LE TABELLE DEL 'GIBO'...
Lunedì il diesse scaligero dichiarava a L'Arena «Mancano cinque partite, se vogliamo giocarci la serie A diretta dobbiamo vincerne quattro e pareggiarne una. Fare 13 punti e arrivare a 80» provocando numerose 'grattatine' in tutti i sostenitori scaligeri e, con ogni probabilità, almeno un migliaio i maledizioni da parte del mister!
Ma la scaramanzia è solo l'ultima delle ragioni per cui GIBELLINI avrebbe fatto meglio a stare zitto: a che servono tanti discorsi se poi, cosa magnifica ed orribile del calcio, basta un episodio contrario per decidere una gara?
Per restare al VERONA delle ultimissime partite gli esempi non mancano: senza quella punizione a tempo scaduto a Brescia le 'Rondinelle' avrebbero vinto? Contro l'EMPOLI cosa sarebbe successo se l'arbitro avesse fischiato quel rigore su FERRARI che ai più era sembrato sacrosanto? E se anche il direttore di gara avesse concesso il penalty poi lo stesso sarebbe stato trasformato in gol? Chi può dirlo? Del resto se hanno fallito i MARADONA ed i BAGGIO...
Tutto questo per dire che fare tabelle non serve propro a nulla se non a fare da base alla tanta retorica che gira intorno al pallone e allora va bene tutto basta che MANDORLINI e la sua squadra si concentrino su una gara per volta cercando di vincerle tutte!
Il resto è aria fritta...
Road to Serie A
Squadra
Punti
39^
40^
41^
42^
Torino
73*
Padova
PESCARA
Modena
ALBINOLEFFE
Pescara
71*
GROSSETO
Torino
SAMPDORIA
Nocerina
Sassuolo
70*
Crotone
LIVORNO
Reggina
JUVE STABIA
Hellas Verona
70
Livorno
ALBINOLEFFE
Varese
MODENA
In maiuscolo le gare fuori casa, * = Una partita da recuperare
...E LE 'SPARATE' DI CONTE!
Martedì Antonio CONTE ex giocatore ed attuale tecnico della JUVENTUS in testa alla classifica della Serie A faceva notare che «Se dovessimo vincerlo, penso che il nostro potrebbe essere paragonato allo scudetto del Verona perchè non dimentichiamo da dove arriviamo» e allora, come amava dire un mio amico romano de Roma, mister famo a capirse perchè se intende dire che la sua squadra sta attuando un buon calcio, come quello dell'HELLAS tricolore, allora con alcuni distinguo potrei non essere del tutto in disaccordo ma il paragone DEVE fermarsi lì perchè il vero e proprio miracolo di una provinciale (avvenuto guardacaso nell'unico anno in cui in Serie A il sorteggio arbitrale è stato quasi integrale) non può essere messo a confronto con i risultati ottenuti da una squadra che da sempre è discussa (e discutibile) nei suoi rapporti poco 'limpidi' con la casta arbitrale (vedi scandalo Moggiopoli) o con l'antidoping (vedi vicenda del dottor Agricola unico colpevole in mezzo ad uno staff di santi) e che ha infine una vera e propria corazzata economica alle spalle (il gruppo FIAT ed il suo indotto)...
Per cui, pure capendo che certi paragoni non possono che esaltare l'immagine di un tecnico poco simpatico ai più, meglio rinfrescare la memoria a quelli che poco ricordano di quel VERONA e del fenomeno incredibile che rappresentò in Italia (e non solo).
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DICONO
Emiliano 'Ciccio' MASCETTI «Questa Juve come l'Hellas dello scudetto? Ma no, per favore. Sono due realtà molto distanti, per tanti motivi. Quello di Conte credo fosse un complimento nei nostri confronti, significa che non siamo stati dimenticati neanche dopo tutto questo tempo. Quell'anno però proprio nessuno ci dava fra i favoriti. Per la Juve è diverso, un marchio così forte devi sempre metterlo fra le prime. Il paragone non ci sta... Con la cessione della metà di Iorio alla Roma e poco altro prendemmo sia Elkjaer che Briegel. Volevamo tenere uno fra Iorio e Galderisi, questo era il nostro piano. Su Nanu c'era la Juve, l'intenzione di Boniperti era quella di darlo alla Lazio per avere in cambio Giordano. E alla Juve, con cui c'erano anche buoni rapporti, era difficile dire di no. Per questo credevamo che alla fine sarebbe rimasto Iorio, che era in comproprietà con la Roma. Andammo alle buste, mettemmo una bella cifra ma la Roma ne mise una ancora più alta. Diciamo che lo pagò bene. E noi rimanemmo con Galderisi» LArena.it
Osvaldo BAGNOLI allenatore che guidò il VERONA allo storico scudetto riferendosi alla frase del mister bianconero «Deve averlo detto riferendosi al fatto che da qualche anno, la Juventus non è tra le favorite. Però la storia di questa Juventus è molto diversa da quella del mio Verona. Se vuol dire che la Juventus sta vincendo sulla volontà, sulla corsa e sul temperamento prima che sulla tecnica, io non sono tanto d'accordo. Perchè penso che quel Verona non era solo corsa, ma ha vinto perchè ha giocato a calcio meglio degli altri».
Ma come ha reagito a sentire richiamare in causa la sua impresa? «Mi suona bene che Conte abbia detto questo, non la prendo come una critica, tutt'altro. La prendo sempre come una cosa bella, però… La frase non la accetto per la Juventus, perchè è una squadra che prima o dopo ci arriva allo Scudetto, c'è poco da fare: lo dicono 100 anni di storia. Poi ci possono stare gli anni del Genoa, della Lazio, del Napoli, ma restano exploit» IlSussidiario.net
Roberto TRICELLA 'libero' dell'HELLAS tricolore 'Juve come il Verona 1985? Altra storia per costi e budget...' «Direi che è assimilabile solo per quanto riguarda la grande sorpresa, anche se Conte ha fatto un super lavoro. La differenza è che di qualità la Juventus a livello di singoli e di squadra ne ha da vendere, mentre quel Verona per stare a galla doveva vendere i pezzi migliori. I Bianconeri invece potranno mantenere la loro ossatura».
Su i costi del Verona dell'85 «Pensate che quando andavamo a contrattare i premi partita, c´era una tabella scudetto, alla fine quando il risultato era quasi consolidato i dirigenti speravano non si vincesse sempre perché uscivano dal budget. Calcolate che il 70% degli introiti arrivava dai biglietti dello stadio, quindi i conti erano al limite, tutto doveva entrare nei circa 7-8miliardi lordi di cui il Verona poteva disporre. Vincendo tra l'altro ogni anno c'era da adeguare l'ingaggio dei giocatori richiesti dai grandi club che altrimenti sarebbero andati via. A livello economico insomma il paragone non si può fare. La nostra squadra era fatta da diversi giocatori a costi ridotti, gli ingaggi più importanti di quell'anno erano dei due stranieri. Grande merito va dato all'accoppiata Mascetti-Bagnoli che hanno integrato un telaio già consolidato con inserimenti mirati» TuttoMercatoWeb.com
'Nanu' GALDERISI 'centravanti' del VERONA Campione d'Italia tricolore 'Juve come Verona? Per favore!' «Io credo che lui intendesse il fatto che entrambi i successi sono stati inattesi per l'opinione pubblica ma di certo non si possono paragonare le due squadre. A Verona abbiamo fatto un vero e proprio miracolo, noi eravamo partiti per salvarci, la Juve invece per arrivare dopo Inter e Milan. Noi avevamo buoni giocatori, che arrivavano da stagioni non facili nella stagione prima per i loro club, la Juventus è una squadra formata da campioni. Del resto Boniperti ha sempre detto che vincere non è importante, ma è l'unica cosa che conta, e la Juventus se lo merita avendo fatto un grande campionato di grande intensità e forza» TuttoMercatoWeb.com
ALTRE NEWS IN ALLEGATO
Oltre a CECCARELLI squalificato anche RUSSO. MAIETTA e GALLI in terapia...
La JUVE STABIA insegue MARECO per la prossima stagione, il cartellino del paraguayano è ancora del BRESCIA
Due tifosi della Reggina, S.U. e M.A. – entrambi 34enni, con precedenti e destinatari di Daspo – sono stati denunciati dalla polizia a Reggio Calabria per lancio di oggetti pericolosi!
IN BREVE A PIÉ PAGINA SOLO PAURA PER VACEK... Il giocatore del CHIEVO aveva perso i sensi dopo una pallonata ricevuta contro la ROMA nell'ultima gara di campionato. Ricoverato per accertamenti ora sta bene fortunatamente L'OSSERVATORIO incontra i rappresentanti delle tifoserie... SPARATA DI CONTE: 'Se dovessimo vincere, penso che questo sia uno scudetto paragonabile a quello del Verona, perché non dimentico da dove arriviamo' PREMIER LEAGUE: BALOTELLI litiga con la fidanzata e chiama la polizia... LIGA SPAGNOLA: MESSI in lizza per battere il recordi di MÜLLER, 67 gol in una stagione!
RASSEGNA STAMPA
JUVENTUS/ Bagnoli: la Juve come il mio Verona? Conte sbaglia e vi spiego perchè
(esclusiva) INT. Osvaldo Bagnoli mercoledì 2 maggio 2012
JUVENTUS COME IL VERONA 1985? PARLA BAGNOLI (ESCLUSIVA) - Nella conferenza stampa antecedente l'importante sfida di campionato tra Juventus e Lecce, Antonio Conte s è lasciato andare ad un paragone. Il tecnico juventino ha accostato la propria formazione, se vogliamo vera rivelazione del torneo di quest'anno, al Verona dei miracoli di Osvaldo Bagnoli, che nella stagione 1984-85 conquistò uno storico scudetto. L'accostamento ha aperto un bel dibattito: è possibile paragonare l'impresa di una squadra come il Verona a quella della Juventus dei giorni nostri? Per provare a rispondere ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Osvaldo Bagnoli, l'allenatore che portò gli scaligeri al primo e sinora unico tricolore della loro storia.
Ecco cosa ne pensa il mister: Mister Bagnoli, cosa ne pensa del paragone proposto da Antonio Conte?
Deve averlo detto riferendosi al fatto che da qualche anno, la Juventus non è tra le favorite. Però la storia di questa Juventus è molto diversa da quella del mio Verona. Ma secondo lei è un confronto che può stare in piedi?
Se vuol dire che la Juventus sta vincendo sulla volontà, sulla corsa e sul temperamento prima che sulla tecnica, io non sono tanto d'accordo. Perchè?
Perchè penso che quel Verona non era solo corsa, ma ha vinto perchè ha giocato a calcio meglio degli altri. A livello tecnico può esserci qualche punto di contatto tra Verona 1985 e Juventus 2012?
Faccio fatica a dirlo, anche perchè adesso seguo il calcio con occhi diversi. In che senso?
Lo guardo nel week-end, seguendo le squadre che ho allenato, o gli allenatori che conosco, tipo Reja che ha giocato con me. Ma non guardo più le partite come le guardavo una volta. Quindi oggi cosa è il calcio per lei?
Adesso è solo un passatempo. Certo, son sicuro che ne capisco qualcosa e mi diverte, del resto è stata la mia vita. Però non lo guardo come una volta Tornando al paragone di Conte: perchè secondo lei ha voluto dire una cosa del genere?
E' una dichiarazione che va interpretata in vari modi. Forse l'ha detto perchè la Juventus è stata un paio d'anni fuori dal giro, ma non è nemmeno la prima volta che gli succede. Il punto di discrimine è un altro. Quale?
Che la mira della società Juventus è quella di esser sempre tra le prime, così come quella dell'Inter e del Milan. C'è poco da fare: lo dice la storia.
Però è innegabile che la Juventus stia facendo cose grandi…
Che Conte voglia dar merito alla sua squadra di aver vinto con la volontà, col sacrificio o quant'altro ci sta. Ma dico che il Verona non vinse lo Scudetto solo con quello. Ma come ha reagito a sentire richiamare in causa la sua impresa?
Mi suona bene che Conte abbia detto questo, non la prendo come una critica, tutt'altro. La prendo sempre come una cosa bella, però… Però?
La frase non la accetto per la Juventus, perchè è una squadra che prima o dopo ci arriva allo Scudetto, c'è poco da fare: lo dicono 100 anni di storia. Poi ci possono stare gli anni del Genoa, della Lazio, del Napoli, ma restano exploit. Cosa le piace di questa Juventus?
Quest'anno la Juve sta vincendo perchè sta giocando un buon calcio, ma non solo. C'è voglia di vincere, c'è il temperamento dei giocatori, e anche quello che ha trasmesso anche l'allenatore, perchè è innegabile. Poi, può essere che Conte abbia citato il Verona per stimolare i giocatori, ma sono due storie diverse. A proposito del suo Verona: qual è stato, se c'è stato, il momento in cui ha pensato "Ragazzi, qui si fa il colpo gobbo?
Questo posso dirlo: l'ultimo dell'anno, i giocatori si trovarono in montagna a Tavalese, dove andavamo in ritiro, con le mogli a festeggiare il capodanno. Allora un giocatore, nel brindisi della mezzanotte, disse: ragazzi, quest'anno possiamo fare cose grandi. E uscì per la parola scudetto. Chi fu quel giocatore?
Non posso fare il nome, però una cosa posso aggiungerla. Quale?
Che già ci si pensava, perchè quell'anno andammo in testa "involontariamente" alla prima partita, e poi vi rimanemmo fino alla fine dell'anno. Io, alla prima del girone di ritorno, dissi negli spogliatoi più o meno le stesse cose del brindisi, però aggiunsi: non diciamo niente a nessuno, teniamo nello spogliatoio questa convinzione. Come rilegge quell'impresa, a quasi trent'anni di distanza?
Diciamo come parte di una specie di 'ciclo', partito il primo anno che sono arrivato. Quello della promozione in A?
Esattamente. Vincemmo il campionato di B, poi siamo arrivati quarti in A, e poi sesti; e poi è arrivato lo scudetto. Considerando la parentesi in Serie B, quello della Juventus può essere un 'ciclo' paragonabile?
No perchè la Juventus tutti gli anni parte con i favori dello scudetto. Da quando è risalita i programmi sono sempre quelli, non contemplano un percorso come quello che fu il nostro. Al massimo possono esserci piccoli cicli negativi, ma di 2-3 anni massimo. Non c'è da meravigliarsi se la Juventus vincerà lo scudetto.
(Carlo Necchi)
FONTE: IlSussidiario.net
CALCIO Calcio, Galderisi: "Il gioco di Conte come Bagnoli"
03.05.2012 00:00 di Napoli Magazine
A Radio Sport 24 è intervenuto Giuseppe Galderisi, ex giocatore del Verona della stagione '84-'85 e attuale allenatore della Triestina, per parlare del paragone tra la Juve di oggi ed il Verona del 1985.
Ecco le sue dichiarazioni: "Calcisticamente parlando credo che Conte volesse sottolineare la sorpresa Juventus che con il suo arrivo ha ritrovato la vittoria. Conte ha voluto sottolineare la bravura dei suoi ragazzi, ma il miracolo vero lo abbiamo fatto noi nell''85 perché quello del Verona resterà qualcosa che resterà nella storia. Rivedo qualcosa delle idee di anche in Conte, ma la base di partenza era molto diversa. Come caratteristiche Quagliarella è quello che più degli altri mi assomiglia come modo di giocare."
Ha parlato anche del momento attuale della sua ex squadra:"Il Verona di oggi sta sorprendendo tutti ed è una piazza che ha trovato quell'equilibrio per dire la sua e ne sono davvero felice. Spero che il Verona arrivi in serie A anche se il Pescara mi sembra decisamente più attrezzato per la promozione. Faccio anche i complimenti a Mandorlini ed al pubblico veronese che negli anni ha sempre sostenuto la squadra".
Per concludere anche una battuta sulla sua Triestina che proprio nel finale di questo campionato di Prima Divisione di Lega Pro dovrà riuscire a salvarsi:"dobbiamo chiudere la pratica salvezza domenica pensando solo alla partita perché abbiamo fatto qualche errore che adesso stiamo pagando troppo. Quest'anno il mare è stato tempestoso, ma dobbiamo condurre in porto questa nave.
FONTE: NapoliMagazine.com.cn
CALCIO: BOTTIGLIA CONTRO TIFOSI VERONA, DENUNCE A REGGIO CALABRIA
14:20 02 MAG 2012
(AGI) - Reggio Calabria, 2 mag. - Due tifosi della Reggina sono stati denunciati dalla Polizia al termine dell'incontro di calcio disputato ieri sera allo stadio "Oreste Granillo", tra la squadra di casa ed il Verona. Mentre il corteo di autobus dei tifosi ospiti veniva scortato verso l'aeroporto, gli agenti delle Volanti hanno notato tre giovani all'angolo tra Corso Garibaldi e il ponte Calopinace. Uno dei tre, al passaggio degli autobus, ha lanciato una bottiglia di vetro vuota che si e' infranta sul parafanghi posteriore sinistro del mezzo, senza arrecare danni a persone. Gli agenti hanno immediatamente intercettato due dei tre giovani, e li hanno identificati in S.U e M.A, entrambi 34enni reggini, gia' destinatari di Daspo, il divieto di accesso ai luoghi di svolgimento di manifestazioni sportive. I due, condotti in Questura, sono stati denunciati, rispettivamente, il primo per lancio di oggetti contundenti, e il secondo per favoreggiamento e oltraggio a pubblico ufficiale.
(AGI) Red/Adv
FONTE: AGI.it
Ancora calcio violento! Denunciati due tifosi della Reggina: hanno lanciato una bottiglia di vetro contro bus di tifosi del Verona
L'aggressione dopo la gara contro gli scaligeri. I due sostenitori amaranto sono stati fermati, ma avrebbero agito con l'aiuto di un terzo non ancora identificato dagli agenti
02/mag/2012 14.47.00
Giorni bollenti per il calcio italiano. Dopo le prepotenze di alcuni ultrà del Genoa nei confronti della propria squadra, il confronto tra Francesco Totti e i tifosi della Roma e la maxi-rissa scoppiata nei minuti finali di Udinese-Lazio, questa volta sono due tifosi della Reggina a finire nel mirino. La loro colpa? Hanno tirato una bottiglia di vetro contro uno dei pullman che trasportava i tifosi della squadra avversaria all'areoporto di Reggio Calabria. La polizia - scrive l'Ansa - li ha denuciati.
L'episodio è avvenuto ieri sera, al termine della gara Reggina-Verona di Serie B, vinta 1-0 dalla squadra ospite. S.U. e M.A., due tifosi amaranto, hanno lanciato la bottiglia contro il bus mettendo in pericolo l'incolumità di autista e passeggeri.
Nessun danno, ma i due sono stati subito identificati dalle forze dell'ordine e denunciati. I due sostenitori hanno precedenti penali - precisa l'Ansa - e stanno già scontando un Daspo inflittogli dalla polizia per altri disordini. S.U. e M.A. avrebbero agito con l'aiuto di una terza persona, sfuggita, però, agli accertamenti degli agenti.
Nelle ultime settimane ne sono successe di tutti i colori. La Procura di Genova sta indagando su quanto accaduto a Marassi lo scorso 22 aprile mentre i rapporti tra diverse squadre e le proprie tifoserie organizzate sono finite nel mirino degli inquirenti. Anche lo spettacolo offerto da dirigenti e giocatori di Lazio e Udinese al termine della parita di domenica scorsa è stato tutt'altro che incoraggiante.
FONTE: Goal.Com
CRONACA Reggio Calabria: lancia una bottiglia contro autobus tifosi Verona, denunciato
02/05/2012
Reggio Calabria, 2 mag. (Adnkronos) - Due persone sono state denunciate per il lancio di una bottiglia contro l'autobus dei tifosi del Verona, che ieri sera ha disputato una partita contro la Reggina allo stadio "Oreste Granillo". Una pattuglia dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico ha notato un gruppo di tre giovani, intorno alle 23.30, sostare all'angolo tra corso Garibaldi e il Calopinace.
Al passaggio degli autobus, uno di essi ha lanciato una bottiglia di vetro vuota contro il mezzo, colpendolo senza conseguenze all'altezza del parafanghi posteriore. I poliziotti hanno identificato S. U., pluripregiudicato di 34 anni gia' raggiunto da un Daspo, e il suo coetaneo M.A. anch'egli pluripregidicato e colpito dal divieto di assistere alle manifestazioni sportive. Il primo e' stato denunciato per lancio di oggetti contundenti mentre il secondo e' stato denunciato per favoreggiamento e oltraggio a pubblico ufficiale.
FONTE: LiberoQuotidiano.it
Reggio: incontro di calcio Reggina-Verona, tifosi denunciati
Mercoledì 02 Maggio 2012 12:25
In occasione dell’incontro di calcio Reggina - Verona disputatosi ieri sera al “Granillo”, nell’ambito dei servizi per la tutela dell’ordine e la sicurezza pubblica, disposti dal Questore Carmelo Casabona, alle ore 23,30, mentre transitava il corteo di autobus dei tifosi ospiti scortati verso l’Aeroporto, personale dell’U.P.G.S.P. notava un gruppetto di tre giovani sostare all’angolo tra Corso Garibaldi ed il Calopinace.
Uno dei tre uomini lanciava, quindi, contro uno degli autobus, una bottiglia di vetro vuota che raggiungeva il mezzo all’altezza del parafanghi posteriore sinistro, senza arrecare danni a persone e/o cose.
Gli agenti intercettavano immediatamente due dei tre uomini identificati in S. U. e M. A. entrambi reggini, classe ’78, pluri-pregiudicati e già destinatari di Divieto di Accesso ai Luoghi di Svolgimento di Manifestazioni Sportive. (DASPO)
Condotti in Questura, S.U. veniva denunciato per lancio di oggetti contundenti e M.A. veniva deferito alla competente A.G. per favoreggiamento e oltraggio a pubblico Ufficiale.
FONTE: Strill.it
ALTRE NOTIZIE ESCLUSIVA TMW - Galderisi su Conte: "Juve come Verona? Per favore!"
02.05.2012 11.00 di Gianluigi Longari
Fonte: Raffaella Bon
Ha destato scalpore il parallelismo sviluppato nella giornata di ieri da Antonio Conte sull'eventuale scudetto della Juventus in questa stagione con quello che fu conquistato dal Verona. Abbiamo intervistato uno degli artefici della grande impresa del club gialloblu, Giuseppe Galderisi, che ci ha detto la sua in merito.
"Io credo che lui intendesse il fatto che entrambi i successi sono stati inattesi per l'opinione pubblica ma di certo non si possono paragonare le due squadre. A Verona abbiamo fatto un vero e proprio miracolo, noi eravamo partiti per salvarci, la Juve invece per arrivare dopo Inter e Milan. Noi avevamo buoni giocatori, che arrivavano da stagioni non facili nella stagione prima per i loro club, la Juventus è una squadra formata da campioni. Del resto Boniperti ha sempre detto che vincere non è importante, ma è l'unica cosa che conta, e la Juventus se lo merita avendo fatto un grande campionato di grande intensità e forza".
Pensa sia già scritto il trionfo bianconero?
"Conte ha messo molto del suo, ma chiaramente ha potuto lavorare su una base importante che hanno formato Marotta e Paratici. Occorrerà stare attenti a superare gli ultimi ostacoli. Il Lecce alla disperata ricerca di punti può essere molto insidioso".
ALTRE NOTIZIE Tricella: "Juve come il Verona '85? Altra storia per costi e budget"
02.05.2012 15.35 di Chiara Biondini
Fonte: Radio Sportiva
Per commentare il paragone tra la Juventus di oggi e il Verona dello scudetto 1985, lanciato da Antonio Conte, a Radio Sportiva ha parlato l´ex gialloblu Roberto Tricella.
Paragone Juve-Verona - "Direi che è assimilabile solo per quanto riguarda la grande sorpresa, anche se Conte ha fatto un super lavoro. La differenza è che di qualità la Juventus a livello di singoli e di squadra ne ha da vendere, mentre quel Verona per stare a galla doveva vendere i pezzi migliori. I Bianconeri invece potranno mantenere la loro ossatura".
Sulla forza della Juventus -"Molto ha fatto la grande voglia di riscatto di Pirlo, che si è sentito scartato dal Milan, ma anche tutti gli altri giocatori che hanno dato segnali incoraggianti come Marchisio e Vidal. La grande forza è stata crederci ancora quando il campionato sembrava in mano al Milan andando sempre avanti negli anticipi del sabato".
Su i costi del Verona dell'85 - "Pensate che quando andavamo a contrattare i premi partita, c´era una tabella scudetto, alla fine quando il risultato era quasi consolidato i dirigenti speravano non si vincesse sempre perché uscivano dal budget. Calcolate che il 70% degli introiti arrivava dai biglietti dello stadio, quindi i conti erano al limite, tutto doveva entrare nei circa 7-8miliardi lordi di cui il Verona poteva disporre. Vincendo tra l'altro ogni anno c'era da adeguare l'ingaggio dei giocatori richiesti dai grandi club che altrimenti sarebbero andati via. A livello economico insomma il paragone non si può fare. La nostra squadra era fatta da diversi giocatori a costi ridotti, gli ingaggi più importanti di quell'anno erano dei due stranieri. Grande merito va dato all'accoppiata Mascetti - Bagnoli che hanno integrato un telaio già consolidato con inserimenti mirati".
SERIE B Juve Stabia, c'è Mareco nel mirino
02.05.2012 19.07 di Claudio Colla
Reduce da una quasi terminata stagione tra le fila dell'Hellas Verona dopo quasi una vita calcistica in forza al Brescia, il difensore centrale paraguaiano Victor Hugo Mareco (28), secondo quanto riportato sulle pagine del portale campano Resport.it, sarebbe finito nel mirino della Juve Stabia in vista del prossimo torneo cadetto. Il cartellino di Mareco, autore di un campionato molto positivo dopo alcune annate difficili carattterizzate da numerosi infortuni, è in ogni caso ancora di proprietà delle Rondinelle.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
HELLAS VERONA Hellas Verona, via al gran finale
02.05.2012 16:01 di Federico Errante
Fonte: tuttohellas
Ansia a gogò. Sulla panchina scaligera, dove Mandorlini era teso come una corda di violino. In campo, dove i giocatori stentavano ad ingranare. E sugli spalti, dove i tifosi vedevano una partita da vincere a tutti i costi per rimanere agganciati al treno dei desideri. Certo, il primo maggio cadetto non ha certo dato una mano alla truppa guidata dal mister ravennate. Il Pescara ha giocato a tennis contro un derelitto Vicenza, mentre il Sassuolo è andato ad espugnare l'Euganeo. E la pressione sui gialloblù pesava come un macigno.
GOL LIBERATORIO - Ci ha pensato Berrettoni all'81'. E quel gol ha assunto il sapore di liberazione. Le gambe ricominciavano a girare, si ritornava a pressare come sempre. Tutti ormai davano per 'cotto' il Verona, ed il primo tempo sembrava confermarlo. Squadra abulica, troppo brutta per essere vera. Ma il gol ha confermato che il problema (sempre se si può parlare di problema per una squadra quarta in classifica) è mentale. D'altronde, lassù è ormai una guerra di nervi, dove non si può più sbagliare. Ma la vittoria di ieri rilancia le ambizioni dell'Hellas.
IL CUORE OLTRE L'OSTACOLO - In queste ultime quattro partite, il Verona dovrà giocare proprio con il cuore. Ogni pallone peserà tre chili in più, ma la forza di questa squadra sta anche e soprattutto nella sua determinazione. Sabato arriva il Livorno. La voglia di vincere dovrà andare oltra a qualsiasi ostacolo. In attesa di recuperare il miglior Hallfredsson.
CALCIOMERCATO Juve Stabia, è già tempo di calciomercato: si pensa ad un veronese
Con la salvezza ormai acquisita il club stabiese già programma il calciomercato per la prossima stagione. Intanto si attende la firma di Piero Braglia, vero artefice del miracolo salvezza
02.05.2012 15:59 di Clemente De Gaetano
Fonte: resport.it
Ora che i playoff sono ormai difficili da raggiungere la Juve Stabia può dare il via a programmare la prossima stagione. Quello prossimo sarà un campionato difficile per le Vespe perchè, ormai, la squadra stabiese non è più una matricola e sarà considerata diversamente dalle avversarie.
Piero Braglia, che dovrebbe proseguire la sua avventura a Castellammare (manca l’ufficialità), ha già anticipato che il secondo anno è quello più difficile. E se lo dice lui che in B ha esperienza c’è solo da crederci.
In estate la Juve Stabia perderà Marco Sau, colui che ha dato un contributo notevole in questo campionato esaltante. Oltre al reparto offensivo la società di Giglio e Manniello interverrà anche in difesa. A tal proposito, come possibile rinforzo inizia a circolare con insistenza il nome di Victor Hugo Mareco del Verona.
Un difensore di esperienza e di spessore per il campionato di serie B visto che in carriera ha anche campionati di serie A disputati con la maglia del Brescia. Anzi, Mareco ha giocato dieci anni con la maglia delle rondinelle prima dell’addio consumatosi ad agosto. Il difensore di origine paraguaiane ha lasciato Brescia perchè era finito fuori rosa come Martinez. Il Verona ha creduto in Mareco e l’ha portato alla corte di Mandorlini e il calciatore sta disputando una stagione eccezionale ed è trai migliori centrali della B.
I tifosi delle Vespe lo ricordano soprattutto per la gomitata rifilata a Danilevicius nella sfida del Bentegodi. Fallo non sanzionato dall’arbitro Di Paolo di Avezzano e che mandò su tutte le furie il presidente Manniello.
LIVORNO Livorno, tutti in ritiro in vista del Verona
02.05.2012 15:58 di Marco Di Giovanni
Spinelli ha deciso: tutti in ritiro anticipato in vista della delicata sfida contro il Verona di Mandorlini. La decisione è stata presa in seguito agli ultimi risultati deludenti, che hanno risucchiato la squadra toscana nei bassifondi della classifica, ragion percui, stamane la squadra è partita per il Veneto per ritrovare la serenità e la concentrazione necessaria ad affrontare la squadra veronese e uscire dalla zona retrocessione.
FONTE: TuttoB.com
mercoledì, maggio 2nd, 2012 | Posted by ferrantetommy Serie B, per la volata promozione sarà un vero e proprio minicampionato
Sarà un vera e propria volata quella che premierà le due squadre che saliranno in paradiso verso la massima serie e le altre quattro che se la giocheranno ai play off. La classifica generale parla ormai chiaro a quattro turni dal termine. Le prime quattro squadre sembrano ormai irrangiunbili con Torino-Sassuolo recupero decisivo per entrambe le compagini. Dietro i granata e davanti ai neroverdi il Pescara di Zdenek Zeman che ha ritrovato lo spettacolo e i punti persi fino a due settimane fa.
A quota 70 con i romagnoli di Fulvio Pea l’altra sorpresa della stagione, la matricola terribile Verona che sprinterà con le altre corazzate per la promozione diretta. Solo due però potranno festeggiare la serie A al termine della stagione regolare, le altre se la vedranno con l’altro minicampionato che si sta disputando otto punti dietro. Ecco infatti il Varese (a quota 62) di Rolando Maran trascinato da una “zanzara” Giuseppe De Luca a segno nelle ultime due gare con tre reti. La rigenerata Sampdoria (61) è piombata in piena zona play off superando il Padova(60) sconfitto in casa, con il Brescia (56) che può ancora sperare in extremis in caso di ulteriori cali davanti.
mercoledì, maggio 2nd, 2012 | Posted by Dandronaco Verona, Mandorlini: “Giriamo pagina, ma che impresa ieri!”
Il morale è tornato alto in casa Verona dopo aver ritrovato una vittoria che mancava da due giornate. Andrea Mandorlini è stato ospite quest’oggi del Liston 12 in Piazza Brà per un aperitivo organizzato da Dama Vini, fornitore ufficiale della squadra, per festeggiare il successo ottenuto ieri sera in casa della Reggina. “Il calendario ci impone di girare subito pagina - ha detto il tecnico, come si legge su ‘TGGialloblu.it’ - ma non ripensare all’impresa di ieri francamente viene difficile. I ragazzi hanno dato tutto, nonostante le squalifiche, nonostante i cambi, volevamo portare a casa questo successo perché i risultati delle altre non lasciavano spazio ad altri pensieri. Pareggiare con la Reggina ci avrebbe allontanato forse definitivamente dal Torino e i punti dal Pescara sarebbero stati tre.
Chiaramente con la vittoria gli scenari sono cambiati e adesso anche noi possiamo dire la nostra. Ovvio che non ci è permesso sbagliare anche a fronte degli scontri diretti che ci vedono in svantaggio con Sassuolo e Pescara. La tensione era alle stelle, quando scendi in campo per dover vincere per forza anche a livello psicologico diventa difficile. Non dimentichiamoci che la Reggina alla vigilia di questa partita sognava ancora i playoff e quindi questo ci fa capire le difficoltà della gara. Alla fine siamo esplosi come è giusto che sia, ci siamo abbracciati tutti a centrocampo. Alleno un grande gruppo sul quale ho sempre creduto anche nei momenti difficili”.
mercoledì, maggio 2nd, 2012 | Posted by Matteop Flash Livorno, amaranto in ritiro a Verona
Il Livorno è in ritiro anticipato a Verona, dopo la sconfitta casalinga di ieri a Torino. Gli amaranto sono infatti già in Veneto per preparare la delicata sfida contro la squadra di Mandorlini. I toscani sono in una delicata situazione di classifica e devono vincere.
mercoledì, maggio 2nd, 2012 | Posted by Boosta Flash Reggina, denunciati due tifosi per lancio di oggetti pericolosi
Due tifosi della Reggina, S.U. e M.A. – entrambi 34enni, con precedenti e destinatari di Daspo – sono stati denunciati dalla polizia a Reggio Calabria al termine dell’incontro Reggina-Verona disputatosi ieri allo Stadio Granillo e vinto dalla formazione ospite per 1-0. Mentre transitava il corteo di pullman di tifosi della squadra scaligera diretto verso l’aeroporto, scortato dalla polizia, i due, assieme ad una terza persona non identificata, hanno lanciato contro uno dei mezzi una bottiglia di vetro vuota che ha colpito il parafanghi senza arrecare danni. Gli agenti intervenuti hanno immediatamente identificato S.U., denunciato per lancio di oggetti contundenti, e M.A., per favoreggiamento e oltraggio a pubblico ufficiale
mercoledì, maggio 2nd, 2012 | Posted by Boosta Reggina, Belardi: “Si fa dura per i playoff”
Emanuele Belardi, portiere della Reggina, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della partita persa contro il Verona: “Abbiamo perso contro una squadra che sta lottando per la A diretta. Adesso per i play-off si fa dura, ma abbiamo l’obbligo di provarci fino all’ultimo. Devo comunque fare i complimenti alla squadra”.
FONTE: SerieBNews.com
«Juve come quel Verona? Ma dai, è un'altra storia»
L'INTERVENTO. Abbiamo chiesto a uno dei big dell'epoca, un parere sulla frase di Conte
Ciccio Mascetti sorride: «Quello dell'allenatore della Juve è un complimento nei nostri confronti. Ma non vale come paragone. La Juve è la Juve, noi l'Hellas...»
04/05/2012
Messaggio chiaro, con l'eleganza di sempre. «Questa Juve come l'Hellas dello scudetto? Ma no, per favore. Sono due realtà molto distanti, per tanti motivi». Emiliano Mascetti parla poco, ma dice molto. Ha letto il pensiero di Antonio Conte, quel paragone a dir poco forzato sembrato a molti una grossa stonatura. «Dovessimo vincere il campionato la nostra impresa sarebbe da accostare a quella del Verona del 1985», ha detto Conte prima del Lecce, col tricolore quasi in pugno. Ma il punto non è questo, la sostanza è un'altra. Almeno per Verona. «Quello di Conte credo fosse un complimento nei nostri confronti, significa che non siamo stati dimenticati neanche dopo tutto questo tempo. Quell'anno però proprio nessuno ci dava fra i favoriti. Per la Juve è diverso, un marchio così forte devi sempre metterlo fra le prime. Il paragone non ci sta».
Il palco in effetti casca in fretta, anche ad occhio nudo. La Juve è costata più di sessanta milioni di soli cartellini fra Lichtsteiner, Elia, Estigarribia, Giaccherini, Vidal, Vucinic, Padoin, il prestito di Borriello e quello di Caceres con l'obbligo di riscatto ad otto milioni. E l'anno prima? Quindici milioni e mezzo per Bonucci, quattro e mezzo per Storari, quindici per Krasic, dodici per Martinez più i dieci per Pepe e i quindici per Quagliarella fra prestiti onerosi e riscatti. Mascetti ripensa al suo mercato, quello dell'estate dell'84. E sorride. Perchè il Verona seppe vincere con poco. Soprattutto spese quasi niente.
«Con la cessione della metà di Iorio alla Roma e poco altro prendemmo sia Elkjaer che Briegel», racconta Mascetti, che completò quella rosa perfetta con due lire portandosi a casa Turchetta dal Varese, Donà dal Bologna e Fabio Marangon che aveva giocato la stagione prima in C2 con l'Alessandria. Altro che Pirlo e Vucinic. «Volevamo tenere uno fra Iorio e Galderisi - continua Mascetti -, questo era il nostro piano. Su Nanu c'era la Juve, l'intenzione di Boniperti era quella di darlo alla Lazio per avere in cambio Giordano. E alla Juve, con cui c'erano anche buoni rapporti, era difficile dire di no. Per questo credevamo che alla fine sarebbe rimasto Iorio, che era in comproprietà con la Roma. Andammo alle buste, mettemmo una bella cifra ma la Roma ne mise una ancora più alta. Diciamo che lo pagò bene. E noi rimanemmo con Galderisi».
Quei soldi Mascetti e Bagnoli seppero spenderli splendidamente. Non serviva molto d'altronde a quel Verona, che l'anno prima chiuse sesto dietro Juve, Roma, Fiorentina, Inter e Torino, con gli stessi punti di Samp e Milan. Più o meno come il settimo posto della Juve di un anno fa, a 24 punti dal Milan. Forse Conte a questo si riferiva. Chissà, anche se le proporzioni non sarebbero esattamente le stesse. A Mascetti bastarono un paio di puntate in Germania per aggiungere un tassello che all'inizio non doveva essere Briegel. «Volevamo Matthaus, giocava nel Borussia Mönchengladbach. Io e Osvaldo parlammo con lui, ma di mezzo c'erano questioni legate agli sponsor. E la trattativa saltò». Matthaus firmò per il Bayern Monaco, il Verona bussò alla porta di Briegel. «Era uno di quelli che ci piaceva, in questi casi mai puntare su uno solo. È la regola del mercato».
Anche Elkjaer non era l'unico della lista. «Andammo a visionare Fernando Gomes, aveva vinto la Scarpa d'Oro col Porto. Ero indeciso, Bagnoli anche. “Sicuro che segna questo?”, mi chiese Osvaldo. Dopo averne fatti così tanti, temeva potesse fermarsi. Tenevamo d'occhio anche Elkjaer, prima dell'Europeo di Francia mi fece una buona impressione contro l'Olanda. Scegliemmo Preben. E visto come è andata non possiamo certo lamentarci». Nessuno all'epoca dava retta ad Elkjaer e Briegel, così come al Verona. In Italia erano sbarcati i vari Maradona, Rummenigge, Socrates, Junior, Souness, Wilkins e Hateley. Tutti avevano speso più del Verona. Dall'Inter alla Juve, dal Torino al Milan, senza contare i 13 miliardi del Napoli per Maradona. Campionato dimesso, si disse alla fine. Sicuri? Chiedete a Domenico Volpati, uno degli eroi di quell'Hellas, «Basta ricordare le formazioni di Inter, Milan, Napoli, Sampdoria, Inter. L'Udinese aveva Zico ed Edinho, nella Roma c'erano Conti e Falcao. Negli anni Ottanta - ha sempre ricordato Volpati - si è giocato il calcio più bello d'Italia. Un livello così non c'è più stato».
Alessandro De Pietro
«Servono 13 punti per andare dritti in A»
MAURO GIBELLINI
01/05/2012
Una partita fondamentale. E difficilissima. Perché gli avversari sono tosti, perché si gioca in uno stadio incandescente, perché fuori casa l'Hellas, finora, non ha brillato. C'è il rischio di perdere il treno per la A. Con la Reggina bisogna fare risultato... Mancano cinque partite, se vogliamo giocarci la serie A diretta dobbiamo vincerne quattro e pareggiarne una. Fare 13 punti e arrivare a 80. Si va a giocare a Reggio Calabria, il clima sarà infuocato. L'Hellas ne risentirà? Non dobbiamo perdere, almeno pareggiare. Ma nulla ci vieta di vincere. Se i ragazzi risentono di queste cose allora significa che sono scarsi. Io da giocatore mi esaltavo quando avevo il tifo contro, quando mi insultavano, allora sì che davo il meglio di me stesso perché era ancora più bello giocare.
Il Verona però fuori casa fino ad ora non ha brillato. Credo sia solo una questione di approccio mentale, il modo in cui interpretiamo la partita. Basta un pizzico di determinazione in più, come quando andiamo ad aggredire gli avversari in mezzo al campo per metterli in difficoltà. Forse sono un po' stanchi Beh, qualcuno ha tirato parecchio e qualche battuta a vuoto è anche comprensibile. Si tratta solo di recuperare energie mentali e fisiche per queste ultime partite. Ritrovare lo spirito della gara con il Toro. L'abbiamo massacrato e si tratta della squadra più forte del campionato. Noi dobbiamo sempre lottare e combattere per riuscire a vincere.
Un pronostico? Pronostici io non ne faccio mai. I risultati, ripeto, dipendono da noi. Se giochiamo con la giusta carica, così come abbiamo fatto l'anno scorso per lunghissimo tempo, ecco che siamo in grado di battere chiunque in questa categoria. Rimane il rammarico di avere perso qualche punto per strada. E per quel rigore non fischiato contro l'Empoli. Il rigore era stra netto e non si capisce come si possa non fischiare una cosa così francamente perché, tra le altre cose, un arbitro che dà un rigore così negli ultimi minuti acquisisce solo del merito, non demerito. Sembrava una cosa quasi fatta a posta, ma non voglio nemmeno pensarlo e non credo sia andata così. Detto questo, voglio anche dire che di giustificazioni non ne vogliamo perché abbiamo costruito 6, 7 occasioni da gol e non siamo riusciti a segnare. E se avessimo concretizzato non saremmo qui a parlare dell'arbitro.
FONTE: LArena.it
Sandrà: gialloblù di nuovo in campo dopo la Reggina
Postata il 02/05/2012 alle ore 18:52 A riposo precauzionale Ceccarelli, terapie per Maietta e Galli, reduce da una lesione muscolare di lieve entità da valutare ecograficamente
SANDRA' - Seduta pomeridiana per la formazione scaligera nel giorno successivo alla vittoria centrata al "Granillo" con la Reggina.
Mercoledì i gialloblù hanno dato il via alla preparazione in vista del Livorno: lavoro di scarico per gli atleti impiegati con i calabresi, potenza aerobica, partitelle e conclusioni a rete per il resto del gruppo. A riposo precauzionale Ceccarelli, terapie per Maietta e Galli, reduce da una lesione muscolare di lieve entità da valutare ecograficamente.
Ufficio Stampa
Giudice Sportivo, squalificati Ceccarelli e Russo
Postata il 02/05/2012 alle ore 15:45 Dopo la 38a di campionato fermati per un turno il capitano gialloblù (8a sanzione) ed il centrocampista siciliano (4a sanzione)
VERONA – Luca Ceccarelli e Giuseppe Russo non saranno a disposizione di mister Mandorlini per il prossimo impegno di campionato, in programma sabato al “Bentegodi” contro il Livorno.
Il capitano gialloblù ed il centrocampista siciliano hanno rimediato a Reggio Calabria l'8a e la 4a ammonizione stagionale, che gli costerà un turno di squalifica.
Ufficio Stampa
Mercoledì mattina aperitivo gialloblù in Piazza Bra
Postata il 02/05/2012 alle ore 18:15 All’evento organizzato da La Dama Vini presenti Andrea Mandorlini, Sandro Mazzola e Giampietro Magnani. Con l'arrivo del Sindaco Flavio Tosi
VERONA – Sole, serenità ed una Piazza Bra in un gradevole anticipo di estate. Sono questi gli ingredienti per un aperitivo di successo, quello organizzato da La Dama Vini (www.ladamavini.it), cantina di San Vito di Negrar estesa su una superficie di 60 mila metri quadri. Il tutto in una suggestiva cornice, di fronte l'Arena, tra i tavolini del Liston 12. Evento, questo, che vuole fare da apripista per nuovi momenti da vivere nel cuore della città, con i colori gialloblù uniti ai brand dei fornitori e degli sponsor ufficiali del club.
Di fronte ad un buon calice di vino, l’occasione ideale per festeggiare l’ultimo successo dell’Hellas. I presenti si sono intrattenuti con Andrea Mandorlini, Sandro Mazzola e Giampietro Magnani; inevitabile, per il tecnico gialloblù, l’attenzione di tifosi e giornalisti presenti all’evento, con un leit motiv, naturalmente: l’impresa dei suoi ragazzi poche ore prima sullo stretto. “Siamo reduci da una partita combattuta, tirata fino alla fine”, ha commentato l'ex Cluj, “risolta a nostro favore da una bella rete che ci consente ora di guardare avanti con nuova fiducia. Siamo stati bravi nel crederci fino alla fine, dimostrando di essere coriacei e compatti per tutto l’arco dell’incontro”. Con dedica finale, per una vittoria importantissima. “Il pensiero va al nostro presidente, naturalmente. Per noi è una persona fondamentale, perché ci dà forza. A cosa brindo oggi? A quanto di buono fatto finora e a quello che dobbiamo ancora fare”.
Il tintinnio dei calici la fa da padrone, in un'incantevole cornice primaverile e in un clima disteso, all’indomani della vittoria di Reggio Calabria. Tra le autorità presenti, fa capolino anche il Sindaco di Verona, Flavio Tosi. Il tempo di un saluto, un brindisi e qualche stretta di mano, oltre a un in bocca al lupo speciale. Per un Hellas che fa sognare.
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Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] SOLO PAURA PER VACEK... Il giocatore del CHIEVO aveva perso i sensi dopo una pallonata ricevuta contro la ROMA nell'ultima gara di campionato. Ricoverato per accertamenti ora sta bene fortunatamente L'OSSERVATORIO incontra i rappresentanti delle tifoserie... SPARATA DI CONTE: 'Se dovessimo vincere, penso che questo sia uno scudetto paragonabile a quello del Verona, perché non dimentico da dove arriviamo' PREMIER LEAGUE: BALOTELLI litiga con la fidanzata e chiama la polizia... LIGA SPAGNOLA: MESSI in lizza per battere il recordi di MÜLLER, 67 gol in una stagione! OSSERVATORIO: PRIMA STORICA RIUNIONE CON RAPPRESENTANTI DELLE TIFOSERIE
Mercoledì 02 Maggio 2012 - 19:04
ROMA - Si è svolta oggi pomeriggio, presso la Scuola Superiore di Polizia, la riunione dell'Osservatorio allargata per la prima volta nella sua storia a rappresentanze di tifosi: la Fissc e la Federsupporters hanno partecipato in qualità di osservatori esterni con l'obiettivo di aprire una nuova stagione nel percorso di legalità negli stadi. Su proposta dei presidenti delle due federazioni, dopo aver approfondito gli argomenti attraverso la consultazione dei vari Paesi dell'Unione Europea e di 76 dirigenti dei Gruppi Operativi Sicurezza nazionali, sono state varate le prime misure organizzative in materia di introduzione di oggetti proibiti e disciplina dell'esposizione di striscioni in trasferta. È stata, inoltre, concordata l'istituzione sul sito dell'Osservatorio di una sezione dedicata ai tifosi, all'interno della quale saranno disponibili, per ogni stadio, il regolamento d'uso e le informazioni di maggiore interesse. Varato, inoltre, «l'albo nazionale degli striscioni autorizzati», anch'esso disponibile per la consultazione sul sito dell'Osservatorio, all'interno del quale saranno inseriti tutti gli striscioni autorizzati all'inizio della stagione in maniera tale che gli stessi non dovranno essere di nuovo comunicati alle Questure competenti in occasione delle trasferte. Nella stessa riunione, infine, è stato presentato un progetto dal titolo 'Calciosocialè che mira, attraverso lo sport, a riqualificare quartieri con problematiche di disagio.
GERD MÜLLER: "SE MESSI SUPERASSE IL MIO RECORD DI GOL STAGIONALE SAREI ONORATO"
Mercoledì 02 Maggio 2012 - 15:30
Il leggendario giocatore tedesco Gerd Muller ha definito «un onore» la possibilità che l'argentino Lionel Messi superi il suo record di 67 gol in una stagione, ed ha assicurato che i record sono fatti «per essere battuti». «Non si può fermare il tempo. I record ci sono per essere battuti, non possono essere eterni. Ed a me non sembra male in assoluto che sia Messi a strapparmi il record, è un onore», ha spiegato l'attaccante tedesco al 'Mundo Deportivò. Con i suoi due gol al Rayo Vallecano, Messi si è portato già a 65 reti in questa stagione con il Barcellona ed è a solo due reti dal record europeo di Muller, di 67 gol con il Bayern Monaco nella stagione 1972-73.
L'argentino avrà oggi l'opportunità di ottenere un nuovo record nella partita che vedrà il Barca opposto al Malaga, nella terzultima giornata della Liga spagnola. Quindi alla stella argentina resteranno altri due incontri del torneo spagnolo, più la finale della Coppa del Re , che chiuderà la stagione il 25 maggio contro l'Athletic Bilbao, per realizzare l'ennesimo record. Secondo i media argentini, a livello mondiale, comanda la classifica lo scozzese naturalizzato statunitense Archie Stark, autore di 70 gol con lo scomparso Bethlem Steel della Lega calcio statunitense, durante la stagione 1924-25. Stark avrebbe segnato 67 reti in 44 incontri di campionato ed altre tre in due gare di Coppa di Lega.
Il 66enne Muller ha confermato la sua ammirazione per Messi, «un grande giocatore». «Se Messi riesce a segnare 68 gol, io sarò il primo a congratularmi con lui, perchè avrà meritato di arrivare a quella quota», ha aggiunto il bomber. Nonostante le controversie che generano sempre le cifre appartenenti ad altre epoche del calcio, Muller difende il suo record di 67 gol, ottenuti in 55 partite. «Messi è tecnicamente superbo e perfetto con il pallone. È anche un calciatore che non è egoista nonostante in campo sia geniale, ed i suoi gol sono semplicemente sublimi», ha spiegato Muller. L'ex calciatore tedesco ha anche detto che «nella storia del calcio ci sono stati pochi giocatori all'altezza di Messi. Se io sarei capace di segnare ora tanti gol come prima? Preferisco non pensarci. Per me significa molto che il mio record, che dimostra che 40 anni fa c'erano già grandi goleador, sia sopravvissuto 40 anni».
LITE CON LA FICO, BALOTELLI FA CHIAMARE LA POLIZIA
Mercoledì 02 Maggio 2012 - 14:18
MANCHESTER - Una lite furibonda sedata solo dall'intervento della polizia: nuovi guai per Mario Balotelli che, dopo le rivelazioni della scappatella con una ragazza inglese, ha dovuto subire l'ira della sua fidanzata Raffaella Fico. La lite tra i due è scoppiata domenica, non appena Raffaella ha scoperto dalle pagine del domenicale Sun on Sunday dei molteplici tradimenti di Supermario. Che non solo l'ha tradita con la escort Jennifer Thompson, un'ex di Wayne Rooney, ma ha avuto una storia segreta di due anni con Chloe Evans, una bionda e procace commessa di Manchester. Era stata la stessa Chloe ad uscire allo scoperto raccontando al domenicale i dettagli della sua storia con Mario, indugiando sui particolari più pruriginosi. Da qui la comprensibile reazione di Raffaella, che ha spaventato Balotelli fino a spingerlo a chiedere aiuto ai dirigenti del Manchester City. Pochi minuti più tardi una volante della polizia ha raggiunto la villa dell'azzurro in Alderley Edge, nel Cheshire, per accertarsi che la situazione non degenerasse. Alla porta però gli agenti si sono sentiti rispondere che non c'erano particolari problemi e che il litigio era scoppiato per una questione economica. Non è la prima volta - scrive oggi il Sun - che Balotelli deve fronteggiare l'ira della fidanzata esasperata dai comportamenti disinvolti del talento del Manchester City. Nell'intervista al Sun on Sunday Chloe aveva ricordato che all'indomani delle rivelazioni sulla escort Jennifer, Raffaella se n'era andata di casa bloccando la porta d'ingresso. «La villa era un macello, si era portata via tutti i vestiti, le pareti erano imbrattate. Ma Mario non sembrava affatto preoccupato», il ricordo di Chloe.
FONTE: Leggo.it
Juve, Conte: "Se vinciamo, scudetto come Verona '85"
Sul gol di Muntari: "Basta paranoie, è un problema di Allegri" VIDEO Milan-Juventus 1-1: il gol fantasma di Muntari
Antonio Conte, alla vigilia della sfida al Lecce, si toglie qualche sassolino dalla scarpa: "Non mi sembra che noi ci siamo messi davanti a frenare la corsa del Milan. Loro si sono trovati prima di Fiorentina-Juve e di Juve-Inter a + 7. Si sono fermati da soli"
di Luca Pasquaretta
Torino, 1 maggio 2012 - L’unico catenaccio che Antonio Conte conosce lo sfodera in conferenza stampa quando deve dribblare alcune domande scomode. Ieri, alla vigilia della sfida contro il Lecce, la prima di tre finali che mancano alla sua Juve per coronare il sogno scudetto, il tecnico salentino ha evitato accuratamente di rispondere sul futuro di Del Piero, sulla possibilità di vincere un campionato contro Ibrahimovic (cosa che non era mai capitato a nessuno in passato).
Ma quando è stato tirato in ballo il gol fantasma di Muntari, diventato un cult negli ultimi tempi, ha sbottato e si è tolto uno dei tanti sassolini dalle scarpe. “Da questa spirale mi tolgo, perché rischiamo di andare nella paranoia e nell'ossessione, quindi problemi suoi, assolutamente – ha sottolineato a muso duro - Detto questo, a me hanno insegnato sempre a parlare dopo aver vinto. Nel momento in cui il campionato sarà concluso, al di là della vittoria o della sconfitta, vi darà qualche chicca. Una ve la posso anticipare: si parla tanto del confronto diretto, ma dopo noi siamo arrivati a giocare due partite a meno sette dal Milan. Se l'è dimenticato qualcuno? Non mi sembra che noi ci siamo messi davanti a frenare la corsa del Milan. Aspetto la fine del campionato. Loro si sono trovati prima di Fiorentina-Juve e di Juve-Inter a + 7. Si sono fermati da soli. Quindi, che si facciano delle considerazioni opportune e obiettive”.
Come quelle sulla sua Juve, ad un passo dal sogno. Conte predica prudenza: “Cesena e Novara insegnano, non possiamo abbassare la guardia. Noi lottiamo per qualcosa di bello, di magico, loro per la salvezza. E quindi sarà sicuramente un bel confronto, tra due squadre che hanno comunque delle grandissime motivazioni”. E ancora: “Dobbiamo rimanere concentrati su noi stessi. Abbiamo già qualcosa di straordinario in mano che è la card della Champions, abbiamo la finale di Coppa Italia e in più siamo in corsa per coronare un sogno”.
Per rendere l’idea Conte ha voluto fare un parallelismo con il passato: “Se dovessimo vincere, penso che questo sia uno scudetto paragonabile a quello del Verona, perché non dimentico da dove arriviamo”. Su futuro di Del Piero e sul riscatto di Borriello ha voluto glissare: “Pensiamo al presente”. Capitolo formazione. Conte dovrebbe confermare il 3-5-2. Rispetto alla trasferta di Novara, De Ceglie potrebbe partire dall’inizio al posto di Giaccherini. Vucinic confermato in attacco. Per l’altra maglia ballottaggio fra Borriello e Quagliarella. Solo panchina per Pinturicchio, osannato a Vinovo dai tifosi che chiedono il rinnovo alla società. “Alla Juve Del Piero non è importante, è l’unica cosa che conta”. Questo lo striscione presente davanti all’ingresso del centro sportivo, che parafrasava una storica frase del presidentissimo Boniperti. Tranne clamorosi colpi di scena, il 20 maggio per il capitano sarà l’ultima recita in bianconero dopo 19 anni di onorata militanza.
FONTE: Quotidiano.net
CONTE: "LA MIA JUVE COME IL VERONA"
L'allenatore bianconero: "Vicini a impresa incredibile. Il gol di Muntari? Dopo la gara con il Milan abbiamo giocato per due volte a -7"
"Allegri continua a dire che la differenza tra Juve e Milan è solo il gol negato a Muntari? Da questa spirale mi tolgo, rischiamo la paranoia, sono problemi suoi". Continua il botta e risposta a distanza tra Massimiliano Allegri e Antonio Conte. Il tecnico della Juve risponde al collega rossonero, secondo cui la differenza in classifica tra le due squadre sta tutta nel gol non convalidato a Muntari nello scontro diretto al Meazza. "Parlerò a campionato concluso, che si vinca o no - spiega Conte -. Dopo il confronto diretto, noi abbiamo giocato due partite a -7, qualcuno l'ha dimenticato. Non li abbiamo fermati noi, si sono fermati loro. E' la prima chicca che vi regalo, a fine campionato dirò la mia".
"Se dovessimo vincere il campionato - continua Conte - penso che il nostro potrebbe essere paragonato allo scudetto del Verona (stagione 1984-85, ndr) perché non dimentichiamo da dove arriviamo". In caso di vittoria contro il Lecce e di contemporanea sconfitta del Milan contro l'Atalanta il titolo potrebbe arrivare già mercoledì sera. Conte però predica prudenza: "Lecce ultimo ostacolo? No, perché le partite di Cesena e Novara insegnano, abbiamo incontrato due squadre con grandissime motivazioni per fare risultato - conclude l'allenatore della Juve -. Il Lecce ha l'obiettivo salvezza, noi inseguiamo qualcosa di importante e magico, sarà un bel confronto".
FONTE: Mediaset.it
ALTRE NOTIZIE Chievo, report medico su Vacek
02.05.2012 19.34 di Claudio Colla
Fonte: www.chievoverona.it
Nell'àmbito della nota ufficiale che ha comunicato l'odierna sospensione degli allenamenti per i giocatori del Chievo Verona, a salvezza matematicamente raggiunta dopo lo 0-0 interno conseguito ieri contro la Roma, la società ha fornito anche aggiornamenti sulle condizioni del mediano gialloblù Kamil Vacek:
"Buone notizie per quanto riguarda Kamil Vacek, sostituito per la pallonata al volto ricevuta ieri sera durante la partita con la Roma. I controlli effettuati in ospedale hanno escluso danni rilevanti; il ragazzo ha passato la notte a casa, e oggi sta meglio".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.