GRAN VITTORIA DELL'HELLAS! I 'LAMENTOSI' DARANNO TREGUA?
...Macchè! La 'nuova' moda vuole HALLFREDSSON e BAČINOVIĆ in panchina per far posto a LANER e a CACCIATORE, per sempre? Sì! Anzi ni perchè alla prima partita 'storta' del 'figliol prodigo' Simon e dell'ex VARESE di proprietà SAMP, c'è da giurarci, gli stessi che prima bollavano l'islandese e lo sloveno come brocchi sopravvalutati se la prenderebbero con MANDORLINI perchè non li fa giocare...
Come al solito ci vorrebbe un pizzico di equilibrio in più: Come non bisogna abbattersi dopo una prestazione non all'altezza e non esaltarsi dopo una vittoria (specialmente all'inizio di un campionato lunghissimo come la Serie B), sarebbe meglio andare più 'cauti' con i giudizi su due nazionali che hanno dimostrato il loro valore e forse meriterebbero di giocare in categorie superiori; questo senza nulla togliere a LANER e CACCIATORE che, chiamati in causa dal mister in una situazione 'anomala', hanno risposto alla grande come alla grande stà giocando il buon JORGINHO che, con un fisico magro e minuto, è stato tra i primi ad entrare in forma...
Forse Emil e Armin non saranno in campo nel derby (approposito che bello riavere il match contro gli 'sbranagatti') o forse sì ma indipendentemente da questo bene fa (farebbe) il mister a recuperare alla forma migliore i due campioni!
E avere al contempo due 'rincalzi' in grado di fornire ampie garanzie (oltre che sana concorrenza nei ruoli) non può che fare bene alla squadra scaligera senza dimenticare gente attualmente in panchina in attesa di condizioni fisico-atletiche migliori come ad esempio BOJINOV e FATIĆ che, ne sono sicuro, risulteranno preziosi a lungo andare...
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DICONO
Lorenzo AMORUSO ex difensore di Bari e Fiorentina Lorenzo Amoruso che in carriera oltre a quattro Scottish Premier League, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana può vantare il primato di essere stato il primo capitano cattolico dei Rangers Glasgow: «Sulla carta credo che il Verona sia la squadra più attrezzata. L'anno scorso la squadra di Mandorlini ha fallito la promozione, ora non può più sbagliare. L'Hellas è la più attrezzata. Infatti gli scaligeri hanno mantenuto l'intelatiatura della scorsa stagione. Anzi la rosa dal mercato ne è uscita ulteriormente rinforzata» TuttoB.com
MAIETTA, parole da capitano... «Abbiamo dato un segnale con la Reggina, ora andiamo a Vicenza per giocarcela, per vincere, perché questa squadra è nata per questo. Chi gioca non fa rimpiangere nessuno e dà il massimo. Quest'anno, rispetto alla stagione scorsa, ci sono più giocatori di qualità e siamo coperti bene in tutti i ruoli.
Io capitano? Sono i cosiddetti vecchietti i capitani, non solo chi porta la fascia. Tutti ragazzi intelligenti che si mettono a disposizione e il gruppo viene automaticamente con questi presupposti.
La difesa? Si sta creando l'affiatamento giusto. E' normale che all'inizio abbiamo dovuto prendere le misure. Io mi sono trovato prima Pesoli poi Moras al fianco, mentre sulle fasce Crespo, Fatic o Martinho stanno entrando nei giusti automatismi.
Il derby? Il Vicenza è molto affiatato dopo la retrocessione. Troveremo una squadra agguerrita, vuole fare bella figura davanti ai propri tifosi. Ho visto la partita con la Juve Stabia, lottano su ogni pallone, dovremo stare attenti e farci trovare pronti. Non è una partita come tutte le altre, è più sentita ma noi siamo concentrati sul nostro obiettivo. E quello dobbiamo raggiungere.
Il mio successo personale? Ho sempre avuto voglia di arrivare, non mi interessa non essere arrivato a grandi livelli. Nessuno mi ha mai regalato nulla e per questo sono ancora più soddisfatto. Io ora voglio arrivare con le mie forze e quest'anno lo farò con ancora più voglia.
Verona città e società ideale? Mi sono trovato bene anche a Frosinone, ma non sono mai stato bene come qui. Una piazza del genere la cercavo da tempo. Mi piace la passione che si respira, che la gente ti trasmette. In altre città quando vanno male le cose, nessuno va più allo stadio. A Verona è diverso, amano la maglia e c'è una tradizione. E io mi sento un tradizionalista, proprio come i tifosi» HellasVerona.it
TIFOSI REGGINI INFURIATI CON CERAVOLO! Il motivo? L'avere ammesso, ad un giornalista del TGGialloBlù, che a Verona sarebbe venuto molto volentieri e di essere rimasto un po' incastrato dalla decisa volontà del patròn FOTI a non cederlo... Apriti cielo! I tifosi dello stretto si scatenano sui social network... Ma lui si difende «Le parole rese ai microfoni di un’emittente veronese non rispecchiano il mio stato d’animo, uscito fuori in maniera inesatta al termine di un incontro cui tutti tenevamo particolarmente. Il nervosismo per la prestazione offerta e la sconfitta maturata. Non mi hanno permesso di esprimere con la dovuta lucidità. Ci tengo a sottolineare di essere coinvolto a pieno nel progetto del club, ulteriormente responsabilizzato dalla fascia di capitano e gratificato dalla fiducia che avverto attorno a me. La mia volontà resta quella di esser ancora protagonista con la Reggina garantendo il massimo impegno per offrire il mio contributo nella rincorsa agli obiettivi che ci siamo prefissati»
Mister ATZORI vede l'HELLAS in testa a fine campionato: «Credo che il Verona arriverà primo in questo campionato, Mandorlini ha un organico superiore a tutte le avversarie. In un campionato lungo come quello cadetto i valori tecnici di una squadra vengono fuori, anche se all'inizio possono far fatica. Se in una rosa ci sono qualità e quantità sono destinati ad emergere. Sempre per questi criteri penso che per il secondo posto sia favorito lo Spezia, ma nel calcio ci sono tanti fattori che determinano i risultati. In questo inizio sta facendo molto bene anche il Varese» TuttoMercatoWeb.com
Ceravolo: sarei venuto all'hellas
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PRIMAVERA BATTUTA ANCORA... Seconda sconfitta consecutiva per i ragazzi di LORENZINI, secco 3 a 0 casalingo contro il SASSUOLO
IN BREVE A PIÉ PAGINA
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RASSEGNA STAMPA
Reggina: tifosi infuriati con Ceravolo, ma che ha detto di male? Ecco il video integrale…
10 settembre 2012 14:30 Pubblicato da Peppe Caridi
I tifosi della Reggina sono infuriati in queste ore con Fabio Ceravolo, attaccante amaranto classe ’87, nato calcisticamente nel vivaio del Sant’Agata, e umanamente a Locri, in provincia. E’ uno dei tanti figli della terra di Calabria che la Reggina ha saputo lanciare nel mondo del calcio professionistico, ed è uno che con la Reggina, tra A e B, ha collezionato la bellezza di 84 presenze e 15 reti, pur essendo ancora giovanissimo. Complessivamente (tra Reggina e Atalanta), Ceravolo vanta – nonostante la giovane età – ben 91 presenze 8 gol in varie stagioni di serie A (per giunta senza mai essere un vero titolare!), e lo scorso anno con 11 reti è stato il capocannoniere della Reggina in serie B. Insomma, non è un giocatore qualunque, anzi, in serie B si può considerare un lusso. Anche quest’anno, uno dei due gol della Reggina nelle prime 3 giornate di campionato ha la sua firma.
Le polemiche delle ultime ore sono provocate da alcune dichiarazioni che Ceravolo avrebbe rilasciato nel post partita di Verona, sabato sera, a un’emittente locale, “GialloBluChannel“. Sui social network, facebook e twitter in primis, molti supporters stanno scrivendo frasi molto pesanti nei confronti dell’attaccante che – secondo alcuni – avrebbe detto di voler giocare a Verona e che il presidente Foti lo terrebbe “in trappola” a Reggio senza farlo andar via.
In realtà Ceravolo non ha mai detto queste cose. Nell’intervista (pubblichiamo il video in coda all’articolo) parla da giocatore della Reggina al 100%, e nonostante le provocazioni del giornalista, si mantiene molto diplomatico e si limita a dire che nel mercato s’è parlato molto della sua partenza ma che non ha trovato un accordo con il Presidente e che quindi adesso andrà in scadenza di contratto. Tutto qui.
Ceravolo, nell’intervista, parla della partita e della Reggina, spiegando che “il Verona è la nostra bestia nera, e l’ha dimostrato anche oggi. Se andiamo a vedere la rosa sulla carta, sono nettamente superiori ma ci siamo fatti da soli e non siamo riusciti a fare bene. Il Verona senza dubbio ha dimostrato una superiorità tecnica importante e direi che è la squadra che dovrebbe ammazzare il campionato, almeno sulla carta, ma noi pensiamo a noi, a raggiungere il nostro obiettivo, oggi è andata male e adesso pensiamo alla prossima. Come ogni anno i tifosi e la città vogliono un campionato importante, quest’anno siamo una squadra molto più giovane rispetto all’anno scorso, molti ragazzi vengono dalla Lega Pro, sono promettenti e di valore e cerchiamo di esprimere quello che ci chiede il mister, che è abbastanza preparato. Noi cerchiamo di mettere in campo quello che ci chiede il mister, non sempre si vince ma noi cerchiamo di trarre il maggior beneficio“. In chiusura, “punzecchiato” dal giornalista scaligero sul mercato e sulla possibilità di andare a giocare nel Verona, il giocatore ha detto che “sì, è vero, si era parlato del mio arrivo a Verona soprattutto all’inizio del mercato, a giugno e luglio, poi ci sono state delle complicazioni che hanno fatto sì che il Verona si allontanasse da me, quindi si sono aperti altri palcoscenici però alla fine sono rimasto qua. Dovevamo trovare un accordo col presidente che non era facile, non ci siamo riusciti“.
Insomma, niente di grave. E online c’è addirittura chi, adesso, chiede al Presidente di metterlo fuori-rosa, come se già non bastassero i vari Bonazzoli, Colombo, Castiglia e compagnia bella … Evidentemente prima di dare giudizi assoluti, bisogna andare a fondo delle vicende senza fidarsi del “sentito dire” e approfondire davvero come stanno le cose. Basta andare su Youtube e guardare il video per rendersi conto di quello che ha detto davvero Ceravolo:
FONTE: StrettoWeb.com
Calcio, sulla rete si scatena l'ira dei tifosi amaranto contro Ceravolo, un pò ingenuo, un pò furbetto...
Lunedì 10 Settembre 2012 15:27
"Qui lo puoi dire". Le parole rassicuranti del giornalista veronese di TgGialloblù devono aver tratto in inganno Fabio Ceravolo,
un pò ingenuo a cadere nel tranello e furbetto a non far nulla per evitare di caderci.
In un calcio ipocrita e che si nutre di frasi di circostanza, a chi dice la verità si presenta il conto, salatissimo, soprattutto al tempo dei social network.
Sulla rete si sta scatenando un'autentica crociata contro l'attaccante amaranto.
Si sentono traditi i tifosi, da uno di loro, nato a Locri e cresciuto al S.Agata .
Si sentono traditi perchè, dopo tanto tempo, speravano di ritrovare nella squadra lo spirito che ha contraddistinto la Reggina negli anni d'oro, anche perchè in un comandante come Dionigi tanti ripongono la massima fiducia.
Si sentono traditi perchè le sacrosante motivazioni del professionista superano quelle del ragazzo reggino, che ha realizzato con merito il sogno di indossare la maglia amaranto.
Non gli perdonano il malcelato desiderio di cambiare aria, ma soprattutto l'apertura totale nei confronti di una storica rivale, come l'Hellas.
Non gli perdonano il voler sottolineare la vicina scadenza del contratto come via d'uscita.
A perderne è l'aspetto romantico del calcio, ammesso che esista ancora.
Anche la sottolineatura - anche qui abboccando all'amo del giornalista - del rapporto non facile col Presidente Foti, lasciando sottintendere, esattamente come l'intervistatore veronese voleva, che - al di là della sua situazione personale - in qualche modo da rivedere sia l'intera gestione dei rapporti personali non è piaciuta.
A breve, però, ci si augura che a chiarire le cose possa essere il ragazzo che ha calcato tutti i campi del S.Agata, fino ad arrivare a quello della prima squadra.
Non sempre questo lo ha avvantaggiato, a volte sono arrivate critiche gratuite e non è detto che, di recente, gli sia giunta una proposta di prolungamento del contratto, degna di chi l'anno scorso è stato il capocannoniere della squadra per farlo desistere dal pensiero di ricercare un progetto più importante.
Non è è piaciuto il tono ammiccante, quasi complice, col quale Ceravolo si rivolgeva all'uditorio veronese, tanto più dopo una prestazione, la sua, caratterizzata da evidente svogliatezza e il riferimento alla prossima scadenza di contratto è suonato, evidentemente, come una sottile minaccia.
Certo - e qui la società ancora una volta resta indietro - fare arrivare in scadenza un calciatore sul quale si punta è un peccato mortale, ma la verità è un'altra e cioè che, come in altri casi, Ceravolo non rientrava nei programmi di Foti che, però, non ha inteso (probabilmente legittimamente) lasciarlo andare a parametro zero, creando, così, quella "trappola" della quale, in maniera francamente sguaiata, Ceravolo ha parlato, confermando la locuzione usata dal giornalista che, a quel punto si muoveva con lui quasi trovando l'intesa ad occhi chiusi, come un'affermata coppia di attaccanti.
Ma al di là di ogni attenuante, le parole non volano stavolta, restano fuori luogo. Serviranno i fatti per spazzarle via, ma con un accordo in scadenza nel 2013 avrà Ceravolo il tempo e il modo per rimediare?
La fascia di capitano al braccio contro la Nocerina,la stima reciproca con Dionigi e il desiderio espresso di onorare la maglia amaranto.
Era iniziata così la stagione prima del passaggio a vuoto di Verona.
E da lì che si dovrà ripartire, non sarà facile.
FONTE: Strill.it
ALTRE NOTIZIE
Atzori sulla B: "Il Verona vincerà il campionato"
09.09.2012 14.32 di Arturo Minervini
Il tecnico Gianluca Atzori, intervenuto a SkySport24, ha fatto il suo pronostico sulla possibilie vincitrice del campionato cadetto: "Credo che il Verona arriverà primo in questo campionato, Mandorlini ha un organico superiore a tutte le avversarie. In un campionato lungo come quello cadetto i valori tecnici di una squadra vengono fuori, anche se all'inizio possono far fatica. Se in una rosa ci sono qualità e quantità sono destinati ad emergere. Sempre per questi criteri penso che per il secondo posto sia favorito lo Spezia, ma nel calcio ci sono tanti fattori che determinano i risultati. In questo inizio sta facendo molto bene anche il Varese".
SERIE A
Il punto sulla B - Nel segno del numero 3...
10.09.2012 06.45 di Arturo Minervini
E' il numero "3" a farla da padrone nel terzo turno del campionato cadetto. Una giornata ricca di colpi di scena e di risultati cambiati proprio negli ultimi secondi. Ma questa ormai non è più una notizia. Dicevamo del numero "3". Tre sono le reti con cui il Sassuolo ha demolito l'Ascoli a domicilio, infilando la vittoria numero tre in campionato. Filotto pieno per la squadra di Eusebio Di Francesco, che lancia un segnale forte e deciso al campionato. Questo Sassuolo fa sul serio, puntando sul gioco, sull'aggressività e sulla qualità di un bomber come Leonardo Pavoletti, capace di segnare tre reti all'Empoli, portando già a cinque il suo bottino stagionale. Una squadra praticamente perfetta in questo avvio di campionato che, se le gambe reggeranno, si candida come seria pretendente alla promozione diretta.
Ma dicevamo del numero ricorrente del turno. Tre sono anche le vittorie del Livorno, che prosegue il suo percorso netto in campionato espugnando il campo della Pro Vercelli. "Il nostro attacco fa invidia a molti club di serie A", aveva detto il patron livornese Spinelli. Ed è questo il segreto della squadra allenata da Nicola: Siligardi, Paulinho e Dionisi sono un vero lusso per la cadetteria. Occhio a questo Livorno, squadra tosta e compatta. Basta tenere botta, perché con quell'attacco tutto può accadere...
Tre su tre. La classifica, a causa delle penalizzazioni, non permette a Bari e Varese di godersi la vetta della classifica in compagnia di Sassuolo e Livorno. Ma poco importa in questa fase ai tecnici Torrente e Castori. Era questo il giusto approccio ad un campionato partito in salita. Solidità difensiva e la voglia di lottare sempre per i tre punti sono gli elementi che stanno portando pugliesi e lombardi in alto. La strada tracciata è quella giusta.
Lavori in corso, ma i frutti iniziano già ad essere visibili. Sono le grandi favorite - almeno raccogliendo i pareri degli addetti ai lavori - di questo campionato cadetto. Verona e Spezia hanno investito - e cambiato - tanto. Metabolizzare il cambiamento, ma la qualità degli organici è troppo evidente per non venir fuori alla distanza. Il Verona vince la sua prima gara con la Reggina, lo Spezia travolge il Brescia grazie alla qualità di Sansovini e Di Gennaro. L'appuntamento con la vetta della classifica è solo rimandato. Verona e Spezia stanno arrivando...
Un turno all'insegna del numero 3 - ovviamente - vive il suo atto finale con una tripletta che decide il posticipo di Cesena. E' Mehmeti a trascinare il Novara sul campo dei romagnoli ed a rilanciare le ambizioni della squadra di Tesser. A Cesena, invece, tira aria sempre più pesante: tre partite, tre sconfitte, dieci reti subite. Peggio di così...
Ecco risultati e marcatori del terzo turno
Sabato 8 settembre 2012
Ore 18
Modena-Varese 1-2 (Rig. Ebagua, Stanco, Kone)
Ore 20.45
Hellas Verona-Reggina 2-0 (Laner, Rig. Gomez Taleb)
Domenica 9 settembre 2012
Ore 15
Bari-Ternana 2-0 (Iunco, Caputo)
Crotone-Cittadella 3-1 (Di Carmine, Torromino, Calil, Gabionetta)
Empoli-Sassuolo 0-3 (Pavoletti, Pavoletti, Pavoletti)
Juve Stabia-Vicenza 1-1 (Malonga, Scognamiglio)
Lanciano-Ascoli 1-1 (Paghera, Zaza)
Padova-Grosseto 1-1 (Olivi, Cuffa)
Pro Vercelli-Livorno 1-2 (Rig. Paulinho, Siligardi, De Silvestro)
Ore 18
Spezia-Brescia 3-1 (Bouy, Sansovini, Rig, Di Gennaro, Sansovini)
Ore 20.45
Cesena-Novara 1-4 (Mehmeti, Mehmeti, Mehmeti, Graffiedi, Gonzalez)
Questa la classifica dopo tre giornate: Sassuolo, Livorno 9; Varese 8; Crotone 6; Verona 5; Bari, Vicenza, Spezia* 4; Brescia*, Pro Vercelli, Cittadella 3; Modena, Lanciano 2; Reggina, Empoli, Juve Stabia, Novara 1; Padova, Ascoli, Ternana, Cesena* 0; Grosseto -4.
Penalizzazioni: Grosseto -6 punti; Bari -5 punti; Novara -4 punti; Reggina -3 punti; Modena e Padova -2 punti; Ascoli, Empoli e Varese -1 punto.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PRIMO PIANO
ESCLUSIVA TB - Lorenzo Amoruso: "Hellas in A. Occhio a Livorno e Varese. Sassuolo spettacolare. Padova deludente. Difensori emergenti? Mi piace Borghese"
11.09.2012 18:30 di Nicolò Schira
Per fare il punto sul campionato cadetto abbiamo intervistato in esclusiva l'ex difensore di Bari e Fiorentina Lorenzo Amoruso che in carriera oltre a quattro Scottish Premier League, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana può vantare il primato di essere stato il primo capitano cattolico dei Rangers Glasgow.
Chi vince la Serie B Win?
"Sulla carta credo che il Verona sia la squadra più attrezzata. L'anno scorso la squadra di Mandorlini ha fallito la promozione, ora non può più sbagliare. L'Hellas è la più attrezzata. Infatti gli scaligeri hanno mantenuto l'intelatiatura della scorsa stagione. Anzi la rosa dal mercato ne è uscita ulteriormente rinforzata".
Chi può fare compagnia ai veronesi?
"Sotto il Verona vedo svariate squadre".
Le meglio attrezzate?
"In questo avvio di stagione mi ha impressionato il Livorno che può durare sino alla fine. Non dimentichiamoci il Varese che da anni ha un blocco solido di giocatori abituato a lottare per traguardi importanti e anche quest'anno ha costruito un'ottima squadra. I lombardi con il ritorno di Ebagua hanno fatto un colpo importante".
Insieme a loro chi lotterà per i Playoff?
"Il Sassuolo che esprime un ottimo calcio. Merito di mister Di Francesco che fa giocare molto bene le sue squadre. Poi metterei lo Spezia e il Novara".
La sua ex squadra (Bari) può essere la rivelazione?
"Il Bari è partito da meno cinque e ha fatto tre vittorie di fila, annullando immediatamente la penalizzazione. La città ha voglia di tornare ad alti livelli, spero per loro possa essere la volta buona. Bisogna però andare cauti con i giudizi; infatti i biancorossi hanno vinto tre gare ma contro avversari alla portata. Per capire dove possono arrivare bisogna attendere gare più probanti contro squadre importanti come Verona, Spezia ecc. Sicuramente meritano un plauso per la reazione psicologica avuta nell'annullare subito la penalità".
Chi sta andando con il freno a mano?
"Il Padova sta un po' deludendo sotto il profilo dei risulati. Alla lunga i veneti potrebbero venire fuori. Al momento però sono al di sotto delle aspettative".
Lei spesso è stato accusato di essere un duro per i tanti cartellini che le hanno comminato. Che difensore le piace?
"Spesso e volentieri il metro di valutazione di alcuni arbitri cambia e questo rischia di far danni. I cartellini rischiano di compromettere delle carriere; perchè molti si soffermano solo sul giallo senza valutare appieno la prestazione. Mi piace Borghese del Bari. Ho letto che anche lui avrebbe la fama di duro per via dei cartellini. Sono alcuni anni che Borghese sta facendo bene e può ancora migliorare tanto".
Tanti i giovani alla ribalta in cadetteria: un nome che le ha rubato l'occhio?
"Ad oggi non ho ancora visto grandissime novità. Per questione di fisico molti giocatori entrano in forma più tardi. Sicuramente la cadetteria ogni anno tira fuori giovani interessanti. Aspettiamo qualche settimana, dopodichè potrò parlare ed espirmermi in merito".
PRIMO PIANO
3^ giornata, "La Stella della B"
11.09.2012 10:53 di Stella Colucci
Nel B day volano Sassuolo, Varese e Livorno. Super Bari e Cesena in crisi
Un tris al comando: dopo 270' Sassuolo (9p), Livorno (9p) e Varese (8p) mostrano già gli artigli. Il non aver stravolto l’organico ha di certo accorciato i tempi della preparazione e i risultati arrivano. I lombardi sono secondi a causa del -1, ma si confermano per il terzo anno consecutivo una delle pretendenti al salto di categoria.
Stentano invece le neopromosse, ad eccezione della corazzata Spezia, la Ternana è ancora al palo, la Pro Vercelli ha vinto solo al debutto proprio con gli umbri e il Lanciano ha all’attivo due pareggi e il loro gap in classifica è mascherato anche dalle penalizzazioni delle avversarie.
Il ciclone Pavoletti si abbatte al Castellani: all’attaccante neroverde basta un tempo per trafiggere gli azzurri (1p). Prima tripletta per l’erede di Sansone, che con 5 reti guida la classifica dei marcatori.
La Pro Vercelli (3p) si sveglia troppo tardi per sorprendere il Livorno. Gli amaranto, che hanno trattenuto Paulinho attratto dalle sirene della A, giocano meglio e vincono con merito. Il brasiliano apre le danze dal dischetto nel primo tempo e Siligardi, in grande spolvero, raddoppia nella ripresa con De Silvestro che firma il punto della bandiera per i bianchi.
Il Varese condanna il Modena (2p) alla prima sconfitta stagionale. In vantaggio con Ebagua dal dischetto (espulso Zoboli nell'occasione), la squadra di Castori si fa raggiungere da Stanco appena entrato, ma Kone allo scadere su indecisione di Carini trova il guizzo vincente. Lo Spezia (7p) bate in rimonta il Brescia (3p). Sansovini (doppietta) e Di Gennaro (rigore generoso) replicano al vantaggio bresciano di Bouy.
Arriva la prima vittoria stagionale del Verona (5p) al Bentegodi contro la Reggina (1p). Un gol per tempo di Laner che approfitta di un regalo di Baiocco e Gomez (su rigore, anche qui arbitro di manica larga).
Chi resta ancora a secco di successi è il Padova. Il Grosseto (-4p) gioca una prima frazione guardinga ma si porta in vantaggio con Olivi alla prima vera palla-gol. Nel secondo tempo gli ingressi di Farias e Cuffa danno maggiore vivacità al gioco dei padroni di casa, un costante forcing che porta prima al pareggio con Cuffa e poi a sfiorare il colpo del ko. Seconda vittoria consecutiva in casa per il Crotone (6p), ma per un’ora c’è solo il Cittadella (3p) in campo che con Di Carmine apre le danze nel primo tempo. Torromino firma il pareggio, Caetano il sorpasso e uno straordinario Gabionetta griffa l’acuto finale. A punteggio pieno con Sassuolo e Livorno ci sarebbe anche il Bari, non ci fosse il - 5. La squadra di Torrente batte la Ternana al San Nicola con Iunco e Caputo, approfittando di due ingenuità difensive e vola in classifica.
Uno a uno tra Juve Stabia (1p) e Vicenza (4p), a segno Malonga per i veneti e Scognamiglio per gli stabiesi. Primo punto per le vespe in campionato, primo punto per i biancorossi in trasferta. L’Ascoli annulla il -1 in classifica pareggiando all’Adriatico contro il Lanciano (2p). Partono bene i padroni di casa che sbloccano il risultato con Paghera nel primo tempo. Zaza nella ripresa firma il gol del pareggio.
Tracollo Cesena (0p) contro il Novara (1p) arriva la terza sconfitta e l'esonero di mister Campedelli. Ai piemontesi basta un tempo per schiantare l’avversario: tripletta di Mehmeti nella prima frazione con Iori che si fa espellere al 40'. Nella ripresa Graffiedi accorcia subito per i romagnoli, ma Gonzalez cala il poker nel finale.
PRIMO PIANO
Hellas Verona, la corazzata inizia ad ingranare
10.09.2012 16:18 di Federico Errante
Fonte: tuttohellasverona.it
Una dimostrazione di forza. Proprio quello che serviva per zittire tutti gli scettici ed i gufi appostati sulla spalla dell'Hellas. Per carità, mica tutti i difetti sono stati cancellati con questo colpo di spugna, ma la vittoria, come sempre, è la migliore medicina per guarire tutti i malanni. Lo ha confermato anche Mandorlini: l'unica cosa da fare era vincere, seppur la squadra non abbia soddisfatto completamente il tecnico ravennate. Perfezionista che non è altro. Ma proprio grazie a questa abnegazione, il "grigio" porterà il Verona in alto. Ed i protagonisti ci sono.
"INHO" BAND SU TUTTI - Che coppia. Martinho e Jorginho giocano ed incantano. Uno viene dalla pianura brasiliana, l'altro dalla splendida Imbituba, ma entrambi fanno volare l'Hellas in paradiso. L'ex Catania, dispensa perle sia da terzino che da mezzala, dando il via all'azione che ha portato il vantaggio scaligero ed ispirando spesso e volentieri le scorribande pericolose marcate Hellas. Strano non vederlo in Serie A, anche se a volte decide di spegnere la mente e di regalare il pallone agli avversari. Errori di sufficienza e di incoscienza, per un giocatore che a Verona, e sotto l'egida di Mandorlini, può esplodere. Esplosione vicina anche per Jorginho. Brasile, terra di volanti, paese di Dunga e Falcao. Bhè, siamo sulla buona strada. E' incredibile vederlo letteralmente dirigere il centrocampo con la tranquillità del veterano. L'Hellas ha in casa un tesoro.
BENVENUTO CACIA - Attenti. Non eleviamolo subito a "salvatore della patria" . Ma questo, sabato sera, ha spiegato a tutti come si gioca da punta centrale. Fa a pugni con Freddi per tutta la partita, guadagna falli, gioca di sponda, fa salire la squadra e si smarca con una velocità supersonica. Gli è mancato solo il gol, ma la rete di Laner ed il rigore di Gomez sono stati ispirati dal giocatore calabrese. Mandorlini lo ha desiderato, ed ora il regalo è arrivato. Ne vedremo delle belle.
FLASH NEWS
Classifica marcatori: il Sassuolo in pole con Pavoletti
10.09.2012 12:31 di Nicolò Altizio
Fonte: Lega serie B
A tre giornate dall'avvio del campionato il Sassuolo assieme al Livorno conducono a punteggio pieno la classifica punti. Per la classifica marcatori è Pavoletti a fare da padrone con le sue 5 segnature realizzate, dietro di lui c'è Sansovini con lo Spezia a quota 4. Da segnalare Mehmeti a quota 3 con la sua prima presenza e con la sua tripletta rifilata al Cesena.
5 RETI
Pavoletti (SASSUOLO)
4 RETI
Sansovini (SPEZIA)
3 RETI
Gonzalez (NOVARA)
Malonga (VICENZA)
Mehmeti (NOVARA)
Siligardi (LIVORNO)
2 RETI
Caputo (BARI)
Ceppitelli (BARI)
Di Gennaro (SPEZIA)
Gomez Taleb (HELLAS VERONA)
Graf?edi (CESENA)
Koné (VARESE)
Neto Pereira (VARESE)
Saponara (EMPOLI)
Stanco (MODENA)
1 RETE
Bacinovic (HELLAS VERONA)
Berardi (SASSUOLO)
Bernardini (LIVORNO)
Bouy (BRESCIA)
Caetano (CROTONE)
Ceravolo (REGGINA)
FONTE: TuttoB.com
martedì, settembre 11th, 2012 | Posted by Daniele Andronaco
Serie B, classifica IVG: Malonga in testa. Ecco i leader ruolo per ruolo
Dopo la terza giornata di campionato, è sempre Dominique Malonga il leader della classifica IVG, l’Indice di Valutazione del Giocatore elaborato da Panini Digital Soccer che calcola, più che il rendimento, il contributo quantitativo apportato alla squadra. L’attaccante del Vicenza è al comando con 25.7 punti, tallonato da Pablo Gonzalez del Novara (25.2). Tra i portieri, Alberto Pomini del Sassuolo (24.8) ha superato Paolo Baiocco della Reggina (23.9), mentre tra i difensori Michele Murolo della Juve Stabia (24.9) mantiene un notevole vantaggio sul secondo, Fabio Daprelà del Brescia (22.6). Il centrocampista col punteggio più alto è invece Luca Siligardi del Livorno (25.1), seguito da Armin Bacinovic del Verona (24.0).
lunedì, settembre 10th, 2012 | Posted by Tommaso M Ferrante
Reggina, Fabio Ceravolo “Sono coinvolto a pieno nel progetto amaranto”
L’attaccante della Reggina Fabio Ceravolo giura amore alla casacca amaranto tornando su alcune dichiarazioni lasciate dallo stesso nel post partita di Verona “Le parole rese ai microfoni di un’emittente veronese non rispecchiano il mio stato d’animo, uscito fuori in maniera inesatta al termine di un incontro cui tutti tenevamo particolarmente. Il nervosismo per la prestazione offerta e la sconfitta maturata” ammette Ceravolo “Non mi hanno permesso di esprimere con la dovuta lucidità. Ci tengo a sottolineare di essere coinvolto a pieno nel progetto del club, ulteriormente responsabilizzato dalla fascia di capitano e gratificato dalla fiducia che avverto attorno a me. La mia volontà resta quella di esser ancora protagonista con la Reggina garantendo il massimo impegno per offrire il mio contributo nella rincorsa agli obiettivi che ci siamo prefissati.”
lunedì, settembre 10th, 2012 | Posted by Tommaso M Ferrante
Serie B, il punto sulla terza giornata di campionato!
La terza giornata del campionato cadetto miete la prima “vittima” in termini di panchine saltate. E’ infatti Nicola Campedelli del Cesena, a lasciare la guida tecnica del Cavalluccio dopo le tre sconfitte consecutive inanellate in altrettanti match. Il Novara passeggia al Manuzzi, grazie anche ad una tripletta di Agon Mehmeti, segnando il destino del più giovane (ormai ex) tecnico dell’intera categoria. In testa alla graduatoria se la godono in due: Sassuolo e Livorno ma senza le penalizzazioni anche Varese e Bari sarebbero lassù nella cima virtuale del GPM cadetto. I neroverdi sbancano Empoli con il tris di Leonardo Pavoletti, nuovo re dei bomber di Serie Bwin, sarà lui l’erede di Ciro Immobile?
Per ciò che concerne i toscani colpo al Garilli di Piacenza contro la Pro Vercelli firmato Paulinho-Siligardi. E’ ancora la “zona” Moussa Kone a regalare i tre punti al Varese. Stavolta il centrocampista è decisivo al Braglia di Modena, regalandosi così un’altra rete pesantissima per se stesso e i lombardi. Infine ecco il Bari di Torrente che rifila un secco 2-0 ad una Ternana rimasta al palo in termini di punti e reti segnate. Gli errori individuali dei rossoverdi spianano la strada ai galletti i quali hanno già cancellato -5 di partenza.
A quota sette ecco lo Spezia del Re Marco Sansovini: per lui la seconda doppietta al Picco in altrettanti match, stavolta è il Brescia ad arrendersi per 3-1 dopo il Vicenza all’esordio. Nella vittoria del Crotone contro il Cittadella (3-1) spicca l’incredibile coast to coast di Denilson Gabionetta, una progressione palla al piede di 70 metri conclusa con la marcatura definitiva dell’incontro. Al Bentegodi si registra il primo acuto dell’Hellas Verona della regular season: Simon Laner e un penalty griffato Juanito Gomez Taleb stendono la Reggina. Non si segnalano pareggi per 0-0 in questa giornata, i tre X infatti sono Padova-Grosseto, Juve Stabia-Vicenza e Virtus Lanciano-Ascoli terminati 1-1.
Tommaso Maria Ferrante
FONTE: SerieBNews.com
Bunker Bentegodi e mercato da dieci Verona può sognare
«COLPI» A RAFFICA. Rivoluzionato l'organico che ha sfiorato la A. Nelle prime due gare trentamila tifosi allo stadio, uno stimolo in più per la «corazzata» di Mandorlini E l'Hellas sale nei sondaggi degli addetti ai lavori
11/09/2012
Se l'Hellas non è primo in classifica, lo stesso non si può dire dei tifosi gialloblù. Numeri da record nei primi turni casalinghi del campionato, due partite al Bentegodi, trentamila tifosi sulle gradinate con con più di undicimila abbonati. «Questa è una piazza importante che non ha niente da invidiare a tante squadre di serie A - ha detto a fine partita Fabrizio Cacciatore, all'esordio in gialloblù - quando hai una Curva come questa alle spalle, hai inevitabilmente una marcia in più degli avversari e tanta voglia di portare a casa i tre punti». Uno stimolo in più per una squadra costruita per vincere il campionato. Ma, si sa, non sempre le formazioni migliori sulla carta, diventano imbattibili anche in campo. I due pareggi nelle prime due partite avevano alimentato qualche perplessità ma la vittoria sulla Reggina hanno riportato grande entusiasmo nella truppa scaligera.
Ora il derby del Menti con il Vicenza diventa un vero esame di maturità per Maietta e compagni. L'Hellas ci arriva con una settimana in più di lavoro nelle gambe e con la consapevolezza che la squadra sta crescendo anche come collettivo. D'altronde non è facile mettere insieme tante facce nuove. Alla fine della campagna acquisti, sul taccuino del ds Sogliano si potevano contare ben 22 operazioni in entrata e 21 in uscita. Sì, è vero, tra gli arrivi vanno calcolati anche giocatori come Martinovic o Marceta che sono stati girati ad altre società o giovani interessanti come Verdun, Arzamendia e Huston che, almeno per il momento, rinforzano la Primavera ma bisogna dare atto a Setti e Sogliano che sono state portare a termine trattative molto importanti, accordi che hanno portato a Verona giocatori di primo livello che hanno già conosciuto palcoscenici molto importanti, basta ricordare Daniele Cacia e Valeri Bojinov, i due «colpi» che hanno chiuso il mercato estivo del club di via Torricelli. Mandorlini ora può disporre di ben sette attaccanti: quattro esterni come Gomez, Carrozza, Grossi e Rivas e tre punte centrali come Cacia, Bojinov e Cocco.
La stagione è lunga e, alla fine, tutti possono diventare importanti ma non è facile gestire tanti giocatori importanti. Oltretutto, in questa prima fase del campionato, il tecnico deve anche dare equilibrio a una squadra completamente rinnovata. Nella formazione titolare che ha affrontato la Reggina solo quattro avevano giocato nel Verona anche un anno fa - Rafael Maietta, Jorginho e Gomez - gli altri sette erano tutti nuovi. Così come i tre che sono entrati. Dieci nuovi su quattordici giocatori utilizzati, se non è rivoluzione poco ci manca. Nonostante questi normali problemi di crescita, l'Hellas resta sempre una delle candidate alla vittoria finale, anche gli addetti ai lavori mettono il Verona in pole position nella corsa alla serie A. «Hellas favorito perchè si è rinforzato e punta su un gruppo che ha fatto bene l'anno scorso», ha detto alla Gazzetta dello Sport l'ex tecnico della Sampdoria Gianluca Atzori.
«Ha perso un talento come Tachtsidis - conferma Pierpaolo Bisoli, l'allenatore che ha guidato il Cesena dalla C alla A - ma è ancora più forte dell'anno scorso. Parte da una base solida e ha un tecnico esperto come Mandorlini». Non ha dubbi Gigi Cagni, doppio ex, visto che ha guidato il Verona e il Vicenza. «Ho visto l'Hellas a Marassi contro il Genoa - ammette - mi ha impressionato, mi sembra una spanna sopra le altre. Poi ci sarà il solito equilibrio». Pensa positivo anche Bepi Pillon, l'allenatore trevigiano che ha guidato il Chievo in Champions League. «Sono stato al Bentegodi per vedere la sfida tra Verona e Spezia - sottolinea - hanno fatto vedere cose egregie, si capisce subito che c'è grande qualità da una parte e dall'altra. Sono sicuramente le favorite. Attenzione però alla solidità di Varese e Sassuolo».
Luca Mantovani
Grinta e qualità, la ricetta del Verona per tornare in alto
La soddisfazione di Mandorlini «Contavano soprattutto i punti Posso contare su ragazzi in gamba Adesso deve migliorare il gioco»
Tre mosse per tornare a volare. L'assenza in contemporanea di Hallfredsson e Bacinovic hanno costretto Mandorlini a rivedere l'Hellas nella sfida casalinga con la Reggina. Una partita che il Verona non poteva fallire. Un po' di tensione alla vigilia della gara, tanta serenità dopo il due a zero che non ha dato scampo alla formazione calabrese. L'ambiente gialloblù si ricarica e ritrova entusiasmo a pochi giorni dal derby con il Vicenza. Una boccata d'ossigeno anche per Mandorlini che ha osato e vinto. All'inizio della gara tutti si aspettavano Jorginho - sostituto naturale di Bacinovic - in cabina di regia e invece il tecnico ha dirottato Cacciatore davanti alla difesa per lasciare il baby brasiliano nel ruolo che ricopre di solito. Ha rinunciato alla qualità per affidarsi alla fisicità dell'ex difensore del Varese, una mossa per dare protezione alla difesa e, in previsione di una gara d'attaccco, togliere spazio alle ripartenze della formazione calabrese. Ovviamente la rete del vantaggio gialloblù ha fatto cambiare le carte in tavola.
Toccava alla Reggina alzare il baricentro e fare la partita per cercare il pareggio, all'Hellas bastava controllare la gara e ripartire in contropiede affidandosi alla rapidità di Rivas e Gomez sulle fasce e all'esperienza di Cacia al centro dell'attacco. Per ridare equilibrio all'assetto tattico Mandorlini ha centrato anche la seconda mossa. Cacciatore sulla fascia sinistra - in linea con Crespo, Moras e Maietta - per arginare le avanzate di Ceravolo sulla corsia esterna con Martinho spostato in mezzo al campo, da interno sinistro, e Jorginho che prende in mano la bacchetta da direttore d'orchestra per frenare i centrocampisti avversari e far ripartire con intelligenza e fantasia la manovra gialloblù. Grinta e qualità al servizio del gruppo. Questa la ricetta per cancellare i passi vuoti delle prime gare e rivedere i quartieri alti della classifica. Alla fine della partita la terza mossa dell'allenatore, la scelta di far debuttare Valeri Bojinov davanti al suo nuovo pubblico.
Una scelta che non ha influito sulla sfida con la Reggina, questo è chiaro, ma che ha mandato un segnale chiaro non solo al bomber bulgaro che è arrivato a Verona per ritrovare quel talento che s'è perso per strada ma a tutti gli attaccanti dell'Hellas. Nessuno parte favorito nelle simpatie del mister, in questa squadra che deve lottare fino all'ultimo minuto per centrare la serie A c'è bisogno di tutti. «Abbiamo buoni giocatori, la qualità non manca in questo Verona - ammette Mandorlini - ma la squadra deve crescere ancora come collettivo e dobbiamo migliorare l'aspetto del gioco ma la cosa importante erano i tre punti. L'esordio di Bojinov? Un ragazzo fantastico e spero possa darci una mano. È molto carico e se non lo fosse ci penserebbe l'ambiente a farlo».
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
Maietta: "Saremo più agguerriti del Vicenza"
Postata il 11/09/2012 alle ore 13:20
Il capitano gialloblù parla in vista della sfida di sabato: "Non è una partita come tutte le altre, è più sentita e loro vogliono far bene. Ma noi siamo pronti perché vogliamo vincere"
SANDRA' - Ecco le dichiarazioni di Domenico Maietta, durante la conferenza tenuta a Sandrà in vista della partita di sabato contro il Vicenza: "Abbiamo dato un segnale con la Reggina, ora andiamo a Vicenza per giocarcela, per vincere, perché questa squadra è nata per questo. Chi gioca non fa rimpiangere nessuno e dà il massimo. Quest'anno, rispetto alla stagione scorsa, ci sono più giocatori di qualità e siamo coperti bene in tutti i ruoli. Io capitano? Sono i cosiddetti vecchietti i capitani, non solo chi porta la fascia. Tutti ragazzi intelligenti che si mettono a disposizione e il gruppo viene automaticamente con questi presupposti. La difesa? Si sta creando l'affiatamento giusto. E' normale che all'inizio abbiamo dovuto prendere le misure. Io mi sono trovato prima Pesoli poi Moras al fianco, mentre sulle fasce Crespo, Fatic o Martinho stanno entrando nei giusti automatismi. Il derby? Il Vicenza è molto affiatato dopo la retrocessione. Troveremo una squadra agguerrita, vuole fare bella figura davanti ai propri tifosi. Ho visto la partita con la Juve Stabia, lottano su ogni pallone, dovremo stare attenti e farci trovare pronti. Non è una partita come tutte le altre, è più sentita ma noi siamo concentrati sul nostro obiettivo. E quello dobbiamo raggiungere. Il mio successo personale? Ho sempre avuto voglia di arrivare, non mi interessa non essere arrivato a grandi livelli. Nessuno mi ha mai regalato nulla e per questo sono ancora più soddisfatto. Io ora voglio arrivare con le mie forze e quest'anno lo farò con ancora più voglia. Verona città e società ideale? Mi sono trovato bene anche a Frosinone, ma non sono mai stato bene come qui. Una piazza del genere la cercavo da tempo. Mi piace la passione che si respira, che la gente ti trasmette. In altre città quando vanno male le cose, nessuno va più allo stadio. A Verona è diverso, amano la maglia e c'è una tradizione. E io mi sento un tradizionalista, proprio come i tifosi".
Ufficio Stampa
Sandrà: lavoro atletico e tattica
Postata il 10/09/2012 alle ore 20:41
Esercitazioni per coloro che non sono stati utilizzati contro la Reggina. A parte ha lavorato Calvano (problema al flessore della gamba destra), differenziato per Cocco e Carrozza
SANDRA' - Riscaldamento e lavoro atletico per tutta la squadra, soprattutto per i giocatori che sono scesi in campo nella partita contro la Reggina. Mandorlini, invece, nella prima seduta settimanale ha fatto svolgere delle esercitazioni tattiche solo a chi non è stato utilizzato sabato scorso. Si è allenato a parte Calvano per un risentimento al flessore della gamba destra. Lavoro differenziato per Carrozza, che sta recuperando dalla tendinite dell'arto inferiore destro, e per Cocco, che ha svolto un'ecografia dall'esito positivo in vista del pieno recupero dall'infortunio.
Ufficio Stampa
Giovanili: i risultati della settimana
Postata il 10/09/2012 alle ore 17:06
Al via i campionati degli Allievi e dei Giovanissimi Regionali. Buon bilancio per i gialloblù
VERONA - Sono cominciati i campionati del settore giovanile. Al via finora i tornei degli Allievi Nazionali e dei Giovanissimi Regionali. Buono il bilancio per i colori gialloblù: i ragazzi di Pavanel hanno vinto in trasferta a Varese, mentre i Giovanissimi hanno pareggiato 1-1 contro la Liventinagorghense. Ecco di seguito i risultati dei match e una breve cronaca delle gare.
ALLIEVI NAZIONALI
Varese-Hellas Verona 1-3
Reti: 21' pt Speri, 28' pt Cristanelli, 7' st Cornacchia, 28' st Birlea (rig).
Varese: Calvaruso, Simonetto, Stefanetti, Volpi (dal 1' st Robustellini), Martignoni (dal 15' st Lercara), Torriani, Cornacchia, Vicari (dal 9' st Cattagni), Vendemmiati (dal 1' st Perri), Busà (dal 1' st Capuano), Furlan. A disposizione: Di Tommaso, Curatolo. All.: Antonelli.
Hellas Verona: Nervo, Savoia, Micheletto, Spadaro, Cortese, Rossi, Ronconi, Miah (dal 22' pt Brocco), Cristanelli, Speri (dal 25' pt Furgeri; dal 15' st Cacciatori), Birlea. A disposizione: Mazzali, Maroccolo, Lapolla, Quintarelli. All.: Pavanel.
Partono bene gli Allievi Nazionali guidati da mister Pavanel che sbancano un forte Varese per 3 a 0. Partita equilibrata con leggera supremazia territoriale del Verona, ma il primo pericolo lo corre la difesa gialloblù su calcio d'angolo, Nervo compie una prodezza e salva la propria porta. Dopo lo scampato pericolo l'Hellas Verona prende le misure giuste e al 21' passa in vantaggio: un passaggio filtrante di Ronconi mette in condizioni Speri di segnare la prima rete. Il Varese accusa il colpo e al 28' raddoppia per l'Hellas Cristanelli, con un tiro preciso su assist di Ronconi, sicuramente uno dei migliori in campo. Nel secondo tempo il Varese sembra più aggressivo e per alcuni minuti preme verso l'area del Verona che cerca di creare pericoli in contropiede. Al 7' Cornacchia riduce le distanza e la gara ritorna in discussione. Al 28' l'onnipresente Ronconi si invola sulla fascia sinistra, supera alcuni avversari e converge verso l'area ma viene affrontato fallosamente. Calcio di rigore che Birlea trasforma per il definitivo 1 a 3 per l'Hellas.
GIOVANISSIMI REGIONALI "B"
Liventinagorghense-Hellas Verona 1-1
Reti: 28’ st Aloisi (rig), 31’ st Ferrazzo.
Liventinagorghense: Colonna, Furlan (dal 29’ st Catel), Ferrazzo (dal 25’ st Vittore), Serafin, Pastorelli, Cicagna, Baruzzo (Lucchetta), Mortati (dal 22’ st Ferro), Scantaburlo (Ferrazzo), Ostan (Bolgan), Rover. A disposizione: Myall. All. Romano.
Hellas Verona: Carletti, Cinti, Genuario (dal 10’ st Polato), Forgia, Ghiotto, Faedo (dal 10’ st Guerrini), Cristini, Gardini (dal 27’ st Menegazzi), Aloisi, Danzi, Gecchele (dal 10’ st Dentale). A disposizione: Battaglini, Cottini, Milella. All. Ghirardello.
Inizio partita equilibrato tra due buone squadre, nei primi quindici minuti c’è un sostanziale controllo poi è l'Hellas che cresce e prende in mano il gioco creando alcune azioni pericolose che potevano essere concretizzate meglio. Nel secondo tempo parte bene la squadra di casa che sfiora il vantaggio: c’è poi una girandola di sostituzioni che spezzano un po' il gioco da ambo le parti, al 28’ arriva una bellissima azione di contropiede del Verona con il capitano Aloisi che si procura e trasforma il rigore che porta in vantaggio i gialloblù. La squadra di casa cerca il pareggio e, grazie ad alcuni errori difensivi dei veronesi, lo ottengono al 31’.
Ufficio Stampa
Vicenza-Hellas Verona: info biglietti
Postata il 10/09/2012 alle ore 18:17
Tagliandi disponibili fino a venerdì (ore 19) per la partita contro i biancorossi: si possono acquistare nei punti vendita del circuito Lottomatica
VERONA - In riferimento al match della quarta giornata del campionato Serie bwin in programma sabato 15 settembre (ore 15), il Vicenza Calcio ha comunicato le modalità di prevendita dei biglietti per la sfida con l'Hellas Verona. I tagliandi del Settore Ospiti (costo 15 euro + 1,50 euro di prevendita), acquistabili dai possessori della Tessera del Tifoso, saranno disponibili da lunedì 10 settembre fino a venerdì 14 settembre (ore 19) nei punti del circuito Lottomatica.
Ecco, di seguito, i punti del circuito Lottomatica:
Via Sansovino, 23/C - Verona
Via Trento - San Bonifacio
Via Ottavio Caccia 3/A - Verona
Via Unità d'Italia, 197 - Verona
Via Roma, 68 - San Bonifacio
Ufficio Stampa
Primavera, sconfitta per 3-0 con il Sassuolo
Postata il 08/09/2012 alle ore 21:40
La squadra di Lorenzini perde la seconda partita di fila dopo il ko con il Milan: Marini, Zecchini e Gomez nella ripresa non danno scampo ai gialloblù
SOAVE - Arriva la seconda sconfitta consecutiva per l'Hellas che sbatte contro il Sassuolo e rimedia tre sberle senza mai entrare in partita. Dopo le belle prestazioni contro Varese e Milan i ragazzi di Lorenzini accusano il colpo e pagano una giornata davvero negativa, restando anche in dieci per l'espulsione di Calandra. Pronti via e subito Marini porta avanti il Sassuolo: c'è un calcio d'angolo sulla sinistra, la palla arriva al giocatore ospite che tira sotto la traversa e sorprende la difesa gialloblù. Il raddoppio arriva dopo nemmeno venti minuti quando Zecchini entra in area sulla destra, salta un avversario e batte Coffani, capace però nel corso della partita di mettersi in luce con alcune parate decisive. La terza rete a partita ormai conclusa su azione di contropiede, Gomez senza problemi prende la mira e insacca a fil di palo.
HELLAS VERONA-SASSUOLO 0-3
Marcatori: 6' pt Marini, 24' pt Zecchini, 39' st Gomez.
Hellas Verona (4-3-1-2): Coffani; Calandra, Guzzo, Belfanti, Huston; Barone (dal 36' pt Nyamekeh), Ballarini (dal 31' st Drago), Arzamendia; De Vita; Alba, Verdun (dal 17' st Morra). All. Lorenzini.
Sassuolo (3-4-2-1): Perilli; Vacondio, Marini, Cani; Finizza, Lari (dal 41' st Illouga), Gliozzi (dal 21' st Caselli), Zecchini; Castelletto, Berselli (dal 18' st Lodesani); Gomez. All. Mandelli.
Arbitro: Ceccato di Bassano.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
CALCIO SPAGNA: Javi MARTINEZ, ex giocatore dell'ATHLETIC BILBAO passato al BAYEN MONACO sorpreso come un volgare ladro, di notte, a forzare la porta degli spogliatoi della sua ex squadra per recuperare gli effetti personali!
ITALIA UNDER 21: Azzurrini 'salvati' da un backout al 14° del secondo tempo quando erano sotto per 3 a 1 contro l'IRLANDA... Finisce 4 a 2 per i verdi ma fortunatamente il triste risultato interno non incide sulla qualificazione dei ragazzi di MANGIA
SERIE A: Fermato alla guida, il 17enne del MILAN NIANG, afferma di essere TRAORÈ ma la polizia non ci casca...VITA DA EX: Francesco DI GENNARO riparte dal MATERA (Serie D) dopo il 'divorzio' dal BARLETTA...
FORMULA 1: A Monza vince HAMILTON (imprendibile) ma a fare sensazione è la fantastica rimonta di ALONSO partito al decimo posto. Ora lo spagnolo della rossa si trova a +37 proprio sull'inglese. Dopo il grave incidente KUBICA torna a guidare...
TENNIS: Agli US Open vittoria 'storica' della coppia ERRANI-VINCI. Il re fra gli uomini è MURRAY che vince il suo primo slam dopo 5 ore di gara! contro la coppia ceca...
MORTE MOROSINI, indagati i primi tre medici che lo soccorsero, non usarono il defibrillatore...
MARTINEZ COME UN LADRO, SORPRESO NEGLI SPOGLIATOI DELL'ATHLETIC BILBAO
Martedì 11 Settembre 2012 - 15:45
BILBAO- Il centrocampista spagnolo del Bayern Monaco, Javi Martinez, sabato notte è stato sorpreso negli edifici del suo ex club, l'Athletic Bilbao, alla ricerca dei suoi effetti personali, come rivela «Marca». Secondo il quotidiano iberico il giocatore, giunto con la macchina a Lezama, dove si allenano i giocatori del club basco, ha saltato il piccolo fossato che lo separa dal parcheggio, chiuso di notte.
Martinez si è poi diretto verso l'ingresso principale dell'edificio come «un qualsiasi ladro». Un dipendente della vigilanza, arrivato sul posto per vedere cosa stesse accadendo, è rimasto stupito nel trovare il calciatore. Il centrocampista ha spiegato all'agente che stava forzando la porta dello spogliatoio per recuperare i suoi indumenti, che erano ancora a Lezama, dato che lo scorso 29 agosto direttamente da lì era andato a Monaco per le rituali visite mediche, prima del pagamento della clausola rescissoria da parte del Bayern Monaco.
Dopo essersi spiegato con l'addetto alla vigilanza, il calciatore spagnolo è potuto entrare negli spogliatoi dove è riuscito a recuperare soltanto un paio di stivali, poichè il resto dei suoi effetti personali si trovava in uno scomparto chiuso a chiave e dunque inaccessibile.
UNDER 21, KO 4-2 IN CASA CON L'IRLANDA: ITALIA QUALIFICATA ALL'EUROPEO
Lunedì 10 Settembre 2012 - 21:06
CASARANO (LECCE) - L'Italia Under 21 di Devis Mangia è stata sconfitta pesantemente in casa, a Casarano, per 4-2 dall'Irlanda, nell'ultima gara, ininfluente, prima dei play-off per l'Europeo di categoria, con i britannici già eliminati. La gara è stata caratterizzata da due black-out al 14' e al 42' del secondo tempo per problemi all'impianto di illuminazione, che ha costretto l'arbitro per due volte, la prima per 25 minuti, ad interrompere il gioco. Gli irlandesi hanno chiuso la partita in nove uomini. L'Irlanda è passata in vantaggio al 23' con Murray. Gli azzurri hanno subito reagito raggiungendo il pareggio al 35' con Caldirola e poi hanno sbagliato un calcio di rigore con Immobile. Sul penalty l'Irlanda resta in dieci uomini ma a sorpresa al 57' passa di nuovo in vantaggio prima con Doran e poi al 59' arriva il 3-1 con Henderson. Il poker giunge ancora con Doran all'82', poi con l'Irlanda ridotta in nove uomini arriva il gol del definitivo 4-2 con El Shaarawy all'87'. Ora l'Italia pensa a venerdì, quando si svolgerà il sorteggio a Nyon. «Quando si sbaglia a livello di squadra è giusto che l'allenatore si faccia delle domande, è giusto che il tecnico si prenda la responsabilità. Ci tiriamo su le maniche, speriamo sia salutare, la responsabilità è mia che non sono riuscito a trasmettere quello che volevo», ha spiegato il tecnico azzurro Davis Mangia alla Rai al termine della sfida.
US OPEN, MURRAY BATTE DJOKOVIC DOPO 5 ORE E VINCE IL SUO 1° SLAM -FOTO
Martedì 11 Settembre 2012 - 03:08 di Guglielmo Nappi
NEW YORK - Una vera e propria battaglia durata 4h54 che ha visto il primo trionfo di Andy Murray in uno Slam. Il tennista scozzese, terza testa di serie, ha conquistato il titolo degli Us Open battendo in cinque set Novak Djokovic, numero due del seeding, con il punteggio di 7-6 (10), 7-5, 2-6, 3-6, 6-2. A pesare sul risultato finale anche il giorno in più di riposo di cui ha beneficiato Murray dopo il rinvio a domenica della semifinale tra il tennista serbo e lo spagnolo Ferrer. Una fatica supplementare che è costata molto a Djokovic, costretto a chiamare il fisioterapista in campo sul 5-2 del set finale.
EFFETTO LENDL. Di certo c'è che lo scozzese sembra è più in crescita e già da domani occuperà la terza posizione della classifica mondiale scavalcando Nadal, assente a New York per infortunio. Un effetto della cura Lendl che ha letteralmente trasformato l'ex bad boy. Murray non è parso mai così disinvolto sul dritto come nella finale di New York ed ha costruito la sua vittoria proprio sulla diagonale destra. Il resto lo ha fatto il suo talento esploso anche troppo tardi visto che il primo Slam giunge sol a 25 anni. Ma dopo la finale persa a Wimbledon contro Federer, il ragazzo di Glasgow non ha più sbagliato nulla centrando il titolo di New York dopo l'oro olimpico a Londra.
SECONDO SET FONDAMENTALE. La partita è svoltata nel secondo set quando, dopo una prima frazione conclusasi solo sul 12-10 del tie-break, Murray ha saputo reagire al ritorno dell'avversario che ha rimontato da 2-5 a 5-5. Qui, però, Murray ha retto psicologicamente come mai gli era successo in passato (ecco l'effetto Lendl) chiudendo 7-5. Djokovic ha dimostrato di essere un grande campione riuscendo a vincere facilmente netta terza e quarta frazione, ma ha pagato lo sforzo nella quinta cedendo tre volte il servizio. Finisce con Murray in ginocchio e la Gran Bretagna ai suoi piedi. Un titolo dello Slam oltremanica era atteso da 78 anni. Ora Murray, che aveva perso quattro finali (Us Open 2008 e 2011, Australian Open 2011 e Wimbledon 2012) potrà dare, dal Masters, l'assalto al numero 1 mondiale di re Federer.
MOROSINI, 3 MEDICI INDAGATI PER OMICIDIO. "NON USARONO IL DEFIBRILLATORE"
Lunedì 10 Settembre 2012 - 14:24
ROMA - I medici sociali del Pescara calcio, Ernesto Sabatini, e del Livorno, Manlio Porcellini, e del medico del 118 di Pescara, Vito Molfese, sono indagati per omicidio colposo nell'ambito dell'inchiesta sulla morte del calciatore livornese Piermario Morosini, avvenuta allo stadio Adriatico il 4 aprile scorso.
I tre medici furono i primi a soccorrere il calciatore che si accasciò a terra al 31' minuto del primo tempo della gara di campionato di serie B Pescara-Livorno, disputata il 14 aprile scorso. I provvedimenti sono stati presi dal sostituto procuratore Valentina D'Agostino.
INDAGINI SUL DEFIBRILLATORE. La decisione del Pm Valentina D'Agostino di iscrivere i tre medici sul registro degli indagati prelude molto probabilmente alla richiesta di incidente probatorio davanti al Gip. Secondo le conclusione del consulente del pm, Cristian D'Ovidio, il calciatore sarebbe morto per una malformazione cardiaca congenita. Ma resta aperto il quesito se l'uso di un defibrillatore avrebbe dato chance di sopravvivenza allo sfortunato calciatore del Livorno. Durante l'incidente probatorio tutti gli atti del procedimento saranno valutati dai periti, comprese le testimonianze. Dopo l'udienza di incarico, nella successiva i periti depositeranno le loro conclusioni e illustreranno le loro posizioni . A quel punto il Gip dichiarerà chiuso l'incidente probatorio e rinvierà gli atti ai pm per le loro decisioni, cioè se archiviare - sulla base delle opinioni dei periti del Gip - il fascicolo o rinviare a giudizio uno o più indagati per omicidio colposo, il capo di imputazione iscritto sul fascicolo sin dal primo momento. Gli inquirenti intanto spiegano che le indagini non sono ancora terminate. I tre medici sono gli unici chiamati in causa per la morte del calciatore: la prima ricostruzione dei fatti vide intervenire per primo, e quindi secondo le procedure mediche diventare il leader del pronto soccorso, il medico del Livorno, Porcellini, e non il medico del 118. Il medico del Pescara, terzo indagato, era presente ai fatti.
UNDER 21, BLACK OUT A CASARANO: MATCH SOSPESO SUL 3-1 PER L'IRLANDA
Lunedì 10 Settembre 2012 - 20:15
CASARANO (LECCE) - Un guasto all'impianto d'illuminazione dello stadio ha costretto l'arbitro ad interrompere al 14' della ripresa la partita tra le rappresentative Under 21 di Italia e Irlanda. La squadra di Manca non stava però brillando contro i britannici, che al momento del black out erano avanti per 3-1, nel match valido per l'Europeo di calcio di categoria.
MILAN, NIANG FERMATO ALLA GUIDA A 17 ANNI: "DICEVA DI ESSERE TRAORÈ"
Lunedì 10 Settembre 2012 - 18:57
MILANO, 10 SET - Nel lunedì in cui il campionato non regala spunti di sorta, complice anche la sosta imposta dal calendario per la Nazionale, il Milan si trova ad analizzare le notizie che non provengono dal campo: come la disavventura di M'Baye Niang, fermato ieri dalla Polizia municipale nel centro di Milano alla guida di un'auto senza avere la patente. L'attaccante francese di origini senegalesi ha infatti 17 anni e ha aggravato la sua posizione spacciandosi per il compagno di quadra Bakaye Traorè. Un comportamento che ha mandato su tutte le furie la società di via Turati, al momento impegnata nel decidere quale sanzione infliggere al ragazzo, oltre a quella prevista dalla legge.
Il club si è infatti riservato la possibilità di punire il proprio tesserato, acquistato dal Caen nell'ultima sessione di mercato e strappato alla concorrenza di mezza Europa, solo dopo aver ricevuto un dettagliato rapporto sull'accaduto. È evidente l'imbarazzo che Niang ha provocato nelle alte sfere rossonere, così come è certo l'avvio di un procedimento disciplinare che potrebbe portare ad una forte multa. Non è la prima volta che il comportamento del calciatore supera i limiti.
In Francia, infatti, diversi media ricordano il confronto tra l'attaccante, allora sedicenne, e l'allenatore della prima squadra del Caen. Un colloquio nel quale chiese espressamente di essere inserito nella rosa dei 'grandì nonostante la carta d'identità. Da certe alzate di testa e dalla cresta ossigenata è nato il parallelo con Mario Balotelli che alcuni cronisti hanno utilizzato nel giorno della presentazione in rossonero.
«Non paragonatemi a lui», chiese Niang. Dopo quanto accaduto, sarà più difficile non farlo, così come non sarà semplice per l'attaccante riconquistare la fiducia dell'ambiente. Adriano Galliani è storicamente molto attento alla cura dell'immagine del Milan, che passa obbligatoriamente dall'evitare determinati atteggiamenti.
US OPEN, ERRANI E VINCI TRIONFANO. QUARTO TITOLO PER SERENA WILLIAMS -FOTO
Lunedì 10 Settembre 2012 - 07:12
ROMa - Sara Errani e Roberta Vinci hanno bissato il successo conquistato quest'anno sulla terra rossa del Roland Garros e si sono aggiudicate il torneo di doppio anche a Flushing Meadows, sul glorioso cemento newyorkese. Il successo conquistato nella Grande Mela, sulle ceche Lucie Hradecka e Andrea Hlavackova (teste di serie n. 3 del torneo), per 6-4, 6-2, ha permesso alla romagnola e alla pugliese di salire sul gradino più alto del ranking mondiale del doppio. Il trionfo statunitense, il secondo dell'anno in uno Slam e l'ottavo del 2012, è giunto al termine di un torneo giocato meravigliosamente bene, che ha esaltato le qualità di una coppia che ha il pregio e il merito di non arrendersi mai. Lo ha confermato la finale di oggi, che ha prima prodotto due vantaggi iniziali delle avversarie, andati subito in fumo: da 2-0 a 2-2 e poi da 4-2 a 4-4. Sia Hradecka che Hlavackova hanno servito davvero male, facendo registrare un 58% di prime palle, cui si sono aggiunti una serie di errori di imprecisione della Hradecka, che hanno fatto la differenza a favore delle azzurre.
SERENA WILLIAMS REGINA. Quarto titolo a Flushing Meadows, il quindicesimo di uno Slam, il sesto stagionale ed il 45/mo in carriera. Sono numeri da capogiro quelli di Serena Williams che oggi ha conquistato l'Us Open battendo in finale la numero 1 del mondo, la bielorussa Victoria Azarenka con il punteggio di 6-2, 2-6, 7-5 al termine di oltre due ore di gioco. La statunitense, 31 anni tra due settimane, chiude la stagione degli Slam con la ciliegina sulla torta, al termine di quattro mesi da incorniciare. A giugno è arrivata la vittoria di Wimbledon, sia in singolare sia in doppio con la sorella Venus. Il mese successivo la vittoria a Stanford e poi quella, più prestigiosa, alle Olimpiadi di Londra, dove, sempre sull'erba dell'Old England Club, ha bissato il successo anche nel doppio. Un finale di stagione d'oro che va in archivio con un successo insperato, come ammette la stessa Williams durante la premiazione. «Ancora non riesco a credere di aver vinto. Mi ero già preparata il discorso per commentare la sconfitta, ed invece...», dice alzando al cielo il trofeo che va ad aggiungersi alla sua prestigiosa bacheca. Serena ritrova la vittoria a New York dopo quattro anni ed un delicato intervento che nel 2010 la costrinse a restare lontana dall'attività. L'anno successivo, nonostante l'operazione, si presentò di nuovo in campo e dimostrò ancora una volta di essere la campionessa da battere. In finale però dovette arrendersi all'australiana Samantha Stosur, che conquistò la sua unica vittoria di quella stagione con il punteggio di 6-2, 6-3. Quest'anno la nuova sfida. In finale ha trovato la leader della classifica Wta, la bielorussa Victoria Azarenka - già vincitrice dell'Australian Open - che ha dimostrato di essere più in forma che mai, tanto da spaventare la statunitense al decimo game del terzo set quando, in vantaggio per 5-4, ha avuto l'occasione di portarsi a casa il titolo. Serena ha reagito conquistando il break che le ha dato la spinta finale verso la vittoria. «Serena merita questo trofeo - ammette la stessa Azarenka durante la premiazione - ha dimostrato di essere una vera campionessa. Per me è un onore essere al suo fianco». Serena lascia il campo tra gli applausi e si prepara a festeggiare il suo 31/mo compleanno, con l'augurio di tornare il prossimo anno ad alzare in alto il suo ennesimo trofeo.
F1, A MONZA VINCE HAMILTON. ALONSO RIMONTA, MONDIALE PIÙ VICINO -FOTO
Lunedì 10 Settembre 2012 - 08:23 di Giorgio Ursicino
MONZA - La Rossa non vince, ma convince. Dopo la pole sfumata per sfortuna, con una stratosferica rimonta dalla quinta fila, Alonso riesce a salire sul podio per ringraziare il pubblico amico e allunga di nuovo in classifica generale poiché Vettel, che più lo seguiva da vicino, è costretto al ritiro quando era già stato sorpassato dallo spagnolo. Finalmente anche Massa fa una gara da pilota vero. Nei primi giri è addirittura secondo dopo le due McLaren, poi lascia strada al suo caposquadra ed è costretto nei giri finali a cedere il passo anche a Perez che, avendo azzeccato la giusta strategie di gomme, nel finale andava come un razzo. Il giovane messicano sotto contratto con la Ferrari ha scavalcato senza fatica anche Fernando e se ci fossero stati 2 o 3 giri in più avrebbe riacciuffato pure Hamilton che, scattato in prima posizione, ha vinto la terza gara della stagione (la sua prima a Monza) e si è portato in secondo nella generale con un ritardo di 37 punti (prima del GP d’Italia Vettel era a 22 lunghezze). La fortuna, che aveva voltato le spalle allo spagnolo a Spa e sabato durante le prove, nei giri finali del gran premio gli ha fatto dei piccoli regali togliendo di scena 3 rivali che ancora avevano (ed hanno...) ambizioni iridate. Button, quasi sicuramente, avrebbe consentito alla McLaren di fare doppietta se non fosse stato tradito dall’impianto di alimentazione. Aveva scavalcato Massa ed avrebbe recuperato altri punti in classifica dopo i 25 del Belgio.
Le Red Bull si sono sciolte al sole del caldo pomeriggio monzese. Vettel era stato penalizzato dai commissari, poiché durante la battaglia con Alonso, aveva spinto Fernando sull’erba a 300 km/h all’esterno della Curva Grande, poi lo ha mollato l’alternatore, come era già avvenuto nel gran premio di a Valencia.
Webber è andato in testacoda all’Ascari bruciando le gomme. Bene le Mercedes (Schumi 6°, Rosberg 7°) che nei giri finali hanno recuperato posizioni. Con la rimonta di Fernando e il 4° posto di Felipe la Ferrari riconquista il terzo posto nella classifica Costruttori scavalcando la Lotus che con Raikkonen ha centrato solo il quinto posto.
CLASSIFICA - Alonso con il terzo posto al traguardo mantiene saldamente la testa della classifica mondiale e allunga il suo vantaggio sui diretti inseguitori: lo spagnolo salito a quota 179 ha un vantaggio di 37 punti su Lewis Hamilton, McLaren, (142 punti), di 38 su Kimi Raikkonen, Lotus, (141) e di 39 su Sebastian Vettel, Red Bull, fermo a 140 punti.
KUBICA TORNA A GUIDARE DOPO L'INCIDENTE: "NON È LA F1, MA SONO EMOZIONATO"
Domenica 09 Settembre 2012 - 20:02
TORINO - È arrivato a Biella con gli occhiali scuri calati sugli occhi ed è ripartito con il sorriso sulle labbra. A quasi venti mesi dall'incidente che rischiò di lasciarlo invalido, il polacco Robert Kubica, allora pilota di F1, è tornato in gara in un rally e ha vinto la terza edizione della Ronde del Gomitolo di Lana, oggi a Biella. «Anche se non è gara di Formula Uno - ha commentato dopo il traguardo - l'emozione c'è stata perchè il percorso dopo l'incidente è stato lungo, faticoso e non è ancora finito. Considero la gara di oggi (al volante di una Subaru Impreza Wrc adattata per i problemi alla mano ferita, ndr) una parte della riabilitazione alla quale devo sottopormi, ma decisamente più piacevole di quella fatta in ospedale». Ora Kubica si sente pronto a ripartire. «Guido da vent'anni - ha detto - questo so fare questo e questo voglio tornare a fare. Non so se ce la farò, ma il fisico oggi ha retto abbastanza bene. Nel prossimo week end sarò a San Martino di Castrozza per un'altra gara. Il mio obiettivo al momento è quello di trovare un posto fisso in un qualsiasi campionato per la prossima stagione, ma spero di poter ritornare alla Formula Uno nel 2014. Sono conscio - ha concluso firmando autografi con la sinistra, la mano non ferita - del livello dal quale riparto, e farò tutto il possibile». La seconda vita sportiva di Kubica è cominciata oggi con successo. A Biella ha dominato la gara dal primo all'ultimo chilometro, vincendo tutte le quattro prove speciali della Romanina in 23'22«9. E al secondo classificato, Omar Bergo su Mini Cowntry Wrc, ha dato un distacco di 58»8. La sua prima vita sportiva si era interrotta bruscamente il 6 febbraio 2011 nei pressi di Savona, durante il Ronde di Andora. Era la vigilia del campionato di Formula 1, nel quale Kubica era atteso come un possibile outsider alla guida della Lotus Renault.
MOROSINI, TRE MEDICI INDAGATI PER OMICIDIO COLPOSO. "FURONO I PRIMI A SOCCORRERLO"
Lunedì 10 Settembre 2012 - 13:18
ROMA - I medici sociali del Pescara calcio, Ernesto Sabatini, e del Livorno, Manlio Porcellini, e del medico del 118 di Pescara, Vito Molfese, sono indagati per omicidio colposo nell'ambito dell'inchiesta sulla morte del calciatore livornese Piermario Morosini, avvenuta allo stadio Adriatico il 4 aprile scorso.
I tre medici furono i primi a soccorrere il calciatore che si accasciò a terra al 31' minuto del primo tempo della gara di campionato di serie B Pescara-Livorno, disputata il 14 aprile scorso. I provvedimenti sono stati presi dal sostituto procuratore Valentina D'Agostino.
FONTE: Leggo.it
CALCIOMERCATO
Dopo l'addio al Barletta Di Gennaro riparte dalla D
10.09.2012 13:24 di Nicolò Schira Twitter: @BomberNiko
Sabato sera ha rescisso il proprio contratto con il Barletta, ma la punta Francesco Di Gennaro è rimasta senza squadre solo per poche ore. Infatti in mattinata l'ex Verona e Lanciano ha firmato il contratto con il Matera, formazione di Serie D che punta alla promozione in Lega Pro.
FONTE: TuttoLegaPro.com