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Tifosi dell'HELLAS tenuti fuori dal San Paolo per un tempo? Colpa loro! La prossima volta arriveranno prima. Questa nel sunto è la risposta del che arriva dalle fonti della questura di Napoli e ripresa da più media locali 'I tifosi in trasferta al San Paolo dovrebbero arrivare al punto di raccolta prestabilito almeno un paio di ore prima rispetto all'inizio della partita per permettere lo svolgimento dei normali controlli di sicurezza volti ad evitare l'ingresso allo stadio di potenziali armi' quali anche bottiglie e/o lattine, aste di bandiere, ecc...
La risposta non può che lasciare perplessi visto che le operazioni di controllo vengono effettuate in tutti gli stadi d'Italia senza che i supporters in trasferta vengano penalizzati come è successo a Napoli (dove sono stati tenuti all'esterno dell'impianto per il primo dei due tempi di gioco) per cui delle due l'una:
- In tutti gli altri stadi che non siano quello di Napoli la sicurezza non è da ritenersi sufficiente
- Al San Paolo è necessario adottare procedure di sicurezza diverse da quelle che valgono per il resto d'Italia
L'impressione che ci si stia arrampicando sugli specchi per non ammettere verità scomode è forte, la cosa migliore sarebbe stata proibire la trasferta a causa della pericolosità della stessa ma il GOS non è intervenuto e ora è giusto aspettare indagini ufficiali.
Comunque sia è chiaro che qualcosa ancora non torna e che, in uno stato democratico, non ci si dovrebbe accontentare delle risposte semi-ufficiali che filtrano dalla polizia partenopea (risposte che, sia chiaro, sono assolutamente ineccepibili dal punto di vista della forma anche se lasciano parecchio a desiderare nella sostanza); speriamo abbia più fortuna l'interrogazione parlamentare al Ministero dell’Interno attivata dal deputato Lorenzo Fontana ex vicesindaco di Verona... Attendiamo fiduciosi.
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RASSEGNA
CdV - Tifosi in ritardo al San Paolo: l'odissea dei gialloblu
22.10.2019 11:00 di Stefano Bentivogli Twitter: @sbentivogli10
Fonte: Corriere di Verona
Un’ora e 45 minuti, quello accumulato dai bus e dai pulmini dei tifosi veronesi. Che al «punto di controllo» predisposto dalla questura partenopea all’area di servizio San Nicola, ancora in provincia di Caserta, si sono presentati in massa alle 16,45. Vale a dire un’ora e un quarto prima che al San Paolo l’arbitro Piccinini fischiasse l’inizio della partita. Dista 20 chilometri dalle prime case della periferia partenopea, quell’area di servizio. Ed è lì che tifosi e pullman sono stati sottoposti alla «bonifica». Vale a dire quell’operazione di controllo dei mezzi, degli zaini e delle persone che serve per trovare eventuali oggetti pericolosi. Operazione che richiede i suoi tempi. Soprattutto quando a dover essere controllate sono oltre 600 persone. Gli agenti del reparto mobile e della Digos di Napoli — che li aspettavano all’autogrill già dalle 15 — il tutto lo hanno sbrigato piuttosto in fretta. Una quarantina di minuti e, verso le 17.20, i mezzi gialloblù hanno potuto riprendere la via verso il San Paolo. Che, per motivi di ordine pubblico, non è stata la più breve, vale a dire quella che attraversa il centro della città. Ma quella, più lunga ma più sicura, che prevede il passaggio sulla tangenziale. I tifosi veronesi lo stadio partenopeo lo hanno visto — dall’esterno — alle 18.15. Vale a dire a partita iniziata da un quarto d’ora. I vari passaggi di sicurezza e i controlli ai tornelli hanno fatto poi slittare l’ingresso alla fine del primo tempo. Quarantacinque minuti di calcio giocato perso che hanno dato la stura alla polemiche, con ricostruzioni diverse a seconda degli interlocutori.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
CRONACA Verona Città
22 Ottobre 2019
Tifosi Hellas fuori dal San Paolo, il caso arriva in Parlamento
Il deputato leghista Lorenzo Fontana chiede chiarimenti al Viminale.
Tifosi Hellas fuori dal San Paolo, il caso arriva in Parlamento.
Il leghista Fontana chiede chiarimenti al Viminale
La vicenda dei tifosi dell’Hellas lasciati fuori dal San Paolo in occasione della partita Napoli-Verona si arricchisce di un altro capitolo ed approda a Roma. A chiedere l’intervento del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, per chiarire i fatti ed accertare eventuali responsabilità è il deputato della Lega Lorenzo Fontana, che ha firmato un’interrogazione al Viminale.
“Fare chiarezza sui fatti”
“Mi auguro che anche il ministro competente faccia chiarezza su una vicenda che ha lasciato perplessi. Trovo grave che i tifosi dell’Hellas – che hanno affrontato una lunga trasferta e pagato un biglietto, neanche a poco – non abbiano potuto accedere allo stadio dall’inizio della partita”.
Il caso del 2017: napoletani assaltarono bar di Verona
Un precedente di cui bisogna tener presente è quello del 5 novembre 2017, quando alcuni supporter partenopei presero d’assalto il bar Oro Bianco, a Verona, ritrovo dei tifosi Hellas. “Sono vicende che niente hanno a che fare né col calcio né col tifo – sottolinea Fontana – ma che rientrano nel campo della correttezza, del rispetto e della legalità. Temi, questi, su cui non si possono tollerare sbandamenti”.
FONTE: VeronaSetteGiorni.it
Bandoni: “Ingiusto penalizzare così i tifosi”
ottobre 22, 2019
“Sono a dir poco perplesso. Non so che cos’abbia provocato un ritardo del genere, ma resto basito. Tante persone si sono messe in movimento per andare a seguire la propria squadra, hanno speso soldi e tempo. Poi, per chissà quale ragione, sono costrette a vedere soltanto metà della partita per poi tornare a casa. Trovo che sia un fatto incomprensibile – ha dichiarato l’ex portiere del Napoli, Claudio Bandoni, al Corriere di Verona, protagonista della Pedalata dell’amicizia – Mi pare ingiusto che gente appassionata, al seguito dei colori che ama, venga penalizzata. Ovviamente non si può neanche pensare che sia qualcosa di inevitabile, sarebbe un fatto demoralizzante. A non cambiare è la sostanza delle cose: che i tifosi hanno subito un danno. Tanto si fa per cercare di alleggerire determinate tensioni, dopo succedono episodi spiacevoli come questo e ci si arrabbia, com’è naturale che sia per chi ci ha messo del denaro, senza voler sottolineare che non si è potuto dare alla squadra il pieno supporto. La partita del Verona? L’Hellas ha giocato molto bene, avrebbe potuto avere miglior fortuna, Meret ha fatto delle parate eccezionali. Però è un bel Verona, si può guardare avanti con la giusta fiducia”. Foto SSC Napoli
Avete visto solo il secondo tempo di Napoli-Hellas Verona? La colpa è vostra, tifosi gialloblù
ottobre 22, 2019
Nessuna premeditazione o complotto. Solo una mera questione organizzativa e di ordine pubblico dovuta al ritardo con il quale i 598 tifosi dell’Hellas Verona si sono presentati al punto di controllo prima della sfida in programma al San Paolo di Napoli. Un’ora e quarantacinque minuti il ritardo dei pullman e delle macchine, con l’arrivo in provincia di Caserta alle 16.45. Questo quanto riferito dal prefetto di Napoli. Fonte: Corriere di Verona
Assessore Sport Napoli: ”Dispiace per l’accaduto e meravigliato che abbiano fatto venire i tifosi del Verona vista la rivalità, non solo sportiva”
ottobre 22, 2019
“Mi meraviglia il fatto che abbiano fatto venire qui i supporter del Verona quando è risaputa la rivalità, non solo sportiva, che esiste tra le due tifoserie. Al di là di questo io sono totalmente contrario alla chiusura dei settori ospiti, per cui quando mi si chiede dell’accaduto sono dispiaciuto, perché per me se possono venire è giusto che restino per tutta la partita – ha dichiarato l’assessore allo sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello – Sono contrario alla chiusura delle curve, a non permettere ai tifosi di poter seguire la propria squadra del cuore in trasferta. Ripeto, sono dispiaciuto per quanto accaduto ma sono decisioni che vengono prese da prefettura, questura e Gos (il gruppo operativo di sicurezza, ndr) che avranno valutato tenendo conto della sicurezza dei tifosi del Verona”. Fonte: Corriere di Verona
FONTE: HellasLive.it
NEWS
22 ottobre 2019 - 11:10
Bandoni: “Caso tifosi Hellas a Napoli, una grande ingiustizia”
L’ex portiere, protagonista della “Pedalata dell’amicizia”: “Episodi così fanno arrabbiare la gente”
di Redazione Hellas1903
Claudio Bandoni, veronese d’azione, ex portiere del Napoli, ha raggiunto il capoluogo campano in bicicletta, partendo dal Bentegodi il 5 ottobre, per lanciare un messaggio di pace tra le tifoserie, attraverso quella che è stata chiamata “Pedalata dell’amicizia”.
Bandoni era al San Paolo sabato (è stato premiato all’intervallo per il suo passato con gli azzurri). Sulla vicenda dei tifosi dell’Hellas entrati solamente nel secondo tempo, intervistato dal “Corriere di Verona” oggi in edicola, dice: “Mi pare ingiusto che gente appassionata, al seguito dei colori che ama, venga penalizzata in una maniera simile. Ovviamente non si può neanche pensare che sia qualcosa di inevitabile, sarebbe un fatto demoralizzante. A non cambiare, la si guardi come si vuole, è la sostanza delle cose: che i tifosi hanno subito un danno. Tanto si fa per cercare di alleggerire determinate tensioni, dopo succedono episodi spiacevoli come quello di sabato e ci si arrabbia, com’è naturale che sia per chi ci ha messo del denaro, senza voler sottolineare che non si è potuto dare alla squadra il pieno supporto che ti ha portato a fare un viaggio così lungo”.
FONTE: Hellas1903.it
DOPO NAPOLI-VERONA TIFOSI PRONTI AD APPELLARSI AD ADICONSUM
Tifosi fuori dallo stadio si valuta il rimborso
21/10/2019 18:00
In 600 avevano comprato regolare biglietto per vedere Napoli-Verona (GUARDA SERVIZIO TV). 40 euro per un posto al San Paolo nel settore ospiti, quest’anno in una posizione migliore rispetto alle precedenti partite quando i tifosi gialloblù venivano rinchiusi in una gabbia in parterre, avvolti in una rete metallica e presi di mira da insulti e svariati oggetti. Il cambio di settore però non ha portato particolari benefici ai sostenitori del Verona, costretti come già accaduto in passato, ad entrare al San Paolo in netto ritardo, quando stava per iniziare il secondo tempo.
Dura la presa di posizione del sindaco, intenzionato ad andare in fondo alla questione. Sboarina ai microfoni di Telenuovo ha ribadito: "E' stata una cosa molto grave ed inaccettabile. 600 persone hanno comprato un biglietto costoso per fare una trasferta lunghissima e poi vengono trattati così, vedendo sola la ripresa, è veramente incredibile. Mi sono sentito col prefetto e il questore, sto recuperando una serie di informazione per muovermi in maniera formale con gli organi competenti. Questa cosa non può passare sotto osservazione".
Dalle testimonianze dei tifosi scaligeri, non c’erano motivi validi per ritardare di quasi un’ora l’ingresso allo stadio San Paolo. Da Napoli diranno ovviamente il contrario, parleranno di controlli prolungati e necessari, di rischi legati all’ordine pubblico.
Eppure pare piuttosto consueta la prassi di far perdere buona parte del match (e della pazienza) ai tifosi ospiti. L’onorevole Ciro Maschio, presidente del consiglio comunale di Verona, era con i sostenitori gialloblù subendo in prima persone il sopruso. "Ero presente - ha detto Maschio a Telenuovo - non è accettabile far spendere i soldi ai tifosi per vedere solamente il secondo tempo, Chiederemo chiarimenti: queste cose non si devono ripetere".
I tifosi del Verona stanno anche pensando di presentare regolare denuncia attraverso gli avvocati di Adiconsum e di altre associazione che tutelano i consumatori. Il rimborso di parte del biglietto sarebbe solo il punto di partenza.
FONTE: TGVerona.it
LA VERSIONE DA NAPOLI
"Tifosi in ritardo? E' colpa loro"
22/10/2019 09:09
"Il motivo del ritardo dei tifosi del Verona allo stadio San Paolo sabato per la partita contro il Napoli sarebbe stato l'arrivo dei tifosi al punto di incontro con le forze dell'ordine solamente alle 16:45". Questa la versione che arriva da fonti della Polizia di Stato dopo le dichiarazioni del sindaco di Verona, Federico Sboarina.
"Di solito i tifosi ospiti si presentano in quel punto almeno due ore prima della partita per essere sicuri di arrivare in tempo al San Paolo - è la versione che arriva da Napoli - al punto di raccolta all'area di sosta San Nicola Ovest sull'autostrada A1 sono arrivati a quell'ora circa 500 tifosi a bordo di cinque autobus, una trentina di minivan e venti auto private. A quel punto gli agenti hanno cominciato i controlli previsti per evitare che i tifosi avessero corpi contundenti o pericolosi, un controllo in cui non sono stati trovati oggetti pericolosi ma solo bottiglie e lattine che non possono essere portate nello stadio. I controlli sono stati veloci rispetto ad altre occasioni visto il ritardo iniziale e dopo circa 40 minuti il convoglio è partito, evitando la tangenziale dove c'era un ingorgo visto l'orario. Gli agenti hanno condotto i tifosi per la strada flegrea da Pozzuoli, che era senza traffico anche se apparentemente più lunga, uscendo, come da protocollo per tutti i tifosi ospiti, ad Agnano".
FONTE: TGGialloBlu.it
21.10.2019
« Napoli trattati come delinquenti»
21.10.2019
Tifosi Hellas fuori da stadio a Napoli: Sboarina: «Inaudito»
«È inaccettabile il trattamento che è stato riservato ai tifosi veronesi a Napoli, non ha spiegazioni». Lo afferma il sindaco di Verona Federico Sboarina che ha raccolto la testimonianza di alcuni tifosi e dirigenti dell’Hellas dopo il post partita di sabato. Secondo quanto riferito al sindaco i tifosi, 598 paganti giunti con più pullman sarebbero stati dirottati sulla tangenziale di Napoli e fatti girare a vuoto fino alla ripresa del match poi vinto dai partenopei per 2-0.
«Non esiste in nessuna città - prosegue Sboarina - che si impedisca a persone che hanno pagato regolare biglietto e fatto centinaia di chilometri di non entrare allo stadio». «Un comportamento inspiegabile - ha dichiarato Sboarina -, di cui chiederò conto con una lettera che sarà inviata al Prefetto e al Questore di Napoli. Con quali ragioni si fermano i pullman privando le persone di un diritto sacrosanto e anche pagato non poco?». «Uno sgarbo inaudito ma anche sportivamente scorretto - ha concluso Sboarina - lasciare giocare una squadra senza i suoi sostenitori».
Sul caso il deputato della Lega e commissario della Lega Veneto Lorenzo Fontana ha firmato un'interrogazione al Viminale, chiedendo al ministro dell'Interno a chiarire i fatti e ad accertare eventuali responsabilità. «Mi auguro che anche il ministro competente faccia chiarezza su una vicenda che ha lasciato perplessi», dice Fontana, «Trovo grave che i tifosi dell'Hellas - che hanno affrontato una lunga trasferta e pagato un biglietto, neanche a poco - non abbiano potuto accedere allo stadio dall'inizio della partita. Una scelta che non ha spiegazioni apparenti e che lascia decisamente perplessi. Ricordo gli spiacevoli antefatti del 5 novembre 2017, quando alcuni supporter partenopei presero d'assalto il bar Oro Bianco, a Verona, ritrovo dei tifosi Hellas. Sono vicende che niente hanno a che fare né col calcio né col tifo, ma che rientrano nel campo della correttezza, del rispetto e della legalità. Temi, questi, su cui non si possono tollerare sbandamenti».
FONTE: LArena.it