L'HELLAS VERONA esonera GIANNINI ed ingaggia MANDORLINI! Ci risiamo: SPERANZA e PAZIENZA saranno più che mai indispensabili alla piazza gialloblù per i mesi a venire...
...E così in un battibaleno via GIANNINI ecco MANDORLINI!
Certo che, dopo la sconfitta dell'Arechi, l'atmosfera in casa HELLAS s'era fatta davvero insostenibile con il Principe che a fine gara ammetteva preoccupazione... Del resto la gara contro la SALERNITANA è stata forse la peggiore di una serie di match mai brillanti: alla 'solita' mancanza di gioco, idee e mentalità di squadra s'era aggiunta un'incredibile serie di errori di tecnica di base che calciatori professionisti (checchè ne dica il buon MARANGON) non potevano fare! Segno di scarsa serenità di fondo o di qualcosa di più? Forse qualcuno ha giocato 'contro' GIANNINI (come l'ormai ex tecnico dell'HELLAS rivela tra le righe a poche ore dall'esonero)? Non lo sapremo mai... Come probabilmente mai sapremo il motivo per cui il tecnico romano si sia costruito in riva all'Adige una sorta di GALLIPOLI2 allontanando POI DI GENNARO e lasciando ai margini (volendo usare un eufemismo) protagonisti importanti quali CANGI ed ESPOSITO...
E ora tutto risolto? VERONA di colpo protagonista del campionato a partire dalla trasferta a Ferrara? Magari... Quando si arriva all'esonero di un allenatore, a prescindere dalle sue colpe (vere o presunte), significa che non si vedono altre vie percorribili per dare la classica 'scossa' all'ambiente... Insomma: una sorta di carta della disperazione!
Non potendo licenziare chi va in campo (per ovvi motivi) ci si rifà su quelli che a più stretto contatto con loro lavorano ma non è detto che questa mossa, usata e a volte pure abusata nel calcio italiano, sia efficace e ottenga i risultati sperati (chi non ricorda il tragicomico passaggio COLOMBA-PELLEGRINI, PELLEGRINI-SARRI, SARRI-PELLEGRINI nella terribile stagione 2007-2008?)...
Tutto ciò premesso ritengo che l'esonero del Principe fosse ormai inevitabile, non tanto e non solo per gl'impietosi numeri forniti dalla sua squadra ma più che altro perchè, osservando ad esempio la sconcertante partita persa a Salerno, non poteva non apparire evidente come l'11 scaligero osse in totale confusione, in balia di sè stessa, quasi... Sconfitta ancor prima di entrare in campo!
E poi quegli errori tecnici, quei clamorosi svarioni tattici (che hanno provocato il primo gol e, non fosse stato per San RAFAEL, potevano provocare un passivo ben più pesante del 'fuorviante' 2 a 1 finale per i padroni di casa). Un grosso in bocca al lupo vada a mister MANDORLINI, sicuramente capace (ma anche GIANNINI si presentava con buone credenziali), con un presente certamente glorioso (in Serie A romena, col CLUJI, ha vinto praticamente tutto quello che c'era da vincere nel torneo nazionale) e dal passato interessante (buon centrocampista quando giocava e discreto allenatore anche in Serie A) ma Verona ed il Bentegodi al momento, rappresenterebbero una bella gatta da pelare per qualsiasi tecnico!
Ci risiamo: SPERANZA e PAZIENZA saranno più che mai indispensabili alla piazza gialloblù per i mesi a venire...
-->Sintesi di Salernitana 2-1 Verona
[DICONO]
L'ex tecnico scaligero GIANNINI commenta amaro l'esonero: «Sono amareggiato. Ma capisco la decisione della società. Mi dispiace tantissimo, perchè pensavo veramente di poter fare grandi cose a Verona. Sono cose che succedono nel calcio. Non ci sono i risultati paga l'allenatore. Siamo partiti “lunghi” con il mercato. Stavo facendo due calcoli a mente fredda. Quindici giocatori nuovi, cinque non hanno fatto la preparazione con noi. Abbiamo carburato con fatica. Poi quando ho trovato un po' di equilibrio, siamo stati massacrati dagli infortuni, dalle squalifiche e dagli episodi negativi. Detto questo è giusto ammettere anche che probabilmente la squadra ha dei limiti. E che anch'io avrò sbagliato. Per carità. Questo lo metto nel conto. Sono uno che nello spogliatoio dice le cose in faccia, dirette, senza giri di parole. Magari non tutti hanno apprezzato...».
Il suo rammarico più grande? «Non aver fatto felice il presidente Martinelli. Lui è una persona straordinaria. Mi dispiace soprattutto per lui. Dico davvero» (TuttoLegaPro.com)
Il presidente MARTINELLI introduce il nuovo tecnico MANDORLINI ed il signor PARENTELA «La nostra scelta è stata ponderata, abbiamo visto in lui la persona più adatta per proseguire da questa fase in avanti. Non è stato facile concludere la trattativa, il mister vanta esperienza di un certo livello. Ribadisco la nostra soddisfazione per aver portato a Verona il tecnico. Qui c'è anche il Sig. Alberto Parentela, ha dimostrato l'interesse ad entrare in società affiancandomi. E' appassionato come me, per questo prende parte all'appuntamento. L'anno scorso abbiamo sfiorato la cadetteria, ci tengo a chiarire che il progetto è ancora attuale. Ho sempre dato disponibilità economica e fisica, non so cos'altro possa servire. Dal mio arrivo ho sempre tenute aperte le porte agli imprenditori locali. Dopo Alessandria sembrava la svolta, invece siamo caduti nuovamente. Dai play-off distiamo sette punti, guardo ancora avanti. Io ci credo ancora, le possibilità esistono» (HellasVerona.it)
Le prime parole di MANDORLINI, nuovo conducador dell'HELLAS «Sono contento, non fare la Champions League ha significato essere pronti per Verona. Sono orgoglioso di ciò, la piazza è importantissima, conosciamo la difficoltà. Ci sono dieci giorni a disposizione, le parole le porta via il vento. Servono fatti, mi auguro di essere la persona giusta. Molti amici mi hanno chiamato perchè mi attende un'avventura prestigiosa, questo è l'unico club che avrei preso in considerazione. Mio figlio ha militato nel settore giovanile scaligero per diversi anni, la realtà la conoscevo già. La continuità è importante, ma ritengo l'abbiate sentito molte volte. Devo rendermi subito conto delle qualità e delle caratteristiche dei giocatori, negli ultimi dieci anni ho schierato il 4-3-3 ma vanno effettuate le adeguate valutazioni. Sfruttiamo il tempo a disposizione per conoscerci. I punti di distacco dalle prime posizioni sono molti, bisogna fare in fretta. Quella attuale non è una bella situazione, prendiamone atto e lavoriamo per uscirne» (HellasVerona.it)
Il diesse GIBELLINI difende GIANNINI e si propone di inserire qualche innesto a Gennaio in caso di necessità ma... 'Niente rivoluzioni' (questa l'ho già sentita da qualche parte...): «A parziale scusante di Giannini permettetemi di ricordare che la rosa è stata completata solo negli ultimi giorni di mercato, diversi giocatori sono arrivati in condizioni psico-fisiche non ancora ottimali. Oggi l'imperativo è rendersi conto di cosa si ha in casa. In base a quello, ed alle indicazioni fornite dal mister, si adotterà una determinata posizione. Non penso ad una rivoluzione, ma a cose mirate e puntuali per gennaio» (HellasVerona.it)
GIOCO PRONOSTICI:
Squadra scandalosa e gioco inesistente, parliamo di anima? Meglio lasciar perdere va...
Vittoria amara per me oggi, al secondo posto BRIDGET che 'ruba' ad ARK il punticino che le serviva per agganciarlo in classifica generale.
Sfigadoni BRUNI, GEDE, MARTINO e POSE che però riesce a mantenere la piazza d'onore nella classifica che conta.
Postate qui la prossima tenendo presente che VERONA-SORRENTO di Domenica prossima non verrà considerata nei punteggi in quanto la gara è stata rimandata al 1° Dicembre causa concomitanza al Bentegodi con il test match per l'ITALIA del rugby...
RECORD DI STAGIONE
Punteggio massimo in una giocata: Bridget, Bruni, Pose (9)
Max. numero di pronostici azzeccati: Ark, Bridget, Mister Loyal (7)
Max. numero di risultati azzeccati: Pose (4)
Punteggio minimo in una giocata: Ark, Bruni, Sandro (0)
ALBO D'ORO CAMPIONI
2009/2010 Martino
2008/2009 RobRoy
2007/2008 L. Bruni F.C.
2006/2007 Ark (Ex-Alberto)
2005/2006 Ark (Ex-Alberto)
2004/2005 Ark (Ex-Alberto)
2003/2004 Ark (Ex-Alberto)
[ALTRE NEWS IN ALLEGATO] SCONTRI FRA TIFOSI IN SALERNITANA-VERONA: Secondo una ricostruzione della polizia, alcuni tifosi veronesi, appena arrivati davanti allo Stadio Arechi hanno iniziato a lanciare pietre contro i salernitani. Distrutte anche diverse automobili. Da parte della polizia sono state messe in atto diverse cariche di alleggerimento e lanci di lacrimogeni. Diversi i contusi, sia tra i tifosi che tra gli agenti (Repubblica.it) 12^ GIORNATA DI LEGA PRO: Il punto... DOPO SALERNO Due turni di squalifica a FERRARI ed uno a SCAGLIA...
Driscoll Middle School Trick Play
Daily Zap: November 7th
[IN BREVE A PIÉ PAGINA] VOLLEY VERONA: MARMI LANZA rimonta e vittoria! TENNIS FED CUP: PENNETTA decisiva è 3 a 1 sulle statunitensi. CALCIO INGLESE: BALOTELLI doppietta ed espulsione. Edgar DAVIDS rompe col CRYSTAL PALACE... SERIE A: Il GENOA esonera GASPERINI, ecco BALLARDINI! FOOTBALL AMERICANO: Trick di un giovane quarter back che, prima di andare in touch down, passeggia liberamente nella linea difesa avversaria. NBA: LAKERS alla settima vittoria consecutiva! KNICKS battuti dai 76ERS fra le mura amiche, quinta sconfitta per i RAPTORS di BARGNANI... LIGA SPAGNOLA: Il REAL dello Special One la spunta nel derby contro l'ATLETICO. MOTOGP: Finalmente ROSSI su DUCATI! ROBY BAGGIO fuoriclasse del calcio e della pace!
[RASSEGNA STAMPA]
ALTRE NEWS Hellas Verona, l'ex allenatore Giannini: "Sono amareggiato"
08.11.2010 19:25 di Redazione TuttoLegaPro.com
Fonte: TGGialloblu.it
Ecco cosa ha dichiarato l'ex allenatore del Verona, Giuseppe Giannini, raggiunto in esclusiva telefonicamente da Tggialloblu.it dopo la notizia dell'esonero.
Mister Giannini, qual è la prima sensazione? “Sono amareggiato. Ma capisco la decisione della società. Mi dispiace tantissimo, perchè pensavo veramente di poter fare grandi cose a Verona. Sono cose che succedono nel calcio. Non ci sono i risultati paga l'allenatore”.
Cosa non è andato? “Siamo partiti “lunghi” con il mercato. Stavo facendo due calcoli a mente fredda. Quindici giocatori nuovi, cinque non hanno fatto la preparazione con noi. Abbiamo carburato con fatica. Poi quando ho trovato un po' di equilibrio, siamo stati massacrati dagli infortuni, dalle squalifiche e dagli episodi negativi. Detto questo è giusto ammettere anche che probabilmente la squadra ha dei limiti. E che anch'io avrò sbagliato. Per carità. Questo lo metto nel conto. Sono uno che nello spogliatoio dice le cose in faccia, dirette, senza giri di parole. Magari non tutti hanno apprezzato...”.
Ad esempio ieri: perchè quella formazione? “Perchè pensavo che quell'assetto fosse l'ideale per giocare contro il 4-3-3 della Salernitana. Metto due ali, cerco di mettere gli attaccanti a fare l'uno contro uno, speravo di poter vedere qualcosa dopo una settimana d'allenamenti. Non è andata bene”.
E' sembrata una squadra scarica... “Di certo non abbiamo fatto belle figure nelle ultime partite. Però io spero che adesso questo gruppo possa risollevarsi con un nuovo tecnico e nuove motivazioni”.
Il suo rammarico più grande? “Non aver fatto felice il presidente Martinelli. Lui è una persona straordinaria. Mi dispiace soprattutto per lui. Dico davvero”.
LEGA PRO TuttoHellas: Corini e Serena per la panchina del Verona
Più defilato Campilongo: "Sinora nessuna chiamata".
08.11.2010 19.19 di Matteo Bursi
Fonte: Tuttohellasverona.it
La dirigenza del Verona sta lavorando alacremente per scegliere il sostituto di Giuseppe Giannini sulla panchina gialloblu. Le scelte della società sembrerebbero orientate su uno tra Eugenio Corini e Michele Serena. Più defilata invece l'ipotesi Campilongo. L'ex tecnico dell'Empoli - ha rivelato in esclusiva alla redazione di Tuttohellasverona.it - di non essere stato contattato sinora dalla dirigenza dell'Hellas: "Non ho mai avuto nessuna chiamata da Verona e mi giunge nuova questa notizia. Se mi dovessero chiamare sono aperto a qualsiasi situazione e capire il loro progetto".
EDITORIALE TLP
VISTO da GUFFANTI": Il punto sulla giornata in 1^ Divisione Riccardo Guffanti, Direttore Sportivo professionista, iscritto all´albo speciale dei Direttori Sportivi della F.I.G.C. e per diversi anni dirigente in club di Lega Pro è oggi Osservatore e Collaboratore dell´Udinese Calcio.
08.11.2010 12:40 di Riccardo Guffanti
AAA Cercasi un nuovo "Novara" ... Dopo 12 giornate sia nel girone A che nel girone B non si trova quella o quelle squadre da passo differente rispetto al gruppo, a meno che nel posticipo di stasera tra Lucchese e Nocerina del girone B, la squadra campana raccolga bottino pieno e allora si potrebbe parlare di squadra leader.
Questa appena passata è stata la settimana delle penalizzazioni, ma nessuna delle cinque squadre in Prima Divisione ha perso, quindi nessuno strascico ma una classifica per loro ridimensionata in parte e non stravolta nelle posizioni.
In testa nel girone A rimane il Sorrento che non va oltre al pareggio casalingo con il Pavia, grazie anche ai due punti tolti alla Salernitana che con la vittoria di ieri avrebbe raggiunto la squadra allenata da Simonelli, ma anche grazie alla prova dei pavesi e del proprio portiere Facchin che hanno fermato l'attacco più prolifico del girone e il suo capocannoniere, Paulinho.
Se la Salernitana ha reagito con una vittoria alle decisioni della giustizia sportiva non è così per il Verona che con quella di Salerno arriva alla quinta sconfitta stagionale. Per l'ennesima settimana si parlerà di mister Giannini a rischio esonero, ma per ora il dato più allarmante è che la squadra scaligera si trova a un passo dalla zona play out. Stesso discorso vale anche per la Cremonese che ha cambiato il mister, ma incappa in una sconfitta sul campo del Como e allunga il lavoro di rilancio e il fatto di poter venire fuori da questa situazione da parte dell'allenatore Leonardo Acori.
Davanti hanno faticato tutte, visto le prove delle ultime domeniche una su tutte, la Reggiana di Mangone, che ha perso con un Ravenna che ha presentato il nuovo arrivo, il bomber di razza Vincenzo Chianese, ma ha contribuito al risultato la stessa squadra emiliana con un pò di nervosismo di troppo; quindi una domenica che non fa fare passi importanti in avanti per le squadre di testa ma che fa accorciare la classifica in basso, eccezione fatta per Paganese che rimane ultima per l'ottava sconfitta rimediata sul campo di un Lumezzane che zitto zitto si riavvicina in zona playoff, e per il Monza che per bocca dei suoi dirigenti sostiene di essere in procinto di trovare l'allenatore e di avere una squadra che può raggiungere i playoff ma che invece con la sconfitta di ieri (la sesta) naviga in fondo alla classifica.
Giornata fotocopia anche per il girone B, (ovviamente, come già detto, in attesa della gara della Nocerina di stasera). Delle squadre di testa nessuna riesce a vincere: il Benevento che pareggia in trasferta, il Cosenza e il Lanciano che impattano il big match di giornata. Ma non si può parlare di giornata negativa per loro, lo si può invece fortemente sostenere per il Taranto che perde in casa con un Foligno ben organizzato e che sopratutto correva maggiormente rispetto ai lenti pugliesi. A questo punto credo che l'avventura di mister Brucato sia al termine per ciò che la stampa locale sosteneva a fine gara.
Ma la domenica negativa lo è stata anche per l'Atletico Roma che incappa (nell'anticipo di sabato) nella sua seconda sconfitta stagionale, tra le proprie mura ad opera dell'Andria. Ci può stare, ma la mia riflessione è che una squadra come la romana formata da giocatori importanti, considerata dagli addetti ai lavori fuori concorso, diventa una super, se in fretta comprendono la categoria e le sue differenze rispetto alla serie B e alla serie A, dove molti di loro hanno giocato.
Turno da dimenticare per il Gela che è alla quinta sconfitta ( 2 a 0 per il Siracusa ), ma mantiene ravvicinate le distanze in classifica, pur non riuscendo io a comprendere cosa sia successo ai siciliani per vedere una squadra che aveva sorpreso positivamente tutti, fare ultimamente delle prestazioni come quella di ieri , e per il "frizzante" Viareggio di inizio stagione di mister Scienza, che perde a Cava dei Tirreni con una Cavese che se non avesse la penalizzazione dei 5 punti sarebbe ora a ridosso delle prime; contento anche Zeman che va a vincere su un campo difficile come quello di Pisa, ma il tecnico Boemo sa che la principale difficoltà sarà quella di fare capire ai suoi bravi giovani che per maturare serve ora dare continuità ai risultati. Una bella sfida, ma Zeman e la società rossonera la possono vincere perchè considero molti dei suoi giovani veramente bravi e promettenti.
E' stata anche la settimana dove il governo della Lega Pro ha dichiarato di voler proporre un progetto di riforma dei campionati che vede una riduzione graduale del numero di squadre nei prossimi tre anni con la realizzazione di un unico campionato a tre gironi (per la stagione 2014/15). Secondo il mio pensiero, la priorità è quella che le differenti leghe si possano maggiormente trovare e discutere per un progetto concordato che aiuti il calcio Italiano a ritrovare le risorse economiche e tecniche che gli spettano per importanza sociale e politica che ricopre. Pur condividendo l'idea del presidente Macalli, credo che a oggi vi siano ancora attriti di vedute e di rapporti tra le varie leghe che frenano il processo di rinnovamento.
Un'ultima nota: mercoledì a Salò si raduna la Nazionale di Lega per la gara con il Belgio, assieme vengono selezionati giocatori giovani di Lega Pro, mischiati tra Prima Divisione e Seconda. Secondo me non vi è un equilibrio tecnico e spesso vedo che tra i convocati vi sono giocatori che nei loro club non giocano, allora mi chiedo se ciò avviene perchè le società propongono e mandano quelli che vogliono o vi è una reale osservazione e selezione?
Anche per questa settimana per la Seconda Divisione vi rimando a domani, martedì 9 novembre, perchè gli si possa dare una giusta e doverosa attenzione essendo tanti i lettori che lo hanno richiesto.
FONTE: TuttoLegaPro.com
LEGA PRO
ESCLUSIVA TMW - Verona, spunta il nome di Corini In pole per la panchina a sorpresa l'ex regista del Chievo
08.11.2010 15.13 di Matteo Bursi
Fonte: Raffaella Bon
Appreso dell'esonero del tecnico dell'Hellas Verona Giuseppe Giannini, negli ultimi istanti sta uscendo un nome a sorpresa per raccogliere l'eredità del tecnico romano - accanto a quello di Serena, Vavassori e Galderisi - ecco Eugenio Corini.
Il diretto interessato - che durante l'estate iniziò la stagione a Portogruaro, salvo poi lasciare il club assieme al ds Giuseppe Magalini, così commenta ai nostri microfoni: "In questo momento preferisco non fare nessun commento, sono allenatore e voglio inziare presto ad allenare". Più defilato al momento sarebbe Paolo Vanoli, che a Tuttomercatoweb confida: "Mi piacerebbe allenare il Verona - ha affermato l'ex terzino di Fiorentina e Parma - ma per ora non ho avuto nessun contatto".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SUPER SALERNITANA, IL VERONA VA KO
Categoria: Calcio
Data: 07/11/2010 Fava e Litteri su rigore regalano i tre punti ai granata, a nulla vale la rete di Esposito nel finale. Giannini rischia l’esonero. Scontri tra le tifoserie: quattro fermi e un paio di feriti tra tifosi e forze dell’ordine.
Salernitana-H.Verona 2-1
SALERNITANA (4-3-3): Polito 6; Balestri 6, Accursi 6,5 (46’ pt Altobello 6,5), Murolo 6,5, Legittimo 6,5; Carcuro 6,5, Carrus 7 (37’st Tricarico sv), Szatmari 6; Ragusa 7, Fava 7, Merino 6,5 (14’st Litteri 6,5). A disp: Iuliano, E. Pepe, Franco, Falzerano. All: Breda 6,5.
HELLAS VERONA (4-4-2): Rafael 6; Ceccarelli 5, Abbate 5 (1’st Cangi 5), Vergini 5,5, Scaglia 4; Vriz 5,5, Esposito 6,5, Halfredsson 6 (17’st Viviani 5,5), Le Noci 5; Ferrari 3,5, Pichlmann 4,5 (24’st Selva 5). A disp: Caroppo, Anderson, Garzon, Malomo. All: Giannini 5.
Arbitro: Di Paolo di Avezzano 6 (Romei/Pedrini)
RETI: 11’pt Fava, 27’st rig. Litteri (S) 48’ st Esposito (V)
NOTE - Ammoniti: Merino, Murolo (S), Ceccarelli, Scaglia, Cangi, Viviani (V). Espulsi: Scaglia (V) al 25’st per doppia ammonizione, Ferrari (V) al 34’st per condotta violenta ai danni di un avversario. Angoli: 2-3. Recuperi: 4’pt; 6’ pt. Spettatori: 6200 circa, per un incasso di € 50.000,00
Vince e convince la Salernitana contro il Verona: la formazione di Breda balza al secondo posto in classifica e si riscatta dopo le ultime due giornate negative. Di contro, il Verona, è sempre più in crisi nera e Giannini rischia l’esonero: Vavassori, Corini o Vanoli potrebbero sostituirlo.
GLI SCONTRI - Quattro per il momento i fermi, due per parte: diversi invece i contusi e i feriti. Questo un primo bilancio del pomeriggio di guerriglia all’Arechi, dove tutto è cominciato con un lancio di lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine che sono giunti addirittura sul terreno di gioco, costringendo il direttore di gara a sospendere la gara per due minuti.
Intanto il putiferio incombeva fuori dallo stadio, nel piazzale antistante la tribuna e la curva nord, adibita al settore ospiti: risse con mazze e bastoni di legno, lancio di oggetti contundenti e di pietre. Poi la furia si è scaraventata contro le auto in sosta dinnanzi la tribuna, molte delle quali pesantemente danneggiate.
La dinamica è ancora incerta ma parte che tutto sia cominciato prima dell’inizio della gara, quando tifosi della Salernitana e del Verona sono venuti a contatto al momento dell’arrivo di questi ultimi. A quel punto sono cominciati gli scontri e si è registrato il pronto intervento della polizia, che ha caricato entrambe le frange, fermando quattro persone come indicato in precedenza. Un paio di feriti, pare non gravi, tra tifosi e forza dell’ordine.
LA PARTITA - Alle prese con numerose assenze, Breda lancia Carrus dal primo minuto e ritrova anche Dino Fava. I granata partono subito forte, sospinti dal pubblico dell’Arechi: al quarto minuto un ispiratissimo Merino serve in profondità Ragusa, che salta il portiere ma si allarga troppo e la sua conclusione termina alta. La gara viene, però, sospesa per qualche minuto per la presenza sul campo di lacrimogeni sparati dalla polizia, all’esterno dello stadio, per il verificarsi di qualche scaramuccia tra le tifoserie. Alla ripresa del gioco, però, i padroni di casa passano: minuto undici, cross dalla destra di Carrus e splendida torsione di Fava che batte Rafael per l’1-0. La Salernitana spinge sull’acceleratore e il Verone appare intontito. Ci prova Merino al 16’ su suggerimento di Szatmari dal limite dell’area, ma l’estremo ospite è attento.
34’ Ragusa si beve Ceccarelli sulla destra, entra in area e calcia di punta, Rafael respinge. Tre minuti più tardi Polito lancia lungo per Ragusa, che in contropiede brucia Ceccarelli e serve Merino a centro area, ma Rafael in uscita disperata riesce a respingere la sua conclusione in angolo.
Brividi per la Salernitana al 40’, proprio quando comincia a piovere, con Le Noci che entra in area dalla sinistra e mette al centro per Ferrari, che calcia debolmente addosso a Polito. I granata, prima della fine del primo tempo, sono costretti a sostituire Accursi (infortunio muscolare) con Altobello, mentre nei veneti Cangi subentra ad Abbate dal primo minuto di una ripresa in cui i granata si rendono pericolosi al 7’ con un colpo di testa di Ragusa su calcio di punizione battuto da Merino, ma la palla viene bloccata da Rafael. Il peruviano, claudicante, lascia il posto a Litteri al quarto d’ora e si fa male anche Halfredsson, nel Verona, con l’entrata al suo posto del baby Viviani. I granata si fanno vedere in avanti al 20’, con il diagonale che termina di poco al lato di Litteri, ben servito da Carcuro, autore di un a buona azione personale per vie centrali. Quattro minuti più tardi la Salernitana va in rete, ma il direttore di gara annulla per fuorigioco: sul calcio di punizione calciato da Carrus, infatti, la deviazione di Fava sotto porta avviene in off side. E’ solo il prologo del raddoppio, che arriva al 27’: Ragusa semina Cangi sulla destra e serve Litteri a centro area, atterrato da Scaglia. Di Paolo estrae il secondo giallo al terzino gialloblù e concede il penalty, trasformato con precisione dallo stesso attaccante ex Vicenza. Il Verona, in dieci uomini, è stordito e Giannini deve ringraziare il suo portiere per il grosso intervento plastico sul destro a giro di Ragusa (29’), se non arriva immediatamente il tris dei padroni di casa,che restano addirittura in nove a dieci minuti dal termine per il rosso diretto rifilato dall’arbitro a Ferrari, reo di aver rifilato un calcione ad Altobello con il pallone lontano. Breda, si cautela ulteriormente inserendo Tricarico per l’esausto Carrus (37’), autore di una prova molto convincente, nonostante le condizioni fisiche precarie. Finisce con un po’ d’ansia per il pubblico granata, che nel recupero assiste al gran bolide dalla distanza di Esposito che accorcia le distanze, ma i granata riescono a portare a termine la gara e a conquistare una vittoria importantissima.
SALA STAMPA – E’ senza dubbio il terminale offensivo da cui la Salernitana non può prescindere: la sua assenza si è fatta sentire nei tre incontri in cui è stato costretto ai box, senza nulla togliere al grande spirito di sacrificio di Litteri. Ora, però, Dino Fava è tornato e si è presentato subito con un bel gol. “Abbiamo conquistato tre punti importanti in un momento fondamentale – ha detto a fine gara – Personalmente sono molto contento per la prestazione di oggi, perché era importante riprendere al meglio dopo l’infortunio e farlo con un gol è il massimo. Carrus? Il suo arrivo ha dato certamente maggiore qualità alla nostra manovra. Io lo conosco dai tempi di Bologna, dove abbiamo giocato assieme: è un giocatore che sa far girare la palla che serve a chiunque. Ora guardiamo avanti e continuiamo a lavorare per riprenderci il primato. Eravamo al corrente della penalità ma adesso dobbiamo pensare a noi e cercare di vincere sempre: deve essere questo il nostro unico obiettivo”.
Anche mister Roberto Breda è raggiante e si presenta sorridente all’appuntamento con la stampa. “Per come abbiamo affrontato la gara di oggi – ha detto il tecnico – credo che tutti abbiano avuto la certezza che questo è un gruppo fortissimo, perché nonostante l’emergenza i ragazzi si sono fatti trovare tutti pronti e devo elogiarli: significa che siamo una squadra versatile”. Tra tutti, spicca la prestazione positiva di Davide Carrus, reduce da un periodo di assenza dai campi ma che ha mostrato di essere elemento di categorie superiori. Breda è d’accordo: “L’esordio di Carrus è positivo, il suo innesto ci permette di studiare più soluzioni tattiche, essendo un elemento di grande valore che ci darà una mano”. Nota stonata, per Breda, il gol subito nel finale: “Se devo trovare una pecca nella nostra prestazione, dico che nel finale abbiamo mollato un po’ la presa , siamo stati troppo superficiali e abbiamo rischiato di rovinare tutto subendo un gol di cui, francamente, sono scontento. Ora dobbiamo solo continuare così, perché sono convinto che ci toglieremo grosse soddisfazioni. I punti di penalizzazione? E’ vero, fanno parte del nostro campionato, li abbiamo, ma dobbiamo essere bravi a regolarci di conseguenza”.
Esterna con pacatezza la sua delusione, d’altro canto, Giuseppe Giannini: “Sono arrabbiato per la sconfitta di oggi – ha detto il tecnico del Verona – eravamo nervosi ed abbiamo sbagliato molte cose inusuali per una squadra tecnica come la nostra. E’ un momento particolare per noi, che ci ha condizionato psicologicamente contro una buona Salernitana, che però non ci ha schiacciati del tutto nella nostra area di rigore: la partita è stata aperta ma loro erano ben organizzati e sfruttavano al massimo le ripartenze. Tuttavia abbiamo avuto le nostre occasioni per acciuffare l’1-1 ma non ci siamo riusciti, e allora vuol dire che la sconfitta è meritata. L’arbitraggio? Forse è stato un po’ condizionato dalle lamentele della Salernitana in settimana. C’era un rigore su Ferrari nel primo tempo, il rigore per la Salernitana non mi sembrava così netto ed altri episodi, come qualche ammonizione non data ai granata, mi hanno lasciato perplesso: dal canto nostro, non riceviamo un penalty da un anno e mezzo: certo, non è per questo che abbiamo perso, la responsabilità è mia che ho azzardato un modulo molto offensivo. Del resto, dovevamo venire all’Arechi per giocarcela e provare a vincere. Magari, se avessi inserito un centrocampista in più, invece che giocare con tre punte e mezza, e se la squadra fosse stata un pizzico più attenta, avremmo raccolto di più”.
Autore: Alfonso Maria Avagliano
FONTE: IlMediano.it
Martedì 09 Novembre 2010 Domenica niente Hellas-Sorrento, si recupera mercoledì 1 dicembre
VERONA - L’esonero di Giuseppe Giannini coincide con la sosta che l’Hellas osserverà domenica. La gara interna con la capolista Sorrento (che ha 10 punti in più dei gialloblù, 23 a 13) infatti è stata posticipata a mercoledì primo dicembre (inizio alle 17) a causa del test match della Nazionale di rugby di sabato al Bentegodi contro l’Argentina. Una sosta che in casa del Verona hanno «benedetto» vista la crisi pesantissima in cui è caduta la squadra scaligera.
L’Hellas tornerà in campo, dunque, tra 12 giorni, ovvero domenica 21 novembre contro la Spal a Ferrara. E questa sarà anche la prima partita del nuovo tecnico che domani dovrebbe dirigere il primo allenamento dopo due giorni di sosta della squadra gialloblù. (G.Vig./ass)
Martedì 09 Novembre 2010
Per la panchina è corsa a quattro: Cavasin, Papadopulo, Di Costanzo e Vavassori Verona, esonerato Giannini
di Gianluca Vighini
VERONA - Beppe Giannini da ieri non è più l’allenatore del Verona. La sconfitta contro la Salernitana è costata il posto al tecnico romano. La società lo ha comunicato con una nota apparsa intorno alle 14 sul sito ufficiale: «Il club di Via Torricelli rende noto che nel pomeriggio di lunedì è stato deciso di sollevare il tecnico Giuseppe Giannini dall’incarico di allenatore dell’Hellas Verona. Nel ringraziare Giannini e il proprio staff per la dedizione e il lavoro svolto in questi mesi, la società si riserva di rendere noto nelle prossime ore il nome dell’allenatore al quale verrà affidata la conduzione tecnica della Prima Squadra». Martinelli arrabbiato. La decisione è scaturita in seguito alla prova di Salerno e alle scelte dello stesso Giannini che hanno fatto imbestialire il presidente Martinelli, non più disposto a dare all’allenatore la protezione offerta sino a domenica scorsa. Proprio il patròn è stato molto attivo per tutta la giornata per cercare il nuovo tecnico che guiderà l’Hellas da oggi in poi. Principe amaro. Subito dopo l’esonero ha parlato Giannini. «Per me - ha spiegato - è una sconfitta. Credevo che Verona fosse la piazza giusta per fare grandi risultati. Errori? Certamente ne ho fatti, non mi tiro sicuramente indietro. Come è evidente che questa squadra abbia dei limiti. Ma sono anche convinto che con un nuovo allenatore e con nuove motivazioni possa risollevarsi». Giannini ha un solo grande rimpianto. «Non aver dato soddisfazione al nostro presidente. Giovanni Martinelli è una persona straordinaria, merita molto di più di quanto la squadra sta facendo». La scelta. Il nuovo allenatore verrà scelto dal presidente che ha parlato per tutta la giornata sia con l’amminsitartore Siciliano, sia con il ds Gibellini. E’ probabile che venga uffcializzata oggi. Ma non è escluso che Martinelli voglia prendersi altre 24 ore di tempo per non sbagliare ancora scelta.
I candidati corrispondono a un identikit ben preciso: allenatore esperto che possa risollevare il Verona nello spogliatoio ancor prima che tatticamente. I nomi? Cavasin, Papadopulo, Di Costanzo, nonché il ritorno, anche se difficile, di Vavassori. (ass)
Lunedì 08 Novembre 2010
Il Verona non c’è a Salerno, prende due gol e finisce in 9. Oggi si decide il futuro del tecnico L’Hellas è affondato, Giannini al capolinea
di Mario Padovani
SALERNO - Il Verona va a fondo a Salerno. In picchiata, più di quanto dica il punteggio, un 2-1 minimamente reso meno agro dal gol nei minuti di recupero firmato da Esposito. L’Hellas è in bambola, all’Arechi chiude in nove, per le espulsioni di Scaglia e di Ferrari, che nel finale viene espulso per un inutile calcetto rifilato ad Altobello.
E per Giuseppe Giannini, a questo punto, sembra che sia notte fonda. Panchina bollente, per il tecnico, le prossime ore saranno decisive. Lui che dice. «Non sono sereno, sono preoccupato», per commentare una prestazione indecente del Verona, impostato con un inedito e pessimo 4-2-4, con Vriz titolare. L’ennesima. Spiegarla? Impresa non facile, con Giannini che abbozza. «Abbiamo provato a mettere in pratica quello che avevamo preparato, ma non ci siamo riusciti, non abbiamo saputo gestire troppi palloni. Una partita scialba, la nostra». Fosse solo questo: l’Hellas è un disastro su tutta la linea. Infilato da Fava e da un rigore di Litteri, meriterebbe un passivo ben peggiore, e soltanto alcune prodezze di Rafael e una Salernitana che non infierisce permette agli scoloriti gialloblù di non franare ancor di più. «Il problema è di testa», sussurra Giannini, con la faccia tirata. Prima di partire per la Campania aveva detto. «Non mi arrendo».
A Salerno aggiunge. «Possiamo capovolgere le cose, io ci credo ancora». Ma il Verona è un disastro. Al capolinea, il Principe, dunque? Girano da giorni i nomi di possibili sostituti, come quello dell’ex terzino dell’Hellas e già guida del Domegliara, in serie D, Paolo Vanoli, oltre che di Vavassori, che potrebbe tornare dopo l’esperienza dei play off della scorsa stagione. Occhio anche alla soluzione interna, con la promozione di un allenatore delle giovanili (Giovanni Colella della Berretti o Roberto Bonazzi degli Allievi Nazionali). E Giannini è in bilico. Oggi si decide il suo futuro. (ass)
Lunedì 08 Novembre 2010 Rafael unico a salvarsi, evita un ko più pesante
RAFAEL 6
Evita al Verona una punizione più severa.
CECCARELLI 5
Si arrangia con tanta fatica. Cerca di cavarsela senza riuscirci.
ABBATE 4
Non ne indovina una. Colpevole sul gol di Fava, balla sempre (1’ st Cangi 5: ordinato e nulla più).
VERGINI 5
Viene travolto, ci capisce poco per davvero.
SCAGLIA 5
Non può mai spingere. Provoca il rigore del 2-0 e si becca pure l’espulsione per doppia ammonizione.
ESPOSITO 5,5
Ha il piccolo merito di segnare il gol della bandiera.
HALLFREDSSON 5
La sua peggior partita da quando è al Verona (17’ st Viviani 5: gettato nella mischia nel momento più difficile della contesa).
VRIZ 4,5
Inguardabile. Scompare fin dal primo minuto: spaesato a dir poco.
PICHLMANN 5,5
Fa quel che può. Ovvero poco (24’ st Selva ng).
FERRARI 4
Non becca una palla e si fa espellere per una colossale sciocchezza.
LE NOCI 4,5
Un fantasma. Si smarrisce quasi subito sotto l’acqua di Salerno. (M.Pad./ass)
FONTE: Leggo.it
9 Novembre 2010 Calcio Iª Div. A - 12ª giornata: il punto
di Marco Magli
La capolista Sorrento non va oltre lo 0-0 in casa contro il Pavia sbattendo contro il muro eretto dal portiere dei ticinesi Facchin. Non il solito spumeggiante Sorrento al ‘Campo Italia’ ma le emozioni non sono mancate, molte le occasioni gettate al vento da parte della squadra guidata da Simonelli ma anche gli ospiti hanno saputo creare grattacapi alla difesa costiera. Pareggio che per la capolista arriva dopo tre vittorie di fila, si tratta dell’ottavo risultato utile consecutivo. Un buon punto per il Pavia, che si va ad aggiungere ai cinque raccolti nelle ultime tre gare.
Si fa sotto la Salernitana che torna a vincere dopo due trasferte di seguito dove ha racimolato un punto; conferma la propria forza tra le mura amiche, si tratta del quinto successo di fila! La squadra di Breda è stata trascinata dagli ex bolognesi Fava, autore della prima rete granata, e dal regista Carrus sempre bravo a dettare i tempi in mezzo al campo. Paga dazio Giannini, esonerato dalla Società scaligera, il Verona presentato all’Arechi è stato assai deludente, è la sesta panchina a saltare dall’inizio del campionato. Al posto del ‘Principe’ Giannini resta aperta l’ipotesi Galderisi, per ‘Nanu’, che è stato il bomber dello storico scudetto veronese nella stagione 1984/85, sarebbe l’ambiente ideale per rilanciarsi.
Derby regionale dell’Emilia-Romagna tra Ravenna e Reggiana che se lo aggiudica la squadra romagnola. Partita brutta condizionata dall’espulsione ingenua dell’esperto Lanna, impiegato da Mangone nel ruolo di centrale di difesa causa diverse assenze come quella di Mei, dopo solo quattordici minuti di gioco. Fallo da ultimo uomo commesso dall’ex bolognese in area e rigore che il nuovo arrivato Chianese trasforma, chiude la gara Rossetti al 42’st, tra i migliori insieme al terzino sinistro Maggiolini.
Ma è un Ravenna che fatica tremendamente a fare gioco, per Rossi c’è ancora tanto da lavorare, positiva la prova di Chianese, una pedina davvero importante per i bizantini. Sfatato il tabù del ‘Benelli’, successo che i giallorossi seguivano dal 17 Gennaio, 20°giornata della scorsa stagione, Ravenna- Potenza 2-1. Mercoledi 10 alle ore 14.30 recupero dell’undicesima giornata al ‘Picco’ contro lo Spezia che è andata ad impattare sul difficile campo della Spal, tutto in centoventi secondi: vantaggio degli ‘aquilotti’ con Casoli al 39’st e pareggio estense di Paolo Rossi al 40’st, entrambi entrati nella ripresa.
Altro pareggio quello del ‘Voltini’ tra il Pergocrema e l’Alessandria, resta l’amaro in bocca agli uomini di Maurizi che si sono visti raggiungere quando ormai il risultato pareva essere acquisito, sul filo di lana è l’ex attaccante della Ternana Scappini, entrato al 29’st per Martini, a pareggiare la rete iniziale firmata da Mammetti all’ottavo.
Tornano al successo Lumezzane e Gubbio rispettivamente contro Paganese e Bassano, tre punti che consentono alle squadre degli ex genoani Nicola e Torrente di rilanciarsi nella zona che conta.
Due a zero netto per i valgobbini contro una Paganese che l’esordiente tecnico Capuano deve ancora plasmare a suo modo, quinta sconfitta consecutiva, ancora nessun punto in trasferta e ultimo posto. Continua la maledizione Gubbio per il Bassano, mai capace di vincere al ‘Mercante’ contro gli eugubini. Decide l'incontro la rete del difensore Borghese al 39'pt. Da evidenziare il ritorno tra i pali del portiere Lamanna nel Gubbio dopo l’aggressione di Alessandria avvenuta nel dopo gara, alla sesta giornata.
Sud Tirol corsaro a Monza con uno spettacolare 4-3 dopo che i tirolesi si erano portati addirittura sul 4-1. Quella dei brianzoli al momento è la peggior difesa del campionato, ventitre le reti subite in dodici partite, solo il Foggia di Zeman in Prima Divisione ha fatto peggio, sono ventiquattro le reti incassate dai ‘satanelli’, ma la squadra del boemo ha realizzato la bellezza di ventisei reti.
Vittoria preziosa e meritata per il Como che lascia così la coda della classifica. Contro la Cremonese decide una rete di Riva al 27'pt, prima gioia dei tre punti al ‘Sinigaglia’e vittoria che mancava dalla seconda giornata, 0-2 al ‘Bentegodi’ contro il Verona. In casa grigiorossa, per l’ex tecnico del Rimini Acori, sono diversi i problemi da risolvere: ad esempio c’è poca determinazione e furore agonistico, l’attacco è ‘spuntato’, solo in due occasioni in rete fuori casa. Nelle ultime sei gare quattro pareggi e due sconfitte, la classifica inizia a preoccupare, play out solo a due punti.
FONTE: RealSports.it
08 novembre, 14:54
Lega Pro: Verona esonera Giannini Annuncio sul sito del club. Non ancora scelto il sostituto
(ANSA) - VERONA, 8 NOV - L'Hellas Calcio Verona ha esonerato l'allenatore Giuseppe Giannini. La notizia e' data dal sito della societa', che non fornisce motivazioni. 'Nel ringraziare Giannini ed il proprio staff per la dedizione e il lavoro svolto in questi mesi - rileva l'Hellas -, la societa' si riserva di rendere noto nelle prossime ore il nome dell'allenatore al quale verra' affidata la conduzione tecnica della prima squadra''. Il Verona e' attualmente 12/o con 13 punti nel girone A della Prima Divisione.
FONTE: ANSA.it
NEWS
Salerno, 16:17 CALCIO, SALERNITANA-VERONA: SCONTRI TRA TIFOSI, FERITI E FERMI
Scontri tra tifosi della Salernitana e del Verona sono avvenuti nel pomeriggio a Salenro prima della partita valida per il campionato di prima divisione. Secondo una ricostruzione della polizia, alcuni tifosi veronesi, appena arrivati davanti allo Stadio Arechi hanno iniziato a lanciare pietre contro i salernitani. Distrutte anche diverse automobili. Da parte della polizia sono state messe in atto diverse cariche di alleggerimento e lanci di lacrimogeni. Diversi i contusi, sia tra i tifosi che tra gli agenti.
FONTE: Repubblica.it
09/11/2010
«Volevo fare grandi cose con il Verona» A BOTTA CALDA. A tu per tu con il mister dopo la decisione del club «Mi dispiace soprattutto per il nostro presidente»
Giuseppe Giannini si protegge sotto la pioggia. Un'uscita di scena deludente per il Principe
Il Principe ha lasciato il suo reame. La storia di Beppe Giannini è finita ancora prima di entrare nel vivo. Poco prima delle due il tecnico romano è stato informato della scelta del club di via Torricelli. Fatale la sconfitta di Salerno. Forse anche l'atteggiamento di una squadra che non ha mai dato l'impressione di avere trovato la giusta identità.
Giannini, se l'aspettava?
«Sono rammaricato, dispiaciuto. La speranza era quella di poter fare qualcosa di importante insieme. Non ci siamo riusciti. Ma il calcio è fatto anche di queste situazioni. Ne prendo atto. Vanno accettate e chi si mette in gioco prende coscienza anche dei rischi ai quali va incontro».
Il Verona non ha convinto
«I numeri parlano in negativo, e quindi è giusto che la società faccia la sua scelta».
Qual è in questo momento il suo maggiore rammarico?
«Mi dispiace per il presidente. Credeva in me. Verona è una società seria, che aveva deciso di affidarmi un progetto che poteva diventare di rilievo».
Ma lei non è stato capito o qualcuno le ha remato contro?
«Non lo so questo. E non penso comunque che possa essere stato il motivo principale di questo inizio di stagione difficile. Di sicuro sono una persona diretta. Uno che guarda in faccia i suoi giocatori e dice quello che pensa. Non so se questo modo d'essere possa avere dato fastidio a qualcuno. Ma ho trovato ad inizio peparazione un gruppo con molti ragazzi che già mi conoscevano. Non rappresentavo di certo una novità».
Cosa non ha funzionato? Cosa non va in questo Verona?
«Io ho una mia idea. E penso che anche Gibellini e Martinelli abbiano maturato pensieri precisi sui motivi dei nostri insuccessi. Ma le chiacchiere contano poco. Contano i fatti. E i fatti dicono che Giannini non ha fatto bene. Punto».
Esistono i margini per far uscire il Verona da questo disagio?
«La situazione resta difficile. Ma chi arriva ha la possibilità di lavorare mettendo mano su un progetto che è già stato provato, testato, modellato. Non partirà certo da zero. Quindi potrebbe essere un piccolo vantaggio. Molto dipenderà anche dal tipo di scelta».
Cos'è che non riesce ad accettare di questo situazione?
«Siamo partiti con una cosa, e dopo qualche tempo era leggermente cambiata».
Pensa di essere stato frainteso? Di lei si è detto anche: l'Hella sprofonda, ma il tecnico appare troppo tranquillo, quasi rilassato.
«Chiedetelo ai giocatori se ero rilassato. Loro possono testimoniare come sono veramente e non come qualcuno mi ha dipinto o continua ancora a dipingermi».
Insistiamo: pensa che qualcuno abbia voluto voltarle le spalle nel momento più difficile?
«Credo sia anche normale questo. Quando tu parti e ti trovi con sei giocatori in procinto di partire, e poi magari te ne rimangono diversi in squadra, si può creare una frizione o un rapporto un po' più freddo. Però ormai è inutile stare qui a parlare di quello poteva essere e non è stato. È andata. Ed è andata male».
Simone Antolini
09/11/2010 Un'anima e un'identità le prime cose da trovare
Inevitabile, purtroppo. Ci sono scente che fanno male e che lì per lì possono sembrare discutibili e persino contradditorie. "Avanti con Giannini, non è in discussione" avevano detto in società giusto una settimana fa. Sette giorni dopo, tramonta il sole sul regno, in realtà, mai cominciato del Principe Giannini. Stop, capitolo chiuso, avanti un altro. No, non si poteva continuare, anche se le attenuanti (almeno in queste ultime giornate) non sarebbero certo mancate. Mai vista, un'infermeria così piena, ma mai vista, purtroppo, neppure una testa così vuota. Dove sei Verona? E qui, sta l'altra parte del discorso. Giusto (spiacevole, sempre, ma giusto) provare altre strade, purchè qualcosa scatti nella testa e nel cuore di chi oggi veste la maglia dell'Hellas.
Il Verona può anche non essere da primissimi posti, ma deve ritrovare, prima ancora dei risultati, un'identità e un'anima che da tempo non ha più. Come spiegare, sennò, prestazioni sconcertanti come quelle di Salerno? No, non bastano le assenze, a giustificarlo, nè (diciamolo) a salvare Giannini. Che non è riuscito, purtroppo, a costruire una squadra. A darle un'anima. Un filo conduttore. Qualcosa che spingesse Ceccarelli e compagni, al di là dei propri limiti. Il Verona è sempre andato a sprazzi, qualcosa di buono e black out inspiegabili. Vinci 5-0 a Monza e fai 1-1 col Bassano. Fiammate, sempre più rare, sempre più rade. Fino al capolinea di una storia, per davvero mai cominciata. Chiunque arrivi, oggi, domani, chissà, chiunque abbia questo onore, sappia che per ricostruire il Verona deve partire da qui.R.T.
FONTE: LArena.it
09/11/2010 - 16:51
Sandrà, ripresi gli allenamenti dopo il ko di Salerno A guidare la seduta il tecnico della Berretti Colella: per i gialloblù riscaldamento tecnico, rapidità, partitelle a tema e ripetute
SANDRA' - Martedì pomeriggio la squadra scaligera ha ripreso gli allenamenti dopo il ko di Salerno.
A guidare la seduta affrontata presso il centro sportivo di Sandrà il tecnico della Berretti Giovanni Colella, coadiuvato dal preparatore atletico Oscar Berti: per Garzon e compagni riscaldamento tecnico, rapidità, partitelle a tema e ripetute. Differenziato per Maietta, Martina Rini e Paghera.
Ufficio Stampa
09/11/2010 - 16:18
Giudice Sportivo, due turni a Ferrari, uno a Scaglia Squalificati i due giocatori espulsi nel corso del match con la Salernitana. Entra in diffida Luca Ceccarelli
VERONA - Due squalifiche in casa gialloblù dopo la 12a gara di campionato persa a Salerno: il Giudice Sportivo ha infatti punito con due turni Nicola Ferrari ("per atto di violenza verso un avversario con il pallone non a distanza di gioco") e con uno Massimiliano Scaglia (il difensore ha rimediato contro la formazione granata due ammonizioni, "entrambe per condotta scorretta verso un avversario"). Entra in diffida Luca Ceccarelli.
09/11/2010 - 13:31
Presentato presso la sede sociale Andrea Mandorlini Prime parole in gialloblù per il tecnico romagnolo: "In situazioni come queste servono solo i fatti, mi auguro di essere la persona giusta"
VERONA - Nel primo pomeriggio di martedì, presso la sede sociale di Via Torricelli, è stato presentato alla stampa il nuovo allenatore dell'Hellas, Andrea Mandorlini.
Ad aprire la conferenza stampa il presidente Giovanni Martinelli, affiancato da un volto nuovo: "La nostra scelta è stata ponderata, abbiamo visto in lui la persona più adatta per proseguire da questa fase in avanti. Non è stato facile concludere la trattativa, il mister vanta esperienza di un certo livello. Ribadisco la nostra soddisfazione per aver portato a Verona il tecnico. Qui c'è anche il Sig. Alberto Parentela, ha dimostrato l'interesse ad entrare in società affiancandomi. E' appassionato come me, per questo prende parte all'appuntamento. L'anno scorso abbiamo sfiorato la cadetteria, ci tengo a chiarire che il progetto è ancora attuale. Ho sempre dato disponibilità economica e fisica, non so cos'altro possa servire. Dal mio arrivo ho sempre tenute aperte le porte agli imprenditori locali. Dopo Alessandria sembrava la svolta, invece siamo caduti nuovamente. Dai play-off distiamo sette punti, guardo ancora avanti. Io ci credo ancora, le possibilità esistono".
L'ex Cluj, che ha firmato un contratto biennale, sarà coadiuvato da Roberto Bordin (allenatore in seconda), Ermes Morini (preparatore dei portieri) e Mauro Marini (preparatore atletico): "Sono contento, non fare la Champions League ha significato essere pronti per Verona. Sono orgoglioso di ciò, la piazza è importantissima, conosciamo la difficoltà. Ci sono dieci giorni a disposizione, le parole le porta via il vento. Servono fatti, mi auguro di essere la persona giusta. Molti amici mi hanno chiamato perchè mi attende un'avventura prestigiosa, questo è l'unico club che avrei preso in considerazione. Mio figlio ha militato nel settore giovanile scaligero per diversi anni, la realtà la conoscevo già. La continuità è importante, ma ritengo l'abbiate sentito molte volte. Devo rendermi subito conto delle qualità e delle caratteristiche dei giocatori, negli ultimi dieci anni ho schierato il 4-3-3 ma vanno effettuate le adeguate valutazioni. Sfruttiamo il tempo a disposizione per conoscerci. I punti di distacco dalle prime posizioni sono molti, bisogna fare in fretta. Quella attuale non è una bella situazione, prendiamone atto e lavoriamo per uscirne".
In chiusura alcune parole da parte del direttore sportivo Mauro Gibellini: "A parziale scusante di Giannini permettetemi di ricordare che la rosa è stata completata solo negli ultimi giorni di mercato, diversi giocatori sono arrivati in condizioni psico-fisiche non ancora ottimali. Oggi l'imperativo è rendersi conto di cosa si ha in casa. In base a quello, ed alle indicazioni fornite dal mister, si adotterà una determinata posizione. Non penso ad una rivoluzione, ma a cose mirate e puntuali per gennaio".
Ufficio Stampa
09/11/2010 - 11:48
La scheda di Andrea Mandorlini, nuovo allenatore dell'Hellas Un campionato di Serie C2 con lo Spezia dieci anni fa, campionato, Coppa e Supercoppa rumena nella scorsa stagione: questo il palmares
VERONA - Un campionato di Serie C2 con lo Spezia dieci anni fa, campionato, Coppa e Supercoppa rumena nella scorsa stagione: questo il palmares da allenatore di Andrea Mandorlini, a cui è stata affidata questa mattina la conduzione tecnica della Prima Squadra.
Iniziata la carriera con la Manzanese, subentrando a campionato in corso, non riesce ad evitare la retrocessione. Dal 1994 al 1998 è allenatore in seconda col Ravenna, successivamente subentra alla guida della Triestina (C2). Nel ’99 arriva la chiamata dello Spezia, con cui conquista la C1 al primo colpo restando imbattuto. Nel 2002 viene sfiorata la Serie B, sfuggita ai play-off. Nel 2002/03, nonostante un avvio stentato, chiude all’ottavo posto in classifica in cadetteria. Dopo l’esonero con l’Atalanta (2004), subentra come allenatore del Bologna nel 2005, venendo poi esonerato il 5 marzo 2006. Dal dicembre 2006 guida il Padova (in Serie C1/A), terminando la stagione al settimo posto. Come tecnico del Siena viene sostituito da Mario Berretta il 12 novembre 2007, mentre il 7 luglio 2008 passa al Sassuolo neo-promosso in cadetteria. Da novembre 2009 a settembre 2010 conduce il Cluj alla conquista di tutti i trofei nazionali.
Data di nascita: 17/07/1960
Luogo di nascita: Ravenna
Esordio in serie A: 12/09/2004 - Atalanta-Lecce 2-2
Esordio in serie B: 14/09/2002 - Cosenza-Vicenza 2-1
Ufficio Stampa
09/11/2010 - 11:29
Andrea Mandorlini nuovo tecnico gialloblù L'allenatore classe 1960, reduce dall'esperienza in Romania sulla panchina del Cluj, verrà presentato alla stampa oggi alle 13:30
VERONA - Hellas Verona Football Club rende noto di aver affidato la conduzione tecnica della Prima Squadra ad Andrea Mandorlini, classe 1960, reduce dall'esperienza in Romania sulla panchina del Cluj.
Il tecnico verrà presentato alla stampa questo pomeriggio alle 13:30 presso la sede sociale di Via Torricelli.
Ufficio Stampa
08/11/2010 - 13:51
Comunicato Ufficiale Hellas Verona Football Club Nel pomeriggio di lunedì è stato deciso di sollevare il tecnico Giuseppe Giannini dall’incarico di allenatore della Prima Squadra
VERONA – Il club di Via Torricelli rende noto che nel pomeriggio di lunedì è stato deciso di sollevare il tecnico Giuseppe Giannini dall’incarico di allenatore dell’Hellas Verona.
Nel ringraziare Giannini ed il proprio staff per la dedizione ed il lavoro svolto in questi mesi, la società si riserva di rendere noto nelle prossime ore il nome dell’allenatore al quale verrà affidata la conduzione tecnica della Prima Squadra.
Ufficio Stampa
08/11/2010 - 13:59 Giovanili: i risultati del weekend
Bilancio di 7 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte. Cinquina della Berretti a Bassano, successi in trasferta anche per Allievi Nazionali e Regionali
07/11/2010 - 20:23
Scaglia: "Responsabilità da dividere fra tutti" "Gli avversari sono partiti più forte di noi, non abbiamo mai creato qualcosa di concreto. Dobbiamo solo ripartire senza pensare troppo lontano"
SALERNO - Dopo il fischio finale del match con la Salernitana Massimiliano Scaglia ha analizzato la sfida di campionato presso la sala stampa dello stadio "Arechi". Molta amarezza nell'esterno mancino, espulso nel corso della ripresa: "Avevamo la possibilità di dare una sterzata al campionato, non ci siamo riusciti. Gli avversari sono partiti più forte di noi, non abbiamo mai creato qualcosa di concreto. Potremmo avere tanti alibi, che però non bastano. Dobbiamo solo ripartire senza pensare troppo lontano, provando a recuperare terreno, autostima e molto altro che manca".
Nonostante ad essere sotto esame sia soprattutto il tecnico scaligero, l'ex Bari effettua una valutazione più ampia: "In campo ci vanno i giocatori. Il mister aveva preparato la partita nel modo giusto, potevamo interpretarla meglio. Tutto ciò che ci aspettavamo è accaduto, non ci siamo resi conto di quanto preparato. Giannini ha tutti i mezzi per dare una scossa alla squadra.In momenti come questo si creano situazioni per cui basta poco per essere influenzati. E' difficile esprimersi quando non si è al top: il risultato è questo, le responsabilità sono da dividere fra tutti".
Ufficio Stampa
07/11/2010 - 20:14
Giannini: "Campani più bravi negli episodi" "Purtroppo ci sono dei limiti da attenuare, testimoniati da pecche di personalità. Il nervosismo è un limite che conosciamo da sempre"
SALERNO - Al termine della 12a giornata di Prima Divisione, disputata questo pomeriggio allo stadio "Arechi" di Salerno, Giuseppe Giannini ha commentato la prestazione dei suoi. Gli addetti ai lavori mettono sotto i riflettori le scelte adottate: "Normale che dopo un ko nascano critiche. Non credo sia stata una gara a senso unico, abbiamo cercato di attaccare e creare pericoli, come gli avversari. I campani sono stati molto più bravi di noi negli episodi. La questione non riguarda un singolo giocatore, purtroppo ci sono dei limiti da attenuare, testimoniati da pecche di personalità. Vriz si è mosso discretamente, purtroppo siamo mancati in altri uomini.".
I gialloblù hanno chiuso in nove uomini a seguito delle espulsioni di Scaglia e Ferrari: "Il nervosismo è un limite che conosciamo da sempre, ancora una volta ci siamo dimostrati deboli a livello mentale. Non riuscire a riflettere ed autogestirsi è un difetto".
L'ambiente scaligero è ovviamente amareggiato dopo il ko in campionato: "Siamo tutti arrabbiati e delusi. Dal mio canto cerco di incoraggiare i ragazzi in ogni modo, oggi c'è solo da essere duri. Proviamo a migliorare, talvolta ci riesciamo, poi capita di ricadere in errori. Dobbiamo essere ancora più lucidi, uniti ed attenti. Io sono testardo in senso positivo, sono convinto di quello che faccio e sviluppo sul terreno di gioco".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
VOLLEY VERONA: MARMI LANZA rimonta e vittoria! TENNIS FED CUP: PENNETTA decisiva è 3 a 1 sulle statunitensi. CALCIO INGLESE: BALOTELLI doppietta ed espulsione. Edgar DAVIDS rompe col CRYSTAL PALACE... SERIE A: Il GENOA esonera GASPERINI, ecco BALLARDINI! FOOTBALL AMERICANO: Trick di un giovane quarter back che, prima di andare in touch down, passeggia liberamente nella linea difesa avversaria. NBA: LAKERS alla settima vittoria consecutiva! KNICKS battuti dai 76ERS fra le mura amiche, quinta sconfitta per i RAPTORS di BARGNANI... LIGA SPAGNOLA: Il REAL dello Special One la spunta nel derby contro l'ATLETICO. MOTOGP: Finalmente ROSSI su DUCATI! ROBY BAGGIO fuoriclasse del calcio e della pace! A ROBY BAGGIO IL PREMIO "PEACE SUMMIT AWARD"
È stato assegnato a Roberto Baggio il «Peace Summit Award 2010» il riconoscimento che annualmente viene assegnato da tutti i Premi Nobel per la pace alla personalità che più si è impegnata verso i più bisognosi. Baggio, pallone d'oro nel 1993, sarà premiato venerdì ad Hiroshima. L'ex calciatore è stato scelto per i suoi contributi alle organizzazioni di beneficenza in tutto il mondo, oltre ai finanziamenti agli ospedali, per il terremoto di Haiti e per il suo impegno per la libertà di Aung San Suu Kyi. Il World Peace Award 2010 è stato assegnato a Baggio, 43 anni, «per il suo impegno forte e costante alla pace nel mondo e le relative attività internazionale». Baggio - che è responsabile del settore tecnico della Figc di Coverciano - è stato dunque decretato «Man of peace» dell'anno dalla giuria composta dai premi Nobel per la pace. In passato il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a Annie Lennox, Bono, George Clooney and Don Cheadle, Peter Gabriel, Bob Geldof, Cat Stevens, e a Roberto Benigni. Il premio verrà consegnato nella giornata finale del Summit dei premi Nobel per la pace che si svolgerà dal 12 al 14 novembre ad Hiroshima.
NEL 2002 A BENIGNI Il World Peace Award, il riconoscimento annualmente assegnato dai Premi Nobel per la pace quest'anno andato a Roberto Baggio, venne assegnato nel 2002 a Roberto Benigni. «La nostra generazione è la prima, dalla cacciata di Adamo ed Eva, ad essere contro la guerra. Per questo darei il Premio Nobel per la pace alla gente del nostro tempo», disse Benigni nell'occasione. «Ricevere un premio per la pace da Gorbaciov è come ricevere il Nobel della fisica da Galileo Galilei o quello della letteratura da Shakespeare», aggiunse dopo aver ricevuto il premio dalle mani dell'ex presidente dell'Urss nel corso della cerimonia che si svolse a Roma contestualmente al terzo summit mondiale dei premi Nobel per la pace. I due lanciarono un appello congiunto: «Un motto latino diceva che chi vuole la pace deve prepararsi alla guerra. Noi invece diciamo che chi vuole la pace deve prepararsi alla pace».
BARGNANI NON BRILLA, RAPTORS AL 5° KO CONSECUTIVO -VIDEO
I Toronto Raptors di Andrea Bargnani rimediano la quinta sconfitta consecutiva, la sesta in sette gare della regular season di basket Nba. Bargnani, contrariamente alle ultime uscite, non brilla con solo 11 punti e la squadra di Toronto perde contro Golden State per 109-102. Cadono i Boston Celtics contro i Dallas Mavericks 89-87. I San Antonio Spurs, guidati da Manu Ginobili autore di 26 punti, hanno battuto i Charlotte Bobcats con il punteggio di 95-91. Tra Orlando e Atlanta finisce 93-89, Chicago-Denver 94-92 Memphis-Phoenix 109-99.
LAKERS, SETTIMA VITTORIA: GALLINARI KO IN CASA -VIDEO
I 15 punti di Danilo Gallinari non evitano il k.o. casalingo ai New York Knicks, battuti dai Philadelphia 76ers per 106-96. L'ala italiana, titolare per 33'23«, chiude con un mediocre 4/11 al tiro (2/6 da 3 punti). Nel suo tabellino anche 6 rimbalzi e 1 assist. La formazione di Mike D'Antoni non sfrutta la ricchissima doppia doppia di Amare Stoudamire (21 punti e 15 rimbalzi) e si spegne nell'ultima frazione, che i Sixers dominano 26-15. New York incassa così la terza sconfitta su 6 gare disputate. Philadelphia, al secondo successo in 7 match, sorride con 5 uomini in doppia cifra che fanno dimenticare l'assenza di Andre Iguodala. Menzione speciale per Elton Brand (20 punti) e Evan Turner (14 punti e 10 rimbalzi).
LAKERS, SETTIMA VITTORIA I Lakers non si fermano e calano il settebello. Los Angeles rimane imbattuta nell'avvio della regular season Nba con la settima vittoria in altrettante partite. Sul proprio parquet, i campioni in carica 'devastanò i Portland Trail Blazers per 121-96 in un match deciso già all'intervallo (58-36). Per i gialloviola, il protagonista assoluto è Pau Gasol che confeziona la quarta 'tripla doppià della carriera con 20 punti, 14 rimbalzi e 10 assist. Il lungo catalano non sbaglia quasi nulla (9/13 al tiro e 2/2 ai liberi) nella serata che regala soddisfazioni anche a Lamar Odom (21 punti e 12 rimbalzi). Passa inosservata, quindi, la prestazione grigia di Kobe Bryant (12 punti con un modesto 3/11 al tiro), che gioca poco più di 24 minuti. I Trail Blazers non reggono il confronto con i gialloviola è subiscono la terza sconfitta in 8 match giocati. Portland finisce al tappeto nonostante i 20 punti di Andre Miller e i 17 di Nicolas Batum. La domenica Nba mette fine al percorso netto di Atlanta. Gli Hawks perdono a domicilio con i Phoenix Suns, che si impongono per 118-114. Per i falchi, arriva il primo stop dopo 6 vittorie. Inutili i tabellini 'abbondantì di Joe Johnson (34 punti, 7 rimbalzi e 6 assist) e di Al Horford (30 punti, 10 rimbalzi e 5 assist). Nella Eastern Conference non c'è più nessuna squadra imbattuta. A Ovest, con la corazzata Lakers, resistono solo i New Orleans Hornets di Marco Belinelli.
I RISULTATI I risultati delle partite della regular season Nba: New York Knicks - Philadelphia 76ers 96-106; Atlanta Hawks - Phoenix Suns 114-118; Detroit Pistons - Golden State Warriors 102-97; Houston Rockets - Minnesota Timberwolves 120-94; Oklahoma City - Boston Celtics 83-92; Los Angeles Lakers - Portland Trail Blazers 121-96.
Lunedì 08 Novembre 2010
Volley. Dal 2-0 al 2-2, poi il 3-2 finale. Bagnoli: «Bene così» Marmi Lanza, stavolta il tie break sorride
di Matteo Oxilia
Al tie break, sofferenza fino alla fine. Ma stavolta (a differenza di Roma) la Marmi Lanza ce la fa e vince 3-2 sul Castellana Grotte. «Sono molto contento del gruppo che abbiamo formato e contento del fatto che abbiamo incominciato a fare punti e a vincere nonostante fossimo in un momento di difficoltà, perché non si può nascondere che l’uso con il contagocce di Meoni un po’ ci penalizza. Queste prime giornate però ci hanno dato anche tanta fiducia nei nostri mezzi perché abbiamo visto di poter combattere alla pari con formazioni sulla carta più quotate».
Coach Bagnoli si illumina solo al pensiero della vittoria, un’altra, dei suoi contro la Bcc-Nep Castellana Grotte per 3-2 (23-25, 22-25, 26-24, 26-24, 9-15 i parziali). Match tirato, ma con i gialloblù sempre attenti e precisi soprattutto in attacco e nei muri di rimessa. Nel terzo e nel quarto cedono un po’ e subiscono la Castellana. Poi, alla fine, i marmisti mettono le cose a posto. (ass)
ROSSI IN PISTA A VALENCIA: PRIMI GIRI IN DUCATI -VIDEO
È ufficialmente iniziata l'avventura di Valentino Rossi in Ducati. Dopo circa due ore di attesa il 'Dottorè è sceso in pista a Valencia in sella alla Desmosedici Gp11 alle 12 circa di questa mattina. Moto rigorosamente nera col n.46 giallo, tuta giallo-nera e casco con raffigurato un punto di domanda: così si è presentato il nuovo pilota del team Ducati, circondato da una moltitudine di fotofrafi e telecamere. Il nove volte campione del mondo ha compiuto una sessione iniziale di 7-8 giri per iniziare a prendere confidenza con la GP11, già dotata di una nuova carena. I test proseguiranno nel pomeriggio fino alle 17 e domani, sempre dalle 10 alle 17, tempo permettendo.
GENOA, VIA GASPERINI: BALLARDINI IL SOSTITUTO
Esonerato Gasperini. La notizia che chocca la Genova rossoblù, che toglie al campionato un tecnico intelligente e preparato, appassionato del gioco d'attacco, corre impazzita per tutta la mattina lanciata da una emittente locale. Trova conferma solo all'ora di pranzo con le parole dello stesso allenatore: che è spiazzato e amareggiato dopo la telefonata del ds Capozzucca e del figlio di Preziosi - il presidente Enrico annuncia che lo chiamerà - e dopo cinque anni non immaginava proprio che finisse così. Gian Piero Gasperini è stato subito sostituito da Davide Ballardini, ex di Cagliari, Palermo e Lazio, già al campo nel pomeriggio per il suo primo allenamento. Preziosi ha rivelato che si informò su di lui dopo la sconfitta col Chievo (seconda giornata) e l'allenatore ravennate - che riceverà lo stipendio che percepiva dalla Lazio, circa 700 mila euro - è stato visto in tribuna già a Parma a guardare il Genoa nel turno successivo. Segno che Preziosi aveva deciso come muoversi.
Da un anno - ha rivelato oggi - il rapporto con l'allenatore della promozione in A (2006-07), era incrinato: «Certe cose, certe frasi ti restano dentro, pensi di averle cacciate ma si riaffacciano», ha detto, ricordando uno degli accesi scambi di opinione con il tecnico che aveva scoperto in C. Gasperini, che si era lamentato per almeno due stagioni delle rivoluzioni di mercato, credeva di avere più tempo per riassemblare una squadra di nuovo cambiata. Il 'Gasp', come lo chiamano affettuosamente i tifosi, lottava disperatamente anche contro una incredibile serie di infortuni che ha colpito l' attacco, il reparto su cui basa tutta la sua strategia di gioco, per riuscire a riproporre il Genoa spettacolare e micidiale degli ultimi anni: quello dei tre derby vinti di fila, delle imprese con Milan e Juventus al Ferraris, delle tante vittorie che gli hanno portato riconoscimenti come la 'Panchina d'orò e lo hanno avvicinato a un soffio da quella della Juventus. Ma i risultati non sono arrivati. Preziosi si arrabbiò a settembre dopo il Chievo, poi ammise che ci voleva pazienza e che il vero Genoa si sarebbe visto a ottobre. Corresse ancora il tiro e parlò di novembre: dopo cinque sconfitte su dieci gare non ci ha visto più e a Gasperini è arrivata la telefonata più brutta. A spingere Preziosi a una «scelta di pancia», che troverà molte opposizioni tra i tifosi - «so che vado controcorrente, che è una scelta impopolare, ma la stessa piazza una volta voleva la testa di Gasperini e io lo difesi» -, la sconfitta a Palermo, la classica goccia.
Se ascoltava cuore o testa non cambiava una virgola Preziosi, neppure dopo «l'orribile gara di ieri sera. Ma abbiamo giocato da pecore trasformando loro in lupi. A me questo non piace», ha denunciato. Così ha ascoltato «quel qualcosa che da sempre mi spinge a fare importanti scelte professionali» e ha creato uno scombussolamento di cuori e teste che nessuno sa a cosa porterà. La sua speranza, che è anche quella di Ballardini se vuole rinnovare a giugno, è raggiungere un traguardo «che non vi dico», cioè il quarto posto per la Champions'. Obiettivo che era stato usato per chiamare a Genova gente del calibro di Toni, Rafinha, Veloso. Non sarà facile. Non solo perchè i giocatori hanno in testa i complessi schemi del Gasp e cambiare tattiche e moduli richiede tempo. Ballardini, che è di scuola 'sacchianà e gioca a quattro dietro, con il trequartista alle spalle delle punte, lontano dal 3-4-3 di Gasperini, deve ora ascoltare lo spogliatoio, che secondo Preziosi non è tutto dispiaciuto dal cambio («qualcuno è contento», ha detto in conferenza stampa) e fare scelte difficili. Tra due giorni c'è il Bologna in casa e nessun infortunato recupera. La piazza, rimasta di stucco, come reagirà? Perchè, se è facile ora elencare certi errori del tecnico, tutti hanno ben impresse negli occhi immagini indelebili, quelle delle più emozionanti vittorie del Genoa degli ultimi decenni: belle, soprattutto per il gran bel gioco
'PASSEGGIA' TRA AVVERSARI FINO AL TOUCHDOWN -VIDEO
Ha evitato l'intera difesa avversaria ed è corso verso il touchdown, non grazie alla sua velocità o alla sua potenza, ma solo grazie all'astuzia. Anche gli avversari, però, non sono certo stati impeccabili, se il quarterback della Driscoll Middle School, semplicemente passeggiando, è riuscito a farsi beffa di loro: l'atleta, anzichè servire i compagni evitando i placcaggi degli avversari, cammina tra di loro, fingendo indifferenza, ma dopo qualche metro scatta, chiudendo la sua corsa in touchdown tra il delirio del pubblico. Il video, online da un paio di giorni, è già stato visualizzato da oltre 160mila utenti.
CRYSTAL PALACE, ADDIO A DAVIDS DOPO SOLE 7 GARE
Edgar Davids lascia il Crystal Palace. Il 37enne centrocampista olandese ha annunciato di aver chiuso la sua avventura con la formazione londinese che milita nella seconda divisione inglese. Davids, che non ha spiegato i motivi dell'improvvisa decisione, ha giocato con il Crystal Palace solo 7 partite. L'olandese in carriera ha indossato anche le maglie di Milan, Juventus e Inter.
CROCE E DELIZIA BALOTELLI: SQUALIFICATO 3 GIORNATE
Mario Balotelli è stato squalificato per 3 giornate ma il Manchester City presenterà ricorso contro la sanzione. L'attaccante è stato punito pesantemente dopo l'espulsione rimediata ieri nel match vinto 2-0 sul campo del West Bromwich Albion. Balotelli, autore di entrambe le reti, ha rimediato il cartellino rosso diretto per il calcio rifilato a Youssuf Mulumbu.
IL MEGLIO E IL PEGGIO DI SUPERMARIO SuperMario show: gol ed espulsione, talento e indisciplina, Mario Balotelli ha impiegato sei minuti per firmare la sua prima doppietta inglese, tre per meritarsi prima un giallo poi un rosso diretto, protagonista assoluto nella vittoria scaccia-crisi del Manchester City sul campo del West Bromwich. All'11/a giornata esplode finalmente la classe cristallina e il temperamento ruvido dell'ex Inter, ma la stampa inglese censura il suo comportamento come «stupidità assoluta».
Vizi e virtù, genio e sregolatezza, il solito Balotelli. Il giorno della sua presentazione Mario si era schernito: «Non sono un cattivo ragazzo». Ma Roberto Mancini, previdente, aveva voluto aggiungere: «Non si vince nel calcio con gli angeli». Una frase destinata ad accompagnare le prodezze di SuperMario che a Hawthorns, alla sua terza apparizione in Premier League (la seconda da titolare), ha prima ispirato i Citizens al successo quindi li ha lasciati in inferiorità numerica per mezz'ora. Impressionante il suo inizio gara contro il West Bromwich: due gol, il primo con un facile appoggio sottomisura su assist di Carlos Tevez, il secondo liberandosi con destrezza e forza prima del diagonale vincente.
Anche in Inghilterra Balotelli non esulta ma l'intesa con Tevez e David Silva è una meraviglia. Eppure in campo è sempre nervoso, scorbutico, indisponente con l'arbitro. «Lampi da bello, brutto e cattivo», titola oggi il Daily Telegraph. Dopo un'ora di gioco la crisi di nervi. Un'ammonizione seguita subito dopo da un rosso diretto (scontro con Youssuf Mulumbu) che gli far… saltare il derby di mercoledì contro il Manchester United. «Due pezzi di stupidità assoluta», commenta il Daily Star, nonostante la difesa di Mancini: «L'arbitro deve spiegare il rosso diretto, l'intervento di Mario non era cattivo». In arrivo il ricorso del City contro l'automatica squalifica di tre giornate. Una difesa d'ufficio che non nasconde però l'irritazione dello stesso tecnico italiano: dopo essersi fatto sentire già negli spogliatoi Mancio ha rincarato la dose davanti ai taccuini: «Volevo cambiarlo perché sentivo che poteva capitare qualcosa. Ma Mario deve imparare a comportarsi in campo».
FED CUP, L'ITALIA VINCE 3-1 GRAZIE ALLA PENNETTA -VIDEO
Tripletta in Fed Cup e ancora azzurre fantastiche. L'Italia si conferma sul tetto del mondo battendo gli Stati Uniti nella finale bis dello scorso anno, questa volta sul veloce di San Diego. A Reggio Calabria sulla terra rossa finì 4-0, questa volta un punto le americane lo fanno, ma il risultato finale è lo stesso. E anche questa volta non c'è stato nemmeno bisogno di giocare il doppio. Dunque finisce ancora con il tripudio delle ragazze imbattibili di Corrado Barazzutti.
SCHIAVONE KO L'unico passo falso è venuto dalla sconfitta, del tutto inattesa, della n.1 azzurra Francesca Schiavone. Forse la peggiore Francesca Schiavone mai vista in Fed Cup finisce ko contro la «riserva» Melanie Oudin, che per un pò ha rimesso in gioco gli Stati Uniti superando l'italiana 6-3 6-1 in poco più di un'ora. La Oudin era stata chiamata in extremis a sostituire una Bethanie Mattek-Sands in precarie condizioni fisiche.
PENNETTA DECISIVA Ma a rimettere le cose a posto ci ha pensato Flavia Pennetta, che non ha avuto problemi d avere ragione dell'americana Coco Vandeweghe. Per la sexy brindisina il risultato parla chiaro: 6-1, 6-2 in un'ora e venti minuti. Il match per lei è partito in salita: break in avvio della Vandeweghe, ma risposta immediata dell'azzurra, che poi trova la concentrazione giusta e vola 5-1 allungando la striscia dei giochi vinti consecutivamente (era sotto 0-1) e chiudendo 6-1 un primo set praticamente perfetto. La Pennetta parte bene anche nel secondo parziale strappando per la quarta volta, su altrettanti turni di servizio, la battuta alla 18enne americana: poi con un ace allunga sul 2-0. La statunitense, dopo sette giochi persi consecutivamente, riesce a vincere un gioco tenendo per la prima volta la battuta. Molto solida Flavia e troppo fallosa Coco: l'azzurra difende il break di vantaggio (4-2), se ne procura un altro e chiude 6-2.
SCHIAVONE DELUSA Per Francesca probabilmente la peggior prestazione in Fed Cup. «Non ero al top, non avevo le giuste energie - ha detto - Ero un po' vuota ma non di motivazioni, probabilmente avevo poche energie. La mia avversaria, dal canto suo, ha invece giocato molto bene, mi ha preso campo ed ha sbagliato poco. Non aver portato subito il punto mi amareggia, ma siamo una squadra e bisogna prendersi le proprie responsabilità sia nelle vittorie che nelle sconfitte». Ma la sua amarezza si è subito trasformata in gioia.
FONTE: Leggo.it
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Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
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9
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9
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9
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8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
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3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.