#GrossoConfermato + - =
Il patròn dell'HELLAS ha confermato fiducia al tecnico GROSSO e alla squadra attraverso questo comunicato ufficiale ma si tratta in tutto e per tutto di una fiducia a tempo... E l'era bèla da védar come si dice dalle nostre parti: Personalmente non ho mai creduto nemmeno per un attimo che il patròn scaligero avesse intenzione di esonerare l'attuale tecnico, troppo importante (per i parametri del VERONA ovviamente) l'investimento fatto in estate per liberare dal BARI, poi fallito, l'ex Campione del Mondo e troppo grande anche la scommessa fatta (anche a dispetto delle aspettative della piazza) dall'imprenditore carpigiano per ammettere di essersi sbagliato così presto!
Certo che un paio di concetti espressi da SETTI meritano particolare attenzione:
- La fiducia dovrà essere confermata e meritata attraverso risultati e atteggiamenti in campo completamente diversi rispetto a quelli dimostrati ultimamente e già dalla prossima gara al Binti contro la capolista PALERMO: Come poi una squadra in totale confusione in campo e fuori possa riuscire nell'impresa di giocare finalmente con significato e personalità accettabili (anche perdendo) in meno di 10 giorni è del tutto inspiegabile e inverosimile ma tant'è!
- L'anno scorso ho commesso degli errori che non ho intenzione di ripetere, ma che al tempo stesso non devono condizionare la valutazione della situazione attuale, ragionamento assolutamente condivisibile solo che fa non poco a pugni con il pensiero precedente: Una fiducia a tempo è una contraddizione! O si ha fiducia (e allora si continua con l'attuale staff a prescindere da tutto e si commette pari pari l'errore della passata stagione) oppure la fiducia non c'è visti i risultati nell'idea di gioco prima ancora che in termini di punti conquistati e allora è inutile continuare con l'attuale staff perdendo ulteriore tempo prezioso nella rincorsa all'obiettivo promozione...
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RASSEGNA STAMPA + - =
13 novembre 2018
Serie B, Verona: conferma per l'allenatore Fabio Grosso
Nonostante il periodo negativo del Verona il presidente Setti ha confermato la fiducia nell'allenatore Fabio Grosso, almeno fino alla sfida contro il Palermo del prossimo 23 novembre
L'Hellas Verona continuerà ad essere allenata da Fabio Grosso. Dopo la sconfitta 4-2 al Rigamonti contro il Brescia, la società stava pensando ad un suo esonero, ma dopo un'attenta riflessione hanno deciso di rinnovargli la fiducia, almeno fino alla sfida contro il Palermo di venerdì 23 alle 21.00. Il Verona, dopo aver conquistato quattro vittorie e un pareggio nelle prime cinque partite del campionato di Serie B, ha racimolato solamente cinque punti nelle successive sette partite. La squadra allenata da Grosso occupa attualmente la settima posizione in classifica con diciotto punti.
FONTE: Sport.Sky.it
Serie B
Hellas Verona, Grosso confirmed as manager: the situation
13/11/18 12:51| News | Autore: Redazione
The heavy loss to Brescia at the Rigamomti brought hours of reflection for Hellas Verona’s management, but in the end they decided to continue on with Fabio Grosso in charge of the squad. The World Cup champion and former Juventus Primavera manager will stay on Verona’s bench at least through the upcoming match against Palermo scheduled for Friday November 23rd
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
HELLAS VERONA
14 novembre 2018 - 18:28
Hellas Verona, clamorosa reazione dei tifosi alla conferma di Grosso: ecco cosa faranno contro il Palermo…
I tifosi dell’Hellas Verona, contrariati dalla conferma del tecnico Fabio Grosso, avrebbero deciso di disertare il ‘Bentegodi’ in occasione del match contro il Palermo
Fabio Grosso
Ad accogliere il Palermo nella tredicesima giornata del campionato di Serie B, in programma al ‘Bentegodi’, non ci sarà nessuno.
È questa la scelta dei tifosi dell’Hellas Verona, i quali, a seguito della decisione del presidente Maurizio Setti di confermare il tecnico Fabio Grosso, nonostante la squadra si trovi al settimo posto della classifica con diciotto punti e abbia collezionato soltanto una vittoria nelle ultime sette gare, starebbero pensando di disertare lo stadio venerdì 23 novembre, in occasione della sfida contro i rosanero di Roberto Stellone, reduci dalla vittoria contro il Pescara. Il match casalingo potrebbe essere l’ultima chance per il tecnico gialloblù, che nutre ancora della fiducia della società ma che non sembra essere apprezzato dalla tifoseria.
FONTE: MediaGol.it
Panchina Hellas Verona, arriva la decisione sul tecnico Grosso
Panchina Hellas Verona, gli ultimi importanti aggiornamenti che riguardano il club, ecco la decisione sulla posizione dell'allenatore Grosso
Di Stefano Vitetta 12:56 13.11.18
Panchina Hellas Verona – E’ un momento molto difficile in casa Hellas Verona, la squadra è reduce dalla brutta sconfitta nella gara di campionato contro il Brescia ma in generale l’inizio di stagione è stato deludente. Sulla graticola è finito l’allenatore Fabio Grosso, nelle ultime ore a serio rischio esonero. Valutazioni della dirigenza su un possibile ribaltone poi la decisione è stata quella di dare al tecnico l’ultima chance nella gara contro il Palermo. In caso di esonero pronto Baroni.
Per approfondire https://www.calcioweb.eu/2018/11/panchina-hellas-verona-decisione-grosso/10265309/#7l0ahvfTJZTlh6ZS.99
FONTE: CalcioWeb.eu
EDITORIALE
Riecco la Pravda. Repetita non iuvant
Setti e i comunicati. Nulla di nuovo
14.11.2018 06:00 di Lorenzo Fabiano
Il Soviet Supremo ha partorito il topolino. Il temuto comunicato dell’agenzia Tass attraverso le colonne della Pravda è arrivato: poche righe per confermare Fabio Grosso in sella. Ipse dixit Maurizio Setti. Un paio di giorni convulsi e turbolenti per ridurre il tutto alla più classica delle versioni del Tanto Rumore per Nulla di shakespeariana memoria. Decidere di non decidere pare essere diventata una prassi consolidata dalle parti di Via Francia.
Ci risiamo: due anni fa Setti impiegò 14 giornate (con la squadra all’ultimo posto in classifica e zero vittorie) a chiudere con Andrea Mandorlini un rapporto che già al termine della campionato precedente era arrivato alla fine naturale del suo ciclo. Lo avesse fatto prima, ci saremmo risparmiati una buona dose di acide code velenose e avremmo forse potuto coltivare ancora un briciolo di speranza di salvezza in più. Lo scorso anno l’ostinazione del presidente di proseguire con Fabio Pecchia fino alla fine (ma che comodo parafulmine, vero presidente...?), altro non ha prodotto che retrocedere all’arma bianca, far esplodere la rabbia popolare, e rendere la vita impossibile allo stesso povero Pecchia, fatto oggetto suo malgrado di ogni ingiuria possibile e immaginabile. Umanamente, non un bel quadretto.
In estate si erano gettate le basi per una rifondazione; squadra affidata a una nuova scommessa come Fabio Grosso, direzione sportiva al giovane e tenace Tony D’Amico, autore di una campagna acquisti e trasferimenti a detta di tutti importante e ben condotta anche grazie alle casse risanate da Filippo Fusco (che almeno questo glielo si riconosca). Le premesse per una sana ricostruzione da cui poter ripartire insomma c’erano tutte. E invece dopo qualche giro in altalena, la terra ha cominciato a tremare nuovamente sotto i piedi e le vecchie magagne sono riaffiorate tutte. Che la pazienza della tifoseria fosse ridotta ai minimi, non serviva certo il tonfo di Brescia per capirlo; pur delusa e incazzata, a luglio la gente del Verona si è messa in fila ordinata sotto il solleone a sottoscrivere gli abbonamenti e rinnovare il proprio sostegno. Un atto eroico, un encomiabile gesto d’amore di cui Setti avrebbe potuto (e dovuto) tener conto di fronte allo strazio della situazione attuale.
Nulla abbiamo contro Fabio Grosso, che anzi è una degnissima persona alla quale auguriamo tutte le fortune di questo mondo, ma che questo comunicato riduce ad un Dead Man Walking, alias parafulmine marca Pecchia 2.0. Qui o la andava o la spaccava. Ha spaccato. Nessuno chiedeva a Setti di seguire gli umori della piazza, ma perlomeno di ascoltarla, questo sì. Il sacrificio di Grosso, ma guarda in che razza di manicomio è capitato, poteva essere l’occasione per un riavvicinamento, per tendere una mano e avviare le prove tecniche di ricomposizione di una frattura che se per taluni era già comunque esposta e scomposta, alla luce delle parole pravdiane del presidente risulta ormai insanabile.
Predichiamo da sempre equilibrio, i mangiallenatori alla Zamparini di turno per intenderci non fanno per noi, ma allo stesso tempo apprezziamo interventismo e decisionismo, quando serve. E qui serviva eccome. Decidere di non decidere non è una risposta, dire per dire nulla è anche peggio. Al Verona succede spesso. Ma che il nulla ci tocchi sempre apprenderlo dalle colonne della Pravda e mai direttamente dalla bocca dell’uomo al comando del Verona, è proprio il colmo dei colmi. Repetita non iuvant, caro presidente.
RASSEGNA
GdS - Grosso confermato: ecco le alternative valutate dall'Hellas
13.11.2018 11:00 di Stefano Bentivogli Twitter: @sbentivogli10
Fonte: Gazzetta dello Sport
I fitti colloqui di Setti con il proprio entourage e il confronto con Tony D’Amico, direttore sportivo cui ha dato piena facoltà operativa per costruire un organico ambizioso, in grado di competere per il vertice della B, hanno congelato le valutazioni. Ma Grosso, allo stato delle cose, è sempre alla guida del Verona, e solamente una sorprendente svolta in queste ore varierebbe la situazione. I nomi usciti per supplire all’ipotetico esonero di Grosso si sono ristretti presto. Serse Cosmi, tra questi. E dopo Marco Baroni, che però è vincolato al Benevento. Impraticabili le ulteriori suggestioni, da Prandelli, ex amatissimo dal popolo dell’Hellas, a Zdenek Zeman e Gianni De Biasi, da Francesco Guidolin ad Alberto Malesani. Contatti autentici non ce ne sono stati. Per questo la conferma di Grosso, in partenza a dir poco azzardata, si è fatta via via più vicina. Perlomeno fino all’anticipo del 23 novembre con il Palermo capolista
FONTE: TuttoHellasVerona.it
13 NOV 2018
È NOVEMBRE… IL MESE DEI MANCATI ESONERI E DELLE MEZZE VERITÀ
Ora è ufficiale: Grosso avrà un’altra chance per rimanere sulla panchina del Verona. Si giocherà tutto alla ripresa del torneo in casa con la capolista Palermo.
Il pensiero di tutti è che abbiamo perso l’occasione buona per dare ad un nuovo tecnico due settimane di lavoro per conoscere giocatori e imporre il proprio gioco.
Il timore di molti è che come accaduto lo scorso anno con Pecchia, ci si ritrovi con una prestazione “da Verona” e di conseguenza la conferma del tecnico, salvo ripiombare nel baratro della mediocrità già la partita successiva.
Qualcuno ipotizza che non vi fosse il tempo necessario per ingaggiare un valido sostituto di Grosso. Cazzate.
La verità è che il copione societario è tremendamente sempre lo stesso da ben quattro anni.
Novembre di quattro anni fa: Mandorlini ultimo in classifica, con una manciata di punti. Pausa Nazionale ideale per un cambio di guida tecnica, ma viene confermato. Sostituito poi da Del Neri. Sarà comunque retrocessione.
Novembre di due anni fa: Serie B. Dopo un avvio esaltante Pecchia inizia un declino preoccupante e viene messo in discussione… confermato porterà comunque il Verona in A.
Novembre dello scorso anno, sempre in concomitanza con la pausa per la Nazionale, Pecchia è penultimo in classifica… esonero e nuovo allenatore? Sia mai. Fusco lo protegge e Setti lo conferma. Sarà ancora retrocessione.
Quest’anno tocca a Grosso il ruolo di protagonista destinato all’esonero di Novembre (guarda caso sempre in pausa Nazionale) ma per l’ennesima volta arriva la conferma.
Ora… se hai sbagliato tre volte facendo sempre lo stesso errore e non hai ancora capito la lezione… i casi sono due: o si è stupidi o in malafede. Ce lo dica lo stesso Setti da che parte si pone.
Non resta quindi che aspettare la gara col Palermo, consapevoli che Grosso non guarirà il Verona.
E non tanto per incapacità, per quella sua grinta da peluche, il carisma da medioman e la determinazione di un marshmallow…. quanto per la sua mancata verità.
Mi riferisco alle parole riportate da un organo di stampa (il cui articolo sta girando sul web) in cui a caldo, nel dopo partita della disfatta di Brescia, ha dichiarato: LA COLPA NON È DEL MODULO, NÈ DEI GIOCATORI”.
Qual’è quindi il motivo vero per cui la squadra ha smesso di giocare, ha smesso di lottare, è confusa, apatica, senza attributi, passiva, quasi rassegnata? Perché certi giocatori sono l’ombra di ciò che erano?
QUALE AMARA VERITÀ SI NASCONDE DIETRO TANTO SQUALLORE? Aspettiamo una risposta gentile Mister Grosso.
È Novembre. Il mese dei mancati esoneri in casa Hellas Verona… e sono pronto a scommettere, delle mancate verità.
Mauro Micheloni
FONTE: Blog.Telenuovo.it
SETTI PRIGIONIERO DI SE STESSO
Tutto come prima, ma peggio di prima. Il Verona ha valutato che la scelta Grosso è ancora la migliore possibile. Questo lascia sconcertati i tifosi gialloblu che vedono polverizzarsi le speranze di riprendere la corsa della classifica con una squadra allo sbando a seguito di un'involuzione tanto preoccupante quanto senza sbocchi. Il problema di fondo è che, nella valutazione societaria, non esistono alternative a Grosso. Quali sono allora i lacci che imbrigliano la libertà di scelta di Setti? Innanzitutto quella di aver affidato baracca e burattini a D'Amico che ha voluto in estate (e difeso con argomentazioni francamente imbarazzanti) il suo vecchio amico in panchina. Ma chi è questo D'Amico? che esperienza ha? perché affidarsi a lui per un così complesso progetto di rilancio? Esonerare il mister significa inevitabilmente sfiduciare Setti, il suo direttore sportivo e il valore di gran parte della rosa (blocco Bari e Perugia) assemblata per rendere più agevole l'aggregazione. Qui non si tratta quindi solo di cambiare un allenatore, si tratta di mettere in discussione l'intero progetto che prevede: 1) contenimento dei costi dirigenziali (D'Amico), 2) ringiovanimento della rosa, 3) ruolo decisionale accentrato nel presidente. Nel Verona attuale manca infatti un direttore generale (sulla cui necessità si era espresso favorevolmente persino Fusco) che sia la sintesi tra la componente societaria, quella tecnica e la comunicazione (media, terzi e tifosi) e di un direttore sportivo autorevole nei rapporti tra allenatore e spogliatoio (la gestione del caso Pazzini su tutti). In più, abbiamo una rosa lunga, piena di giovani ma anche di giocatori che non riescono a dare il loro reale contributo perché impiegati male. Non si tratta quindi di valutare un cambiamento in panchina nell'ambito di una struttura dirigenziale consolidata ed affidabile, ma di ammettere che gran parte delle scelte fatte finora sono errate. Setti ha già dimostrato di non essere un decisionista (certi errori del passato non si dimenticano), e non ha neppure interlocutori terzi e di spessore che lo possano consigliare. E' rimasto solo col suo progetto, prigioniero di se stesso.
La paura più grande che abbiamo noi tifosi in questo momento è quella di trovarci di fronte ad una squadra che, per l'ennesima volta, non sia in grado di affrontare le difficoltà del campionato. Per colpa di scelte sbagliate e di un presidente che non sa trasmettere quello di cui c'è assolutamente bisogno. Lo spirito con cui vedo giocare i gialloblu oggi è lo stesso remissivo e confuso degli ultimi campionati giocati senza lottare.
A tal proposito, c'è un punto che mi pare piuttosto chiaro e che dovrebbe allarmare il presidente. L'assurda difesa ad oltranza di Pecchia, l'anno scorso, era basata su un elemento oggettivo (squadra scarsa e società senza soldi) e uno soggettivo (il gruppo, nonostante tutto, seguiva il mister). Per compiacenza, aggiungo io, non certo per mettersi in discussione. Del resto, metà rosa era in prestito e metà era composta da giovani e giocatori in scadenza contrattuale. Oggi però il Verona è completamente rinnovato, ha acquistato e investito. Volente o nolente oggi c'è un indirizzo. La brutta sconfitta di Brescia, che aveva tutti i significati per essere la partita del riscatto, è testimonianza di un distacco totale tra la squadra e il tecnico. Il quale, senza alcuna logica, contro la Cremonese ha schierato il ragazzino Tupta al centro dell'attacco lasciando in panchina Pazzini e Di Carmine contemporaneamente (un tempo per uno no? troppo complicato?), rischiando in questo modo di bruciarlo; poi ha cambiato completamente modulo, li ha schierati per la prima volta insieme sbilanciando la squadra in una trasferta particolarmente difficile. Se avete notato durante l'intervista, il mister è apparso piuttosto frastornato e continuava a non rendersi conto del perché di una prestazione simile. Si è sentito lui stesso abbandonato dalla squadra.
Il problema è a monte. Grosso, lo abbiamo capito, uniforma i giocatori e li sottomette al modulo che ha in testa in un turnover continuo ed indiscriminato. Non distingue la qualità che ha a disposizione e non riesce ad impiegarla al meglio. Adatta tutti al suo pensiero. Per lui un giocatore vale l'altro. Sono soldatini. Tra l'altro, non riesce neppure a prendere le contromisure necessarie per blindare la difesa. Se pensiamo che a metà novembre non ha ancora trovato l'assetto di centrocampo e l'attacco titolare, ci chiediamo veramente se il gruppo è in grado di seguirlo?
Per quello che si vede poi, Grosso non appare neppure un gran motivatore. I gialloblu, quando sono in campo, esprimono ciò che lui richiede. Ecco perché cercano di addormentare il gioco, non aggrediscono mai, non ci mettono il cuore. Quando l'aspetto tattico ha il sopravvento su quello caratteriale e tecnico non puoi aspettarti prestazioni differenti, caro mister. Del resto, se per te Tupta vale Pazzini, Gustafson vale Zaccagni, Dawidowicz è un centrocampista di riferimento e Laribi sa giocare solo sulla fascia ti stupisci di come si comporta poi in campo la tua squadra?
Come finirà? Facile. Palermo e Benevento, prossimi avversari, hanno altre competenze in tribuna e altra qualità in panchina. Il Verona è destinato a galleggiare con risultati funzionali agli algoritmi che Grosso riuscirà in qualche modo a trasmettere. Oramai i tecnici migliori se li sono già presi, chi resta (Cosmi) può al massimo raddrizzare in primavera il risultato minimo. Setti ha prontamente spostato il progetto a medio termine. Nel frattempo deve chiedere a se stesso se è realmente quell'imprenditore capace di ottenere risultati anche nel calcio oppure mettersi a disparte e avere l'umiltà di affidarsi a collaboratori capaci. Nel frattempo, il cielo sopra Verona è grigio. Umido e sgradevole.
Massimo
Colonna sonora: No ordinary love, Sade
Hellastory, 14/11/2018
FONTE: HellasStory.net
Avanti con Grosso!
By Redazione - 13 novembre 2018
Lo avevamo già annunciato ieri e si attendo ora solo l’ufficialità da parte della società: resta Fabio Grosso alla guida del Verona.
Fiducia a tempo quella concessa da Setti al mister in attesa di vedere cosa succederà nel big match contro il Palermo.
Stefano Pozza
FONTE: HellasNews.it
VISTO DA NOI
13 novembre 2018 - 15:01
Un Grosso azzardo
Il Verona conferma l’allenatore, ma gli alibi sono azzerati. Sempre che ce ne siano ancora
di Matteo Fontana, @teofontana
Avanti con Fabio Grosso. Questa la scelta del Verona, che sarà comunicata in queste ore con una nota del club, dopo che l’ufficiosità era già uscita ieri. Una decisione discussa e discutibile, a fronte della crisi palese di una squadra che ha smarrito il senso di se stessa, involuta e, a tratti, priva di idee.
Eppure Maurizio Setti non ha voluto rompere. Mica una novità, questa. Già due campionati, in Serie A, sono stati contraddistinti da questa marcata idiosincrasia all’esonero (attenzione: non c’è prova contraria, ma non si neghi che nove società su dieci, in certi casi, avrebbero agito diversamente).
Comunque si prosegue in questo modo fino al Palermo, che arriverà al Bentegodi carico di certezze, al contrario del Verona. È primo in classifica, risalito con l’impeto di chi, invece, ha optato per un nuovo timoniere. Roberto Stellone era sì sotto contratto, ma per Maurizio (nomen per nulla omen, considerata la divergenza d’abitudini rispetto a Setti) Zamparini il congedo da Bruno Tedino è stato essenziale. Almeno per adesso.
Il pallone che rotola ha leggi nette. Si parla di episodi, dimenticandosi che non vengono mai dal caso. Un palo è un tiro impreciso, un rigore parato è un errore, non soltanto un grande intervento del portiere. Una serie di risultati bislacchi, seppure in presenza di una rosa di valore, significa che manca qualcosa. Il manico, suggeriscono la storia e la retorica inconfutabile per cui non puoi cambiarne venticinque giocatori, e non è detto che abbiano ragione, per carità. Il Verona di Setti, evidentemente, non concorda con questa filosofia, ma i riscontri dal passato, ce lo dice la statistica, non sono incoraggianti.
Sarà, ma l’azzardo, stavolta, è il più rischioso di sempre, per l’Hellas guidato da Carpi. Il latini latinorum viene utile con un classico tra i brocardi: errare humanum est, perseverare diabolicum. Aspettando il Palermo, secondo logica: i risultati, non ci stuferemo mai di ribadirlo, sono l’unica misura per gli uomini di calcio. Gli alibi sono azzerati. Sempre che ce ne fossero ancora.
FONTE: Hellas1903.it
SOCIETA' NEL CAOS, CERCASI ALLENATORE VERO
SOLO MALESANI PUO' "SALVARE" IL VERONA
14/11/2018 15:32
Veronesità. Il filo che si è spezzato tra l'Hellas Verona e la città. Aggravato oggi dall'ultima scellerata scelta di Maurizio Setti che ha deciso di non esonerare Grosso. L'Hellas Verona alieno dalla città. Oggetto staccato dal contesto. Come se Piazza Bra fosse la piazza centrale di Avellino. Mai visto. Nel Verona non ci lavorano veronesi. Men che meno ci lavora gente che ha qualcosa da spartire con Verona. Si sforzano ma proprio non ce la fanno. Non ce l'hanno dentro. Fanno di tutto per far andare male le cose, sono presuntuosi, al limite dell'indisponenza. E se avanzi critiche, querelano.
Eppure il destino (cinico e baro secondo Setti...) aveva riservato al Verona una magnifica opportunità per purificare tutto questo e riannodare un pochino quel filo: assumere finalmente un allenatore capace e soprattutto che potesse interpretare all'interno dell'Hellas Verona il sentimento dei veronesi. Non uno qualunque. Ma un personaggio che con il Verona ha un conto da saldare: Alberto Malesani. Il suo nome è uscito spesso nell'ultimo periodo. Perchè Malesani in questo momento è senza una squadra, in attesa che qualcuno possa ricordarsi di lui. Un'azione dell'Apple, momentaneamente a un dollaro. Chi lo prende fa un affare. Dal punto di vista calcistico, Alberto Malesani non ha rivali. Su questo potete starne certi. Uno come Grosso, con tutto il rispetto, Alberto se lo incarta e se lo mangia a colazione.
E in quanto a motivazioni... basta parlarci un secondo per capire che il buon Male è come un leone in gabbia. Per il Verona sarebbe pronto a buttarsi nel fuoco e ad allenare se non gratis, ma quasi. Alberto è un istintivo: quella retrocessione in serie B è stata una ferita incredibile nel suo orgoglio. Finchè non riuscirà a sanarla, continuerà a rimuginare e a soffrire.
Malesani è una splendida opportunità che si presenta a Setti. Molto più del Mantova o della Garelli da rilanciare. E per noi veronesi sarebbe bellissimo risentire all'interno del Verona qualcuno che parla e pensa come noi. Se poi, oltre a Malesani volessimo proprio esagerare, faremmo una bella telefonata anche a Sogliano, così giusto per chiarire tutto e magari riprovarci insieme. Potrebbe nascere un duo strano e bellissimo con cui tornare in serie A e ricominciare tutto da da capo.
GIANLUCA VIGHINI
IL "NON ESONERO" DI GROSSO
Setti tira dritto e va ancora contro la piazza
14/11/2018 09:40
Non c'è due senza tre. Setti l'ha fatto di nuovo: non ha esonerato un allenatore nonostante i risultati pessimi e nonostante tutta la piazza spingesse per il cambio in panchina.
Così come era successo con Mandorlini (14 partite e 0 vittorie) e Pecchia, dopo l'umiliante sconfitta in casa col Crotone, anche per Grosso, dopo la disfatta di Brescia, è andato in scena lo stesso copione.
Il vertice con D'Amico (così come quelli con Bigon e Fusco) ha partorito un topolino: il solito comunicato del presidente che ribadisce fiducia all'allenatore, auspicando un miglioramento dei risultati.
Setti ancora una volta si è messo contro la piazza: la frattura questa volta potrebbe essere insanabile. Una sconfitta nella decisiva partita in casa contro la corazzata (quella sì) Palermo potrebbe far aprire definitivamente il vaso di Pandora (e questa volta chiuderlo sarebbe impossibile).
REALTA' E FANTACALCIO
Malesani, sogno tifosi: Sisal lo quota a "5"
13/11/2018 18:03
Grosso è stato confermato da Setti ma i tifosi sognano Alberto Malesani. Il popolo dei social chiede a gran voce il ritorno del tecnico di San Michele sulla panchina del Verona tramite la pagina Facebook dei suoi fan.
Le migliaia di condivisioni all'appello, hanno portato gli analisti di Sisal Matchpoint a quotare l’arrivo di Malesani al Verona entro l’anno prossimo, solamente 5 volte la scommessa.
Purtroppo è solo fantacalcio legato ai sogni dei tifosi. La realtà dice che Setti ha confermato con convinzione Fabio Grosso.
FONTE: TGGialloBlu.it
Hellas, Setti conferma Grosso: «La fiducia dovrà però essere confermata»
«L'anno scorso ho commesso degli errori che non ho intenzione di ripetere, ma che al tempo stesso non devono condizionare la valutazione della situazione attuale», ha detto il presidente del club scaligero
La Redazione
13 novembre 2018 17:04
Dopo la pesante sconfitta arrivata domenica sul terreno di gioco del Rigamonti, sono giunte le parole del presidente dell'Hellas Verona Maurizio Setti, che confema dunque Fabio Grosso in panchina. Setti sottolinea le difficoltà incontrate in questo avvio di campionato, ma continua a riporre le proprie speranze nel Campione del Mondo 2006.
Il cambio in panchina auspicato da una nutrita parte della tifoseria veronese non è quindi arrivato, con buona pace dei bookmaker che già quotavano il ritorno di Malesani al Bentegodi. L'impressione però è che la pazienza della piazza nei confronti di Grosso sia ai minimi storici: fino ad ora il tecnico è stato fortemente criticato sia per il suo gioco che per le sue scelte, che non hanno portato i frutti sperati soprattutto nell'ultimo mese e mezzo. Una situazione che a molti ricorda quella dello scorso anno, quando Fabio Pecchia è rimasto al proprio posto fino all'ultima partita, nonostante i deludenti risultati.
FONTE: VeronaSera.it
HELLAS VERONA FC - COMUNICAZIONE UFFICIALE
13/NOVEMBRE/2018 - 16:45
Verona - L'Hellas Verona FC comunica di aver confermato Fabio Grosso e il suo staff alla guida della prima squadra.
Queste le parole del presidente Maurizio Setti: «Penso che il rendimento dell'ultimo periodo, culminato con la brutta sconfitta di Brescia, non possa lasciare contento nessuno, me per primo. Dopo l'ultima partita ho deciso di prendermi un momento di riflessione, durante il quale mi sono confrontato con la parte sportiva. Ho potuto constatare grande determinazione a dimostrare qualcosa di diverso al popolo dell'Hellas già a partire dalla gara contro il Palermo. La mia decisione è quindi di continuare il rapporto con uno staff tecnico sul quale abbiamo investito per un progetto a medio termine e nel quale ho riposto grande fiducia a inizio stagione, con l'obiettivo di riportare il Verona in Serie A. Fiducia che nutro nelle qualità del tecnico e della squadra, che dovrà però essere confermata e meritata attraverso risultati e atteggiamenti in campo completamente diversi rispetto a quelli dimostrati ultimamente. Come ho già avuto modo di dire, l'anno scorso ho commesso degli errori che non ho intenzione di ripetere, ma che al tempo stesso non devono condizionare la valutazione della situazione attuale. Tenendo sempre a mente il nostro obiettivo finale».
FONTE: HellasVerona.it