Anteprima VERONA-LIVORNO
I CONVOCATI
MANDORLINI con gli uomini contati in difesa dove giocherà al centro l'inedita coppia ABBATE-MARECO; mister che medita 'sorprese' contro il LIVORNO: ESPOSITO in campo dal primo minuto? Dipenderà dal modulo! Attaccanti abili ed arruolati (7 fronte di 10 tra portieri, difensori e centrocampisti)...
Portieri: 26 Frattali, 1 Rafael;
Difensori: 13 Abbate, 23 Cangi, 17 Mareco, 33 Pugliese, 25 Scaglia;
Centrocampisti: 4 Esposito, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 77 Tachtsidis;
Attaccanti: 27 Berrettoni, 32 Bjelanovic, 14 D'Alessandro, 9 Ferrari, 21 Gomez Taleb, 6 Lepiller, 11 Pichlmann
MADONNA ritrova capitan LUCI dopo due turni di squalifica ma alcuni giocatori sono ancora acciaccati, tra questi SILIGARDI che si è allenato bene soltanto nelle ultime due sedute e probabilmente non sarà nemmeno tra i convocati per la sfida del 'Binti'....
Probabile il 4-3-1-2 con SCHIATTARELLA ad agiredietro le punte PAULINHO-DIONISI
-4 al termine della Regular Season ed HELLAS, che al 'Binti' ha infilato 12 vittorie consecutive prima del pareggio con l'EMPOLI di AGLIETTI, chiamato alla 13esima vittoria contro una squadra che, partita con ben altri obiettivi dopo i passati 'fasti' in massima serie, si trova ora alla disperta ricerca di punti salvezza: non sarà certo facile!
Però squadre in questa situazione è sicuramnte meglio trovarle tra le mura amiche dove la spinta del pubblico può risultare determinante...
5 vittorie e 7 sconfitte lo score dei toscani nelle 18 trasferte sin qui disputate
31 le gare in totale tra scaligeri e labronici, tutte in Serie B, delle quali 15 a Verona (con 9 vittorie e 3 sconfitte per l'HELLAS) e 16 in Toscana (con 10 vittorie e 2 sconfitte per il LIVORNO)
Road to Serie A | |||||
Squadra | Punti | 39^ | 40^ | 41^ | 42^ |
Torino | 73* | Padova | PESCARA | Modena | ALBINOLEFFE |
Pescara | 71* | GROSSETO | Torino | SAMPDORIA | Nocerina |
Sassuolo | 70* | Crotone | LIVORNO | Reggina | JUVE STABIA |
Hellas Verona | 70 | Livorno | ALBINOLEFFE | Varese | MODENA |
In maiuscolo le gare fuori casa * = Una partita in meno (il 15 Maggio recupero di Torino-Sassuolo e prosecuzione di Pescara 0-2 Livorno) |
QUI VERONA
Con CECCARELLI squalificato e MAIETTA ancora in terapia (se tutto va bene rientrerà contro l'ALBINOLEFFE) MANDORLINI sarà costretto a varare un'altra coppia inedita al centro della retroguardia gialloblù e cioè quella formata da ABBATE e MARECO.
Ma anche in mediana c'è qualche problema: RUSSO sarà appiedato dal giudice sportivo e non sarà della gara nemeno GALLI per il quale alcuni accertamenti hanno evidenziato uno stiramento al flessore sinistro.
Differenziato a scopo precauzionale anche per MANCINI e TACHTSIDIS nell'allenamento di oggi...
QUI LIVORNO
MADONNA ha portato i suoi in riiro a Verona già da qualche giorno vista l'importanza della gara con gli scaligeri.
Poche le news che filtrano, tra queste l'intensità degli allenamenti: tanta corsa e tattica per punti in palio fondamentali!
Ex di turno Attilio PEROTTI, direttore tecnico dei labronici che allenò l'HELLAS nel 1995/96 e nel 2000/01.
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Livorno 0-2 Verona gli highlights della vittoria del 3 Dicembre scorso (era la settima di fila!) |
DICONO
MANDORLINI 'Abbiamo bisogno di tutti' «Più siamo, meglio è. La gente ci ha sempre seguito con grande passione, quella di domani è una partita davvero importante. Abbiamo bisogno di tutti, in un momento fondamentale. Noi pensiamo ad un solo risultato gli avversari non credo siano d’accordo. Ogni gara da qui alla fine del campionato è decisiva, abbiamo recuperato dalla trasferta di Reggio ma ci saranno dei cambi in formazione, ritengo sia giusto in vista della terza gara in una settimana. Dobbiamo assolutamente trovare la vittoria».
Guai a parlare di esito scontato, solo osservando la situazione di classifica: «I toscani sono in crisi, ma solo di risultati. Ho visto l’incontro disputato col Torino ed hanno concesso poco, in nel reparto offensivo vantano giocatori di spessore. Servirà grande attenzione, come sempre abbiamo rispetto ma faremo di tutto per portare a casa il risultato. Solitamente i successi aumentano autostima ed entusiasmo, così pensi meno alla stanchezza. Sono state disputate più di 40 partite compresa la TIM Cup in questa stagione, concentriamoci solo sui 90’ con gli uomini di Madonna. Poche squadre sono davvero in grande forma, forse il Pescara sta meglio di tutti».
18 i convocati in vista della 39a giornata: «L’attacco è il reparto al completo, mi fa piacere. Ci sono diverse alternative. Come fatto spesso, adotteremo delle variazioni anche domani» HellasVerona.it
MADONNA 'Spero negli equilibri di squadra' «In questi giorni siamo andati in ritiro per ritrovarci e recuperare bene dopo tre partite consecutive nelle quali abbiamo speso molto anche a livello mentale. Avevamo bisogno di ritrovare le forze e di stare insieme. E' stata una scelta ben accettata da tutti e giusta».
Quale sarà l'atteggiamento della squadra? «Spero che i ragazzi ritrovino i giusti equilibri come tre partite fa. Dobbiamo mettere in campo lo stesso atteggiamento visto col Torino. Una voglia di fare bene che non ha trovato riscontro nelle occasioni create, ma avevamo ache tanti infortunati. Ad Ascoli invece andammo malissimo e fu, sicuramente, la peggor gara della mia gestione. Domani dovremo fare punti e quindi essere più propositivi. Penso che torneremo a giocare con le due punte».
Niente gare difensive come l'Empoli al "Bentegodi": «In quella gara il Verona creò almeno sei palle gol ma l'Empoli non subì reti, noi col Torino abbiamo preso gol al primo ed unico tiro in porta loro. Gli episodi e la fortuna hanno un loro peso, speriamo che questa volta giri dalla nostra parte».
Il Livorno ritroverà capitan Luci dopo due turni di squalifica, ma alcuni giocatori sono ancora acciaccati: «Siligardi fa parte del gruppo, ma si è allenato bene soltanto nelle ultime due sedute. Sarà importante, non tanto la prestazione del singolo, ma che tutta la squadra ci metta il massimo impegno».
Infine sul Verona: «Saranno caricati al massimo, lottano per la promozione diretta in A e giocano davanti ad un grande pubblico. Noi dovremo prestare molta attenzione, specialmente nei primi trenta minuti. Dovremo essere bravi a difenderci ed a ripartire creando loro più problemi possibile» LivornoCalcio.it
Silvano MARTINA, ex portiere e ora procuratore «Il Verona ha un grande allenatore che ha lavorato bene. Ha mantenuto la squadra con qualche inserimento importante. Ha giocatori importanti per la categoria e una piazza straordinaria. Ha tutto per andare in Serie A. Spero che salga insieme al Torino» SerieBNews.com
Livorno 0-2 Verona le immagini della gara (3 Dicembre 2011)
ALTRE NEWS IN ALLEGATO
CALCIOSCOMMESSE: In cadetteria sono 14 i club coinvolti: si riscriveranno le classifiche? Questi i più 'esposti' oltre all'HELLAS: Ascoli, Bari, Grosseto, Modena, Albinoleffe, Padova, Pescara, Livorno, Reggina, Varese e poi con posizioni meno gravi anche Crotone, Empoli e Sassuolo!
IN BREVE A PIÉ PAGINA
INCREDIBILE A FIRENZE! Nella delicata partita contro il NOVARA Delio ROSSI (ormai ex) allenatore della FIORENTINA sostituice LJAJIC il quale esce dal campo irridendo il proprio allenatore che 'sbrocca' e lo prende pugni! Fin qui la cronaca di ciò che è successo poi parte il tam-tam incontrollato tra chi dice di conoscere il serbo e che era solo questione di tempo e chi giura di aver sentito il calciatore dire al mister 'Sei più handicappato di tuo figlio!' (e per l'ex allenatore della LAZIO che ha un figlo disabile non dev'essere stato facile controllarsi dopo parole del genere se così fosse andata). In ogni caso è scattata l'inevitabile squalifica per il timonere viola nonchè l'altrettanto inevitabile esonero (GUERINI finirà la stagione al suo posto), per il giocatore allontanamento dalla rosa...
LIGA SPAGNOLA: Il REAL MADRID si consola col titolo nazionale, non è la Champions ma è pur sempre un 'titulo' no?
RUGBY FEMMINILE: Scontro fatale in campo, muore la 27enne capitana del KENIA!
CALCIO SCOZIA: Guai finanziari per i GLASGOW RANGERS, un imprenditore americano sarebbe pronto a 'salvare' la squadra...
MOROSINI morto per una sorta di corto circuito del cuore?
RASSEGNA STAMPA
04/05/2012 - Madonna: ritrovare i giusti equilibri
Vigilia dell'ultima rifinitura e mister Armando Madonna, come consuetudine, parla alla stampa. La squadra viene da tre giorni di allenamenti in Veneto: "In questi giorni siamo andati in ritiro per ritrovarci e recuperare bene dopo tre partite consecutive nelle quali abbiamo speso molto anche a livello mentale. Avevamo bisogno di ritrovare le forze e di stare insieme. E' stata una scelta ben accettata da tutti e giusta".
Quale sarà l'atteggiamento della squadra? "Spero che i ragazzi ritrovino i giusti equilibri come tre partite fa. Dobbiamo mettere in campo lo stesso atteggiamento visto col Torino. Una voglia di fare bene che non ha trovato riscontro nelle occasioni create, ma avevamo ache tanti infortunati. Ad Ascoli invece andammo malissimo e fu, sicuramente, la peggor gara della mia gestione". "Domani, continua Madonna, dovremo fare punti e quindi essere più propositivi. Penso che torneremo a giocare con le due punte". Niente gare difensive come l'Empoli al "Bentegodi": "In quella gara il Verona creò almeno sei palle gol ma l'Empoli non subì reti, noi col Torino abbiamo preso gol al primo ed unico tiro in porta loro. Gli episodi e la fortuna hanno un loro peso, speriamo che questa volta giri dalla nostra parte".
Il Livorno ritroverà capitan Luci dopo due turni di squalifica, ma alcuni giocatori sono ancora acciaccati: "Siligardi fa parte del gruppo, ma si è allenato bene soltanto nelle ultime due sedute. Sarà importante, non tanto la prestazione del singolo, ma che tutta la squadra ci metta il massimo impegno". Infine sul Verona: "Saranno caricati al massimo, lottano per la promozione diretta in A e giocano davanti ad un grande pubblico. Noi dovremo prestare molta attenzione, specialmente nei primi trenta minuti. Dovremo essere bravi a difenderci ed a ripartire creando loro più problemi possibile".
04/05/2012 - Le statistiche di Verona e Livorno alla 38a
Dopo la 38a giornata del campionato bwin il Verona è terzo con 70 punti (tre meno della capolista Torino), mentre il Livorno è diciassettesimo con 34 punti (ed una gara da riprendere a Pescara). I veneti, in casa, hanno vinto 13 volte, 4 i pareggi, 2 le sconfitte, 30 i gol fatti, 14 quelli subiti. Il Livorno, lontano dall'Ardenza, ha vinto 5 partite, 6 i pareggi, 7 le sconfitte, 22 reti fatte, 21 subite.
Queste tutte le statistiche delle due squadre:
Possesso palla (%): Verona 51/Livorno 49
Tiri dentro/Totali: Verona 5/13- Livorno 5/13
Assist: Hallfredsson (Ve) 54, Gomez (Ve) 51, Luci (Li) 42
Assist vincenti: Gomez (Ve) 9, Tchtsidis (Ve) 6, Dionisi (Li) 5
Tiri: Paulinho (Li) 114, Dionisi (Li) 93, Gomez (Ve) 75
Reti: Paulinho (Li) 12, Gomez (Li) 12, Dionisi (LI) 11
Dati e statistiche a cura di "Panini Digital-digitalsoccerproject"
03/05/2012 - Due allenamenti nel ritiro degli amaranto
Il ritiro del Livorno in Veneto continua in modo intenso e con tanta concentrazione. Oggi i ragazzi di Madonna sono scesi in campo per effettuare la prima delle due sedute di allenamento previste. Tanta corsa (oltre trenta minuti) e poi alcune lezioni di tattica per quasi un'ora di lavoro. Nel pomeriggio inizio con atletica e corsa, quindi schemi, possesso palla ed ancora tattica. Nel finale partitella per circa trenta minuti.
Ex della sfida con gli scaligeri sarà l'attuale Dt del Livorno Attilio Perotti che ha allenato il Verona nel 1995/96 e nel 2000/01
02/05/2012 - Corsa e schemi nella seduta in Veneto
Stamani, subito dopo la sconfitta interna con il Torino, la squadra amaranto di mister Madonna è partita per alcuni giorni di ritiro in Veneto che prepareranno alla gara di Sabato con il Verona (al "Bentegodi" alle 15).
Nel pomeriggio, sotto un bel sole, il primo allenamento: inizio con circa dieci minuti di corsa e passaggi, poi lavoro differenziato: da una parte allunghi e scatti con il preparatore atletico Cortopassi, dall'altra schemi in fase difensiva ed offensiva. I due gruppi si sono alternati per circa un'ora. Nel finale ancora lavoro di gruppo col pallone. Domani altra seduta pomeridiana.
03/05/2012 - La storia e i numeri di Verona-Livorno
Dall’inizio del girone unico ad oggi sono 29 i precedenti tra Livorno e Verona. Il bilancio parla di un leggero vantaggio gialloblu con 10 successi, 9 le vittorie labroniche e 10 i pareggi. 40 le reti del Livorno, 40 quelle del Verona.
Doppietta ungherese. Nel 1932/33, in B, il Livorno vinse per 2-0 a Verona con una doppietta dell’attaccante ungherese Nekadoma
Goleada scaligera. Il 29 Novembre 1931, in B, il Verona battè il Livorno per 6-1. Gol amaranto di Corsetti. Reti venete di Busini, Lenzi (aut.), Marini (rig.), Ricci, Patuzzi (2)
Poker labronico. Nel 1939/40 in serie cadetta, il Livorno sbancò Verona grazie ad un tris di Stua ed a un gol di Cattaneo. Rete della bandiera veronese di Andreis.
Successo con Donadoni. Nelll’anno del suo ritorno in B dopo tre decenni, il 2002/03, il Livorno vinse a Verona con mister Roberto Donadoni in panchina, grazie ad un gol di Protti su rigore.
Ultima. Nell’ultimo precedente giocato al Bentegodi il Livorno pareggiò per 1-1. Si giocava il campionato di serie B 2003/2004 che il Livorno avrebbe poi vinto con Mazzarri alla sua guida. Per glle reti dei “gemelli del gol” Protti-Lucarelli. Li amaranto gol di Ruotolo su punizione.
Era il 30 Novembre 2003, XV giornata:
Verona: Pegolo, Campana, Comazzi, Biasi, Dossena, Salvetti (53’ Melis), Mazzola, Almiron (85’ Cossu), Pisanu (67’ Lomi), Myrtaj, Papa Waigo. All. Salvioni
Livorno: Pavarini, Cannarsa, Vanigli, Melara, Vigiani (73’ Biliotti), Ruotolo, Grauso (81’ Saverino), Doga (57’ Chiellini), Rabito, Protti, Lucarelli. All. Mazzarri
Arbirtro: Cassarà di Palermo
Reti: 33’ Mazzola, 82’ Ruotolo
FONTE: LivornoCalcio.it
FLASH NEWS
CALCIOSCOMMESSE 14 club di B coinvolti: classifiche riscritte?
03.05.2012 15:36 di Federico Errante
Fonte: resport.it
Mancano pochi giorni ai deferimenti della Procura Federale per il calcioscommesse. Le sentenze di primo grado dovrebbero arrivare entro il 25 maggio e sono 21 le società coinvolte di cui 14 di serie B.
In serie A sono state tirate in ballo: Atalanta, Siena, Chievo, Lazio, Genoa, Lecce e Novara.
In serie B nella lente di ingrandimento delle Procura che indagano sugli effetti del calcioscommesse sono Ascoli, Bari, Grosseto, Modena, Albinoleffe, Padova, Verona, Pescara, Livorno, Reggina, Varese e posizioni marginali ce l’hanno: Crotone, Empoli e Sassuolo.
Il 7 e 8 maggio dovrebbe essere più chiaro il quadro delle società che rischiano e questo comporterebbe anche (giustizia sportiva permettendo) un effetto domino sulle classifiche di A e B ammesso che il processo sportivo si possa concludere prima della fine della stagione.
FONTE: TuttoB.com
venerdì, maggio 4th, 2012 | Posted by Matteop
Verona-Livorno, probabili formazioni e ultime dai campi
Sfida prestigiosa che sa di Serie A al Bentegodi di Verona, in campo Hellas e Livorno. I primi lottano per la promozione, mentre per i secondi la vita si è fatta difficile con una situazione di classifica difficile da interpretare.
Mandorlini arriva non senza qualche problema, mancheranno infatti Maietta e Galli, oltre agli squalificati Ceccarelli e Russo. Mareco ritrova posto al centro, ma Abbate deve tornare nuovamente al centro. Davanti insieme a Gomez e Ferrari verrà confermato l’ottimo Emanuele Berrettoni.
Gli amaranto perdono di nuovo Siligardi, di certo non fortunato in questo campionato. Dietro le punte, Paulinho e Dionisi, agirà Schiattarella. A centrocampo vedremo ancora il giovane Remedi. In difesa solita linea a quattro.
Ecco le probabili formazioni di Verona-Livorno:
VERONA 4-3-3: Rafael; Cangi, Abbate, Mareco, Scaglia; Jorginho, Hallfredsson, Tachtsidis; Gomez, Ferrari, Berrettoni. All. Mandorlini
LIVORNO 4-3-1-2: Bardi; Salviato, Bernardini, Knezevic, Lambrughi; Remedi, Luci, Barone; Schiattarella; Paulinho, Dionisi. All. Madonna
giovedì, maggio 3rd, 2012 | Posted by ferrantetommy
Verona, stiramento per il centrocampista Niccolò Galli
Il centrocampista del Verona Niccolò Galli si è procurato uno stiramento al flessore sinistro che lo costringerà a saltare la partita del Bentegodi contro il Livorno. Il giocatore infatti si è sottoposto a terapie nella giornata odierna con il compagno Maietta mentre a scopo precauzionale hanno lavorato a parte Mancini e Tachtsidis. Gli scaligeri di Andrea Mandorlini saranno attesi da un incontro delicatissimo per restare agganciati alla volata promozione di queste ultime quattro partite di campionato.
giovedì, maggio 3rd, 2012 | Posted by Matteop
Verona, Martina a RadioCalciomercato.it: “Ha tutto per salire in Serie A”
Silvano Martina, ex portiere e ora procuratore, ha parlato oggi ai microfoni di RadioCalciomercato.it. C’è stato spazio per parlare anche di due tra le sue ex squadre che militano ora nel campionato cadetto. Ecco alcune delle sue parole: “Il Verona ha un grande allenatore che ha lavorato bene. Ha mantenuto la squadra con qualche inserimento importante. Ha giocatori importanti per la categoria e una piazza straordinaria. Ha tutto per andare in Serie A. Spero che salga insieme al Torino”.
FONTE: SerieBNews.com
Mandorlini carica: «Tutti con l'Hellas, ora viene il bello»
SU LA TESTA. Grande entusiasmo dopo la vittoria con la Reggina. «Bravi in Calabria, adesso pensiamo solo al Livorno La sfida con i toscani arriva in un momento decisivo. Il nostro presidente è un esempio, un guerriero vero»
04/05/2012
Mamma mia, che carica. Non servivano nuove prove ma la vittoria dell'Hellas sul campo della Reggina ha confermato la forza di un gruppo che dà il meglio di sè proprio nelle difficoltà. L'ha fatto l'anno scorso quando prima ha agganciato i play off in rimonta e poi comnquistato la serie B contro le «gufate» di tutti gli addetti ai lavori. Non si smentisce in questa stagione. Sono andate in archivio 38 partite, ne mancano solo quattro alla fine e il Verona è ancora lì, in lotta per andare direttamente in A. «Se non vincevamo a Reggio, sarebbe diventato tutto più difficile», ripete ancora una volta Andrea Mandorlini. In effetti non era facile strappare tre punti a una squadra che doveva assolutamente vincere per sperare ancora nei play off, con una pressione incredibile visti i risultati del pomeriggio e le vittorie di Sassuolo, Pescara e Torino. Non si poteva sbagliare, i gialloblù non hanno sbagliato. Andrea Mandorlini passeggia per le vie del centro, brinda al Liston con i vini della Dama, stringe mani, incassa complimenti. E sorride. Una parentesi prima di rituffarsi nella mischia.
Si capisce che ha già voltato pagina ma ancora una volta vuole abbracciare i suoi ragazzi. Tutti. Dal primo all'ultimo. Da quelli che «tirano la carretta» da agosto a quelli che hanno giocato meno, a quelli che sono infortunati, a quelli che sono andati tante volte in panchina o in tribuna. «Questo è un gruppo fantastico, lasciatemelo dire ancora una volta - ammette il tecnico - hanno fatto cose incredibili. Ma è giusto così perchè quando li vedo lavorare capisco che vogliono arrivare in alto con questa maglia addosso. Magari i nostri avversari hanno nomi importanti, hanno giocatori con tanta esperienza, con grandi qualità tecniche. Ma questi qua hanno un cuore grande così... Un difetto? In alcune situazioni dovrebbero essere più ignoranti, passatemi il termine. Invece sono troppo educati, dei guerrieri educati».
Un gruppo forte che si è aggregato nel tempo, partita dopo partita. Un feeling incredibile non solo tra giocatori e mister, tutti sono fondamentali, un mosaico che regala emozioni. «Ma il vero guerriero è il nostro presidente - aggiunge Mandorlini - lui deve essere un esempio per tutti. Quando c'è da lottare, lui si fa sempre trovare pronto. Dopo la nostra vittoria a Reggio Calabria tutti abbiamo pensato a lui che aveva voluto starci vicino anche in una situazione così difficile». Adesso arrivano quattro partite da vivere tutte d'un fiato, la volata è già partita, l'Hellas è lì. Ma il tecnico gialloblù non vuole parlare di tabelle, non pensa alle concorrenti dirette sulla strada della promozione. «Una alla volta, una partita alla volta - spiega - adesso pensiamo solo al Livorno, sarà una sfida difficilissima, in un momento decisivo della stagione. Loro rischiano di retrocedere, non possono regalare nulla com'è successo pochi giorni da con l'Empoli. Noi dobbiamo assolutamente vincere, inseguire ancora un sogno bellissimo. Giocheremo al Bentegodi, i nostri tifosi faranno sentire ancora una volta il loro calore, la passione, l'amore a questa squadra. Un appello? Non servono appelli in questo momento, un solo consiglio: state vicini all'Hellas, diamoci una mano, adesso viene il bello».
Manca l'ultimo sforzo per rendere fantastica la stagione dei record. Basta riguardare i numeri del Verona per capire la forza di questa squadra. Una matricola in serie B che ha messo insieme 70 punti in 38 partite, ha segnato 54 gol - il terzo attacco dopo Pescara e Reggina - ha mandato a rete sedici giocatori diversi. Ha collezionato otto vittorie consecutive e dodici successi uno dietro l'altro al Bentegodi, record assoluti per il torneo cadetto. «Sono numeri importanti che ci hanno dato grande soddisfazione - conclude Mandorlini - ma è meglio non pensarci più, adesso contano solo i tre punti con il Livorno».
Luca Mantovani
La notizia è di quelle che possono cambiare la giornata a un tifoso, in meglio s'intende. Mimmo
04/05/2012
La notizia è di quelle che possono cambiare la giornata a un tifoso, in meglio s'intende. Mimmo Maietta potrebbe già essere in campo con l'Albinoleffe. Il “Baresi” dell'Hellas sta sudando nell'acqua del nuovo centro sportivo di Peschiera per poter dare una mano ai propri compagni. Proprio come il recupero miracoloso che ebbe il libero della nazionale di Sacchi a USA '94, anche Mimmo di Cirò Marina accorcerà di almeno due settimane la convalescenza per contribuire alla serie A dell'Hellas Verona: straordinario. Soltanto una grande motivazione oltre a una buona muscolatura, capace di mandare segnali positivi prima di arrivare allo strappo, può consentire a Maietta di tornare a giocare.
La lesione di 5 millimetri si sta rimarginando e il potenziamento muscolare unitamente alla condizione atletica viene mantenuta appunto «sudando» in acqua col professor Marini. Non ha il capello biondo e lungo di Angiolino Gasparini e non è altoatesino come Klaus Bachlechner, altri stopper famosi del Verona, eppure i tifosi dell'Hellas lo adorano. In campo è un trascinatore e una specie di “martire” della causa gialloblù visto che a Crotone non lo amano e ne amano il Verona, però Cirò Marina è tutta gialloblù grazie a lui. Le “sarde” che in quella zona altro non sono che piccoli “bianchetti” hanno già preso il nome che il professor Corrubolo diede alla neonata squadra di calcio del “Maffei”: Hellas appunto? Chissà se qualche ghiotto tifoso scaligero acquisterà online le «Sardhellas».
Un po' «matto» come matti sono i veronesi, quelli che si spogliano in trasferta eppure restano sempre Mastini. Il Mimmo di Calabria è uno dell'Hellas, un discepolo che porta nell'arida terra del sud, calcisticamente parlando, un po' del nostro essere scontrosi, diffidenti, ma al tempo stesso generosi con chi dimostra di amare la nostra città che William Shaskpeare, pur non essendoci mai stato, raccontò così bene. Maietta è matto, meno di Mandorlini però non di molto. Solo un matto potrebbe tornare così presto. D'altronde vuole cancellare ed in fretta la delusione di Crotone, magari, sono parole sue: «segnando la rete promozione». Serve altro?
Mandorlini carica: «Tutti con l'Hellas, ora viene il bello»
SU LA TESTA. Grande entusiasmo dopo la vittoria con la Reggina. «Bravi in Calabria, adesso pensiamo solo al Livorno La sfida con i toscani arriva in un momento decisivo. Il nostro presidente è un esempio, un guerriero vero»
04/05/2012
Mamma mia, che carica. Non servivano nuove prove ma la vittoria dell'Hellas sul campo della Reggina ha confermato la forza di un gruppo che dà il meglio di sè proprio nelle difficoltà. L'ha fatto l'anno scorso quando prima ha agganciato i play off in rimonta e poi comnquistato la serie B contro le «gufate» di tutti gli addetti ai lavori. Non si smentisce in questa stagione. Sono andate in archivio 38 partite, ne mancano solo quattro alla fine e il Verona è ancora lì, in lotta per andare direttamente in A. «Se non vincevamo a Reggio, sarebbe diventato tutto più difficile», ripete ancora una volta Andrea Mandorlini. In effetti non era facile strappare tre punti a una squadra che doveva assolutamente vincere per sperare ancora nei play off, con una pressione incredibile visti i risultati del pomeriggio e le vittorie di Sassuolo, Pescara e Torino. Non si poteva sbagliare, i gialloblù non hanno sbagliato. Andrea Mandorlini passeggia per le vie del centro, brinda al Liston con i vini della Dama, stringe mani, incassa complimenti. E sorride. Una parentesi prima di rituffarsi nella mischia.
Si capisce che ha già voltato pagina ma ancora una volta vuole abbracciare i suoi ragazzi. Tutti. Dal primo all'ultimo. Da quelli che «tirano la carretta» da agosto a quelli che hanno giocato meno, a quelli che sono infortunati, a quelli che sono andati tante volte in panchina o in tribuna. «Questo è un gruppo fantastico, lasciatemelo dire ancora una volta - ammette il tecnico - hanno fatto cose incredibili. Ma è giusto così perchè quando li vedo lavorare capisco che vogliono arrivare in alto con questa maglia addosso. Magari i nostri avversari hanno nomi importanti, hanno giocatori con tanta esperienza, con grandi qualità tecniche. Ma questi qua hanno un cuore grande così... Un difetto? In alcune situazioni dovrebbero essere più ignoranti, passatemi il termine. Invece sono troppo educati, dei guerrieri educati».
Un gruppo forte che si è aggregato nel tempo, partita dopo partita. Un feeling incredibile non solo tra giocatori e mister, tutti sono fondamentali, un mosaico che regala emozioni. «Ma il vero guerriero è il nostro presidente - aggiunge Mandorlini - lui deve essere un esempio per tutti. Quando c'è da lottare, lui si fa sempre trovare pronto. Dopo la nostra vittoria a Reggio Calabria tutti abbiamo pensato a lui che aveva voluto starci vicino anche in una situazione così difficile». Adesso arrivano quattro partite da vivere tutte d'un fiato, la volata è già partita, l'Hellas è lì. Ma il tecnico gialloblù non vuole parlare di tabelle, non pensa alle concorrenti dirette sulla strada della promozione. «Una alla volta, una partita alla volta - spiega - adesso pensiamo solo al Livorno, sarà una sfida difficilissima, in un momento decisivo della stagione. Loro rischiano di retrocedere, non possono regalare nulla com'è successo pochi giorni da con l'Empoli. Noi dobbiamo assolutamente vincere, inseguire ancora un sogno bellissimo. Giocheremo al Bentegodi, i nostri tifosi faranno sentire ancora una volta il loro calore, la passione, l'amore a questa squadra. Un appello? Non servono appelli in questo momento, un solo consiglio: state vicini all'Hellas, diamoci una mano, adesso viene il bello».
Manca l'ultimo sforzo per rendere fantastica la stagione dei record. Basta riguardare i numeri del Verona per capire la forza di questa squadra. Una matricola in serie B che ha messo insieme 70 punti in 38 partite, ha segnato 54 gol - il terzo attacco dopo Pescara e Reggina - ha mandato a rete sedici giocatori diversi. Ha collezionato otto vittorie consecutive e dodici successi uno dietro l'altro al Bentegodi, record assoluti per il torneo cadetto. «Sono numeri importanti che ci hanno dato grande soddisfazione - conclude Mandorlini - ma è meglio non pensarci più, adesso contano solo i tre punti con il Livorno».
Luca Mantovani
Corrono tutte. Anche l'Hellas
La squadra di Mandorlini soffre ma non molla e adesso si prepara a uno sprint da brividi con Torino, Pescara e Sassuolo
03/05/2012
Reggio Calabria. Quattro sorelle per due posti al sole, quattro rivali in vista del traguardo, consapevoli che qualcuno chiuderá col sorriso, altri col rimpianto. Il lungo, avvincente romanzo della Serie B si prepara a scrivere gli ultimi capitoli, sangue e sudore in una lotta senza esclusione di colpi. Chi si ferma adesso, chi cade anche una sola volta, dovrá probabilmente rassegnarsi ai play off. Sarebbe uno smacco per chiunque delle quattro: per il Toro, grande favorito giá dall'estate scorsa; per il Pescara, travolgente macchina da gol; per il Sassuolo, solido ed equilibrato.
Anche ovviamente per il Verona, orgoglioso e irriducibile a dispetto di una fase, quella attuale, non troppo brillante.
A Reggio Calabria la squadra di Mandorlini ha pescato un vittoria strepitosa, per il significato che ha più che per il gioco espresso. Il diagonale vincente di Berrettoni, magnifico fotogramma della notte del Granillo, ha dato una bella scossa al campionato, rendendo ancora più intricato il rebus promozione.
Reggio Calabria, comunque la si voglia leggere, ha restituito al torneo una squadra tosta, ricca di risorse magari insospettabili, più forte e determinata dei suoi stessi limiti.
Jella e coincidenze maligne avevano tolto qualcosa nel confuso assalto di cinque giorni fa all'Empoli? No problem, con la saldezza dei forti e uno spirito encomiabile i gialloblù hanno ripreso la marcia, dribblando uno degli ostacoli più insidiosi. Alla faccia di chi li dava per esauriti.
E ora c'è una volata promozione nella quale investire tutte le risorse residue. Il calendario offre qualche opzione. Decideranno magari gli episodi.
Ma il piglio dovrá essere quello di martedì sera.
Al Granillo non si è visto il Verona migliore, questo è chiaro. Ma il colpo di coda timbrato nel finale da Berrettoni può trasformarsi nel segnale della svolta. Il pareggio non sarebbe bastato per continuare a sperare nel secondo posto e la squadra di Mandorlini - tirata, rabberciata, vagamente insicura - ha avuto la capacitá di resistere alle mareggiate amaranto, di restare in gara, di attendere pazientemente il momento dell'affondo.
Occhio perchè l'emergenza era reale: con Maietta e Mareco fuori causa in difesa c'era davvero poco spazio per alzate di fantasia.
L'Hellas ha ballato, soprattutto a destra, dove a un certo punto Gomez si è messo a fare il terzino di complemento.
A metá, eccezione fatta per Tachtsidis - robusto come una montagna, determinato come un veterano - il reparto ha ribadito i recenti problemi. In particolare Hallfredsson, valore aggiunto per due terzi di stagione, ha confermato disagi.
Le gambe non seguono l'ispirazione, la corsa non è fluida come in passato. Eppure proprio una sua sassata poteva spaccare la partita.
Hanno patito pure Russo, al rientro, e Galli. Degli imbarazzi del reparto ha fisiologicamente risentito l'attacco, non cosí la difesa, magistralmente orchestrata da capitan Ceccarelli. Non ha fatto rimpiangere Mimmo Maietta. Non ci sembra dettaglio da poco.
Comunque al compiersi dell'ora di gioco pronosticare un successo gialloblù pareva un vero azzardo. Almeno finchè Galli non è stato obbligato a chiedere il cambio (stiramento per lui). Lì la logica avrebbe suggerito l'impiego di Jorginho, un pari ruolo. E invece Mandorlini ha pensato di sconvolgere il banco infilando nella mischia l'esplosivo Berrettoni, l'uomo del destino.
Riviviamo l'attimo: cross lungo di Scaglia dalla sinistra, contrasto del poderoso Bjelanovic ed erroraccio di Angella che buca la sfera. Berrettoni, rapace, aggancia e spara il diagonale perfido alle spalle di Belardi. L'Hellas ha cuore, l'Hellas è vivo. Per i trecento supporters arrivati in Calabria la festa puó cominciare. E il sogno continua.
Francesco Arioli
FONTE: LArena.it
18 convocati per la gara con il Livorno
Postata il 04/05/2012 alle ore 13:18
Due portieri, cinque difensori, quattro centrocampisti e sette attaccanti per la sfida della 39a giornata di Serie bwin, in programma sabato alle ore 15
SANDRA' - Mister Andrea Mandorlini ha convocato 18 giocatori in vista della gara con il Livorno, valida per la 39a giornata di Serie bwin, in programma sabato alle ore 15 allo stadio "Bentegodi".
Portieri: 26 Frattali, 1 Rafael;
Difensori: 13 Abbate, 23 Cangi, 17 Mareco, 33 Pugliese, 25 Scaglia;
Centrocampisti: 4 Esposito, 10 Hallfredsson, 19 Jorginho, 77 Tachtsidis;
Attaccanti: 27 Berrettoni, 32 Bjelanovic, 14 D'Alessandro, 9 Ferrari, 21 Gomez Taleb, 6 Lepiller, 11 Pichlmann.
Ufficio Stampa
Il sogno passa dal "Bentegodi": realizziamolo insieme!
Postata il 04/05/2012 alle ore 12:16
Ad averlo detto, all’inizio di questa avventura in cadetteria, ti avrebbero quasi preso per pazzo. Eppure l’Hellas è lì davanti, a giocarsi con tutte le forze le speranze di promozione nella massima serie. Che Ceccarelli e compagni abbiano le carte in regola per competere con chiunque l’hanno confermato le prove maiuscole evidenziate finora, con carattere e determinazione. Pensandoci, alla A, sembra quasi di stare in apnea. Il 5 maggio 2002, a Piacenza, le strade del Verona e della principale categoria del campionato di calcio si dividevano, dopo un ritmo da Uefa nel girone d’andata. Nonostante tutto il popolo dell’Hellas è ripartito, tra play-out, play-off, applausi a scena aperta dopo lo Spezia, perfino una salvezza all’ultimo respiro dalla C2 accolta con un entusiasmo quasi incomprensibile, per chi non conosce l’intensità con cui questi colori vengono vissuti.
Quattro tappe alla fine, un percorso denso di speranze, fame di successi, ambizione di vedere la propria formazione calcare palcoscenici di prestigio. Livorno e Varese: due avversari che arriveranno in riva all’Adige con diversi obiettivi, intenzionati a dare del filo da torcere alla compagine scaligera, impegnata con testa, cuore e gambe verso il traguardo che tutti noi desideriamo fortemente. I gialloblù scendono in campo, sale la tensione, ecco il fischio d’inizio del direttore di gara. I battiti vanno a mille, la voglia di essere protagonista è incontenibile. Il pubblico veronese ha sempre risposto con enorme supporto, ma per costruire il futuro immediato serve ancora di più. Il match più difficile è alle porte. Per Giovanni Martinelli, per il collettivo gialloblù, per il blasone di una società che amiamo in modo viscerale: tutti al “Bentegodi”, i sogni passano da qui. Ora.
Sabato è in programma il penultimo impegno casalingo della stagione, quello maggiormente complicato. C’è bisogno del sostegno di tutto il popolo gialloblù, il presidente chiede in prima persona la maggior presenza possibile allo stadio, per aiutare la squadra e fornirgli una spinta decisiva in questo delicato incontro. Grazie!
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Abbiamo bisogno di tutti"
Postata il 04/05/2012 alle ore 14:14
“Più siamo, meglio è. La gente ci ha sempre seguito con grande passione, quella di domani è una partita davvero importante"
SANDRA’ – La vigilia è di quelle cariche di tensione, all'orizzonte un crocevia di quelli complicati, l'impegno col Livorno. Andrea Mandorlini dà il via allo spazio interviste facendo seguito all'appello rivolto dalla società ai tifosi: “Più siamo, meglio è. La gente ci ha sempre seguito con grande passione, quella di domani è una partita davvero importante. Abbiamo bisogno di tutti, in un momento fondamentale”.
“Noi pensiamo ad un solo risultato", prosegue l'allenatore dell'Hellas Verona, "gli avversari non credo siano d’accordo. Ogni gara da qui alla fine del campionato è decisiva, abbiamo recuperato dalla trasferta di Reggio ma ci saranno dei cambi in formazione, ritengo sia giusto in vista della terza gara in una settimana. Dobbiamo assolutamente trovare la vittoria”.
Guai a parlare di esito scontato, solo osservando la situazione di classifica: “I toscani sono in crisi, ma solo di risultati. Ho visto l’incontro disputato col Torino ed hanno concesso poco, in nel reparto offensivo vantano giocatori di spessore. Servirà grande attenzione, come sempre abbiamo rispetto ma faremo di tutto per portare a casa il risultato”.
“Solitamente i successi aumentano autostima ed entusiasmo, così pensi meno alla stanchezza. Sono state disputate più di 40 partite compresa la TIM Cup in questa stagione, concentriamoci solo sui 90’ con gli uomini di Madonna. Poche squadre sono davvero in grande forma, forse il Pescara sta meglio di tutti".
18 i convocati in vista della 39a giornata: “L’attacco è il reparto al completo, mi fa piacere. Ci sono diverse alternative. Come fatto spesso, adotteremo delle variazioni anche domani”.
Ufficio Stampa
Maietta: “Io e i tifosi, stesso spirito da combattenti”
Postata il 03/05/2012 alle ore 15:16
"Ciò che mi ha impressionato di più è proprio la passione incondizionata che hanno per questa maglia"
VERONA - Al Verona solamente da due stagioni, Domenico Maietta è già diventato uno dei simboli della squadra di Mandorlini. Un rapporto particolare con i tifosi che lo stesso centrale non nasconde. “Mi hanno voluto bene da subito, anche quando le cose non andavano nel migliore dei modi. E’ vero, c’è un bel feeling, forse perché sia io che loro abbiamo uno spirito da combattenti, non saprei. Sicuramente ciò che mi ha impressionato di più è proprio la passione incondizionata che hanno per questa maglia. Facile essere tifosi di una grande squadra come la Juve, il Milan o l’Inter. Loro invece sono tifosi dell’Hellas, e ne vanno fieri e orgogliosi”.
Un impatto, dunque, più che positivo. “Sicuramente! E poi anche dalle mie parti adesso, a Cirò Marina, ho portato un po’ di gialloblù. Lì mi hanno visto crescere, sanno come sono, mi conoscono. Se in riva all’Adige mi apprezzano, loro sono i primi ad essere contenti per me e a tifare per la squadra. E’ nato anche un gruppo, “Sardhellas”, che riprende il nome del nostro piatto tipico, la sardella appunto. Purtroppo quando abbiamo giocato contro il Crotone l’accoglienza non è stata delle migliori, e questo non mi ha fatto certo piacere: lì ho lasciato comunque dei bei ricordi. I fischi posso anche accettarli, gli insulti personali però faccio fatica. Forse se la sono presa per il gol dell’andata allo scadere, tuttavia non mi sembra di avere mancato di rispetto a nessuno, sono andato a festeggiare con i sostenitori scaligeri . Era pur sempre la mia prima rete, che ci ha permesso di portare a casa i tre punti proprio alla fine: una gioia incontenibile che non potevo tenere a freno”.
In effetti, dopo tanti anni conclusi a secco di gol, quest’anno il numero 22 ha già raggiunto quota tre realizzazioni. “Ho sempre cercato di segnare, anche in passato. In questo campionato è andata diversamente, avrei potuto farne anche altri. Ho capito che devo conquistarmi le cose da solo, nessuno regala mai niente. Adesso ho un obiettivo fisso in testa che mi dà ancora più carica”. Un Verona, tra l’altro, che per dieci volte ha portato a casa la vittoria nei dieci minuti finali di gara, non ultima quella di Reggio.
“Non ne parliamo, visto che al gol di Berrettoni ho addirittura rotto la foto con la mia ragazza che c’era sul tavolino! Scherzi a parte, la forza di una grande squadra è anche quella di avere una panchina che possa cambiare la partita quando le due compagini sono stanche. Il gruppo, poi, è fondamentale: difficile trovare un ragazzo negativo tra di noi, e il calcio è fatto prima di tutto di motivazioni. Il mister da questo punto di vista è bravissimo, lui è un “matto” sano, forse anche più di me. Ti dà sempre una grande forza, una grande carica. Tutto ciò che fa è sempre per il bene della squadra, quello viene prima di tutto”.
Contro l’Empoli Mimmo ha dovuto lasciare il campo a Ceccarelli per infortunio. Tutti si chiedono quando potranno rivederlo in campo. “Tornerò presto, sto facendo di tutto per essere a disposizione il prima possibile. Mi piacerebbe esserci già per il match contro l’Albinoleffe”.
Ufficio Stampa
Sandrà: verso il Livorno, 2a seduta
Postata il 03/05/2012 alle ore 17:47
Prosegue la preparazione dell’Hellas Verona in vista del prossimo impegno. Differenziato per Mancini e Tachtsidis, terapie per Maietta e Galli, che ha riscontrato uno stiramento
SANDRA’ – Seconda seduta a porte chiuse in vista del Livorno, avversario di turno sabato al “Bentegodi”. Nel pomeriggio di giovedì, gialloblù in campo per circa due ore agli ordini di mister Mandorlini, per affrontare riscaldamento, torelli, partitella a campo ridotto ed esercizi basati sulla rapidità.
Lavoro differenziato a scopo precauzionale per Mancini e Tachtsidis, terapie per Maietta e Galli. Il centrocampista gialloblù si è sottoposto ad accertamenti che hanno evidenziato uno stiramento al flessore sinistro.
Ufficio Stampa
Serie bwin, rush finale ad alta tensione
Postata il 03/05/2012 alle ore 15:09
Mancano quattro gare al termine della stagione regolare, più recuperi determinanti. Quattro formazioni si contenderanno la promozione diretta, in una volata entusiasmante
VERONA – Quattro squadre per due posti in Paradiso; tre lunghezze a distanziare la capolista dalla coppia assestatasi al terzo posto; tanti i punti conquistati ad oggi, 12 quelli a disposizione da qui al prossimo 27 maggio. È la Serie bwin, nel suo entusiasmante finale di stagione.
L’Hellas Verona scalpita, perché il quartetto di gare conclusive della stagione vedrà i ragazzi di Mandorlini affrontare Livorno e Varese in casa, con intermezzo in trasferta a Bergamo (Albinoleffe) e gran finale a Modena. Quattro gare a disposizione, per una battaglia all’ultimo sangue, con un sogno nel cassetto. Certo, molto dipenderà dagli scaligeri, altrettanto da cosa faranno le avversarie, impegnate in numerosi scontri diretti. Il che, tradotto, significa la possibilità di compiere passi da gigante, per i gialloblù, a patto di non sbagliare nulla (o quasi).
Quattro giornate al termine, dicevamo; ma non per tutte. Il Torino, consolidatasi al primo posto dopo il successo esterno di Livorno, affronterà un trittico di fuoco: prima il Padova in casa, quindi la delicata trasferta di Pescara. L’attuale capolista sarà inoltre chiamata ad uno scontro diretto ad alta tensione, contro il Sassuolo il 15 maggio. Infine, Modena all’Olimpico e Albinoleffe fuori come ultima fatica.
Tutto può ancora accadere, insomma, tanto più che un Pescara in forma strepitosa (tre vittorie di fila, 14 gol fatti e nemmeno uno subito) potrà approfittare degli scontri diretti per insidiare addirittura il primo posto. Con una gara da recuperare, sempre il 15 maggio, quando gli uomini di Zeman dovranno cercare di ribaltare lo 0-2 da cui ripartiranno in Pescara-Livorno. C’è anche il Sassuolo, avversario scomodo per quadratura e cinismo, in questa bagarre. Gli impegni per la squadra allenata da Claudio Pea sono delicati, ma sulla carta non proibitivi.
Una cosa è certa: per i verdetti bisognerà attendere il triplice fischio finale dell’ultima giornata, perché le possibili combinazioni sono molteplici e il calendario delle pretendenti alla massima serie (senza passare per la roulette play-off) costituisce un avvincete rebus.
39a | 40a | 41a | 42a | |
73 Torino* | Padova | PESCARA | Modena | ALBINOLEFFE |
71 Pescara** | GROSSETO | Torino | SAMPDORIA | Nocerina |
70 Hellas Verona | Livorno | Livorno | Varese | MODENA |
70 Sassuolo* | Crotone | LIVORNO | Reggina | JUVE STABIA |
In MAIUSCOLO le gare in trasferta
* Torino-Sassuolo verrà recuperata il 15/05 alle ore 20:45
** La prosecuzione di Pescara-Livorno (0-2) si terrà il 15/05 con inizio alle ore 20:45
Ufficio Stampa
Hellas Verona-Livorno: numeri e curiosità
Postata il 03/05/2012 alle ore 15:01
Hellasverona.it vi fornisce alcune informazioni sulla sfida in programma al "Bentegodi" grazie al report di Virtualcalcio
VERONA – A poco meno di 48 ore da Hellas Verona-Livorno, 39a giornata di Serie bwin, hellasverona.it vi fornisce alcuni numeri sulla sfida grazie al report di Virtualcalcio:
- 31 gli incontri totali tra le due formazioni nei campionati a girone unico, tutti in Serie B, dei quali 15 a Verona e 16 in Toscana: 11 vittorie gialloblù, 10 pareggi ed altrettante affermazioni per i labronici;
- quella di sabato 5 maggio sarà la sfida numero 16 al "Bentegodi", dove l’Hellas ha finora raccolto 9 successi, a fronte di 3 pareggi e 3 sconfitte; 29 gol per gli scaligeri, 11 quelli segnati dal Livorno;
- Armando Madonna, tecnico dei toscani, non ha mai affrontato il Verona prima d’ora, mentre Mandorlini dal 2000 ad oggi è stato avversario del Livorno in 13 occasioni (3 vittorie, 7 pari, 3 sconfitte);
- 3 le espulsioni totali rimediate da giocatori dell’Hellas in questa stagione, ben 9 i “rossi” sventolati ad atleti amaranto;
- con la gara del "Bentegodi", Calvarese collezionerà la 75a direzione in cadetteria, la 18a in stagione.
Per scaricare la cartella stampa completa, con le statistiche relative all'arbitro, clicca qui http://www.hellasverona.it/userfiles/verona-livorno.pdf
Ufficio Stampa
Postata il 03/05/2012 alle ore 16:18
City Camp, grande richiamo per l'iniziativa del vivaio
Il progetto formativo, riservato a ragazzi e ragazze nati tra il 1997 ed il 2005, si svolgerà a Verona e provincia
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
INCREDIBILE A FIRENZE! Nella delicata partita contro il NOVARA Delio ROSSI (ormai ex) allenatore della FIORENTINA sostituice LJAJIC il quale esce dal campo irridendo il proprio allenatore che 'sbrocca' e lo prende pugni! Fin qui la cronaca di ciò che è successo poi parte il tam-tam incontrollato tra chi dice di conoscere il serbo e che era solo questione di tempo e chi giura di aver sentito il calciatore dire al mister 'Sei più handcappato di tuo figlio!' (e per l'ex allenatore della LAZIO che ha un figlo disabile non dev'essere stato facile controllarsi dopo parole del genere se così fosse andata). In ogni caso è scattata l'inevitabile squalifica per il timonere viola nonchè l'altrettanto inevitabile esonero (GUERINI finirà la stagione al suo posto), per il giocatore llontanamento dalla rosa...
LIGA SPAGNOLA: Il REAL MADRID si consola col titolo nazionale, non è la Champions ma è pur sempre un 'titulo' no?
RUGBY FEMMINILE: Scontro fatale in campo, muore la 27enne capitana del KENIA!
CALCIO SCOZIA: Guai finanziari per i GLASGOW RANGERS, un imprenditore americano sarebbe pronto a 'salvare' la squadra...
MOROSINI morto per una sorta di corto circuito del cuore?
NEWS
Verona, 22:11
CALCIO, TOMMASI: ROSSI? POCO DA SALVARE IN QUELLA SCENA...
"Purtroppo, c'è da commentare anche questa... Non è certamente un periodo fortunato per il nostro calcio". E' sconfortato Damiano Tommasi, presidente del sindacato calciatori, che dalla sua casa a Verona ha seguito in tv l'incredibile scena dei pugni di Delio Rossi al suo giocatore Ljiajc. "Capisco la tensione del momento, ma perdere la bussola in quel modo non ha giustificazioni - aggiunge Tommasi - Non è questione di sindacato: semplicemente, c'è poco da salvare di quella scena. E' anche strano che venga da Delio Rossi, sempre molto equilibrato anche nelle dichiarazioni". Quanto all'applauso di Ljaijc che ha scatenato la reazione di Rossi, "non credo sia stato quello, ci saranno stati comportamenti nel tempo. Non so giudicare da fuori, dico che della scena c'è poco da salvare".
FONTE: Repubblica.it
DELIO ROSSI PICCHIA LJAJIC: ALLENATORE SQUALIFICATO TRE MESI -FOTO/VIDEO
Giovedì 03 Maggio 2012 - 13:44
ROMA - L'ex allenatore della Fiorentina, Delio Rossi è stato squalificato per tre mesi per l'aggressione al calciatore Adem Ljajic. Lo ha deciso il giudice sportivo dopo aver esaminato le immagini tv. «Le immagini televisive, puntualmente e dettagliatamente confermate da quanto relazionato dai collaboratori della Procura federale - scrive il giudice sportivo nelle motivazioni della squalifica inflitta a Delio Rossi -, evidenziano... una condotta inconsulta, tanto violenta quanto imprevedibile, la cui gravità non può essere attenuata dalla tensione emotiva generata da una delicata fase agonistica».
L'EPISODIO (di Marco Lobasso) Una scena così non si era mai vista su un campo di calcio di serie A. Un allenatore che prende a pugni un suo giocatore. Ieri sera a Firenze è accaduto: al 32’ del primo tempo Delio Rossi improvvisamente si scaglia contro Adem Ljajic, appena richiamato in panchina. E in serata il club lo esonera.
Le immagini televisive sono impietose e lasciano senza parole: Ljajic esce dal campo applaudendo ironicamente il tecnico per la sostituzione subita. È un gesto che scatena l’ira di Delio Rossi, solitamente calmo e compassato. Un breve scambio di insulti, poi l’allenatore viola si scaglia contro il giocatore serbo che intanto si è seduto in panchina. Rossi è una furia e per evitare il peggio intervengono i calciatori De Silvestri e Romulo, il medico sociale Manetti. Rossi non è più in sè, si divincola e cerca di colpire Ljajic con un cazzotto. Una vera e propria rissa sulla panchina della Fiorentina mentre la partita continua regolarmente e l’arbitro Giannoccaro non si accorge di nulla. Situazione surreale perché per qualche minuto i tifosi seguono solo le vicende della panchina viola, così come Andrea Dalla Valle dalla tribuna, prima incredulo e poi rassegnato.
Incredibile poi, la trasformazione di Rossi; dopo aver perso le staffe con Ljajic, ritrova in un attimo la sua proverbiale calma e continua a dirigere la squadra come se nulla fosse, fino alla fine del primo tempo e poi anche dopo, nella ripresa, esultando per la rimonta della Fiorentina (2-2 col Novara, con 2 gol di Montolivo ed è quasi salva).
Incredibile anche il comportamento dei tifosi della curva Fiesole che all’inizio del secondo tempo applaudono a scena aperta il tecnico mentre fischiano e contestano il ventenne serbo, urlando «sei uno singaro».
In serata la Fiorentina ha preso provvedimenti nei confronti di Rossi: il club ha licenziato il tecnico in tronco e per le prossime due partite, sulla panchina viola dovrebbe accomodarsi Guerini, già nei quadri dirigenziali.
«Lo esoneriamo, mi dispiace ma i nostri valori sono troppo importanti - ha spiegato il presidente Della Valle -; Delio è stressato. Mi ha spiegato, è pronto a chiedere scusa ma purtroppo il fatto è grave. Decisione inevitabile. Puniremo anche Ljajic».
GUERINI NUOVO ALLENATORE Sarà Vincenzo Guerini a guidare la Fiorentina dopo l'esonero di Delio Rossi deciso da Andrea Della Valle. L'attuale club manager viola ha accettato l'incarico dopo un colloquio con il patron: nel primo pomeriggio Guerini sosterrà il primo allenamento. Guerini, 59 anni, era tornato la scorsa estate, come club manager, alla Fiorentina dove era già stato prima come calciatore poi, dal 1979 al 1983, come allenatore nelle giovanili, con cui aveva vinto nel 1982 il Torneo di Viareggio e l'anno successivo il campionato. Come tecnico - attività intrapresa dopo il grave incidente automobilistico nel 1975 che troncò la sua carriera di giocatore a soli 22 anni - Guerini ha allenato 14 squadre, con quattro stagioni in serie A.
ANDREA DELLA VALLE: "DELIO ROSSI È ESONERATO" La Fiorentina ha esonerato Delio Rossi: lo ha annunciato Andrea Della Valle, parlando di «atto grave di una persona mite» a proposito dell'aggressione del tecnico viola nei confronti di Ljaijc, in panchina.
"AVEVA CONTESTATO IL CAMBIO" Il pollice in alto come gesto di sarcasmo a contestare il cambio, poi la crisi di ira di Delio Rossi e i pugni al suo giocatore Ljajic: è l'incredibile scena del Franchi di Firenze, al 32' del primo tempo della partita in cui il Novara è in vantaggio 2-0. Rossi si è scagliato contro il giocatore serbo, gli ha messo una mano in faccia trattenuto da massaggiatori e da altri componenti della panchina e poi lo ha anche colpito con una manata.
TIFOSI PRO ROSSI. Pesanti cori di insulti a Ljajic, applausi a Delio Rossi: è la reazione dei tifosi della Fiorentina alla scena dei pugni del tecnico al suo giocatore, che contestava il cambio. «Sei uno zingaro», ha gridato la curva Fiesole all'indirizzo del giocatore serbo, mentre al rientro in campo nella ripresa il tecnico è stato accolto da cori e applausi. Secondo le prime ricostruzioni il ventenne attaccante della Fiorentina Adem Ljajic, al momento del cambio al 32' del primo tempo, con la Fiorentina sotto di due reti contro il Novara, avrebbe indirizzato un applauso ironico verso il suo allenatore Delio Rossi. Quando poi il giocatore si è avvicinato alla panchina, ci sarebbe stato un reciproco scambio di insulti con lo stesso Ljajic che avrebbe fatto volare qualche parola grossa e avrebbe alzato il pollice in segno di 'ok' ironizzando sulla decisione del tecnico. Rossi ha reagito rabbiosamente colpendo il giovane attaccante, attimi convulsi con il team manager Roberto Ripa e il medico sociale Paolo Manetti intervenuti per separare i due, anche i giocatori De Silvestri e Romulo hanno cercato di calmierare la situazione. Da parte dell'arbitro Giannoccaro nessun provvedimento nei confronti di Ljajic, insultato dai tifosi della curva Fiesole col grido 'sei uno zingarò ricordando le sue origini serbe, e neppure nei confronti di Rossi che al suo rientro in campo, dopo l'intervallo, è stato accolto con cori e applausi dai tifosi della Fiesole e della tribuna. Il tutto sotto lo sguardo di Andrea Della Valle, del presidente esecutivo Cognigni e dell'ad Mencucci.
FIORENTINA, PRIMO ALLENAMENTO DI GUERINI SENZA LJAJIC. IL SERBO MESSO FUORI ROSA
Giovedì 03 Maggio 2012 - 18:31
FIRENZE - Sarà Vincenzo Guerini a guidare la Fiorentina dopo l'esonero di Delio Rossi deciso da Andrea Della Valle per la rissa fra il tecnico e Ljajic ieri sera durante la gara con il Novara. L'attuale club manager viola ha accettato l'incarico dopo un colloquio con il patron: nel primo pomeriggio Guerini ha anche diretto il primo allenamento, dopo che Delio Rossi ha salutato la squadra.
Guerini, 59 anni, era tornato la scorsa estate, come club manager, alla Fiorentina dove era già stato prima come calciatore poi, dal 1979 al 1983, come allenatore nelle giovanili, con cui aveva vinto nel 1982 il Torneo di Viareggio e l'anno successivo il campionato. Come tecnico - attività intrapresa dopo il grave incidente automobilistico nel 1975 che troncò la sua carriera di giocatore a soli 22 anni - Guerini ha allenato 14 squadre, con quattro stagioni in serie A.
MULTA PER LJAJIC, MESSO ANCHE FUORI ROSA - Dopo quanto già annunciato ieri sera da Andrea Della Valle circa le sanzioni nei confronti di Adem Ljajic, il gocatore serbo è stato messo fuori squadra fino al termine del campionato e, secondo le norme interne, gli è stata comminata una pesante multa. È quanto appreso negli ambienti della società viola.
COSA HA DETTO LJAJIC A ROSSI: SUL WEB MILLE VOCI, NESSUNA CERTEZZA -FOTO/VIDEO
Giovedì 03 Maggio 2012 - 17:47
FIRENZE - Insulti pesanti, che riguarderebbero faccende molto personali come la famiglia, ma che al momento non trovano conferme. In molti, dalla folle rissa di ieri sera al Franchi di Firenze tra l'ormai ex allenatore viola Delio Rossi e il giovane serbo Adem Ljajic, si sono chiesti quale provocazione avesse spinto il solitamente pacioso tecnico romagnolo a prendere a sberle il suo giocatore.
Oggi i primi nodi iniziano a venire al pettine: secondo calciomercato.it (che ha poi smentito la ricostruzione, in particolare l'eventuale figlio disabile di Rossi, che invece non ha figli disabili), Ljajic dopo la sostituzione avrebbe urlato al suo tecnico, la orribile frase «Sei più handicappato di tuo figlio».
Frase che, come si è ampiamente visto, ha scatenato il nervo scoperto di Rossi, che ha reagito in modo scomposto. Né la Fiorentina, né Rossi, né il giocatore serbo, né i compagni che hanno assistito alla scena hanno per ora rivelato i dettagli dell'episodio.
LJAJIC SI SCUSA «Ho chiesto scusa al signor Rossi dopo la gara per la mia parte in quanto avvenuto, quello che ho fatto era per un turbine di frustrazione e il mio grande desiderio di aiutare la squadra a vincere ancora una battaglia fino al termine della stagione». È quanto ha scritto sul profilo facebook Adem Ljajic, il ventenne attaccante serbo della Fiorentina protagonista ieri sera della rissa con l'allenatore durante la gara con il Novara.
Dichiarazioni che, secondo quanto fatto sapere dalla società, sono considerate veritiere. «Purtroppo - ha continuato Ljajic in un italiano piuttosto stentato - mi sono portato via per essere stato sostituito così presto, in una situazione normale non avrei reagito in quel modo. Voglio scusarmi con la società e i tifosi e sono pronto a prendere qualsiasi punizione per questo comportamento. Vorrei inoltre augurare al signor Rossi tutto il meglio nel lavoro futuro».
IL FIGLIO DI ROSSI: "NON CREATE UN MOSTRO" «Il gesto è assolutamente da condannare, ma non create un mostro». A difendere Delio Rossi è il figlio, Dario. «In 28 anni - ha detto intervenendo in diretta a Radio Radio - mio padre non ha alzato neanche un dito su di me. Non so cosa sia successo, di sicuro non ha insultato Ljaijc come dite. Sul gesto non c'è da discutere, ma la persona non si può attaccare».
LJAJIC FUORI ROSA E MULTATO Dopo quanto già annunciato ieri sera da Andrea Della Valle circa le sanzioni nei confronti di Adem Ljajic, il gocatore serbo è stato messo fuori squadra fino al termine del campionato e, secondo le norme interne, gli è stata comminata una pesante multa. È quanto appreso negli ambienti della società viola.
SCONTRO IN CAMPO NEL RUGBY FEMMINILE: MUORE LA 27ENNE CAPITANO DEL KENYA
Giovedì 03 Maggio 2012 - 10:00
NAIROBI - Ancora un dramma nel mondo dello sport. Il capitano della nazionale di rugby femminile del Kenya, Aberdeen Shikoyi, è morta sabato a causa delle gravi lesioni riportate il 21 aprile scorso in uno scontro di gioco. Lo ha annunciato oggi la Federazione rugby keniana. Il 21 aprile scorso contro l'Uganda a Kampala, nella finale di andata della Elgon Cup, la 27enne giocatrice si era fratturata la colonna vertebrale scontrandosi contro un'avversaria. Dopo l'incidente la Shikoyi era stata trasportata all'ospedale della capitale ugandese su un'unità speciale, da dove in seguito è stata poi trasferita a Nairobi. «È stato uno sciagurato incidente, non è colpa di nessuno» ha detto un portavoce della Federazione keniana, Michael Kwambo, che ha aggiunto che i funerali si svolgeranno sabato; anche la Federazione parteciperà alle esequie.
UN IMPRENDITORE USA PRONTO A SALVARE I GLASGOW RANGERS
Giovedì 03 Maggio 2012 - 17:59
GLASGOW - Lo statunitense Bill Miller vuole comprare la squadra di calcio scozzese dei Glasgow Rangers, che si è dichiarata in fallimento il 14 febbraio scorso, come ha annunciato oggi il club sul suo sito web. «Abbiamo ricevuto l'offerta, ed ora lui è il principale compratore», ha spiegato il club scozzese in un comunicato, circa l'offerta dell'uomo d'affari statunitense. «Crediamo che l'offerta salverà anche la storia del club», aggiunge il Glasgow Rangers. Miller vuole completare l'operazione entro la fine della stagione. «Dopo molte settimane di negoziazione crediamo che la struttura dell'offerta del signor Miller fornisce non solo il risultato più apprezzabile ma conserva la storia del club. Il Rangers Football Club continuerà ad essere la squadra di calcio che è stata per 140 anni», spiega il club più titolato di Scozia con 54 titoli nazionali.
REAL MADRID CAMPIONE DI SPAGNA: LE FOTO DELLA FESTA IN CITTÀ -GUARDA
Giovedì 03 Maggio 2012 - 11:16
MADRID - Il Real Madrid è campione di Spagna, grazie alla vittoria per 3-0 sul campo dell'Athletic Bilbao, con reti di Higuain, Ozil e Cristiano Ronaldo. A 2 turni il Real ha 7 punti di vantaggio sul Barcellona e non può più essere raggiunto. Per i 'merengue' è il 32/o titolo, per Mourinho il primo in Spagna dopo quelli in Portogallo (Porto), Inghilterra (Chelsea) ed Italia (Inter).
"MOROSINI MORTO PER UN 'CORTO CIRCUITO' DEL CUORE". SPUNTA L'IPOTESI MIOCARDITE
Giovedì 03 Maggio 2012 - 19:51
PESCARA - Un raffreddore. Un mal di gola, una banale infezione. Potrebbe essere stato questo il killer nascosto di Mario Morosini, morto a Pescara lo scorso 14 aprile allo stadio Adriatico. Lo rivelano le prime indiscrezioni sull'autopsia a cui è stato sottoposto il centrocampista del Livorno: si parla di una 'area cicatrizialè nella zona ventricolare sinistra.
Si fa sempre più probabile quindi l'ipotesi che a stroncare la vita del 25enne possa essere stata una miocardite, cioè una infezione, che avrebbe colpito il circuito elettrico del cuore. L'aver localizzato una lesione in quell'area quindi rafforza la probabilità di aritmie che possono aver provocato la fibrillazione ventricolare. Per la conferma definitiva bisognerà attendere l'esito degli esami istologici effettuati sui reperti, ma ci vorrà ancora del tempo.
Secondo l'anatomopatologo dell'Università di Chieti Domenico Angelucci, istituto presso il quale è stata effettuata l'autopsia dal medico legale incaricato dalla procura di Pescara Cristian D'Ovidio, qualora la diagnosi fosse confermata il decesso di Morosini sarebbe avvenuto lo scorso 14 aprile allo stadio Adriatico «come per corto circuito. La corrente elettrica nel cuore va 'in una certa direzionè - spiega il medico - una eventuale infezione che provoca un danno materiale interrompe il circuito e provoca delle fibrillazioni ventricolari».
Ora non è dato sapere quando Morosini possa aver contratto questa infezione e se gli eventuali controlli possano aver rilevato una eventuale anomalia, ma è lo stesso dottor Angelucci a chiarire che «spesso questi danni sono o minimi o confondibili con anomalie congenite, fino a quando il circuito non si interrompe in modo tragico».
Se queste ipotesi dovessero essere confermate dalle analisi, si aprirebbe allora uno scenario nuovo nelle indagini. Non è affatto escluso che la magistratura voglia andare fino in fondo con l'inchiesta per accertare le eventuali responsabilità nei soccorsi.
E siccome il quesito principe chiesto dalla procura di Pescara al medico legale Cristian D'Ovidio è proprio quello di sapere se il defibrillatore poteva salvare la vita del calciatore, ora l'attenzione si sposta sui pareri medici e sull'efficacia dei soccorsi. Intanto pare accertato dall'inchiesta che il defibrillatore in campo non è stato neanche acceso.
FONTE: Leggo.it