play off all'inizio del campionato, sarebbe stato preso per pazzo. Per questo il pareggio di Bergamo non deve rovinare quanto di buono è stato fatto finora, l'Hellas può andare in A anche dalla porta di servizio com'è successo un anno fa dopo i play off con Sorrento e Salernitana. Con la differenza che un anno fa gli spareggi erano un traguardo minimo per una squadra che doveva ammazzare il campionato, quest'anno sono un traguardo importante per un gruppo che ha fatto tantissimo e che non ha nulla da perdere rispetto a «corazzate» come Sampdoria, Torino o Sassuolo che hanno fatto investimenti importanti per conquistare la promozione. Avanti Hellas, nulla è perduto.
Luca Mantovani
Giustizia sportiva, stop per Abbate
Inibito il presidente Martinelli
15/05/2012
Verona. Il giudice sportivo della Lega di Serie B, Gianfranco Valente, ha squalificato 12 giocatori dopo le gare valide per la 19esima giornata di ritorno. Due turni di stop per Abbate (Verona), una giornata per Andelkovic (Ascoli), Lazzari (Empoli), Pellè (Sampdoria), Bovo (Padova), Diagouraga (Modena), Florenzi e Gabionetta (Crotone), Maury, Mezavilla e Zito (Juve Stabia), Salvi (Albinoleffe).
Per quanto riguarda le società inflitte due ammende di 5 mila e mille euro alla Nocerina. Tra i dirigenti inibizione fino al 31 luglio 2012 per il presidente Giovanni Martinelli «perchè, al termine della gara e nei locali degli spogliatoi, rivolgeva agli ufficiali di gara locuzioni gravemente irriguardose ed addebiti di incapacità; indi colpiva ripetutamente e danneggiava gli infissi dei locali; infrazione rilevata da un Assistente e da un collaboratore della Procura federale».
FONTE: LArena.it
Hellas Verona-Varese: sono 9 i precedenti al “Bentegodi”
Postata il 16/05/2012 alle ore 09:04
L’ultimo successo degli scaligeri, ancora imbattuti contro i biancorossi, è un 3-1 del campionato '81-'82
VERONA - Per la 10a volta nella storia Hellas Verona e Varese si affronteranno sul campo dei gialloblù. Gli ospiti non sono mai riusciti a portare a casa l’intera posta in palio al “Bentegodi”, mentre sono due le vittorie degli scaligeri, che s'imposero per 3-1 sia nella prima che nell’ultima gara disputata tra le mura amiche (rispettivamente nel ’63-’64 e nell’’81-’82). Gli eroi delle due partite furono Adriano Maschietto e Mauro Gibellini che, con una doppietta a testa, sono anche i due giocatori ad aver segnato più reti ai biancorossi.
In mezzo, ben 7 pareggi consecutivi, tra i quali 4 incontri terminati a reti bianche. I tre restanti segni “X” coincidono con le uniche volte in cui le due compagini si sono affrontate nella massima serie: in tutti e tre i casi si registrò lo stesso punteggio finale di 1-1.
Ufficio Stampa
Abbate: "Ho perso la testa, chiedo scusa a tutti"
Postata il 16/05/2012 alle ore 11:58
"La mia e quella del presidente sono state le reazioni più eclatanti, ma tutti eravamo veramente rammaricati per una direzione di gara non all’altezza della situazione"
VERONA - Soltanto pochi minuti dopo la gara con l’Albinoleffe Matteo Abbate era pronto a tornare sui suoi passi, per un’espulsione rimediata dalla panchina per proteste. Lo ha fatto comunque mercoledì mattina, di fronte ai giornalisti locali, per voltare pagina successivamente al pari coi lombardi. “Ho perso la testa, mi si è chiusa la vena. Chiedo scusa ai miei compagni, al mister, ed al presidente. Pure ai bambini ed a tutte le persone che hanno visto in tv scene non apprezzabili. Non voglio fare il moralista, ero in una situazione di stress, mentre ci stavamo giocando tutto ho perso la testa. Chiedo nuovamente scusa”.
Due le giornate di squalifica per il difensore toscano: “I play-off sono quasi sicuri, anche se noi non dobbiamo guardare in là più di tanto. Pensiamo alla partita di sabato col Varese, cercando di vincerla per poi concentrarci sul Modena. Se giocheremo gli spareggi affronteremo ugualmente un match alla volta. I calcoli non servono”.
Inibito, dal Giudice Sportivo, il patron scaligero fino al 31 luglio: “Non so come si faccia a non arrabbiarsi di fronte a quanto accaduto a Bergamo. La mia e quella del presidente sono state le reazioni più eclatanti, ma tutti eravamo veramente rammaricati per una direzione di gara non all’altezza della situazione. Purtroppo non è la prima volta quest’anno, finora non abbiamo mai detto niente. Abbiamo subito spesso stando zitti, i due punti persi con gli uomini di Pala contano tanto anche per Martinelli, sempre lucido, calmo e concentrato, che stavolta ha perso le staffe”.
Ufficio Stampa
Gomez T. "Mastino del Bentegodi" 2011/12
Postata il 16/05/2012 alle ore 12:11
L’attaccante si aggiudica la 13a edizione del concorso dedicato ai tifosi gialloblù promosso dal mensile di Confcommercio Verona “Il Commercio Veronese”
VERONA - E’ Juan Ignacio Taleb Gomez “Il Mastino del Bentegodi” 2011/12: l’attaccante si aggiudica la 13a edizione del concorso dedicato ai tifosi gialloblù promosso dal mensile di Confcommercio Verona “Il Commercio Veronese” in collaborazione con Hellas Verona. L'ex Gubbio ha coronato una lunga rincorsa che lo ha portato a superare solo nel penultimo match interno Emil Hallfredsson, vincitore della scorsa edizione, che guidava la classifica fin dal secondo turno e sembrava avviato a bissare il successo del campionato 2010/11.
Sono 305 i voti complessivamente incamerati dall'argentino, che si è esaltato soprattutto nei derby: è stato infatti giudicato migliore in campo nelle partite contro Padova, Vicenza e Cittadella, oltre che con l’Empoli.
Alle sue spalle Hallfredsson con 289 preferenze e 5 successi di tappa in occasione delle sfide al Bentegodi con Sassuolo, Sampdoria, Nocerina, Reggina e Ascoli.
Terza piazza per l’estremo difensore Rafael De Andrade, 198 voti, preferito ai compagni di squadra nei match con Crotone e Gubbio. Ai piedi dell’ideale podio, spinto da gol “pesanti”, Matthias Lepiller, “match winner” anche nell’ultimo incontro casalingo con il Livorno che gli ha consentito di passare dalla sesta alla quarta posizione: chiude con 132 voti e 3 primi posti con Modena, Grosseto e labronici.
Il difensore Domenico Maietta conclude in quinta posizione (106 voti), davanti a Thomas Pichlmann, sesto con 101, “Mastino” con Brescia e Albinoleffe. Più staccati Matteo Abbate (66 voti e un primo posto con il Torino), Tachtsidis, a quota 64 e Marco D’Alessandro, 63 preferenze, migliore in campo con nella gara d’esordio col Pescara. Chiude la “top ten” con 62 voti Jorginho che precede Giuseppe Pugliese (60), Massimiliano Scaglia (59, successo di tappa con Juve Stabia), Sasa Bjelanovic (51, primato con il Bari) e Nicola Ferrari (51 voti anche per lui ma nessun primo posto parziale). A seguire il resto del gruppo guidato da Victor Hugo Mareco, quindicesimo, con 27 voti.
Gomez Taleb sarà premiato sabato con il “Trofeo Confcommercio Verona” sul manto erboso del "Bentegodi", prima del fischio d’inizio di Hellas Verona-Varese.
Nelle precedenti edizioni il “Mastino del Bentegodi” aveva registrato i successi di Antonio Marasco (campionato 1999/00), Martin Laursen (2000/01), Adrian Mutu (2001/02), Martins Adailton (2002/03), Alessandro Mazzola (2003/04), Valon Behrami (2004/05), Martins Adailton (2005/06), Gianluca Pegolo (2006/07), Rafael De Andrade (2007/08 e 2008/09), Giuseppe Pugliese (2010/11) ed Emil Hallfredsson (2011/12).
Ufficio Stampa
Due giornate di squalifica ad Abbate, inibito il presidente Martinelli
Postata il 15/05/2012 alle ore 10:13
Il difensore punito a causa di locuzione irriguardosa verso un assistente. Per il presidente gialloblù sanzione fino al 31 luglio 2012
VERONA - A seguito del posticipo della 40a giornata di campionato il Giudice Sportivo ha squalificato per due giornate Matteo Abbate "perchè, al 45° del secondo tempo, dalla panchina quale calciatore sostituito, rivolgeva ad un Assistente locuzione gravemente ingiuriosa". Inibito a svolgere ogni attività in seno alla Figc, a ricoprire cariche federali ed a rappresentare la società nell'ambito federale, a tutto il 31 luglio 2012, il presidente Giovanni Martinelli "perché, al termine della gara e nei locali degli spogliatoi, rivolgeva agli Ufficiali di gara locuzioni gravemente irriguardose ed addebiti di incapacità; indi colpiva ripetutamente e danneggiava gli infissi dei locali; infrazione rilevata da un Assistente e da un collaboratore della Procura federale".
Ufficio Stampa
Ripresa degli allenamenti martedì alle 17
Postata il 15/05/2012 alle ore 10:31
Gialloblù subito in campo per dare il via alla preparazione del match casalingo contro il Varese
VERONA - Gialloblù subito in campo per dare il via alla preparazione del match casalingo contro il Varese.
Ripresa degli allenamenti dopo la gara con l'Albinoleffe fissata per martedì alle 17 presso il centro sportivo di Sandrà.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
SERIE B: Nessuna sorpresa nei recuperi, il TORINO batte il SASSUOLO, il PESCARA 'conferma' lo 0 a 2 contro il LIVORNO...
CALCIO&CORRUZIONE: Secondo SEEDORF il calcio italiano (e non solo) è corrotto ma, chiaramente, non ha prove a sostenere la sua tesi poi aggiunge: 'Il fatto è che in altre nazioni chi sbaglia paga duramente, cosa che in Italia non accade...'
LIGA SPAGNOLA: VILLAREAL retrocesso grazie al 'biscotto' tra RAYO e GRANADA? E' bufera in Spagna...TENNIS: Subito fuori la SCHIAVONE agli Italian Open...
SEEDORF A 'OTTO E MEZZO': "CALCIO CORROTTO? SÌ, MA NON HO PROVE" -VIDEO
Mercoledì 16 Maggio 2012 - 12:08
ROMA - «La percezione della corruzione c'è, ma io non ho prove, quindi posso parlare solo dei comportamenti visibili che si vedono allo stadio, durante le partite e intorno alle partite». Così Clarence Seedorf durante la sua intervista a Otto e Mezzo. «C'è un modo di agire in un mondo che è molto vecchio - spiega - sono abitudini che vanno cambiate, alcuni paesi sono riusciti a farlo, altri come l'Italia no».
E prosegue: «Il comportamento inizia dagli stadi - aggiunge poi il calciatore - e in Italia su questo fronte non si fa niente, l'episodio di Genova di quest'anno è stato un gran peccato. L'Italia deve rinnovare i suoi stadi perchè se devo stare dietro una gabbia, mi tratti da animale e quindi io mi comporto da animale».
«Cominciamo a togliere le barriere dagli stadi - invita Seedorf - e vedremo che il comportamento delle persone cambierà, perchè chi ospita le persone deve creare condizioni tali affinchè queste si comportino dacivili. E chi si comporta male deve pagare». Alla domanda se è d'accordo alla radiazione per i calciatori corrotti, Seedorf risponde: «Credo che Platini stia avendo coraggio per affrontare delle situazioni delicatissime».
SASSUOLO TRAVOLTO, TORINO QUASI IN A. PESCARA MANCA IL RIBALTONE COL LIVORNO
Martedì 15 Maggio 2012 - 23:31
TORINO - Toro di nuovo capolista e a un passo dalla serie A. Basterà battere il Modena domenica in casa ai granata per conquistare la promozione, dopo tre anni, grazie al vantaggio di +2 sul Pescara e di +5 su Verona e Sassuolo. A dire il vero potrebbe essere sufficiente anche un pari ma in questo caso entrerebbero in gioco i risultati di veneti ed emiliani.
La squadra di Ventura si è guadagnata il match-point strapazzando proprio il Sassuolo (nel recupero della gara rinviata un mese fa per la morte di Piermario Morosini) con i gol di D'Ambrosio, Basha e Meggiorini e una prestazione in crescendo nel gioco e nell'intensità.
L'avvio infatti non è memorabile. Il ritmo è basso con il Toro in costante ma non brillante proiezione offensiva e il Sassuolo ordinato in copertura. Per spezzare l'equilibrio serve così la prodezza di un singolo o un calcio piazzato. Nel primo caso è Vives a provarci, ma il suo destro da fuori centra in pieno il palo; accade cos la seconda ipotesi con D'Ambrosio che di testa su angolo porta in vantaggio i granata. Proprio il terzino destro, inserito a pochi minuti dall'inizio per l'infortunio nel riscaldamento di Di Cesare.
Stesso destino di Bianchi: la partita del capitano dura solo 22 minuti, anche lui è costretto ad abbandonare. Il Sassuolo invece non riesce a pungere, dei primi quarantacinque minuti dei modenesi restano solo le proteste per un tocco di mano in area di Ogbonna non ritenuto falloso dall'arbitro Pinzani. Ci pensa così Basha, in avvio di ripresa, a mettere definitivamente in discesa la partita del Toro, insaccando da pochi passi su assist di Antenucci.
Il doppio vantaggio mette le ali ai granata, il Sassuolo si sveglia dal prolungato torpore offensivo e ci prova con Missiroli. Poi ha l'occasione di riaprire il match ma Sansone spedisce alle stelle un calcio di rigore. Alla fine c'è anche l'invasione di campo, il Toro è ad un passo dalla promozione.
PESCARA PERDE COL LIVORNO Al Pescara non riesce il miracolo di rovesciare lo 0-2 con cui era stata interrotta il 14 aprile scorso la gara con il Livorno che porta a casa tre punti d'oro, grazie alle reti segnate un mese fa da Dionisi (4') e Belingheri (11'). Il Pescara inizia in maniera timida, ma poi pian piano riesce ad alzare il baricentro, costringendo il Livorno alla difesa. Le emozioni arrivano nel finale. Al 38' c'è un taglio di Verratti per Immobile che in area scarica addosso a Bardi che salva.
Nei 5' di recupero concessi dal signor Baratta di Salerno (stessa terna della gara di un mese fa). Al 45' Verratti lancia Insigne che in area viene anticipato in uscita da Bardi. Passa un minuto e Insigne serve al limite dell'area Cascione che conclude però centralmente, permettendo a Bardi di controllare.
Il Pescara aumenta la pressione e al 49' Immobile di testa in area mette alto. Nel secondo tempo il Pescara parte forte e al 4' Nielsen prende la mira dalla distanza, tirando però centralmente. Poi è Insigne a provare a scuotere la squadra, ma prima su punizione e poi su tiro dalla distanza, non inquadra lo specchio della porta. Il Livorno si dimostra un osso durissimo per biancazzurri, battuti anche all'Ardenza nella gara d'andata.
Il trascorrere dei minuti fa il gioco della squadra di Perotti che si chiude bene, costringendo il Pescara a cercare con insistenza le conclusioni dalla distanza. La prima conclusione ospite arriva al 18' con Bigazzi che chiama Anania alla parata a terra. Il Pescara avanza a fiammate e al 21' sfiora in due occasioni il gol del 2-1. Ma nella prima occasione Immobile si divora un gol clamoroso davanti a Bardi che qualche secondo dopo è costretto a deviare in angolo un tiro di Insigne. Il finale di gara dice ancora Pescara con un miracolo di Bardi su Immobile al 31'.
E quando non ci arriva Bardi, c'è il palo a negare a Immobile al 33' il gol che servirebbe a riaprire la gara che si complica al 40', quando Baratta espelle per doppia ammonizione il difensore biancazzurro Romagnoli. Ma non è serata visto che nel finale ancora Immobile fallisce altre due ghiotte occasioni, inframezzate dal gol mangiato al 46' da Paulinho. Finisce con il Livorno che onora Piermario Morosini nel migliore dei modi con una vittoria che vale mezza salvezza. Per il Pescara, nonostante il ko, la A resta un obiettivo più che raggiungibile.
VILLARREAL IN B, RAYO E GRANADA CONCORDANO IN CAMPO: BUFERA LIGA -VIDEO
MADRID - Non si placa l'ira del Villarreal dopo l'incredibile retrocessione dalla Liga. Fino a pochi mesi fa protagonista in Europa, la squadra di Giuseppe Rossi si è classificata al terz'ultimo posto, finendo così in seconda divisione.
Ma il verdetto del campo viene confutato dai tifosi del 'Sottomarino giallo': sull'occhio del ciclone è finita la sfida salvezza tra Rayo Vallecano e Granada. La partita si è conclusa con la vittoria dei padroni di casa, sancendo così la loro salvezza a discapito proprio del Villareal.
Il Granada si sarebbe salvato anche perdendo così, come documentato dal video che vi proponiamo, Michu e Costa del Rayo hanno informato i giocatori del Granada del risultato di Vilarreal chiedendo di loro di regalare un gol. Rete puntualmente arrivata dopo pochi minuti.
OPEN BNL ITALIA, SCHIAVONE FUORI: VINCE LA MAKAROVA -FOTO
Lunedì 14 Maggio 2012 - 23:06
ROMA - Gli Internazionali Bnl d'Italia entrano nel vivo e riservano subito una brutta sorpresa per i tifosi italiani: Francesca Schiavone, numero 14 del ranking Wta, è stata infatti battuta da Ekaterina Makarova (numero 39 mondiale) per 6-3 6-4. La sconfitta della trionfatrice del Roland Garros 2010, però, rispecchia il suo stato di forma negli ultimi tre mesi, in cui la milanese ha vinto soltanto due incontri su undici. Per il resto soltanto sconfitte e quella maturata oggi sulla terra battuta del Centrale è la seconda al primo turno dopo quella rimediata dalla russa naturalizzata americana Varvara Lepchenko, una settimana fa a Madrid.
Più tranquillo, invece, l'esordio del tennista ligure Fabio Fognini che ha avuto la meglio su Marcos Baghdatis, finalista degli Australian Open del 2006, con un deciso 6-2, 6-2. Una prova convincente, nonostante il fastidioso vento che ha sferzato i campi del Foro Italico per tutto il giorno. «Le condizioni ambientali erano complicate per tutti e due - ha ammesso Fognini al termine del match -. Penso di esser stato davvero bravo comunque a gestire la situazione: davanti a me avevo un avversario difficile». La vittoria sul cipriota, che bissa quella ottenuta due settimane fa nel torneo di Bucarest, è un'iniezione di fiducia anche in vista del Roland Garros, che inizierà il 27 maggio, dove Fognini ha ben figurato lo scorso anno giungendo ai quarti di finale. «Sono contento perchè ho gestito bene l'incontro e alla fine sono stato anche più forte del vento. Io sono dell'opinione che a Parigi devo andare puntando a ricominciare da zero. È vero, devo difendere i quarti, però se vado con questa mentalità rischio di perdere al primo turno. Devo restare tranquillo anche se è normale che ci sia un pò di pressione. Per ora guardo a Roma. La prossima settimana vado a Nizza, poi mi concentrerò sullo Slam».
Gli Internazionali, anzi, potranno aiutare il 24enne azzurro, n. 45 del ranking mondiale, a ritrovare la condizione migliore dopo l'infortunio al piede che l'ha tenuto fuori fino ad aprile. «Al Foro Italico la convinzione vien vincendo - ha spiegato -, tuttavia credo il lavoro fatto sia stato positivo. Vincere partite ti aiuta a essere sempre più convinto dei tuoi mezzi. In questi mesi ho dovuto lavorare il doppio degli altri per recuperare dopo l'infortunio e la finale di Bucarest è stata una bella iniezione di fiducia. Ho dovuto portare pazienza, non ho potuto correre, fare resistenza, però mi sono concentrato su altro e ora sono contento di essere tornato a Roma ed aver vinto contro un avversario duro. Ora vediamo il secondo turno e chi sar… l'avversario. Tra Lopez e Granollers? Sono due giocatori diversi: uno serve molto bene da fondo e l'altro lo conosco da tanto tempo. Spero si stanchino il più possibile». Con le altre partite in programma oggi, il torneo del Foro Italico entra di fatto nel vivo. Senza troppe sorprese, se non quella grande di aver perso la Schiavone al primo turno. Tra le donne la serba Ana Ivanovic ha superato la russa Svetlana Kuznetsova (6-4, 6-3); mentre tra gli uomini il n. 12 del ranking Atp Nicolas Almagro ha avuto la meglio di Marin Cilic e il francese Gael Monfils ha ottenuto il passaggio del turno vincendo su Alex Bogomolov Jr. (6-4,6-1). Domani toccherà agli italiani Starace, Errani, Pennetta, Vinci e Brianti: la speranza è che le brutte sorprese siano terminate oggi.
FONTE: Leggo.it