...Completata la 26esima giornata col recupero in posticipo di SASSUOLO-BRESCIA (finito 3 a 0 a favore degli emiliani per la cronaca) il Presidente del Consiglio Conte ha decretato tutta l'Italia zona protetta o, per dirla in altri termini, ha esteso la zona rossa a tutti i confini nazionali.
Questo significa che tutti gli spostamenti sono limitati e tutte le occasioni di contatto con il prossimo fortemente sconsigliate (o per meglio dire vietate): Essendo il calcio come altri sport un'attività di contatto, anche alle leghe pedatorie professionistiche non è rimasto che adeguarsi.
La gara allo stadium di Reggio Emilia rischia di rimanere perciò, l'ultima partita di Serie A per lungo tempo.
A chiosa di tutto ciò mi permetto, nel mio piccolo, di unirmi alla parola d'ordine di questi giorni (ripetuto peraltro da tutti i media su tutti i canali): #restateacasa e approfittatene per godere delle serate in famiglia approfondendo il dialogo con le persone con cui vivete oppure, se siete soli, sfruttate l'occasione per conoscervi meglio prendendo il vostro tempo per pensare (che non fa mai male) in questi tempi che vanno sempre di fretta e non lasciano mai spazio per riflettere.
...Personalmente sono convinto che, se saremo uniti e agiremo col senno, ai primi caldi l'emergenza passerà ma volendo proprio trovare motivi di ottimismo in tutto questo, potremmo pensare ad esempio all'impulso che l'emergenza ha dato allo smart working (da sempre considerato tabù in tutta Italia che invece diminuirebbe sensibilmente traffico e inquinamento aumentando al contempo la qualità della vita di tutti) oppure al bagno di umiltà di alcuni che, una volta tanto, potrebbero rivalutare il brano scritto da Tozzi e Bigazzi Gli altri siamo noi con l'esperienza diretta del momento capendo una volta tanto che gli altri sono proprio loro... Dite che sono troppo ottimista?
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Mister JURIĆ in merito all'emergenza Covid19 intervistato da Sky dopo la sconfitta di Genova con la SAMP «Se devo essere sincero, è tutto ridicolo, non è normale, vedi Parma-Spal. Giocano e poi non giocano, poi giocano un’ora dopo. Noi poi adesso siamo qua a un metro uno dall’altro e in partita tutti difendono abbracciati, si marcano, sputano… Tutto questo non ha senso. Questa è la mia idea. Non si capisce se è più importante la salute o i soldi. Ci sono tante contraddizioni, per me va bene tutto, l’importante è che ci sia coerenza, che decidono bene, sereni, così c’è grande incoerenza» HellasLive.it
Sandro MAZZOLA storica ala e bandiera interista «In un momento così complicato per il nostro paese è giusto che anche i calciatori facciano la loro parte e diano un segnale forte all’esterno. Troppo spesso questi ragazzi sono etichettati come superficiali o mercenari, adesso possono dimostrare il contrario mettendosi al servizio dei propri club e della collettività. I giocatori hanno l’occasione di dimostrare che esistono e sono vicini alla popolazione. In A guadagnano milioni e per un mese potrebbero decurtarsi il 5% dello stipendio per destinarlo alle proprie società che dovranno far fronte a pesanti perdite e alla ricerca contro il coronavirus» HellasLive.it
Il presidente del TORINO CAIRO all'agenzia di stampa ANSA «Della situazione del calcio non parlo, è importante per me, ma lo è molto di più l’Italia: e mi preme dire che l’emergenza per il coronavirus mi ha convinto che qui ci vogliono misure ‘cinesi’, molto più dure di quelle prese fino a oggi. Oggi non serve a nulla essere ottimisti, ma si deve essere realisti, anche pessimisti visto che non sappiamo quando ci sarà il picco per evitare un disastro sociale e poi economico. Occorre stare tutti chiusi in casa. D’altra parte, se la proiezione del raddoppio ogni 4 giorni ci porta a 371 mila ammalati il 31 marzo, vuol dire che con il tasso di mortalità confermato al 5 per cento, sono 18 mila morti: una cosa epocale. Ecco perché ci vuole la misura draconiana di imporre a tutti nelle zone rosse e in quelle colpite di stare a casa e non muoversi, c’è un tema di salute nazionale. Insomma marzo tutti in casa, per poi ripartire velocemente. Beh mi pare che in Veneto in qualche modo abbiano trovato misure efficaci. Negli ultimi quattro giorni non c’è stato raddoppio ma un incremento molto più contenuto. Ma quando vedi invece in altri luoghi la gente per strada che non si rende conto, capisci che un allarme va dato» HellasLive.it
Durante l’attesa conferenza stampa del Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte ha annunciato che verranno inasprite le misure per cercare di contenere il Corona Virus.
L’Italia diverrà quindi una grande zona rossa, e come tale manterrà le regole inizialmente previste per la Regione Lombardia e le altre province bloccate.
Anche il campionato di calcio dunque, giustamente, si fermerà. Foto: Zimbio
FONTE: HellasNews.it
#Iorestoacasa. Conte: “Zona rossa estesa a tutta l’Italia. Non c’è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive”
marzo 9, 2020
Lo ha appena comunicato nell’edizione straordinaria in diretta sulla Rai, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
“I numeri dicono che i contagi crescono, come le persone decedute a cui va il nostro pensiero. Le nostre abitudini vanno cambiate, ora. Ci saranno norme più stringenti per contrastare l’avanza del coronavirus. La salute dei cittadini è un bene messo a repentaglio e noi dobbiamo agire subito. Sto per firmare un provvedimento “Io resto a casa”. Non ci sarà più zona rossa o zona 1 o 2, ma comprenderà tutta la penisola italiana. Ci sarà il divieto di assembramenti all’aperto nei locali aperti al pubblico. La decisione oggi è quella di restare a casa – ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte – Non c’è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive. Tutti i tifosi devono prenderne atto. La sospensione delle attività didattiche sarà sino al 3 aprile”.
FIGC, la solidarietà di Gravina a Tommasi
marzo 9, 2020
Il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, si schiera pubblicamente al fianco di Damiano Tommasi, Presidente dell’Assocalciatori oggetto di insulti e minacce nelle ultime ore vista la richiesta di fermare il campionato a causa dell’emergenza Coronavirus: "Al di là delle posizioni di parte, per le quali auspico ci sia un confronto risolutivo nelle sedi istituzionali come il Consiglio Federale di martedì, esprimo la mia solidarietà personale e quella dell’intera Federcalcio per le ignobili minacce e per le volgari offese che sta ricevendo sui social il Presidente dell’AIC Damiano Tommasi". Fonte: ANSA, foto: tribuna.com
FONTE: HellasLive.it
VISTO DA NOI
10 marzo 2020 - 11:07 Fa parte della nostra vita
Finalmente qualcuno ha deciso: si ferma anche il calcio. Perderemo, ma vinceremo
di Matteo Fontana, @teofontana
Ci voleva l’intervento di Giovanni Malagò per uscire dall’impasse di una Serie A i cui padroni non volevano fermare, nonostante la condizione emergenziale di un Paese che si trova in uno stato di necessità e di urgenza gravissimo.
Ieri si scriveva di come tutto quel che stava accadendo fosse un teatrino fatto di persone irresponsabili, con il gioco di rimbalzo tra figure mosse sempre e soltanto dall’interesse privato.
Abbiamo sottolineato la rettitudine di Ivan Juric, che domenica ha parlato di incoerenza, di assurdità. Alla fine, la decisione che doveva essere più ovvia, e che invece era poco diventata una sorta di casus belli, è stata presa.
Parlo per quel che mi riguarda: amo il calcio, lo sento nel cuore, nella testa, da quando ho un lume di coscienza. Dai miei sei anni, l’ho seguito con passione, nella gioia e nel dolore. Quando le cose non andavano bene, mi ci sono aggrappato. Mi ha dato forza, persino una scala di valori. Il coraggio, la fiducia, il non arrendersi mai.
Poi, ho iniziato a lavorarci. Rinunciarvi non potrà mai piacermi. Mi rammarico per quanto è avvenuto, ma molto di più odio l’idea che le questioni di soldi possano essere messe davanti alla salute, al benessere di milioni di uomini, donne, bambini. Detesto la retorica, non sono un politico, ho le mie idee e tanto mi basta.
Perderemo qualcosa per queste settimane, o forse più, dipende da noi, dai nostri comportamenti. Ma lo faremo per vincere.
Ritorneremo a ridere e a piangere per il pallone, per la squadra. Succederà, sì. Succederà.
Perché una certezza ce l’abbiamo, ed è la stessa di cui parla Bob Rutherford, uno dei tifosi dei Permian Panthers, nel capolavoro sul football americano liceale USA “Friday night lights”, scritto da H.G. Bissinger: “Fa parte della nostra vita. È una cosa in cui siamo coinvolti. È come andare in chiesa. È così, c’è poco da fare“.
FONTE: Hellas1903.it
L'ANNUNCIO DEL PREMIER CONTE Stop allo sport e alla Serie A in tutta Italia
10/03/2020 00:41
L’annuncio arriva dalla sala stampa di Palazzo Chigi ed è di quelli storici. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sta illustrando l’inasprimento delle misure contro il coronavirus, materia del nuovo decreto che entrerà in vigore a partire da martedì 10 marzo. "Non esistono più zone rosse, l’Italia intera diventa zona protetta".
Poi, alle 21.42, tocca il tema sport, con particolare attenzione per il calcio italiano. "Abbiamo adottato in aggiunta un’altra misura per quanto riguarda le manifestazioni sportive - prosegue il premier come riporta Sky Sport - In questo contesto non c’è ragione perché proseguano. Penso al campionato di calcio per esempio: dispiace dirlo, anche i tifosi devono prenderne atto". Niente più Serie A e niente più sport nel nostro Paese fino al 3 aprile. Sassuolo-Brescia, ultima gara della 26^ giornata del massimo campionato, e Chievo-Cosenza in Serie B, resteranno le ultime immagini di calcio giocato per un po' di tempo, almeno a livello nazionale.
Si giocheranno solo i match del calcio internazionale, a porte chiuse: "Resta consentito esclusivamente lo svolgimento degli eventi e delle competizioni sportive organizzati da organisimi sportivi internazionali all'interno di impianti sportivi a porte chiuse" ha aggiunto Conte.
CONSIGLIO FEDERALE STRAORDINARIO IL CONI: STOP A TUTTE LE ATTIVITA' SPORTIVE
09/03/2020 17:55
Stop di tutte le attività sportive fino al 3 aprile. E' quando deciso oggi pomeriggio dal Coni in un consiglio federale straordinario in cui hanno partecipato tutte le federazioni, compresa quella calcistica.
La decisione è stata presa all'unanimità.
ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO
Si è svolta oggi pomeriggio al Foro Italico una riunione, indetta dal presidente del CONI Giovanni Malagò, e alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle Federazioni degli Sport di Squadra, unitamente al Segretario Generale Carlo Mornati.
Dopo aver ascoltato le opinioni di tutti gli intervenuti (alcuni in presenza, altri via Skype), il Presidente Malagò ha pubblicamente ringraziato i Presidenti federali e le Federazioni per la grande coesione e l’apprezzata unità di intenti manifestate in un’occasione così delicata per il Paese e in particolare per il mondo dello sport che non ha precedenti nella storia.
Confermando che in ogni azione e circostanza la tutela della salute è la priorità assoluta di tutti, al termine della riunione il CONI all’unanimità ha stabilito che:
tutte le decisioni prese dalle singole FSN e DSA fino ad oggi sono da considerarsi corrette e nel pieno rispetto delle norme e delle leggi emanate e attualmente in vigore;
sono sospese tutte le attività sportive ad ogni livello fino al 3 aprile 2020;
per ottemperare al punto sopra descritto, viene richiesto al Governo di emanare un apposito DPCM che possa superare quello attuale in corso di validità;
di chiedere alle Regioni, pur nel rispetto dell’autonomia costituzionale, di uniformare le singole ordinanze ai decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di non creare divergenti applicazioni della stessa materia nei vari territori;
viene altresì richiesto al Governo di inserire anche il comparto sport, sia professionistico sia dilettantistico, nell’annunciato piano di sostegno economico che possa compensare i disagi e le emergenze che lo sport italiano ha affrontato finora con responsabilità e senso del dovere, rinunciando in alcuni casi particolari allo svolgimento della regolare attività senza possibilità di recupero nelle prossime settimane a causa di specifiche temporalità delle manifestazioni.
Il Presidente Malagò è stato delegato da tutti di informare oggi stesso il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, sulle risultanze dell’incontro.
Il CONI ricorda altresì che le competizioni a carattere internazionale, sia per i club sia per le nazionali, non rientrano nella disponibilità giurisdizionale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e che quindi non possono essere regolate dalle decisioni odierne.
Il CONI da giorni sta sostenendo e continuerà a sostenere le singole Federazioni in tutte le iniziative che intenderanno intraprendere con le rispettive organizzazioni internazionali (europee e mondiali) al fine di armonizzare i calendari e gli eventi anche in vista delle prossime scadenze legate alle qualificazioni olimpiche.
EMERGENZA CORONAVIRUS Serie A ferma? Ecco i tre scenari possibili
09/03/2020 10:21
Cosa succede alla Serie A se diventerà obbligatorio fermarsi almeno fino al 3 aprile? Su Repubblica.it un articolo di Matteo Pinci ipotizza tre possibili scenari:
1- Chiedere lo slittamento dell'Europeo
La prima soluzione è quella maggiormente auspicata dai club del campionato italiano e anche dalla Figc: chiedere alla Uefa di valutare lo slittamento a data da destinarsi dell'Europeo. La competizione internazionale è in programma dal 12 giugno, ma dal 1° i giocatori devono essere a disposizione delle rispettive nazionali. Rimandare la competizione per l'emergenza globale permetterebbe di avere un ampio ventaglio di date ancora utilizzabili. Con questo scenario, la Serie A - ma anche gli altri campionati, visto che l'Ajax ha un giocatore malato - avrebbe il tempo di sospendere il campionato fino al 3 aprile, ad esempio, data in cui scade il decreto firmato dal Premier Conte. E poi recuperare con calma le partite non giocate. Mentre l'Uefa potrebbe collocare l'Europeo in autunno oppure la prossima estate. Scenario che però ha ovviamente bisogno delle istituzioni calcistiche europea e mondiale. Anche perché, in caso di stop, sarebbero da rinviare anche le partite europee delle italiane, tra Champions ed Europa League.
2 - Studiare un calendario alternativo
Se l'Uefa dicesse però di no, una soluzione andrebbe trovata. La Figc e le sue componenti hanno quindi l'obbligo di valutare un calendario alternativo, che però oggi nessuno si sente di anticipare. In caso di stop forzato, si potrebbe valutare di recuperare partite giocando ogni due giorni anziché tre: una forzatura della prassi, che raccoglie pochissimi consensi. Possibile anche rosicchiare qualche giorno sul calendario internazionale, spostando la Coppa Italia alla fine del campionato, con la finale fissata il 1 giugno, rubando un giorno ai ct che hanno giocatori impiegati in quel match. Caso estremo, come lo slittamento dell'intera coppa ad agosto, con le due semifinali non ancora giocate e la finale da fissare prima dell'inizio della Serie A.
3 - Dichiarare finito il campionato
Ovviamente lo scenario peggiore è: fine del campionato. Magari a causa di un giocatore risultato positivo. Cosa fare? Lo statuto della Federcalcio non prevede questa ipotesi, quindi non offre soluzioni, anche perché non succede dal 1915, quando fu sospeso il 23 maggio per l'ingresso dell'Italia nella Prima Guerra mondiale e mai più terminato. Martedì se ne parlerà: una parte dei presidenti spinge perché si "congeli" la classifica attuale (anche se non tutti avranno giocato lo stesso numero di partite). Cristallizzarla permetterebbe a tutti di mantenere la categoria, ma a nessuno di vincere. Una soluzione per molti inaccettabili ma caldeggiata da altri. Ma come fare poi a stilare una classifica? Toccherebbe, come nel 2006 dopo Calciopoli, al Consiglio federale, che potrebbe anche scegliere di non assegnare uno scudetto, comunicando solo piazzamenti senza titoli per la partecipazione alle coppe europee. Ma la questione è controversa, anche perché di fatto congelare la classifica produrrebbe di cancellare lo straordinario campionato della Lazio, ma pure del Benevento, che in B ha 17 punti di vantaggio. Insomma, il Consiglio dovrà studiare, per non farsi trovare impreparato in caso di necessità, una soluzione che metta d'accordo tutti: in bocca al lupo.
FONTE: TGGialloBlu.it
Peschiera - La squadra di mister Juric oggi, lunedì 9 marzo, è tornata ad allenarsi presso lo Sporting Center 'Paradiso' di Peschiera, in vista della sfida con il Napoli in programma venerdì 13 marzo (ore 18.30) allo stadio 'Bentegodi'. Per i gialloblù la seduta mattutina è iniziata con lavori di forza, per poi passare a una serie di esercitazioni tecniche, possessi palla e partite a campo ridotto.
FONTE: HellasVerona.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
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Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.