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PRISCIANTELLI a Radio Verona spiega la decisione di portare i gialloblù in ritiro. SIBILANO operato campionato finito?

La scelta di portare tutti in ritiro, dopo le sconcertanti prestazioni contro PERGOCREMA e RAVENNA, ha fatto riapparire nell'ambiente vecchi fantasmi ed antichi sospetti: pensavamo di esserci finalmente liberati dalla cappa di scarsa grinta, sufficienza e presunzione che aleggiava nella squadra della scorsa stagione e del resto, la rivoluzione PREVIDIANA dell'estate scorsa unita alle confortanti prestazioni dell'HELLAS VERONA nelle prime 4/5 gare di campionato, faceva ben sperare ma evidentemente non tutti i giocatori scaligeri hanno capito esattamente che cosa significhi indossare la maglia gialloblù e che cosa pretenda il tifoso del BENTEGODI (si può non vincere ma non si prescinde da impegno e carattere)... Ecco perchè, dopo la tirata d'orecchi ufficiale del presidente, è arrivata puntualmente la scelta di andare in ritiro in quel di Affi ma continuando ad allenarsi all'antistadio 'Per non dare l'impressione che vogliamo fuggire dal pubblico' - sottolinea PREVIDI, incalzato da REMONDINA che ammette - 'Bisogna metterci la faccia anche quando le cose vanno male e non solo quando vanno bene'. Sarà... Ma intanto solo PUCCIO e CAMPISI hanno avuto il 'fegato' di venirsi a beccare i fischi sotto la SUD Domenica scorsa, mentre il resto della squadra (e nemmeno tutta) applaudiva al centro del campo con una voglia matta di rifugirasi al più presto nelle docce...


Per spiegare la situazione è intervenuto a Radio Verona il diesse Riccardo PRISCIANTELLI dicendo che la scelta di andare in ritiro non vuole essere una punizione ma un ritrovamento della concentrazione visto l'atteggiamento adottato ultimamente dai butèi in campo. La prima domanda dell'intervistatore viene fatta a bruciapelo:
Allora PRISCIANTELLI... REMONDINA è in discussione?
Beh... - tituba il direttore sportivo - al giorno d'oggi tutti i dipendenti di una squadra di calcio sono in discussione sempre ed il mister non è certo escluso... Diciamo però, che nella riunione avuta in giornata con PREVIDI e ARVEDI, non abbiamo parlato di cambi di rotta per ciò che riguarda il mister per cui la risposta è no. Certo che il secondo tempo di Domenica non è piaciuto a nessuno e nessuno se lo aspettava perciò vogliamo punire quell'atteggiamento - ma come? Non s'era detto che il ritiro tutto era fuorchè una punizione? - e quello avuto contro il PERGOCREMA, dove la squadra aveva smesso di giocare per 20 minuti - anche di più Riccardo, si fidi... -, ma era lo stesso riuscita a pareggiare ed era andata addirittura vicino alla vittoria. Andremo ad Affi per stare insieme, vederci i filmati delle partite al mattino, capire dove abbiamo sbagliato e ritrovare la concentrazione, guardarci negli occhi prima di andare a letto e discutere di eventuali problemi da risolvere. D'altro canto tutti devono capire che la faccia non la mettiamo solo io e la società ma la mettono anche loro, come professionisti. Bisogna uscire insieme, da squadra, da questo empasse...
Si parla però anche di un VERONA giovane che deve maturare alla svelta...
Infatti! E l'ho detto proprio stamane alla squadra, va bene la gioventù ma certi atteggiamenti non dipendono da quello! Abbiamo una squadra coperta da due giocatori in ogni ruolo, le alternative ci sono - sembra voler stuzzicare i 'titolari' PRISCIANTELLI... Con chi ce l'ha di preciso? Lo possiamo solo immaginare: CORRENT, BELLAVISTA, MANCINELLI e RAFAEL innanzitutto? - e bisogna svegliarsi! Altrimenti uno va a fare il muratore (con tutto il rispetto alla categoria) invece di fare il calciatore... In ogni caso a Gennaio prenderemo provvedimenti sul mercato - In che senso? Anche questa frase viene purtroppo lasciata cadere e l'intervistatore sceglie di non indagare oltre anche perchè, presumo, sarebbe perfettamente inutile.
Con quale spirito si va a Reggio?
Ma è ovvio che pretendiamo lo spirito che avevamo nelle prime partite e che abbiamo un po' perso - per dirla alla PREVIDI il VERONA si è imborghesito! Roba da matti! Gente di 20 anni imborghesita! Spero sia stato un pungolo per far leva sul carattere più che una convinzione assodata del diggì, in caso contrario saremmo davvero messi male! -. Dobbiamo ritrovarlo alla svelta! Ed insieme ad esso trovare anche cattiveria, agonismo e voglia di sudare altrimenti non andremo da nessuna parte...

Il sondaggio B/=\S:
Qual'è il miglior attacco dell'HELLAS? [52 votes total]

4-3-3: GOMEZ TALEB-GIRARDI-ANACLERIO (6)
 12%
4-3-3: TIBONI-GIRARDI-ANACLERIO (7)
 13%
4-3-3: GOMEZ TALEB-GIRARDI-DA DALT (1)
 2%
4-3-3: DA DALT-GIRARDI-ANACLERIO (0)
 0%
4-3-1-2: PAROLO-TIBONI-GIRARDI (8)
 15%
4-3-1-2: PAROLO-SCAPINI-GIRARDI (14)
 27%
4-3-1-2: PAROLO-DA DALT-GIRARDI (1)
 2%
4-3-1-2: PAROLO-GOMEZ TALEB-GIRARDI (0)
 0%
4-3-3: Altro (2)
 4%
4-3-1-2: Altro (13)
 25%


L'intervista si chiude con PRISCIANTELLI che spiega ancora una volta come la scelta della società di puntare sui giovani e ridimensionare gli ingaggi fosse imposta da una pericolosa deriva di CORTE PANCALDO che assicurava stipendi da categoria superiore a gente che si era salvata per miracolo dalla C2. Il lavoro fatto ha dato però buoni risultati e sono arrivati giovani di sicure potenzialità che però non devono sedersi ma concorrere invece a far tornare l'HELLAS VERONA a palcoscenici più consoni al suo blasone.

ALTRE NEWS: Campionato finito per SIBILANO? L'esperto centrale difensivo, su cui il VERONA puntava insieme a CECCARELLI per far crescere lentamente i giovani CONTI e BERGAMELLI, è stato operato ieri e ne avrà almeno per 5 mesi! Dopodichè ci sarà tutta la fase di riabilitazione che, per ben che vada, ci restituirà Lorenzo come abile e arruolabile soltanto, come lo scorso anno, verso la fine del campionato. Un grosso in bocca al LUPO al 'ministro della difesa' da tutto il blog B/=\S. Salta la prima panchina nel Girone A: è quella di FORTUNATO a Crema! Altri articoli che spiegano le connessioni fra gli ULTRAS ITALIA e Verona...

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GIOCO PRONOSTICI:
Martino brucia tutti oggi e si laurea per la prima volta CAMPIONE DI GIORNATA 8) seguito da un Bruni ritrovato e da RobRoy...

Ale90HVr realizza un solo punto (record negativo anche per lui!!!) e diventa SFIGADON salvando me, mr Boro e MR31032001

In classifica generale assembramento alla piazza d'onore che conta ben 3 presenze oltre alla mia: Boro, Bridget e Gabri ma torna in testa solitario il CAMPIONE della scorsa stagione Bruni :) (tanto te ripijo hi hi), in zona retrocessione RougeHellas, Pose Gialloblu e Ale90HVr...


Gioco pronostici B/=\S 2008/2009
GiocatorePunti
Bruni30
Boro, Bridget, Gabri e Smarso29
RobRoy28
Martino26
Scaligero25
Bubu77 e MR3103200124
RougeHellas22
Pose Gialloblu18
Ale90HVr17


Puoi commentare questo articolo sul forum BONDOLA/=\SMARSA oppure in coda a questo post per aprire magari uno scambio di opinioni... Con la prima di campionato è ripartito il gioco pronostici B/=\S: l'anno scorso la spuntò BRUNI per un solo, misero punto! (fra l'altro preso alla rubentina). Brucia ancora ma, anche quest'anno ci sarà da giocarsela! Che aspettate dunque? Si potrà giocare fino all'inizio delle partite!



- Da stasera ad Affi.
L’Hellas spedito in ritiro Remondina: «Giusto così»
Un punto in quattro gare. Se non è crisi poco ci manca. L’Hellas così andrà in ritiro, da stasera, ad Affi, alle porte del Garda. La decisione è stata comunicata alla squadra e a Remondina ieri mattina dalla dirigenza scaligera. A Previdi, rimasto a Sassuolo perché febbricitante, l’atteggiamento di domenica non è proprio piaciuto. Ed è stato sicuramente il presidente a volere questo provvedimento.


Non per punizione. «Non è una punizione - ha precisato il diesse Prisciantelli -. Anche perché torneremo sempre all’antistadio per confrontarci con i tifosi. Staremo insieme la sera per cementare il gruppo e riflettere soprattutto su quel secondo tempo che non è piaciuto a nessuno». «Sono d’accordo con la decisione della società - ha aggiunto Remondina (nella foto Novelli) -, credo che il ritiro possa farci bene».
Occasioni mancate. Sia il tecnico che Prisciantelli hanno però messo l’accento sulle tante occasioni sprecate dall’Hellas. «Non si può buttare via tutto quello che di buono abbiamo fatto - ha spiegato il diesse -. Non posso dimenticare quelle quattro, cinque occasioni che abbiamo avuto nel primo tempo. E’ un momento che gira così, ma vuol dire che ci manca ancora qualcosa: colmiamo questa lacuna». «Ma a questo punto - sottolinea Remondina - è anche inutile star qui a recriminare, lavoriamo».
Panchina salda. Nell’occhio del ciclone c’è il tecnico, che avverte però la fiducia della società. «La sento dal primo istante che sono arrivato. Non mi spaventa essere sotto esame. Ogni allenatore lo è costantemente. Per me è uno sprone a fare sempre meglio».

FONTE: Leggo.it

- IL TECNICO CI METTE LA FACCIA
Remondina ordina «A Reggio voglio un cambio di passo». Ma intanto perde Sibilano: il difensore ha riportato una lesione al crociato del ginocchio sinistro e domani dovrà essere operato.
La parola d’ordine è dimenticare il Ravenna e pensare alla Reggiana. Remondina si proietta già mentalmente al “Giglio” di Reggio. «La gara di domenica prossima - afferma - ha una doppia valenza: dobbiamo riscattarci psicologicamente ed effettuare un cambio di passo che già avevamo evidenziato in altre partite. Per me quel che conta è l’atteggiamento che la squadra mette in campo». Il mister si spiega le difficoltà incontrate col fatto di dover cambiare parecchi uomini. «Solo mantenendo i sette-otto undicesimi puoi avere meno ostacoli. Ma noi dobbiamo avere la pazienza di inserire i ragazzi, indipendentemente dalla vittoria o dalla sconfitta».

Il pubblico domenica non ha gradito la prestazione del Verona. «È normale che la gente esprima il proprio disappunto - dice il tecnico -. Come sono statoemozionato dopo le vittorie, allo stesso modo cerco di mettere la faccia quando si perde. Noi allenatori siamo sempre in discussione, sin dalla prima giornata. Non rinnego assolutamente la scelta fatta, vado avanti con questa squadra, col gruppo che abbiamo scelto». Brutte notizie intanto dall’infermeria: Lorenzo Sibilano ha riportato una lesione al legamento crociato sinistro e si opererà domani: in vista per il difensore un lungo stop. Corrent e Moracci ieri hanno lavorato a parte, e Bellavista è rimasto a riposo in seguito a una botta. Il centrocampista è stato inoltre squalificato per un turno. Nota lieta quella di Garzon che si è allenato col gruppo.

- LA DECISIONE
Da oggi la squadra va in ritiro ad Affi per ritrovare la concentrazione
«Non è una punizione», si è affrettato a spiegare il ds Riccardo Prisciantelli, mada oggi ilVerona andrà in ritiro: la squadra si allenerà regolarmente all'antistadio ma dormirà ad Affi. Un modo per ritrovare la concentrazione dopo un periodo negativo, un solo punto in quattro giornale è un ruolino che ha fatto suonare un campanello d’allarme. Non vogliamo che la squadra si nasconda ai nostri tifosi - ha aggiunto Prisciantelli -, alla società non è affatto piaciuto l'atteggiamento della squadra nel secondo tempo: così non ci sta bene». E anche Remondina è d’accordo con la scelta di Corte Pancaldo: «La condivido la scelta e mi rimetto alle decisioni della società». Intanto, come ampiamente annunciato, il giudice sportivo ha squalificato Bellavista, espulso contro il Ravenna: per lui una giornata di stop.

FONTE: DNews.eu


- Ultras Italia: gli scontri di Sofia erano stati preparati online
Gli “Ultras Italia” sono ben noti ai nostri investigatori. Il loro orientamento è di estrema destra e la maggior parte di loro proviene dal Nord Est, da Verona a Padova, da Trieste a Udine, dalla Puglia, dalla Campania e dal Lazio. È facile trovarli su Internet. Su Youtube sono decine i filmati che riprendono l’inno di Mameli cantato a squarciagola da ragazzi con il braccio teso...

FONTE: Panorama.it


- Ultras, fascisti e saluti romani
Si chiamano Viking Italia e sono nati nel 2000: parlano di “tradizione” e di “mentalità”. E fanno proseliti tra i giovanissimi. Tricolori e croci celtiche, inni al duce e saluti romani. Gli italianissimi ultras al seguito della Nazionale di calcio non hanno dato inizio alle loro performances a Sofia, prima e durante Italia-Bulgaria...

FONTE: Panorama.it


- Da Firenze al resto d'Italia: Un tifoso su due è politicizzato
In curva portano la passione per la squadra, ma anche le loro idee politiche. Per molte tifoserie italiane, il binomio tra calcio e politica è inscindibile.
Un rapporto studiato nel dettaglio nel 2007 da un rapporto della Direzione centrale della polizia di prevenzione, secondo cui il 44% delle tifoserie italiane hanno una forte caratterizzazione politica. A dominare, con il 25%, sono gli ultras di destra, che nascono e si concentrano soprattutto nel nord-est. Gli “Ultras Italia” di Sofia nascono da un’idea dei tifosi dell’Hellas Verona, schierati all’estrema destra. A dominare la curva sud scaligera erano le “Brigate Gialloblù”. Scioltesi nel 1991, le Brigate sono ancora le padrone della curva. Gli “Ultras Trieste” hanno reso la curva della Triestina un ritrovo di anticomunisti e nostalgici dell’irredentismo. Significativo lo slogan del gruppo: "Istria Fiume e Dalmazia, né Slovenia né Croazia". Ma a destra è schierata anche la curva dell’Inter, dove dominano i “Boys”. Gli ideatori di uno striscione che invitava Hitler a trattare i napoletani come gli ebrei, e fieri alleati degli “Irriducibili” della Lazio.

Un altro gruppo che ama le croci celtiche e i buu contro i giocatori di colore, fiaccato però dall’arresto dei suoi leader. Anche la tifoseria della Juve, sino agli anni 80 di sinistra, è ormai dominata da gruppi come il “Nucleo bianconero” e i “Viking”. I neo-fascisti hanno grande peso anche nella curva sud della Roma, vent’anni fa filo-comunista, e nella curva B del Napoli, dove gran parte dei gruppi sono però apolitici. Di destra, infine, il “Cucn” della Reggina e gli “Ultras curva sud” del Palermo. E i gruppi di sinistra? Hanno il loro feudo in Toscana, la tifoseria rossa per eccellenza è quella del Livorno. Così i “Desperados” dell’Empoli, mentre tra gli ultras della Fiorentina, in maggioranza «rossi», sono in crescita i tifosi di destra. Di sinistra anche di Genoa, Atalanta e Venezia, mentre sono quasi spaccate in due Torino, con i “Granata Korps” di destra e gli “Ultras Granata”, e Milan, dove i rossi della “Fossa dei Leoni” godono però di maggiore peso rispetto alle neo-fasciste “Brigate Rossonere”.

FONTE: L'Unità


- IL DIRETTORE SPORTIVO.
«TUTTI DEVONO METTERCI LA FACCIA. REMONDINA NON È IN DISCUSSIONE». LA SQUADRA AD AFFI MA CONTINUERÀ AD ALLENARSI A VERONA
«Hellas, devi imparare a crescere in fretta» Prisciantelli: «Chi vuole fare il calciatore non può perdere tempo. Il ritiro aiuterà a ricompattare il gruppo»
Tutti insieme. Appassionatamente. Perchè quando le cose non vanno come dovrebbero andare, serve cambiare qualcosa. Il Verona da stasera andrà in ritiro ad Affi. Scelta presa dalla società per cercare di «smuovere» le acque, stimolare i ragazzi, e fornire un segnale chiaro a chi veste la maglia gialloblù.
«La squadra va in ritiro ad Affi - spiega il direttore sportivo Riccardo Prisciantelli - ma continuerà comunque ad allenarsi a Verona. Tornerà sempre in città, per restare a pochi passi dai tifosi. Anzi, sono i giocatori adesso a dover metterci la faccia. In passato l'attenzione era stata spostata su dirigenti e società. Ora tocca anche a loro. Si va in ritiro, dunque. Per ricompattarci, per fare gruppo, per pensare meglio ai propri doveri. Ci sembrava giusto dare seguito a questa scelta per non lasciare nulla di intentato».

HELLAS IN CRISI? Prisciantelli parla di tutto. Verona in crisi? A vedere i numeri sembra proprio di sì. Quattro partite, tre sconfitte, un solo punto raccolto sul campo del Pergocrema. La chiave di lettura del direttore è diversa. «Credo sia giusto analizzare l'andamento delle quattro partite prese in considerazione. La squadra ha fatto vedere anche cose buone. Non lo possiamo dimenticare, ed è da lì che si deve ripartire. Tuttavia, va sottolineato che l'atteggiamento avuto dai ragazzi nel secondo tempo contro il Ravenna non era certo all'altezza delle aspettative della società e dei tifosi. Non siamo certo il Real Madrid, non siamo obbligati a dominare per 90' la partita. Ma qualcosa in più dev'essere fatto. Per questo ci guarderemo negli occhi per capire tante cose».
IL PESO DELLA PIAZZA. «Mi rendo conto che giocare a Verona sia difficile per tutti. Ma questi ragazzi, se vogliono fare davvero il mestiere del calciatore, devono imparare in fretta i loro doveri. Va così. In piazze dove magari la pressione è minore, come Cittadella, Albino o Chievo, spesso tutti viene quasi naturale. Ma noi dobbiamo guardare alla nostra realtà. Serve una risposta matura da parte di tutti nei confronti delle sollecitazioni ambientali. E non può esistere nessun alibi legato alla giovane età dei ragazzi. Chi vuole dare il massimo, deve dare il massimo».
REMONDINA NON SI DISCUTE. Nel dopopartita di domenica la contestazione dei tifosi ha colpito anche GianMarco Remondina. Prisciantelli non ha dubbi. «Il nostro allenatore non è assolutamente in discussione. L'ipotesi di pensare ad una sua sostituzione non è mai stata contemplata. Anzi, con lui c'è un confronto quotidiano. Stiamo lavorando insieme per cercare di risolvere le problematiche che di volta in volta si presentano. E poi, ci vuole equilibrio. Oggi il monento è difficile, ma voglio ricordare anche che in sette partite il Verona di Remondina ha fornito indicazioni positive sulle quali costruire il futuro immediato».
HELLAS A... METÀ. Resta il fatto che la «Giovine Verona» spesso è vittima di preoccupanti cali di tensione. La scorsa settimana, analizzando il pari di Crema, si era parlato di black out improvvisi, e spesso devastanti per l'esito finale della gara. «Manca proprio la continuità - sottolinea Prisciantelli - ed è su questo che tutti dovremo cercare di lavorare. Ci sta di perdere una partita. Ma c'è modo e modo di alzare bandiera bianca. Se il Verona non soffre, non lotta e non corre, non potrà mai imboccare la strada della maturità. A noi è capitato più volte di assumere un atteggiamento superficiale. E questo non può essere tollerato. Perchè in questa categoria sono le sfumature a fare la differenza. Se poi gli altri sono più bravi di noi, allora tanto di cappello».
IL GOL, QUESTO SCONOSCIUTO. «La squadra costruisce - aggiunge Prisciantelli - crea azioni da gol, ma spesso non riesce a finalizzare. Ultimamente ci è mancato il guizzo, il tocco vincente, la giocata in grado di far pendere a nostro favore l'ago della bilancia. Lavoreremo anche su questo. Anche se credo che i problemi vadano affrontati sempre considerando un “blocco unico”. Il problema non è mai del singolo, ma dell'intera squadra. E proprio per questo la società ha ritenuto giusto tenerli vicini questi ragazzi». «Il ritiro - conclude il direttore sportivo - è un segnale che speriamo venga accolto con la giusta maturità da parte di tutti. Siamo alla caccia di maggiore concentrazione. Stare insieme anche al termine degli allenamenti magari aiuterà il gruppo a guardarsi dentro per cercare di affinare intesa e buoni propositi».


- IL TECNICO.
«I TIFOSI HANNO RAGIONE, ABBIAMO SBAGLIATO L’APPROCCIO ALLA GARA»
Remondina mette la corazza al Verona «Le ciritiche? Giuste, ma esistono tempi diversi tra chi gioca e chi spera di crescere rapidamente»
GianMarco Remondina non ha paura dei tumulti del cuore. «Siamo tutti in discussione, sempre. Ogni ora, ogni giorno». Il Verona non vince più. Anzi, contro il Ravenna offre un secondo tempo di poca sostanza. I tifosi fischiano. Anche Remondina viene fatto oggetto di contestazione. Qualcuno pensa: rischia già? La società non ha dubbi: Remo non si tocca. Lui aggiunge: «Ci vuole equilibrio. E ci sta anche di essere criticati. Ad inizio stagione sapevamo che ci aspettava un campionato pieno di difficoltà. Puntuali sono arrivate e siamo finiti dentro a un periodo difficile. L'importante è non perdersi per strada. L'importante è continuare a lavorare. Io credo di essere stato sempre coerente nelle mie dichiarazioni. Quando le cose andavano molto bene non mi sono permesso di sgonfiare l'entusiasmo della piazza ma allo stesso tempo non ho mai dato seguito a proclami insensati. La nostra è una squadra profondamente rinnovata. Si sapeva qualche mese fa. Lo si sa anche adesso. Chi cambia molto deve ripartire quasi da zero. E noi lo abbiamo fatto. Avevo anche detto: arriveranno i momenti in cui sarà importante fare riflessioni profonde. E non mi sono sbagliato. Adesso serve tanta pazienza. Mi rendo conto che le aspettative dei tifosi siano altre. E nessuno si permette di contestare i loro pensieri. Ma noi siamo stati chiari fin dall'inizio: l'obiettivo di quest'anno è quello di creare una squadra. Una squadra vera. Che sappia giocarsela alla pari con tutti. Poi il tempo potrà dire tante cose. Ma per il momento è meglio fermarsi qui».
Il secondo tempo di domenica scorsa, però, proprio non è piaciuto ai tifosi. «Hanno ragione. C'è modo e modo di approcciare alla gara. Noi abbiamo sbagliato. Dovevamo essere più tosti, più cattivi, più propositivi. E inveve siamo mancati nei nostri doveri. Lavoreremo duro per migliorare anche questo aspetto. È una questione fisica e mentale».
La piazza si è fatta molto esigente. «E noi dovremo imparare a mettere la corazza. Qui si tratta di fare una specie di selezione naturale. Non pesa il fatto di essere giovani, ma di essere a Verona. Sappiamo benissimo che la gente vorrebbe tutto e subito. Esistono, tuttavia, tempi diversi tra chi gioca e chi spera di vedere il Verona crescere in maniera rapida. Questo non vuol dire, però, che non cercheremo di accontentare i nostri tifosi. Da tutti i miei ragazzi voglio massima responsabilità. E aggiungo: sono il responsabile dell'andamento della squadra. Non mi sottraggo alle critiche come allo stesso tempo ho beneficiato dei primi applausi dei tifosi quando sono arrivato qui. A Reggio qualcosa cambierà. Per noi sarà la partita delle tante verità».

- Passione gialloblù a Villafranca, Vallese e Tomba Extra

FONTE: LArena.it


- Mercoledì doppia seduta di allenamento per i gialloblù
Lavoro di forza e tattica al mattino, partitelle a campo ridotto nel pomeriggio
Nella giornata di mercoledì la squadra di Gian Marco Remondina ha svolto una doppia seduta di allenamento. Al mattino i gialloblù hanno affrontato esercizi sulla forza in palestra e perfezionamento tattico. Nel pomeriggio lavoro sul possesso palla e partitelle a tema. Luisito Campisi ha abbandonato anzitempo il terreno di gioco a causa di un leggero affaticamento, mentre Antonio Bellavista ha lavorato col resto del gruppo. Assente Lorenzo Sibilano, operato nella giornata di ieri a Pavia. Oggi seduta pomeridiana, sempre all’antistadio.

- Ticket One, due nuovi punti vendita
Presso "La Galleria" (Verona) e "Music Play" (San Bonifacio) sono disponibili i biglietti per Reggio Emilia


- Giovedì all'antistadio incontro di solidarietà
Lo staff gialloblù in campo con i ragazzi della Comunità dei Giovani di Albarè

- Campagna, Conti e Tiboni al calcio club di Rosaro
I tre calciatori hanno partecipato all'inaugurazione del nuovo club "Old Ranch"

FONTE: HellasVerona.it


- Sibilano sotto i ferri. Campionato praticamente finito
Il difensore barese Lorenzo Sibilano si è sottoposto a Pavia ad intervento chirurgico dal Prof. Benazzo per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Il difensore, che aveva appena recuperato da un altro infortunio, si è fatto male da solo in allenamento, giovedì. Almeno cinque i mesi di stop.
Piove sul bagnato in casa Hellas Verona. Lorenzo Sibilano, il difensore centrale gialloblù, ha subito un intervento a Pavia dal Prof. Benazzo per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.

Il giocatore, che aveva appena recuperato da un altro lungo infortunio, si è fatto male, da solo, in allenamento giovedì scorso al termine della partitella in famiglia sul campo dell'antistadio. Sibilano, dopo uno stacco, ha accusato un risentimento ma subito non si era capita l'entità del danno. Gli esami strumentologici a cui si è sottoposto nei giorni seguenti hanno invece evidenziato la rottura del legamento. I tempi di recupero si aggirano dai 5 ai 6 mesi. Il campionato di Lorenzo Sibilano è a forte rischio.





[OFFTOPIC]
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L'ormai ex pilota Ducati è a Valencia per due giorni di prove con la scuderia con la quale ha vinto tre titoli mondiali. "Non potrò fare dichiarazioni in merito al test, ma non vi nascondo la mia emozione per il ritorno alla casa di Noale"

FONTE: Gazzetta.it


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Oscar Piantoni è il nuovo tecnico del Pergocrema (Lega Pro - Prima divisione girone A) che lo ha assunto al posto di Daniele Fortunato, esonerato in seguito all'ultima sconfitta di Cesena. Da oggi Il nuovo mister prende in mano la guida della squadra, che si prepara al derby di lunedì sera con la Cremonese.

FONTE: CalcioMercato.com